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N° Commessa 909.01 Codice Doc. R04
Committente COOPERATIVA UNIABITA Commessa PII CASCINA GATTI: PROGETTAZIONE DEFINITIVA-ESECUTIVA
R / V / A IPB/IPB/GR
Oggetto RELAZIONE TECNICA RETI FOGNARIE, ACQUEDOTTO, GAS E TLR
Rev - Data 01 - 15/10/12
PII CASCINA GATTI
PROGETTAZIONE DEFINITIVA-ESECUTIVA
OGGETTO
Relazione Tecnica reti fognarie, acquedotto, gas e teleriscaldamento
15/10/2012
IL PROGETTISTA GIDUE PROJECT Srl - Via Salutati n. 7 - MILANO
Dott. Ing. Pietro Barcellini
GIDUE PROJECT Srl - Sede di Milano: Via Salutati, 7 – 20144 – Tel: 02/48.18.974 (4 linee R.A.) – Fax: 02/48.18.706
Capitale Sociale i.v.: 10400 € – Contatti: e-mail: [email protected] o dal sito www.gidueproject.it
Partita IVA, Codice Fiscale e Registro Imprese di Milano: 12413000154 – REA: 1555137
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SOMMARIO
PREMESSA....................................................................................................................................................... 3 RELAZIONE IDROLOGICA E IDRAULICA....................................................................................................... 4
1. PREMESSE ............................................................................................................................................... 4 2. CURVA DI POSSIBILITA’ CLIMATICA PER EVENTI INTENSI (durata < 1h) .......................................... 5 3. CURVA DI POSSIBILITA’ CLIMATICA PER EVENTI DI DURATA ELEVATA (durata > 1h) ................... 8 4. CALCOLO DELLE PORTATE CON IL METODO RAZIONALE................................................................ 8 5. DETERMINAZIONE DELLE PORTATE AL COLMO DI PIENA E VERIFICHE TUBAZIONI .................... 8 6. DETERMINAZIONE DEI VOLUMI PIOVUTI ........................................................................................... 10
RELAZIONE TECNICA RETE FOGNARIA ACQUE METEORICHE.............................................................. 12 1. PREMESSE E SCELTA DEL SISTEMA DI SMALTIMENTO DELLE ACQUE........................................ 12
1.1. PRIMO SCENARIO : TUTTE LE ACQUE RECAPITATE AL LAGHETTO ................................... 12 1.2. SECONDO SCENARIO : SISTEMA MISTO LAGHETTO-TRINCEE............................................ 13
2. SUDDIVISIONE DEL BACINO ................................................................................................................ 14 3. CARATTERISTICHE TECNICHE DELLE RETI E DEI MANUFATTI ...................................................... 14
3.1 MANUFATTI SCOLMATORI .............................................................................................................. 15 3.2 MANUFATTI DISOLEATORI.............................................................................................................. 15 3.3 TRINCEE DRENANTI E POZZI PERDENTI...................................................................................... 15 3.4 TRINCEE DRENANTI LATO STRADA .............................................................................................. 16
4. VERIFICHE IDRAULICHE DEI COLLETTORI FOGNARI....................................................................... 17 5. SMALTIMENTO AL LAGHETTO DELLE ACQUE PROVENIENTI DALL’AREA VERDE....................... 18
5.1 VERIFICA IDRAULICA DEL TORRENTE.......................................................................................... 18 5.2 VERIFICA IDRAULICA DEL LAGHETTO ......................................................................................... 20
6. DIMENSIONAMENTO DELLE TRINCEE DRENANTI E POZZI PERDENTI .......................................... 21 6.1 VALORI DI PERMEABILITA’ ASSUNTI............................................................................................. 22 6.2 DIMENSIONAMENTO DEI POZZI PERDENTI.................................................................................. 22 6.3 DIMENSIONAMENTO DELLE TRINCEE DRENANTI....................................................................... 23
7. VERIFICHE STRUTTURALI DEI MANUFATTI GETTATI IN OPERA..................................................... 24 RELAZIONE TECNICA RETE FOGNARIA ACQUE REFLUE........................................................................ 25
1. PREMESSE E CRITERI DI PROGETTO ................................................................................................ 25 2. CARATTERISTICHE TECNICHE DELLA RETE E DEI MANUFATTI..................................................... 26 3. CALCOLO DELLE PORTATE E VERIFICHE DEI TRONCHI FOGNARI................................................ 27
RELAZIONE TECNICA RETE ACQUEDOTTO .............................................................................................. 29 1. PREMESSE E CRITERI DI PROGETTO ................................................................................................ 29 2. CARATTERISTICHE TECNICHE DELLA RETE E DEGLI ORGANI DI MANOVRA .............................. 29
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3. CALCOLO DEL FABBISOGNO IDRICO ................................................................................................. 30 4. CALCOLO DELLE CONDIZIONI DI TRANSITO DELLA PORTATA....................................................... 30
RELAZIONE TECNICA RETE GAS ................................................................................................................ 32 RELAZIONE TECNICA RETE TELERISCALDAMENTO................................................................................ 32 VERIFICHE STATICHE DELLE TUBAZIONI.................................................................................................. 33
ALLEGATI
Allegato A – Dimensionamenti Pozzi Perdenti e Trincee Drenanti
Allegato B – Verifiche strutturali dei manufatti gettati in opera
Allegato C – Verifiche statiche delle tubazioni
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PREMESSA
La presente relazione tecnica ha come oggetto i criteri e le verifiche che stanno alla base della progettazione
definitiva ed esecutiva delle reti fognarie e di distribuzione di acqua, gas e teleriscaldamento.
Nella relazione idrologica ed idraulica vengono indicati i dati pluviometrici che hanno costituito la base per i
calcoli delle portate meteoriche, necessarie al dimensionamento dei collettori fognari e, unitamente ai dati
sulla permeabilità del terreno desunti dalla relazione geologica e geotecnica, dei sistemi di dispersione nel
sottosuolo.
Nella relazione tecnica sulle reti fognarie di adduzione delle acque meteoriche, vengono indicate le
caratteristiche tecniche di tubazioni e manufatti, i criteri assunti per le verifiche idrauliche dei collettori e per il
dimensionamento dei sistemi disperdenti costituiti da pozzi perdenti e trincee drenanti.
La relazione tecnica sulle reti fognarie di scarico delle acque reflue, riporta il calcolo delle portate affluenti ai
collettori e l’indicazione di tutte le quote esecutive nei pozzetti d’ispezione e le pendenze delle linee.
Per il progetto delle reti fognarie, con conseguente scelta di materiali, dimensioni e caratteristiche tecniche,
si è fatto riferimento al regolamento della società Amiacque, la quale si occuperà della gestione e
manutenzione delle stesse.
Per quanto riguarda la rete di distribuzione di acqua potabile, caratteristiche e dimensioni delle tubazioni,
numero e posizione degli allacci alla rete esistente, e numero e posizioni degli idranti sono stati concordati
con l’ente gestore del servizio CAP Holding, sulla base del progetto di estensione della rete che tale ente
aveva già approntato.
Per le reti di gas e teleriscaldamento, le planimetrie delle reti in progetto con le potenze richieste dalle
utenze sono state trasmesse all’ente gestore A2a, il quale provvederà a redigere un progetto esecutivo delle
reti e a realizzare fisicamente l’installazione e la messa in esercizio delle stesse.
In seguito alla validazione del presente progetto, dovrà essere predisposta la pratica per l’autorizzazione al
disperdimento delle acque negli strati superficiali del sottosuolo (che risulta in capo alla Provincia). Detta
autorizzazione verrà richiesta dal Settore Trasformazioni Urbane, Reti e Mobilità del Comune di Sesto San
Giovanni (MI) e la documentazione necessaria ed opportuna dovrà essere predisposta dai professionisti
incaricati dall’operatore.
E’ importante mettere in evidenza che le reti di fognatura, acquedotto, gas e teleriscaldamento sono state
disposte planimetricamente in maniera da non ricadere nella zona in cui risulta ancora in atto un
procedimento di caratterizzazione delle terre (Lotto 5 come indicato nella tavola AR11 allegata al progetto) ;
pertanto le reti possono essere completate indipendentemente dal termine di tale procedimento.
In tale zona ricadono soltanto una porzione di trincea drenante lato strada ed alcune caditoie , opere che
possono essere tranquillamente completate alla fine del suddetto procedimento senza arrecare disagi.
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RELAZIONE IDROLOGICA E IDRAULICA
1. PREMESSE
La parte idrologica della presente relazione ha come obbiettivo la determinazione delle curve di possibilità
climatica per eventi intensi (eventi di durata inferiore all’ora) e per eventi di durata elevata (superiore all’ora).
La prima curva permette di calcolare le portate necessarie al dimensionamento dei collettori fognari delle
acque meteoriche, mentre la seconda consente il calcolo dei volumi d’acqua a lungo termine, necessari al
dimensionamento dei sistemi di dispersione nel sottosuolo.
Le curve di possibilità climatica hanno un’espressione del tipo : h = a * t n
dove :
h = altezza di pioggia [mm]
t = durata della precipitazione [m]
a e n = parametri di possibilità climatica dipendenti dalla zona
Per caratterizzare il grado di rarità dei valori di altezza di pioggia ricavati si fa riferimento al concetto di tempo
di ritorno T, inteso come durata per la quale si suppone che l’altezza di pioggia venga superata almeno una
volta.
La parte idraulica della presente relazione ha invece l’obbiettivo di determinare le portate massime affluenti
ai vari collettori fognari negli eventi intensi, ed i volumi di acqua piovuti in caso di eventi di durata elevata.
Le superfici oggetto delle opere di urbanizzazione sono state suddivise in diversi sottobacini di piccole
dimensioni, con superfici al massimo pari a 2550 mq, ragione per cui si è deciso di utilizzare per il calcolo
delle portate il metodo razionale (o diretto).
L’applicazione del metodo di corrivazione (o metodo cinematica) sarebbe stato assolutamente privo di
senso, in quanto il tempo di corrivazione di bacini così piccoli risulta trascurabile rispetto alla durata
dell’evento meteorico, anche in caso di eventi intensi , di durata 15 minuti.
Per quanto riguarda invece il metodo dell’invaso lineare, essendo il bacino di lunghezza ridotta ed avendo
delle tubazioni di diametri limitati in 200 e 300 mm, i volumi d’acqua invasati dalle reti risultano trascurabili
rispetto a quelli piovuti ; quindi anche questo metodo non trova applicazione in questo caso.
Da un confronto delle portate calcolate, per un bacino di dimensioni assimilabili a quelli in progetto, con
metodo razionale e con metodo dell’invaso, si è constatato che con il primo si ottengono dei valori
mediamente più alti di circa il 3 – 5 % rispetto al secondo ; questo dimostra la bontà del metodo razionale
nel caso di bacini di piccole dimensioni.
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2. CURVA DI POSSIBILITA’ CLIMATICA PER EVENTI INTENSI (durata < 1h)
Per la determinazione della curva di possibilità climatica di eventi intensi, sono state analizzate le serie
storiche dei massimi annuali delle piogge di durata inferiore all’ora della stazione pluviografica n°1037 di
Carate Brianza (MI), negli anni dal 1951 al 1984 che vengono di seguito riportati :
Altezze di pioggia di durata < 1 ora [mm]
N° prog. ANNO 10 min 15 min 20 min 30 min 45 min
1 1951 31,0
2 1952 16,6
3 1954 34,2
4 1956 12,0 25,4
5 1957 15,0 15,0 32,0
6 1958 45,0
7 1959 20,0
8 1960 21,1 29,1
9 1961 26,6
10 1962 23,6 33,3 34,0
11 1963 48,0 48,0
12 1967 20,1
13 1968 15,0 15,0
14 1969 18,0 18,0 30,0
15 1971 12,2 17,0
16 1972 24,0 24,0
17 1973 11,0 14,1 16,1 20,6 23,6
18 1974 14,0 15,1 16,8 19,5 23,7
19 1975 9,1 11,6 14,5 19,9 21,6
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20 1976 14,2 18,7 26,1 33,5 38,0
21 1977 9,8 12,0 13,4 14,0 16,6
22 1978 13,9 15,0 16,2 18,3 22,4
23 1979 2,9 4,0 4,9 6,5 8,6
24 1980 1,8 1,8 1,8 2,0 3,0
25 1981 13,7 18,0 20,4 23,6 29,8
26 1983 2,3 2,8 3,3 4,0 5,0
27 1984 14,0 19,0 22,9 27,6 33,3
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I dati statistici riportati in tabella sono stati elaborati mediante metodi di regressione utilizzando la
distribuzione di Gumbel ; per un periodo di ritorno pari a T = 10 anni, come si può constatare nel grafico
sopra riportato, sono stati ottenuti i seguenti valori :
a = 51,34 mm/h ; n = 0,616
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3. CURVA DI POSSIBILITA’ CLIMATICA PER EVENTI DI DURATA ELEVATA (durata > 1h)
Per la determinazione della curva di possibilità climatica di eventi di durata superiore a 1 ora, necessaria al
calcolo dei volumi di pioggia per il dimensionamento delle opere di dispersione nel sottosuolo, si è fatto
riferimento alla suddivisione in celle contenuta nel Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico (P.A.I.).
La zona oggetto dell’intervento risulta essere collocata nella cella DF80, caratterizzata dalle coordinate UTM
519’000,00000 Est e 5'041’000,00000 Nord . I dati ottenuti per un periodo di ritorno T = 20 anni
corrispondono a :
a = 55,41 mm/h ; n = 0,242
4. CALCOLO DELLE PORTATE CON IL METODO RAZIONALE
Il metodo razionale, conosciuto anche come formula razionale, è utilizzato nella progettazione di collettori
fognari o canali ed è semplicemente una formula che sotto determinate ipotesi permette di calcolare la
massima portata che una data pioggia determinerà, per un dato bacino idrologico, in una sezione idraulica di
controllo.
Avendo cura di scegliere l'evento di pioggia critica per un dato bacino, il metodo consente allora di stimarne
la portata critica di deflusso (massima portata di deflusso dal bacino).
L’approccio al problema di progetto con il metodo razionale da' risultati tecnicamente ed economicamente
soddisfacenti nel caso di collettori di lunghezza modesta e bacini di dimensioni limitate come quelli in cui
sono state suddivise le superfici di strade e parcheggi facenti parte del presente progetto; per questi bacini
può essere ritenuto trascurabile l'effetto invaso del collettore/canale medesimo.
Nel metodo razionale la massima portata Q (in m³/s) in una sezione di controllo, associata ad un evento di
pioggia di intensità media oraria i (in mm/h) su un bacino di superficie A (in ettari), con un determinato
coefficiente di afflusso Φ determinato dalla natura della superficie stessa, è determinata dalla seguente
espressione :
Q = Φ * i * A / 360
Il valore di intensità media oraria i viene ottenuto dividendo l’altezza di pioggia h (in mm) per la durata della
precipitazione (in ore).
5. DETERMINAZIONE DELLE PORTATE AL COLMO DI PIENA E VERIFICHE TUBAZIONI
Per il dimensionamento dei collettori è stata calcolata l’altezza di pioggia per eventi intensi (a = 51,34 e n =
0,616) e la rispettiva intensità di pioggia :
h = 51,34 * 0,25 (ore) 0,616 = 21,73 mm i = h / t = 21,73 mm / 0,25 ore = 86,94 mm/ora
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Per il calcolo delle tubazioni è stata utilizzata la formula di Chezy con scabrezza di Gauckler Strickler, che
presenta la seguente espressione :
dove:
è la portata ( ) ;
è il coefficiente di scabrezza di Strickler ( ) ;
è l'area bagnata ( ) ;
è il raggio idraulico (m) definito come rapporto tra l'area bagnata ed il perimetro bagnato;
è la pendenza del fondo (m/m);
Riportiamo di seguito i risultati dei calcoli delle massime portate nei collettori fognari alle sezioni di chiusura
(eseguite con il suddetto metodo razionale) dei vari sottobacini in cui è stato suddiviso il complesso delle
superfici :
• Bacino n°1 (strada e parcheggi via Marie Curie) – Confluente nella trincea drenante n°1
Superficie totale del bacino : A = 1811 mq = 0,181 ha
Coefficiente di afflusso : Φ = 0,90
Qmax,1 = 0,90 * 86,94 * 0,181 / 360 = 0,0393 m³/s = 39,30 l/s
• Bacino n°2 (strada e parcheggi via Marie Curie) – Confluente nella trincea drenante n°2
Superficie totale del bacino : A = 2550 mq = 0,255 ha
Coefficiente di afflusso : Φ = 0,90
Qmax,2 = 0,90 * 86,94 * 0,244 / 360 = 0,0554 m³/s = 55,40 l/s
• Bacino n°3 (Rotatoria via Marie Curie) – Confluente nella trincea drenante n°3
Superficie totale del bacino : A = 1127 mq = 0,113 ha
Coefficiente di afflusso : Φ = 0,90
Qmax,3 = 0,90 * 86,94 * 0,113 / 360 = 0,0246 m³/s = 24,60 l/s
• Bacino n°4 (via Molino Tuono) – Confluente nella trincea drenante n°4
Superficie totale del bacino : A = 2538 mq = 0,254 ha
Coefficiente di afflusso : Φ = 0,90
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Qmax,4 = 0,90 * 86,94 * 0,254 / 360 = 0,05521 m³/s = 55,21 l/s
• Bacino n°5 (Parcheggio via Fratelli di Dio) – Confluente nella trincea drenante n°1
Superficie totale del bacino : A = 650 mq = 0,065 ha
Coefficiente di afflusso : Φ = 0,90
Qmax,5 = 0,90 * 86,94 * 0,065 / 360 = 0,01413 m³/s = 14,13 l/s
6. DETERMINAZIONE DEI VOLUMI PIOVUTI
Per il calcolo dei volumi piovuti sono stati utilizzati i parametri climatici per eventi di lunga durata, si è fatto
riferimento ai dati derivanti dal Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico (P.A.I.). La zona oggetto
dell’intervento risulta essere collocata nella cella DF80, caratterizzata dalle coordinate UTM 519’000,00000
Est e 5'041’000,00000 Nord . I dati ottenuti per un periodo di ritorno T = 20 anni corrispondono a :
a = 55,41 mm/h ; n = 0,242
Sulla base di tali dati sono stati calcolati i volumi di acqua piovuti e le portate medie per eventi superiori
all’ora, per i vari sottobacini in cui sono state suddivise le superfici impermeabilizzate delle urbanizzazioni,
utilizzando il metodo razionale :
BACINO N°1 (1811 mq) :
t [ore] h [mm] i [mm/h] Q [mc/s] Q [l/s] Vol pioggia [mc] 1 55,41 55,41 0,0251 25,07 90,26 3 72,29 24,10 0,0109 10,90 117,75 6 85,49 14,25 0,0064 6,45 139,26
12 101,10 8,42 0,0038 3,81 164,69 24 119,56 4,98 0,0023 2,25 194,77
BACINO N°2 (2550 mq) :
t [ore] h [mm] i [mm/h] Q [mc/s] Q [l/s] Vol pioggia [mc] 1 55,41 55,41 0,0353 35,32 127,17 3 72,29 24,10 0,0154 15,40 165,90 6 85,49 14,25 0,0091 9,08 196,19
12 101,10 8,42 0,0054 5,37 232,02 24 119,56 4,98 0,0032 3,18 274,40 48 141,40 2,95 0,0019 1,88 324,51 72 155,98 2,17 0,0014 1,38 357,97
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BACINO N°3 (1127 mq) :
t [ore] h [mm] i [mm/h] Q [mc/s] Q [l/s] Vol pioggia [mc] 1 55,41 55,41 0,0157 15,65 56,35 3 72,29 24,10 0,0068 6,81 73,51 6 85,49 14,25 0,0040 4,03 86,94
12 101,10 8,42 0,0024 2,38 102,82 24 119,56 4,98 0,0014 1,41 121,60 48 141,40 2,95 0,0008 0,83 143,80 72 155,98 2,17 0,0006 0,61 158,63
BACINO N°4 (2538 mq) :
t [ore] h [mm] i [mm/h] Q [mc/s] Q [l/s] Vol pioggia [mc] 1 55,41 55,41 0,0352 35,16 126,57 3 72,29 24,10 0,0153 15,29 165,11 6 85,49 14,25 0,0090 9,04 195,27
12 101,10 8,42 0,0053 5,35 230,93 24 119,56 4,98 0,0032 3,16 273,11 48 141,40 2,95 0,0019 1,87 322,99 72 155,98 2,17 0,0014 1,37 356,28
BACINO N°5 (650 mq) :
t [ore] h [mm] i [mm/h] Q [mc/s] Q [l/s] Vol pioggia [mc] 1 55,41 55,41 0,0090 9,00 32,41 3 72,29 24,10 0,0039 3,92 42,29 6 85,49 14,25 0,0023 2,32 50,01
12 101,10 8,42 0,0014 1,37 59,14 24 119,56 4,98 0,0008 0,81 69,94 48 141,40 2,95 0,0005 0,48 82,72 72 155,98 2,17 0,0004 0,35 91,25
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Oggetto Relazione tecnica reti fognarie, acquedotto, gas e teleriscaldamento
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RELAZIONE TECNICA RETE FOGNARIA ACQUE METEORICHE
1. PREMESSE E SCELTA DEL SISTEMA DI SMALTIMENTO DELLE ACQUE
L’area oggetto delle opere di urbanizzazione risulta caratterizzata a sud dalla presenza di un parco
estensivo, denominato “Parco del borgo rurale di Cascina Gatti” ; in tale parco è prevista la realizzazione di
un laghetto artificiale, alimentato da un pozzo di prima falda, che in caso di bisogno è in grado di alimentare
degli orti posti più a sud.
Questa caratteristica ha permesso la valutazione della possibilità di conferimento delle portate meteoriche a
tale laghetto, in aggiunta alla classica possibilità di dispersione nel sottosuolo. Sulla base di questo sono
stati verificati diversi scenari per valutare l’effettiva percorribilità delle diverse soluzioni progettuali. Di tutte le
possibilità analizzate, a volte intermedie tra diverse soluzioni, quelli più significative sono le seguenti :
1.1. PRIMO SCENARIO : TUTTE LE ACQUE RECAPITATE AL LAGHETTO
Questa soluzione prevede la realizzazione di due reti principali lungo via Marie Curie e via Molino Tuono, al
fine di convogliare tutte le acque provenienti dalle strade e dai parcheggi verso il laghetto. Le acque raccolte
non possono essere conferite subito al laghetto in quanto occorre trattarle con dei disoleatori, per eliminare
la presenza di oli, e mediante dei bacini di filtrazione, per abbattere la presenza di metalli . Questa esigenza
produce l’effetto di avere delle portate che sopportano diverse perdite di quota, con il risultato di arrivare al
laghetto ad una quota più bassa di quella prevista negli orti ; vediamo nel dettaglio le quote in gioco :
• Quota del piano stradale di fronte al laghetto : Qt = 133,40 m ;
• Quota di scorrimento della tubazione a monte del disoleatore : Qft = 131,50 m ;
• Quota di scorrimento della tubazione a valle del disoleatore : Qft = 130,90 m ;
• Quota di scorrimento della tubazione all’ingresso della fitodepurazione : Qft = 130,85 m ;
• Quota di uscita dal bacino di fitodepurazione : Qft = 129,65 m ;
• Quota del lago di magra : Ql = 129,00 m
Gli orti a sud sono collocati ad una quota pari a circa 131,20 m ; questo vuole dire che con tale soluzione
progettuale avrei i seguenti inconvenienti :
• Il laghetto è collocato ad una quota più bassa del terreno circostante di circa 3 metri , e quindi deve
essere protetto da un parapetto ; inoltre presenta un inserimento ambientale pessimo data la
profondità del suo pelo libero rispetto al terreno .
• Con un laghetto collocato a questa quota non posso alimentare gli orti a gravità ma dovrei
realizzare un impianto di pompaggio, snaturando il progetto del Masterplan del Parco Media Valle
del Lambro ;
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• Occorre prevedere un troppo pieno verso il collettore fognario esistente ovoidale in c.a. 260x300 cm,
il quale richiede a sua volta un impianto di pompaggio per essere servito.
Anche l’alternativa di realizzare il laghetto in alto, ed installare un impianto di pompaggio tra la
fitodepurazione ed esso è stata scartata, in quanto in caso di black-out delle pompe avrei un rigurgito
dell’intera rete di smaltimento delle acque con conseguente allagamento di strade e proprietà fondiarie.
Per quanto sopra esposto l’ipotesi di utilizzare il laghetto come recapito di tutto il sistema fognario è stata
scartata in quanto presenta troppi inconvenienti e rischi di malfunzionamento.
1.2. SECONDO SCENARIO : SISTEMA MISTO LAGHETTO-TRINCEE
Sulla base delle considerazioni effettuate nello scenario precedente, risulta chiaro che le acque provenienti
dai collettori fognari, a causa della quota della tubazione, più bassa del piano stradale di almeno 2m, non
possono essere convogliate al lago, pena la sua esclusione dal regime idrico e idrologico degli orti collocati a
sud ; per ovviare a questo problema si è optato per una siffatta soluzione :
• Tutte le acque stradali e dei parcheggi vengono convogliate a dei sistemi disperdenti, collocati
sull’area di verde attrezzato centrale, e costituiti da trincee drenanti, con funzione di volanizzazione
delle portate, che servono dei pozzi perdenti ;
• Le acque provenienti dall’area verde vengono invece raccolte da un torrente centrale che le
convoglia al laghetto collocato nel parco estensivo a sud.
In condizioni di tempo asciutto il torrente svolge funzione di ricircolo delle acque del laghetto, alimentato da
una pompa che fornisce una portata costante di 10 l/s.
In questo modo il laghetto può essere realizzato ad una quota tale per cui risulta in grado di conferire le sue
portate agli orti collocati a sud mediante un sistema di canali a gravità.
Per le caratteristiche di interazione tra nuove urbanizzazione e parco estensivo a sud, senza alterazione del
regime idraulico degli orti, questa soluzione è risultata la migliore ed è stata quindi adottata.
Esplicitiamo ora le quote del torrente in ingresso per dimostrare la compatibilità con il sistema degli orti :
• Quota del piano stradale di fronte al laghetto : Qt = 133,40 m ;
• Quota di scorrimento della tubazione di ingresso al laghetto : Qft = 132,48 m ;
• Quota del livello idrico del laghetto in condizioni normali : Ql,min = 132,18 m ;
• Quota del livello idrico massimo del laghetto : Ql,max = 132,48 m ;
Gli orti a sud sono collocati ad una quota pari a circa 131,20 m e questo significa che le acque provenienti
dal laghetto riescono ad essere conferite ad essi per gravità.
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Inoltre, avendo optato per convogliare al laghetto solo le portate provenienti dall’area verde, i volumi in
ingresso non sono troppo elevati e consentono di non variare le dimensioni del laghetto rispetto a quanto
previsto dal Masterplan del Parco della Media Valle del Lambro ; inoltre non risulta necessario realizzare
alcun troppo pieno per il laghetto in quanto le portate in eccesso sono libere di esondare senza rigurgitare la
tubazione in ingresso.
Per i calcoli esatti delle trincee drenanti e dei volumi affluenti al laghetto si rimanda ai successivi paragrafi.
2. SUDDIVISIONE DEL BACINO
Avendo optato per il conferimento delle acque stradali nel sottosuolo, si è deciso di suddividere strade e
parcheggi in diversi sottobacini, ciascuno dei quali presenta una propria rete di collettori che servono un
manufatto scolmatore, il quale a sua volta alimenta un disoleatore che conferisce successivamente le
portate ad una trincea drenante munita di pozzi perdenti.
I bacini, in cui le superfici impermeabili risultano essere state suddivise, sono i seguenti :
• Bacino n°1 – Sede stradale e parcheggi di via Marie Curie verso via Fratelli di Dio (S = 1811 mq) ;
• Bacino n°2 – Sede stradale e parcheggi di via Marie Curie verso via Manin (S = 2550 mq) ;
• Bacino n°3 – Rotatoria su via Marie Curie e parcheggi verso via Manin (S = 1127 mq) ;
• Bacino n°4 – Sede stradale e parcheggi di via Molino Tuono (S = 2538 mq) ;
• Bacino n°5 – Parcheggi su via Fratelli di Dio (S = 650 mq) ;
3. CARATTERISTICHE TECNICHE DELLE RETI E DEI MANUFATTI
Le reti di raccolta e collettamento delle portate meteoriche provenienti da strade e parcheggi sono composte
dai seguenti elementi :
• Tubazioni in pvc dn160 mm SN8 secondo norma UNI EN 1401 per collegamento delle caditoie ;
• Collettori in pvc dn200 mm SN8 secondo norma UNI EN 1401 ;
• Collettori in c.a. dn300 e 400 mm secondo norma UNI EN 1916:2004 resistenza 60 kN / m ;
• Pozzetti d’ispezione prefabbricati in c.a. diametro interno 1200 mm, per tubazioni dn300 e 400 mm,
muniti di elementi di base, rialzi, riduzioni tronco-coniche, gradini per ispezione e chiusini in ghisa
sferoidale classe D400 ;
• Pozzetti d’ispezione prefabbricati in c.a. dimensioni interne 800x800 mm, per tubazioni dn200mm,
muniti di elementi di base, rialzi, gradini per ispezione e chiusini in ghisa sferoidale classe D400 ;
• Pozzetti di lavaggio prefabbricati in c.a. dimensioni interne 600x600 mm, per tubazioni dn200mm,
muniti di elementi di base, rialzi e chiusini in ghisa sferoidale classe D400 ;
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• Caditoie stradali costituite da pozzetti prefabbricati in c.a. di dimensione 40x40x60 cm ; le caditoie
sono sifonate, svolgendo la funzione di dissabbiatura.
A valle della rete di raccolta ci sono una serie di manufatti che andiamo ora a descrivere nel dettaglio.
3.1 MANUFATTI SCOLMATORI
Le reti servono dei manufatti scolmatori prefabbricati, i quali sono dotati di uno stramazzo Cipolletti tarato per
le acque di prima pioggia a seconda della superficie del bacino ; le portate eccedenti a quelle di prima
pioggia stramazzano lateralmente in una seconda camera servente un collettore che by - passa il
disoleatore fornendo le acque al pozzetti di carico della trincea drenante.
Tutti i manufatti, indipendentemente dalla superficie del sottobacino affluente hanno le stesse dimensioni, in
quanto la selezione della portata di prima pioggia viene fatta dallo stramazzo .
3.2 MANUFATTI DISOLEATORI
Pur non trovandoci nell’obbligo di dovere trattare le acque di prima pioggia, in quanto le acque stradali e dei
parcheggi non sono disciplinate dal Regolamento Regionale della Lombardia n°4 del 24 marzo 2006, per
evitare rischi da sversamenti accidentali di oli , si è optato per disporre dei disoleatori, serviti da scolmatori,
dimensionati per trattare soltanto le acque di prima pioggia.
I disoleatori sono muniti di filtro a coalescenza e sono previsti di classe 1 secondo quanto previsto dalla
norma UNI EN 858 – 1, vale a dire con contenuto massimo ammissibile di olio residuo pari a 5 mg / l .
Per la scelta dei disoleatori da mettere in opera nei vari bacini, si è calcolato che essi debbano essere in
grado di trattare in continuo al massimo una portata pari alla prima pioggia caduta sulla superficie, vale a
dire i primi 5mm di pioggia in 15 minuti. Vediamo ora la scelta dei disoleatori per i vari bacini :
• Bacino n°1 (S = 1811 mq) : Ns = 1811x5 / (15x60) = 10,06 => disoleatore NS10 (Q=10 l/s)
• Bacino n°2 (S = 2550 mq) : Ns = 2550x5 / (15x60) = 14,16 => disoleatore NS15 (Q=15 l/s)
• Bacino n°3 (S = 1127 mq) : Ns = 1127x5 / (15x60) = 6,26 => disoleatore NS10 (Q=10 l/s)
• Bacino n°4 (S = 2538 mq) : Ns = 2538x5 / (15x60) = 14,10 => disoleatore NS15 (Q=15 l/s)
• Bacino n°5 (S = 650 mq) : Ns = 650x5 / (15x60) = 3,61 => disoleatore NS4 (Q=4 l/s)
3.3 TRINCEE DRENANTI E POZZI PERDENTI
Le acque provenienti dalle reti di raccolta, dopo essere state scolmate e disoleate vengono recapitate ai
pozzi perdenti mediante delle tubazioni in pvc dn315 mm SN8 ; quando il livello idrico nei pozzi sale, in
quanto la capacità disperdente risulta inferiore all’apporto negli eventi intensi, entrano in funzione le trincee
drenanti. Esse sono costituite da ciottoloni tondeggianti di grossa pezzatura, aventi una percentuale di vuoti
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dell’ordine del 40% e, data la scarsa permeabilità del terreno negli strati più superficiali hanno per lo più una
funzione di volanizzazione delle portate nei confronti dei pozzi perdenti.
Le trincee presentano diverse dimensioni, a seconda della superficie del bacino e della profondità di inizio
della trincea, subordinata alla profondità della tubazione in immissione. Esse hanno un piano di posa
collocato ad una profondità di 5m dal piano di campagna.
I pozzi perdenti, vuoti ed in numero variabile a seconda della trincea, sono costituiti da anelli prefabbricati in
calcestruzzo forati diametro interno 200 cm . Gli anelli vengono collocati dalla quota -8,00 m fino alla
superficie ma la funzione disperdente viene esercitata da quota -5,00 m a -8,00 m mentre la parte superiore
conferisce le portate alle trincee drenanti; nella parte profonda all’esterno degli anelli viene messo del
ghiaietto drenante. I calcoli dei pozzi e delle trincee sono contenuti all’allegato A alla presente relazione.
3.4 TRINCEE DRENANTI LATO STRADA
Per quanto riguarda la gestione delle acque meteoriche sulla strada di collegamento alla via Manin, si è
optato per la dispersione in trincee laterali continue di sezione 100x100 cm o 100x150 cm. Analoga
soluzione è stata adottata per il parcheggio posto a lato strada. Le verifiche delle trincee sono riportate in
allegato A alla presente, sulla base delle seguenti portate, calcolate per i vari tempi di pioggia
Trincea Drenante Continua Strada da un solo lato
Periodo di Ritorno = 20 anni a = 55,41 n = 0,242
coeff. Afflusso φ = 0,9 Area scolante A = 0,1 ha Portata con metodo razionale Q = φ * i * A / 360 t [ore] h [mm] i [mm/h] Q [mc/s] Q [l/s] Vol pioggia [mc]
1 55,41 55,41 0,0139 13,85 49,87 3 72,29 24,10 0,0060 6,02 65,06 6 85,49 14,25 0,0036 3,56 76,94 12 101,10 8,42 0,0021 2,11 90,99 24 119,56 4,98 0,0012 1,25 107,61
Trincea Drenante Continua Strada da due lati Periodo di Ritorno = 20 anni
a = 55,41 n = 0,242
coeff. Afflusso f = 0,9 Area scolante A = 0,05 ha Portata con metodo razionale Q = f * i * A / 360 t [ore] h [mm] i [mm/h] Q [mc/s] Q [l/s] Vol pioggia [mc]
1 55,41 55,41 0,0069 6,93 24,93 3 72,29 24,10 0,0030 3,01 32,53
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6 85,49 14,25 0,0018 1,78 38,47 12 101,10 8,42 0,0011 1,05 45,49 24 119,56 4,98 0,0006 0,62 53,80
4. VERIFICHE IDRAULICHE DEI COLLETTORI FOGNARI
Vengono di seguito esplicitate le verifiche idrauliche eseguite per il dimensionamento dei collettori alle
sezioni di chiusura dei vari sottobacini. Le portate sono state calcolate con la formula di Chezy con
scabrezza di Gauckler Strickler, che presenta la seguente espressione :
dove:
è la portata ( ) ;
è il coefficiente di scabrezza di Strickler ( ) ;
è l'area bagnata ( ) ;
è il raggio idraulico (m) definito come rapporto tra l'area bagnata ed il perimetro bagnato;
è la pendenza del fondo (m/m);
Riportiamo di seguito i risultati dei calcoli delle massime portate nei collettori fognari alle sezioni di chiusura
(eseguite con il suddetto metodo razionale) dei vari sottobacini in cui è stato suddiviso il complesso delle
superfici :
• Bacino n°1
Qmax,1 = 0,90 * 86,94 * 0,181 / 360 = 0,0393 m³/s = 39,30 l/s
Dall’applicazione della scala delle portate alla tubazione, in c.a. diametro 300 mm, scabrezza di
Gauckler - Strickler pari a 90 e pendenza di linea pari a 4‰ , convoglia tale portata con uno
riempimento del 52% ed una velocità pari a 1,03 m/s
• Bacino n°2 (strada e parcheggi via Marie Curie) – Confluente nella trincea drenante n°2
Qmax,1 = 0,90 * 86,94 * 0,244 / 360 = 0,0554 m³/s = 55,40 l/s
Dall’applicazione della scala delle portate alla tubazione, in c.a. diametro 400 mm, scabrezza di
Gauckler - Strickler pari a 90 e pendenza di linea pari a 3‰ , convoglia tale portata con uno
riempimento del 45% ed una velocità pari a 1,01 m/s
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• Bacino n°3 (Rotatoria via Marie Curie) – Confluente nella trincea drenante n°3
Qmax,1 = 0,90 * 86,94 * 0,113 / 360 = 0,0246 m³/s = 24,60 l/s
Dall’applicazione della scala delle portate alla tubazione, in c.a. diametro 300 mm, scabrezza di
Gauckler - Strickler pari a 90 e pendenza di linea pari a 3‰ , convoglia tale portata con uno
riempimento del 44% ed una velocità pari a 0,83 m/s
• Bacino n°4 (via Molino Tuono) – Confluente nella trincea drenante n°4
Qmax,1 = 0,90 * 86,94 * 0,254 / 360 = 0,05521 m³/s = 55,21 l/s
Dall’applicazione della scala delle portate alla tubazione, in c.a. diametro 300 mm, scabrezza di
Gauckler - Strickler pari a 90 e pendenza di linea pari a 4‰ , convoglia tale portata con uno
riempimento del 66% ed una velocità pari a 1,12 m/s
• Bacino n°5 (Parcheggio via Fratelli di Dio) – Confluente nella trincea drenante n°4
Qmax,1 = 0,90 * 86,94 * 0,065 / 360 = 0,01413 m³/s = 14,13 l/s
Dall’applicazione della scala delle portate alla tubazione, in pvc diametro 200 mm, scabrezza di
Gauckler - Strickler pari a 120 e pendenza di linea pari a 4‰ , convoglia tale portata con uno
riempimento del 14% ed una velocità pari a 0,51 m/s.
5. SMALTIMENTO AL LAGHETTO DELLE ACQUE PROVENIENTI DALL’AREA VERDE
Come anticipato nei paragrafi precedenti le acque provenienti dall’area di verde attrezzato verranno conferite
al laghetto posto all’inizio del parco estensivo a sud, mediante un torrente inerbito (il cui dettaglio è
consultabile negli elaborati delle sistemazioni a verde); tale torrente, prima di confluire nel laghetto verrà
convogliato in una tubazione in c.a. diam. 400 mm, disposta al di sotto del percorso pedonale intorno al
laghetto. Al termine della tubazione verrà realizzato un manufatto di immissione.
5.1 VERIFICA IDRAULICA DEL TORRENTE
Il torrente in progetto nell’area di verde attrezzato ha un duplice funzionamento :
• In tempo asciutto convoglia una portata costante e pari a 10 l/s fornitagli da un impianto di ricircolo
alimentato da una pompa collocata nel laghetto ;
• In tempo di pioggia la pompa di ricircolo si ferma e la portata affluente è quella pluviale proveniente
dalle superfici .
Questo duplice funzionamento ha richiesto la realizzazione di una sezione trapezoidale munita di una golena
centrale, in modo che per la portata minima ci sia comunque un certo tirante idrico nel torrente.
Le dimensioni della sezione sono le seguenti :
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• Golena trapezoidale di larghezze 30 e 50 cm ed altezza 10 cm, con sponde di 45° ;
• Parte superiore trapezoidale di larghezze 100 e 180 cm, altezza 40 cm e sponde 45° .
Come già detto la portata minima ha un valore di Qmin = 10 l/s mentre quella massima viene calcolata con la
formula razionale, considerando un coefficiente di afflusso, per un evento intenso di durata 15 minuti .
h = 51,34 * 0,25 (ore) 0,616 = 21,73 mm i = h / t = 21,73 mm / 0,25 ore = 86,94 mm/ora
Superficie totale del bacino : A = 14500 mq = 1,45 ha
Coefficiente di afflusso : Φ = 0,30
Qmax = 0,30 * 86,94 * 1,45 / 360 = 0,105 m³/s = 105 l/s
Data la natura estremamente irregolare del canale assumiamo prudenzialmente un coefficiente di scabrezza
di Gauckler – Strickler pari a 20 per la golena (o savanella) e 30 per la banchina .
Con questi valori di portata andiamo a verificare la sezione idraulica del canale, con una pendenza del 4‰ :
PORTATA Qmin = 10 l/s :
h Corda Chi Sigma R V Q GR
[m] [m] [m] [m2] [m] [m/s] [m3/s] [%]
0.0872 0.4744 0.5466 0.0338 0.0618 0.2965 0.0100 17.44
H Zita S.tot Qmax hc Vc Qc Froude
[m] [m] [m3] [m3/s] [m] [m/s] [m3/s]
0.0917 0.0404 0.0017 0.3461 0.0459 0.6303 0.0282 0.355
PORTATA Qmax = 105 l/s :
h Corda Chi Sigma R V Q GR
[m] [m] [m] [m2] [m] [m/s] [m3/s] [%]
0.2790 1.3580 1.5892 0.2511 0.1580 0.4176 0.1050 55.80
H Zita S.tot Qmax hc Vc Qc Froude
[m] [m] [m3] [m3/s] [m] [m/s] [m3/s]
0.2879 0.1076 0.0315 0.3461 0.1641 0.9701 0.3381 0.310
Simbologia h = tirante Corda = corda della sezione idrica Zita = affondamento del baricentro Chi = perimetro bagnato S.tot = spinta totale Sigma = area della sezione idrica Qmax = portata massima della sezione
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R = raggio idraulico hc = tirante di stato critico V = velocità Vc = velocità critica GR = grado di riempimento Qc = portata critica H = carico piezometrico Froude = numero di Froude
5.2 VERIFICA IDRAULICA DEL LAGHETTO
Per il calcolo dei volumi affluenti al laghetto dobbiamo usare i valori della curva climatica per eventi superiori
all’ora e calcolare l’intensità di pioggia con la quale applicare la formula del metodo razionale :
Periodo di Ritorno = 20 anni a = 55,41 n = 0,242
coeff. Afflusso φ = 0,3 Area scolante A = 1,45 ha Portata con metodo razionale Q = φ * i * A / 360
t [ore] h [mm] i [mm/h] Q [mc/s] Q [l/s] Vol pioggia [mc]
1 55,41 55,41 0,0670 66,95 241,03 3 72,29 24,10 0,0291 29,12 314,44 6 85,49 14,25 0,0172 17,22 371,87 12 101,10 8,42 0,0102 10,18 439,78 24 119,56 4,98 0,0060 6,02 520,10 48 141,40 2,95 0,0036 3,56 615,09 72 155,98 2,17 0,0026 2,62 678,50
Per eventi di 72 ore abbiamo un volume piovuto affluente al laghetto pari a 678,50 mc che trasposti su una
superficie di laghetto pari a circa 2400 mq significano un innalzamento del pelo libero di 0,28 m.
Il laghetto dovrà essere realizzato in modo da avere una quota di magra pari a 132,18 m con le sponde alte
30 cm oltre il pelo libero, in modo che il volume delle 72 ore possa essere accumulato e valori superiori ad
esso possano esondare verso sud nel parco estensivo, in modo da evitare rigurgiti del collettore in ingresso,
con quota di fondo tubo pari a 132,48 m.
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6. DIMENSIONAMENTO DELLE TRINCEE DRENANTI E POZZI PERDENTI
Le acque provenienti dai sottobacini vengono convogliate, dopo essere state disoleate, a dei sistemi di
dispersione nel sottosuolo, formati da trincee drenanti e pozzi perdenti. Data la scarsa permeabilità dei
terreni presenti in loco, soprattutto per gli strati più superficiali, le trincee, costituite da ciottoloni di grossa
pezzatura con percentuale di vuoti > 40%, hanno per lo più funzione di volanizzazione delle portate per
sopperire alla velocità di smaltimento dei pozzi notevolmente inferiore alla velocità in ingresso delle portate,
soprattutto in occasione di eventi brevi ed intensi.
Sia per le trincee drenanti che per i pozzi perdenti, essendo sistemi d’infiltrazione, il dimensionamento deve
essere eseguito confrontando le portate in arrivo al sistema (idrogramma di piena di progetto) con la
capacità di infiltrazione del terreno (coefficiente di permeabilità K) e con l’eventuale volume immagazzinato
nel sistema ; tale confronto può essere espresso con la seguente equazione di continuità, che rappresenta il
bilancio delle portate entranti ed uscenti dal mezzo filtrante, in cui per semplicità viene esclusa
l’evaporazione :
(Qp – Qf) * Δt = ΔW
Con :
Qp = portata influente
Qf = portata infiltrata
Δt = intervallo di tempo considerato
ΔW = variazione del volume invasato nel tempo Δt
Per la determinazione, per ciascun sottobacino, del numero di pozzi perdenti e delle dimensioni delle trincee
drenanti sono state calcolate le portate utilizzando la curva climatica con i parametri ricavati dalla cella del
P.A.I. per un periodo di ritorno di 20 anni (a=55,41 n=0,242) . Tali portate sono state calcolate per eventi di
durate da 1 ora (elevate intensità di pioggia) a 72 ore (basse intensità di pioggia).
Per tutte le trincee il tempo critico di pioggia, vale a dire quello che provoca un maggiore innalzamento del
livello idrico nei bacini di dispersione, è risultato essere pari a 12 ore.
Il periodo di ritorno di 20 anni risulta più elevato di quello considerato in media per questi calcoli, ma è stato
scelto per impedire che le trincee drenanti vadano in crisi troppo frequentemente dato che negli ultimi anni si
stanno verificando eventi critici sempre più spesso.
Inoltre, al fine di consentire alle nuove reti in progetto di scaricare le proprie portate anche in caso di
malfunzionamento, eventi eccezionali, e manutenzioni delle trincee, in ciascun pozzetto scolmatore è stata
prevista una tubazione di troppo pieno collegata alla fognatura mista esistente.
La capacità di infiltrazione può essere stimata in prima approssimazione utilizzando la legge di Darcy :
Qf = K * J * A
Con :
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Qf = portata d’infiltrazione [mc/s]
K = permeabilità del terreno [m/s]
J = cadente piezometrica [m/m]
A = superficie netta d’infiltrazione [mq]
La permeabilità del terreno è stata determinata mediante l’esecuzione di prove Lefranc in diversi punti
dell’area destinata alla realizzazione dei bacini. I valori della permeabilità sono indicati, per le diverse prove,
nella relazione geologica – geotecnica. I valori di permeabilità sono risultati scarsi, dato la presenza di
materiali fini fino alla profondità di 7 - 8 m, richiedendo dimensioni importanti dei bacini di infiltrazione.
6.1 VALORI DI PERMEABILITA’ ASSUNTI
Sulla base delle prove di permeabilità effettuate in loco, tutte all’incirca in corrispondenza dei bacini di
dispersione, sono stati assunti i seguenti dati di permeabilità , frutto delle prove puntuali ed in alcuni casi
mediati su diverse prove :
• TRINCEA n°1 :
Permeabilità della trincea drenante : Ktrincea = 2,5 * 10 -6 (media dei valori prove S1-1 e S5-1)
Permeabilità dei pozzi perdenti : Kpozzo = 2,1 * 10 -5 (media dei valori prove S1-1 e S1-2)
• TRINCEA n°2 :
Permeabilità della trincea drenante : Ktrincea = 1,52 * 10 -6 (valore da sondaggio in loco)
Permeabilità dei pozzi perdenti : Kpozzo = 9,45 * 10 -6 (media dei valori prove S2-1 e S2-2)
• TRINCEA n°3 :
Permeabilità della trincea drenante : Ktrincea = 1,52 * 10 -6 (valore da sondaggio in loco)
Permeabilità dei pozzi perdenti : Kpozzo = 1,9 * 10 -5 (valore prova S4-1)
• TRINCEA n°4 :
Permeabilità della trincea drenante : Ktrincea = 1,52 * 10 -6 (valore da sondaggio in loco)
Permeabilità dei pozzi perdenti : Kpozzo = 9,45 * 10 -6 (media dei valori prove S2-1 e S2-2)
• TRINCEE LATO STRADA (riferimento prova S3) :
Permeabilità della trincea drenante : Ktrincea = 4,4 * 10 -6 (valore puntuale)
6.2 DIMENSIONAMENTO DEI POZZI PERDENTI
Il calcolo procede fissando il numero di pozzi, il diametro del singolo pozzo e ricavando la massima altezza
con la formula : (Qp – Qf) * Δt = ΔW
La portata d’infiltrazione del pozzo può essere calcolata con la formula seguente (Sieker, 1984) :
Qf = (K/2) * Af * (L + z) * (L + z/2)
Con :
Qf = portata d’infiltrazione [mc/s]
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K = permeabilità del terreno [m/s]
L = dislivello tra il fondo del pozzo e la falda sottostante [m]
z = altezza drenante del pozzo [m]
Af = superficie drenante orizzontale effettiva di un anello di larghezza z/2
Il risultato dei calcoli dei pozzi perdenti per i vari bacini viene riportato all’allegato A alla presente relazione.
6.3 DIMENSIONAMENTO DELLE TRINCEE DRENANTI
Per il calcolo della trincea drenante si procede fissando dapprima larghezza ed altezza, e ricavando la
lunghezza sulla base della formula : (Qp – Qf) * Δt = ΔW
La portata in ingresso alle trincee Qp viene inserita, ai vari tempi di pioggia, come differenza tra la portata
meteorica e la portata fuoriuscente dai pozzi, valore quest’ultimo crescente con lo riempimento z dei pozzi
stessi. La variazione di volume invasato ΔW può essere determinata con la seguente espressione :
ΔW = L * l * Δh * n
Con :
L = lunghezza della trincea [m]
l = larghezza della trincea [m]
Δh = variazione di tirante idrico nel bacino [m]
n = porosità del materiale di riempimento
Il risultato dei calcoli delle trincee drenanti per i vari bacini viene riportato all’allegato A alla presente
relazione, e riassumendo :
• Nella trincea n°1, di dimensioni 40 x 4,50 x 2,10 m e servita da 5 pozzi perdenti, abbiamo un
riempimento massimo (per una pioggia di durata 12 ore e conseguente intensità) di 1,45 m a fronte
di un’altezza pari a 2,10 m ;
• Nella trincea n°2, di dimensioni 35 x 5 x 3 m e servita da 4 pozzi perdenti, abbiamo un riempimento
massimo (per una pioggia di durata 12 ore e conseguente intensità) di 2,06 m a fronte di un’altezza
pari a 3,00 m ;
• Nella trincea n°3, di dimensioni 15 x 3,5 x 3,3 m e servita da 2 pozzi perdenti, abbiamo un
riempimento massimo (per una pioggia di durata 12 ore e conseguente intensità) di 2,57 m a fronte
di un’altezza pari a 3,30 m ;
• Nella trincea n°4, di dimensioni 35 x 5 x 3 m e servita da 4 pozzi perdenti, abbiamo un riempimento
massimo (per una pioggia di durata 12 ore e conseguente intensità) di 2,06 m a fronte di un’altezza
pari a 3,00 m .
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7. VERIFICHE STRUTTURALI DEI MANUFATTI GETTATI IN OPERA
I soli manufatti gettati in opera presenti nella rete di smaltimento delle acque meteoriche sono quelli
realizzati per l’immissione del torrente nel laghetto.
Tutti gli altri manufatti sono previsti prefabbricati quindi saranno le ditte fornitrici a dovere rilasciare i certificati
di idoneità statica.
Per i manufatti gettati in opera sono state effettuate le verifiche strutturali a SLU con le sollecitazioni derivanti
dall’analisi sismica statica equivalente, semplificato per la zona 4 con spettro costante pari a 0,07 g .
Per quanto riguarda le caratteristiche del terreno sono stati assunti un peso specifico di 18 kN/mc ed un
angolo di attrito interno pari a 30° . Per il manufatto di ingresso al lago sono state fatte verifiche geotecniche.
Per le verifiche sul manufatto di immissione al laghetto sono state considerate le seguenti azioni :
• Spinta del terreno sulle pareti, calcolata senza il contributo del sovraccarico laterale in quanto il
manufatto di trova nel parco estensivo a sud ; la risultante delle spinte sulla parete è di 15,67 kN .
I risultati delle verifiche svolte sono riportati all’allegato B alla presente relazione.
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RELAZIONE TECNICA RETE FOGNARIA ACQUE REFLUE
1. PREMESSE E CRITERI DI PROGETTO
Il presente progetto di opere di urbanizzazione relative al P.I.I. Cascina Gatti prevede la realizzazione di
nuove strade a servizio degli insediamenti residenziali e commerciali in previsione. Tali strade sono la
prosecuzione della via Marie Curie fino alla via Fratelli di Dio, la prosecuzione della via Molino Tuono fino
alla via Manin ed una nuova strada di collegamento delle due.
L’area già urbanizzata intorno all’area in progetto risulta servita da una rete di collettori di acque miste così
articolato (per il dettaglio consultare elaborato grafico RE04) :
• Collettore ovoidale in calcestruzzo 80x120 cm sulla parte esistente di via Marie Curie ;
• Collettore ovoidale in calcestruzzo 60x90 cm sulla via Fratelli di Dio ;
• Collettore ovoidale in calcestruzzo 40x60 cm sulla via Molino Tuono ;
• Collettore ovoidale in calcestruzzo 40x60 cm sulla via Molino Tuono ;
• Collettore ovoidale in calcestruzzo 194x220 cm e poi 260x300 cm che recapita tutta la rete cittadina
al depuratore dopo avere sfiorato sul Lambro.
Dai primi approcci progettuali è subito emerso che nella via Marie Curie, a causa della superficialità della
rete esistente nel pozzetto 2481 vi erano dei problemi a realizzare un unico collettore che, percorrendo tutta
la via, andasse ad innestarsi nel suddetto manufatto. Si è reso quindi necessario, al fine di realizzare delle
reti con una pendenza sufficiente, suddividere in due la rete su tale via : i fabbricati 02a e 02b sono serviti da
un collettore che conferisce le portate alla rete di via Fratelli di Dio nel pozzetto 2549 mentre i fabbricati 04 e
06 conferiscono le loro portate alla rete esistente in fondo a via Marie Curie nel pozzetto 2481.
I fabbricati 07 e 08 vengono serviti da un collettore in progetto che confluisce nella rete esistente di via Marie
Curie nel pozzetto 2479.
Per quanto riguarda i fabbricati 13, 14, 15 e 16, essi conferiscono le loro portate reflue ad un collettore che si
collega alla fognatura principale diretta al depuratore nel pozzetto 2386.
I nuovi insediamenti previsti negli edifici 09, 10, 11 e 12 non necessitano delle realizzazione di nuovi
collettori in quanto possono essere allacciate direttamente al collettore esistente di via Molino Tuono.
Gli edifici 01-03 e 05 prevedono un collettore di raccolta all’interno dell’area fondiaria, non facente parte della
presente progettazione, che si allaccia poi al collettore di via Fratelli di Dio nel pozzetto 2560.
Nella definizione delle quote delle tubazioni in progetto, vista la superficialità di alcune tratte ed allo scopo di
garantire gli allacci dei nuovi fabbricati, è stato effettuato un confronto con relativi progettisti; ad essi sono
stati dunque trasmessi preventivamente elaborati riportanti dette quote di progetto, le quali sono state poi
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riviste di concerto a loro in modo anche di garantire il collegamento alle reti esistenti sempre almeno a 3/4 di
tubazione.
Per la consultazione esatta dei tronchi fognari in progetto, si faccia riferimento alla tavola RE04, mentre per i
profili di progetto il documento di riferimento è RE08.
2. CARATTERISTICHE TECNICHE DELLA RETE E DEI MANUFATTI
Tutte le scelte progettuali e tecniche, con relative assunzioni di materiali, dimensioni e caratteristiche, sono
state fatte nel rispetto di quanto previsto nel regolamento della società Amiacque, che si occuperà della
gestione e manutenzione delle reti stesse, e di quanto concordato nelle riunioni di coordinamento.
Per la realizzazione delle reti in progetto la scelta del materiale è ricaduta sul gres in quanto tale materiale
presenta diversi vantaggi :
• Essendo realizzato a partire da miscele di argille presentano una elevata compatibilità ambientale ;
• Presentano un’elevata resistenza all’usura ed agli agenti chimici del terreno che si traduce in costi di
manutenzione ridotti e in una durata molto elevata ;
• Il tubo possiede elevate caratteristiche di resistenza meccanica, paragonabili a quelle del
calcestruzzo .
Le tubazioni in gres in progetto, tutte con caratteristiche come da norma UNI EN 295, avranno un diametro
interno pari a 250 mm, questo per garantire ispezionabilità e pulizia delle stesse.
Le sezione di posa, prevedono delle tubazioni completamente calottate in sabbia nelle tratte meno
superficiali (P1-2549 e P7-2386) e calottate in calcestruzzo nei rimanenti casi (P3-2481 e P6-2479). Le
verifiche statiche dei collettori sono riportate in allegato alla presente.
Le pendenze delle linee sono del 5 e 6 ‰ a seconda dei collettori, in modo da garantire un minimo di
velocità di autopulizia delle reti.
I pozzetti d’ispezione sono prefabbricati in calcestruzzo armato con sezione circolare di diametro interno pari
a 120 cm, con elementi di base, di rialzo, riduzioni tronco-coniche per passo d’uomo. I manufatti prevedono
l’istallazione di un mezzo tubo in gres (per la continuità idraulica), la sagomatura in calcestruzzo del fondo ed
il trattamento delle pareti con resine epossidiche di protezione. I pozzetti dovranno essere completi di gradini
in acciaio rivestiti in polipropilene antiscivolo.
Per consentire il lavaggio delle reti in caso di eventi meteorici oppure all’occorrenza, i primi pozzetti delle
varie tratte verranno collegati a delle caditoie sifonate, aventi le medesime caratteristiche di quelle impiegate
per la rete di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche.
Tutti i particolari relativi alla rete fognaria acque reflue sono consultabili all’ elaborato grafico RE10.
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3. CALCOLO DELLE PORTATE E VERIFICHE DEI TRONCHI FOGNARI
Per il calcolo delle portate di acque reflue provenienti dagli insediamenti è stato necessario dapprima stimare
un numero di abitanti equivalenti interessanti ciascun tronco fognario in progetto ; per ricavare questo dato
sono state fatte delle proporzioni tra il numero di abitanti totali previsto, pari a 1500, e la superficie lorda
residenziale prevista nella variante di PII, pari a circa 41900 mq.
Collettore P1-2549 (edificio 02) : abitanti equivalenti = 1500 * 3980 / 41900 = 142
Collettore P3-2481 (edifici 04 e 06) : abitanti equivalenti = 1500 * (3870+3990) / 41900 = 281
Collettore P6-2479 (edifici 07 e 08) : abitanti equivalenti = 1500 * (4520+2160) / 41900 = 239
Collettore P7-2386 (edifici 13, 14, 15 e 16) : abitanti equivalenti = 1500 * (3546+6937) / 41900 = 375
Per la dotazione idrica si è fatto riferimento al Piano Regionale di Risanamento delle Acque della Regione
Lombardia, il quale al capitolo 1 prescrive un fabbisogno base di 200 l/ab*g con un incremento che per città
con più di 100'000 abitanti quale è Sesto San Giovanni, vale 140 l/ab*g ; quindi per i nostri calcoli il valore da
assumere è pari a 340 l/ab*g.
Per il calcolo delle portate reflue si utilizzano le seguenti formulazioni :
Portata media annua : Qma = 0,8 * dotazione idrica * n° abitanti equivalenti / 86400
Portata media giorno max consumo : Qg = Cg * Qma = 1,5 * Qma
Portata massima nel giorno di massimo consumo : Qm = Cm * Qg = 1,5 * Qg
Il coefficiente 0,8 assunto per il calcolo della portata media annua tiene conto che all’incirca il 20% delle
portate idriche non raggiungono la fognatura.
Per la verifica idraulica delle tubazioni sono state ricavate le scale delle portate per tubazioni in gres con
pendenze 5‰ e 6‰ , diametro interno 250 mm, con la formulazione di Gauckler-Strickler :
Q = Ks * A * Rh2/3 * if1/2
Dove :
Ks = coefficiente di scabrezza di Gauckler-Strickler = 100 m1/3 / s
A = area della sezione bagnata [m2]
Rh = raggio idraulico della sezione [m]
if = pendenza del fondo
Andiamo ora a verificare velocità e gradi di riempimento delle varie tratte fognarie :
• Collettore P1-2549 (pendenza 6‰) :
Qma = 0,8 * 340 * 142 / 86400 = 0,45 l/s
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Qg = 1,5 * Qma = 1,5 * 0,45 = 0,67 l/s
Qm = 1,5 * Qg = 1,5 * 0,67 = 1,00 l/s
Il riempimento massimo e la velocità relativi a Qm sono rispettivamente del 10% e di 0,49 m/s.
Per la portata media giornaliera Qma abbiamo una velocità minima di 0,39 m/s > 0,30 m/s .
• Collettore P3-2481 (pendenza 5‰) :
Qma = 0,8 * 340 * 281 / 86400 = 0,88 l/s
Qg = 1,5 * Qma = 1,5 * 0,88 = 1,32 l/s
Qm = 1,5 * Qg = 1,5 * 1,32 = 1,99 l/s
Il riempimento massimo e la velocità relativi a Qm sono rispettivamente del 14% e di 0,55 m/s.
Per la portata media giornaliera Qma abbiamo una velocità minima di 0,41 m/s > 0,30 m/s .
• Collettore P6-2479 (pendenza 6‰) :
Qma = 0,8 * 340 * 239 / 86400 = 0,75 l/s
Qg = 1,5 * Qma = 1,5 * 0,75 = 1,13 l/s
Qm = 1,5 * Qg = 1,5 * 1,13 = 1,69 l/s
Il riempimento massimo e la velocità relativi a Qm sono rispettivamente del 12% e di 0,54 m/s.
Per la portata media giornaliera Qma abbiamo una velocità minima di 0,42 m/s > 0,30 m/s .
• Collettore P7-2386 (pendenza 6‰) :
Qma = 0,8 * 340 * 375 / 86400 = 1,18 l/s
Qg = 1,5 * Qma = 1,5 * 1,18 = 1,77 l/s
Qm = 1,5 * Qg = 1,5 * 1,77 = 2,66 l/s
Il riempimento massimo e la velocità relativi a Qm sono rispettivamente del 14% e di 0,60 m/s.
Per la portata media giornaliera Qma abbiamo una velocità minima di 0,49 m/s > 0,30 m/s .
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RELAZIONE TECNICA RETE ACQUEDOTTO
1. PREMESSE E CRITERI DI PROGETTO
Il progetto della rete di distribuzione acquedottistica annessa al presente progetto definitivo - esecutivo delle
opere di urbanizzazione relative al P.I.I. di Cascina Gatti, è stato approntato sulla base delle indicazioni
ricevute dell’ente gestore del servizio Cap Holding, soprattutto per quanto riguarda la scelta del diametro
della condotta in progetto, frutto di valutazioni sull’ampliamento della rete effettuata dall’ente stesso. Le
indicazioni hanno riguardato il materiale da utilizzare, individuato nell’acciaio per motivi di reperibilità pezzi
speciali in caso di realizzazione nel periodo estivo, la dimensione della tubazione in progetto, individuata in
200 mm di diametro, il numero di collegamenti alla rete esistente, in numero di 4 previsti sulla via Fratelli di
Dio (collettore acciaio DN300 in previsione), via Marie Curie (collettore DN150 esistente), via Molino Tuono
(collettore DN125 in pead esistente) e sulla rotatoria in progetto all’incrocio di via Daniele Manin (collettore
DN200 in acciaio esistente). Il numero di collegamenti realizzati ha consentito di avere una configurazione
ad anello chiuso con conseguente vantaggio in termini di stabilità della pressione e della portata erogata.
Negli incroci di via Marie Curie e di via Molino Tuono sono stati previsti dei manufatti contenenti gli organi di
manovra, in modo da consentire di isolare idraulicamente ciascuna tratta per effettuare eventuali opere di
manutenzione.
Avendo previsto delle tubazioni in acciaio, occorrerà realizzare una protezione catodica che verrà messa in
atto mediante un dispersore che sarà collocato a lato della strada di collegamento alla via Manin. Tale
dispersore non viene incluso nel presente progetto in quanto la realizzazione sarà a cura dell’ente gestore
Cap Holding. Risulta importante precisare che durante le riunioni tenutesi in Comune con Cap Holding è
emerso che vengono garantite solo le portate necessarie al fabbisogno idrico, con una pressione di 2 bar ai
contatori ; quindi per garantirsi i quantitativi d’acqua necessari alla prevenzione incendi, i vari progettisti dei
fabbricati dovranno realizzare delle vasche di accumulo.
2. CARATTERISTICHE TECNICHE DELLA RETE E DEGLI ORGANI DI MANOVRA
Le tubazioni in progetto sono previste in acciaio con diametro nominale pari a 200 mm secondo norma UNI
EN 10224, con giunti a bicchiere sferici saldati; essendo tubazioni di distribuzione di acqua potabile,
dovranno avere il rivestimento interno realizzato secondo il D.M. 6 aprile 2004 n°174 . Il rivestimento esterno
sarà di tipo bituminoso pesante.
Agli incroci delle vie verranno posti dei manufatti in calcestruzzo prefabbricati di diametro interno 120 cm,
contenenti degli organi di manovra ; all’incrocio di via Molino Tuono viene disposto un gruppo di
saracinesche tipo combi a 4 vie con tre saracinesche dn200 sulla rete ed una dn80 che alimenta un idrante
sottosuolo UNI 70, mentre all’incrocio di via Marie Curie viene disposto un gruppo di saracinesche tipo combi
a 3 vie con due saracinesche dn200 sulla rete ed una dn80 che alimenta un idrante sottosuolo UNI 70.
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Committente COOPERATIVA UNIABITA Commessa PII CASCINA GATTI: PROGETTAZIONE DEFINITIVA-ESECUTIVA
R / V / A IPB/IPB/GR
Oggetto Relazione tecnica reti fognarie, acquedotto, gas e teleriscaldamento
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Gli allacci alle utenze sono previsti con delle valvole a TI con comando a volantino di diametro dn65 o dn100
e chiusini in ghisa sferoidale D400.
La sezione di posa dell’acquedotto prevede una tubazione posata in trincea di larghezza 60 cm con
sottofondo, rinfianco e calottatura in sabbia ; la generatrice superiore della tubazione verrà collocata alla
profondità di 100 cm dal piano del marciapiede o della carreggiata stradale.
Tutti i particolari relativi alla rete acquedottistica sono consultabili all’ elaborato grafico RE11.
Per la collocazione dell’acquedotto nelle varie vie si faccia riferimento alle sezioni stradali all’elaborato RE12.
3. CALCOLO DEL FABBISOGNO IDRICO
Il fabbisogno idrico di acqua potabile relativo all’intervento in progetto deve essere distinto nei seguenti
gruppi :
• Fabbisogno utenze residenziali : 1500 abitanti con una dotazione idrica di 340 l/ab*g ;
• Fabbisogno utenze commerciali : si utilizza un dato di bibliografia che indica 19 l/mq*g ;
• Fabbisogno utenze pubbliche (asilo nodo e poliambulatorio) : essendo popolazione fluttuante
assumiamo 200 l/persona*g considerando prudenzialmente 50 persone .
Fabbisogno idrico totale medio annuo [l/g] = 1500 * 340 + 707 * 19 + 200 * 50 =
= 510'000 + 13'433 + 10'000 = 533'433 l/g
Portata media annua : Qma = 533'433 [l/g] / 86400 [s/g] = 6,17 l/s
Portata media giorno max consumo : Qg = Cg * Qma = 1,5 * Qma = 9,26 l/s
Portata di punta nel giorno di massimo consumo : Qm = Cp * Qg = 1,5 * Qg = 13,88 l/s
4. CALCOLO DELLE CONDIZIONI DI TRANSITO DELLA PORTATA
La tubazione in progetto in acciaio DN200 deve convogliare una portata almeno pari al fabbisogno idrico di
punta nel giorno di massimo consumo, pari a 13,88 l/s.
La velocità media vale : U = Qm / A = 0,01388 [m3/s] / 0,0314 [m2] = 0,44 m/s
Il valore ottenuto risulta accettabile in quanto si colloca nell’intervallo compreso tra 0,4 m/s (valore al di sotto
del quale si rischia un eccessivo riscaldamento nei mesi estivi) e 2 m/s (valore al di sopra del quale possono
insorgere delle vibrazioni.
Per calcolare le condizioni di moto all’interno della tubazione ricaviamo il numero di Reynolds Re con la
seguente formulazione :
Re = U * D / υ = 84’000
D = diametro della tubazione = 0,20 m
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Oggetto Relazione tecnica reti fognarie, acquedotto, gas e teleriscaldamento
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υ = viscosità cinematica dell’acqua = 1,00 * 10-6 m2/s
U = velocità media del fluido = 0,44 m/s
Ora calcoliamo il coefficiente λ per via grafica con l’abaco di Moody :
ε = scabrezza acciaio = 0,06 mm
ε / D = 0,06 / 200 = 3,00 * 10-4
Dall’abaco di Moody otteniamo λ = 0,019
Calcoliamo ora il valore della perdita unitaria distribuita all’interno della tubazione :
J = λ * 8 * Q2 / (π2 * g * D5) = 0,00086
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Oggetto Relazione tecnica reti fognarie, acquedotto, gas e teleriscaldamento
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RELAZIONE TECNICA RETE GAS
La quasi totalità dei progettisti dei fabbricati in progetto nell’area, ha deciso di non utilizzare il gas metano, in
quanto per il riscaldamento e l’acqua calda sanitaria utilizzeranno il teleriscaldamento mentre per le cucine
verranno utilizzate piastre ad induzione. Le uniche eccezioni sono relative ai fabbricati di proprietà del
comune, individuati con i numeri 7 e 9, per i quali per sicurezza si è deciso di prevedere allacciamenti alla
rete del gas.
Per il collegamento del fabbricato 7 su via Marie Curie, previa consultazione dei tecnici di A2a, è stata
prevista una tubazione che collega la via Marie Curie con la via Fratelli di Dio, allo scopo di garantire una
pressione di servizio adeguata ; tale tubazione verrà collocata al di sotto della sede stradale dell’estensione
della via Marie Curie, con la generatrice superiore alla profondità di un metro dall’estradosso della sede
stradale.
Per il collegamento del fabbricato 9, situato sulla via Molino Tuono, si prevede un collegamento diretto alla
rete esistente presente sulla via stessa.
Nel presente progetto sono stati soltanto previsti i tracciati delle nuove tubazioni del gas, in quanto il progetto
esecutivo delle reti e l’installazione delle stesse saranno a cura della società A2a, gestore del servizio nel
comune di Sesto San Giovanni .
RELAZIONE TECNICA RETE TELERISCALDAMENTO
Dalla consultazione dei progettisti degli edifici che verranno costruiti sulle superfici fondiarie è emerso che
tutti intendono avvalersi del servizio del teleriscaldamento .
Verrà allora realizzata una nuova rete completa su tutte le strade in progetto, con collegamento alle reti
esistenti in via Manin e via Marie Curie, con due antenne che salgono lungo via Molino Tuono e via Marie
Curie ad alimentare i fabbricati
Ciascun progettista ha provveduto a comunicare le potenze richieste, per riscaldamento ed acqua calda
sanitaria, oltre a specificare le posizioni degli allacci . Tali dati sono stati trasmessi alla società A2a Calore &
Servizi, società che si occupa della gestione del servizio nel comune di Sesto San Giovanni.
Nel corso di più riunioni avute con la suddetta società, presso la sede comunale, sono stati concordati i
percorsi delle reti a livello planimetrico, per la valutazione degli ingombri, ed altimetrico, per la risoluzione
delle interferenze. In tali occasioni sono stati forniti ad A2a dei disegni riportanti anche la presenza degli altri
sottoservizi con le relative quote di posa.
Sulla scorta di tali dati, A2a Calore & Servizi potrà redigere il progetto esecutivo delle sue reti di
teleriscaldamento, con l’esatto dimensionamento delle stesse e un’attenta valutazione delle quote di posa in
maniera da non interferire con gli altri sottoservizi presenti nel progetto delle urbanizzazioni
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Oggetto Relazione tecnica reti fognarie, acquedotto, gas e teleriscaldamento
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VERIFICHE STATICHE DELLE TUBAZIONI
Il presente progetto definitivo esecutivo prevede l’installazione di tubazioni in pvc e c.a. per le acque
meteoriche ed in gres per le acque reflue.
Il regolamento dell’ente gestore dei suddetti servizi, Amiacque S.r.l. prescrive l’esecuzione delle verifiche
statiche delle tubazioni nei seguenti casi :
• In qualunque caso per le tubazioni flessibili (Pvc, Prfv, Pead) ;
• In caso di posa con generatrice superiore a profondità inferiore a 1m nel caso di tubazioni rigide
(calcestruzzo, gres…) .
Nel nostro caso, oltre naturalmente alla verifica dei collettori in pvc, sono state effettuate le verifiche per le
tubazioni in c.a. e in gres, perché per alcune tratte si hanno profondità pari o inferiori a 1m .
Le verifiche statiche sono state effettuate secondo la normativa americana AWWA (American Water Works
Association) in quanto essa risulta la più esaustiva ed affinata a tale scopo.
Oltre al carico statico dovuto al rinterro, è stato anche considerato il carico mobile dovuto ad autocarri tipo
HT45 (secondo legge 313/1976) consistente in un veicolo a 3 assi con sovraccarico su ogni ruota pari a
7500 kg.
Le verifiche per ciascuna tubazione sono riportate all’allegato C alla presente relazione.
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Oggetto ALLEGATO A
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PII CASCINA GATTI
PROGETTAZIONE DEFINITIVA-ESECUTIVA
ALLEGATO A
Dimensionamenti Pozzi Perdenti e Trincee Drenanti
15/10/2012
IL PROGETTISTA GIDUE PROJECT Srl - Via Salutati n. 7 - MILANO
Dott. Ing. Pietro Barcellini
GIDUE PROJECT Srl - Sede di Milano: Via Salutati, 7 – 20144 – Tel: 02/48.18.974 (4 linee R.A.) – Fax: 02/48.18.706
Capitale Sociale i.v.: 10400 € – Contatti: e-mail: [email protected] o dal sito www.gidueproject.it
Partita IVA, Codice Fiscale e Registro Imprese di Milano: 12413000154 – REA: 1555137
DISPERSIONE TRINCEA 1 (t = 12h) K 0,0000025 PERMEABILITA' L 40 LUNGHEZZA TRINCEA l 4,5 LARGHEZZA TRINCEA n 0,4 POROSITA' RIEMPIMENTO α 90 ANGOLO DI SCARPA DEI PARAMENTI
Qp
[mc/10min]TEMP
I [min]
Delta W Δh A Qf
0,000 10 0,000 0,00 180,00 0,000 0,000 20 0,000 0,00 180,00 0,000
0,000 30 0,000 0,00 180,00 0,000 0,000 40 0,000 0,00 180,00 0,000 0,000 50 0,000 0,00 180,00 0,000 0,000 60 0,000 0,00 180,00 0,000 0,000 70 0,000 0,00 180,00 0,000 0,000 80 0,000 0,00 180,00 0,000 0,000 90 0,000 0,00 180,00 0,000 0,000 100 0,000 0,00 180,00 0,000 0,000 110 0,000 0,00 180,00 0,000 0,000 120 0,000 0,00 180,00 0,000 0,000 130 0,000 0,00 180,00 0,000 0,000 140 0,000 0,00 180,00 0,000 0,000 150 0,000 0,00 180,00 0,000 0,000 160 0,000 0,00 180,00 0,000 2,504 170 2,261 0,03 182,79 0,243 2,493 180 4,507 0,06 185,57 0,247
2,481 190 6,738 0,09 188,33 0,251 2,470 200 8,953 0,12 191,07 0,254 2,459 210 11,155 0,15 193,79 0,258 2,448 220 13,341 0,19 196,49 0,262 2,437 230 15,513 0,22 199,18 0,265 2,426 240 17,670 0,25 201,84 0,269 2,415 250 19,812 0,28 204,49 0,272 2,404 260 21,940 0,30 207,12 0,276 2,393 270 24,054 0,33 209,73 0,280 2,382 280 26,152 0,36 212,33 0,283 2,371 290 28,237 0,39 214,90 0,287 2,360 300 30,307 0,42 217,46 0,290 2,349 310 32,362 0,45 220,00 0,294 2,338 320 34,403 0,48 222,53 0,297 2,327 330 36,430 0,51 225,03 0,300 2,316 340 38,442 0,53 227,52 0,304 2,305 350 40,440 0,56 229,99 0,307 2,294 360 42,423 0,59 232,44 0,310 2,283 370 44,392 0,62 234,87 0,314 2,272 380 46,347 0,64 237,29 0,317 2,261 390 48,288 0,67 239,69 0,320 2,250 400 50,214 0,70 242,07 0,324 2,239 410 52,127 0,72 244,43 0,327 2,228 420 54,025 0,75 246,78 0,330 2,217 430 55,909 0,78 249,11 0,333 2,206 440 57,778 0,80 251,42 0,336 2,195 450 59,634 0,83 253,71 0,339
2,184 460 61,475 0,85 255,99 0,343 2,173 470 63,303 0,88 258,25 0,346 2,162 480 65,116 0,90 260,49 0,349 2,151 490 66,915 0,93 262,71 0,352 2,140 500 68,701 0,95 264,92 0,355 2,129 510 70,472 0,98 267,11 0,358 2,118 520 72,230 1,00 269,28 0,361 2,107 530 73,973 1,03 271,44 0,364 2,096 540 75,703 1,05 273,58 0,366 2,085 550 77,418 1,08 275,70 0,369 2,074 560 79,120 1,10 277,80 0,372 2,063 570 80,808 1,12 279,89 0,375 2,052 580 82,482 1,15 281,96 0,378 2,041 590 84,143 1,17 284,01 0,381 2,030 600 85,789 1,19 286,04 0,383 2,019 610 87,422 1,21 288,06 0,386 2,008 620 89,041 1,24 290,06 0,389 1,997 630 90,646 1,26 292,05 0,392 1,986 640 92,238 1,28 294,02 0,394 1,975 650 93,816 1,30 295,97 0,397 1,964 660 95,381 1,32 297,90 0,400 1,953 670 96,932 1,35 299,82 0,402 1,942 680 98,469 1,37 301,72 0,405 1,931 690 99,992 1,39 303,60 0,407 1,920 700 101,503 1,41 305,47 0,410 1,909 710 102,999 1,43 307,32 0,412 1,898 720 104,482 1,45 309,15 0,415
DISPERSIONE TRINCEE 2 e 4 (t=12h) K 0,00000152 PERMEABILITA' L 35 LUNGHEZZA TRINCEA l 5 LARGHEZZA TRINCEA n 0,4 POROSITA' RIEMPIMENTO α 90 ANGOLO DI SCARPA DEI PARAMENTI
Qp
[mc/10min]TEMPI [min] Delta W Δh A Qf
0,000 10 0,000 0,00 175 0,000 0,000 20 0,000 0,00 175 0,000
0,000 30 0,000 0,00 175 0,000 0,000 40 0,000 0,00 175 0,000 0,000 50 0,000 0,00 175 0,000 0,000 60 0,000 0,00 175 0,000 0,000 70 0,000 0,00 175 0,000 0,000 80 0,000 0,00 175 0,000 0,000 90 0,000 0,00 175 0,000 0,000 100 0,000 0,00 175 0,000 0,000 110 0,000 0,00 175 0,000 0,000 120 0,000 0,00 175 0,000 2,824 130 2,680 0,04 178 0,144 2,823 140 5,357 0,08 181 0,146 2,820 150 8,029 0,11 184 0,149 2,815 160 10,692 0,15 187 0,151
2,810 170 13,349 0,19 190 0,154 2,805 180 15,998 0,23 193 0,156
2,800 190 18,639 0,27 196 0,159 2,795 200 21,273 0,30 199 0,161 2,790 210 23,899 0,34 202 0,164 2,785 220 26,518 0,38 205 0,166 2,780 230 29,130 0,42 208 0,169 2,775 240 31,734 0,45 211 0,171 2,770 250 34,330 0,49 214 0,173 2,765 260 36,919 0,53 217 0,176 2,760 270 39,501 0,56 220 0,178 2,755 280 42,075 0,60 223 0,181 2,750 290 44,642 0,64 226 0,183 2,745 300 47,202 0,67 229 0,186 2,740 310 49,754 0,71 232 0,188 2,735 320 52,299 0,75 235 0,190 2,730 330 54,836 0,78 238 0,193 2,725 340 57,366 0,82 241 0,195 2,720 350 59,888 0,86 243 0,197 2,715 360 62,404 0,89 246 0,200 2,710 370 64,911 0,93 249 0,202 2,705 380 67,412 0,96 252 0,205 2,700 390 69,905 1,00 255 0,207 2,695 400 72,391 1,03 258 0,209 2,690 410 74,869 1,07 261 0,212 2,685 420 77,340 1,10 263 0,214 2,680 430 79,804 1,14 266 0,216 2,675 440 82,261 1,18 269 0,219 2,670 450 84,710 1,21 272 0,221 2,665 460 87,152 1,25 275 0,223 2,660 470 89,586 1,28 277 0,225 2,655 480 92,014 1,31 280 0,228 2,650 490 94,434 1,35 283 0,230 2,645 500 96,846 1,38 286 0,232 2,640 510 99,252 1,42 288 0,234 2,635 520 101,650 1,45 291 0,237 2,630 530 104,041 1,49 294 0,239 2,625 540 106,425 1,52 297 0,241 2,620 550 108,802 1,55 299 0,243 2,615 560 111,171 1,59 302 0,246 2,610 570 113,533 1,62 305 0,248 2,605 580 115,888 1,66 307 0,250 2,600 590 118,235 1,69 310 0,252 2,595 600 120,576 1,72 313 0,255 2,590 610 122,909 1,76 315 0,257 2,585 620 125,235 1,79 318 0,259 2,580 630 127,554 1,82 321 0,261 2,575 640 129,866 1,86 323 0,263 2,570 650 132,170 1,89 326 0,265 2,565 660 134,468 1,92 329 0,268 2,560 670 136,758 1,95 331 0,270 2,555 680 139,041 1,99 334 0,272 2,550 690 141,317 2,02 337 0,274 2,545 700 143,586 2,05 339 0,276 2,540 710 145,847 2,08 342 0,278 2,535 720 148,102 2,12 344 0,280
DISPERSIONE TRINCEA 3 (t = 12h) K 0,00000152 PERMEABILITA' L 15 LUNGHEZZA TRINCEA l 3,5 LARGHEZZA TRINCEA n 0,4 POROSITA' RIEMPIMENTO PORRE n=1 PER TRINCEE NON RIEMPITE α 90 ANGOLO DI SCARPA DEI PARAMENTI
Qp
[mc/10min]TEMPI [min] Delta W Δh A Qf
0,000 10 0,000 0,00 52,50 0,000 0,000 20 0,000 0,00 52,50 0,000
0,000 30 0,000 0,00 52,50 0,000 0,000 40 0,000 0,00 52,50 0,000 0,000 50 0,000 0,00 52,50 0,000 0,000 60 0,000 0,00 52,50 0,000 0,000 70 0,000 0,00 52,50 0,000 0,000 80 0,000 0,00 52,50 0,000 0,000 90 0,000 0,00 52,50 0,000 0,000 100 0,000 0,00 52,50 0,000 0,000 110 0,000 0,00 52,50 0,000 0,000 120 0,000 0,00 52,50 0,000 0,000 130 0,000 0,00 52,50 0,000 1,212 140 1,169 0,06 54,56 0,043 1,197 150 2,321 0,11 56,59 0,045 1,190 160 3,465 0,16 58,60 0,046 1,183 170 4,600 0,22 60,60 0,048 1,176 180 5,726 0,27 62,59 0,050
1,169 190 6,843 0,33 64,56 0,051 1,162 200 7,952 0,38 66,51 0,053 1,155 210 9,053 0,43 68,45 0,055 1,148 220 10,145 0,48 70,37 0,056 1,141 230 11,228 0,53 72,28 0,058 1,134 240 12,303 0,59 74,18 0,059 1,127 250 13,369 0,64 76,05 0,061 1,120 260 14,426 0,69 77,92 0,062 1,113 270 15,475 0,74 79,77 0,064 1,106 280 16,516 0,79 81,60 0,065 1,099 290 17,548 0,84 83,42 0,067 1,092 300 18,571 0,88 85,22 0,068 1,085 310 19,586 0,93 87,01 0,070 1,078 320 20,593 0,98 88,78 0,071 1,071 330 21,591 1,03 90,54 0,073 1,064 340 22,581 1,08 92,29 0,074 1,057 350 23,562 1,12 94,01 0,076 1,050 360 24,535 1,17 95,73 0,077 1,043 370 25,499 1,21 97,43 0,079 1,036 380 26,455 1,26 99,11 0,080 1,029 390 27,403 1,30 100,78 0,081 1,022 400 28,342 1,35 102,44 0,083 1,015 410 29,273 1,39 104,08 0,084 1,008 420 30,196 1,44 105,70 0,085 1,001 430 31,110 1,48 107,31 0,087
0,994 440 32,016 1,52 108,91 0,088 0,987 450 32,914 1,57 110,49 0,089 0,980 460 33,803 1,61 112,06 0,091 0,973 470 34,684 1,65 113,61 0,092 0,966 480 35,557 1,69 115,15 0,093 0,959 490 36,421 1,73 116,67 0,095 0,952 500 37,277 1,78 118,18 0,096 0,945 510 38,125 1,82 119,67 0,097 0,938 520 38,965 1,86 121,15 0,098 0,931 530 39,797 1,90 122,62 0,099 0,924 540 40,620 1,93 124,07 0,101 0,917 550 41,435 1,97 125,50 0,102 0,910 560 42,242 2,01 126,93 0,103 0,903 570 43,041 2,05 128,33 0,104 0,896 580 43,832 2,09 129,73 0,105 0,889 590 44,614 2,12 131,11 0,106 0,882 600 45,389 2,16 132,47 0,108 0,875 610 46,155 2,20 133,82 0,109 0,868 620 46,913 2,23 135,16 0,110 0,861 630 47,663 2,27 136,48 0,111 0,854 640 48,405 2,31 137,79 0,112 0,847 650 49,139 2,34 139,08 0,113 0,840 660 49,865 2,37 140,36 0,114 0,833 670 50,583 2,41 141,62 0,115 0,826 680 51,292 2,44 142,87 0,116 0,819 690 51,994 2,48 144,11 0,117 0,812 700 52,688 2,51 145,33 0,118 0,805 710 53,374 2,54 146,54 0,119 0,798 720 54,051 2,57 147,73 0,120
N° Commessa 909.01 Codice Doc. R04
Committente COOPERATIVA UNIABITA Commessa PII CASCINA GATTI: PROGETTAZIONE DEFINITIVA-ESECUTIVA
R / V / A IPB/IPB/GR
Oggetto ALLEGATO B
Rev - Data 01 - 15/10/12
PII CASCINA GATTI
PROGETTAZIONE DEFINITIVA-ESECUTIVA
ALLEGATO B
Verifiche Manufatti gettati in opera
15/10/2012
IL PROGETTISTA GIDUE PROJECT Srl - Via Salutati n. 7 - MILANO
Dott. Ing. Pietro Barcellini
GIDUE PROJECT Srl - Sede di Milano: Via Salutati, 7 – 20144 – Tel: 02/48.18.974 (4 linee R.A.) – Fax: 02/48.18.706
Capitale Sociale i.v.: 10400 € – Contatti: e-mail: [email protected] o dal sito www.gidueproject.it
Partita IVA, Codice Fiscale e Registro Imprese di Milano: 12413000154 – REA: 1555137
VERIFICHE STRUTTURALI E GEOTECNICHE MANUFATTO DI INGRESSO AL LAGO
N° Commessa 909.01 Codice Doc. R04
Committente COOPERATIVA UNIABITA Commessa PII CASCINA GATTI: PROGETTAZIONE DEFINITIVA-ESECUTIVA
R / V / A IPB/IPB/GR
Oggetto ALLEGATO C
Rev - Data 01 - 15/10/12
PII CASCINA GATTI
PROGETTAZIONE DEFINITIVA-ESECUTIVA
ALLEGATO C
Verifiche Statiche delle Tubazioni
15/10/12
IL PROGETTISTA GIDUE PROJECT Srl - Via Salutati n. 7 - MILANO
Dott. Ing. Pietro Barcellini
GIDUE PROJECT Srl - Sede di Milano: Via Salutati, 7 – 20144 – Tel: 02/48.18.974 (4 linee R.A.) – Fax: 02/48.18.706
Capitale Sociale i.v.: 10400 € – Contatti: e-mail: [email protected] o dal sito www.gidueproject.it
Partita IVA, Codice Fiscale e Registro Imprese di Milano: 12413000154 – REA: 1555137
VERIFICA STATICA TUBAZIONI IN PVC
I collettori fognari di smaltimento acque meteoriche, nei tratti iniziali delle reti, sono realizzati in pvc dn 200
mm classe di resistenza SN 8 (cioè caratterizzati da una rigidezza minima anulare di 8 kN/mq).
Le tubazioni in pvc appartengono alla categoria delle tubazioni flessibili ; in questo caso la verifica statica
non consiste in una verifica di rottura come quella prevista per i tubi rigidi, ma in una verifica di deformazione
massima.
La verifica statica viene condotta secondo la normativa americana AWWA (American Water Works
Association) C950/88, che si riferisce a tubi in pressione in resine termoindurenti rinforzati con fibre di vetro,
ma che può essere ragionevolmente estesa a tutti i materiali plastici ed alle tubazioni flessibili in generale.
Le verifiche vanno effettuate considerando le caratteristiche di resistenza a lungo termine dei materiali in
quanto i materiali plastici presentano un decadimento nel tempo delle caratteristiche meccaniche.
Per tubazioni in pvc l’inflessione diametrale a lungo termine non deve superare il 5% del diametro iniziale
della condotta.
Dati di ingresso
Diametro esterno del tubo De = 20 cm
Diametro interno del tubo Di = 18,8 cm
Rigidità anulare della tubazione SN = 8 kN/mq
Altezza di ricopertura minima del tubo su estradosso H = 0,600 m
Larghezza di trincea su generatrice superiore 0,600 m
Angolo di appoggio a fondo scavo 180 °
Peso specifico del terreno di ricoprimento γt = 1,8 t/mc
Tipo di automezzo per carico mobile Autocarro HT45
Modulo di elasticità pvc a lungo termine Et = 1500 N/mm²
Calcolo della rigidezza trasversale
La rigidezza trasversale si calcola con la seguente formulazione :
RG = Et * I / Dm3 = 0,370 N/cm2 = 3700 N/m2
I = momento di inerzia = s3 / 12 = 63 / 12 = 18 mm3
Dm = diametro medio della tubazione = 194 mm
Calcolo del carico verticale dovuto al terreno
Wc = γt * H * De = 20,95 N/cm
Calcolo del carico verticale mobile dovuto al traffico
Il carico più oneroso per la circolazione su strada è quello connesso con l’autocarro HT45 (massa del
convoglio 45 t ; tre assi ; sovraccarico massimo ruota 7500 kg). Per questo convoglio vale :
pv = 43100 * H -1.206 = 79805 N/mq
φ = fattore dinamico = 1 + 0,3 / H = 1,375
WL = pv * φ * De = 219,46 N/cm
Calcolo del massimo valore di deformazione diametrale
La massima deformazione diametrale della tubazione si ricava con la seguente formula :
Δy = [(Fr * Wc + WL ) * Kx] / (8 * RG + 0,061 * Ka * Es )
Fr = fattore di ritardo d’inflessione = 2,0 (rinterro poco profondo con grado di costipamento elevato)
Kx = coefficiente d’inflessione = 0,083 (angolo di posa 180°)
Ka = 0,75 (altezza di rinterro H < 4,9 m)
Es = modulo di elasticità del terreno di riempimento (assunto 690 N/cm² per sabbia con alto grado di
costipazione)
Δy = [(2 * 20,95 + 219,46) * 0,083] / (8 * 0,419 + 0,061 * 0,75 * 690) =
= 21,69 / 34,91 = 0,62 cm < Δy,max = 0,05 * 20 = 1,00 cm
VERIFICA STATICA TUBAZIONI IN CALCESTRUZZO ARMATO
Le tubazioni in calcestruzzo armato appartengono alla categoria delle tubazioni rigide, in quanto
presentano un modulo elastico maggiore di quello del terreno circostante. Per tali tubazioni la resistenza
sotto carico è limitata da uno stato limite ultimo di rottura, senza deformazioni significative della sezione.
Dati generali
Di = 0,30 m
Diametro interno della
tubazione
De = 0,40 m Diametro esterno della tubazione
B = 0,80 m Larghezza trincea
H = 1,00 m Altezza di ricoprimento
Per quanto riguarda il carico di rottura devono essere impiegate delle tubazioni con un valore minimo
determinato sulla base delle prove su tre appoggi, eseguite secondo UNI EN 1916, pari a 60 kN/m
Carico di rottura = 60000,00 N/m
Sottofondo in sabbia spessore 15 cm
Rinfianco e calottatura in calcestruzzo
Calcolo del carico dovuto al rinterro (UNI 7517/76) H < 3,5 * B quindi la posa avviene in trincea larga
Qewt = Ce * γt * D2 = 12384,00 N/m
Qewt = carico verticale sul tubo [N/m] Ce = Coefficiente di carico nella posa in trincea larga = 0,1 + 1,68 * (H/De) = 4,30 γt = Peso specifico del terreno = 18000 N/mc Calcolo del carico dovuto ai sovraccarichi mobili (UNI 7517/76) Assumiamo il carico più gravoso, corrispondente al convoglio HT45 secondo legge 313/1976,
consistente in un veicolo a 3 assi con sovraccarico su ogni ruota pari a 7500 kg
pv = 43100 * H-1,206 = 43100,00 N/mq φ = fattore dinamico = 1+(0,3/H) = 1,3 pvc = pv * φ * De = 22412,00 N/m Risultante dei carichi ovalizzanti Qt = Qewt + pvc = 34796,00 N/m Valutazione del coefficiente di posa Abbiamo una posa con sottofondo in sabbia e rinfianco fino a metà tubo in calcestruzzo, quindi una
sezione di posa assimilabile cautelativamente alla tipo 3 corrispondente ad un fattore di posa
K = 2 Qr =K*Q= 120000 N/m Verifica allo stato limite ultimo La verifica avviene confrontando il carico di rottura e quello ovalizzante, assicurandosi che il coefficiente
di sicurezza sia maggiore del valore pari a 1,5
Fs = fattore di sicurezza = Qr / Qt = 3,45 >1,5
VERIFICA STATICA TUBAZIONI IN GRES Le tubazioni in gres appartengono alla categoria delle tubazioni rigide, in quanto presentano un
modulo elastico maggiore di quello del terreno circostante. Per tali tubazioni la resistenza sotto carico
è limitata da uno stato limite ultimo di rottura, senza deformazioni significative della sezione.
Dati generali
Di = 0,25 m
Diametro interno della
tubazione
De = 0,32 m Diametro esterno della tubazione
B = 0,80 m Larghezza trincea
H = 0,80 m Altezza di ricoprimento
Classe tubazione = 240
Carico di rottura = Classe * D / 1000 = 60000,00 N/m
Sottofondo in sabbia spessore 15 cm
Rinfianco e calottatura in calcestruzzo
Calcolo del carico dovuto al rinterro (UNI 7517/76) H < 3,5 * B quindi la posa avviene in trincea larga Qewt = Ce * γt * De2 = 7925,76 N/m
Qewt = carico verticale sul tubo [N/m] Ce = Coefficiente di carico nella posa in trincea larga = 0,1 + 1,68 * (H/D) = 4,30 γt = Peso specifico del terreno = 18000 N/mc Calcolo del carico dovuto ai sovraccarichi mobili (UNI 7517/76) Assumiamo il carico più gravoso, corrispondente al convoglio HT45 secondo legge 313/1976,
consistente in un veicolo a 3 assi con sovraccarico su ogni ruota pari a 7500 kg
pv = 43100 * H-1,206 = 56409,30 N/mq φ = fattore dinamico = 1+(0,3/H) = 1,375 pvc = pv * φ * D = 24820,09 N/m Risultante dei carichi ovalizzanti Qt = Qewt + pvc = 32745,85 N/m Valutazione del coefficiente di posa Abbiamo una posa con sottofondo in sabbia e rinfianco in calcestruzzo, quindi una sezione di posa
tipo 4 corrispondente ad un fattore di posa
K = 2,8 Qr =K*Q= 168000 N/m Verifica allo stato limite ultimo La verifica avviene confrontando il carico di rottura e quello ovalizzante, assicurandosi che il
coefficiente di sicurezza sia maggiore del valore pari a 1,5
Fs = fattore di sicurezza = Qr / Qt = 5,13 >1,5