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Ufficio stampa Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del 09.10.2012 Pagina 1 di 58

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Rassegna 09.10.2012

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Ufficio stampa

Rassegna stampa IDV Emilia Romagna del

09.10.2012

Pagina 1 di 58

Regionale

Bologna

Piacenza

Reggio Emilia

Modena

INDICE

Bologna, maratona notturna in Comune per il voto sulla fusione Hera-Acegas09/10/12 Fatto Quotidiano Emilia Romagna 4

Il giallo dei sacchi portati via dalla Regione. L’Idv ai pm: “Era spazzatura”09/10/12 Fatto Quotidiano Emilia Romagna 7

Hera e Acegas: sì alla fusione. Consiglio record, in aula fino oltre mezzanotte09/10/12 Bologna Today 9

Sacchi neri prelevati nottetempo dalla Regione. Documenti segreti?09/10/12 Bologna Today 10

Bologna: Hera-Acegas, comitati protestano e bloccano consiglio comunale09/10/12 Bologna2000.com 11

Defranceschi (Mov.5Stelle) scrive a Richetti: “I soldi dei gruppi spesi per le campagne elettorali? E’illegale, l’UP non sapeva nulla?”09/10/12 Bologna2000.com 12

Fusione Hera-Acegas, giunta salva Ma il sindaco perde la maggioranza09/10/12 Corriere di Bologna 13

E' il giorno della rivincita per il civico: Voto da uomo loibero, senza rancori09/10/12 Corriere di Bologna 15

Maratona Pdl, presentati e letti 2.440 emendamenti09/10/12 Corriere di Bologna 16

Comitati e via Petroni, l'Aula ferma per proteste09/10/12 Corriere di Bologna 17

La Finanza sette ore negli archivi. E si indaga ancora sui sacchi IDV09/10/12 Corriere di Bologna 19

Grillini di nuovo all'attacco sui fondi: Usati per la campagna elettorale09/10/12 Corriere di Bologna 21

Piano strategico, in 554 progetti il futuro della città09/10/12 Corriere di Bologna 22

Proteste, bagarre, emendamenti ma il Pd dice sì alla fusione di Hera09/10/12 La Repubblica Bologna 24

“Si consolida”. “No, si svende” Bologna alla disfida dell’acqua09/10/12 La Repubblica Bologna 26

La Finanza svuota i cassetti della Regione09/10/12 La Repubblica Bologna 28

Quattro collaboratori e un cassonetto quel girovagare dei sacchi targati Idv09/10/12 La Repubblica Bologna 30

Piano strategico, 554 progetti sul tavolo09/10/12 La Repubblica Bologna 31

Rifiutate soluzioni Asp. Digiuno a oltranza09/10/12 La Voce di Romagna Imola 33

Corruzione,il Pdl insiste e presenta il “salva-Ruby”09/10/12 Libertà 34

Imu alla Chiesa,tutto da rifare09/10/12 Libertà 35

Pensioni,i partiti tentano il blitz Fornero: no a scelte non ponderate09/10/12 Libertà 36

Idv nella bufera, Fantini pronto a uscire09/10/12 Gazzetta di Reggio 37

«Il malessere degli iscritti lo sto provando anch’io»09/10/12 Gazzetta di Reggio 39

La maggioranza si salva al fotofinish09/10/12 Gazzetta di Modena 40

La maggioranza traballa Si salva solo con gli astenuti09/10/12 Modena Qui 42

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Ravenna

Forlì Cesena

Rimini

Hera che divide il partitone Colpa della fusione con Acegas09/10/12 Modena Qui 43

I conti della Regione al setaccio La Finanza arriva con un furgone09/10/12 Modena Qui 45

Oggi si alza il sipario sui renziani modenesi Sabattini è con loro, ma non alla presentazione09/10/12 Modena Qui 46

Anche a Ravenna arrivano le colonnine per la ricarica delle auto elettriche09/10/12 Corriere Romagna Ravenna 47

L’operazione Hera Acegas agita i Comuni09/10/12 Corriere Romagna Ravenna 48

«Un referendum per il lavoro»09/10/12 Corriere Romagna Ravenna 49

ZOOSAFARI NEL MIRINO L’ENPA STA CON L’IDV “ATTO APPREZZABILE”09/10/12 La Voce di Romagna Ravenna 50

“Valverde e Villamarina i quartiere di serie B del Comune”09/10/12 La Voce di Romagna Ravenna 51

Indagini in Comune09/10/12 La Voce di Romagna Ravenna 52

Il comitato “Sul grattacielo c’è chi ha saltato il fosso”09/10/12 La Voce di Romagna Ravenna 53

Trasversale il fronte del no al progetto D’accordo Pdl, Idv e Rifondazione09/10/12 Il Corriere Romagna Forlì 54

“Valverde e Villamarina i quartiere di serie B del Comune”09/10/12 La Voce di Romagna Cesena 55

Vitali: Hera-Acegas, troppi dubbi09/10/12 Corriere Romagna di Rimini 56

Multe durante la festa, il Comune: «La legge è legge»09/10/12 Corriere Romagna di Rimini 57

Legambiente inchioda Visintin, dubbi di Vitali09/10/12 La Voce di Romagna Rimini 58

Pagina 3 di 58

ACQUA BENE. ACQUA

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KO ALL A FUSiON E !

09/10/2012 press unE it"NFatto Enm_ a Romagna

Periodicità: sito web

Direttore Responsabile: Antonio Padellaro

Bologna, maratona notturna in Comune per il voto sulla fusione Hera-Acegas Una cinquantina di manifestanti dei comitati Acqua bene comune fa sospendere più volte il Consiglio Comunale_ Il Pd senza maggioranza (Sei e Idv voteranno no) trova l'appoggio del consigliere Aldrovandi. ex a d_ Fiera_ [ostruzione del Pdl con 2500 emendamenti allunga la seduta per ore. Nella notte la fiducia con 19 voti a favore e 17 contro

di Giovanni Stinco I Bologna I 8 ottobre 2012

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Più informazioni sii: Acegas, Acqua, Acqua Pubblica, Nera, IDV, PD, Scontri, SEL.

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no

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- Acqua, i servizi di Padova e Trieste incorporati nel colosso Hera

+ Acqua. da gennaio a Padova e Trieste non sarà piÙ un bene pubblico

+ Fusione Hera-Acegas, Pd contro tutti. I comitati: Acqua di nuovo in mani privat,..

Due sospensioni in meno di 10 minuti. Questo lo

scenario del consiglio comunale di Bologna durante il

voto sulla fusione tra Hera e Acegas-Aps svoltosi ieri

pomeriggio Votazione che oramai si fa sempre più

complicata per la giunta di centrosinistra dopo che

Sel e Idv hanno "temporaneamente" abbandonato la

maggioranza col Pd per esprimere voto contrario_

- Hera -Acegas, a Bologna Sel non vota la fusione. Attorno alle 13 di ieri una cinquantina di manifestanti E il Pd chiede aiuto al Pdl

dei comitati per l'Acqua bene comune hanno

- Hera e Acegas, la megafusione della discordia. interrotto la seduta con slogan. cartelli e manifesti

"Cancellato l'esito referendario" - Fuori l'acqua dal mercato". "Si scrive acqua_ si legge

democrazia" Per questo il presidente del consiglio

comunale ha fermato temporaneamente la votazione sulla discussa fusione tra le due multiutility

che in Emilia Romagna. Veneto e Friuli gestiscono il ciclo idrico ma anche rifiuti. gas e energia

Alla ripresa dei lavori i manifestanti nuovamente hanno esposto gli strisc ioni e questa volta è stato il

Pdl a chiedere la sospensione dei lavori_ prevista dal regolamento comunale in caso di

interruzioni da parte del pubblico "Spegnete le macchine fotografiche_ niente video". ha chiesto

inutilmente la presidente Simona Lembi ai manifestanti Poi l'ennesima sospensione e la

convocazione dei capigruppo

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09/10/2012 press unE C*Fatto

Lì Romagna Periodicità: sito web

Direttore Responsabile: Antonio Padellaro

Fuori dal palazzo del Comune_ a guardare a vista una manciata di giovani comunisti e militanti del

centro sociale Tpo. un imponente spiegamento di forze. In tutto sono otto le camionette delle

forze dell'ordine. una cinquantina di carabinieri e poliziotti e una nutrita rappresentanza della Digos

E dopo un paio d'ore dalle prime contestazioni in aula continua la sospensione del consiglio

comunale di Bologna II capogruppo del partito democratico. Sergio Lo Giudice ha tentato di

convincere i manifestanti ad abbassare cartelli e striscioni. Netta la risposta "Se il regolamento è

stupido non è colpa nostra vogliamo manifestare civilmente il nostro dissenso". In questo momento

in aula continuano ad entrare ed uscire consiglieri ed assessori. La battaglia sembra tutta

combattuta regolamento alla mano. L'art.17 dice che eventuali manifestazioni di dissenso portano

all'interruzione dei lavori. Ed è proprio questa l'intenzione dei manifestanti Continuare a manifestare

fino a sera e impedendo così il voto sulla fusione.

Diversa la strategia dei Movimento 5 Stelle, anche loro contrari_ Massimo Bugani ha chiesto a

tutti i consiglieri comunali di dichiarare se sono o meno possessori di azioni Hera, - nel qual caso

non potranno votare e se lo faranno la delibera sarà annullato". Facci (Pdl) annuncia invece 2500

emendamenti, e Sel si dice pronta a votarli tutti. "Voto contrario ovviamente"_ spiega il vendoliano

Pieralisi_ Un gioco delle parti che dovrebbe portare_ nell'intenzione dei contrari. a fermare

l'approvazione di un'operazione sostenuta ormai solo dal Pd e dal centrista Aldrovandi. ex

amministratore delegato della stessa Fiera.

Ripresa la seduta del consiglio comunale. I consiglieri rientrano in aula. La Lega Nord

annuncia di voler impugnare la delibera sulla fusione "se si scoprirà che qualche consigliere ha

interessi o azioni in Hera". "La legge prescrive ai consiglieri di non votare quando hanno conflitti di

interesse fino al quarto grado di parentela. Siete tutti sicuri di non avere uno zio azionista?". chiede

ironico ai suoi colleghi Daniele Carella (Pdl). "Se i consiglieri comunali non possono votare su

Nera_ come può il Comune che di Hera è azionista? C'è un conflitto di interessi enorme" spiega il

grillino Marco Piazza_ "State consegnando i servizi pubblici al mercato finanziario E il mercato. ve

lo ricordo è responsabile di tutti i guai che abbiamo adesso_ La sovranità appartiene al popolo che

si è già espresso con il referendum_ Non appartiene né alle giunte comunali né ai manager Hera".

Maratona notturna per votare 2500 emendamenti del Pdl. Sembra proprio questo l'epilogo del

voto bolognese sulla fusione Hera-Acegas. Conclusi i lavori dell'aula sono rimasti sul tavolo della

presidente del consiglio comunale 2440 emendamenti. E il regolamento è chiaro: si possono anche

votare in blocco ma bisogna leggerli tutti Da qui una lettura infinita partita alle 19 e destinata a

concludersi all'alba.

Una situazione che tutti hanno cercato di evitare fino all'ultimo_ tranne il Pdl che a questo

stratagemma lega le sue speranze di bocciare la fusione e di aprire così un'enorme crepa nella

linea dei democratici a livello nazionale "Dovranno leggere tutti gli emendamenti. e poi voteremo .

Noi siamo decisi". spiega Valentina Castaldini ''E' una vergogna". replica Cathy La Torre di

Sinistra ecologia e libertà. Con lei anche Pd. Movimento 5 Stelle e Italia dei valori. "La pensiamo

diversamente è vero. ma non si possono prendere in giro così i dipendenti comunali" continua

La Torre. "Staremo qui 10 ore". dice sconsolato il dipietrista Caviano. "Non siamo d'accordo. il voto

è ormai scontato. non possiamo continuare con un'operazione del genere". dice invece Marco

Piazza dei 5 Stelle. Tutto inutile_ la lettura continua e con probabilità continuerà tutta la notte salvo

che venga meno il numero legale.

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09/10/2012 press unE tZFa t t O

Romagna Periodicità: sito web

Direttore Responsabile: Antonio Padellaro

Sulla sostanza invece le posizioni sono chiare. A votare per la delibera di fusione Hera-Acegas solo

il Pd con Stefano Aldrovandi. "Stanno prendendo in giro tutti. dai lavoratori comunali costretti a

stare in aula al consiglio. dove ormai le posizioni sono chiare". spiega Sergio Lo Giudice

capogruppo Pd. Diversa la visione del Pdl. "I consiglieri di maggioranza se ne stanno già andando

noi siamo pronti a metterli sotto se ci saranno i numeri giusti". E intanto_ per evitare che venga a

mancare il numero legale i consiglieri comunali stanno ordinando pizze e bevande per affrontare la

maratona che durerà ore.

Sì alla fusione. Attorno alla mezzanotte. contrariamente alle aspettative. il Consiglio comunale ha

approvato, nella seduta la delibera che dà il via libera alla fusione per incorporazione di Acegas -

Aps Holding Srl in Hera. L'esito della votazione è il seguente: voti favorevoli 19 (Sindaco.

Pd. 602016): 17 contrari (PdL. Lega nord. M5S. ldv. Am per Bo)_ nessun

astenuto .

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09/10/2012 press unE it:NFatto Enm_ a R °maglia

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Direttore Responsabile: Antonio Padellaro

Il giallo dei sacchi portati via dalla Regione. L'Idv ai pm: "Era spazzatura" Il consigliere dipietrista Mandini rilascia ai magistrati la sua versione sulla questione montata dall'ex consigliere Idv Matteo Riva che giovedì scorso aveva visto quattro soggetti allontanarsi dal garage di viale Aldo Moro con enormi sacchi neri: "Nulla di strano, nel giorno di festa non c'erano donne delle pulizie e abbiamo pulito noi l'ufficio"

di Redazione 11 Fatto Quotidiano I Emilia Romagna I 8 ottobre 2012

Commenti (2)

Più informazioni sii: Emilia Romagna, 10V, Matteo Riva, PM.

Nir Tweet 2 o ra Consiglia 3 QInvia ig L I a o '

Si sono presentati dai magistrati spontaneamente

accompagnati dal consigliere dell'Idv Sandro

Mandint "Abbiamo lavorato per due giorni interi

senza sosta E alla sera abbiamo buttato via la

spazzatura accumulata in ufficio". Così_ domenica

pomeriggio i 4 collaboratori del gruppo del partito di

Di Pietro in Regione Emilia Romagna hanno cercato

di smontare la trama di una vicenda che ormai aveva

assunto le caratteristiche di un giallo da spy story.

Spiegando di essere loro i 4 uomini avvistati giovedì

sera nel parcheggio di Viale Aldo Moro dall'ex Idv ora

gruppo misto. Matteo Riva, con dei sacchi neri in

mano_ 'Essendo festa mancava la donna delle pulizie.

Così ci siamo limitati ad avere un comportamento educato_ andando a gettare l'immondizia raccolta

riordinando le stanze del gruppo consiliare".

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09/10/2012 press unE tZFa t t O

Romagna Periodicità: sito web

Direttore Responsabile: Antonio Padellaro

Il sospetto che qualcuno. in Regione stesse occultando dei documenti utili alle indagini era stato

sollevato dal consigliere Matteo Riva. alcuni giorni fa. Riva. consigliere reggiano eletto nelle file

dell'Italia dei Valori. ma poi migrato nel gruppo misto proprio per dissapori coi colleghi dipietristi.

aveva raccontato di aver visto la sera di giovedì 4 ottobre (giorno della festa patronale di Bologna)

movimenti strani nei parcheggi sotterranei di viale Aldo Moro. "lo esco alle 21:30 di un giorno in cui

a Bologna è tutto chiuso. La sede della Regione è chiusa. blindata. non è aperta al pubblico.

Anche i dipendenti che possono lavorare quel giorno devono avere un'autori77a7ione speciale fatta

dal loro dirigente".

Alla sera Riva incrocia quattro strani personaggi. senza riconoscerli: 'Quando esco la sera. nella

rampa che mi fa uscire dal garage trovo questi quattro ragazzi vestiti bene. il giubbino giusto, un

po' fighetti. Uscivano con due sacconi enormi molto pesanti. lo li ho sfiorati perchè la rampa è

stretta, ho abbassato il finestrino_ ho detto 'buonasera' ma loro si sono girati dall'altra parte". Da

qui. gli accertamenti dei magistrati. che avevano fatto acquisire sia le immagini delle telecamere in

Regione. sia i tabulati dei tesserini di ingressi e uscite.

Ieri. però, il consigliere dipietrista. Sandro Mandini. ha contattato la procura. dicendo di voler

spiegare la situazione_ Niandini si è presentato negli uffici dei pm insieme ai quattro suoi

collaboratori. che hanno ammesso di essere loro i soggetti sospetti denunciati da Riva_ "Per due

giorni abbiamo lavorato senza pause negli uffici del gruppo — hanno raccontato — che alla fine si

presentava pieno di rifiuti (fotocopie errate o venute male. resti del pranzo. bottigliette). Essendo

festa_ la signora delle pulizie era a casa. e così abbiamo pensato noi a sistemare. considerando

anche che la mattina successiva sarebbero arrivati gli agenti della Guardia di finanza". Nessun

illecito_ chiariscono_ "ma solo un comportamento educato e rispettoso del luogo di lavoro e del

personale".

I quattro hanno poi concluso_ lanciando una stilettata al loro ex-collega Riva: "Il consigliere deve

essere un grande fan delle spy story se nel vedere quattro ragazzi con tre sacchetti della

spazzatura persi nel garage della Regione ha pensato a chi sa quali complotti e. soprattutto. ha

immaginato di aver compiuto azioni che. nella realtà. non ci sono state Ci permettiamo di chiudere

domandando a noi stessi come sia possibile sollevare un caso mediatico per tre sacchetti della

spazzatura. conseguenza di due interi giorni passati al lavoro. come noto a chiunque in Regione_

consumando anche i pasti in ufficio".

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09/10/2012 press unE BolognaToday

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Direttore Responsabile: Matteo Scarlino

Hera e Acegas: si alla fusione. Consiglio record, in aula fino oltre mezzanotte Il consiglio comunale più lungo del mandato si è concluso dopo la mezzanotte con 19 voti per la fusione e 17 voti contrari: oltre 2 mila gli emendamenti letti in aula

di Redazione - 9 ottobre 2012

E Consiglia 3

Il consiglio comunale più lungo del mandato_ la fusione Hera-Acegas è stata approvata a mezzanotte e sette minuti,

dopo oltre dieci ore in aula E' passato l'ordine del giorno tanto discusso e ostacolato dai comitati (che lo hanno interrotto due volte): voti favorevoli 19 (Sindaco Pd Bo2016) - 17 contrari (PdL Lega nord M5S ldv Am per Bo) nessun astenuto Dopo la riunione dei capigruppo si è passati alla lettura di tutti gli emendamenti presentati dal Pdl Michele Facci, ben 2.440.

COSA ACCADE CON IL VOTO. Via libera dunque alla fusione per incorporazione di Acegas -Aps Holding Srl in Hera, e del conseguente aumento di capitale a servizio della promozione di un'offerta pubblica di scambio e di modifiche allo statuto sociale di Hera e al contratto di adesione al sindacato di voto e disciplina dei trasferimenti azionari stipulato il 21 dicembre 2011_ Approvazione della delega al cda per un futuro aumento di capitale da esercitarsi nel prossimo triennio e di un accordo di compravendita di diritti di opzione nonché di conseguenti modifiche statutarie

DICHIARAZIONI DI VOTO. Il consigliere Lo Giudice: 'Voto sì perchè questo è il modo migliore per esprimere concretamente quello che i cittadini hanno votato con il referendum dell'acqua" Diverso il parere del grillino Bugani che nella sua dichiarazione di voto afferma "Siamo contrari perchè pensiamo a differenza di Lo Giudice. che questa operazione sia la strada sbagliata e

non la risposta al referendum" Su Facebook Marco Lisei "La delibera passerà ma almeno il Sindaco (senza il suo voto la delibera non passava) per una volta e' rimasto inchiodato in Consiglio!"

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Pagina 9 di 58

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09/10/2012 press unE BolognaToday

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Direttore Responsabile: Matteo Scarlino

Sacchi neri prelevati nottetempo dalla Regione. Documenti segreti? La sera di San Petronio, quattro uomini distinti avrebbero prelevato dei sacchi dagli uffici di viale Aldo Moro. Lo riferisce il Consigliere Regionale Matteo Riva. Indaga la Procura

di Redazione -7 ottobre 2012

E Consiglia 24

PERSONA

Matteo Riva +

TEMA

reati + regione +

STORIECORRE1ATE

La Finanza torna in Regione: stamattina altri controlli

Soldi ai partiti. Si corre ai ripari:Regione approva i tagli, crescono gli autosaspesi Pdl

Ormai la sede della Regione è sempre più affollata. anche di

notte_ Oltre alla Guardia di Finanza_ in pianta stabile per

l'inchiesta di peculato. il Consigliere Regionale Matteo Riva

ennesimo ex-dipietrista racconta che la sera del 4 ottobre

uscendo dagli uffici di viale Aldo Moro quattro uomini ben

vestiti, quindi non personale addetto alle pulizie prelevavano

dei sacchi neri presumibilmente i cosiddetti "sacchi

condominiali"

Riferisce di essersi insospettito solo "ripensandoci". il Consigliere di Reggio Emilia. oggi unico esponente del

gruppo misto_ che è stato ascoltato dai Pubblici Ministeri

Morena Piazzi e Antonella Scandellari, titolari dell'indagine

sui fondi ai gruppi consiliari che acquisiranno le immagini

delle telecamere del garage

Erano circa le 21.30 di una giornata festiva per Bologna "Ho

detto loro buonasera, ma si sono girati dall'altra parte", Proprio

il giorno dopo. la Guardia di Finanza avrebbe "esaminato" il suo

ex partito

Non ha sporto denuncia Riva poiché in un primo tempo non

gli è sembrato un reato anche se in un giorno festivo serve un

permesso per recarsi all'interno degli uffici e quindi la Procura

dovrà controllare anche gli ingressi attraverso i badge

Il portavoce della Procura ha invece dichiarato_ "Cm riveste ruoli

di responsabilità dovrebbe valutare, prima di dare conto alla stampa di fati; o situazioni da lui percepite come sospette, d; riferirne agii inquirenti".

SOPRALLUOGO NELLE SEDI DEI PARTITI. Le Fiamme Gialle

sono state inviate dalla Procura di Bologna per l'indagine contro

ignoti per peculato Indagano sull'ufficio di presidenza

dell'assemblea e sulle sedi dei vari gruppi per acquisire i

documenti delle spese

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09/10/2012 press unE BOLOGNA2000

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Direttore Responsabile: Fabrizio Gherardi

Bologna: Hera-Acegas, comitati protestano e bloccano consiglio comunale 08 MI 12 • Categoria - 78

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La protesta dei comitati contrari alla fusione tra Fiera e AcegasAps ha costretto il consiglio

comunale di Bologna a sospendere i lavori. La vicesindaco Silvia Giannini aveva appena

fatto in tempo ad iniziare la presentazione della delibera che andra - in discussione oggi.

Sul progetto dì fusione si e - spaccata la maggioranza. con Sel e ldv che hanno annunciato il

proprio voto contrario e anche all'interno dello stesso Pd sono preannunciati malumori da

alcuni consiglieri_ Se verrai approvata. insomma. la delibera passera sul filo di lana. Dopo

qualche minuto la seduta e' ricominciata e Giannini ha iniziato a illustrare la delibera_ Ma

anche questo tentativo e' durato poco: ai primi passaggi controversi. la protesta dei comitati.

che erano rimasti in aula, e' tornata a farsi sentire con slogan e striscioni

Inevitabile il nuovo stop.

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09/10/2012 press unE BOLOGNA2000

Periodicità: sito web

Direttore Responsabile: Fabrizio Gherardi

Defranceschi (Mov.5Stelle) scrive a Richetti: "I soldi dei gruppi spesi per le campagne elettorali? E' illegale, l'UP non sapeva nulla?" 08 ott 12 • Categoria Politica Regione - 161

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`Non paghi dei 14 milioni di euro di rimborsi elettorali che intascano. e a cui il Movimento 5

Stelle — unico — ha rinunciato, pare che i Partiti della Regione Emilia-Romagna abbiano

bisogno anche dei soldi pubblici dei budget per finanziarsi le campagne elettorali" — dice

Andrea Defranceschi. Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Regione Emilia-Romagna, che

ha inviato una richiesta al Presidente dell'Assemblea Legislativa Matteo Richetti —"Sembra

evidente dalle frasi riportate nell'intervista al revisore dei Conti Luca Mazzanti dalla quale,

pare. la pratica di pagare con i soldi del budget le campagne elettorali fosse consolidata e

tacitamente accettata_ Quando Mazzanti dice 'Le cene simultanee di Nanni? Non è

impossibile in campagna elettorale è del tutto plausibile che un candidato faccia più di un

incontro in una stessa sera, con diversi gruppi di persone Mangia [antipasto in un ristorante,

il primo in un altro e passa in un altro ancora per il dessert. per incontrare diverse persone_

Non stiamo certo parlando di un giornalista che per una trasferta si fa rimborsare tre cene.

Parliamo di politici in campagna elettorale' scopre il gioco" — continua Defranceschi_ che

ricorda le leggi che impediscono il finanziamento pubblico ai partiti. [articolo 7, comma 1,

della legge dello Stato 2 maggio 1974. n. 195 e [articolo 4. comma 1. della legge dello Stato

18 novembre 1981. n_ 659 —"di utilizzare illecitamente questi soldi per le campagne

elettorali Ora chiedo al Presidente Richetti se ne fosse a conoscenza. e per quale motivo,

eventualmente, 51.1tutto questo non abbia detto nulla II discorso si può estendere alla

Presidente dell VIII Legislatura. Monica Donini_ Questa pratica è illegale e. secondo le nostre

leggi regionali (L.R. 3797) spetta proprio all'Ufficio di Presidenza controllare la

corrispondenza fra spese e attività istituzionali del Gruppo. Se non c'è. come nel caso sopra

esposto. la legge è violata. Ora però" — conclude il Capogruppo —"mi è ancora più chiaro

per quale motivo il Movimento 5 Stelle. nonostante il 7% alle Regionali 2010. sia stato

escluso dall'Ufficio di Presidenza_ che ha delega di controllo sulle spese della precedente

Legislatura: avremmo potuto vedere tutte le carte e gli scontrini 2005-2010. e allora

sarebbero stati dolori...

(Andrea Defranceschi. Capogruppo Gruppo Assembleare Movimento 5 Stelle-Beppegrillo it

Emilia-Romagna)

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09/10/2012 press LinE

CORRIERE DI BOLOGNA

Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Direttore Responsabile: Armando Nanni

Consiglio sospeso più volte per le iroteste dei comitati e per la manifestazione dei locali di via Petroni

Hera toglie la ma oranza al sindaco No di Iciv- e Sei alla fusione con Acegas, la giunta si aggrappa al voto del civico Aldrovandi Il Pdl fa ostnizionismo con 2.440 emendamenti: mar atona in aula, fok arriva a mezzanotte

La giunta Merola senza maggioranza. Una delibera fondamentale come la fusio -

ne tra Fiera e Acegas passa so-lo per il voto favorevole del ci-vico Stefano Aidrovandi con l'opposizione dell'Idv e dì Sei e al termine di una lunga ma-ratona per l'ostruzionismo del Pdi che ha presentato 2140 emendamenti.

La giornata è stata molto dura perché il dibattito in con-siglio è stato interrotto tre vol-te: le prime due per la prote-sta dei comitati contro l'opera-zione, l'altra dagli esercenti di via Petroni, contrari all'ordi-nanza che impone il coprifuo-co nella loro via, arrivati a Pa-lazzo d'Accursio dopo aver bloccato il traffico lungo via San 'Vitale e via Rizzali. ALLE PAGINE 2 e 3 Cornee, Rornanlnl La protesta in Comune contro la fusione Fiera-Acegas e quella dei gestori dei locali di via Patroni

Fusione Hera-Acegas, giunta salva Ma il sindaco perde la maggioranza Sei e Idv contrari, iI «sì» di Aidrovandi fa.. passare la delibera (a mezzanotle)

La giunta Merola non ha pii la maggioranza. Ieri un atto di fonda-mentale importanza come la fu-sione tra Hera e Acegas non aveva i voti per passare per L'opposizio-ne di due forze della maggioranza come l'Idv e Sinistra e Libertà. A salvare la giunta Merola e a. far passare l'atto (a mezzanotte, do-po una seduta-fiume) è stato il ca-pogruppo della lista civica Stefa-no Aidrovandi, La decisione del-l'ex amministratore delegato di. Hera non può però nascondere la

gravità politica di quello che è suc-cesso anche perché da inizio man-dato la maggioranza è già andata in grande difficoltà su altri temi chiave come il finanziamento alle scuole private e la realizzazione dei 1Peopie-cover. Para.dossal-mente il basso profilo scelto dal sindaco Merola. che ha deciso di non mostrare i :muscoli. più di tan-to serve a prendere tempo e ad an-dare avanti, ma il nodo politico re-sta rilevantissimo, Ieri secondo quanto riportato dall'agenzia Dire il sindaco Merola. ha contattato Ni-chi Vendola ma non ha ottenuto il risultato sperato.

Quella di ieri í stata una giorna-ta molto difficile per molti altri motivi. Le proteste dei comitati. per l'acqua pubblica e degli eser-centi di via Petroni hanno creato un clima di nervosismo in un Pa-lazzo circondato da un numero di forze dell'ordine che ha ricordato periodi ben più. burrascosi della storia recente. I lavori dell'aula so-no stati sospesi per tre -volte e so-lo per miracolo non si è arrivati a

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Comitati e Via Petrool. l'aula ferma per prole

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rinviare tutto. Il resto l'ha fatto l'ostruzionismo del Pdl. La giunta ha rischiato anche il fuoco amico. La giornata è cominciata addirittu-ra con alcune resistenze interne al Pd sul progetto di fusione tra He.-- ra e Acega.s. C'è stato un vertice in mattinata, a cui hanno partecipato la vicesindaco Silvia Giannini e l'assessore Luca Rizzo Nervo. I due consiglieri da convincere era-no i renziani Benedetto Zacchiroli e Francesco Errani che alla fine hanno obbedito alla disciplina di partito. La vicesindaco in aula ha chiarito che anche dopo la fusio-ne la maggioranza della società ri-marrà saldamente in mani pubbli-che.

Non hanno cambiato idea e hanno confermato il loro no alla delibera sia il capogruppo del-l'Idy, Pasquale Caviano che quello

di Sel, Cathy La Torre. «Non sia-mo sleali — ha detto la vendolia-na questa fusione non rientra-va nel patto di coalizione. Se ave-re delle idee contrarie ed entrare nel merito significa essere ideolo-gica allora sono fiera di esserlo». Il tema naturalmente divide real-mente Sel e Pd che pure avevano appoggiato insieme i referendum sull'acqua pubblica ma è chiaro che nella fibrillazione di queste ore abbia inciso inevitabilmente anche l'avvio della campagna del--

Malumori anche nei Pd Errani e Zacchiroli dopo una prima resistenza hanno obbedito alla disciplina di partito e appoggiato la delibera

le primarie del centrosinistra che vede opposto Vendola a Bersani e Renzi.

L'opposizione ha fatto natural-mente il suo mestiere attaccando la giunta. Durissimo l'affondo del leghi sta Manes Bernardini: «Mero-la scappa via, è un fuggitivo, non. ha il coraggio di parlare con la mi-noranza. lo ormai lo chiamo il fan-tasmino di Palazzo d'Accursio. Non è così che si va a fare il sinda-co». Ironia della sorte nelle stesse ore in cui il consiglio comunale si preparava a fare notte fonda per votare la delibera, l'Antitrust dava il via libera alla fusione per incor-porazione di Acega.sAps holding in nera dando il via ad una socie-tà da 4,5 miliardi di valore di pro-duzione.

O. Ro. RIPRODITZIONE RISERVATA

La vicanola

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1 cc.' la fusione Heraass.:orbe AcegasAps. 11 valore della produzIoi-€e supererà Zí,5 rfiiliardi, il niarele . Industriale sarà di 7.50 n-€iiioi-€1 e l'utile iletto di circa 140 milioni.. Sarà il secondo gruppo tra le ocal utilities

t '', !;', 13 Z'I , Z' n i , a •.aac'o<an'a

2 Apre 11 caso 1-lera-Acegas in maggioranza Sei, che di' ' a subito di votare contro la fusione delle due aziende. La giunta non ha co sí la rnaggiorailza per fa paSSZ3re l'unione delle multiutility

Mz'o',a dero on bél a deeza sassa

3 il sindaco Merola risponde con toni accesi alla decisione di Sol di votare contro: «Non portino ia campagna elettorale in città>›, Solo €1 voto di A id rova nd i garantisce il passaggio della delibera

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Comitah e Via Petroni. f,711.1aC prole le

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, L'outsider il consigliere criticato da Pdl e Lega salva l'unione delle multiutility

E il giorno della rivincita per il civico: «Voto da uomo libero, senza rancori»

Ieri è stato il giorno di Ste-fano Aidrovandi, Il capogrup-po della lista civica, ex ammi-nistratore delegato di nera, che alle ultime elezioni ha su - bit° una sconfitta molto net-ta dal sindaco Merola anche

per colpa dei mancato accor-do con il resto del centrode - stra, si è preso la sua rivinci-ta. Un po' con tutti. Se l'è pre-sa soprattutto con il sindaco Merola e con il Partito demo-cratico che pure ha salvato an-

nunciando il suo voto favore-vole alla fusione tra Hera e Acegas. Intendiamoci: per la giunta sarebbe stato molto peggio se Aidrovandi avesse votato contro perché una deli-bera molto importante non sarebbe passata causa l'oppo-sizione di Sei e dell'Idv e avrebbe di fatto aperto qual-cosa di molto simile ad una crisi politica. Ma esplicitando il suo voto favorevole alla fu-sione tra la multintility bolo-gnese e quella veneto-friula-na, Aldrovand i si è levato qualche sassolino dalle scar -pe. «Il sindaco Cofferati — ha detto mi eliminò da Hera e non credo certo di avere avu-to dei demeriti. Se fossi uno che porta rancore al Pd do.-

Cappuccetto «Non sono un cappuccetto rosso»

uNon ho acni Nera» iI cri c co Stefano Aidrovand ex ad di Hera; d'lon ho pìu a zionl dal 2()05,»

vrei votare contro, ma voterò a favore perché sono un uo-mo libero. Lo faccio perché questa è un'operazione con-veniente per il Comune di Bo-logna e per i bolognesi. Fino-ra in questa città eravamo quelli che vendevano o addi-rittura svendevano, ora com-priamo». E poi si è concesso un affondo diretto al sindaco Merola e alla sua vice, Silvia Giannini che lo stavano ascol-tando. «Bisogna però vedere

ha spiegato se il Comu-ne saprà gestire questa opera-zione, se in futuro saprà chie-dere ad Hera investimenti per fare della città la capitale ecologica d'Italia. Fino ad og;- gi questa visione è mancata completamente».

Ma la rivincita se l'è presa anche con i suoi compagni di seggio del Pdl e della Lega Nord che senza di lui poteva-no centrare l'occasione stori-ca di mandare sotto la giunta Merola su un provvedimento così importante. Ad inizio se-duta il capogruppo del Pdl, Daniele Carella e soprattutto il capogruppo della Lega Nord, Manes Bernardini lo avevano attaccato pur senza mai citarlo. I due consiglieri

avevano tirato fuori l'articolo del testo unico degli enti loca-li che vieta di avere conflitti di interesse nel momento del voto (il sospetto è che l'ex am-ministratore di Hera delegato avesse ancora azioni della hol-ding). E poi Bemardini ha ag-giunto: «Probabilmente oggi ci sarà un consigliere di mino-ranza che fa Cappuccetto ros-so e andrà a salvare il lupo». Quando ha avuto la parola in aula il consigliere civico ha re-plicato su tutto: «Intanto vole-vo rassicurarvi sul fatto che non ho azioni di nera, le ho vendute tutte nel 2005. Non ho conflitti di interesse di nes-sun tipo, sono un uomo libe-ro e non un Capuccetto ros-so». I riflettori per un giorno sono stati tutti per lui. Anche perché non solo ha deciso di votare coerentemente con quello che pensava fosse giu-sto senza calcoli politici, ma ha pure dovuto attendere pa-zientemente l'ostruzionismo del Pdl come tutti gli altri con-siglieri comunali dei Pd.

Olivio Romanini [email protected]

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Fusione lera Acegas. giunta salsa 'da il sindaco pende la luaggiorann

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defiltopposirione

Maratona Pdl, presentati e letti 2440 emendamen

Costringere il segretario generale Luca Uguccioni, mano sulla fronte, aria affran-ta, a leggere una buona parte dei 2.4io emendamenti presentati dal Pdl, non è stato un bello spettacolo. La foto del pac-co di fogli alla sinistra del segretario ha fatto il giro del web. Però, inutile girarci intorno, anche l'ostruzionismo fa parte delle cosiddette facoltà dei consiglieri d'opposizione. E così ieri Michele Facci, avvocato del Pdl, ha deciso di giocare an-che questa carta. Uguccioni si è dimostra-to un lettore velocissimo di emendamenti ma comunque la cosa è andata per le lun-ghe. E pensare che la giunta ne aveva già. dovute affrontare non poche per portare a casa la delibera di fusione tra Hera e Ace-

gas. L'opposizione interna di due consi-glieri, il no dell' idv e dì Sel fino alla ciam-bella lanciata dal consigliere comunale ci-vico, Stefano Aldrovandì. «Non importa, staremo qui fino a notte fonda se serve ma la delibera l'approveremo» diceva nel pomeriggio di ieri il capogcapogruppo del Pd, Sergio Lo Giudice.

C5.1 da dire che Uguccioni è stato aiuta-to anche dalla presidente del consiglio co- mortale, Simona Lembi, dal capogruppo del Pd, Sergio Lo Giudice e dal consigliere di Sel, Mirco Pieralisi che ha letto una par-te degli emendamenti. La decisione di Fac-ci non è stata certo apprezzata da tutti, consiglieri di minoranza compresi, Di cer-to non sarà piaciuta a vigili urbani e di-

pendenti che sono stati precettati per la lunga nottata. Ad un certo punto il capo-gruppo del Pdl, Daniele Carena ha chiesto che i 2440 emendamenti fossero fotopiati per tutti :i consiglieri ma alla fine preval - so il buonsenso e la decisione è rientrata. La speranza del centrodestra era natural-mente quella di cogliere impreparato il Pd, magari a notte fonda, chiedendo la ve-rifica del numero legale e facendo così so-spendere la seduta. Per farlo bisognava pe-rò scendere però sotto i 12 consiglieri e il Pd si è onganizzato per turni con i suoi 17 eletti più il sindaco. Intorno alle 21 sono arrivate le prime pizze, poi il voto.

O. Ro.

Consiglio Uguccioni ha letto gli emendamenti

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comntatiee [aula Ivrtna

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Caos Lavori interrotti tre volte. Prima i manifestanti contro l'acquisizione, Joi gli esercenti

Co Iati e via Petroni l'aula ferma per proteste I ne oziami: «Miri blitz se il sindaco non ci riceve»

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Un consiglio comunale a. singhiozzo, quello di ieri po-meriggio. Tra stop a nct o con-tinui. Tra striscioni e prote-ste. Prima quelle dei comitati contrari ;alla fusione Hera-Ace-gas, poi quelle (arrivate in cor-so d'opera) degli esercenti di via Petroni, da giorni in sub-buglio per l'ordinanza che li costringe a chiudere tra le 2;3 e l'i dí notte, a differenza de-gli ;altri locali della zona uni-versitaria.

Due proteste distinte che hanno costretto i consiglieri a interrompere i lavori in aula. per ben tre volte e che hanno visto, nel primo pomeriggio, un vero e proprio «passaggio del testimone» tra manife-stanti: i comitati arrivati alle 13 per protestare contro la fu-sione di Nera con Acegas han-no in parte ceduto il posto, po-co dopo le 15, a qualcuno de--gli esercenti di via Petroni, al-trimenti costretti a restare fuori dall'aula per una questio-ne di sicurezza.

I primi ad interrompere i la-vori del consiglio comunale sono stati i comitati contrari alla fusione Hera-Acegas: una

trentina di attivisti hanno al-zato cartelli e un grande stri-scione non appena la presi-dente Simona. Lembi ha aper-to la discussione e, nemmeno mezzora dopo, la protesta ha costretto a un nuovo stop, quando la vicesindace silvia Giannini ha iniziato la presen-tazione della delibera. Dopo

La protesta Sii esercenti di

via Petroni, dopo aver bloccato il traffico con un

corteo, ied hanno protestato in

consiglio comunale contro

iE. coprifuoco

una lunga trattativa (infrut-tuosi) con i manifestanti, car-telli e striscioni sono rimasti al loro posto nella zona del pubblico, anche se, a norma di regolamento, sarebbe ba-stata la richiesta di un singolo consigliere per indurre la pre-sidenza a sgomberare l'aula..

Era appena ripresa la di-scussione e si erano appena placati gli animi, che in consi-glio comunale, un po' alla spicciolata, hanno fatto irru-zione gli esercenti di via Petro-ni che da giorni protestano contro l'ordirkuiza del sinda-co Vi. ,rginio Morale che colpi-sce solo la strada dell'annuso braccio dì ferro tra locali e re-sidenti. Una ventina di perso - ne, tutte con le t-shirt con la scritta «Siete razzisti» che ave-vano indossato anche nella protesta di venerdì sera in piazza Verdi, sono arrivate a. Palazzo d'Accursio e hanno chiesto ai comitati che aveva-no appena protestato contro la fusione Hera-Acegas di ce-dere loro il posto nell'aula del consiglio, per poter frasi senti-re contro il coprifuoco.

Gli esercenti erano arrivati

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comitati e -qa Petmm. l'erum per proteste

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in Comune in corteo, bloccan-do il traffico (nonostante gli zig-zag dei motorini tra i ma-nifestanti) in via Petroni, in via San Vitale e in via Rizzoli. E, una volta avuto il permes-so per entrare nell'aula del consiglio a dibattito in corso, hanno iniziato a protestare e ad alzare i cartelli contro le chiusure anticipate in via Pe-troni, causando il terzo stop del consiglio comunale.

«Vogliamo lavorare, per-ché noi no e piazza Verdi sì?», hanno iniziato a urlare gli esercenti rivolti ai consiglieri e alla giunta. «E un anno che ci chiudete e che ci trattate co-me delinquenti, questo è abu-so di potere», ha gridato uno dei gestori. A cercare di cal-marli sono arrivati dai banchi del consiglio prima i consi-glieri del Pdl Daniele Carella, Lorenzo 'Fornassini e Marco Lisci, poi la democratica Raffa-ella Santi Casali. «Le persone che abitano lì — ha detto lei ai gestori — hanno il diritto di dormire. E se si estendesse l'ordinanza dì via Petronì a. tutta la città? Non sareste d'ac-cordo?», ha chiesto la Santi Casali. Ma quando gli esercen-ti sulla proposta di estendere il coprifuoco ovunque si sono divisi, la Santi Casali se ne è andata, dicendo: «Prima met-tetevi d'accordo, poi ne ripar-liamo».

Ma i gestori dei locali di via. Petroni ieri prima di lasciare l'aula del consiglio hanno pro-messo di non dare tregua alla giunta. «Faremo un blitz in Comune per incontrare il sin-daco: ci deve ricevere. E poi riuniremo tutti gli studenti che vengono nei nostri locali e torneremo in consiglio co-munale. Non ci fermiamo più, anche a costo dì bloccare via Petroni per settimane».

Daniela Corneo daniela.corneor"Oes.it

©RIPRODUZ:ONE P.ISEMATA

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ccid di documenti i tika le dei faldoni da

esatriinare in Regione. La Gia4klia di Finanza ha prelevato

scatoloni di documenti doN avere spulciato, per sette or in archivio, 80 faidoni sulla :egíslata ra 2005-2010

Le prime pezze d'appoggio alle spese sostenute dai grup-pi nella passata legislatura dì viale Aldo Moro sono da ieri sotto la lente degli investiga-tori.. I finanzieri si sono pre-sentati in Regione alle undici con un furgoncino sul quale hanno caricato dieci scatolo-ni pieni di documenti.

E solo una piccola parte della immensa mole di carte relative al 2005-2010 conte-nuta presso l'archivio di via-le Aldo Moro. Per avere un'idea del lavoro che ancora deve essere portato a tenni-ne, basta dire che ci sono vo-lute oltre sette ore solo per spulciare 8o faldoni (in tutto sono 290).

A PAGINA 4 Rotondl

Regione: rinviati i controlli su Pc e Sei

I pm indagano ancora sugli strani sacchi. dell'Idv La Gdf setaccia gli archivi

La Finanza selle ore negli archivi E si indaga ancora sui sacchi Idv I prn guarderann.o i filmati delle telecamere a caccia di incongruenze Le Fiamme Gialle .hanno raccolto 1.0 scatoloni. Rinviata la visita a Pd e Sei

Fatture, scontrini, ricevu-te. Tutto inventariato, carta dopo carta, faldone dopo fal-done. Le prime pezze d'ap-poggio alle spese sostenute dai gruppi nella passata legi-slatura sono da ieri sotto la lente degli investigatori. I fi-nanzieri si sono presentati in Regione alle undici con un furgoncino sul quale hanno caricato io scatoloni pieni di documenti. È solo una picco-la parte della immensa mole di carte relative al 2005-2010 contenuta presso l'archivio di viale Aldo Moro.

Per avere un'idea del lavo-ro che ancora deve essere por-tato a termine, basta dire che ci sono volute oltre sette ore solo per spulciare 8o faldoni, Ne restano alcune centinaia (in totale sono 29o) e di que-

sto passo ci vorranno ancora giorni prima di poter trasferi-re tutti i faldoni alla Ponticel-la. A fine giornata la Finanza ha rilasciato un verbale alla dirigente regionale Gloria Guicciardi, responsabile del servizio bilancio, organizza-zione e personale dell'assern-blea legislativa. L'acquisizio-ne dei faldoni contenuti in ar-chivio ha richiesto talmente tanto tempo che i finanzieri, delegati dalle pm Antonella Scandellari e Morena Piazzi che indagano contro ignoti per peculato con la supervi-

sione del procuratore Rober-to Alfonso e dell'aniunto Vat-ter Giovannini, hanno dovu-to far slittare la visita al grup-po Pd per recuperare le spese sostenute dal 2011 a oggi. I faldoni, una quindicina, sa-ranno prelevati nei prossimi giorni. Poi toccherà a Sei.

In questi giorni però gli in-

quirenti sono alle prese an-che con lo strano caso del sac-chi di spazzatura portati via giovedì sera dalla sede della Regione da quattro collabora-tori dell'Idv. Un caso innesca-to dalla «denuncia» del consi-gliere del gruppo misto, ex ldv, Matteo Riva che dopo averli visti sulla rampa del ga-

e

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in Procura II consigi iCre Riva che :3VE?Vi?. denunciato i sacchi sospetti

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Spese dei partiti al setaccio La Procura analizzerà tutte le ricevute dal 2005 ad oggi per controllare come siano stati spesi i soldi dei partiti. i faldoni da vagliare sono 290. L'ipotesi di reato è peculato

La «denuncia» di Riva (gruppo misto) li consigliere Matteo Riva aveva raccontato prima ai giornali e poi ai pro di alcune persone che portavano via dalla regione strani sacchi neri la sera di San Petronio

La spiegazione dell'Italia dei valori Il vicepresidente dell'Assemblea Sandro Mandini (idv) ha mandato in Procura un documento in cui spiegava che i sacchi erano loro: «Stavamo portando fuori la spazzatura»

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L'inchiesta e «mistri»

rage si è chiesto cosa ci faces-sero lì a quell'ora, per giunta in un giorno di festa.

Convocato dai pm, Riva ha ribadito le sue perplessità su quei sacchi portati via nel bel mezzo delle indagini sui fon-di dei gruppi consiliari. Do-menica però Sandro Mandi - ni, consigliere Idv e vicepresi-dente dell'assemblea regiona-le, si è presentato dalla Finan-za insieme ai collaboratori per chiarire: «Nessun miste-ro, solo spazzatura. Abbiamo lavorato giorni per fotocopia-re gli atti da dare alla Finanza e l'ufficio era ridotto talmen-te male che abbiamo deciso di dare una pulita». Agli in-quirenti è stata affidata una memoria in cui si ripercorre la vicenda, con gli spostamen-ti degli impacciati collabora-tori, contrattisti a progetto «assunti» dalle commissioni o proprio da Mandini alla vi-cepresidenza («Che male c'è? Finito l'orario di lavoro posso-no fare quel che vogliono»), che prima sbagliano uscita, fi-

nendo al piano interrato e poi dimenticano di gettare i rifiu-ti. Se ne libereranno solo in via Milazzo, a pochi metri dal-la sede del partito dove sono andati, dicono, per prendere materiale di cancelleria. Nella memoria vengono citati co-me testimoni la coordinatrice regionale Silvana Mura e la ca-pogruppo Liliana Barbati e so-no allegati gli scontrini di due ristoranti.

La strana vicenda però è tutt'altro che conclusa. Sarà quasi impossibile risalire ai sacchi per verificarne il conte-nuto, ma i pm sono al lavoro per cercare riscontri o incon-gruenze al racconto. Chi inda-ga ha fatto acquisire le imma-gini delle telecamere e altri ac-certamenti tecnici verranno portati avanti per capire se le cose stanno proprio come so-no state raccontate. Non è escluso poi che i pm decida-no di ascoltare i testimoni in-dicati.

Gianluca Rotondi RIPRODUZIONE RISERVA ft,

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i: Se quello che dice il revisore fosse erc dobbiamo preparwei a diffusi

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Piano strategico: c' edi tutto Ecco le 554 idee per il futuro Da ieri sono ordine le proposte per il piano strategico presentate da 900 soggetLi. Sono 554 idee

i per' futuro della città in tutti i canpi idnetellelli

Merola. offre «un quadr. L'insieme o'

intelligente» per erola. Ma Cgil e Cisl

i incalzano: neslzann: «Serve un <accelerat; 3»

A Pf,-,1 \JA 5 Giordano

Sviluppo Pubblicate su Internet le idee di 900 soggetti

Piano strategico in 554 progetti il futuro della Gita

gil e Cisl: «Ora serve 111-l'accelerata» Le proposte

Pedonalizzazione e parcheggi

L'Ascom lega la pedonalizzazione ala realizzazione di 4150 posti auto in tutta la città da integrare ai mezzi pubblici

E li mini aeroporto a Molinella

Fra le idee più oroginali c'è la realizzazione di un piccolo ma innovativo «scalo aeroportuale» nel territorio di Molinella

n Il cablaggio in fibra ottica

E c'è chi propone di cablare in fibra ottica tutta l'area metropolitana con una società partecipata da soggetti pubblicie privati

D I sedei network. all'università

L'Alma Mater vorrebbe di utilizzare i social network come strumento di comunicazione fra l'ateneo e i suoi studenti

Dalla pedonalizzazione del centro storico di Bologna alla valorizzazione del territorio, dalla digitalizzazione per la pubblica amministrazione al-la sanità fino alla progettazio-ne del rilancio economico. Da ieri le 554 idee per 11 piano strategico metropolitano so-no on line. Le hanno presenta-te circa goo soggetti tra enti, associazioni e realtà economi-che.

Una mole di proposte per tutta l'area metropolitana. messe sul web dopo la riunio-ne del Comitato scientifico a cui partecipano anche il sin-daco Virginio Merola e la pre-sidente della Provincia Beatri-ce Draghetti. Per entrambi, l'insieme delle proposte confi-gura «un quadro intelligente mirato alla riduzione degli sprechi e alla valorizzazione delle risorse». «Non è il risul-tato, ma una tappa interme-dia», precisano sindaco e pre-sidente. Un percoso che pro-cede troppo a rilento per Cgil e Cisl, che dicono: «La situa-zione è grave, serve un'accele-razione».

Ma vediamo le proposte. Sono divise in quattro «assi strategici», il più corposo quello «Ambiente, assetti :ur-

bani e mobilità» con 178 sche-de presentate. Dentro si trova-no l'idea dell'Alma Mater di creare un osservatorio contro gli sprechi della pubblica axn-ministrazione e tutta una se-rie di piani per una nuova mo-bilità. In questo settore Palaz-zo d'Accursio individua delle priorità: stazione Alta Veloci-tà, aeroporto e People Mover, ridisegno del quartiere fieri - stico. Ascom definisce invece la sua idea di pedonalizzazio-ne: un sistema dì parcheggi per un totale di 4.150 posti da integrare con il trasporto pub-blico. Italia Nostra propone di salvaguardare e tutelare i colori dell'edilizia storica. Più audace l'Associazione Bolo-gna pedonale: un ostello a basso costo da collocare in un palazzo del centro e la rea-lizzazione delle «torri del si-lenzio», strutture realizzate con materiali ecologici e «an - ti-rumore» dove fermarsi e godersi una pausa.

Altra direttrice da seguire è quella di «Innovazione e svi-luppo», per la quale sono sta-ti proposti 148 progetti. In questa sezione spunta la rea-lizzazione di un mini aeropor-to a Molinella, ma anche la creazione di una società parte-

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L'astenalone del Cup 2000

Estendere a tutta l'area metropolitana il Cup 2000 con la condivisione dei dati dei cittadini che si rivolgono al sistema sanitario

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09/10/2012 pressunE

CORRIERE DI BOLOGNA

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Direttore Responsabile: Armando Nanni

Ai forum sindaco Virginìo Meroia al forum per i piano strategico

cipata da soggetti pubblici e privati per cablare in fibra ot-tica tutta l'area della città me-tropolitana. Altro punto fon-damentale è un progetto per il policlinico Sant' Orsola: col-locare in un'unica area tutte le attività con la costruzione di nuovi padiglioni. Mentre Legacoop rilancia la candida-tura di Bologna alle Universia-di 2019, definite «una leva fi-nanziaria».

Al tavolo «Conoscenza, educazione e cultura» sono arrivati 123 progetti. L'ammi-nistrazione comunale vuole istituire il «sistema biblioteca-rio di area metropolitana», mentre Palazzo Malvezzi pro-

pone i distretti culturali e la Fondazione Marino Golinelli un megacentro da lo mila me-tri quadrati per la formazione scientifica. Il cuore della cono-scenza, l'Alma Mater, propo-ne un uso maggiore dei so - cial network per la comunica-zione fra ateneo e studenti. In-fine l'area «Benessere e coe-sione sociale» con :105 sche-de, tra queste il Cup2000 con un sistema informativo socio sanitario per tutta l'area me-tropolitana: una condi visio-ne dei dati dì ciascun cittadi-no che si rivolge al sistema sa-nitario.

Mauro Giordano RIPRODUZIONE RiSERVAIA

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Lghna oramIteglone.La 'oasInalobloc

09/10/2012 press LinE

Periodicità: Quotidiano

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Direttore Responsabile: Ezio Mauro

Dopo una giornata di proteste fuori e dentro Palazzo d'Accursio, accordo per il voto nella notte che ratifica l'intesa con Acegas. Sel e Idv contrari

Fusione Hera, si va verso il sì Pioggia di emendamenti del Pdl, ma ilPd trova la maggioranza in aula

IL PD trova la maggioranza sulla fu- sione tra Hera e Acegas, ma la sedu- ta va avanti fino a notte fonda a cau- sa dell'ostruzionismo del Pdl che presenta2440 emendamenti daleg- gere uno per uno. Sel e Idv restano contrarie. Pdl, Lega e Movimento 5 Stelle invocano il conflitto di inte- ressi. Secondo l'articolo 78 delTesto unico degli enti locali nessun azio- nista di Hera avrebbe dovuto vota- re. Manes Bernardini della Lega an- nuncia: «Se troveremo situazioni anomale invalideremo la delibera».

GIUSBERTI A PAGINA II

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Fusione Hera, si va vaso il si

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Proteqe,bagarre. emendamenti ma il Pd dice si allafusione di Hcra

09/10/2012 pressunE

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Direttore Responsabile: Ezio Mauro

Proteste, bagarre, emendamenti ma il Pd dice sì alla fusione di Hera La lunga notte di Palazzo d'Accursio in attesa del voto

It

BOLOGNA.IT Dite la vostra sul progetto di Hera discusso a palazzo. Sul nostro sito

CATERINA GIUSBERTI

ALLA fine il Pd tiene sulla fusione tra Hera e Ace gas. La minifronda dei due renziani Benedetto Zac-chiroli e Francesco Errani rientra e i numeri per approvare la deli-bera cisono: 19 a 18 con il sindaco, seppur appoggiandosi al voto del civico Stefano Aldrovandi («cap - puccetto rosso che va a salvare il lupo», lo bacchetta Manes Ber-nardini della Lega). Il voto però è sofferto, anzi soffertissimo. La se - duta va avanti a oltranza fino a notte fonda, a causa dei 2440 emendamenti presentati dal Pdl. o Ostruzionismo », spiega il consi-gliere Michele Facci. La conferen-za dei capigruppo riunita per una ventina di minuti non riesce a sbrogliare la matassa. Gli emen-damenti vanno letti tutti, uno do-po l'altro, anche se la maggioran-za chiederà di mettere ai voti solo la delibera originaria. «C'è un bu-co nel regolamento —ammette il capogruppo Pd Sergio Lo Giudice — e si crea un pericoloso prece-dente finché non sarà cambiato». È il segretario Luca Uguccioni a leggere, a ritmo cadenzato, gli emendamenti che nessuno vo - terà.Fuori dall' aula qualcuno cal-cola i tempi con il cellulare («Se ci mette un minuto per ogni emen-damento fanno 40 ore...» ragiona il vendoliano Lorenzo Cipriani) e qualcun altro ordina le pizze. Co-me se non bastasse il Pdl esige le fotocopie di tutto il plico, per po-ter seguire meglio la lettura, alla faccia degli ambientalisti, che in-fatti mugugnano e alla fine la vin-cono.

L'accordo politico però c'è. Il Pd serra le fila, mentre Sel e Idv trovano uninsolito asse conle op-posizioni: Lega Nord, Pdl e Movi-mento 5 Stelle. Pur con sfumature diverse invocano tutti il rispetto del voto referendario, e del con-trollo pubblico sulla gestione del-la multiutility. Lo chiedono anche i comitati, che in una cinquantina entrano in aula a protestare, in-terrompendo per due volte la se-duta e sventolando cartelli come "L'acqua (H) erapubblica", "Fuo-ri l'acqua dal mercato" o "Merola a maggio festeggia e in ottobre

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IL SINDACO Virginio Merola in consiglio comunale

dere conilmio appoggio aMatteo Renzi», precisa) che nel suo inter-vento mette l'accento sul ruolo degli esponenti del Comune nel cda, nominati dall'ex commissa-rio Annamaria Cancellieri. «Se non siamo soddisfatti del loro operato dovremmo chiedere le loro dimissioni. E que sta è un'opi-nione condivisa anche da altri esp onentidella giunta e del consi-glio». Anche Francesco Errani alla fine si allinea e lancia una stocca-

tina a Sel. «Il volenteroso Errani-precisariprendendo l' appellativo affibbiatogli dall'opposizione —crede che sia nostro diritto-dove-re aprire una discussione in con-siglio e non limitarci a votare con-tro». In ogni caso, «per disciplina di gr upp o», il renziano non chie de nemmeno la discussione imme-diata dell' o dg, che sarà rinviata.

Una questione che invece ri-mane aperta è quella dell'articolo 78 del Testo unico degli enti loca-li, invocata da Manes Bernardini della Lega, dal consigliere Danie-le Carena delPdl e dal grilliniMas-simo Bugani, secondo il quale chiunque possieda o sia parente fino al quarto grado di qualche possessore di azioni Hera, do-vrebbe astenersi dal voto. «Io non ho azioni Hera, quelle che avevo le ho vendute nel 2005», precisa Al-drovandi, ex Ad della multiutilty. E Bernardini: «Ho fatto una ri-chiesta in consiglio regionale per avere i nomi di tutti gli azionisti, se c'è qualche anomalia procedere-mo a norma di legge, invalidando la delibera».

RIPRO,11710, SFRVATA

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privatizza". «I casi sono due, o si sceglie il

pubblico o il privato. Il pubblico non fa utile e punta ad abbassare al massimo le tariffe per i cittadi-ni. Hera invece fa un utile da 76 milioni di e uro, ha 132 dirigenti e un cda da 18 membri, e ha sempre alzato le tariffe», si lamenta il ca-p ogruppo Pdl Marco Lisei. Sul cda di Hera torna anche il renziano Benedetto Zacchiroli («i miei dubbi non hanno nulla a che ve-

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n2.uacar Il presidente di Hera Tomaso Tommasi di Vignano. L'assemblea dei soci si riunirà tra una settimana

. "No. si svende-Bologna alla disfida dell'acqua

09/10/2012 press unE

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"Si consolida". "No, si svende" Bologna alla disfida dell'acqua Ecco le duefazioni in campo nel dibattito sulla multiutik

ENRICO MIELE

DA CHI è convinto che così «na-sceranno nuovi posti di lavoro» a chi intravede nel progetto «lo scippo dei servizi pubblici dalle mani degli enti locali». La fusio-ne tra Hera e Acegas, da opera-zione industriale, si è ormai tra-sformata in una conte sa p olitica che investe tre Regioni (Emilia-Romagna, Veneto e Friuli-Ve - nezia Giulia) e centinaia di Co-muni azionisti.

Si tratta, tra le altre cose, di

Ce: sì Aono

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una corsa contro il tempo. Lu-nedì 15 ottobre, tra soli sei gior-ni, si terrà la decisiva assemblea dei soci di Hera, chiamati ad ap-provare il matrimonio. Fusione decisa dai rispettivi cda lo scor-so 25 luglio. I tre mesi trascorsi da quel fatidico sì, non sono però bastati a convincere tutti i 186 Comuni azionisti sulla bontà dell'operazione. Munici-pi che in queste ore stanno ap-provando, o meno, il progetto di "Grande Hera". In realtà, i soci "dissidenti" si contano sulle di-ta di una mano: piccoli enti lo-cali delle province di Modena e Forlì (a cui si aggiunge il sindaco

forlivese Roberto Balzani). Di-verso il caso dei soci "forti" del patto di sindacato, come Bolo-gna, che possiede il 13,67% del-le azioni e ha il potere di indica-re agli azionisti l'amministrato-re delegato (la scelta dell'ex sin-daco Cofferati cadde nel 2005 sull'attuale ceo Maurizio Chia-rini). Nonostante l'opposizione di vendoliani, comitati, centro-destra e alcuni suoi stessi consi-glieri, a Palazzo d'Accursio ieri il

Pdhabenedetto lafusione, defi-nita «un potenziamento indu-striale e occupazionale» (Sergio Lo Giudice). Smentendo le preoccupazioni di chi vede nel-l'operazione l'anticamera della privatizzazione dell'acqua sot-to le Due Torri. Mentre Cgil, Cisl e Uil sono d'accordo ma chiedo-no di abbassare le retribuzioni dei manager (Chiarini nel 2011 ha incassato 490mila, i consi-glieri 75mila a testa).

Più che sul futuro degli ac-quedotti, lo scontro politico è sulla governance. I critici temo-no che, dopo il matrimonio con Padova e Trieste, gli enti locali diminuiscano il controllo sull'a-zienda (e vedono con sospetto alcune modifiche allo statuto di Hera). Il loro timore è che la "vo-cazione" pubblica si affievoli-sca. Ma come cambia, in realtà, l'azionariato? All'attuale patto di sindacato (in scadenza nel

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. "No. si svende-Bologna alla disfida dell'acqua

09/10/2012 pressunE

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2014) si uniranno anche Padova e Trieste, proprietari di Acegas. Nell'assetto post fusione, gli en-ti pubblici avranno il 56,2% del capitale (perdendo un paio di punti percentuali rispetto ad oggi). Se però per socio "pubbli-co" si include la Cassa depositi e prestiti (controllata dalministe - ro dell'Economia) ecco che la quota sale al61,8%. In ogni caso, dalla fusione uscirà sarà un co-losso industriale da 4,5 miliardi di fatturato, 8.300 dipendenti e 140 milioni di profitti l'anno.

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Gruppo tra i principali fornitori di acqua, luce e gas in Italia (con uno sbocco in Est Europa). So-cietà meglio attrezzata dal pun-to di vista industriale ma, inevi-tabilmente, meno "ancorata" alle storiche province di riferi-mento. Un esempio? La società Hera Trading, costola che opera sui mercati all'ingrosso dell'e-nergia con quasi due miliardi di fatturato annuo, sposterà (per motivi fiscali) la sua sede legale da Imola a Trieste. E se i lavora-tori delramo tradingresteranno sotto le Due Torri, le tasse, quel-le sì, voleranno in Friuli.

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La Finanza porta via i pacchi con i faldoni dei gruppi consiliari

La Fianco asmrain Regmse. La Lega: wsi è mulo bloccalo

Fusione Hera, si va verso il s agpdimeMiticiangTiloMmugg, E1,110,2

09/10/2012 press LinE

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La Finanza ancora in Regione. La Lega: così è tutto bloccato NUOVO blitz della Guardia di Finanza in Regione: ieri mattina gli investigatori hanno portato via dagli uffici di viale Aldo Moro le ri- cevute della passata legislatura, da12005 al 2010. Sette ore di lavo- ro, e in un furgone dei finanzieri è finita un'ottantina dei circa 290 faldoni presenti in archivio. Carte in cui potrebbero nascondersi alcune risposte alle domande che muovono l'inchiesta della pro - cura per peculato, contro ignoti. La Lega protesta. «Qui è tutto bloccato — si lamenta il capogruppo del Carroccio Mauro Man- fredini — Non possiamo neanche più fare politica sul territorio».

PERSICHELLAA PAGI NAV

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09/10/2012 pressunE

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La Finanza svuota i cassetti della Regione Sequestrate le ricevute della passata legislatura. I consiglieri: "Qui è tutto bloccato... BEPPE PERSICHELLA

SARÀ un lavoro lungo e certo si-no quello cominciato ieri dalla Guardia di Finanza che si è pre-sentata nuovamente in Regio-ne. Dopo il blitz della settimana scorsa e le successive visite ai singoli gruppi, è iniziato il com-pito più importante. Al setaccio stanno finendo da ieri le ricevu-te della passata legislatura, dal 2005 al 2010, dove potrebbero nascondersi alcune risposte alle domande che muovono l'in-chiesta per peculato contro ignoti della Procura. Dopo qua-si sette ore di lavoro ieri le Fiam-me Gialle hanno portato via dal-l'archivio di viale Aldo Moro so-lo ottanta dei circa 290 faldoni presenti. La Guardia di Finanza ha infatti registrato ogni docu-mento, fattura o scontrino ac-quisito. Tutto è poi finito in un verbale di presain carico dei do-cumenti controfirmato dalla di-rigente del servizio Bilancio, Gloria Guicciardi. In tutto, sul Ducato della Finanza, arrivato verso le undici del mattino e an-dato via poco dopo le sei di po-meriggio, sono stati caricati die-ci scatoloni. Stessa cosa accadrà domani e nei prossimi giorni, fi-no a quando i faldoni non saran-no finiti.

Restano poi da acquisire an-corale fatture da12010 a12012 di

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Sel e Pd, che già ieri si aspettava la visita della Finanza. Oggi è in programma un doppio control-lo, perché oltre alle Fiamme Gialle ci sarà quello periodico dei revisori dei conti, che do-vranno dare l'ok alle spese di tutti i gruppi di questi ultimi quattro mesi. Un lavoro di routi-ne, certo, ma anche il primo do-po che si sono accesi i riflettori sui conti della Regione: dalle in-terviste a pagamento alle inda-gini sull'ex cap ogrupp o dell'Idv Nanni fino al blitz della Finanza della settimana scorsa. Proprio le dichiarazioni rilasciate a "Re-pubblica" da uno dei tre reviso-ri, Luca Mazzanti, ha spinto il capogruppo del Movimento 5 Stelle Andrea Defranceschi a prendere carta e penna per scri-vere al presidente dell'Assem-blea Matteo Richetti e chiedere

se c'è un caso di finanziamento illecito ai partiti. «È del tutto plausibile — aveva spiegato Mazzanti — che un candidato faccia più di un incontro in una sera stessa», come è accaduto per Paolo Nanni dell'Idv. Per Defranceschi sono parole che

provano in maniera «evidente» come «la pratica di pagare con i soldi del budget le campagne elettorali fosse consolidata e ta-citamente accettata». Ma «non è l'ufficio di presidenza l'organi-smo deputato alle verifiche e ai controlli sui singoli documenti

contabili dei bilanci annuali e nemmeno della legislatura pre-cedente, depositati presso l'uf-ficio di presidenza, che nonven-gono sottoposti a nuovi control-li». Così afferma una nota del-l'ufficio di presidenza dell'As-semblea legislativa, che riman-

da invece il compito esclusiva-mente ai revisori dei conti.

Intanto la procura continua l'indagine sui sacchi di spazza-tura dell'Idv, di cui si è preso la paternità Sandro Mandini. Do-vrà essere controllato se il rac-conto del percorso fatto per di-

sfarsi dei sacchi corrisponda al-la realtà e se può correre in aiuto il filmato di qualche telecamera. Ma ritrovare il contenuto, se-condo le spiegazioni di Mandini solo "rusco", è praticamente impossibile.

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Pagina 5 La Finanza svuotai cassetti della Regione

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Qua. collaboratorieuncassoficho quel girovagare ei sae,hiPnati ldv

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Gli impiegati dipietristi spiegano in un memoriale allaprocura di come nontrovarono i bidoni e incrociarono invece Matteo Riva

Quattro collaboratori e un cassonetto quel girovagare dei sacchi targati Idv

Silvana Mura

LORENZA PLEUTERI

PERSONE che lavorano in Regio-ne e sbagliano garage. Il buio del-le nove di sera, che cela alla vista i cassonetti dell'immondizia. In-contri inattesi, e forieri di svilup-pi imprevisti, da Carramba che sorpresa. Minacciano querele, i quattro ragazzi-portasacchi del-l' Idv: «Siamo noi, quelli con le bu-ste nere. Però dentro c'era solo spazzatura. Guai a chi fa insinua-zioni». Ma la storia appuntata in un memoriale di sei p agine, da lo - ro consegnato alla procura dopo le rivelazioni e i colpi bassi del consigliere Matteo Riva, ha un re-trogusto fantozziano, da com-media all'italiana.

Guido Gambassi e Federico Giamporcaro (membri della se-greteria dell'assessore dipietrista all'Ambiente, SabinaFreda) mer-

coledì e pure giovedì, festa p atro-nate, passano la giornata negli uf-fici del gruppo. Michele Scuto e Tommaso Montebello (già colla-boratore del numero due di as-semblea e ufficio di presidenza, Sandro Mandini) danno loro una mano. Hanno da fotocopiare le carte richieste dalla Finanza, at-tesa venerdì per il ritiro degli ori-ginali. Mangiano lì. Accumulano «fotocopie venute male», avanzi di cibo, bottiglie e contenitori vuoti. «I consiglieri r egionali ci in-vitavano a raccogliere le cartacce e tutti i rifiuti. Sempre su loro in-dicazione raccoglievamo tutta la spazzatura e le riponevamo in tre sacchi». Luca Assirelli, responsa-bile della sede regionale del p arti-to, suggerisce dove portarli, la se-ra deserta di san Petronio: «ipo-tizzava che ci potesse essere un cassonetto nel parcheggio cen-

trate». Mai quattro vanno «di fret-ta». Devono fiondarsi alla «sede regionale Idv di via Amendola 8 per recuperare materiale di can-cellerianecessario».E siperdono: «Per errore, anziché andare al parcheggio centrale, finivamo al livello meno 2. Non trovando al-cun cassonetto» superano una porta. Il successivo cancello, l'ul-

timo, è serrato. Un problema che dura poco. Si spalanca, azionato da mani altrui. «Compare una Bmw serie 3 con a bordo il consi-gliere Matteo Riva», l'espulso,

quello che racconterà la sequen-za, dal proprio punto di vista.

Fuori è buio. «Ci troviamo in una zona poco illuminata, per-tanto, non essendoci accorti del-la presenza di cassonetti, abbia-mo deciso di raggiungereAssirel-li», che «gentilmente» ha offerto loro un passaggio. «Abbiamo ca-ricato nella sua macchina i tre sacchi neri», destinazione Italia dei valori. Del pattume si ric orda-no al ritorno. «Ci siamo fermati in via Milazzo — 60 metri dal quar-tier generale, tre chilometri da viale Moro — e abbiamo deposi-tato la spazzatura». Testimoni a favore? Nevengono citati sei, «per le operazioni di pulizia e riempi-mento sacchetti». Tra loro, la ca-pogruppo Liana Barbati e la de-putata e segretaria regionale Idv Silvana Mura.

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Le fotocopie in Regione, il giorno del patrono. Una rapida cena sul posto. Poi le pulizie. E i rifiuti dabuttare. A due passi dalla sede del partito...

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LaFinanzasvuotaicassettidellaReúne

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09/10/2012 press LinE

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Il primo atto del piano metropolitano presentato a Merola e Draghetti

Online i 554 progetti "strategici" ma quant' è ostica la navigazione

S ON05541e idee messe sucar- ta e depositate sul "Tavolo di progettazione innovazione e

sviluppo" del Piano strategico me- tropolitano. Ieri il coordinatore del Comitato scientifico Daniele Do- nati ha consegnato la lista nelle mani della presidente della Pro- vincia Beatrice Draghetti e del sin- daco Virginio Merola. Ora, da que- sto zibaldone piuttosto disomoge- neo, frutto di contributi di circa900 enti, associazioni e aziende, dovrà uscire una sintesi utile a «Bologna, una città intelligente», come han- no chiosato i due amministratori.

VARESI A PAG I NAVII

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Fusione Hera, si va verso il s

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Pagina 7 Piano strategico, 554 progetti sul tavolo

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09/10/2012 press LinE

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Piano strategico, 554 progetti sul tavolo Merola: "Tante idee nuove per valorizzare la città ed evitare gli sprechi di risorse"

VALERIO VARESI

CI VORREBBE un'idea... e ne sono saltate fuori 554. Tante risultano quelle depositate al "Tavolo di progettazione innovazione e sviluppo" del Piano strategico metropolita-no. Ieri, alla pres entazione della lista, il coor-dinatore del Comitato scientifico Daniele Donati ha consegnato nelle mani della pre-sidente della Provincia Beatrice Draghetti e del sindaco Virginio Merola un vero e pro-prio zibaldone di progetti che fa di Bologna «una cittàintelligente», come l'hanno defini-ta gli amministratori. Sotto le Due torri sem-brano pullulare gliArchimede pronti a stupi-re con un'invenzione. Le parole più ricor-renti nel descrivere i pro getti sono quelle che

ormai risuonano come ritornelli nel frasario di politici e amministratori: "innovazione", "sviluppo", "sinergia", "filiera", "rete" e "ri-qualificazione", insieme a un profluvio di terminologia inglese che spesso s embra l' in-grediente indispensabile a dare caraturatec - nica e raffinatezzamanageriale alle proposte anche quando sono semplici e intuitive.

«Nelle idee elaborate dai partecipanti ai tavoli, spira un sentire comune, uno spirito dei tempi figlio della consapevolezza che bi-sogna evitare gli sprechi di risorse e valoriz-zare al massimo le competenze e i talentipre - senti nel territorio», dichiarano Draghetti e Merola. Che aggiungono tra le qualità degli inventori bolognesi quella di «valorizzare le differenze» e di saper «leggere in modo nuo-

vo il proprio futuro con i piedi ancorati nel patrimonio di valori che caratterizzano que-sta terra». Il passaggio successivo a questa raccolta di idee sarà quello di esaminare le proposte una per una valutando la loro pos-sibilità di realizzazione e il grado di priorità. Da questi successivi passaggi dovrebbero uscire quei suggerimenti capaci di costruire la città del futuro. O almeno collaborare a ri-disegnare Bologna a braccetto con gli ammi-nistratori e le scelte politiche che faranno. Lo spirito del Piano strategico metropolitano è questo e la sintesi sono i 554 progetti presen-tati da circa 900 tra enti, associazioni e azien-de che hanno preso parte alle prime fasi del Piano stesso.

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FOCE Direttore Responsabile: Franco Fregni

pressunE DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

09/10/2012

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Il consigliere Andrea Zucchini insieme a Giuliana e Giuseppe

Rifiutatesoluzioni Asp. Diginnoa oltranza

TF.1à1T

SENZA CASA Nulla di fatto nella trattativa tra l'Amministrazione e le due persone in sciopero della fame per avere un tetto sotto cui dormire. Zucchini ringrazia per l'attenzione di sindaco e assessori ma le offerte sono respinte

Rifiutate soluzioni Asp. Digiuno a oltranza o sciopero della fame continua. Le trattative non sono andate a buon fine. Dopo i tre giorni di protesta pa-

cifica davanti all'ingresso del Municipio, Giuseppe Montani e Giuliana Bittordi (due dei tre i-molesi che hanno denunciato tramite il consigliere del gruppo misto Andrea Zucchini la loro si-tuazione di disagio economico) hanno incontrato il sindaco, gli assessori Vigna e Visani, e i rap-presentanti dei Servizi sociali. U-na trattativa conclusa con il rifiu-to dei due alle soluzioni avanzate dall'Amministrazione. "I Servizi sociali hanno fatto delle propo-ste che non sono state ritenute valide - racconta Andrea Zucchi-ni - a Giuliana quella di abitare in un condominio solidale rima-nendo con solo 150 euro di pen-sione e senza il suo animale do-mestico. Mentre a Giuseppe è stato proposto di andare in una casa famiglia dovendo però ri-nunciare alla casa popolare". La speranza, come sottolinea lo stesso Zucchini, "è che si arrivi nei prossimi giorni a una solu-zione o almeno che a breve cam-bi qualcosa".

Diversa la posizione dell'Asp che, per voce del suo presidente Gigliola Poli, presente all'incon-tro di ieri pomeriggio, continua a ribadire la sua posizione: "Du-rante l'incontro abbiamo ribadi-to le proposte che avevamo già fatto tempo fa, proposte che, mi-

rando a risolvere le difficoltà mo-mentanee, possono essere una forma transitoria, non definitiva, per superare le avversità vissute in questo momento dai due i-molesi - spiega il presidente dell'Asp - i servizi sociali riman-

gono a disposizione dei nostri due concittadini per un nuovo incontro, anche oggi stesso, in modo da valutare in modo sere-no le proposte che vengono fatte. Le soluzioni - conclude Gigliola Poli - ci sono, ma non vengono

accettate: da porte nostra non abbiamo chiuso nessuna porta".

Per tre giorni i due imolesi hanno dormito sotto il Munici-pio, un giaciglio non di certo co-modo: "E' stato difficile per me che sono più giovane, figuriamo-ci per Giuliana che è invalida e per Giuseppe che ha 57 anni" ri-badisce Zucchini che comunque ha appezzato l'attenzione del Comune e la grande solidarietà dimostrata in questi giorni da molti concittadini. "C'è chi ha dato dei soldi, chi ha mostrato la

I servizi sociali: "Le abbiamo provate tutte"

sua vicinanza ai problemi dei due imolesi e chi è andato a fare la spesa - afferma il consigliere -al momento il cibo lo conservo io e lo consegnerò a Giuliana e Giuseppe appena sarà possibile. Per i due basterebbe poco, solo quello che gli è dovuto: un lavoro per lui e una casa popolare per la donna". Durante l'incontro, è sta-ta discussa anche la situazione di Monica - nome di fantasia per u-na mamma imolese con due fi-glie a carico e senza un lavoro - "Tutti si sono trovati d'accordo nel ritenere che alla donna oc-corra un'occupazione, spero che a breve si risolva anche la sua si-tuazione" conclude Zucchini.

Fabio Perorini

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All'ano: «Berlusconi è pronto a ritirarsi»

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Corruzione, il Pdl insiste e presenta il "salva-Rub

ROMA - Rispunta il commissario anticorruzione ma la proposta di un organismo di vigilanza che dovrà avere "poteri ispettivi effet-tivi" e denunciare i casi di malaf-fare nell'amministrazione pub - blica fa subito scoppiare scintille nel governo. E mette a repenta-glio l'approvazione del ddl and-corruzione che era invece sulla rampa di lancio per essere ap-provato e che ora vede anche ri-spuntare la norma salva-IRuby.

A rilanciare la proposta del Su-per Commissario è il sottosegre-tario alla Presidenza del Consi-glio Antonio Catricalà: in un'in-tervista a il Messaggero il braccio destro del premier spiega di aver già «elaborato e scritto» un e-mendamento al ddl anticorru-zione assieme al ministro Filip-po Patroni Griffi. «Tra poche ore lo consegneremo al ministro Se-verino» annuncia Catricalà sca-tendando peròil putiferio nell'E-secutivo e tra i gruppi parlamen-tari.

Mettere le mani in questa deli-catissima materia a poche ore dalla discussione fina. le del ddl

anticorruzione al Senato rischia infatti di mettere nuovi paletti lungo l'iter parlamentare del provvedimento. E proprio nel momento in cui le forze politiche si erano dette disponibili a fare un. passo indietro sulle rispettive richieste di modifica, per accele-rare e garantire l'approvazione di un testo.

Ma nella situazione di caos il Pdl ne approfitta per rilanciare presentando nuovamente il "sal-va-Ruby" e "l'anti-Batman". Ed anche il Pd e l'Idv tornano alla carica con le loro richieste di cor-rezione sulla prescrizione, sul falso in bilancio, concussione per induzione.

Così il ministro Patroni Griffi corregge il sottosegretario: quel-la proposta da Catricalà, dice, è una «questione reale» ma in que-sto momento «la priorità assolu-ta è la conclusione dell'iter parla-mentare del disegno di legge». Anche il ministro Paola Severino la pensa così: il super commissa-rio può essere una «possibilità», ma da rinviare ad un altro prov- vedimento. Molto probabilm. en-

Il guardasigilli Paola Severino

te, come dice lo stesso Catricalà, correggendo il tiro, nella legge di stabilità. Ora, avverte invece la Severino, la priorità è approvare il ddl anticorruzione. Una prio-rità «assoluta» si affretta a preci-sare la Guardasigilli che nel po-meriggio vede addensarsi ombre attorno al provvedimento e sugli ultimi tre emendamenti presen-tati dal governo: quelli che ri-guardano il fuori ruolo dei magi-strati, il traffico di influenze ille-cite e la corruzione tra privati. Al Senato viene rinviato, dopo le parole di Catricalà, il termine per la presentazione dei sub emen-damenti agli emendamenti del governo.

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Guido Barilla (a sinistra) con il premier Mario Monti all'inaugurazione del nuovo stabilimento di Rubbiano

rriu alla Chiesa, tutto da rifare

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LIBERTÀ QUOTIDIANO DI PIACENZA FONDATO DA ERNESTO PRATI NEL 1883

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09/10/2012 press unE

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Imu alla Chiesa, tutto da rifare Il Consiglio di Stato boccia la norma. Grilli: pagheranno tutti

ROMA - Il regolamento del go-verno finalizzato al pagamen-to dell'Imu per le attività lu- cra -t:h/e della Chiesae delle al-tre organizzazioni no profit «esula» dai confini fissati dal-la legge e contiene anche cri-teri troppo eterogenei per i-dentificare le attività delle on-lus che in campo sanitario, scolastico, cultura o sportivo dovranno pagare la nuova im-posta sulle attività produttive. Il Consiglio di Stato rende no-te le ragioni per le quali ha «bocciato» il regolamento messo a punto dal Governo per definire le modalità di ap-plicazione dell'Imposta Mu-nicipale sugli Immobili anche da parte della Chiesa. Il mini-stro dell'Economia, Vittorio Grilli garantisce che i nodi tecnici saranno comunque superati e che l'obiettivo del governo resta quello di «as-soggettare tutti i soggetti» al-l'Imu. Sul tema vigila anche l'Unione Europea che ha riba-dito come la procedura di in-frazione nei confronti dell'Ita-lia rimane aperta.

Le motivazioni del Consiglio di Stato, alle quali il Governo dovrà rispondere entro la fine dell'anno per far entrare in vi-gore le modifiche da quest'an-no, evidenziano due problemi. Il primo riguarda il rispetto dei criteri fissati dalla legge.

«Trattandosi dì un decreto ministeriale - sì legge nel pare-re - il potere regolamentare deve essere espressamente conferito dalla legge e, di con-seguenza, il contenuto del re-golamento deve essere limita-

to a quanto demandato». Mentre invece vengono fissati requisiti «generali e di settore, per qualificare le diverse atti-vità come svolte con modalità non commerciali».

Le scelte compiute, anche in altri punti del decreto «non solo esulano dall'oggetto del potere regolamentare attribui-to, ma che sono state effettua-te in assenza di criteri o altre indicazione normative atte a specificare la natura non com-merciale di una attività».

C'è poi il nodo dell'eteroge-neità dei criteri seguiti: «in. al-cuni casi è utilizzato il criterio della gratuità o del carattere simbolico della retta (attività culturali, ricreative e sporti-ve); in altri il criterio dell'im-porto non superiore alla metà di quello medio previsto per le stesse attività svolte nello

stesso ambito territoriale con modalità commerciali (atti-vità ricettiva e in parte assi-stenziali e sanitarie); in. altri ancora il criterio della non co-pertura integrale del costo ef-fettivo del servizio (attività di-dattiche) »• Insomma un rego-lamento da rifare.

1l conto alla rovescia per la fine dell'anno per fissare i cri-teri di pagamento è certo co-minciato. Ma il ministro del-l'Economia Vittorio Grilli assi-cura che tutto sarà risolto.

«Il consiglio di Stato mette in dubbio che possano essere raggiunti i risultati sperati at-traverso una procedura rego-lamentare - ha detto a margi-ne dell'Eurogruppo in Lus-semburgo - Ne prendiamo at-to, ma ovviamente l'obiettivo non cambia: troveremo la so-luzione tecnica appropriata

per mantenere l'obiettivo di assoggettare tutti quelli che devono esserlo all'Imu».

il fronte laico della politica non risparmia dubbi e critiche al regolamento del governo, nonostante le rassicurazioni di Grilli. «Rischia dì saltare per incompetenza o per malafe-de? », si chiede il capogruppo dell'Idv al Senato Felice Beli-sario che parla di «pasticcio dei tecnici» e di «inadeguatez-za del governo». Il governo «bastona solo i deboli», affer-ma invece il segretario nazio-nale di Rifondazione Paolo Ferrero mentre il repubblica-no Francesco Nucara chiede al Governo di non rinunciare nei suoi propositi e il socialista Riccardo Nencini insinua il dubbio che il decreto ministe-riale «sia stato scritto male a bella posta».

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LIBERTÀ QUOTIDIANO DI PIACENZA FONDATO DA ERNESTO PRATI NEL 1883

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Pensioni, i partiti tentano il blitz Fornero: no a scelte non ponderate ROMA - I partiti tentano un blitz sulla riforma delle pensioni con un Ddl bipartisan che ne allenta le maglie, discusso ieri in aula al-la Camera. Ma il vero nodo sono i cinque miliardi di euro a coper-tura della proposta.

A fare chiarezza è attesa per oggi la relazione tecnica della Ragioneria generale. Documen-to che dovrebbe permettere alla commissione Ha. ncio di espri-mere il suo parere. Ma senza l'ok, il provvedimento rischia di finire su un binario morto. Intanto spunta una lettera del ministro del Welfare Elsa Fornero al pre-sidente della conunissione Lavo-ro, datata 7 agosto, ma diffusa ie-ri, che metteva in guardia sulla necessità di rispettare la stabilità dei conti, sconsigliando scelte «non adeguatamente pondera-

E màlìstrz suglì soda «Credo che il governo abbia la disponibilità a discutere caso per caso»

te». E da Milano, dove tiene una lezione alla Bocconi il ministro afferma: «Credo che il governo abbia la piena disponibilità a di-scutere caso per caso», perché «ci sono persone in difficoltà se-ria che vanno tutelate, mentre al-tre hanno lasciato il lavoro con buonuscite e pensioni generose. Io e il governo possiamo aver fat-to degli errori - aggiunge - ma so-no stati fatti pensando al Paese e alle giovani generazioni».

La strada principale che era stata indicata. dai partiti (che gio-

vedì in commissione Lavoro ave-vano votato all'unanimità il te-sto) è quella di reperire i fondi da un'ulteriore tassazione di giochi on-line e lotterie. Ma la commis-sione Finanze ha già espresso perplessità. Così si guarda altro-ve. Indy suggerisce una revisione delle numerose agevolazioni fi- scali. L'ex ministro del Lavoro, il Pd Cesare Damiano pensa inve-ce alla legge di stabilità e alla spending review, «questi soldi non devono essere solo destina-ti ad una diminuzione del debi-to, ma anche per correggere l'er-rore fatto» dal ministro Fornero.

«Non vogliamo smontare la riforma. Vogliamo addolcire il salto e se i fondi non ci fossero sarebbe molto grave», osserva ancora Damiano, mentre la sua collega di partito Marialuisa

verro «di ostruzionismo verso il Parlamento che da mesi chiede di rivedere la riforma Fornero».

Per Giuliano Cazzola (Pdl) il provvedimento è stato «caricato come un tir, ma se va bene uscirà dall'aula con le dimensioni di u-na motoretta» perché «non ha le spalle coperte sul piano finan-ziario. Abbiamo sollevato un pol-verone che lascerà delusi. Vedre-m.o col documento della Ragio-neria se il testo non tornerà in commissione per una cura di-magrante».

Ma il capogruppo della Lega Nord alla Camera Giampaolo Dozzo mette in guardia: «Non siamo disponibili a fare passi in-dietro e a tornare in commissio-ne». Questa «è una battaglia di e-quità sociale».

Patrizia Antonini

Gnecchi avverte: «Non siamo un Parlamento per corrispondenza» (facendo riferimento alla lettera inviate dal ministro Fornero) aggiunge: «siamo disponibili ad un confronto serio sulla gradua-lità degli interventi e le copertu-

re economiche», per un sistema ispirato a giustizia e equità, non ad una «lotteria».

L'idv annuncia una manifesta-zione di piazza al fianco degli e-sodati, mentre Giovanni Paladini definisce l'atteggiamento del go-

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Idv nella bufera, Fan pronto a uscire L'assessore provinciale: «Non è più il mio partito». E intanto Riva lancia 'Opa ostile: «I transfughi vengano con me»

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«11 ere degil iscritt andoenehlo»

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Terremoto in seno all'Italia dei Valori. Dopo il fuggi fuggi dei tesserati, i mal di pancia di chi da armi spende tempo ed ener-gie sul territorio in nome di ideali di legalità e trasparenza che le ultime inchieste della Procura sembrano mettere in dubbio, si registrano anche ad-dii eccellenti. Marco Fantini, assessore provinciale con dele-ga a sanità, servizi sociali e ca-sa, ha la valigia pronta. LA NAUSEA DI FANTINI. Tutto mentre a Bologna il consiglie- re regionale Matteo -Riva, cac-ciato nel 2011 dal partito di Di Pietro ora in Consiglio regiona-le sui banchi del Gruppo Mi-sto, chiama a raccolga i trasfu-ghi per dare vita a un nuovo movimento che punta a recita-re un ruolo di primo piano nel-le primarie del Pd, dimentican-do sacchi neri, immondizia e documenti richiesti dalla Guardia di Finanza impegnata a indagare sulle spese dei grup-pi consiliari.

«Voglio ed esigo delle rispo-ste», ha scritto nei giorni in una lettera alla Gazzetta Tom-maso Piccò dell:1(1v di San Martirio i I Rio, interpretando un sentimento diffuso nella base.

Quelle risposte Fantini s em-bra essersele già date.

«Non c'entrano solo gli ulti-mi scandali, il mio è un ragio-namento politico», è la pre-messa,

«Sono disorientato attacca l'assessore Sono entrato in un partito che aveva tre carat-teristiche fondamentali: in Eu-ropa faceva parte del gruppo dei liberaldemocratici, aveva come pilastro della propria piattaforma politica la legalità e infine era alleato con il cen-trosinistra. Questo partito ; per

sono impegnato a lun-go, ora è cambiato».

Fantini capisce e in gran par-te condivide il malumore che serpeggia tra i tesserati e i sim-patizzanti del partito: «Lascia-mo anche perdere le cronache più recenti. Il fatto che un no-stro consigliere, Nanni, sia ac-cusato di peculato non è bellis-simo (sul caso indaga la magi-stratura). Soprattutto do po aver visto passare i Scilipoti e i Razzi. Il disorientamento c'è. I tesserati vanno e vengono, non conosco i dati. Qui stiamo assistendo a un fatto più gra-ve: stiamo registrando una emorragia a tutti i livelli istitu-zionali, dal. Parlamento Euro-peo a quello nazionale, con l'addio al partito di Pino Arlac-

chi, Giuseppe Giulietti ed Elio Lannutti. Un partito dovrebbe essere attrattivo».

Fantini preferisce non com-mentare poi le ultime vicende bolognesi.

«Mi sembra che ci siano pro-blemi che vengono da tonta-

no, veleni antichi», si limita a dire. RIVA PRONTO A RIPARTIRE. Chi ripercorre invece gli ultimi col- pi di scena è Matteo Riva, accu- sato dall'ex collega di partito Sandro Mandini di essere un appassionato di Spy Story do-

po aver riferito ai giornali di aver visto alcune persone dell' Idy uscire, giovedì sera, dal pa-lazzo della Regione con alcuni grossi sacchi neri.

«Abbiamo fatto pulizia negli uffici», si sono affrettati a spie-gare agli inquirenti i diretti in-

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«11 ere degil iscritr andoenefilo»

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teressati. Anche Riva è stato sentito come testimone. E ora aggiunge: «Non mi appassio-nano le Spy Story. Ribadisco, ho visto una situazione che mi è sembrata preoccupante, in-quietante e inconsueta vista la situazione attuale. Era San Pe-troni°, quel giorno in Regione c'erano solo i politici di fuori. Gli uffici erano chiusi».

L'emorragia di tesserati non stupisce il consigliere regiona-le. «Dal 2010 ad oggi avrò rice-vuto le lettere di oltre 500 iscritti che hanno strappato la tessera, e parlo solo di Reggio. Persone che facevano i ban-chetti e attività politica a pro-prie spese».

Legalità e trasparenza sono gli ideali che hanno portato vo-ti all'Italia dei Valori, ora sono terni che rischiano di affossare il partito.

«Il 31 luglio 2011 sono stato messo alla porta perché de-nunciavo queste cose e chiede-vo maggior democrazia e tra-sparenza, e coerenza tra quan-to annunciava Di Pietro a livel-lo nazionale e le reali azioni sul territorio. Su temi importanti, come l'abolizione del Vitalizio e la riduzione del numero di assessori, in Regione fui l'uni-

co del gruppo a votare no. Per fortuna su due temi così im-portanti ha provveduto Monti a rimediare».

I delusi rappresentano ora un bacino di voti da non sotto-valutare. Una corrente che Ri-va prova a iMercettare fondan-do un nuovo movimento e puntando a recitare un ruolo attivo alle primarie del_ Pd.

«Venerdì faremo una riunio-ne con molti consiglieri comu-nali, provinciali e di circoscri-zione provenienti da tutta la Regione, compresa Reggio. Pensiamo di darci una organiz-zazione interna e dire la nostra alle primarie del centrosini-stra. Gli invitati sono al mo-mento 123. Chi sono? Per ora preferisco non fare nomi. Ci saranno tanti eletti, gente che ha preso dei voti. Ne approfit-to per invitare anche Liceti».

L'appuntamento è alle 16 in una sala dell'hotel Novotel a Bologna, non lontano dalla se-de della Regione. «Sarà un mo-mento fondativo - chiosa Riva - Discuteremo di una nuova piattaforma politica. Guardia-mo avanti senza rancori, Li& rappresentali passato».

Davide Bianchivi ©IPRODUZIONI= P,ISRVA FA

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Liana Barbati, cosa sta acca-dendo all'interno dell'Italia del Valori?

«Accade quello che capita sempre in politica quando del-le brave persone si trovano ad affrontare un momento terribi-le».

La base del partito mormo-ra e strappa la tessera,

«Avverto anche io il loro stes-so senso di_ malessere. E' .nor-male. Li capisco. C'è stata una concomitanza di eventi, quasi un accanimento nei nostri confronti che ha dell'incredibi-le. Attaccano noi che mettia-mo su internet tutte le nostre spese. Abbiamo avuto un pro-blema in passato, mi riferisco al caso Nanni, di cui però non posso parlare perché all'epoca non ero in Regione. C'è una in-

chiesta in atto. Vedremo. L'Ita-lia dei Valori in ogni caso è par-te lesa».

L'accusa mossa dalla base agli eletti è di aver tradito gli ideali del partito.

«Non è così. In generale, in questa fase tutti i partiti stan-no vivendo un forte momento di riflessione. Capita a noi co-me ad altri, ad esempio il Pd dove si registra lo scontro tra Be sani e Renzi. Io preferisco parlare di iniziative concrete, ad esempio i due .referendum che stiamo portando avanti in-sieme alla Fiorii a difesa dei di-ritti dei lavoratori. Un tema che non è né di destra né di si-nistra»,

A proposito di lavoro, uffici dell'Idv si lavora anche nel giorno di San Pet

«Se .ri_sce ai sacchi neri portati via dalla Regione, il te-ma è già stato spiegato chiara-mente. La Finanza ha chiesto a noi, come a tutti gli altri grup-pi, i documenti relativi alle spese degli ultimi anni, con la richiesta di fotocopiare tutto. C'è voluto parecchio tempo. Avevamo appuntamento con la Finanza per venerdì, così giovedì (San Pavoni°, patrono di Bologna) ci siamo attardati in ufficio per preparare tutto. Dalle immagini della videosor-veglianza vedrete che sono uscita e rientrata due volte per portare da mangiare ai miei collaboratori. In quei sacchi neri c'erano i resti di quei pa-sti. Giovedì non era previsto il servizio di pulizia, così abbia-mo provveduto noi per rispet-

Liana Barbati

confrontarci e chiarirci su tutti i punti possibili».

Quanti iscritti conta oggi il partito a Reggio? Qualcuno sostiene meno di venti, un nu-mero che rende impossibile anche organizzare il congres-so. "Forse un centinaio", dice invece il vicesindaco Filome-na De Sciscio,

«Tutti gli iscritti so:no sogget-ti alla normativa sulla riserva-tezza».

Non è una risposta. di nostro è un partito delle

idee e delle proposte e ogni persona ha diritto di aderire se condivide la politica naziona-le, i:n primis perché il coordina-mento provinciale ha ruolo or-ganizzativo. E di fare altre scel-te se non si sente di condivi-derle. Il nostro partito ha sì una parte di tesserati, ma an-che sostenitori e simpatizzanti che partecipano senza avere obbligo di iscrizione. Se servo-no dati, potete consultare il si-to nazionale dell'Idv alla voce tesseramento».

Subito dopo l'intervista lo abbiamo fatto. Senza succes-so: sul sito dell'ldv nazionale, infatti, sono presenti solo i mo-duli per iscriversi. (dar. j),)

CRIPRODUZION: P,IqR VA FA

LA COORDINATRICE PROVINCIALE LIANA BARBATI

«Il malessere degli iscritti lo sto provando anch'io»

m anche di chi venerdì matti-na avrebbe utilizzato gli stessi uffici. E' un fatto grave che qualcuno ci dentmci in questo senso. Non credo che questo attacco continuo sia casuale».

Come consigliere regionale e coordinatrice provinciale, incontrerà i suoi iscritti?

«Certo, non ho mai smesso. Giovedì sera si riunirà a Reggio il coordinamento provinciale. Capisco il malumore dei miei ragazzi, con quello che si legge sui giornali sarei disorientata anche io. Sarà l'occasione per

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Il sindaco Pighi: tensione in consiglio per la discussione su Hera-Acegas

Sinistra per Modena pone la sospensiva

alla delibera: seduta sospesa poi si riprende con paura che manchi il numero legale. democratici mai così in crisi

te e Trande dall'altra difendono le loro ragioni. Vince il Ed, quin-di si va avanti con la medesima delibera, ma la partita non è fini-ta,

È col passare del minuti che Pd perde pezzi. intervento pe- sante della consigliera Morirti,

mamiètranna saPea ai fotorfinisit

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FURORI" HERA-ACEGA" APS » r r r.. r„..„ <

La m 1 444 ioranza si salva al fotofinish Colpi di scena fino al Vultirno: quattro astenuti in casa Pd e Ricci contrario, la Morini se ne va sbattendo la porta

di Davide Berti

Come in tutte le storie che fini-scono evitando il peggio, meglio cominciare dalla fine per spiega-re ciò che è stato ieri pomeriggio il consiglio co.munale, quando la delibera per la fusione di Ace-gas-Aps holding in Hera ha ri-schiato di mettere in seta cilsi la maggioranza. Così seria che più di un consigliere uscendo ha det-to, a mo di battuta a denti stret-ti, «se oggi non passavamo do-mani mattina ci si doveva dimet-tere». Il problema è che, se vale la regola che in fondo agli scher-zi c'è sempre un fondo di verità ;

ieri ci si. è andati davvero vicini. Bastava vedere lo sguardo del

sindaco a metà pomeriggio quando il numero legale era tutt'altro che scontato, o sentire il fragore con il quale Giulia Mo-rini si è sbattuta la porta dietro le spalle dopo essersi tappata il na-so e aver votato l'immediata ese-cutività di una delibera che è ri-masta in piedi solo con la colla. A mettercela ci ha pensato Mi-chele Andreana, quando da grande oppositore ha ritirato le armi grazie ad un emendamen-to che modifica solo a parole la forma ma non cambia la sostan-za della giornata: ieri si è votata la fusione per iincorporazione di Acegas in Fiera e si è modificato lo statuto della società multiutili-ty che, come sostenuto da Fede-rico Ricci di Sinistra per Mode-na, ieri al fianco dei comitati, «la-sciando spazio ad una strategia che permetterà in futuro a que-sta società di lasciare sempre pili spazio alla componente pri-vata».

Un passaggio non di poco conto, soprattutto perché non necessario a dare il via libera alla fusione, «Una forzatura», l'ha de-finita Eugenia Rossi dell'Idv, che ieri ha rivendicato a pii: riprese il ruolo pubblico di Hera. E così è stato.

Tutto è cominciato in sordi-na, quando Federico Ricci ha po-sto il veto sulla delibera. Ed colto di sorpresa, qualcuno degli scet-tici democratici gongola, poi do-po dieci minuti Ricci da una par-

Chiamata all'ordine e per convincere scettici e ambientalisti Andreana ricuce tutto ma Rimini, Gorrieri Caporioni e Morini restano insoddisfatti poi si arrendono

altrettanto di Andreana, La Ca-porioni si associa. Gira voce che i renziani Rossi e Prampolini, co-me a Bologna, voteranno con-tro, ma q uesto scenario non si verifica. Francesco Rocco, vice-capogruppo col compito di far quadrare i conti, c:ornincia il suo

lavoro certosino da vecchia vol-pe della politica. In parte gli riu-scirà, ma Andreana tornando sui suoi passi, con la garanzia che la delibera in votazione ten-ga conto degli accordi sindacali, ci mette del suo e toglie le casta-gne più grosse dal fuoco del Pd.

Coerente resta la Caporioni, si aggiunge Rimini a sorpresa tra gli astenuti, poi arriva anche la Gorrieri. Il tavolo si rompe, il gruppo non è mai stato così fran-tumato, anche se a rimetterci è la porta dell'ufficio del gruppo

] Pd. a Mortai scatta con' te una furia fuori dall'aula quando vota l'immediata esecutività. Ce l'aveva certamente anche con se stessa: dopo una dichiarazione di voto da fiera oppositrice, fa l'alza bandiera sull'esecutività di una delibera che aveva bisogno della maggioranza assoluta per entrare subito in vigore. Se aves-sero avuto coraggio, il cda di He-ra di lunedì prossimo sarebbe saltato. La politica della coeren-za è un'altra cosa. Davanti agli occhi di tutti resta comunque un Pd che ormai non sa nemme-no pili come la pensano i singoli consiglieri,

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La maggioranza traballa Si salva solo con eli astenuti

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Direttore Responsabile: Rossano Bellelli

09/10/2012 press LinE

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Politica in movimento

La maggioranza traballa Si salva solo con gli astenuti Per la fusione Hera-Acegas il Pd si divide

MODENA- Il Pd governa la città, ma non domina più. Tutt'altra cosa il Pci, partito-massa che non conosceva scossoni politici e balletti sui numeri in Consiglio comunale. Una Via Cru-cis , invece, questo Pd che ieri, nell'as-semblea modenese, ha sofferto e pati-to. Non per colpa delle opposizioni, hanno fatto il loro lavoro ma manca-no i numeri, ma dei 'suoi'. Cinque consiglieri comunali che hanno messo i bastoni fra le ruote alla fusione Hera-Acegas. Questi i tiratori (non franchi ma palesi in questo caso) della mag-gioranza: Federico Ricci (Sinistra per Modena), Ingrid Caporioni (indipen-dente del Pd), Giulia Morini (area Ci-vati), Stefano Rimini (renziano) e Franca Gorrieri (militanza nei cristia-no sociali e tra i bindiani). Ricci ha votato contro, il quartetto democrati-co si è astenuto. Vediamo i conti della votazione di ieri: 20 a favore (solo Pd), 16 contrari, 4 astenuti. La mag-gioranza su Hera non c'è, il Pd si salva solo grazie agli astenuti. Gli stessi (una parte) che nella votazione succes-siva, per l'esecutività della delibera, votano a favore. Evitando il rischio di congelare l'atto per un po'. Il Pdl li accusa di poca coerenza, loro si difen-dono. Chiaro che non volevano far cadere la maggioranza, ma far sudare freddo il partito sì. Ormai non è più una novità per Modena, come ci ri-corda la crisi sull'urbanistica di aprile. Come ci ricordano le posizioni di Mo-dena Attiva con le loro denunce, ora ammorbidite con il cambio dell'asses-sore. Ma la fusione Hera-Acegas ha scoperchiato la pentola regionale e non solo quella cittadina. Sempre ieri, sempre in consiglio comunale, ma a Bologna, ha traballato il sindaco Vir-ginio Merola. Sel ed Idv contro (e pas-si) ma pure alcuni democratici erano schierati per il no. Per non parlare di Forlì dove il sindaco Roberto Balzani ha annunciato per oggi il voto contra-

rio alla fusione, denunciato pressioni di partito e di manager per chiudere gli occhi su un progetto che non con-divide. E soprattutto via Facebook

ha chiesto aiuto agli elettori: «Se mi teneste compagnia in consiglio comu-nale, vi sarei molto grato». Altro che Peppone. Il Pd tiene, ma l'egemonia

che ha influenzato Modena e l'Emilia per 60 anni si è affievolita.

■ Gian Basilio Nieddu VIZIAli ALLEPAGG. 5-6

A/fotiena

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— — — I democratici spaccati in Consiglio comunale \ — — —

Hera che divide il partitone Colpa della fusione con Acegas Via libera alla vendita di azioni e alle modifiche dello Statuto

Quasi un calvario. Ore e ore di di- scussione per una scelta già cotta e cucinata: la fusione Hera-Acegas e la vendita di azioni della multiutility. Ma ieri il Pd ha sudato freddo visto che il primo progetto (la fusione) è passata solo per 4 voti. Questa la con- tabilità: 20 a favore, 16 contrari e 4 astenuti. La maggioranza ha trabal- lato, veramente. salava per quattro astenuti. Ma era (quasi) tutto previ- sto: le contestazioni dei militanti dei comitati per i beni pubblici, avvolti in uno striscione e armati con cartel- loni, dentro l'aula consiliare; quelle delle opposizioni che hanno presen- tato interrogazioni e criticato dura- mente la scelta dell'amministrazione. Ma il sale sulla ferita ieri è stato quel- lo rappresentato dai i dubbi dentro la maggioranza: quelle di Michele An- dreana e Ingrid Caporioni che già si conoscevano (ma poi non votano contro), quelle di Federico Ricci (Si- nistra per Modena) che ha proposto anche una sospensiva della discussio- ne, bocciata solo dal Pd (e neanche da tutti) e poi un gran voto contrario (anche sulla vendita delle azioni) del

consigliere che ha cita- to anche il soste- gno dei Comuni- sti Italiani. Poi Giulia Morini che ha fatto una di-

chiarazione da

militante no-global: «Annuncio il vo-to difforme dal mio partito, per ri-spetto della maggioranza e della giunta mi astengo e non voto contro. Ma basta con il dominio dell'econo-mia». Non ci si aspettava, invece, l'astensione di Stefano Rimini (ren-ziano) e di Franca Gorrieri. Il primo non ha fatto dichiarazione di voto, ma «sono contrario a questo model-lo di governano». Hanno votato a favore, invece, gli altri due renziani: Fabio Rossi e Stefano Prampolini. Al-la fine la delibera è passata, ma certi-fica la solitudine del Pd, conferma i suoi conflitti interni e un rilevante (probabilmente alle urne avrebbe la maggioranza) movimento di opposi-zione su questi temi. I 'mal di pancia' volano subito dal consiglio comuna-le ai profili di Facebook, basta legge-re quello che scrive Giulia Morini, consigliere del Pd orientamento Ci-vatti: «C'è nervosismo nell'aria». Non avevamo dubbi. Il dibattito Ha iniziato le danze il sindaco Gior-gio Pighi che ha fatto mostra, spesso gli capita, della sua cultura giuridica spiegando anche i tecnicismi del pro-getto di fusione. Poi la

politica, con la rivendicazione della bontà della scelta: «Il dimensiona-mento industriale è fondamentale. Ci dobbiamo organizzare ed è neces-sario preservare 1' economicità del servizio, cioè le tasche dei cittadini vanno garantite. E' necessario trova-re l'equilibrio tra le diverse esigenze. Io sono riformista, aperto a tutto e penso che questa sia una sfida impor-tante». Andiamo avanti con la super-azienda compagni. II Pdl Non la pensano così nei banchi del Pdl con Adolfo Morandi, il capogrup-po, che ripete le critiche già formula-te in altre occasioni: «Un tentativo speculativo e borsistico, non vedo vantaggi per il cittadino. La presenza del Fondo Strategico Italiano (socio pubblico, ma non locale, ndr) confer-ma che non si va verso un mercato libero; ma verso un oligopolio. Si ve-de anche dalle tariffe che in questa città non sono cambiate». Segue Giancarlo Pellacani: «Una decisione che non è presa all'unanimità che la-scia dei dubbi, i mal di pancia che ab-biamo sentito bene in questo consi-glio comunale - ha sottolineato il consigliere del Pdl -. Chiare le con-traddizioni del Pd per cui Hera a vol-te è pubblica, a volte è privata, per loro è un luo o dove distribuire pol-t r o - ne. Un monopolio

rosso». Chiara la

bocciatura. Provocatorio l'interven-to di Andrea Galli (Pdl) che ha chie-sto: «a chi detiene azioni di Hera o chi ha dei rapporti di lavori esca dal-l'aula, in caso contrario la votazione è nulla». Tutti hanno capito il riferi-mento al sindaco Giorgio Pighi che non ha perso tempo e ha risposto «fatte pure, ma poi ne dovete rispon-dere». Una critica arrivata anche dal-la Lega Nord visto che è di pubblico dominio che Giorgio Pighi è azioni-sta (3.075 azioni per tremila curo di valore) co-me il consigliere del Pdl, Sandro Bel-lei (5.000 azioni). Il consigliere Pd, Giancarlo Campioli, invece, è dipen-dente della società. Il sindaco ha an-che precisato «non c'è alcun conflitto d'interesse, l'acquisto delle azioni ri-sale agli anni '90, all'epoca della na-scita della società Meta». Hanno bat-tuto duro anche Nicola Rossi (Mode-na futura) che ha sottolineato le con-traddizioni del partitone oltre che i conflitti d'interesse. Poi Davide Torri-ni (capogruppo Udc) «la salvezza è solo una: la divisione delle reti che non possono essere governate da una società quotata in borsa. Si deve fare come Terna, quindi totale proprietà pubblica, ma non si va in conflitto d'interesse sui prezzi». Abbastanza sferzanti gli interventi di Eugenia Rossi (ex Idv) e Sandra Poppi (ex gril-lina). Ma quello che fa più. male al Pd

sono le critiche dei suoi. Quelli dubbiosi come Michele Andrea-

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na (portavoce del gruppo dei 23 ma parla a titolo personale) che nel suo intervento non ha avuto nessun dub-bio «Avanzo delle riserve su questa fusione, ma non vuol dire che sono contrario. Ritengo che l'accordo sia arrivato correndo». Tanta fretta per il consigliere che ricorda «da luglio ho detto al sindaco che per apprezza-re l'accordo volevo vedere le carte». Come San Tommaso. E nel concre-to: «Con l'entrata del Fondo aziona-rio italiano quello che oggi è un 3% domani potrebbe diventare il 6 o il 9%. E un azionariato così frantumato con un socio così forte....», facile tirare le conclusioni sulla perdita di potere dei modenesi. Infine una critica molto politica:« Mi piacerebbe discuterne bene di questo progetto, non votarlo così. E' necessario un presidio politico forte, perchè l'azienda si allontana troppo dal territorio». Sempre ieri, in tarda serata, si è votata la modifica al-lo statuto di Hsst (il contenitore delle azioni Hera in mano agli enti locali) con il voto contrario di Pdl, Federico Ricci e astensione di Giulia Morini. Un cambiamento che apre le porte al-la possibilità di vendere azioni come ha detto il sindaco «in caso di necessi-tà connesse al difficile andamento del-la finanzia pubblica, potranno anche prendere in considerazione l'ipotesi di vendere una piccola quota di azioni Hsst-Mo».

( gbn)

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conti della Regione al setaccio La Finanza arriva con un furgone Dalle pppo,s1runa n ume accuse vza f on.17 pubbh.

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I conti della Regione al setaccio La Finanza arriva con un furgone Dalle opposizioni nuove accuse suifondi pubblici

Una giornata intera in viale Aldo Moro. E alla fine per portare via i documenti la Guardia di finanza ha dovuto usare un furgone. Le fiamme gialle ieri si sono trattenu-

te negli archivi della Regione, per ini-ziare l'immane lavoro di acquisizio-ne di tutti i documenti sulle spese 2005-2010 dei gruppi politici e del-l'Assemblea legislativa. Come è noto la procura ha aperto un'indagine, a carico d'ignoti, con l'ipotesi di reato di peculato. Nei prossimi giorni i mi-litari visiteranno invece gli uffici del

Pd per recuperare i faldoni sulle spe-se del mandato in corso (dal 2010 a oggi). Intanto in Regione rischia di aprirsi un altro fronte rispetto al presunto

utilizzo indebito dei fondi destina-ti ai gruppi consi-liari. Tutto parte ancora una volta dall'ex consiglie-re Idv Paolo Nanni, indagato per peculato, an-che per alcuni rimborsi relativi a cene consuma-te la stessa sera. Secondo le accu-se si tratterebbe di false pezze giu-stificative per in-cassare indebita-mente il rimbor-so. Intervistato da un quotidiano un revisore dei conti ha però det-to che le cene in simultanea sono del tutto normali in campagna elet-torale, dove ma-

gari si comincia con un primo da una parte e si finisce con il dessert da un'altra. A questo punto i grillini, per voce del capogruppo Andrea De-franceschi, sono insorti perché «si-gnifica che è stata violata la legge che impedisce di utilizzare i budget dei gruppi per fare campagna elettora-le».

Defranceschi si spinge oltre, soste-nendo che «la pratica di pagare con i soldi del budget le campagne eletto-rali fosse consolidata e tacitamente accettata». Defranceschi, per avere chiarimenti, ha scritto una lettera al presidente dell'Assemblea legislativa, Matteo Richetti. Il 'grillino' vuole sapere se l'Ufficio di presidenza abbia svolto dei controlli sulla documentazione delle spese dei singoli gruppi deposi-tate, quali siano le risultanze e quali irregolarità abbia eventualmente rile-vato. Vedremo cosa ne verrà fuori. Mentre la Finanza continua a passa-re al setaccio i conti della Regione, la politica continua nel suo sprint, per tagliare costi, essere più trasparente e soprattutto non perdere più credibili-tà di quella già lasciata per strada. Nelle prossime ore i presidenti delle Regioni si incontreranno per stabili-re criteri con i quali saranno tagliati i costi. La Conferenza delle Regioni aveva proposto i tagli al premier Monti, che ha tradotto quelle indica-zioni nel decreto del 4 ottobre. Il Consiglio dei ministri ha però delega-to alle stesse Regioni il compito di scegliere i criteri per sforbiciare i bud-get. Non è un mistero che Vasco Er-rani e Richetti intendano presentare l'Emilia-Romagna come modello vir-tuoso che possa fare da punto di rife-rimento per le altre, a partire dalla riforma in quattro punti che è stata varata dai capigruppo e poi votata da tutti i consiglieri e che prevede la riduzione delle spese, il controllo del-la Corte dei conti e la massima tra-sparenza sull'utilizzo dei fondi.

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Oggi si alza il sipario sui renziani modenesi Sabattini è con loro, ma non alla presentazione Finalmente si presentano. I renziani-dopo il passaggio del loro leader alla Festa dell'Unità, nella prima settima-na di settembre, e la nascita di nume-orsi comitati in provincia, da Carpi a Sassuolo, oggi si presentano alla cit-tà. Appuntamento al winebar Ratafià, via del Carmine 3 (chiesa di San Biagio, dove si annunciano sor-prese. Qualche novità tra i sostenito-ri del sindaco di Firenze dovrebbe es-sere svelata questa mattina. Nei gior-ni scorsi ha stupito anche l'adesione, seppure abbia detto «non amo i fan», del presidente della Provincia Emilio Sabattini. Una vita nella Democra-zia Cristiana poi il passaggio al cen-trosinistra, ma con anima centrista mai rinnegata. E visto che gli sta stretta la maglia di sinistra meglio stare con i moderati di centro guidati da Matteo Renzi. Una collocazione

(quasi) naturale per Sabattini che ha stupito anche i sostenitori della pri-ma ora come Stefano Rimini che con Fabio Rossi e Stefano Prampolini rappresentano il trio che guida il mo-vimento a Modena. Senza dimentica-

re l'uomo più conosciuto: Matteo Ri-chetti che siede in Regione, presiden-te dell'assemblea regionale, ed è il braccio destro di Renzi. Poi c'è tutto il grupo ex Margherita che può schie-rarsi da una parte o dall'altra. Giu-seppe Boschini, il segretario cittadi-no, ha partecipato come osservatore alla presentazione del comitato pro-Bersani, ma ha dichiarato di vedere bene i programmi prima di schierar-si. «Bene Bersani, le regole sono im-portantissime, ma ci vuole più corag-gio di navigare in mare aperto. Spe-cialmente da parte di noi seconde li-nee», ha scritto dall'assemblea nazio-nale. Insomma la partita è iniziata, ma non tutti i calciatori sono scesi in campo. C'è chi ha indossato la ma-glia, ma negli spogliatoi, Chi sta in tribuna e chi in pancina. Si aspetta il fischio dell'arbitro.

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Ambiente. Protocollo d'intesa tra Enel e Regione

Anche a Ravenna arrivano le colonnine per la ricarica

delle auto elettriche

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RAVENNA. Anche il Co-mune di Ravenna aderi-sce al protocollo d'intesa firmato da Enel e dalla Regione Emilia Romagna per lo sviluppo della mo-bilità elettrica. Sono ven-ti le nuove colonnine di ricarica per permettere alle auto elettriche di muoversi tra tutte le città dell'Emilia-Romagna. Con le città di Forlì, Ce-sena, Ferrara e Ravenna diventano dieci i capoluo-ghi che aderiscono al pro-getto pilota - avviato nel 2010 - per lo sviluppo del trasporto sostenibile gra-zie ad una rete di infra-strutture di ricarica "in-telligenti" e innovative per le auto elettriche. Il nuovo protocollo d'inte-sa, siglato ieri a Bologna. Saliranno così a 120 le co-lonnine per i veicoli elet-

trici in regione. «Nel no-stro territorio comunale -commentano il sindaco Matteucci e l'assessore all'Ambiente Guerrieri -verranno installate 5 co-

lonnine di ricarica. Il loro posizionamento sarà defi-nito nelle prossime setti-mane in un incontro fra i tecnici del Comune e di E-nel».

«Si tratta di un ulterio-re passo avanti nella rea-lizzazione di quel proget-to di trasporto e mobilità sostenibili che per questa Amministrazione costi-tuisce una priorità. Pro-muovendo ed incentivan-do l'utilizzo di mezzi sem-pre più compatibili con l'ambiente anche, ed è questo il caso, contri-buendo a creare una rete di infrastrutture di soste-gno all'utilizzo di mezzi innovativi e meno inqui-nanti». A dare l'idea dell'importanza di una nuova mobilità eco-soste-nibile basta ricordare che nel 1950 a Ravenna c'era-no 90mila abitanti e le au-to immatricolate erano 1.200. Nel 2010 a fronte di 160mila abitanti le auto immatricolate erano 101mila.

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Cronaud Raverna

Una mozione in difesa delle orfanelle

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'L'ateneo investa sult città>,

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L'operazione Hera Acegas agita i Comuni Il sì dei sindacati, il no di Sel

e Idv; clima da barricate RAVENNA. Non c'è pace per la fusione fra Hera e Acegas,

atto che scuote i Comuni azionisti della multiutility. Se a palazzo Merlato il Pd si è ritrovato accanto il solo Pri, a Forlì il sindaco Balzani ha chiuso la porta in faccia all'o-perazione, mentre da Ferrara arriva la richiesta di ab-bassare i compensi alla dirigenza di Hera, a Bologna pioggia di emandamenti sulla delibera e a Modena pro-testano i comitati per l'acqua pubblica.

Di segno diverso la rea-zione dei sindacati Cgil, Cisl e Uil che hanno fir-mato un protocollo d'inte-sa con il "comitato di sin-dacato di Hera" che rac-coglie gli enti locali azio-nisti della multiutility.

« Questo protocollo -rappresenta infatti la piena con-vergenza di interessi e obiettivi fra i Comuni soci dell'azienda e i lavoratori, nell'ambito di un progetto industriale a valenza nazionale. La fusione con Acegas porte-rà alla creazione di un gruppo a maggioranza pubblica in grado di assi-curare forti sinergie in-dustriali con particolare attenzione alla sostenibi-lità, garantire occupazio-ne, migliorare i servizi per i cittadini e creare ul-teriore valore per il terri-torio».

Una presa di posizione ap-prezzata dal sindaco Fabrizio Matteucci che assicura: «La fusione con le aziende di Pado-va e Trieste è una scelta inno-vativa e lungimirante; come tutte le scelte di questo carat-tere si scontra con conserva-

torismi e opportunismi che vanno scavalcati. Il nostro ter-ritorio su acqua e rifiuti è all'avanguardia: la fusione ci aiuterà a continuare ad esser-lo, nell'interesse dei cittadini e della qualità dei servizi che vanno assicurati». Sicurezze

ribadite an-che dal vice-sindaco Gian-nantonio Min-gozzi e dal con-sigliere Pri Al-

berto Fussi, lontane dalle po-sizioni del capogruppo di Li-sta per Ravenna Alvaro Anci-si che non «ravvisa nessun be-neficio per i cittadini e nessun interesse pubblico». Posizio-ne che si ritrova nelle parole del sindaco di Forlì Roberto Balzani e dei Verdi forlivesi convinti che la fusione porte-rà alla scomparsa del control-lo delle amministrazioni loca-li sui servizi pubblici in favo-re della gestione del mercato privato. Da Ferrara arriva la richiesta di Valentino Tavo-lazzi, di Progetto per Ferrara di allineare i compensi di pre-sidente ed amministratore de-legato di Hera alla massima retribuzione del Comune, pa-ri a 200 mila euro lordi, e di ri-durre i compensi degli altri amministratori, portandoli a 30 mila euro lordi.

A Forlì i Verdi sulle posizioni

del sindaco Balzani

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L'operazione Hera Acegas agitai Comuni

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Uno

sciopero dei

lavoratori in

piazza del

Popolo

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«Un referendum per il lavoro»

Rnen ne h IL" bUiL

«Un referendumper il lavoro» Da sabato la raccolta firme

«No alle modifiche all'ad 18»

RAVENNA. Si è costituito anche in provincia di Ravenna un comitato referendario in difesa del lavoro, che da sabato prossimo presidierà le piaz-ze dei mercati cittadini, centri commerciali, im-prese per raccogliere firme in difesa del lavoro.

Fiom Cgil, La Cgil che vogliamo, Lavoro Società - Cgil, Alba, Idv, Pdci, Prc, Sel, Verdi, Cobass Scuola e associazione Amicizia I-talia Cuba, hanno aderito alla campagna referenda-ria nazionale per l'abro-gazione dell'articolo 8 del decreto legge del 13 ago-sto 2011 e dell'articolo 18 dello Statuto dei lavorato-ri. Dell'iniziativa si parle-rà stasera, alle 20.45, nell'incontro pubblico che si terrà alla sala Buzzi di via Berlinguer, dal ti-tolo "Un referendum per il lavoro e la democra-zia", con Vittorio Bardi della Fiom Cgil nazionale e Gianni Rinaldini del coordinamento nazionale "La Cgil che vogliamo". «L'articolo 8 della legge fi-nanziaria approvata lo scorso agosto dal Gover-

no Berlusconi - ha spiega-to Vittorio Bardi -, intro-duce la possibilità per i contratti aziendali di su-perare le norme dei con-tratti nazionali di catego-ria, ed in alcuni casi an-che le norme legislative che regolano il lavoro, au-mentando la precarietà e l'insicurezza dei lavora-tori». Per quanto riguar-da l'articolo 18, si chiede di abrogare le modifiche introdotte per evitare la riassunzione dei lavora-tori ingiustamente licen-ziati e liquidati solo con un indennizzo economi-co. «Per uscire dalla si-tuazione di crisi economi-ca generale - ha sottoli-neato Bardi - occorre ri-stabilire certi diritti fon-damentali, altrimenti si rischia di andare verso un'economia residuale,

fondata sul costo del lavo-ro al ribasso, su condizio-ni produttive ed ambien-tali al ribasso». Al Comi-tato referendario ha ade-rito anche l'Idv, che oltre ai due quesiti referendari sul lavoro, ne presenta al-tri due per l'abrogazione del finanziamento pubbli-co ai partiti e l'elimina-zione della diaria parla-mentare. «Sono due que-

siti referendari che por-tiamo avanti - ha spiegato Gabriele Rossi segretario provinciale Idv Ravenna -a latere della campagna referendaria per il lavo-ro, perché la gente chiede di limitare lo spreco di de-naro pubblico. Per infor-mazioni sulla campagna referendaria, www.refe-rendumlavororaven-na.org.

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ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

RAVENNA

Ipocondriaco ripete il test Hiv :36 volte rx.22-7,2,u:,,,,nt=,,27.,

ZOOSAFARI NEL MIRINO L'ENPA STA CON L'IDV "ATTO APPREZZABILE"

"Esprimo pieno apprezzamento per l'iniziativa dell'europarlamen-tare Idv Andrea Zanoni che ha presentato un'interrogazione alla Commissione Europea per accer-tare che lo Zoo Safari di Ravenna non violi alcuna direttiva euro-pea". Lo dichiara il direttore scientifico dell'Enpa, Ilaria Ferri.

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ITALIA DEI VALORI "Niente è stato fatto negli ultimi anni per il mantenimento della zona a monte. Un disastro l'illuminazione, le strade e gli allagamenti"

"Valverde e Villamarina i quartiere di serie B del Comune" "Valverde e Villamarina i quartieri dimenticati dalla Giunta Buda". L'I-talia Dei Valori di Cesenatico richia-ma l'attenzione sulla situazione di "degrado dei quartieri Valverde e Vil-lamarina, dove l'unico progetto di riqualificazione della zona riguarda solo il lungomare di viale Carducci, ovvero la zona turistica; opera per altro, programmata dalla precedente amministrazione - spiega Alex Na-politano - Niente è stato fatto negli ultimi anni per il mantenimento della zona più a monte, nelle vie in-terne dove sono situate le abitazioni dei residenti. Molto grave è lo stato in cui versa l'illuminazione stradale con lampioni ormai vecchi, obsoleti e non tutti funzionanti, tanto da non garantire una luminosità adeguata; un grosso problema per chi circola in bicicletta e per i pedoni, vista la visibilità molto limitata. Inoltre nella zona è attiva una discoteca molto frequentata e, una buona illumina-zione, sicuramente aiuterebbe a li-mitare fenomeni di vandalismo, fur-ti nelle autovetture e cose anche più gravi - continua Alex Napolitano dell'Italia dei Valori di Cesenatico -

"In via Archimede si crea un vero e proprio acquitrino"

Il manto stradale in alcuni punti è notevolmente degradato, come nel caso di via Cartesio, strada densa-mente abitata e di collegamento tra Cesenatico e Gatteo Mare. Non c'è traccia di marciapiedi, l'asfalto versa in cattive condizioni e ormai da tempo, buche e dissesti non si con-tano più". Poi si passa agli allagamenti in via Archimede: "Problematica è anche la situazione che si verifica, puntual-mente, quando piove nelle strade

interne, ad esempio via Archimede, dove è situata la scuola elementare di Villamarina, che si riempie d'ac-qua quasi nella totalità della via, senza riuscire a smaltirla dalle cadi-toie - continua Alex Napolitano - L' allagamento, come preludio alla stagione invernale che verrà, è avve-nuto lo scorso mese, creando disa-gio non indifferente per residenti, genitori e bambini che si recano a scuola, non è possibile continuare così. Queste situazioni vengono per-cepite come mancanza di sicurezza dai cittadini e il giudizio negativo nei confronti degli attuali ammini-stratori non cambia, ma peggiora, anche se sono bravi nella comuni-cazione, autocelebrandosi in ogni loro azione, nella maggior parte banale, sminuendo e lascian-do dietro di loro cose importanti per la collettività. È ora che ci si occupi della totalità del territorio e non solo di alcune zone più frequentate, co-me specchietto per le allodole - con-clude il referente dell'Italia dei Valo-ri, Alex Napolitano - Non si possono creare quartieri di serie A e quartieri di serie B".

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CESENATICO

LaGiant I ha stbrato il patto di stabilità

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Indagini in Comune I grillini: "Che fine ha fatto quella delibera urbanistica?" Il Movimento 5 Stelle presenta un'in-terpellanza sulle indagini in corso, da parte delle forze dell'ordine, sul piano particolareggiato 20 di Villa-marina. 'Durante la commissione di pianifi-cazione territoriale ed ecologia, con-vocata il 24 novembre 2011, l'asses-sore Antonio Tavani ha presentato il comma: 'completamento di via Ac-quario approvazione del progetto preliminare e adozione di variante al Prg. Apposizione del vincolo espro-priativo'. A seguito di difformità rela-

tive ai valori di superficie espresse dal gruppo consiliare del Pri e del Movimento 5 Stelle, il comma in og-getto è stato ritirato dalla commis-sione e dall'ordine del giorno del consiglio comunale - spiega il con-sigliere Alberto Papperini - Questa variante urbanistica non è più stata presentata né in commissione né in consiglio per l'approvazione. Da no-tizie di stampa abbiamo appreso che la variante in oggetto è sotto indagi-ne da parte delle forze dell'ordine, che sono stati chiamati a rispondere

alle domande delle forze dell'ordine il sindaco Roberto Buda, il segretario generale Pamela Costantini, l'asses-sore ai lavori pubblici Antonio Tavani e il dirigente dell'urbanistica Vittorio Foschi e che venerdì mattina le forze dell'ordine hanno fatto visita agli uf-fici tecnici comunali. Chiediamo quindi al sindaco e alla Giunta, per quale motivo la variante in oggetto non sia più stata presentata in con-siglio? Quali sono le motivazioni dell'avvio dell'indagine da parte delle forze dell'ordine sulla variante?".

Pagina 24 CIZSEXATICO

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Ruspe in azione: abbattuti 50 pini 7.77",

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Il comitato "Sul grattacielo c'è chi ha saltato il fosso"

La foto incriminata L'intervento del comitato

Il comitato "Abbasso il grattacielo" interviene sulla fo-tografia pubblicata su Facebook che vede appoggiare il progetto di Pentagramma Romagna, oltre che dà Pd e quindi dà sindaco, anche dà partito di maggioranza IdV, dal capogruppo della Lega Nord, Luigi Noni e dal consigliere autonomo ed ex PdL, Alessandra Coatti. "E' ben triste la vicenda che in questi giorni vede i nuovi sostenitori della maggioranza cervese: Alessan-dra Coatti (ex PdL) e Luigi Noni (Lega Nord) impegnati nel cercare di spiegare il loro voto favorevole all'ope-razione speculativa trattata nel segreto delle stanze fra sindaco e Pentagramma - interviene il presidente del comitato, Massimo Magnani - Mancano all'appello le motivazioni dell'IdV e aspettiamo fiduciosi di cono-scerle, augurandoci che non ripeta la litania del fatto che la maggioranza ha promesso di approvare un piano sulle antenne. Questi personaggi hanno saltato il fosso che li divideva dalla maggioranza, ma i motivi che adducono sono assai poco convincenti. La realtà è una sola: il cemento è l'elemento che li accomuna al Pd di cui condividono un'idea di sviluppo ancora fondata sull'edilizia e sulle operazioni immobiliari che à contrario sarebbero, se attuate, il colpo finale per l'economia turistica cervese che invece sempre più dovrà qualificarsi per la propria qualità ambientale, e non con grattacieli in riva à ma-re. Il comitato intende organizzare quel confronto con i cittadini che è stato negato nella fretta di approvare la delibera".

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ci,o'r'fiere di Forlì e Cesena

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Trasversale il fronte del no al progetto D'accordo Pdl, Idv e Rifondazione

FORLÌ. Il fronte del no alla fusione sembra met-tere d'accordo anche i poli opposti del fronte po-litico. Luca Bartolini - consigliere regionale Pdl -lamenta «la mania di gigantismo a danno dei cit-tadini, spremuti dalle tariffe e con servizi sempre meno efficienti». Tommaso Montebello, per l'Idv, ribadisce che l'operazione «disattende l'esito del re-ferendum sull'acqua, togliendo il controllo della ge-stione ai consigli comunali». Rifondazione, infine, con Nicolò Candido, plaude alla bocciatura arri-vata da Comuni di Predappio, Civitella e Meldola, impegnandosi ad «allargare il dissenso per mettere definitivamente da parte la fusione».

Pagina 8 Il no del Comune diventerà un sì "obbligato"

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09/10/2012 press LinE L VOCE DI CESENA

ROMAGNA FORLÌ &

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ITALIA DEI VALORI "Niente è stato fatto negli ultimi anni per il mantenimento della zona a monte. Un disastro l'illuminazione, le strade e gli allagamenti"

"Valverde e Villamarina i quartiere di serie B del Comune 99

"Valverde e Villamarina i quartieri dimenticati dalla Giunta Buda". L'I-talia Dei Valori di Cesenatico richia-ma l'attenzione sulla situazione di "degrado dei quartieri Valverde e Vil-lamarina, dove l'unico progetto di riqualificazione della zona riguarda solo il lungomare di viale Carducci, ovvero la zona turistica; opera per altro, programmata dalla precedente amministrazione - spiega Alex Na-politano - Niente è stato fatto negli ultimi anni per il mantenimento della zona più a monte, nelle vie in-terne dove sono situate le abitazioni dei residenti. Molto grave è lo stato in cui versa l'illuminazione stradale con lampioni ormai vecchi, obsoleti e non tutti funzionanti, tanto da non garantire una luminosità adeguata; un grosso problema per chi circola in bicicletta e per i pedoni, vista la visibilità molto limitata. Inoltre nella zona è attiva una discoteca molto frequentata e, una buona illumina-zione, sicuramente aiuterebbe a li-mitare fenomeni di vandalismo, fur-ti nelle autovetture e cose anche più gravi - continua Alex Napolitano dell'Italia dei Valori di Cesenatico -

"In via Archimede si crea un vero e proprio acquitrino"

Il manto stradale in alcuni punti è notevolmente degradato, come nel caso di via Cartesio, strada densa-mente abitata e di collegamento tra Cesenatico e Gatteo Mare. Non c'è traccia di marciapiedi, l'asfalto versa in cattive condizioni e ormai da tempo, buche e dissesti non si con-tano più". Poi si passa agli allagamenti in via Archimede: "Problematica è anche la situazione che si verifica, puntual-mente, quando piove nelle strade

interne, ad esempio via Archimede, dove è situata la scuola elementare di Villamarina, che si riempie d'ac-qua quasi nella totalità della via, senza riuscire a smaltirla dalle cadi-toie - continua Alex Napolitano - L' allagamento, come preludio alla stagione invernale che verrà, è avve-nuto lo scorso mese, creando disa-gio non indifferente per residenti, genitori e bambini che si recano a scuola, non è possibile continuare così. Queste situazioni vengono per-cepite come mancanza di sicurezza dai cittadini e il giudizio negativo nei confronti degli attuali ammini-stratori non cambia, ma peggiora, anche se sono bravi nella comuni-cazione, autocelebrandosi in ogni loro azione, nella maggior parte banale, sminuendo e lascian-do dietro di loro cose importanti per la collettività. È ora che ci si occupi della totalità del territorio e non solo di alcune zone più frequentate, co-me specchietto per le allodole - con-clude il referente dell'Italia dei Valo-ri, Alex Napolitano - Non si possono creare quartieri di serie A e quartieri di serie B".

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CESENATICO

LaGiant I ha stbrato il patto di stabilità

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pressunE

Cgil, Cisl e Uil firmano il Patto sindacale. «La fusione è una opportunità». Legambiente attacca il Comune di Rimini

Vitali: Hera-Acegas troppi dubbi La Provincia contesta il metodo e attacca: tare alte e stipendi d'oro

RIMINI. La fusione fra Hera e Acegas solleva dubbi e interrogativi per-chè come al solito nessuno spiega nulla. Stefano Vi-tali è il presidente della Provincia, è uomo del Pd e ammette che nell'opera-zione non ha competenze. Proprio per questo può chiedere di evitare gli er-rori del passato, di non guardare alla Borsa e ai dividendi come oro cola-to, quando poi le tariffe aumentano e gli stipendi dei manager non calano (come era stato chiesto).

«La mia impressione è che l'ennesima volta si sia persa un'occasione pre-ziosa per un dibattito se-rio e trasparente su un'o-perazione potenzialmente anche interessante ma che, per il fatto di non es-sere adeguatamente spie-gata, oggi solleva più di un legittimo dubbio tra comi-tati civici, partiti, ammi-nistrazioni. Evidente-mente il passato non ha in-segnato nulla: ci si muove con lo stesso passo di 5 o 10 anni fa per operazioni che hanno incidenza nella vi-ta delle persone, trascu-rando colpevolmente cosa

è avvenuto e sta avvenen-do oggi in Italia e nel mon-do».

Con queste premesse, il seguito è scontato. «Fatico a stupirmi dello stupore di amministratori delegati e tecnici, sorpresi dal cre-scente malcontento per u-na fusione sostenuta da numeri e prospettive di Borsa che evidentemente non convincono o meglio, non paiono così priorita-rie davanti alla prospetti-va di incerto destino di servizi primari. Una via di confronto e spiegazione

dovrebbe sempre essere a-perta ma ciò avviene evi-dentemente a singhiozzo. Allora si inaspriscono a-nimi e posizioni, così co-me accade ogni volta che viene presentato da que-ste multiutility un bilan-cio: decine di milioni di u-tili da distribuire alla ga-lassia societaria e intanto le tariffe per i servizi al cittadino crescono; gli en-ti locali chiedono una ri-duzione degli stipendi da parte di presidente e am-ministratore delegato (che percepiscono quanto

100 sindaci di piccoli co-muni) in linea con quanto previsto per i manager pubblici ma si fa finta di nulla. Ripeto, le mie sono perplessità sul metodo ma essendo consapevole che il merito andrebbe ade-guatamente spiegato».

Così non va. Ieri sera Sel-Fare Comune, 5 Stelle, Fds e Idv si sono incontra-ti per stabilire quale stra-de battere. Il consiglio co-munale non si convoca perchè in commissione è mancato l'accordo e Rimi-ni sarà l'unica città che ar-

Il presidente Vitali durante

una conferenza di Hera

Alla sua destra il direttore

Edolo Minarelli

riverà all'assemblea Hera del 15 ottobre senza il voto del consiglio.

Critiche anche da Le-gambiente. «Se il sindaco arriverà all'assemblea di Hera senza un passaggio consigliare, non farà che ribadire l'allontanamento dell'azienda dai territori. Un appello particolare al-l'assessore Sara Visintin la quale, arrivata in giun-ta a seguito del suo impor-tante impegno nel Comita-to Acqua Bene Comune, non può che esercitare il suo ruolo per impedire questa scelta contraria ri-spetto al risultato referen-dario».

Così va. Intanto ieri le segreterie regionali Cgil, Cisl e Uil e il sindaco di I-mola Daniele Manca, in rappresentanza degli ol-tre 180 Comuni proprieta-ri della maggioranza di Hera hanno sottoscritto il Protocollo d'intesa sul progetto di incorporazio-ne, considerato importan-te per contrastare la crisi.

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Cronaca d M m

Video del Pd sul sito, Grassi deve to 'orlo»

Vitali : Hera-Acegas, troppi dubbi

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Pagina 12 Multe durante la festa, il Comune: «La legge è lene› ■

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VISERBELL

Multe durante la festa, il Comune: «La legge è legge» Dopo le proteste, la difesa dell'amministrazione: «Nessuna azione mirata per fare cassa» Decine di sanzioni fuori da San Lorenzo. Francolini: «Le auto intralciavano il traffico»

di Annalisa Boselli

RICCION E. «Nasce tutto da una chiamata che è ar-rivata alla Polizia muni-cipale perchè alcune au-tomobili intralciavano il traffico».

Lo specifica Lanfranco Francolini, vicesindaco e assessore alla Polizia mu-nicipale due giorni dopo le decine e decine di ver-bali redatti dagli agenti domenica sera alla festa della parrocchia di San Lorenzo perché parcheg-giate in divieto di sosta. I malumori dei cittadini (circa duemila) non si so-no fatti attendere e ha in-fastidito parecchi vedersi recapitare una sanzione, a maggior ragione in un giorno di festa. Ma - di-cono dal Comune - la leg-ge è la legge: se si par-cheggia in divieto di so-sta, per di più creando di-sagio al traffico e i vigili si trovano lì (perchè chia-mati), una sanzione non la leva nessuno.

Ma, va detto, non c'è

Bloccato, non a causa di un paio di macchine, co-me sostiene qualche par-rocchiano, ma perché, sempre secondo l'ammi-nistrazione, la strada è stata completamente

bloccata. «Probabilmente, spiega

il vicesindaco, i vigili si saranno recati per sbloc-care la situazione e han-no di conseguenza multa-to le automobili che in-

tralciavano il traffico, do-podiché le avranno fatte anche alle altre. Poi for-tunatamente, dopo diver-se manovre, l'autobus è riuscito a passare, ma con grande fatica».

stata nessuna azione mi-rata "per fare cassa", so-spetto che può essere ve-nuto a molti, data l'ampia affluenza della festa. «So-no ancora in attesa di leg-gere il rapporto della pat-

tuglia che si è recata a San Lorenzo, ma ci sono andati perchè sono stati chiamati. Alcune auto-mobili parcheggiate in di-vieto di sosta non faceva-no passare un autobus».

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LAWOCE ROMAGNA RIMINI & SAN MARINO

09/10/2012

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Pagina 14 La concorrenza slealeci sta

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FUSIONE HERA-ACEGAS

Legambiente inchioda Visintin, dubbi di Vitali I timori di Fabio Pazzaglia pren-dono sempre più corpo. Fino a ie-ri, ancora nessuna convocazione del consiglio comunale per discu-tere della delibera sulla fusione di Hera con Acegas-Aps, la multiuti-lity dei Comuni di Padova e Trie-ste, nonostante lunedì 15 ottobre ci sia l'assemblea dei soci di Hera. Il sindaco Andrea Gnassi, dunque, viste le divisioni in maggioranza (contrari Idy e Fds) decide di non decidere. Legambiente Emilia-Romagna parla di "un allontana-mento dell'azienda dai territori" oltre che "un brutto segnale sul versante della democrazia". "Un appello particolare all'assessore all'ambiente Sara Visintin la quale - dice Legambiente - arrivata in giunta a seguito del suo impor-tante impegno nel Comitato ac-qua bene comune, non può che esercitare il suo ruolo per impedi-re questa scelta contraria rispetto al risultato referendario, e questo comportamento antidemocrati-co". Sull'argomento interviene via Fa-cebook anche il presidente della Provincia, Stefano Vitali soste-nendo che "per l'ennesima volta" si è "persa un'occasione preziosa per un dibattito serio e trasparen- te su un'operazione potenzial-mente anche interessante". Evi-dentemente, nota Vitali, "il passa- to non ha insegnato nulla: ci si muove con lo stesso passo di cin- que o 10 anni fa per operazioni che hanno incidenza nella vita delle persone, trascurando colpe- volmente cosa è avvenuto e sta avvenendo oggi in Italia e nel mondo". Per Vitali "siamo alle so-lite: da una parte gli interrogativi crescenti di tanti cittadini che chiedono nel dettaglio cosa sarà di tematiche strategiche e dall'al-tra all'enunciazione di magnifiche sorti e incrementi di dividendi per i Comuni soci. Una via di confron-to e spiegazione dovrebbe sem-pre essere aperta ma ciò avviene evidentemente a singhiozzo".

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