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Questo lavoro è stato realizzato dal Gruppo di Ricerca-Azione “Valutazione
e cittadinanza” Rete di Verona -zona Valpolicella- condotto dalla
formatrice Cristina Bertazzoni e composto dai docenti: Antonella
Francesca Borzi (C. Castelnuovo d/G), Cecilia Brentegani (I.C. 1
Pescantina), Walter Cappoccetta (I.C. Cavaion), Chilese Valeria (I.C.
Bussolengo), Antonietta Costa (I.C. Bussolengo), Emanuela Teresa Maria
Danuzzo (I.C. Bussolengo), Laura Maria Fontana (I.C. Sant’Ambrogio d/V),
Rita De Beni, (I.C. Caprino), Sonia Devoti (I.P. “Sacra Famiglia” Castelletto
di Brenzone), Silvia Franco (I.C. Sant’Ambrogio d/V), Girardello Valeria
(I.C. 1 Pescantina), Carmen Lembo (I.C. Castelnuovo d/G), Elena Irene
Malin, (I.C. Bardolino), Nerina Piccinato (I.C. Cavaion), Andrea Riggi (I.P.
“Sacra Famiglia” Castelletto di Brenzone), Claudia Righetti (I.C.
Sant’Ambrogio d/V), Sara Salardi (I.C. Bussolengo), Daniela Salmista (I.C.
Caprino), Paola Chiara Steccanella (I.C. Bardolino), Nicoletta Vantini (I.C.
Castelnuovo d/G), Giorgia Zardini (I.C. Sant’Ambrogio d/V).
Questo progetto di ricerca-azione è stato reso possibile grazie al sostegno e
accompagnamento dei seguenti dirigenti scolastici a capo degli istituti
comprensivi afferenti alla Rete di Verona-zona Valpolicella: Rossella De
Vecchi (I.C.1 Pescantina, istituto capofila della Rete e reggente I.C.
Sant’Ambrogio di Valpolicella), Stefania Be (I.C. Cavaion), Sonia Devoti
(scuola paritaria “Sacra Famiglia” di Castelletto di Brenzone), Viviana Sette
(I.C. Bussolengo), Annapia De Caprio (I.C. Castelnuovo del Garda), Eugenio
Campara (I.C. Bardolino), Enzo Gradizzi (I.C. Caprino).
Il presente lavoro è frutto della Rete Progettare, valutare e certificare le
competenze di cittadinanza attivata con fondi assegnati dal MIUR, Misure di
accompagnamento D.LVO 62/17 – D.M. 741/17 – D.M. 742/17. Assegnazione
finanziamenti D.M. 851/2017, art. 33.
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Sommario 1. I PREPARATIVI PER IL VIAGGIO ....................................................................
1.1 La cassetta degli attrezzi ................................................................... 6
1.2 Una bussola per orientarci ................................................................ 9
1.3 La mappa del viaggio ....................................................................... 12
2. GLI SCENARI ................................................................................................
2.1 Uno sguardo alle Indicazioni nazionali ............................................ 14
2.2 Indicazioni nazionali e nuovi scenari ............................................... 15
2.3 Il viaggio riprende ........................................................................... 17
2.4 Suggerimenti dal viaggio precedente ............................................. 18
3. UN NUOVO BAGAGLIO DA PREPARARE ......................................................
3.1 Una nuova sfida: valutare le competenze di cittadinanza .............. 23
3.2 Le tappe per costruire un sistema di valutazione delle competenze
23
4. LA COSTRUZIONE DELL’ATTREZZATURA .....................................................
4.1 Competenza chiave: Imparare ad imparare ................................... 26
4.2 Competenza chiave: Spirito di iniziativa e imprenditorialità .......... 31
4.3 Competenza chiave: Consapevolezza ed espressione culturale ..... 36
4.4 Competenza chiave: Competenze sociali e civiche ......................... 42
4.5 Strumenti osservativi e valutativi ................................................... 48
4.6 Griglie osservative e valutative ....................................................... 49
5. SUGGERIMENTI PER INIZIARE NUOVE AVVENTURE ....................................
5.1 Idee stimolo per pratiche didattiche sulla cittadinanza .................. 73
5.2 Esempi di pratiche didattiche sulla cittadinanza ............................ 74
6. LE FOTO DEL VIAGGIO .................................................................................
4
6.1 Riflessioni alla fine di un percorso .................................................. 86
6.2 Viaggiare per condividere ............................................................... 89
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1. I PREPARATIVI PER IL VIAGGIO
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1.1 La cassetta degli attrezzi
Ovvero Il bagaglio delle competenze
“progettare, valutare e certificare le competenze di
cittadinanza” Rossella De Vecchi1
Questo toolkit, ovvero questa cassetta degli attrezzi, pensata e
realizzata per fornire utili strumenti ai docenti impegnati nella
valutazione delle competenze, è il prodotto di una Rete che raccoglie
l’eredità e la storia di altre precedenti esperienze.
La Rete Progettare e certificare le competenze2, prosegue infatti
idealmente l’esperienza della Rete Piani di miglioramento3, che aveva
prodotto un volumetto, Valutare le competenze, mini-book
metodologico per docenti. Ancora prima c’erano state altre esperienze
in Rete a partire dal 2014, sempre guidate dall’IC 1 Pescantina nel
ruolo di capofila4.
Attorno ad un nucleo stabile di Istituti comprensivi si sono via via
raccolte altre scuole, anche paritarie. Ne è uscita una Rete viva e
concreta, fatta di rapporti professionali e interpersonali tra i docenti
che vi hanno partecipato, con il risultato importante di condividere e
1 Dirigente scolastica IC1 Pescantina - capofila della Rete Progettare, valutare e certificare le competenze
di cittadinanza. 2 Rete finanziata nell’ambito dei progetti previsti dal DM 851/2017, art. 33, finalizzati alla diffusione di
iniziative di accompagnamento e attuazione dei nuovi interventi normativi sulla valutazione degli apprendimenti delle studentesse e degli studenti, sullo svolgimento delle prove standardizzate nazionali, sulla certificazione delle competenze, sull'esame di Stato della scuola Secondaria di primo grado di cui al D. Lgs.vo n. 62 del 13 aprile 2017 3 Rete attivata con fondi assegnati dal MIUR, in base al DM 435 16.06.2015, art. 25 lettera A e al successivo
DD 937 del 15.09.2015, finalizzato all’implementazione del Sistema Nazionale di Valutazione finanziata dal Miur nell’a.s.2015/16, composta dai seguenti: IC1 Pescantina, IC Bussolengo, IC Castelnuovo del Garda, IC Cavaion e Scuola paritaria Sacra Famiglia di Castelletto di Brenzone. La Rete è stata poi rifinanziata l’anno successivo, per ulteriori azioni 4 Le precedenti Reti: Rete Scuola on the road, a.s. 2013-2014, finanziata nell'ambito delle misure di
accompagnamento alla diffusione delle Indicazioni nazionali 2012, di cui alla CM 22/2013; Rete Scuola on the road 2014-2015 sempre finanziata nell'ambito delle misure di accompagnamento alla diffusione delle Indicazioni nazionali 2012: Rete Fare e certificare, autofinanziata dalle scuole aderenti per l’a.s. 2015-2016
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diffondere una certa cultura della scuola nel territorio della
Valpolicella.
In coerenza con le precedenti esperienze di Rete, centrate sulla
progettazione didattica e sulla valutazione per competenze, questa
nuova Rete ha sperimentato la riflessione e la produzione di strumenti
sul tema specifico della valutazione delle competenze di cittadinanza.
Tema decisamente non facile - e forse anche per questa ragione poco
praticato- ma cruciale per la necessità dei docenti, al termine della
scuola Primaria e Secondaria, di certificare le competenze degli alunni
in modo non intuitivo ed approssimativo, ma basato su evidenze e
criteri chiari.
Come nelle precedenti reti, la centratura sul momento della
valutazione è stata colta come opportunità per un percorso a ritroso,
che dalla fase della valutazione riporta indietro alla progettazione
delle attività didattiche. I docenti si sono infatti chiesti: come valutare
una competenza di cittadinanza se non viene allenata, cioè se non
viene favorita e sviluppata all’interno di un percorso didattico
caratterizzato da intenzionalità e sistematicità? Ecco quindi che la
valutazione riporta fortemente alla progettazione, e la orienta.
Progettare tenendo conto delle competenze di cittadinanza è un
richiamo che proviene da tutti i più recenti documenti internazionali5
e ministeriali, ma in particolare dal testo Indicazioni nazionali e nuovi
scenari6 del 2018 che richiama fortemente a “predisporre percorsi ed
ambienti di apprendimento affinché le conoscenze alimentino abilità e
competenze culturali, metacognitive, metodologiche e sociali per
nutrire la cittadinanza attiva”.
Si tratta di un compito che ancora stenta ad essere metabolizzato dai
docenti come parte essenziale della propria attività professionale.
5 Ricordiamo in particolare le Raccomandazioni del Parlamento europeo e del Consiglio dell’UE del
18.12.2006 e quella del 23.04.2008 nonché gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU. Da ultima, ma non certo per la minore importanza, vi è Costituzione italiana. 6 Documento a cura del Comitato Scientifico Nazionale per le Indicazioni Nazionali per il curricolo della
scuola dell’Infanzia e del primo ciclo di istruzione, reso pubblico- con valore prescrittivo- nel febbraio 2018.
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Compito difficile anche perché richiede di adottare una prospettiva
trasversale a tutte le discipline e di mettere in gioco i propri
atteggiamenti in classe. Una vera e propria sfida, che richiede di
riflettere su se stessi e sulla propria visione della scuola. Per sviluppare
competenze di cittadinanza bisogna infatti trasformare l’aula in un
luogo di confronto, di espressione delle proprie idee e di negoziazione
continua delle diverse posizioni, abbandonando gradualmente
modalità di lezione frontale. E’ più facile farlo se i docenti affrontano
insieme questo cambiamento e accettano la sfida in quanto comunità
professionale docente.
La nostra Rete, raccogliendo l’eredità delle precedenti, ha consentito
un terreno più favorevole per queste sperimentazioni, che prefigurano
una scuola nuova, attiva, inclusiva, capace di accogliere tutti e di
permettere a ciascuno una piena espressione di sé e delle proprie
capacità. Una scuola che prepari i ragazzi e le ragazze alle impegnative
sfide del futuro che li attende.
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1.2 Una bussola per orientarci
Cristina Bertazzoni7
Siamo partiti per un nuovo viaggio, una nuova avventura di
condivisione e di apprendimento collettivo.
La valutazione delle competenze di cittadinanza era la meta, il
traguardo finale verso cui abbiamo rivolto gli sguardi e il
cammino. Siamo partiti però con un equipaggiamento fornito,
ricco delle esperienze vissute come gruppo nei viaggi avventurosi
intrapresi in passato. Esperienze ricche di confronto
appassionato, di riflessione comune, di condivisione di dubbi,
problemi, soluzioni, di rielaborazione creativa di idee e pensieri.
Un bagaglio così già ben fornito ci ha consentito di partire di
nuovo insieme con facilità e, in un attimo, ci siamo trovati a
camminare con sguardo attento e curioso verso la meta che ci
eravamo prefissati.
Il mio ruolo di formatrice del gruppo è stato quello di indicare
possibili percorsi, di fornire spunti di riflessione e stimolare
possibili modi di organizzare il lavoro comune, nel rispetto dei
processi autonomi di (auto)costruzione del gruppo. Ho svolto il
ruolo di “accompagnatore” che propone un possibile percorso da
intraprendere e, mentre lo illumina, facilita le proposte del
gruppo verso percorsi alternativi, deviazioni, luoghi in cui
sostare. Si tratta, in sintesi, di una prospettiva di intervento
formativo e consulenziale orientata a sviluppare nel gruppo la
capacità di riflettere su “cosa fare” e “come farlo”, di
individuare quale percorso intraprendere e con quali mezzi
raggiungere le tappe del viaggio. Un’attenzione nutritiva e
7 Cristina Bertazzoni - formatrice del percorso di ricerca-azione.
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facilitatrice di una comunità di docenti ormai capace di riflettere
in profondità e di tessere pensieri e pratiche condivise.
Il viaggio si è articolato in tre fasi, tutte significative e necessarie
per raggiungere la meta finale:
a) la partenza esplorativa: prima di incamminarci nel viaggio è
stato necessario approfondire la mappa delle competenze di
cittadinanza, partendo da come vengono descritte dalle
Indicazioni Nazionali e dalle schede di certificazione delle
competenze a conclusione del ciclo della scuola Primaria e
Secondaria. Siamo andati alla ricerca di significati espliciti ed
impliciti, individuando le conoscenze e le abilità racchiuse in
ciascuna competenza.
b) il viaggio costruttivo: la riflessione analitica sulle
competenze ha illuminato il percorso da intraprendere e tutte le
tappe del nostro viaggio. Un percorso articolato che ci ha
consentito di riflettere e confrontarci su “cosa” osservare per
rilevare le competenze, quali strumenti utilizzare per valutarle
e quali azioni didattiche potrebbero supportare l’apprendimento
di conoscenze e abilità sociali e civiche.
c) l’arrivo generativo: il viaggio ci ha alla fine portati a questa
meta, un piccolo “toolkit”, una sorta di “cassetta degli attrezzi”
per valutare le competenze di cittadinanza, guarnita anche di
spunti didattici per promuoverne l’apprendimento. Un traguardo
generativo perché non solo documenta ciò che è stato prodotto,
ma stimola nuovi viaggi, nuove partenze. In questo libretto
troverete un approfondimento particolare delle competenze
civiche e sociali e non di altre competenze “trasversali” come
“imparare ad imparare”, “spirito di iniziativa e
imprenditorialità”. Il gruppo avrebbe voluto esplorare con la
stessa profondità anche questi territori, ma il tempo a
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disposizione ci ha indotti a soffermarci solo su alcune tappe del
nostro cammino.
Il viaggio intrapreso ha disegnato un metodo di lavoro, un
percorso su cui altri docenti possono incamminarsi per esplorare
nuove mete, per vivere nuove esperienze di apprendimento e
condivisione di gruppo.
Come dice bene Luis Sepulveda, poeta cileno, “viaggiare è
camminare verso l’orizzonte, incontrare l’altro, conoscere,
scoprire e tornare più ricchi di quando si era iniziato il cammino”.
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1.3 La mappa del viaggio
Viaggiare è la metafora della scuola in movimento che
accompagna gli alunni a ricostruire il loro sapere e ad imparare
a “sapere stare al mondo”.
Zaino in spalle. Nello zaino c’è la bussola, con suggerimenti
metodologici, per orientare operando scelte didattiche tali da
far agire le grandi dichiarazioni pedagogiche.
Sguardo rivolto alla meta. L’orizzonte ci è offerto dalla
Normativa (IN12 e 18) che descrive le sfide educative per i nostri
ragazzi di oggi, in particolare l’essere cittadini attivi.
In cammino. La competenza di cittadinanza è una meta lontana
e lo si percepisce nel momento in cui si intende valutarla. In
questo cammino complesso torna utile richiamare alcune cose
già dette nel Mini-book metodologico, ossia la differenza tra
valutare le conoscenze e valutare le competenze e anche i passi
da fare per costruire una prova di competenza.
Costruire strumenti adatti. Ci troviamo piano piano sul terreno
nuovo da esplorare, ossia davanti ai grandi indicatori delle
competenze di cittadinanza. Dapprima li destrutturiamo, per
poterli facilmente osservare, poi li organizziamo in griglie, così
da condividerne l’osservazione e la valutazione con i colleghi.
Elenchiamo infine alcuni esempi di pratiche, da noi raccolte, per
allenare negli alunni queste competenze così complesse.
L’ultima azione sarà fatta da voi in team: insieme potrete
scegliere, osservare, confrontarvi, valutare l’agito competente.
Buona avventura scolastica! Vi salutiamo sperando che questi
pochi suggerimenti possano esservi utili per iniziare nuove
avventure, per costruire comunità professionale con i colleghi, e
comunità educativa con i genitori e vi auguriamo buon viaggio.
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2. GLI SCENARI
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2.1 Uno sguardo alle Indicazioni nazionali
Le Indicazioni 2012 si fondano su un concetto chiave: l’allievo è l’artefice del proprio apprendimento. Tutte le indicazioni, i traguardi e la definizione degli obiettivi di apprendimento derivano dall’idea fondamentale che l’alunno sia un soggetto attivo, capace di costruire la propria conoscenza. Scompare la programmazione, legata a un percorso lineare d’insegnamento, e compaiono i traguardi di apprendimento, ossia le mete verso cui far convergere innumerevoli percorsi didattici. I contenuti sono ridotti e rintracciabili nella dicitura di “Saperi essenziali”, ossia quelle conoscenze di base che ciascun docente reputa fondamentali per la propria disciplina, e trovano spazio gli obiettivi di apprendimento che focalizzano l’attenzione su come l’alunno apprende.
La didattica diventa attiva, laboratoriale e partecipativa; si aprono le porte all’apprendimento cooperativo, alla peer education, al problem solving, e a molto altro ancora. Compito dell’insegnante è costruire un ambiente di apprendimento nel quale l’alunno possa sperimentare se stesso e le proprie capacità. Le classi diventano, quindi, dei laboratori operativi, dove gli allievi apprendono a leggere e interpretare la realtà.
Agli insegnanti è dunque richiesta la responsabilità di certificare il conseguimento delle competenze, basandosi sui traguardi di sviluppo disciplinari e trasversali fissati dalle Indicazioni nazionali, ma procedendo in autonomia nella definizione dei percorsi e degli strumenti ritenuti più idonei per svilupparle, verificarle e valutarle.
Lavorare per competenze implica quindi una profonda rivisitazione del lavoro del docente, che interessa almeno tre momenti della sua attività di professionista: la progettazione, l’attività didattica in classe e la valutazione.
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2.2 Indicazioni nazionali e nuovi scenari
A cinque anni dalla emanazione delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’Infanzia e del primo ciclo del 2012, a fronte dei rapidi e importanti cambiamenti del contesto attuale, è stato presentato, nel febbraio 2018, il documento Indicazioni nazionali e nuovi scenari.
Il testo propone una rilettura mirata ed approfondita delle Indicazioni 2012, con una particolare sottolineatura alla dimensione dello sviluppo di competenze per la cittadinanza attiva, la sostenibilità, la coesione sociale: viene infatti indicato il tema della cittadinanza come cornice di senso entro il quale organizzare i saperi.
In sintesi, viene data ancor più concreta risposta all’esigenza, già presente nel documento del 2012, di una alleanza tra le discipline quale aspetto trasversale dell’insegnamento. Un approccio di questo tipo è in grado di delineare la prospettiva di un nuovo umanesimo e può garantire agli studenti l’acquisizione di quelle competenze chiave indispensabili per affrontare i cambiamenti e le sfide del nostro tempo.
Questi i temi trattati nelle sedici pagine del documento:
1. I nuovi scenari
2. Il ruolo dell’educazione nei nuovi scenari
3. L’educazione alla cittadinanza e alla sostenibilità
4. La scuola dell'Infanzia: identità, autonomia, competenza, cittadinanza
5. Gli strumenti culturali per la cittadinanza
5.1 Le lingue per la comunicazione e per la costruzione delle conoscenze
5.2 Gli ambiti della storia e della geografia
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5.3 Il pensiero matematico
5.4 Il pensiero computazionale
5.5 Il pensiero scientifico
5.6 Le Arti per la cittadinanza
5.7 Il corpo e il movimento
6. Le competenze sociali, digitali, metacognitive e metodologiche
7. La progettazione didattica e l’ambiente di apprendimento
8. La dimensione organizzativa e lo sviluppo professionale del personale scolastico
9. Prospettive future.
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2.3 Il viaggio riprende
Il gruppo dei docenti che ha partecipato a questa nuova esperienza che ha vissuto l’opportunità di sperimentare, di riflettere e condividere, accompagnato dalla guida della dottoressa Bertazzoni, alcuni “dispositivi” per promuovere e sostenere un cambiamento possibile.
Il percorso si è tracciato su più livelli.
Da quello culturale, che ci ha impegnati nell’analisi delle competenze, che su un piano più specificatamente nazionale ci vedono coinvolti nell’osservare e certificare le dimensioni del processo di apprendimento, attraverso l’impiego del documento della certificazione delle competenze per la scuola Primaria e per la scuola Secondaria di primo grado. Per la scuola dell’Infanzia abbiamo analizzato le competenze descritte nelle IN12 (p.30).
Per quanto concerne il livello metodologico, il lavoro del gruppo ci ha condotti a considerare le declinazioni della competenza, attraverso una ripartizione dei suoi profili, per poi ricondurli ad evidenze osservabili e, pertanto, ad atteggiamenti, comportamenti ed agiti.
L’approccio del gruppo si è successivamente espresso su un livello che voleva essere funzionale e per questo incentrato sulla contestualizzazione e sulla realizzazione di strumenti utili di osservazione, come le rubriche, ma anche sulla proposta di attività didattico-educative, necessarie per promuovere e favorire l’espressione di detti atteggiamenti, comportamenti e azioni.
Non da ultimo il livello della coerenza e dell’autenticità, che ha portato il gruppo a riflettere insieme sulla centralità della relazione e sul ruolo del docente, nella prospettiva possibile e significativa di una comunità professionale ed educante.
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2.4 Suggerimenti dal viaggio precedente
Nel percorso precedente il gruppo in Rete ha analizzato e
ricercato i passi da fare per valutare le competenze e quindi può
essere utile riprenderne insieme alcuni passaggi.
La prova di competenza
Quando sottoponiamo a verifica gli studenti, nella maggior parte dei casi ne valutiamo le conoscenze e non le competenze.
Le prove di verifica delle competenze devono necessariamente articolarsi in verifica delle capacità di applicazione delle conoscenze possedute, mettendo lo studente di fronte ad una situazione reale, della vita di tutti i giorni. La competenza, infatti, è possibile valutarla solo in situazione, facendo ricorso a compiti di realtà e osservazioni sistematiche, a cui dovrebbe seguire un momento di riflessione e auto-valutazione.
Di fronte a un compito, l’alunno deve usare anche le risorse personali di cui dispone, mettendo in gioco se stesso e mostrandosi disponibile nei confronti di altre persone coinvolte. Per affrontare e risolvere una situazione problematica, farà ricorso anche a modalità di apprendimento cooperativo e laboratoriale, capaci di trasformare la classe in una piccola comunità di apprendimento.
I vari progetti presenti nelle scuole (teatro, coro, ambiente, legalità, ecc.) rappresentano già significativi percorsi di realtà.
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Certificare le competenze
Per noi la competenza è …
Saper mettere in azione abilità, conoscenze e risorse individuali,
in contesti conosciuti e nuovi.
In tal senso «le competenze» si proiettano al di là della scuola:
verso le future implicazioni del soggetto nella vita sociale, civile,
culturale e lavorativa, al di là del libresco e per mezzo di
selezione mirata dei contenuti.
Un percorso all’indietro
Definire il concetto di competenza è obiettivamente difficile. I
contorni di questa “idea complessa” divengono, oltretutto, più
sfuggenti nel momento in cui vengono proposte formulazioni
slegate dal vasto apparato documentale che le circonda. Da
questo derivano anche molte delle difficoltà inerenti ai processi
di osservazione e certificazione.
Gli insegnanti spesso sottolineano, non a caso, la necessità di
interventi chiarificanti riguardo le pratiche di analisi e
osservazione delle competenze. Emergono dubbi
sull’adeguatezza degli strumenti, sulla reale possibilità di
avvicinare la competenza senza confonderla con le categorie, ad
esempio, di abilità e conoscenza.
Un modo per affrontare queste difficoltà deriva certamente dalla
restituzione al concetto di competenza della sua costitutiva
complessità. Esso può essere qualificato, in effetti, come “spazio
aperto” di confluenza di distinti elementi, la cui combinazione
interessa integralmente il “saper essere” del soggetto.
Per questo motivo, intorno alla competenza si aggregano diversi
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documenti di indirizzo – inerenti alle coordinate europee, alla
progettazione, alla certificazione -, esattamente come diverse
pratiche si uniscono a comporre le unità di apprendimento.
In effetti, la progettazione di attività didattiche per competenze
comporta l’analisi delle competenze stesse, la loro traduzione
nella quotidianità del lavoro in classe, la connessione della
didattica tradizionale a questo orizzonte complesso, il raccordo
tra valutazione e osservazione.
Ora, la nostra interpretazione cerca una lettura “ordinante”
della competenza, e da questa si rivolge ad una soltanto delle
azioni cui è chiamato l’insegnante: la valutazione.
Attraverso la ricostruzione della continuità fra i principali
riferimenti teorici, i documenti di indirizzo – in particolare il
certificato delle competenze – e le pratiche quotidiane, si
approderà alla proposta di strategie utili alla costituzione degli
apparati valutativi.
La modalità seguita è quindi una sorta di “percorso inverso”,
intento a ri-condurre alle logiche costruttive delle rubriche, degli
strumenti di osservazione e custodia delle rilevazioni.
I passi per costruire una prova di valutazione
Proviamo a rivedere, passo dopo passo, il percorso per costruire
una prova di valutazione il più possibile autentica.
Mappatura degli interessi e dei contesti di vita della classe
Riteniamo che la mappatura degli interessi e dei contesti di vita
della classe debba essere l'azione preliminare a tutte le prove di
competenza. Costruire una mappa degli interessi della classe è
utile per ancorare la prova di competenza ad aspetti di vita reale
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che risultino significativi per gli alunni.
1° PASSO: Centrare la valutazione su competenze mirate
2° PASSO: Individuare un contesto autentico e uno scenario
stimolo
3° PASSO: Costruire la prova
4° PASSO: Concordare gli strumenti di autovalutazione e
valutazione
5° PASSO: Restituire gli esiti della prova
La valutazione delle competenze non si esaurisce in un momento
circoscritto e isolato, ma si colloca all’interno dell’intero
processo attraverso un’osservazione sistematica degli alunni,
posti di fronte a diverse situazioni problematiche, reali o
simulate (compiti di realtà e progetti). Pertanto, per ciascuna
prova, è utile costruire una rubrica per la valutazione dei
risultati ed una per l’osservazione del processo.
Anche per la valutazione, come per la didattica, c’è bisogno di
ricerca e sperimentazione per adeguare l’esistente o inventare
nuovi strumenti, a condizione che la didattica della competenza
sia percepita dalla scuola e dai docenti, come utile strumento di
risposta ai bisogni che essa stessa riconosce.
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3. UN NUOVO BAGAGLIO DA PREPARARE
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3.1 Una nuova sfida: valutare le competenze di
cittadinanza
Il gruppo degli insegnanti in Rete si è incontrato per riflettere su come valutare. Ha iniziato individuando le competenze di cittadinanza su cui focalizzarsi e ha poi esplorato e disarticolato ciascuna competenza selezionata. Si è chiesto, ad esempio, cosa significa “imparare ad imparare”? Quali ulteriori sotto-competenze richiede questa competenza? Quali conoscenze e abilità?
Poi, per ciascuna competenza, i docenti del gruppo hanno individuato alcune pratiche didattiche, descrivendo “cosa” si sta già facendo a scuola e in un clima di confronto e di scambio sono stati raccolte le pratiche.
Per ciascuna competenza sono stati predisposti semplici strumenti valutativi e un elenco di suggerimenti per la conduzione dei processi didattici e del gruppo-classe.
Infine, i materiali prodotti sono stati assemblati in un Toolkit.
3.2 Le tappe per costruire un sistema di valutazione
delle competenze
Il nostro “percorso all’indietro” prevede quindi una serie di passaggi:
a. Individuare le competenze partendo dai documenti di certificazione
b. Scomporre le competenze in micro-competenze, più facilmente osservabili
c. Articolare la competenza in conoscenze e abilità (non allegato al presente lavoro)
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d. Individuare comportamenti osservabili concretamente (evidenze osservabili)
e. Definire i livelli di padronanza della competenza
e. Costruire gli strumenti per verificare i livelli
f. Costruire la prova di competenza
g. Progettare la nostra azione didattica per sviluppare le competenze
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4. LA COSTRUZIONE DELL’ATTREZZATURA
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Analizziamo ora le competenze di cittadinanza, disarticolando ciascuna competenza selezionata.
4.1 Competenza chiave: Imparare ad imparare
“Possiede un patrimonio organico di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso
tempo capace di ricercare e di organizzare nuove informazioni. Si impegna in nuovi
apprendimenti in modo autonomo” (DM741/17 All. B)
Si impegna in nuovi apprendimenti in modo autonomo
Evidenze osservabili
D - Livello iniziale
C - Livello base B - Livello intermedio
A - Livello avanzato
Si
imp
egna
Rispetta i tempi, se il
lavoro è organizzato in piccoli step.
Rispetta la
sequenza delle azioni date
dall’insegnan-te
Rispetta parzialmente la consegna.
Rispetta i tempi.
Rispetta le consegne.
Riconosce
alcune azioni da compiere per realizzare un
lavoro semplice.
Usa in modo appropriato il
tempo e organizza le
azioni adeguatamen-
te.
Rispetta la consegna con
apporti personali.
Pianifica le azioni.
Gestisce
efficacemen-te il tempo.
Arricchisce la consegna con
altre informazioni pertinenti.
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È capace di gestire quanto sa e sa fare per costruire nuovi apprendimenti
Evidenze osservabili
D - Livello iniziale
C - Livello base B - Livello intermedio
A - Livello avanzato
È c
apace d
i gest
ire q
uanto
sa e
sa f
are
per
cost
ruir
e n
uovi
appre
ndim
enti
INFANZIA
Guidato da feedback
utilizza idee e frasi proposte
da altri.
Riconosce, tra una serie di
informazioni, quelle nuove
Esprime idee personali in
semplici contesti.
Ricerca informazioni
nuove ponendo
domande.
Utilizza conoscenze e
abilità in semplici contesti.
Riflette su informazioni
nuove.
Si impegna in nuovi apprendimenti
Riflette e utilizza informazioni per crearne di nuove.
PRIMARIA
Utilizza conoscenze e
abilità semplici,
guidato da feedback.
Riconosce, tra una serie di
informazioni, quelle nuove.
Utilizza conoscenze e
abilità in semplici contesti.
Ricava informazioni
nuove, ponendo
domande.
Sa gestire conoscenze e
abilità acquisite in contesti
diversi.
Integra i nuovi apprendimenti
con le conoscenze pregresse.
Si impegna in nuovi apprendimenti.
Acquisisce e
organizza nuove informazioni.
Trasferisce i nuovi apprendimenti in altri
contesti.
SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Utilizza conoscenze e
abilità semplici
guidato da feedback.
Riconosce, tra una serie di
informazioni, quelle nuove.
Utilizza conoscenze e
abilità in semplici contesti.
Ricava
informazioni nuove,
ponendo domande.
Sa gestire conoscenze e
abilità, acquisite in
contesti complessi.
Integra i nuovi apprendimenti
con le conoscenze pregresse.
Si impegna in nuovi apprendimenti.
Acquisisce e interpreta
informazioni.
Trasferisce le nuove informazioni in altri
contesti.
Sistematizza nuove informazioni
28
Sa gestire il proprio apprendimento a livello individuale e di gruppo
Evidenze osservabili
D - Livello iniziale
C - Livello base B - Livello intermedio
A - Livello avanzato
INFANZIA
Sa g
est
ire i
l pro
pri
o a
ppre
ndim
ento
a l
ivell
o i
nd
ivid
uale
e i
n g
ruppo
Accetta proposte di aiuto di un
insegnante o di un
compagno.
Su stimolo dell’adulto si inserisce in
nuove situazioni.
Verbalizza
sul suo agito, se stimolato.
Rispetta gli interventi
degli altri su richiesta.
Davanti a difficoltà sa
chiedere aiuto.
Riconosce i cambi di
situazione e talvolta si
adatta ad essi.
Riflette e verbalizza sul
suo agito.
Ascolta gli interventi degli altri.
E’ capace di utilizzare
l’errore come fonte di
conoscenza.
Cambia il suo atteggiamento
in relazione all’ambiente.
Riflette e
interagisce sul suo agito.
Comprende le
intenzioni degli altri.
Spiega la consegna ai compagni.
È capace di far
fronte all’incertezza,
anche in situazioni
complesse.
Sa modulare il suo
atteggiamento in relazione
all’ambiente.
Riflette e interagisce sull’ agito
personale e di gruppo.
Attribuisce un
senso alle azioni proprie
e altrui interpretando le intenzioni.
29
Sa gestire il proprio apprendimento a livello individuale e di gruppo
Evidenze osservabili
D - Livello iniziale
C - Livello base B - Livello intermedio
A - Livello avanzato
Sa g
est
ire i
l pro
pri
o a
ppre
ndim
ento
a l
ivell
o i
nd
ivid
uale
e i
n g
ruppo.
PRIMARIA
Accetta proposte di aiuto di un
insegnante o di un
compagno.
Su stimolo dell’adulto si inserisce in
nuove situazioni.
Verbalizza
sul suo agito, se stimolato.
Rispetta gli interventi
degli altri, su richiesta.
Davanti a difficoltà sa
chiedere aiuto.
Riconosce i cambi di
situazione e talvolta si
adatta ad essi.
Riflette e verbalizza sul
suo agito.
Ascolta gli interventi degli altri.
È capace di far fronte
all’incertezza in situazioni semplici.
È capace di resilienza.
Cambia il suo atteggiamento
in relazione all’ambiente.
Si riconosce in
relazione all’ambiente.
Riflette e
interagisce sul suo agito.
Comprende le
intenzioni degli altri.
Spiega la consegna ai compagni.
È capace di far
fronte all’incertezza,
anche in situazioni
complesse.
È capace di resilienza.
Sa modulare il
suo atteggiamento
in relazione all’ambiente.
Riflette e
interagisce sull’ agito
personale e di gruppo.
Attribuisce un
senso alle azioni proprie
e altrui, interpretando le intenzioni.
30
Sa gestire il proprio apprendimento a livello individuale e di gruppo
Evidenze osservabili
D - Livello iniziale
C - Livello base B - Livello intermedio
A - Livello avanzato
SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Sa g
est
ire i
l pro
pri
o a
ppre
ndim
ento
a l
ivell
o i
nd
ivid
uale
e i
n g
ruppo.
Accetta proposte di aiuto di un
insegnante o di un
compagno.
Su stimolo dell’adulto si inserisce in
nuove situazioni.
Verbalizza
sul suo agito, se stimolato.
Rispetta gli interventi degli altri.
Davanti a difficoltà sa
chiedere aiuto.
Riconosce i cambi di
situazione e talvolta si
adatta ad essi.
Riflette e verbalizza sul
suo agito.
Ascolta gli interventi degli altri.
È capace di far fronte
all’incertezza in situazioni semplici.
È capace di resilienza.
Cambia il suo atteggiamento
in relazione all’ambiente.
Si riconosce in
relazione all’ambiente.
Riflette e interagisce sul
suo agito.
Comprende le intenzioni degli
altri.
Spiega la consegna ai* compagni.
È capace di far
fronte all’incertezza
anche in situazioni
complesse.
È capace di resilienza.
Sa modulare il
suo atteggiamento
in relazione all’ambiente.
Riflette e
interagisce sull’ agito
personale e di gruppo.
Attribuisce un
senso alle azioni proprie
e altrui interpretando le intenzioni.
31
4.2 Competenza chiave: Spirito di iniziativa e
imprenditorialità
“Ha spirito di iniziativa ed è capace di produrre idee e progetti creativi. Si assume le proprie
responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. E’
disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti” (DM741/17 All. B)
Si assume le proprie responsabilità.
Evidenze osservabili
D - Livello iniziale C - Livello base B - Livello intermedio
A - Livello avanzato
INFANZIA
Si
ass
um
e l
e p
ropri
e
resp
onsa
bil
ità
Porta a termine i lavori
impartiti, solo se guidato
dall’insegnante
Partecipa alle attività
collettive, apportando
contributi utili e giustificando
le scelte operate.
Sa assumere spontaneamente compiti e li
porta a termine collaborando.
Di fronte a procedure nuove
e problemi, ipotizza diverse soluzioni, chiede
conferma all’insegnante su
quale sia migliore, la
realizza, esprime semplici
valutazioni sugli esiti
32
Si assume le proprie responsabilità.
Evidenze osservabili
D - Livello iniziale C - Livello base B - Livello intermedio
A - Livello avanzato
PRIMARIA
Si
ass
um
e l
e p
ropri
e r
esp
onsa
bil
ità.
.
Porta a termine i compiti
assegnati e le fasi di lavoro,
con l’aiuto dell’adulto.
Esprime la
propria opinione in relazione
all’attività, ma gli interventi non sempre
sono pertinenti.
Completa una semplice griglia
per autovalutare il gradimento in relazione ad una attività
Porta a termine compiti nuovi,
applicando semplici
procedure note
Risolve semplici problemi di esperienza, utilizzando ipotesi e
suggerimenti altrui.
Completa una
semplice griglia per autovalutare il gradimento in
relazione ed attività, esprime
la propria opinione
Progetta alcune fasi di un lavoro.
Esprime il
proprio punto di vista al gruppo e si attiva per
trovare possibili strategie di
risoluzione di un problema.
Completa una
griglia per autovalutare il gradimento in relazione ad
una attività ed esprime le difficoltà
incontrate.
Progetta e spiega le fasi di
un lavoro e porta a termine i compiti nuovi.
Porta
motivazioni a supporto delle
scelte che opera in
relazione a problemi di esperienza.
Completa una
griglia per autovalutare le
scelte, in relazione all’uso del materiale e
degli strumenti; esprime le difficoltà
incontrate ed il gradimento
33
Si assume le proprie responsabilità.
Evidenze osservabili
D - Livello iniziale C - Livello base B - Livello intermedio
A - Livello avanzato
SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Si
ass
um
e l
e p
ropri
e r
esp
onsa
bil
ità.
.
Porta a termine i compiti
assegnati e le fasi di lavoro,
con l’aiuto dell’adulto.
Esprime la
propria opinione in relazione
all’attività, ma gli interventi non sempre
sono pertinenti.
Completa una semplice griglia
per autovalutare il gradimento in relazione ad una attività.
Porta a termine compiti assegnati nuovi applicando
semplici procedure già
note.
Risolve semplici problemi di esperienza, utilizzando ipotesi e
suggerimenti altrui.
Completa una semplice griglia per autovalutare il gradimento in relazione ad una attività ed esprime la propria opinione.
Progetta alcune fasi di un lavoro.
Esprime il
proprio punto di vista al gruppo e si attiva per
trovare possibili strategie di
risoluzione di un problema.
Completa una griglia per autovalutare il gradimento in relazione ad una attività ed esprime le difficoltà incontrate.
Progetta e spiega le fasi di un
lavoro e porta a termine i compiti
nuovi.
Porta motivazioni a supporto delle scelte che opera
in relazione a problemi di esperienza.
Completa una
griglia per autovalutare le
scelte, in relazione all’uso del materiale e degli strumenti;
esprime le difficoltà
incontrate ed il gradimento.
34
Condivide idee e produce progetti innovativi
Evidenze osservabili
D - Livello iniziale C - Livello base B - Livello intermedio
A - Livello avanzato
INFANZIA
Condiv
ide i
dee e
pro
duce p
rogett
i in
nova
tivi
Esegue attività, se guidato
dall’adulto.
Imita il lavoro o il gioco dei
compagni.
Partecipa ed esegue le
consegne in modo
parziale.
Formula proposte di
lavoro e di gioco ai compagni e sa
impartire semplici
istruzioni.
Opera scelte tra due alternative,
motivandole.
Collabora proficuamente nelle attività di
gruppo, aiutando anche i
compagni più piccoli o in difficoltà
PRIMARIA
Se sollecitato, partecipa a
situazioni di gioco o di lavoro.
Porta a termine i compiti assegnati,
ma non sempre rispetta spazi e
tempi.
Svolge il proprio lavoro, risolve
semplici problemi di esperienza,
usando ipotesi e suggerimenti altrui con il
supporto dell’insegnante
Partecipa a situazioni di gioco e di
lavoro.
Porta a termine i compiti
assegnati.
Svolge il proprio lavoro,
seguendo le indicazioni generali
dell’insegnante.
Propone iniziative di
gioco e di lavoro usando
conoscenze acquisite.
Porta a termine
i compiti assegnati in autonomia.
Assume
iniziative personali nel gioco e nel
lavoro.
Assume iniziative
spontanee di gioco e di lavoro.
Porta a termine
i compiti assegnati mostrando
buona autonomia operativo-esecutiva e
senso di responsabilità.
Assume
iniziative personali nel lavoro, con impegno e
responsabilità.
35
Condivide idee e produce progetti innovativi
Evidenze osservabili
D - Livello iniziale C - Livello base B - Livello intermedio A - Livello avanzato
SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Condiv
ide i
dee e
pro
duce p
rogett
i
innovati
vi
Anche se guidato, fatica a realizzare i
progetti.
Sa realizzare alcuni
semplici progetti
Ha idee e iniziative e le sa
utilizzare in modo creativo
Ha idee innovative,
le sa condividere e realizzare
con impegno e
responsabilità
36
4.3 Competenza chiave: Consapevolezza ed
espressione culturale
“Riconosce ed apprezza le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di
dialogo e di rispetto reciproco” (DM741/17 All. B)
Riconosce ed apprezza le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose,
in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco
Evidenze osservabili
D - Livello iniziale C - Livello base B - Livello intermedio
A - Livello avanzato
Ric
onosc
e e
d a
ppre
zza
le d
ivers
e identi
tà,
le t
radiz
ioni
cult
ura
li e
reli
gio
se,
in u
n’o
ttic
a d
i dia
logo e
di ri
spett
o r
eci
pro
co.
INFANZIA
Racconta di sé e
delle sua famiglia
stimolato da
domande.
Riconosce,
all’interno di
immagini
presentate, scene
di vita familiare.
Stimolato dagli
altri si interessa ad
aspetti di vita
comune e ad
eventi culturali.
Racconta di sé
e delle sua
famiglia.
Riporta fatti e
momenti di
dialogo in
famiglia e nel
gruppo.
Ascolta racconti
legati alle
tradizioni
Racconta e si
confronta su
emozioni e
vissuti
personali.
Narra eventi
significativi
della propria
famiglia.
Partecipa a
momenti legati
ad eventi
culturali (feste)
Si confronta su
gusti e
preferenze
personali.
Dialoga con altri
su eventi
familiari.
Porta un
contributo
personale ad
eventi culturali
(feste)
PRIMARIA
Se guidato, in
situazioni a lui
note riconosce le
diverse identità e
le tradizioni
culturali e
religiose.
In situazioni
semplici,
anche se
nuove, mostra
di saper
riconoscere
diverse
identità e
tradizioni
religiose.
Sa utilizzare le
conoscenze
acquisite per
attuare alcune
semplici
osservazioni su
tradizioni
culturali e
religiose
diverse dalle
proprie
Sa utilizzare le
conoscenze
acquisite per
attuare alcune
osservazioni
consapevoli su
tradizioni
culturali e
religiose
diverse dalle
proprie
37
Riconosce ed apprezza le diverse identità, le tradizioni culturali e
religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco
Evidenze osservabili
D - Livello iniziale C - Livello base B - Livello intermedio
A - Livello avanzato
SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Ric
onosc
e e
d a
ppre
zza l
e d
ivers
e i
denti
tà,
le t
radiz
ioni
cult
ura
li e
reli
gio
se,
in
un’o
ttic
a d
i dia
logo e
di
risp
ett
o r
ecip
roco. Riconosce le
caratteristiche
fondamentali
dalla propria e
altrui civiltà solo
in un’ottica
comparativa e
legata
all’esperienza
quotidiana, con
la guida
dell’insegnante.
Riconosce le
caratteristich
e della
propria e
altrui civiltà,
solo se
guidato.
Riconosce le
caratteristich
e della
propria e
altrui civiltà,
individua
soluzioni
positive a
possibili
problemi
attraverso il
dialogo con
l’altro nella
quotidianità.
Conosce le
caratteristiche
della propria
civiltà e opera
collegamenti
autonomi e
critici con
quelle altrui,
proponendo
scenari positivi
di condivisione
e valorizzando
le peculiarità
all’interno del
gruppo classe,
facendo
paragoni con
l’attualità.
38
“Si orienta nello spazio e nel tempo e interpreta i sistemi simbolici e culturali della società” (DM741/17 All. B)
Evidenze osservabili
D - Livello iniziale C - Livello base B - Livello intermedio
A - Livello avanzato
Si
ori
enta
nell
o s
pa
zio
e n
el
tem
po.
INFANZIA
Sa orientarsi
nelle prime
generalizzazioni di
passato,
presente, futuro,
se opportunamente
guidato.
Inizia ad
orientarsi
nelle prime generalizzazioni
di passato,
presente,
futuro, in
situazioni
note
Inizia ad
orientarsi nelle
prime
generalizzazioni
di passato,
presente, futuro,
in situazioni
nuove.
Inizia ad
orientarsi nelle
prime
generalizzazioni
di passato,
presente, futuro,
in situazioni
complesse
PRIMARIA
Conosce la
successione degli
eventi in
situazioni
quotidiane note.
Inizia a
rilevare in
modo
autonomo
legami di
successione e
contempora-
neità in
situazioni
note.
Rileva in modo
autonomo legami
di successione e
contempora-
neità, in
situazioni note o
in contesti ad
esse
riconducibili.
Rileva in modo
autonomo e
critico le
connessioni
temporali e di
causa-effetto in
situazioni
complesse.
39
Si orienta nello spazio e nel tempo e interpreta i sistemi simbolici e
culturali della società
Evidenze osservabili
D - Livello iniziale C - Livello base B - Livello intermedio
A - Livello avanzato
Si
ori
enta
nell
o s
pa
zio
e n
el
tem
po
SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Riconosce le
connessioni
temporali e la
successione
degli eventi
(prima e
dopo), solo se
guidato.
Collega alcuni
simboli
scegliendo tra
una rosa di
culture, con la
guida
dell’insegnante
.
Inizia a
rilevare in
modo
autonomo
alcune
semplici
connessioni
temporali e le
principali
relazioni di
causa-effetto
principali.
Collega alcuni
semplici
simboli alle
culture cui si
riferiscono,
cercando
conferma
nell’insegnante
.
Rileva in modo
autonomo le
connessioni
temporali e di
causa-effetto
sulla realtà.
Collega con
sicurezza i
simboli e i
sistemi culturali
alle civiltà
corrispondenti.
Rileva in modo
autonomo e
critico le
connessioni
temporali e di
causa-effetto in
situazioni
complesse,
individuandone gli
effetti sulla
realtà circostante
e facendo ipotesi
su scenari futuri.
Paragona in modo
autonomo e
critico civiltà,
simboli e sistemi
culturali.
40
“In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime negli ambiti che gli sono più congeniali: motori, artistici e musicali” (DM741/17 All. B)
Evidenze osservabili
D - Livello iniziale C - Livello base B - Livello intermedio
A - Livello avanzato
In r
ela
zio
ne a
lle p
ropri
e p
ote
nzia
lità
e a
l p
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li s
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iù c
ongenia
li:
moto
ri,
art
isti
ci
e m
usi
cali
.
INFANZIA
Segue con
scarsa curiosità
attività
espressive di
vario tipo.
Affronta le
proposte senza
particolare
creatività.
Segue con
curiosità
attività
espressive di
vario tipo, per
brevi periodi.
Rivela abilità
creative solo
in alcune
situazioni.
Segue con
curiosità attività
espressive di
vario tipo.
Rivela abilità
creative.
Segue con
curiosità attività
espressive di vario
tipo,
partecipando in
modo attivo.
Rivela abilità
creative in tutte
le situazioni.
PRIMARIA
Familiarizza
con alcune
forme d’arte
appartenenti
alla propria e
alle altre
culture senza
apportare
contributi
personali.
Sa esprimere
un giudizio
elementare su
un’opera
d’arte.
Riconosce ed
apprezza, nel
proprio
territorio, gli
aspetti più
caratteristici del
patrimonio
ambientale e i
principali
monumenti.
41
In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime
negli ambiti che gli sono più congeniali: motori, artistici e musicali.
Evidenze osservabili
D - Livello iniziale C - Livello base B - Livello intermedio
A - Livello avanzato
In r
ela
zio
ne a
lle p
ropri
e p
ote
nzia
lità
e a
l
pro
pri
o t
ale
nto
si
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rim
e n
egli a
mbit
i che
gli
sono p
iù c
ongenia
li:
moto
ri,
art
isti
ci
e
musi
cali
SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Fatica a
riconoscere le
proprie
potenzialità e
necessita di
guida e
conferme da
parte
dell’insegnante
Si adegua al
lavoro
proposto senza
modificarlo
alla luce dei
propri
interessi.
Conosce i
propri
interessi, ma
cerca la
conferma
dell’insegnante
per inserirli in
un lavoro
dato.
Riconosce le
proprie
potenzialità
solo in
contesti già
sperimentati.
Riconosce in
modo sicuro le
proprie
potenzialità e
interessi e li
propone
autonomamente.
Conosce le
proprie
potenzialità ed
esprime i propri
interessi,
portando apporti
personali nel
lavoro comune o
dando un
contributo
creativo al lavoro
autonomo.
42
4.4 Competenza chiave: Competenze sociali e civiche
“Ha cura e rispetto di sé e degli altri come presupposto di uno stile di vita sano e
corretto. E’ consapevole della necessità del rispetto di una convivenza civile,
pacifica e solidale. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato, da solo o
insieme ad altri” (DM741/17 All. B)
Ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell'ambiente come presupposto di
uno stile di vita sano e corretto.
Evidenze osservabili
D - Livello iniziale C - Livello base B - Livello intermedio
A - Livello avanzato
Ha c
ura
e r
ispett
o d
i sé
, degli
alt
ri e
dell
'am
bie
nte
com
e
pre
suppost
o d
i uno s
tile
di
vit
a s
ano e
corr
ett
o
INFANZIA
Rispetta le proprie cose e quelle altrui,
solo su richiamo dell'insegnante in un contesto
noto
Utilizza in modo
appropriato gli oggetti
personali e di proprietà degli altri, solo su
richiamo dell’insegnante
Rispetta le proprie cose e quelle altrui in
qualunque condizione
prevedibile e recepisce le osservazioni dell'adulto
Saltuariamente utilizza in modo
appropriato saltuariamente
gli oggetti personali e di
proprietà degli altri
Rispetta le proprie cose e
le altrui anche in
condizioni nuove, purchè
semplici, assumendosi
la responsabilità di eventuali comporta-
menti scorretti segnalati
dall'adulto
Utilizza in modo
consapevole gli oggetti
personali e di proprietà degli altri
Rispetta le proprie cose e le altrui anche in
condizioni nuove e complesse, assumendosi
consapevolmen-te la
responsabilità di eventuali
comportamenti scorretti segnalati
dall'adulto
Utilizza in modo creativo gli oggetti e
coinvolge gli altri nel
prendersi cura dell’ambiente
43
Ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell'ambiente come presupposto
di uno stile di vita sano e corretto.
Evidenze osservabili
D - Livello iniziale C - Livello base B - Livello intermedio
A - Livello avanzato
PRIMARIA
Ha c
ura
e r
ispett
o d
i sé
, degli
alt
ri e
dell
'am
bie
nte
com
e
pre
suppost
o d
i uno s
tile
di
vit
a s
ano e
corr
ett
o
Utilizza in modo
appropriato le cose, proprie e altrui, e quelle presenti nell’
ambiente, solo se guidato
dall'insegnante o in situazioni
strutturate
Utilizza in modo
appropriato le cose, proprie e altrui, e quelle presenti nell’
ambiente, anche in situazioni
nuove
Utilizza in modo
autonomo le cose, proprie
e altrui, e quelle
presenti nell’ ambiente in situazioni nuove con consapevo-
lezza
Utilizza in modo creativo le cose, proprie e altrui,
e quelle presenti nell’ ambiente in situazioni
complesse con consapevolezza e responsabilità
SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Utilizza in modo
appropriato le cose, proprie e altrui e ha cura di se stesso e
gli altri solo se sollecitato,
guidato dall'insegnante e in contesti in cui si sente a proprio agio
Utilizza in modo
appropriato le cose, proprie e
altrui, e ha cura di se
stesso e gli altri senza farsi
troppo coinvolgere, in
contesti semplici non conflittuali
Utilizza in modo
autonomo le cose, proprie e altrui, e ha
cura di se stesso e gli
altri collaborando per favorire un ambiente rispettoso e accogliente
Utilizza in modo creativo le cose, proprie e altrui, e ha cura di se stesso e gli altri
in modo consapevole e responsabile svolgendo funzioni di
leader informale e contribuendo
alla gestione dei conflitti
44
Rispetta le regole condivise e collabora con gli altri nell'ottica di una
convivenza civile, pacifica e solidale.
Evidenze osservabili
D - Livello iniziale
C - Livello base B - Livello intermedio
A - Livello avanzato
Ris
pett
a l
e r
egole
condiv
ise e
coll
abora
con g
li a
ltri
nell
'ott
ica d
i una c
onviv
enza
civ
ile,
pacif
ica e
soli
dale
INFANZIA
Osserva le routine
fondamentali della giornata e rispetta le
regole, solo su istruzione
dell'insegnan-te.
Interagisce con i
compagni nel gioco in coppia o
piccolissimo gruppo
Conosce le routine della
giornata e generalmente
rispetta le regole, in
contesti noti.
Gioca con i compagni stabilendo accordi e
scambiando informazioni
Rispetta le routine della
giornata e applica
consapevol-mente le regole.
Partecipa attivamente al
gioco e con interesse alle
attività collettive.
Rispetta le routine della
giornata, manifestando
comportamenti proattivi in situazioni
complesse, e adotta
intenzional-mente le regole.
Gioca in modo costruttivo e
creativo con gli altri anche in
situazioni strutturate.
PRIMARIA
Rispetta generalmente
le regole condivise e i regolamenti, in situazioni
semplici e con la guida
dell'insegnante.
Partecipa ai lavori di gruppo.
Rispetta le regole
condivise e i regolamenti, in
qualunque contesto.
Partecipa ai
lavori di gruppo riconoscendo il proprio ruolo e
quello degli altri.
Rispetta consapevolment
e le regole condivise e i regolamenti.
Partecipa e collabora ai
lavori di gruppo.
Adotta attivamente le
regole condivise e i regolamenti e collabora nel
gruppo portando contributi personali e supporto ai compagni.
45
Rispetta le regole condivise e collabora con gli altri nell'ottica di una
convivenza civile, pacifica e solidale.
Evidenze osservabili
D - Livello iniziale
C - Livello base B - Livello intermedio
A - Livello avanzato
SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Ris
pett
a l
e r
egole
condiv
ise e
coll
abora
con g
li
alt
ri n
ell
'ott
ica d
i una c
onviv
enza c
ivil
e,
pacif
ica e
soli
dale
Si adegua alle regole basilari se stimolato
dall'insegnan-te.
Partecipa ai
lavori di gruppo solo in contesti in cui
si trova a proprio agio e
privi di conflitto o se interessato al
ruolo e all'argomento.
Osserva le regole basilari.
Partecipa ai
lavori di gruppo,
svolgendo il proprio ruolo non sempre in
modo collaborativo.
Rispetta consapevolmente
le regole.
Partecipa attivamente ai
lavori di gruppo, svolgendo il
proprio ruolo e rispettando i
tempi di esecuzione.
Collabora
costruttivamente con i compagni.
Adotta attivamente le
regole condivise e i regolamenti.
Partecipa
costruttivamente ai lavori di
gruppo, svolgendo un
ruolo di leader positivo,
moderando le varie proposte e facendone di proprie. Rileva
le criticità e propone
soluzioni.
46
Si impegna a portare a termine il lavoro iniziato, da solo o insieme ad altri.
Evidenze osservabili
D - Livello iniziale C - Livello base
B - Livello intermedio
A - Livello avanzato
INFANZIA
Si
imp
egna a
port
are
a t
erm
ine i
l la
voro
iniz
iato
, da s
olo
o i
nsie
me a
d a
ltri
Partecipa alle attività
collettive mantenendo brevi periodi di attenzione con la guida
dell'insegnante
Partecipa positivame
nte alle attività
collettive in
condizioni di
interesse con
discreta attenzione
Partecipa attivamente alle attività collettive portando
contributi utili e mantenendo
una buona attenzione
Partecipa costruttivamente
alle attività collettive portando contributi personali e aiutando i
compagni in difficoltà.
Mantiene un
ottimo livello di attenzione per
tutta la durata del lavoro.
PRIMARIA
Partecipa alle attività solo se direttamente coinvolto e termina il
lavoro solo se affiancato da
un compagno a dall'insegnante
.
Partecipa alle
attività proposte e termina il lavoro con
tempi adatti alle
sue esigenze
Partecipa consapevolmente alle attività
proposte, portando a termine il
lavoro in modo autonomo e nei tempi previsti
Partecipa responsabilmente
alle attività proposte con
autonomia, nei tempi previsti e portando aiuto
agli altri.
47
Si impegna a portare a termine il lavoro iniziato, da solo o insieme ad
altri.
Evidenze osservabili
D - Livello iniziale C - Livello base
B - Livello intermedio
A - Livello avanzato
SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Si
imp
egna a
port
are
a t
erm
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l la
voro
iniz
iato
, da s
olo
o i
nsi
em
e a
d a
ltri
Partecipa alle attività solo se affiancato da
un compagno o in piccolissimo
gruppo.
Necessita di tempi più
dilatati e di continui
stimoli da parte
dell'insegnante
Il compito assegnato deve
essere semplice e strutturato.
Partecipa positivame
nte alle attività, anche se
con tempi più lunghi
e con consegne semplici
adatte alle sue
potenzialità
Partecipa attivamente alle attività,
controllando i tempi di
esecuzione e in modo personale
e originale. Collabora con
gli altri.
Partecipa costruttivamente
alle attività, controllando i
tempi e il prodotto finale. Predispone un
metodo di svolgimento del
lavoro che preveda anche
eventuali criticità.
Collabora e aiuta gli altri.
48
4.5 Strumenti osservativi e valutativi
Si propone di seguito un esempio di griglie di osservazione che riprende le disarticolazioni della competenza sociale e civica.
L’osservazione, oltre a chiedere lo sforzo di guardare ad ogni alunno, implica la necessità di prendere accordi tra gli osservatori (es. docenti dello stesso team) e organizzare la raccolta dei dati in modo periodico (es. un mese).
Nelle griglie di osservazione, qui allegate, troverete alcuni indicatori ritenuti irrinunciabili e di qualità della cura e del rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente. Vi invitiamo a costruire le vostre griglie di osservazione scegliendo pochi, significativi e chiari indicatori.
Vi proponiamo ora un esempio di griglia osservativa rivolta a tutti gli insegnanti della classe. Tutto il team si impegna ad osservare un gruppo di alunni (4-5 bambini), nei vari momenti della giornata, per un periodo di quattro settimane. Ciascun componente partecipa segnando con una x i comportamenti osservati. Quando il periodo di osservazione si è concluso, si procede ad un’analisi dei risultati. Se, tra i componenti del team, si riscontrano differenze rilevanti nelle osservazioni tra i componenti del team, questo deve essere da stimolo per un confronto tra gli stessi docenti.
E’ importante l’accordo tra gli osservatori. Se tutti gli osservatori hanno raccolto un numero elevato di dati osservati su uno stesso aspetto, la valutazione sarà univocamente concorde. Se tra gli osservatori i dati saranno disomogenei, sarà opportuno interrogarsi sulle variabili di contesto e di ambiente che facilitano oppure ostacolano l’espressione/maturazione della competenza.
Si richiama a questo punto l’importanza della capacità del gruppo docenti di prendere accordi, ricordando che un buon metodo va unito ad una buona relazione.
49
4.6 Griglie osservative e valutative
Il nostro gruppo, durante il corso, ha analizzato tutte le competenze di cittadinanza, evidenziando per ognuna una serie di segmenti di competenza, ossia di atteggiamenti o comportamenti propri di chi possiede tale competenza, che possiamo chiamare evidenze. Queste evidenze sono state suddivise per ogni grado scolastico (Infanzia, Primaria, Secondaria di primo grado) in quattro livelli (iniziale, base, intermedio e avanzato).
Successivamente, per rendere il lavoro più proficuo e approfondito, abbiamo deciso di concentrarci solo su una competenza di cittadinanza, ossia le competenze sociali e civiche.
I segmenti in cui è possibile suddividere queste competenze sono:
● Ha cura e rispetto di sé
● Ha cura e rispetto degli altri
● Ha cura e rispetto dell’ambiente
● Rispetta le regole condivise
● Collabora con gli altri
● Si impegna a portare a compimento il lavoro iniziato da solo
● Si impegna a portare a compimento il lavoro iniziato insieme agli altri
Per ognuna di queste dimensioni della competenza sono stati poi individuati dei comportamenti osservabili che, una volta rilevati, diventano indicatori di una competenza posseduta da chi li agisce. Individuare questi comportamenti è stato importante per costruire delle griglie osservative, utili ai docenti in classe per valutare le competenze possedute dai propri alunni.
50
Le griglie valutative delle competenze sociali e civiche, che troverete qui di seguito, potranno essere adattate da ogni docente inserendo i nominativi dei propri alunni e utilizzate in collaborazione con tutto il team docente.
Le griglie osservative possono generare a loro volta delle rubriche di valutazione ed essere compilate da ciascun docente del team, inserendo nello spazio predisposto una lettera (A, B, C, D, secondo la legenda qui sotto riportata).
Per la rubrica si sceglie di utilizzare una dicitura generale e si
propone questo esempio.
D-Iniziale C- Base B- Intermedio A- Avanzato
Inserire indicatori
(vedi sopra)
L’azione indicata viene agita solo con aiuto o con facilitazioni
L’azione indicata viene agita minimamente e saltuariamente
L’azione indicata viene agita spesso e in autonomia
L’azione indicata viene agita sempre, in autonomia e in modo responsabile
51
Esempio di griglia di osservazione
Prendersi cura
Ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell'ambiente come presupposto
di uno stile di vita sano e corretto
Griglia 1
Ha cura e rispetto di sé
Infanzia/Primaria 1^, 2^ e 3^
Primaria 4^ e 5^ /Secondaria primo grado
Ha c
ura
e r
ispett
o d
i sé
1.Rimane pulito durante la giornata 2.Mantiene in ordine il proprio abbigliamento 3.Mantiene in ordine le proprie cose 4.Esprime bisogni e manifesta disagi
1.Ha un abbigliamento adeguato al contesto 2.Porta a scuola ciò di cui necessita nel corso della giornata 3.Esprime bisogni e manifesta disagi
52
Ha cura e rispetto di sé
Infanzia/Primaria 1^, 2^ e 3^
Evidenza Pietro Paolo Anna Luca Sara Alice
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53
Ha cura e rispetto di sé
Primaria 4^ e 5^ /Secondaria primo grado
Evidenza Pietro Paolo Anna Luca Sara Alice
Esp
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i
com
pagni
Esp
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e
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ioni
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i sé
54
Griglia 2
Ha cura e rispetto degli altri
Infanzia/Primaria 1^, 2^
Primaria 3^ 4^ 5^
Secondaria primo grado
Ha c
ura
e r
ispett
o d
egli
alt
ri
1.Rispetta lo spazio di movimento /azione dell’altro (nel cortile, in palestra e nell’aula,…)
2.Chiede di poter usare le cose degli altri 3.Usa i materiali degli altri in modo adeguato 4. Nello scambio comunicativo rispetta i turni di parola e/o di azione 5.Riconosce i bisogni dei compagni 6.Si attiva per aiutare i compagni e/o il docente 7.Percepisce e mima le emozioni di altri
1.Rispetta lo spazio di movimento /azione dell’altro (nel banco, nella fila, nel cortile, in palestra e in mensa,…)
2.Chiede di poter usare le cose degli altri
3.Usa i materiali degli altri in modo adeguato
4. Nello scambio comunicativo rispetta i turni di parola e/o di azione 5.Riconosce i bisogni dei compagni 6.Si attiva per aiutare i compagni e/o il docente 7.Adegua il proprio comportamento alle emozioni espresse dagli altri
1.Rispetta lo spazio di movimento/azione dell’altro (nel banco, nella fila, nel cortile, in palestra e in mensa,…)
2.Chiede di poter usare le cose degli altri 3.Usa i materiali degli altri in modo adeguato 4. Nello scambio comunicativo rispetta i turni di parola e/o di azione 5.Riconosce i bisogni dei compagni 6.Si attiva per aiutare i compagni e/o il docente 7.Adegua il proprio comportamento alle emozioni espresse dagli altri
55
Ha cura e rispetto degli altri
Infanzia/Primaria 1^, 2^
Evidenza
Pietro Paolo Anna Luca Sara
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56
Ha cura e rispetto degli altri
Primaria 3^ 4^ 5^
Evidenza Pietro Paolo Anna Luca Sara
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57
Ha cura e rispetto degli altri
Secondaria primo grado
Evidenza Pietro Paolo Anna Luca Sara
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58
Griglia 3
Ha cura e rispetto dell’ambiente
Infanzia/Primaria/ Secondaria primo grado
Ha c
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e r
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(luoghi,
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ate
riali
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re)
1.Raccoglie quando è caduto
2.Utilizza i cestini durante la merenda
3.Usa in modo corretto la carta igienica, sapone, ….
4.Restituire il libro in prestito integro
5.In mensa non sprecano il cibo
6.Mantenere il tono della voce adeguato
7.Rispettare i turni
59
Ha cura e rispetto dell’ambiente
Infanzia/Primaria/ Secondaria primo grado
Evidenza Pietro Paolo Anna Luca Sara
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60
Griglia 4
Rispetta le regole condivise
Infanzia/ Prime classi Primaria Primaria/ Secondaria primo grado
Ris
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1.Riconosce le emozioni e i vissuti dell’altro 2. Riconosce che il benessere personale e dell’altro creano la necessità di regole per la convivenza civile 3. Si autoregola nei momenti liberi rispettando il suo benessere e quello dell’altro 4. Riconosce i comportamenti adeguati al contesto scolastico
1.Avverte e motiva la necessità di regole per la convivenza civile 2. Si comporta in modo adeguato senza che le regole vengano esplicitate 3. Applica le regole che vengono esplicitate 4. Riconosce i comportamenti adeguati al contesto scolastico
61
Rispetta le regole condivise
Infanzia/ Prime classi Primaria
Evidenza Pietro Paolo Anna Luca Sara
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62
Rispetta le regole condivise
Primaria/ Secondaria primo grado
Evidenza Pietro Paolo Anna Luca Sara
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63
Griglia 5
Collabora con gli altri
Infanzia/ Prime classi Primaria
Primaria/ Secondaria primo grado
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1. Interagisce insieme all’altro 2. Nel piccolo gruppo partecipa al lavoro comune 3. Condivide materiali e risorse per realizzare un elaborato comune 4. Condivide giochi/attività
1.Si attiva per valorizzare gli altri 2. Rispetta i ruoli assegnati per raggiungere uno scopo comune 3. Utilizza materiali e risorse per raggiungere uno scopo comune 4. Condivide giochi/attività e scopi di lavoro
64
Collabora con gli altri
Infanzia/ Prime classi Primaria
Evidenza Pietro Paolo Anna Luca Sara
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65
Collabora con gli altri
Primaria/ Secondaria primo grado
Evidenza Pietro Paolo Anna Luca Sara
Condiv
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gio
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66
Griglia 6
Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo
Infanzia/ Prime classi Primaria
Primaria/ Secondaria primo grado
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1. Si organizza il lavoro procurandosi i materiali necessari 2. Si organizza il lavoro procedendo in modo ordinato 3. Procede nel lavoro chiedendo eventuali conferme nei momenti di dubbio
1.Attribuisce il tempo adeguato alle varie fasi del lavoro 2. Procede nel lavoro mantenendo la concentrazione 3. Si attiva per comprendere la procedura del lavoro
67
Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo
Infanzia/ Prime classi Primaria
Evidenza Pietro Paolo Anna Luca Sara
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Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo
Primaria/ Secondaria primo grado
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69
Griglia 7
Si impegna per portare a compimento il lavoro
iniziato insieme agli altri
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Primaria/ Secondaria primo grado
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1. Esprime la sua idea personale nel realizzare insieme ad altri il lavoro 2. Accetta/propone la suddivisione di compiti 3. Realizza parte dell’elaborato secondo quanto previsto dal suo incarico/compito
1.Apporta contributi personali alla realizzazione del lavoro 2. Concorda il tempo adeguato alle varie fasi del lavoro 3. Accetta/propone la suddivisione dei compiti 4.Si attiva per comprendere e condividere la procedura del lavoro
70
Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato insieme
agli altri
Infanzia/ Prime classi Primaria
Evidenza Pietro Paolo Anna Luca Sara
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71
Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato
insieme agli altri
Primaria/ Secondaria primo grado
Evidenza Pietro Paolo Anna Luca Sara
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lavoro
72
5. SUGGERIMENTI PER INIZIARE NUOVE
AVVENTURE
73
5.1 Idee stimolo per pratiche didattiche sulla
cittadinanza
Come descritto nelle pagine precedenti, il nostro gruppo ha seguito un percorso a ritroso nell’analisi delle competenze, partendo dalla definizione delle competenze secondo la normativa e arrivando alla progettazione dell’azione didattica.
Il gruppo si era posto queste domande: come possiamo utilizzare queste griglie? In quali situazioni possiamo utilizzarle? Quali pratiche abbiamo già attivato?
Queste domande hanno trovato risposta evidenziando la
trasversalità delle competenze di cittadinanza che
caratterizzano e agiscono in diverse discipline. Si pensi ad
indicatori come “Si esprime”, “Dimostra interesse”, “Apprezza”,
“Interpreta”, “Riconosce ed esprime emozioni”, …
Vengono quindi di seguito riportate alcune attività trasversali da realizzare in classe, che possono essere utilizzate dai docenti anche come stimolo per la progettazione di ulteriori proposte didattiche.
Infine si considera che le buone pratiche hanno un duplice
utilizzo:
- Sviluppare le competenze sociali e civiche negli alunni
- Valutare le competenze sociali e civiche attraverso l’osservazione con l’utilizzo di griglie.
74
5.2 Esempi di pratiche didattiche sulla cittadinanza
Si elencano e si descrivono una serie di giochi/attività che possono diventare occasioni facilitanti l’espressione/maturazione delle competenze. Ci permettiamo di ricordare che gli indicatori di qualità della cura e del rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente che abbiamo individuato, prima ancora di essere osservati, vanno esercitati.
Ha cura e rispetto di sé
Scuola dell’Infanzia
Gioco percettivo “Mi ricordo”. La cura nasce da uno sguardo attento e non abitudinario e sostiene la memoria. Chiudete gli occhi e cercate di ricordare e descrivere la vostra maglietta o altri indumenti personali. Aprite gli occhi, guardatevi allo specchio e verificate. Poi potete anche arricchire le vostre descrizioni guardando le sfumature dei capelli, della pelle. Lo stesso gioco può essere proposto per osservare l’altro ponendo attenzione alle persone vicine o lontane.
Gioco percettivo “Mi ascolto”. Il rispetto di sé nasce dalla consapevolezza dei bisogni personali. Ascoltate il vostro corpo e raccontate come si sente. Cercare di porre l’attenzione ad un solo tipo di sensazione alla volta. Il gioco varia nominando un’emozione alla volta (paura, rabbia, gioia, allegria, tristezza, noia, ...). Cercate nel vostro corpo il posto dove sentite questa emozione. Lo stesso gioco può essere proposto per ascoltare le emozioni degli altri, ad esempio ascoltando le parole delle canzoni o brani musicali.
Ruotines. Alcuni momenti della giornata si ripetono in maniera costante nella scuola e si caratterizzano per le azioni di cura, di benessere, di intimità e di relazione affettiva. La cura e il rispetto di sé trovano appunto nella ripetitività un facilitatore per memorizzare le sequenze di azioni comuni. I bambini
75
diventano partecipi e consapevoli di azioni che da grandi diventeranno meccaniche.
Sequenze delle azioni con immagini. La comunicazione facilitata e supportata da immagini che rappresentano scene di vita reale e quotidiana diventa un supporto utile a tutti i bambini per la verbalizzazione o per comunicare in modo facile. Le immagini sono uno stimolo e un aiuto anche per la pianificazione di azioni di routine.
Strategia educativa “Dar voce”. L’insegnante può facilitare nei bambini/e la maturazione del sé dando voce a emozioni, stati d’animo, intenzioni che vivono i bambini senza averne consapevolezza. In questo periodo evolutivo il bambino scopre che le azioni sono precedute dalle intenzioni; scopre anche che quel “fuoco” che brucia in pancia può essere la rabbia ad esempio, scopre che possiamo dare un nome alle emozioni. Questa strategia aiuta e rassicura soprattutto i bambini con difficoltà a gestire le emozioni. Nel momento in cui l’insegnante vede che il bambino ha assunto consapevolezza interiore lo lascia libero di esprimersi da solo.
Scuola Primaria
Orario visuale. All'inizio della classe terza i bambini hanno raggiunto sufficienti autonomie per introdurre l'uso del diario e la pianificazione dei compiti nella settimana e non solo giornalmente. Questa pratica diventa necessaria perché sono inserite le discipline di studio che, normalmente, hanno una cadenza settimanale (due ore di storia, due di scienze e una di geografia). Per aiutare i bambini a gestire l'orario settimanale e preparare la cartella in modo funzionale con i materiali necessari per la singola giornata è utile fornire l'orario settimanale. Questo orario, considerata l'età dei bambini, può essere visuale
76
(vedi esempio inserito) con le immagini dei quaderni e dei libri necessari a seconda delle discipline. La presentazione del materiale preparato dall'insegnante sarà seguito da un lavoro di gruppo in cui i bambini discuteranno le regole e le buone pratiche per preparare la cartella da soli.
Riconoscere abbigliamento adeguato alla stagione. I bambini utilizzano la lingua italiana per analizzare i vestiti e le loro sagome che vengono separati o associati in base alla stagione e al mese. Poi CLIL, stesso gioco “in inglese”. Si prendono due sagome, un maschio e una femmina, a parte ci sono vari vestiti relativi alla stagione e avranno l’abbigliamento adatto alla stagione. Loro giocano dicendo il nome del capo di abbigliamento. (Si possono aggiungere anche le indicazioni del tempo)
Scuola Secondaria di primo grado
“Chi sono io, te lo dico in 10 modi diversi”. E’ una proposta che permette di lavorare sulle differenze etniche o caratteriali. Ogni alunno dispone di due fogli bianchi. Sul primo foglio descrive se stesso in 10 modi diversi. Sul secondo foglio ciascuno descrive se stesso ritagliando figure da giornali. I compagni devono riconoscere di chi era quel foglio. Dopo aver fatto questo gioco gli alunni hanno scoperto passioni in comune tra chi prima si stava antipatico.
Ha cura e rispetto degli altri
Scuola dell’infanzia
Giochi a coppie “Far finta di essere …” Gioco simbolico organizzato con la suddivisione dei ruoli (ad esempio giochi di ruolo dividendosi i compiti nella cura di bamboline).
77
Giochi a 3 o 4 bambini “Tanti pezzi, uno è il gioco”. I bambini dispongono di tante macchinine ma di una sola pista e quindi devono rendere accordi per giocare insieme tutti. In alternativa c’è un campo da calcio e ci sono tanti giocatori. Il gruppo deve prendere accordi sui ruoli e sulla suddivisione equa del gioco.
Da tanti a uno. I bambini dispongono di tante lettere ma devono pensare e unire insieme una sola parola. Devono quindi condividere le ipotesi/proposte/regole. Il gruppo ideale per svolgere l’attività è di 16 bambini ma è possibile modificare i gruppi in base al numero dei presenti. A ciascuno viene consegnato un post-it e una consegna: “disegna o scrivi una regola da rispettare, scegli il capoclasse, fai un'ipotesi di come si scrive una parola...”. Si avranno così 16 proposte/ipotesi diverse. I bambini vengono divisi in coppie e tra le due proposte/ipotesi fatte da ciascuno ne viene scelta una sola. Poi si formano gruppi di 4 bambini e tra le due proposte/ipotesi rimaste il gruppetto ne sceglie una. In seguito si faranno due gruppi di 8 bambini e anche stavolta la scelta sarà una sola. Alla fine resterà un solo gruppo di 16 bambini con due proposte/ipotesi e insieme sceglieranno quella condivisa. Alla fine l'insegnante aiuterà i bambini a raccogliere in un cartellone le proposte che sono state fatte (vedi esempio cartellone).
A
B C D E F G H I L M N O P Q R
AB CD EF GH IL MN OP QR
ABCD EFGH ILMN OPQR
ABCDEFGH ILMNOPQR
ABCDEFGHILMNOPQR
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“Chi viene prima, chi viene dopo”. Gioco motorio dell’ordine (alfabetico, di grandezza, di numero, …)
Scuola Primaria
“A better world starts with you”. (Rispetto per gli altri e l’ambiente). L’insegnante formula domande con gli avverbi di frequenza, introdotte da how often e dalle risposte ottenute comprende quanto la classe sia rispettosa. (Es. orale: how often do you respect your teachers/ schoolmates.....?)
Successivamente si passa all' attività scritta: ogni alunno scrive un frase su una striscia di carta, usando la terza persona singolare.
Es. Mario often recycles paper/ Giulia always listens to the teachers
Quando tutti hanno eseguito la consegna, le strisce si tagliano seguendo la regola del soggetto/avverbio/complemento oggetto, si mescolano ed ogni bambino deve ritrovare la frase composta in precedenza. L insegnante chiama due alunni alla volta e il gioco termina quando non vi sono più fogli sul pavimento. La frase ricomposta viene poi incollata sul quaderno e conservata.
Educare all'attenzione verso l'altro. I banchi sono disposti a coppia. Ogni settimana c'è il cambio dei posti, ma prima, ogni bambino deve scrivere su un foglietto: “Mi è piaciuto stare vicino a........ perchè............................................”.
I foglietti vengono poi raccolti in buste (che ogni bambino ha preparato) incollate su un cartellone dal titolo: Noi siamo ricchi di cose belle.
Alla fine dell'anno ogni bambino si porterà a casa la propria busta con tutte le cose belle che di lui hanno scoperto i compagni.
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Nota: In un primo momento si creano situazioni di gioco giornaliero a coppie e solo in un secondo momento (dopo il primo mese per la scuola dell’Infanzia e dalle seconda/terza classe per la scuola Primaria) si propongono giochi a tre /quattro.
E’ importante lavorare sulle abilità sociali e poi su quelle cognitive.
Scuola Secondaria di primo grado
Giochi con costruzioni lego. Ogni gruppo deve contare se ha tutti i pezzi per colore, divisi in ruoli, costruiscono la lego osservando per poco il modello (osservazione, memorizzazione e collaborazione).
Numeri in sequenza. Senza alzare la mano e senza sovrapporsi (se uno parla sopra l’altro si ricomincia).
Settimana in altri panni. Team tre gambe, tre signori che hanno una gamba sola. Anche i ragazzi provano a camminare con una gamba sola, con occhi bendati.
Il Manifesto di gruppo. Cosa significa avere cura di sé a scuola? Cosa significa avere cura degli altri a scuola? E dell’ambiente? Si parte da queste domande e in sottogruppi si costruisce un “manifesto collettivo” da affiggere in classe con un elenco di comportamenti virtuosi che testimoniano il prendersi cura di sé, degli altri, dell’ambiente. Il manifesto viene tradotto anche in un questionario di autovalutazione compilato singolarmente da ciascun bambino a cui viene richiesto di riflettere sui comportamenti “di cura” agiti nella giornata/settimana/mese di scuola, segnalando situazioni concrete in cui questi comportamenti si sono verificati.
Immagini-problema. Immagini che riproducono situazioni di “non cura” di sé, degli altri, dell’ambiente. In sottogruppi
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bisogna indicare ciò che i bambini riprodotti in quella immagine avrebbero dovuto fare per prendersi cura di sé/altri/ambiente.
In alternativa i ragazzi preparano piccole scenette per vedere come risolvere il problema.
Segue riflessione individuale: come mi comporto io in queste situazioni? Perché mi comporto così?
Ha cura e rispetto dell’ambiente
Infanzia / Primaria / Secondaria di primo grado
Gioco dei fantasmi del castello. Questo gioco può essere introdotto già dalla classe prima e aiuta i bambini a muoversi nello spazio senza fare rumore.
Per esempio si può utilizzare quando in classe devono essere spostati i banchi e le sedie per una verifica o un lavoro di gruppo.
Svolgimento: due bambini sono i capi fantasma e devono mettersi a due angoli opposti della classe con il viso rivolto al muro.
Tutti gli altri bambini devono spostare gli oggetti collaborando tra loro per fare meno rumore possibile, per esempio alzando il tavolo in due anziché trascinarlo.
I capi fantasma se sentono un rumore devono fermare il gioco con uno stop e fare prigionieri quei bambini che pensano possano aver fatto rumore.
Lo stesso gioco si può utilizzare per spostarsi negli ambienti della scuola, o per esempio per raggiungere la palestra o la mensa.
Educare all'attenzione verso ciò che mi circonda e chi mi sta vicino. Si dispongono i banchi a isola e, al centro di ogni isola si posa una piccola pianta di fiori, di cui ogni isola deve prendersi
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cura; non solo per dare da bere o togliere le foglie secche, ma anche per non far cadere la pianta quando si spostano i banchi.
Si impara a scoprire che quando un qualcosa o un qualcuno sta bene, lo si può notare dal suo aspetto (si possono fare delle riflessioni e dei confronti con le persone: la piantina ha le foglie belle verdi e luminose quando sta bene, come noi abbiamo il sorriso e gli occhi che brillano quando siamo contenti. Quando le foglie sono secche qualcosa non va: lei me lo dice così; il mio compagno me lo può far capire con dei gesti o delle espressioni, ma se non sono attento non capisco.
La presenza della piantina li educa anche ad organizzare lo spazio in modo diverso, prestando attenzione anche a questa " altra presenza".
Pratiche educative per costruire alleanze con i genitori
Le competenze di cittadinanza perché possano agire devo essere condivise anche dai genitori. Proponiamo, quindi, di dedicare un tempo per il confronto e portiamo un esempio descrivendo un momento assembleare con i genitori.
Assemblea con i genitori
Presentazione dei lavori di gruppo8;
Un insegnante invita i genitori a riunirsi in gruppo.
Sul tavolo i genitori trovano una busta aperta che contiene il lavoro da realizzare in venti minuti e una busta chiusa contenente la competenza rivolta ai bambini.
I genitori alla fine dei venti minuti presenteranno al grande
8 La seguente dinamica è stata proposta dalla dott.ssa Cristina Bertazzoni durante la
formazione del 5 novembre 2018.
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gruppo il lavoro fatto e poi leggeranno il contenuto della busta chiusa.
Cari genitori, avete 20 minuti di tempo per dividervi i ruoli e collaborare tutti insieme nel realizzare il lavoro che vi è stato dato. Ecco i ruoli:
Chi di voi facilita la partecipazione così che tutti prendano la parola?
Chi di voi regola il tempo e controlla che il gruppo concluda il compito nel tempo indicato?
Chi di voi nel grande gruppo presenterà il lavoro fatto insieme?
Chi di voi nel grande gruppo leggerà quanto scritto nella busta chiusa?
Gruppo 1 – Che faccia!
Lettera A (aperta)– Ecco il compito: Concordate e poi disegnate sul cartellone le espressioni che vedete sulle facce dei genitori vostri conoscenti (emozioni, paure e desideri). Potete arricchirlo con alcune frasi.
Lettera B (chiusa) da leggere: Crescere nella competenza sociale per il bambino significa apprendere a riconoscere ed esprimere le proprie emozioni, essere consapevole di desideri e paure e avvertire gli stati d’animo propri e altrui.
Gruppo 2 – Uno per tutti
Lettera A (aperta)– Ecco il compito: Concordate e costruite un oggetto-gioco-regalo per i presenti usando il materiale che trovate sul tavolo (uno solo per tutti).
Lettera B (chiusa) da leggere: Crescere nella competenza sociale per il bambino significa apprendere a condividere esperienze e giochi, ad utilizzare materiali e risorse comuni.
Gruppo 3 – L’alternativa
Lettera A (aperta)– Ecco il compito: Immaginate “Lucia che deve portare una pratica in Comune. E’ già in ritardo. Si guarda intorno per cercare parcheggio, ma tutti i posti sono occupati. C’è libero solo lo spazio riservato ai disabili e lei quindi parcheggia. Cosa ne pensate?
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Quali alternative aveva Lucia?”
“Luigi è in macchina e si prepara per entrare nel parcheggio rimasto libero quando arriva un veicolo che, con una veloce manovra, occupa il suo posto. Cosa ne pensate? Quali alternative ha Luigi?”
Lettera B (chiusa) da leggere: Crescere nella competenza sociale per il bambino significa affrontare gradualmente i conflitti e iniziare a riconoscere le regole del comportamento nei contesti privati e pubblici.
Gruppo 4 – 2035/2040
Lettera A (aperta)– Ecco il compito: Immaginate i vostri figli grandi al loro posto di lavoro. Concordate e fate l’elenco delle cose che verrà chiesto loro di saper fare
Lettera B (chiusa) da leggere: Crescere nella competenza dell’imparare ad imparare per il bambino significa farsi attento alle consegne, appassionarsi, portare a termine il lavoro, diventare consapevole dei processi realizzati e documentarli. Cogliere diversi punti di vista, riflettere e negoziare significati, utilizzare gli errori come fonte di conoscenza.
Gruppo 5 – 2035/2040
Lettera A (aperta)– Ecco il compito: Concordate e disegnate un macchinario che potrebbe essere inventato dai vostri figli negli anni 2035/2040
Lettera B (chiusa) da leggere: Crescere nello spirito di iniziativa per il bambino significa manifestare curiosità e voglia di sperimentare, interagire con le cose, l’ambiente e le persone, percependone le reazioni ed i cambiamenti.
Gruppo 6 – Un motivetto
Lettera A (aperta)– Ecco il compito: Inventate e cantate in coro un motivetto sul vostro gruppo.
Lettera B (chiusa) da leggere: Crescere nella consapevolezza ed espressione culturale per il bambino significa esprimersi in modo
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personale, con creatività e partecipazione.
Gruppo 7 – La rima
Lettera A (aperta)– Ecco il compito: Inventate e recitate due frasi di una filastrocca della tradizione. Le parole uniranno e richiameranno le vostre differenti tradizioni.
Lettera B (chiusa) da leggere: Crescere nella consapevolezza ed espressione culturale per il bambino significa essere sensibile alla pluralità di culture, lingue, esperienze.
Gruppo 8 – ?
Lettera A (aperta)– Ecco il compito: Raccogliete le 10 domande più difficili che i bambini possono porre ad un genitore.
Lettera B (chiusa) da leggere: Crescere nella consapevolezza ed espressione culturale per il bambino significa sviluppare l’attitudine a porre e a porsi domande di senso su questioni etiche e morali.
Gruppo 9 – Testa o croce?
Lettera A (aperta)– Ecco il compito: Disegnate la medaglia del gruppo. La medaglia avrà due facce, su un lato scrivete i punti di forza e sull’altro i punti di debolezza di ciascun partecipante al vostro gruppo.
Lettera B (chiusa) da leggere: Crescere nella consapevolezza ed espressione culturale per il bambino significa avere un positivo rapporto con la propria corporeità, maturare una sufficiente fiducia in sé ed essere progressivamente consapevole delle proprie risorse e dei propri limiti.
Gruppo 10 – Pro/Contro
Lettera A (aperta)– Ecco il compito: Chiedere aiuto: elencate i pro e i contro scrivendoli con due colori diversi.
Lettera B (chiusa) da leggere: Crescere nella consapevolezza ed espressione culturale per il bambino significa quando occorre saper chiedere aiuto.
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6. LE FOTO DEL VIAGGIO
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6.1 Riflessioni alla fine di un percorso
Ecco alcuni commenti conclusivi dei docenti partecipanti sul
percorso intrapreso insieme.
Partecipare in modo attivo alla nostra Rete è stata una bella esperienza, non solo per il prodotto ottenuto, ma soprattutto per le azioni di condivisione che ci hanno permesso di formarci e di diventare sempre più comunità professionale. Un esempio di ciò è stato l’interscambio tra gli istituti della Rete, che ha permesso la disseminazione di fine percorso. Cecilia Brentegani Docente di scuola dell’Infanzia - I.C. 1 Pescantina
Gli incontri ai quali ho partecipato li ho trovati molto
interessanti.
Laura Maria Fontana Docente di scuola Primaria - I.C. Sant’Ambrogio d/V
Dal dialogo tra insegnanti professionisti, impegnati nella ricerca-azione, nascono idee che diventano percorsi formativi. Questi prendono strade peculiari, a volte lisce, a volte tortuose. Una cassetta degli attrezzi come quella messa a punto dal gruppo, sotto la guida sapiente della dottoressa Bertazzoni, aiuta ad affrontare il viaggio con più attenzione e consapevolezza. Silvia Franco Docente di scuola Primaria - I.C. Sant’Ambrogio d/V
È stata una piacevole esperienza, grazie al confronto costruttivo
tra le colleghe e alla supervisione efficace della nostra esperta
formatrice: dottoressa Bertazzoni.
Carmen Lembo Docente di scuola Primaria -IC Castelnuovo del Garda.
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Partendo dalla convinzione che la scuola oggi abbia bisogno di
essere riletta, rivista e rivissuta sulla base del confronto, della
discussione, della convergenza e della divergenza soprattutto tra
i docenti, ritengo che questo percorso sia stato espressione di
questa opportunità. Spesse volte sono state condivise situazioni
comuni non sempre positive del fare scuola, ma nel riunire e
nello sperimentare è cresciuta anche la consapevolezza e la
motivazione per provare a lavorare insieme e a cambiare
insieme, partendo proprio da ogni specifica realtà lavorativa.
La necessità di realizzare materiali utili, condivisibili e spendibili
da tutti noi e dai nostri colleghi e colleghe ha orientato le varie
fasi operative del percorso, giungendo ad una serie di strumenti
didattico-educativi funzionali ed efficaci nell’ambito
dell’osservazione, della valutazione e della progettazione.
La sinergia del gruppo, il coordinamento di Cecilia Brentegani e
la guida da parte della dottoressa Cristina Bertazzoni hanno reso
possibile questa significativa esperienza.
Nerina Piccinato Docente di scuola Primaria - I.C. Cavaion
Il toolkit è il frutto di un bel lavoro di squadra tra colleghi di diverse realtà. Per un insegnante, che spesso deve lavorare da solo, non è facile spiegare agli alunni il valore e la potenza del lavoro di team senza poterlo sperimentare. Questo percorso ha rappresentato un’occasione di confronto, di collaborazione e di condivisione di idee molto costruttivo e oltre al prodotto che avete letto si è generata stima reciproca e amicizia. Un vero esempio di comunità professionale. Sara Salardi Docente di scuola Primaria - I.C. Bussolengo
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Da questo lavoro in Rete, più che nozioni sul concetto di
competenza, mi porto via un'esperienza che mi fa crescere
professionalmente.
Daniela Salmista Docente di scuola dell’Infanzia - I.C. Caprino
Nella strada fatta insieme le difficoltà diventano opportunità. Paola Chiara Steccanella Docente di scuola Secondaria di primo grado – I.C. Bardolino
E’ stato un percorso ancora una volta stimolante e costruttivo, ricco di spunti, di suggerimenti e di indicazioni metodologiche che hanno dato vita a interessanti riflessioni, sia dal punto di vista educativo che didattico. Un grazie di cuore a tutti. Nicoletta Vantini Docente di scuola Primaria - I.C. Castelnuovo d/G
E’ stata un’esperienza molto formativa all’insegna del confronto e del dialogo. Mi auguro che ciò che abbiamo prodotto possa essere d’aiuto a molti insegnanti nella realizzazione di un percorso per la promozione delle competenze. Giorgia Zardini Docente di scuola Secondaria di primo grado - I.C. Sant’Ambrogio d/V
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6.2 Viaggiare per condividere
Siamo “entrati” negli istituti, partner di Rete, e nei loro collegi
dei docenti. Abbiamo condiviso il toolkit con colleghi “altri”
pensando alla scuola come una grande comunità professionale.
Abbiamo fatto del collegio dei docenti, talvolta “ingessato”, un
luogo di scambio e di disseminazione dove progettare,
organizzare, verificare, controllare e valutare la vita didattica
dell'Istituto.
Il lavoro di presentazione del toolkit si è svolto in ben otto collegi
degli Istituti, afferenti alla Rete, e in essi ciascuno di noi ha
presentato la “cassetta degli attrezzi” in scuole diverse dalla
propria, secondo questo calendario:
10 giugno 2019 alle ore 14 a Castelletto di Brenzone presso la
scuola paritaria “Sacra Famiglia”
18 giugno 2019 dalle 9 alle 12 a IC Castelnuovo d/G
18 giugno 2019 dalle ore 16 a IC Sant’Ambrogio d/V
18 giugno 2019 dalle ore 16,30 a IC Caprino
20 giugno 2019 alle ore 17 a IC Cavaion
24 giugno 2019 alle ore 16,15 a IC1 Pescantina
Giugno 2019 per IC Bussolengo e IC Bardolino.
Ci pare importante segnalare la richiesta, espressa dall’ IC di
Castelnuovo d/G, di dedicare maggior tempo, di quello
disponibile in un collegio docenti, per approfondire il tema.
Il toolkit è diventato così ciò che voleva diventare: uno
strumento da condividere.
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Vorremmo offrirlo anche voi, nella speranza che possa stimolarvi
a mettervi in gioco, così come è successo anche al nostro gruppo
di Rete.
Accogliete questi materiali, sperimentateli, ripensateli insieme
e arricchiteli, con l’obiettivo di scrivere il “vostro” toolkit, da
condividere ancora.
Il nostro auspicio è che questo semplice materiale accenda il
dibattito e il confronto tra insegnanti sul tema della didattica
e valutazione delle competenze di cittadinanza e che crescano
e si diffondano gruppi di colleghi che, come noi, desiderano
sperimentare il cambiamento nella scuola.