quantica sem venture_capital_9-11-07
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QUANTICA SGRVenture Capital della Ricerca
Un caso di Venture Capital
SISB, 9 novembre 2006
1Stefano Peroncini - Milano, 9 novembre 2006
Investitore istituzionale in capitale di rischio
Gli operatori di Private Equity (PE) e di Venture Capital (VC) rappresentano investitori istituzionali in capitale di rischio: con tale termine si intende l’apporto di risorse finanziare per un arco temporale medio-lungo (comunque limitato) da parte di operatori specializzati sotto forma di partecipazione diretta al capitale azionario.
Private equity provides equity capital to enterprises not quoted on a stock market. Private equity can be used to develop new products and technologies, to expand working capital, tomake acquisitions, or to strengthen a company’s balance sheet. It can also resolve ownershipand management issues. A succession in family-owned companies, or the buyout and buyin of a business by experienced managers may be achieved using private equity funding.
Venture capital is, strictly speaking, a subset of private equity and refers to equity investmentsmade for the launch, early development, or expansion of a business.
Fonte: www.evca.com
PE e VC
L’accezione Genuine Venture Capital, tipicamente americana, fa riferimento ai segmenti seed e start-up e specificamente alle operazione di investimento cosiddette hi-tech.
2Stefano Peroncini - Milano, 9 novembre 2006
PE vs VC
Attività di investimento con moderato grado di rischio: il grado di rischio specifico di business coincide con quello del settore specifico in cui opera l’azienda target + rischio finanziario aggiuntivo dovuto alla leva finanziaria.
Enfasi sui “numeri”.
Ruolo spesso criticato, visti come “locuste”
Private Equity (es. buy out)
Venture Capital
Attività di investimento con elevatissimo grado di rischio: si riferisce ad attività di creazione di impresa per sfruttare scoperte scientifiche o tecnologiche da portare sul mercato.
Enfasi sulle persone e sull’idea.
Ruolo sociale di impatto sul sistema imprenditoriale e sull’innovazione
Il rischio sopportato si riflette inevitabilmente sul modus-vivendi di un venture capitalist, in termini sia di tipologia di approccio al deal in fase di closing sia di modalità di gestione e
monitoraggio della venture-backed per rispettare i piani di sviluppo e portare l’innovazione sul mercato senza bruciare inutilmente (e ulteriore) cassa!
3Stefano Peroncini - Milano, 9 novembre 2006
Definizioni di un Venture Capitalist
”We venture capitalists like to think of ourselves as giants striding across the technologylandscape, showering money on terrific young entrepreneurs, adding value, creating jobs,
nurturing real companies. We are financial samurai”.
(Howard Anderson,founder Yankee Group, cofounder YankeeTek Ventures)
Preferiamo una definizione in italiano del Venture Capitalist…..
“un DECATLECA, perchè deve saperne di marketing, finanza,
economia, contabilità, affari legali, proprietà intellettuale,
selezione, gestione e motivazione delle persone,
negoziazione, public speaking, coaching etc etc”
4Stefano Peroncini - Milano, 9 novembre 2006
Il mercato del capitale di rischio in Italia
Nonostante l'assenza di mega deal, nel 1° sem. 2006, gli operatori attivi in Italia hanno complessivamente investito 826 milioni di Euro, per un totale di 119 operazioni di investimento. Nel confronto con i dati storici di semestre, considerando il solo "mid market“ al netto cioè dei mega deal, il 1° sem. 2006 registra il secondo valore più alto negli ultimi 5 anni, dopo il 2005.
DATI AIFI - PRICEWATERHOUSECOOPERS
INVESTIMENTI: TREND STORICO vs I Sem. 2006
TIPOLOGIA DI INVESTIMENTI NEL I Sem. 2006
Come per il passato, nel corso del 1° sem. 2006 la maggior parte delle risorse è stata destinata ai buyout pari a circa il 54% dell'intero mercato per 34 operazioni realizzate (36 nel 1° sem. 2005).
Crescono del 60% vs 1° sem. 2005 i capitali destinati all’expansion (oltre il 33% del mercato totale in valore, circa il 40% del numero di operazioni realizzate). E’ la tipologia più numerosa.
Ancora contenuta l'attenzione per le start up con €9 ml (1% del totale) investiti in 24 operazioni, con taglio medio inferiore ai € 400 k per investimento.
5LIUC, 6 novembre 2006
Presentarsi con successo ad un venture capital
6Stefano Peroncini - Milano, 9 novembre 2006
Davvero serve un VC?
Alcune premesse….non tutti i buoni progetti di impresa necessitano di un venture capital;
oltre il 90% dei bp che arrivano a un VC vengono scartati;
un VC che finanzia un’impresa rileva una quota consistente della societàe vuole mettere i suoi uomini nelle posizioni chiave;
un VC deve rivendere la sua partecipazione dopo qualche anno, monetizzando consistentemente l’investimento iniziale.
Cosa rappresenta un Venture Capitalist?
Un socio “scomodo e difficile” ma che….
Sono il tuo VC
7Stefano Peroncini - Milano, 9 novembre 2006
Deriva o Maxi yacht?
…..permette ad un equipaggio ben collaudato e dotato di un progetto “costoso” per una barca innovativa di arrivare pronto alla regata.
Regata
GARA DI VELA CLUB NAUTICOpreparazione: qualche webudget: 5 - 10.000 Eurostaff: 1 - 2 personeritorno: soddisfazione personale
AMERICA’S CUPpreparazione: 2 - 4 annibudget: circa 50 - 100 Mil. Eurostaff: 30-50 personeritorno: soddisfazione personale e ritorno economico
8LIUC, 6 novembre 2006
Le regole del Gioco: il Business Plan
9Stefano Peroncini - Milano, 9 novembre 2006
Cosa chiede il venture capitalist?
Chi seiChi sei
Quanti soldi chiedi per la tua ideaQuanti soldi chiedi per la tua idea
Come li spendiCome li spendi
LL’’approccio americano al Venture Capitalapproccio americano al Venture Capital
Ossia tutto il contrario di come vengono presentati i Ossia tutto il contrario di come vengono presentati i business plan in Italia!business plan in Italia!
10Stefano Peroncini - Milano, 9 novembre 2006
Il Business Plan
Il business plan, nell’ottica di investimento in capitale di rischio, è il primo elemento di riferimento attraverso cui l’investitore istituzionale valuta e seleziona le diverse opportunitàdi investimento.
Un buon business plan, come un buon cv, deve essere chiaro, leggibile e catturare l’interesse di chi lo legge e può essere articolato come segue:
Executive Summaryè forse la parte più importante dell’intero business plan: serve a dare un’idea chiara e sintetica del business e deve convincere ad andare nella lettura;
value proposition del progetto di impresa,
descrizione del progetto imprenditoriale (business, mercato, tecnologia, risorse)
swot analysis
sintesi dei risultati economico-finanziari attesi (scopo della richiesta di investimento, piano di rientro degli investimenti, prospetti ecnomico-patrimoniali, etc.)
Ipotesi di exit
Imprenditorialitàcome si è conosciuto il gruppo proponente
track record
ruoli e competenze dei soci nella struttura
Business
Plan
11Stefano Peroncini - Milano, 9 novembre 2006
Il Business Plan (segue)
Tecnologiainnovazione su cui si basa l’idea di impresa
applicazioni di mercato attuali e prevedibili
confronti con tecnologie/prodotti concorrenti o potenzialmente tali
trend tecnologici
strategia di tutela brevettuale
necessità produttive
…..
Mercatoanalisi dell’arena competitiva
strategia di posizionamento e target clientela
strategia di marketing, distribuzione e di penetrazione del mercato
….
Organizzazione e personeorgranigramma e funzionigramma
Identificazione di competenze e key man
….
TempiGantt del progetto (con indicazione delle milestone)
evidenza dei punti critici
Dati economico/finanziariÈ necessario tradurre l’operatività dell’impresa in numeri e previsioni credibili: costi, ricavi, profitti ed esigenze verosimilmente realizzabili.
L’orizzonte temporale di riferimento deve essere almeno pari a tre anni, e per ciascun anno devono essere preparati il conto economico, lo stato patrimoniale ed il rendiconto finanziario.
Fondamentale predisporre prospetti di cash flowmensile per almeno il primo anno, che tenga effettivamente conto delle uscite di cassa in funzione del momento che sostengo il costo finanziario.
12Stefano Peroncini - Milano, 9 novembre 2006
Cause tipiche del mancato investimento
Alcune delle principali cause del mancato investimento sono rappresentate dalimitata credibilità dell’iniziativa, del progetto imprenditoriale o dei suoi proponenti:
tecnologia superata o “commodity” senza contenuto di servizio;
difficoltà di implementazione e realizzazione del prodotto/servizio;
dimensione del mercato non interessanti;
track record non documentato o inesistente.
….
scarsa potenzialità prospettica di generare “valore” dell’investimento:a elevati costi di investimento iniziale;
bassa capacità dell’azienda di generare valore (cash flow);
scarse possibilità di way-out futura;
….
incoerenza e incompatibilità degli obiettivi e risultati (esplicitati nel business plan) con le risorse finanziarie, tecnologiche e conoscitive a disposizione dell’azienda;
assenza di visione del management, nonché scarsa volontà di adeguarsi a meccanismi di incentivazione (es. piani di stock option) o di controllo;
…..
13LIUC, 6 novembre 2006
Le regole del Gioco: le clausole
14Stefano Peroncini - Milano, 9 novembre 2006
Un annedoto
L’avvio delle attività di due diligence sul progetto di investimento viene preceduto dalla firma di un term sheet – non binding – che definisce le regole del gioco e che prelude all’Investment agreement.
Alla presentazione del term sheet, l’imprenditore “frena” i propri entusiasmi!
TermSheet
Presentazione alla controparte
Stupore e disorientamento
Tentativi di negoziazione e
invio Term Sheetmodificato
Incontro con imprenditore e presentazione
idea e business plan
Lunga e faticosa comprensione del
VC di “Chi, Quanto, Come”
Solo dopo la firma del term sheet, si procede ad avviare le attività di due diligence tecnologiche e di mercato.
Term Sheetmodificato
Cancellazione innesti e modifiche
Firma TermSheet originario
15Stefano Peroncini - Milano, 9 novembre 2006
Le regole di Gioco
“Compriamo” un BP e chiediamo ragionevoli “certezze” su risultati ambiziosi
Investimento di minoranza ma qualificata, fino al 49%.
Investimento cash dell’imprenditore/ricercatore (evidentemente non proporzionale all’investitore).
Coinvolgimento totale, estensivo ed esclusivo dell’imprenditore/ricercatore.
Patti di non concorrenza.
Clausole di bad leaver.
Accordi chiari con eventuali università di appartenenza, che prevedano prelazioni in favore della società finanziata in tema di brevetti o altri ritrovati da attività di ricerca effettuata per università o altri centri di ricerca.
Proprietà intellettuale conferita o ceduta alla società finanziata. Titolarità dei diritti di sfruttamento economico.
Lock-up azionario dei manager fondatori.
Investimento in tranches al raggiungimento di milestone di progetto.
L’impiego dell’Investimento deve essere investito in working capital e fixed assets per sostenere la realizzazione del Business Plan. I capitali apportati non devono servire a rilevare quote di azionisti uscenti.
16Stefano Peroncini - Milano, 9 novembre 2006
Le regole di Gioco (segue)
Facoltà di recedere dalla società oppure di esercitare un’opzione call per acquistare il controllo di diritto della Società.
Chiare regole di governance:
nomina di rappresentanti (non esecutivi) in consiglio, nomina di presidente e un membro del collegio sindacale, nomina società di revisione;
delega AD per implementazione business plan (allegato al contratto di investimento);
diritti di veto in assemblea e in Cda per decisioni straordinarie e al di fuori del business plan.
Reporting periodico, qualitativo e quantitativo, sulla gestione aziendale e sviluppi tecnologici.
Way-out definita al momento del closing e certa nel tempo (2-5 anni). Ad esempio:
IPO entro una certa data;
obbligo di co-vendita a partire dal completamento dell’ultima tranche dell’Investimento, qualora si prefigurasse la possibilità di cedere ad un terzo il 100% del capitale della Società ad un prezzo pari o superiore al fair market value della stessa;
impegno all’acquisto da parte dei fondatori oppure obbligo di co-vendita in caso di scostamenti superiori ad una certa soglia di EBITDA, previsto nel contratto di investimento.
liquidation preference sull’l’importo derivante da qualsiasi cessione, da attribuire in via preferenziale all’Investitore fino al raggiungimento dell’Ammontare Investito.
17LIUC, 6 novembre 2006
Il caso Quantica: un ponte tra ricerca e finanza
18Stefano Peroncini - Milano, 9 novembre 2006
MANAGEMENT COMPANYQuantica SGR è la prima Società di Gestione del Risparmio in Italia costituita ai sensi del Provvedimento di Banca d’Italia del 19 luglio 2001 e autorizzata all’esercizio del servizio di gestione collettiva del risparmio.
Quantica SGR gestisce fondi chiusi di investimento riservati per attività di venture capital rivolta ad imprese ad alto contenuto tecnologico.
Quantica è partecipata da qualificati attori della ricerca scientifica italiana (CNR-INFM, INSTM, CSGI) e dal management.
Quantica è sponsor da due edizioni del PNI - Premio Nazionale Innovazione, business plan competition tra atenei finalizzata all’individuazione del progetto di impresa più innovativo.
“PRINCIPIA” FUND“Principia”, fondo chiuso di diritto italiano, investe esclusivamente in capitale di rischio di società non quotate, che siano di recente costituzione (ovvero da costituire) e che abbiano come missione attività di ricerca e di utilizzazione industriale della ricerca stessa nell’ambito di nuove iniziative economiche ad alto contenuto tecnologico.
Fondi attualmente gestiti: 20 Mil. Euro
Quantica SGR, Venture Capital della Ricerca
“The Principia broughtNewton fame, publicity, and
financial security.
It established him, at the age of 45, as one of the
greatest scientists in history”.
19Stefano Peroncini - Milano, 9 novembre 2006
Screening e logica di portafoglio
“From origination to investment”In media un VC riceve diverse centinaia (se non migliaia) business plan in un anno.
I VC hanno in portafoglio diverse decine (se non centinaia) di imprese da gestire.
Logica di portafoglio: su 10 start-up finanziate da un VC, almeno il 40% è destinato a non portare risultati, il 50% consente di recuperare almeno quanto investito (o poco più) e solo il 10% (cifr. 1 impresa su 10!) ha ritorni in grado di più che compensare l’andamento dell’intero portafoglio, con un ritorno totale di portafoglio (IRR, Internal Rate Return) molto elevato.
Sindrome di “innamoramento”: ogni target ritiene che la propria idea/tecnologia sia unica sul mercato.
ORIGINATION
484
SCREENING
4021ST PH. EV.
382ND PH. EV.
8CLOSING
5 1%
20Stefano Peroncini - Milano, 9 novembre 2006
Portfolio Companies
Tecnologia: LVAD, Left Ventricular Assistance Device
Round di investimento: € 5,5 Mil.
Compagine azionaria: Quantica SGR (leading investor, 45%), Banca Intesa (4,5%), il management (25%), Umbra Cuscinetti (17%), Tecnobiomedica (8,5%).
Drivers dell’operazione:
elevato commitment e competenza del management;
tecnologia patent-protected, già provata estensivamente in vitro e in vivo su vitelli;
partner industriale leader nel proprio settore.
Tecnologia: saggi biotecnologici per l’identificazione dell’attività di farmaci destinati alla cura delle patologie neurodegenerative.
Round di investimento: € 1,5 Mil.
Compagine azionaria: Quantica SGR (9%), Finlombarda (40%), State Street GlobalInvestments (11%), Fondatori (36%), Università di Milano (4%).
Drivers dell’operazione:
spin-off del Dipartimento di Scienze Farmacologiche dell’Università di Milano;
elevato interesse al prodotto/servizio da parte del mercato di sbocco.
competenze altamente distintive e riconosciute a livello mondiale.
21Stefano Peroncini - Milano, 9 novembre 2006
Portfolio Companies
Tecnologia: un motore di ricerca di nuova generazione basato su tecnologia spidering per offrire a professionisti e aziende del settore dell’elettronica industrile un web tool capace di estrarre e correlare informazioni sempre aggiornate e generate da molteplici fonti.
Round di investimento: € 1,5 Mil.
Compagine azionaria: Quantica SGR (46,1%), Fondatori (50,9%), The Net Planet Srl – TNP (3%).
Drivers dell’operazione:
avanzata tecnologia di web spidering;
conoscenza profonda del settore di riferimento;
competitività sul mercato globale.
Tecnologia: impianto innovativo per il trattamento, condizionamento e riciclo dei residui della frantumazione dei veicoli (fluff), che attualmente vengono smaltiti in discarica, finalizzato al recupero di frazioni metalliche, frazione minerale, frazione organica purificata.
Round di investimento: € 3 Mil.
Compagine azionaria: Quantica SGR (49%), Fondatore (51%).
Drivers dell’operazione:
innovazione nello smaltimento dei rifiuti da rottamazione;
esclusiva in Italia.
22Stefano Peroncini - Milano, 9 novembre 2006
Q&A
QUANTICA SGRVia Broletto, 37
20121 Milanotel/fax 02.36.56.70.70-1
Stefano Peroncini, Managing [email protected] | www.quanticasgr.it
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