rassegna del 22-6-2012

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rassegna del 22-6-2012

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Ufficio stampa

Rassegna Idv ER del 22-6-2012

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Bologna

Parma

Modena

Imola

Ferrara

Ravenna

Forlì Cesena

Rimini

INDICE

Pd, Idv,e Udc uniti su cittadinanza e voto agli immigrati22/06/12 Bologna2000.com 3

Risoluzione di maggioranza in Regione chiede la chiusura della Casa di Lavoro di Saliceta22/06/12 Bologna2000.com 4

Comitati ancora all'attacco E l'Idv rimprovera l'Ateneo22/06/12 Corriere di Bologna 5

Piazza Verdi, Pd per la linea dura22/06/12 Unità edizione Bologna 6

Comune, prima tegola: Bruni lascia22/06/12 Gazzetta di Parma 7

Vescovi contro la riconferma di Meli22/06/12 Gazzetta di Parma 10

Quel fallimento che fa tremare la giunta, l'assessore Bruni lascia l'incarico22/06/12 Polis 11

Bruni: "Il sindaco sapeva". La rabbia dei Cinque Stelle22/06/12 Polis 13

Il popolo di Internet tra ribellione e ironia22/06/12 Polis 14

Il Regio senza Sovrintendente, il problema non è solo del Teatro22/06/12 Polis 15

Carpi estate non si arrende e prepara il cartellone22/06/12 Gazzetta di Modena 17

LAMA MOCOGNO DOMENICA IL VARO DI ‘PIANE AVVENTURA’22/06/12 Il Resto del Carlino Modena 18

Progetto Dozza: censimento del cemento da estendere a tutto il circondario22/06/12 Il Corriere Romagna Imola 19

I miei soldi per la ripresa22/06/12 Il Resto del Carlino Ferrara 20

L’assessore devolve l’intero stipendio: «Gesto d’impulso e senza alcun calcolo»22/06/12 Il Resto del Carlino Ferrara 21

‘A quando la verifica sui conti della convenzione?”22/06/12 La Voce di Romagna Ravenna 22

Anche Manfredi bacchetta il Pdl ‘Fa propaganda’22/06/12 La Voce di Romagna Ravenna 23

La sfida tra Pd e grillini neanche in zona neutra22/06/12 La Voce di Romagna Cesena 24

Ecofeste, la Regione si difende “Soldi a Comuni, onlus e proloco”22/06/12 La Voce di Romagna Rimini 25

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press unE 22/06/2012 Bologna 2000

Pd, Idv e Udc uniti su cittadinanza e voto agli immigrati

Riconoscimento della cittadinanza ai bambini nati e cresciuti in Italia e voto amministrativo a chi vi risiede regolarmente da almeno cinque anni:

è stato approvato unanimemente, col voto favorevole del Pd, ldv e Udc, l'ordine del giorno discusso nel Consiglio provinciale di ieri, a Modena,

per sostenere l'iter legislativo delle due proposte di legge promulgate dalla campagna nazionale "L'Italia sono anch'io".

Si discute da tempo l'attuazione di una riforma sulla cittadinanza e sulla partecipazione politica, dopo la consegna, lo scorso 6 marzo 2012, a

Montecitorio, delle firme a sostegno delle due proposte di legge di iniziativa popolare, intavolate dal comitato "L'Italia sono anch'io": il fine è

garantire il riconoscimento del diritto di cittadinanza a chi, figlio di immigrati, è nato e cresciuto sul suolo italiano, e il diritto di voto a chi lavora

e risiede regolarmente, da almeno 5 anni, nel nostro Paese, indipendentemente dallo status di cittadino italiano. «Sono aspetti imprescindibili

del vivere civile — ha dichiarato Elena Gazzotti, consigliere provinciale Pd e responsabile del Forum Immigrazione — che desideriamo

promulgare con una riforma sul tema dello "ius soli" e del diritto di voto. Basti pensare che, solo a Modena, le firme raccolte insieme a 40

associazioni, singoli cittadini, reti associative e del privato sociale, e almeno 18 enti locali, sono state complessivamente 3.585 per la proposta

di legge sul diritto di cittadinanza e 3.579 per quella sul diritto di voto amministrativo. È dunque tempo — continua Gazzotti — che il Parlamento

ascolti ed accolga queste istanze, le cui motivazioni fondanti, sostenute dal Pd, in particolare a tutela dei riconoscimenti civili per i nati da

famiglie di cittadini immigrati, sono state unanimemente benaccolte anche da ldv ed Udc, con il loro voto favorevole in Consiglio provinciale

per la tempestiva attivazione dei nostri parlamentari a sostegno del già avviato percorso legislativo e l'opportuno ottenimento di una riforma

effettiva».

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press LITE 22/06/2012 Bologna 2000

Risoluzione di maggioranza in Regione chiede la chiusura della Casa di Lavoro di Saliceta

Chiudere definitivamente la Casa di lavoro di Saliceta San Giuliano, a Modena, resa inagibile dai

danni causati dal terremoto, e destinare i fondi precedentemente stanziati per la sua ristrutturazione

a progetti di effettivo recupero sociale e lavorativo degli internati del carcere di S.Anna. E'

l'impegno, da indirizzare al ministero competente, sollecitato alla Giunta regionale da una

risoluzione sottoscritta da Palma Costi (Pd, prima firmataria) e da numerosi altri consiglieri della

maggioranza, tra cui il capigruppo Marco Monari (Pd), Gianguido Naldi (Sel-Verdi), Roberto

Sconciaforni (Fds) e inoltre da Sandro Mandini (Idv).

In linea con quanto già evidenziato in questi giorni da Desi Bruno, Garante regionale delle persone

sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Palma Costi e colleghi ricordano che nelle

Case di lavoro sono recluse nei casi più frequenti, persone che hanno finito di scontare la propria

pena, sottoposte ad una cosiddetta "misura di sicurezza" applicata dal magistrato, perché

considerate socialmente pericolose, che prevede l'obbligatorietà del lavoro all'interno della struttura. "Nella realtà — fanno notare i consiglieri

— manca spesso il lavoro tanto da farlo svolgere solo a rotazione e la misura di sicurezza in questione si limita alla detenzione". Situazione

che si riscontra nel caso specifico della Casa di lavoro di Saliceta S.Giuliano "dove gli internati che hanno già scontato la pena si trovano

nella impossibilità di svolgere attività".

Nella risoluzione si chiede inoltre che gli agenti assegnati alla casa di lavoro evacuata (e i cui 65 internati sono stati spostati in parte alla

casa di reclusione di Parma e in parte al carcere di Padova) vengano trasferiti al carcere modenese di Sant'Anna "cronicamente

sott'organico", in modo da migliorare così anche la situazione del carcere modenese.

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presAgg2g CORRIERE DI BOLOGNA

%\ 1Plazza Verdi e d nodo degli orari

Comitati ancora all'aUtacco E l'Idv rimprovera l'Atene°

Su piazza Verdi i comitati tornano all'attacco. E l'Idv chiama in causa l'Ateneo. «Quando c'è un terremoto prima si tirano fuori le persone da sotto le macerie e poi si pensa alla ricostruzione, non è che si cognciano a fare i progetti e noi siamo persone sotto le macerie». E Giuseppe Sisti, presidente dell'associazione Via Petroni e dintorni, ad azzardare questa similitudine per bocciare l'intenzione del sindaco Virginio Merola di avviare una «concertazione» con gestori e associazioni di categoria per individuare un orario di chiusura unico per i locali della. città. «Per l'ennesima volta il sindaco risponde con promesse — attacca Sisti, ieri ai microfoni di Radio Tau — ma ci sono persone che stanno veramente soffrendo e questo non è ammissibile». Questa situazione «deve finire immediatamente e non a. i dipietrIsd settembre», aggiunge Sisti. Anche le misure più recenti coordinatore Mandini: adottate dall'amministrazione, «L'IJniversità conceda come rordinanza sul primo spazi che tolgano gli tratto di via Petroni, non servono. Anzi, quella, incalza il spettacoli dalla strada» leader dell'associazione, «è un'ordinanza ingiusta e discriminatoria» che addirittura «aggrava il clima generale della zona». A questo punto, Merola «non può dire che si fa una concertazione, ha il dovere di prendere provvedimenti altrimenti mi auguro che sarà la magistratura, amministrativa o ordinaria, a farlo». Ad attaccare sulla gestione dei problemi della zona è anche Sandro Mandini, coordinatore provinciale dell'Id.v. «Un ruolo importante — dice — lo gioca anche l'Università» che, «ultimamente sul tema degli spazi urbani ha fatto parecchi passi indietro rispetto alle aperture del passato». L'Ateneo dovrebbe «valutare di concedere spazi, all'interno delle proprie strutture — dice il dipietrista dove far svolgere una parte di quelle attività, mi riferisco in particolare agli spettacoli, che oggi si è costretti ad ospitare nelle pubbliche piazze e vie».

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runità -Emilia Romagna

press unE 22/06/2012

Piazza Verdi, Pd per la linea dura Melega: «Qualche provvedimento repressivo ci

vuole. Ma eventi e studenti non c'entrano»

BOLOG NA

PAOLA BENEDETTA MANCA pb n.ti n caa grnaii.corn

Pugno duro e maggiore severità in piaz-za Verdi per assicurare il benessere di residenti e fruitori della zona. A chie-derlo, a sorpresa, è il Pd. «Qualche provvedimento repressivo ci deve esse-re - ha messe in chiaro ieri il consiglie-re Corrado Melega - seni -M questo l assi-smo non smetterà mai di stupire dal punto di vista dell'ordine civico». Mele-ga se la prende con il comandante della polizia municipale, Carlo De Palma che i giorni scorsi ha dichiarato: «In piazza Verdi interveniamo solo se il funzionario di polizia che comanda la piazza lo consente».

«Le parole di De Palma, che dice che la polizia municipale non può fare nien-te, per iste sono bubbole» attacca Mele-ga.«ln piazza Verdi - sottolinea ci vuo-

le mi M i x . di sorveglianza, guida e tenta-tivo di dialogo ma anche qualche azio-ne repressiva». «Davanti al Teatro Co-munale - racconta - mi sono trovato a dover schivare signori che vomitava-no, una ragazza in preda alla droga e due che si picchiavano. Tutto sotto gli occhi attoniti dei turisti. Questi perso-naggi vanno allontanati e governati in qualche modo»,

Ieri il Pdl ha chiesto, in commissio-ne, di ritirare la delibera che aumenta i decibel tollerati in piazza Verdi e di ri-pensare il calendario estivo culturale «promuovendone la dislocazione in contesti ampi e non abitati». L'ocig del capogruppo Marco Lisci non ha incas-sato, però, l'alt della maggioranza an-che se, sulla questione dei concerti pro-grammati dall'assessore Alberto Ron-chi in piazza Verdi, il Pd si divide.

Per Melega «la questione delle per-sone incivili non è da collegare nè agli studenti, nè alle serate in piazza» men-

tre Angelo Marchesini obietta che «il rock puro non si armonizza certo con il recupero di piazza. Verdi» e Raffaella Santi Gasali ribadisce che da gente de-ve poter dormire e che, in fase di pro-gettazione degli eventi, bisogna sceglie-re quali sono adatti a quel luogo e quali no». Anche perché «se alcuni concerti sono stati spostati dentro 'La. Scuderia' un motivo ci sarà».

D'accordo con il Pd, il Movimento 5 Stelle. «Sottoscrivo l'intervento di Me-lega - commenta Massimo Bugani, ca-pogruppo in Comune -, gli eventi di piazza Verdi o gli studenti non c'entra-no con il degrado. È un problema che va affrontato senza assisino».

Anch e il Pdl, intanto, grida allo scan- dai° per le parole del comandante dei

De Palma, e bacchetta il sindaco Meroia. «La polizia municipale prende

consigere ,<:lo fa no on.ì, 'e*e• CR‘, "--,

signori che vomitavano e '<.■•.Mg»

ordini dal primo cittadino - fa notare Patrizio Cattuso - la faccia lavorare nel-le mansioni che le competono, cioè mantenere l'ordine».

Il Pd, in ogni caso, ripone molta fidu-cia, per risolvere la situazione di piazza Verdi e dintorni, nel progetto annun-ciato da Merola di individuazione di un orario unico di chiusura per i locali not-turni. Un iter da compiere in concerta-zione con gestori, residenti e associa-zioni di categoria. ,32", una scommessa impegnativa ma quando c'è la buona volontà certi percorsi si riescono a fa-re» ha detto ieri il capogruppo del Pd in Comune, Sergio Lo Giudice, ai 'microfo-ni di Radio Tali. T tempi del percorso, però, necessariamente si allungano, «Bisogna uscire dalla logica dell'emer-genza - fa notare Lo Giudice - anche perchè, se il sindaco decidesse autono-mamente sull'orario di chiusura dei lo-cali» viste: le recenti norme sulla libera-lizzazione «ci sarebbe una pioggia di ri-corsi». , La strada della concertazione è obbligata ma poteva essere intrapre-sa prima dell'estate» critica invece San-dro Ma mi ini, coordinatore Tilv, sempre dalle frequenze di Radio Tau.

Pagina 28 um Verdi, Pd per bl imea dura

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GIUNTA LUNGO COLLOQUIO NEL POMERIGGIO DI IERI CON SINDACO PIZZAROTTI DOPO IL CLAMORE PROVOCATO DALLE NOTIZIE SUL CRAC

Comune, prima tegola: Bruni lascia Una sua società è fallita nel 2005. Il neo assessore all'Urbanistica, nominato mercoledì, si è dimesso

Pierhigi Dallapina

Poche righe, arrivate alle 21.43, per confermare una no-tizia che circolava già dal pome-riggio: Roberto Bruni rinuncia all'incarico di assessore all'Ur-banistica. «A fronte delle pole-nfiche sollevate circa la figura dell'architetto Bruni, lo stesso ha deciso, di comune accordo con il sindaco, di rinunciare alla no-mina di assessore all'Urbanisti-ca, per garantire la serena pro-. secuzione dell'attività politico amministrativa dell'ammini-strazione comunale», si legge in una nota diramata dall'Ufficio stampa del Comune in tarda se-rata.

Le parole dello stesso Bruni lasciavano poco spazio all'inter-pretazione. «Non so se accetterò l'incarico», ammette all'uscita del Municipio, nel tardo pome-riggio di ieri, dopo un lungo fac-cia a faccia con il sindaco Fe-derico Pizzarotti. L'incarico al quale si riferisce è appunto la delega all'Urbanistica. Lavori pubblici e Patrimonio, annun-ciata dallo stesso primo cittadi-no solo 24 ore prima di quello che, nei fatti, si è dimostrato un addio.

Questa mattina Bruni do-

vrebbe partecipare alla confe-renza stampa, indetta da Pizza-rotti, per presentarlo alla città insieme al neo assessore alla Cul-tura, Laura Maria Ferraris, ma l'annuncio ufficiale dei due nuo-vi assessori si trasformerà nella conferma delle dimissioni di Ro-berto Bruni, a causa del la notizia del fallimento di una sua società, la 'l'hauma, avvenuto a fine 2005.

«Se i modi con i quali mi devo confrontare sono questi, non so-no disposto ad andare avanti. A questo punto resta solo molta amarezza», aggiunge prima di incamminassi verso l'auto e tor-narsene a Collecchio, frate mura del suo studio e della sua abi-tazione. «La prima cosa che vo-glio fare ora è parlare con la mia famiglia», continua, senza però lasciarsi sfuggire nulla sul con-tenuto del lungo faccia a faccia con il sindaco.

«Spiegherò tutto domani (og-gi per chi legge, ndr)», dice. «Io comunque non ho ancora firma-to per l'incarico da assessore spiega - anche se vorrei conti-nuare a dare il mio contributo. In questi ragazzi ho visto molto en-tusiasmo, e personalmente ave-vo voglia di Impegnarmi per il bene della città».

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N caso Da sinistra il sindaco Pizzarotti e l'architetto Bruni: quest'ultimo, scelto come assessore all'Urbanistica ha rinunciato all'incarico.

Con queste dimissioni, la giunta Pizzarotti subisce l'enne-simo rallentamento nella fatico-sa marcia verso la nomina di tut-ti gli assessori: sette più il vi-cesindaco. All'appello, infatti, manca ancora. un altro assesso-

rato di peso, quello al Welfare, e le voci di un possibile incarico a Roberto Cavalieri o a Fabio Fab-bro, non trovano conferma, tan-to che il sindaco vorrebbe asse-gnare «ad interim» la delega al vicesindaco, Nicoletta. Paci.

Più della nuova giunta, ieri è statala «vicenda Bruni» a tenere il mondo politico locale con gli occhi puntati sul Comune. Il ca-so è scoppiato in mattinata, con la segnalazione del fallimento, avvenuto nel 2005, della Thau-

ma di Roberto Bruni, con sede a Collecchio, «nonché del socio accomandatario in proprio illi-mitatamente responsabile». Cioè Bruni stesso.

La procedura di fallimento della, società, che si occupava di

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attività edili, si è chiusa nell'a-gosto 2011, «per compiuta ripar-tizione finale dell'attivo». Que-sto significa che tutti i creditori sono stati pagati e che Bruni è tornato in pieno possesso di tutti i diritti civili. Ma nella relazione del curatore fallimentare emer-

gono elementi pesanti a carico di una persona chiamata a gestire l'urbanistica. «I lavori di ristrut-turazione sono stati realizzati da Thaurna senza aver richiesto relativo permesso di costruire al Comune di Concedilo», si legge relativamente ad un immobile

di proprietà di Bruni, mentre in un altro passaggio emerge che, per quanto riguarda un appar-ta.mento, «non si è rintracciata presso Comune di Col lecchi° la domanda per rilascio del cer-tificato di conformità edilizia e

quindi non risulta rilasciata la relativa abitabilità» Alla fine del paragrafo viene affermato che «sarà raggi udi catario che dovrà eventualmente poi presentare domanda di concessione in sa-natoria ultimare le pratiche edilizie».

LInt mista

«Una vicenda chiusa. Ho pagato tutto» «Non ci sto che qualcuno inizi a far partire la macchina del fango» 1‘,.t Sul suo tavolo di lavoro, fra fogli e disegni, troneggiano letture «Impegnate». Ci sono i «Sentieri interrotti» del filoso-fo tedesco Martin Heídegger. c'è un libro di Zygmunt Bau-man, il teorico della «moder-nità liquida», c'è Vandana Shí-va con «Il bene comune della Terra» e poi c'è un volume che mette Roberto Bruni e il suo modo di lavorare e concepire l'architettura in perfetta ar-monia con il pensiero domi-nante all'interno del Movi-mento 5 Stelle: «Le mani sulla

città» scritto da Paolo Berdini, l'urbanista di grido che il sin-daco Pizzarotti, ancor prima dì diventare primo cittadino del-lacittà, annunciava come pos-sibile assessore all'Urbanisti-ca.

Berdini, ormai è noto, ha rinun-ciato da tempo all'incarico, a quanto pare per problemi dì sa-lute, e ladelega, insieme a quella ai Lavori pubblici e al Patrimo-nio, era stataaffidata pochi gior-ni fa a questo architetto di Col-lecchio, tanto colto quanto schi-vo e timido.

«Ora sono in un momento in cui devo trattenere le parole. de-vo misurarle, però non cì sto che qualcuno inizi a far partire la macchina del fango», afferma in tono cordiale ma deciso, dal suo studio di architettura ricavato

nel seminterrato della sua abi-tazione dì Collecchio, davanti al-le scuole medie del paese. Due lampade da tavolo illuminano una stanza «foderata» di libri, con un tavolo da lavoro che la occupa quasi per intero e due grandi monitor dove Bruni lavo-ra ai progetti. Anche ieri mattina si era svegliato Ml'a lba «per leg-gere, riflettere e lavorare», come spiega lui stesso, ma la concen-trazione è stata spezzata nel modo peggiore, con la notizia pubblicata dal sito della «Gaz-zetta» del fallimento della Thau-ma, società dello stesso Bruni.

«Prima di spiegare quella vi-cenda preferisco parlare con il sindaco Pizzaratti per una que-stione dì rispetto, non voglio mettere nessuno ìn difficoltà», spiega, anche se poco dopo si affretta a ricordare che «quella è stata una vicenda dolorosa, chiusa da tempo, ho pagato tut-to e non capisco perché qual-cuno l'abbia tirata fuori ades-so». Qlli il tono si fa più concitato,

segno che quel fallimento è sta-to un capitolo doloroso per la vi-ta dì questo architetto che ama la poesia - cita a memoria i versi di Hermann Flesse - e la filosofia di Cartesio. «Compro tutti i gior-ni il giornale - confessa - lo legge soprattutto mia madre, e capirà che non sarà semplice passare dalla bella notizia della nomina come assessore a quella che ri-corda una vicenda chiusa da tempo. Capisco le difficoltà dì coloro che sono stati toccati dal fallimento, maè una storia lunga da spiegare. comunque ho pa-gato tutto».

Dì più Bruni non dice, trince-randosi dietro un cortese «no comment». La sua preoccupa-zione è quella di salire al più pre-sto in macchina e andare in mu-nicipio a parlare a quattracchi con il sindaco Pizzarotti.«Qui so-no nel mio guscio, mi sento pro-tetto», dice descrivendo la cal-ma che regna nel suo studio. mondo, fuori, è di sicuro un'altra cosa. * P.Dall.

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RAX) IL CONSIGLIERE DEL PD: SERVE UN NUOVO SOVRINTENDENTE

Vescovi contro la riconferma di Meli leit motiv della campagna elet-torale del Movimento 5 Stelle è riassumibile nel richiamo alla necessità di un cambiamento ra-dicale rispetto alle scelte operate dalle precedenti amministrazio-ni, a partire dal rinnovo delle strutture chiave della macchina amministrativa e, quindi, dal ri-cambio delle figure di vertice nelle principali istituzioni co-munali».

Entrando nel dettaglio, Ve-scovi ricorda che «l'operato di Mauro Meli alla guida della Sovrintendeeste Mauro M el i.

Rimuovere il sovrintendente del Teatro Regio, Mauro Meli. E' una richiesta lapidaria quella che il consigliere comunale del Pd, Maurizio Vescovi, rivolge al sindaco Pizzarotti «Il susseguir-si di voci e indiscrezioni sugli organi di stampa circa una pos-sibile riconferma, da parte del sindaco, del sovrintendente uscente al Teatro Regio desta non poche perpfessità - denun-cia Vescovi in una nota diramata ieri pomeriggio -. Innanzitutto in considerazione del fatto che il

principale realtà culturale citta-dina, durante il mandato avuto dai predecessori dell'esponente del Movimento 5 Stelle, ha su-scitato critiche diffuse tanto nel merito quanto nel metodo delle scelte artistico-produttive e ge-stionali». «Non di meno - ag-giunge il consigliere - il rapporto fra la Fondazione Teatro Regio e il sovrintendente è stato più vol-te oggetto di specifiche interro-gazioni in consiglio comunale, sia per la scarsa trasparenza dal punto di vista dell'effettiva re-

munerazione di Meli, sia per la necessità di rendere esplicite le peculiari competenze e le man-sioni assegnate per statuto alla figura del sovrintendente».

Per fare chiarezza sul futuro della fondazione, il consigliere del Pd chiede a Pizzarotti «di as-sumere ogni decisione in merito alla nomina del nuovo sovrin-tendente al teatro Regio succes-sivamente alla convocazione di una seduta consiliare che garan-tisca un adeguato momento di discussione e confronto in aula sul tema in questione», e l'avvio di un dibattito «aperto a tutte le forze politico-amministrative cittadine, agli esponenti del mondo artistico e culturale, alle maestranze e ai professionisti del Regio».

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PO press unE 22/06/2012

Quel fallimento che fa tremare la giunta assessore Bruni lascia l'incarico

Al centro della vicenda l'impresa Thauma finita in Tribunale nel 2005. Giornata convulsa di polemiche. Oggi l'annuncio ufficiale

di Marco 011ari

p rima la gaffe del nome storpiato e farfugliato nell'annuncio su You Tube, "Brugli", che ha

costretto il sindaco a stoppare il videomessaggio e metterne in rete un secondo riveduto e cor-retto, quindi la notizia, ben più pesante e imbarazzante, che sul passato professionale del neo assessore all'Urbanistica e ai Lavori Pubblici grava una sen-tenza di fallimento. E' così che, partita decisamente con il piede sbagliato, l'avventura dell'archi-tetto Roberto Bruní all'interno della giunta Cinque Stelle di Fe-derico Pizzarotti è finita ancora prima di essere iniziata. Tanto che lo stesso Bruni ha matu-rato nella convulsa giornata di

ieri la decisione, passate poco più di ventiquattr'ore dalla sua nomina, di rassegnare le dimis-sioni. Una scelta che dovrebbe essere ufficializzata in una con-ferenza stampa questa mattina in municipio.

Al centro della vicenda la Thauma sas

A creare il primo serio caso politico all'interno della giunta Pizzarotti è una società di co-struzioni dal nome evocativo e un po' sinistro la Thauma, parola che in greco antico, si-gnifica meraviglia, stupore ma anche sgomento. E di sgomen-to ieri la Thauma sas, società in accomandita semplice che si occupava di edilizia e chiusa per fallimento nell'ormai lon-tano 2005, ne ha creato non poco, anche a distanza di tem-po, alla neo giunta "grillina". La società che aveva la propria sede legale a Collecchio e con socio accomandatario proprio il neo assessore all'Urbanistica e ai Lavori pubblici Roberto Bruni ha cessato la sua attività sei anni fa ma la relativa proce-dura fallimentare è stata chiusa nell'agosto scorso, curatrice la commercialista parmigiana Bar-bara Piermarioli approdata di recente alla guida della holding comunale Stt, dopo l'avvenuta "ripartizione dell'attivo". In-somma, dopo che la società e Bruni in prima persona hanno fatto fronte con i loro beni ai debiti nei confronti dei credito-ri. Si tratta di tre immobili uno a Collecchio, uno a Gaiano e

uno a Barbiano, per un valore complessivo stimato dal perito incaricato da tribunale in poco più di 700mila euro. Tutti beni comunque che nel tempo 'erano stati gravati da ipoteche volon-tarie e giudiziali per diverse centinaia di milioni di vecchie lire e da ultimo da pignoramen-ti ordinati dal Tribunale. Segno evidente che l'attività imprendi-toriale dell'impresa Thauma già da qualche tempo, ben prima della dichiarazione di fallimento del 2006, aveva stentato a pren-dere piede. Una piccola società edile, insomma, come tante che effettuava limitati interventi di ristrutturazione e lottizzazio-ne in proprio, come le quattro unità immobiliari costruite sulle colline di Barbiano, e che non è riuscita ad ingranare e ha finito per essere schiacciata dai debi-

ti. Un fallimento quindi, stando almeno alla lettura delle carte, che non ha avuto nessun tipo di strascico di natura giudizia-ria ma che comunque ha messo in serio imbarazzo e mandato in fibrillazione la giunta Piazza-rotti. Nel lungo curriculum dif-fuso dopo la nomina dell'asses-sore, l'Amministrazione infatti, mentre ha elencato dettagliata-mente le altre attività svolte in precedenza dall'architetto Bru-ni, non ha fatto nessun accenno alla sua precedente esperienza come imprenditore e meno che meno alla vicenda Thauma.

Difformità edilizie negli immobili

Ma al di là della questione del fallimento dalle carte del Tribunale e della perizia spunta-no particolari anche sulla rego-larità urbanistica degli interven-ti messi in atto dalla Thauma sugli immobili alienati dal Tri-bunale. Il perito infatti scrive che per l'immobile di Gaiano "i lavori di ristrutturazione sono stati realizzati da Thauma sen-za aver richiesto il relativo per-

messo di costruire al Comune di Collecchio" e quindi l'even-tuale aggiudicatario "dovrà poi presentare nei termini previsti domanda di concessione in sa-natoria pagando oltre agli oneri anche la relativa sanzione". Per l'immobile di Collecchio, sem-pre il perito, ha evidenziato che esiste una concessione edilizia, ma non è riuscito "rintracciata presso il Comune di Collecchio la domanda per il rilascio del certificato di conformità edilizia e quindi non risulta rilasciata la relativa abitabilità". E anche in questo caso, sempre per il pe-rito, dovrà essere l'aggiudica-tario a chiedere "la sanatoria". Una situazione ancora da defi-nire completamente dal punto di vista urbanistico il perito ha quindi evidenziato, anche se lì era stata chiesta già dalla Thau-ma una sanatoria, anche per la villetta di Barbiano.

Le polemiche in internet Chi di internet ferisce di

internet perisce. Potrebbe es-sere proprio questa la morale della storia. Il Movimento Cin-

que Stelle che dell'uso della rete ha fatto un proprio cavallo di battaglia' ieri infatti proprio dalla rete ha ricevuto una pri-ma consistente stoccata. A dare la notizia del fallimento della Thauma è stato ieri mattina il sito internet della Gazzetta di Parma imbeccato a sua volta da una lettrice che ha spedito la seguente email: "Ma il sig. Sindaco, ha letto bene il cur-riculum del nuovo assessore all'Urbanistica arch. Bruni? E lui ha fatto presente nel curri-culum che ha alle spalle il fal-limento della sua Thauma sas, a causa del quale tante famiglie ancora oggi piangono per aver perduto quanto avevano inve-stito con immensi sacrifici? E' questo il concetto di meritocra-zia?". E da lì in poi la rete si è scatenata tra difensori della scelta di Pizzarotti, "un falli-mento non è una condanna alla morte civile", e critici, "era opportuna una scelta di questo tipo?".

Ma non solo, la notizia in breve tempo ha anche fatto il giro dei siti internet dei media di tutt'Italia. Una vera e propria tempesta che è montata con il passare del tempo sino a porta-re, come detto, il neo assessore sul punto di valutare seriamen-te la decisione di dimettersi.

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PO

Tutto sospeso, Roberto Bruni non diventerà assessore al-i l'Urbanistica del Comune di Parma. E' questo l'esito di una

giornata convulsa, è questa la notizia giunta nelle redazioni dei giornali nella tarda serata di ieri. Secondo quanto riportato da diverse agenzie di stampa, ed in particolare dall'agenzia Dire, il sindaco di Parma Federico Pizzarotti avrebbe deciso, di comune accordo con Bruni, di non firmare, almeno per ora, il decreto di nomina. Di fatto, un non troppo velato siluramento, visto che a questo punto, con ogni probabilità, la nomina non avverrà mai. La decisione di Pizzarotti sarebbe dovuta, secondo i bene infor-mati, non tanto alla notizia del fallimento dell'azienda Thauma, di cui Bruni aveva già parlato al sindaco, quanto alle presunte ir-regolarità compiute dallo stesso nella ristrutturazione di una vil-letta, una vicenda di cui non aveva parlato. Alla decisione di esautorare Bruni ha contribuito anche il malu-more espresso ieri da molti esponenti del Movimento Cinque Stelle nel corso della riunione convocata d'urgenza e alla qua-le hanno preso parte gli eletti grillini. Durante il vertice gli stes-si avrebbero più volte chiesto a Pizzarotti di fare chiarezza sul-la vicenda e anche di sospendere la nomina in attesa di chiarire quanto effettivamente avvenuto e la posizione di Bruni.

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quel fallimento che fa tremare la giunta Lassessore Bruni lascia 'incarico

Elí Nel go., in Prannua 'unii Pagani' g

dinnae dopo man guai., giorni

press unE 22/06/2012

REPUBBLICA ITALIANA ti i o i

IN NOME DEL POPOLO ITA O 3 Gfiv 2006 I IL TRIBUNALE 1111 PA 7%1%u, o

In Camera di Consiglio ha pronuncialo la segue

SENTENZA

N 37/2005. Reg. Fall. omissis

DICHIARA IL FALLIMENTO DI:

"TRAUMA DI ROBERTO BRUNI S.A.S.", con sede in Collecchio (PR), Via Combattenti n.19, avente ad oggetto: attività edile io genere, ecc.; nonché del socio accomandatario in proprio illimitatamente responsabile BRUNI ROBERTO, nato a Collecchio (PR) il 29/7/1959, ivi residente in Via Combattenti n.19.

NOMINA GIUDICE DELEGATO il Dr. PASQUALE LICCARDO

e CURATORE le Dessa Barbara PIERMARIOLL con studio in Parma, Galleria

Polidoro n.7

ORDINA al fallito di depositare entro 24 ore, i bilanci e le scrit ore private netta

CancellePa di questo Tribunale

,ASSEGNA ai erednori ed ai terzi che canoro diritti reali mobiliari so cose in

possesso del ridillo, ii termine di gdal dalla data di affissione della presente sentenza

per la presentazione delle domande in cancelleria.

FISSA l'udienza del giorno 29/3/2006 alle ore 11,15 per procedere alla ' ,ordina dei

erediti che avrà luogo nell'ufficio del Giudice Delegato.

Ferma, li 2511 Le2005-611212005

(seguono le firme)

Estrailo conforme all 'originale per oso comunicazione, affissione nibblicazione Parma, lì MI 2/2005

Il ne iere

Maria P ol Pelagani

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press unE 22/06/2012

LE REAZIONI

Bruni: "Il sindaco sapeva" La rabbia dei Cinque Stelle Pizzarotti sarebbe stato informato del fallimento dell'azienda Thauma. E sul sito dei grillini si grida al complotto contro la nuova giunta

Beppe Carpentieri

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di Pierluigi Zavaroni

p arafrasando il titolo di un film di qualche annetto fa, si potrebbe dire che per il Movi-mento Cinque Stelle sono ar-

rivati "i giorni della rabbia". La rea-zione alla messa sotto accusa del neo assessore ad Urbanistica e Lavori Pub-blici Roberto Bruni, finito nell'occhio del ciclone e nel mirino dei media per il fallimento della societa Thauma, è stata infatti durissima, con i militan-ti grillini impegnati a fare quadrato intorno al delegato scelto da loro e dal sindaco Federico Pizzarotti, e il diretto interessato, quasi imbarazza-to, che rimanda alla conferenza stam-pa prevista per oggi in Comune ogni commento. Di sicuro l'incontro con i giornalisti non sarà tranquillo, sere-no e disteso come inizialmente pre-visto.

Raggiunto telefonicamente nel-la giornata di ieri nel suo studio, il neoassessore non ha rilasciato di-chiarazioni. Più tardi, solo poche pa-role, la conferma del fallimento di Thauma e una difesa del proprio ope-rato. "E' una notizia che corrisponde al vero — ammette Bruni — l'ho det-to a Pizzarotti. Ma di questo parlerò nella conferenza di domani. Solo mi sembra sia iniziato un gioco al mas-sacro".

Cinque Stelle: "Poteri forti contro di noi"

Se il neo assessore finito nell'oc-chio del ciclone mantiene però la cal-ma e risponde con flemma inglese a

critiche e accuse, altrettanto non si può dire dei militanti fedeli a Bep-pe Grillo, che fedeli alla loro "cultura del web", scelgono la rete, ed in parti-colare il sito parma5stelle.it, per lan-ciare il loro jaccuse. Un lungo edito-riale firmato da Beppe Carpentieri e rimasto online poche ore prima di es-sere rimosso durissimo nei confronti dei media ma soprattutto dei poteri forti, presunti autori di un complot-to contro l'amministrazione. "Care lobbies e "Gazza" - si legge nel testo - vi scriviamo per dirvi una cosa ov-via, la campagna elettorale è finita ed il risultato non vi è piaciuto affat-to, lo sapete voi, lo sappiamo noi e lo sa tutta la cittadinanza. Vi ringrazia-mo per gli sfottò che pubblicate, per tutte le illazioni e le cattiverie scritte contro di noi e la nuova Giunta. Ave-te una potenza mediatica impressio-nante, ma non riuscite più a condi-zionare l'elettorato, e questo aspetto non è stato proprio digerito, vi con-sta di mal di pancia continui, per cui anche quando non avete "materiale" da usare contro di noi, lo inventate, oppure muovete illazioni anacronisti-che, cercate lo "scoop" anche se non c'è, un pò di "giornalismo creativo". La nostra avventura è appena iniziata e comunichiamo ai cittadini un dato importante, il fatto che non rispon-diamo alle continue provocazioni dei media più influenti è per un motivo banale, la nuova amministrazione ri-sponde con gli atti pubblici, coi fatti e non dialoga coi giornalisti circa i pet-tegolezzi di Tizio o di Caio. Periodi-camente il Sindaco comunicherà alla cittadinanza intera l'attività dell'Am-ministrazione e come i cittadini san-

no bene, sono iniziate le assemblee generali aperte, volte a sperimentare i processi partecipativi. L'Italia è sta-ta abituata a politici chiacchieroni del nulla ed alla spartizione delle poltro-ne fra amici delle lobbies coordinate da capitalisti di rapina. Ci rendiamo conto che le novità portano scompi-glio soprattutto a chi vive di parole, il tempo sarà galantuomo con tutti ed

anche coi giornalisti che comprende-ranno le ragioni del cambiamento in corso, siamo speranzosi sul fatto che il gossip occuperà meno spazio nei media e che le notizie, e le proposte di buon senso (sostenibilità, energia, ri-fiuti zero e riciclo totale, democrazia diretta) saranno argomento di dibat-tito politico". A questo punto, secon-di i Cinque Stelle, le suddette lob-

bies hanno due possibilita: accettare quanto sta avvenendo o proseguire nella loro opera di "diffamazione". Un editoriale immediatamente accol-to con commenti entusiasti dal popo-lo della rete, ma presto rimosso dal sito dei grillini.

Opposizione all'attacco Ora la palla passa all'assessore,

e vedremo quali scelte compierà. Di certo, per ora resta la dura presa di posizione della minoranza consiliare, decisa a non permettere che la vicen-da sia dimenticata. "Si vedono tutti i limiti sh una amministrazione che non ha legami con la città — dice il capogruppo Pd Nicola Dall'Olio —che da una parte non riesce a trova-re persone adeguate e dall'altra vie-ne meno ai suoi principi". Ancora più dura la segretaria di Sel Federica Bar-bacini. "Vogliamo essere garantisti e chiediamo sia fatta luce su quanto ac-caduto — afferma — di sicuro il sistema di selezione basato sui curriculum è però fallito. Chi ha alle spalle un fal-limento è inadatto a ricoprire questo ruolo, ed è ancora più grave non lo ab-bia riportato nel curriculum compien-do una grave omissione".

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SU TWITTER IL GIUDIZIO DEI CITTADINI

Il popolo di Internet tra ribellione e ironia "Ma Casaleggio non legge i curriculum?"

Anche il popolo di Twitter si ribella contro i Cinque Stelle. Tiene banco tra i microblog-ger il caso dell'assessore Roberto Bruni, ap-

pena nominato delegato a Urbanistica e Lavori Pubblici e che rischia di doversi dimettere a cau-sa delle presunte ombre sul suo passato professio-nale. Tanti quelli che hanno ripreso la notizia, e qualcuno ha anche deciso di commentarla a modo suo. Il primo a lanciarla, il direttore del-la Gazzetta di Parma Giuliano Molossi, anche lui presente su Twitter. Poche e semplici parole: "La socie-tà Thauma del neo assesso-re all'Urbanistica del Comu-ne di Parma, Roberto Bruni, un anno fa venne dichiarata fallita". La stessa notizia che il suo quotidiano aveva dato at-traverso il proprio sito internet.

Ma a farla da padrone sono i co- muni cittadini, il popolo della rete.

"Se la tua azienda fallisce — scrive Andrea Rossi —nessuno fa di te un ladro, ma neanche il candida-to ideale per la carica di assessore all'Urbanistica". Parole dure ma non isolate, anche se molti preferi-

scono l'ironia. "Prima grana per Piz- zarotti — scrive Massimo Soliani — Il

neo assessore Bruni ha alle spal-le un fallimento. Ma Casaleg-gio non li legge i curriculum?". E così finisce sotto accusa an-che il presunto padre padrone del movimento, il potentissimo (o presunto tale) braccio destro di Grillo. Anche se il più ironi-

co è Massimo Bruni: "Pizzarot- ti a Parma presenta il suo nuovo as-

sessore via Skipe. Il resto della giunta la si può scaricare via Torrént". Perché la rete è

così, uno spaccato della società, ne riflette gli umori. E può osannarti, ma anche condannarti senza appello.

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Pagina 4 CALMA P POLITICA

Il Regio senza Sovrintendente problema non è solo del teatro

press unE 22/06/2012

CULTURA & POLITICA

Il Regio senza Sovrintendente Il problema non è solo del teatro La "rete" incalza il sindaco sul problema, mentre stipendi e fornitori bussano alla porta. I primi a lanciare il sasso furono i grillini, ora pronti a ritrattare?

di Silvio Marvisi

N ebbia in Val Pada-na. Si torna a par-lare della situa-zione del Teatro

Regio a una settimana giu-sta dalla scadenza del So-vrintendente Mauro Meli che, stando alle voci di cor-ridoio, potrebbe rimanere a Parma almeno a fine anno mentre è stata nominata ad assessore alla Cultura, Lau-ra Ferraris. Sull'argomento la protesta monta dal basso, proprio dalla "rete" da cui sono nati sia il Movimento 5 Stelle che Federico Pizza-rotti, quest'ultimo ha affer-mato e continua ad afferma-re di avere sempre un occhio di riguardo pet i commen-ti del popolo, quello della "rete" ovvero coloro che in genere non hanno voce.

Manca intanto il bilancio 2011 della Fondazione Tea-tro Regio che doveva essere depositato per legge entro la prima metà dell'anno.

Insomma una nuova pa-tata bollente finita nelle mani del neo sindaco Federi-co Pizzarotti che richiede fin d'ora la massima attenzione e risposte, ovvero soluzioni, in tempi brevi. Il primo cit-tadino aveva forse intenzio-ne di passare la mano alla torinese Ferraris, delegata alla Cultura, fra le mille cose che gli stanno capitando ha forse dimenticato che ancor prima della nomina in Con-siglio comunale, Pizzarotti è presidente della Fondazione Teatro Regio.

L'onda che avanza Al primo punto c'è l'ar-

rivo di un nuovo Sovrin-tendente o la riconferma di Mauro Meli. Non ce ne vo-glia il maestro che per tan-ti anni ha lavorato a Parma ma la sua posizione va esa-minata in modo un po' fred-do.

Fremono i lavori per il Festival Verdi che prevede due titoli (Otello e Battaglia di Legnano) così che un pe-riodo "scoperto" porterebbe sicuramente grossi proble-mi organizzativi mentre ci sarebbe già da preparare la prossima stagione. Ma quel-la è un'altra storia.

Pizzarotti ha affermato di avere sentito da qualche par-te che Meli avrebbe intenzio-ne di proporre la sua candi-datura alla permanenza per un solo anno a titolo gra-tuito. Lo stesso sindaco ha detto che se ne può parla-re. Ma il Movimento 5 Stel-le non era quello che dice-va "Via tutto, siamo l'onda che avanza. Non vogliamo più le solite facce"? Non ce ne voglia Meli, è un proble-ma politico.

Nel frattempo è stato lan-ciato un bando di concorso per il nuovo Sovrintendente che non ha ancora trovato risposte. Pizzarotti ha detto che se ne occuperà entro il 30 giugno anche se il bando è scaduto da tempo: chi si è presentato per il posto da di-

rigente del Regio vive un po' la situazione degli esodati, vive nel limbo.

Del Bicentenario verdia-no, di cui si è parlato tanto, che ne sarà se Meli non po-trà seguirlo? Non è possibi-le saperlo, i tempi stringono terribilmente.

Insomma, con una fra-se tipica parmigiana "Tutto cambia per far rimanere tut-to come prima", la tanto at-tesa rivoluzione ripropone modi da prima Repubblica.

La protesta parte dal basso

Fino a qualche mese fa si gridava "Viva la rete". Oggi le prime critiche arriva-no proprio da internet con email e cinguettii via Twit-ter che raccontano tutti una stessa cosa: "E' vero che si

sta pensando di riconferma-re Meli al Regio di Parma?". Un grido di scandalo che il sindaco non potrà mancare di ascoltare. Pubblichiamo inoltre una email inviata nei giorni scorsi e che sta pren-dendo il largo come un mes-saggio in bottiglia, un tam-tam del popolo che fino a poco tempo fa non si sen-tiva ascoltato. Loggionisti, melomani e addetti del set-tore hanno già esternato il proprio pensiero nel corso della passata stagione il pro-prio pensiero (Meli non era più gradito) così che non ci si torna su.

Il sasso non l'hanno lanciato i Grillini?

In piena campagna elet-torale, non più tardi del 14 febbraio scorso, il Movimen-

to 5 stelle aveva attaccato Vignali e il sistema del Tea-tro Regio toccando anche il compenso delle massime ca-riche e parlando del "dubbio di assunzioni clientelari", contro cui M5S ovviamen-te si scagliava. Ecco il testo inviato solo quattro mesi fa: "In vista delle prossime am-ministrative — si legge nella nota a firma di Marco Va-gnozzi - stiamo guardando ai bilanci della partecipa-te dal comune di Parma. In questa occasione siamo an-dati a vedere cosa ci dice il bilancio della Fondazione del Teatro Regio".

"Il «core business» del Re-gio è fare e promuovere lo spettacolo e formare del per-sonale adatto a tale scopo. Qui iniziano le prime incon-gruenze: come fa una Fon-

dazione che ha in se questo core business a esternaliz-zare l'orchestra sinfonica?". Opzione più plausibile se-condo i grillini era la costi-tuzione di un'orchestra al-l'interno della Fondazione stessa in modo da contene-re i costi e ottenerne i massi-mi benefici.

"Un compenso di 132mila euro — prosegue la stessa nota -, ed un Sovrintenden-te che tra compensi ed one-ri costa oltre i 260mila euro. Il dubbio che ci siano state delle assunzioni clientelari è lecito, e questi costi ammi-nistrativi non finiscono in quanto si spendono 70mila euro per l'elaborazione del-le- buste paghe (ma quan-ti sono?) e 36mila euro per consulenze amministrative e di controllo".

Stipendi e fornitori bussano alla porta

Tornano un po' le paure dell'inverno scorso quando regnava l'incertezza sul pa-gamento degli stipendi dei lavoratori del Teatro Regio. Quelli di giugno ci dovreb-bero essere, a luglio si ve-drà. Il commissario Ciclo-si ha disposto un fondo per la stabilizzazione dei preca-ri ma non aveva la bacchetta magica per far arrivare quat-trini a catinelle. Così diver-si fornitori sono ancora lì che bussano alla porta. Lo stanno facendo da qualche anno. Pare ci siano cantanti che aspettano ancora il com-penso del 2010.

I sindacati tacciono: L'uni-co volantirto di protesta per quella situazione così inso-stenibile è stato esposto nel teatro Valli di Reggio Emilia ma non all'interno del Re-gio.

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press unE 22/06/2012

...GIUSTO UN ANNO FA Il simbolo dei problemi del Teatro Regio è proprio questo, una delle sedie dei palchi messa come mol-te altre: completamente distrutta , con i tessuti la-cerati e l'imbottitura sbri-ciolata. Le coperture sono risultate anch'esse rotte e, soprat-tutto, talmente sporche da non poterci appoggiare le mani. La situazione non è cambiata molto perché manca il denaro con cui af-frontare i lavori. Giusto un anno fa c'era anche il pro-blema dei lavoratori.

Presi per il curriculum Biblioteche, queste sconosciute

Marginale, ma non trop-po, l'argomento delle biblio-teche pubbliche che ricade in parte sotto la giurisdizione del Comune. Parma ha due importanti punti, oltre l'ar-chivio storico la biblioteca distaccata del Conservatorio di Parma contiene migliaia di carteggi che chi vuole stu-diare Verdi, Toscanini o altri grandi dell'epoca, deve po-ter consultare. La situazione del personale è al lumicino, locali e strutture andrebbero aggiornati. Gli eventuali stu-diosi devono avere la fortu-na di incontrare gli addetti, fino a qualche tempo fa non c'era un vero e proprio ora-rio d'apertura causa proble-mi di personale. La doman-da cruciale verte su quanto è stato fatto negli ultimi anni per quei contenitori di cultu-ra, non sono solo posti-stu-dio per studenti. Risposta piuttosto semplice, poco o nulla visti i sistemici proble-mi di denaro che affliggono l'amministrazione pubblica.

F in dall'inizio della campagna elettora- le Movimento5 stelle ha iniziato a rice- vere curriculum di volenterosi, pronti a

mettersi in gioco e a dare il proprio contri-buto per cambiare il destino di una città che risente di molti dolori. Non quelli di stagio-ne.

Pizzarotti rivela alla Gazzetta di Parma (del 20 giugno) il funzionamento delle no-mine. Riportiamo testualmente domanda e risposta:

R: "...avremo un assessore alla Cultura, con cui abbiamo già parlato di tutto ciò".

D: Sicuro? R: "Sì sicuro, lo presenteremo domani

(ieri per chi legge, ndr). Non lo abbiamo fat-

to prima perché avevamo il dovere di parlar-ne con altre persone che avevamo avvicina-to, per non offenderle".

Emerge che l'assessore era già deciso. Marco Caronna e Daniele Urbanetto, i due nomi in pole position per lo scranno in giunta, sono quindi stati contattati e senti-ti solo per carpire loro qualche idea, qual-che buon progetto? Magari uno di quelli che ci pensi per una vita e si affinano nella men-te ogni notte, in ogni momento libero così da divenire con il tempo una perla perfetta-mente sferica. Un evento unico studiato nei minimi particolari. Insomma sono stati pre-si per il curriculum.

Si.mar

Pagina 4 CULTURA & POLMCA

Il Regio senza Sovrintendente Il problema non è solo del teatro

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Carpi estate non si arrende e prepara il rarteffone

press unE 22/06/2012

GAllETTA DI MODENA

Carpi estate non ende e prepara il cartellone A luglio e agosto un ludobus in giro per il centro con animatori per i bambini Piazza Garibaldi cuore delle iniziative. Si cerca un' areaper il cinema all'aperto di Serena Arbizzi

ll terremoto ha messo a dura prova anche la stagione di eventi previsti per l'estate, ma Carpi non si arrende e il calen-dario che verrà proposto sarà ugualmente ricco di appunta-menti e partirà già dai primi di luglio.

Con una novità per i più pic-cini. Nei mesi di luglio e ago-sto, infatti, in giro per le vie del-la città sarà possibile scorgere ttn ludobus in cui degli anima-tori coinvolgeranno i più pic-coli facendoli distrarre dalla tensione provocata dal terre-moto. «Il ludobus sarà un vero e proprio autobus che partirà con bambini e animatoti a bor-do facendo il giro della città -spiega l'assessore alla cultura

del comune e vice sindaco, Alessia Ferrari Il ludobus en-trerà in funzione, per ora, du-rante un giorno alla settimana e non sarà solo a Carpi, ma an-che negli altri comuni delle Terre d'Argine per garantire un po' di allegria e serenità ai più piccoli, ma anche alle loro famiglie. Questa forma d'in-trattenimento rientra nel ca-lendario delle iniziative previ-ste per l'estate ed è possibile grazie all'associazione "Ali per giocare" con cui stiamo realiz-zando diverse iniziative. Si an-ticipa, ad esempio che a no-vembre al Castello dei Ragazzi si terrà il secondo corso nazio-nale per formazione di anima-tori da ludoteca, con il patroci-nio del comune», Per quanto riguarda, poi, la Carpi Estate,

non si potrà utilizzare piazza Martiri, ma, per questo, si sfrutterà soprattutto piazza Garibaldi. «Sono molti i gruppi che hanno confermato la pro-pria partecipazione, soprattut-to in ambito concertistico. - continua Messia Ferrari - Sare-mo così, in grado, tra pochi giorni di fornire informazioni dettagliate su chi si esibirà. Inoltre, stiamo valutando di creare uno spazio ad hoc per il cinema all'aperto, data Einagi-bilità della tradizionale loca-non di San Rocco. Questo nuo-vo spazio sarà vicino al centro, ovviamente sempre all'aperto, sia per mantenere la suggestio-ne di un film guardato fuori, -- conclude l'assessore sia per incentivare allo svago chi ha patita del terremoto». Da ieri,

inoltre, è stata riaperta la bi-blioteca Lolla e lunedì, anche se in modo parziale, il Castello dei Ragazzi di Palazzo dei Pio sarà nuovamente fruibile. Dal 25 fino al primo settembre la biblioteca "Il falco magico" cambierà il suo accesso: la struttura sarà non più raggiun-gibile da piazza Martiri ma dal Cortile di Levante laterale al Cortile d'Onore, ingresso da piazzale Re Astolfo. Gli orari di apertura saranno i seguenti: lunedì, mercoledì, venerdì 15-19, martedì, giovedì, saba-to 8.30-13.30.

La Ludoteca invece verrà spostata alle scuole d'infanzia Pascoli in via Pascoli 32. orari saranno: lunedì, mercole-dì, venerdì, sabato 8,30-13.30; martedì, giovedì l 5-19.

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LAMA MOCOGNO DOMENICA IL VARO DI ° PIANE AVVENTURA' DOMENICA prossima dalle 15, alle Piane di Mocogno avrà luogo [inaugurazione dell adventure park 'Piane Avventura'. Saranno presenti il sindaco Luciana Serri, il presidente del consorzio Piane di Mocogno ivano Boilini, il vicepresidente della Provincia Mario Galli.

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Domini il paese intitola a Simoncelli la sua arca sportiva

ItOdailACTRA •

di Ravenna Faenza-Lugo e Imola

press unE 22/06/2012

Progetto Dozza: censimento del cemento da estendere a tutto il circondario

DOZZA. Estendere il censimento del cemento in tutto il circondario. Questo l'auspicio del gruppo consiliare Proget-to Dozza, alla luce dell'ap-provazione da parte del consiglio comunale del 18 giugno scorso. «La mozio-ne sul censimento del ce-mento, da noi presentata in occasione dello scorso consiglio comunale, è sta-ta accolta (anche se emen-data dal sindaco Borghi). Esprimiamo grande sod-

disfazione perché questo è un passo fondamentale per capire quanti alloggi (residenziali e produttivi) vuoti, sfitti e inutilizzati sono presenti nel territo-rio dozzese. Queste infor-mazioni devono costitui-re il punto di partenza per la discussione e l'even-tuale approvazione dei piani urbanistici e dei conseguenti Poc» spiega il capogruppo Luca Alber-tazzi. «Il tempo della dele-ga incondizionata è fini-

to: troppo spesso le scelte urbanistiche sono state presentate all'opinione pubblica solo dopo l'ap-provazione, quando or-mai tutto era stato deciso. Rivolgiamo un appello ai consiglieri comunali del circondario affinché pro-cedano al più presto all'approvazione di pro-poste analoghe. In tal mo-do i politici e i cittadini saranno facilitati nell'e-same del Psc e, soprattut-to, dei successivi Poc».

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press unE 22/06/2012

it Resto del Carlino

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Caclave-fe avvcito in un sacco aere

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L'assessore devolve intero stipendio: «Gesto d'impulso e senza alcun calcolo» La Zadro rinuncia a 2mila euro: «Ma c' è chi si impegna molto più di me» di STEFANO 10111

«MI CREDA, non ho fatto nulla di straordinario». Rossella Zadro, assessore comunale all'Ambiente, ha 'girato' il proprio stipendio di amministratore alla raccolta pro terremoto: un gesto inconsueto, quasi sovversivo, per un politico. L'esponente dell'Italia dei Valori però non ha dato pubblicità alla donazione (effettuata lo scorso 31 maggio): «Pensi che non l'avevo detto neppure a mio marito sor-ride -----, adesso che voi del Resto del carico l'avete scoperto dovrò confessarglielo, e spiegargli i moti-vi».

Li spieghi anche a noia «E' stato un gesto istintivo: credo che un amministratore pubblico debba essere vicino alle persone che soffrono, nei momenti del bi-sogno. Detto così sembra buoni-sino, io ho provato a concretizza-re quello che sentivo in quel mo-mento».

E' un invito ed altri politici, magari a chi percepisce in-dennità ben piu cosalcue del- le suo come consiglieri io-noli o i parlamentari, e tere altrettanto?

«No. Sono convinta che ognuno può dare un contributo rilevante anche con la propria azione istitu-zionale o amministrativa: in giun-ta, ad esempio, dal sindaco agli as-sessori c'è chi ha lavorato molto più di me in queste settimane, il loro impegno va ben oltre la quantificazione economica del mio ver- samento».

Duemila lauro: è comunque uno bello cifra,

«E' lo stipendio da assessore di maggio, manca solo la quota che mensilmente sono tenuta a versa-re nelle casse (dell'Italia dei Valo-ri».

In questi . giorni si moltiplica- no le inizielive, lei fra l'altro è fra promotori di quelle che si cheama 'Emiliani Brava Gente'.

«Nei prossimi giorni presen-tereino ufficialmente l'ini-ziativa, che si terrà comun-que il 6 luglio alla Biblio-teca Ariostea e che vedrà fra i protagonisti anche chi, come il sindaco di : Assisi o consiglieri comu-nali de L'Aquila, si sono ri-trovati ad affrontare il terre-moto e la ricostruzione attraverso la

lente del ri inpegno istituzionale». Restiamo al suo gesto.

«Perché vuoi dargli tanta enfasi? Non è né più né meno quello che tante persone stanno facendo dal giorno del terremoto: cittadini, as-

sociazioni, città gemella- te. Ecco, vorrei

spendere una pa- . rola per la deci-

sione della di- tà di Kaubeu- ren, o della giunta comu-nale di Saint Etienne, che hanno già stanziato ri-spettivamen-te lùmila e

20mila euro per Ferrara. Al-

tri Comuni con cui abbiamo sigla-to 'patti d'amicizia' stanno ficca-do altrettanto. Chi più, chi meno. Come nei mio caso, senza solleci-tazioni e, speravo prima d'incap-pare in lei (la Zadro sorride, ndr), senza neppure pubblicità...».

Per uno volto è una pubblici- tà positiva, non solo per <fiorito lo riguarda.

«Lo spero perchè dal 20 maggio ho visto il sindaco Tagliani ed i colleghi di giunta, ma anche tanti dipendenti, non lesinare la fatica a costo di dimenticare le proprie umanissime preoccupazioni. E'

L'ESEMPIO «Non chiedo a nessuno di fare altrettanto. Pubblicità? Non lo sapeva neppure mio marito»

quello che stanno facendo sindaci e amministratori emiliani; in fon-do, se posso dirlo così, il mio ge-sto impulsivo è un modo di soste-nere questo sforzo collettivo».

L'auspicio è che i soldi che ho versato, assieme egli altri contributi che confluiranno nel conto corrente Istituziona- le' attivato dal Comune, veri-

no utilizzati al meglio. on ho dubbi che ciò accadrà.

Dare trasparenza alle cifre raccol-ta e individuare con chiarezza i progetti per i quali utilizzarli, rap-presenterà un altro passaggio ch.ia-ve di questa vicenda difficile e sof-ferta per la nostra comunità. An-che su questo, sommessamente, penso di volermi impegnare; e non solo per vigilare sul buon uti-lizzo del mio stipendio...».

«

Rossella

Pagina 7

..C2stu sci,; altAn Jalat,

press unE 22/06/2012

it Resto del Carlino

FERRARA

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Page 22: rassegna del 22-6-2012

MOVIMENTO 5 STELLE

Accademia 'A quando la verifica sui conti della convenzione?" RAVENNA Convenzione stipulata dal Comune con l'Accade-mia di Belle Arti. Per fare un bilancio di quell'atto siglato nel 2008 i 'grillini' attendono da quasi un anno. Da settem-bre scorso infatti hanno richiesto la convocazione della commissione cultura sul tema: "Ma nonostante le rassicura-zioni - affermano i Grillini - a tutt'oggi nessuna commissio-ne è stata convocata". E dire che i presupposti per una ve-rifica al riguardo non mancano. "Anzi - affermano i Grillini -la convenzione stessa, che contempla l'accordo di collabo-razione gestionale e didattica tra il Comune e l'Accademia Statale di Belle Arti di Bologna, prevede, dopo tre anni dal-la stipula una verifica degli esiti della sperimentazione, ve-rifica che avrebbe dovuto aver luogo entro novembre scor-so". Ma la verifica non c'è stata e i consiglieri si sono invece ritrovati a dover decidere per una variazione di bilancio. "Come se le procedure previste da contratto - conclude il M5S - siano semplici accidenti da scansare o da omettere".

press unE LAVOCE.,.' 22/06/2012

Ravenna

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Ravenna

"MA QUALI SOLDI PUBBLICI"

Anche Manfredi bacchetta il Pdl `Fa propaganda' "È più che evidente come Bazzoni non conosca minimamente come funzionano, da sempre, le Feste del Pd. Nascono dall'impegno di centi-naia di volontari, che offrono il pro-prio tempo per allestire appunta-menti che costituiscono, poi, una fra le principali voci di entrata del Parti-to. Ma in nessun caso queste inizia-tive hanno incassato un solo cente-simo di danaro pubblico". Anche il segretario comunale del Pd di Ra-venna, Danilo Manfredi, replica al numero uno del Pdl: "Bazzoni utiliz-za per i propri fini di propaganda, lui sì in modo discutibile, un atto am-ministrativo - prosegue Manfredi -che è nato per sostenere iniziative per ridurre l'impatto ambientale; e che in ogni caso non toglie nulla ai finanziamenti a favore del terremo-to. Nonostante la Festa nazionale E-codem, e insieme Festa dell'Unione comunale del Pd, abbia le caratteri-stiche per accedere a quel bando, non abbiamo presentato alcuna do-manda. Con buona pace anche delle polemiche sollevate dal M5S".

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Più entrate nelle casse del Comune

CESENA La sfida Pd-grillini non si farà, nemmeno in un "campo neutro". Questo sembra sia l'esito di una giornata di botta e rispo-sta tra Natascia Guiduzzi del Mo-vimento 5 Stelle ed Enzo Lattuca, segretario del Pd di Cesena. "Sia-mo rimasti allibiti dalla richiesta di confronto fatta sulla stampa dal Pd al Movimento 5 stelle di Cesena - scrive la Guiduzzi - Ein-vito a partecipare ad un dibattito pubblico all'interno della festa del Pd era stato

formulato nel corridoi del Palaz- zo Comunale tempo fa e da noi declinato pochi giorni dopo. Nel nostro innovativo modo di far politica abbiamo messo in chia-

ro che i nostri unici interlocu- tori sono i cittadini. Non

siamo interessati a

dialogare coi partiti tanto più al-l'interno delle loro feste locali. Non capiamo quindi che biso-gno c'era di fare un comunicato stampa per rinnovare un invito a cui avevamo già dato la rispo-sta? Probabilmente stanno cer-cando di cavalcare l'onda per ri-

manere a galla?" "Prendiamo at-to con rammarico della risposta del Movimento 5 stelle - rispon-de Lattuca - l'intento del nostro invito era quello di portare fuori dalle stanze del Consiglio un di-battito che spesso è lontano dai cittadini. Se il problema fosse so-lo quella della sede del confron-to, siamo disponibili a organiz-zarlo in "campo neutro". Ma è la stessa consigliera che dice di non essere interessata a un confronto con i partiti. Allora con chi pensa di confrontarsi nei prossimi 2 anni in Consiglio comunale?"

La sfida tra Pd e grillini neanche in zona neutra GUIDUZZ I "Non ci interessa e lo sanno già"

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CASEESSORE BRINA FREDA

Ecofeste, la Regione si difende Soldi a Comuni, onlus e proloco 51

RIMINI Per l'assessore regionale all'ambiente Sabrina Fre-da sono "pretestuose e infondate" le critiche di Marco Lombardi al bando regionale che assegna 300mila euro alle ecofeste. "Il bando regionale - dichiara la Freda - offre a Comuni, Associazioni Onlus e Pro Loco contributi per ri-durre l'impatto ambientale di feste e sagre, particolarmen-te significativo sul fronte della produzione di rifiuti. Nes-sun finanziamento a feste di partito". "La Regione - con-clude l'assessore - è impegnata da anni, con risultati deci-samente positivi, sulla riduzione dei rifiuti, sulla raccolta differenziata, sul recupero. Sicuramente si tratta di un im-pegno strategico la cui rilevanza da un punto di vista am-bientale, sociale ed economico, è evidente a tutti".

Carla igienica Risparmiare si può liavcnnadoect

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CON LA CANNA !GIANO VIAGGI SPENDENDO LA META.

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