pulizie
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Un racconto Singolare di Francesco FormaggiTRANSCRIPT
singolari
PULIZIEfrancesco FORMAGGI
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Un giorno chiamai un numero che avevo
trovato su un volantino appeso a un palo
della luce. Cercavo una donna delle pulizie.
La ragazza che rispose si chiamava Silvana.
Non capì subito cosa volessi, sembrava si
fosse dimenticata dell’annuncio. Immaginai
che stesse reggendo la cornetta del telefono
con la spalla e usasse le mani per infilare
i calzini al figlio piccolo.
Poi disse di sì, sì sì, certo le pulizie,
e quando le chiesi se poteva venire lunedì
mattina per fare una prova, lei disse che non
c’era problema. Aveva soltanto una richiesta:
se poteva venire la mattina presto, alle
sette. Lunedì mattina alle sette. Non mi
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disse perché e io non glielo chiesi. Magari
doveva portare il figlio piccolo a scuola.
Il lunedì alle sette meno cinque suonò
il citofono. Giulia si era appena alzata e
stava sotto la doccia. Io mi ero dimenticato
dell’appuntamento e stavo lavorando al
computer in pigiama, non mi ero ancora lavato,
la macchinetta del caffè aveva iniziato a
gorgogliare.
Silvana ci tenne subito a precisare che
il volantino era sbagliato. Non prendeva
cinque euro l’ora ma sei.
Un euro in più non è un problema, dissi.
Siete sicuri?, disse lei.
Sicurissimi. Non c’era problema, un euro
in più andava bene.
Avrà avuto venticinque anni, forse qualcosa
in meno. Vestiva sportiva, scarpe da tennis e
jeans. Aveva una farfalla tatuata sul polso
sinistro.