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Tecnica di redazione della sentenza penale
Suggerimenti di stile
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Usare un linguaggio semplice
• Art. 546, lett. e), c.p.p.: “La sentenza contiene la concisa esposizione etc.”
• “Conciso” non significa “sommario” ma nemmeno “sintetico”.
• “Conciso” deriva da “concisus”: linguaggio senza subordinate.
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Esempio
• Benché Tizio abbia dichiarato che Caio era assente dalla stanza al momento del fatto (il che tra l’altro è smentito dalle dichiarazioni di Sempronio), il Tribunale ritiene provata la sua presenza in forza di un decisivo riscontro probatorio: i capelli ritrovati sul cuscino, pienamente compatibili con quelli trovati sul pettine di Caio, all’esito della perquisizione operata dai Carabinieri, della cui legittimità non è dato dubitare.
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Non è più chiaro così?
• Tizio dice che Caio non era nella stanza al momento del fatto.• Sempronio dice che Caio era nella stanza al momento del fatto.• I Carabinieri hanno trovato, nella stanza, quattro capelli sul
cuscino del letto.• I Carabinieri, quando hanno perquisito la casa di Caio, hanno
trovato sul suo pettine cinque capelli.• L’analisi del DNA ha dato questo risultato: “compatibilità al
97,9% fra i quatto capelli sul cuscino e i cinque capelli sul pettine.”
• Quindi, Caio era nella stanza.
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Perché usare l’imperfetto narrativo?
• Perché scrivere “Tizio veniva citato a giudizio etc.”?
• Da uditore, avevo scritto: "Tizio moriva".• Il mio affidatario mi ha chiesto freddamente:
“intendi dire che moriva fra atroci sofferenze?”
• Da allora ho sempre usato il passato prossimo o, qualche volta, il presente storico.
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Soggettoprima del verbo
• Non “Ritiene il Tribunale”.
• Ma “Il Tribunale ritiene”.
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Nomeprima dell’aggettivo
• Non “La penale responsabilità”.
• Ma “La responsabilità penale”.
• Meglio ancora: “La responsabilità” e basta.
• E, se si può, nemmeno quella.
• Basta dire: “Tizio è colpevole.”
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Evitare l’articoloprima del cognome
• Non “il ROSSI”, ma “ROSSI”.
• Può andare “la ROSSI”, ma è preferibile indicare il nome.
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Nome e cognomenon cognome e nome
• Non “ROSSI Giorgio” o “BIANCHI Rosa”.• Ma “Giorgio ROSSI” o “Rosa BIANCHI”.• Eccezione: un elenco alfabetico
1) BIANCHI Rosa
2) ROSSI Giorgio
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Evitare la doppia o la tripla negazione
• Esempio tipico: “Non si può non rilevare”.
• Oppure, esagerando: “Non vi è chi non veda come attribuire la qualifica di credibilità alle dichiarazioni di Tizio non possa non essere definito come non ipotizzabile.”
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Evitare arcaismi o paroloni
• Il cittadino deve capire le nostre sentenze.
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Da evitare• Segnatamente• contestualizzazioni procedimentali• per quanto di ragione• all’esito• invero• rimarcare• la compiuta istruttoria• per il che• perimetrazione• si appalesa• compendio probatorio• trattamento sanzionatorio• condotta distrattiva• granitica certezza• dispiego di normale diligenza• stimasi equo etc.
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Come dicevail mio professore di italiano
• Meco• Teco• Seco
• lasciateli al cercopiteco
• Vale a dire:– Lasciate gli arcaismi agli antenati.– Voi, scrivete come parlate.
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Non aver pauradi sembrare pedanti
• La stessa persona va chiamata sempre nello stesso modo.
• In una mitica ordinanza di un giudice istruttore di molti anni fa, nella stessa pagina, per evitare ripetizioni, Tizio era definito come:
• l'energumeno,• l'amico di Luigi,• il fratello di Marco,• lo sconosciuto,• l'aggressore.
Era sempre lui
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Aiutare il lettore:usare sommario e titoletti
• Qualunque scritto di più di cinque pagine dovrebbe avere un sommario all’inizio.
• Le parti dovrebbero essere divise in titoletti.• Un buon sistema è la struttura ad albero:
1.-
1.1.-
1.1.1.-
2.-
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Seguire la regola giornalistica delle 5 W
• WHO (Chi)
• WHAT (Cosa)
• WHEN (Quando)
• WHERE (Dove)
• WHY (Perché)
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Chi
• Se si tratta di straniero, all’inizio indicare un’abbreviazione convenzionale e poi usarla in tutto il testo: es: Titus Mzworek ANTOLEWSKI KORNELIOF detto Bredaski (sarà indicato di seguito come: TITUS).
• Usare il MAIUSCOLO per i cognomi (evita equivoci fra Salvatore BRUNO e Bruno SALVATORE).
• Se i personaggi sono tanti, è utile la regola dei vecchi Gialli Mondadori: elencarli all’inizio in ordine alfabetico per cognome, indicando chi sono e cosa fanno.
• Se i personaggi sono tantissimi, raggrupparli anche per categorie (imputati, parenti delle vittime, ufficiali di polizia giudiziaria, testi oculari etc.).
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Cosa
Antefatto
Fatto
Cosa è successo poi?
• Tutto quello che serve per capire il capo d’imputazione.
• Niente di più, niente di meno.
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Quando
• La vicenda è lunga e complessa?• In questo caso, narrare i fatti in un ordine
cronologico rigoroso (anche per ore o minuti).• Niente anticipazioni del tipo: Come poi si
dirà o Come poi si vedrà.• Frasi del genere terrorizzano il lettore.• Solo dopo l’ordine cronologico, dare un
ordine logico.
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Dove
• Collocare con precisione nello spazio la vicenda.
• Se necessario (e se il P.M. o l’Avvocato non l’hanno fatto) scaricare da INTERNET una pianta dei luoghi.
• Andare a vedere il posto con i propri occhi.
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Perché
• Movente del reato (se rilevante per la decisione o per un’aggravante).
• Motivo di una qualsiasi azione (sempre se rilevante).
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Tutto questo non è semplice
• Scusa se sono stato lungo: è che non ho avuto il tempo per essere breve.
• E’ una frase attribuita a LINCOLN.• Di chiunque sia, è una gran verità.
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Grazie, auguri per il vostro futuro e buon
Natale!