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120 - Avventure nel mondo 1 | 2020 Testo e foto del coordinatore Tiziano Pilosio La PUNA è veramente INCANTATA Da un Argentina - Puna Incantata, gruppo Tiziano Pilosio Da un Tutto Cile Gruppo Emiliani Testo e foto della coordinatrice Katia Emiliani N on un viaggio, ma bensì quattro. Quattro regioni differenti: dal deserto di San Pedro di Atacama, coi suoi salar, i laghi, la cordigliera e i Geyser. Poi l’incantevole isola di Chiloè con le sue chiese e i pinguini, e la regione dei laghi. Regione dell’Aysen: cos’è più bello?? la Laguna San Rafael col suo ghiacciao e gli icebergs o la Capilla de Marmol nel Lago General Carrera? Che dire poi dei parchi e della Carretera Austral? Per finire Santiago, Valparaiso, Vina del Mar, le case e la storia di Pablo Neruda, i murales e le vallate con le aziende vinicole. Finiamo in bellezza con la cucina dal pesce alla carne e l’ottimo vino. E la gente? semplici, gentili, premurosi. Roma/Milano-Madrid – Santiago DOM. – SANTIAGO 10/01 – DOM. - H. 9.45/10.45 noi da Roma arriviamo prima, aspettiamo gli altri, col minibus andiamo in albergo. E’ sempre bello tornare all’Happy House. Poi tutti insieme alla scoperta della città, fa caldo e c’è il sole. A piedi andiamo in centro (non distante) cambiamo i soldi, oggi essendo domenica c’è aperta la CASA DE CAMBIO – Casa Matriz Catedral n° 1027. Inizia il giro: Palacio de la Moneda, Museo Cileno de Arte Precolombino (ma è chiuso), Catedral Metropolitana, Plaza de Armas, poi tra vicoletti e primi acquisti, andiamo al Barrio Lastarria al Sur Patagonico per prenotare, ma è chiuso per turno, attraversiamo il parco Forestal e il ponte sul Rio Mapocho ed ecco i bellissimi Murales del quartiere Bellavista. Foto a raffica, poi visitiamo la Chascona (una delle case di Pablo Neruda che nella mia precedente visita non avevo visto). Si entra in piccoli gruppi: è bella e molto interessante. Poi al Cerro San Cristobal, prendiamo la funicolare ed arriviamo al parco, il panorama sulla città è bellissimo, poi a piedi fino alla statua della Vergin de la Immaculata Concepcion. Ci fermiamo a cena a Bellavista, al AZUL PROFUNDO, mangiamo dentro, perché è molto più bello, telescopi, arredi in stile marinaro e cibo delizioso. Siamo stanchi e prendiamo i taxi per il ritorno. 11/01 – LUN. - h. 12.15/14.25 Volo per Calama-S.Pedro de Atacama- La Cordillera de la Sal - Valle de la Muerte - Tres María - Valle de la Luna Alle 10 il pulmino di ieri ci porta all’aeroporto, volo regolare per Calama, tempo bello anche oggi. A Calama c’è Carlos ad aspettarci, andiamo subito verso San Pedro, la strada corre dritta tra terreni aridi e vediamo in lontananza le Ande incappucciate di neve. Qualche sosta per le foto, poi Valle de la Muerte, una depressione di terre rossicce con curiose forme di pietre erose, vediamo un turista cadere e per fortuna rimanere incastrato fra due sassi, altrimenti.... quindi fate molta attenzione .La Cordillera de la Sal, tutto bianco, sembra sia nevicato, Tres María e da lì a piedi fino alla Valle de la Luna, immensa depressione circondata da colline, con CILE RACCONTI DI VIAGGIO | Cile www.avventu.re/5975 non un viaggio, bensì quattro… deserto, salar, laghi, cordillera e geiser

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120 - Avventure nel mondo 1 | 2020

RACCONTI DI VIAGGIO | Iran

Testo e foto del coordinatore Tiziano Pilosio

La PUNA è veramente INCANTATA

Da un Argentina - Puna Incantata, gruppo Tiziano Pilosio

avventu.re/6010 RACCONTI DI VIAGGIO | ArgentinaRACCONTI DI VIAGGIO | Iran

Da un Tutto Cile Gruppo Emiliani

Testo e foto della coordinatrice Katia Emiliani

Non un viaggio, ma bensì quattro. Quattro regioni differenti: dal deserto di San Pedro di Atacama, coi suoi salar, i laghi, la

cordigliera e i Geyser. Poi l’incantevole isola di Chiloè con le sue chiese e i pinguini, e la regione dei laghi. Regione dell’Aysen: cos’è più bello?? la Laguna San Rafael col suo ghiacciao e gli icebergs o la Capilla de Marmol nel Lago General Carrera? Che dire poi dei parchi e della Carretera Austral? Per finire Santiago, Valparaiso, Vina del Mar, le case e la storia di Pablo Neruda, i murales e le vallate con le aziende vinicole. Finiamo in bellezza con la cucina dal pesce alla carne e l’ottimo vino. E la gente? semplici, gentili, premurosi.

Roma/Milano-Madrid – Santiago DOM. –SANTIAGO

10/01 – DOM. - H. 9.45/10.45 noi da Roma arriviamo prima, aspettiamo gli altri, col minibus andiamo in albergo. E’ sempre bello tornare all’Happy House.

Poi tutti insieme alla scoperta della città, fa caldo e c’è il sole. A piedi andiamo in centro (non distante) cambiamo i soldi, oggi essendo domenica c’è aperta la CASA DE CAMBIO – Casa Matriz Catedral n° 1027.Inizia il giro: Palacio de la Moneda, Museo Cileno de Arte Precolombino (ma è chiuso), Catedral Metropolitana, Plaza de Armas, poi tra vicoletti e primi acquisti, andiamo al Barrio Lastarria al Sur Patagonico per prenotare, ma è chiuso per turno, attraversiamo il parco Forestal e il ponte sul Rio Mapocho ed ecco i bellissimi Murales del quartiere Bellavista. Foto a raffica, poi visitiamo la Chascona (una delle case di Pablo Neruda che nella mia precedente visita non avevo visto). Si entra in piccoli gruppi: è bella e molto interessante. Poi al Cerro San Cristobal, prendiamo la funicolare ed arriviamo al parco, il panorama sulla città è bellissimo, poi a piedi fino alla statua della Vergin de la Immaculata Concepcion. Ci fermiamo a cena a Bellavista, al AZUL PROFUNDO, mangiamo dentro, perché è molto più bello, telescopi, arredi

in stile marinaro e cibo delizioso. Siamo stanchi e prendiamo i taxi per il ritorno.

11/01 – LUN. - h. 12.15/14.25 Volo per Calama-S.Pedro de Atacama- La Cordillera de la Sal - Valle de la Muerte - Tres María - Valle de la Luna

Alle 10 il pulmino di ieri ci porta all’aeroporto, volo regolare per Calama, tempo bello anche oggi. A Calama c’è Carlos ad aspettarci, andiamo subito verso San Pedro, la strada corre dritta tra terreni aridi e vediamo in lontananza le Ande incappucciate di neve. Qualche sosta per le foto, poi Valle de la Muerte, una depressione di terre rossicce con curiose forme di pietre erose, vediamo un turista cadere e per fortuna rimanere incastrato fra due sassi, altrimenti....quindi fate molta attenzione .La Cordillera de la Sal, tutto bianco, sembra sia nevicato, Tres María e da lì a piedi fino alla Valle de la Luna, immensa depressione circondata da colline, con

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non un viaggio, bensì quattro… deserto, salar, laghi, cordillera e geiser

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La PUNA è veramente INCANTATA

RACCONTI DI VIAGGIO | Cile

affioramenti salini in forma di sculture, Anfiteatro, dunas, saliamo al mirador y puesta de sol, ansanti dopo la salita, ci sediamo sulla duna e ci godiamo il tramonto sui vulcani e sulla Cordillera de la Sal, dopo le ultime fato andiamo a San Pedro, il nostro albergo è un pò fuori e isolato così Carlos ci accompagna a comprare polli allo spedo, patatine e birre. Arriviamo alla Casa Redonda alle 9.30. Catalina, la giovane proprietaria ci stà aspettando, le camere sono belle, c’è la cucina e una grande sala dove possiamo mangiare.

12/01 – MAR. - S.PEDRO - LAGUNA CHAXA (Salar de A tacama),PUEBLO DE SOCAIRE, LAGUNAS MISCANTI y MENIQUES, PUEBLO DE TOCONAO

Sveglia presto, Catalina ci ha fatto trovare la colazione, alle 7.30 si parte per la Ruta del Desierto, ci fermiamo a comprare casse di acqua che terremo sul pulmino, a 40 km. da San Pedro sull’altopiano di Chajnantor c’è il più grande radiotelescopio al mondo ALMA. Carlos è molto bravo e ci spiega tutto quello che vediamo. Ci fermiamo alla Reserva National los Flamencos con un piccolo museo, Carlos ci prepara la colazione. Attorno a noi i colori bianco, azzurro, rosa, grigio si alternano come su una tavolozza da pittore, poi il Pueblo de Socaire con la chiesa dal soffitto di cactus, Lagunas Miscanti y Meñiques, pueblo de Toconao con la chiesa di roccia vulcanica e la vicina Quebrada de Jere. Il ritorno doveva essere circa alle H.15 ma per andare a vedere il cimitero di Toconao ci insabbiamo, con varie bizzarre manovre Carlos tenta di liberarsi, ma invano occorre chiamare qualcuno e così noi andiamo in centro, giriamo tra i negozietti, ci mangiamo un gelato e aspettiamo Carlos che arriva dopo due ore. Torniamo in albergo, Catalina telefona al taxi, ci sono 15/20 minuti a piedi per il centro, ma tutti sono stanchi, anche perchè l’effetto dell’altitudine si è sentito, alcuni di noi hanno preso il Diamox . Oggi siamo arrivati a 4300 metri. Io vado in agenzia per pagare, mi dà il programma dei prossimi giorni più le avvertenze: alla sera non mangiare carne rossa, non bere alcolici, durante il giorno bere MINIMO 3 LITRI DI ACQUA (serve ad ossigenare il cervello) stare molto attenti ai primi sentori di malore: mal di testa, giramenti e vomito. I ragazzi vanno in diverse agenzie ad informarsi per il tour notturno nel deserto dove con grandi telescopi si possono osservare le galassie, le nebulose, i pianeti e altri corpi celesti, ma poi il tempo incerto li dissuade. Giretto piccolo in questo bellissimo paese e poi al ristorante ADOBE, bella costruzione tipica attorno ad un cortiletto dove accendono un fuoco, mangiamo bene: agnello, carne e dolci. Poi arrivano anche i suonatori. Torniamo col taxi e il nostro albergo perso nel nulla ci da la possibilità di ammirare una stellata unica.

13/01 – MER. – LAGUNA Y SALAR DE TARA – QUEPIACO – MONJIES DE LA PACANA – CATEDRALES

Si parte alle 8 dopo aver fatto colazione, oggi come autista abbiamo Victor. SALAR DE TARA, escursione molto impegnativa, si raggiungono i 4300 metri (con punte di 4800), ma è la più spettacolare, prendiamo la strada nel Desierto, a sinistra il confine con la Bolivia e a destra a 115 km l’Argentina. S’intravede la Laguna Blu Cilena, il cielo blu con qualche nuvola bianca contrasta con le montagne rosse e bianche, vediamo vigogne pascolare, riescono sempre a trovare qualcosa dove a noi sembra ci sia solo terra. La Laguna Verde (Bolivia), il lago Tripartido (tre frontiere) il Salar de Puksa, il Volcan Pili, la reserva National de Los Flamencos, El Indio, una roccia altissima, Quepiaco, Monjes Blancos de la Pacana, Catedrales, laguna y Salar de Tara dove abbiamo fatto il pranzo, oggi vino rosso cileno (è concesso un bicchiere). Una successione di meraviglie e colori. Rientro approssimato h 16 ma catastrofe arriviamo dopo tre ore. Nel rientro Victor ha sbagliato pista e ci siamo insabbiati...ANCORA, tutti giù, spingendo riesce a uscire e ZAC ..ancora e poi ancora. Ci sediamo sul bordo della pista e aspettiamo. Per fortuna in lontananza le ultime due macchine che erano alla riserva ci vedono e ci vengono in aiuto. Gli spiegano quale pista fare poi loro se ne vanno e noi...speriamo di tornare a casa. Arriviamo tardi e stanchi e molti oggi hanno risentito dell’altitudine, anch’io ho ripreso il Diamox, ma lo sospendo perchè dà gli stessi sintomi di chi sta male. In tre rimaniamo in albergo, WIFI, diario, bucato...le solite cose, ma poi mi pento, San Pedro è deliziosa e non ho visto niente. Me ne pentirò...stanchezza??? a casa ci si riposa, in viaggio bisogna vedere il più possibile. La cosa più brutta è tornare a casa e dire...non ho fatto.Gli altri in paese al ristorante La Casona, buono anche meglio dell’Adobe.

14/01 – GIO. - EL TATIO – PUEBLO DE CASPANA – CHIU-CHIU – PUKARA DE LASANA – AEROPORTO - h. 18.40 arr. A P.Montt h. 22.55

Sveglia presto, alle 5 arriva Carlos. E’ buio e fa freddo, vestirsi a cipolla con tutto quello che avete in valigia, h. 7.14 siamo al Tatio ci sono -4 gradi. Il sole si sta alzando, giriamo attorno ai geyser (in tutto 64 ed un centinaio di fumarole) tra colonne di vapore, coi suoi 4300 m.s.l.m. il Tatio è il campo geotermico più alto del mondo, a poca distanza s’è in costruzione una centrale termoelettrica in collaborazione con l’Enel (anni fa tentarono da soli, ma ci fu un’esplosione con collassamento di alcuni Geyser) . Il vapore si sta colorando dei riflessi del sole che si sta alzando, è uno spettacolo unico. Fare attenzione dove si cammina

e tenersi lontani dalle bocche, specialmente dall’ASSASINO, chiamato così perché anni fa degli incauti turisti vi sono precipitati dentro. Giriamo per il parco dove Carlos ci spiega fauna e flora, poi tutti (quasi, io e altri due no) in piscina. Si divertono e dicono che è meraviglioso e quando escono non è freddo, poi tutti a fare la colazione super che Carlos ci sta preparando, oggi anche cioccolata calda (messa dentro una buca), voleva farci anche le uova bollite, ma non le ha trovate. Alle 10.30 usciamo per la strada ci fa vedere la LLARITA una pianta resinosa in estinzione, vediamo anche un Lama e

alcune vigogne. La vegetazione è brulla, ma in lontananza si vedono macchie bianche di sale e laghetti blu. Alle 12.30 siamo al Mirador e alle 13 a CASPANA dove c’è la seconda chiesa più vecchia col tetto di paglia e il portale azzurro (ma è chiusa),vediamo il cimitero, poi Chiu-Chiu con la sua bella chiesa bianca, facciamo il pranzo nella piazzetta del paese. Petto di pollo alla griglia, verdure, avocado e VINO. Poi Pukara valle de Lasana, su è giù per stradelle impervie, il Forte Indios a difesa

Contro gli Incas. Alle 15 partiamo per l’aeroporto, arriviamo alle 15.30, salutiamo Carlos bravissima guida e autista. Dargli 100 euro è stato il minimo per tutto quello che ha fatto per noi. Per fortuna siamo molto in anticipo, perché ci mettono sul volo delle 15.35 perché il nostro ha un ritardo di 50 minuti e non avremmo preso la coincidenza. Volo regolare, alle 18 siamo a Santiago abbiamo il tempo per mangiare qualcosa e alle 21.10 partiamo per Puerto Montt. Arrivo alle 23, all’aeroporto c’è Helmuth che ci aspetta, bacia tutti, è molto socievole, ride e scherza, ci accompagna all’albergo, la zona non è un granchè: bar con ragazze sulla porta, sono gentili, sorridono e ti invitano ad entrare. L’albergo è al secondo piano. Carino, belle camere e buona la colazione, personale gentile.

15/01 – P.MONTT- ISLA DE CHILOE’ - QUEMCHI – DALCAHUE – ISLA DE QUINCHAO - –

h. 9.15 arriva Helmuth, oggi ride meno (è molto lunatico, passa troppo tempo al telefono a far contratti, ma con noi è premuroso e fa di tutto per accontentarci) attraversiamo Puerto Montt e ci spiega molte cose: il salmone, la loro principale attività, dai concimi, all’allevamento e all’esportazione. Il grande sviluppo della città: la popolazione in 15 anni è aumentata da 60.000 a 250.000. Il clima: piove 220 giorni all’anno. Riteniamoci fortunati, adesso ci sono nuvole e sole, ma alle 11 comincia a piovere. Cambiamo programma: dovevamo andare alla Pinguinera, ma le condizioni del mare non permette l’uscita delle barche. Così andiamo per chiese: un’altra delle attrattive di questa bellissima

Testo e foto della coordinatrice Katia Emiliani

CILEnon un viaggio, bensì quattro… deserto, salar, laghi, cordillera e geiser

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RACCONTI DI VIAGGIO | Cile

isola CHILOE’. Le chiese patrimonio dell’Unesco sono 17, ne vedremo alcune. Dopo 62 km. siamo a Pargua dove si prende il traghetto per Chacao, poi Ancud, soste per foto . Poi comincia a piovere. Andiamo a Quemchi, passeggiata sul lungomare, mangiamo le buonissime empanada con centolla, gamberi e altro al Ristorante El Chejo. H.12.45 siamo a Dalcahue, la chiesa di Nuestra Senora de Los Dolores, poi shopping nei negozi artigianali. Tenaun e la sua bella chiesa bianca e azzurra con le tre torri blu e le stelle sul frontale. Esce il sole che si alterna alle nuvole . Alle 15.50 imbarco per l’isola di Quinchao, Curaco de Velez: la chiesa e il museo, poi ad Achao, la Iglesia Santa Maria de Loreto la chiesa di legno più vecchia dell’arcipelago rivestita in scandole di alerce, poi torniamo a Chiloè ai nostri bellissimi Palafitos sul fiume Gamboa. C’è una scorciatoia per il paese, in piazza c’è festa con musica e i miei “vecchietti” si scatenano in balli. Noi “Over” quando vogliamo, diamo dei punti a tutti.Foto alla bellissima Iglesia San Francisco de Castro, progettata dall’italiano Eduardo Provasoli , dalla facciata gialla con decorazioni viola. Poi cena ottima al ristorante Sacho, ottime le zuppe di pesce e il Pulmay una versione più delicata del curanto. Le giornate sono lunghisssime, c’è luce fino alle 22, torniamo a piedi e ci fermiamo sul ponte a guardare il fiume con i palafitos, vista meravigliosa.

16/01 – CASTRO - NERCON – PUNIHUIL – PUERTO VARAS

A malincuore dopo una colazione super con vista sul fiume, lasciamo i nostri alberghi. Andiamo a vedere la chiesa di Rencon, ma è chiusa, poi a fotografare la Plazuela Palafitos Montt. Ci telefonano che le barche possono uscire e così andiamo al “Monumento Natural Islotes de Punihuil” Oggi è bellissimo, c’è il sole e ci sono 18°. Una lunga spiaggia e tanti turisti H.11.10 con un carretto ci portano al fianco della barca per imbarcarci, ci sono altre persone, saremo una ventina e comincia il giro: questa è un’area protetta e rifugio per la riproduzione dei pinguini di Magellano e di Humboldt (il periodo migliore per visitarlo è tra settembre e marzo) a poche miglia dalla costa si possono vedere anche le balenotttere azzurre, ma l’escursione è molto cara e poi è limitata a poche persone al giorno in orari prestabiliti. Oltre ai pinguini ci sono: Pelicano, Gaviota, Yeco, Sarapilo, ecc. e lobos. Il tour dura 40 minuti. Alle 13 si parte, ci fermiamo al Mirador per foto (ci sono 22°) vogliamo mangiare il curanto, sulla strada c’è un piccolo ristorante di legno con vista il PIEDRA RUN, ma fanno il curanto nella olla e Helmuth ci porta al Ristorante Madero, più turistico, in campagna, senza vista, ma qui è l’originale cotto in una buca sopra pietre

roventi: frutti di mare, carne di maiale, salsicce, pollo, piselli, tre tipi di patate, tutto avvolto in foglie di pangue, ricoperto da stracci e cotto per 3/4 ore. Immaginatevi le cozze…durissime. . Buonissimo solo il maiale. Penso sia meglio quello con cottura

più rapida nella olla. Andiamo ad Ancud vediamo la chiesa e l’interessantissimo Museo, una ragazza ci illustra e descrive la storia dell’isola e delle sue chiese e come sono state costruite, poi il Fuerte San Antonio con una vista stupenda sul Canal de Chacao. E’ ora di riprendere il traghetto h.17.20 dopo un’ora arriviamo a Puerto Varas. E alle 19.20 siamo in albergo,

a 15 minuti a piedi dal centro, questa sera non ceneremo (dopo il pranzo di oggi) Piove un po’, ma poi ecco il sole. Ci sono negozi e la Fiera artigianale con vendita di prodotti alimentari e birra. Noi siamo attratti dalle pasticcerie: noi al Cafe Cassis ma c’è un po’ di attesa e così alcuni vanno al Cafe Danes. Ottime fette giganti di torte in entrambi i posti.

17/01 – P.Varas-navigazione lago Esmeralda-P.Varas

h.9 si parte per il Parque Nacional Vicente Perez Rosales, soste per foto e alle h. 10.45 siamo all’imbarcadero. Col catamarano Lagos Andino attraverseremo il Lago Todos los Santos chiamato anche Lago Esmeralda per il colore dell’acqua. Arriviamo a Peulla alle 12.20. La giornata è bellissima e il Volcan Osorno si vede in tuta la sua bellezza col cappuccio innevato. Sbarchiamo e qui ti propongono diverse escursioni noi preferiamo andare a piedi, arriviamo al paesino di Peulla di appena 120 abitanti: la prima escursione qui venne fatta da solo 7 persone nel 1907 e nel 1913 si creò la prima Impresa di Trasporto Turistico. Piante, fiori, cespugli di ortensie blu e cartelli col nome dei fiori, enormi foglie di “Pangue” (quelle del Curanto). Ci sono diversi sentieri per trekking, che arrivano fino a 1890 m. (qui siamo a 152 m.s.l.m.) Qui si può anche sorvolare le montagne con l’elicottero, c’è anche il Canopy, ora chiuso per lavori. Vicino a un laghetto con zampilli d’acqua ci sono tavole e panche sotto grandi alberi, dove mangiamo i panini portati. Ci reimbarchiamo e alle 16 partiamo. Al ritorno ci fermiamo al Saltos del Petrohuè, purtroppo l’ultima passerella è chiusa per restauri, facciamo un giro di mezz’ora e tante foto. Giro sul lungolago di P. Varas, ci sono tanti bambini che fanno il bagno, la temperatura è buona, ma l’acqua è gelida. Questa sera cena a Fogon Las Buenas Brasas, bel locale in un giardino di fiori e ottimo cibo

18/01 – P.Varas-Carretera Austral-P.N. Hornopiren-P.

Montt

H 9 si parte, alle 10.10 siamo a Caleta Arena, ma purtoppo c’è mollta fila e non riusciamo a salire sul ferry e così dobbiamo aspettare il prossimo, fra un’ora (questa non ci voleva) h.11.20 finalmente partiamo, sul Ferry c’è il bar e un buon caffè, arriviamo alle 12 a Puelche e qui Helmuth ci propone il lungomare o la carretera austral che taglia in mezzo, ma visto che questa la facciamo al ritorno optiamo per il mare (si è informato su questo tragitto che probabilmente non ha mai fatto e quindi tutti andiamo alla ventura) inizialmente il giro è bello, la costa, le barche, i villaggi, le chiese, la gente, poi la strada sconnessa, la polvere…e non si arriva mai. Finalmente sulla Carretera Austral: 24 km. a Hornipiren (546 a Coyaique e 124 a Chaiten) Cerchiamo la cascata del Rio Blanco (che non troviamo) però ci fermiamo su un ponte a fotografare un fiume di un incredibile color turchese. Bello. Dopo diversi km. una segnalazione indica una cascata, Helmuth e Salvatore vanno a vedere, ma è molto difficile raggiungerla, proseguiamo e arriviamo al parco. E sorpresa: qui bisogna lasciare l’auto, proseguire per 6 km. e lì c’è l’ingresso al Parco Hornipiren, poi altri 8 km. all’interno. Questo parco poco frequentato (adesso capisco il perché) tutela una splendida zona di vegetazione alpina, ma purtroppo i sentieri per arrivarci sono poco segnalati e difficili da percorrere. Il terreno è sporco,

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RACCONTI DI VIAGGIO | Cile

si cammina a fatica sulle radici degli alberi, a volte c’è pantano e si rischia di scivolare. Oggi la giornata è bellissima e c’è il sole, ma due giorni fa pioveva fortissimo. Sono le 15.15 torniamo indietro, ci fermiamo al bar di Hornopiren paese e ci rifacciamo con un mega gelato e fragole. H 18 imbarco a Puelche alle 18.30 a Caleta Arena e alle h. 19.10 siamo nel nostro bellissimo albergo Tren del sur. Con un bellissimo ristorante e terrazza all’ultimo piano. Ci propongono un menù a basso costo e stanchi della lunga giornata passata in auto decidiamo che questo è il posto giusto. Ancor di più apprezzato a tavola: un duetto di salmone (due ricette diverse) con risotto ai funghi e un ottimo vino cileno. Pisco Sour e poi a letto. Grandi, belli, comodi.

19/01 – Puerto Montt - volo per Balmaceda h. 12.00 arr. H. 13.05 - Mirador Cuesta del Diablo – Cerro Castillo - P. Rio Tranquillo

Helmuth ci accompagna all’aeoroporto, è stato un buon autista, molto cortese e attento. Volo regolare e alle 13.30 eccoci a Balmaceda, altro autista, altro minibus. Tutti e due datati, ma si dimostreranno super efficienti. Vicente è un ex militare in pensione, ottimo guidatore (da tutti proclamato migliore) anche lui ci spiega molto. Ha la campagna con alberi da frutto e ci ha portato una cassettina di ciliegie appena raccolte. Dopo pochi chilometri

s’imbocca la mitica Carrettera Austral Sur percorsa da ogni mezzo: tantissimi i giovani in biciletta e in autostop (avevo letto nelle relazioni che tratti di strada vengono chiusi per lavori SAPPIATE CHE LA CARRETTERA AUSTRAL E’ SEMPRE IN RIFACIMENTO DA ANNI E CHE PER I LAVORI CERTI TRATTI VENGONO CHIUSI DALLE 14 ALLE 18 SABATO E DOMENICA NON LAVORANO Quindi o programmate di arrivare al mattino presto per essere a Rio Tranquillo prima della 14 oppure farete come noi.Arriviamo alla Reserva National Cerro Castillo, la strada ben asfaltata corre tra foreste di faggi e guglie basaltiche, è una zona molto ventosa (il vento può raggiungere i 120 km/ora), sosta al Lago Chiuai, H. 14.30 siamo al Mirador Cuesta del Diablo, poi una strada a serpentina nella vallata ci porta alla cittadina di Villa Cerro Castillo situata ai piedi della spettacolare parete del Cerro. Sono le 15 e siamo bloccati fino alle 18 e così decidiamo di mangiare al ristorante Villarrica, poi un giro del paese con foto, Alle 17 ripartiamo e dopo 15 minuti ci fermiamo al Rio Ibanel. La strada comincia ad essere sterrata e ci sono lavori, ci fermano ed aspettiamo le 18. Si costeggia il fiume, poi ecco il Lago General Carrera, la giornata è splendida e c’è il sole Le nostre cabanas sono belle e confortevoli, la sig.ra Norma ci porta l’occorrente per la colazione, usciamo che è già buio, io e Silvana andiamo a pagare la gita per domani, unico giorno disponibile (prenotata dall’Italia), poi troviamo un negozietto e compriamo qualcosa da

mangiare in camera.

20/01 – Puerto Tranquillo - Bahia Exploradores - LAGUNA SAN RAFAEL - P. Rio Tranquillo

Oggi sveglia presto e alle 7 si parte, anche oggi la giornata è bellissima, costeggiamo il fiume, la strada è sterrata ma in un paesaggio bellissimo, un banco di nebbia è sull’acqua del fiume, le montagne piene di ricca vegetazione, poi le montagne in lontananza con le cime innevate, questa strada di ghiaia Valle Exploradores collega Rio Tranquillo a La Teresa al km. 75. è stata aperta 20 anni fa per arrivare alla Laguna San Rafael. Alle 9 arriviamo al fiume, Vicente ci aspetterà, noi saliamo su una barca che ci traghetta dall’altra parte. Qui ci sono alcune case dove vivono i ragazzi che lavorano qui. Alle 9.20 un pickup ci porta all’imbarcadero, arriviamo dopo 25 minuti. La nostra barca (un cabinato) si chiama SISU, alle 10.10 si parte: Oscar la guida e Nicolas lo Skipper, inizia la nostra navigazione verso la Laguna San Rafael, nel frattempo ci danno la colazione (un panino con formaggio, caffe, biscotti, avevo letto di non portare niente, perché danno molto da mangiare, ma non è così, è tutto veramente scarso, noi non abbiamo preso il pranzo che costava $ 20, troppo anche perché poi vediamo che consiste in un pezzo di pizza). A turno possiamo uscire per fare foto, ecco il Ghiacciaio Guacal, il monte San Valentino il più alto del Cile (4058 mt.). Piccoli pezzi di ghiaccio sull’acqua., poi alcuni iceberg dall’incredibile colore azzurro intenso che si staccano dal fronte del Ghiacciaio San Valentin. Un enorme leone marino se ne sta tranquillo a prendersi il sole sdraiato su un pezzo di ghiaccio. H. 12.50 sosta al Muelo, scendiamo e con una piccola passeggiata arriviamo all’Hotel San Rafael costruito nel 1938 e nel 1994 distrutto da un incendio. H. 13.20 si riparte e arriviamo sotto il ghiacciaio. E’ impressionante il rumore quando un blocco si stacca e precipita in mare. Arriviamo molto vicino e le foto vanno a raffica. Poi Oscar prende dei pezzi di ghiaccio con la bolla, ci fa un buco e ci versa un po’ di whisky, brindisi per tutti al jelo. Dopo un’ora, purtroppo, dobbiamo tornare indietro. Peccato lasciare questo posto magico. Arriviamo a La Teresa alle 17.00, prima di traghettare ne approfittiamo per mangiare il pane fritto e bere il MOTE DE TRIGO buonissimo, fatto con huesillo, sugo caramellato, pesche disidrate, molto rinfrescante. H. 18 siamo sul pulmino con Vicente. Ultima foto alla cascata della Nutria poi torniamo dopo una bellissima giornata a Rio Tranquillo. In pulmino si ride sempre, oggi abbiamo preso di mira Luciano e il suo riso invecchiato 6 mesi, è una storia lunga, ma tutte le volte che mangio il riso penso a lui e a quante risate fatte insieme. In paese ci sono diversi ristoranti, volevo andare alla Cerveceria (ben recensita) ma troviamo solo uno che ci dà da mangiare, gli altri o pieni o con cucina in chiusura, così dirottiamo su Terrazza due ?? (è quanto riportato

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Page 5: RACCONTI DI VIAGGIO | Iran RACCONTI DI ... … · è veramente INCANTATA Da un Argentina - Puna Incantata, gruppo Tiziano Pilosio ... Qualche sosta per le foto, poi Valle de la Muerte,

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RACCONTI DI VIAGGIO | Cile

sul conto, è davanti alla Cerveceria) Il cameriere è scortese e il salmone non è speciale, anche il vino è scadente.

21/01 – Puerto Tranquillo – Lago General Carrera – Catedral de Marmol - Coyhaique/Puerto Aisen

Alle 8.00 il fedele Vicente ci accompagna all’imbarcadero. Ho fatto prenotare da lui l’escursione di oggi. Siamo solo noi sulla lancia col capitano e il nipote. Ci dice: oggi è una magnifica giornata, due giorni fa pioveva fortissimo!!! OGGI E’ UNA GIORNATA BELLISSIMA QUESTO E’STATO IL TORMENTONE POSITIVO DEL NOSTRO VIAGGIO. H. 8.30 Indossiamo i giubbotti obbligatori e via sull’acqua turchese di questo lago. Lo spettacolo che andremo a vedere è indescrivibile. Queste formazioni minerali di carbonato di calcio si trovano lungo la costa del lago. La Cattedrale è uno degli isolotti che si trovano a pochi metri dalla riva poi Catedral de Marmol, Capilla de Marmol e Caverna de Marmol. Nel corso degli anni le acque del lago hanno eroso le scarpate costiere creando queste formazioni particolari e quando il livello dell’acqua si abbassa possono essere percorse al loro interno con piccole imbarcazioni. Per godere il meglio bisogna andarci in una giornata soleggiata, perché è il sole che riflettendosi sulla roccia bianca fa questi splendidi giochi di luce e di forme nella parte semi-sommersa. Anche noi entriamo nella caverna. Alle 10 si torna, è stato meraviglioso. Saliamo sul bus direzione Coyhaique. Ci fermiamo al Mirador Valle Murta e alla Virgen de la Cascada, alle 13.15 siamo a Cerro Castillo, piccola sosta di mezz’ora. Alle 16 siamo a Coyhaique e lasciamo Cristina e Salvatore al bellissimo albergo Raices, domani avranno il volo alle 17.25 che li porterà a Punta Arenas, poi raggiungeranno gli altri all’aeroporto di Santiago per il volo per l’Isola di Pasqua che fa parte dell’estensione. Baci e abbracci, perché io e Sarah non li rivedremo. Abbiamo ancora 62 km per arrivare a Puerto Aisen. Arriviamo alle 18, l’albergo è immerso in un parco, è molto bello, due appartamenti per cottage gialli e rossi, a due piani con due camere, due bagni e il soggiorno/cucina. Giriamo e andiamo a vedere la casa principale con ristorante e camere. Il paese è a quindici minuti a piedi, ma ci attira mangiare qui. E’ tutto molto raffinato, dall’arredamento alla cucina. Mangiamo e

beviamo molto bene. Ci soffermiamo a guardare un cielo stellato.

22/01 - Puerto Aisen - Parco Nazionale Quelat – Coyhaique –

Colazione super, oggi il sole si alterna alle nuvole, spiovicchia, ci sono 10 gradi. Ma poi esce il sole ed è caldo. Alle 9 si parte per il Parco National Queulat, ancora e sempre sulla Carretera Austral (527 km. a Puerto Montt) Cartelli segnalano i tratti di strada chiusi, sulla strada c’è un Sannicalo (un

piccolo rapace) che ha preso un topo (Vicente ci spiega sempre tutto) ci racconta dei suoi pascoli in società con dei messicani, dei nuovi ricchi che comprano migliaia di ettari in Patagonia dove s’è solo acqua e ghiaccio, perché il futuro dei figli dei figli è l’acqua. Foto dal Mirador Oeste Valle Rio Cisnes, il fiume scorre nella vallata tra alte montagne verdi. Eccoci al parco, un territorio selvaggio di fiumi e fitte foreste di

felci e faggi australi. I ripidi fiordi fiancheggiati da maestosi ghiacciai e vette vulcaniche alte fino a 2000 metri. Ecco una cascata, la strada è sterrata, salite e discese, molti ciclisti che arrancano a piedi trascinando la bici. Qui piove spessissimo, ma oggi per fortuna solo qualche goccia. H 12 inizia la strada con i lavori, chiuderà alle 13 fino alle 17. Per fortuna alle 12.30 siamo al Centro de Information Ambiental al Sector Ventisquero Colgante, ma anche oggi c’è uno sciopero del personale e così non si paga (si pagherebbe Ps. 3000/pax). Ci sono dei volontari che danno informazioni (l’avevo letto …ma sono sempre in sciopero???) Qui si lascia l’auto e si prosegue a piedi, ci sono diversi percorsi, tutti facili: Laguna Tempanos 600 mt., El Aluvio 350 mt., Mirador Panoramico 200 mt. E l’ultima più impegnativa Ventisquero Colgante 3300 mt. Facciamo le prime tre, la passeggiata è bella e si vede già il ghiacciaio Golgante (appeso), attraversiamo il ponte sul rio e arriviamo alla Laguna de Los Tempanos dove c’è un molo da dove partono le barche che attraversano il lago per andare a vedere il ghiaccio da sotto. C’è una sola barca che porta 6/pax alla volta e molta gente che aspetta. Il giro dura 30 minuti e costa Ps. 5000/pax. Noi andremo tre col 3° turno e cinque con quello seguente. Aspettiamo un’ora e mezzo. Nel frattempo Silvana e Sarah fanno la camminata fino

al Ventisquero, mentre noi mangiamo. C’è il sole e il lago è calmo, arriviamo fin sotto il ghiacciaio che sciogliendosi forma due cascate. H. 16.45 partiamo per Coyhaique, in orario perfetto per trovare la strada aperta. Arriviamo alle 20.30, il nostro albergo è vicinissimo al centro, andiamo subito al ristorante “Casino de Bomberos” molto particolare, uno stanzone senza finestre, ma mangiamo bene.

23/01 – Volo Balmaceda – Santiago h. 10.20/12.35 Pomeriggio libero

H. 8.30 Vicente ci accompagna all’aeroporto, ci sono 55 km. arriviamo alle 9.15. Salutiamo Vicente che si è rivelato un’ottima guida e compagno di viaggio oltre che autista bravo e molto prudente. C’è una lunga fila al cheek-in, volo regolare. A Santiago l’autista ci sta aspettando, questa volta andremo all’hotel Paris Londres (all’Happy House non c’era posto) questo albergo è in una zona bellissima il Barrio Paris Londres dietro l’università del Cile e accanto all’Iglesia de San Francisco che andiamo a visitare, poi tutti liberi e appuntamento al Sur Patagonico (per essere sicuri ho fatto telefonare dall’albergo per prenotarlo) Io esco con Sarah, andiamo al Centro de Exposition de Arte Indigena, ma arriviamo che stanno chiudendo e così andiamo alla fiera che è proprio di fronte (dall’altra parte in Av. O’Higgins) e ci scateniamo in acquisti, Sarah mi offre un super frullato di frutta, poi andiamo al nostro ristorante preferito il SUR PATAGONICO nel Barrio Lastarria. Ceniamo dentro, l’atmosfera è più bella, sembra una drogheria d’altri tempi con gli scaffali pieni di vini e birre. Si mangia bene: Cordero patagonico e la parrillada e un ottimo Malbec. Poi giro nel Barrio, pieno di ristoranti, bar e giovani. Poi il taxi ci porta all’albergo.

24/01 – Nel pomeriggio io e Sarah partiamo per l’Italia, 6 pax fanno il Tour Valparaiso ( casa de Pablo Neruda y cantina) poi andranno all’Isola di Pasqua.

Questa notte è piovuto (finita la fortuna?). Colazione, poi arriva Ricardo che li porterà a fare il tour: cantina Emiliana per la degustazione dei vini, Valparaiso e Vina del Mar (giro fatto in un nostro precedente viaggio, ricorderò sempre quella meravigliosa degustazione di vini formaggi e cioccolata, mentre seduti al bancone guardavamo le vigne). Salutiamo tutti, il cielo è grigio e piove ancora, ma poi migliorerà. Io e Sarah prendiamo un taxi per l’aeroporto. Io per Madrid/Roma, Sarah per San Paulo/Milano. Ciao Sarah splendida amica e compagna di viaggio…alla prossima avventura.Mentre aspetto per l’imbarco un’ insegna mi attira “The last Pisco Sour Patagonia Cafè” … è presto? No, va bene, è un arrivederci per tornare in questa terra splendida e poi…non c’è due senza tre.

I WANT IT ALL

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