ESPERIENZEPRECEDENTI

RACUCCO

RACUCCO lab

Laboratorio Trasparente Il laboratorio è nato per far esplorare ai bambini di 8-13 anni il mondo del vetro di Murano.Il percorso, introdotto da una dimostrazione della lavorazione del vetro da parte di un Maestro vetraio muranese, era diviso in tre momenti.Il primo era costitito dall’esplorazione della materia ve-tro con 4 sensi, all’interno di un tunnel predisposto per esperienze tattili, per suonare ed ascoltare il vetro, sco-prire i caleidoscopi.Il secondo momento era incentrato sui giochi con la luce dovuti alla trasparenza della materia: sintesi sot-trattiva, scomposizione in colorti tramite prismi, giochi con i proiettori.La terza proposta era una simulazione della lavorazione del vetro sostituito con... zucchero caramellato caldo e colorato, la cui vischiosità consentiva di soffiarlo in una fornace a misura di bimbo e di creare perle giocando con la forza di gravità.

A sinistra:La piccola fornace per soffiate lo zucchero.

Realizzazione di una perla di vetro con lo zucchero.

L’esperienza più significativa cui abbiamo partecipato prima di fondare Racucco è stata Laboratorio Traspar-ente: una proposta didattica durata un anno, in colla-borazione con l’atelier di Decorazione B dell’Accademia di Belle Arti di Venezia e la Scuola del vetro Abate Za-netti di Murano.

A destra:Giochi di ombre color-ate con proiettori.

Il tunnel sensoriale.

“Natale di vetro”L’allestimento è stato realizzato da Giulia Buono assieme ad Alice Anzolin, durante il tirocinio alla Scuola del Vetro Abate Zanetti di Murano, in occasione di “Natale di vetro” 2008.Non si è trattato di un workshop per bambini, ma della real-izzazione di una modalità espositiva.

Il grande atrio di una scuola elementare è stato completa-mente rimodellato con cartone, ondulato ritagliato e pie-gato, in cui erano inseritio disegni ed opere di bambini mu-ranesi, realizzati durante le attività laboratoriali proposte dalla Scuola del Vetro.

Allestimento per mostra

Giulia ha svolto per tre anni e mezzo l’attività di insegnante di arte ed immag-ine in 5° elementare e 1°, 2° e 3° media. Le attività da lei proposte hanno preso spunto dalla didattica di Munari e dai sug-gerimenti dell’arte contemporanea.

www.ildentecariato.blogspot.com

Da sinistra, in senso orario:

Rivisitazione dei disegni immaginati su fogli di carta strappati di Bruno Munari, realizzati su acetati con colori trasparenti e rimontati come una grande vetrata.

Un fenicottero intravisto in un ramo da una studentessa in vacanza in Brasile.

Frottage e miscugli speimen-tali di colori e materiali vari: ogni texture è stata riutilizzata dallo studente per rappre-sentare ciò che essa stessa suggeriva.

Giochi di luci con fotografia digitale ed esposizione prolun-gata.

Mandala di sabbia e polveri colorate.

Didattica di Giulia

Laboratorio sul segnoIl segno è la traccia irripetibile di un movimento della mano.Si possono tracciare segni con tantissimi strumenti, ma an-che segni diversi usando in più modi lo stesso strumento.Ogni segno ha specifiche caratteristiche, ogni segno co-munica qualcosa: si può disegnare questa cosa che ricorda usando il segno stesso.Cosa vi fanno venire in mente tutti questi segni tracciati nei più diversi modi?

In alto:Prove libere di tratti di ogni genere.

A sinistra: Elaborati realizzati dopo espe-rimenti e riflessioni sul segno.

Laboratorio nel boscoIl laboratorio, è stato ideato e proposto da Giulia Buono ai suoi studenti di seconda e terza media, realizzatocon la colaborazione degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Venezia nel bosco di Cison di Valmarino.Le attività vertevano sulla scoperta dei frattali, della sezione aurea e della serie di Fibonacci, prevedevano introduzioni teoriche curate dalla stessa Giulia, schede con giochi e attività pratiche, ricerche nel bosco tra piante e fiori, costruzione ed utilizzo di compassi aurei.

A sinistra e in basso:Materiali teorici

In alto:Misurazioni con il compasso aureo.

A sinistra:Triangolo? Esiste solo nella geometria euclidea. La natura funziona secondo la geomeria dei frat-tali, come la foglia di felce.

Progetto impossibileIl ““progetto Impossibile “ è stato realizzato da ragazzi di terza media. Una presentazione teorica iniziale ha fatto capire ai ragazzi come l’arte contemporanea sia il contrario del design e dell’artigianato, in quanto propone situazioni tutt’altro che utili e funzionali. L’intento dell’arte infatti è quello di scardinare le abitudini, mettere in discussione i punti di vista, farci vivere situazioni ribaltate.Successivamente i ragazzi sono stati invitati ad ideare un loro progetto, per il quale sono stati studiati e sperimenta-ti i materiali migliori e i mezzi più adatti per documentarli.

A sinistra:La “Sedia molla” che è stata in piedi solo finchè tenuta, documentata da un video.Una saponetta...puzzolente, imbottita di cavoli.

A destra: “Rocchiali”, occhiali speciali che fanno assumere a tutti il punto di vista del suo creatore Roberto.

Tazze da cioccolata di ciocco-lata, mangiate in un video dai clienti di un improbabile bar.

Tazze da cioccolata di ciocco-lata, mangiate in un video dai clienti di un improbabile bar.

Stopmotion e cortometraggiSCon l’uso di macchinete fotografiche e fotografie scattate con cellulari, sono stati realizzati brevi video in stopmotion o con semplici effetti speciali, ottenuti combinando Photo-shop e programmi di video-editing.I video sono visibili su youtube cercando “Jullullaia” e sul blog “Il dente cariato”.

A sinistra:Esperimenti con pupazzetti, disegni e modellini di pongo, fotografati ed utilizzati per realizzare video.

In basso: “Video che ha per attore un ragazzino...volante.