r iliìi iÉiìm i loia battaolia diplodiatic a montreua x · il blocco naval de bilbai o r iliìi...

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^^^^^^^^^^^.,.,,,^^,5»ppaw ^yWW^' Sf-XSBS» « « 5 ^ . j s =?1#= ^Tàmmmè^XSCm^'»^-^^TSxileiil4A^m»im7 -^iano xt IL BLOCCO NAVALE DI BILBAO r iliìi iÉiìm i loia mn ha accontenbito nessuno Londra, 13 notte lae ditìiiiarcLziom latte ieri aJla «SaiUiBia dKi Coumsu dal Pruno Miaislro Baìdwin t»alte posizio- àie d«ìle iia.vi inei-canuli iogieai, le quali tentastìefo di penetrare mi pojto di BÙI»*», sono oggerao di tewhi e svanati commeniti da paaw degli organi de-lia pubiilica «(JiBione. E' ctuait), a giudicar* da qw€sii c-oitmienTi giomalisticj. che 1 at.iegirianieiuo assunto dal Guy«ri» bnfaniuco non da piena soddisfazitMìe a nessuoo. Scon- tema da im ìaio, com'era da pre- vedfii'sj, MtoeiBuH é labarisii, 1 qua- li wog-jjoao scorgere nelle parole di BaldWikx ia pìs>xa da essi IMI- gajnent« ricei"cala delle ci'escen- ti stinpatie per Franco e per la oaosa nazioitiaJtóta spagnola; e scoiueata dall'-alira alcuni ttuoni imirioii i ijuali mal si rassegiia- lio a vedere mastodonte come l'incrociatore Hood, riiemito la nave da guerra, più potenle del DMffldjO, recitare al.iarKO delie acgus temioriali spagnole la par- te di nave cartapesta. A cosa sei-ve la flotta liritamnca — dico- no qìM&n critici — se essa non TMie laiMzzaia per la P'ix)Te?-ionr6 dei iratad nazionali sotto ogni Jar-itudEUie « MI (maialasi cu^co- stanza? <3uateli© gloraale oogMe il pre- t^jo per stabilire un contronto Ica l'aiiteggiamento dell'Ingiiil- terra nei conflitto italo-atoissino e flìiello disila guerra ernie spa- gaote alJ3 ecopo di diinnsteare -ooms la iwiktica di onesto Gover- no Si nianienga sempre timorosa di Ironie a gualsiasa anche ipo- tetica possiljiiiia di-complicazio- ni. Cài tenia di vedere diia«) in Questa iJoliEica govematm'a e la Mornin-g Post. Per questo oisano il Governo britannico paga oggi « pag'heià ÌOÌ-ÒB più'gravemente in jfutum il Ho di una politica d i e ijoji può es^re mameauta I^clxè IneompatiMìe con la Teal- Sà didJa situazione spagnoia. li Gevemo inglese inlatii si ostina a." non ricoiUiOsoercil caiattere di Ijeàligeranite al generale Franco. - 'Jl«coliais)rattìre-diploinatlc0 del gioHiale In questione ammette tuttavia che, ^seppure il Governo lttsis»e'ln -ijuesta politica di non riconoscimento del carattere di iJtìJigeranie, esso Ita preso una JHisum la f naie « è perà eqnlva- ien1e_ a un licanoscimento « de lacto» del blocco nazionalista utela zona di- Bilbao ». E di ciò lo scririore è cosi convinto da pensare -clie « se ie navi dei ge- nerale . Franco imponessero un 'blocco nguaimente effettivo in .aitte^-patìi-.della easte «spagnuo- la, andie.questo saxebbe ,presu- .jaftiimeiite.riconosciuto -dai Go- "fpmo .JirUannico ». Più che nn liconoscimeBto « de jare » si do- iWfibbe n a t ì a r e -di xm riconosci- jBMito" della" 'vera .'sitaazione. "'MiPifltaTai pi^ TpiiflSMJ, Tfe'Ob^^- Msgata, lo voglia o no, ad am- ^etiere cb^ «n Mocco in Spagna è^im.lilocco'eHertivo che non può ^sa» imposto die dalla sola •rtitta isp.aj^udla ^esistente e cioè • ijHtìla.-iffltóionaMsta. «. La discre- pajussa .scosi s o i t a tra la politica britannica del Governo e la sua azione jn-atlca dice sempi-e il' - «j^aSoratore della Uomini Post —-'è il risultato inevitabile del mm 'ìiimto -di riconoscere le due jpmtì in lotta nella .gnen-a civile quali -belligeranti. Se diritti di -todligeBanza logoro stati conces- si-comp impone la legge inter- naziensale, il rioonosclmento del isiocco sarebbe avvenuto automa- tiisanì-eute "appena se ne fosse 3s(aiilfestaia l'efficacia J ma il go- - v&ao rJmane*l(^ato dalle dicMa- jazionì-Ialte'.Incassato le quali -rt dice lo scrttìii»e sopracitai» — larono Jmpastè da considerazioni l^litìclie, e-^oè~.dalle pressioni del .governo francese eda preoc- cfapaElpai -politìscbe Inteiaie. - ìEdilòrialmeute pof la Moming Pau prevede die raiteggiamento presente -di gaesto 'tìovecno, aiei xJguaHìi della guerra civile -in Spagna. poU'à creare serie- dif- flcolià in taiuro glaccbè apre Ja, via alla possibilità che, in -caso di guerra, la «na posizione di TielUgeraaiìe- non venga Jico- aoscinta da Potenze neutre e ^ptindì si trovi nella''incapacità tìl-"«s«clta3ce il 'dlrittó -legale di blocco. ImiKìTtante poi è un ri- lievo "dei collaboratore politico 4el MnncMsler Guardimi, EgU afferma ciie negli--stessi «jnbien- ti 4eiropposizl<Jn» parlamenlare esìstono divergenze di op-inione circa le dichiarazioni 'latte dal Primo ministro. Vi è~ un grup- |30 di d^JUlall di opposizione il guale pensa che non si possa o nan si dehlia troppo criticare la po;itica governativa dato che es- sa in ogni caso ha il* vantaggio di iid.urre al minimo la possi- bilità di nuove e più serie com- plicazioni, se come dice a sua volta il ^'e«,'s Chronicle « il pre- stigio britannico- ha raggiunto nn nuovo basso livello » il buon senso ha seguito nn andamento in direzione opposta. ©'altra parte si -auprende sta- sera che m alctmi ambienti In- g-Jesì bene informali clwola la voce che rofieosiva-nazionalista contro Bilbao è stata sospesa in seguito ad alcuni -primi tenta- tivi di mediazione destinati a permeiaerfi la resa, della città. Secondo tme.'=ie voci il-mediatore sareb!>e il cardinale Goma Pri- mate Spagna. li filen e lasciar mra del signor ^dcn iDoramentato a Berlino Berlino, 13 notte. La nuova manifestazione ora- toria del ministro Eden non passa- ^enza commenti in questa tìsfflapa, che ne rileva in com- ^®so la massima -del ^m'-ere e •Jasfiiar vivere», elevata a sn- «j-ema formala -di. arte di Stato. faòiaarsj'in.-tondo che il niini- ^H> ^toia -ragione e che Ja ,K»aBae «orale politica dei popo- 'fi&mìcìd^ ia àeÙsÉtàva. con que- sfiSe é il sixcoo.^tel -buon quie- ^&m .IniUvidualé piccolo bor- -#»e.j^a^a #«^ m^Jp^^ ^, aSr-^g, tìdfi.-lrtM^^ta- uro-i S A - S ^ S I W ^ fa^è;in nwsta -le W ^Mla co Epulone nei riguardi del po- vero Lazzaro. Oi-a e proprio neiruno e uel- l'altro di questi due modi che una tale massuua viene applica- ta dalla i50litiea britannica, on- de è che guesto discorso di E- den è giudicato dalla stampa te- desca come uno dei più signi- tìcativi dell'oratoria politica, !>i*i- tannjca del ijeriodo recente. «Es- so ila — scrive la Bocrscn Zci- tjtntì una perfetta sezione tra- sversale della politica edema- na». 11 giornale osserva elle il ministro stesso ha detto quale sia il eomenuto del suo -idvere e lasciar Aivere e auesto è che !a ver-a pace e il vero ordine in- ternazionale dovrebbero consi- stere nel latto che i popoli di Etnopa lasciassero, reciproca- mente, a se stessi di tiovare lo soluzioni dei ìiroblemi naziona- li <c Ben detto! In questo senso — nota il giornale nessuno più del popolo tedesco è per la massima del vivere e lasciar vi- vere e nessuno può salutarla con maggior soddisfazione e con mighore coscienza, costitueri io «ss^. si può dire, il filo condut- tore della politica tedesca: ^a Germania, come ha. sempre te- spmto da sé ogni idea di inge- renza nelle cose degli altri, co- si ha sempre respinto ener-!'i- cainente ogni tentativo degli (li- tri di occuparsi un po' troppo intimamente delle co,s.e sue. Ma si può dire altrettanto di altri Paesi di Europa, e specialmen- te di guelll la cui politica l'In- ghiiterra protegge o su cui v^r- lo meno chiude un occhio "od anche due? ». « Su questa formula scrive ancora il giornale abbiamo da osservare che certi Stati i quali, iier esempio, aiutano i bolscevichi spagnoli nella loro opera distruggltrice, non daimo certamente contributo di pace al- l'Europa; e che l'nHerverUo at- tivo della-,Bassia sovietica in ispagna rappresenta^ ben altra cosa che-queste «soluzioni na- zionali» da Eden propugnate, e perciò luH'aitro che nn contri- buto alla pace. La internaziona- le comuulsia, del ries-to, ha sem- pre Jorinulato in modo opposto a questo del -signor.Eden il suo Ideale, che Jion è certamente quello -delia «.soluzione naziona- le J, Jjensi quello. d.ella, soluzione internazionale che essa si ado- pera ad elargir* a tutti 1 popoli con la rivoluzione Jnondfale che vuole loro regaI«Q"e. Malgrado guesio -latto conclude il gior- nale il signor Eden mostra di perseverare in una politica la quale, evidentemente, vede anche nella Bussia sovietica bol- scevica-il g-aa-anle deHa pace col- lettiva in cui crede ». Bappoichè Ji ftìlnto mài-ftio è sempsè.ijuellò. Più calzanti, se possibile, e ancor più .drastidie, sono le ob- biezioni che altri giornali fanno alia lormnla edenmna di- vivere e lasciar viveaie come formula della poMtica.-del isazio -di -fron- te all'affamato. Essi notano die, in sostanza, quésta una for- mula comoda quando si possie- de mezzo mondo come l'Inghil- terra. l,a Germania e indubbia- mente, e anche ne ha dato pro- va,- per la pace intesa come ri- spetto reciproco dei popoli e del- le reciproche soluzioni naziona- li; ma questo rispetto per essere completo dovTehbe intendersi ed estendersi anche quaie un mag- gior'spirito di coiiiprensìone per i bisogni-e le-esigenze di vita degli altri. In .altri termini," è la questione della giusta Tipaar- tìzione dei beni .della terra nel senso ili ripartizione -di-mateirie prime e di possessi coloniali che viene prospettata 'da 'quesli com- menti. «Starno .-curiosi— cosi conclude, per-^mpio, TAngrlff ^— di vedere che cosa gli altri ofirlranno .alia Germania Jiel campo del commercio inieruazio- nale e i n ' quello delle mateiie prime -e possessi -coloniali, dap- poiché è chiai'o che in questo campo seno soltanto gii alta-j e nonJa Germania che -possono la- re qualche .cosa, '^''ivere e la- sciar vivere -sono belle parole nel campo .delie idee, in-quello delle convinzioni religiose, in quello dei fatti spirituali; ma i popoli desiderano anche pane, ferro,' legno, terra e altire'cose senza delle quali non possono vivere. O\"vero il signor Eden e i suoi elettori sono per caso di parere diverso? ». lgefiigÌMÌiÌ9MlÌ2iiflfl ai Congresso di Mosca Berlino, 13 notte. "Dna comuniqpaione dell'Agensàa ufficiosa DM.B. rende noto che ad un ln"vlto sovietico rivolto all'Isti- tuto prussiano di geologia,, di pren- der parte al prossimo congresso dei geologi che sì terrà a Mosca alla fine di luglio, l'Istituto stesso ha risposto con im a±aut«. Tutti i gior- nali commeritano il rifiuto rilevan- do come certaaiente la Getmama 3U)n vi avrebbe nessuna xagione-per non aderire ad un congresso di scienziati in questo campo qui spe- cialmente coltivato; il rifiuto è per- ciò da rgjortare unicamente al luo- go m cui il congresso lia luogo e cioè Mosca. 5! ciò perchèoBon è. com- patibile con l'onore, con Ja dignità e col sentimento-Jiaàonalfi tedesco di ijorre piede in im paese dove tanti torti sono stati Jatti al .nome taiesoa e dove tanti cittadini di cittadinanza i«desoa languissono in questo momento nelle prigiom, con- dannati m acuito a processi pro- vocatori o di pubblica propaganda sovietica. lllB^iilTiller Orandi Me in M o il Seich Boriino, 33 notte Per il 20 aprile prossimo, data in cui il Faebrer Hitler compirà- M Mini, sono state |»!e-viste-feste popolari Jn tutto il territorio dej^' Bejcli. H Canceiiiere, nella sua qua4 ma. idi scapo sapiano «tól'ésercito/ La bandiera spagnola rosso e oro e quella marocchina sventolano insieme sulla porta della caserma di Chochaonen ì IMJL GUERRA Iiy ISPAGNA^ Vigorosi i^iDlralladi i DOÉIIÌÌIÌ su un fronte di otto chilometri Cinw Dlorni il Mio a i M o Madrid - Le perdile del rossi: diecMilii noni e vesii us dlsMe S. Sebastiano, 13 notte. La giornata di oggi e stata la quinta delVoffensii'a ìnarxiUa al- le porte di Madrid. I roasi han- no ripreso i loro attacchi fuio dalla notte scorsa su tutto il fron- te. Alle 0,15 il cannoneggiamento era intensissimo e in tutti i quar-' tieri di Madrid si -udiva il crepi- tio delle mitragliatrici e le espio-- sioni degli obici dei mortai pro- venienti da tutti i jìunti di inve- stiìiiento della capitale. iDutQi stafzi M wmà Il combattimento si propagò rapidamente a tutto il fronte su otto chilometri di estensione dal- la Casa de Campo al gnartìere di Userà. Verso le due del mat- tino la batiaglia.SI ^placava; dopo poche ore di tregua, alle otto-Ai stamane, martedì, la lotta'.ripren- deva furiosa per continuare imn- tmrottafflim'Mi^dTe del ^omerig- gio'.'ì rfùùurxi^ti hanno atta£cato' con '•torz-e.-iiumerlcamente impor- tanti e, secondo ogni apparenza, scelte nei settori compresi-frjiM collina delle _ Pernici e la Città Universitaria. Tuttavia gli attac- chi sono stati b.en lontani dal raggiungere il grado di intensità ^ di quelli dei giorni scorsi: irossi erano stremati. ' I -carri d^assalto non hanno <iue&ta volta, preceduto le fante-' rie, ma-si sono mantenuti ad una'^ certa'distanza da esse e sui suoi fianchi. Le truppe rmiionaliste hanno-ricevuto' a pie'ferpio que- sto nuovo'attacco, die hanno ré- spinto con la stessa ejiergia e de- cisione dei giorni scorsi. A' mez- zogiorno i tentativi rossi _so7io .di- V-enuti più insistenti e vìvaci nel settore fra la collina delle Per- nici e quella dell'Aquila, cioè nella limitata zona dove si sono svolti i più, sanguinosi episodi della battaglia in corso da vener- dì. I' fantcaccinì tuEzionalisti, le- gionari e mòri si, sono lanciati fuori dalle: trlrCcee_ e,-,ffaregfff.dì3r. do in dràvura,'\ahno i,jicModato' sul poslo^ due carri d'assalto ne- mici. . . • ' . Altri episodi di coraggio e di eroismo si sono. rivelati su al- tri settori del fronte, dove l'at- tacco non éjtaio. meno-intenso e dove l'oflmsiva è stata anche qui respinta: Le linee nazionali restano immutate .dopo piesta nuov'a ',giòmata di durissima 'lot- ta. I.rossi, cìifi fuc&iiào eeceizianè alla abituale sobrietà dei 'loro comunicati ufficiali avevano ieri annwnzìato l'isolamento della città universitaria' {isolajaento che era vn loro pio desiderio) -hanno dovuto confessare oggi in via altrettanto vtficiale- che la città universitaria non è- as- sediata, ma le sue vie di comu- nicazione con la=.Gasa de Campo sano rese soìhmenle più affieni per la Hdxcz'ioìief della ampiezza della striscia' di terreno che uni- sce le due zone occupate dal n,a- zlonali, adp òvest -e a. ^xord ovest della città. .Secondo queste im- pressioni ài origine ufficiosa- ros- sa le' céthùnicazioni tra i due set- tori effettwerebbero per un cor- ridoio idi una:, larghezza di circa cinquecento metri, larghezza -ap- pena vn -po'--inferiore a quella che era, anteriormente. flelodHffliiiiticg^agpello Hi Minis In tali condizioni l'appello me. lodrammatico rivolto ieri-sera al- l', K dal gen. Miaja agli uffi- ciali della gvarniglone della cit- tà universitaria affinchè si ar- rendessero e quello assai mù cu- riose lanciato dal col. Ortega, comandante delle forze rosse del- la Cosa.de Campo agli uomini della stessa guarnigione affinchè disobbedissslrpai loro capi e si consegnassero neon la « promes- sa del, perdono, di venti giorni di jìcrmessd'-oUre-ad unaricpm- pensa in ^ettaro V lianno'il' sa- pore di undjàrsa t,he i rossi-gio- cano' a 'loro 'Stessi. .Ca eltiù'. uM- versttaria non f! isolata . dalla, Casa de- Oampp, ma tiene' duro e lo stesso 'Stxto {Hayrfiore di ifefa-, drid srhentisce'le-notizie'j>he era- no .state. Mffvse fe questo smso dai suoi.'.interpTMì e riprodotte con ^ramle compiacenza dai par-. tigiani' europei deali anarcMci madrileni. . . • In sostanza dopo cinque tjiorni di viva^ìlssìmi ^iorubaltìmenti che soiio costali aiz4ì't^h$orx di Ma- dmd-wi» -M-.id&oimUa '••mani ed, oltre vaiti cirri "d'assalto disir'uU iiie-.po^zioni-nspeUivamente sv-. no ìmmiiea^i&tWIdilirmrLin detta offensiva marxista n deUdB<i semw^ 1iiil"£ampa.le, alleato: il maltempo che imper- versa da pia giorni senza accen- nare a un mlgUorainento che permetta La ripresa delle opera- zioni. Le truppe nazionali, trin- cerate sulle pos'izioni conquista- te, sono ìu attesa. Dato il terre- no dove le operazioni si svolgo- no terreno montagnoso, diru- to e popolato di grandi foreste 71011 è possibile muovere offensi- vamente le truppe che sarebbero costrette a salire verso le cime ancora tenute dai rossi sulla strada di Bilbao. Inoltre, la ter- ra fangosa e scivolosa rende im- possibile V avanzata delle arti- glierie e dei carri armati. Meglio dunque attendere il sóle. Del nemico nessuna nuova. Se la fucileria si 'accende talvolta sul tratto da Moadragon al ma- re, è per uno di quei fenomeni di netvosismo comuni nelle guer- re di-posizione; e i rossi sono, y%^vfiuesti.- -giQrM, < nervosissinti. Nessun attaccò -rosso ha avuto luogo sebbene pare che, verso Bùrangò sia apparso qualche bai- taglione comunista, certo per di- mostrare che l'iniziativa è an- cora toro dopo tante fughe. Terso Eibar può distinguere con il binocolo la strada inter- rotta. E oggi altri ponti sono sal- iati sulla strada che da Bilbao adduce al fronte -rosso. Niente altro.. La battaglia subisce que- sta forzata sosta^mentre il nemi- co si attiene, alla più stretta di- fensiva. L'attività aerea è -natu- ralmente ostacolata per le stesse ragioni; iuttav'w,, appena fra un acquazzone e l'altro appare un raggio 'di sole, gli apparecchi si alzano a volo. Ieri; sul litorale cantabrico, sono apparsi alcuni aerei rossi che 'hanno lanciato qualche bomba nel dintorni'di Deva, un -pacifico villaggio ,di pescatori.,!]PAI delle bombe è ce- duta in mare; le altre sui monti vicini, senza danni alle per- sone alle case. La battagVtt H è impantanata- fra-i monti. Certo riprenderà con il primo sole. ''Hood,, Si ODCorflle a Saint Jean de Luz S. Sebastiano, 13 notte. L'arrivo della nave da combat- timento inglese Itood davanti a S. Jean de Luz è vivamente oom- m-entaio. Secondo alcune.voci, le quattro navi da carico inglesi in i-otta per Bilbao non trasporie- rehbeio merci-ma materiale bel- lico. Si fa'anche aaiusdone a voci' che iiarlano di conivenzioni con- eluis© recentemente tra la Gran Bretagna e j dirigieniti di BUtoao, con cui rinighaterra avrebbe ti-at- tato l'acquisto presso il Governo di Bilbao di leiTo» grezzo per un- -valore di tre InUioni di^sterMóe. Il ferro grezzo -che serve alla Grap , Bretagna per- il soo pro- gi'ammii di ai'niamenti verrebbe pagato coelo-mitm-ie.di materiali. Battaolia diploDiatica a Montreux le prepiiiiiaii antieiiziaRe del telilo e della Francia L'Ilaiia appoggia ie rivendicaiioni dei Cairo Montreux, 13 notte. Giornata campale a Montreux, con gli -interventi oratori dei rai>- presientantl delie dodici Potenze capitolari che hanno illustralo il punto di vista dei rispettivi Go- verni in meri:o alle rivendicazio- ni avanzate dall'Egitto. Al disot- to delle belle parole verso il Go- verno del Cairo, che hanno ri- suonalo genericamente iu bocca a tutti gli oratori, è stato facile distinguere in taluni discorsi le nette pregiudiziali- antlegiziane che amuiano talune delegazionsi egoisticamente chiuse a qualsiasi sentimento di comprensione che non sia quello stretto dei loro plutocratici interessi. ìncompreBsione IraDco-belga Francia e Belgio, che pretendo- no di aver investito in Egitto per oltre trenta milioni di fran- chi oro, non si preoccupano evi- dentemente d'altro che dei loro capitali e l'unico intento che per- seguono xn questa conferenza è quello di garantirsi anche i n fu- turo l'indistusbato godimento di una situazione d- privilegio'. Bel- le parole, ripetiamo, se xm ritro- \-auo a bizzeffe nel discorso del- l'ambasciatore francese De Jes- sau (che tra parentesi ha latto Telog-ao dei tribunali misti di cui hisognereblte mantenere taluni eltiiieiiti permanenti, ciò che contrasta m pieno con la tesi illustrata ieri da Nahas pascià) Lctii come in quello del belga Forthoimne ma m sostanza nes-> sona comprensione iier g-li inte- ressi dell'Egitto e per le rivendi cazioni presentale dai suoi de- legati. Indipendentemente da quel.o che potranno essere gli opportuni adeguamenti da stu- diarsi in questa conferenza certo e che il lato profondamente uma- no delle richieste dell'Egitto ri- nato a dignità di Stato libero e sovrano non poteva essere me- glio compreso che dai delegati di quei paesi che sono rappresenta- ti suUe rive del Nilo da vaste co- munità nazionali e che sono quindi presenti a Montreux per- tutelare in amichevole intesa con l'Egitto degli interessi che sono altrettanto profondamente umani'. A questo sentimento è stato ispirato il lucidissimo discorso pronunziato dal capo della no- stra delegazione Aldrovandi Ma- rescotti. « Noi ci rendiamo pienamente conto delle aspirazioni del po- polo egiziano di cui abbiamo po- tuto constatare i progressi com- piuti soprattutto in questi ultimi anni sotto l'egida di una dina- stìa illuminata sotto la guida di I eminenti uomini di Stato. Il no- ! Siro atteggiamento si baserà na- turalmente sui sentimenti di vi- va e cordiale simpatia per la na- zione egiziana alla quale l'Italia è unita da legami storici anti- chissimi e da una tradizione di amicizia e di collaborazione che non è mai stata interrotta attra- verso i secoli. D'altro lato il go- verno italiano sensibile alla sor- te delle numerose e laboriose co- munità itaUane in Egitto è per- suaso che un regolamento equo della questione di cui si tratta non potrà che facilitare la con- tinuazione di una collaborazio- ne fra il popolo egiziano e le comunità straniere in Egitto per il loro benessere e la loro pro- sperità eamune. E' in questo spi- rito che la delegazione italiana prenderà parte ai lavori di que- sta conferenza alla quale auguro il migUore successo ». La biona Yolontà italiana Il discorso del rappresentante italiano è 'stato vivamente ap- prezzato negli ambienti egizia- ni, da parte dei quali non si manca di far comprendere che Se la delegazione del Governo del Cairo si è limitata a dichia- rare nel suo progetto l'abolizio- ne delle capitolazioni senza for- nire delle precisazioni su quello che dovrà essere la nuova situa- zione, questo. Jxon vuole affatto significare che esso si rifiuterà di discutere alla conferenza la eventuale" formula intesa a ga- rantire nei limiti compatibili con le esigenze di uno Stato sovrano gli statuti delle comunità stra- niere. Abbiamo accennato ai discorsi dei rappresentanti di Francia e del-Belgio, rile-riamo come par- ticolarmente interessante anche l'intervento del rappresentante ingleijC Wallace il quale ha ade- rito alla tesi egiziana formulan- do per altro una riserva impor- tante che è stata presentata alla conferenza come te.sto aggiunti- vo al progetto di collaborazione presentato- dalla delegazione del Cairo. Questo emendamento di- ce testualmente che U Governo egiziano si impegpa a non ap- plicare agli stranieri alcuna leg- ge che sia "incompatibile coi principi generali adottati nelle legislazioni moderne p in parti- colare per quanto riguarda le leggi carattere :flscal€ im- pegna a evitare oufìlsiasi discri- minazione a detri-mento degh", stranieri i-vl comprese le società estere e le società costituite con- formeme.nte alle leggi egiziane in cui gli stranieri abbiano in- teressi importanti. G. TONELL.A. fMo staile aifioealaggio la lesta oizlooile Parigi, 13 notte. Il generale Eranco ha flrm.ato un decreto in base al quale i''l febbraio, il 14 aprile ,€d il Lo maggio, giornate dichiarate fe- stive dal Govei-no della Repub- blica, saranno d'ora innanzi considerati come giorni lavora- tivi. Il 2 maggio invece sarà considerato giorno festivo. Un comitato .tecnico di Stato è, sta- to incaricato di stabilire tm uro- setto di calendario ufficiale fis- sando le date delle varie feste nazionali. TraWative commerciali fra Berlino e Burgos Berlino, 13 notte. .Si anmuicia che fra il Gover- no del Reirh e quello nazionale spagnòlo di Burgos sono iiico- minciate a mezzo di .regolati rappresentanti diplomatici-delle conversazioni circa .talune- que- stioni riguardanti il Teciproco scambio di merci. JùrenéffTlenfratoaMio Tokio, 13 notte. L'ambasciatore sovietico Jtn-eneff è-lìEntrato ' oggi a Tokio. Si affer- ma'nel circoli politici che egli si intratterrà pussimamente col mi- nistro degli misteri Bato per proce- •dere ad un esame .delle letoaioni 'M-'iSomtn/k&'.ìbimw'un pot^mtfisimwiì^cmBiriàtMm. -^ - li Attor SÉiÉt rÉviita €1' Leopardo'^ Brusselle, 13 notte Il Presidente della Reichshank è arrivato ' martedì mattina ve- nendo da Colonia. E' stato rice- vuto all'aeroporto di Brusselle dal ministro di Germania e dal personale della Legazione. Quale è lo scopo deUa -visita del dottor Schadit nella capitale belga? Ih questi ambienti si fa osservare che non può essere solamente una visita di pm-a cortesia per contraccambiare il viaggio fatto tempo la dal govematoi'e della Banca Nazionale belga, signor Frank in Germania, ma si crede che il ministro tedesco coglierà l'occasione per parlare in queste sfere finanziarie della economia tedesca in generale e in parti- colare dei problemi di certe ma- terie pAme necessarie alla Ger- mania. E' difacile, .almeno per U mo- mento, avere delle Indicazioni esatte circa le conversazioni che il dott. Schacht avrà nella capi- tale belga, ma si può pensare che la visita del ministro deUe Fmanze tedesco è^.in rapporto all'iniziativa presa da-un g:ruppo di industriali belgi. Tale inizia- tiva, si assicura, a-vrebbe per sco- po di- procurare alla Germania' certe materie prrnie fra le quali materie proveiuenti dal Congo, prodotti oleosi e soprattutto ra- me. Per pagare tali materie la Germania proporrebbe in cambio ad un gruppo belga delle merci e dei prodotti manufatti prove- nienti in parte dalle materie jiri- me ricevute. Siccome però tali materie prime do-vrebbero essere pagate si penserebbe di fare una operazione di credito che per- metterebbe alla Germania di pa- gare dette materie in tm termine brevissimo per poter ottenere queste immediatamente. Nelle sfere governative non si è però propensi a tale operazione trat- tandosi fra l'altro di diverse cen- tinaia di milioni e quindi di ope- razione non priva di rischi. D*altra parte 11 Belgio non ha bisogno manufatti essendo lui stesso paese trasformatore e im- portatore. Sembra che la Germa- nia offrirebbe in compenso dei vantaggi che ie venissero con- cessi di far ta-ansltare dai porti belgi tutte quelle merci che at- tualmente si dirigono verso altre vie. Questo sarebbe soprattutto lo scopo del viaggio tu Belgio del dott. Schacht. Malgrado l'at- tuale riserbo delle sfere gover- native e di quelle finanziarie per le prossime conversazioni, ci po- tremo orientare e discemere il risultato esatto delle conversa- zioni brussellesi. Il dott. Schacht è stato ricevuto stamani da Re Leopoldo quasi contemporanea- mente ad una missione econo- mica norvegese diretta dal si- gnor Munhe Kaas e dà un diret- tore al ministero degli Esteri di °^^°- s. c. liiiiiiiReiile risposta del Heieli aH'ultkna enciclica papale Berlino, 13 notte. Si apprende che sarebbe immi- nente la consegna da parte del Go- verno del Beich alla Santa Sede di una nota in ctn il .Gtoverno det Reich prenderebbe, posizione , sulla recente encidioa papale'intomo'^Ha" politica religiosa del uazionalsodai- Msmo. S. f . Ifarace itllfi^irà 11 rappoito iel Mm Baplelm Napoli, 13 notte Domenica prossima 18 al Teatro San Carlo avrà luogo il rapporto delle gerarchie provmciaU del Fa- scismo, che sarà presieduto da S. E. Starace ohe passerà* quindi m ras- segna le organizaazioin. del regime dell'mtera provincia. -:;-o<;>C=—é- Conferenza del conte Yolpi sullo SYlIuppo econoiico dell'lfallB Roma, 13 notte Il conte -Volpi di Misurata, iire sidente deUa Confederazione de- gli Industi-iali, ha parlato, nella sede di Roma > -dell'Istituto di Cultura Fascista e dinanzi ad ma pubblico foltissimo, sullo svi- luppo economico dell'Italia, dan- do uno -ssruaTdo di insieme alie realizzazioni del Regime in ma- teria economica, parte -essenzia- le della, vasta azione politica realizzata per virtù di Mussoli- ni Il -discorso di S. E. il conte "Volpi di Misurata, spe.sso inter- rotto da applausi è stato accol- to infine da una grande ova- zione. Le accoglienze italiane a Ley sottolineate con soddisfazione dalla stampa tedesca Berlino, 13 notte Tutta la stampa del Reich rl- produoe con soddisfazione l'eco delle accoglienze italiane al dot- tor Ley. E am-pio spazio alla cronaca delle visite del capo del Fronte dei lavoro tedesco sotto- lineando l'alto valoire ed il si- giuflcato che essa assiume non soltanto come approfondimento della oooioeceiiza deUe reciproche istituzioni ma -anche come affra- teliamieinito del lavoro delle due Nazlom, li ohe è-un avvenimen- to politico di prim'ordine. Come primo risultato pratico della vi- sita 1 giornali lodano intanto l'iniziativa -dello soambio di ope- rai nella forma di reciproca par- tecìp€izioo© alile due organizza- zioni del Dopolavoro e della « Forza a mezzo di gioia J> . h'Ambuerger Fremdenblatt no- ta come la visita del dottor Ley oO'inpleti la iiolitica d'intesa e di reoiproca ooUaborazione fra ì due popoli al servìzio della pace. « GiUEifcamtentie osserva il .gior- nale il dottor Ley ha accen- nato nei suo discors.0 a Toirino alila resistenza del popolo italia- no alle sanzioni : più violento J'alta-Ui tentativo di soSocare l'e- 'sigenza- vitale di im popolo, e più eroico è lo sitorzo della resi- stenza; e neil'amieizia ìtalo-tede- sca è questo sentimento da res.i- stenza e di difesa che viene ooir- noborato ». Navi inglesi a S. Remo Sanremo, 13 notte Da stamane sono aUa fonda di- nanzi a S. Bemo, dove resteranno alcuni giorni, la nave ammiraglia della Squadra inglese del Mediter- raneo Queen Elizabeth ,e l'incrocia- tore Aberdeen. P, Pantaleo, V.-Direttore respons. 8 E. « Cremona Nuova » Cremoua •••••••s •«•••>••••>••••• ••••>•••«••••••*•«•> J>ER I CAMBI DI INDIRIZZO •unire una lira di francobolli e Ja faBoetta eoa la quale si riceve 11 glorimle. SALAMI EBTBEHINI NEMDNETTI tple m Iinona : Cav. MMiO ONGINI lia H. liiiili, CONSORZIO AGIIIlilia GOOPEBItTIVO - m Produttore specializzato dei mangiali concemr littOIBAO - FARINA SUINI - ingrasso ed alleva FARINA CAVALLI - FARINA INGRASSO BOV* !••••••••! 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Page 1: r iliìi iÉiìm i loia Battaolia diploDiatic a Montreua x · IL BLOCCO NAVAL DE BILBAI O r iliìi iÉiìm i loia mn h accontenbita o nessuno Londra, 13 notte lae ditìiiiarcLziom

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IL B L O C C O N A V A L E DI BILBAO

r iliìi iÉiìm i loia mn ha accontenbito nessuno

Londra, 13 notte lae ditìiiiarcLziom latte ieri aJla

«SaiUiBia dKi Coumsu dal Pruno Miaislro Baìdwin t»alte posizio-àie d«ìle iia.vi inei-canuli iogieai, le quali tentastìefo di penetrare mi pojto di BÙI»*», sono oggerao di tewhi e svanati commeniti da paaw degli organi de-lia pubiilica «(JiBione. E' ctuait), a giudicar* da qw€sii c-oitmienTi giomalisticj. che 1 at.iegirianieiuo assunto dal Guy«ri» bnfaniuco non da piena soddisfazitMìe a nessuoo. Scon-tema d a im ìaio, com'era da pre-vedfii'sj, MtoeiBuH é labarisii, 1 qua­li wog-jjoao scorgere nelle parole di BaldWikx ia pìs>xa da essi IMI-gajnent« ricei"cala delle ci'escen-ti stinpatie per Franco e per la oaosa nazioitiaJtóta spagnola; e scoiueata dall'-alira alcuni ttuoni imirioii i ijuali mal si rassegiia-lio a vedere u à mastodonte come l'incrociatore Hood, riiemito la nave da guerra, più potenle del DMffldjO, recitare al.iarKO delie acgus temioriali spagnole la par­te di nave dì cartapesta. A cosa sei-ve la flotta liritamnca — dico­no qìM&n critici — se essa non TMie laiMzzaia per la P'ix)Te?-ionr6 dei i r a t ad nazionali sotto ogni Jar-itudEUie « MI (maialasi cu^co-stanza?

<3uateli© gloraale oogMe il pre-t ^ j o per stabilire un contronto Ica l'aiiteggiamento dell'Ingiiil-terra nei conflitto italo-atoissino e flìiello disila guerra ernie spa-gaote alJ3 ecopo di diinnsteare -ooms la iwiktica di onesto Gover­no Si nianienga sempre timorosa di Ironie a gualsiasa anche ipo­tetica possiljiiiia di-complicazio­ni. Cài tenia di vedere diia«) in Questa iJoliEica govematm'a e la Mornin-g Post. Per questo oisano il Governo britannico paga oggi « pag'heià ÌOÌ-ÒB più'gravemente in jfutum il Ho di una politica d i e ijoji può e s^ re mameauta I^clxè IneompatiMìe con la Teal-Sà didJa situazione spagnoia. li Gevemo inglese inlatii s i ostina a." non ricoiUiOsoercil caiattere di Ijeàligeranite al generale Franco. -

'Jl«coliais)rattìre-diploinatlc0 del gioHiale In questione • ammette tuttavia che, seppure il Governo lttsis»e'ln -ijuesta politica di non riconoscimento del carattere di iJtìJigeranie, esso Ita preso una JHisum l a f naie « è perà eqnlva-ien1e_ a un licanoscimento « de lacto» del blocco nazionalista utela zona di- Bilbao ». E di ciò lo scririore è cosi convinto da pensare -clie « se i e navi dei ge­nerale . Franco imponessero un 'blocco nguaimente effettivo in .aitte^-patìi-.della easte «spagnuo-la, andie.questo saxebbe ,presu-.jaftiimeiite.riconosciuto -dai Go-"fpmo .JirUannico ». Più che nn liconoscimeBto « de jare » si do-iWfibbe nat ìare -di xm riconosci-jBMito" della" 'vera . ' s i t a a z i o n e .

" 'MiPi f l t aTa i p i ^ TpiiflSMJ, Tfe'Ob -Msgata, lo voglia o no, ad am-^et ie re cb^ «n Mocco in Spagna è^im.lilocco'eHertivo che non può ^ s a » imposto die dalla sola •rtitta isp.aj^udla ^esistente e cioè

• ijHtìla.-iffltóionaMsta. «. La discre-pajussa .scosi soita tra la politica britannica del Governo e la sua azione jn-atlca — dice sempi-e il'

- «j^aSoratore della Uomini Post —-'è il risultato inevitabile del mm 'ìiimto -di riconoscere le due jpmtì in lotta nella .gnen-a civile quali -belligeranti. Se diritti di

-todligeBanza logoro stati conces­si-comp impone la legge inter-naziensale, il rioonosclmento del isiocco sarebbe avvenuto automa-tiisanì-eute "appena se ne fosse 3s(aiilfestaia l'efficacia J ma il go-

- v&ao rJmane*l(^ato dalle dicMa-jazionì-Ial te ' . Incassato le quali -rt dice lo scrttìii»e sopracitai» — larono Jmpastè da considerazioni l^litìclie, e-^oè~.dalle pressioni del .governo francese e d a preoc-cfapaElpai -politìscbe Inteiaie. - ìEdilòrialmeute pof la Moming Pau prevede die raiteggiamento presente -di gaesto 'tìovecno, aiei xJguaHìi della guerra civile -in Spagna. poU'à creare serie- dif-flcolià in taiuro glaccbè apre Ja, via alla possibilità che, in -caso di guerra, la «na posizione di TielUgeraaiìe- non venga Jico-aoscinta da Potenze neutre e ^ptindì si trovi nella' 'incapacità tìl-"«s«clta3ce il 'dlrittó -legale di blocco. ImiKìTtante poi è un ri­lievo "dei collaboratore politico 4el MnncMsler Guardimi, EgU afferma ciie negli--stessi «jnbien-t i 4eiropposizl<Jn» parlamenlare esìstono divergenze di op-inione circa le dichiarazioni 'latte dal Primo ministro. Vi è~ un grup-|30 di d^JUlall d i opposizione il guale pensa che non si possa o nan si dehlia troppo criticare la po;itica governativa dato che es­sa in ogni caso ha il* vantaggio di iid.urre al minimo la possi­bilità di nuove e più serie com­plicazioni, se come dice a sua volta il ^'e«,'s Chronicle « il pre­stigio britannico- ha raggiunto n n nuovo basso livello » il buon senso ha seguito n n andamento i n direzione opposta.

©'altra parte si -auprende sta­sera che m alctmi ambienti In-g-Jesì bene informali clwola la voce che rofieosiva-nazionalista contro Bilbao è stata sospesa in seguito ad alcuni -primi tenta­tivi di mediazione destinati a permeiaerfi la resa, della città. Secondo tme.'=ie voci il-mediatore sareb!>e il cardinale Goma Pri­mate dì Spagna.

l i f ilen e lasciar m r a del signor ^dcn

iDoramentato a Berlino Berlino, 13 notte.

La nuova manifestazione ora­toria del ministro Eden non passa- ^enza commenti i n questa tìsfflapa, che ne rileva in com-^ ® s o l a massima -del ^m'-ere e •Jasfiiar vivere», elevata a sn-«j-ema formala -di. ar te di Stato. faòiaars j ' in . - tondo che il niini-^H> ^ t o i a -ragione e che Ja

,K»aBae « o r a l e politica de i popo-'fi&mìcìd^ i a àeÙsÉtàva. con que-s f i S e é il sixcoo.^tel -buon quie-^&m .IniUvidualé piccolo bor-

- # » e . j ^ a ^ a # « ^ m^Jp^^ ^, a S r - ^ g , tìdfi.-lrtM^^ta- uro-i

S A - S ^ S I W ^ f a ^ è ; i n nwsta -le W ^Mla

co Epulone nei riguardi del po­vero Lazzaro.

Oi-a e proprio neiruno e uel-l'altro di questi due modi che una tale massuua viene applica­ta dalla i50litiea britannica, on­de è che guesto discorso di E-den è giudicato dalla stampa te­desca come uno dei più signi-tìcativi dell'oratoria politica, !>i*i-tannjca del ijeriodo recente. «Es­so ila — scrive la Bocrscn Zci-tjtntì — una perfetta sezione tra­sversale della politica edema-na». 11 giornale osserva elle i l ministro stesso ha detto quale sia il eomenuto del suo -idvere e lasciar Aivere e auesto è che !a ver-a pace e il vero ordine in­ternazionale dovrebbero consi­stere nel latto che i popoli di Etnopa lasciassero, reciproca­mente, a se stessi di tiovare lo soluzioni dei ìiroblemi naziona­li <c Ben detto! In questo senso — nota il giornale — nessuno più del popolo tedesco è per la massima del vivere e lasciar vi­vere e nessuno può salutarla con maggior soddisfazione e con mighore coscienza, costitueri io «ss^. si può dire, il filo condut­tore della politica tedesca: ^a Germania, come ha. sempre te-spmto da sé ogni idea di inge­renza nelle cose degli altri, co­si ha sempre respinto ener-!'i-cainente ogni tentativo degli (li­tri di occuparsi un po' troppo intimamente delle co,s.e sue. Ma si può dire altrettanto di altri Paesi di Europa, e specialmen­te di guelll la cui politica l'In-ghiiterra protegge o su cui v^r-lo meno chiude un occhio "od anche due? ».

« Su questa formula — scrive ancora il giornale — abbiamo da osservare che certi Stati i quali, iier esempio, aiutano i bolscevichi spagnoli nella loro opera distruggltrice, non daimo certamente contributo di pace al­l'Europa; e che l'nHerverUo at­tivo della-,Bassia sovietica in ispagna rappresenta^ ben altra cosa che-queste «soluzioni na­zionali» da Eden propugnate, e perciò luH'aitro che n n contri­buto alla pace. La internaziona­le comuulsia, del ries-to, ha sem­pre Jorinulato in modo opposto a questo del -signor.Eden i l suo Ideale, che Jion è certamente quello -delia «.soluzione naziona­le J , Jjensi quello. d.ella, soluzione internazionale che essa si ado­pera ad elargir* a tutti 1 popoli con la rivoluzione Jnondfale che vuole loro regaI«Q"e. Malgrado guesio -latto — conclude i l gior­nale — il signor Eden mostra di perseverare in una politica la quale, evidentemente, vede anche nella Bussia sovietica bol­scevica-il g-aa-anle deHa pace col­lettiva in cui crede ». Bappoichè Ji ftìlnto mài-ftio è sempsè.ijuellò.

Più calzanti, se possibile, e ancor più .drastidie, sono le ob­biezioni che altri giornali fanno alia lormnla edenmna di- vivere e lasciar viveaie come formula della poMtica.-del isazio -di -fron­te all'affamato. Essi notano die, in sostanza, -è quésta una for­mula comoda quando si possie­de mezzo mondo come l'Inghil­terra. l,a Germania e indubbia­mente, e anche ne h a dato pro­va,- per la pace intesa come ri­spetto reciproco dei popoli e del­le reciproche soluzioni naziona­li; ma questo rispetto per essere completo dovTehbe intendersi ed estendersi anche quaie un mag­gior'spirito di coiiiprensìone per i bisogni-e le-esigenze di vita degli altri. I n .altri termini," è la questione della giusta Tipaar-tìzione dei beni .della terra nel senso ili ripartizione -di-mateirie prime e di possessi coloniali che viene prospettata 'da 'quesli com­menti. «Starno .-curiosi— cosi conclude, p e r - ^ m p i o , TAngrlff ^— di vedere che cosa gli altri ofirlranno .alia Germania Jiel campo del commercio inieruazio-nale e in ' quello delle mateiie prime -e possessi -coloniali, dap­poiché è chiai'o che in questo campo seno soltanto gii alta-j e n o n J a Germania che -possono la­re qualche .cosa, '^''ivere e la­sciar vivere -sono belle parole ne l campo .delie idee, in-quello delle convinzioni religiose, i n quello dei fatti spirituali; ma i popoli desiderano anche pane, ferro,' legno, terra e altire'cose senza delle quali non possono vivere. O\"vero il signor Eden e i suoi elettori sono per caso di parere diverso? ».

lgefiigÌMÌiÌ9MlÌ2iiflfl ai Congresso di Mosca

Berlino, 13 notte. "Dna comuniqpaione dell'Agensàa

ufficiosa DM.B. rende noto che ad un ln"vlto sovietico rivolto all'Isti­tuto prussiano di geologia,, di pren­der parte al prossimo congresso dei geologi che sì terrà a Mosca alla fine di luglio, l'Istituto stesso ha risposto con im a±aut«. Tutti i gior­nali commeritano il rifiuto rilevan­do come certaaiente la Getmama 3U)n vi avrebbe nessuna xagione-per non aderire ad un congresso di scienziati i n questo campo qui spe­cialmente coltivato; il rifiuto è per­ciò da rgjortare unicamente al luo­go m cui il congresso lia luogo e cioè Mosca. 5! ciò perchèoBon è. com­patibile con l'onore, con Ja dignità e col sentimento-Jiaàonalfi tedesco di ijorre piede in im paese dove tanti torti sono stati Jatti al .nome taiesoa e dove tanti cittadini di cittadinanza i«desoa languissono in questo momento nelle prigiom, con­dannati m acuito a processi pro­vocatori o di pubblica propaganda sovietica.

lllB^iilTiller Orandi M e in M o il Seich

Boriino, 33 notte Per il 20 aprile prossimo, data

in cui il Faebrer Hitler compirà-M Mini, sono state |»!e-viste-feste popolari Jn tutto il territorio dej ' Bejcli. H Canceiiiere, nella sua qua4 ma. idi scapo sapiano «tól'ésercito/

La bandiera spagnola rosso e oro e quella marocchina sventolano insieme sulla porta della caserma di Chochaonen

ì

IMJL G U E R R A Iiy ISPAGNA^

Vigorosi i^iDlralladi i DOÉIIÌ Ì I Ì su un fronte di otto chilometri Cinw Dlorni i l Mio a i M o Madrid - Le perdile del rossi: diecMilii noni e vesii u s dlsMe

S. Sebastiano, 13 notte. La giornata di oggi e stata la

quinta delVoffensii'a ìnarxiUa al­le porte di Madrid. I roasi han­no ripreso i loro attacchi fuio dalla notte scorsa su tutto il fron­te. Alle 0,15 il cannoneggiamento era intensissimo e in tutti i quar-' tieri di Madrid si -udiva il crepi­tio delle mitragliatrici e le espio--sioni degli obici dei mortai pro­venienti da tutti i jìunti di inve-stiìiiento della capitale.

iDutQi stafzi M wmà Il combattimento si propagò

rapidamente a tutto il fronte su otto chilometri di estensione dal­la Casa de Campo al gnartìere di Userà. Verso le due del mat-tino la batiaglia.SI ^placava; dopo poche ore di tregua, alle otto-Ai stamane, martedì, la lotta'.ripren­deva furiosa per continuare imn-tmrottafflim'Mi^dTe del ^omerig-gio'.'ì rfùùurxi^ti hanno atta£cato' con '•torz-e.-iiumerlcamente impor­tanti e, secondo ogni apparenza, scelte nei settori compresi-frjiM collina delle _ Pernici e la Città Universitaria. Tuttavia gli attac­chi sono stati b.en lontani dal raggiungere il grado di intensità ^ di quelli dei giorni scorsi: irossi erano stremati. '

I -carri d^assalto non hanno <iue&ta volta, preceduto le fante-' rie, ma-si sono mantenuti ad una'^ certa'distanza da esse e sui suoi fianchi. Le truppe rmiionaliste hanno-ricevuto' a pie'ferpio que­sto nuovo'attacco, die hanno ré-spinto con la stessa ejiergia e de­cisione dei giorni scorsi. A' mez­zogiorno i tentativi rossi _so7io .di-V-enuti più insistenti e vìvaci nel settore fra la collina delle Per­nici e quella dell'Aquila, cioè nella limitata zona dove si sono svolti i più, sanguinosi episodi della battaglia in corso da vener­dì. I' fantcaccinì tuEzionalisti, le­gionari e mòri si, sono lanciati fuori dalle: trlrCcee_ e,-,ffaregfff.dì3r. do in dràvura,'\ahno i,jicModato' sul poslo^ due carri d'assalto ne­mici. . . • ' .

Altri episodi di coraggio e di eroismo si sono. rivelati su al­tri settori del fronte, dove l'at­tacco non éjtaio. meno-intenso e dove l'oflmsiva è stata anche qui respinta: Le linee nazionali restano immutate .dopo piesta nuov'a ',giòmata di durissima 'lot­ta. I.rossi, cìifi fuc&iiào eeceizianè alla abituale sobrietà dei 'loro comunicati ufficiali avevano ieri annwnzìato l'isolamento della città universitaria' {isolajaento che era vn loro pio desiderio) -hanno dovuto confessare oggi in via altrettanto vtficiale- che la città universitaria non è- as­sediata, ma le sue vie di comu­nicazione con la=.Gasa de Campo sano rese soìhmenle più affieni per la Hdxcz'ioìief della ampiezza della striscia' di terreno che uni­sce le due zone occupate dal n,a-zlonali, adp òvest -e a. ^xord ovest della città. .Secondo queste im­pressioni ài origine ufficiosa- ros­sa le' céthùnicazioni tra i due set­tori sì effettwerebbero per un cor­ridoio idi una:, larghezza di circa cinquecento metri, larghezza -ap­pena vn -po'--inferiore a quella che era, anteriormente.

flelodHffliiiiticg^agpello Hi Minis In tali condizioni l'appello me.

lodrammatico rivolto ieri-sera al­l', K dal gen. Miaja agli uffi­ciali della gvarniglone della cit­tà universitaria affinchè si ar­rendessero e quello assai mù cu­riose lanciato dal col. Ortega, comandante delle forze rosse del­la Cosa.de Campo agli uomini della stessa guarnigione affinchè disobbedissslrpai loro capi e si consegnassero neon la « promes­sa del, perdono, • di venti giorni di jìcrmessd'-oUre-ad unaricpm-pensa in ^ettaro V lianno'il' sa­pore di undjàrsa t,he i rossi-gio­cano' a 'loro 'Stessi. .Ca eltiù'. uM-versttaria non f! isolata . dalla, Casa de- Oampp, ma tiene' duro e lo stesso 'Stxto {Hayrfiore di ifefa-, drid srhentisce'le-notizie'j>he era­no .state. Mffvse fe questo smso dai suoi.'.interpTMì e riprodotte con ^ramle compiacenza dai par-. tigiani' europei deali anarcMci madrileni. . . •

In sostanza dopo cinque tjiorni di viva^ìlssìmi ^iorubaltìmenti che soiio costali aiz4ì't^h$orx di Ma-dmd-wi» -M-.id&oimUa '••mani ed, oltre vaiti cirri "d'assalto disir'uU iiie-.po^zioni-nspeUivamente sv-. no ìmmiiea^i&tWIdilirmrLin detta offensiva marxista n deUdB<i semw^ 1iiil"£ampa.le,

alleato: il maltempo che imper­versa da pia giorni senza accen­nare a un mlgUorainento che permetta La ripresa delle opera­zioni. Le truppe nazionali, trin­cerate sulle pos'izioni conquista­te, sono ìu attesa. Dato il terre­no dove le operazioni si svolgo­no — terreno montagnoso, diru­to e popolato di grandi foreste — 71011 è possibile muovere offensi­vamente le truppe che sarebbero costrette a salire verso le cime ancora tenute dai rossi sulla strada di Bilbao. Inoltre, la ter­ra fangosa e scivolosa rende im­possibile V avanzata delle arti­glierie e dei carri armati. Meglio dunque attendere il sóle. •

Del nemico nessuna nuova. Se la fucileria si 'accende talvolta sul tratto da Moadragon al ma­re, è per uno di quei fenomeni di netvosismo comuni nelle guer­re di-posizione; e i rossi sono, y%^vfiuesti.- -giQrM, < nervosissinti. Nessun attaccò -rosso ha avuto luogo sebbene pare che, verso Bùrangò sia apparso qualche bai-taglione comunista, certo per di­mostrare che l'iniziativa è an­cora toro dopo tante fughe.

Terso Eibar sì può distinguere con il binocolo la strada inter­rotta. E oggi altri ponti sono sal­iati sulla strada che da Bilbao adduce al fronte -rosso. Niente altro.. La battaglia subisce que­sta forzata sosta^mentre il nemi­co si attiene, alla più stretta di­fensiva. L'attività aerea è -natu­ralmente ostacolata per le stesse ragioni; iuttav'w,, appena fra un acquazzone e l'altro appare un raggio 'di sole, gli apparecchi si alzano a volo. Ieri; sul litorale cantabrico, sono apparsi alcuni aerei rossi che 'hanno lanciato qualche bomba nel dintorni'di Deva, un -pacifico villaggio ,di pescatori.,!]PAI delle bombe è ce-duta in mare; le altre sui monti vicini, • senza danni uè alle per­sone né alle case.

La battagVtt H è impantanata-fra-i monti. Certo riprenderà con il primo sole.

lì ''Hood,, Si ODCorflle a Saint Jean de Luz

S. Sebastiano, 13 notte. L'arrivo della nave da combat­

timento inglese Itood davanti a S. Jean de Luz è vivamente oom-m-entaio. Secondo alcune.voci, le quattro navi da carico inglesi in i-otta per Bilbao non trasporie-rehbeio merci-ma materiale bel­lico. Si fa'anche aaiusdone a voci' che iiarlano di conivenzioni con-eluis© recentemente tra la Gran Bretagna e j dirigieniti di BUtoao, con cui rinighaterra avrebbe ti-at-tato l'acquisto presso il Governo di Bilbao di leiTo» grezzo per un--valore di tre InUioni di^sterMóe. I l ferro grezzo -che serve alla Grap , Bretagna per- il soo pro-gi'ammii di ai'niamenti verrebbe pagato coelo-mitm-ie.di materiali.

Battaolia diploDiatica a Montreux le prepiiiiiaii antieiiziaRe del telilo e della Francia

L'Ilaiia appoggia ie rivendicaiioni dei Cairo Montreux, 13 notte.

Giornata campale a Montreux, con gli -interventi oratori dei rai>-presientantl delie dodici Potenze capitolari che hanno illustralo il punto di vista dei rispettivi Go­verni in meri:o alle rivendicazio­ni avanzate dall'Egitto. Al disot­to delle belle parole verso il Go­verno del Cairo, che hanno ri­suonalo genericamente iu bocca a tutti gli oratori, è stato facile distinguere in taluni discorsi le nette pregiudiziali- antlegiziane che amuiano talune delegazionsi egoisticamente chiuse a qualsiasi sentimento di comprensione che non sia quello stretto dei loro plutocratici interessi.

ìncompreBsione IraDco-belga Francia e Belgio, che pretendo­

no di aver investito in Egitto per oltre trenta milioni di fran­chi oro, non si preoccupano evi­dentemente d'altro che dei loro capitali e l'unico intento che per­seguono xn questa conferenza è quello di garantirsi anche i n fu­turo l'indistusbato godimento di una situazione d- privilegio'. Bel­le parole, ripetiamo, se xm ritro-\-auo a bizzeffe nel discorso del­l'ambasciatore francese De Jes -sau (che tra parentesi ha latto Telog-ao dei tribunali misti di cui hisognereblte mantenere taluni eltiiieiiti permanenti, ciò che contrasta m pieno con la tesi illustrata ieri da Nahas pascià) Lctii come in quello del belga Forthoimne ma m sostanza nes-> sona comprensione iier g-li inte­ressi dell'Egitto e per le rivendi cazioni presentale dai suoi de­legati. Indipendentemente da quel.o che potranno essere gli opportuni adeguamenti da stu­diarsi in questa conferenza certo e che il lato profondamente uma­no delle richieste dell'Egitto ri­nato a dignità di Stato libero e sovrano non poteva essere me­glio compreso che dai delegati di quei paesi che sono rappresenta­ti suUe rive del Nilo da vaste co­munità nazionali e che sono quindi presenti a Montreux per-tutelare i n amichevole intesa con l'Egitto degli interessi che sono altrettanto profondamente umani'.

A questo sentimento è stato ispirato il lucidissimo discorso pronunziato dal capo della no­stra delegazione Aldrovandi Ma-rescotti.

« Noi ci rendiamo pienamente conto delle aspirazioni del po­polo egiziano di cui abbiamo po­tuto constatare i progressi com­piuti soprattutto in questi ultimi anni sotto l'egida di una dina­stìa illuminata sotto la guida di I eminenti uomini di Stato. Il no- !

Siro atteggiamento si baserà na­turalmente sui sentimenti di vi­va e cordiale simpatia per la na­zione egiziana alla quale l'Italia è unita da legami storici anti­chissimi e da una tradizione di amicizia e di collaborazione che non è mai stata interrotta attra­verso i secoli. D'altro lato il go­verno italiano sensibile alla sor­te delle numerose e laboriose co­munità itaUane in Egitto è per­suaso che un regolamento equo della questione di cui si tratta non potrà che facilitare la con­tinuazione di una collaborazio­ne fra il popolo egiziano e le comunità straniere in Egitto per il loro benessere e la loro pro­sperità eamune. E' in questo spi­rito che la delegazione italiana prenderà parte ai lavori di que­sta conferenza alla quale auguro il migUore successo ».

La biona Yolontà italiana Il discorso del rappresentante

italiano è 'stato vivamente ap­prezzato negli ambienti egizia­ni, da parte dei quali non si manca di far comprendere che Se la delegazione del Governo del Cairo si è limitata a dichia­rare nel suo progetto l'abolizio­ne delle capitolazioni senza for­nire delle precisazioni su quello che dovrà essere la nuova situa­zione, questo. Jxon vuole affatto significare che esso si rifiuterà di discutere alla conferenza la eventuale" formula intesa a ga­rantire nei limiti compatibili con le esigenze di uno Stato sovrano gli statuti delle comunità stra­niere.

Abbiamo accennato ai discorsi dei rappresentanti di Francia e del-Belgio, rile-riamo come par­ticolarmente interessante anche l'intervento del rappresentante ingleijC Wallace il quale ha ade­rito alla tesi egiziana formulan­do per altro una riserva impor­tante che è stata presentata alla conferenza come te.sto aggiunti­vo al progetto di collaborazione presentato- dalla delegazione del Cairo. Questo emendamento di­ce testualmente che U Governo egiziano si impegpa a non ap­plicare agli stranieri alcuna leg­ge che sia "incompatibile coi principi generali adottati nelle legislazioni moderne p in parti­colare per quanto riguarda le leggi dì carattere :flscal€ sì im­pegna a evitare oufìlsiasi discri­minazione a detri-mento degh", stranieri i-vl comprese le società estere e le società costituite con-formeme.nte alle leggi egiziane in cui gli stranieri abbiano in­teressi importanti.

G. TONELL.A.

fMo staile ai fioe alaggio la lesta oizlooile

Parigi, 13 notte. Il generale Eranco ha flrm.ato

un decreto in base a l quale i ' ' l febbraio, il 14 aprile ,€d il Lo maggio, giornate dichiarate fe­stive dal Govei-no della Repub­blica, saranno d'ora innanzi considerati come giorni lavora­tivi. Il 2 maggio invece sarà considerato giorno festivo. Un comitato .tecnico di Stato è , sta­to incaricato di stabilire tm uro-setto di calendario ufficiale fis­sando le date delle varie feste nazionali.

TraWative commerciali fra Berlino e Burgos

Berlino, 13 notte. .Si anmuicia che fra il Gover­

no del Reirh e quello nazionale spagnòlo di Burgos sono iiico-minciate a mezzo di .regolati rappresentanti diplomatici-delle conversazioni circa .talune- que­stioni riguardanti il Teciproco scambio di merci.

JùrenéffTlenfratoaMio Tokio, 13 notte.

L'ambasciatore sovietico Jtn-eneff è-lìEntrato ' oggi a Tokio. Si affer­ma'nel circoli politici che egli si intratterrà pussimamente col mi­nistro degli misteri Bato per proce-•dere ad un esame .delle letoaioni

'M-'iSomtn/k&'.ìbimw'un pot^mtfisimwiì^cmBiriàtMm. - -

li Attor SÉiÉt rÉviita €1' Ré Leopardo'^

Brusselle, 13 notte Il Presidente della Reichshank

è arrivato ' martedì mattina ve­nendo da Colonia. E' stato rice­vuto all'aeroporto di Brusselle dal ministro di Germania e dal personale della Legazione. Quale è lo scopo deUa -visita del dottor Schadit nella capitale belga? Ih questi ambienti si fa • osservare che non può essere solamente una visita di pm-a cortesia per contraccambiare il viaggio fatto tempo la dal govematoi'e della Banca Nazionale belga, signor Frank in Germania, ma si crede che il ministro tedesco coglierà l'occasione per parlare in queste sfere finanziarie della economia tedesca in generale e in parti­colare dei problemi di certe ma­terie pAme necessarie alla Ger­mania.

E' difacile, .almeno per U mo­mento, avere delle Indicazioni esatte circa le conversazioni che il dott. Schacht avrà nella capi­tale belga, ma si può pensare che la visita del ministro deUe Fmanze tedesco è^.in rapporto all'iniziativa presa da-un g:ruppo di industriali belgi. Tale inizia­tiva, si assicura, a-vrebbe per sco­po di- procurare alla Germania' certe materie prrnie fra le quali materie proveiuenti dal Congo, prodotti oleosi e soprattutto ra­me. Per pagare tali materie la Germania proporrebbe in cambio ad un gruppo belga delle merci e dei prodotti manufatti prove­nienti in parte dalle materie jiri-me ricevute. Siccome però tali materie prime do-vrebbero essere pagate si penserebbe di fare una operazione di credito che per­metterebbe alla Germania di pa­gare dette materie in tm termine brevissimo per poter ottenere queste immediatamente. Nelle sfere governative non si è però propensi a tale operazione trat­tandosi fra l'altro di diverse cen­tinaia di milioni e quindi di ope­razione non priva di rischi.

D*altra parte 11 Belgio non ha bisogno dì manufatti essendo lui stesso paese trasformatore e im­portatore. Sembra che la Germa­nia offrirebbe in compenso dei vantaggi che ie venissero con­cessi di far ta-ansltare dai porti belgi tutte quelle merci che at­tualmente si dirigono verso altre vie. Questo sarebbe soprattutto lo scopo del viaggio tu Belgio del dott. Schacht. Malgrado l'at­tuale riserbo delle sfere gover­native e di quelle finanziarie per le prossime conversazioni, ci po­tremo orientare e discemere il risultato esatto delle conversa­zioni brussellesi. Il dott. Schacht è stato ricevuto stamani da Re Leopoldo quasi contemporanea­mente ad una missione econo­mica norvegese diretta dal si­gnor Munhe Kaas e dà un diret­tore al ministero degli Esteri di

° °- s. c.

liiiiiiiReiile risposta del Heieli aH'ultkna enciclica papale

Berlino, 13 notte. Si apprende che sarebbe immi­

nente la consegna da parte del Go­verno del Beich alla Santa Sede di una nota in ctn il .Gtoverno det Reich prenderebbe, posizione , sulla recente encidioa papale'intomo'^Ha" politica religiosa del uazionalsodai-Msmo.

S. f . Ifarace i t l l f i ^ i r à 11 rappoito iel M m Baplelm

Napoli, 13 notte Domenica prossima 18 al Teatro

San Carlo avrà luogo il rapporto delle gerarchie provmciaU del Fa­scismo, che sarà presieduto da S. E. Starace ohe passerà* quindi m ras­segna le organizaazioin. del regime dell'mtera provincia.

-:;-o<;>C=—é-

Conferenza del conte Yolpi sullo SYlIuppo econoiico dell'lfallB

Roma, 13 notte Il conte -Volpi di Misurata, iire

sidente deUa Confederazione de­gli Industi-iali, ha parlato, nella sede di Roma > -dell'Istituto di Cultura Fascista e dinanzi ad ma pubblico foltissimo, sullo svi­luppo economico dell'Italia, dan­do uno -ssruaTdo di insieme alie realizzazioni del Regime i n ma­teria economica, parte -essenzia­le della, vasta azione politica realizzata per virtù di Mussoli­n i Il -discorso di S. E. il conte "Volpi di Misurata, spe.sso inter­rotto da applaus i è stato accol­to infine da una grande ova­zione.

Le accoglienze italiane a Ley sottolineate con soddisfazione

dalla stampa tedesca Berlino, 13 notte

Tutta la stampa del Reich rl-produoe con soddisfazione l'eco delle accoglienze italiane al dot­tor Ley. E dà am-pio spazio alla cronaca delle visite del capo del Fronte dei lavoro tedesco sotto­lineando l'alto valoire ed il si-giuflcato che essa assiume non soltanto come approfondimento della oooioeceiiza deUe reciproche istituzioni ma -anche come affra-teliamieinito del lavoro delle due Nazlom, li ohe è-un avvenimen­to politico di prim'ordine. Come primo risultato pratico della vi­sita 1 giornali lodano intanto l'iniziativa -dello soambio di ope­rai nella forma di reciproca par-tecìp€izioo© alile due organizza­zioni del Dopolavoro e della « Forza a mezzo di gioia J> .

h'Ambuerger Fremdenblatt no­ta come la visita del dottor Ley oO'inpleti la iiolitica d'intesa e di reoiproca ooUaborazione fra ì due popoli al servìzio della pace. « GiUEifcamtentie — osserva il .gior­nale — il dottor Ley ha accen­nato nei suo discors.0 a Toirino alila resistenza del popolo italia­no alle sanzioni : più violento .è J'alta-Ui tentativo di soSocare l'e-'sigenza- vitale di im popolo, e più eroico è lo sitorzo della resi­stenza; e neil'amieizia ìtalo-tede-sca è questo sentimento da res.i-stenza e di difesa che viene ooir-noborato ».

Navi inglesi a S. Remo Sanremo, 13 notte

Da stamane sono aUa fonda di­nanzi a S. Bemo, dove resteranno alcuni giorni, la nave ammiraglia della Squadra inglese del Mediter­raneo Queen Elizabeth ,e l'incrocia­tore Aberdeen.

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