rassegna stampa - pasolini luigi spa
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Millionaire, Brico Magazine, Largo Consumo, GDO Week, Mark Up e tanto altro nella rassegna stampa di Pasolini Luigi Spa. Raccolta degli articoli da Gennaio a maggio 2014TRANSCRIPT
RASSEGNASTAMPA1° semestre 2014
zionante shopping experien-ce, consentendo al retailerdi vendere meglio i suoi pro-dotti. Ecco perché, al fine dioperare al meglio nella vestedi general contractor capacedi costruire un’offerta “chia-vi in mano” per la grande di-stribuzione, Pasolini consi-dera molto importante poteraffiancare il cliente sin dall’i-nizio. Vale a dire dalla defini-zione della strategia destina-ta a concretizzarsi in stru-menti di esposizione e di co-municazione “ad hoc”: unafase fondamentale, suppor-
gia di strategia, creatività erealizzazione alimentate daun continuo flusso di idee.Va sottolineato che l’aziendapone rigorosamente al cen-tro del proprio “ecosistema”lo shopper, la sua capacitàdi anticipare e orientare ilmercato, le sue richiestenon sempre ascoltate appie-no da industria e retail. Ilsuo modello di business èquindi finalizzato all’imple-mentazione di progetti e so-luzioni in grado di migliorarel’aspetto espositivo per offri-re al consumatore un’emo-
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Èpassato oltre mezzo se-colo da quando Luigi Pa-
solini iniziò a fornire ai nego-zi alimentari i primi segna-prezzi e l’allestimento dellevetrine. Da allora, l’aziendabresciana è cresciuta se-guendo e supportando l’evo-luzione del retail attraversolo studio e la realizzazione disistemi di vendita creativi edefficaci. L’assortimento si èarricchito della più completagamma di accessori per ilpunto di vendita, ma soprat-tutto Pasolini ha posto espe-rienza, creatività e know-how al servizio di un grandeobiettivo: diventare per laGdo, il retail e l’industria unpartner solution affidabile eversatile, capace di proporsicome referente unico per lacreazione dell’immaginecoordinata all’interno e all’e-sterno del punto di vendita.Nel frattempo, anche gli uo-mini e la struttura della so-cietà sono cambiati. Le redi-ni sono passate a Giacomo ePierpaolo, figli del fondato-re, che circa un anno fa han-no affidato la direzione ge-nerale a Antonio Provenza-no, manager esperto di co-municazione visiva e visualmerchandising: segno tangi-bile della forte volontà dellaproprietà di crescere ancora,sfidando la difficile congiun-tura con creatività e dinami-smo. Una scelta confermatada una recente acquisizioneche ha portato al varo delladivisione Visual Solution,che offre consulenza specia-lizzata nella progettazione eproduzione di grafiche per lacomunicazione visiva indoore outdoor.
L’approccio strategicodi un gruppo circolare
Con un fatturato di circa 18milioni e poco meno di 50dipendenti, oggi Pasolini èun protagonista nel compar-to delle soluzioni per il di-splay e la visual communica-tion: un gruppo circolare,che offre risposte su misuradelle esigenze del cliente,frutto di una concreta siner-
tata dalle opportune analisidi mercato e sui competitor.Questo è solo il primo stepdi un approccio che prevedealtri tre passaggi: il supportoal cliente, finalizzato a mi-gliorare l’esposizione deiprodotti per agevolare il la-voro degli addetti e aumen-tare la fidelizzazione delcliente, incentivandone lapropensione all’acquisto; laproposta della giusta solu-zione, attraverso il correttomix tra razionalizzazione de-gli spazi, impatto emoziona-le del pdv e riduzione dei co-sti di gestione; il servizio a360°, che significa seguire ilcliente dalla scelta dei pro-dotti e materiali fino al mon-taggio finale. Inutile dire cheper Pasolini creare valore at-traverso questo modus ope-randi significa condividerecon i clienti alcuni principi-base: la dedizione alla qua-lità, la creatività, uno spiritoproattivo e collaborativo, lapassione per la concretezza.Il risultato finale è rappre-sentato da soluzioni com-plete e adeguate ai bisognidel cliente sia nel caso dinuove aperture, che per il re-styling di pdv esistenti. Unmondo di creatività per ilquale l’azienda bresciana siavvale di un assortimento di-versificato e in costante svi-luppo, composto da oltre3.000 referenze: dai segna-prezzi ai segnalatori promo-zionali superaccessoriati,dai contenitori agli esposito-ri, dai divisori per ripiani e bi-nari per sospensioni ai cesti-ni e carrelli per la spesa. Adalimentare questa ricchissi-ma offerta sono le numero-se partnership che Pasoliniha stretto con i migliori pro-duttori in Europa, Nord Ame-rica ed Estremo Oriente.
Consulenza anche invisual communication
C’è di più: per sottolineare lasua volontà di proporsi comeconsulente a tutto tondo neiconfronti della clientela, Pa-solini si è dotata di una divi-sione interna che produce
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srl
PASOLINIL’esperienza e il know-how
per efficaci soluzioni espositivee di visual communication
per la Gdo, il retail e l’industria
AZIENDE IN PRIMO PIANO
Largo Consumo 1/2014
PASOLINI PR.qxp:Sched Pub Pucci 9-01-2014 14:03 Pagina 46
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Largo Consumo Gennaio 2014
care le campagne “stan-dard”: una trentina di solu-zioni modulabili per l’indu-stria e la grande distribuzio-ne. Anche qui Pasolini segueil cliente in tutte le fasi, dalrilievo alla soluzione esposi-tiva, dalla personalizzazionegrafica alla produzione, finoall’installazione.
Ricerca e svilupposempre ecofriendly
Ad alimentare questa atti-vità è il centro di produzio-ne, un’altra area strategica
alla quale Pasolini dedicanotevoli risorse in terminidi R&D e di aggiornamentodei macchinari, dei softwa-re e del personale. Ne deri-va l’adozione dei più avan-zati sistemi di stampa, checomprendono le tecnolo-gie a getto di inchiostro eUV roll to roll e flatbed, finoalle stampe con tecnologiaHP Latex che utilizza in-chiostri ad acqua, tutelan-do così l’ambiente, la salu-te e la sicurezza.In effetti, da sempre Pasoli-ni fa dell’eco-sostenibilitàdelle sue attività e dei ma-teriali utilizzati un fiore al-l’occhiello. Lo dimostra,per esempio, l’adozionesin dal Duemila di prodottiEco System per lo sviluppoe la fornitura delle migliorisoluzioni ecosostenibili peril retail, come quelle per lavendita di prodotti alimen-tari sfusi, attraverso la crea-zione di aree, corsie e cor-ner dedicati al tema am-bientale. Senza dimentica-re la scelta di materiali
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materiale di comunicazioneper ambienti interni ed ester-ni. Si tratta di Visual Solution,che mette a disposizione deiclienti la competenza di unpool di professionisti chiama-ti a definire lo stile e coordi-nare l’immagine sotto ognipunto di vista, operando neidiversi ambiti della comuni-cazione visiva con l’obiettivodi costruire e rafforzare l’im-magine aziendale. Da qui il ri-corso ai più efficaci strumen-ti di in-store marketing per ot-timizzare la performance del-la marca proprio nel “magicmoment” in cui lo shopperdecide l’80% dei propri ac-quisti.In virtù del suo know-how edel suo approccio strategi-co, Visual Solution è al servi-zio non solo del retail, maanche dell’industria pubbli-ca e privata, dell’ospitalità,degli eventi e dei servizi. Ilche significa contribuirecreativamente non solo allapersonalizzazione dello scaf-fale, alla creazione di cornere isole, ad attività di crossmerchandising e di in-storepromotion, ma anche al re-styling di spazi interni attra-verso speciali rivestimentifilmici, pannellature edespositori con grafiche di al-ta qualità e di grande impat-to visivo, oppure alla produ-zione di immagini ad alta de-finizione su qualsiasi tipo dimateriale e in qualsiasi di-mensione per una comuni-cazione impattante, imme-diata ed efficace, avvalendo-si di materiali quali il telopvc o la rete microforata.Tutto questo senza dimenti-
atossici di prima qualità,idonei al contatto con glialimenti, lo studio del lorodesign e dell’imballo perottimizzare ogni spedizio-ne.
Un 2014 all’insegnadella comunicazione
Per concludere, non va di-menticato che Pasolini nel-l’ultimo anno ha iniziato acambiare anche il suo mo-do di proporsi al mercato.Se in passato aveva sempreinvestito poco in comunica-zione, oggi l’azienda ha de-ciso di aumentare notevol-mente la propria visibilitàsfruttando tutti i canali a di-sposizione: dal rinnovato si-to web a una pianificazionesulle riviste di settore, finoai social media, ovveroTwitter, Facebook, YouTubee Linkedin, dov’è presentecon una company page.Nel 2014 Pasolini conti-nuerà a investire nella for-mazione e nell’informazio-ne, convinta che prima diparlare di retail bisognaeducare tutti gli attori anuove prospettive di realiz-zazione. Il che si tradurrà inuna forte attività di divulga-zione e sperimentazione dinuovi e importanti con-cept. L’azienda non man-cherà alle principali mani-festazioni di settore, italia-ne e non, come l’Euro-shop, Promotion Expo, ilCibus, soprattutto per pro-porre soluzioni, nuove ideee progetti legati all’in-storemarketing.
Via G. Di Vittorio, 1225030 Castel Mella (Bs)
Tel. 030.2583122Fax 030.2780581
www.pasolini.it
Largo Consumo 1/2014
In più di 50 anni di attività, l’aziendabresciana ha accompagnato lo sviluppo
del tessuto commerciale italiano,offrendosi oggi specialista nella creazionedell’immagine coordinata sia all’internoche all’esterno del punto di vendita, al
servizio delle esigenze sia delle impresedistributive sia delle industrie, all’insegna
di creatività, concretezza ed efficacia.
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Largo Consumo Gennaio 2014
Promotion Settembre 2013
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62 63
AN Arreda Negozi Gennaio 2014
Promotion Settembre 2013
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AN Arreda Negozi Gennaio 2014
Promotion Settembre 2013
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bile revisione di molti investimenti.
Trade ha aderito al contratto colletti-
vo nazionale che a nostro parere con-
cilia al meglio le esigenze del settore. 4 Oggi più che mai le aziende
sono sensibili alla misurazione
sugli investimenti in store e diven-
ta fondamentale l’analisi di indici
che hanno un’influenza diretta sul
sell out. Per esempio, gli indici di
esposizione (quota facing/vendi-
te), di visibilità (posizionamento a
scaffale), di rottura stock, di colla-
borazione (prezzo di vendita/prezzo
consigliato) sintetizzano l’efficacia
delle politiche di trade marketing
e offrono una vista puntuale sullo
stato dei singoli punti di vendita.
Proprio per questo motivo Trade ha
investito da tempo sulla tecnologia
per recuperare dati numerici e qua-
litativi dal territorio in tempo reale.
SARA ROMITO
account manager di Instore
1 Il ruolo dell’agenzia di field mar-
keting si è fortemente evoluto negli
ultimi anni per fronteggiare, da un
lato, il rallentamento dei consumi
associato alla diminuzione della
pedonabilità nei punti di vendita,
dall’altro il dinamismo portato da
un consumatore sempre più attento,
pragmatico e multimediale. In un
mercato, quindi, in cui la competi-
zione si gioca sempre di più sulla
capacità di attrarre, sedurre e man-
tenere i consumatori all’interno del
punto di vendita, l’agenzia di field
marketing non è più solo un dispen-
satore di servizi in outsourcing,
com’è avvenuto in passato, ma diven-
ta un vero e proprio partner con cui
collaborare e interagire a un livello
più profondo. In termini pratici
questo significa arricchire pro-attiva-
mente la propria offerta con servizi a
elevato valore aggiunto studiati “con”
e “per” il committente e che siano
in grado di trasformare il negozio
da “point of purchase” in “point of
permanence”, utilizzando metodo-
logie di lavoro sempre più persona-
lizzate, integrate e multimediali. 2 Nel nostro mercato il controllo
che si colloca nella fascia
alta di prezzo.
Per comunicare con lo
shopper, coinvolgerlo e tra-
smettergli emozioni con l’in
store promotion, Pasolini
ha concepito delle soluzio-
ni modulari che si adattano
alle caratteristiche di ogni
punto di vendita, con una
collezione di temi perso-
nalizzabile in più varianti
(12). Il totem in siropan con
applicazione pop up in car-
tone trasporta immediata-
mente lo shopper nell’am-
b i e n t a z i o n e
dei saldi inver-
nali. Il murale
in laminil dona
un tocco di co-
lore e delimita
l’area promo-
zionale, men-
tre l’insegna
in laminil po-
sta all’entrata
dell’area dedi-
cata permette
al consumato-
re di catapul-
tarsi immedia-
tamente nel
mondo dei sal-
di e delle occa-
sioni.
Tecnoplex ha progettato
per Revivre Italia un general
tester per cosmetici, ideato
dal makeup designer Pao-
lo Guatelli, molto innovati-
vo grazie all’armonia delle
forme circolari
(13). Il display,
sia nella ver-
sione da banco
sia in quella da
terra, è stato
realizzato in
plexiglas nero
lavorato al la-
ser, con stam-
pe serigrafiche
del logo e del-
le referenze;
e può essere
personalizza-
to nel tempo
s o s t i t u e n d o
l’immagine di
comunicazione
e gli elementi singoli per
eventuali cambi di prodotto.
Per Lindt Natale 2013
Zeroundici ha dato vita
a un’isola promozionale
supportata da una scatola
cartotecnica con fiocco in
11
12
13
in store
SPECIALE
62Pm gennaio 2014
Promotion Magazine Gennaio 2014
Promotion Settembre 2013
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Pasolini Luigi S.p.A. via G. Di Vittorio, 12, 25030 Castel Mella (BS) – www.pasolini.it - [email protected]
LE AZIENDE INFORMANO
Promotion Magazine Gennaio 2014
Promotion Settembre 2013
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Mark Up Gennaio 2014
punto di vendita? “Per noi, è un luogo di
emozioni, ogni spazio al suo interno deve
essere utilizzato per stupire e dialogare con
il consumatore. È un palcoscenico che rispec-
chia i trend del momento, con l’obiettivo di
rendere lo shopping un’esperienza di intratteni-
mento”. Ecco tracciato - da Antonio Provenzano,
Direttore Generale di Pasolini S.p.A. - il percorso
emozionale che la società, specializzata in soluzio-
ni per il retail, propone ai propri clienti.
L’azienda, che ha seguito l’evoluzione del commer-
cio agevolandone l’immagine e migliorandone la
gestione dello spazio, dalla fornitura di semplici
soluzioni per il singolo negozio, è passata con gli
anni a un supporto globale per i propri clienti,
costituiti da player della Grande Distribuzione, da
retailer e dal mondo dell’industria.
L’obiettivo è la realizzazione di uno “spazio-ne-
gozio” che, grazie al giusto approccio strategico,
che va dall’analisi del mercato all’individuazione
del proprio target, dallo studio della concorrenza ai
suoi punti di forza e di debolezza, trasmette i valori
del marchio allo shopper.
Il ruolo di general contractor
Un buon progetto non è frutto solo di una sapiente
L’IMPRESA INFORMA
Dal concept al montaggio finale, un unico partner per progettare e allestire un pdv emozionale
Pasolini Luigi SpAVia G. di Vittorio 12
25030 Castel Mella (BS)www.pasolini.it
IL creatività tarata sull’esigenza di immagine del cli-
ente, unita a una buona dose di strategia: è qual-
cosa di più complesso e articolato, per il quale è
necessario adottare un modello di business altret-
tanto completo. Per questo motivo Pasolini si pro-
pone come general contractor, offrendo un servizio
chiavi in mano. La strategia di business individuata
dal cliente viene così declinata attraverso lo studio
del design del punto di vendita, che mira a costru-
ire uno spazio nel quale gli ambienti siano ottimiz-
zati, l’impatto emozionale forte e i costi di gestione
contenuti. Dopo questa prima fase, gli specialisti di
Pasolini seguono il cliente sino alla realizzazione,
fornitura e installazione delle aree di vendita e di
consumo, (sono comprese strategie di in-store mar-
keting studiate ad hoc). Il referente finale? Sempre
uno solo, lo shopper, che viene accolto in un punto
di vendita in cui tutto viene teatralizzato. Ecco
così che le tante anime del retail trovano, grazie a
Pasolini, un unico linguaggio efficace, capace di
creare ambientazioni personalizzate. E un unico
interlocutore che segue con competenza ogni fase
del lavoro.
Pasolini sarà presente dal 16 al 20 febbraio 2014
a Euroshop, la fiera internazionale di Dusseldorf
dedicata al retail.
Così si Crea uno store d’impatto
Promotion Settembre 2013
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Mark Up Gennaio 2014
punto di vendita? “Per noi, è un luogo di
emozioni, ogni spazio al suo interno deve
essere utilizzato per stupire e dialogare con
il consumatore. È un palcoscenico che rispec-
chia i trend del momento, con l’obiettivo di
rendere lo shopping un’esperienza di intratteni-
mento”. Ecco tracciato - da Antonio Provenzano,
Direttore Generale di Pasolini S.p.A. - il percorso
emozionale che la società, specializzata in soluzio-
ni per il retail, propone ai propri clienti.
L’azienda, che ha seguito l’evoluzione del commer-
cio agevolandone l’immagine e migliorandone la
gestione dello spazio, dalla fornitura di semplici
soluzioni per il singolo negozio, è passata con gli
anni a un supporto globale per i propri clienti,
costituiti da player della Grande Distribuzione, da
retailer e dal mondo dell’industria.
L’obiettivo è la realizzazione di uno “spazio-ne-
gozio” che, grazie al giusto approccio strategico,
che va dall’analisi del mercato all’individuazione
del proprio target, dallo studio della concorrenza ai
suoi punti di forza e di debolezza, trasmette i valori
del marchio allo shopper.
Il ruolo di general contractor
Un buon progetto non è frutto solo di una sapiente
L’IMPRESA INFORMA
Dal concept al montaggio finale, un unico partner per progettare e allestire un pdv emozionale
Pasolini Luigi SpAVia G. di Vittorio 12
25030 Castel Mella (BS)www.pasolini.it
IL creatività tarata sull’esigenza di immagine del cli-
ente, unita a una buona dose di strategia: è qual-
cosa di più complesso e articolato, per il quale è
necessario adottare un modello di business altret-
tanto completo. Per questo motivo Pasolini si pro-
pone come general contractor, offrendo un servizio
chiavi in mano. La strategia di business individuata
dal cliente viene così declinata attraverso lo studio
del design del punto di vendita, che mira a costru-
ire uno spazio nel quale gli ambienti siano ottimiz-
zati, l’impatto emozionale forte e i costi di gestione
contenuti. Dopo questa prima fase, gli specialisti di
Pasolini seguono il cliente sino alla realizzazione,
fornitura e installazione delle aree di vendita e di
consumo, (sono comprese strategie di in-store mar-
keting studiate ad hoc). Il referente finale? Sempre
uno solo, lo shopper, che viene accolto in un punto
di vendita in cui tutto viene teatralizzato. Ecco
così che le tante anime del retail trovano, grazie a
Pasolini, un unico linguaggio efficace, capace di
creare ambientazioni personalizzate. E un unico
interlocutore che segue con competenza ogni fase
del lavoro.
Pasolini sarà presente dal 16 al 20 febbraio 2014
a Euroshop, la fiera internazionale di Dusseldorf
dedicata al retail.
Così si Crea uno store d’impatto
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Promotion Magazine Gennaio 2014
Dalla proposta di prodotto alla proposta di esperienza
Mercato del field ancora polverizzato
di Antonio Provenzano, direttore generale di Pasolini Luigi
Per troppo tempo il retail e
l’industria si sono soffermati
sul concetto di prodotto le-
gato al bisogno; successi-
vamente si sono appropriati
dell’idea di vendere espe-
rienze d’acquisto grati�can-
ti. In entrambi i casi, però,
il consumatore subiva, non
era quindi l’attore principale
della scena. Oggi lo shop-
per è portato a informarsi
molto di più prima di un ac-
quisto, arriva in negozio alla
ricerca di un viaggio sempli-
ce e veloce, seguendo scru-
polosamente la lista della
spesa e limitando al minimo
eventuali acquisti d’impulso.
Così è giunta l’ora che al-
cune tecniche di marketing
diventino nuovamente parte
integrante nello sviluppo del
business di ogni punto di
vendita.
Retailer e industria non
devono inventarsi nuovi
linguaggi, ma devono mol-
to più semplicemente rein-
terpretare la capacità dello
shopper di stabilire le prio-
rità nel momento della spe-
sa. La chiave di volta può
essere quella di trasformare
prodotti e luoghi prima in
strumenti di comunicazione
e poi in beni strumentali.
Creare più valore, rispetto
ai concorrenti, è per un’a-
zienda il principale fattore
di successo, ma per fare
di Giovanni Santilio
Quando si parla di field marketing vengono alla mente solitamente due figure professionali: il promo-ter e il merchandiser. Le professionalità sottese a queste due generiche categorie si aprono a ventaglio con un grado di competenza ed expertise (e quindi di agenzia) variegato e molto legato alla storicità e alle dinamiche del canale distributivo. Un esercito di migliaia di operatori più o meno specializzati che costituiscono il braccio operativo del below the line,
impegnati part time in modo più o meno continuati-vo per la marca.È difficile stimare la dimensione del mercato in quanto le sovrapposizioni di categoria e di specializ-zazione sono altrettanto variegate. Da un esercizio fatto sulla valutazione dei soli servizi di merchandi-sing e in store promotion nei due canali distributivi che assorbono la maggior parte delle attività field (quindi grande distribuzione e consumer electronic) si è stimato un valore approssimativo annuo di circa 180 milioni di euro. Per caratterizzazione storica il mercato è ancora polverizzato in piccole realtà locali con un ristretto numero di agenzie che hanno un reale network nazionale diretto (le prime 3 agenzie coprono circa il 50% del mercato). È ancora molto diffusa la pratica del subappalto dei servizi ad agenzie e cooperative locali, anche se le nuovi leggi sul lavoro (Biagi, Bersani, Fornero) hanno previsto misure e limitazio-ni che ne rendono più difficile l’adozione, agevolando una fisiologica concentrazione del settore. La qualità del servizio richiesta e quindi il livello di tecnologia
questo, al di là della qualità
del prodotto, vi sono degli
importanti campi d’azione,
come la qualità del servizio,
il prezzo e la teatralizza-
zione. Molto spesso non si
tiene conto del fatto che gli
acquisti vengono effettuati
durante il tempo più prezioso
delle persone, cioè durante
il tempo libero. Si diventa
sempre più esigenti riguar-
do al modo in cui si spende
questo tempo: è quindi im-
portante che la visita pres-
so il punto di vendita diventi
un’esperienza vera, positiva
e stimolante.
Chiunque abbia trascorso
del tempo in un supermerca-
to o in un grande magazzino
sa che c’è già una quantità
enorme di in store marketing
messo in atto dall’industria e
in store
SPECIALE
Pm gennaio 201466
dai retailer: video di pro-
dotti, annunci pubblici,
manifesti, striscioni,
totem sono solo alcuni
esempi. Il punto di ven-
dita, proprio grazie alla
comunicazione visiva
e all’in store promotion,
deve pertanto trasfor-
marsi da luogo di acqui-
sto in punto di perma-
nenza, sviluppando le
sue potenzialità di luogo
multisensoriale. Attra-
verso tale procedura,
il brand può trasferire i
propri valori, la propria
cultura e valorizzare
così uno dei più efficaci
mezzi di comunicazione
nei confronti del proprio
target, cioè lo spazio di
vendita, instaurando un
rapporto forte e una ca-
pacità di proporre e an-
ticipare stili di vita.
L’in store promotion va
dunque vista come una
strategia utile a valoriz-
zare l’offerta, generare
nuovi acquisti e, so-
prattutto se associata
al cross merchandising,
promuovere la fedeltà
del cliente. Uno store,
infatti, che si con�gura
come una piattaforma
informativa per lo shop-
per e dialoga con lui,
dandogli delle idee e al-
ternative per i suoi acqui-
sti, crea necessità nella
mente del consumatore,
guidandolo attraverso
la comunicazione visiva
nello spazio di vendita,
incrementandone la sua
permanenza.
oggi necessario per la gestione e acquisizione di dati dal territorio (fast data, geolocalizza-zione, certificazione dati) diventa un altro importante punto di screening nella scelta delle soluzioni e quindi delle agenzie.Per quanto riguarda gli investimenti, gli extracosti generati dalla legge Fornero hanno appesantito i budget di trade marketing, determinando in alcuni casi una contrazione delle attività pianificate. D’altro canto, una crescente attenzione al presidio del punto di vendita per la salva-guardia del sell out riporta attenzione al below the line, pescando risorse importanti nei budget dell’advertising. Non di poco conto, poi, è il cambiamento della struttura logistica (piattaforme centralizzate) della gdo, che impone importanti riflessioni su efficien-za e ruoli delle diverse reti dedicate al presidio del punto di vendita.Quindi, nonostante tutto, un delta positivo per il settore nel 2013.
20 anni di professionalità e successi Leader di settore nell’implementazione e gestione
delle reti di marketing operativo
Field network nazionale a gestione diretta
Professionisti in ambito
In Store Promotion
Merchandising
Sales Representative
Eventi Indoor/Outdoor
MILANO
Viale Famagosta, 75
20142 Milano (MI)
Tel. +39 02 89289000
Fax +39 02 89289030-31
TORINO
Corso Dante 118
10126 Torino (TO)
Tel. +39 011 0205611
Fax +39 011 0205650
ROMA
Via Cardinal de Luca, 22
00196 Roma (RM)
Tel. +39 06 45470922
Fax +39 06 45470926
www.trade-spa.it
Trade è una società
ASM Group
Promotion Settembre 2013
11
Largo Consumo Febbraio 2014
Promotion Settembre 2013
12
ista l’evoluzione dello
shopper, il punto di ven-
dita, oggi, non risponde
più esclusivamente alle
regole della funziona-
lità, ma ha l’obiettivo sempre più ambi-
zioso di vendere esperienze d’acquisto
costruite a misura di consumatore.
“Interpretare la dimensione dell’uomo,
il suo modo di approcciare gli spazi, la
sua capacità di muoversi e di orientarsi -
come tracciato da Antonio Provenzano,
Direttore Generale dell’azienda Pasolini
Luigi Spa – è alla base della semantica
che deve guidare tutte le fasi essenziali
per costruire spazi funzionali alle esi-
genze del consumatore”.
Comunicazione e grammatica visiva so-
no i punti cardine dell’attività dell’azien-
da, referente unico per il mondo del
retail, della Gdo e dell’industria, per la
creazione dell’immagine coordinata sia
all’interno che all’esterno del punto di
vendita.
Decodificare il linguaggio visivo, e per-
ciò analizzare e capire come la mente
del consumatore interpreta le immagini,
è la chiave, secondo Antonio Provenza-
no, per gestire una comunicazione grafi-
ca o espositiva in maniera efficace e per
trasformare lo store nel luogo ideale per
dialogare con lo shopper.
Punto di forza di Pasolini è la strategia
“circolare”: flussi continui di idee ela-
borate dai professionisti dell’azienda si
trasformano in soluzioni per il punto di
vendita. Il plus è costituito dalla possibi-
lità di seguire ogni progetto praticamen-
te chiavi in mano (studio, progettazione,
produzione, installazione).
Le soluzioni espositive proposte da
Pasolini, per un’esperienza di acquisto
che sia davvero emozionale e coin-
volgente, sono frutto di 50 anni di
esperienza maturati in questo mercato.
E accompagnano passo dopo passo la
nuova customer experience richiesta
dallo shopper.
Un nUovo concept accompagna i pdv
Pasolini Luigi SpA Via G. di Vittorio 12
25030 Castel Mella (BS) T. +39 030 2583122
Pasolini, soluzioni concrete per la shopping experience.
Creatività e servizio a 360° gradi per
soluzioni funzionali e chiavi in mano
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Triumph è un prodotto di Ortas Inter-national Group, azienda svizzera che
produce integratori di alta qualità, sicuri e realizzati con materie prime certifi cate. Il marchio si propone come “sinonimo di benessere naturale”. Accurati controlli ac-compagnano ogni fase di produzione fi no alla consegna al cliente, cui viene offerto un servizio di informazioni attraverso pro-fessionisti qualifi cati. Ogni prodotto è for-mulato per assolvere a specifi che funzioni. Triumph è un tonico naturale 100%, ener-gizzante e stimolante delle funzioni sessua-li. Contiene gli estratti delle più note piante afrodisiache: turnera, maca, suma, pepe-roncino. L’associazione con altri ingredienti, come arginina e ribosio, con effetto ener-gizzante, rende Triumph un prodotto unico nel suo genere: i vari componenti lavorano in sinergia per ottenere un migliore effetto
tonifi cante. Il prodotto favorisce la circolazio-ne sanguigna dell’ap-parato genitale maschi-le e femminile, quindi è adatto sia all’uomo sia alla donna e per tutte le età, aiutando a esal-tare il desiderio, ridurre l’ansia da prestazione, mantenere tono e resi-stenza durante i rap-porti. La vendita avvie-ne pricipalmente onli-ne, tuttavia la società è disponibile a valutare proposte di rivendita da parte di negozi specializzati. INFO: tel. 0041 91 8273627,www.ortasinternationalgroup.ch/triumph [email protected]
ELEGANZAA CERNIERADImMI glamour è un nuovo brand di braccialetti in vera pelle con cerniera. Alla ba-se la ricerca dell’eleganza nelle cose semplici, l’ap-parente casualità che na-sconde invece una grande attenzione nella scelta dei particolari e degli accesso-ri. Una cerniera fa pensare subito a un indumento che si indossa ogni giorno. DImMI glamour l’ha resa elemento fondamentale di un accessorio, realizzando così un bracciale versatile e allo stesso tempo esclu-sivo. INFO: www.dimmi.it [email protected]
Ogni punto vendita descrive un mondo, che cambia veloce-mente così come le esigenze e i desideri dello shopper. I
retailer non devono inventarsi nuovi linguaggi per comunicare con il consumatore, ma devono più semplicemente reinterpretare le sue aspettative, progettando spazi che possano trasmettere emozioni. Questa la fi losofi a che contraddistingue Pasolini Luigi, azienda che opera nel mondo del retail da oltre 50 anni, offrendo, con un approccio consulenziale, soluzioni concrete chiavi in mano: dallo studio del concept fi no alla completa realizzazione dello store. Per Pasolini Luigi lo studio del concept non è che una fase della progettazione del punto vendita, che viene a seguito di una serie di analisi e studi del mercato. L’o-biettivo non è più realizzare luoghi per la mera esposizione dei prodotti, ma giungere all’interpretazione dei desideri dei consumatori, facendo emergere le potenzialità del brand. Come si giunge a questo? Grazie a un processo che usa in simbiosi sia gli studi inerenti la sfera morfologica (forma, esecuzione materiale, struttura prodotto, colore, ecc) sia la sfera tecnico-scientifi ca del retail design, ponendo lo shopper al centro del proprio ecosistema. INFO: www.pasolini.it, [email protected]
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Una società svizzera specializzata in integratori di alta qualità propone la ven-dita anche in Italia di un prodotto dedicato al miglioramento della vita sessuale.
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l digital signage, al pari di tutte letecnologie digitali di ultima gene-razione applicate al retail, rientra
nell’ampia gamma di strumenti di cuioggi dispongono l’in-store marketinge il visual merchandising per far cre-scere il coinvolgimento del consuma-tore e per rendere il suo tempo di per-manenza all’interno del punto venditapiù piacevole per lui, più profittevoleper il commerciante.La tendenza che si consolida è quindiquella di far diventare il cliente semprepiù protagonista degli spazi e delleattività che si svolgono all’internodei negozi, e l’interattività, che è pro-pria di tali soluzioni, assume un ruolocentrale, in grado di attivare un coin-
volgimento che rende unica la shop-ping experience.«Non è lo strumento in sé a fare mira-coli» ci spiega Antonio Provenza-no, direttore generale di PasoliniLuigi spa, fornitore globale per il di-splay e la visual communication nel-l’ambito della grande distribuzione.«Anche lo spettacolo più emozionanteo l’esperienza più memorabile, siaessa un maxi schermo da 15 metri(come quelli allestiti nel flagship storepiù grande del mondo firmato da Ro-berto Cavalli a Milano e inauguratopochi giorni fa in via Montenapoleone:5 piani con uno schermo Dg su cia-scuno), o il camerino interattivo (checonsente di visualizzare capi di abbi-
gliamento in infinite varianti e di con-dividerne le immagini in tempo realesui social network), piuttosto chel’espositore “intelligente” (che dialogacon il consumatore riconoscendoneetà, sesso, etnia e facendo passaremessaggi promozionali adatti al suospecifico target), da soli non produconorisultati concreti». Di qui l’importanza di inserire il ritro-vato tecnologico all’interno di unastrategia coerente che deve esseremessa a punto conoscendo le regoledel visual merchandising. RiprendeProvenzano: «Ogni elemento che con-tribuisce a costruire il display o illayout del punto vendita deve essereposizionato e utilizzato non solo te-
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Le tecnologie digitali e l’installazione di display “intelligenti” prendono piede anche negli storee tra i retailer italiani. Tra sostenitori entusiasti e criticità, soluzioni innovative e potenzialitàinespresse, ritardi e approcci - per qualcuno un po’ - radicali, ecco una fotografia del settore
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Analisi mercator&f
Digital signage: adelante, con juicio
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nendo conto della funzionalità, maanche del criterio comunicativo chel’elemento stesso possiede nei con-fronti dell’ambiente circostante».Non c’è dubbio che il Ds si stia dif-fondendo in numerosi ambiti com-merciali: non solo nel campo del re-tail ma nella ristorazione, nei museicome in aeroporti, stazioni e altricontesti pubblici. Basti citare il re-cente accordo sottoscritto da Gran-di Stazioni con BroadSign In-ternational per la realizzazionedi un progetto senza precedenti disviluppo del digital signage cloud-based sul territorio italiano. In quantoproprietaria della rete di Ds GrandiStazioni Media, la società partecipataal 59,99% da Ferrovie dello Statoche gestisce dal 1998 i 14 scali piùimportanti del Paese, con questoaccordo mira ad estendere il suo at-tuale portafoglio, passando da 1.100schermi da 55”, 80 totem interattivi
e 10 cartelloni pubblicitari a Led /Lcd a 1.300 schermi da 55” e 70”,250 totem e 30 cartelloni entro la
fine del 2015. Tutti i display sonostrategicamente posizionati nei pressidi aree di ristoro e di attesa, gallerie
di negozi, piattaforme ferroviarie,ingressi della metropolitana e spaziesterni.
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LEONARDO COMELLI, direttore commerciale M-Cube
Quali prodotti/soluzioni di digital signage realizzate equali sono le loro peculiarità?Realizziamo sistemi di comunicazione digitale multicanale sulpunto vendita. Tramite la nostra piattaforma di digital contentmanagement gestiamo tutti i media digitali di comunicazionein-store e di mobile customer engagement. Diventa quindipossibile comunicare con i propri clienti in tempo reale dal mo-mento di passaggio davanti alla vetrina, tramite i monitor Ds, eseguire il cliente all’interno del negozio anche con sistemi di pro-ximity marketing in grado di interagire con smartphone e tabletche forniscono messaggi mirati e personalizzati.Come si evolve il mercato del digital signage? Quali gli svi-luppi futuri?La sfida che stiamo affrontando con alcuni nostri clienti è quelladi trasformare il Ds in un concreto veicolo di vendita. Passarequindi da un utilizzo legato alla semplice comunicazione a unvero strumento di supporto al business. Ad esempio, tramite
l’utilizzo di un tablet o un mo-nitor touch screen è possibile,mediante la nostra soluzione,acquistare dei prodotti nonpresenti in negozio in quelmomento. L’articolo viene or-dinato dal magazzino e speditoa domicilio o può essere ritiratosul punto vendita il giorno se-guente. Questo permette nonsolo di assicurare la venditaper il retailer ma anche di otti-
mizzare le risorse di magazzino e i canali di distribuzione. Qual è il grado di soddisfazione dei vostri clienti per le so-luzioni che proponete? Citerò le parole di Rocco Carena, AW LAB marketing manager ariguardo: “Il digital signage ha permesso di potenziare ilmarketing mix integrando il materiale di comunicazione in-store con contenuti multimediali molto attraenti ed impattantiagli occhi dei nostri clienti, diventando un elemento che cidistingue. La radio in-store rende il marketing di prossimitàancora più coinvolgente fornendo un’identità sonora omogeneaal nostro network e ci consente di avere un palinsesto dedicato,composto da musica e comunicazione commerciale”.
«MOBILE CUSTOMER ENGAGEMENT: LAVORIAMO PENSANDO AL FUTURO»
ANTONIO ZULIANELLO, general manager Italy & southeast Mediterranean
NEC Display Solutions Italia
Quali prodotti/soluzioni di digital signage realizzate equali sono le loro peculiarità?Con l’aumento di domande di soluzioni DS, aumenta anche l’esi-genza del cliente. Oggi non è più sufficiente posizionare undisplay che trasmette informazioni o video, ma è necessario au-mentarne l’interattività, introdurre meccanismi in grado dicatturare l’attenzione dell’utente. Le riposte che noi offriamosono diverse, dai più comuni display multi-touch (dimensioni da23” a 65”) agli innovativi display intelligenti della serie P (da40” a 80”) che, grazie al sensore di presenza umana, permettonodi cambiare sorgente video, aumentare o diminuire il volumeaudio o accendersi e spegnersi automaticamente in base allapresenza o meno di fronte allo schermo. La nostra proposta com-prende anche soluzioni software in grado di riconoscere il targetdi persone di fronte allo schermo, pilotando un contenutodiverso in base alla loro età o sesso. Quali sono gli utilizzi principali nel retail di tale tecnologia?Lo scopo principale è quello di attrarre l’utente. Grazie a unavasta gamma di soluzioni hardware e software, siamo in grado
di accompagnare il clientenella scelta più idonea: pensoall’analisi di un’infrastrutturagenerale adeguata all’utilizzo(che permetta un monitoraggiocostante del funzionamento),alla scelta di display adeguatia seconda delle ore di lavorogiornaliere (per limitare guastinel tempo) o che consentanola scalabilità o l’aggiornamentonel tempo (grazie agli slot-in
offerti è possibile aggiornare il display anche dopo anni diutilizzo) per finire con la pulizia dell’installazione (l’integrazionedi player o Pc all’interno del display evita cavi che corronoattorno allo stesso). In che modo questa forma di comunicazione aiuta il retailernella sua attività e ad aumentare le vendite?Citerò Difficile dare una risposta, poiché le variabili in gioco sonoveramente tante. Nondimeno, grazie a un software di misurazionedel gradimento offerto da NEC, l’utente ha la possibilità diprofilare, misurare e creare una lista di informazioni utili percapire se il prodotto venduto, la campagna prezzi offerta o sem-plicemente il lay-out alternativo di un’area del punto vendita,sono più attraenti rispetto a prodotti o prezzi precedenti. Questasoluzione è un potente strumento di marketing, che può essereabbinato ad applicazioni Ds, ma anche utilizzato singolarmente.
«OCCORRE CATTURARE L’ATTENZIONE DEL CLIENTE»
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C’era una volta la fantascienzaUn passo indietro: nel campo del DSla tecnologia ha fatto parecchia strada.Se sino a pochi anni fa le sue funzio-nalità potevano apparire come soluzionida film di fantascienza, oggi sono real-tà: basti pensare ai programmi di rico-noscimento attraverso sensori biome-trici posizionati sugli schermi “intelli-genti” in grado di percepire automati-camente, nel rispetto dell’anonimatoe della privacy, il profilo (per sesso,età, area geografica, livello di gradi-mento) di chi li sta guardando. Un si-stema avveniristico, che permette diselezionare i messaggi da veicolare eda proiettare in base all’interlocutore.È ciò che fa per esempio la cataneseEdisonweb che opera nello sviluppodi applicazioni per il marketing digitaledi prossimità. Il suo prodotto di puntasi chiama Web Signage ed è una piat-taforma di Ds che utilizza il cloud erende possibile l’analisi real-time delcomportamento di acquisto nel puntovendita. Validi strumenti per risponderealle domande totem per il marketingdi ogni retailer: “Chi sono i miei acqui-renti?”, “Quale comunicazione in-store è più efficace “Quante persone,con quale profilo demografico e perquanto tempo sono state di fronte almio espositore?”, “Quale è il tasso diconversione in vendita?”. Statistichealla mano, i settori che stanno mag-giormente investendo in queste solu-zioni sono i mercati verticali del retail,in particolare fashion, luxury e grandedistribuzione. Più nel dettaglio, custo-mer experience, comunicazione inte-grata e servizio al cliente sono i campidi applicazione principali del digital si-gnage nel retail. «I media digitali in-store permettono di consolidare il link
tra la comunicazione on e off line, tranegozio virtuale e reale. Si parla quindia buon diritto di omnichannel retailing.Il cliente è seguito in tutte le fasi del-l’acquisto e del post vendita attraversoun servizio a valore aggiunto con unimpatto diretto sulle vendite», spiegaLeonardo Comelli, direttore com-merciale di M-Cube. Che prosegue:«L’omnichannel retailing permette al-tresì di fidelizzare il cliente, integrandole iniziative online, i programmi fedeltàe le azioni di marketing sul punto ven-dita, offrendo una comunicazione mi-rata. Sì perché il sito web può fornireindicazioni sui prodotti e servizi del-l’azienda ma il contatto con il brand eciò che realizza e vende avviene nellostore. L’acquirente, grazie ai media di-gitali, da un lato può dunque ottenereinformazioni sui prodotti, dall’altropuò anche comparare le caratteristichedi due o più articoli in modo interattivosui display Ds». In questo modo il per-sonale può servire chi compra con in-formazioni mirate in base alle prefe-renze di acquisto, accedendo dal tabletal Crm aziendale. Inoltre, i displaydigital signage in loco forniscono in-formazioni sui prodotti in offerta emolto altro.
Parola d’ordine: piedi per terra Ne è passata di acqua sotto i pontidai tempi delle prime timide istalla-zioni di singoli display. Nondimeno,«spesso l’utilizzo di queste soluzioniin ambito retail è ancora concepitocome completamento del punto ven-dita, un mero miglioramento sulpiano dell’estetica», puntualizza An-tonio Zulianello, general managerItaly & Southeast Mediterranean diNEC Display Solutions Italia.
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Analisi mercato
DANIELA KARAKACI, junior product manager Italy Panasonic
PSCEU Visual System Solution Products
Quali prodotti/soluzioni di digital signage realizzatee quali sono le loro peculiarità?Realizziamo un’ampia serie di display utilizzabile inqualsiasi scenario, dagli aeroporti ai centri commerciali,in ambienti outdoor, semi-outdoor e indoor. In particolare,
per quanto riguarda gli ambienti indoor e semi outdoorla gamma si compone della serie LF disponibile in 42”,47”, 55”, 70” e 80”, con luminosità da 450 cd/m2 e 700cd/m2. La linea è dotata di digital link, che permette latrasmissione di immagini, suoni e segnali di controllo di-rettamente dal display fino a 100 metri di distanza attra-verso un singolo cavo Lan. Per quanto riguarda la categoriaoutdoor, disponiamo di due modelli da 47”, Lcd Full HDad alta luminosità (1.000 cd/m2 e 2.000 cd/m2). Durante l’ISE 2014 abbiamo presentato il modello TH-47LFX60 con 2.000 cd/m2 di luminosità, dotato di certifi-cazione IP55, struttura in alluminio anti-corrosione eschermo in vetro temperato.
Altre gamme?Esiste inoltre la serie bassa di gamma Lfe, solo indoor,dal design minimal ideale per spazi pubblici. La serie ècomposta da 3 modelli da 42”, 50” e dal nuovo modelloda 65” TH-65LFE7 da 350 cd/m2. A differenza dei prece-denti, questo display ha una cornice sottilissima, èpossibile installarlo sia in modalità portrait che landscapee ha un’entrata Usb. Su quali prodotti punterete nel prossimo futuro?Nel 2013 disponevamo di 12 modelli di display Lcd:questa linea adesso è più che raddoppiata arrivando acomprenderne 26 che alla qualità coniugano un prezzovantaggioso e grande flessibilità di installazione.
«PREZZI VANTAGGIOSI E FLESSIBILITÀ DI INSTALLAZIONE»
THOMAS ISSA, product manager – B2B displays
and home projectors Sony Europe
Come si evolve il mercato del digital signage?Quali gli sviluppi futuri?Questa tecnologia si è ormai affermata come unmezzo di comunicazione efficace in una varietà diambienti business, retail, eventi, trasporti, ristorazionee ricettività, aziende e associazioni. In questoambito siamo all’avanguardia e oggi offriamo unagamma di soluzioni software e hardware unica, ca-librata su molteplici esigenze. Nel retail, ad esempio, un sistema di Ds che presenticontenuti accattivanti, interessanti e puntuali rappresenta un ottimo metodo percatturare l'attenzione e creare istantaneamente un contatto.Quali prodotti/soluzioni di digital signage realizzate e quali sono le loro pe-culiarità?Di recente abbiamo introdotto sul mercato una nuova line-up con schermi BraviaHD e 4K per i settori business, retail, ricettività e altro ancora. Abbiamo inoltre in-corporato un browser Htlm5 nei display professionali Bravia, un’innovazione checonsente di riprodurre contenuti multimediali di vario genere, come filmati,programmi televisivi in diretta o perfino feed di Twitter, permettendo agli esercentidi sfruttare al meglio il sistema di Ds del locale.Quali sono gli utilizzi principali nel retail di tale tecnologia?Le soluzioni di digital signage risultano particolarmente efficaci nell’ambito dinegozi e supermercati, settori nei quali offriamo soluzioni ad alta efficienzaenergetica che consentono di comunicare con maggiore efficacia in qualsiasispazio condiviso dove sia necessario trasmettere informazioni o aggiornamenti,creando con facilità contenuti multimediali tempestivi e di forte impatto egestendo gli schermi centralmente da qualsiasi Pc. Ci racconta una case history di successo?Penso alla recente partnership siglata tra Sony Uk e Sony Mobile da un lato conPhones 4u dall’altro, rivenditore di telefoni leader del settore. L’accordo prevedeche presso 289 rivenditori di telefonia vengano installati oltre 300 displayprofessionali FWD-46B2 Sony, con qualità dell'immagine Full HD e basso consumoenergetico. Tutte le unità offrono la tecnologia Nfc con il duplice scopo diconsentire a Phones 4u di monitorare l'interazione degli utenti e di analizzare ilcomportamento degli acquirenti attraverso l’analisi di dati esclusivi.
«UNA GAMMA DI SOLUZIONI SOFTWARE E HARDWARE UNICA»
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Inoltre, «con il passare del tempo,ad aumentare sono le richieste perapplicazioni verticali, come le digitalmenù board per il mercato Qsr (Quickservice restaurants) o i servizi di wayfinding o elimina coda. Il mercatoitaliano, invece, è ancora distantedall’utilizzare il digital dignage in ma-niera massiccia per veicolare la pub-blicità: attorno a questa applicazioneci sono diverse richieste, ma si trattaper lo più di circuiti molto limitati epoco attraenti per le media agency»conclude critico Zulianello. Non vi è dubbio, peraltro, che anchegrazie alla disponibilità di display digrande formato a costi accessibili edi facile installazione sia di fatto cre-sciuta la diffusione di dispositivi perla video informazione: «Le aziendehanno capito la potenzialità di questomezzo di comunicazione e hannospostato i loro budget dalla tv aldigital signage, in modo da poter tra-smettere il proprio messaggio nel luo-go giusto e al target giusto», ci diceDaniela Karakaci, junior productmanager Italy di Panasonic PSCEUVisual System Solution Pro-ducts. Secondo la manager, per ilDS il trend è di forte crescita. A decre-tarne il successo concorrono diversifattori, tra cui costi sempre più acces-sibili anche alle piccole aziende, lapossibilità di condividere lo spaziopubblicitario tra più imprese, le tec-nologie che facilitano l’installazione. Interviene su questo punto ThomasIssa, product manager – B2B displaysand home projectors di Sony Euro-pe, che, dall’alto di un osservatorioche fotografa le dinamiche di tutto ilVecchio continente, ha una visionepiù ampia e un ottimismo più marcato:«Grazie alla combinazione di immaginistatiche, audio e video, questa tecno-logia permette di informare, intratte-nere e influenzare il pubblico conun'immediatezza e un dinamismoche vanno oltre i mezzi di comunica-zioni tradizionali. Il Ds offre alcunivantaggi specifici rispetto ad altre for-me di promozione. Innanzitutto con-sente di operare direttamente sul po-sto, ad esempio, nel retail, sul puntovendita, fornendo una piattaformamolto più coinvolgente. Inoltre, i con-tenuti possono essere aggiornati inmodo veloce ed economico e questoconsente agli operatori del settore di
veicolare messaggi pensati su misuraper il proprio target. La giusta combi-nazione di tecnologia e advertisingnel posto e nel momento giusto, inmodo semplice ed efficace». Questo ottimismo trova riscontro anchenelle parole di Emanuele Pollastri,fondatore e ceo di Voome Net-works: «Dopo anni di tentativi ametà tra il fantasioso e l’artigianale,notiamo finalmente che l'uso di scher-mi digitali nel retail si avvia verso unaprogressiva razionalizzazione.Possiamo dividere le applicazioni intre grandi filoni di utilizzo: l’uso ar-
chitettonico del mezzo, finalizzatoper lo più all’abbellimento del puntovendita e alla creazione di spazi inno-vativi; la comunicazione legata al-l’azienda e ai suoi prodotti, e quindil’inserimento di avvisi promozionalio comunque di una comunicazioneorientata a far conoscere i prodottie/o il brand; la creazione di serviziutili per i clienti finali, come ad esem-pio sistemi di numerazione code oschermi multitocco per la navigazionedel catalogo prodotti». Un totem interattivo, uno scaffale“intelligente”, un’assistente virtuale,
piuttosto che un circuito di schermiposizionati nel punto vendita, devonoconcorrere a raccontare una storiache segue un copione preciso finaliz-zato a coinvolgere ed emozionare.«Creare l’aspettativa, spettacolarizzarela cerimonia di vendita, coinvolgendoi sensi dello shopper, e dare vita aun’esperienza di cui il consumatoreavrà un ricordo positivo: queste sonole vere priorità», riprende la parolaProvenzano di Pasolini. «I retailer ita-liani stanno imparando ad approcciarela tecnologia; tuttavia, come succedecon ogni nuovo trend, spesso si tendea perdere la concezione di quelloche è il proprio target di acquirente.La virata verso le nuove soluzioni tec-nologiche è sotto gli occhi di tutti,ma bisogna tener ben presente cheil cliente alle volte non è alla ricercadi cambiamenti, non di rado preferiscela tradizione». Insomma: hi-tech sì,ma con i piedi per terra.
Massimo Andreis
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EMANUELE POLLASTRI, fondatore e ceo Voome Networks Srl
Quali prodotti/soluzioni di digital signage realizzate equali sono le loro peculiarità? Abbiamo sviluppato un software gestionale per il Ds specificata-mente rivolto alle organizzazioni aziendali. Si tratta di unasoluzione basata sulle tecnologie web che non richiede diinstallare alcun applicativo ad amministratori ed editori delsistema. Il sistema gestionale invia i contenuti e le informazionida visualizzare via rete ad apparati che vengono posti nelle vici-nanze degli schermi; la nostra soluzione si basa su appartirobusti e flessibili prodotti dall'azienda svizzera SpinetiX. Esistonodue versioni del sistema chiamate Voome 4 Retail e Voome 4Corporate: la prima è dedicata al mondo del retail, la secondaad applicazioni di video informazione all’interno di edifici.Quali settori commerciali sono più interessati alla sua im-plementazione? Ci sono settori come il luxury fashion che sono in questomomento più attenti alla tematica o semplicemente hannomaggiori disponibilità finanziarie da investire, ma l'interesse ècomunque generale. Si va dalla grande distribuzione alle catenedi negozi (in particolare nei settori dell’abbigliamento, prodottitecnologici e food) che hanno l’esigenza di condividere le infor-mazioni aziendali in tempo reale, fino al singolo punto vendita. In che modo questa forma di comunicazione aiuta ilretailer nella sua attività e ad incrementare le vendite?
Un punto vendita più bello,dinamico e che fornisce mag-giori informazioni o stimoliai clienti finali sta diventandosempre più fondamentaleper ottenere buoni risultatinelle vendite. Uno schermoall’interno di uno store è unasorta di vetrina in movimen-to, che alle volte può sosti-tuire quella tradizionale. Luce,immagini e colori che si al-
ternano continuamente catturano con facilità l’attenzione dichi transita nei pressi di un negozio. Il Ds serve proprio aquesto. Esistono molte prove a vantaggio dell'uso deglischermi nel retail e, in alcuni segmenti, ad esempio nelfashion, non se ne può fare a meno, considerato che tutti icompetitor adottano ormai strategie di comunicazione checoinvolgono anche il digital signage.Come si evolve il mercato del digital signage? Quali gli svi-luppi futuri? È un settore in crescita, seppur non esponenziale come ci si at-tendeva fino a pochi anni fa. Finalmente c’è una maggioreconsapevolezza del ruolo della comunicazione digitale nelpunto vendita e questo è vero sia per i grandi brand che per ipiccoli negozi: anche il singolo esercente cerca il modo di in-trodurre almeno uno schermo nel suo store. Per il futuro ciaspettiamo che il livello qualitativo delle installazioni singoleaumenti. Parlando invece di progetti di più ampio respiro pre-vediamo che il digital signage entri a tutti gli effetti nelmedia mix della comunicazione multicanale di ogni azienda.
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Balloon Express Shopfa volare la festa su e giùPalloncini, carte, addobbi, allestimenti, decorazioni s’inseriscono nel layout espositivo creando ventagli di colore che portano l’occhio a salire e scendere
Giovanni Martelli
Un format espositivo semplice e lineare in grado di comunicare con un target di consumatori
vasto e trasversale. Il restyling del nuovo punto di vendita di Brescia, inaugurato di recente, risponde in modo puntuale alle esigenze di Balloon Express Shop, catena italiana che è specializzata nella creazione di decorazioni con palloncini e gadget per ogni evento e che opera con la formula del franchising. Il progetto di arredo e personalizzazione dello spazio, che è stato realizzato da Pasolini Luigi, general contractor per il settore retail e gdo e fornitore di soluzioni per la visual communication, sarà a breve proposto anche nel format shop-in-shop all’interno della gdo e delle gallerie commerciali. Il claim di Balloon Express Shop è “Tutto quello che ti salta in testa...per fare festa!”. È stato dunque con-cepito un format capace di mettere in relazione tutti gli oggetti presen-ti nello spazio di vendita, dai pal-loncini ai costumi e agli accessori per le feste, dalle decorazioni per le
torte ai piattini e bicchieri, creando una sorta di storyboard che possa essere compreso da chiunque entri nel negozio, indipendentemente dall’età e dal livello d’istruzione. “Un palloncino che si libera nell’a-ria – spiega Katia Chionna, art di-rector di Pasolini Luigi – è capace di fare tornare bambino anche lo
shopper più razionale: lo fa volare sulle ali del vento nel pallone aero-statico della protagonista del Mago di Oz, circumnavigare in 80 giorni il mondo intero appesi al cestello della mongolfiera di Willie Fog op-pure precipitare a testa in giù nel mondo dei sogni di Alice nel Paese delle Meraviglie: questo è il con-cept a cui abbiamo lavorato per al-lestire e decorare lo spazio di Bal-loon Express. Un allestimento funzionale, che sfrutta al meglio le caratteristiche dello spazio e in cui i moduli espositivi consentono di giocare con la capacità comunicati-va dei prodotti stessi”.Palloncini, carte, addobbi, allesti-menti, decorazioni s’inseriscono nel layout espositivo creando ven-tagli di colore che portano l’occhio a salire e scendere su scale croma-tiche che sfruttano il movimento dolce della sfumatura o quello più forte del contrasto: il linguaggio del colore del punto di vendita s’in-treccia con un visual che crea con-tinuità e rende facilmente leggibile lo schema espositivo.
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Promotion Magazine Marzo 2014
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Pasolini Luigi Spa ha messo in scena per i visitatori diEuroShop 2014 una presentazione coinvolgentedell’azienda e di quello che oggi può offrire al mondodel retail e della grande distribuzione. Il visual dellostand allestito per la fiera e interamente progettato erealizzato da Pasolini Luigi Spa mostrava la doppiaanima dell’azienda che si pone come generalcontractor, in grado di offrire consulenze e soluzionicomplete per il retail design, e come fornitore diprogetti di visual communication. Oltre 300 contatti, tracui i nomi più noti del mondo della grandedistribuzione e le insegne più importanti del retailhanno visitato lo stand e hanno apprezzato la nuovafilosofia di business e le innovative proposte per l’in-store marketing di Pasolini.
Pasolini Luigi Spa staged for visitors to EuroShop 2014an engaging presentation and let them experience whatthe company can offer to the retail world. The visual ofthe booth set up for the fair and entirely designed andmanufactured by Pasolini Luigi Spa, showed the doublesoul of the company that acts as general contractoroffering advice and solutions for the retail design, and asa provider of visual communication projects. Over 300contacts, including the most famous names in the worldof large retailers and major retail brands, visited thebooth and enjoyed the new business philosophy and theinnovative in-store marketing offers by Pasolini.
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Pavanello S.r.l. has 20 years of experience in the design anddevelopment of technical products for the furniture industry.Since 2010 Pavanello Srl develops illuminated accessories withLED technology in partenership with DUEGI LIGHT Srl.Product line 2014: KREMENS , BORKIA , LINEAR , DOGATO , SLIM , LED LIGHT.
Pavanello S.r.l. conta 20 anni di esperienza nello studio e nellaproduzione di articoli tecnici per il settore arredo negozi. Dal2010, grazie alla nuova partnership con DUEGI LIGHT Srl,sviluppiamo accessori i l luminati con technologia LED.Linea di Produzione 2014: KREMENS , BORKIA , LINEAR , DOGATO , VERTICAL, LED LIGHT.
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Progettazione produzione e noleggio manichinied attrrezzature per il retail.
Design, production and rental mannequins anddisplay furniture for retail.
PENTA SYSTEMS www.pentasystems.it
Immagina uno spazio. Immagina come arredarlo.Noi lo realizziamo. A Euroshop abbiamoincontrato i nostri clienti: persone con un sogno,con immaginazione, che ci chiedono le abilitànecessarie per realizzare le loro idee. Ferro, acciaioinox e alluminio sono la nostra specialità dal 1980.Inventiamo soluzioni originali per Sistemid’Arredo, Scale importanti, Insegne LED e Vetrine.Servizio e assistenza post-vendita sono i nostripunti di forza. Dall'esperienza artigianale, unaproposta cucita su misura del cliente, per forniresolo il meglio del made in italy.
Imagine a space. Imagine how to decorate it. Weare able to make it. At “Euroshop” we met ourcustomers: people with a dream, with imagination,asking us the necessary ability to realize theirideas. Iron, stainless steel and aluminum are ourspecialty since 1980. We create original solutionsfor Shopfittings, Staircases, LED signs and Storewindows. Service and after sales support are ourstrength. From the experience of the artisans, acustomized proposal for everyone to provide onlythe best of Made in Italy and export it all overEurope in record time.
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BricoMagazine64
di Anna Rucci
Per conquistare il nuovo con-sumatore bisogna “costruire” un punto vendita che comu-nichi con lui. È quindi neces-sario adottare un conceptprogettuale che, razionaliz-zando gli spazi, aumentandol'impatto emozionale e ridu-cendo i costi di gestione,aiuti il retailer a venderemeglio i suoi prodotti.
Intervista
Il mercato cambia rapidamente.
Rapidamente cambiano anche i
consumi ed evolvono i comporta-
menti d’acquisto. In questi ultimi
anni, l’influenza della crisi econo-
mica sugli atteggiamenti d’acquisto
è stata forte. Il consumatore ha eli-
minato il superfluo e si è concen-
trato su acquisti necessari. Sta di-
fendendo il proprio livello di vita
rinviando gli acquisti, informando-
si di più, valutando meglio l’offerta
grazie ai siti di comparazione prez-
zi, ai social network, ai forum e ai
gruppi d’acquisto online, rivolgen-
dosi a più punti vendita e sceglien-
do i canali più economici e le mar-
che commerciali. Lo shopper,
quindi, ha un atteggiamento men-
tale ed economico differente ri-
spetto a quello di qualche anno fa
con cui industria e retail hanno do-
vuto e devono ancora “fare i conti”.
“Per troppo tempo il retail e l’indu-
Antonio Provenzano,
direttore generale
di Pasolini Luigi Spa.
stria si sono soffermati sul concetto
di prodotto legato al bisogno e, suc-
cessivamente, in maniera impropria,
si sono appropriati dell’idea di ven-
dere esperienze d’acquisto gratifi-
canti – fa presente Antonio Proven-
zano, direttore generale di Pasolini
Luigi Spa, società che da oltre 50
anni opera nel mondo del retail pro-
ponendosi come referente unico per
la creazione dell’immagine coordi-
nata sia all’interno che all’esterno
del punto vendita. – Però in entram-
bi i casi il consumatore subiva e non
era l’attore principale della scena.
Vista la grande evoluzione dello
shopper, retailer e industria oggi non
devono inventarsi nuovi linguaggi,
ma devono re-interpretare la capa-
cità di stabilire le priorità nel mo-
mento della spesa”.
Quali sono queste priorità?
Sono diverse da consumatore a con-
sumatore, tuttavia possiamo citare in
primis la convenienza, che però non
prescinde dalla qualità, e poi un am-
Emozionare significa andare oltre il prodotto
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BricoMagazine 65
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biente che, attraverso il design, ren-
da appetibili i prodotti. Vendere e
acquistare sono e resteranno processi
basilari nella natura economica, ma
anche rilevanti all’interno dell’uni-
verso uomo, e quindi shopper. La
chiave di volta si può tradurre nel
trasformare prodotti e luoghi prima
in strumenti di comunicazione fa-
cendo emergere il valore della co-
municazione per poi passare alla
funzionalità del prodotto in sé. Lo
shopper entra nel punto vendita
perché cerca un prodotto, ma offrir-
gli il prodotto fine a se stesso non è
abbastanza appetibile, pertanto bi-
sogna fare in modo che anche il luo-
go che lo ospita sia uno strumento
di comunicazione, perché se lo spa-
zio di vendita comunica, anche il
prodotto con la giusta esposizione
può comunicare con il consumatore.
I concept emozionali sono i più ef-
ficaci per comunicare con il consu-
matore?
Nella mente del consumatore non
avviene un confronto di prezzi senza
un confronto di percezioni. Soprat-
tutto per beni non molto costosi c’è
molta competizione tra i diversi re-
tailer per cui il consumatore sceglie
un punto vendita, e soprattutto gli è
fedele, se questo ha trasmesso delle
emozioni differenti rispetto a un al-
tro. La continua ricerca dell’occasio-
ne e del prezzo più basso porta lo
shopper a essere poco fedele a un
marchio perciò, al di là della conve-
nienza e della qualità del prodotto,
occorre creare più valore rispetto ai
concorrenti puntando su importanti
campi d’azione, come la qualità del
servizio e la teatralizzazione del luo-
go di vendita. La capacità di vendere
dipende assolutamente dall’abilità
del retail di conquistare il consuma-
tore. Un punto vendita per essere ef-
ficace deve comunicare con lo shop-
per, coinvolgendolo e trasmettendo-
gli emozioni. Perciò lo spazio di
vendita deve essere interpretato co-
me il palcoscenico che rispecchia i
trend del momento e coinvolge il
consumatore creando un’alchimia
tra i suoi bisogni e i valori della
marca. Con finalità totalmente dif-
ferenti, quest’alchimia può essere
creata dal brand, dal punto vendita o
dall’insegna della Gdo, ma in qua-
lunque caso con l’allestimento si de-
ve andare oltre il valore oggettivo
del prodotto.
Alcuni settori della distribuzione
tradizionale stanno proponendo
showroom innovativi. A suo avvi-
so, la Gdo sta andando verso l’of-
ferta di shopping experience?
La filosofia della grande distribuzio-
ne è stata, troppo a lungo, legata a
un assioma, ormai non più valido vi-
sta l’evoluzione del mercato, ovvero
quello che poneva il marchio in una
posizione privilegiata. La grande
concorrenza creatasi negli anni con
l’arrivo nel territorio italiano di big
player internazionali, il web e la sua
continua evoluzione hanno ribaltato
questo assioma ponendo anche la
distribuzione tradizionale davanti al
bivio dell’innovazione. Il cambia-
mento è in atto ed è ben visibile, ba-
sti pensare ai tanti corner presenti
negli ipermercati, agli shop in shop
che trasportano lo shopper in mondi
complementari a quelli normalmen-
te immaginati nel momento in cui si
pensa alla Gdo, o ancora alla gran-
dissima quantità di materiali di in-
store promotion nelle aree promo-
zionali, alle attività di cross selling e
cross merchandising, alle aree per gli
sfusi. In realtà non si tratta di inno-
vazioni, ma solo di attività di
marketing che tendono a emoziona-
re lo shopper e a offrirgli dei servizi.
Nei punti vendita è comunque en-
trata la tecnologia…
Per quanto riguarda l’utilizzo del di-
gital, del proximity marketing e
quindi di totem, di digital signage,
di applicazioni su device mobili e del
Lo spazio di vendita deve essere
interpretato come il palcoscenico che
rispecchia i trend del momento e coinvolge
il consumatore creando un’alchimia tra i suoi
bisogni e i valori della marca.
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BricoMagazine66
vastissimo mondo di tutto ciò che è
inteso come innovazioni tecnologi-
che, la virata è lampante a tutti, ma
bisogna tener ben presente che lo
shopper alle volte non è alla ricerca
di cambiamenti, ma molto spesso
preferisce la tradizione.
Nel senso che non sempre la tec-
nologia aiuta la vendita?
A mio avviso, nei luoghi di vendita
occorre utilizzare concept antropo-
centrici che quindi mettono al cen-
tro lo stesso shopper, l’uomo, senza
automatizzare troppo perché ciò ri-
duce l’interazione tra shopper e per-
sonale di vendita. Anche in tema di
retail il termine innovazione al mo-
mento è molto in voga, ma non
dobbiamo pensare solo che tra 20
anni lo shopper sarà l’attuale adole-
scente molto abituato a utilizzare i
dispositivi tecnologici ora disponibi-
li, perché gli shopper oggi sono an-
che persone di generazioni che pro-
vengono da tradizioni completa-
mente differenti, pertanto trasfor-
mare in toto un punto vendita in
maniera tecnologica è, a mio avviso,
un azzardo.
Nei prossimi anni saranno neces-
sari nuovi concept progettuali? Su
cosa dovranno far leva per soddi-
sfare il consumatore incentivando
l’acquisto?
L’evoluzione continua dello shopper
e quindi del mercato porterà sempre
più a un susseguirsi di nuovi con-
cept, però per far sì che siano vin-
centi, bisogna perfezionare la fase di
studio e di analisi del mercato che
deve necessariamente avvenire a
monte. Ricominciare a interpretare
la dimensione dell’uomo, il suo mo-
do di approcciare gli spazi, la sua ca-
pacità di muoversi e di orientarsi so-
no alla base della semantica che de-
ve guidare tutte le fasi essenziali per
costruire spazi funzionali alle esi-
genze del consumatore. In questo
contesto, fondamentali contributi
sono dati dal geomarketing, che può
aiutare il project manager a calibrare
sia lo store design che la percezione
del brand in funzione di caratteristi-
che ben definite.
I concept progettuali vanno diffe-
renziati come tra grande distribu-
zione food e non food?
Intervista
Chiaramente l’esposizione e, a mon-
te, lo studio del concept cambia no-
tevolmente a seconda della tipologia
di merce trattata. Nel momento in
cui si pensa a un nuovo progetto per
il food o per il non food , l’approccio
è lo stesso: definire la strategia e de-
clinarla attraverso il design è il pun-
to di partenza per la realizzazione di
spazi di vendita in grado di comuni-
care con il consumatore. La fase
preliminare di studio e analisi strate-
gica permette di giungere alla realiz-
zazione di un concept che possa aiu-
tare il retailer a vendere meglio i
suoi prodotti, razionalizzando gli
spazi, aumentando l'impatto emo-
zionale e riducendo i costi gestiona-
li. Quando dialoghiamo con retailer
e industria, lo facciamo mantenendo
in noi una visione del mercato a
360°, ma tenendo in considerazione
quel “più uno” che sono le richieste
effettive dello shopper. In modo cir-
colare studiamo, testiamo e verifi-
chiamo tutti i passaggi che rendono
funzionale l’esposizione del prodot-
to, e successivamente la prima im-
pressione del consumatore. ■
Nelle aree a libero servizio dove è molto ampia l’esposizione,
la comunicazione visiva deve essere molto precisa e classificare i vari prodotti.
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www.pasolini.it
LOSHOPPERALCENTRODELNOSTROECOSISTEMA
Il punto vendita è un luogo di emozioni, ogni spazio al suo interno è comunicazione e deve essere utilizzato per stupire e dialogare con il consumatore.Questa la filosofia alla base di Pasolini Luigi S.p.A. che, non tralasciando la tradizione, ha fatto della ricerca il suo must. Referente unico per la GDO, il retail e l’industria, l’azienda si propone con una strategia a 360° che accompagna il retailer in attività in-store efficaci e di impatto, permettendogli di migliorare le sue performance.Il nostro obiettivo è la realizzazione di spazi che possano emozionare il consumatore e che siano perciò efficaci in termini di esposizione ed efficienti dal punto di vista economico-gestionale per supportare il retailer a vendere meglio i suoi prodotti.Siamo un gruppo circolare che propone soluzioni produttive frutto della sinergia di strategia, creatività, messa in opera e continuo flusso di idee che ci permette di differenziare la nostra filosofia.
Shopperatthemiddleofourecosystem
The point of sale is an emotional place, every space inside is communication and it should be used to amaze and dialogue with the shopper. This is the philosophy of Pasolini Luigi S.p.A. who, strictly connected to his story, gives more and more importance to the research. Point of reference for department stores, supply chains and retail industry, our duty is to supply the best instrument of in-store marketing to optimize the brand performance in the purchase moment.Our goal is the creation of efficient space in terms of exposition and economic-management point of view to support the retailer to sell better his products, increasing the emotional impact and reducing costs. We are a round group that introduces productive solutions which are the result of the synergy between strategy, creativity and a continuous flow of ideas that allows us to diversify our philosophy.
PASOLINI LUIGI SPAVia G. Di Vittorio, 12 – 25030 Castel Mella (BS) – ITALY
T: +39 030 2583122 – F: +39 030 2780581 – M: [email protected]
Perchè sceglierePasoliniIl nostro punto di forza è proporci al mercato come interlocutore unico nella fornitura e allestimento di aree di vendita e di consumo, con un servizio simultaneo in più location, seguendo il cliente in tutte le fasi: dalla creativa-progettuale sino all’installazione finale per un servizio chiavi in mano.
Why choosePasoliniOurstrenghtistoproposeourselvesonthemarketasuniqueinterlocutorforsupplyingandexposuresofsalesandconsumptionareas,withasimultaneousserviceinvariouslocations.Wefollowtheclientineverystep:fromcreativityandproductiontothefinalinstallationforaturnkeyservice.
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Visual Solution
LABORATORIODISTRATEGIAPUBBLICITARIA
Visual Solution di Pasolini Luigi S.p.A. opera nel mondo della comunicazione visiva proponendosi come referente unico per la creazione dell’immagine coordinata sia all’interno che all’esterno del punto venditaAttualmente punto di riferimento per importanti brand, retailer e catene della GDO, la divisione Visual Solution si propone come un laboratorio di strategie di comunicazione occupandosi, con un approccio consulenziale, dell’ideazione del messaggio e del concept declinato nei vari format creativi.Comunicazione e grammatica visiva, elementi grafici sia per l’interno che per l’esterno, advertising, in-store promotion sono solo alcuni dei servizi che caratterizzano la nostra gestione completa che ci permette di soddisfare le esigenze del cliente nelle nuove aperture e nel restyling di punti vendita esistenti.
Laboratoryofadvertisingstrategy
Visual Solution is the department of Pasolini Luigi S.p.A. that works in the world of visual communication as single contact for the creation of the indoor and outdoor image. Currently, point of reference for important brands, retailers and supply grocery chains, the division Visual Solution is a strategic communication laboratory that, with a consultative approach, has the goal of the creation of the message and the concept, declined in various creative formats.Communication and visual grammar, in-door and outdoor graphics , print, advertising, in-store promotions are just some of services that characterize our complete management that allows us to meet customer needs in new store openings and the restyling of existing ones.
I serviziAll’offerta di prodotti affianchiamo un importante servizio di studio e progettazione di concept, produzione e installazione di soluzionicomunicative.Unservizio chiavi in mano che, grazie anche alla continua ricerca e sviluppo, permette di migliorare l’aspetto espositivo e soddisfare le esigenze del cliente.
ServicesTotheofferofproductsweaddedanimportantstudy,aconceptplanningandtheinstallationofcommunicativesolutions.Aturnkeyservicethatallowstoincreasetheexposureaspectandtosatisfythenecessitiesofclients,thankstoacontinuousresearchanddevelopment.
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