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25 ottobre

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25 ottobre

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IL TIRRENO Pagina 3 - Toscana Al congresso toscano ha superato lo sfidante Cresci: 452 voti contro 297 Evangelisti confermato leader dell’Idv PISA. Fabio Evangelisti è stato confermato segretario dell’Idv Toscana nel congresso regionale che si è svolto ieri a Pisa. Poco meno di 800 (dei 2000 aventi diritto) gli iscritti intervenuti. Al termine delle votazioni, il garante congressuale Renato Cambursano ha dichiarato eletto Fabio Evangelisti, con 452 voti (60% dei consensi) contro i 297 dello sfidante Alessandro Cresci. Illustrando la sua mozione, Evangelisti ha sottolineato come la sua proposta di direttivo sia espressione di tutte le realtà territoriali e dia impulso all’esigenza di rinnovamento del partito: «Dieci donne e dieci uomini, dieci under 35 e dieci personalità di grande esperienza. Un mix di innovazione e tradizione. Questa è la partecipazione dei fatti». Cresci aveva invece ricordato «l’importanza della militanza di base come motore e linfa dell’Idv», auspicando l’apertura di sedi e circoli in tutta la Toscana per «mettere in contatto il partito con i cittadini». «Un’ampia partecipazione al congresso - ha sottolineato il senatore Francesco “Pancho” Pardi - che dimostra come il nostro partito stia crescendo anche sotto il profilo organizzativo. Perché un conto è partecipare a una grande manifestazione di massa, un altro è fare attività di partito». Dello stesso avviso è Evangelisti: «Oggi abbiamo dato anche una grande prova di organizzazione e anche in questo stiamo dimostrando che non siamo solo un movimento d’opinione, ma un partito radicato e organizzato». Eppure il congresso era nato sotto la cattiva stella delle polemiche dopo l’accusa a Cresci di non aver dichiarato pubblicamente la sua omosessualità. Ieri, ben al di là della solidarietà di Di Pietro e di tutti i dirigenti, è stata l’assemblea congressuale a condannare in modo unanime quell’episodio confermando compattezza e riportando la discussione interamente sul piano politico a partire dai rapporti con il Pd e per un nuovo centrosinistra.

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• 14 PRIMOPIANO IL RESTO DEL CARLINO - LA NAZIONE - IL GIORNO LUNEDÌ 25 OTTOBRE 2010

LASFIDA

L’Italia dei valori ha inToscana 2.050 iscritti. Alcongresso a cui potevanopartecipare tutti i tesseratierano presenti in 782. Nelleelezioni regionali l’Idv hapreso il 9,42%

POCHIALVOTO

dall’inviato LAURA ALARI— PISA –

L’ITALIA dei Valori toscana haun nuovo segretario: Fabio Evan-gelisti. Anzi, un vecchio segreta-rio, quello uscente. L’uomo delpotere consolidato, da anni titola-re di un seggio a Montecitorio ericonfermato dal congresso regio-nale a Pisa ma con uno scarto infe-riore alle sue aspettative, intornoal 60%. Lo sfidante AlessandroCresci, dunque, per ora resta al pa-lo ma dopo aver lasciato tracce pe-santi in un partito che resta pro-fondamente diviso. Eletti ancheClotilde Giurleo, responsabile deldipartimento donne, e AndreaSpinelli responsabile dei giovaniAl di là del verdetto ufficiale, c’èuna vittoria di cui tutti possonoandare orgogliosi: è stato un di-battito acceso ma corretto e so-prattutto sempre orientato sui bi-nari della politica. Niente scivolo-ni di cattivo gusto, insomma, co-me alla vigilia quando la contesasi era spostata sul piano personalecon le accuse a Cresci di non averfatto outing sulla propria omoses-sualità. E tantomeno le risse chein molti temevano. Al massimouna divagazione comica, si fa perdire, quando il garante dell’assisesmaschera il doppiogiochismo diAurelio Donzella, capogruppo alComune di Prato, che giovedìscorso aveva firmato la sua candi-datura nella lista Evangelisti e ve-nerdì quella nella lista Cresci (allafine ha scelto la seconda).Per il resto organizzazione perfet-ta e famiglie intere come alla gitafuori porta, nonostante il cielo cu-

po e un albergo che pur corredatoda sala giochi e Casinò non è im-merso nel luccichio di Las Vegasma nella Darsena pisana. L’unicanota stonata sono i numeri. Su2050 iscritti che l’Idv conta in To-scana, e aventi diritto a partecipa-

re al congresso, ne arrivano pocopiù di un terzo (782) e prima delbuffet, mentre i contendenti sistanno già sfidando, in platea nonse ne contano più di 300.Certo, succede dovunque che far-falle al salmone e mozzarelline

fritte muovano più iscritti del di-battito politico. Ma in questo casosi tratta di un partito giovane eper di più in ebollizione quindiera logico aspettarsi che l’entusia-smo o la rabbia, dipende dai pun-ti di vista, avessero la meglio

sull’indifferenza. Invece no ed èun dettaglio da non sottovalutare:non solo perché si aggiunge a mol-ti altri dettagli che rendono il po-polo dipietrista uguale a tutti glialtri, checché ne dica il grande ca-po, ma anche perché con certi nu-meri e con questo stato d’animonon sarà facile gestire la situazio-ne in vista delle amministrative2011.

TONO pacato, sorriso sornione,abbigliamento da relax in poltro-na davanti al caminetto, FabioEvangelisti (a destra) seduce i de-legati con il classico discorso dapolitico consumato, che trasudasicurezza, dove citazioni lettera-rie e americanismi si fondono allaperfezione con il fascino delle im-magini, dal “lungo viaggio attra-verso la regione” per arrivare finqui alla conclusione sospirata adarte: “i semi delle idee sono statisparsi, ora sta a noi trasformarliin buon raccolto”. L’AlessandroCresci (a sinistra) invece cita ivecchi abbandonati sulle panchi-ne, gli autobus che non funziona-no, gli asili nido che scarseggiano,i nuovi poveri che si moltiplica-no. Lo fa arringando la folla da pa-sionario, addentando le due ani-me di cui si nutre la ribellione:quella dei militanti in prima filada anni e poi, al momento dellenomine, sbattuti sempre dietro aqualcun altro e quella di chi chie-de un contatto più stretto con i cit-tadini, più investimenti sul terri-torio affinché le radici possano fi-nalmente affondarci. Una sfidache c’azzecca, anche dopo il voto,e che di sicuro non finisce qui.

Idv spaccato, la spunta EvangelistiPisa: confermato segretario al congresso regionale. Cresci raggiunge il 40%

— FIRENZE —

«A ME del vitalizio per i consiglieri e gli assessoriregionali non importa proprio nulla. Anzi, dopol’approvazione della finanziaria e del bilancio2011, proporrò di abolire subito i privilegi del vitali-zio. Chi fa politica ha diritto a una pensione digni-tosa, ma non a privilegi». Il presidente della Regio-ne, Enrico Rossi, continua nella sua campagna vir-tuosa di tagli e riduzioni dei costi della politica.Ma la proposta, avanzata ieri a Pisa, e tuttavia giàcircolata nei giorni scorsi nella sede della presi-denza della giunta, ha scatenato subito polemichee preoccupazioni da parte degli ex consiglieri re-gionali (sono 150 quelli che prendono il vitalizio),in particolare da quelli che non hanno altri redditi

e di alcune vedove di consiglieri, anche loro anco-rate a quell’unica fonte di reddito. Più tardi, Rossiha fatto sapere che la sua proposta non è retroatti-va, cioè non vuol colpire i diritti acquisiti e che, inogni caso, punta a sopprimere i privilegi: per esem-pio di chi è stato consigliere o assessore e gode diuna pensione oltre al vitalizio regionale. AncoraRossi: «La mia iniziativa non è solo un tentativo diridurre le spese del bilancio, ma come volontà difar riacquistare alla politica la dimensione di servi-zio civile, compensato solo da un gettone di pre-senza da 30 euro». Dopo l’approvazione del bilan-cio 2011, Rossi chiederà al consiglio regionale dirivedere il vitalizio, optando «per una pensione di-gnitosa ma non privilegiata». sa. ben.

POI IL GOVERNATORE PRECISA CHE NON SARA’ UNA MISURA RETROATTIVA

Rossi: basta col vitalizio ai consiglieri

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IL TIRRENO Pagina 3 - Toscana Scatta a 60 anni per ex consiglieri e assessori regionali E’ un privilegio, via il supervitalizio. Rossi: voglio abolirlo. L’indennità stava diventando un peso economico insopportabile: nel 2009 il buco ha superato i tre milioni MARIO LANCISI PISA. L’affondo di Rossi: «Abolire il vitalizio per ex consiglieri e assessori regionali». La proposta il governatore della Toscana l’ha lanciata dalla tribuna del congresso regionale dell’Idv, che per bocca del consigliere Marco Manneschi ha denunciato i privilegi del vitalizio. «Dopo l’approvazione della Finanziaria e del Bilancio 2011, propongo di abolire subito i privilegi del vitalizio. Chi fa politica ha diritto ad una pensione dignitosa, ma non a privilegi», ha sostenuto il presidente Enrico Rossi, riscuotendo un’ovazione dal congresso dipietrista. Come funziona. Il vitalizio funziona così. Ad ogni consigliere ogni mese viene detratto il 17% dell’indennità (cioé dello stipendio). Una percentuale che in altre regioni è superiore: ad esempio in Veneto è il 30%, in Emilia Romagna il 25%, il 27% in Lazio e il 25% in Lombardia. Anche se la detrazione in Toscana è sul 65% dell’indennità, altrove invece la percentuale è superiore (tra l’80 e il 100%) e in generale gli stipendi nelle altre regioni sono più lauti. Si passa infatti dai 3.245 netti della Toscana ai quasi 5mila del Molise, dai 4.330 del Lazio ai 3.602 della Lombardia. Si tratta di stipendi base ai quali vanno aggiunti i rimborsi che sono spesso il doppio dell’indennità. Vitalizio a 60 anni. Basta che un consigliere faccia una legislatura (5 anni) e aver raggiunto i 60 anni per aver diritto ad un vitalizio di 1.400 euro (netti) al mese. Chi è stato consigliere per sei anni prende ad esempio il 23% dell’indennità. Fino ad arrivare a coloro che con 15 anni di consiglio regionale alle spalle ogni mese percepiscono un vitalizio di 4.226 (lordi). In cosa consistono i privilegi denunciati da Rossi? Sono almeno due. Il primo è che per aver diritto al vitalizio basta aver compiuto 60 anni di età quando invece il cittadino per godere la pensione deve aspettare 65 anni. Vitalizio gratis. Il secondo - più vistoso e scandaloso - è che i soldi versati sono inferiori al vitalizio percepito. Un esempio per capirci. Andrea Neri è stato consigliere regionale per cinque anni. In questo arco di tempo ha dovuto pagare per avere il vitalizio circa 86mila euro. Per riprendersi ciò che ha investito a Neri gli bastano cinque anni. Da 65 anni in poi il vitalizio è gratis. Quei 1400 euro percepiti ogni mese saranno a carico del bilancio della Regione. Poniamo che Neri viva fino a 85 anni. Per vent’anni la Regione gli pagherà un vitalizio per il quale non ha versato neppure un euro. Basta fare due conti per capire che Neri costerà alle casse della Regione la bellezza di 336mila euro. Oltre 3 milioni di buco. Il vitalizio non è solo un privilegio. Sta diventando anche un peso economico per le Regioni. In Toscana ad esempio nel 2009 i consiglieri hanno versato un milione e 330mila euro per i propri vitalizi. Ma la somma di quelli erogati ai 154 ex consiglieri è stata di 4,5 milioni. Il buco è di 3 milioni e 170 mila euro ed è destinato ad allargarsi nel corso degli anni perché i consiglieri in carica sono sempre lo stesso numero mentre gli ex crescono con il passare degli anni. Venerdì la Finanziaria. Nel momento in cui Rossi si appresta a varare (venerdì prossimo) la Finanziaria 2011 che include il suo piano dei tagli, che ha ricevuto il via libera dalla direzione regionale del Pd, non poteva prestare il fianco alle critiche di chi avrebbe potuto fargli presente i privilegi del vitalizio. «Abbiamo ridotto drasticamente i consigli di amministrazione di enti e agenzie dipendenti dalla Regione. Adesso non ci saranno piu poltrone retribuite per politici. Si dovrà riacquistare anche quella dimensione della politica che è servizio civile, ricompensato con un gettone da 30 euro». Dopo queste riforme di riorganizzazione, già contenute nella Finanziaria 2011, Rossi ritiene giusto eliminare tutti i privilegi che al vitalizio sono collegati. Per Rossi «in Toscana, sul terreno della sobrietà e moralizzazione, avremo così tre primati: la riduzione del numero dei consiglieri regionali (da 65 a 55) e degli assessori (da 14 a 10); la soppressione delle indennità di carica in tutti gli enti e aziende derivate della Regione; la cancellazione, nel 2011, anche del vitalizio dei consiglieri regionali», ha concluso il presidente della Regione.

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