rassegna del 14-11-2011

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BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 6 MODENA_________________________________________pag. 7 PARMA__________________________________________pag. 8 REGGIO E._______________________________________pag. 9 - 12 PIACENZA_______________________________________pag. 13 - 14 RIMINI___________________________________________pag. 15 RASSEGNA STAMPA EMILIA ROMAGNA del 14-11-2011

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Rassegna del 14-11-2011

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Page 1: Rassegna del 14-11-2011

BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 6

MODENA_________________________________________pag. 7

PARMA__________________________________________pag. 8

REGGIO E._______________________________________pag. 9 - 12

PIACENZA_______________________________________pag. 13 - 14

RIMINI___________________________________________pag. 15

RASSEGNA STAMPAEMILIA ROMAGNA

del 14-11-2011

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2 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 14 - 11 - 2011

BOLOGNA - Carlino 14-11-2011

•• 4 BOLOGNACRONACA LUNEDÌ 14 NOVEMBRE 2011

OGGI viene affrontata in com-missione consiliare la vicenda del-la cittadinanza onoraria a Cristi-na Magrini, ma l’esito della gior-nata è scontato: il Pd, che ha lamaggioranza, dirà no alla richie-sta, mostrando evidente imbaraz-zo e ‘inguaiando’ anche la giuntadel sindaco Virginio Merola, do-ve alcuni assessori (fra cui AmeliaFrascaroli) sono a favore della pro-posta. Ecco quindi che GianluigiPoggi, a nome di tutti i cittadiniche hanno aderito al comitato perCristina, lancia un appello: «Que-sta mattina non rinunciate ad unadoverosa decisione, che può tra-sformarsi in un sostegno alla vitaper chi decide di viverla».

«LA CITTADINANZA onora-ria è un’onorificenza concessa daun comune per onorare una perso-na non residente, che, per motividiversi, è ritenuta legata alla cittàper il suo impegno o per le sueopere — spiega Poggi —. Cristinaè nata a Bologna 46 anni fa, ma ri-siede dal giugno del 1991 a Sarza-na.Il suo legame con la città nata-

le è generato dall’esempio quoti-diano che ci offre con una esisten-za minata dalla sofferenza e dallafatica del vivere. Una testimonian-za per chiunque, e purtroppo so-no sempre di più, si trovi a condi-videre la medesima situazione.Ma non dimentichiamo cosa si-gnificano per la nostra comunità

questi 30 anni in cui è stata assisti-ta dalla famiglia. La sua fatica in-fatti è vissuta in binomio con l’an-ziano papà, quello che rimane del-la sua famiglia dato che la mam-ma è deceduta 19 anni fa. Comeaccade quasi sempre in casi analo-ghi dato che è la famiglia a farsicarico, purtroppo in esclusiva,di

queste vite silenziose, immobilima non inermi. Questi 10.950giorni vissuti a casa hanno infattiportato un risparmio alla nostracomunità di oltre 3 milioni e mez-zo di euro, in scala al costo di unposto letto in ospedale che è di cir-ca 320 euro al giorno. Quello deiMagrini è dunque un impegnoportato avanti a vantaggio dellacomunità. Che ha perciò degli ob-blighi nei loro confronti. Eccoperché noi cittadini abbiamo vo-luto rivolgere al nostro sindaco ea tutto il consiglio comunale unarichiesta che ritenevamo degna diattenzione, ma soprattutto indi-scutibilmente accolta. Non cadia-mo nel bieco commercio che ba-ratta la vita con altre posizioni».

SUL TEMA intervengono an-che Angelo Rambaldi e Paolo Giu-liani (Bologna al Centro): «Ilgruppo del Pd nega alla radicel’eccezionalità della vicenda diquesta ragazza e del padre. E’ giàinacettabile che si sia perso tantotempo per prendere una decisonesulla Cittadinanza: che tristezza eche vergogna».

LESPINEDELPALAZZO

«Non rinunciate alla scelta della vita»Appello del comitato per Cristina Magrini dopo il no del Pd alla cittadinanza onoraria

“ILNODO

Un gruppo di cittadinichiede che il Comune di

Bologna dia lacittadinanza onoraria a

Cristina Magrini, laragazza in coma da 30

anni assistita dal papà. idue ora vivono a Sarzana,

nello Spezzino

Oggi commissioneconsiliare sullo spinosotema: anche Sel e Idv

hanno aperto allaproposta accolta da Pdl e

Lega, il Pd invece èintenzionato a dire no al

documento presentato daMarco Lisei

AMELIAFRASCAROLI

NELLA VICENDA dellaConsulta delle famiglie delComune «c’è un problema dicoerenza». Lo afferma BolognaSette, inserto domenicale diAvvenire, quotidiano dei vescovidella Cei, in merito all’ingressonella stessa Consulta di dueassociazioni gay: ‘Famiglie

Arcobaleno’ (genitoriomosessuali) e ‘Agedo’ (genitoricon figli gay). «Al di là delpercorso formale richiesto dalleprocedure» per l’ingresso delledue associazioni nella Consulta»,si legge, «ci pare debba prevalerequel buon senso comune che èpatrimonio della gente comune,della nostra gente». La quale,scrive ancora Bologna Sette, «sabenissimo cosa è matrimonio ecosa è famiglia, perché a dirglieloè la stessa legge naturale, cioèquella legge connaturata allapersona umana». A giudizio delquotidiano dell’Arcidiocesi, «èquesta fiducia nel patrimonio dibuon senso naturale e comuneche ancora connota la nostrasocietà a farci sperare, qui poi a

maggior ragione, che lenumerose associazioni cattolicheche già fanno parte dellaConsulta agiscano sempre, specienei momenti decisivi della loroidentità, in coerenza con i lorovalori di riferimento». Valori che«sono magistralmente riassuntinella nota dottrinale‘Matrimonio e unioniomosessuali’ del nostro cardinalearcivescovo» Carlo Caffarra.

DOPO il sostanziale nulla osta al-la segreteria generale di Palazzod’Accursio all’ingresso nellaConsulta delle due associazionivicine al mondo omosessuale (lasola ipotesi di un loro ingresso,lo scorso ottobre, aveva scatenatopolemiche tra le diverse partipolitiche) è emersa nelle scorseore, secondo quanto dichiaratoda Francesco Murru, presidentedelle Acli, la possibilità — daparte delle associazioni cattoliche— di uscire dall’organismo. Lareplica a Bologna Sette viene daFranco Grillini, consigliereregionale Idv: «Vorremmo diresommessamente che la Consultanon è un organismo religioso enon può esprimere solo l’ideareligiosa della famiglia e dellefamiglie, ma un organismoistituzionale che deverappresentare tutti gli interessidella città La Curia noncondivide? Pazienza».

GAY E FAMIGLIE EDITORIALE SU «BOLOGNA SETTE»

Consulta, monito di Avvenire:«Ora prevalga il buon senso»

Larichiesta

Lacommissione

«QUELLA DELLA FAMIGLIAMAGRINIE’UNASTORIAESEMPLARESONO FAVOREVOLE ALL’INIZIATIVA»

TENEREZZA Cristina Magrini vive insieme al padre a Sarzana,ma è nata a Bologna e ha vissuto fino al ’91 in appennino

FRANCO GRILLINI«Non stiamodiscutendodi un organo religioso,rappresenta tutta la città»

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3Rassegna Stampa Emilia Romagna del 14 - 11 - 2011

BOLOGNA - Fatto Quotidiano 14-11-2011

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4 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 14 - 11 - 2011

BOLOGNA - Giornale di Pachino 14-11-2011

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5Rassegna Stampa Emilia Romagna del 14 - 11 - 2011

BOLOGNA - Carlino 14-11-2011•• 12 BOLOGNASANITA’ DOMENICA 13 NOVEMBRE 2011

INAUGURAZIONE ECCO LA NUOVA ALA DELLE TERME DI SAN PETRONIO

Diagnosi ad alta tecnologia con Bo.di.CON la benedizione di monsi-gnor Ernesto Vecchi e alla pre-senza dell’assessore comunale alcommercio, Nadia Monti, e diquello provinciale alla mobilità,Graziano Prantoni, è stata inau-gurata la nuova ala delle Termedi San Petronio – Antalgik. Sichiama Bo.di. (Bologna Diagno-stica Internazionale) e sarà unodei poli d’eccellenza per l’ima-ging diagnostico, dotato di appa-recchiature ad alta tecnologia,tra le più avanzate al mondo. Ilcentro, in via Irnerio 12/3b, sisnoda lungo un percorso chesbuca su via del Borgo. Apertosette giorni su sette, consentiràdi fare l’esame, in convenzionecon il sistema sanitario naziona-le, anche la domenica o in sera-

ta, chiamando il call center o au-toprenotandosi online su www.circuitodellasalute.it.

«RINGRAZIO tutti per averportato a termine un lavoro di3-4 anni in 6 mesi — dice Anto-nio Monti, patron di Mare Ter-male Bolognese —. Il prossimoobiettivo è molto ambizioso: vo-gliamo allungare la vita dellagente oltre i cent’anni. Tra nonmolto, infatti, lanceremo il pri-mo centro italiano della longevi-tà con medicina genetica e testproiettivi». I macchinari di Bo.di. rappresentano una svolta ri-spetto alle metodiche diagnosti-che tradizionali. Ci sarà il colon-scopio virtuale che permetteràdi effettuare una colonscopia

non invasiva; il mammografo di-gitale che stabilirà immediata-mente noduli benigni, malignio satellitari; le Tac ad alta risolu-zione e a bassa dose radiante (fi-no all’83% in meno). Inoltr, e cisarà un densitometro osseoche permetterà l’analisiavanzata del femore, la de-finizione percentuale del-lo schiacciamento verte-brale e la precisa distribu-zione del grasso corpo-reo. Infine, il radiografoflessibile che permette-rà di eseguire test sottocarico e visualizzarecontemporaneamen-te strutture ossee etessuti molli.

TizianaBongiovanni

GIOVANI e professionisti a confronto su un tematanto attuale quanto delicato. Ieri il Lions Club ‘Val-li Savena e Sambro’ ha organizzato il convegno ‘Pro-getto Martina’, un’occasione per parlare ai giovanidi tumori e di prevenzione. Il nome dell’iniziativa,che i Lions hanno promosso a livello nazionale, fariferimento ad una ragazza che è stata colpita da untumore alla mammella e che ha chiesto insistente-mente che «i giovani vengano accuratamente infor-mati ed educati ad avere maggior cura della propriasalute. Perché certe malattie sono rare nei giovanima proprio nei giovani hanno conseguenze molto pe-santi».L’argomento è stato affrontato da due medici, pre-senti al tavolo dei relatori (nella foto): Cesare Calan-dri, responsabile dell’Area Oncologica sud dell’Ausle Giovanni Canè, direttore dell’Unità operativa diMedicina interna dell’ospedale di Loiano. Davantiai giovani presenti hanno parlato anche dei pericolidell’abuso di sostanze psi-cotrope, portandoli a co-noscenza degli effetti sulsistema nervoso centra-le. Ha chiuso l’incontrola presidente del LionsClub ‘Valli Savena e Sam-bro’, Gianna Zagni.

NON SAREBBE quasi più una notizia. Ormai il so-vraffollamento all’ospedale Maggiore è roba ordinaria,strutturale. Ieri però chiamate e lamentele. Segnalazio-ni anche dai sindacati della Uil-Fpl, con Massimo Au-

fieri e Daniela Gallamini. Situazione fuori dall’or-dinario, con due pazienti della medicina ‘in

appoggio’, dato il sovraccarico nell’altra uni-tà operativa. Tradotto: due utenti, una auto-sufficiente e una ‘allettata’, spedite in unreparto non loro e per invalidi-limitati.Medicina A, Medicina B, Medicina C eGeriatria. Cambierà anche il reparto dedi-cato alla libera professione per avere lettiin più. Inoltre il presidio ospedaliero pre-vede l’apertura di uno spazio polmoneda 20 posti letto, eventualmente amplia-bili anche a 25, nella seconda guardioladel nono piano (l’ala lunga) che si andràa liberare proprio in questi giorni.

E IL COMUNE? Proprio venerdì inquestion time il tema è stato scandagliato

da giunta e consiglio comunale. La ricetta alle ‘ma-lattie’ del Maggiore: ambulatori infermieristici adaccesso diretto per i problemi più urgenti, quattrocase della salute e progetti specifici di prevenzioneper gli anziani. Ma anche un monitoraggio attentodei reparti dell’ospedale che ‘soffrono’ per l’eccessi-vo lavoro e per i troppi pazienti. Con lo scopo di tro-vare «soluzioni organizzative nuove», come chiestoanche dai sindacati di categoria. Così, Comune e Au-sl hanno intenzione di rispondere alle problemati-che di sovraccarico del Pronto soccorso, della Medi-cina e della Geriatria dell’ospedale Maggiore. In can-tiere «ci sono diversi progetti che avranno un impat-to positivo» sui problemi dell’ospedale, ha spiegatol’assessore comunale alla sanità, Luca Rizzo Nervo,rispondendo alla domanda di Mirka Cocconcelli(Lega nord), che aveva chiesto lumi sull’allarme lan-ciato dai sindacati nei giorni scorsi. I reparti di Me-dicina, Geriatria e Pronto soccorso, ha detto Coccon-celli, «tra doppi turni, feste, mancati riposi, carenzedi personale medico e paramedico, iperafflusso di pa-zienti nei reparti, sono allo stremo».

va. ba.

CON 1.400 interventi a cuoreaperto la Cardiochirurgia delSant’Orsola è uno dei centri piùimportanti in Italia non solo peril numero di pazienti, ma ancheper la complessità delle patologietrattate. Dal neonato di pochigiorni di vita, fino al paziente an-ziano, anche ultranovantenne. Lachirurgia dell’aorta toracica è unodei punti d’eccellenza del Policli-nico. «La malattia valvolare aorti-ca — spiega il professor RobertoDi Bartolomeo, direttore dell’Uni-tà operativa di Cardiochirurgia— è un problema serio per la suaprognosi infausta e per la sua altaprevalenza legata all’invecchia-mento della popolazione. Negli ul-timi dieci anni gli interventi sullaaorta sono aumentati notevolmen-te anche perché, a seguito di esa-mi come Tac, ecografia o risonan-za magnetica, si scopre un nume-ro maggiore di aneurismi».

QUELLO del Sant’Orsola è unodei centri di riferimento in Italia

e nel mondo. L’evoluzione delletecniche di imaging, chirurgiche eanestesiologiche, permettonosempre di più interventi salvavitafino a pochi anni fa impensabili.Da alcuni anni, al Sant’Orsola, ol-tre alla chirurgia convenzionale èattivo il programma di impiantodella valvola aortica transcatetere(si chiama Tavi), in collaborazio-

ne con la Cardiologia, riservato aquei casi in cui l’intervento chi-rurgico esporrebbe il paziente aun rischio eccessivo. «Di recente— spiega Di Bartolomeo —, le so-luzioni per questo tipo di patolo-gia si sono arricchite delle protesiaortiche sutureless che consentonodi diminuire i tempi di interven-to e ridurre al minimo la sua

invasività». Sono protesi che sipossono impiantare senza suturachirurgica.Il centro diretto dal professor DiBartolomeo ha già eseguito consuccesso i primi impianti di que-ste protesi sutureless e, a breve, faràun altro passo avanti: completeràla dotazione chirurgica con i co-siddetti condotti apico-aortici, unsistema che consente di ‘saltare’la valvola aortica con un condottovalvolato che congiunge diretta-mente il cuore all’aorta toracicadiscendente. Proprio la chirurgiadell’aorta sarà al centro di un cor-so domani e martedì sotto le DueTorri. Oltre 500 esperti interna-zionali ogni anno si incontranoper confrontarsi sulle nuove tecni-che chirurgiche e sul futuro diuna chirurgia all’avanguardia:proponendo nuove soluzioni.Quest’anno, oltre a collegamentiin diretta dalle sale operatorie, sa-ranno proiettati 50 video propostidai partecipanti e scelti dal Comi-tato scientifico del corso.

e. a.

Emergenza lettiAl Maggiore

rivoluzione repartiComune e Ausl cercano soluzioni

CUOREIl cardiochirurgo

Di Bartolomeo

AL COLLASSOA destra,l’ospedaleMaggiore e, inbasso,l’assessorecomunale LucaRizzo Nervo

‘PROGETTOMARTINA’

Prevenire i tumoriIl Lions chiama a raccoltale giovani generazioni

SANT’ORSOLA CENTRO DI ECCELLENZA

Chirurgia dell’aorta,il mondo guardale nostre tecniche

NUOVE FRONTIEREProtesi sutureless e impianti:domani emartedì500 esperti a confronto in città

VIA IRNERIODa sinistra, l’assessore

Monti, il patron di MareTerme Bolognese,

monsignor Vecchi el’assessore Prantoni. Sotto,

uno dei nuovi macchinari

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6 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 14 - 11 - 2011

BOLOGNA - Corriere 14-11-2011

3Primo PianoCorriere di Bologna Domenica 13 Novembre 2011

BO

Via Clavature

I giovani antagonistinel salotto buono«Non ce ne andiamo»I «Draghi»: «L’inagibilità? Una scusa»

Con quell’aria così «urbanstyle» il Mercato di mezzo occu-pato non stona poi tanto, alla vi-sta, in via Clavature. Quel gran-de drago rosso disegnato su unpannello, le impalcature, i muriscrostati, le lampadine nude e icavi a vista, potrebbero ancheessere la scenografia di un setpubblicitario dei marchi di abbi-gliamento venduti nei negozidella strada, da Diesel a Replay.Con le buste dello shopping an-cora in mano, ieri, sono statitanti i cittadini che si affacciava-no curiosi. Ma proprio impalca-ture e muri pericolanti hannospinto il sindaco Merola a chie-dere lo sgombero: locali inagibi-li e pericolosi.

È stato così il sabato dei loca-li occupati del centro: con il cli-ma che è cambiato improvvisa-mente al tramonto, quando èstato annunciato lo sgombero,a chiudere una giornata passata

a intrecciare il dialogo con i cit-tadini. In via Clavature, come al-l’ex cinema Arcobaleno. Qui l’ac-costamento visivo era più auda-ce: striscioni e banchetti accan-to ai marmi delle gioiellerie; ve-trine con anelli da migliaia dieuro che difficilmente potrebbe-

ro essere indossati da Santa In-solvenza, la cui icona trans, ca-pelli rosa coperti da un velo ne-ro, era esposta fuori.

Anche qui, in ogni caso, nonè mancata la curiosità dei bolo-gnesi che ieri hanno vissuto uninsolito sabato di shopping. Tro-vando un centro storico di lottae di passeggio, dopo che la pro-testa dei Indignati e Insolventi èentrata nel Pavaglione e nelQuadrilatero, nel salotto buo-no, occupando due stabili il cuivalore immobiliare viaggiasugliottomila euro al metro quadra-to. In tanti, sin dalla mattina,chiedevano ai ragazzi di fronteall’ex cinema cosa stesse succe-dendo. Qualcuno ha anche fattoun giro in sala, tra curiosità e ri-cordi, altri hanno offerto ai ra-gazzi un sacchetto di mandari-ni. Eranomeno sorridenti, inve-ce, i negozianti vicini.

All’ex Mercato si affacciava-no passanti, famiglie con bam-bini e i commercianti. C’è chipensa che quello spazio sia me-glio occupato che affidato allagrande distribuzione. Venerdìsera erano in tanti a bere lì unbicchiere di vino o birra, altroaccostamento insolito: i ragaz-zi dei cortei, gli antagonisti,quasi a contatto con i locali allamoda di via dei Musei, frequen-tati dai calciatori del Bologna,dove venerdì sera sono statiospitati Riccardo Scamarcio eCristiana Capotondi. Ma que-sto clima di serenità è duratopoco per gli studenti e i lavora-tori delle occupazioni, che han-no appreso in serata l’annun-cio degli sgomberi.

All’«accampata maggiore»delMercato dimezzo non credo-no che la linea dura sia dettatadalle condizioni di sicurezza del-lo stabile: «La scusa dello sgom-bero è l’inagibilità? Non si na-sconda dietro ad un dito signorsindaco, sappiamo che è unaquestione politica. È per questoche non abbiamo intenzione diuscire da questo posto, la no-stra lotta non finirà qui». E an-nunciano che non lascerannoanche all’ex Arlecchino, dove inmattinata hanno ricevuto la visi-ta del proprietario dell’immobi-le: «Con lui valuteremo. Ma lacollettività ha bisogno di unospazio liberato in centro. Le isti-tuzioni decidano come credo-no, noi rimaniamo», diceMiche-le della rete Time Out. Oggi neidue spazi iniziative per dire noallo sgombero.

Intanto ieri il Sabin ha dato ilvia alle occupazioni delle scuolesuperiori. È solo la prima.

Renato Benedetto© RIPRODUZIONE RISERVATA

La battaglia tra Indignati e Insolventia colpi di «conquiste» sotto le Torri

Indignati contro Insolventi. Le for-mazioni in campo sono così schiera-te. Al Mercato di mezzo Tpo, Panenkae Sadir: un tridente di indignazionesotto la sigla «Draghi ribelli». All’ex ci-nema Arcobaleno, l’ode al default ac-comuna TimeOut, Bartleby, Vag61,Utopia, Atlantide e qualche habituédell’Aula C di Scienze Politiche. An-che loro avrebbero gradito lo spaziodi via Clavature. I Draghi, però, li han-no bruciati sul tempo e gli Insolventisi sono dovuti accontentare dell'anti-co cinematografo. Ultimi fan del falli-mento Cua, Cas e Crash, che ancora sichiamano «autonomi» e hanno presola facoltà di Lettere di via Zamboni:un evergreen. Un triangolo della con-testazione distante, in linea d’aria, po-chi metri, e, in linea teorica, tanti an-ni. Due giorni fa, come da galateo, leopposte delegazioni si sono scambia-

te gli auguri. Un ramoscello d’ulivodopo le lacerazioni seguite alle deva-stazioni romane del 15 ottobre. Ma ladistanza tra Indignati e Insolventi re-sta siderale.

In via Clavature hanno fatto capoli-no assessori (Nadia Monti e AmeliaFrascaroli) e consiglieri comunali.«Non ci hanno contattato e noi non liabbiamo cercati», dicono invece inpiazza Re Enzo. Il rapporto con la poli-tica è la più lampante differenza. Do-po anni di sconfitte, le ex tute bian-che, gli ex disobbedienti ora Indigna-ti hanno capito che, da soli, si fa pocastrada. Da lì la necessità di contributie sponde politiche esterne nella ricer-ca del Santo Graal dell’alternativa. GliInsolventi non cercano partnership esostengono che la crisi abbia prodot-to (o produrrà) la fine della Politica.Che andrà sostitutita con «l’istituzio-ne del comune», così la chiamano al-l’ex cinema. La scomparsa delle sigleproduce una sorta di assemblearismoperenne simile allo stato di natura.«Noi decidiamo così», dicono traun’assemblea e l’altra. In via Clavatu-

re, invece, si sono presi un week enddi libertà e si riuniranno domani.

Lì arriveranno anche le tute blu del-la Fiom, con le quali gli odierni Indi-gnati hanno da tempo un solido soda-lizio. Li uniscono la difesa del contrat-to nazionale di lavoro, la riconversio-ne verde dell’industria in declino e lariforma del welfare (reddito minimogarantito). Gli insolventi, invece, re-stano diffidenti verso la logica «lavo-rista». Sullo sfondo il «cattivo mae-stro» ed ex parlamentare (ma con vi-talizio) Toni Negri, una volta guru deidisobbedienti e oggi lettissimo dagliInsolventi. Per loro il ’900 va messoin soffitta; gli Indignati, invece, credo-no che il «secolo breve» meriti ulte-riore riflessione. Da decenni, sotto leDue Torri, non si assisteva a tre con-temporanee occupazioni in centro.Unamontagna partorita da un topoli-no di corteo. Perché alla fine hannosfilato in un migliaio. Pochi intimiche non possono abitare sotto lo stes-so tetto.

Marco Madonia© RIPRODUZIONE RISERVATA

Chi sono I protagonisti delle occupazioni appartengono alla stessa area ma non possono vivere sotto lo stesso tetto

L’Accampata Maggiorea due passi dai localifrequentati da calciatorie star. Occupato il Sabin

In assemblea Nella foto grande gli occupantidell’ex Mercato di mezzo, a sinistral’assemblea all’ex cinema Arcobaleno

Sotto il Pavaglione Struscio e shopping davanti al cinema occupato

Gli occupanti Un sabato tranquillo, shopping e passeggio tra i contestatori

Codice cliente: 211252

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7Rassegna Stampa Emilia Romagna del 14 - 11 - 2011

MODENA - Gazzetta 14-11-2011

SABATO, 12 NOVEMBRE 2011 Pagina 25 - Provincia FIORANO Alla settimana della salute cardiologia, sport e creatività

FIORANO A Fiorano sono previste numerose iniziative nell’ambito della Settimana della salute. Dalle 8 al teatro Astoria si tiene il XIV Congresso di Cardiologia, organizzato con il contributo dell’ospedale di Sas-suolo e Aiac, che tenta di fare il punto sulle novità che riguardano il mondo dei dispositivi impiantabili. Alle 9,30 presso la Ludoteca il Barone Rosso, al Bla, è in programma la conferenza “Il gioco, la musica, i libri e lo sport: quando, in che modo e perché influenzano lo sviluppo psicofisico e il benessere dei nostri figli?”. Dal-le 17,30 poi a Casa Corsini, centro giovani di Spezzano, uno degli eventi più attesi: “Arte salvavita”, giovani, creatività e qualità della vita, un appuntamento dedicato alla riflessione sul ruolo che il processo creativo del fare arte produce sul benessere e la salute delle persone e in particolare dei giovani. Intervengono: Alessandro Borghetti, Roberta Frison (Istituto Meme di Modena) e Patrizia Piccin (Arte - Milano). Segue la proiezione di “Arte Salvavita”, il video reportage partecipato, realizzato in collaborazione con i giovani cre-ativi del territorio, che ha aperto tra i ragazzi e le ragazze un confronto. Al termine della serata verrà offerto un rinfresco bio a cura dell’Istituto Alberghiero Cfp Nazareno di Carpi.

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8 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 14 - 11 - 2011

PARMA - Gazzetta 14-11-2011

DOMENICA 13 NOVEMBRE 2011 37PROVINCIA

FontevivoCONVEGNO IL PROGETTO «VOLWE» ILLUSTRATO NELLA SALA DEL DUCA

Il volontariato italianoun modello per tutta EuropaL'assessore Paola Zilli: «Collaborare tutti insieme serve per migliorare»

FONTEVIVO

Chiara De Carli

II Tanti rappresentanti dellerealtà di volontariato dell’Unio -ne Terre Verdiane hanno par-tecipato all’incontro organizza-to nella Sala del Duca di Fon-tevivo per illustrare il progettoeuropeo «Ruolo del volontariatonel welfare locale e nelle poli-tiche di integrazione».

All'iniziativa, con il comunedi Fontevivo come capofila, par-tecipano anche le municipalitàdi Trollhattan e Molndal (Sve-zia) e La Coruña (Spagna), la co-munità comprensoriale di Oltra-dige Bassa Atesina in Alto Adige,la regione della Sud Ostrobo-thnia in Finlandia e l’UnioneTerre Verdiane.

E' un lavoro tutto da costruire,con l’aiuto di chi nel volontariatoopera da sempre, per condivi-dere l’esperienza italiana con glialtri paesi europei ed elaborareun «modello» di volontariatoapplicabile a tutta l’Europa rea-lizzando un nuovo tassello di in-tegrazione tra i diversi stati Ue.

MALTEMPO PER MANTENERE EFFICIENTE IL SISTEMA DI DEFLUSSO DELLE ACQUE

Il Comune: «I privati devonoripulire fossi e canali»

CENSIMENTO RESTITUITO FINORA IL 41%

Prosegue la raccoltadei questionari

Dopo il saluto del sindacoMassimiliano Grassi, Paola Zilli,assessore ai servizi sociali del co-mune di Fontevivo e referentedel progetto per l’Italia, ha im-postato il dialogo con i rappre-sentanti delle associazioni loca-li. Al suo fianco i relatori del pro-getto Nicoletta Mestieri, coordi-natrice d’Area Socio-sanitariadel Distretto di Fidenza, e Al-

berto Manzoli, referente UnioneTerre Verdiane per i progetti eu-ropei.

«La disponibilità, l’apertura,l’integrazione e la capillarità del-le realtà associative di volonta-riato che operano sui diversi ter-ritori assicurano una rispostaampia e rapida ai bisogni dellapopolazione - ha premesso PaolaZilli - Per tali ragioni vengono

considerate dalle istituzioni lo-cali una risorsa spesso impre-scindibile nell’offerta di serviziai cittadini e nell’accoglimentodelle loro richieste».

Anche i rappresentanti delleassociazioni sono stati invitati apartecipare all’incontro che siterrà a La Coruña dal 16 al 19gennaio prossimi per iniziareun’interazione con i «colleghi»europei e portare il loro contri-buto al progetto.

«In Svezia, nel settembrescorso, si è creato un ottimo cli-ma di collaborazione tra le di-verse delegazioni - ha commen-tato in conclusione NicolettaMestieri - Ogni delegato, tornan-do a casa, si è impegnato a co-struire un gruppo locale integra-to, coinvolgendo le associazionidi volontariato che operano nelproprio territorio. Vogliamoportare la nostra esperienza aquelle nazioni dove ancora nonesiste un volontariato così attivoe variegato come in Italia.Uscendo da una logica di cam-panilismo si può ragionare tuttiinsieme su come migliora-re». �

FONTEVIVO

II Prosegue anche a Fontevivo laraccolta dei questionari del Cen-simento 2011. A un mese di di-stanza dall’apertura del centrodi raccolta comunale, dove è pos-sibile riconsegnare il modulo eottenere aiuto nella compilazio-ne, la percentuale di famiglie chehanno restituito il questionarioè superiore al 41%.

Il dato si riferisce natural-mente all’insieme delle schede,compilate in formato cartaceo oattraverso il sito https://istatpo-polazione.istat.it/.

Il sistema di gestione permet-te agli operatori di avere un ag-giornamento in tempo reale ca-

ricando immediatamente anchele schede compilate online.

La rilevazione ha riguardatofino a questo momento solo co-loro che risultavano già residen-ti nel Comune alla data del 31dicembre 2010.

Dopo il 20 novembre un ri-levatore si recherà nelle abita-zioni di coloro che si siano tra-sferiti sul territorio comunale apartire dal primo gennaio diquest’anno.

Sempre dopo il 20 i rilevatoriautorizzati (l'elenco è disponibi-le sul sito web del Comune) ini-zieranno a contattare i cittadiniche non avranno ancora prov-veduto alla consegna del docu-mento convocandoli negli uffici

preposti o recandosi diretta-mente al loro domicilio.

Nessun soggetto esterno è au-torizzato a fornire assistenza allacompilazione del questionarioper conto dell’Istat e nessun ri-levatore è tenuto a chiederecompensi ai cittadini.

I rilevatori comunali sarannomuniti di un tesserino di rico-noscimento, che dovrà esseremostrato ad ogni visita, sul qualeè presente la foto, il nome e co-gnome del rilevatore, il Comunedi appartenenza, la firma di unfunzionario comunale e il tim-bro del Comune.

I cittadini possono inoltrechiedere al rilevatore di mostra-re un documento di riconosci-mento (carta d’identità, patente,ecc.) per una maggiore sicurez-za.

Il Censimento è un obbligo:chi si rifiuta di compilare il que-stionario rischia una multadall’Istat fino a 2.056 euro. Noncensirsi comporta inoltre la pos-sibile cancellazione dall’anagra -fe per irreperibilità.�

INIZIATIVA L'INCONTRO CON OSVALDO POLI

Il ruolo dei genitorinell'educazione dei figliFONTEVIVO

II Molto pubblico all’ultimo deiquattro incontri sul temadell’educazione giovanile orga-nizzati dal Comitato Genitori diPontetaro e dall’Istituto Com-prensivo Fontanellato Fontevi-vo, in collaborazione con le am-ministrazioni comunali di Fon-tevivo e Fontanellato e gli oratoridi Pontetaro, Fontevivo e Fon-tanellato.

Sul «ruolo del padre e dellamadre nell’educazione dei figli»ha parlato Osvaldo Poli, espertodi pedagogia e autore di nume-rose pubblicazioni sull’educa -zione dei figli.

«Lo stile educativo della cop-pia è caratterizzato dalla perso-nalità, dalla sensibilità e dalledoti di entrambi i genitori in mi-sura uguale - ha premesso Poli -Oggi ci troviamo in un tessutoculturale piuttosto ostile allo sti-le paterno, spesso oggetto di sva-lutazione, come se uomini e don-ne, dovessero aderire allo stileeducativo materno. Questo ten-de ad imprimere nei figli unospiccato tratto di immaturità ecrescono dei tatoni».

«L'infanzia è il tempo dellamadre, l’adolescenza quello delpadre. La madre protegge, il pa-

dre incoraggia» ha affermatoPoli. «Il limite della mamma èsempre quello di colpevolizzarsiper non aver capito, non averprevisto o non aver impedito. Difronte al figlio adolescente, lamadre sperimenta l’impotenza:in quel momento è necessariolasciare le redini al padre. Le ma-dri-vampiro che non fanno maiun passo indietro sono un pe-ricolo».

E, tra un sorriso imbarazzatodelle madri e qualche timidomoto di esultanza dei padri pre-senti in sala, l’incontro ha messoa nudo i piccoli e grandi «errori»di tutti.

Soddisfatta Lucia Mirti, vice-presidente del Comitato Genitori,per la buona adesione a tutte leserate: «ospiti importanti hannoaffrontato gli argomenti trattaticon lo spirito giusto. Paolo Gior-celli ci ha parlato del rapporto deigiovani con «internet e i socialnetwork», le dottoresse Giovanel-li, Fusi e Levati dell’associazione«Famiglia più» hanno sviluppatoi temi dell’«Affettività e sviluppocorporeo» e del «Bullismo».

L’intero progetto è stato fi-nanziato dal Comune di Fonte-vivo mentre la scuola ha messo adisposizione le sedi dei vari ples-si scolastici per gli incontri.�

SANITA' INIZIERA' IL 16 GENNAIO

Croce Rossa, apertele iscrizioni per il corso

FONTEVIVO

II Sono aperte le iscrizioni per ilcorso formativo di base dellaCroce rossa che inizierà il 16 gen-naio a Pontetaro.

Il corso è rivolto a tutti coloroche hanno compiuto i 14 anni dietà e si articolerà in lezioni teo-rico pratiche sulla gestione delleemergenze sanitarie.

Per diventare volontario eaiutare la Croce Rossa non è ne-cessario prestare servizio sulle

autoambulanze o fare turni not-turni: anche ricevere le telefo-nate nella maniera corretta o te-nere aperta la sede è un compitoimportante e i volontari sonosempre ben accetti.

Per avere maggiori informa-zioni su come diventare un vo-lontario è possibile chiamare ilnumero 0521/619014, scrivereun’email all’indirizzo [email protected] oppure recarsi diret-tamente alla sede del comitato invia Gramsci 1 a Pontetaro.�

Incontro Lucia Mirti e Osvaldo Poli.

«Volwe» Il sindaco Grassi, in piedi, alla presentazione del progetto.

SERVIZIO CONVENZIONE CON LE TERRE VERDIANE

Attività produttive:via al nuovo sportello on lineFONTEVIVO

II «Semplificazione della buro-crazia, tempi certi e velocizza-zione degli iter si possono otte-nere con digitalizzazione di pra-tiche e modulistica, omogeneitàdei servizi sul territorio, standar-dizzazione delle procedure».Questa la visione del sindacoMassimiliano Grassi sull'attiva-zione del servizio di sportellounico per le attività produttive(Suap) in implementazione inquesti mesi dall’Unione TerreVerdiane.

«Ogni ente ha attualmentemodalità di risposta differenti.Persino gli aspetti minori, come idiritti di segreteria, sono diversi

da un Comune all’altro. Penso adun professionista che si muovesul territorio a quanto tempoperde a causa della non unifor-mità delle procedure. Il mondodelle imprese necessita di sem-plificazione della burocrazia ecertezza dei tempi delle pratichee il Suap andrà proprio in questadirezione. Per ottenere questi ri-sultati occorre una fase di tran-sizione e assestamento di alcunimesi, in base anche alla legisla-zione nazionale».

Il servizio on line è attivo dal1° ottobre ma il processo per ar-rivare alla versione definitiva sa-rà ancora lungo: «come Unioneci siamo presi 24 mesi per ar-rivare alla definizione delle pro-

cedure ma stiamo lavorando perdimezzare i tempi. Il problema èche oggi non è stata ancora resadisponibile tutta la modulisticaper la dematerializzazione dellepratiche e quindi stiamo ancoralavorando in forma ibrida conl’invio di documentazione attra-verso posta certificata o su car-taceo. Al termine della fase diavviamento, un’unica strutturacentralizzata seguirà tutte lepratiche dei comuni aderentiall’unione e, attraverso la «de-materializzazione delle prati-che», da qualsiasi computer de-gli uffici tecnici comunali o distudi di professionisti iscritti alsuap on line, ci sarà la possibilitàdi costruire e seguire l’iter.

«Per l’entrata a regime delSuap stiamo continuando ad ef-fettuare una serie di incontri in-formativi settimanali con i tec-nici dei Comuni che hanno ade-rito alla convenzione per garan-tire l’adeguata formazione ecreare la corretta rete di coor-dinamento» ha concluso Gras-si. �

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InBreve

FONTEVIVO

L'assessore Grazioli:«Abbiamo constatatolo stato d'abbandonodi molti alvei»II Viste le abbondanti precipita-zioni di questi giorni e la con-seguente necessità di favorire ildeflusso delle acque superficiali,il Comune di Fontevivo ha prov-veduto alla pulizia e al ripristinodi fossi e canali.

«Il sopralluogo è servito perverificare lo stato dei canali eprovvedere alla sistemazione invista delle precipitazioni inver-nali e alla luce di quanto sta ac-cadendo in questi giorni», spie-ga l’assessore al verde pubblico eal patrimonio Giuseppe Grazioliche ha personalmente assistitoalle operazioni.

Durante i lavori, continual'assessore, «abbiamo constata-to in molti casi la trascuratezza elo stato di abbandono dei i canalisul versante di competenza deifrontisti. Considerato che questeprecipitazioni sono sempre piùfrequenti e di maggiore inten-sità, è essenziale mantenere co-

stantemente efficienti tutti i si-stemi di deflusso delle acque perevitare problemi più seri o ad-dirittura eventi fatali».

Durante l’intervento sono sta-ti rilevate diverse alterazioni disponde ed alvei oltre all’abban -dono di rifiuti di ogni genereall’interno dei fossi.

«Dal momento che la manu-tenzione non compete solo allaPubblica Amministrazione ma èanche a carico dei privati - hapuntualizzato il sindaco Massi-miliano Grassi - è importanteche ognuno dia il suo contributo.Ribadiremo ancora una voltal’ordinanza comunale e concede-remo 15 giorni di tempo ai privatiper provvedere alla pulizia sulloro versante, poi cominceremoa verificare le inadempienze».

Proprietari, detentori e affit-tuari di terreni che fronteggianole strade o hanno sui fondi lapresenza di canali e fossi sonoobbligati a mantenerne l’alveopulito ma anche a garantire che icanali mantengano una sezioneidonea degli alvei al deflusso del-le acque, con il ripristino dellesponde in caso di frane e la re-golare pulizia da erba, ramagliee arbusti.�

Fontevivo Giuseppe Grazioli, assessore al verde pubblico.

POLIZIA MUNICIPALE

Appuntamenticon i vigili urbani�� Dalla settimana prossimala Polizia municipale del di-stretto sarà ancora più vi-cina ai cittadini di Fonte-vivo. Oltre al normale orariodi ricevimento in municipio,aperto al pubblico il mer-coledì e il sabato mattina,sarà possibile prendere ap-puntamento con il coman-dante Andrea Volpi anchein giorni differenti. Sarà suf-ficiente telefonare al centra-lino del Comune(0521/611911) e fare richiestadi incontro. Gli agenti dellaPolizia Municipale sono re-peribili anche nella sede diFontanellato il giovedì e ilsabato mattina.

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9Rassegna Stampa Emilia Romagna del 14 - 11 - 2011

REGGIO E. - Carlino 14-11-2011

14-NOV-2011

da pag. 7Direttore: Pierluigi Visci

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10 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 14 - 11 - 2011

REGGIO E. Gazzetta 12-11-2011

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11Rassegna Stampa Emilia Romagna del 14 - 11 - 2011

REGGIO E. Gazzetta 12-11-2011

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12 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 14 - 11 - 2011

REGGIO E. Informazione 12-11-2011

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13Rassegna Stampa Emilia Romagna del 14 - 11 - 2011

PIACENZA - Libertà 13-11-2011

Cronaca di Piacenza

«Cultura motore di sviluppo»La proposta nel convegno di “Piacenza che vorrei”

Il pubblico durantel’incontro di “Piacenzache vorrei”(foto Bellardo)

■ (mir) In attesa di decidere sediventare una lista vera e propriaoppure continuare con il suopercorso di ascolto e pungolo,“Piacenza che vorrei” proseguecon gli appuntamenti sui temiche occupano l’agenda politicae sociale della città, soprattuttoin vista delle Comunali 2012.

Ieri al Vicolo del Pavone si èparlato di cultura: “Può esseremotore di sviluppo? Pubblico eprivato: cooperazione o concor-renza? Turismo e grandi eventi: èvera cultura? Spazi culturali aPiacenza: pochi o mal gestiti? “.Questi gli spunti da cui è partito

il dibattito, introdotto da Um-berto Fantigrossi e Pietro Chiap-pelloni. Presenti, tra gli altri, l’as-sessore Paolo Dosi (uno dei pos-sibili candidati del Pd alle Prima-rie del centrosinistra), MarcoNatali e Laura Chiappa di Le-gambiente, Ettore Fittavolinidell’Associazoine pendolari,Mauro Ferrari Cesena, Lorenzo

Boscarelli e Andrea Fossati del-l’Idv, il partito che più strizzal’occhio all’associazione.

«Cultura sono le scuole, i mu-sei, le biblioteche, le librerie, iteatri, gli artisti, gli editori, gliscrittori, i poeti – ha detto Chiap-pelloni - ma anche gli enti pub-blici e i mecenati, la tutela deimonumenti, i cinema, l’integra-

zione, un articolo di denuncia, ilturismo. A Piacenza sono statifatti interventi positivi, ma si so-no dispersi anche importantipatrimoni. E con la cultura ci sipotrebbe mangiare, ben di più emeglio che con un polo logisticoo Palazzo Uffici. E ci sarebberomolti altri spunti, come la tuteladelle chiese dai furti, il rilancio

della Ricci Oddi, la salvaguardiadell’ex hotel San Marco, il parcodelle mura, il richiamo della Ma-

donna sistina». Spunti che Pia-cenza che vorrei offre al dibatti-to politico: «Noi lanciamo delleidee, chiedendo ai cittadini difarsi parte attiva: questa campa-gna elettorale sia il primo esem-pio a Piacenza di democraziapartecipata, noi non chiediamosoluzioni ai candidati-sindaco,le proponiamo».

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■ Ha giocato d’anticipo Fran-cesco Cacciatore. E con lui Pie-rangelo Romersi. In quattro equattr’otto hanno unito i rispet-tivi sostenitori e raccolto le sot-toscrizioni necessarie al lanciodella candidatura del vicesinda-co alle primarie di coalizione.

LA VIA STATUTARIA E’ la viastatutaria, quella prevista dalleregole interne del Pd: alle elezio-ni di coalizione si può candidarechiunque raccolga le firme del20% degli iscritti o il 35% dei 56membri dell’assemblea cittadi-na. Questa seconda è la stradabattuta nello specifico. Significaavere centrato il quorum delle 20adesioni richieste.

La via statutaria dunque, in al-ternativa a quella concordata dalpartito a inizio percorso volta aricercare una soluzione condivi-sa, con convergenza su una o almassimo due candidature. Mapoiché quel percorso è fallito, co-me ha certificato lunedì scorso ilcomitato dei “13 saggi” sul cui ta-volo sono rimasti in piedi tutti equattro i nominativi della rosa i-niziale - Paolo Dosi e GiovannaCalciati oltre a Cacciatore e Ro-mersi -, inevitabile il ricorso allaraccolta firme. Senza aspettare ladirezione provinciale di domanisera, alla quale i “saggi” avevanodemandato la decisione finale.

MOSSA A SORPRESA Questo ilragionamento che ha portatoCacciatore e Romersi a battere lavia statutaria. Così lo hanno spie-gato in una conferenza stampaconvocata ieri a sorpresa. Da unlato l’annuncio del quorum disottoscrizioni che ufficializza lacandidatura del vicesindaco alleprimarie, dall’altro il “passo in-dietro” del capogruppo in Comu-ne che si sfila dalla rosa per con-vergere su Cacciatore. E, implici-tamente, il via libera alla sfidacon Paolo Dosi, dai cui sosteni-tori per primi era stato ventilatoil ricorso all’opzione statutaria, a-gitata peraltro a mo’ di spaurac-chio nel caso, temuto, in cui l’as-sessore fosse stato tagliato fuoridalla corsa elettorale da un“cruento” voto a maggioranza in

direzione che indicasse il vicesin-daco candidato unico del Pd.

DIPLOMAZIE SPIAZZATE Pro-prio mentre le diplomazie inter-ne si stavano strenuamente atti-vando sotto traccia per scongiu-rare domani sera una conta dirottura preparando il viatico allafumata bianca sullo schema adue punte Cacciatore-Dosi, ecco

la mossa che ha colto tutti incontropiede. «Il nostro partito hamesso in campo un percorso cheio ho condiviso, richiedeva peròdi saper ascoltare le idee e le opi-nioni di varie forze, credo oggiche quel percorso sia finito, nonha portato ai risultati sperati», haragionato ieri il vicesindaco:«Poiché ora c’è l’esigenza di arri-vare a una sintesi, da tutti evoca-ta, ma per ottenere la quale oc-corrono atti concreti, è il mo-mento di formalizzare una can-didatura alle primarie che sin quiera solo una disponibilità».

«INVESTITURA DALLA BASE» Per questo sono state raccolte lefirme necessarie da statuto: «Unascelta fondata innanzitutto sulconsenso riscontrato nei circoli»,ha spiegato Cacciatore con ilpensiero alle 103 indicazioni sulsuo nome, superiori a quelle ot-tenute da tutti gli altri aspirantimessi insieme, arrivate dallaconsultazione dell’11 ottobre,«un passo importante del percor-so compiuto dagli iscritti del Pd

che non vanno considerati unimpiccio, soprattutto loro hannolegittimato la mia candidatura».

STUPIDAGGINI E ORGOGLIO «Adesso è il momento di guarda-re avanti, parlando di program-mi con il Pd perno di una coali-zione che vuole riconfermarsi algoverno di Piacenza e finendolacon un dibattito sui giornali chea tratti mi è parso scomposto».Un riferimento polemico, que-st’ultimo, che non è stato l’unicoall’indirizzo dello schieramentopro Dosi. Ha definito «stupidag-gini», Cacciatore, le etichette di«vecchia politica» affibbiate a luie ai suoi. Per rispedirle al mitten-te ha indicato i sostenitori pre-senti in sala: «Da oggi c’è unacandidatura in campo, è la mia,appoggiata dalle persone che ve-dete, persone che provengono dastorie, culture, esperienze politi-che differenti, sono orgoglioso diaverle oggi qui, c’è tutto il sensodel Pd che è un partito plurale».

PARTITO PLURALE Ed essendoun partito plurale, ha aggiunto

con lo sguardo rivolto alla dire-zione di domani, «chiunque in-tenda partecipare alle primarienon rappresenta un problemaper nessuno, io il mio contributoper l’unità interna credo di aver-lo dato, il problema vero non so-no le primarie ma vincere le ele-zioni del 2012 e credo che nel Pdci siano forze, energie e compe-tenze per affrontare la sfida».

Parole distensive che allenta-no le tensioni di queste settima-ne tra i fautori di Cacciatore can-didato unico e quelli del tandemcon Dosi. Senza dimenticare Ro-mersi, che fino all’ultimo ha ri-vendicato di avere titolo per fareparte di quel tandem più dell’as-sessore alla cultura.

ROMERSI VICESINDACO? «Nonfaccio un passo indietro, ma a-vanti, per la vittoria del Pd a Pia-cenza, lavoriamo insieme perchéla candidatura di Francesco pos-sa confermarsi alle primarie e poialle elezioni», ha motivato le suescelte il capogruppo. E che l’assesaldatosi ieri possa portargli in

dote la casacca di vicesindaco incaso di eventuale giunta Caccia-tore è una prospettiva che Ro-mersi, a margine della conferen-za stampa, non ha fatto misterodi accreditare: «Mancano ancoratanti passaggi, ma ci sta», ha con-fermato sorridente.

DIREZIONE SVUOTATA Sorri-denti e plaudenti i tanti in sala.Tra i quali, rispetto alla direzionedi domani, si sentivano giudizicome di un appuntamento ora-mai svuotato di significato («Inu-tile parlare di candidature, tantoc’è la via statutaria, si dovrà ca-somai ragionare di coalizione eprogrammi»). Non la pensa cosìPaolo Dosi, che, richiesto di uncommento sulle novità di ieri, siè tenuto abbottonato indicandoperò la direzione come l’ultimoimportante atto di «un percorsoche è stato disegnato dal partito,è quello il luogo dove verrannoeffettuate le valutazioni opportu-ne in ordine alle primarie».

Gustavo Roccellagustavo. roccella@liberta. it

Ieri nella sede del Pd foto di gruppo tra Francesco Cacciatore e i suoi sostenitori

■ (guro) Il neonato coordina-mento dei comitati cittadini, ilMovimento 5 Stelle, il candidatosindaco alle primarie del centro-sinistra Marco Mazzoli (sostenu-to da Sel e mariniani del Pd), l’as-sociazione Piacenza che verrà (v.intervento a pagina 53) e i “civi-ci” di Piacenza che vorrei, l’op-posizione di centrodestra, maanche l’Api.

Acquista sempre più voci il co-ro di detrattori del Psc, o quanto-meno di coloro che chiedono al-l’amministrazione comunale dirinviare a dopo le elezioni di pri-mavera prossima l’adozione inconsiglio del Piano strutturalecomunale. Mancanza di traspa-renza e di adeguata partecipa-zione nel percorso del provvedi-

mento le critiche principali. Cri-tiche che il vicesindaco e asses-sore al territorio Francesco Cac-ciatore respinge ai mittenti con-fermando l’opinione sua e nonsolo («Toccherà alla giunta e allamaggioranza consiliare l’ultima

parola, ma credo proprio cheverrà confermato questo obiet-tivo») circa «l’opportunità di arri-vare all’adozione a inizio 2012».

«Per favorire la partecipazioneè stato fatto di tutto», ha consi-derato ieri Cacciatore, «dal di-spiegamento ufficiale dei per-corsi previsti per legge alla pub-blicazione sul sito Internet delComune del Piano con tutti i do-cumenti allegati, dal percorsoparallelo aperto con le Consultea un iter di consultazione ag-giuntivo voluto appositamente»E quanto ai contenuti, «Il Pscmette lo stop al consumo di ter-reno agricolo», ribadisce l’asses-sore, «stabilisce il concetto che losviluppo di Piacenza avvenga al-l’interno dell’attuale forma urba-

na circondata dai parchi del Po,del Trebbia e del Nure e che con-seguentemente è importante ilriutilizzo dell’esistente».

Dunque, «discutibili» le moti-vazioni di quanti sparano sulPiano strutturale comunale. Adesempio di quelli, come Mazzo-li, che sostengono che per redi-gere un buon Psc occorre avereprima a disposizione i dati delcensimento. «I dati sulla popola-zione, sugli alloggi, sulle abita-zioni, il Comune li ha tutti e sonoon-line», osserva Cacciatore chesi chiede: «Forse che in assenzadi censimento non è più possi-bile fare previsioni corrette o chegli economisti si fermano dal fa-re studi e analisi? ».

gu. ro.

Cacciatore gioca d’anticipo:corro,ho le firme da statutoPd e primarie, il vicesindaco “spiazza” la direzione di domani. Romersisi sfila: appoggio Francesco. Via libera alla doppia candidatura con Dosi

«Psc,è bene adottarlo nei tempi previsti»Il vicesindaco respinge al mittente le richieste di un rinvio dopo le elezioni

▼LA SQUADRA

L’asse tra gli ex dse l’anima popolare■ (guro) Un pezzo consi-stente di ex Ds, una parte im-portante di ex Margherita edesponenti targati più marca-tamente Pd. Ieri mattina la se-de del partito era un po’ lospecchio delle due principalianime saldatesi attorno all’as-se Cacciatore-Romersi e allacandidatura del primo alleprimarie. Riconducibili all’a-rea Romersi, cioè l’anima po-polare-cattolica, c’erano tragli altri il capogruppo in Pro-vincia Marco Bergonzi, l’exassessore provinciale ai lavo-ri pubblici Patrizia Calza, ilconsigliere comunale DanielNegri, l’ex segretario dellaMargherita Mario Angelillo.Altri sostenitori di quest’areaieri non presenti sono MarioSpezia e Giorgio Colombi.

Sul versante ex Ds, invece,il segretario cittadino del PdChristian Fiazza, Matteo Bon-giorni responsabile organiz-zazione del partito, SergioDriganti sindacalista Cgil edella direzione di Legacoop,Sabrina Olivé della Uisp, Gior-gia Veneziani, ex segretariadel circolo 4, Alberto Gorra,consigliere del Quartiere 4.

Altri tifosi di Cacciatore, as-senti ieri, sono l’ex consiglie-re regionale Nino Beretta, ilpresidente del consiglio co-munale Ernesto Carini, l’exsegretario Paolo Botti.

Il vicesindaco Francesco Cacciatore

LIBERTÀDomenica 13 novembre 2011 13

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14 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 14 - 11 - 2011

PIACENZA - Libertà 12-11-2011

12-NOV-2011

da pag. 14Direttore: Gaetano Rizzuto Quotidiano

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15Rassegna Stampa Emilia Romagna del 14 - 11 - 2011

RIMINI - Voce 12-11-2011

12-NOV-2011

da pag. 23Direttore: Franco Fregni