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Rassegna Stampa di martedì 23 giugno 2015
SNALS / CONFSAL Testate on line 23/06/2015 ARTICOLI PRESI DAL WEB Il Resto del Carlino - Ed. Ravenna/Faenza/Lugo
23/06/2015 "RIFORMA PESSIMA, NON MANGIAMO"
La Gazzetta del Mezzogiorno - Ed. Lecce
23/06/2015 IL TRIONFO DEL SAPER SCRIVERE BENE
La Nuova Sardegna 23/06/2015 SCUOLA, ALTRI TRE GIORNI DI MOBILITAZIONE L'Unione Sarda 23/06/2015 SCUOLA, NUOVA MOBILITAZIONE Prima Pagina Modena 23/06/2015 "BUONA SCUOLA? PARLAMENTARI FERMATEVI" il Sole 24 Ore 23/06/2015 BLOCCO STATALI, SI GUARDA AL PRECEDENTE DELLA LEGITTIMITA'
PER I NON CONTRATTUALIZZATI Leggo - Ed. Roma 23/06/2015 T&M TRASPORTI & MOBILITA'/1 +++ Scuola, Formazione, Università, Ricerca il Sole 24 Ore 23/06/2015 IL "PARADOSSO" ITS: OCCUPABILITA' ALL'80% E POCHE
SEMPLIFICAZIONI (Cl.t.) il Sole 24 Ore 23/06/2015 SCUOLA, I DOCENTI SI "AUTOVALUTANO" Corriere della Sera 23/06/2015 INTERVENTI E REPLICHE - IL GIUDIZIO SUI DOCENTI la Repubblica 23/06/2015 Int. a F.Puglisi: "SI' AI CONTROLLI ANCHE PER I PRESIDI, OGNI TRE
ANNI" la Repubblica 23/06/2015 SCUOLA, VERSO LA FIDUCIA RENZI: DECIDE IL SENATO ALTOLA'
DELLA SINISTRA PD la Stampa 23/06/2015 RENZI METTE LA FIDUCIA SULLA SCUOLA PIU' VICINA L'ASSUNZIONE
DEI PRECARI Italia Oggi 23/06/2015 SCUOLA, RENZI PROVA IL PRESSING Italia Oggi 23/06/2015 MA FARE 100MILA IMMISSIONI E' POSSIBILE ANCHE SE LA RIFORMA
NON DOVESSE PASSARE Italia Oggi 23/06/2015 RENZI SPACCHETTA LE ASSUNZIONI Italia Oggi 23/06/2015 I DIRITTI DEI CONSUMATORI NELLE LEZIONI DELL'ANTITRUST Italia Oggi 23/06/2015 MATURITA' CLASSICA, ARIA DI RIFORMA Italia Oggi 23/06/2015 SCRUTINI ED ESAMI, COME RICORRERE Italia Oggi 23/06/2015 ASSUNZIONI SUBITO, ECCO IL DECRETO DELLA SINISTRA Italia Oggi 23/06/2015 MOBILITA' KO PURE ALLE SUPERIORI Italia Oggi 23/06/2015 SUPPLENZE E BLOCCO CONTRATTI, LA CORTE COSTITUZIONALE
RINVIA TUTTO Italia Oggi 23/06/2015 TRE MESI DI CONGEDO DAL LAVORO PER LE DONNE VITTIME DI
VIOLENZA Italia Oggi 23/06/2015 VIA LE DITTE ESTERNE DALLE SCUOLE, ALLE PULIZIE CI PENSINO I
BIDELLI Italia Oggi 23/06/2015 BULLISMO A RISORSE DIMEZZATE Italia Oggi 23/06/2015 'EDILIZIA ECCO RIPARTITI I 100 MILIONI PER GLI INTERVENTI ALLE
SUPERIORI Italia Oggi 23/06/2015 IL BULLO VA SCONFITTO ON LINE
Italia Oggi 23/06/2015 LE 18 ORE DI SERVIZIO SI FANNO SOLO SE CI SONO LE LEZIONI il Messaggero 23/06/2015 SCUOLA, C'E' LA MEDIAZIONE SUI PRECARI il Giornale 23/06/2015 RENZI PIEGA I RIBELLI PD E LA SPUNTA SULLA SCUOLA: FIDUCIA
SENZA SORPRESE Avvenire 23/06/2015 LE CATTEDRE VUOTE GUERRA DI CIFRE TRA I CONTENDENTI Avvenire 23/06/2015 SCUOLA, L'ULTIMA SFIDA SULLE ASSUNZIONI Avvenire 23/06/2015 SINDACATI IN PIZZA DA OGGI A GIOVEDI': SIT-IN E CORTEI il Tempo 23/06/2015 LA MINACCIA DEL GOVERNO "SENZA RIFORMA ADDIO ASSUNZIONI" Giorno/Resto/Nazione 23/06/2015 RENZI TRATTA SULLA SCUOLA: INTESA, POI VOTO DI FIDUCIA Il Fatto Quotidiano 23/06/2015 CONCORSO SANATORIA E PRESIDE MENO SUPER Il Giornale d'Italia 23/06/2015 "BUONA SCUOLA" COL RICATTO, TANTO PER CAMBIARE la Gazzetta del Mezzogiorno
23/06/2015 LA SCUOLA SOTTO PROCESSO IN AULA LA RIFORMA RENZIANA FA DISCUTERE
il Giornale 23/06/2015 ENI E POLITECNICO UNITI PER LA RICERCA SULL'ENERGIA SOSTENIBILE il Giornale 23/06/2015 IGNAZIO MARINO E QUEI RIMBORSI "DIMENTICATI" il Mattino 23/06/2015 MEDICINA, CAOS TEST: IL TAR LAZIO ORA RIAMMETTE PIU' DI MILLE
ESCLUSI la Gazzetta del Mezzogiorno
23/06/2015 RENZI: IL CLIMA E' PRIORITA' ASSOLUTA
l'Osservatore Romano 23/06/2015 STATI GENERALI SU CLIMA E SVILUPPO +++ Economia, Lavoro, Previdenza il Sole 24 Ore 23/06/2015 ISTAT: NUOVA PROTESTA PER IL BLOCCO DEI SALARI il Sole 24 Ore 23/06/2015 IN PENSIONE SEMPRE PIU' TARDI IL PART TIME ASSICURA FLESSIBILITA' il Sole 24 Ore 23/06/2015 Int. a M.Calderone: "PER IL LAVORO LA SVOLTA NELLE POLITICHE
ATTIVE" Corriere della Sera 23/06/2015 ADDIO AI PRECARI CO.CO.PRO. MA RESTA UNA "ZONA GRIGIA" PER
COMMESSI E PONY EXPRESS la Repubblica 23/06/2015 CONTRATTI PUBBLICO IMPIEGO OGGI IL VERDETTO DELLA
CONSULTA RISCHIO "BUCO" DA 35 MILIARDI Giorno/Resto/Nazione 23/06/2015 SQUINZI PUNGE GOVERNO E SINDACATI "RIFORMA DEL WELFARE O
L'INPS CROLLA" il Mattino 23/06/2015 SCUOLA, COMPROMESSO SUI PRECARI SI ALLARGA LA PLATEA
DEGLI ASSUNTI il Mattino 23/06/2015 BLOCCO STATALI, OGGI LA CONSULTA la Repubblica 23/06/2015 UE, SI' ALL'ACCOGLIENZA MA SENZA QUOTE il Messaggero 23/06/2015 IL PIANO NUOVE TASSE SUI RICCHI GIOCHI APERTI SU IVA E PENSIONI il Giornale 23/06/2015 LA RIFORMA DEL CATASTO E' L'ENNESIMA STANGATA COSI'
TRIPLICHERA' L'IMU
22/06/15
Ddl Scuola, i sindacati: “Tre giorni di protesta”. Attesa per maxiemendamento Flc-Cgil, Cisl e Uil Scuola, Snals-Confsal e Gilda-Unams, hanno deciso che i punti di protesta avranno vita il 23, 24 e 25 giugno, dalle 17 a pochi passi da Palazzo Madama. Anche i Cobas quando il “maxiemendamento” andrà in Commissione, scenderanno in piazza in tutta Italia con manifestazioni unitarie delle scuole e delle Rsu Più informazioni su: Gioenzo Renzi, Insegnanti, La Buona Scuola, Matteo Renzi Nuova settimana di proteste nelle piazze italiane. Il Ddl sulla scuola continua a scaldare gli animi, soprattutto delle organizzazioni sindacali. Se da una parte il Governo non arretra di un centimetro rispetto alla possibilità di fare un decreto per le 100mila assunzioni, dall’altro canto i sindacati non intendono mollare la presa e a partire da domani promettono di nuovo battaglia nei confronti del premier Matteo Renzi. Il sempre più plausibile voto di fiducia per l’approvazione del testo di riforma, ha smosso di nuovo i lavoratori. Flc-Cgil, Cisl e Uil Scuola, Snals-Confsal e Gilda-Unams, hanno deciso che i punti di protesta avranno vita il 23, 24 e 25 giugno, dalle 17 a piazza delle Cinque Lune e a piazza Vidoni a Roma, a pochi passi da Palazzo Madama, dove si discuterà sulla “Buona Scuola”. Anche i Cobas, domani, quando il “maxiemendamento” andrà in Commissione, scenderanno in piazza in tutta Italia con manifestazioni unitarie delle scuole e delle Rsu. “Il 24 e il 25 – spiega Piero Bernocchi, portavoce nazionale dei Cobas – quando il testo dovrebbe arrivare in aula per il voto finale, torneremo in piazza in tutte le città. Il movimento ha rafforzato ulteriormente la lotta ed è pronto a manifestare senza sosta, riaffermando che per i docenti è intollerabile perdere la libertà di insegnamento, essere giudicati da colleghi o presidi che non hanno alcun titolo per farlo, essere assunti e licenziati da un preside-padrone che premia o punisce in base alla subordinazione ai suoi voleri; mentre l’assunzione stabile dei precari non è una concessione del governo ma un dovere assoluto verso docenti ed Ata che lavorano nella scuola da lungo tempo e che ogni anno vengono assunti e licenziati. Ad essi va resa giustizia sulla base della sentenza della Corte europea che ne impone la stabilizzazione dopo 36 mesi di lavoro”. Secondo i Cobas è inderogabile un decreto che non solo confermi la stabilizzazione dei 100mila annunciati ma anche un piano di assunzione stabile per tutti gli altri docenti ed Ata che hanno i requisiti citati dalla Corte di giustizia. Nei prossimi giorni si potrebbe assistere a pesantissimo scontro politico e sociale. Anche Francesco Scrima, segretario generale della Cisl Scuola ha preso posizione in maniera dura contro Matteo Renzi: “È un falso clamoroso quello che sta diffondendo il premier nel tentativo di “nobilitare” il suo ricatto sulle assunzioni. Non è vero che senza la riforma le assunzioni non servirebbero: non si raccontino frottole, ogni anno vengono presi, perché la scuola possa funzionare regolarmente, ben più di 100.000 insegnanti precari. Solo quest’anno, più di 130mila. E non sono certo assunti “per girarsi i pollici”, come Renzi sostiene che accadrebbe se non passasse la sua riforma. Parole senza
senso, un messaggio fuorviante, di deliberata e interessata disinformazione”. Intanto anche sui social network gli insegnanti continuano a dare battaglia al Governo e sono pronti a tornare in piazza con manifestazioni autonome. Per molti l’unica arma possibile per far cambiare idea a Renzi sulla questione decreto sembra essere quella del voto. Dall’altro canto i sondaggi danno in picchiata la fiducia degli italiani nei confronti del Partito Democratico e del premier.
Sardegna 22/06/15
Scuola: 3 giorni proteste contro riforma Oggii primo presidio in Prefettura, poi Usr e Consiglio Regione (ANSA) - CAGLIARI, 23 GIU - Continua anche a Cagliari la protesta contro il ddl Scuola. Prefettura, Ufficio scolastico (Usr) e Consiglio regionale sono i luoghi scelti per la nuova ondata di manifestazioni, in concomitanza con mobilitazioni in tutta Italia. Si comincia oggi, alle 18 in piazza Palazzo, e si continua alla stessa ora anche mercoledì (piazza Galilei) e giovedì (via Roma). I presìdi sono organizzati unitariamente da Flc Cgil, Cisl e Uil scuola, Snals, Confsal, Fgu, Gilda, Cobas, associazioni degli studenti, coordinamenti e associazioni culturali. Le richieste: assunzioni e ritiro della riforma. "Il Governo Renzi - sottolinea la Flc di Cagliari - continua imperterrito ad attuare la politica del ricatto e della minaccia prendendo in ostaggio i lavoratori precari per far passare una riforma che distruggerà la scuola rendendola antidemocratica e aziendalistica, con un danno enorme per la nostra società e per i nostri giovani". (ANSA).
23/06/15
Tagli al personale Ata, a rischio il nuovo anno scolastico in molti istituti della Bat Insorgono i sindacati che denunciano l'impossibilità di assicurare i servizi minimi alle scuole In questi giorni le scuole stanno ricevendo l’infausta notizia. Sul portale informatico di ciascuna istituzione scolastica sono già visibili i dati dell’organico ATA per l’anno 2015/2016. Nonostante formalmente non ci sia ancora nessun decreto, le scuole delle province di Bari e Bat stanno assistendo inermi a quanto probabilmente accadrà a giorni: per dare applicazione alla legge di stabilità del 2015, approvata nel dicembre scorso, negli istituti della nostra provincia saranno ridotte circa 70 unità tra operatori delle segreterie e collaboratori scolastici.
E così, nonostante le mille difficoltà, le scuole ubicate su più plessi e su più piani, riceveranno meno posti rispetto all’anno che si sta chiudendo. Lo denunciano in una nota le segreterie provinciali di Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals-Confsal e Gilda-Unams. «La protesta - si legge nella nota - sta cominciando a montare soltanto adesso, nonostante si tratti di provvedimento conosciuto da tempo, perché sta avendo applicazione soltanto in questi ultimi giorni. E così dalle scuole delle province, Dirigenti Scolastici, RSU e lavoratori ATA stanno sottoscrivendo documenti indirizzati a tutti i livelli dell’Amministrazione scolastica per segnalare l’impossibilità di andare avanti e di assicurare persino i servizi minimi senza un numero accettabile di collaboratori e di assistenti amministrativi». «La contrazione dell’organico, infatti - spiegano i sindacati -, si accompagnerà al divieto di sostituire personale amministrativo e assistente di laboratorio, oltre ai collaboratori scolastici assenti fino a 7 giorni. Norme inaccettabili che minacciano di bloccare il regolare funzionamento delle scuole, fin dall’avvio dell’anno scolastico. I sindacati che, fin da dicembre hanno allertato politica, istituzioni, amministrazioni e tutta la comunità scolastica su quel che sarebbe potuto accadere con l’adozione di norme tanto insensate, già da giorni stanno protestando contro il metodo e il merito adottato dal MIUR nel disporre questi provvedimenti. Ci siamo già attivati e continueremo unitariamente a dare battaglia e a supportare le scuole e le RSU nel richiedere un’immediata modifica delle norme che restituisca alle scuole le oltre 2000 unità di personale ATA sottratte e che invece sono essenziali per il loro funzionamento».
22/06/15
Unicobas: a raccolta l'intero "popolo della scuola" Unicobas - Giovedì 25, h. 17.00, in concomitanza con il dibattito per la fiducia al Senato sul piano scuola Renzi, Flc-Cgil, Cisl-Scuola, Uil-Scuola, Snals e Gilda insieme con Cobas e Unicobas sfileranno a Roma nelle vie del centro chiamando a raccolta l'intero "popolo della scuola". Non ci sono più scuse: chi non sarà in piazza e resterà a casa davanti ad un PC, invece di essere parte della soluzione sarà parte del problema. Tutte le nostre RSU siano in piazza con tutti i nostri iscritti!
22/06/15
Governo e sindacati allo scontro finale
Manifestazione unitaria nel centro di Roma, in concomitanza con il dibattito sul ddl nell'aula del Senato. In previsione del voto di fiducia al Senato lo scontro Governo e sindacati sul ddl scuola si intensifica. Il voto potrebbe arrivare tra giovedì e venerdì dato che nella giornata di domani, martedì, la Commissione Cultura non potrà fare altro che prendere atto della impossibilità di votare un parere in tempi ragionevoli (gli emendamenti sono quasi 3mila e le opposizioni non hanno nessuna intenzione di ritirarli neppure in parte). E così, giovedì pomeriggio, in concomitanza con il dibattito in corso al Senato i 5 sindacati rappresentativi (Flc-Cgil, Cisl-Scuola, Uil-Scuola, Snals e Gilda) insieme con Cobas e Unicobas sfileranno a Roma nelle vie del centro chiamando a raccolto l'intero "popolo della scuola". Il corteo partirà da Piazza della Bocca della Verità per dirigersi verso Campo dei Fiori, a poche centinaia di metri dall'ingresso di Palazzo Madama, sede del Senato. E se nelle stesse ore dovesse essere in corso il voto, c'è da credere che il clima all'interno dell'aula sarà davvero rovente.
22/06/2015
Tagli al personale Ata, a rischio il nuovo anno scolastico in molti istituti della Bat Insorgono i sindacati che denunciano l'impossibilità di assicurare i servizi minimi alle scuole In questi giorni le scuole stanno ricevendo l’infausta notizia. Sul portale informatico di ciascuna istituzione scolastica sono già visibili i dati dell’organico ATA per l’anno 2015/’16. Nonostante formalmente non ci sia ancora nessun decreto, le scuole delle province di Bari e Bat stanno assistendo inermi a quanto probabilmente accadrà a giorni: per dare applicazione alla legge di stabilità del 2015, approvata nel dicembre scorso, negli istituti della nostra provincia saranno ridotte circa 70 unità tra operatori delle segreterie e collaboratori scolastici. E così, nonostante le mille difficoltà, le scuole ubicate su più plessi e su più piani, riceveranno meno posti rispetto all’anno che si sta chiudendo. Lo denunciano in una nota le segreterie provinciali di Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals-Confsal e Gilda-Unams.
«La protesta - si legge nella nota - sta cominciando a montare soltanto adesso, nonostante si tratti di provvedimento conosciuto da tempo, perché sta avendo applicazione soltanto in questi ultimi giorni. E così dalle scuole delle province, Dirigenti Scolastici, RSU e lavoratori ATA stanno sottoscrivendo documenti indirizzati a tutti i livelli dell’Amministrazione scolastica per segnalare l’impossibilità di andare avanti e di assicurare persino i servizi minimi senza un numero accettabile di collaboratori e di assistenti amministrativi». «La contrazione dell’organico, infatti - spiegano i sindacati -, si accompagnerà al divieto di sostituire personale amministrativo e assistente di laboratorio, oltre ai collaboratori scolastici assenti fino a 7 giorni. Norme inaccettabili che minacciano di bloccare il regolare funzionamento delle scuole, fin dall’avvio dell’anno scolastico. I sindacati che, fin da dicembre hanno allertato politica, istituzioni, amministrazioni e tutta la comunità scolastica su quel che sarebbe potuto accadere con l’adozione di norme tanto insensate, già da giorni stanno protestando contro il metodo e il merito adottato dal MIUR nel disporre questi provvedimenti. Ci siamo già attivati e continueremo unitariamente a dare battaglia e a supportare le scuole e le RSU nel richiedere un’immediata modifica delle norme che restituisca alle scuole le oltre 2000 unità di personale ATA sottratte e che invece sono essenziali per il loro funzionamento».
22/06/2015
Riforma scuola Renzi: 23, 24, 25 giugno 2015 assedio al Parlamento, come partecipare Il colpo di mano di Renzi e la mobilitazione contro la riforma scuola 2015: le date e come partecipare. Riforma scuola 2015 di Renzi-Giannini: news Riforma scuola 2015 di Renzi-Giannini: news Si potrebbe dire che il decisionismo di Matteo Renzi abbia colpito ancora: con un improvviso cambio di idea, il premier ha posto i paletti definitivi per la discussione parlamentare sulla riforma scuola 2015. Entro martedì, infatti, si dovrebbe chiudere il confronto in Commissione e si dovrebbe andare verso la proposta di un maxiemendamento che "accolga", seppur in misura molto limitata, le istanze venute fuori dalla minoranza del PD e dal mondo della scuola. I nodi centrali, comunque, sembra che non verranno toccati: i presidi manterranno le prerogative contenute nel ddl sulla "Buona scuola" e il piano assunzioni riguarderà soltanto le GaE. L'idea di Renzi è la seguente: porre la fiducia sul provvedimento, perché nessuno avrà il coraggio di votare contro l'assunzione di 100mila precari. I sindacati iniziano a muoversi nuovamente e, per la settimana prossima, che potrebbe essere quella decisiva, è previsto un vero e proprio assedio al parlamento con una serie di date e di appuntamenti. La mobilitazione contro la riforma scuola 2015 Renzi-Giannini Nella storia recente della Repubblica Italiana, raramente i sindacati si erano trovati uniti e inflessibili contro un provvedimento governativo. Ancora una volta, contro quello che viene definito un vero e proprio "colpo di mano" da parte di Renzi sulla riforma scuola 2015 gli
appuntamenti sono unitari e si tratta di tre giornate di seguito, con un vero e proprio assedio al Parlamento: l'appuntamento è per le giornate di martedì 23 giugno, mercoledì 24 giugno e giovedì 25 giugno, le giornate decisive per l'approvazione, alle ore 17,00 presso piazza delle Cinque Lune e piazza Vidoni. Il comunicato unitario di CGIL, CISL, UIL, GILDA e SNALS parla di incostituzionalità del provvedimento e di guerra di tutti contro tutti tra i precari. Secondo i sindacati, l'appuntamento è fondamentale e una protesta partecipata numericamente potrebbe influire sull'approvazione della riforma della scuola Renzi-Giannini. Anche i Cobas hanno rilasciato un comunicato contro la riforma scuola 2015 e invitato il mondo della scuola a riempire le piazze di tutta Italia per il giorno 23 giugno: è necessario dare segnali forti al governo Renzi e al premier in persona. La questione non riguarda l'assunzione di 100mila precari: è possibile farla, anche senza l'approvazione di una riforma che distrugge la scuola pubblica, concede super poteri ai presidi, inserisce un sistema di valutazione ambiguo, gestito sempre dal dirigente, con premialità e penalizzazioni secondo una concezione aziendalistica che non dovrebbe appartenere alla scuola. È tutto con le ultime notizie sulla riforma scuola 2015 di Renzi-Giannini. Per continuare a ricevere aggiornamenti sulla questione, il suggerimento è di cliccare su "Segui" in alto poco al di sopra del titolo dell'articolo.
22/06/2015
Scure del governo sul personale ata, sindacati sul piede di guerra Nelle scuole del barese taglio di circa 70 unità e divieto di sostituire gli assenti fino a sette giorni Scure del governo sul personale ata. Ancora non c'è alcun decreto formale, ma sui portali informatici di alcuni istituti scolastici sono già in evidenza i tagli all’organico del personale tecnico e amministrativo per l’anno 2015/16. Per dare applicazione alla legge di stabilità 2015 approvata a dicembre scorso, nelle scuole della provincia di Bari saranno ridotte circa 70 unità, tra operatori delle segreterie e collaboratori scolastici. A lanciare l'allarme sono i sindacati territoriali della scuola (Falco per Flc Cgil Bari, Maiorano per Cisl Scuola Bari, Callea per Uil Scuola, Lozito per Snals-Confsal, Elefante per Gilda-Unams) che in un comunicato sottolineano come «la protesta stia cominciando a montare soltanto adesso, nonostante si tratti di un provvedimento conosciuto da tempo, perché sta avendo applicazione soltanto in questi ultimi giorni. E così dalle scuole della provincia barese dirigenti scolastici, rsu e lavoratori ata stanno sottoscrivendo documenti indirizzati a tutti i livelli dell’amministrazione scolastica per segnalare l’impossibilità di andare avanti e di assicurare persino i servizi minimi senza un numero accettabile di collaboratori e assistenti amministrativi». La contrazione dell’organico si accompagnerà al divieto di sostituire personale amministrativo e assistente di laboratorio, oltre ai collaboratori scolastici, assenti fino a sette giorni. «Norme
inaccettabili che minacciano di bloccare il regolare funzionamento delle scuole, fin dall’avvio dell’anno scolastico», commenta la Uil Scuola. E rivendica l'impegno dei sindacati, che «fin da dicembre hanno allertato politica, istituzioni, amministrazioni e tutta la comunità scolastica su quel che sarebbe potuto accadere con l’adozione di norme tanto insensate, già da giorni stanno protestando contro il metodo e il merito adottato dal Miur nel disporre questi provvedimenti. Ci siamo già attivati e continueremo unitariamente a dare battaglia e a supportare le scuole e le rsu nel richiedere un’immediata modifica delle norme che restituisca alle scuole le oltre 2mila unità di personale ata sottratte e che invece sono essenziali per il loro funzionamento».
ii Resto del Carlino
Ravenna Data 23-06-2015 Pagina 11 Foglio 1
W\l,,",~II.IU~ DOPO FIACCOLATE E CORTEI I SINACATIINDICONO LO SCIOPERO DELLA FAME
«Riforma pessima, non mangiamo» Domani dalle 9 e giovedi in piazza del Popolo, il digiuno a staifetta DOPO le fiaccolate (foto), i cortei, le assemblee e lo sCiopero degli scrutini, pane una nuova iniziati. va di lotta conlro la riforma della !>('uo!a: lo sciopero della fame a stafft"tta, L'inizìativa si svolgnÌ! in piazza del Popolo, e sarà caratterizzata da LlIlO l>cìopero della fume a stllf[etl:ll. dIC coinvolgerà il personale della sCliola, glì studemi, le ass.ociazioni e tutti coloro che hanno a cuore il futuro della scuola e del Paese, Domani Ravenna riceverÌl il testimone da M.odena alle lO cin.'"A per consegnarlo li Rimini il 26giugno: lIlllibro rosso simbolico che raccoglie il dì ssenso, ma anche aspt"tta ti ve,. spel<ll1ze, pro-
poste di cambiamen lo cOllcreto in difesa della scuola pubblica. ,,()glli giomo~" spiegano i sindaca. ti ci allemel'emo in piazza effettU/m do lo sciopero della fame e di· mostreremo la nostra disapprovazione a tale DdL attraverso l'esibizione di c1II1elli sui quali ci SartlJIlno SCIi tte frasi e l'ellSierì di din iego li tale pseudo titÒmlll. La panecipazione naturalmente è apena il tutta la cittadinllnz,u>. La manifestazione avrà luogo dalle 9 di mercoledì e pmsegui rà per tulta la gìol1lala digiovedi ed è promossa dalle sjgl(~ Fie Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Smds, Gilda, Cob~s e Anie[
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Data 23-06-2015 Pagina 7 Foglio 1 /2
I migliori tra articoli, disegni e foto selezionati, saranno premiati da una commissione alla fine dell'anno scolastico. Il concorso è aperto a tutti i ragazzi, dalia prima elementare ali'università
Gli elaborati· anche disegni e foto· possono essere inviati all'indirizzo: La Gazzetta del Mezzogiorno· Galleria piazza Mazzini, 29 • 73100 LECCE oppure via mai!: !N~G!.~\ifiìo@gH;~:?}~~~éll.1)~.;i:zDgil)l.n(l.it
Il trionfo del saper scrivere bene E i vincitori sottolineano ai loro coetanei l'importanza della lettura
ANNACHIARA PENNEllA
., Un percorso di studi tutto da decidere, qualche sogno nel cassetto e la passione per la carta stam· pata. Intervista in tandem per le vincitrici del con· corso «Lo scrivo io». Elisa De Cagna, maturanda al liceo classico "Francesca Capece" di Maglie, vino citrice del premio giornalistico rivolto agli studenti con un articolo sul mondo dello sfruttamento la· vorativo. Mariachiara Longa, quindici anni, fre· quenta il primo liceo scientifico "Redi" di Squin· zano, vincitrice della sezione poesia (trofeo Sal· vatore Giuffrè) con i versi «Il sigillo del silenzio».
Che tipo di esperienza è stata per voi partecipare al concorso "Lo scrivo io"? Elisa: «E' stata un'esperienza fatta per caso senza
avere un obiettivo preciso, ci ho provato. Non sa· pevo come sarebbe andata e poi è stata una vera sorpresa scoprire di essere arrivata prima. E' stata una mia iniziativa del tutto personale. All'inizio non sapevo se comunicarlo o no ai miei compagni di scuola e ai professori. Dopo due giorni il preside ha fatto una circolare divulgando la notizia e ne ab· biamo parlato tutti insieme».
Mariachiara: «E' stata una mia iniziativa per· sonale perché conoscevo già il concorso. In due edizioni precedenti avevo già partecipato e anche vinto sia una borsa di studio che dei libri con due articoli».
Internet, tv, giornali, blog, quali sono glistrumenti che prediligi per tenerti informata? Elisa: «Il web va bene come strumento immediato
di informazione. Ma forse perché frequento il liceo classico preferisco di gran lunga la carta stampata. Infatti sono venuta a conoscenza del concorso lego gendo i giornali».
Mariachiara: «Sicuramente per informarmi mi capita di usare internet o la televisione. Però nella mia famiglia abbiamo l'abitudine di acquistare i giornali. E personalmente lo reputo un mezzo più longevo per conservare le informazioni che mi in· teressano».
Come pensi di utilizzare la borsa di studio, hai un desiderio da realizzare? Elisa: «Sono una maturanda quindi non so ano
cara se utilizzerò la borsa di studio per fare un viaggio dopo gli esami o se la metterò da parte per l'Università» .
Mariachiara: «Non ci ho ancora pensato». Quali sono i tuoi progetti per il futuro, quali sono i tuoi interessi? Elisa: «Proverò ad accedere ai test per la Facoltà
di Mediazione linguistica e spero di poter studiare oltre all'inglese anche l'arabo o il russo, le lingue straniere e in particolare quelle orientali mi in· teressano molto».
Mariachiara: «E' ancora tutto da vedere, frequen· to il primo superiore e ho abbastanza tempo. Ho scelto il liceo scientifico perché reputo che dia una formazione completa e penso che apra una vasta gamma di scelta. Mi piacerebbe continuare a ci· mentarmi con il giornalismo ma sono molto in· teressata anche a qualcosa di più scientifico, fare l'ingegnere per esempio o l'astrofisica».
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
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Data 23-06-2015 Pagina 7 Foglio 1
Scuola, altri tre giorni di mobilitazione Non cessa la protesta contro la riforma: organizzati presìdi da tutti i sindacati oggi, domani e giovedì
t SASSARI
Avanti tutta: la protesta dei professori sardi contro la riforma della scuola continua a oltranza. Tante le iniziative di lotta. In campo diversi coordinamenti spontanei. Come all'Alberghiero di Sassari, dove ieri mattina numerosi docenti si sono incatenati davanti all'istituto innanzando cartelli per contestare i provvedimenti voluti dal premier Renzi in fase di discussione parlamentare. Sempre sul piede di guerra poi i sindacati. In particolare Cobas, confederali e altri autonomi. Oltre a centinaia di precari in attesa di un' assunzione a volte da molti anni.
Prefettura di Cagliari, Uffi-
cio scolastico sardo e Consiglio regionale: questi i luoghi scelti nell'isola per tre giorni di protesta, in concomitanza con mobilitazioni in tutta Italia, contro la riforma del governo. Primo appuntamento oggi alle 18 e poi domani e dopodamni alla stessa ora per i presìdi organizzati unitariamente da Flc Cgil, Cisl e Uil scuola, Snals, Confsa!, Fgu, Gilda, Cobas, movimenti degli studenti come l'Unione, altri coordinamenti e tante associazioni culturali.
«Il fronte unitario impegnato nelle ultime settimane nella difesa della scuola pubblica è più che mai compatto e, in vista della discussione in Senato, si mobilita per rivendicare -oltre all'assunzione di tutti i
Docenti s'incatenano all'Alberghiero di Sassari contro la riforma (Nuvoli)
precari, insegnanti e personale Ata - il ritiro del disegno di legge», si afferma in un comunicato congiunto reso noto dalle sigle sindacali sarde e delle organizzazioni che le sostengono.
«Il governo - sottolinea poi la Flc di Cagliari - continua imperterrito ad attuare la politica del ricatto e della minaccia. Prende in ostaggio i lavoratori precari per far passare una riforma che distruggerà la scuola rendendola antidemocratica e aziendalistica, con un danno enorme per la nostra società e per il i nostri giovani».
Altrettanto duro il commento dei Cobas, che assieme agli altri sindacati nei giorni scorsi hanno contribuito a far rinvia-
re gli scrutini nella gran parte delle classi della Sardegna. Spiegano infatti i dirigenti dei Comitati di base: «Il punto culminante della protesta sarà proprio oggi. Con manifestazioni unitarie in tutte le città, quando il "maxi emendamento" verrà presentato - salvo ulteriori giravolte - in Commissione. La protesta continuerà poi domani e dopo, quando il testo, se non si bloccherà in commissione, potrebbe arrivare in aula per il voto finale». <<In ogni caso - concludono i Cobas - non daremo tregua a Renzi: resteremo mobilitati fino al ritiro definitivo del ddl "cattiva scuola", uno zombie che non si rassegna a una pietosa sepoltura, e saremo in piazza fino all'emanazione del decreto stabilizza-precari».
TRASPORTI
Maninchedda su Tirrenia: .Unicredit partner scalata»
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UUNIONE SARDA Data 23-06-2015 Pagina 5 Foglio 1
SINDACATI. Oggi il presidio dei docenti in prefettura
Scuola, nuova mobilitazione ~~ Anche Cagliari teatro della mobilitazione contro la riforma della scuola del Governo Renzi. Per i presidi in programma e in concomitanza con gli altri in tutta Italia, oggi a partire dalle 18, mercoledì e giovedì, sindacati e associazioni hanno scelto la Prefettura, l'Ufficio scolastico e il Consiglio regionale. Le manifestazioni sono organizzate unitariamente da Flc Cgil, Cisl e Uil scuola, Snals, Confsal, Fgu, Gilda, Cobas, associazioni degli studenti, coordinamenti e associazioni culturali.
Un fronte già impegnato nelle ultime settimane nella
difesa della scuola pubblica. «Un fronte unitario e più che mai compatto», scrivono i confederali in una nota congilmta, che in vista della discussione in Senato rivendica il ritiro del disegno di legge (<<è improponibile, non può passare con il ricatto di assunzioni che sono un atto dovuto»), la cancellazione della norma sul divieto di assunzione a tempo determinato dopo 36 mesi di supplenza (<<perché illegittima»), il diritto all'abilitazione per chi ha maturato i 36 mesi di servizio nella terza fascia delle graduatorie d'istituto (<<con l'indizione di
un Tirocinio formativo attivo speciale») e un piano pluriennale di stabilizzazione per tutti i precari docenti ed Ata che «ne vantano il diritto». «Il Governo Renzi - sottolinea in una nota la Flc di Cagliari - continua imperterrito ad attuare la politica del ricatto e della minaccia prendendo in ostaggio i lavoratori precari per far passare una riforma che distruggerà la scuola rendendola antidemocratica e aziendalistica, con un danno enorme per la nostra società e per il i nostri giovani». (ro. mu.)
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Data 23-06-2015 Pagina 9 Foglio 1
Il coordinamento provinciale rsu scuole pubbliche di Modena, con il sostegno dei sindacati
eeBuona scuola? Parlamentari fermatevb~ Da oggi presidio non-stop presso il sacrario ai caduti della Ghirlandina
n presidio non-stop presso il sacrario ai caduti
della Ghirlandina prende il via nel tardo pomeriggio di oggi dalle 19 alle 20, e prosegue per un'ora tutti i giorni dalle 17.30 alle 18.30.
«Fermatevi!» è il grido di tutto il mondo della scuola rivolto ai parlamentari di ogni schieramento politico perché non votino il Ddl La Buona Scuola.
Il presidio inizia in concomi-
tanza conIa ripresa dell'esame del Ddl al Senato e proseguirà nei prossimi giorni. L'iniziativa promossa dal Coordinamento provinciale Rsu scuole pubbliche di Modena, con il sostegno dei sindacati della scuola Flc/Cgil Cisl/Scuola, Uil/Scuola, Snals e Gilda, si svolge simultaneamente a Bologna, Ferrara e in diverse città italiane.
«La mobilitazione continua per difendere la scuola pubbli-
ca dal Ddl e proseguire la nostra Renzistenza» recitano gli slogan del Comitato modenese che vede impegnati docenti, Ata, studenti e genitori.
Si chiede innanzitutto che il Ddl venga ritirato e sostituito con un semplice decreto per l'assunzione dei docenti precari e che di una riforma della scuola si ragioni con calma con tutte le componenti della scuola e non contro la scuola.
Intanto prosegue anche lo sciopero della fame a staffetta
che ha fatto tappa a Modena la scorsa settimana. Una delegazione modenese consegnerà il libro rosso domani alle 11 al Comitato di Ravenna.
In contemporanea anche la mobilitazione dei Genitori per la Scuola Pubblica di Modena che daranno vita ad un presidio sempre domani dalle lO alle 20 in piazza Matteotti con raccolta firme per chiedere al Governo il ritiro immediato del Ddl La Buona Scuola (sono state raccolte in pochi giorni già 1000 firme).
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n Sole9]{l mmrn
Consulta. Oggi la sentenza, in gioco 35 miliardi
Blocco statali, si guarda al precedente della legittimità per i non contrattualizzati Marco Rogari che lo stop ai trattamenti ac-ROMA cessori, le progressioni di car-111M Oggi la Corte costituzio- riera e la vacanza contrattuanale valuterà la legittimità del le. Sicontesta la lunghezza del blocco per il personale del . periodo di blocco che è supepubblico impiego contrattua- riore al biennio, un intervallo lizzato, deciso nel 2010, per il che in passato era stato giuditriennio successivo, dall'ulti- cato "congruo" dalla Corte. mo governo Berlusconi e poi Tra le varie ipotesi che si prorogato anche per il 2014. rincorrono in attesa della Noncidovrebberoessererin- sentenza di oggi, alimentate vii per la pronuncia della anche da alcuni giuristi, c'è Consulta. Che nel caso di una anche quella di una sentenza bocciatura peserebbe sui con cui si dichiara infondata conti pub blici per 35 miliardi la questione ma con una sorta (due punti di PiI). Con un "ef- di monito allegislatore affrnfetto strutturale" di circa 13 ché in futuro non si ripetano miliardiannuida12016secon- blocchi di così lunga durata. do le indicazioni contenute C'è poi chi considera plausinella memoria difensiva del- bile l'opzione di un accoglil'Avvocatura dello Stato. I mento solo parziale delle ri-giudicidellaCortefrnquinon ......................... .. si sono ancora mai riuniti su questa questione. Ma la deci-' sione della stessa Consulta di dichiarare legittimo, con la sentenza n. 310 del dicembre 2013, l'analogo blocco previsto per il personale pubblico non contrattualizzato, tra cui
l'IPOTESI ALTERNATIVA I giudici potrebbero anche dichiarare infondata la questione ma invitare il legislatore a evitare in futuro blocchi cosìlunghi
magistrati e docenti universi- ........................................................................ .. tari, costituisce sicuramente un precedente importante al quale si è guardato anche nelle valutazioni preliminari.
In quell'occasione la Corte costituzionale non bocciò il congelamento per tre anni dei meccanismi di adeguamento retributivo e degli automatismi stipendiali per il personale non contrattualizzato previsto dal decreto legge n. 78/2010 (la manovra correttiva targata Tremonti), lo stesso che ha innescato il blocco anche per gli altri dipendenti pubblici "contrattualizzati". Anche per questo motivo una bocciatura integrale sembrereb be eS1ìere una via non percorribile dalla Corte. Le misurecontestatedaunaseriedisigle sindacali del pubblico impiego (Flp, Fialp, GildaUnams, Confedir e Cse la prima ordinanza; ConfsalUnsa la seconda) riguardano oltre il blocco dei contratti an-
chieste di illegittimità. Parte del mondo giuridico siappella al nuovo articolo 81 della Costituzione che ora prevede l'obbligo di pareggio di bilancio. Un articolo al quale la Corte si è esplicitamente "agganciata" nella pronuncia con cui la Robin tax sulle soci~tà petrolifere è stata dichiarata incostituzionale ma senza effetto retro attivo per evitare le ricadute negative sui conti pubblici derivanti dalla restituzione delle tasse già pagate. Nessun riferimento esplicito è stato invece fatto dalla Corte nella re-cente sentenza sul blocco dell'indicizzazione sulle pensioni deciso dall'esecutivo Monti, che ha costretto il Governo Renzi a varare un decreto per garantire i rimborsi agli assegni tra tre e sei volte il minimo.
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Data 23-06-2015 Pagina 12 Foglio 1
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n Sole9]{l mmrn
Formazione. L'esperienza del «Malignani» di Udine
Il «paradosso» Its: occupabilità all'80% e poche semplificazioni ROMA
_ nreStylingdella«BuonaScuola» non rispannia gli Its, le super scuole di tecnologia di durata biennale post diploma alternative all'università. Da un lato, si rafforza il criterio della premialità (la quota di risorse assegnate ai migliori istituti in base al nmnero di occupati sale dall'attuale 10% al 300/0, dal 2016); dall' altro, si rimandaafuturelineeguidal'attesasemplificazione. Ma siamo sicuri che siaquestalaviagiustaperrafforzare un segmento di istruzione con tassidioccupabilitàviciniall'80%, peraltroinunpaeseconunadisoccupazionegiovanile stabile da anni oltre il40per cento?
llUavoce Its, il maquillage contenuto nelmaxiemendamento atteso alSenato silimitaaconfermare luci e ombre: è positivo provare a uniformare il regime contabile, oggi piuttosto caotico, delle fondazioni (che gestiscono gliistituti);maancora unavoltasirinuncia a modificare la loro governance, cheimpedisceaunapartecipazione più diretta delle aziende. Eppure inmneri diffusi daI recente monitoraggio Miur-Indire parlano di un settore dalle potenzialità enormi: a un armo dal titolo di studio, è occupato il 78,3% degli studenti. Un risultato dovuto in gran parte alfattochegliItsoccupanounsegmento di mercato (l'istruzione terziaria non universitaria) strettamente collegata ai territori e alle imprese. E l'approccio didattico è molto pratico: buona parte delle lezioniinfattisisvolgeinlaboratorioattraversotirocini; eicontenutiformativisonocoordinatiecon-
cordati tra istituto e azienda Succede cosÌ all'Its «Maligna
ni»diUdine,attivodal20nnelsettoredell'industriameccanicaeaeronautica Dall'avvio delle attività si sono svolti 6 corsi biennali, che harmo interessato circa 130 giovani,prevalentemented'età18-25an-ni. «Laforte sinergiaconilmondo produttivo è dimostrata dalla docenza altamente qualificata, il 70% provienedalmondodellavoroe dalle professioni, edauntasso di occupazione che sfiora il 100%», sottolinea il direttore dell'Its «Malignani», Ester Iannis. Negli anni, questa "super scuola" ha avviato collaborazioni con una serie di imprese, dall'Augusta W estland Spa, alla Lufthansa Tekhnic Spa, alla Danieli Officine Meccaniche Spa. «Ora stiamo coinvolgendo anche le Pmi del territorio-aggiungeIannis-.Econ i collegi dei periti sono in corso contattiperagevolarel'accessoall'esame di abilitazione professionaleper inostri diplomati».
All'impegnosulcampo,dovrebbe però corrispondere un'adeguata attenzione da parte del Miur. «Gli Its molto spesso sono realtà poco conosciute - spiega Iannis -. Per questo servirebbe una campagna di informazione a tappeto da parte del ministero. Vapoirisoltoil nodo dellagovernance ed èurgenteanchefarechiarezzasultemadei finanziamentinsistemaItsfunzionae sta dando risultàti importanti Bisognausciredallafasesperimentale. Ma il governo deve crederci e facilitare il salto di qualità».
eLT. ClR1PRODUZIONERlSERVATA
Data 23-06-2015 Pagina 10 Foglio 1
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Data 23-06-2015 n Sole9]{l mmrn Pagina 10
Foglio 1 /2
Le vie della ripresa Il dietrofront sul merito
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Insegnanti in maggioranza nel comitato che fisserà i criteri per premiare i prof
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Il compromesso sui precari Idonei del concorso profumo subito assunti,
I a Tfa e Pas solo punteggi aggiuntivi LA RIFORMA DEll'ISTRUZIONE
Scuola, i docenti si «autovalutano» Renzi: ora tocca al Parlamento -Sempre più vicina la fiducia sul Ddl: oggi la scelta del governo
Eugenio Bruno Claudio Tucd ROMA
lIIIIlI!I Una valutazione dei docenti semprepiùsimileauna«autovalutazione». TI ripescaggio immediato dei circa 6mila idonei del vecchio concorso Profumo tra i 100mila precari da stabilizzare. L'attribuzione di un punteggio aggiuntivo ai prof abilitati con Tfa e Pas nella futura selezione da 60mila posti. Un tetto di 100mila euro allo school bonus. Sono alcune delle modifiche previste dalmaxi-emendamento alla «Buona Scuola» che idue relatori -Francesca Puglisi (Pd) e Franco Conte (Ap) -presenteranno oggi in commissione Istruzione del Senato, presieduta da Andrea Marcucci (Pd). ConIa speranza di convincere la minoranza (in prirnis quella interna al partito democratico) ad abbandonare l'ostruzionismo. Viceversa scenderà in campo il go-
verno e tra domani e giovedì porrà la questione di fiducia sul Dcl1, affidando il responso direttamente all'aula. In modo da chiudere già in settimana la partita a Palazzo Madamaepassarela pallaal1a Camera per il terzo e definitivo via libera parlamentare sulla riforma dell'istruzione. Anche in quel caso Con unanuova "blindatura".
Discuolaètòrnatoaparlareanche Matteo Renzi. Intervenendo a margine di un convegno sul clima che si è svolto ieri mattina a Montecitorio, il premier non si è pronunciato sul dilemma "fiducia sÌ-fiducia no" ma si è limitato a sottolineare che «deciderà il Parlamento». Ripetendo poi quanto già affermato nei giorni scorsi: «Se il ddl passa, ci saranno le assu.tJZioni, senon passaonon passa intempo -ha spiegato il presidente~el;Consiglio -le assunzioni sarannoquelle del turn over, che sono circa 20-22mila persone», scandisce il premier. Sulla stessa
Le novità in arrivo
lunghezza d'onda la ministra dell'Istruzione, Stefania Giannini, che. ha ricordato però come la fiducia sia uno degli «strumenti tecnici» a disposizione.
Gira e rigirail baricentro dellariforma resta la maxi-stabilizzazione dalOo.701 precari che dovrebbe scattare dallO settembre. A conferniarloè il testo che è stato messo a punto ieri dopo unaseriediriUIlioDÌ (tecnicÌ).eepolitiohe)protrattesi fino a tardànotte e che verrà depositato oggi. La soluzione per i precarirestaquellaanticipataneigiorni scorsi sul Sole 24 Ore: a partire dallO settembre otterranno un incarico i circa somila prof assunti su turn-over, su posti vacanti e sul sostegno; gli altri somila destinati al nuovo organico dell'autonomia avranno solo in corso d'anno la nomina giuridica che gli garantisce la cattedra e che àndrà perfezionata dal punto di vista economico a partire dallO settembre 2016. Con un paio di novità dell'ultim'ora che
cercano di andare incontro alle richieste dell' opposizione: nella prima tranche di a&sunzioni rientreranno anche gli idonei Profumo e nonsoloivincitori;nelconcorsoda 60mila posti che verrà bandito in autunno gli abilitati di seconda fascia con Tfa e Pas otterranno un punteggio aggiuntivo (e non più unaquotadiriservadelso%).
Ma il restyling non si esaurisce qui.OltreauntettodalOomilaeuro per le donazioni dei privati (il cosiddetto «school bonus») dovrebbe cambiare anche il comitato che fisserà i criteri per la valutazione dei docenti. Da cinque membri si passerà a sette. E la maggioranza sarà saldamente in mano ai prof stessi che vedranno salire da due a quattro iloro "delegati".Acompletarelostaffcisarannopoiildirigente scolastico, che formalmente decideràinomidei premiati,eunrappresentante a testa per genitori e studenti Con compiti, pare, semplicemente consultivi.
~ CONCORSO
Conf~rl1!at~inautunno l'~ . . ..... l'ì'}~jtlflàIlUOVa
.. .1':I&perinsègnanttda dr~~O!l1il~ Pl>$ti e riservata al Pl'~pari ab'ili*att A questa seleìitlnli! potranllo part~ipare.gUilbitit~ti Tfa e
. Pas.i~$eritin~\la sèconda fasci.ad~llegl1\duator1.e d'istituto. Avranno solo un punt~g8jo~diulltivo(sembra tram9ntata l'idea di . .. assegnargliuqa quota riserVata fino al 50% dei posti)
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n Sole9]{l mmrn
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Data 23-06-2015 Pagina 10 Foglio 2/2
~ SCHOOLBONUS
L·aUuatefo~trlu~li(\nedelDdl. ~,..çe ullin~~tiv():Pér.\. èmgtt~~Uibe~li.~iprlvati destil;late ag(i iQYestimenti sl.lll~stniZi6lleesullè nuove struttUre scplas~clle*Si.ipotizza dìintrodurrei~fltettoaquesti. •. CQllf,~meìlf:i.indellaro;rijnp()xto . ma~lnodetraib1teè~i ~OOmila • euròperciasçun:periodq djjm~~~ InoJtre.Ieero~~lont . dei pl'lvatfp()tmnnctservtre~nChe a sost,enerel'uffertll! formativa'
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la Repubblica Data 23-06-2015 Pagina 12 Foglio 1
"Sì ai controlli anche per i presidi, ogni tre anni" GIOVANNA CASADIO
ROMA. «I presidi non saranno né sceriffi, né super manager, ma saranno a loro volta valutati ogni tre anni con visite ispettive». Francesca Puglisi, senatrice dem e relatrice della riforma sulla scuola, è al lavoro sul maxi emendamento. Annuncia alcune delle modifiche e chiede alle opposizioni di non insistere su stralci perché "è una cosa insensata».
Puglisi, sulla scuola il governo Renzi porrà l'ennesima fiducia? «Questo lo decide il governo
e lo farà sulla base della reazione delle opposizioni alla proposta che come relatori faremo in commissione».
Si aspetta che vengano ritirati i tremila emendamenti? «Alle opposizioni rivolgo un
i}~
appello: non sciupino questa grande occasione offerta dal governo di 3 miliardi di investimenti e oltre 100 mila nuovi insegnanti di cui ha bisogno la scuola. Gli emendamenti vanno ridotti drasticamente, se no salta il piano delle assunzioni. Lo stralcio chiesto dalle opposizioni è una cosa insensata. Gli insegnanti in più dovranno occuparsi del potenzi amento dell' offerta formativa e rispondere ai bisogni educativi secondo il modello di scuola che abbiamo disegnato».
Avete alla fine ridotto i poteri dei presidi, come chiede anche la sinistra dem? «No, ma a fronte della mag
giori responsabilità che gli attribuiamo, chiariremo che il preside verrà valutato dal provveditorato ogni trè anni attraverso visite ispettive. Sarannn indivi-
Assunzioni e investimenti, alle opposizioni chiedo di non sciupare qùesta chance
I~
Se non facciamo presto saltano 100 mila assunzioni, è un dato di fatto
duati altresì i parametri in base ai quali il dirigente viene valutato. Il dirigente scolastico non è né sceriffo né super manager bensì il responsabile dei risultati della propria scuola. La missione che ciascuna scuola ha, come ricordava don Milani, è quello di non perdere ragazzi cammin facendo e di migliorarne le chance di occupabilità. Sarà uQa sfida molto bella quella che lé scuole avranno di fronte, potendo disporre di risorse umane e finanziarie».
Quale soglia di emendamenti ritiene fisiologica? «Poche centinaia. Lo abbia
mo già detto e ci è stato risposto picche. Il rischio non è di fare saltare il provvedimento, che comunque continua il proprio iter, ma di ritardarne l'entrata in vigore».
Dire che se non passa la rifor-
DEMOCRATICA Francesca Puglisi, senatrice del Pd, relatrice del disegno di legge sulla scuola
ma non ci saranno le 100 mila assunzioni è un ricatto? «Non è un ricatto, è un dato
di fatto». Il Pd se l'aspettava che insegnanti e studenti sarebbero scesi sul piede di guerra? «Per troppi anni la scuola ha
patito tagli delle risorse spacciati per riforme e perciò prevale la paura. Come il Jobs Act anche questa riforma sarà compresa una volta entrata in vigore. Sono previsti anche i 40 milioni di euro per la formazione degli insegnanti, la card di 500 euro all'anno per i consumi culturali degli insegnanti, i 90 milioni per laboratori e tecnologie».
Resta lo sgravio per le superiori private? «È un beneficio dato alle fa
miglie nelle scuole paritarie». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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la Repubblica Data 23-06-2015 Pagina 12 Foglio 1 /2
Scuola; verso la fiducia Renzi: decide il Senato Altolà della sinistra Pd Speranza: "La riforma va condivisa o diventa unasco~fitta" . Pronto il maxiemendamento del governo con 103 mIla assunti
FRANCESCO BEI CORRADO ZUNINO
ROMA. «Deciderà il Parlamento». Senza sbilanciarsi sulla questione di fiducia, Matteo Renzi implicitamente lascia intendere che la strada è ormai tracciata: «È del tutto evidente che se la riforma passa ci saranno 100 mila assunzioni, se la riforma non passa o non passa in tempo le assunzioni saranno quelle del turn over, che sono circa 20-22mila persone». È questa la strategia di Palazzo Chigi, rovesciare sulle opposizioni e sulla minoranza interna del Pd la responsabilità delle mancate assunzioni dei precari. E della fiducia. «La fiducia - osserva infatti il ministro Stefania Giannini - dipenderà dalle risposte delle opposizioni rispetto al ritiro dei tanti emendamenti». Il premier ribadisce l'impostazione degli ultimi giorni: «Con la riforma del governo cambia il modello di scuola, con l'introduzione dell' organico funzionale e quindi la possibilità di avere più professori. Se rimane il sistema di oggi non si possono assumere i l00mila professori».
Si è arrivati comunque allo show down fi-
Senza un accordo con le opposizioni, l'esecutivo chiederà giovedì prossimo il voto di fiducia sul suo testo .;C"
Il ministro Giannini: "Ora tutto dipenderà dalla risposta che verrà data alla richiesta di ritiro degli emendamenti"
nale, visto che stamattina ci sarà la riunione decisiva della commissione cultura di Palazzo Madama, quella in cui i relatori presenteranno l'emendamento al testo base su cui si è lavorato fino all'ultimo. Ieri sera, dalle 19 alle 23 riunione tecnica tra il ministero dell'Istruzione, i relatori e gli esponenti del Pd più vicini all'argomento. Si è iniziato a perfezionare il testo per cercare di trovare un accordo (difficile) con le opposizioni e in particolare con i due dem dissidenti: Walter Tocci e Corradino Mineo. Il ddl, di fronte a un mancato accordo in commissione, diventerà il maxi-€mendamento che dovrebbe essere presentato gi0'l"edì prossimo in aula al Senato dal ministro Boschi. E su quello sarà apposta"la fiducia. Nell'ultima versione che circolava ieri notte ci sono alcune novità di rilievo. Sul piano delle assunzioni i relatori hanno reinserito nel piano "pri_ mo settembre" gli idonei del concorso 2012, che la Camera aveva rimandato al 2016. Il numero delle stabilizzazioni totali sale da 101.701 a 103.000, male Graduatorie di prima fascia non saranno svuotate. Saranno tutti assunti giuridicamente anche se, visto il protrarsi dei tempi, alcuni entreranno in ruolo soltanto nel corso dell'anno accademico 2015-2016. Per i supplenti che
LE ASSUNZIONI Nel nuovo testo che andrà al Senato rientra l'assunzione a11° settembre degli idonei del concorso 2012. Dopo la Camera era prevista 5010 nel2016
IL CONCORSO Il concorso 2016-2019(60.000 docenti) sarà bandito entro i11° ottobre 201 S. Vi parteciperà chi ha fatto supplenze per più di 36 mesi (anche 3a fascia)
hanno insegnato per più di 36 mesi, anche non continuativi, e oggi sono in seconda e terza fascia, ci sarà un punteggio aggiuntivo per il concorso 2016 (via la quota di riserva del 50 per cento). Si torna al testo della Camera sul mandato dei presidi: nessun vincolo, la continuità didattica necessità di un preside con più mandati. Il Comitato di valutazione sarà composto da sette membri: il preside, quattro insegnanti (prima erano due) insediati metà dal Consiglio d'istituto, metà dal collegio docenti. Restano nel comitato i genitori e gli studenti, con pieni poteri. Sì è messo un tetto allo "school bonus", le donazioni private, di 1 00 mila euro.
Un altolà alla fiducia arriva da Roberto Speranza, leader dell'area bersanian~: «Sarebbe una sconfitta per il Parlamento». Le opposizioni non danno segno di arretramento, prefigurando un braccio di ferro al Senato: «Renzi è alla disperata ricerca di un capro espiatorio per giustificare la decisione di far saltare le assunzioni dei precari pur di portare a casa a colpi di fiducia l'intera riforma della scuola», sostengono i senatori del M5s. SeI parla di un «ricatto ignobile e indecente» da parte del governo.
PRESIDI I dirigenti scolastici restano alla guida di un istituto senza vincoli di tempo. 1/ comitato di valutazione si allarga a 7 membri, di cui 4 docenti, un genitore e uno studente
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LA STAMPA Data 23-06-2015 Pagina 8 Foglio 1
Renzi mette la fiducia sulla scuola Più vicina l'assunzione dei precari Pronto il nuovo testo. Si va allo scontro. Procedura accelerata al Senato e alla Camera
CARLO BERTINI ROMA
Far sapere che bisogna far presto per salvare i precari della scuola serve anche a mettere fuoco alle polveri. Per questo Renzi mette le mani avanti, «se la riforma passa, ci saranno 100 mila assunzioni, se la riforma non passa o non passa in tempo, le assunzioni saranno quelle del turn over, circa 20-22mila persone».
Velocizzare le procedure Ma una punta di apprensione è innegabile, qualche tensione per il superlavoro agostano nei ministeri altrimenti deserti in quei giorni c'è. E dunque la prima novità di queste ore è innanzitutto procedurale, è stato deciso che cambierà il timing del piano delle assunzioni per velocizzarlo e far sì che le persone arrivino realmente in cattedra, «scansionando in modo diverso le diverse complieatissime fasi si riuscirà a dare alle scuole gli indirizzi necessari»,
Minoranza Pd «Dal governo 50b
arma di pressione» _ Minoranza Pd all'attacco. «Non credete alle notizie tendenziose che si leggono sulla scuola. A poche ore dal confronto decisivo in Senato è necessario ristabilire la verità sul disegno di legge», spiega il senatore della minoranza Pd Walter Tocci. «II governo rischia il caos all'inizio dell'anno scolastico - afferma -per utilizzare i 100mila come arma di pressio-ne nell'approvazione di una legge sbagliata».
spiega un dirigente Pd al termine di una giornata al cardiopalma di riunioni al vertiee. Insomma il governo vuole esser certo che dopo lo strappo de~ doppia fiducia, al Senato prima (giovedì) e poi alla Camera (ai primi di luglio) si riesca ad espletare in tempo tutte le pratiche, dai trasferimenti a tutto il resto, per riuscire a far entrare in servizio i nuovi assunti dal prossimo anno scolastico e dunque ottenere così anche il gradimento delle famiglie. Ma la sfèrzata del premier serve anche sbloccare tutte le resistenze che oggi verranno fuori in commissione Istruzione dai pasdaran del Pd e non solo appena uscirà il nuovo testo frutto delle mediazioni su cui si metterà la fiducia. Un testo con poche concessioni e che punta a mantenere nella sostanza i poteri dei presidi per la chiamata dei docenti.
Le novità Nel nuovo testo messo a punto
dai relatori in tandem col g0-verno, oltre ad essere fissato un tetto di 100 mila euro per le erogazioni liberali dei singoli alle scuole, viene rimodulato l'equilibrio delle commissioni cui spetta la valutazione degli insegnanti: commissione che includerà ancora genitori e studenti, ma vedrà crescere il numero di professori. E che deve stabilire i criteri di attribuzione dei premi da ZOO milioni di euro che il governo distribuisce alle scuole per il merito. Dunque, la chiamata. diretta dei docenti resta in capo al preside sulla base di un albo territoriale. Nello stesso tempo però iI nuovo testo dovrebbe chiarire meglio come verrà valutato il preside che sarà «il referente degli esiti della scuola», ovvero sarà valutato sulla base dei piani di miglioramento che le scuole hanno iniziato ad elaborare e che avranno una scadenza ogni tre anni. Gli insegnanti assunti a tempo indeterminato, in un ambito territoriale e sulla base dei cur-
ricula si possono autocandidare ad essere chiamati dal dirigente scolastico e dopo tre anni se non cambia il piano dell'offerta formativa sono confermati. Ma su un punto si è discusso molto fino a escluderlo, che nel concorso che sarà bandito a ottobre ci sia una corsia preferenziale per chi ha 36 mesi anche non continuativi, privilegiando un criterio di anzianità. Alla fme si è deciso che sarebbe incostituzionale e si procederà assumendo i 100.700 in settembre e poi ci sarà il concorso per 60 mna posti per gli abilitati delle graduatorie di istituto.
Lo scontro La trattativa non è chiusa, il nuovo testo non accontenta i più duri del Pd e i sindacati che da oggi tornano in piazza.Ma stamattina in commissione al Senato verranno messe le carte in tavola: e dopo che i pasdaran del Pd alla Tocci e Mineo avranno detto no, si deciderà di saltare il voto in commissione e di andare direttamente in aula con la fiducia già giov~dì.
"1BIiIpi 11 governo
vuole esser certo che
dopo lo strappodella
doppia fiducia, al Senato prima (giove
dì) e poi alla Camera (ai primi di lu
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governo, le assunzioni
saranno quelle del tumover,
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Data 23-06-2015 Pagina 3 Foglio 1 /2
Messaggio del premier alle opposizioni: senza emendamenti subito 100.000 assunti
Scuola., Renzi prova il pressing Ve verso l'accordo su Grecia e migranti. Marino perde Improta
DI GIAMPIERO DI SANTO ma alla riunione dell'Euro- Difesa Ue, si potrà valutare i governi dei singoli paesi a gruppo che si è tenuta nella una possibile evoluzione della decidere di quanti migranti
Sulla scuola tutto di- mattinata e fino al tardo po- missione, a quel punto «pie- farsi carico. Mogherini, in pende dalle opposizio- m~riggio di ieri,' poi al vertice namen~ oI;Jerativa» . L'azione ogni caso, ha dichiarato che ni. Se accetteranno di del leader dell Ue convocato ~ella ~ISSI?ne, h~ am~esso Bruxelles si aspetta molto ritirare tutti o buona per la serata. Il funZIOnano, aVVIene «In un dal summit di giovedì: «Il
parte dei 3.000 emendamen- contes~ cOII~ples~o» in cui. si consiglio europeo di questa ti, allora sarà possibile fare Tsipras, Juncker son? gm venficatI attacchI a settimana deve dare una approvare in tempi brevi il e la proposta greca ~aVl e~r~pee e questo rend~ risposta efficace, perché «la disegno di legge e assumere ImpOSSIbIle escludere. che Cl parte esterna del nostro la-tutti i 100.000 precari in at- Ai ministri dell'Economia e poss~no essere «effettI c~lla: voro funziona solo se contesa. Altrimenti le assunzio- delle finanze di Eurolandia, terah» durante le operazIOID giunta con una strategia inni saranno non più di 30.000, al presidente della Commis- di salvata~gi? c~e verranno terna efficace, perché quando cioè le persone necessarie per sione Ue, Jean Claude Jun· co~dotte. LoblettIvo, come ha la gente disperata bussa alla rimpiazzare quelle che vanno cker, e ai rappresentanti di spIegato l'alto rappresentan- nostra porta, non possiamo in pensione. In ogni caso, a Fondo monetario internazio- te per la politica estera Ue evitare la domanda su come decidere sarà il parlamento, o naIe e Banca centrale euro- Fed~ri<:a Mo,gherini, :<llon accoglierla in Europa». meglio il senato, che da oggi pea, il premier greco Alexis sono l mIgrantI, ma quelli che riprenderà l'esame del prov- Tsipras si è presentato con fanno soldi sulle loro vite». La vedimento. Matteo Renzi, un piano di riforme che per piattaforma di comando e copresidente del consiglio, pro- la prima volta è stato ritenu- ordinamento sarà la portaerei va a pigiare il pedale dell'ac- to incisivo e credibile. Tanto Cavour che avrà anche la funceleratore sulla riforma più che il commissario Ue per gli zione di un ospedale navigante contestata senza per questo affari economici e monetari per soccorrere i migranti. Sono ricorrere al voto di fiducia, che Pierre Moscovici e lo stesso quattordici i paesi che parteresta possibile, anzi, ancora Juncker, che si erano dichia- ciperanno, anche se non tutti probabile. Ma se sulla scuola rati scettici sulla possibilità con uomini: Italia, Regno Unile opposizioni sono compatte e di un'intesa in tempi rapidi, to, Germania, Francia, Spagna, decise a vendere cara la pelle, si sono ricreduti: l'accordo Slovenia, Grecia, Lussemburcosì come sono compatte le con la Grecia si farà, anche go, Belgio, Finlandia, Ungheria 32 associazioni di professori, se non subito. L'Eurogruppo Lituania, Paesi Bassi e Svezia. studenti e genitori che han- ha annunciato che l'intesa In tutto, sono già stati messi a no chiesto al parlamento di si troverà in settimana e ha disposizione 5 navi da guerra, «evitare forzature o ricatti», fatto sapere che saranno ne- 2 sottomarini, 3 aerei, 2 droni e sull'Europa e l'immigrazione cessari nuovi incontri. Ma 3 elicotteri. Quanto al sostegno l'azione del governo comincia ormai il più sembra fatto, dell'Onu per l'eventuale ulte~ produrre qualche risultato. come ha fatto sapere, il nu- riorepassaggiodell'operazione E di ieri, dopo l'incontro bila- mero uno dell'Eurogruppo a una «fase due»che vada oltre terale di domenica all'Expo Jeroen Dijsselbloem. Che le operazioni di intelligence, 2015 tra Renzi e il presidente nel pomeriggio di ieri, prima training e salvataggio di mifrancese François Hollande, che cominciasse il vertice dei granti, Mogherini ha ribadito la notizia che la missione na- capi di stato e di governo, ha la disponibilità del Consiglio vale messa in piedi dall'Unio- partecipato a un nuovo in- «a sostenere l'eventuale gone europea per combattere i contro Ue-Bce-Fmi al quale verno di unità nazionale», non trafficanti di uomini nel Sud hanno preso parte Juncker, soltanto <<per quando riguarda del Mediterraneo diventerà il presidente della Bce Mario il tema delle migrazioni ma operativa nel mese di luglio. Draghi, il direttore del Fmi anche altre questioni su cui Ed è sempre di ieri la notizia Christine Lagarde e il pre- riterranno di averne bisogno, che, dopo l'assalto domenicale sidente del Consiglio europeo come la sicurezza». Quanto all'arma bianca del sindaco di Donald Tusk. alle Nazioni Unite, «non solo Roma Ignazio Marino con- Migranti, in luglio la missione io personalmente ma anche tra la destra del predecessore Ue. Mogllerini esulta molti ministri Ue lavoriamo GianniAlemanno,l'assesso- La missione navale Ue da settimane aNew York» per re delegato ai trasporti Guido contro il traffico di migranti ottenere l'avallo Onu alla misImprota ha deciso di dimet- nel Mediterraneo sarà ope- sione, che è comunque <<legato tersi perché, ha spiegato, «si rativa a partire dalla prima all'evolvere della situazione sapeva che la mia esperienza, settimana di luglio ma biso- in Libia». Si è anche materiae lo dissi anche in tempi non gnerà attendere il 20, quando lizzata, in vista del prossimo sospetti, era da considerare a i ministri degli Esteri torne- vertice dei capi di stato e di termine». È stato, insomma. ranno a riunirsi in Consiglio, governo di giovedì e venerdì un avvio di settimana inten- perché il coInandante Enrico prossimi l'attesa soluzione so, sia sul fronte interno sia Credendino presenti ai Ven- di compromesso sulle quosul fronte internazionale. tatto i primi elementi sull'av- te di rifugiati da assegnare Dove, a dominare la scena, vio dell'operazione. In quella ai singoli paesi dell'Unione è stata la difficile soluzione occasione, secondo quanto ha europea. I profughi che ladel caso Grecia affidata pri- riferito un responsabile della sceranno l'Italia e la Grecia
saranno 40.000, ma saranno Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
nQ afiSunte dal sindaco e dal l'd"., ha detto' lttiptota.Èl sta~o poi Marino, nelco:rso di un h).contro con le forze di IllaW'Oratiza, a sottolineate: (<Credodawel"o tan.to in voi, abbiamo una squadra straordinaria: dobbiamo sòlo fare lo sforzo di lavorare dì più come una squadra, scambiarci le informazioni, avere fiducia reciproca. Ma voglio vedere visi stlr:ridenti,' persone che cì credono veramente», ha detto. Tanto per ribadire, malgrado l'annuncio di Marla Elena Boschi sul possibile scioglimento del consiglio comunrue per infiltrazioni mafiose, che il sindaco vuole andare avanti «fino al 2021l».
-Renzi e i sondaggi negativi. Per Ixè Pd in forte discesa
Marino, insomma, resiste, cosÌ come resistere fino al 2Q18Renzi,.in~
ha detto ftnora,dei. sQndaggi, o negativi che siano. Certo è
ieri Ixè ,ha tirato una l'ltangata capo e Collo al premier,pel'ché il
dato:.in.caloal.33,8% contro.il dellasorsa settimana. Il cen·
nelsuo.COUl,Hles&o scende O,7%,deiconsensi a.138,6%vistp.
&1 perde lo O,4%(dl,i~,6 a4,2?b)~ invece il MoVimento 5SteHe,
arriva,.~t2+} 7% ... 111 çtescitl'!: tlp,7 la Le~à (dar15~1%~.t15>§%) eil
CentrodestI'IJ(d'al ,2,3' a1:2,7%): Fi (al 9,9% contra illO%della se1#mana).n.totale del <len
toccacos\iI 34;,9%fcontro di sette gio:rni fa,
Berlusconi e Satvini lanciano la.$fifla·
Numeri chedanM speranza al cen~ trodestta. aWindomani dell'annuncio di Silvio Berlusconldel1'inténzioné di creare un gran<le contenitore di centrodestra per Fi, Lega e chiunque vogli starei. Il Cavaliere, archiviato per sempre il patto del Nazareno, ha annunciato].l grande ritorno all'op.posizione e in segreto ha incontrato adArcote il.le:adet della Lega Nord, Matteo Salyini. Che dal palco di Pontida ha pronunciato un discorso da leader di una Lega Nazionale, che vuole costruire l'alternativa a Renzi, senza veti sugli alleati.Oggi ci sarà un altro, incontro, questa volta pubblico. Per vedere, alla luce del sole, l'effetto che fa.
---@Rjprodaziane r;serllata ___
Data 23-06-2015 Pagina 3 Foglio 2/2
A LEGISLAZIONE VIGENTE GIÀ SI PUÒ ASSUMERE SU TUTTI I POSTI
Ma fare 100mila immissioni è possibile anche se la riforma non dovesse passare
DI CARLO FORTE
P: disporre le 100mila immissioni in
010 del ddl sulla scuola non è necessario cambiare l'organizzazione delle scuole. Basta applicare le leggi che già
ci sono. Per le assunzioni sull'organico di diritto, valgono le disposizioni del testo unico. E per le immissioni in ruolo aggiuntive, le disposizioni sul ricollocamento dei docenti nell'organico di fatto, contenute nel decreto legge 95/2012. L'effetto sarebbe quello di coprire il tum over e di assorbire nell'organico di fatto i docenti che vengono assunti annualmente con i contratti di supplenza, stabilizzandoli secondo le necessità. I numeri ci sono. Secondo il servizio studi della camera dei deputati, le assunzioni da effettuare sull'organico di diritto sarebbero oltre 50mila. Si tratta di posti vacanti e disponibili a vario titolo, tra i quali rientrano anche i posti lasciati liberi dai docenti che andranno in pensione dalI o settembre prossimo. Le assunzioni a tempo indeterminato sulle disponibilità dell'organico di diritto, dunque, proprio perché su posti vacanti, non farebbero altro che coprire l'esistente. E non necessiterebbero di alcun provvedimento di legge aggiuntivo.
Le restanti 50mila assunzioni, invece, potrebbero essere disposte compensando almeno in parte le supplenze annuali e temporanee fino al termine delle attività didattiche, applicando le disposizioni che regolano le utilizzazioni dei docenti senza sede. Nel successivo anno scolastico, l'amministrazione potrebbe procedere alloro assorbimento nell'organico di diritto, tramite la riassegnazione delle cattedre lasciate libere dai docenti che andranno in pensione. Oppure potrebbe riversarle nell'eventuale organico aggiuntivo. Ad ogni buon conto, anche se le 50mila assunzioni aggiuntive non dovessero trovare una tempestiva collocazione nell'organico di diritto, i docenti in più andrebbero a svolgere le stesse funzioni dei docenti aggiuntivi previsti dal disegno di legge. In entrambi i casi, infatti, verrebbero as-
segnati alle istituzioni scolastiche e potrebbero svolgere attività aggiuntive di insegnamento oppure potrebbero essere utilizzati per le sostituzioni dei docenti assenti. In alternativa o in aggiunta a queste mansioni, i docenti interessati potrebbero essere utilizzati anche in compiti di collaborazione con il dirigente scolastico. Insomma, è già tutto pronto: non occorre cambiare nemmeno un comma della legislazione vigente per fare tutto ciò.
Quanto alla normativa in dettaglio, le disposizioni da applicare sono quelle contenute nel comma 17 dell'articolo 14 del decreto legge 95/20102. Il dispositivo prevede una serie di ipotesi tassative, per ricollocare nell'organico di fatto i docenti in più rispetto all'organico di diritto. Prima di tutto l'amministrazione deve provare a utilizzarli nella classe di concorso di appartenenza, qualora, in sede di organico di fatto dovesse liberarsi una cattedra utile. Se ciò non dovesse avvenire, l'ufficio scolastico deve provare ad utilizzare il docente in altre classi di concorso per le quali risulti in possesso dell'abilitazione in aggiunta all'abilitazione della classe di appartenenza. Se nemmeno questa ipotesi è percorribile, l'amministrazione deve provare a ricollocare il docente interessato secondo il titolo di studio posseduto. illtima ipotesi, l'ufficio deve procedere ad utilizzare l'insegnante su eventuali spezzoni oppure, in ultima istanza, deve assegnarlo in rete ad un gruppo di scuole per provvedere alle sostituzioni. In definitiva, dunque, nessun docente in più rimarrebbe senza far nulla.
L'ipotesi dello scorporo delle assunzioni, peraltro, oltre ad andare incontro alle proposte di sindacati, associazioni e della minoranza parlamentare, sembrerebbero anche in linea con l'orientamento della Cei, manifestato da suo presidente, cardinal Bagnasco: «Non ci si deve far prendere dalla fretta. Se poi ci fossero all'interno dei provvedimenti urgenze particolari, .nulla vieta che si possano scorporare».
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Data 23-06-2015 Pagina 45 Foglio 1
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Data 23-06-2015 Pagina 45 Foglio 1
Oggi al senato il maxiemendamento che mcrive la riforma della scuola. Ci sarà il voto di fiducia
Renzi spacchetta le assunzioni Subito 50 mila contratti con le vecchie regole, gli altri slittano
DI ALESSANDRA RICCIARDI
Rinviare le assunzioni di un anno non serve. Politicamente e giuridicamente, meglio
procedere subito, anche se, dal punto di vista pratico, non tutte scatteranno dal prossimo primo settembre. L'ennesima mediazione spuntata ieri a Palazzo Chigi sulla riforma della scuola, accantonata -pare- definitivamente l'iniziale ipotesi avanzata dal premier Matteo Renzi di rinviare tutto di un anno, parla di una metà delle assunzioni, circa 50 mila, da fare subito per questo settembre su tutti i posti vacanti e disponibili, e non solo a copertura del turo over, utilizzando le vecchie regole, e dunque lo scorrimento delle graduatorie. L'altra metà invece andrebbe più in là di qualche mese, con decorrenza giuridica sempre dal primo settembre, ma presa di sede e stipendio da novembre almeno. Per queste, legate all'organico dell'autonomia, si applicherebbe il sistema della chiamata diretta sui nuovi ambiti territoriali previsto dalla riforma. La mediazione sarà contenuta nel maxiemendamento che i relatori della riforma al senato, Francesca Puglisi (pd) e Franco Conte (Ap), depositeranno oggi in commissione istruzione al senato. E su cui il ricorso al voto di fiducia pare ormai certo. Una mezza vittoria per entrambi i fronti, quello della maggioranza e della minoranza interna al Pd: la prima voleva che non ci fossero assunzioni senza la riforma, la seconda si batteva per farle tutte e senza che la Buona scuola fosse legge. D'altra parte le immissioni in ruolo andavano fatte comunque, anche per evitare ulteriori azioni risarcitorie, con probabile soccombenza
dell'amministrazione, da parte dei docenti precari con più di 36 mesi di servizio alle spalle. Ed è una buona ragione tecnica, non bastasse quella politica di non lasciare sulle barricate i precari della scuola, dopo averli illusi di una stabilizzazione dietro l'angolo, e al tempo stesso di darla vinta a minoranza interna e sindacati. Che allo slittamento avevano brindato.
n maxiemendamento dovrà anche indicare gli altri punti di mediazione, dalla valutazione dei docenti al prossimo concorso. Se dal comitato di valutazione è data per certa l'uscita di scena di genitori e studenti, il concorso del 20 16 potrebbe avere una corsia preferenziale per i precari della seconda fascia di istituto, quelli che sono rimasti fuori dalla stabilizzazione. Corsia che potrebbe concretizzarsi in un super punteggio da assegnare nel concorso, con quota di posti riservata, o addirittura in un esame semplificato. «I centomila precari da assumere sonQ utilizzati come una clava per imporre scelte inutili o dannose», attacca Walter Tocci, deputato della minoranza Pd e componente della VIT commissione. «A proposito di disinformazione sulla riforma della scuola, riterrei il ricorso alla fiducia un abuso e una dichiarazione di guerra. Chiaro?,., rincara la dose l'altro senatore della minoranza dem, della commissione VIT, Corradino Mineo. «Per quello che ci riguarda è del tutto evidente che se la riforma passa, ci saranno 100 mila assunzioni, se la riforma non passa o non passa in tempo, le assunzioni saranno quelle del turo over, che sono circa 20-22mila persone», diceva nelle stesse ore Renzi. Difficile credere che l'intesa ci sia già.
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Data 23-06-2015 Pagina 46 Foglio 1
Per la prima volta, il testo da tradurre è stato preceduto da un'introduzione di contesto
Maturità classica., aria di riforma Il futuro deUe lingue passa per una didattica laboratoriale
DI EMANUELA MICUCCI
Novità a sorpresa quest'anno nella seconda prova al liceo classico. La temuta
versione di latino proposta dal Miur è preceduta, per la prima volta, da una breve introduzione che contestualizza il brano di Tacito sugli ultimi giorni di Tiberio che i maturandi dovevano tradurre. Una novità che sembra anticipare quella riforma della seconda prova della maturità classica su cui si discute da anni e che sembra essersi arenata al dicastero di viale Trastevere a proposta ormai pronta.
Il nuovo format per la versione di latino e greco prevede un testo da tradurre, ma anche da commentare e contestualizzare sulla scia di quanto già si fa alle Olimpiadi nazionali di linguee civiltà classiche. Un restyling che dovrebbe contribuire anche ad aumentare le iscrizioni al liceo classico, crollate negli ultimi anni dal 9% degli iscritti alle superiori della fine degli anni '90 al 5,8% dell'anno scolastico 2015-16, con punte del 3,5% in Emilia-Romagna. Passan-
do ai 65mila iscritti al primo anno nel 2007 ai 31mila del 2014. Questa, infatti, è stata una delle richieste pressanti emerse in un recente seminario sul «Futuro del liceo classico», organizzato alla Camera da Elena Cente-
mero, responsabile Scuola di Forza Italia. Dove, accanto una serie di buone prassi, la proposta più suggestiva è stata lanciata da Mariarosa Mortillo, docente del convitto nazionale nel Vittorio Emanuele II di Roma: «Inserire il classico tra i beni immateriali dell'umanità dell'Unesco».
Con forza è emersa la necessità di passare da
una versione radiografica del testo, centrata sulle capacità logiche e analitiche, a un'analisi del testo che affianca alla traduzione un commento e un'analisi filologica e culturale che permetta allo studente di valorizzare ciò che ha capito della cultu~· ra classica e la sua capacità ermeneutica, interpretativa, di lettura del messaggio del brano tradotto. «Una riforma della seconda prova della maturità classica che - sottolinea Centemero - diventa lo strumento per ripensare lo studio del latino e greco, per innovare la didattica delle due disciplina che metta al centro la conoscenza prima della cultura e della civiltà antica e poi degli aspetti linguistici e filologici».
Una nuova didattica del lingue classiche dove un ruolo importante sarà ricoperto dalla didattica laboratoriale già sperimentata con successo in molte scuole, come il Galvani di Bologna, dove latino e greco vengono insegnate come se fossero lingue moderne, o il Tasso di Roma, dove si coinvolgono gli studenti in laboratori teatrali.
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.li ,di,rig!F.,~te" .i!'<f'l le iF{~~ ~,1,on~ df.tl ,1"~~,d;lU/H} "UH'HJ
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c-hof! f,!,E!sE.ei!'~[~!F;ì.!E.
Data
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Foglio
23-06-2015 46 1
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Assunzioni subito, ecco. il decreto della sinistra
DI EMANUELA MIcucCI
Suttavolodel miiùstro dell'istruzione StefaniaGiaJ.l.. nini il decreto per l'assunzione a settembre di lOOmila . dòcenti è arrivato giovedi scorso. È iLtesto di decreto acritto·dal senatore Walter To.cci,ene conCorradino MinnèO è tra. i dùeoppositori interni Id Pd in CoD1ltlÌS"
'sione istruzione del senato, e pubblicato sul suo sito . web (~per dimostrare a tutti»~ spiegà, «la fattibilità deDa nostra. proposta>,. di <<procedere comunque ad attuare la decisione del governo di chiamare gli iscritti alle graduatorie a .esaurimento,.i vincitori e gli idon.ei deD'ultimo concorso», Nel testo llel decreto legge 'fucci si propone un piano plnrieunale diassuuzioni. E si autorizza il Miur per l'anno scolasticò 201512016 ad attuare «un piano straordinario di assl;IDzioni a tempo indeterminato di • personale docente ed. educativo perle istituziOniseola~ stiche statali di ogni ordine e grado, per la copertura dei posti vacanti e disponibllineD'organico deD'autonoIllÌa>" Determinato Per i soli .posti per il poterizia.,nento entro Io.giorni deD'entra.ta in vigore del dÌ: «srilla basedeDe .indicazioni fornite·dalle scuole». I vincitori e gli idonei del concorso 2QI2 hanno la precedenza nelle assunzioni rispetto agli iscritti nelle .graduatorie ad esaurimento CGae) delpèrsonale docente: sonoassunti,.nelIaregione . neDacriÌ graduatoria di merito sono iscritti, nel limite deI. 50% dei postivaeanti edisponiblli dell'organieo dell'autono. 'individuati a livello p,.,vinciale~ NeI restarite
.50lJtr di pOsti sono .~IìIlti.i dQèenti delle Gae."Clìi'ROO .• accettala di assunzione .è .csclnsQ dal
Data 23-06-2015 Pagina 47 Foglio 1
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Data 23-06-2015 Pagina 47 Foglio 1
Il ministero dell'istruzione anticipa la riforma e bypassa quanto prevede il contratto
Mobilità ko pure alle superiori Trasferimenti sbagliati per gli insegnanti della Dop
DI CARLO FORTE
Il ministero dell'istruzione ha sbagliato anche i trasferimenti dei docenti in esubero della seconda
ria di II grado. È quanto si evince dalla consultazione degli esiti della mobilità a domanda degli insegnanti delle scuole superiori. Che sono stati resi noti dall'am-mini strazio-ne scolastica il 16 giugno scorso. Fidan-do sull'appro-vazione del disegno di legge sulla scuola, che sembra esse-re destinato a slittare di un anno, l'amministrazio-ne ha omesso di applicare le disposizioni contrattuali sulla cosiddetta dotazione organica provinciale (Dop): una graduatoria di docenti di ruolo, in esubero sull'organico di diritto, che vengono ricollocati in organico di fatto tramite le utilizzazioni. E anziché trasferire d'ufficio gli ultimi in graduatoria, come prevede il contratto, il dicastero di viale Trastevere ha prima trasferito tutti i docenti della Dop, direttamente sul codice della provincia, e poi ha assoggettato al trasferimento d'ufficio i docenti con più punti anziché gli ultimi. Come se si
""{l{ii:~~dto l'ro,S'fo .. . r~"n~ntQd~",fficio ·su.sedèill:Qn.solo
ttompQrld: la lesione del difitto in sé,ma rischia di avere conseguenze su tutta la .vita laporativ4degli
interessati
trattasse dei di neoimmessi in ruolo.
Secondo quanto ri· sulta altalia Oggi, l'operazione sarebbe stata effettuata per anticipare gli adempimenti di attuazione della riforma. Per evitare di farsi trova-re impreparati. Resta il fatto, però, che la riforma non è ancora entrata in vigore. E con ogni probabilità non entrerà in vigore prima di un anno. Nel frattempo la normativa di riferimento è ancora quella contenuta nel contratto sulla mobilità. In buona sostanza, dunque, l'anticipo della riforma, già di per sé non legittimo (anche se la riforma fosse stata approvata in tempi brevi) lo è ancora di pi ù adesso che il governo ha deciso di rallentare la marcia. Tanto più che, comunque vadano le cose, ormai non si fa più in tempo a partire con le novità già dal 10 settembre. Resta il fatto, però, che i trasferimenti d'ufficio dei docenti della Dop delle secondarie di I e II grado sono sbagliati. E per evitare l'insorgenza dell'ennesimo contenzioso seriale, con sicura soccombenza dell' amministrazione, il ministero, usando il cosid-
detto potere di autotutela, dovrebbe avere tutto l'interesse a rimettere le cose a posto. La mancata applicazione della disciplina sul trattamento degli esuberi determina infatti l'insorgenza di due situazioni lesive, tutelabili in giudizio.
La prima è quella dei trasferiti d'ufficio che si trovano ai vertici delle graduatorie Dop. E la seconda è quella degli ultimi, che sono stati esclusi dal trasferimento d'ufficio per errore. I primi in graduatoria avrebbero avuto diritto a rimanere nella dotazione organica provinciale (la Dop). E grazie a questa particolare situazione giuridica, avrebbero avuto titolo a giovarsi della disciplina delle utilizzazioni così come ridefinita dall'articolo 14, comma 17 del decreto legge 95/2012. Che consente ai titolari sulla Dop di vantare il diritto ad essere ricollocati anche sulla base del mero titolo di studio. Va detto subito che si tratta di un'ipotesi residuale, che può concretizzarsi solo se l'interessato non può essere utilizzato nella propria classe di concorso oppure in altre classi di concorso per le quali possieda l'abilitazione. Ma costituisce comunque un vantaggio rispetto ai docenti che non versano in tale situazione. In molti casi ha consentito la piena ricollocazione su altre classi di concorso, mentre, prima dell'avvento
del decreto legge 95/2012, gli interessati erano spesso costretti ad essere utilizzati su spezzoni e, per le restanti ore, a fare da tappabuchi per sostituire i colleghi assenti.
La mancata permanenza sulla Dop, dei primi in graduatoria, dunque, lede gli interessi di questa particolare categoria di docenti, che si vedranno precludere la possibilità di essere utilizzati sulle classi di concorso per le quali possiedono il titolo di studio, ma non l'abilitazione. La seconda situazione potenzialmente lesiva è quella degli ultimi in graduatoria. E cioè dei docenti che avrebbero avuto diritto al trasferimento d'ufficio e, invece, ·soIil!orimasti nella Dop. Anzi, sono stati trasferiti d'ufficio sul codice della provincia. Il mancato trasferimento d'ufficio su sede non solo comporta la lesione del diritto in sé, ma rischia di avere conseguenze su tutta la vita lavorativa degli interessati. Il disegno di legge sulla scuola, infatti, prevede che i docenti che non chiederanno di essere trasferiti non saranno collocata negli albi .. E manterranno il diritto alla titolarità della sede in cui prestano servizio anche dopo l'entrata in vigore della riforma.
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Supplemento a cura di ALESSANDRA RICCIARDI
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Supplenze e blocco contratti, la Corte costituzionale rinvia tutto
DI ANTIMO DI GERONIMO
L a Corte costituzionale ha rinviato la causa sulla questione della reiterazione dei contratti a termine. Il rinvio è stato disposto il
17 giugno scorso con un decreto emanato dal presidente, Alessandro Criscuolo. Rinviata a data da destinarsi anche la discussione della causa riguardante il blocco dei contratti nel pubblico impiego.
Una vera e propria boccata d'ossigeno per il governo Renzi. Che con ogni probabilità, se la Consulta si fosse pronunciata su queste due materie, avrebbe dovuto mettere il turbo per assumere i docenti precari che hanno lavorato più di 36 mesi su cattedre vacanti.
E forse avrebbe dovuto anche trovare i soldi per rinnovare il contratto ai dipendenti pubblici, le cui retribuzioni sono ferme dal 2009. Va detto subito che sul blocco dei contratti l'esito della causa è tutt'altro che scontato. Ma sulla faccenda delle assunzioni dei precari della scuola, l'esito lo ha già scritto a chiare lettere la Corte di giustizia europea, alla quale la Consulta si era rivolta tempo fa per chiedere lumi.
I giudici di Bruxelles hanno spiegato, infatti, che l'ordinamento comunitario non consente agli stati membri di fruire della reiterazione dei contratti a termine sui posti vacanti senza fissare un limite e, soprattutto, senza prevedere un indenniz-
zo al superamento del limite prefissato. La Corte costituzionale, dunque, non potrà fare altro che conformarsi dichiarando incostituzionale la norma italiana che lo consente.
Perché ciò che non è compatibile con l'ordinamento comunitario non lo è nemmeno con la Costituzione. Il contrasto nasce dall'articolo 117 della Carta, che prevede l'inserimento «a pettine» delle norme comunitarie nella nostra Costituzione. E dunque, la norma interna che risulti incompatibile con il diritto còmunitario è, automaticamente, incostituzionale. Va detto, inoltre, che le sentenze della Consulta valgono per tutti (salvo che per i rapporti già esauriti).
E quindi, se la Corte dichiarerà incostituzionale legge 124/99, nella parte in cui non fissa un limite per la reiterazione delle supplenze annuali e, soprattutto, non determina un indennizzo al superamento di tale limite, il governo non potrà fare altro che prenderne atto e comportarsi di conseguenza.
Il che vuole dire che l'amministrazione. scolastica dovrà necessariamente disporre le immissioni in ruolo su tutti i posti vacanti (50mila).
Il precariato scolastico, infatti, è composto da docenti che insegnano da molti anni. E dunque, la maggior parte di loro ha già collezionato anni di supplenza anche su posti vacanti (fino al 31 agosto).
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Data 23-06-2015 Pagina 47 Foglio 1
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Via le ditte esterne dalle scuole, alle pulizie ci pensino i bidelli
DI FRANCO BASTIANINI
Non più squadre di pulizia esterne operanti nelle scuole per effetto di apposite convenzioni stipulate dai dirigenti scolastici con le ditte
di pulizia. Con l'inizio del prossimo anno scolastico le pulizie nelle scuole potrebbero tornare ad essere di esclusiva competenza dei collaboratori scolastici dipendenti dall'amministrazione scolasticà. E quanto potrebbe succedere se venisse approvato un emendamento presentato da un folto gruppo di deputati appartenenti al M5S, primo firmatario Luigi Gallo, nell'ambito dell'esame tuttora in corso presso la I Commissione affari costituzionali, del disegno di legge recante deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche, disegno di legge già approvato dal Senato lo scorso 30 aprile. La proposta emendativa prevede appunto che a decorrere dallO settembre 2015 non potranno più essere esternalizzati i servizi corrispondenti alle mansioni spettanti ai collaboratori scolastici.
Le convenzioni per lo svolgimento di tali servizi in corso alla data di entrata in vigore della presente legge conserveranno invece la loro efficacia fino alla loro scadenza e non potranno essere rinnovate né prorogate.Per quanto riguarda il personale che a tutt'oggi è utilizzato in compiti di pulizia nelle scuole in forza delle stesse convenzioni stipulate ai sensi della norme di cui
all'articolo lO, comma 3, del decreto legislativo lO dicembre 1997, n. 468, e successive modificazioni, vigenti alla data di entrata in vigore della presente legge, e in base ai livelli retributivo-funzionali di cui all'articolo 16 della legge 28 febbraio 1987, n. 56, e successive modificazioni, assunto anche con contratti di collaborazione, nonché i lavoratori impegnati in lavori socialmente utili, riconducibili a funzioni di assistente amministrativo o tecnico nelle istituzioni scolastiche statali, occupati, sempre alla data di entrata in vigore della presente legge, da almeno tre anni in attività di collaborazione coordinata e continuativa nelle medesime istituzioni scolastiche statali, la proposta emendativa ipotizza un loro inserimento, a domanda, nell'ambito delle graduatorie provinciali del settore scolastico in virtù del servizio prestato presso le scuole da almeno tre anni e con modalità di inserimento da calcolare in base alla metà del punteggio di servizio prestato rispetto a quello del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario già inserito nelle graduatorie.
Anche se quest'ultima parte della proposta emendativa appare molto debole, è fuori dubbio che l'iniziativa dei deputati del M5S costituisce un interessante contribuire per favorire la soluzione di un problema che si trascina da anni legato appunto alla parziale, ancorché discutibile esternalizzazione dei servizi di pulizia e al conseguente utilizzo nelle scuole degli ex lavoratori.
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Data 23-06-2015 Pagina 48 Foglio 1
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Data 23-06-2015 Pagina 49 Foglio 1
Lo stanziamento per l'autonomia segna un +66%. Un milione per la Giornata della scuola
Bullismo a risorse dimezzate Annunciati 2 mln, il ministro dell'istruzione ne stanzia uno
DI EMANUELA MICUCCI
Il piano nazionale contro bullismo e cyberbullismo perde 1 milione di risorse del Miur. Nel decreto che
finanzia per il 20 15 l'arricchi -mento dell'offerta formativa e l'autonomia scolastica (ex legge 440), firmato 1'11 luglio del ministro dell'istruzione Stefania Giannini, infatti, si stanzia solo 1 milione di euro per il contrasto del bullismo, contro i 2 milioni annunciati dallo stesso ministro poche settimane fa alla presentazione delle linee di indirizzo sul contrasto del fenomeno. Risorse dunque dimezzate. O notevolmente ridotte poiché, secondo quanto risulta a ItaliaOggi, i fondi realmente disponibili per questo scopo erano 1 milione e mezzo. Ma evidentemente poi, all'atto pratico, le priorità sono state altre in un decreto che nel suo com-
plesso aumenta i fondi per l'autonomia del 66% rispetto al 2014. In totale, infatti, vengono stanziati 93,2 milioni di euro.
La maggior parte delle risorse, oltre 51 milioni, sono destinate al capitolo studenti. Più di 2 milioni vengono stanziati per l'inclusione scolastica degli alunni con disabilità. Ci sono 500.000 euro per l'Insegnamento dell'italiano agli studenti figli di migranti e 2,5 milioni per la scuola in ospedale e l'istruzione domiciliare, che lo scorso anno ha offerto una risposta a 74.000 ragazzi coinvolgendo 4.000 docenti. Fra le novità assolute del decreto, l'iniziativa Scuole accoglienti, cioè 1 milione di euro per recuperare spazi inutilizzati e farne laboratori e cantieri di creatività; 3 milioni per la conoscenza del Made in Italy; 400.000 euro per le prime summer
schools destinate alle eccellenze. Due milioni vanno al contrasto della dispersione scolastica.
Un milione è destinato all'organizzazione da parte degli studenti di una Giornata Nazionale della Scuola. Con 19 milioni si finanzia l'alternanza scuola lavoro, che con La Buona Scuola dovrà essere garantita a tutti gli studenti del triennio finale delle superiori. Il decreto infatti riguarda molti degli ambiti dell'offerta formativa disegnata dalla riforma della scuola, ferma in Commissione Istruzione del Senato.
In questo senso il Piano nazionale per lo sport a scuola raddoppia i fondi: 2 milioni. E sono destinati più di 5 milioni ad un Programma nazionale per la promozione dell'educazione alimentare; 2 milioni per la promozione dell'educazione teatrale, una novità; 1 milio-
ne per la diffusione della musica; 3,4 milioni per la promozione della cittadinanza attiva e dell'educazione alla legalità. Non solo.
Al centro della formazione dei docenti viene messo il Clil con oltre 3 milioni e sarà creata una piattaforma web per la governance della formazione dei docenti, obbligatoria con La Buona Scuola. Infine, più di 25 milioni sono destinati alle scuole. Di questi 7,5 serviranno per la realizzazione dell'autonomia e all'innovazione tecnologica, 1 milione per l'accompagnamento all'attuazione del Piano Scuola digitale, 100.000 euro per i laboratori tecnologici.
E 3 milioni del finanziamento aggiuntivo del funzionamento delle scuole istituiscono il nuovo fondo ad hoc per supportare gli istituti in caso di emergenze, ad esempio gravi atti di vandalismo.
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ilizia, ecco ripartiti i 100 milioni per gli interventi alle superiori
·DI EM.t\NUELA MICUCCI
Entro fine mese si completeranno i passaggi necessari alla pubblicazione del provvedimento».
«Intanto, «sul sito italiasicura. goverrw.it è già pubblicata la ripartizione delle risorse per ogni provincia». Giro di boa per gli interventi di edilizia scolastica nelle scuole superiori.Ad annunciarlo è Laura Galimberti, coordinatrice della struttura di missione della presidenza del consiglio dei ministri per l'edilizia scolastica, commentando l'approvazione, giovedì scorso, in Conferenza Stato - città ed autonomie locali del decreto della presidenza del consiglio dei ministri (Dpcm) che sblocca 100 milioni di euro dal patto di stabilità per province e città metropolitane, finalizzato ad opere di edilizia scolastica per il biennio 2015-2016. Cinquanta milioni per ciascuna annualità che rappresentano «un ulteriore impulso dedicato specialmente alle scuole superiori, per permettere alle amministrazioni di riqualificare il patrimonio scolastico del territorio».
n decreto attua il comma 467 della Legge di Stabilità 2015 che prevede che ai fini della verifica del rispetto del patto di stabilità di province e città metropolitane non siano considerate le spese da questi sostenute per gli interventi di edilizia scolastica nel limite massimo di 50 milioni per 2015 e altrettanti 50 milioni per il 2016. «Il compito di ripartire lè risorse - spiegano all'Upi (unione provinre italiane) - è stato operato alla struttura di missione di Palazzo Chigi a valle di un moni-
toraggio degli interventi previsti per l'edilizia scolastica sulla base delle richieste pervenute da province e città metropolitane entro un plafond predefinito a monte per ciascun ente sulla base del numero degli alunni,..
La ripartizione, ad esempio, assegna al brindisino 1 milione e 348 mila euro quest'anno e 593mila il prossimo, nel torinese arriveranno in due anni 3 milioni e 581 mila euro equamente distribuiti nel biennio, Roma e provincia 3 milioni e 319mila euro il primo anno e su 3 milioni e 410mila euro il secondo. Nel milanese sono previsti interventi per 2 milioni e 22mila euro nel 2015 e 2 milioni e 308mila euro nel 2016. In Campania superano il milione di risorse Caserta e Salerno ma solo per quest'anno, oltre 3 i milioni annuali per Napoli. Se nel palermitano si riceveranno 1 milione e 149 mila euro nel 2015 e 1 milione e 284 mila nel 2016, nel catanese e nel siracusano le risorse arriveranno solo quest'anno per oltre un milione ciascuno. Zero risorse nel 2016 anche a Prato, che nel 2015 otterrà 204mila euro.
La ripartizione è stata effettuata in base a una riIevazione informale preliminare presso gli enti che ha prospettato richieste superiori alla disponibilità di legge. Così il 27 aprile la struttura di missione con una nota ha invitato le province a individuare interventi ordinari secondo le loro priorità. Alcune li hanno presentati inferiori agli importi attribuiti: le quote non richieste quindi sono state ripartite proporzionalmente per anno tra le amministrazioni con intervento più costoso.
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Data 23-06-2015 Pagina 49 Foglio 1
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Data 23-06-2015 Pagina 50 Foglio 1
L'ESPERTO RISPONDE/Un dirigente ha chiesto collaborazione per l'autovalutazione
Le 18 ore di servizio si fanno solo se cf sono le lezioni Il caso di un insegnante rientrato dall'anno sabbatico
Se manca un commissario agII esami di stato
Se manca un docente nella commissione degli esami di stato delle scuole superiori chi deve nominare il sostituto?
Valerio Cilibrizzi Napoli
Se si tratta di un commissario esterno, la nomina è di competenza dell'ufficio scolastico. Se si tratta di un commissario interno, la competenza è deldirigente scolastico. Si veda la nota dell'ufficio scolastico regionale per la Campania, ambito territoriale di Napoli, prot.n. 897811 del 3 aprile 2013.
Antimo Di Geronimo Chi non fa gli esami rimane a casa
II dirigente della mia scuola pretende che anche i
docenti non impegnati negli esami di licenza media debbanò venire a scuola durante gli esami per 18 ore senza avere diritto allo straordinario. Percdhé argomenta che c'è comunque l'obbligo a realizzare la prestazione.
lettera firmata
La pretesa è illegittima. A questo proposito, il Tribunale di Trento, con una sentenza emessa il 31 23 gennaio 2004 ha chiarito che:«In difetto di una delibera da parte del collegio dei docenti di programmazione di determinate attività in concomitanza con lo svolgimento degli esami ( .. .),gli insegnanti non nominati nelle commissioni d'esame non sono tenuti ad essere presenti a scuola ... ».
Oltre tutto, traUandosi di prestazioni non dovute, le
ore così prestate vanno retribuite a parte.
Ciò in forza del fatto che, sempre secondo il Tribunale di Trento: «Se per l'attività svolta quale componente di una commissione d'esame non compete alcun compenso aggiuntivo, non si ravvisa invece ragione alcuna perché anche le attività funzionali all'insegnamento, che obbligo di servizio non sono, debbano essere svolte senza che l'insegnante riceva il giusto compenso.».
CarloForte Correzione compiti, come fare alla maturità
VorreI sapere se m sede di esame la correzione dei compiti va effettuata tramite l'apposizione di segni grafici, come avviene durante l'anno" e se c'è un tempo minimo da dedicare alla correzione di ogni sin-
golo elaborato. lettera firmata
La terza sezione bis del Tar del Lazio con la sentenza 0598012014, rifacendosi al costante orientamento della giurisprudenza, ha spiegato che: « a) i segni grafici di correzione hanno esclusiva funzione didattica, pertanto una commissione esaminatrice, il cui compito è di valutare gli elaborati dei candidati, non è tenuta ad apporli in sede di correzione; b) i tempi medi di correzione degli elaborati non sono indice significativo di superficialità o irragionevolezza, in quanto ciò che può esclusivamente rilevare a tal fine è il tempo effettivo speso dalla commissione per leggere e valutare singoli elaborati».
Carlo Forte ---© Riproduzione riservata __
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Data 23-06-2015 Pagina 9 Foglio 1 /2
Scuola, c'è la mediazione sui precari ~Maggioranza al lavoro sul maxiemendamento in vista delle prime votazioni oggi in commissione al Senato
~Spunta !'ipotesi di assumere subito i 100mila insegnanti con decorrenza però settembre 2016. Resta possibile la fiducia
LE RIFORME ROMA «Sulla scuola deciderà il Parlamento. Per quello che ci riguarda è del tutto evidente che se la riforma passa, ci saranno 100 mila assunzioni, se la riforma non passa o non passa in tempo, le assunzioni saranno quelle del tum aver, che sono circa 20-22mila persone»: così, ieri, il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha messo sulla bilancia del disegno di legge scuola i numeri dei nuovi posti di lavoro e il peso delle responsabilità di chi rema contro la sua Buona Scuola, in discussione al Senato.
Stamane, in commISSIOne Istruzione, arriverà un emendamento di sintesi dei relatori, la piddina Francesca Puglisi e Franco Conte di Area Popolare, composto da un solo articolo e che, nelle intenzioni, dovrebbe tenere conto delle richieste di modifica degli altri gruppi parlamentari. I relatori ci hanno lavorato fino a tarda sera, anche se il risultato finale dovrebbe ricalcare al 95% il testo in commissione.
Il COMPROMESSO Se in un primo momento si pensava di ricompattare la minoranza piddina rivedendo i poteri dei presidi e la durata dei loro incari-
SENATORI FRENANO
chi, e istituendo un fondo di perequazione cui destinare il 20% dei finanziamenti dei privati (che p~çe poço a Nçd), il puntq di mediazione sarebbe stato trovato suna presenza diaue insegnanti in più nel comitato di valutazione. E, soprattutto, sulle 100mila assunzioni che potrebbero anche essere fatte dal primo settembre, ma la decorrenza economica e l'effettiva presa di servizio scatterebbe un anno dopo, riservando il 50% dei posti ai 'quota 36' al primo concorso del 2016, e inserendo anche la quota di idonei del concorso del 2012 (circa 6.500 docenti). Un modo per superare la richiesta della minoranza di un decreto ad hoc sulle stabilizzazionI, sganciato dalla riforma complessiva. Punto su cui Renzi anche ieri è stato irremovibile: «E' il modello di scuola che cambia. Se rimane il sistema di oggi, non si possono assumere i 100mila professori: che cosa gli faremmo fare?». Si vedrà ora, dal numero di subemendamenti, «se c'è la volontà di approvare il testo, o se la finalità è ostruzionistica», spiegavano ieri fonti piddine. Concludendo che, in quel caso, il ricorso alla fiducia sarebbe in eludibile. A preoccupare sono soprattutto i numeri in commissione. «Ho visto una bozza, non c'è nessuna aper-
tura sulle questioni fondamentali, come il ruolo dei presidi o gli sgravi fiscali per le paritarie», ha dichiarato Corradino Mineo, della minoranza piddina, insieme con il collega Walter Tocci che ieri scriveva sul suo blog: «I centomila precari' da assumere sono utilizzati come una clava per imporre s,celte inutili o dannose».
lA CONFERMA E se fosse confermato che anche il senatore a vita Carlo Rubbia è pronto a schierarsi con i due dissenzienti, per la maggioranza in commissione scatterebbe davvero l'allarme rosso e il ricorso a maxiemendamento e fiducia sposterebbe la partita in aula, dove i numeri sono più solidi. Anche se il presidente del Senato Pietro Grasso ha già fatto sapere che rispetterà il regolamento alla lettera. Di qui la necessità di lavorare fino all'ultimo minuto utile per limare il testo e accogliere almeno alcune delle proposte di modifica della sinistra dem che dovrà votare il ddl anche alla Camera, dove non potrà essere modificata una virgola, per dare il visto si stampi in tempo utile alle nuove assunzioni. Lasciando aperta la possibilità di intervenire successivamente, con apposite deleghe date algovemo.
Soni a Oranges © RIPRODUZIONE RISERVATA
Scuola, c'è la mediazione sui precari ~l..,~~;:'=~W" ':.,~"~OWO""'"~,"'~ ~ 7'~ ~",""J=~ ~ "/'";~ \'" "~
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I La "Buona scuola" Principali norme del ddl approvato alla Camera
AlTERNANZA SCUOLA LAVORO SCHOOL BONUS E PARITARIE
CARTA DEL PROF 500 euro per l'aggiornamento
professionale attraverso l'acQuisto di libri, testi, strumenti digitali, ecc. Formazione in servizio obbligatoria
STIPENDIO INSEGNANTI
EDILIZIA SCOLASTICA Bando per costruzione di scuole altamente innovative
PIANO STRAORDINARIO ASSUNZIONI 100 mila per il 2015/2016
per coprire le cattedre vacanti e creare l'organico dell'autonomia (da GAE e vincitori concorso 2012)
Credito di imposta a165% a chi fa donazioni per nuove
scuole. Detrazioni fino a 400 euro per ogni figlio iscritto a paritarie
MATERIE POTENZIATE Primaria: musica, educazione fisica e lingue.
Medie: lingue, cittadinanza attiva e laboratori. Superiori: arte, diritto ed economia
DIRIGENTE SCOLASTICO Potrà scegliere i docenti più adatti. Gli incarichi
affidati saranno resi pubblici
ORGANICO FUNZIONALE Per evitare la formazione di classi pollaio
SCUOLA PiÙ AUTONOMA Più strumenti ai presidi per gestire le risorse
I
ANSA Le.Iltime.1Ti I
Data 23-06-2015 Pagina 9 Foglio 2/2
Stefania Giannini (foto MISTRULLI)
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Data 23-06-2015
il Giornale Pagina 6 Foglio 1 /2
Renzi piega i ribelli Pd e la spunta sulla scuola: fiducia senza sorprese Il grosso della minoranza democrat è pronta a dare il via libera alla riforma al Senato. Le minacce del premier hanno funzionato
di Laura Cesa retti Roma
a Buona scuola renziana è alla svolta decisiva: ierie ancora oggi si lime-
rà e si medierà, innanzi tutto dentro il riottoso gruppo Pd di Palazzo Madama, ma già domaniilmaxi emendamento dovrebbe essere pronto, nel qual caso giovedì - nonostante le perplessità del presidente del Senato Pietro Grasso, che vorrebbe un' intesa con tutte le opposizioni per evitarla - si voterà la fiducia. Con un secondo passaggio, altrettanto rapido, a Montecitorio la riforma dovrebbevedere finalmente laluce, e le procedure per l'assunzione dei famosi centomila pre-
Il governo accelera anche sulle unioni gay, con buona pace di Ncd
cari potranno essere avviate. A quanto pare, quindi, lafor
zatura del premier - che lasettimana scorsa ha minacciato di accantonare lariforma (e le assunzioni) fino a dopo l'estate, di fronte all' ostruzionismo strenuo delle opposizioni ma anche della sinistraPd e dei sindacati - ha funzionato, sbloccando la trattativa.
Prima di volare al vertice europeo sulla Grecia, ieri Matteo Renziè stato chiaro: o si approva di gran carriera la riforma della scuola, oppure non sarà tecnicamentepossibileprocedere all' assunzione dei l OOmilaprecari. Conlariformadelgoverno, ha spiegato «è il modello di scuola che cambia, cambia tutto il sistema, con l'introduzione dell' organico funzionale e quindi con la possibilità diaverepiùprofessori.Serimane il sistema di oggi non si possono assumere i lOOmila professori, perché non si possono
inserire nel vecchio sistema: cosa gli fai fare?». Dunque, la scelta è trai lOOmila e gliappena22milachesipotrebberoassumere «con il normale turn over», in assenza delle nuove regole. Oggi tornerà a riunirsi la Commissione del Senato, dove le opposizioni mantengono le loro valanghe di emendamenti, ma già ieri il lavoro di preparazione del testo di maggioranza da mandare al voto di fiduciaeraabuonpunto:«Dobbiamo tenere insieme tre esigenze», spiega uno dei "tessitori" dem, «chiudere lamediazione dentro il Pd, concedendo qualcosaallerichiestedimodifica spesso tutte ideologiche della minoranza; mandare alla Camera un testo non troppo modificato per evitare che si riapra il balletto lì e naturalmente mantenere i puntifermi del governo». Un lavoraccio, ma ieri si manifestava «ottimismo». Anche se, spiegava la stessa fonte, «c'è ancora da capire se la sinistra Pd sta usando questa riforma del tutto strumentalmente, e al momento della fiducia si tira indietro: c'è un gioco al tiro della corda talmente forsennato da poter di-
ventare suicida». In verità però, asentireleparole dell' excapogruppo bersaniano Speranza, il grosso della minoranza è pronto a votare la fiducia: «La riforma di Renzi va modificata», ma «se le opposizioni confermano cosi tanti emendamenti saranno loro ad imporre lafiducia». Niente barricate, insomma: l'unico che da tempo annuncia di voler rompere sulla scuola è il solito Stefano Fassin a, che potrebbe cogliere l'occasione - dopo tanti avanti e indietro - per uscire dal Pd e tornare a far coppia con Civati.
L'altro capitolo su cui Renzi vuole accelerare è quello delle unioni civili, su cui oggi torna al lavoro la commissione Giustizia del Senato. La maggioranza è divisa, con buona parte di N cd sulle barricate che promette «opposizione in Aula» per farsi portavoce delle istanzedellapiazzaanti-gaydisabato scorso aRoma. Ma la relatrice Pd Monica Cirinnà è ottimista: «I numeri li abbiamo, perché Cinque stelle e SeI sono favorevoli. E anche N cd, che darà battaglia, dice che questo non comporterà ripercussioni sull' esecutivo: la materia è fuori dal patto di governo».
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la bussola
i Le cattedre vuote Guerra di cifre tra i contendenti
a partita della scuola resta sul terreno delle assunzioni. Da una parte il governo, con il premier Ren-
zi, che ribadisce le lOOmila assunzioni se passa la riforma. Dall' altra il fronte sindacale e le associazioni della scuola Ca partire dal cartello delle 32 sigle che da tempo stanno conducendo un lavoro di accompagnamento al cammino della riforma in Parlamento ) che chiedono un decreto legge per accelerare i tem-pi. Insomma un braccio di ferro, che, se alla presentazione oggi del maxiemendamento, vedrà continuare 1'0-struzionismo delle opposizioni in commissione Cultura al Senato, rischia di trasfor-
Per i sindacati si potrebbero
assumere subito fino a 130mila
precari in attesa
marsi in uno scontro in campo aperto. Ma al di là del passaggio della riforma, nella scuola italiana a settembre vi saranno comunque posti vacanti: sono i docenti che sono andati in pensione o hanno lasciato l'insegnamento. E qui si gioca un' altra partita, almeno per quanto riguarda i numeri. «Senza riforma ci saranno soltanto le nomine per coprire il turn over: 20-22mila» dice Renzi. Ma i posti sono il doppio secondo i calcoli dei sindacati che si spingono oltre: se si dovessero coprire tutti i posti vacanti - per assenza o perché non vi è stata la nomina di docenti di ruolo -, sarebbero già ora 130rnila. Come si vede la guerra tra i due fronti si combatte anche a suon di cifre. Nel mezzo, però, resta l'attesa per decine di migliaia di precari che davvero speravano di vedere coronato il sogno di un posto di ruolo.
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Data 23-06-2015 Pagina 12 Foglio 1
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Data 23-06-2015 Pagina 12 Foglio 1 /2
Scuola, l'ultima sfida sulle assunzioni Renzi: se il Parlamento dice no addio a 100 mila nuovi prof; solo 20 mila dal turn over Notte di trattative. Il premier in pressing sui senatori: avete una grande responsabilità
_______________ mero uno di Palazzo Madama. «Per quelROBERTA D'ANGELO lo che ci riguarda è del tutto evidente che ROMA se la riforma passa, ci saranno 100mila
assunzioni, se la riforma non passa o non
"' il giorno della verità sulla riforma passa in tempo, le assunzioni saranno della "Buona scuola" firmata da quelle del tum aver, che sono circa 20-Matteo Renzi. Governo e com- 22mila persone». Niente stralcio attra-
missione hanno lavorato fino a notte, ie- verso un decreto ad hoc, conferma il seri, al maxiemendamento che dovrebbe gretario del Pd: «Le valutazioni dipendofar rientrare almeno in parte i malumori no dal Parlamento». Ancora una volta il della sinistra dem, per consentire al pre- capo del governo spiega che con il sistemier di proseguire sulla linea dura: nien- ma attuale non si possono aumentare gli te decreto perle assunzioni. Il Parlamen - organici, cosa resa possibile dalla ratio to dovrà scegliere tra la regolarizzazione della riforma, «con !'introduzione deldi 100mila precario l'assunzione di20mi- l'organico funzionale e quindi la possibila insegnanti come previsto dal tum aver, lità di avere più professori». è la sfida lanciata apertamente dal presi- E allora Renzi ha dato mandato ai suoi dente del Consiglio. Se i tremila emen- ministri di accogliere quelle modifiche damenti saranno confermati (come su- che non minano l'impianto. I relatori bemendamenti alla proposta modifica- Franco Conte (Ap) e Francesca Puglisi ta), allora il testo rivisitato arriverà spedi- (Pd) spuntano la possibilità di assumere to in aula e già dopodomani potrebbe es- anche i 6.500 docenti idonei del concorsere votata la fiducia. Contro il parere del so del 2012 (uno dei punti indispensabipresidente del Senato Grasso. li, secondo il bersaniano Gotor), l'amOre convulse, dunque, fino a quando pliamento da due a quattro dei docenti questa mattina si chiuderà la trattativa. della commissione divalutazione dei proMolti i punti accolti dall'esecutivo, che fessori, e un tetto di 100mila euro per lo può contare solo su pochi voti di vantag- school bonus, le donazioni delle aziende gio in Senato, dove comunque dovreb- alle scuole. bero registrarsi assenze strategiche nei Ma la minoranza democratica cerca di banchi diVerdini e compagni, decisi a fa- strappare più cose possibili fino a questa re il gioco dell' esecutivo. Mentre si atten - mattina, quando il presidente della comde la conferenza dei capigruppo, che - 01- missione Andrea Marcucci stabilirà itertre a fissare il calendario sulla "Buona mini per la presentazione dei subemenscuola" - potrebbe decidere anche per il damenti e il governo tirerà le somme: nel rimpasto delle commissioni, argomento caso di conferma dell' ostruzionismo, il che potrebbe convincere qualcuno anon andare oltre con il braccio di ferro. Ieri, insomma, il premier ha dato 1'aut aut, consapevole di mettersi contro il nu-
Giornata decisiva per la riforma del governo. Tensione alle
stelle, dopo la conferma del leader del Pd di voler chiedere
la fiducia. Grasso irritato
passaggio in aula per la fiducia è ormai scontato. Alla sinistra dem, l'idea della fiducia non
piace affatto. Ma non per questo molti non si allineeranno per disciplina di partito. In pochi se la sentono di sfiduciare l'esecutivo, con conseguenze incerte e senz'altro poco rassicuranti. Non altrettanto "responsabile" l'atteg-
giamento delle opposizioni. Da SelVendola parla di «ricatto» di Renzi sulle assunzioni. «Ogni giorno il presidente del Consiglio ripete il suo ricatto: o la riforma della scuola passa come la voglio io o ne faranno le spese i l OOmila J?recari che dovrebbero essere assunti. E un ricatto ignobile e indecente», commentano la presidente del Gruppo Misto-SeI Loredana De Petris e la senatrice Alessia Petraglia. I5 Stelle tempestano i social network con accuse alle decisioni renziane. «No alla controriforma della scuola di Renzi, si facciano subito le assunzioni: l'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, non sul ricatto occupazionale», scrive Riccardo Fraccaro, per il quale dare la responsabilità al Parlamento per le assunzioni è «un atteggiamento vile e intollerabile che rappresenta plasticamente la deriva autoritaria di questo governo». Anche Forza Italia e Lega restano gelide di fronte alle proposte di modifica, che pure cercano di assorbire nel nuovo testo alcune richieste degli azzurri. Dunque tra due giorni si dovrebbe arrivare alla prova del voto. Nel Pd si mette in conto qualche defezione, anche stando alle dichiarazioni dell'ala più dura. Per WalterTocci e Corradino Mineo, «Renzi usa i precari come strumento di pressione per far passare una legge sbagliata».
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Diverse le concessioni alla sinistra del Pd, decisiva per l'approvazione del testo del governo. Ma non tutti sembrano ancora soddisfatti. Ora la palla passa alle opposizioni, che avevano presentato tremila emendamenti. SeI e M5S: «No al ricatto»
«Assunzioni e zero merito il testo è un imbroglio»
«Mette insieme assunzioni più o meno clientelari, con finte razionalizzazioni che nessuno vuole, spacciate per merito. In realtà Renzi sulla scuola sta per sbracare sulla linea della Cgil perché altrimenti non avrà i voti della sua sinistra al Senato. Noi staremo molto attenti. Non si gioca con la scuola. Se così sarà meglio non farne niente, fare solo le assunzioni del turn over di 30-33mila insegnanti e buttare a mare questa cattiva riforma».
Data 23-06-2015 Pagina 12 Foglio 2/2
«Fiducia è una sconfitta: necessarie modifiche»
«La fiducia sarebbe una sconfitta per il Parlamento, c'è una responsabilità anche delle opposizioni. Il Pd non può fare la riforma della scuola senza condividerla con chi la scuola la vive tutti i giorni. Ma a me più che lo strumento interessa il merito: il testo va modificato, va migliorato, per ricreare una sintonia col mondo della scuola. Il testo uscito dalla Camera non è sufficiente, mi auguro che in Senato si possa migliorarlo» .
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Sindacati in piazza da oggi a giovedì: sit-in e cortei Nella settimana decisiva per l'approvazione della riforma della scuola del governo Renzi, da oggi a giovedì si svolgeranno a Roma vari sit -in unitari dei sindacati della scuola. Dalle ore 17 è previsto un presidio intorno al Senato, mentre sempre il25 i Cobas hanno organizzato un corteo. «È inaccettabile il ricatto posto dal governo sulle stabilizzazioni: non possiamo permettere l'approvazione di un prowedimento incostituzionale e dannoso proprio per le precarie e i precari e per tutta la scuola italiana», dice la
Data 23-06-2015 Pagina 12 Foglio 1
Flc Cgil. Per Piero Bernocchi, portavoce nazionale Cobas, «il ricatto renziano "0 Odi o niente assunzioni" non ha funzionato. Il movimento ha rafforzato ulteriormente la protesta ed è in piazza senza soste, riaffermando che per i docenti è intollerabile perdere la libertà di insegnamento ed essere giudicati, assunti e licenziati da un preside-padrone». Approvare «immediatamente», con un decreto legge, la stabilizzazione dei circa 100mila docenti precari. Rinviare invece a12016-17 l'introduzione dell'organico dell'autonomia. È una delle richieste contenute nel nuovo appello Far vincere la scuola, firmato dallo stesso gruppo di 32 associazioni e sindacati che nei mesi scorsi aveva lanciato il documento La scuola che cambia il Paese.
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Probabile la fiducia sul ddl La minaccia del governo «Senza rifonna addio assunzioni»
• Sulla riforma della scuola deciderà il Parlamento: se «passa ci saranno 100 mila assunzioni. Se non passa, o non passa in tempo, le assunzioni saranno quelle del turn over: 20-22mila». Nessun equivoco per Matteo Renzi: se le assunzioni non arriveranno' la responsabilità sarà solo delle Camere. In particolare delle opposizioni
Difficoltà Il ministro
che hanno presentato circa tremila emendamenti: «Le valutazioni dipendono dal Parlamento. Non entro nel merito delle decisioni delle opposizionÌ», risponde Renzi a chi gli chiede se, per aggirare l' ostruzionismo' procederà a un maxi emendamento del governo sul quale porre la fiducia. Una ipotesi, quella della fiducia, emersa venerdì. al termine di un vertice ad hoc a Palazzo
dell' Istruzione Stefania Giannini
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Chigi e sulla quale è tornata ieri anche il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini: «La fiducia è uno strumento tecnico». Se sarà posta o meno «dipenderà dalla risposta delle opposizioni alla richiesta di ritirare una parte degli emendamentÌ». Insorge SeI: «Renzi non faccia il furbo - accusa Vendola - basta un decreto per far assumere in un attimo i 100mila precarÌ». L. F.
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ccRenzi è solo slogan". Ma non si può dire
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Data 23-06-2015 Pagina 14 Foglio 1
l",A, JtWFOR~tJ\. NEL MAXIEMENDAMENTO ACCOLTE ALCUNE MODIFICHE CHIESTE DALLA MINORANZA.
Ettore Maria Colombo • ROMA -_.~._ .. _-----
«(FARANNO due-tre modifiche, quelle che diversi imponanti soggetti, istituzionali e sociali, chiedono. Poi ci sarà la fiducia su un testo blindato che tale resterà pure alla Camera per il voto finale». L'antica sapienza del senatore Paolo Naccarato (ex Tremonti, ex Ncd, ora Gal) aiuta a districarsi nel tormentone del giorno: passerà il ddl scuola al Senato? Si. Oggi riprenderà l'esame del ddi in commissione Cultura e il minuetto tra maggioranza e opposizione sui 2mila e rotti emendamenti in discussione rischia di incanaglirla. Come pure i rapporti, tesi allo spasimo, tra Renzi e Grasso. Il presidente del Senato vorrebbe imporre anche un passaggio in commissione Bilancio, quella presieduta dal ciclopico e rinviato a giudizio Azzollini, essendo il ddl scuola una legge di spesa. Inoltre, Grasso - che ormai i renziani detestano - non vuole che il governo mena la fiducia, ma la questione di fiducia verrà posta e, entro giovedì, il testo arriverà blindato per l'Aula. Ci sarà il famoso Viemam che la sinistra dem (22-25 senatori, se in formazione completa) un giorno sì. e l'altro pure minaccia, al Senato? In parte sì, a semire le dichiarazioni di vietcong avvezzi a ogni guerriglia. «La fiducia sarebbe un abuso e una dichiarazione di guerra», bombarda Corradino Mineo. «Il governo usa la dava delle asslIDzioni dei precari per compiere scelte dannose», attacca Walter Tocci. In parte no, a sentire i bersaniani doc. «La fiducia è l'atomica, non
Il Pd ii! pronto a dire 'no' aUe di e SeL presentate alla Camera che chiedono di la delega al sottosegretario all'Agricoltura Giuseppe
(Ncd), indagato per il Cara di
mi piace si usi ogni volta», dice il senatore Fedenco F ornaro, «ma la mia formazione politica non è di chi nega la fiducia al governo con leggerezza. Spero e credo che si troverà una mediazione, anche perché, sulla scuola, noi veniamo apprezzati dalla gente e non possiamo più perdere la faccia». Alla mediazione con il governo lavora, sul lato minoranza, un altro bersaniano (ex ideologo del Bersani-pensiero, peraltro), Miguel Gotor. Chiede molte cose, e tutte molto tecniche, Gotor (fondo di perequazione per le scuole svantaggiate, rispetto delle graduatorie nell'organico comune e di sostegno, da potenziare, etc.), ma la sostanza è politica: «Se Renzi cede su alclmi punti, abbastanza sostanziali, è fatta».
MA lo stesso premier che ieri avvertiva tutti, facendo un po di classica guerra psicologica (<<se il dclI non passa, non ci saranno le 100 mila assunzioni che si faranno con il tum mJer)'J, cederà davvero alla sua odiata minoranza? E incredibile, ma stavolta può succedere. «Non c'è aria di Viemam», confermano renziani saggi come ii senatore lueano Salvatore Margiotta, «l'accordo nel Pd è davvero a un passO». Ceno, i senatori dem renziani a palazzo Madama mettono le mani avanti: «Tocci e Mineo sono variabili impazzite, potrebbero votare no alla fiducia e qualcun altro di loro uscire dall' Aula, ma i numeri ci sono, il ddl passerà». E se grillini e SeI sono sulle barricate (<<Renzi ricatta il Parlamento), urla Vendola), «molti azzurri e di altri !P1l:ppi minori» racconci Naccarato «nei prOSSimi giorni scopriranno di avere improrogabili impegni». Anche perché la legislatura non la vuole far cadere nessuno.
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Concorso sanatoria e preside Itleno super
I l grande nodo da sciogliere resta quello delle assun
zioni: "100 mila subito se passa la riforma", altrimenti solo "20-22mila, quelle del turnover". Per vincere la sua battaglia o, meglio, ricatto, Matteo Renzi punta sul maxi-emendamento che il governo presenterà oggi. E che dovrebbe contenere anche alcune novità significative: a quanto appreso dal Fatto, il prossimo concorso avrà una quota riservata (fino al 50%) per i docenti con 36 mesi di servizio "non continuativi". Per tutti, non solo gli abilitati ma anche quelli iscritti in terza fascia. Una decisione che rischia di spaccare il mondo dei precari. E poi il potere di chiamata dei pre-
i\RIf
Arriva il maxi-emendamento: il governo divide i precari Ma il dissidente WalterTocci, disarticolala "Buona scuola"
sidi potrebbe essere leggermente ridimensionato, almeno per quello che riguardala possibilità di utilizzare i docenti in altra classe di concorso rispetto all'abilitazione (purché con titolo diabilitazione). Se ne saprà di più oggi, con la presentazione del testo da parte del governo.
INTANTO il ribelle Walter Tocci non si fida. Cita Pirandello per definire la condizione di Matteo Renzi sulla scuola. "Uno,nessuno e centomila, un dramma che racconta lo smarrimento del protagonista ... ". Il senatore
pd esamina e smontalariforma. "I posti disponibili non sono 100 mila, ma circa 150 mila. Ci sarebbero capienza e soldi per assorb ire tu tti, bastava una legge di poche righe. Come alle imprese è stato regalato il decreto sui sui contratti a termine. Stesso discorso anche per alternanza scuola-lavoro, autonomia, card dei prof. Tutte "mistificazioni", che non compensano i torti subiti con "i mancati rinnovi contrattuali e il blocco degli scatti. Per una 'buona scuola' bastava restituire ilmaltolto ed attuare le norme già esistenti", sostiene Tocci.
È ANCHE per venire incontro alle richieste della minoranza del partito (e dei sindacati) che il governo avrebbe modificato l'articolo sul prossimo concorso, da bandire entro ottobre evalido per il triennio 2016-2019. Rispetto al testo precedente, non ci sarebbe più una semplice valorizzazione, ma una vera e propria quotariservatadellametàdei posti, 60mila in totale per il turnover previsto nei prossi-111i anni. Una "sanatoria", un amo per i precari che avrebbero quindi altre 30mila cattedre certe, oltre le 100mila della discordia. Chissà se basterà a placare le proteste. Di
certo la novità spaccherà ulteriormente il fronte dei precari, visto che gli abilitati con il Tirocinio Formativo Attivo (Tfa), rischiano di essere penalizzati rispetto agli abilitati Pas (ma anche agli iscritti in terza fascia) per il minor servizio alle spalle. Sicuramente più apprezzata, invece, sarebbe l'eventuale limitazione dei poteri del "super preside": la possibilità di adibire gli insegnanti a classi di concorso non loro verrebbe subordinata all'assenza di docenti specializzati in tutto l'albo territoriale. Ancora solo indiscrezioni, per le certezze bisogna aspettare la presentazione delmaxi-emendamento. L'ultima mossa di Renzi per salvare la sua riforma della scuola.
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IL GIORNALE D'ITALIA
"Buona scuola" col ricatto, arà pure buona, la scuola di Renzi. Ma di portarla in Parlamento senza apporre la fi-
ducia non se ne parla. Dopo le forti critiche dei giorni scorsi e le ammissioni del premier, che ha però accusato le opposizioni e i sindacati di aver bloccato, insieme al disegno di legge, anche la stabilizzazione (che sarebbe peraltro stata parziale) dei precari, nella giornata di ieri ulteriori tasselli sono andati a disegnare il mosaico del percorso parlamentare della riforma. Con il
presidente del consiglio dei ministri che non ha cambiato di troppo la sua musica: "Se la riforma passa ci saranno oltre 100 mila assunzione, se la riforma non passerà o non passerà in tempo, non è che non ci saranno assunzioni ma ci saranno le assunzioni legittime e normali del turn over, che sono circa 1 OOmila. Se non passa la riforma si continua con i sistema di oggi". Vi suona come ricatto? Non avete ancora sentito tutto. Perché sulla decisione del governo di apporre
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la fiducia vi è un'altra "lezione" in arrivo. Non da Renzi, che ha glissato sull'argomento davanti a chi gli poneva le domande, ma direttamente dalla ministra Stefania Giannini: "Gli strumenti tecnici li conoscete anche la fiducia è uno strumento tecnico. Dipenderà dalla risposta delle opposizioni al ritiro dei tanti emendamenti". La buona scuola di Renzi e Giannini, insomma, è quella dove non sono ammesse discussioni, né obiezione. E soprattutto correzioni... R. V.
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IAGAlZElfAlmMIlZOGIORNO
OGGI POMERIGGIO ALLE t 7.30 UNA SEDUTA MONOTEMATICA DEL CONSIGLIO COMUNALE
La scuola sotto processo in Aula la riforma renziana fa discutere
!t GRAVINA. La «Buona Scuola» non può più attendere. L'assise co· munale ha deciso di raccogliere dal· le piazze lo scettro lasciato dall'uni· verso scolastico in protesta. Così è fissato per stasera alle 17,30 un Con· siglio comunale monotematico per proporre l'adozione di una mozione nella quale si inviterà il governo di Roma a ripensare radicalmente le proprie scelte.
I colpi alla riforma renziana battono in particolare sulle chiamate dirette dei dirigenti e non risparmiamo il futuro aziendale degli istituti scolastici. Ma le ragioni per contestare il disegno di legge non si contano.
«Le previsioni normative - afferma il sindaco, Ales io Valente -, hanno destato sconcerto e malumore proprio nel mondo della scuola, tra
insegnanti, alunni e gran parte dei dirigenti, oltre che in seno alle forze sindacali e politiche. Le manifestazioni di protesta, tutte svoltesi in maniera civile e democratica, hanno sortito effetti rilevanti, inducendo il governo a ventilare la possibilità di sostanziali modifiche dei punti più controversi. Eppure è convinzione diffusa che molto resti ancora da fare». [ma.dim.]
Data 23-06-2015 Pagina XIV Foglio 1
-~ GRAVINA Il Comune
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IL ,,"~MATTINO Data 23-06-2015 Pagina 2 Foglio 1
Medicina, caos test: il Tar Lazio ora riammette più di mille esclusi
Il ricorso dell'Udu va a sanare la posizione degli «entrati» con riserva a Bari e a Napoli
«Dopo tanta attesa finalmente sono arrivati i primi responsi del maxi ricorso Udu 2015 a Bari e a Napoli, contro i test d'accesso al corso di laurea in Medicina e Chirurgia e Odontoiatria. Il Tar del Lazio ha emanato le prime sentenze di accoglimento che permetteranno a quasi mille ricorrenti di essere equiparati definitivamente agli altri studenti vincitori di concorso, passando ad essere da immatricolati con riserva ad immatricolati di diritto»: lo rende noto l'Unione degli universitari.
I primi ricorrenti aIllmessi definitivamente sono quelli dell'aula 3 di Bari, nella quale è scomparso il plico dal quale è partito il ricorso; oltre a questi sono stati ammessi anche tutti i ricorrenti della Federico II, oltre a piccoli gruppi di Roma La Sapienza, Roma TorVergata e Milano Statale.
Secondo Gianluca Scuccimarra,
coordinatore Nazionale Udu, «Attendevamo da più di un mese la sentenza del Tar del Lazio che con il suo responso ha definitivamente sancito che i test d'ingresso al corso di laurea in medicina e chirurgia e odontoiatria 2014 è stato falsato, non solo per il plico mancante nell' aula 3 di Bari, ma anche per la violazione dell'anonimato verificatasi in quasi tutte le sedi in cui si è svolto il test d'ingresso. Ora restiamo in attesa delle sentenze dei prossimi mesi che coinvolgeranno tutti gli iscritti con riserva in tutti gli altri atenei italiani ma l'indirizzo del tribunale amministrativo appare chiaro».
<<È una vittoria storica - prosegue - per la battaglia che da tanti anni la nostra organizzazione porta avanti negli atenei italiani contro la lotteria del numero chiuso. Grazie a questa sentenza oltre mille studenti che già studiano medicina grazie alle ordinanze cautelari saranno completamente equiparati agli studenti entrati con i test e soprattutto potranno continuare a studiare per raggiungere l'obiettivo negato da un sistema universitario che garantisce sempre meno il diritto allo studio.
Il tribunale non solo ha ricono-
I giudici Evidenziate le falle
La prova Studenti alle prese con il test l'anno scorso (NEWFOTOSUD)
del sistema a numero chiuso Molti ragazzi hanno superato i primi esami
sciuto le falle del sistema del numero chiuso, ma anche il fatto oggettivo che i tanti studenti entrati a medicina tra settembre e novembre hanno sostenuto con successo e ottimi voti gran patte degli esami previsti dal loro piano di studi, mettendo a tacere definitivaIllente chi pensa ancora che il test e la programmazione servano a individuare gli studenti più bravi.
«Ora che il Tar Lazio ha confermato le irregolarità del sistema d'accesso universitario la palla passa al Governo che potrebbe, con un'operazione di puro buon senso, anticipare le prossime sentenze del Tar andando a effettuare una sanatoria che elimini già da ora la riserva per tutti i ricorrenti ammessi con riserva. E dopo una vittoria cosÌ importante per il diritto allo studio non può più attendere un cambiamento vero del sistema d'accesso al mondo universitario, che parta dal confronto tra il ministero e gli studenti, e che miri a riformare profondamente l'attuale sistema non solo tramite slogan ma conifatti. Se questo non accadrà la nostra battaglia andrà avanti senza interruzioni già a partire dai prossimi test di settembre» conclude il leader dell'Udu.
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IAGAlZE'ITAlmMUZOGIORNO Data 23-06-2015 Pagina 15 Foglio 1
VERSO LA CONFERENZA MONDIALE IL MINISTRO DELrAMBIENTE GALLETTI: ilA PARIGI VOGLIAMO ANDARE COME PROTAGONISTI"
Renzi: il clima
ROMA_ I sei mesi che restano per la Conferenza mondiale sul clima a Parigi non vanno sprecati. «Per l'Italia questa è una priorità assoluta» assicura Matteo Renzi «cerchiamo di non sciuparla». E il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti aggiunge: «A Parigi vogliamo andare come protagonisti».
Agli Stati generali sui cambiamenti climatici e la difesa del territorio, organizzati dalla struttura di missione di palazzo Chigi #italiasicura guidata da Erasmo D'Angelis e dal ministro Galletti, che dà il via a un percorso di consultazione ed elaborazione condivisa, il premier invita a superare le divisioni, a fare uno «sforzo comune in Parlamento» in modo che «tutti i giorni, in tutti i settori, si faccia un passettino in avanti» nella costruzione della Conferenza di Parigi. Poi ammonisce: «L'Europa non può essere solo vincoli e parametri», «serve una strategia pluriennale, complessiva».
Intervenuto dopo che attivisti di Legambiente hanno mostrato uno striscione contro il petrolio, Renzi ha detto che «oggi il nostro nemico è il carbone», per «scelte del passato» e che «per la decarbonizzazione occorre tempo». Bisogna sperare che non sia troppo tardi per evitare il riscalda-
mento globale e le conseguenze drammatiche prefigurate dagli scienziati. «Fra 40 o 50 anni avremo bisogno di andare ben oltre la lotta contro il carbone ma per arrivarci le rinnovabili non bastano», «da qui a domani mattina non finisce né il petrolio né il gas».
«Sulle rinnovabili l'Italia ha fatto passi enormi anche se non sempre in maniera efficiente. Vogliamo accelerare» ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Claudio De Vincenti. È verosimile una revisione del decreto sugli incentivi alle fonti verdi di energia con una rimodulazione degli aiuti che riguardino tutte le sorgenti.
Ambiente, clima ed energia rientrano anche nel Piano nazionale della ricerca per tre miliardi nei prossimi sei anni ha detto il ministro Stefania Giannini.
Nella pianificazione di un'Italia più green, il ministro ai Trasporti Graziano Del Rio punta a «investire su un cambio culturale della comunità» con «scelte strategiche» già avviate con la «cura del ferro», cioè più treni, passando per piste ciclabili nelle città, trasporto merci via mare con la riduzione delle emissioni da parte delle navi (che in futuro si approvvigione-
ranno con gas naturali) ma anche dei porti nel segno della sostenibilità e delle rinnovabili.
I costi per riparare i danni del dissesto idrogeologico sono altissimi e a breve Renzi, Galletti e Delrio firmeranno «la prima spesa stralcio per 1,2 miliardi per le città metropolitane» per interventi anti-dissesto ha detto D'Angelis.
Il clima è un tema trasversale, per questo occorre un gioco di squadra, ha spiegato Galletti, «perché dalle scelte che faremo nei prossimi mesi dipenderà quello che chiamiamo "il destino del pianeta" ma anche dell'Italia, come protagonista dello scenario economico e politico mondiale». Per la partita economica «il futuro è della green economy».
Quanto sia importante la partita sul clima è stato sottolineato dal ministro dell'Ecologia e dello sviluppo sostenibile francese Segolene Royal: «Con i cambiamenti climatici è in gioco la sicurezza mondiale per via delle guerre a cui può portare per esempio per il controllo delle risorse idriche, dei profughi ambientali, degli eventi estremi. Ce la stiamo mettendo tutta per arrivare a un accordo vincolante, sostenibile, evolutivo, tra i 196 Paesi».
Stefania De Francesco
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n Sole9]{l mmrn
Pi .. Oggi il giudizio della Corte costituzionale
Istat: nuova protesta per il blocco dei salari
Francesco Prisco ,. StavoltanienteblocchiaIIadiffusione dei dati o alÙe occupate. I lavoratoridell'Istatprotestanoper ilsalarioaccessorioconuna «colazione resistente» consumata sui gradinidellasedediviaBalbo.
Ieri aRoma, una delegazione di un centinaio dei 1.033 dipendenti dalN all'VIIIlivellodell1stituto di statistica ha svolto una singolare assemblea, all'esterno del luogo di . lavoro: un sit -in pacifico di ispirazione "gandhiana" - questoèil termine che hanno usato - culminato in una merenda comunitaria, tra striscioni srotolati a favore degli obiettivi e slogancontrol'amministrazione. L'argomento del con-
tendere, dal 23 febbraio scorso ad adesso, è lo stesso: le progressioni economiche che toccherebbero 10rodopoquattroannidistop.Non è casuale la data: oggi la Corte Costituzionale dovrebbe pronunciarsisuiprofilidiincostituzionalità della norma riguardante il blocco stipendiale dei dipendenti pubblici che si protrae dal 2010. «Dal primo gennaio 2015 - scrivono i:lavoratori dell'Istituto -la Legge di stabilitàhaconsentitolariapertura della contrattazione decentrata e l'attivazione delle progressioni economiche e di carriera: un'opportunitàoggipredusaalpersonale dell'Istat sia a causa dell'esiguità del fondo del salario accessorio sia della erronea condotta dell'anlffiÌ-
nistrazione che, rinunciando alla autonomia decisionale che le è propria, si rimette passivamente al parere dei ministeri vigilanti
TI clima - prosegue il testo-è aggravatodallavergognosadisuguaglianza diredditi e disparità di trattamento: i dipendenti continuano asubireilblocco,mentrel'altadirigenza aumenta di numero e si garantisce stipendi d'oro, eludendo i tagli previstidallalegge».Da qui le richieste dei dipendenti in agitazione: «sbloccare la contrattazione nazionale; consentire la contrattazione decen1;rataoltreil 201S;
ridurre il numero delle posizioni apicalielàrelativaspesa;rimuovere i vincoli al turnover; stabilizzare
Data 23-06-2015 Pagina 22 Foglio 1
i lavoratori precari; garantire l'autonomia della ricerca pubblica». Nessuna replica ufficiale da parte diIstat. Dafebbraio a oggi la trattativa con la direzione dell'Istituto nonsièmaiforrnalmenteinterrotta,rna persistono delle distanza assaiampietralepartiEimomentidi tensione, in questi mes~ non sono stati pochi: appena due settimane fa,mentreeraincorsounadelleperiodiche visite della commissione Eurostat, un'altra manifestazione didissensodegliaddettihasuscitatononpocodisappuntotraivertici Istat che hanno duramentecensurato l'accaduto. Con queste premesse, trovare un accordo in sede sindaca1enonsaràfacile.
WI@MrPriscus © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Data 23-06-2015 n Sole9]{l mmrn Pagina 51
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1jtlJ(~.~~a:~In alcuni Paesi Ue prevista l'uscita soft dall'azienda - Per la staffetta generazionale serve un mercato efficiente
In pensione sempre più tardi Il part time assicura flessibilità
di Tiziano Treu
I·.· a legge 335/1995 sulle pen. i sioni è ritenuta una riforma •. i·~~fondamentale che, nonostantelasuaentrataaregimemolto lenta, è stata decisiva per stabilizzare il nostro sistema. L'impiaÌl.to è ancora valido, salvo correggere alcuni aspetti specifici di funzionamento. L'aumento della spesa pensionistica, che peraltro haraggiuntoilsuopicconel2015,è dovuto soprattutto al grande numero di pensioni di anzianità ammessenelsistema,chesonodiimporto mediamente più lato di quello delle pensioni di vecchiaia.
L'innalzamentodell'etàeffettiva di pensionamento è un obiettivo fondamentale per mantenere l'equilibrio del sistema. Ma non è detto che tale obiettivo si possa perseguiresoloconlatecnicarigida delle soglie fisse di pensionamento. La flessibilità è insita nel metodo contributivo ed è adottata in forme diverse da vari paesi europei, perché combina l'obiettivodialzarel'etàdipensionecon l'adattabilità alle varie esigenze di vita delle persone. Nelle attuali condizioni di vita e di lavoro sono molte le persone per cui prolungare l'attività è un'opportunità, specie se si migliorano le condizioni di lavoro con politiche di active ageing (formazione mirata, orari flessibili, organizzazione del lavoro e delle carriere che valorizzino le doti degli anziani).
La crescente partecipazione
degli anziani over55 è una tendenza generale europea. E non è prepensionando gli anziani che si ap~onospaziaigiovani;tantoèvero che molti pensionati continuano a lavorare. La questione è più complessa e la sua soluzione dipende molto dal funzionamento del mercato del lavoro.
Il pensionamento flessibile permette una transizione graduale degli anziani dalla piena attività alla pensione e insieme può favorire un graduale inserimento dei giovani al lavoro. Le forme sperimentate nei vari paesi sono diverse e hanno avuto esiti alterni.
Due casi recenti di pensione parziale, con o senza staffetta generazionale, sono quello francese del contrat de génération, varato nel 2013, e quello spagnolo della "pension parcial" (legge del20n). Entrambe le leggi combinano l'obiettivo di promuovere l'occupazione di giovani (le età variano) con quello di mantenere al lavoro isenior con parttime econmisure di attivazione; inoltre prevedono misure di trasferimento di conoscenze e competenze fra lavoratori di diverse età.
Nel caso francese il pensionamento parziàle - con o senza staffetta generazionale - comporta che la pensione è correlata alla ri-, duzione di orario con il ricalcolo alla fme del periodo di part time. Per le imprese medio- piccole l'adozione dello schema è facoltativa ma incentivata; per le imprese sopra i 300 dipendenti essa è
obbligatoria e va concordata con il sindacato.'Le imprese sono tenute ad adottare un piano d'azione contenente modalità di integrazione dei giovahi assunti, di trasmissione delle competenze a loro favore, e mantenimento dell'occupazione dei senior (costo previsto circa l miliardo annuo). In Spagna la riduzione dell'orario pU9 essere compresa fra il 15% e il 50% (il 75% nel caso il "relevista" sia assunto a tempo pieno e indeterminato) e consente l'assunzione di un disoccupato (relevista) per una durata pari al tempo vacante. Il pensionato parziale matura il diritto alla pensione completa al raggiungimento dell'età legale (65 anni), come se avesse lavorato a tempo pieno. Il sistema, se applicato a tutti i potenziali beneficiari, risulta alquanto costoso.
Sistemi diversi di pensione parziale sono previsti in Danimarca, Svezia e Finlandia, peraltro senza compensazione o on compensazione parziale della perdita dei contributi pensionistici. La previsione di una pensione parziale facilitail parttime in uscita, in quanto compensa la perdita di reddito dellavoratoreparttime.Lacopertura contributiva completa, con contributi figurativi, è costosa, e quindi costituisce un ostacolo alla diffusione del sistema. La Germania l'ha sospeso per questo. Ma la copertura figurativa può essere limitata in ragione dell'età e/o del reddito dell'interessato, (quindi
del livello di pensione ottenibile anche senza tale copertura).
Per questo motivo il part time in uscita va "mirato" bene e si presta a essere utilizzato solo per un periodo breve prima del pensionamento defmitivo (due-tre anni);laSpagna, dopola prima sperimentazione del sistema, ha elevato i requisiti per l'accesso.
In ogni caso il suo utilizzo costituisce un adattamento flessibile e personale della modalità di uscita dal lavoro che non contrasta - e non deve contrastare - con la tendenza generale all'innalzamento dell'età del pensionamento.
Per altro verso il pensionamento parziale si combina con la tendenza alla diffusione del part time come striunento diredistribuzione dellavoroingeneralee in particolare nei cicli di vita.L' Olanda è un caso emblematico: in quel paese il part time interessa la metà della popolazione attiva e ha una diffusione maggioritaria, fmo al 70%, fra i giovani che si avviano al lavoro (magari combinato con cicli di studio) e fra gli over SO-55, che adottano il pensionamento flessibile parziaie.In realtà un utilizzo virtuoso di questo strumentorichiedediessereinserito in politiche del lavoro attive e sostenuto da un mercato del lavoro dinamico ed equilibrato.
Si conferma cioè quanto si diceva all'inizio che il sistema pensionistico può essere sostenibile edequosolosesiappoggiasubuone politiche del lavoro.
co RIP~ODUZIONE RISERVATA
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Marina Calderone Consulenti del lavoro
«Per il lavoro la svolta nelle politiche attive»
U P" tre la sfida per le nostre aziende ma non sono le tipologie contrat-p,auro IZZln di' ali h" . di . .... dovrebbe essere quella spmge- tu ,ma c e Cl SIa una garanzIa
. ConquattromilaprelSc~ttI,di re Su nuove tecnologie, innova- effettivitàdiquellacheèlatipolo-~ un 9-~arto app~en~ntI ad al- zi<me e ricerca, quest'ultima, pe- gia del rapporto tra le parti stiputn. o!dim profes~IOnali, la sesta raltro, sempre poco fmanziata. lanti. In questo senso crediamo edIZIO?e del Festival del La~oro Vi occuperete anche di beni sia utile incentivare la certificaorganIzzato dalla FondazIone nfisc ti' aUamafia e sulla loro ziQnedeicontrattidilavorocome
di dall'O d' . nal d . co a stu e r me nazIO e el al momento di civiltà .nuridica. ul . d l l . messaav ore.. o' cons entI e av.oro, m pro- Sì, così come di scuola e di mi- Nel nuovo "codice dei con: granIffiadal25al27gtugno~P.~er- crocredito. L'obiettivo è quello di tratti" si dice che il rapporto di mo, rappres~nt.asemI;>re di plU un evidenziare che perché la ripresa lavoro subordinato a tempo inmomento di ~Scu~slone e ~on- sia reale non basta intervenire sul determinato costituisce la forfron~otraattondell econOllllar~- mercato del lavoro ma serve so- ma comune di rapporto dilavoale plUtt~StO che un eve?to d~sti- prattutto creare i presupposti per ro. Ritenete che il lavoro autonato a chi segue solo le dinaIDIch.e unaripresastabiledell'economia. nomosiamesso ancora una voldel mondo del lavoro. «La mam- Molte appuntamenti riguar- tainsecondopiano? fest~zione - non lo t;ta~cond~ il derarmoilJobsact,dicuisistan- Da esponente del mondo propresldent: del ConSIglio nazlo- nosistemandogliultimitasselli. fessionalemisentodidireche'p~r nale, Marina Calderone - ~ole Lei come lo giudica? noi è molto importante che Cl SIa essere.uno s~e~to per nd.lse- Devo rilevare anzitutto che un'equiparazione sul piano della gnare l rapportI ~,mterno di un forse per la prima volta la tempi- dignità fra lavoro subordinato e mercat~sempreplUc~mplesso~ sticaprevistadaunaleggedelega autonomo. Un comparto come caratterIZzato da atton che non SI viene rispettata e ciò per chi, co- quello delle professioni - che copossono trascurare». me noi, è abituato a lavorare con s~ce e ?f~e posti?i lav~ro -h~
Presidente Calderone, que- nonne incomplete rappresenta bISOgnO di rISorse e mvestImentI sta edizione del festival sarà in- unfattopositivo.Piùneldettaglio, reali per i giovani, con più agevotitolata "È l'ora del capitale di questarifonnaci piacepartico- lazioni sul fronte fiscale e contriumano": perché? larmenteil tentativo d'invertire la butivo.Riconoscere p~dignitàa
TI titolo è collegato alla stagio- tendenza di un Paese che fmora questo compart? ':'ll0l dl!e anche ne che stiamo vivendo e tiene ha identificato gli anIffiortizzato- mettere in condizIOne di compeconto dell'ampia riconfigurazio- ri sociali con l'assistenza e le poli- tere ad armi pari chi vuole giocarne degli strunIenti destinati a da- tiche passive a favore di un ac- sile proprie risorse nel libero prore organicità al mercato del lavo- compagnamento allavoroe ad un fessIOnale. ro. Anche stavolta il progranIffia potenziamento delle politiche atdel festival non vuole es!)ere solo tive, acui sono destinate piùrisorun momento di appuntamento se, anche se pesa l'incognita della perigiuristimasiallargaancheal- coabitazione normativa con gli la necessità della società e del- organismi territoriali. l'economia attuale. Veniamo a ciò che non vi pia-
Q!lest'armo il festival si terrà ce. Qualèil vostro punto divista aPalenno:unasceltacasuale? sulla ''rottamazione'' delle col-
No.Abbiamo scelto il capoluo- laborazioni a progetto? go siciliano perché in questi mesi Ci sembra una misura che in l'intera isola rappresenta la fron- qualche modo sposta all'indietro tiera dell'Europa in quanto punto le lancette dell' orologio, visto che di primo approdo di un forte flus- conico.co.pro.nellaleggeBiagisi so migratQrio che può condizio- era cercato di circoscrivere il la-nare il mondo del lavoro, visto voroautonomo. che molte di queste persone re- Lanormativa ancora vigente steranno .da noi e cercheranno per voi andrebbe bene? un'integrazione lavorativa. Sì, se applicata correttamente.
Q!1al è il vostro timore? Con un'unica eccezione relativa Ci preoccupa che si possa rea- alle collaborazioni di soggetti
lizzare una condizione di iper of- professionali e partite Iva, parte ferta di lavoratori a basso valore che nella riforma Fornero era aggiunto, acuifacciada contralta- mal scritta. re una fuga di giovani laureati. TI Stesso disco,rso per l'associarischio è quello di un proliferare zione in partecipazione? dimansionidi basso profIlo,men- Anche in questo caso il proble-
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Data 23-06-2015 Pagina 51 Foglio 1
I numeri del Festival
Eventi previsti Nel'corso del Festival detlavoro, a Palenno dal prossimo giovedì alla mattinata di sabato, si terranno dibattiti, confronti e tavole rotonde, molte dei quali!n contemporanea su più sedì.Sono attesi oltre duecento fra relatori e ospiti partecipanti ai lavori
Le preisalzioni la segreteria dei Festival sta raccogliendo le ultimeiscrizioni. U n quarto dei professionisti che saranno presenti in sala appartiene ad ordini diversi da queUo de consulenti deHavoro. Oltre trenta tra gli eventi previsti saranno validi al fini deUa formazione continua per consulenti del lavoro, awocati, ingegneri e commercialisti
Rapporti di lavoro dipendente Quelli gestiti dai 27.~00 consulenti del lavoro per conto di 1.250.000 aziende
Ordini nelle province l'albo dei consulenti del lavoro è stato istitulto51annifa. I professionisti possono contare suduebraçciteçnici: la Fondazione lavoro, che cu ra setezionee ricerca del personale peri dienti, e la Fondazione studi che analizza tutte le norme tecniche e realizza progetti di riforma
Al vertice. Marina Calderone
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Data 23-06-2015 Pagina 26 Foglio 1 /2
. e contratti integrativi: ecco le proposte di Confindustria Claudia Marin
ROMA
LE PROPOSTE di Confmdustria sul nuovo welfare sono già sul tavolo di Manco Renzi e tutto è puntato sulla valorizzazione dei contratti collettivi per quello che riguarda la sanità, la formazione, gli ammortizzatori, la previdenza in chiave integrativa. E questo perché «la sostenibilità del nostro modello sociale passerà necessariamente dalla rivisitazione del sistema di welfare)}. Parola di Giorgio Squinzi che sceglie la platea dell'assemblea di Federchimica per lanciare un deciso avvertimento. Rafforzato davanti agli industriali della Brianza: «Come mi diceva anche un grande esperto della materia ed ex presidente dell'Inps, se non troviamo una crescita del 2% annuo avremo presto dei grossi problemi, compreso il rischio del default dello stesso
per sanità, previdenza, formazione e sadali
Inps». Squinzi promuove la ca economica del governo e sollecita a non perdere la determinazione mostrata nel Jobs Acl. Ciò non togHe che il leader di Confindustria non perda l'occasione per denunciare la ((manina anti-industriale, che ogni tanto si affaccia nelle pieghe dei provvedimenti}): ((La cultura anti industriale da noi è ancora ben diffusa. Questa è la riforma più difficile che dobbiamo realizzare». Il te~a del giorno, però, è il welfare: «E indispensabile avviare un confronto serio con le organizzazioni sindacali: noi siamo pronti con le nostre proposte e sono convinto che si possa, anche rapidamente, trovare queUa sintonia che permetterebbe di definire un'intesa di rilevante portata per le imprese, i lavoratori e l'intera società italiana». Squinzi !l0n dice d~ pi.ù. M~ a scorrere le proposte lnvmte a l'alazzo Chigi, è evidente il .dis_egno
cultura anti È indispensabile da è ancora diffusa e radicata
un confronto serio, utile a tutta ia società
che sta dietro alle sue parole. l vertici di Confindustria, da un lato, puntano, sulle pensioni flessibili (sia pure pagate dai pensionandi attraverso il ricakolo contributivo) per fuvorire il rurn over nelle imprese; dall'altro, sono interessati a spingere su un nuovo modello di contrattazione basato tendenzialmente su un solo livello (o nazionale o aziendale) e in larga parte centrato sul welfare integrativo e sulla bilateralità. Che cosa significa? A cominciare dai prossimi grandi rinnovi contrattuali (alimentaristi e meccanici) occorre puntare sui fondi sanitari integrativi, come anche sui fondi pensione e su quelli di solidarietà per gli ammortizzatori int!':&ràtivi, p~r n.on ~~lan; d~i fonlli mterprOleSSlOnall per la tormazione contin~a. Il n;ttto .acco;ppagnato - e qm entra In gIOCO 11 governo - da una duplice operazione sul versante delle politiche pubbliche: il taglio della spesa sanitaria e l'incremento delle detrazioni per la sanità integrativa.
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IL ,,"~MATTINO Data 23-06-2015 Pagina 2 Foglio 1 /3
Scuola, compromesso sui precari si allarga la platea degli assunti L'ultimo appello di Renzi: se non passa il ddI, pochi quelli stabilizzati
Elena Romanazzi
Per la scuola va in scena il compromesso. È contenuto nel «testo di sintesi» preparato dai due relatori Francesca Puglisi (Pd) e Franco Conte (Ap). Tutto ruota intorno al numero delle stabilizzazioni e allo stralcio di alcune deleghe di peso. Sono queste le vere novità. La platea delle assunzioni si allarga. Oltre ai 100mila delle Graduatorie ad esaurimento (Gae), entrano ma solo a decorrere dal 2016 una quota di idonei del concorso del 20 12. Non è finita. Mano tesa e corsia preferenziale per gli abilitati Pas e Tfa. Per loro verrà rivisto il percorso del concorso il cui bando sarà pronto entroil2015: saranno valutati esami e titoli con una quota di riserva del 50% di posti proprio per questi abilitati, precari di seconda e in alcuni casi di terza fascia.
Questi precari - spiega Conte - sono quelli che hanno fatto un tirocinio con percorsi di abilitazione o che da cinque o dieci anni erano già inseriti nel mondo della scuola e con un concorso solo per titoli ri-
li Conte (Ap): puntiamo ad arrivare ad un quadro che tenga insieme le istanze
schiavano di essere superati dagli altri. <<È una sorta di salvaguardia -aggiunge - che viene data con una riserva di posti pari al 50%». Diverso il discorso degli abilitati del concorso 2012. Una battaglia portata avanti con forza in primo luogo dall' ex
ministro dell'Istruzione
Mariastella Gelmini e comunque da tutti gli azzurri. La loro stabilizzazione potrebbe creare delle difficoltà. Questa ipotesi inserita nella prima versione del ddl e poi eliminata da Renzi (famosa la battuta del premier: un concorso prevede dei vincitori, essere idonei non vuole dire aver vinto» ) potrebbe in futuro creare delle aspettative per tutti i concorso al di là dei posti banditi.
Sono questi solo alcuni dei punti di mediazione. Gli altri riguardano il comitato di valutazione dei prof. Cambia la composizione - questa è la proposta - raddoppiano i docenti, si dimezza la rappresentanza di genitori e studenti. Ma solo il dirigente e i profpotrannovalutare l'anno di prova dei docenti immessi in ruolo a partire dal primo settembre.
Valutazione e non solo. Alcuni spezzoni della riforma in realtà entreranno in vigore solo a decorrere dal 2016 dando un anno di tempo alle scuole per abituarsi ai cambiamenti, ma soprattutto per prepararsi alle novità. E dunque agli albi territoriali e alla rete di scuole che slittano di un anno. Ma anche al piano dell' offerta formativa che deve essere redatto dal dirigente scolastica con l'ausilio del collegio dei docenti e del consiglio d'istituto.
Parte da subito, invece, la valutazione dei prof. I fondi, i 200 milioni di euro verranno utilizzati subito. Subito anche l'alternanza scuola-lavoro nell'ultimo triennio per gli studenti degli istituti tecnici e professionali (400 ore) eperiliceali (200 ore). Dovrebbero restare anche i 500 euro di benefitper l'aggiornamento cultura-
le dei docenti. E verrà messo un tetto allo School Bonus.
Una soluzione per accontentare una parte (non tutta) dell' opposizione e tendere la mano ai sindacati. Renzi è stato chiaro. «Sul ddl scuola decide il Parlamento, ma per quello che ci riguarda è del tutto evidente che se la riforma passa ci saranno 100mila assunzioni (anche se fatte in due trance ndr), se la riforma non passa o non passa in tempo ci saranno solo quelle del turn over».
L'ipotesi fiducia non è tramontata del tutto. Molto dipenderà da come oggi verrà accolto, in commissione Cultura al Senato, il documento di sintesi. Il testo dovrebbe avere l' ok definito di palazzo Madama al massimo entro il 30 giugno per poi passare alla Camera, dove il voto di fiducia appare scontato.
Sul testo hanno lavorato fino a notte fonda. Ed oggi il presidente Andrea Marcucci darà un termine per i subemendamenti. Ogni scelta «dipenderà dalla risposta dell'opposizione», conferma il ministro Stefania Giannini. Le opposizioni, però, non recedono dalle loro posizioni. «Renzi fa il furbo», accusa Nichi Vendola. E il M5s: <<È disperato, cerca un capro espiatorio». Trentadue associazioni e sindacati presentano un appello al governo perché faccia le assunzioni per decreto e «riveda profondamente l'impianto del ddl evitando forzature e ricatti politici». La minoranza Pd va in ordine sparso. Walter Tocci non arretra: «Renzi usa i precari come una clava per far passare una legge sbagliata». Ei protagonisti, i precari, attendono di conoscere il proprio destino. In silenzio.
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IL ,,"~MATTINO
Principali novità Il ddl "Buona scuola" approvato alla Camera
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
400 ore di stage negli istituti tecnici o professionali. 200 facoltative per il liceo, Sia in azienda, sia in enti pubblici
STIPENDIO INSEGNANTI
CARTA DEL PROF
500 euro per l'aggiornamento professionale attraverso l'acquisto di libri, testi, strumenti digitali, ecc, Formazione in servizio obbligatoria
Vendola Matteo come sempre fa il furbo, stop ai ricatti faccia un decreto per consentire l'inizio delle lezioni a settembre
Tocci Chi da anni attende un lavoro viene usato come una clava per far passare una legge tutta sbagliata
MATERIE POTENZIATE
PIANO STRAORDINARIO ASSUNZIONI
SCHOOL BONUS E PARITARIE
DIRIGENTE SCOLASTICO
SCUOLA PiÙ AUTONOMA
ORGANICO FUNZIONALE
EDILIZIA SCOLASTICA Credito di imposta al 65% a chi fa
donazioni per nuove scuole, Detrazioni fino a 400 euro per ogni figlio iscritto a paritarie
Bando per costruzione di scuole altamente innovative
-_ .. Giannini La fiducia è solo uno strumento tecnico vedremo le risposte che le opposizioni daranno in questi giorni
Mineo Il ricorso alla fiducia sarebbe un abuso e una dichiarazione di guerra nei confronti del mondo scolastico
ANSA +.:.e.rrtime.tri
Data 23-06-2015 Pagina 2 Foglio 2/3
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IL ,,"~MATTINO
Blocco statali, oggi la Consulta
La Corte Costituzionale valuterà oggi se il blocco dei contratti pubblici, deciso per decreto nel 20 l O per il triennio a seguire e prorogato per il 20 14, è legittimo. Un'udienza che arriva a poche settimane dalla 'bocciatura' sullo stop alla rivalutazione delle pensioni e anche in questo caso potrebbe avere conseguenze sul bilancio pubblico. Tra le ipotesi che circolano, quella che la Corte possa giudicare infondatala questione con una sentenza-monito al legislatore affinché non ripeta in futuro blocchi di così lunga durata.
Ma «un'altra via potrebbe essere un accoglimento parziale, per esempio per il corrispettivo di un solo anno», spiega il giurista Gianluigi Pellegrino; per esempio potrebbe passare il blocco trien-
Dopo le pensioni nuovo rischio per i conti pubblici
naIe che corrisponde a un ciclo economico, ma non la proroga per il 2014, per altro estesa anche al 2015 per la parte economica. «Oppure la Corte potrebbe giudicare incostituzionaIe solo l'esclusione della possibilità del recupero futuro delle somme non percepite, affidando alla contrat-
tazione da riavviare il compito di definire come e in che tempi recuperarle» dice Pellegrino, convinto però che «se la Corte dovesse decidere in punta di diritto, dovrebbe dichiarare incostituzionale la norma, perché un blocco di 4 anni esce dai paramenti di temporaneità. È pero difficile immaginare che non pesino le polemiche suscitate dalla sentenza pensioni e il rischio di un nuovo buco».
Data 23-06-2015 Pagina 13 Foglio 1
Parte del mondo giuridico, infatti, si appella al nuovo art. 81 della Costituzione che nel 2012 ha introdotto l'obbligo di pareggio di bilancio. Sarà interessante capire se la Consulta aggancerà la propria decisione a quest'articolo o no; anche a partire da due recenti pronunce. La prima è quella sulla Robin Tax sulle società
petrolifere, dichiarata incostituzionale, ma senza effetto retro atti -vo per evitare, sulla scorta dell'art. 81, gli effetti sui conti pubblici che sarebbero derivati dalla restituzione delle tasse già pagate. La seconda è proprio quella sulle pensioni, dove invece non si cita l'art. 81 e si è dovuto varare un decreto per rimborsare per lo meno le categorie più disagiate di pensionati.
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la Repubblica
larifonna
Data 23-06-2015 Pagina 9 Foglio 1
Ue, sì all'accoglienza ma senza quote Il compromesso nella nuova bozza: l'ultima parola ai governi.yia libera ~lla m~ione per bloccar~ ~ barc0!1i Spari su un gommone allargo di Tripoli: un migrante morto, giallo sulla dmamlca. In 2.500 SOCCOrsi m un giorno
DAL NOSTRO INVIATO ALBERTO D'ARGENIO
BRUXELLES. In un solo giorno l'Europa fa due significativi passi avanti sull'immigrazione. La bozza definitiva di accordo che sarà siglato al vertice europeo di giovedì a Bruxelles conferma il sistema di quote proposto un mese fa dalla Commissione guidata da Jean Claude Juncker. Passa il meccanismo grazie al quale 4Omila richiedenti asilo sbarcati in Italia (24mila) e Grecia (16mila) sarannoredistribuiti tra i soci dell'Unione. Per piegare le resistenze di diversi governi al salto di qualità politico - il blocco dell'Est, Francia, Spagna e Portogallo - gli sherpa hanno annacquato il testo mantenendone intatta la sostanza. La ripartizione sarà dunque confermata dai capi di Stato e di governo tra due giorni e lanciata a luglio dai ministri dell'Interno.
L'escamotage lessicale per chiudere il compromesso fa sparire dal testo il termine ~quote", non parla più di obbligatorietà anche se di fatto resta per tutti ad eccezione di Londra, Dublino e Copenaghen che non partecipano alla politica comune sull'immigrazione. Infine i criteri proposti da Bruxelles per stabilire il numero di
migranti che ogni Paese dell'Unione dovrà ospitare verranno riscritti dai governi in modo da fare alcuni aggiustamenti per tenere a bordo le capitali che ritengono di avere già dato sull'accoglienza, a partire da Madrid. TI sistema sarà «valido per tutti gli Stati»: è la formula che sostituisce la parola «obbligatorio».
Italia e Grecia accettano invece di ospitare degli hotspot europei sul proprio territorio, missioni Ue che aiuteranno (e controlleranno) le autorità locali nel processo di identificazione dei migranti: in cambio della solidarietà si pretende che Roma e Atene non lascino più defluire gli stranieri verso gli altri paesi senzaidentificarli.
Se l'accordo sullaricollocazione dei migranti rappresenta un successo per la Commissione, ieri a Lussemburgo l'Europa ha messo a segno un altro colpo. I ministri degli Esteri dei Ventotto guidati da Federica Mogherini hanno lanciato ufficialmente Eunavfor Med, la missione navale europea pensata da Bruxelles per bloccare, sequestrare e distruggere i barconi dei trafficanti di esseri umani nel Mediterraneo. Affiancherà Triton, missione votata al salvataggio, vi parteciperanno 14 paesi (tra cui Germania, Gran ~ret~gna e Francia) che metteranno a dispoSl-
zione 5 navi da guerra, 2 sottomarini, 3 aerei, 2 droni e 3 elicotteri per un totale di un migliaio di uomini. Inoltre sarà lanciato un lavoro congiunto di intelligence per monitorare le rotte dei trafficanti. TI comando sarà a Roma sotto la guida dell'ammiraglio Credendino, la portaerei Cavour sarà la piattaforma di comando e coordinamento e avrà anche la funzione di un ospedale navigante per soccorrere i migranti salvati durante le operazioni di cattura degli scafisti. La missione partirà il primo di luglio e sarà pienamente operativa nell'arco di un mese. N ella prima fase le catture avverranno in acque internazionali e salvo il diritto di inseguimento le operazioni nelle acque e nei porti libici potranno avvenire solo dopo la risoluzione Onu bloccata in attesa della nascita di un governo di unità nazionale in Libia.
Ieri intanto allargo di Tripoli un gommone è stato attaccato. Gli spari anno ucciso un migrante e ne hanno ferito gravemente un altro. È giallo sulla dinamica e sugli autori dell' agguato. Mentre a Taranto 914 profughi sono sbarcati da una nave militare inglese, nella giornata di ieri oltre 2.500 migranti a bordo di 15 barconi sono stati soccorsi allargo della Libia.
IOOIPRODUZIONE RISERVATA
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Data 23-06-2015
il Giornale Pagina 7 Foglio 1 /2
La riforma del catasto è l'ennesima stangata Così triplicherà l'Imu La nvalutazione delle rendite farà aumentare il valore ma soprattutto le imposte sulla casa
I record a Milano (+ 150%) eRoma (+200%) Gian Maria De Francesco
Roma Oggi potrebbe materializzarsi la nuova stangata sulla casa. L'ulteriore inasprimento della pressione fiscale porterebbe,questavolta,lafirmadelpremier Matteo Renzi che così seguirebbelastradadeipredecessori Mario Monti ed Enrico Letta. Il Consiglio dei ministri che siriuniràquestaseradovrebbe, infatti, esaminare sei decreti attuativi della delega fiscale. Tra questi anche quello relativo alla riforma del catasto.
L'aggiornamento delle rendite, come documentato nei mesi scorsi dal Giornale, si baserà su nuovi parametri (che sarannoriunitiinunalgoritmodicalcolo): metri quadri al posto dei vani e prezzo di mercato, ponderati sull' anno di costruzione
dell'immobile e sul suo stato di conservazione. Secondo alcune simulazioni, larevisione potrebbe determinare aumenti medi del 150% circa a Milano e di oltre il 200% a Roma sull'imponibilein caso di acquisto primacasa. Unamazzatache, traslata su Imu e Tasi, potrebbe portare - in alcuni casi - anche a un raddoppio dell'imposta. Altre elaborazioni hanno stimato la possibilità di un aumento medio de125% del gettito Imu e Tasi su base nazionale, con l'accoppiata di tasse malefiche che supererebbeabbondantemente i 30 miliardi dagli attuali 24 miliardi circa.
«L'articolo 2 della legge delega, che ho contribuito a scrivere prevede l'invarianza di gettito a livello locale: mi auguro che il governo non vogliarispet-
tarlo solo in maniera formale, creando le basi per un'ulteriore tosatura dei contribuenti», ha commentato il presidente della commissione Finanze della Camera, Daniele Capezzone (Cri),denunciandolamancanza di chiarezza sulla futura 10-cal tax che dovrebbe inglobare le attuali imposte comunali sugli immobili. «Non si consideri la casa un limone da spremere», ha aggiunto Giacomo Portas, moderato delPd epresidente della commissione di vigilanza sull' anagrafe tributaria. L' allarme bipartisan implica che le rassicurazioni del viceministro dell'Economia, Luigi Casera, non sono state prese sul serio.
Ci sono anche altri problemi tecnici. «L'esercizio della delega scade il 26 settembre - ricorda il presidente di Confedilizia,
Giorgio Spaziani Testa - e c'è il rischio che le commissioni Finanze non abbiano sufficiente tempo adisposizione per eventuali modifiche, prima fra tutte quella sull'impugnabilità delle rendite dinanzi alle commissioni tributarie». Teoricamente, il decreto delegato potrebbe dare all'Agenzia delle Entrate il potere di fissare una volta e per sempre la rendita degliimmo bili senza che si possa fare ricorso. Per questo motivo Confedilizia, che parteciperà alle commissioni censuarie incaricate della revisione delle rendite entro il20l9, staraccogliendo idati dei proprietari su atti di compravendita' contrattidilocazione e aste giudiziarie, in modo da poter essere più incisiva. Ulteriori informazioni possono esserereperite sul sito dell' associazione: www.confedilizia.it.
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il Giornale
Abitazione di tipo civile
Superfice Base Città media imponibile
(mq) attuale*
Bologna 156/81 266.112
Cagliari 137,32 178.080
Genova 124,58 219.912
Milano 140,56 248.640
Napoli 124,52 155.904
Palermo 143,41 88.200
Roma 108,56 202.440
Torino 118,93 216.384
Venezia 132,64 163.464
*Rendita rivalutata 160
Nuovo valore (ipotesi) e differenza 010
CENTRALE SEMI CENTRALE PERIFERIA
486.103
223°/0
2.52°/0
L'EGO
Data 23-06-2015 Pagina 7 Foglio 2/2
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