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IL B L O C C O N A V A L E DI BILBAO
r iliìi iÉiìm i loia mn ha accontenbito nessuno
Londra, 13 notte lae ditìiiiarcLziom latte ieri aJla
«SaiUiBia dKi Coumsu dal Pruno Miaislro Baìdwin t»alte posizio-àie d«ìle iia.vi inei-canuli iogieai, le quali tentastìefo di penetrare mi pojto di BÙI»*», sono oggerao di tewhi e svanati commeniti da paaw degli organi de-lia pubiilica «(JiBione. E' ctuait), a giudicar* da qw€sii c-oitmienTi giomalisticj. che 1 at.iegirianieiuo assunto dal Guy«ri» bnfaniuco non da piena soddisfazitMìe a nessuoo. Scon-tema d a im ìaio, com'era da pre-vedfii'sj, MtoeiBuH é labarisii, 1 quali wog-jjoao scorgere nelle parole di BaldWikx ia pìs>xa da essi IMI-gajnent« ricei"cala delle ci'escen-ti stinpatie per Franco e per la oaosa nazioitiaJtóta spagnola; e scoiueata dall'-alira alcuni ttuoni imirioii i ijuali mal si rassegiia-lio a vedere u à mastodonte come l'incrociatore Hood, riiemito la nave da guerra, più potenle del DMffldjO, recitare al.iarKO delie acgus temioriali spagnole la parte di nave dì cartapesta. A cosa sei-ve la flotta liritamnca — dicono qìM&n critici — se essa non TMie laiMzzaia per la P'ix)Te?-ionr6 dei i r a t ad nazionali sotto ogni Jar-itudEUie « MI (maialasi cu^co-stanza?
<3uateli© gloraale oogMe il pre-t ^ j o per stabilire un contronto Ica l'aiiteggiamento dell'Ingiiil-terra nei conflitto italo-atoissino e flìiello disila guerra ernie spa-gaote alJ3 ecopo di diinnsteare -ooms la iwiktica di onesto Governo Si nianienga sempre timorosa di Ironie a gualsiasa anche ipotetica possiljiiiia di-complicazioni. Cài tenia di vedere diia«) in Questa iJoliEica govematm'a e la Mornin-g Post. Per questo oisano il Governo britannico paga oggi « pag'heià ÌOÌ-ÒB più'gravemente in jfutum il Ho di una politica d i e ijoji può e s^ re mameauta I^clxè IneompatiMìe con la Teal-Sà didJa situazione spagnoia. li Gevemo inglese inlatii s i ostina a." non ricoiUiOsoercil caiattere di Ijeàligeranite al generale Franco. -
'Jl«coliais)rattìre-diploinatlc0 del gioHiale In questione • ammette tuttavia che, seppure il Governo lttsis»e'ln -ijuesta politica di non riconoscimento del carattere di iJtìJigeranie, esso Ita preso una JHisum l a f naie « è perà eqnlva-ien1e_ a un licanoscimento « de lacto» del blocco nazionalista utela zona di- Bilbao ». E di ciò lo scririore è cosi convinto da pensare -clie « se i e navi dei generale . Franco imponessero un 'blocco nguaimente effettivo in .aitte^-patìi-.della easte «spagnuo-la, andie.questo saxebbe ,presu-.jaftiimeiite.riconosciuto -dai Go-"fpmo .JirUannico ». Più che nn liconoscimeBto « de jare » si do-iWfibbe nat ìare -di xm riconosci-jBMito" della" 'vera . ' s i t a a z i o n e .
" 'MiPi f l t aTa i p i ^ TpiiflSMJ, Tfe'Ob -Msgata, lo voglia o no, ad am-^et ie re cb^ «n Mocco in Spagna è^im.lilocco'eHertivo che non può ^ s a » imposto die dalla sola •rtitta isp.aj^udla ^esistente e cioè
• ijHtìla.-iffltóionaMsta. «. La discre-pajussa .scosi soita tra la politica britannica del Governo e la sua azione jn-atlca — dice sempi-e il'
- «j^aSoratore della Uomini Post —-'è il risultato inevitabile del mm 'ìiimto -di riconoscere le due jpmtì in lotta nella .gnen-a civile quali -belligeranti. Se diritti di
-todligeBanza logoro stati concessi-comp impone la legge inter-naziensale, il rioonosclmento del isiocco sarebbe avvenuto automa-tiisanì-eute "appena se ne fosse 3s(aiilfestaia l'efficacia J ma il go-
- v&ao rJmane*l(^ato dalle dicMa-jazionì-Ial te ' . Incassato le quali -rt dice lo scrttìii»e sopracitai» — larono Jmpastè da considerazioni l^litìclie, e-^oè~.dalle pressioni del .governo francese e d a preoc-cfapaElpai -politìscbe Inteiaie. - ìEdilòrialmeute pof la Moming Pau prevede die raiteggiamento presente -di gaesto 'tìovecno, aiei xJguaHìi della guerra civile -in Spagna. poU'à creare serie- dif-flcolià in taiuro glaccbè apre Ja, via alla possibilità che, in -caso di guerra, la «na posizione di TielUgeraaiìe- non venga Jico-aoscinta da Potenze neutre e ^ptindì si trovi nella' 'incapacità tìl-"«s«clta3ce il 'dlrittó -legale di blocco. ImiKìTtante poi è un rilievo "dei collaboratore politico 4el MnncMsler Guardimi, EgU afferma ciie negli--stessi «jnbien-t i 4eiropposizl<Jn» parlamenlare esìstono divergenze di op-inione circa le dichiarazioni 'latte dal Primo ministro. Vi è~ un grup-|30 di d^JUlall d i opposizione il guale pensa che non si possa o nan si dehlia troppo criticare la po;itica governativa dato che essa in ogni caso ha il* vantaggio di iid.urre al minimo la possibilità di nuove e più serie complicazioni, se come dice a sua volta il ^'e«,'s Chronicle « il prestigio britannico- ha raggiunto n n nuovo basso livello » il buon senso ha seguito n n andamento i n direzione opposta.
©'altra parte si -auprende stasera che m alctmi ambienti In-g-Jesì bene informali clwola la voce che rofieosiva-nazionalista contro Bilbao è stata sospesa in seguito ad alcuni -primi tentativi di mediazione destinati a permeiaerfi la resa, della città. Secondo tme.'=ie voci il-mediatore sareb!>e il cardinale Goma Primate dì Spagna.
l i f ilen e lasciar m r a del signor ^dcn
iDoramentato a Berlino Berlino, 13 notte.
La nuova manifestazione oratoria del ministro Eden non passa- ^enza commenti i n questa tìsfflapa, che ne rileva in com-^ ® s o l a massima -del ^m'-ere e •Jasfiiar vivere», elevata a sn-«j-ema formala -di. ar te di Stato. faòiaars j ' in . - tondo che il niini-^H> ^ t o i a -ragione e che Ja
,K»aBae « o r a l e politica de i popo-'fi&mìcìd^ i a àeÙsÉtàva. con que-s f i S e é il sixcoo.^tel -buon quie-^&m .IniUvidualé piccolo bor-
- # » e . j ^ a ^ a # « ^ m^Jp^^ ^, a S r - ^ g , tìdfi.-lrtM^^ta- uro-i
S A - S ^ S I W ^ f a ^ è ; i n nwsta -le W ^Mla
co Epulone nei riguardi del povero Lazzaro.
Oi-a e proprio neiruno e uel-l'altro di questi due modi che una tale massuua viene applicata dalla i50litiea britannica, onde è che guesto discorso di E-den è giudicato dalla stampa tedesca come uno dei più signi-tìcativi dell'oratoria politica, !>i*i-tannjca del ijeriodo recente. «Esso ila — scrive la Bocrscn Zci-tjtntì — una perfetta sezione trasversale della politica edema-na». 11 giornale osserva elle i l ministro stesso ha detto quale sia il eomenuto del suo -idvere e lasciar Aivere e auesto è che !a ver-a pace e il vero ordine internazionale dovrebbero consistere nel latto che i popoli di Etnopa lasciassero, reciprocamente, a se stessi di tiovare lo soluzioni dei ìiroblemi nazionali <c Ben detto! In questo senso — nota il giornale — nessuno più del popolo tedesco è per la massima del vivere e lasciar vivere e nessuno può salutarla con maggior soddisfazione e con mighore coscienza, costitueri io «ss^. si può dire, il filo conduttore della politica tedesca: ^a Germania, come ha. sempre te-spmto da sé ogni idea di ingerenza nelle cose degli altri, cosi ha sempre respinto ener-!'i-cainente ogni tentativo degli (litri di occuparsi un po' troppo intimamente delle co,s.e sue. Ma si può dire altrettanto di altri Paesi di Europa, e specialmente di guelll la cui politica l'In-ghiiterra protegge o su cui v^r-lo meno chiude un occhio "od anche due? ».
« Su questa formula — scrive ancora il giornale — abbiamo da osservare che certi Stati i quali, iier esempio, aiutano i bolscevichi spagnoli nella loro opera distruggltrice, non daimo certamente contributo di pace all'Europa; e che l'nHerverUo attivo della-,Bassia sovietica in ispagna rappresenta^ ben altra cosa che-queste «soluzioni nazionali» da Eden propugnate, e perciò luH'aitro che n n contributo alla pace. La internazionale comuulsia, del ries-to, ha sempre Jorinulato in modo opposto a questo del -signor.Eden i l suo Ideale, che Jion è certamente quello -delia «.soluzione nazionale J , Jjensi quello. d.ella, soluzione internazionale che essa si adopera ad elargir* a tutti 1 popoli con la rivoluzione Jnondfale che vuole loro regaI«Q"e. Malgrado guesio -latto — conclude i l giornale — il signor Eden mostra di perseverare in una politica la quale, evidentemente, vede anche nella Bussia sovietica bolscevica-il g-aa-anle deHa pace collettiva in cui crede ». Bappoichè Ji ftìlnto mài-ftio è sempsè.ijuellò.
Più calzanti, se possibile, e ancor più .drastidie, sono le obbiezioni che altri giornali fanno alia lormnla edenmna di- vivere e lasciar viveaie come formula della poMtica.-del isazio -di -fronte all'affamato. Essi notano die, in sostanza, -è quésta una formula comoda quando si possiede mezzo mondo come l'Inghilterra. l,a Germania e indubbiamente, e anche ne h a dato prova,- per la pace intesa come rispetto reciproco dei popoli e delle reciproche soluzioni nazionali; ma questo rispetto per essere completo dovTehbe intendersi ed estendersi anche quaie un maggior'spirito di coiiiprensìone per i bisogni-e le-esigenze di vita degli altri. I n .altri termini," è la questione della giusta Tipaar-tìzione dei beni .della terra nel senso ili ripartizione -di-mateirie prime e di possessi coloniali che viene prospettata 'da 'quesli commenti. «Starno .-curiosi— cosi conclude, p e r - ^ m p i o , TAngrlff ^— di vedere che cosa gli altri ofirlranno .alia Germania Jiel campo del commercio inieruazio-nale e in ' quello delle mateiie prime -e possessi -coloniali, dappoiché è chiai'o che in questo campo seno soltanto gii alta-j e n o n J a Germania che -possono lare qualche .cosa, '^''ivere e lasciar vivere -sono belle parole ne l campo .delie idee, in-quello delle convinzioni religiose, i n quello dei fatti spirituali; ma i popoli desiderano anche pane, ferro,' legno, terra e altire'cose senza delle quali non possono vivere. O\"vero il signor Eden e i suoi elettori sono per caso di parere diverso? ».
lgefiigÌMÌiÌ9MlÌ2iiflfl ai Congresso di Mosca
Berlino, 13 notte. "Dna comuniqpaione dell'Agensàa
ufficiosa DM.B. rende noto che ad un ln"vlto sovietico rivolto all'Istituto prussiano di geologia,, di prender parte al prossimo congresso dei geologi che sì terrà a Mosca alla fine di luglio, l'Istituto stesso ha risposto con im a±aut«. Tutti i giornali commeritano il rifiuto rilevando come certaaiente la Getmama 3U)n vi avrebbe nessuna xagione-per non aderire ad un congresso di scienziati i n questo campo qui specialmente coltivato; il rifiuto è perciò da rgjortare unicamente al luogo m cui il congresso lia luogo e cioè Mosca. 5! ciò perchèoBon è. compatibile con l'onore, con Ja dignità e col sentimento-Jiaàonalfi tedesco di ijorre piede in im paese dove tanti torti sono stati Jatti al .nome taiesoa e dove tanti cittadini di cittadinanza i«desoa languissono in questo momento nelle prigiom, condannati m acuito a processi provocatori o di pubblica propaganda sovietica.
lllB^iilTiller Orandi M e in M o il Seich
Boriino, 33 notte Per il 20 aprile prossimo, data
in cui il Faebrer Hitler compirà-M Mini, sono state |»!e-viste-feste popolari Jn tutto il territorio dej ' Bejcli. H Canceiiiere, nella sua qua4 ma. idi scapo sapiano «tól'ésercito/
La bandiera spagnola rosso e oro e quella marocchina sventolano insieme sulla porta della caserma di Chochaonen
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IMJL G U E R R A Iiy ISPAGNA^
Vigorosi i^iDlralladi i DOÉIIÌ Ì I Ì su un fronte di otto chilometri Cinw Dlorni i l Mio a i M o Madrid - Le perdile del rossi: diecMilii noni e vesii u s dlsMe
S. Sebastiano, 13 notte. La giornata di oggi e stata la
quinta delVoffensii'a ìnarxiUa alle porte di Madrid. I roasi hanno ripreso i loro attacchi fuio dalla notte scorsa su tutto il fronte. Alle 0,15 il cannoneggiamento era intensissimo e in tutti i quar-' tieri di Madrid si -udiva il crepitio delle mitragliatrici e le espio--sioni degli obici dei mortai provenienti da tutti i jìunti di inve-stiìiiento della capitale.
iDutQi stafzi M wmà Il combattimento si propagò
rapidamente a tutto il fronte su otto chilometri di estensione dalla Casa de Campo al gnartìere di Userà. Verso le due del mat-tino la batiaglia.SI ^placava; dopo poche ore di tregua, alle otto-Ai stamane, martedì, la lotta'.riprendeva furiosa per continuare imn-tmrottafflim'Mi^dTe del ^omerig-gio'.'ì rfùùurxi^ti hanno atta£cato' con '•torz-e.-iiumerlcamente importanti e, secondo ogni apparenza, scelte nei settori compresi-frjiM collina delle _ Pernici e la Città Universitaria. Tuttavia gli attacchi sono stati b.en lontani dal raggiungere il grado di intensità ^ di quelli dei giorni scorsi: irossi erano stremati. '
I -carri d^assalto non hanno <iue&ta volta, preceduto le fante-' rie, ma-si sono mantenuti ad una'^ certa'distanza da esse e sui suoi fianchi. Le truppe rmiionaliste hanno-ricevuto' a pie'ferpio questo nuovo'attacco, die hanno ré-spinto con la stessa ejiergia e decisione dei giorni scorsi. A' mezzogiorno i tentativi rossi _so7io .di-V-enuti più insistenti e vìvaci nel settore fra la collina delle Pernici e quella dell'Aquila, cioè nella limitata zona dove si sono svolti i più, sanguinosi episodi della battaglia in corso da venerdì. I' fantcaccinì tuEzionalisti, legionari e mòri si, sono lanciati fuori dalle: trlrCcee_ e,-,ffaregfff.dì3r. do in dràvura,'\ahno i,jicModato' sul poslo^ due carri d'assalto nemici. . . • ' .
Altri episodi di coraggio e di eroismo si sono. rivelati su altri settori del fronte, dove l'attacco non éjtaio. meno-intenso e dove l'oflmsiva è stata anche qui respinta: Le linee nazionali restano immutate .dopo piesta nuov'a ',giòmata di durissima 'lotta. I.rossi, cìifi fuc&iiào eeceizianè alla abituale sobrietà dei 'loro comunicati ufficiali avevano ieri annwnzìato l'isolamento della città universitaria' {isolajaento che era vn loro pio desiderio) -hanno dovuto confessare oggi in via altrettanto vtficiale- che la città universitaria non è- assediata, ma le sue vie di comunicazione con la=.Gasa de Campo sano rese soìhmenle più affieni per la Hdxcz'ioìief della ampiezza della striscia' di terreno che unisce le due zone occupate dal n,a-zlonali, adp òvest -e a. ^xord ovest della città. .Secondo queste impressioni ài origine ufficiosa- rossa le' céthùnicazioni tra i due settori sì effettwerebbero per un corridoio idi una:, larghezza di circa cinquecento metri, larghezza -appena vn -po'--inferiore a quella che era, anteriormente.
flelodHffliiiiticg^agpello Hi Minis In tali condizioni l'appello me.
lodrammatico rivolto ieri-sera all', K dal gen. Miaja agli ufficiali della gvarniglone della città universitaria affinchè si arrendessero e quello assai mù curiose lanciato dal col. Ortega, comandante delle forze rosse della Cosa.de Campo agli uomini della stessa guarnigione affinchè disobbedissslrpai loro capi e si consegnassero neon la « promessa del, perdono, • di venti giorni di jìcrmessd'-oUre-ad unaricpm-pensa in ^ettaro V lianno'il' sapore di undjàrsa t,he i rossi-giocano' a 'loro 'Stessi. .Ca eltiù'. uM-versttaria non f! isolata . dalla, Casa de- Oampp, ma tiene' duro e lo stesso 'Stxto {Hayrfiore di ifefa-, drid srhentisce'le-notizie'j>he erano .state. Mffvse fe questo smso dai suoi.'.interpTMì e riprodotte con ^ramle compiacenza dai par-. tigiani' europei deali anarcMci madrileni. . . •
In sostanza dopo cinque tjiorni di viva^ìlssìmi ^iorubaltìmenti che soiio costali aiz4ì't^h$orx di Ma-dmd-wi» -M-.id&oimUa '••mani ed, oltre vaiti cirri "d'assalto disir'uU iiie-.po^zioni-nspeUivamente sv-. no ìmmiiea^i&tWIdilirmrLin detta offensiva marxista n deUdB<i semw^ 1iiil"£ampa.le,
alleato: il maltempo che imperversa da pia giorni senza accennare a un mlgUorainento che permetta La ripresa delle operazioni. Le truppe nazionali, trincerate sulle pos'izioni conquistate, sono ìu attesa. Dato il terreno dove le operazioni si svolgono — terreno montagnoso, diruto e popolato di grandi foreste — 71011 è possibile muovere offensivamente le truppe che sarebbero costrette a salire verso le cime ancora tenute dai rossi sulla strada di Bilbao. Inoltre, la terra fangosa e scivolosa rende impossibile V avanzata delle artiglierie e dei carri armati. Meglio dunque attendere il sóle. •
Del nemico nessuna nuova. Se la fucileria si 'accende talvolta sul tratto da Moadragon al mare, è per uno di quei fenomeni di netvosismo comuni nelle guerre di-posizione; e i rossi sono, y%^vfiuesti.- -giQrM, < nervosissinti. Nessun attaccò -rosso ha avuto luogo sebbene pare che, verso Bùrangò sia apparso qualche bai-taglione comunista, certo per dimostrare che l'iniziativa è ancora toro dopo tante fughe.
Terso Eibar sì può distinguere con il binocolo la strada interrotta. E oggi altri ponti sono saliati sulla strada che da Bilbao adduce al fronte -rosso. Niente altro.. La battaglia subisce questa forzata sosta^mentre il nemico si attiene, alla più stretta difensiva. L'attività aerea è -naturalmente ostacolata per le stesse ragioni; iuttav'w,, appena fra un acquazzone e l'altro appare un raggio 'di sole, gli apparecchi si alzano a volo. Ieri; sul litorale cantabrico, sono apparsi alcuni aerei rossi che 'hanno lanciato qualche bomba nel dintorni'di Deva, un -pacifico villaggio ,di pescatori.,!]PAI delle bombe è ce-duta in mare; le altre sui monti vicini, • senza danni uè alle persone né alle case.
La battagVtt H è impantanata-fra-i monti. Certo riprenderà con il primo sole.
lì ''Hood,, Si ODCorflle a Saint Jean de Luz
S. Sebastiano, 13 notte. L'arrivo della nave da combat
timento inglese Itood davanti a S. Jean de Luz è vivamente oom-m-entaio. Secondo alcune.voci, le quattro navi da carico inglesi in i-otta per Bilbao non trasporie-rehbeio merci-ma materiale bellico. Si fa'anche aaiusdone a voci' che iiarlano di conivenzioni con-eluis© recentemente tra la Gran Bretagna e j dirigieniti di BUtoao, con cui rinighaterra avrebbe ti-at-tato l'acquisto presso il Governo di Bilbao di leiTo» grezzo per un--valore di tre InUioni di^sterMóe. I l ferro grezzo -che serve alla Grap , Bretagna per- il soo pro-gi'ammii di ai'niamenti verrebbe pagato coelo-mitm-ie.di materiali.
Battaolia diploDiatica a Montreux le prepiiiiiaii antieiiziaRe del telilo e della Francia
L'Ilaiia appoggia ie rivendicaiioni dei Cairo Montreux, 13 notte.
Giornata campale a Montreux, con gli -interventi oratori dei rai>-presientantl delie dodici Potenze capitolari che hanno illustralo il punto di vista dei rispettivi Governi in meri:o alle rivendicazioni avanzate dall'Egitto. Al disotto delle belle parole verso il Governo del Cairo, che hanno risuonalo genericamente iu bocca a tutti gli oratori, è stato facile distinguere in taluni discorsi le nette pregiudiziali- antlegiziane che amuiano talune delegazionsi egoisticamente chiuse a qualsiasi sentimento di comprensione che non sia quello stretto dei loro plutocratici interessi.
ìncompreBsione IraDco-belga Francia e Belgio, che pretendo
no di aver investito in Egitto per oltre trenta milioni di franchi oro, non si preoccupano evidentemente d'altro che dei loro capitali e l'unico intento che perseguono xn questa conferenza è quello di garantirsi anche i n futuro l'indistusbato godimento di una situazione d- privilegio'. Belle parole, ripetiamo, se xm ritro-\-auo a bizzeffe nel discorso dell'ambasciatore francese De Jes -sau (che tra parentesi ha latto Telog-ao dei tribunali misti di cui hisognereblte mantenere taluni eltiiieiiti permanenti, ciò che contrasta m pieno con la tesi illustrata ieri da Nahas pascià) Lctii come in quello del belga Forthoimne ma m sostanza nes-> sona comprensione iier g-li interessi dell'Egitto e per le rivendi cazioni presentale dai suoi delegati. Indipendentemente da quel.o che potranno essere gli opportuni adeguamenti da studiarsi in questa conferenza certo e che il lato profondamente umano delle richieste dell'Egitto rinato a dignità di Stato libero e sovrano non poteva essere meglio compreso che dai delegati di quei paesi che sono rappresentati suUe rive del Nilo da vaste comunità nazionali e che sono quindi presenti a Montreux per-tutelare i n amichevole intesa con l'Egitto degli interessi che sono altrettanto profondamente umani'.
A questo sentimento è stato ispirato il lucidissimo discorso pronunziato dal capo della nostra delegazione Aldrovandi Ma-rescotti.
« Noi ci rendiamo pienamente conto delle aspirazioni del popolo egiziano di cui abbiamo potuto constatare i progressi compiuti soprattutto in questi ultimi anni sotto l'egida di una dinastìa illuminata sotto la guida di I eminenti uomini di Stato. Il no- !
Siro atteggiamento si baserà naturalmente sui sentimenti di viva e cordiale simpatia per la nazione egiziana alla quale l'Italia è unita da legami storici antichissimi e da una tradizione di amicizia e di collaborazione che non è mai stata interrotta attraverso i secoli. D'altro lato il governo italiano sensibile alla sorte delle numerose e laboriose comunità itaUane in Egitto è persuaso che un regolamento equo della questione di cui si tratta non potrà che facilitare la continuazione di una collaborazione fra il popolo egiziano e le comunità straniere in Egitto per il loro benessere e la loro prosperità eamune. E' in questo spirito che la delegazione italiana prenderà parte ai lavori di questa conferenza alla quale auguro il migUore successo ».
La biona Yolontà italiana Il discorso del rappresentante
italiano è 'stato vivamente apprezzato negli ambienti egiziani, da parte dei quali non si manca di far comprendere che Se la delegazione del Governo del Cairo si è limitata a dichiarare nel suo progetto l'abolizione delle capitolazioni senza fornire delle precisazioni su quello che dovrà essere la nuova situazione, questo. Jxon vuole affatto significare che esso si rifiuterà di discutere alla conferenza la eventuale" formula intesa a garantire nei limiti compatibili con le esigenze di uno Stato sovrano gli statuti delle comunità straniere.
Abbiamo accennato ai discorsi dei rappresentanti di Francia e del-Belgio, rile-riamo come particolarmente interessante anche l'intervento del rappresentante ingleijC Wallace il quale ha aderito alla tesi egiziana formulando per altro una riserva importante che è stata presentata alla conferenza come te.sto aggiuntivo al progetto di collaborazione presentato- dalla delegazione del Cairo. Questo emendamento dice testualmente che U Governo egiziano si impegpa a non applicare agli stranieri alcuna legge che sia "incompatibile coi principi generali adottati nelle legislazioni moderne p in particolare per quanto riguarda le leggi dì carattere :flscal€ sì impegna a evitare oufìlsiasi discriminazione a detri-mento degh", stranieri i-vl comprese le società estere e le società costituite con-formeme.nte alle leggi egiziane in cui gli stranieri abbiano interessi importanti.
G. TONELL.A.
fMo staile ai fioe alaggio la lesta oizlooile
Parigi, 13 notte. Il generale Eranco ha flrm.ato
un decreto in base a l quale i ' ' l febbraio, il 14 aprile ,€d il Lo maggio, giornate dichiarate festive dal Govei-no della Repubblica, saranno d'ora innanzi considerati come giorni lavorativi. Il 2 maggio invece sarà considerato giorno festivo. Un comitato .tecnico di Stato è , stato incaricato di stabilire tm uro-setto di calendario ufficiale fissando le date delle varie feste nazionali.
TraWative commerciali fra Berlino e Burgos
Berlino, 13 notte. .Si anmuicia che fra il Gover
no del Reirh e quello nazionale spagnòlo di Burgos sono iiico-minciate a mezzo di .regolati rappresentanti diplomatici-delle conversazioni circa .talune- questioni riguardanti il Teciproco scambio di merci.
JùrenéffTlenfratoaMio Tokio, 13 notte.
L'ambasciatore sovietico Jtn-eneff è-lìEntrato ' oggi a Tokio. Si afferma'nel circoli politici che egli si intratterrà pussimamente col ministro degli misteri Bato per proce-•dere ad un esame .delle letoaioni
'M-'iSomtn/k&'.ìbimw'un pot^mtfisimwiì^cmBiriàtMm. - -
li Attor SÉiÉt rÉviita €1' Ré Leopardo'^
Brusselle, 13 notte Il Presidente della Reichshank
è arrivato ' martedì mattina venendo da Colonia. E' stato ricevuto all'aeroporto di Brusselle dal ministro di Germania e dal personale della Legazione. Quale è lo scopo deUa -visita del dottor Schadit nella capitale belga? Ih questi ambienti si fa • osservare che non può essere solamente una visita di pm-a cortesia per contraccambiare il viaggio fatto tempo la dal govematoi'e della Banca Nazionale belga, signor Frank in Germania, ma si crede che il ministro tedesco coglierà l'occasione per parlare in queste sfere finanziarie della economia tedesca in generale e in particolare dei problemi di certe materie pAme necessarie alla Germania.
E' difacile, .almeno per U momento, avere delle Indicazioni esatte circa le conversazioni che il dott. Schacht avrà nella capitale belga, ma si può pensare che la visita del ministro deUe Fmanze tedesco è^.in rapporto all'iniziativa presa da-un g:ruppo di industriali belgi. Tale iniziativa, si assicura, a-vrebbe per scopo di- procurare alla Germania' certe materie prrnie fra le quali materie proveiuenti dal Congo, prodotti oleosi e soprattutto rame. Per pagare tali materie la Germania proporrebbe in cambio ad un gruppo belga delle merci e dei prodotti manufatti provenienti in parte dalle materie jiri-me ricevute. Siccome però tali materie prime do-vrebbero essere pagate si penserebbe di fare una operazione di credito che permetterebbe alla Germania di pagare dette materie in tm termine brevissimo per poter ottenere queste immediatamente. Nelle sfere governative non si è però propensi a tale operazione trattandosi fra l'altro di diverse centinaia di milioni e quindi di operazione non priva di rischi.
D*altra parte 11 Belgio non ha bisogno dì manufatti essendo lui stesso paese trasformatore e importatore. Sembra che la Germania offrirebbe in compenso dei vantaggi che ie venissero concessi di far ta-ansltare dai porti belgi tutte quelle merci che attualmente si dirigono verso altre vie. Questo sarebbe soprattutto lo scopo del viaggio tu Belgio del dott. Schacht. Malgrado l'attuale riserbo delle sfere governative e di quelle finanziarie per le prossime conversazioni, ci potremo orientare e discemere il risultato esatto delle conversazioni brussellesi. Il dott. Schacht è stato ricevuto stamani da Re Leopoldo quasi contemporaneamente ad una missione economica norvegese diretta dal signor Munhe Kaas e dà un direttore al ministero degli Esteri di
° °- s. c.
liiiiiiiReiile risposta del Heieli aH'ultkna enciclica papale
Berlino, 13 notte. Si apprende che sarebbe immi
nente la consegna da parte del Governo del Beich alla Santa Sede di una nota in ctn il .Gtoverno det Reich prenderebbe, posizione , sulla recente encidioa papale'intomo'^Ha" politica religiosa del uazionalsodai-Msmo.
S. f . Ifarace i t l l f i ^ i r à 11 rappoito iel M m Baplelm
Napoli, 13 notte Domenica prossima 18 al Teatro
San Carlo avrà luogo il rapporto delle gerarchie provmciaU del Fascismo, che sarà presieduto da S. E. Starace ohe passerà* quindi m rassegna le organizaazioin. del regime dell'mtera provincia.
-:;-o<;>C=—é-
Conferenza del conte Yolpi sullo SYlIuppo econoiico dell'lfallB
Roma, 13 notte Il conte -Volpi di Misurata, iire
sidente deUa Confederazione degli Industi-iali, ha parlato, nella sede di Roma > -dell'Istituto di Cultura Fascista e dinanzi ad ma pubblico foltissimo, sullo sviluppo economico dell'Italia, dando uno -ssruaTdo di insieme alie realizzazioni del Regime i n materia economica, parte -essenziale della, vasta azione politica realizzata per virtù di Mussolin i Il -discorso di S. E. il conte "Volpi di Misurata, spe.sso interrotto da applaus i è stato accolto infine da una grande ovazione.
Le accoglienze italiane a Ley sottolineate con soddisfazione
dalla stampa tedesca Berlino, 13 notte
Tutta la stampa del Reich rl-produoe con soddisfazione l'eco delle accoglienze italiane al dottor Ley. E dà am-pio spazio alla cronaca delle visite del capo del Fronte dei lavoro tedesco sottolineando l'alto valoire ed il si-giuflcato che essa assiume non soltanto come approfondimento della oooioeceiiza deUe reciproche istituzioni ma -anche come affra-teliamieinito del lavoro delle due Nazlom, li ohe è-un avvenimento politico di prim'ordine. Come primo risultato pratico della visita 1 giornali lodano intanto l'iniziativa -dello soambio di operai nella forma di reciproca par-tecìp€izioo© alile due organizzazioni del Dopolavoro e della « Forza a mezzo di gioia J> .
h'Ambuerger Fremdenblatt nota come la visita del dottor Ley oO'inpleti la iiolitica d'intesa e di reoiproca ooUaborazione fra ì due popoli al servìzio della pace. « GiUEifcamtentie — osserva il .giornale — il dottor Ley ha accennato nei suo discors.0 a Toirino alila resistenza del popolo italiano alle sanzioni : più violento .è J'alta-Ui tentativo di soSocare l'e-'sigenza- vitale di im popolo, e più eroico è lo sitorzo della resistenza; e neil'amieizia ìtalo-tede-sca è questo sentimento da res.i-stenza e di difesa che viene ooir-noborato ».
Navi inglesi a S. Remo Sanremo, 13 notte
Da stamane sono aUa fonda dinanzi a S. Bemo, dove resteranno alcuni giorni, la nave ammiraglia della Squadra inglese del Mediterraneo Queen Elizabeth ,e l'incrociatore Aberdeen.
P, Pantaleo, V.-Direttore respons. 8 E. « Cremona Nuova » Cremoua •••••••s •«•••>••••>••••• ••••>•••«••••••*•«•>
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