indirizzo “servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale ... · tecniche di allevamento,...

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I.P. “PERSOLINO-STROCCHI” sede legale “Strocchi” - Servizi commerciali - Via Medaglie D’Oro, 92 - 48018 Faenza (RA) - Tel. 0546 622600 sede “Persolino” - Servizi per l’agricoltura - Via Firenze, 194 – 48018 Faenza (RA) - Tel. 0546 22932 Pec: [email protected] E-mail: [email protected] - Sito internet: www.iis-faenza.it C.F. 90033400392 – Codice Ministeriale: RARC060009 Esame di Stato - Anno scolastico 2016-2017 Documento del consiglio di classe (art.5 DPR 323/98) V A – Indirizzo “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale” opzione “Valorizzazione e commercializzazione dei prodotti agricoli del territorio ” Coordinatore Prof. Antonello Magazzeno

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Page 1: Indirizzo “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale ... · Tecniche di allevamento, Valorizzazione, Agronomia territoriale, Inglese.-Valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche

I.P. “PERSOLINO-STROCCHI”

sede legale “Strocchi” - Servizi commerciali - Via Medaglie D’Oro, 92 - 48018 Faenza (RA) - Tel. 0546 622600

sede “Persolino” - Servizi per l’agricoltura - Via Firenze, 194 – 48018 Faenza (RA) - Tel. 0546 22932

Pec: [email protected] E-mail: [email protected] - Sito internet: www.iis-faenza.it

C.F. 90033400392 – Codice Ministeriale: RARC060009

Esame di Stato - Anno scolastico 2016-2017

Documento del consiglio di classe (art.5 DPR 323/98)

V A – Indirizzo “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo

rurale” opzione “Valorizzazione e commercializzazione

dei prodotti agricoli del territorio ”

Coordinatore Prof. Antonello Magazzeno

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Faenza - 15 maggio 2017

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Indice

Docenti della classe………………………………………………………………………………………….3 Profilo della classe……………………………………………………………………………………..…...5 Attività extracurricolari, progetti, visite guidate e viaggi d’istruzione……………………………….....6 Collegamenti tra le discipline………………………………………………………………………………6 Simulazioni di prove d'esame………………………………………………………………………………7 Indicazioni per il colloquio…………………………………………………………………………………..7

Programmazione didattica…………………………………………………………………………………..8 Competenze trasversali…………………………………………………………………………………….9 Programmazione per moduli didattici………………………………………………………………..….10 Metodologia e strumenti…………………………………………………………………………………...10 Modalità di recupero………………………………………………………………………………………10 Criteri di verifica e valutazione……………………………………………………………………………10 Alternanza scuola lavoro…………………………………………………………………………………..11

Relazioni e Programmi disciplinari svolti……………………………………………………………….15 Orientamenti concordati collegialmente per la valutazione delle prove dell'esame di stato 2016-2017……………………………………………………………………………………………………..50

Griglia di valutazione Prima prova - Tipologia A – Analisi del testo………………………………….51 Griglia di valutazione Prima prova - Tipologia B – Saggio/Articolo…………………………………..52 Griglia di valutazione Prima prova - Tipologia C e D…………………………………………………..53 Griglia di valutazione della Seconda e Terza prova……………………………………………………54 Proposta di Griglia di valutazione della prova orale……………………………………………………55

Documenti allegati a disposizione della commissione……………………………………………………56

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DOCENTI DELLA CLASSE

DOCENTI MATERIE ORE CURR.

AREA COMUNE

1. Bandini Davide Religione Cattolica 1

2. Bassetti Claudio Sostegno 18

3. Benini Silvia Lingua Inglese 3

4. Cavallera Claudia Matematica 3

5. Magazzeno Antonello Lingua e Letteratura Italiana

Storia, cittadinanza e Costituzione

4

2

6. Porisini Cristina Scienze Motorie e Sportive 2

AREA D’INDIRIZZO

7. Melloni Luigi

Sociologia Rurale, Storia dell’Agricoltura, Agronomia Territoriale ed Ecosistemi forestali

2

8. Riina Damiana

Valorizzazione ed Economia dei mercati

4

9. Selli Romana

Tecniche di Allevamento Vegetale ed Animale

4

10. Tura Eraldo Tecniche di Allevamento Vegetale ed Animale

11. Venerito Daniele Economia Agraria e dello Sviluppo Territoriale

3

12.. Zuffa Daniele Economia Agraria e dello Sviluppo Territoriale

COORDINATORE DI CLASSE: PROF. Antonello Magazzeno

SEGRETARIO: PROF. SSA Silvia Benini

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Faenza - 15 maggio 2017

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Profilo della classe

V A Indirizzo – “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale”

opzione “Valorizzazione e commercializzazione dei prodotti agricoli del territorio ”

Composizione

Frequenza

Impegno

Profitto

La classe è composta da 16 alunni con due studentesse ripetenti che si sono inserite senza difficoltà, nel gruppo.

E’ presente l’alunno M.D. che segue una programmazione per obiettivi minimi per il quale si fa riferimento nell’allegato al documento del 15 Maggio.

Gli studenti G.S. e R.A. che hanno seguito una programmazione differenziata, a tal proposito si veda l’allegato al documento.

La frequenza alle lezioni è stata assidua per quanto riguarda alcuni allievi, mentre per altri, più discontinua.

In alcuni casi, certi studenti, si sono assentati per evitare verifiche ed interrogazioni e sono entrati sistematicamente in ritardo, inoltre, altri sono usciti in anticipo per gli stessi motivi. Questo atteggiamento è stato sanzionato nei casi in cui i ritardi sono stati numerosi, mediante un voto di condotta basso, già al termine del I quadrimestre.

Per quanto attiene all’andamento disciplinare, il comportamento è stato caratterizzato da un generale rispetto delle regole, da parte di alcuni allievi, mentre altri hanno assunto un comportamento a volte inadeguato e a tratti, infantile.

Non si registrano, in definitiva, gravi infrazioni disciplinari o episodi spiacevoli.

Durante le uscite didattiche la classe ha sempre dimostrato uno stile consono e corretto.

Complessivamente è possibile affermare che la partecipazione e l’impegno, salvo in determinati casi, sono stati accettabili.

In data odierna, alcuni discenti, hanno conseguito un buon livello di preparazione nel complesso delle discipline.

Un secondo gruppo di livello dimostra una sufficiente preparazione.

Infine, alcuni studenti, a causa di lacune pregresse, impegno discontinuo e inappropriata rielaborazione domestica dei contenuti, non hanno raggiunto un livello di competenze adeguato.

Qualche allievo presenta ancora delle difficoltà sia nell’elaborazione scritta che orale, in un quadro generale dei voti con la presenza di alcune insufficienze.

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ALUNNI

1 Baldassari Pietro

2 Battani Matis

3 Bernabei Davide

4 Di Nella Marika

5 Griguoli Stefano

6 Lentini Alessandro

7 Masoni Davide

8 Menghetti Nicola

9 Paganelli Elia

10 Pellegrini Monia

11 Quercia Alex

12 Ricci Bitti Andrea

13 Righi Andrea

14 Valmori Marco

15 Verlicchi Matteo

16 Zanellato Filippo

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ATTIVITÀ EXTRACURRICOLARI, PROGETTI, VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE

PROGETTI/ATTIVITÀ INTEGRATIVE

Denominazione progetto Docente referente Periodo di svolgimento

“Etica della guerra” Bandini I quadrimestre

“Cambiamenti climatici” Selli I quadrimestre

“Donne in campo” Selli II quadrimestre

“Lettorato Inglese” Benini II quadrimestre

USCITE DIDATTICHE, VISITE GUIDATE E VIAGGI D'ISTRUZIONE

Attività/tipo di uscita Data Meta principale Insegnante referente

Visita del “Salone del gusto e Terra Madre”

26/09/2016 Torino

Selli Cavallera Benini

Uscita didattica presso le “Foreste Casentinesi”

06/10/2016 Melloni

Uscita didattica a Marzabotto 11/10/2016 Marzabotto Bandini

Mostra sulla “Prima Guerra Mondiale” 20/10/2016 Forlì Magazzeno

Visione film “Gloria e fango” a cura dello Stato Maggiore dell’Esercito Italiano”

30/11/2016 Faenza Melloni Magazzeno

Conferenza-lezione su “Baracca” e la Prima Guerra Mondiale”

16/12/2016 Faenza Melloni Magazzeno

Visione film “Lettere da Berlino”, in occasione del “Giorno della memoria”

24/01/2017 Faenza Cinema

Bandini Magazzeno

Visione film “La verità negata”, in occasione del “Giorno della Memoria”

26/01/2017 Faenza Cinema

Magazzeno

Visione film in lingua Inglese “The founder”

27/02/2017 Faenza Cinema

Benini

Visita tecnica Pinete di Ravenna San Vitale e Punte Alberete

27/03/2017 Ravenna Melloni

“Job European Meeting” 01/04/2017 Faenza Bandini

Uscita didattica, visita del Museo “Baracca”

06/04/2017 Lugo Melloni

Visione film in lingua Inglese “Hidden Figures”

12/05/2017 Faenza Cinema

Benini

Uscita didattica visita alla Cantina “Le Mortelle”

24/05/2017 Grosseto Selli

COLLEGAMENTI TRA LE DISCIPLINE

Le tematiche pluridisciplinari proposte sono state le seguenti: -Frutticoltura e viticoltura sostenibile Tecniche di allevamento, Valorizzazione, Economia Agraria. -Uso sostenibile delle risorse idriche Tecniche di allevamento, Valorizzazione, Agronomia territoriale, Inglese. -Valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche del territorio Valorizzazione, Tecniche di allevamento, Inglese. -Europa, Lavoro, Ecosostenibilità, Economia Ambientale e Agricoltura sostenibile Tutte le discipline. -Analisi dei costi di produzione delle coltivazioni arboree Economia Agraria, Tecniche di allevamento. -Razzismo, antisemitismo, totalitarismi e intolleranze. Storia, Religione, Italiano, Inglese

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Attività di sostegno all'Esame di Stato

SIMULAZIONI DI PROVE D'ESAME

Discipline coinvolte

Data

1 Simulazione di I prova (6 ore) “Lingua e Letteratura Italiana” 20/02/2017

2 Simulazione di I prova (6 ore) “Lingua e Letteratura Italiana” 08/05/2017

3 Simulazione di II prova (6 ore) “Economia Agraria” 17/03/2017

4 Simulazione di II prova (6 ore) “Economia Agraria” 10/05/2017

5 Simulazione di III prova

Tipologia scelta B (3 ore)

“Scienze Motorie”, ”Tecniche di

Allevamento”, “Storia dell’Agricoltura”,

“Sociologia”.

28/02/2017

6 Simulazione di III prova

Tipologia scelta B (3 ore)

“Valorizzazione”, “Economia dei

mercati“; Matematica”; “Lingua

Inglese”.

04/05/2017

Le prove sono state valutate in quindicesimi. Per la Terza prova il voto finale è stato desunto dalla media aritmetica dei singoli voti in quindicesimi. In allegato si vedano le prove e le griglie di valutazione. In un apposito archivio sono conservate le prove di simulazione svolte dagli alunni.

INDICAZIONI PER IL COLLOQUIO

Gli studenti presenteranno in maniera facoltativa un argomento pluridisciplinare sul quale hanno lavorato, facendo uso di materiale multimediale, grafico, fotografico o altro. Nella seconda parte del colloquio il consiglio di classe ritiene opportuno procedere con domande disciplinari per quanto possibile collegate da una tematica comune. Per quanto riguarda la terza parte del colloquio, relativa alla discussione degli elaborati, si fa riferimento a quanto svolto nel corso dell’anno. I ragazzi sono abituati a motivare le proprie scelte con gli insegnanti delle due prime prove scritte per spiegare le proprie ragioni al fine di chiarire alcuni passaggi dei loro elaborati; relativamente ad altri tipi di prove scritte si è proceduto, attraverso la correzione collettiva, per rendere consapevoli gli studenti degli errori commessi nelle prove.

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Programmazione didattica

Indirizzo – Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale Opzione “Valorizzazione e commercializzazione dei prodotti agricoli del territorio ”

L’indirizzo “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale”, ha lo scopo di far acquisire allo studente, a conclusione del percorso quinquennale, le competenze relative alla valorizzazione, produzione e commercializzazione dei prodotti agrari ed agroindustriali.

L’identità dell’indirizzo è riferita ad attività professionali che si esplicano in servizi tecnici a sostegno delle aziende agricole nel campo della gestione amministrativa, dell’ambiente, del miglioramento della vita rurale.

Il relativo percorso comprende una formazione tecnica di buon livello e lo sviluppo di competenze per l’analisi socioeconomica di realtà produttive, acquisite in dimensioni applicative, considerate dal punto di vista fisico, ecologico, paesaggistico, produttivo, culturale e ricreativo.

L’Istituto Professionale Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale si propone di permettere a tutti gli studenti di esprimere le loro potenzialità e di raggiungere una preparazione articolata. Privilegiando “il fare” come strumento per il sapere mira a fornire agli alunni, oltre ad un’ampia e solida preparazione culturale, abilità e conoscenze utili per inserirsi con competenza per intervenire con la necessaria flessibilità nei diversi processi di produzione, valorizzazione e commercializzazione dei prodotti agrari ed agroindustriali.

Nel percorso di Istruzione e formazione I.eF.P. al termine del terzo anno, si può conseguire la qualifica professionale di Operatore Agricolo.

L’allievo avrà un’ampia visione dell’ambiente rurale conoscendone i diversi aspetti e settori.

Il Tecnico per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale, in possesso del diploma di Stato, al termine del percorso Istruzione Professionale (I.P.) ha competenze nella valorizzazione, produzione e commercializzazione dei prodotti agrari e agroindustriali che gli permettono di operare nei processi delle diverse filiere produttive.

Le competenze sono rafforzate da percorsi di alternanza scuola-lavoro comprendenti lezioni tenute da esperti del settore e tirocini aziendali presso associazioni, aziende private ed Enti pubblici.

L'opzione Valorizzazione e commercializzazione dei prodotti agricoli del territorio è finalizzata a sviluppare competenze specifiche riguardanti le diverse forme di marketing, sia per la promozione della cultura dei prodotti del territorio a livello nazionale e internazionale, sia ad assistere produttori, trasformatori e distributori per adeguarsi alle nuove esigenze e ai modelli di comportamento in materia di alimentazione.

Il diplomato approfondisce inoltre gli aspetti economici relativi al mercato di settore, analizza le dinamiche di sviluppo e valorizzazione delle produzioni locali nell'ambito della crescente globalizzazione.

Profilo in uscita:

L’ Operatore Agricolo è in grado di intervenire nei processi produttivi tesi alla realizzazione di un’agricoltura sostenibile e nella

identificazione di situazioni ambientali precarie, operando in maniera aggiornata e contribuendo al rilevamento delle necessità per la salvaguardia degli ambienti rurali;

eseguire le operazioni fondamentali attinenti alla coltivazione di piante arboree, erbacee, ortofloricole;

collaborare nell’esecuzione di interventi tesi a risanare situazioni di degrado e ad impedire squilibri agro-ambientali;

predisporre e curare gli spazi di lavoro in generale al fine di contrastare affaticamento e malattie professionali;

collaborare nella redazione e archiviazione di documenti fiscali e amministrativi specifici del settore;

effettuare trasformazioni di prodotti primari dell’azienda.

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Sbocchi professionali: Trova impiego prevalentemente presso l’azienda agricola familiare, presso cooperative, imprenditori agricoli o commerciali, con mansioni esecutive

AL TERMINE DEL PERCORSO IL/LA DIPLOMATO/A AVRÀ ACCESSO A TUTTI I PERCORSI UNIVERSITARI, POTRÀ

PROSEGUIRE GLI STUDI NEI CORSI IFTS, ITS, NEI CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE POST DIPLOMA

POTRÀ INSERIRSI NEL MONDO DEL LAVORO E, ATTRAVERSO I PERCORSI DI STUDIO E/O DI LAVORO PREVISTI

DALLA LEGGE

COMPETENZE TRASVERSALI

Gli insegnanti hanno riconosciuto come prioritarie le competenze chiave di cittadinanza di cui all’Allegato 2 del Documento Tecnico diffuso con D. M. 22 agosto 2007.

Le competenze chiave di cittadinanza, che sono trasversali a tutte le discipline e descrivono gli obiettivi da perseguire, sia comportamentali che cognitivi, vengono declinate come segue:

Agire in modo autonomo e responsabile

Frequentare le lezioni con regolarità e puntualità

In caso di assenza e/o occasionale ingresso in ritardo, giustificare con tempestività

Conoscere e rispettare il Regolamento d’Istituto

Rispettare gli ambienti scolastici

Acquisire consapevolezza dei propri diritti e dei propri doveri

Portare e tenere in ordine il materiale occorrente

Informarsi, in caso di assenza, delle attività svolte e dei compiti assegnati

Affrontare regolarmente lo studio e le verifiche

Avvalersi delle opportunità di recupero e/o di approfondimento offerte dalla scuola

Collaborare e partecipare

Riconoscere i diritti fondamentali degli altri

Rispettare i compagni, gli insegnanti e tutto il personale della scuola

Interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista

Imparare a gestire la conflittualità

Prestare attenzione alle lezioni

Partecipare alle lezioni in modo ordinato e pertinente

Contribuire all’apprendimento comune e alla realizzazione delle attività collettive

Imparare ad imparare

Acquisire consapevolezza delle proprie capacità e dei propri limiti

Acquisire consapevolezza dei propri stili cognitivi e delle personali strategie di apprendimento

Accettare stimoli, consigli, occasioni per il miglioramento del proprio metodo di studio

Imparare ad utilizzare diverse fonti e diverse modalità di apprendimento

Comunicare

Comprendere testi e messaggi di genere diverso

Conoscere ed utilizzare il lessico specifico delle discipline

Utilizzare strumenti multimediali e tecnologie informatiche

Rispondere in modo pertinente

Organizzare i propri interventi in modo logico e sequenziale

Produrre testi funzionali agli scopi e alle situazioni

Saper argomentare le proprie opinioni

Acquisire ed interpretare l’informazione

Acquisire e rielaborare i contenuti disciplinari

Distinguere fatti e opinioni

Riconoscere nei testi le finalità del messaggio e/o il punto di vista dell’autore

Individuare collegamenti e relazioni

Individuare relazioni (analogie e differenze, cause ed effetti) tra eventi e fenomeni

Individuare collegamenti e relazioni tra contenuti di diverse discipline

Confrontare avvenimenti e situazioni lontani nello spazio e nel tempo

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Risolvere problemi

Utilizzare contenuti e metodi delle diverse discipline per la soluzione dei problemi

Formulare e verificare ipotesi

Valutare strategie e soluzioni diverse

Operare in contesti non noti

Progettare

Analizzare e valutare le diverse situazioni, di studio e di lavoro

Riconoscere gli obiettivi

Individuare mezzi e strumenti necessari per il conseguimento degli obiettivi

Pianificare le fasi del proprio lavoro

PROGRAMMAZIONE PER MODULI DIDATTICI

Ogni docente ha indicato nei propri programmi finali gli obiettivi conseguiti effettivamente nel corso dell'anno. Per ogni obiettivo ha specificato i risultati ottenuti e le competenze acquisite, nonché le metodologie didattiche e valutative utilizzate. Inoltre i docenti hanno indicato i moduli effettivamente svolti nell'anno scolastico con l'indicazione specifica dei contenuti, metodologia didattica e tempistica (tipo unità didattiche) e qualora non riescano a svolgere moduli indicati nel documento del 15 maggio, indicheranno il mancato svolgimento nel verbale dello scrutinio finale.

METODOLOGIA E STRUMENTI

Il Consiglio di classe rileva che, pur nel rispetto delle individuali modalità di gestione della lezione, la metodologia adottata nel complesso delle varie discipline risulti dalla combinazione delle seguenti “voci".

Lezione frontale " classica"

Ricerche guidate

Lezione stimolo ( partendo da una visita guidata o da materiale audiovisivo)

Attività di rinforzo o sostegno a classe intera ( in itinere)

Esperienze di laboratorio In particolare si può dire che la lezione frontale è stata utilizzata, con tempi diversi, da tutte le materie; materiale audiovisivo e visite didattiche sono state parte integrante dello sviluppo dei programmi di Tecniche agroalimentari, Tecnica delle produzioni animali e lingua straniera; le esperienze di laboratorio hanno costituito valido supporto per le materie scientifiche come Tecniche agroalimentari e, per le materie economiche sotto forma di simulazioni mediante l’uso di fogli elettronici .

MODALITÀ DI RECUPERO

I recuperi nelle diverse discipline sono avvenuti in itinere per alcune materie, mediante studio individuale con verifica e con corsi di recupero pomeridiano in tecniche di produzioni animali, come si evince dai verbali dei consigli di classe.

CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE

Il Consiglio di Classe ha adottato alcuni criteri comuni sulla base delle indicazioni ministeriali e del sistema valutativo dell'Esame di Stato e di comune accordo è di riferimento per tutti la griglia allegata sia al presente documento che inserita nel POF dell’Istituto. Si è quindi deciso di utilizzare la scala decimale nella sua estensione massima (dal 3 al 10) sia per quanto riguarda i compiti scritti che per le interrogazioni. Alcuni insegnanti hanno utilizzato anche la scala di valutazione in quindicesimi per alcune prove, così da rendere più comprensibile agli alunni il livello raggiunto in relazione ai punteggi d'esame.

Si è scelta una griglia di valutazione flessibile in modo da poterla adattare alle diverse tipologie di esercitazione svolte durante l'anno; i criteri-base sono i seguenti:

Coerenza con la traccia proposta

Ortografia corretta

Sintassi scorrevole e ben strutturata

Completezza delle informazioni pertinenti l'argomento

Uso adeguato delle strutture fondamentali della tipologia di testo proposta (saggio, articolo di giornale, relazione, analisi di testi)

Originalità e profondità della riflessione critica.

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Alternanza scuola lavoro I progetti di Alternanza Scuola Lavoro negli Istituti Professionali, si sviluppano soprattutto attraverso metodologie basate su: la didattica di laboratorio, anche per valorizzare stili di apprendimento induttivi; l’orientamento progressivo, l’analisi e la soluzione dei problemi relativi al settore produttivo di riferimento; il lavoro cooperativo per progetti; la personalizzazione dei prodotti e dei servizi attraverso l’uso delle tecnologie e del pensiero creativo; la gestione di processi in contesti organizzati e l’alternanza scuola lavoro. (Art. 5, D.P.R. 15 marzo 2010, n.87 - regolamento sul riordino degli istituti professionali pubblicato sul supplemento ordinario della G.U. n.137 del 15 giugno 2010).

L’area di professionalizzazione di cui all’articolo 4 del decreto del Ministro della pubblica istruzione 15 aprile 1994 è sostituita, nelle quarte e quinte classi, funzionanti a partire dall’anno scolastico 2010/2011 e sino alla messa a regime dell’ordinamento di cui al presente regolamento, con 132 ore di attività in alternanza scuola lavoro a valere sulle risorse di cui all’articolo 9, comma 1, del decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77. (Art. 8., D.P.R. 15 marzo 2010, n.87 - regolamento sul riordino degli istituti professionali pubblicato sul supplemento ordinario della G.U. n.137 del 15 giugno 2010).

Alternanza scuola-lavoro

Cl. 5^ A

Servizi per l’Agricoltura e lo sviluppo Rurale Docente Referente: prof. Eraldo Tura Docenti Tutor scolastici: prof. Eraldo Tura Il progetto di alternanza scuola-lavoro si pone una serie di obiettivi educativi e formativi ed è fortemente integrato nella didattica curricolare. Si sviluppa, infatti, con il coinvolgimento della maggior parte delle discipline scolastiche e nei settori del mondo lavorativo coerenti con gli indirizzi di studio, attraverso una interazione fra la scuola, il tessuto socio-economico del territorio, il contesto aziendale, lo studente e la famiglia dello stesso. Come esplicitato nelle Linee Guida, sia nel primo biennio, come pure nel secondo biennio e nel quinto anno, la didattica laboratoriale viene ritenuta strumento indispensabile per realizzare una efficace relazione tra apprendimenti teorici ed attività applicative. E’ attraverso un costante ed efficace approccio laboratoriale che si attivano processi didattici in cui gli studenti diventano protagonisti e superano la passività e l’estraneità che caratterizza spesso il loro atteggiamento durante le lezioni frontali. Attraverso processi induttivi, gli studenti sono guidati a collegare il sapere astratto, basato su concetti generali, al sapere acquisito in contesti applicativi. Nell’area di indirizzo il laboratorio, visto come luogo fisico d’apprendimento, assume perciò fondamentale rilevanza sul piano educativo metodologico. Nel nostro Istituto particolare importanza, nell’ambito del percorso di ASL, assume il ruolo dell’“azienda agraria”, rappresentando fondamentale laboratorio didattico finalizzato a favorire l’apprendimento delle specifiche competenze professionali previste dai nuovi ordinamenti degli Istituti Professionali per i Servizi all’Agricoltura e allo Sviluppo Rurale. E’ perciò in questo contesto che l’azienda agraria (terreni, cantina didattica e serra), con un riparto colturale orientato alla vocazionalità produttiva del territorio, rappresenta il reale contesto produttivo dove gli studenti sono indotti a collaborare intorno a un compito di realtà condiviso, al fine di raggiungere un risultato che ha rilevanza sia all’interno dell’attività scolastica (didattica dell’apprendimento) che all’esterno (gestione dell’azienda agraria), restituendo in tal modo senso a ciò che si apprende. In questo modo si promuove la conoscenza di una metodologia di lavoro di grande rilievo sul piano dell’agire, la sensibilità verso di essa e la capacità di utilizzarla in vari contesti produttivi, favorendo così una maggiore connessione dell’esperienza scolastica con il mondo del lavoro e delle professioni. Nella gestione dell’azienda agraria lo studente partecipa attivamente soprattutto nella costruzione dei modelli agro-colturali (scelta dell’indirizzo colturale, delle specie e varietà, dei sesti d’impianto, delle forme di allevamento, ecc…), raccogliendo ed elaborando dati, partecipando alla soluzione di problemi

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e affinandone i processi di adeguamento alla realtà. Partecipa altresì ai processi colturali individuandone le strategie gestionali (agricoltura integrata, biologica, applicazione dei modelli previsionali, ecc…) e alla compilazione della modulistica necessaria alla presentazione di specifiche domande (quaderno di campagna, anagrafe aziendale, finanziamenti PAC, ecc..). Arriva infine ad analizzare gli aspetti economico-contabili attraverso i giudizi economici di convenienza e la stesura del bilancio aziendale. Terzo anno di studi a.s. 2014-2015 Nel corso del terzo anno di studi la classe IeFP (sezioni A) ha seguito il percorso integrato di Istruzione e Formazione Professionale sostenendo, al termine dell’a.s. 2014-2015, l’esame atto al conseguimento della qualifica di “operatore agricolo”. Tale classe ha sviluppato un percorso di Alternanza Scuola Lavoro, denominato “Viaggio itinerante nel mondo del lavoro”, articolato nelle seguenti fasi:

Visite tecniche ad aziende operanti nel settore di indirizzo di varia tipologia, allo scopo di fornire agli studenti l’opportunità di conoscere direttamente diverse realtà aziendali e garantire un quadro quanto più completo;

Testimonianze significative, di tipo orientativo, con alcuni testimoni esterni all’istituto, quali professionisti di comprovata esperienza nel settore, in grado di fornire informazioni sul loro vissuto, sulle diverse tipologie di carriera professionale, sulle diverse forme di organizzazione aziendale, sulle principali caratteristiche delle filiere produttive presenti sul territorio locale, sulle attività in espansione, sulle innovazioni del settore e sulle possibilità di sviluppo;

Preparazione all’inserimento in azienda al fine di fornire informazioni agli allievi ed alle rispettive famiglie relativamente all’esperienza di stage;

Alternanza in azienda per una durata complessiva di circa 60 ore. Durante l’attività in azienda i tutors scolastici (individuati in fase di progettazione) hanno effettuato un costante e attento monitoraggio dell’esperienza in azienda. In tale periodo di circa due settimane le aziende individuate, oltre a contribuire allo sviluppo delle competenze degli studenti, hanno fornito indicazioni utili per la verifica e l’individuazione dei punti di forza e delle criticità del percorso scolastico e per la costruzione di percorsi didattici più vicini alle esigenze delle aziende stesse, anche relativamente al percorso di alternanza del quarto e quinto anno.

A conclusione del percorso formativo, i docenti della classe hanno dedicato un certo numero di ore alla raccolta dei feed-back degli studenti sull’attività di alternanza svolta. E’ stata richiesta agli studenti un’autovalutazione rispetto all’esperienza realizzata. Il percorso della classe terza ha perciò avuto una finalità sia di tipo conoscitivo, in quanto per la totalità

degli studenti è stata la prima esperienza in situazione reale, sia di tipo orientativo, poiché ha sostenuto

gli studenti nel processo di scelta del loro futuro scolastico (continuare o meno il percorso scolastico),

che lavorativo. Entrare in azienda, per coloro che hanno scelto di entrare al termine del terzo anno nel

mondo lavorativo, ha costituito un incentivo per studiare ed apprendere competenze immediatamente

spendibili. L’alternanza scuola-lavoro ha rappresentato quindi un elemento fondamentale del continuo

processo di orientamento, in quanto ha favorito le scelte operate e le ha rese più fondate e consapevoli.

Biennio finale aa.ss. 2015-2016, 2016-2017 Durante il biennio finale è stato realizzato un percorso di alternanza scuola-lavoro dal titolo: “Valorizzazione dei prodotti agricoli nella filiera agroalimentare”. Il percorso è stato rivolto alla totalità degli studenti a partire dal quarto anno di studi per completarsi all’inizio dell’ultimo anno di studi in quinta. Particolare attenzione è stata rivolta alla fase di orientamento che ha visto coinvolti, oltre ai coordinatori e tutor scolastici e aziendali, i singoli alunni e le loro famiglie nell’ottica di soddisfare le attese immediate e di orientare alle scelte lavorative future. Le fasi hanno riguardato:

La preparazione all’alternanza, finalizzata alla contestualizzazione delle competenze teoriche acquisite rispetto alla realtà aziendale individuata per la fase di stage, per facilitare il contatto con le realtà produttive delle imprese. Fondamentale è stata la fase orientativa che ha costituito la base di tutto il processo, in quanto ha accompagnato lo studente durante tutto il percorso formativo in alternanza;

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Il percorso curricolare a scuola, ha fornito elementi tecnici di conoscenza indispensabili alla successiva fase di stage aziendale;

La fase di alternanza o stage ha infine consentito al giovane di entrare in contatto con la realtà aziendale conoscendone le caratteristiche organizzative, le problematiche e le modalità di gestione nonché di “sperimentare” gli aspetti tecnico professionali specifici del profilo, applicandoli in azienda.

L’articolazione del percorso è stata pensata anche e soprattutto in funzione della tipica “stagionalità” del settore agroalimentare che vede concentrati in determinati periodi dell’anno le più significative attività lavorative. Per questo le ore in azienda sono state collocate nei periodo di maggior interesse agronomico-colturale, comprendendo perciò anche i periodi di sospensione delle lezioni come il periodo estivo. E’ stato comunque concordato con le singole strutture ospitanti in funzione della loro specificità. La durata complessiva dell’esperienza, nel biennio finale, ha avuto una durata totale di 200 ore di cui: ore in aula n. 60 ore in sopralluogo aziendale n. 30 ore in azienda n. 110 Obiettivi raggiunti Quasi tutti gli studenti hanno regolarmente frequentato il corso con particolare riferimento alle esperienze di stage aziendale, raggiungendo mediamente il numero di ore previste dal progetto. Le valutazione degli stage, riportate in apposite schede, confermano l’impegno mostrato dagli studenti durante tale attività. Sintesi del programma consuntivo del corso svolto nel biennio 2015/16, 2016/17. Uno studente è stato selezionato per il progetto ERASMUS PLUS, per cui ha svolto lo stage presso aziende in Irlanda, con esito particolarmente positivo. FASE D’AULA ore 60 Corso di formazione sulla sicurezza sul lavoro: la normativa vigente, contenuti testo unico 81: modalità applicative, enti coinvolti e loro funzioni, le norme di sicurezza applicate alla meccanizzazione agricola, aspetti pratici della sicurezza sul lavoro: segnaletica; i comportamenti individuali, DPI. Progetto “Acqua e territorio Lab”, inerente l’uso consapevole della Risorsa acqua, la bonifica idraulica e il dissesto idrogeologico. Orientamento al lavoro: le organizzazioni di categoria in agricoltura, organismi ed enti preposti all’orientamento al lavoro, l’Università e gli enti di formazione professionale, l’albo professionale degli Agrotecnici. Testimonianze con professionisti esperti di settore sulle diverse forme di organizzazione aziendale, sulle principali caratteristiche delle filiere produttive presenti sul territorio locale, sulle attività in espansione, sulle innovazioni del settore e sulle possibilità di sviluppo VISITE TECNICHE ore 30 Durante il biennio finale sono state organizzate numerose visite guidate a realtà di produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli nell’ambito dei diversi settori previsti dalle linee guida delle discipline di indirizzo: frutticolo, viticolo-enologico, cerealicolo, zootecnico

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STAGE ore 110 Gli stage aziendali si sono svolti presso strutture del territorio operanti nella filiera agro alimentare ed ambientale per consentire agli allievi di “sperimentare” le conoscenze e le competenze maturate durante le fasi di aula. TOTALE ore 200 Referente del progetto Alternanza Scuola Lavoro Prof. ERALDO TURA

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Relazioni e Programmi disciplinari svolti

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RELAZIONE FINALE DI RELIGIONE CATTOLICA

Docente: Bandini Davide

Classe: V A

SITUAZIONE DELLA CLASSE

La classe risulta di un numero esiguo di studenti, a cui vanno tolti i ragazzi non avvalentisi alla religione che hanno conosciuto variazioni negli anni. In generale l’attenzione si mostra discontinua e difficilmente li porta a coinvolgersi agli argomenti trattati a meno che non si parli di particolari argomenti di attualità nella quale dimostrano competenze critiche e riflessive, ma che alcuni di questi non portano ad approfondire sufficientemente. L’impegno è discontinuo e saltuario anche se in generale hanno tutti ben presente le linee fondamentali richieste della materia. I ragazzi fanno molto affidamento sulla loro intuizione che è viva ma poco fondata su conoscenze profonde. In generale il comportamento è buono e rispettoso anche se la presenza in classe è saltuaria e discontinua. OBIETTIVI RAGGIUNTI CONOSCENZE:

Questioni di senso legati alle più rilevanti esperienze della vita umana; Orientamenti della Chiesa sull'etica personale e sociale, sulla comunicazione digitale, anche a confronto con altri sistemi di pensiero. Il magistero della Chiesa su aspetti peculiari della realtà sociale, economica, tecnologica.

Ruolo della religione nella società contemporanea: secolarizzazione, pluralismo, nuovi fermenti religiosi e globalizzazione. Orientamenti della Chiesa sull'etica personale e sociale, sulla comunicazione digitale, anche a confronto con altri sistemi di pensiero.

COMPETENZE:

Modulo: Pace ed etica della violenza

COMPETENZE DISCPLINARI : Sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria identità nel confronto con il messaggio cristiano, aperto all'esercizio della giustizia e della solidarietà in un contesto multiculturale.

Utilizzare consapevolmente le fonti autentiche del cristianesimo, interpretandone correttamente i contenuti nel quadro di un confronto aperto al mondo del lavoro e della professionalità.

Modulo: Il male e l'escatologia

COMPETENZE DISCPLINARI: Sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria identità nel confronto con il messaggio cristiano, aperto all'esercizio della giustizia e della solidarietà in un contesto multiculturale.

SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA Sono state effettuate, al 15 maggio 2016, n. 33 ore di lezione: 17 nel primo quadrimestre, 16 nel secondo quadrimestre. Il numero di ore di lezione ha comunque conosciuto una certa riduzione, a causa delle diverse attività extra curricolari. METODOLOGIA

Metodologie: .Illustrazione agli allievi del programma, dei

moduli di lavoro e degli obiettivi. .Presentazione di griglie di analisi, di schemi,

Strumenti: .Libro di testo

.Mappe concettuali, schemi di sintesi e materiali forniti dal docente.

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prospetti riassuntivi. .Illustrazione dei criteri di valutazione adottati. .Esplicitazione con un giudizio della valutazione

delle prove. .Lavori di gruppo. .Analisi di documenti audio-video.

Criteri di valutazione: Valutazione orale

.Chiara esposizione dei contenuti espressi e delle proprie idee

.Completezza e pertinenza delle informazioni

.Conoscenza ed esposizioni termini della materia

Valutazione: sul quaderno in itinere e oralmente, test scritti valutati all'orale

Strumenti di verifica: .Interrogazione e analisi del testo e domande

scritte

Strategie di recupero: .orali e scritti con recupero argomenti fatti

Programmazione anno 2016/7

Disciplina: Religione Cattolica Docente: Prof. Davide Bandini Un mondo pacificato

.La Pace: percorso alla scoperta dei significati nascosti e profondi in ambiente ebraico, greco e cristiano.

.Attualità della violenza vista dai media giornali e televisione e rapporto con la paura e le paure ancestrali dell’uomo alle prese con la fragilità attuale.

.Teoria del conflitto: il caso della parabola del Padre Misericordioso. come funziona il conflitto meccanica della paura e della risposta non-violenta.

.La pace nei testimoni. Operatori di pace del nostro tempo: ricerche a casa.

.L’obiezione di coscienza alle armi e altri ambiti di bioetica, ecologici ed economici.

.Gandhi uomo di pace, la vita e l’opera, il suo messaggio. Le lotte contro l’apartheid, il razzismo e il boicottaggio nel mondo globalizzato, visioni del documentario “Una forza più potente”

La sofferenza dell’uomo e di Dio

.Cos’è la morte? percezioni dei ragazzi ed esperienze singole.

.La morte, l’angoscia della perdita della coscienza e dei suoi contenuti dell’Io

.La differenza tra dolore e peccato. La libertà come possibilità dell’origine del male.

.Il Male nella bibbia: Genesi e diavolo, il male come persona libera di scegliere rispetto al male come energia o fatalità (differenza tra limiti di natura e volontà)

.Il male nella filosofia del presente: gli uomini che si danno una ragione. La “morte di Dio”.

.Il male nella storia: Il nazismo e il ribaltamento dei valori.

.Il male secondo Gesù: sofferenza di Gesù e prossimità agli uomini.

.La sofferenza di Dio: dalla creazione e limitazione della libertà all’invito alla conversione.

.Bonhoeffer: visione del film, la scelta etica di fronte al male, la persona libera di scegliere.

.I martiri spagnoli: il caso della guerra civile spagnola e il martirio dei cristiani nell’età contemporanea.

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RELAZIONE FINALE DELLA CLASSE VA

LINGUA INGLESE

La classe è composta da 16 studenti, di cui 2 femmine e 14 maschi. Tra questi, due ragazzi seguono

un PEI con programmazione differenziata e uno segue una programmazione PEI con obiettivi minimi.

Durante le lezioni di inglese, la classe ha mostrato abbastanza interesse e attenzione anche se non è

sempre stata partecipativa e il comportamento è stato corretto e solitamente puntuale in occasione di

verifiche scritte o interrogazioni, però lo studio della materia, in certi casi, non è stato regolare e

questo ha determinato il basso rendimento di alcuni studenti. Tuttavia, alcuni ragazzi hanno

gradualmente migliorato il proprio impegno e hanno raggiunto un discreto livello di competenze, mentre

altri continuano a presentare molte lacune grammaticali e lessicali nelle loro esposizioni sia scritte sia

orali.

Tuttavia all’interno della classe ci sono anche alcuni studenti particolarmente meritevoli: uno studente,

grazie anche ai propri interessi extrascolastici, ha maturato un’ottima competenza linguistica e, l’anno

scorso, ha conseguito la certificazione PET mentre quest’anno ha seguito il corso per ottenere il “First

Certificate”. Un altro studente, l’anno scorso, è stato selezionato e ha trascorso 15 giorni a Derry,

Irlanda del Nord, dove ha partecipato al Progetto Erasmus Plus della scuola.

INFORMATIVA ANALITICA RELATIVA ALLA DISCIPLINA :

LINGUA INGLESE

DOCENTE: BENINI SILVIA (ore settimanali n. 3) CLASSE V A

ANNO SCOLASTICO 2016/17

TESTI ADOTTATI : P. Careggio – E. Indraccolo AGRIWAYS ed. Edisco

L. Benigni, E. Giommetti, A.L. Schou Clarke NEW ACTIVE ENGLISH GRAMMAR Ed. Hoepli MODULO GRAMMATICALE

Ripasso delle principali strutture grammaticali studiate negli anni precedenti. Cenni all’uso del futuro con “will” e “going to”; cenni alla costruzione dei periodi ipotetici di zero, primo e secondo tipo; cenni alla costruzione del passivo; cenni all’uso dei pronomi relativi: who -which – that – where – whose; ripasso e approfondimento dei principali verbi modali. MODULO TECNICO Obiettivo specifico: comprendere e utilizzare la micro-lingua nella trattazione scritta e orale di argomenti specifici del corso di studi, partendo da letture su argomenti tecnici. MODULE 8: The World of Work

UNIT 3: “What shall I do?”

Obiettivi- abilità: conoscere il lessico specifico; saper scrivere una lettera formale; saper redigere un curriculum vitae. Conoscenze: alcune leggi agricole europee: the C.A.P.( PAC); l’organizzazione dell’Unione Europea; i fattori di produzione e i rischi di un’azienda agricola.

.Future trends in agricultural labour (pag 264-265)

.How to become a certified landscape designer

.Applying for a position (pag 267-268)

.Writing CVs (pag 268-269)

. CV europeo

.The European Union

.Eu government help to agriculture

(questi ultimi argomenti sono stati svolti su schede fornite dall’insegnante) UNIT 1 : “Farm Business Management”

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.The factors of production (pag 250-252)

.Risk and uncertainty (pag 253) (argomenti trattati con insegnante madrelingua) MODULE 6:Alcoholic Beverages

UNIT 1 “Vineyards and wine” Obiettivi: abilità: conoscere il lessico specifico; saper comprendere testi; saper relazionare gli argomenti svolti in forma scritta e orale usando un linguaggio semplice ma sostanzialmente corretto. Conoscenze:alcuni aspetti della viticoltura

.Vineyards and grapes (pag 180)

.Dangers in the vineyards (pag 183):Grape Phylloxera, Downy mildew.

.Powdery mildew, Red Spider mite, Grey mould (solo alcuni cenni forniti dall’insegnante)

.Vitis Vinifera and Vitis Labrusca

.The winemaking process (pag 185)

.Wine classification (pag 187-188)

.Global warming: good for English wine? (pag 182) (argomento trattato con insegnante madrelingua)

.The Balsamic vinegar (pag 190-192) UNIT 2 “Beer Brewing”

Obiettivi: abilità: conoscere il lessico specifico; saper comprendere testi; saper relazionare gli argomenti in forma scritta e orale usando un linguaggio semplice ma sostanzialmente corretto. Conoscenze: produzione e caratteristiche della birra.

.A history of beer (pag 195)

.The beer production process (pag 196-198)

.Types of beer (pag 200) MODULE 5: Food Processing

UNIT 1: “ The Food Industry”

Obiettivi: abilità: conoscere il lessico specifico; saper comprendere testi; saper relazionare gli argomenti in forma scritta e orale usando un linguaggio semplice ma sostanzialmente corretto. Conoscenze: come preservare la qualità e i valori nutritivi del cibo.

.Food processing and preservation (pag 142-143)

.The modern era of food preservation (pag 145-146)

.Canning and freezing are not always a solution (pag 147) MODULE 7 “ Livestock husbandry”

Obiettivi: abilità : conoscere il lessico specifico; saper comprendere testi; saper relazionare gli argomenti in forma scritta e orale usando un linguaggio semplice ma sostanzialmente corretto. Conoscenze: forme di allevamento animale.

.Cattle (milk cows and beef cows; advantages and disadvantages of grazing and zero grazing systems: pag 216-217)

.Intensive livestock farming vs. organic farming (advantages and disadvantages of both systems: pag 232-233)

.The most popular Italian cattle breed: the Piedmontese (pag 246-247)

. The Romagnola breeding

(quest’ ultimo argomento è stato svolto su scheda fornita dall’insegnante) MODULE CIVILIZATION

Obiettivi: abilità: saper comprendere testi scritti e/o orali ; saper relazionare e discutere, in un linguaggio elementare ma sostanzialmente corretto,gli aspetti fondamentali degli argomenti trattati nei film e documentari presi in visione Conoscenze: ampliare le proprie conoscenze storico-politiche e ambientali del mondo in cui viviamo.

.Visita alla mostra fotografica “Genesi” tenutasi presso i Musei S. Domenico di Forlì.

.Visione del film “Il sale della Terra” di W. Wenders e J. Salgado (in italiano ma relazionato e discusso in classe in inglese)

.Visione del film documentario “Trashed” di Candida Brady (in inglese sottotitolato in italiano e discusso in classe col madrelingua)

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.Visione del film documentario francese “Demain” (in italiano ma riassunto e discusso in classe in inglese col madrelingua)

.Visione del film “The Founder”di J. L.Hancock (in inglese sottotitolato in italiano ma riassunto e discusso in classe col madrelingua)

.Visione del film “Hidden Figures” di T. Melfi (in inglese sottotitolato in italiano ma riassunto e discusso in classe col madrelingua)

OBIETTIVI RAGGIUNTI:

.Comprensione di testi autentici di argomento tecnico-professionale in lingua inglese.

.Produzioni scritte, guidate o libere, consistenti nel rispondere a un questionario, completare una tabella con le informazioni desunte da un testo di argomento tecnico, scrivere un paragrafo o rispondere a quesiti sugli argomenti svolti.

.Relazionare oralmente gli argomenti di carattere tecnico affrontati durante l’anno scolastico.

MEZZI E METODI DI INSEGNAMENTO

Gli argomenti del programma sono stati sviluppati mediante letture di testi tratti dal libro in adozione o tramite fotocopie. I testi sono stati analizzati seguendo il seguente approccio metodologico:

- presentazione dell’argomento per mezzo della tecnica del brainstorming; - lettura estensiva e intensiva di classe e traduzione orale; - eventuale attività di trasposizione di un testo in una tabella, come lavoro di approfondimento; - attività linguistiche di approfondimento di forme grammaticali e lessicali svolte in classe o come

rinforzo; - rielaborazioni e riassunti, scritti e orali, individuali , a coppie o a gruppi, o guidati dall’insegnante,

degli argomenti proposti. - Attività linguistiche con intervento di un insegnante madrelingua (8 ore).

CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE: VERIFICHE SCRITTE (trattazione sintetica di argomenti svolti o risposte a quesiti di carattere tecnico con la possibilità di consultare il vocabolario bilingue)

.Elementi da valutare: Conoscenza dei contenuti, capacità di rielaborazione personale.

.Criterio di sufficienza adottato: Prova sintetica ma coerente alla richiesta; adeguata gamma di strutture; moderato numero di errori che non limitano la comprensione; organizzazione del discorso adeguata.

VERIFICHE ORALI (relazione sugli argomenti svolti)

.Elementi da valutare: Conoscenza dei contenuti fondamentali; conoscenza del lessico specifico; pronuncia; capacità di esposizione e di rielaborazione orale.

.Criterio di sufficienza adottato: Pronuncia in generale corretta con alcuni errori; informazioni essenziali sugli argomenti; messaggio espresso in modo semplice ma corretto.

Faenza, 15 maggio 2017 Prof.ssa Silvia Benini

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M A T E M A T I C A

D O C E N T E : P r o f. s s a C L A U D I A C A V A L L E R A

C L A S S E : 5 ° A A G R O T E C N I C O A . S . 2 0 1 6 / 1 7

ORE SETTIMANALI: 3

TESTO ADOTTATO: L.Scaglianti – F.Bruni Linee essenziali Vol.4

Ed. La Scuola

Relazione finale sulla classe

Le attività di lezione svolte hanno interessato un gruppo classe comprendente 16 studenti, dei quali due hanno seguito una programmazione differenziata. In generale la classe ha mostrato interesse nella materia, anche se l’attenzione non è sempre stata continua: alcuni ragazzi sono stati spesso causa di disturbo delle lezioni con il loro continuo parlare e i loro interventi inopportuni. Per tutto il corso dell’anno scolastico, per coloro che dimostravano maggiori lacune e scarse capacità e abilità nella disciplina, sono state svolte attività di recupero in itinere, finalizzate alla completa acquisizione delle conoscenze di base. Nel secondo quadrimestre è stato attivato un corso di recupero di tre ore. La classe sa interpretare le richieste, riconoscere i contenuti fondamentali della disciplina e sviluppare i procedimenti già visti, alcuni presentano difficoltà di organizzazione e devono essere guidati in varia misura. Per molti, tuttavia, permangono la scarsa familiarità e l’imprecisione nell’esposizione dei concetti e delle definizioni più astratte. Si ritiene che per la maggior parte degli studenti gli obiettivi formativi trasversali, quali soprattutto la capacità di organizzarsi nella propria attività di studio e di sviluppare capacità di analisi e di sintesi, sono stati raggiunti, seppure a livelli diversi.

METODI DI INSEGNAMENTO

La metodologia privilegiata è stata la lezione frontale, accompagnata sempre dallo svolgimento guidato di esercizi ed esempi applicativi e la lezione interattiva tra studente e docente. Le attività di recupero, finalizzate soprattutto a migliorare le capacità operative degli allievi, sono state svolte sia in itinere che, seppur per poche ore, anche durante incontri pomeridiani. MEZZI DI INSEGNAMENTO

Oltre al libro di testo, occasionalmente sono state utilizzate fotocopie fornite dall’insegnante, schede didattiche e schede di esercizi mirati, preparate con l’intento di favorire l’apprendimento di concetti essenziali. Negli ultimi due mesi del percorso scolastico, grazie all’ausilio di un proiettore, i grafici studiati in classe, sono stati successivamente rianalizzati tramite computer. TEMPI E SPAZI DI INSEGNAMENTO

La suddivisione temporale in ore del programma è stata indicata accanto a ciascun modulo svolto. Per gli spazi è stata utilizzata solamente l'aula. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE

Per ogni modulo sviluppato è stata svolta almeno una prova scritta che accertasse le conoscenze ed evidenziasse le abilità e le competenze acquisite.

È stata svolta anche una simulazione della terza prova. Le valutazioni sono avvenute in due momenti:

• uno formativo, attraverso gli interventi al dialogo e le esercitazioni in classe anche sugli argomenti appena spiegati per poter rilevare il processo di apprendimento, misurare l’attenzione e le capacità degli studenti e capire meglio le loro caratteristiche e attitudini.

• uno sommativo, attraverso interrogazioni e soprattutto prove scritte, con voti di profitto relativi ai

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singoli moduli. Per quanto concerne le prove orali, breve e non programmate, il voto delle interrogazioni è scaturito non solo dalle conoscenze e dalle capacità razionali evidenziate, ma anche dalla proprietà di linguaggio e dall’uso corretto della terminologia specifica della materia. Anche le interrogazioni sono state utilizzate come ripasso degli argomenti trattati: tutti gli allievi dovevano risolvere sul quaderno i quesiti rivolti agli interrogati. Relativamente alle prove scritte, le modalità di assegnazione dei voti, il cui valore poteva variare da un minimo di due ad un massimo di dieci, si sono basate associando un punteggio a ciascun quesito. E’ stato attribuito un peso maggiore alle risposte che richiedevano capacità operative ed autonomia nei procedimenti, rispetto a quelle conoscitive-nozionistiche. Il punteggio assegnato a ciascun quesito poteva subire una diminuzione, a seconda della gravità degli errori commessi. La valutazione finale si baserà soprattutto sulle conoscenze e sulle competenze operative acquisite, ma terrà conto anche dell’impegno, del grado di interesse dimostrato, della partecipazione al dialogo educativo e soprattutto dei progressi fatti rispetto alla situazione iniziale. Per la valutazione si è tenuto conto dei seguenti indicatori:

.Coerenza tra risposta e domanda

.Conoscenza degli argomenti trattati

.Capacità di elaborare e utilizzare le conoscenze

.Correttezza nei calcoli e nello sviluppo logico dei procedimenti

.Rigore nell’esposizione scritta ed orale

.Capacità di analizzare situazioni, scegliendo tra varie ipotesi di soluzione, quelle più idonee

.Capacità di cogliere analogie, anche in un contesto interdisciplinare

Obiettivi minimi

Gli obiettivi minimi, già indicati nella programmazione iniziale, sono:

Saper risolvere disequazioni di primo e secondo grado intere e fratte

Conoscere la definizione di funzione Saper calcolare e rappresentare il dominio di una funzione. Saper calcolare le intersezioni di una curva con gli assi cartesiani, Saper eseguire lo studio e il grafico di semplici funzioni razionali intere e fratte

Saper individuare le principali caratteristiche di una funzione, dato il suo grafico. Programma svolto e tempi di svolgimento

La ripartizione del programma in moduli non è da intendere in modo strettamente sequenziale, dal momento che molti argomenti sono stati, di volta in volta, ripresi e approfonditi.

MODULO 1 DISEQUAZIONI DI 1° E 2° GRADO INTERE E FRATTE (RIPASSO) Tempi: 4

ore

CAPACITÀ

Conoscere cosa si intende per intervallo aperto/chiuso e limitato/illimitato; Saper risolvere disequazioni di primo e secondo grado intere e fratte;

CONOSCENZE

Definizione di intervallo aperto/chiuso e limitato/illimitato;

Disequazioni di primo e secondo grado intere e fratte.

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MODULO 2 FUNZIONI Tempi:30 ore

CAPACITÀ Conoscere cosa si intende per funzione di variabile reale, dominio e codominio; Conoscere cosa si intende per funzione algebrica o trascendente;

Saper determinare il dominio di una funzione intera, fratta, razionale ed irrazionale; Saper determinare le intersezioni di una funzione con gli assi cartesiani; Conoscere e saper cosa si intende per funzioni pari e dispari; Saper eseguire lo studio del segno di una funzione; Saper calcolare il valore della funzione per determinati valori della variabile indipendente

Saper disegnare il grafico probabile di una funzione attraverso la determinazione di punti; Saper eseguire lo studio delle funzioni razionali intere e fratte.

Saper “leggere” il grafico di una funzione.

Conoscenze

Definizione di funzione, dominio e codominio, grafico cartesiano di una funzione. Definizione di funzione algebrica o trascendente;

Osservazioni generali sulle funzioni e loro caratteristiche:

• determinazione del dominio di una funzione intera, fratta, razionale ed irrazionale; • determinazione delle intersezioni di una funzione con gli assi; • parità e disparità, • studio del segno

Calcolo del valore di una funzione per determinati valori della variabile indipendente; Rappresentazione del grafico probabile di una funzione attraverso la determinazione di punti; Studio di una funzione razionale intera e fratta; Individuazione delle caratteristiche di una funzione dato il suo grafico.

MODULO 3 LIMITI DI UNA FUNZIONE Tempi: 35 ore

CAPACITÀ

Saper calcolare i limiti di funzioni razionali intere e fratte;

Saper riconoscere la continuità di una funzione in un punto;

Saper individuare e rappresentare graficamente i punti di discontinuità di una funzione;

Saper determinare i limiti di una funzione a partire dal grafico relativo;

Saper determinare gli asintoti di una funzione.

CONOSCENZE

Definizione di funzione continua; Conoscere e distinguere graficamente i tre punti di discontinuità;

Forma indeterminata ∞

∞.

Asintoti orizzontali, verticali ed obliqui.

MODULO 4 DERIVATA DI UNA FUNZIONE Tempi: ore 30

CAPACITÀ

Saper determinare la derivata di una funzione algebrica razionale intera e fratta; Saper determinare la crescenza e la decrescenza, i punti di massimo e di minimo relativi di una funzione; Saper tracciare il grafico probabile di una funzione a partire dal dominio, dalle intersezioni con gli assi, dalla parità/disparità, dalla positività, dagli asintoti, dalla crescenza e dalla decrescenza, dai punti di massimo e di minimo relativi.

Conoscenze

Significato geometrico della derivata; Definizione di funzione crescente e decrescente.

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Definizione di punti di massimo e minimo relativi. Grafico probabile di una funzione algebrica razionale intera e fratta. Competenze La competenza matematica consiste nell’abilità di individuare e applicare le procedure che consentono di esprimere e affrontare situazioni problematiche attraverso linguaggi formalizzati. La competenza matematica comporta la capacità e la disponibilità a usare modelli matematici di pensiero (dialettico e algoritmico) e di rappresentazione grafica e simbolica (formule, modelli e grafici), la capacità di comprendere ed esprimere adeguatamente informazioni qualitative e quantitative, di esplorare situazioni problematiche, di porsi e risolvere problemi, di progettare e costruire modelli di situazioni reali. La competenza matematica comporta la capacità di applicare i principi e i processi matematici di base nel contesto quotidiano della sfera domestica e sul lavoro, nonché perseguire e vagliare la coerenza logica delle argomentazioni proprie e altrui in molteplici contesti di indagine conoscitiva e di decisione. Relativamente al programma svolto si evidenzia la interdisciplinarità della materia, in quanto un qualsiasi grafico che riproduca l’andamento di un fenomeno legato ad una specifica disciplina (es. andamento di una produzione o dei costi, evoluzione di un fenomeno storico, ecc..) può essere studiato anche da un punto di vista matematico.

Faenza, 15 maggio 2017

L'insegnante

Cavallera Claudia

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Faenza - 15 maggio 2017

RELAZIONE FINALE DI LINGUA E LETTERATURA ITALIANA Docente: Antonello Magazzeno

Classe: V A

SITUAZIONE DELLA CLASSE

La classe è composta da 16 alunni, in essa sono presenti: due alunni certificati che seguono una programmazione differenziata, un alunno che segue una programmazione per obiettivi minimi e due studentesse ripetenti. La classe ha partecipato in maniera costante al dialogo educativo e alle attività didattiche, mostrando in alcuni casi una buona motivazione allo studio e agli approfondimenti, ad eccezione di alcuni allievi che sono stati meno attenti e partecipi alle lezioni. Si sono evidenziati essenzialmente due gruppi di livello: il primo, legato a pochi allievi, si è caratterizzato per una buona propensione allo studio della materia che ha seguito un percorso costante nello studio dimostrando di possedere buone capacità sia nell’elaborazione scritta che nell’esposizione orale. Un secondo gruppo di allievi ha raggiunto un livello che può dirsi sufficiente. La classe ha mostrato un comportamento corretto ed educato, salvo i casi in cui, si è reso indispensabile richiamare alcuni studenti al silenzio e invitarli ad un comportamento più serio. Le lezioni pertanto, si sono svolte in un contesto comunque positivo. OBIETTIVI RAGGIUNTI CONOSCENZE: Sono stati raggiunti gli obiettivi minimi prefissati. CAPACITA’:

- Individuare le principali caratteristiche dell’epoca

- Operare confronti tra le correnti letterarie e gli autori - Comprendere i testi analizzati

COMPETENZE: - Saper operare semplici collegamenti - Formulare e motivare giudizi personali dimostrando un sufficiente senso critico

SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA Sono state effettuati i moduli programmati all’inizio dell’anno scolastico. Le attività didattiche, in considerazione del quadro generale della classe e in relazione ai gruppi di livello, sono state improntate in base alle diverse esigenze degli alunni; si è cercato di semplificare e rendere il più possibile fruibili i contenuti della materia, al fine di agevolare anche quegli studenti che hanno mostrato maggiori difficoltà. Le strategie didattiche utilizzate sono state molteplici e indirizzate al coinvolgimento degli alunni. Si è passati dunque dalle lezioni frontali a quelle dialogate con l’ausilio di mappe concettuali e schemi di sintesi, che si sono rivelate utilissime in quanto ottimi strumenti per focalizzare i concetti più importanti e poterli così rielaborare. METODOLOGIA

Metodologie: Illustrazione del programma e dei moduli. Presentazione di schemi, prospetti riassuntivi. Illustrazione dei criteri di valutazione adottati.

Strumenti: Libro di testo

Mappe concettuali, schemi di sintesi e materiali forniti dal docente.

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Faenza - 15 maggio 2017

Analisi dei testi letterari.

Criteri di valutazione: Valutazione orale

Chiara esposizione dei contenuti espressi e delle proprie idee

Completezza e pertinenza delle informazioni Conoscenza ed esposizioni termini della materia

Criteri di valutazione: Valutazione scritta

Coerenza in relazione alla tipologia della prova.

Correttezza, puntualità nei contenuti e nei riferimenti.

Correttezza ortografica, costruzione morfosintattica e uso della punteggiatura.

Efficacia e completezza in relazione alle richieste della traccia.

Valutazione: Interrogazioni e prove scritte, tipologie: A- Analisi del testo, B - saggio breve, C- tema di argomento storico, D – tema di ordine generale.

Strumenti di verifica: Interrogazioni e prove scritte

Strategie di recupero: orali e scritti con recupero argomenti trattati

PROGRAMMA DI LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

CLASSE V A

MODULO I

La cultura europea tra Ottocento e Novecento

L’Età del Positivismo

Il Naturalismo

Il Verismo

Giovanni Verga, vita, opere e pensiero

L’età del Decadentismo: il contesto storico culturale

Il simbolismo e l’estetismo

Giosuè Carducci, vita, opere e pensiero

Gabriele D’Annunzio: la vita e la personalità

E.Zola

Germinale: La rabbia della follia

G.Verga

Vita dei campi: Rosso malpelo Novelle Rusticane: La roba I Malavoglia: La presentazione dei Malavoglia Mastro don Gesualdo: L’addio alla roba e la morte di Gesualdo

C.Baudelaire

I fiori del male: Albatro

I fiori del male: Spleen

A.Rimbaud

Lettera del veggente

O.Wilde

Il ritratto di Dorian Gray: Il ritratto corrotto

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Faenza - 15 maggio 2017

G. Carducci Rime Nuove: San Martino

Rime Nuove: Pianto antico

Odi Barbare: Nevicata

Gabriele D’Annunzio

Il piacere: L’esteta Andrea Sperelli Alcyone: La pioggia nel pineto

MODULO II

Ritratto d’autore: Giovanni Pascoli La vita e le opere

La poetica del fanciullino

I temi della produzione pascoliana e le novità stilistiche

Myricae: Lavandare X Agosto Temporale Il lampo Il tuono

MODULO III Italo Svevo e La coscienza di Zeno

La Trieste di Svevo

La biografia

Il pensiero e i temi principali della sua produzione letteraria: l’inettitudine, la salute e la malattia

La coscienza di Zeno: il titolo e il legame con la psicoanalisi, la struttura, la tecnica narrativa, i personaggi

Letture: Il Dottor S

Il vizio del fumo

Lo schiaffo del padre

MODULO IV

Ritratto d’autore: Luigi Pirandello La narrativa della crisi La vita e le opere

Il pensiero e la poetica: il contrasto tra la vita e la forma, il relativismo conoscitivo, i temi esistenziali e il pessimismo, l’umorismo come “sentimento del contrario”.

Letture: L’Umorismo: Avvertimento e sentimento del contrario

Novelle per un anno: Il treno ha fischiato

La patente

Il Fu Mattia Pascal: Mattia battezza Adriano Meis

La scissione tra il corpo e l’ombra

Mattia Pascal dinanzi alla sua tomba

Uno, nessuno e centomila: Il naso di Vitangelo Moscarda

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Faenza - 15 maggio 2017

MODULO V

La poesia tra le due guerre

La poesia ermetica

Giuseppe Ungaretti: la vita, l’esperienza della guerra, la produzione poetica. La ferita della guerra nella coscienza degli intellettuali: l’esempio di Salvatore Quasimodo Eugenio Montale: la vita, le opere, il male di vivere.

S.Quasimodo

Acque e terre: Ed è subito sera

Giorno dopo giorno: Alle fronde dei salici G.Ungaretti L’Allegria: Veglia San Martino del Carso Mattina

Soldati Natale Sono una creatura E.Montale Ossi di seppia: Spesso il male di vivere ho incontrato Meriggiare pallido e assorto

Il Docente Antonello Magazzeno

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Faenza - 15 maggio 2017

RELAZIONE FINALE DI STORIA

Docente: Antonello Magazzeno

Classe: V A

Anno scolastico: 2016/2017

SITUAZIONE DELLA CLASSE

La classe è composta da 16 alunni, in essa sono presenti: due alunni certificati che seguono una programmazione differenziata, un alunno che segue una programmazione per obiettivi minimi e due studentesse ripetenti. La classe ha partecipato in maniera costante al dialogo educativo e alle attività didattiche, mostrando una buona motivazione allo studio e agli approfondimenti. La Storia è stata una disciplina per gli studenti, piacevole, verso la quale hanno mostrato interesse ed un apprezzabile impegno. Si sono evidenziati essenzialmente due gruppi di livello: il primo, legato a pochi allievi, si è caratterizzato per una buona propensione allo studio della materia che ha seguito un percorso costante nello studio dimostrando di possedere buone capacità ed una preparazione adeguata. Un secondo gruppo di allievi ha raggiunto un livello che può dirsi comunque sufficiente. Le lezioni si sono svolte in modo sereno e costruttivo anche mediante, interventi pertinenti degli studenti e attraverso una ripetizione delle lezioni precedenti con il loro contributo. OBIETTIVI RAGGIUNTI CONOSCENZE: Sono stati raggiunti gli obiettivi minimi prefissati.

CAPACITA’:

- Saper relazionare passato e presente

- Saper contestualizzare gli argomenti nel tempo e nello spazio

- Saper realizzare semplici collegamenti multidisciplinari COMPETENZE:

- Individuare cause ed effetti dell’evento storico

- Utilizzare un lessico specifico

SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA Sono state effettuati i moduli programmati all’inizio dell’anno scolastico. Le attività didattiche, in considerazione del quadro generale della classe e in relazione ai gruppi di livello, sono state improntate in base alle diverse esigenze degli alunni; si è cercato di semplificare e rendere il più possibile fruibili i contenuti della materia, al fine di agevolare anche quegli studenti che hanno mostrato maggiori difficoltà. Le strategie didattiche utilizzate sono state molteplici e indirizzate al coinvolgimento degli alunni. Si è passati dunque dalle lezioni frontali a quelle dialogate con l’ausilio di mappe concettuali e schemi di sintesi, che si sono rivelate utilissime in quanto ottimi strumenti per focalizzare i concetti più importanti e poterli così rielaborare. METODOLOGIA

Metodologie: Illustrazione del programma e dei moduli. Presentazione di schemi, prospetti riassuntivi. Illustrazione dei criteri di valutazione adottati.

Strumenti: Libro di testo

Mappe concettuali, schemi di sintesi e materiali forniti dal docente.

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Analisi di documentari.

Criteri di valutazione: Valutazione orale

Chiara esposizione dei contenuti espressi e delle proprie idee

Completezza e pertinenza delle informazioni Conoscenza ed esposizioni dei termini della

materia

Collegamenti spazio-temporali

Valutazione: Interrogazioni.

Strumenti di verifica: Interrogazioni.

Strategie di recupero: orali con recupero argomenti trattati

MODULO I

La società di fine Ottocento La Belle Epoque

L’Italia Giolittiana La Seconda Rivoluzione Industriale

MODULO II L’Imperialismo

L’Europa e il mondo tra i due secoli: l’imperialismo e i venti di guerra

L’Impero Austro-Ungarico

L’Impero Ottomano

L’Impero Russo e la rivoluzione del 1905

MODULO III

La Grande Guerra Le cause della guerra

L’Italia in guerra

La grande strage:1915-1916

La mobilitazione totale e il fronte interno

La svolta del 1917

La Rivoluzione russa

L’ultimo anno di guerra

I trattati di pace e la nuova carta d’Europa

MODULO IV

I regimi totalitari Il dopoguerra e la grande crisi del 1929

Fascismo Nazismo

Stalinismo MODULO V

La seconda guerra mondiale Il pangermanesimo di Hitler e l’invasione della Polonia

La prima fase della guerra e l’intervento dell’Italia

Attacco all’URSS e intervento degli USA

La Shoah La caduta del fascismo, l’armistizio e la Resistenza

La fine della guerra MODULO VI

Il mondo bipolare e le vicende italiane del dopoguerra

La guerra fredda e le crisi internazionali degli anni 60-70 (la guerra di Corea, la guerra del

Vietnam, la crisi dei missili di Cuba) La società del benessere.

Il Docente Antonello Magazzeno

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Faenza - 15 maggio 2017

RELAZIONE FINALE DI SCIENZE MOTORIE classe 5^ A a.s. 2016-17

Docente Prof. PORISINI CRISTINA

L’anno scolastico è iniziato con scarso interesse verso la materia da parte della maggioranza della

classe; anche i pochi elementi che lo scorso anno si dimostravano più impegnati hanno lavorato in

maniera discontinua e con poco entusiasmo.

Non essendo una classe numerosa, ed essendoci ogni volta diversi alunni che non fanno ginnastica, è

stato molto difficile proporre giochi sportivi che coinvolgessero la totalità degli alunni, in molti casi infatti

il numero dei partecipanti non consentiva nemmeno di fare una partita di basket o calcetto con numero

regolamentare di giocatori.

La collaborazione è stata molto scarsa ed in genere la classe si accontenta di raggiungere un livello

sufficiente senza impegnarsi per migliorare.

Per quanto riguarda la parte teorica quest’anno si è ripreso l’argomento inerente il pronto soccorso

(come ripasso) in quanto già svolto lo scorso anno.

Il programma preventivato è stato quasi interamente svolto con un profitto complessivamente

sufficiente.

Obiettivi raggiunti: sono quelli previsti dal programma preventivo in termini di conoscenze, abilità e competenze

Conoscenze:

conoscere e percepire il proprio corpo per esprimersi al meglio

padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici utili all’attività motoria

conoscere gli elementi tecnici basilari degli sport proposti

conoscere il regolamento dei vari sport in modo da poter svolgere funzioni di arbitraggio

Abilità:

essere consapevoli di una risposta motoria efficace ed economica rispetto ad uno stimolo complesso;

interpretare i cambiamenti degli schemi di gioco ed adeguare conseguentemente il proprio comportamento;

praticare in modo essenzialmente corretto ed autonomo le principali discipline proposte.

Competenze:

nelle esercitazioni proposte si è riscontrato un sufficiente grado di competenza nella sintesi di abilità e conoscenze. Si fa comunque riferimento alle competenze disciplinari dell’asse.

Svolgimento del programma:

il programma preventivato è stato interamente svolto.

Metodologie:

illustrazione agli allievi del programma, dei moduli di lavoro e degli obiettivi;

esercizi di interiorizzazione di analisi e sintesi dei movimenti e gesti tecnici proposti;

illustrazione dei criteri di valutazione adottati.

Modalità di verifica e criteri di valutazione:

in itinere con l’osservazione diretta;

attraverso test e prove oggettive.

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Faenza - 15 maggio 2017

Criteri di valutazione

Valutazione pratica:

corretta esecuzione delle esercitazioni;

gesto tecnico il più possibile simile al modello;

impegno dimostrato durante l’apprendimento.

Valutazione scritta: mediante questionario a punteggio.

Programma svolto di SCIENZE MOTORIE classe 5^ A a.s.2016-17 Docente: Prof. Porisini Cristina

Mobilità articolare a carattere generale

Coordinazione dinamica generale

Coordinazione oculo-manuale e oculo-podalica

Stretching

Potenziamento muscolare a carico naturale

Progressione di esercizi alla spalliera

Circuito di destrezza

Palla base (propedeutico al baseball) Tennis tavolo

Badminton

Dodgeball Calcio a 5

Pallavolo Basket

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Faenza - 15 maggio 2017

RELAZIONE CLASSE V A

SOCIOLOGIA E STORIA DELL’AGRICOLTURA

ANNO SCOLASTICO 2016-2017

SITUAZIONE CLASSE

La classe è costituita da studenti molto deboli, poco studiosi, poco motivati, che hanno sempre manifestato carenze anche gravi nelle discipline tecniche-agronomiche con le quali si interfaccia la materia specifica. Le difficoltà nell’apprendimento sono state accentuate dalla scarsa applicazione nello studio, le finalità dell’impegno sono sempre state motivate alla ricerca della minima sufficienza. Molti di loro manifestavano insofferenza nello studio applicativo e diretto della disciplina. Non tutti hanno conseguito una preparazione finale completa e a volte sufficiente, permangono in alcuni carenze e difficoltà di collegamento nella materia e con le altre discipline.

OBIETTIVI RAGGIUNTI: Valutare l’importanza dell’agricoltura nei secoli attraverso i collegamenti storici e l’evoluzione tecnica della disciplina inserita nei cambiamenti sociali avvenuti. La materia è sempre stata collegata agli avvenimenti storici principali, oggetto di studio della disciplina letteraria di storia. Particolare attenzione è stata posta ai mutamenti delle tecniche, delle colture e alle modificazioni che hanno influenzato la società rurale nella Romagna nell’ultimo secolo, fino ai nuovi concetti produttivi che hanno caratterizzato la moderna agricoltura degli anni 2000. Sono stati puntualizzati i nuovi cambiamenti sociali globali che si stanno affacciando nel comparto agricolo e rurale a livello nazionale e mondiale, affrontando le nuove problematiche relative alla gestione delle risorse idriche, all’incremento demografico, agli OGM, al cambiamento climatico e alle politiche comunitarie.

METODOLOGIA

Il testo in dotazione Elementi di Sociologia e Storia dell’Agricoltura di Murolo G. & Scarcella L. Ed. Reda, 2014, è stato supportato dalla visione di CD sulla storia della coltura della barbabietola. La classe ha assistito ad una lezione tenuta dal Prof. Renato Strocchi esperto di storia dell’agricoltura locale. Durante le uscite didattiche effettuate sul territorio con le altre discipline tecniche, si è sempre dato rilievo all’esame storico-ambientale delle singole situazioni. SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA

Il programma preventivato non è stato completato soprattutto per il tempo perso nel cercare di registrare con i mezzi informatici a disposizione (lenti, obsoleti, spesso non funzionanti) le attività istituzionali didattiche ad ogni entrata in classe. Complessivamente si è puntato ad affrontare le problematiche più importanti richiamando gli aspetti sociali e storici dell’ambiente locale e italiano. MODALITA’ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE

Si e’ puntato direttamente alle verifiche orali svolte in itinere al conseguimento di ogni modulo didattico e alle simulazioni scritte della terza prova. Prof. Luigi Melloni

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PROGRAMMA DI SOCIOLOGIA RURALE E STORIA DELL’AGRICOLTURA

ANNO SCOLASTICO 2016-17

DOCENTE PROF. LUIGI MELLONI STORIA DELL’AGRICOLTURA

MOD 1

L’origine dell’uomo. La nascita dell’agricoltura. Utilizzo dei cereali, legumi, piante arboree, addomesticamento degli animali. MOD 2

Lo sviluppo dell’agricoltura nel bacino del Mediterraneo. I Greci, gli Etruschi, i Romani. Tecniche di coltivazione adottate, lo sviluppo dell’agronomia. Le invasioni barbariche e la decadenza dell’agricoltura. MOD3

Il Medioevo, l’agricoltura medioevale italiana ed europea. I grandi viaggi e le esplorazioni. Le nuove specie introdotte e l’evoluzione della società. Le carestie. La depressione agricola del XVII secolo. MOD4

La situazione dell’agricoltura italiana nel XIX secolo. Le bonifiche. La rivoluzione industriale. Le accademie agrarie. L’unità d’Italia e la diffusione delle scienze agronomiche. Organizzazione dell’agricoltura e situazione economico-sociale nel regno d’Italia nel 1860. Le grandi emigrazioni di fine secolo e la crisi agraria. MOD 5

La prima guerra mondiale. Situazione sociale interna. Le crisi agrarie post belliche. L’avvento del Fascismo, la battaglia del grano. Nazareno Strampelli e la scuola di genetica italiana. Azzali, fondatore dell’ecologia agraria. Le riforme agrarie. Le grandi bonifiche italiane. MOD 6

Lo scoppio della seconda guerra mondiale. Situazione sociale ed economica del paese. Situazione sociale e politica in Europa, il blocco comunista. La ricostruzione agraria. Piano Marshall, costituzione della CEE. SOCIOLOGIA AGRARIA MOD 7

Il concetto di ruralità e la sua evoluzione. Lo sviluppo agrario nel 1960 e la riforma agraria. La PAC. Gli interventi comunitari e la politica europea. Agricoltura e globalizzazione dei mercati. I PSR, la multifunzionalità dell’agricoltura. Probematiche economiche all’interno della comunità economica. Nuovi orizzonti dell’attività agraria. L’agricoltura del futuro. MOD 7

Aspetti sociologici delle questioni ambientali e territoriali. Lo sviluppo tecnologico moderno. Utilizzo degli OGM, bioingegneria ed etica Testo adottato: MUROLO G, & SCARCELLA L., 2014- Elementi di Sociologia e Storia dell’Agricoltura Ed. Reda, Torino. Prof. Luigi Melloni

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RELAZIONE CLASSE V A

AGRONOMIA TERRITORIALE ED ECOSISTEMI FORESTALI

ANNO SCOLASTICO 2016-17

SITUAZIONE CLASSE

La classe è costituita da elementi complessivamente molto deboli, che manifestano carenze anche gravi nelle discipline tecniche strettamente correlate alla materia. Durante i cinque anni di percorso didattico hanno sempre palesato difficoltà nell’apprendimento in massima parte dovuto alla scarsa applicazione nello studio. Le finalità dell’impegno sono sempre state motivate alla ricerca della minima sufficienza. Molti di loro manifestavano insofferenza nello studio applicativo e diretto della disciplina. Quando era possibile nelle poche uscite effettuate, i più motivati hanno dimostrato interesse nella ricerca applicativa e nella visione diretta delle problematiche in campo aperto, altri hanno mantenuto comportamenti distaccati e poco motivati. Non tutti hanno conseguito una preparazione tecnica completa e a volte sufficiente, permangono in alcuni carenze e difficoltà di collegamento nella materia e con le altre discipline tecnico-economiche.

OBIETTIVI RAGGIUNTI: Considerare l’importanza dell’ecosistema bosco nella complessità tra i rapporti ambientali e produttivi, attraverso l’applicazione delle tecniche di gestione. Ruolo dei boschi nella regimazione idrica e nella salvaguardia dei suoli. Tecniche di forestazione nella gestione produttiva del bosco. Applicazione degli interventi di meccanizzazione. Principali tecniche di ingegneria naturalistica e conservazione del territorio montano. METODOLOGIA

Il testo in dotazione Gestione e Valorizzazione Agroforestale di Forgiarini M.N, Damiano L.& Pugliesi G., 2014, Ed. Reda, è stato supportato dall’assegnazione di materiale didattico specifico (CD per il riconoscimento diretto delle specie arboree forestale, articoli specifici e riconoscimento diretto del materiale vegetale). Durante le uscite didattiche effettuate alle quali ha partecipato non tutta la classe, si è notato un interesse maggiore, tutti hanno sempre adottato comportamenti educati e rispettosi. Sono state eseguite le seguenti uscite didattiche: Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi e Campigna con museo forestale presso centro visite di Campigna, Pineta di San Vitale, Piallasse e Oasi di protezione di Punte Alberete, Parco Bucci Faenza, Parco Malmerendi c/o Museo di Scienze di Faenza.

SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA

Il programma preventivato non è stato completato soprattutto per il tempo perso nel cercare di registrare con i mezzi informatici a disposizione (lenti, obsoleti, spesso non funzionanti) le attività istituzionali didattiche ad ogni entrata in classe. Complessivamente si è puntato ad affrontare le problematiche più importanti e le tecniche di gestione forestale applicate nell’ambiente appenninico locale. MODALITA’ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE

Si e’ puntato direttamente alle verifiche orali svolte in itinere al conseguimento di ogni modulo didattico, al riconoscimento diretto delle specie forestali attraverso materiale botanico raccolto e mostrato direttamente in classe o attraverso fotografie, alle simulazioni scritte della terza prova. Prof. Luigi Melloni

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PROGRAMMA DI AGRONOMIA TERRITORIALE ED ECOSISTEMI FORESTALI

ANNO SCOLASTICO 2016-17

DOCENTE PROF. LUIGI MELLONI

MOD 1

Sistemi agricoli. Tipologie di agricoltura (intensiva, estensiva, marginale, agricoltura di sussistenza, itinerante), l’agricoltura montana. Sistemi agricoli ad alto valore naturale (AVN).

MOD 2

Il bosco e l’ambiente. Finalità ecologiche ed economiche dell’attività selvicolturale. Classificazioni dei boschi e delle essenze. Zone climatiche forestali con particolare riferimento a quelle regionali. Impianto del bosco: rimboschimento e imboschimento (semina e piantagione).

MOD 3

Il governo del bosco. Il ceduo (semplice, matricinato, a sterzo, composto). Principali essenze utilizzate nel bosco ceduo. La conversione del ceduo a fustaia. La fustaia. Tipologie di trattamento delle fustaie con particolare riguardo alla conservazione e difesa idrogeologica dell’ambiente. L’esbosco. Impianto del cantiere e macchinari utilizzati.

MOD 4

L’arboricoltura da legno. Scelta della specie, tipologie d’impianto, realizzazione dell’impianto, gestione e interventi. La pioppicoltura. Finalità della coltivazione, ambiente e problematiche relative alla coltura. L’arboricoltura da biomassa. Tecniche colturali ed utilizzo. La meccanizzazione.

MOD 5

Il legno. Caratteristiche e classificazioni in base alla destinazione economica: legni per l’industria estrattiva, legni da opera, legna da ardere. Tecniche di stagionatura. Difetti ed alterazioni dei legnami.

MOD 6

Principali caratteristiche con note di ecologia, selvicoltura e riconoscimento delle principali essenze forestali utilizzate nella zona: Conifere (pini, abeti). Latifoglie: (castagno, querce, pioppi, carpini, aceri, robinie.

MOD 7

Aspetti ecologici, storici e selvicolturali delle pinete di Ravenna. I boschi igrofili planiziari (Punte Alberete), boschi cedui dell’Appennino romagnolo. Le fustaie appenniniche ed i boschi del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna.

MOD 8

Ruolo dei boschi nella regimazione idrica e nel controllo dell’erosione. Cenni sugli interventi di ingegneria naturalistica forestale e sulle sistemazioni idraulico-forestali. La prevenzione degli incendi. Operazioni di intervento anti incendio. Pianificazione territoriale forestale. Piano forestale regionale. Testo adottato: FORGIARINI N. N., DAMANIANI L. & PUGLISI G. 2014- Gestione e valorizzazione agroterritoriale, Ed Reda, Torino. Prof. LUIGI MELLONI

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I.P. “PERSOLINO-STROCCHI” sede “Persolino” - Servizi per l’agricoltura - Via Firenze, 194 – 48018 Faenza (RA) - Tel. 0546 22932

Relazione finale

Docente: Damiana Riina A.S. 2016/2017

Materia VALORIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE E LEGISLAZIONE NAZIONALE E

COMUNITARIA

Classe 5A

Presentazione: Durante lo svolgimento delle lezioni la classe ha tenuto un comportamento non sempre

correto ed educato, non tutti gli alunni hanno mostrato interesse per gli argomenti trattati. L’impegno

domestico è risultato spesso finalizzato alla preparazione delle verifiche e delle interrogazioni. Durante

l’anno è stato necessario il richiamo allo studio a casa e ad un impegno più costante.

OBIETTIVI RAGGIUNTI

Conoscenze:

Normativa ambientale e gestione di rifiuti, liquami e reflui.

Normativa sulle produzioni biologiche.

Disposizioni nazionali e regionali sulle zone montane.

Normativa e dottrina della tutela del paesaggio.

Normativa di tutela delle acque, dei suoli e dei prodotti alimentari.

Regime di responsabilità negli interventi sull’ambiente.

Figure giuridiche nelle attività agricole; associazioni dei produttori, filiere.

Politiche agricole comunitarie, cenni sull’organizzazione del mercato (OCM)

Criteri e metodi per produzioni di qualità, obiettivi e tipologie della qualità dei prodotti agroalimentari.

Normative nazionali e comunitarie a tutela dei prodotti a denominazione di origine.

Abilità

Identificare i singoli aspetti della multifunzionalità.

Rilevare la normativa ambientale e di settore.

Etichettatura degli alimenti riconoscimento dei singoli aspetti.

Competenze:

Organizzare metodologie per il controllo di qualità nei diversi processi, prevedendo modalità per la

gestione della trasparenza, della rintracciabilità e della tracciabilità.

Operare nel riscontro della qualità ambientale prevedendo interventi di miglioramento e di difesa nelle

situazioni di rischio.

Collaborare con gli enti locali che operano nel settore, con gli uffici del territorio, con le organizzazioni

dei produttori, per attivare progetti di sviluppo rurale, di miglioramenti fondiari ed agrari e di protezione

idrogeologica.

Si ritiene che gli obiettivi siano stati complessivamente raggiunti dalla maggioranza degli allievi

Metodologie adottate: le lezioni si sono svolte sia in modo tradizionale con lezioni frontali ma anche

con l’ausilio di ricerche individuali, attività integrative, proiezioni di video e documentari, al fine di

ottenere un maggior coinvolgimento della classe.

CONTENUTO E ARGOMENTI SVOLTI: IL PROGRAMMA È STATO SVOLTO QUASI NELLA SUA INTEREZZA. DURANTE LO

SVOLGIMENTO DEI SINGOLI ARGOMENTI SONO STATE EFFETTUATE INTERROGAZIONI ORALI E VERIFICHE SCRITTE,

RICERCHE E RELATIVA ESPOSIZIONE.

Strategie e strumenti di recupero: ripetizione delle spiegazioni in itinere, recupero orale delle

verifiche.

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Faenza - 15 maggio 2017

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Giudizio complessivo sulla classe: la classe è costituita da individui dotati complessivamente di

medie capacità. Un piccolo gruppo ha raggiunto buoni risultati la restante parte della classe ha

raggiunto gli obiettivi minimi.

Libro di testo: Gestione e valorizzazione agroterritoriale di M.N. Forgiarini, L. Damiani e G. Puglisi – Edizioni REDA Scolastiche

Prof.ssa Riina Damiana

I.P. “PERSOLINO-STROCCHI”

sede “Persolino” - Servizi per l’agricoltura - Via Firenze, 194 – 48018 Faenza (RA) - Tel. 0546 22932

Programma svolto anno 2016/17 Classe: Quinta A

Disciplina: VALORIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE E LEGISLAZIONE NAZIONALE E COMUNITARIA Prof.ssa Damiana Riina

Richiami dei concetti di: - ambiente, impronta ecologica, sviluppo e agricoltura sostenibile; - territorio, attitudine territoriale, valutazione e pianificazione territoriale; - paesaggio, reti ecologiche e rete Natura 2000.

Figure giuridiche nelle attività agricole: Organizzazione dei Produttori (OP);

Politiche agricole e sull’organizzazione del mercato produttivo (OCM):

La nuova PAC (2014-2020): struttura,misure e meccanismi; OCM Unica; Regole di compravendita: criteri di produzione e qualità; Fattori e modelli di sviluppo delle OP; Prodotto locale e sistemi alternativi di vendita: filiera lunga e filiera corta.

REGIME DI RESPONSABILITÀ IN MATERIA DI DIFESA E INTERVENTI SULL’AMBIENTE: RESPONSABILITÀ E DANNO AMBIENTALE; DIRETTIVA 2004/35/CE, DECRETO

LEGISLATIVO 152/2006; INTERVENTI A DIFESA DELL'AMBIENTE.

NORMATIVE NEI SETTORI AGRO-AMBIENTALE E AGROALIMENTARE: NORMATIVA E DOTTRINA DELLA TUTELA DEL PAESAGGIO; NORMATIVA AMBIENTALE,

TUTELA DELLE ACQUE E DEI SUOLI; NORMATIVA AMBIENTALE CLASSIFICAZIONE E GESTIONE DEI RIFIUTI, LIQUAMI E REFLUI; NORMATIVA EUROPEA SULLE PRODUZIONI

BIOLOGICHE; TUTELA E NORMATIVA DEI PRODOTTI ALIMENTARI:

PRINCIPALI NORMATIVE GENERALI DI RIFERIMENTO, ITALIANE E COMUNITARIE, IN MATERIA DI ALIMENTI (MARCHI DI TUTELA); SICUREZZA ALIMENTARE, PACCHETTO

IGIENE.

Produzioni di qualitá: classificazione e filiere

LA QUALITÀ COMMERCIALE DELLE PRODUZIONI E HACCP. TRACCIABILITÀ E RINTRACCIABILITÀ LUNGO LA FILIERA.

Normative nazionali e comunitarie, marketing e ambiente

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Faenza - 15 maggio 2017

39

LA TUTELA DEI PRODOTTI A DENOMINAZIONE DI ORIGINE; DENOMINAZIONI DI ORIGINE E INDICAZIONI GEOGRAFICHE PROTETTE; ETICHETTATURA

DEGLI ALIMENTI: NORMATIVA E FINALITÀ; ETICHETTATURA DEI PRODOTTI DOP, IGP, STG, INDICAZIONI OBBLIGATORIE SULLE ETICHETTE DEI PRODOTTI ALIMENTARI; CENNI

SULLA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE. NORMATIVA SULLE PRODUZIONI BIOLOGICHE.

LE AREE MONTANE NELLA LEGISLAZIONE. Libro di testo: Gestione e valorizzazione agroterritoriale di M.N. Forgiarini, L. Damiani e G. Puglisi – Edizioni REDA Scolastiche

Prof.ssa Riina Damiana

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Relazione finale

Docente: Damiana Riina A.S. 2016/2017

Materia ECONOMIA DEI MERCATI E MARKETING AGROALIMENTARE ED ELEMENTI DI

LOGISTICA

Classe 5A

Presentazione: Durante lo svolgimento delle lezioni la classe ha tenuto un comportamento non sempre

correto ed educato, non tutti gli alunni hanno mostrato interesse per gli argomenti trattati. L’impegno

domestico è risultato spesso finalizzato alla preparazione delle verifiche e delle interrogazioni. Durante

l’anno è stato necessario il richiamo allo studio a casa e ad un impegno più costante.

OBIETTIVI RAGGIUNTI

Conoscenze:

Politiche agricole comunitarie, nazionali, regionali,

organizzazione del mercato (OCM).

Caratteristiche e funzioni delle associazione dei produttori, cooperative, filiere e distretti produttivi.

Funzioni e principi delle certificazioni di qualità e del sistema HACCP.

Criteri di qualità degli alimenti, tracciabilità di un prodotto e sicurezza alimentare.

Tipologia e caratteristiche di attestati e marchi di specificità dei prodotti agro-alimentari.

Norme sulla trasparenza e tracciabilità dei prodotti agroalimentari.

Catasto terreni.

Abilità

Indicare i procedimenti idonei alla valorizzazione dei prodotti agroalimentari.

Individuare le linee orientative e programmatiche della politica agricola comunitaria, nazionale e

regionale.

Individuare le funzioni che le organizzazioni di categoria possono svolgere nei mercati agricoli.

Individuare modalità di diffusione delle iniziative a favore delle produzioni di qualità.

Competenze:

applicare metodologie per il controllo di qualità nei diversi processi e per la gestione della trasparenza,

della tracciabilità e rintracciabilità;

collaborare con gli Enti locali che operano nel settore, con gli uffici del territorio, con le organizzazioni

dei produttori, per attivare progetti di sviluppo rurale, di miglioramenti fondiari ed agrari e di protezione

idrogeologica;

utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei processi produttivi e dei

servizi.

Si ritiene che gli obiettivi siano stati complessivamente raggiunti dalla maggioranza degli allievi.

Metodologie adottate: le lezioni si sono svolte sia in modo tradizionale con lezioni frontali ma anche

con l’ausilio di ricerche individuali, attività integrative, proiezioni di video e documentari, al fine di

ottenere un maggior coinvolgimento della classe.

CONTENUTO E ARGOMENTI SVOLTI: IL PROGRAMMA È STATO SVOLTO QUASI NELLA SUA INTEREZZA. DURANTE LO

SVOLGIMENTO DEI SINGOLI ARGOMENTI SONO STATE EFFETTUATE INTERROGAZIONI ORALI E VERIFICHE SCRITTE,

RICERCHE E RELATIVA ESPOSIZIONE.

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Strategie e strumenti di recupero: ripetizione delle spiegazioni in itinere, recupero orale delle

verifiche.

Giudizio complessivo sulla classe: la classe è costituita da individui dotati complessivamente di

medie capacità. Un piccolo gruppo ha raggiunto buoni risultati la restante parte della classe ha

raggiunto gli obiettivi minimi.

Libro di testo: Mercati Agroalimentari Marketing Sviluppo Territoriale di F.Borghi, G. Viva - Reda

editore.

Programma svolto anno 2016/17 Classe: Quinta A

Disciplina: ECONOMIA DEI MERCATI E MARKETING AGROALIMENTARE ED ELEMENTI DI LOGISTICA Docente: Prof.ssa Damiana Riina

. I richiami: Il mercato; L’integrazione e l’economia contrattuale; Il marketing. .Politiche agricole comunitarie, nazionali, regionali, organizzazione del mercato (OCM):

L’Unione europea e la politica Agricola Comunitaria (P AC): La Riforma della PAC 2014-2020. I pilastro: Pagamenti diretti e Organizzazioni Comuni di Mercato (OCM); II pilastro il PSR.

.Forme organizzative e associative in agricoltura:

Le associazione dei produttori: compiti, quadro normativo, obblighi per i produttori associati, Unioni di associazione; Le cooperative: requisiti e personalità giuridica, regime di responsabilità dei soci, costituzione e organizzazione giuridica, le cooperative in agricoltura; I consorzi; La figura dell’ Imprenditore agricolo professionale, normativa di riferimento.

.Problematiche connesse alla commercializzazione:

Imballaggio, Preconfezionamento e confezionamento; Il packaging; Etichettatura dei prodotti alimentari.

.Agroalimentare: valorizzazione e garanzia di qualità: Promozione , valorizzazione e qualità dei prodotti agricoli: il concetto di qualità; differenziazione e valorizzazione; Sicurezza alimentare e tutela; Certificazione, controllo, tutela e marchi di prodotto; I marchi di tutela: DOP, IGP, STG, DOC, DOCG, IGT; Il sistema di controllo in agricoltura biologica; Sistema di gestione della sicurezza nel settore agro alimentare, l'HACCP; Trasparenza e tracciabilità dei prodotti agroalimentari.

.Il Catasto fabbricati: Funzioni scopi e caratteristiche, la particella catastale, i documenti del catasto, costituzione del catasto terreni; fasi di formazione; operazioni estimative;

Libro di testo: Mercati Agroalimentari Marketing Sviluppo Territoriale di F.Borghi, G. Viva -

Reda editore.

Prof.ssa Riina Damiana

Classe: 5^ sez. A

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Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale

Relazione finale

Disciplina: TECNICHE DI ALLEVAMENTO VEGETALE E ANIMALE

Docenti: Prof.ssa Selli Romana Prof. Tura Eraldo

La classe si compone di 16 alunni di cui 14 maschi e 2 femmine. Nella classe sono presenti due studenti certificati con PEI differenziato e uno con PEI a obiettivi minimi. Alcuni alunni risultano pluriripetenti negli anni precedenti, con un percorso scolastico non molto lineare. L’attività didattica si è svolta, in questa classe, a partire dall’inizio del quarto anno, potendo applicare di conseguenza continuità didattica per quanto riguarda metodi, sensibilità e criteri valutativi. Per quanto concerne le relazioni tra alunni e docenti non si sono mai verificate particolari situazioni di conflitto per cui il dialogo è sempre stato aperto al confronto e improntato sul reciproco rispetto. Il rapporto tra gli alunni è risultato nel complesso discreto, mostrando un buon grado di socializzazione, anche se alcuni alunni non risultano pienamente integrati nella classe. In relazione ai diversi stili di apprendimento, metodo di studio e conoscenze di base la classe risulta eterogenea per impegno, interesse, attitudini e partecipazione al dialogo educativo. Sul piano del profitto, a parte la presenza di alcune buone individualità, capaci e motivate, la classe, pur dimostrando in qualche occasione discrete potenzialità, ha prodotto risultati spesso insufficienti sia per modesta motivazione e interesse per la materia sia per modesto impegno domestico. Tali carenze sono da imputare anche alla scarsa continuità didattica mostrata, fondamentalmente dovuta alla irregolare frequenza di molti studenti che hanno accumulato un numero consistente di assenze nonché entrate ed uscite in ritardo, a volte finalizzate ad eludere verifiche ed interrogazioni.

I Docenti Prof. ssa Selli Romana

Prof. Tura Eraldo

Disciplina: TECNICHE DI ALLEVAMENTO VEGETALE E ANIMALE

Docenti: Prof.ssa Selli Romana Prof. Tura Eraldo

La programmazione dell’insegnamento di “Tecniche di allevamento vegetale e animale” ha avuto un’articolazione finalizzata a trasmettere agli studenti le conoscenze e abilità, come indicato dalle linee guida della disciplina, previste nel quinto anno

Conoscenze Abilità

Fattori fisici, chimici e biologici che condizionano le produzioni arboree ed arbustive.

Tecniche di impianto delle coltivazione arboree.

Tecniche di coltivazione delle specie arboree di interesse per il territorio.

Tecniche di coltura biologica ed integrata applicata alle diverse specie erbacee ed arboree.

Tecniche per la salvaguardia e la valorizzazione della biodiversità vegetale.

Organizzare tipologie produttive compatibili sotto il profilo dell’efficienza tecnico-economica e della sostenibilità.

Definire sistemi di coltivazione integrata e biologica.

Definire sistemi di valorizzazione e salvaguardia della biodiversità.

Definire sistemi di produzione atti a valorizzare la qualità dei prodotti.

Individuare modalità per la realizzazione di piani

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Faenza - 15 maggio 2017

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Sistemi di difesa delle colture con particolare riferimento alla lotta biologica ed integrata e allo smaltimento dei fitofarmaci.

Norme di prevenzione e protezione relative alla gestione delle operazioni manuali e meccaniche di impianto delle colture arboree.

di difesa rispettosi degli equilibri ambientali.

Individuare modalità specifiche per realizzare produzioni di qualità nel settore frutticolo - viticolo.

Individuare e applicare procedure operative preventive e i DPI specifici per ciascuna attività.

Metodologie didattiche adottate

· Illustrazione agli allievi del programma, dei moduli di lavoro e degli obiettivi. · Esercizi di comprensione, di analisi e sintesi. · Presentazione di griglie di analisi, di schemi, prospetti riassuntivi. · Illustrazione dei criteri di valutazione adottati. · Esplicitazione con un giudizio della valutazione delle prove. · Consegna delle prove scritte corrette entro 10 giorni dallo svolgimento

· Indicazione delle connessioni con altre discipline. · Visite aziendali .

Strumenti didattici adottati:

Libro di testo: Coltivazioni Erbacee e Arboree Ed Agricole, Patologia vegetale Ed. Agricole

·Uso della Lim

· Videoproiezione di filmati tecnici, documenti multimediali

· Utilizzo quaderno degli appunti

·Mappe concettuali, schemi di sintesi e materiali forniti dal docente anche su supporto informatico, diapositive.

Valutazione:

· In itinere

· Sommativa

Criteri di valutazione:

· Valutazione orale

Chiarezza espositiva dei contenuti espressi

Completezza e pertinenza delle informazioni

Correttezza formale

· Valutazione scritta

Strategie di recupero:

Correzione delle prove e riflessione guidata sugli errori e sulle lacune. - Ripasso delle tecniche di elaborazione

di testi orali e scritti. - Esercitazioni mirate al recupero.

Articolazione delle attività

Modulo n. 1 ACTINIDIA

Contenuti:

Morfologia

Fasi fenologiche

Adattamento pedoclimatico

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Propagazione

Scelta delle cultivar Forme di allevamento

Potatura di produzione

Concimazione

Irrigazione

Gestione del suolo

Raccolta

Difesa fitosanitaria

Conoscenze modulo n. 3 Abilità modulo n. 3

Tecniche di impianto dell’actinidia.

Tecniche di coltivazione della specie actinidia in relazione all’interesse per il territorio.

Fattori fisici, chimici e biologici che condizionano le produzioni della specie actinidia.

Sistemi di difesa della specie actinidia con particolare riferimento alla lotta integrata e biologica.

Norme di prevenzione e protezione relative alla gestione delle operazioni manuali e meccaniche riferite alla coltivazione dell’actinidia.

Individuare modalità specifiche per realizzare produzioni di qualità nella produzione della specie actinidia, sotto il profilo dell’efficienza tecnico-economica e della sostenibilità ambientale.

Individuare modalità per la realizzazione di piani di difesa rispettosi degli equilibri ambientali.

Modulo n. 2 VITICOLTURA Contenuti: Morfologia

Fasi fenologiche

Adattamento pedoclimatico

Propagazione

Scelta dei vitigni Forme di allevamento

Potatura di produzione

Concimazione

Irrigazione

Gestione del suolo

Raccolta

Difesa fitosanitaria

Conoscenze modulo n. 1 Abilità modulo n. 1

Tecniche di impianto della vite.

Tecniche di coltivazione della vite in relazione all’interesse per il territorio.

Fattori fisici, chimici e biologici che condizionano le produzioni viticole.

Sistemi di difesa della vite con particolare riferimento alla lotta integrata e biologica.

Individuare modalità specifiche per realizzare produzioni di qualità nel settore viticolo sotto il profilo dell’efficienza tecnico-economica e della sostenibilità ambientale.

Individuare modalità per la realizzazione di piani di difesa rispettosi degli equilibri ambientali.

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Faenza - 15 maggio 2017

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Norme di prevenzione e protezione relative alla gestione delle operazioni manuali e meccaniche di impianto delle colture arboree.

Modulo n. 3 POMACEE (melo, pero)

Contenuti:

Morfologia

Fasi fenologiche

Adattamento pedoclimatico

Propagazione e portinnesti Scelta delle cultivar Forme di allevamento

Potatura di produzione

Concimazione

Irrigazione

Gestione del suolo

Raccolta

Difesa fitosanitaria

Conoscenze modulo n. 5 Abilità modulo n. 5

Tecniche di impianto delle pomacee.

Tecniche di coltivazione delle pomacee in relazione all’interesse per il territorio.

Fattori fisici, chimici e biologici che condizionano le produzioni pomacee.

Sistemi di difesa delle pomacee con particolare riferimento alla lotta integrata e biologica ed allo smaltimento dei fitofarmaci.

Norme di prevenzione e protezione relative alla gestione delle operazioni manuali e meccaniche di impianto delle pomacee.

Individuare modalità specifiche per realizzare produzioni di qualità nel settore frutticolo (pomacee) sotto il profilo dell’efficienza tecnico-economica e della sostenibilità ambientale.

Individuare modalità per la realizzazione di piani di difesa rispettosi degli equilibri ambientali.

Modulo n.4 PESCO E DRUPACEE MINORI (Susino, Albicocco, Ciliegio)

Contenuti:

Morfologia

Fasi fenologiche

Adattamento pedoclimatico

Propagazione e portinnesti Scelta delle cultivar Forme di allevamento

Potatura di produzione

Concimazione

Irrigazione

Gestione del suolo

Raccolta

Difesa fitosanitaria

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Faenza - 15 maggio 2017

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Conoscenze modulo n. 4 Abilità modulo n. 4

Tecniche di impianto delle drupacee.

Tecniche di coltivazione delle drupacee in relazione all’interesse per il territorio.

Fattori fisici, chimici e biologici che condizionano le produzioni drupacee.

Sistemi di difesa delle drupacee con particolare riferimento alla lotta integrata e biologica ed allo smaltimento dei fitofarmaci.

Norme di prevenzione e protezione relative alla gestione delle operazioni manuali e meccaniche di impianto delle drupacee.

Individuare modalità specifiche per realizzare produzioni di qualità nel settore frutticolo (drupacee) sotto il profilo dell’efficienza tecnico-economica e della sostenibilità ambientale.

Individuare modalità per la realizzazione di piani di difesa rispettosi degli equilibri ambientali.

Faenza, maggio 2017

I Docenti Prof.ssa Selli Romana Prof. Tura Eraldo

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ECONOMIA AGRARIA E DELLO SVILUPPO TERRITORIALE

Docente: DANIELE ZUFFA

Insegnante tecnico pratico: DANIELE VENERITO

Relazione: Classe V A

La classe ha dimostrato conoscenze e competenze in entrata deficitarie. Durante lo svolgimento delle

unità didattiche è stato effettuato un costante recupero in itinere, al fine di riprendere e consolidare gli

argomenti trasversali alla disciplina fondamentali alla risoluzione di un quesito di stima. La disciplina è

stata improntata a far acquisire le conoscenze procedurali e metodologiche necessarie a compiere una

valutazione e/o un bilancio, secondo i contenuti previsti dalle linee ministeriali.

La classe ha dimostrato un sufficiente interesse durante le lezioni, non seguito però dal necessario

studio individuale a casa. E’ evidente che lo sporadico impegno in aula non è sufficiente ad acquisire

competenze adeguate. Anche il comportamento, nonostante il numero ridotti di studenti, non è

migliorato durante il corso dell’anno. Autonomia, capacità di concentrazione e serietà sono altalenanti e

al limite della sufficienza

ECONOMIA AGRARIA E DELLO SVILUPPO TERRITORIALE

Docente: DANIELE ZUFFA

Insegnante tecnico pratico: DANIELE VENERITO

Modulo 1: Richiami di matematica finanziaria

Anticipazione e posticipazione di capitali.

Reintegrazione e ammortamento

Capitalizzazione di annualità

Modulo 2: Analisi economica dell’azienda agraria

Richiami sul bilancio economico dell’azienda agraria

I conti colturali delle principali colture erbacee e frutticole: grano, kiwi, vite, melo.

Il bilancio dell’attività zootecnica: la produzione del latte.

Il bilancio dell’attività enologica: il valore di trasformazione dell’uva.

Economia delle macchine: il valore del parco macchine e il costo di esercizio

Cenni sull’analisi costi-benefici

I miglioramenti fondiari: il giudizio di convenienza

Modulo 3: Estimo Generale

Gli aspetti economici di stima: valore di mercato, valore di capitalizzazione, valore di costo, valore di

trasformazione, valore complementare.

I procedimenti di stima

Le fasi della stima

Modulo 4: Estimo rurale

Stima dei fondi rustici

Stima degli arboreti da frutto

Stima delle anticipazioni colturali e dei frutti pendenti

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Faenza - 15 maggio 2017

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Modulo 5: Gestione del territorio

Cenni di estimo ambientale

Cenni di bonifica e riordino fondiario

La valutazione d’impatto ambientale

DOCENTE: Prof. Daniele Zuffa

INSEGNANTE TECNICO-PRATICO: Prof. Daniele Venerito

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Faenza - 15 maggio 2017

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Faenza - 15 maggio 2017

50

Orientamenti concordati collegialmente per la valutazione delle prove

dell'Esame di Stato

2016-2017

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Faenza - 15 maggio 2017

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA - TIPOLOGIA A – ANALISI DEL TESTO

Competenze

Parafrasi/riassunto.

Comprensione.

Pertinenza.

Gravem. Insuff. 2

Nettam. Insuff. 2,5

Insufficiente 3

Sufficiente 3,5

Discreto 4

Buono 4,5

Ottimo 5

Rielaborazione e approfondimento

Analisi del testo.

Coerenza.

Interpretazione complessiva e approfondimenti.

Gravem. Insuff. 1,5

Nettam. Insuff. 2

Insufficiente 2,5

Sufficiente 3

Discreto 4

Buono 4,5

Ottimo 5

Competenze linguistico-espressive

Chiarezza, linearità e correttezza sintattica.

Correttezza ortografica e proprietà lessicale.

Gravem. Insuff. 2

Nettam. Insuff. 2.5

Insufficiente 3

Sufficiente 3,5

Discreto 4

Buono/Ottimo 5

Voto

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA - TIPOLOGIA B – SAGGIO/ARTICOLO

Competenze

Pertinenza ed esecuzione delle consegne (titolo, destinatario, tipologia, ecc.).

Comprensione e analisi dei documenti.

Utilizzo coerente della documentazione.

Gravem. Insuff. 2

Nettam insuff 2,5

Insufficiente 3

Sufficiente 3,5

Discreto 4

Buono 4,5

Ottimo 5

Rielaborazione e approfondimento

Correttezza delle conoscenze

Coerenza delle idee espresse

Sviluppo, arricchimento e approfondimento

Individuazione dei principali nodi problematici.

Gravem. Insuff. 1,5

Nettam insuff 2

Insufficiente 2,5

Sufficiente 3

Discreto 4

Buono 4,5

Ottimo 5

Competenze linguistico-espressive

Chiarezza, linearità e correttezza sintattica.

Correttezza ortografica e proprietà lessicale.

Gravem. Insuff. 2

Nettam insuff 2,5

Insufficiente 3

Sufficiente 3,5

Discreto 4

Buono 4,5

Ottimo 5

Voto

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Faenza - 15 maggio 2017

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA - TIPOLOGIA C E D

Competenze

Comprensione della traccia.

Sviluppo dei suoi elementi essenziali.

Pertinenza.

Gravem. Insuff. 2

Nettam insuff 2,5

Insufficiente 3

Sufficiente 3,5

Discreto 4

Buono 4,5

Ottimo 5

Rielaborazione e approfondimento

Correttezza delle conoscenze

Coerenza delle idee espresse

Sviluppo, arricchimento e approfondimento

Individuazione dei principali nodi problematici.

Gravem. Insuff. 1,5

Nettam insuff 2

Insufficiente 2,5

Sufficiente 3

Discreto 4

Buono 4,5

Ottimo 5

Competenze linguistico-espressive

Chiarezza, linearità e correttezza sintattica.

Correttezza ortografica e proprietà lessicale.

Gravem. Insuff. 2

Nettam insuff 2,5

Insufficiente 3

Sufficiente 3,5

Discreto 4

Buono/Ottimo 5

Voto

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Faenza - 15 maggio 2017

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Griglia di valutazione Seconda e Terza prova

CONOSCENZE

NULLO 1-2 CONOSCENZE INCONSISTENTI O NULLE

GRAVEMENTE INSUFFICIENTE

3-4 HA UNA CONOSCENZA FRAMMENTARIA E GRAVEMENTE LACUNOSA

INSUFFICIENTE 5-6 HA UNA CONOSCENZA ESSENZIALE, MA SUPERFICIALE

SUFFICIENTE 7 HA UNA CONOSCENZA ESSENZIALE

DISCRETO 8 HA UNA CONOSCENZA AMPIA MA POCO ORGANICA

BUONO 9 HA UNA CONOSCENZA COMPLETA ED ORGANICA DEGLI ARGOMENTI TRATTATI

OTTIMO 10 HA UNA CONOSCENZA COMPLETA, ORGANICA ED APPROFONDITA

COMPETENZE ED ABILITA’

NETTAMENTE INSUFFICIENTE

1 APPLICA FRAMMENTARIE CONOSCENZE IN SITUAZIONI SEMPLICI CON NETTA DIFFICOLTÀ ED ERRORI

INSUFFICIENTE 2 RIESCE AD APPLICARE LE CONOSCENZE IN COMPITI SEMPLICI, MA CON QUALCHE ERRORE O IMPRECISIONE

SUFFICIENTE 3 APPLICA LE CONOSCENZE IN COMPITI SEMPLICI SENZA ERRORI

DISCRETO 4 APPLICA LE CONOSCENZE ANCHE IN COMPITI COMPLESSI CON ERRORI O IMPRECISIONI

BUONO / OTTIMO 5 APPLICA LE CONOSCENZE IN COMPITI COMPLESSI SENZA ERRORI E IMPRECISIONI

NULLO

=

1-2

GRAVEMENTE INSUFFICIENTE = 3-6

INSUFFICIENTE = 7-8

QUASI SUFFICIENTE = 9

SUFFICIENTE = 10

PIU’ CHE SUFFICIENTE = 11

DISCRETO = 12

PIU’ CHE DISCRETO = 13

BUONO = 14

OTTIMO = 15

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Faenza - 15 maggio 2017

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PROPOSTA DI GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA ORALE.

Candidato:

Tesina/argomento a scelta Conoscenze

Scarsa conoscenza degli argomenti presentati, senza alcun approfondimento 1

Conoscenza lacunosa degli argomenti presentati 2

Conoscenza sufficiente, sostanzialmente corretta, limitatamente sviluppata 3

Conoscenza corretta, con buona e approfondita trattazione degli argomenti 4

Competenze – capacità

Collegamenti inesistenti o molto superficiali 1

Collegamenti sostanzialmente corretti ma poco sviluppati 2

Collegamenti chiari e correttamente individuati, con buona rielaborazione personale 3

Punti: _________/ 7

Colloquio Conoscenze

Scarsa conoscenza degli argomenti presentati, senza alcun approfondimento 2 – 2,5

Conoscenza essenziale e frammentaria degli argomenti presentati, senza approfondimento 3 – 3,5

Conoscenza essenziale, sostanzialmente corretta, limitatamente sviluppata (sufficiente) 4 – 4,5

Discreta conoscenza degli aspetti fondamentali ma non completa ed articolata 5 – 5,5

Conoscenza completa ed articolata degli argomenti trattati 6 – 6,5

Conoscenza completa, articolata ed approfondita 7

Competenze – capacità

Collegamenti inesistenti o molto superficiali 2 – 2,5

Collegamenti presenti ma superficiali 3 – 3,5

Collegamenti sufficientemente chiari e correttamente individuati (sufficiente) 4 – 4,5

Collegamenti chiari e correttamente individuati, con limitata rielaborazione 5 – 5,5

Collegamenti chiari e correttamente individuati, con discreta rielaborazione personale 6 – 6,5

Collegamenti chiari e correttamente individuati, con buona/ottima rielaborazione personale 7

Punti: _________/ 14

Competenze linguistico – espressive

Esposizione stentata ed incerta – scarsa proprietà linguistica 1 – 1,5

Esposizione incerta con limitata proprietà linguistica 2 – 2,5

Esposizione sufficientemente comprensibile con limitata proprietà linguistica 3 – 3,5

Esposizione comprensibile e nel complesso lineare, con sufficiente proprietà linguistica (sufficiente) 4 – 4,5

Esposizione chiara e lineare, con discreta proprietà linguistica 5 – 5,5

Esposizione chiara e lineare, con buona proprietà linguistica 6

Punti: _________/ 6

Discussione prove

Consapevolezza degli errori commessi Capacità di riflettere e correggere gli errori Capacità di approfondire e chiarire quanto elaborato nelle prove

Punti:

______/ 3

Preparazione pressoché inesistente Punti 7 - 10 Voto

Gravemente insufficiente Punti 11 - 13

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Faenza - 15 maggio 2017

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Documenti allegati a disposizione della commissione.

Programmi svolti delle varie discipline con relative relazioni

Verbale dello scrutinio finale del Consiglio di classe.

Pagelle.

Documentazione relativa all’Alternanza scuola-lavoro

Certificazione dei crediti formativi.

Documentazione relativa agli alunni con PEI (Allegato A).

Simulazioni di Prima prova, Seconda prova e Terza prova.

Elaborati delle simulazioni Prima, Seconda e Terza prova. =============================================================

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Faenza - 15 maggio 2017

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Il presente documento è condiviso dal Consiglio di classe, composto dai docenti :

Docente Materia Firma

Area comune

1. Bandini Davide Religione Cattolica

2. Bassetti Claudio Sostegno

3. Benini Silvia Lingua Inglese

4. Cavallera Claudia Matematica

5. Magazzeno Antonello

Lingua e Lettera Italiana

Storia, cittadinanza e

Costituzione

6. Porisini Cristina Scienze Motorie e Sportive

Area d’indirizzo

6. Melloni Luigi

Sociologia rurale e Storia dell’agricoltura

Agronomia Territoriale ed ecosistemi forestali

7. Riina Damiana Valorizzazione ed Economia dei mercati

8. Selli Romana Tecniche di Allevamento Vegetale e Animale

9. Tura Eraldo Tecniche di Allevamento Vegetale e Animale

10. Venerito Daniele Economia Agraria e dello sviluppo territoriale

12. Zuffa Daniele Economia Agraria e dello sviluppo territoriale

Il Dirigente Scolastico

Dott.ssa Iole Matassoni

___________________________ Affisso all’albo il 15 Maggio 2017