realizzato con il contributo della i diritti dellinfanzia nella costituzione italiana la scuola alle...
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Realizzato con il contributo
della
I diritti dell’infanzia nella Costituzione Italiana
La scuola alle Grazie, ieri e oggi
Istituto comprensivo di Porto Venere
Scuola primaria delle Grazie Anno scolastico 2008 – 2009
I diritti dell’infanzia nella Costituzione Italiana
La scuola alle Grazie, ieri e oggi
Istituto comprensivo di Porto Venere
Scuola primaria delle Grazie Anno scolastico 2008 – 2009
IL RITRATTO DEL MONDO NELLA COSTITUZIONE ITALIANA
Progetto con il patrocinio della Regione Liguria
Realizzato con il contributo
della
Nel 1871 il 68 % della popolazione superiore ai sei anni non sapeva né leggere né scrivere.
Nel 1901, a quarant'anni dalla legge Casati, la percentuale di
analfabeti era ancora del 48,7 %. Questi dati indicano la debolezza dei governi italiani
nel campo della istruzione pubblica
Nel 1871 il 68 % della popolazione superiore ai sei anni non sapeva né leggere né scrivere.
Nel 1901, a quarant'anni dalla legge Casati, la percentuale di
analfabeti era ancora del 48,7 %. Questi dati indicano la debolezza dei governi italiani
nel campo della istruzione pubblica
La scuola italiana è nata nel 1859, prima dello Stato italiano.Fu il Conte Casati ad elaborare la legge istitutiva, approvata dal
Parlamento Piemontese. L'istruzione elementare era gratuita, ma era assicurata dai comuni
solo per due anni (quattro nei comuni maggiori)
La scuola italiana è nata nel 1859, prima dello Stato italiano.Fu il Conte Casati ad elaborare la legge istitutiva, approvata dal
Parlamento Piemontese. L'istruzione elementare era gratuita, ma era assicurata dai comuni
solo per due anni (quattro nei comuni maggiori)
Realizzato con il contributo
della
La Costituzione della Repubblica Italiana è la legge fondamentale dello Stato italiano.
Fu approvata dall'Assemblea Costituente il 22 dicembre 1947
Fu promulgata dal Capo provvisorio dello Stato, Enrico De Nicola, il 27 dicembre 1947.
Entrò in vigore il 1 º gennaio 1948.
La Costituzione della Repubblica Italiana è la legge fondamentale dello Stato italiano.
Fu approvata dall'Assemblea Costituente il 22 dicembre 1947
Fu promulgata dal Capo provvisorio dello Stato, Enrico De Nicola, il 27 dicembre 1947.
Entrò in vigore il 1 º gennaio 1948.
Hanno partecipato al progetto
Marina Militare
Capitaneria di portoGuardia Costiera Prefettura
della Spezia
Realizzato con il contributo
della
Dal racconto di una nonna
Le classi erano molto numerose, sino a cinquanta alunni.
L’obbligo scolastico si fermava alla seconda elementare.
Pochi erano quelli che riuscivano a superare l’esame,
molti erano gli abbandoni e i bocciati.
Chi non continuava la scuola, a 7 anni andava a lavorare
Dal racconto di una nonna
Le classi erano molto numerose, sino a cinquanta alunni.
L’obbligo scolastico si fermava alla seconda elementare.
Pochi erano quelli che riuscivano a superare l’esame,
molti erano gli abbandoni e i bocciati.
Chi non continuava la scuola, a 7 anni andava a lavorare
La bisnonna racconta agli alunni ….
Realizzato con il contributo
della
La Costituzione della Repubblica Italiana Art. 30.
È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, …
Art. 31.La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l'adempimento dei compiti relativi,
con particolare riguardo alle famiglie numerose.Protegge la maternità, l'infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo.
La Costituzione della Repubblica Italiana Art. 30.
È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, …
Art. 31.La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l'adempimento dei compiti relativi,
con particolare riguardo alle famiglie numerose.Protegge la maternità, l'infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo.
Ha partecipato al progetto
Realizzato con il contributo
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Dal Registro del maestro Gregorio Cima (anno scolastico 1870-1871)
Abbandona la scuolaVarignano nel 1860Secondo CapoAntonioGiribaldi Lorenzo
Abbandona la scuolaVarignano nel 1863GuardianoAntonioFigoli Enrico
Abbandona la scuolapescatoreAngeloFerro Giovanni
Abbandona la scuolaCarpena Giovanni
Abbandona la scuolaVarignano nel 1861contadinodi Gio BattaBello Giuseppe
Risultato conseguitoLuogo e anno di nascita
ProfessioneFiglio di…Nome
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La Costituzione della Repubblica ItalianaArt. 34.
La scuola è aperta a tutti.L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni,
è obbligatoria e gratuita.
I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi,hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.
Realizzato con il contributo
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Le valutazioni del maestro Cima Gregorio per gli alunni della classe prima
(Dati desunti dai documenti dell’archivio storico del comune di Porto Venere)
Anno 1871 -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Carassale Ferdinando Ragazzo di tanto impegnoCanepa Cesare Troppo piccolo di mente non fece punto profittoFigari Ernesto Raramente castigato 1° premio Nardini Pietro Giovinetto di ottuso ingegno, nessun profitto, vagabondo e svogliato per eccellenzaCanepa Benedetto Abbandona la scuola per poter liberamente inveire contro il maestroCasella Cesare Fanciullo svogliato, pochissimo studioso, fu più volte castigato, ma invano. Ha abbandonato la scuola per potersi dare alla navigazionePegazzano Daniele Fanciullo d’ingegno ma impertinente e svogliato, abbandonò la scuola capricciosamenteRosa Agostino Fanciullo insolente e svogliatissimo. Abbandonò la scuola
Dal racconto di una nonna
Le maestre erano severe
e ci si rivolgeva a loro dando del lei.
Molte erano le punizioni,
alcune maestre usavano ancora la bacchetta,
oppure ti mettevano dietro la lavagna,
altre ti facevano inginocchiare
sui sassolini o sul granoturco.
Dal racconto di una nonna
Le maestre erano severe
e ci si rivolgeva a loro dando del lei.
Molte erano le punizioni,
alcune maestre usavano ancora la bacchetta,
oppure ti mettevano dietro la lavagna,
altre ti facevano inginocchiare
sui sassolini o sul granoturco.
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della
La Costituzione della Repubblica Italiana
Art. 2.La Repubblica riconosce e garantisce
i diritti inviolabili dell’uomo, ….
e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà
politica, economica e sociale.
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Ad incidere sul mancato assolvimento dell'obbligo fu
sicuramente la situazione del lavoro infantile e minorile.
L'uso del lavoro minorile era largamente esteso nelle zone
industriali e in particolare nel settore tessile.
La giornata durava in media 12 ore, dalle 4 del mattino
alle 16, per sei giorni consecutivi.
Il vitto era pane e cipolla.
Realizzato con il contributo
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La Costituzione della Repubblica Italiana
Art. 3
… È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine
economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza
dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana
….
Art. 37
La Repubblica tutela il lavoro dei minori con speciali
norme e garantisce ad essi, a parità di lavoro,
il diritto alla parità di retribuzione.
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Notizie relative al locale e all’arredamentoChi provvede alle pulizie? Nessuno Che arredi mancano?Il cestino della carta e un attaccapanni per l’insegnante
Desideri e proposte dell’insegnante.Dividere la classe perché il mio insegnamento sia più efficacePulire l’aula almeno una volta alla settimana
Di quanti volumi è composta la vostra biblioteca di classe? Di 11 volumiQuanti sono stati dati in lettura durante l’anno? 8 volumi
Dove si svolgono le lezioni di ginnastica?
Fra i banchi poiché manca una palestra sia coperta che scoperta.
Relazione annuale dell’insegnante. Anno scolastico 1915-1916
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La Costituzione della Repubblica Italiana Art. 9.
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura
e la ricerca scientifica e tecnica.
Hanno partecipato al progetto
Comune diPorto Venere
Comune della Spezia
Comune di Lerici
Comune di Monterosso
Realizzato con il contributo
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La maestra Teresina
'A Teresina con 'na bachetàa sercàva de métene a studià( l’éa come pistà l'àigoa en tó
mortà... )
Noi fanti andàimo àa schèia fina a Ria
per sercà d'ampaà dàa Teresina, ma apéna a cà, i ne remandàvo
via a recòge dóe legne zù àa maina.
Intanto i “fanti” della maestra Teresina pensano ….
Fine
Colonna sonora cantataed eseguita strumentalmente
dagli alunni della scuolaPrimaria delle Grazie
…………………………………………………………………………………………..
Si ringrazia l'Associazione Pro Loco delle Grazie
per aver concesso la pubblicazione dellefotografie storiche degli alunni