referenze fotovoltaico

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una discarica è l’impossibilità di scavare nel terre- no e utilizzare i metodi tradizio- nali per i sostegni dei moduli foto- voltaici. Questa particolarità ha avuto un forte impatto sia nelle scelte progettuali sia nella succes- siva realizzazione del campo foto- voltaico, a partire dalla realizzazione di un argine in terra nel quale sono stati collocati i plinti di calcestruzzo che sorreggono i sostegni della rete di recinzione e i pali per l’il- luminazione dell’area. I 4160 pannelli fotovoltaici sono stati fissati, mediante profilati in alluminio, a particolari cassette in polietilene adagiate sul terreno, utilizzando terra da riporto per poter livellare i natura- li avvallamenti del suolo causati dai pozzi di aspirazione del biogas. Altre soluzioni particolari adottate sono sta- te: a) l’utilizzo di guaine metalliche utilizzate per far scorrere al suo in- terno gli oltre 30 km di cavi solari, in modo da proteggere i cavi stessi dalla AREA BUSINESS 4 INTERVISTA ALL’ING. UMBERTO ROVINI, DIRETTORE APS HOLDING Ing. Rovini, come ha conosciuto CPL CONCORDIA? Il radicamento dell’azienda in Triveneto, e in particolare la presenza a Padova con una sede operativa e 80 addetti, ha inciso sulla scelta? Operando da sempre nel settore dei Lavori Pubblici e delle Utilities il nome e l’attività di CPL sul territorio e a livello nazionale mi erano già note. Per realizzare l’impianto di Roncajette abbiamo bandito una gara con i prerequisiti di legge, perciò in questa fase non era possibile esprimere l’apprezzamento per il radicamento di CPL sul territorio. Tuttavia ero a conoscenza della significativa presenza dell’azienda nella nostra città: questo tipo di requisito, pur non potendo influenzare la scelta, è molto apprezzato perché induce a sperare che il soggetto aggiudicatario garantisca presenza costante e immediatezza di intervento. Nel corso dell’esecuzione dei lavori il fatto stesso di sapere che a pochi chilometri dal cantiere l’azienda è presente con una propria sede significa poter contare su tutta l’operatività e capacità di far fronte agli eventi che solo chi è ben insediato nel territorio riesce ad assicurare. Come ha vissuto la vicenda dell’alluvione e le connessioni con la realizzazione dell’impianto fo- tovoltaico? In questo evento la sorte ha voluto che il campo solare, collocato su una collinetta della discarica, non fosse interessato direttamente dall’allagamento: quindi non è stato necessario interpellare l’azienda per mettere in sicurezza l’impianto. Tuttavia ho riscontrato che l’impresa si è sempre adoperata perché l’alluvione non com- portasse un allungamento dei termini. In questi frangenti eccezionali CPL avrebbe benissimo potuto richiedere proroghe, ma si è adoperata perché ciò non avvenisse. Anzi, non appena è stata data la praticabilità, quasi fossero lì con il cronometro, si sono rimessi a lavorare. Da questo punto di vista mi complimento per l’efficienza e la capacità di riorganizzare la commessa in modo da non cagionare ritardi, anche perché noi avevamo un’ob- bligazione di risultato: dovevamo infatti ultimare i lavori entro l’anno, in tempo utile per godere del massimo contributo da parte del GSE. A Suo avviso il ruolo di APS Holding nella promozione di energia da fonti alternative è strategico o rappresenta solo un’occasione propizia grazie agli incentivi? Abbiamo considerato come un’occasione la disponibilità del diritto di superficie sulla discarica esaurita, as- secondando un’idea del gestore di Bacino. Essendo APS Holding un’azienda che “brucia” energia, ritenevamo “Eppur si muove”: il fotovoltaico su discarica è una realtà per APS Holding A PONTE SAN NICOLò (PADOVA) CPL HA REALIZZATO UN IMPIANTO SOLARE DA 1 MWATT CON SCELTE PROGETTUALI INNOVATIVE (SU TERRENO “MOBILE” CON AVVALLAMENTI) E SOLUZIONI FUNZIONALI AL RUOLO DI GESTORE E PRODUTTORE ELETTRICO (OBIETTIVO COMUNE CON LA COMMITTENZA). TUTTO QUESTO NONOSTANTE COMPLICAZIONI LOGISTICHE DOVUTE ALL’ALLUVIONE DEL NOVEMBRE 2010 di Matteo Barutta ([email protected]), Resp. Commessa Area Padova Nord Est I l 30 aprile 2010 CPL CONCORDIA si è aggiudicata la gara indetta da APS Holding per la realizzazione chiavi in mano di un impianto fotovol- taico di potenza nominale pari a 1000 Kwp presso la discarica Roncajette di Ponte San Nicolò, nei pressi di Padova. L’opera si è inserita in un vasto piano di riqualificazione e di valorizzazione energetica voluta da APS Holding, pia- L’alluvione del 2 novembre 2010 ha colpito la zona di Roncajette, dove il fiume Bacchiglione ha straripato proprio in corrispondenza della discarica: i milioni di metri cubi di acqua e fango fuoriusciti hanno reso inagibile il cantiere per alcune settimane. CPL si è impegnata per non chiedere dilazioni al termine fissato per il fine lavori Fra le soluzioni adottate nell’impianto di Roncajette l’utilizzo di guaine metalliche per proteggere i cavi dagli animali presenti in loco e la posa di un tessuto in polipropilene per impedire la crescita d’erba e man- tenere umido il capping della discarica no che già prevedeva un impianto di captazione del biogas prodotto dai ri- fiuti. Il lungo percorso iniziato nell’au- tunno del 2007 dal committente con la presentazione del progetto preliminare per lo screening d’impatto ambientale e il successivo parere favorevole in au- torizzazione unica aveva come obietti- vo sfidante la realizzazione dell’opera entro l’anno solare 2010, al fine di ri- entrare nel 2° Conto Energia. Il kick off dell’operazione è avvenuto il 21 giugno 2010 con la consegna delle aree e l’avvio delle prestazioni tecni- che, ovvero del- la progettazione esecutiva, realiz- zata in accordo con il progetto preliminare già citato e con le particolari esi- genze di un im- pianto fotovol- taico realizzato sopra una disca- rica. Diverse le difficoltà speci- fiche incontrate. La particolarità fondamentale nel realizzare un impianto fo- tovoltaico sopra potesse essere un’iniziativa apprezzabile dall’utenza quella di produrre con fonti alternative parte dell’energia che consumiamo. Produrre ener- gia non è il nostro core business, ma stiamo pensando anche a impianti sui tetti dei nostri fabbricati, o a pensiline fotovoltaiche sui parcheggi gestiti, oltre a qualche iniziativa nella cogenerazione, sempre nell’ottica del risparmio energetico. Quali sono le aspettative di APS riguardo al servizio di conduzio- ne dell’impianto? Nell’appalto abbiamo inserito anche un Global Service della durata di 20 anni, affidato anch’esso a CPL: crediamo che questo tipo di attività ci assicuri il massimo del rendimento possibile. Oggi tutti garantiscono con la massima facilità che l’impianto manterrà la sua efficienza nel tempo, ma 20 anni sono una durata conside- revole... Io ho avuto modo di conoscere nel corso dei lavori le persone della vostra impresa e, al di là dell’indi- scutibile efficienza e capacità di far fronte alle responsabilità affidate, quello che conta è per me lo spirito. Io so che è un’azienda con una lunga storia – oltre 100 anni - e che ha assolutamente intenzione di continuare a svilupparsi anche in futuro, grazie a un’organizzazione complessa non solo di tipo locale ma anche centrale per il monitoraggio di tutti i sistemi che risultano in gestione. Abbiamo già avuto occasione di lavorare con imprese cooperative; devo dire che in voi ben si individua il modo di essere del movimento cooperativo: avere un atteg- giamento virtuoso, e non perseguire solamente il “business per il business”. E’ evidentemente un clima che si respira nell’azienda: il personale è compreso in questo ruolo, e la Stazione Appaltante percepisce chiaramente questa sensazione. Il contatto con i vostri capicommessa, gli operativi, coloro che curano la contabilità è molto diverso rispetto ad un’impresa normale: c’è un sentimento in più che si percepisce, ed è piacevole lavorare in questo clima, pur nel rispetto delle parti e dei ruoli committente-fornitore. Si capisce che c’è un soggetto sem- pre in ascolto, che cerca di capire quali sono i problemi e la mentalità del committente, individuando la risposta migliore alle tue esigenze. A cura di Francesco Manicardi, Resp. Uff. Stampa possibile azione degli animali presenti in discarica; b) la scelta di utilizzare 6 km di cavo in alluminio armato per “trasportare” tutta la corrente prodotta dal campo verso le cabine di trasformazione; c) la posa di un tessuto per pacciama- tura in polipropilene, che impedisca la crescita dell’erba ma al tempo stesso sia permeabile all’acqua (per mante- nere umido il capping della discarica evitando fessurazioni sul terreno con la conseguente fuoriuscita del biogas). Tutte queste soluzioni sono state adot- tate considerando che CPL avrà la

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Page 1: REFERENZE FOTOVOLTAICO

una discarica è l’impossibilità di scavare nel terre-no e utilizzare i metodi tradizio-nali per i sostegni dei moduli foto-voltaici. Questa particolarità ha avuto un forte impatto sia nelle scelte progettuali sia nella succes-siva realizzazione del campo foto-voltaico, a partire dalla realizzazione di un argine in terra nel quale sono stati collocati i plinti di calcestruzzo che sorreggono i sostegni della rete di recinzione e i pali per l’il-luminazione dell’area.I 4160 pannelli fotovoltaici sono stati fissati, mediante profilati in alluminio, a particolari cassette in polietilene adagiate sul terreno, utilizzando terra da riporto per poter livellare i natura-li avvallamenti del suolo causati dai pozzi di aspirazione del biogas. Altre soluzioni particolari adottate sono sta-te: a) l’utilizzo di guaine metalliche utilizzate per far scorrere al suo in-terno gli oltre 30 km di cavi solari, in modo da proteggere i cavi stessi dalla

AREA BUSINESS4

INTERVISTA ALL’ING. UMBERTO ROVINI, DIRETTORE APS HOLDING

Ing. Rovini, come ha conosciuto CPL CONCORDIA? Il radicamento dell’azienda in Triveneto, e in particolare la presenza a Padova con una sede operativa e 80 addetti, ha inciso sulla scelta?Operando da sempre nel settore dei Lavori Pubblici e delle Utilities il nome e l’attività di CPL sul territorio e a livello nazionale mi erano già note. Per realizzare l’impianto di Roncajette abbiamo bandito una gara con i prerequisiti di legge, perciò in questa fase non era possibile esprimere l’apprezzamento per il radicamento di CPL sul territorio. Tuttavia ero a conoscenza della significativa presenza dell’azienda nella nostra città: questo tipo di requisito, pur non potendo influenzare la scelta, è molto apprezzato perché induce a sperare che il soggetto aggiudicatario garantisca presenza costante e immediatezza di intervento. Nel corso dell’esecuzione dei lavori il fatto stesso di sapere che a pochi chilometri dal cantiere l’azienda è presente con una propria sede significa poter contare su tutta l’operatività e capacità di far fronte agli eventi che solo chi è ben insediato nel territorio riesce ad assicurare.

Come ha vissuto la vicenda dell’alluvione e le connessioni con la realizzazione dell’impianto fo-tovoltaico?In questo evento la sorte ha voluto che il campo solare, collocato su una collinetta della discarica, non fosse interessato direttamente dall’allagamento: quindi non è stato necessario interpellare l’azienda per mettere in sicurezza l’impianto. Tuttavia ho riscontrato che l’impresa si è sempre adoperata perché l’alluvione non com-portasse un allungamento dei termini. In questi frangenti eccezionali CPL avrebbe benissimo potuto richiedere proroghe, ma si è adoperata perché ciò non avvenisse. Anzi, non appena è stata data la praticabilità, quasi fossero lì con il cronometro, si sono rimessi a lavorare. Da questo punto di vista mi complimento per l’efficienza e la capacità di riorganizzare la commessa in modo da non cagionare ritardi, anche perché noi avevamo un’ob-bligazione di risultato: dovevamo infatti ultimare i lavori entro l’anno, in tempo utile per godere del massimo contributo da parte del GSE.

A Suo avviso il ruolo di APS Holding nella promozione di energia da fonti alternative è strategico o rappresenta solo un’occasione propizia grazie agli incentivi?Abbiamo considerato come un’occasione la disponibilità del diritto di superficie sulla discarica esaurita, as-secondando un’idea del gestore di Bacino. Essendo APS Holding un’azienda che “brucia” energia, ritenevamo

“Eppur si muove”: il fotovoltaico su discarica è una realtà per APS HoldingA PONTE SAN NICOLò (PADOVA) CPL HA REALIZZATO UN IMPIANTO SOLARE DA 1 MwATT CON SCELTE PROGETTUALI INNOVATIVE (SU TERRENO “MOBILE” CON AVVALLAMENTI) E SOLUZIONI FUNZIONALI AL RUOLO DI GESTORE E PRODUTTORE ELETTRICO (OBIETTIVO COMUNE CON LA COMMITTENZA). TUTTO QUESTO NONOSTANTE COMPLICAZIONI LOGISTICHE DOVUTE ALL’ALLUVIONE DEL NOVEMBRE 2010

di Matteo Barutta ([email protected]), Resp. Commessa Area Padova Nord Est

Il 30 aprile 2010 CPL CONCORDIA si è aggiudicata la gara indetta da APS Holding per la realizzazione

chiavi in mano di un impianto fotovol-taico di potenza nominale pari a 1000 Kwp presso la discarica Roncajette di Ponte San Nicolò, nei pressi di Padova.L’opera si è inserita in un vasto piano di riqualificazione e di valorizzazione energetica voluta da APS Holding, pia-

L’alluvione del 2 novembre 2010 ha colpito la zona di Roncajette, dove il fiume Bacchiglione ha straripato proprio in corrispondenza della discarica: i milioni di metri cubi di acqua e fango fuoriusciti hanno reso inagibile il cantiere per alcune settimane. CPL si è impegnata per non chiedere dilazioni al termine fissato per il fine lavori

Fra le soluzioni adottate nell’impianto di Roncajette l’utilizzo di guaine metalliche per proteggere i cavi dagli animali presenti in loco e la posa di un tessuto in polipropilene per impedire la crescita d’erba e man-tenere umido il capping della discarica

no che già prevedeva un impianto di captazione del biogas prodotto dai ri-fiuti. Il lungo percorso iniziato nell’au-tunno del 2007 dal committente con la presentazione del progetto preliminare per lo screening d’impatto ambientale e il successivo parere favorevole in au-torizzazione unica aveva come obietti-vo sfidante la realizzazione dell’opera entro l’anno solare 2010, al fine di ri-entrare nel 2° Conto Energia.Il kick off dell’operazione è avvenuto il 21 giugno 2010 con la consegna delle aree e l’avvio delle prestazioni tecni-

che, ovvero del-la progettazione esecutiva, realiz-zata in accordo con il progetto preliminare già citato e con le particolari esi-genze di un im-pianto fotovol-taico realizzato sopra una disca-rica. Diverse le difficoltà speci-fiche incontrate. La particolarità fondamenta le nel realizzare un impianto fo-

tovoltaico sopra

potesse essere un’iniziativa apprezzabile dall’utenza quella di produrre con fonti alternative parte dell’energia che consumiamo. Produrre ener-gia non è il nostro core business, ma stiamo pensando anche a impianti sui tetti dei nostri fabbricati, o a pensiline fotovoltaiche sui parcheggi gestiti, oltre a qualche iniziativa nella cogenerazione, sempre nell’ottica del risparmio energetico.

Quali sono le aspettative di APS riguardo al servizio di conduzio-ne dell’impianto?Nell’appalto abbiamo inserito anche un Global Service della durata di 20 anni, affidato anch’esso a CPL: crediamo che questo tipo di attività ci assicuri il massimo del rendimento possibile. Oggi tutti garantiscono con la massima facilità che l’impianto manterrà la sua efficienza nel tempo, ma 20 anni sono una durata conside-revole... Io ho avuto modo di conoscere nel corso dei lavori le persone della vostra impresa e, al di là dell’indi-scutibile efficienza e capacità di far fronte alle responsabilità affidate, quello che conta è per me lo spirito. Io so che è un’azienda con una lunga storia – oltre 100 anni - e che ha assolutamente intenzione di continuare a svilupparsi anche in futuro, grazie a un’organizzazione complessa non solo di tipo locale ma anche centrale per il monitoraggio di tutti i sistemi che risultano in gestione. Abbiamo già avuto occasione di lavorare con imprese cooperative; devo dire che in voi ben si individua il modo di essere del movimento cooperativo: avere un atteg-giamento virtuoso, e non perseguire solamente il “business per il business”. E’ evidentemente un clima che si respira nell’azienda: il personale è compreso in questo ruolo, e la Stazione Appaltante percepisce chiaramente questa sensazione. Il contatto con i vostri capicommessa, gli operativi, coloro che curano la contabilità è molto diverso rispetto ad un’impresa normale: c’è un sentimento in più che si percepisce, ed è piacevole lavorare in questo clima, pur nel rispetto delle parti e dei ruoli committente-fornitore. Si capisce che c’è un soggetto sem-pre in ascolto, che cerca di capire quali sono i problemi e la mentalità del committente, individuando la risposta migliore alle tue esigenze.

A cura di Francesco Manicardi, Resp. Uff. Stampa

possibile azione degli animali presenti in discarica; b) la scelta di utilizzare 6 km di cavo in alluminio armato per “trasportare” tutta la corrente prodotta dal campo verso le cabine di trasformazione;c) la posa di un tessuto per pacciama-tura in polipropilene, che impedisca la crescita dell’erba ma al tempo stesso sia permeabile all’acqua (per mante-nere umido il capping della discarica evitando fessurazioni sul terreno con la conseguente fuoriuscita del biogas).

Tutte queste soluzioni sono state adot-tate considerando che CPL avrà la

Page 2: REFERENZE FOTOVOLTAICO

Il servizio Global Service - coadiuvato dall’ufficio acquisti di CPL – è riusci-to a procurare in tempi brevissimi le pompe necessarie per il ripristino: le nuove pompe, provenienti direttamen-te dalla Francia, sono state trasportate con urgenza in Veneto e installate dai nostri manutentori, supportati da una ditta esterna, tra le giornate di sabato e domenica. Si è riusciti così mettere a regime l’ultima centrale termica, po-tendo garantire l’ingresso all’istituto per il lunedì successivo.Il servizio Global Service è stato più volte menzionato su articoli del Gior-nale di Vicenza e sul sito della Provin-cia di Vicenza per la sua operosità e per l’aiuto dato in questa situazione difficile. L’allerta alluvione per la città di Vicenza è ancora latente, in quan-to le forti piogge hanno provocato un grosso innalzamento delle falde che, a causa del ristagno dell’acqua e all’im-bibimento del terreno, non riescono a ritirarsi. Il nostro Servizio rimane sempre in guardia e garantisce un continuo monitoraggio degli immobili affidati a CPL, dando un tempestivo riscontro non solo alla Committente Provincia di Vicenza ma anche alla stessa cittadinanza.

AREA BUSINESS 5

I 4160 pannelli fotovoltaici sono stati fissati, mediante profilati in alluminio, a par-ticolari cassette in polietilene adagiate sul terreno, per ovviare all’instabilità continua del suolo soggetto ad avvallamenti

Contra’ S.Marco, di fronte all’ingresso del Palazzo Folco, sede della Provincia che ospita l’Ufficio Global Service

Una delle 4 centrali fuori uso, presso il Liceo Scientifico G.B. Quadri: CPL è riuscita a procurare in tempi brevissimi dalla Francia le pompe neces-sarie per il ripristino, effettuato dai manutentori tra le giornate di sabato e domenica, consentendo l’ingresso all’istituto per il lunedì successivo

Pompe di sollevamento CPL in azione all’Ist. Magistrale Fogazzaro: il nostro servizio è stato di grande aiuto ai volontari della Pro-tezione Civile anche nello spostare i banchi, posizionare le brande e dare il comfort neces-sario alla cittadinanza sfollata presso l’ITIS Rossi, uno degli istituti messo a disposizione dalla Provincia

di Valentina Verdin ([email protected]), Coordinamento Ufficio Global Service Provincia Vicenza

Lunedì 1 novembre 2010 la città di Vicenza e alcuni paesi limi-trofi vengono completamente

allagati dall’esondazione del fiume Bacchiglione. Dopo giorni di pioggia insistente l’allerta alluvione viene data agli enti di competenza nella notte tra domenica e lunedì, ma l’organizzazio-ne di coloro che avrebbero dovuto av-visare la nostra città è partita a rilento, dando così al fiume in piena la possi-bilità di irrompere nel centro storico della nostra città palladiana.Per far fronte all’emergenza la Provin-cia di Vicenza ha coinvolto e coordina-to i volontari della Protezione Civile in tutto il territorio ed è stata impegnata al Centro di Coordinamento dei Soc-

corsi congiunto Prefettura-Provincia per monitorare le situazioni in cui era necessario intervenire con maggiore urgenza. Con seduta straordinaria di Giunta, il Presidente della Provincia di Vicenza Schneck ha istituito tre unità di crisi provinciali (viabilità, edilizia scolastica, argini e dissesti idrogeo-logici), al fine di intervenire in modo rapido ed efficace nei vari ambiti di competenza dell’ente. Il servizio di Global Service della Pro-vincia di Vicenza, che CPL CONCOR-DIA svolge dal luglio del 2007, è stato incaricato della collaborazione con l’unità di crisi per l’Edilizia scolastica dagli Assessori Nereo Galvanin e Mo-rena Martini e dal Dirigente per il set-tore Dott.ssa Caterina Bazzan. Il ser-vizio si è adoperato già dalla giornata di lunedì e ha messo a disposizione il personale di CPL. I nostri colleghi (il capocantiere Giuseppe Grasso, il ma-nutentore termo-idraulico Alberto Ri-

1 Novembre, l’alluvione: il Global Service unità di crisi per gli immobili della Provincia di VicenzaIL PERSONALE CPL IMPEGNATO A FORNIRE TUTTO IL SUPPORTO POSSIBILE NEL RAPIDO RIPRISTINO DELLA FUNZIONALITà DI SCUOLE, EDIFICI, CENTRALI TERMICHE

gato e il tecnico di Commes-sa Cristian Nicetto) già dal mattino hanno fatto fronte all’emergenza con pompe di sollevamento e tanta buona volontà. Sono stati monitorati tutti gli istituti scolastici si-tuati nelle zone compromesse ed è stato controllato con ac-curatezza sia il loro stato che quello delle centrali termiche, locali solitamente posizionati nei seminterrati o comunque sotto il livello stradale e per-tanto maggiormente soggetti ad allagamento.Così anche per i giorni a seguire, con l’aiuto di tutto il personale di CPL operante nel servizio di Global Servi-ce (manutentori, tecnici di commessa e staff Contact Center) e con l’ausilio di alcune ditte esterne, tra le 23 cen-

trali termiche ne sono state riscon-trate quattro fuori uso (Liceo Quadri, Ist. Magistrale Fo-gazzaro sede, ITC Fusinieri sede e ITC Piovene succ.le) per mancanza di riscaldamento dovuto al danneg-giamento delle ap-parecchiature, e una irraggiungibile per difficoltà di accesso

(IPSIA Lampertico): la scuola si trovava in un lago ed era rag-giungibile solamente

in barca… sfortunatamente non anco-ra in dotazione al nostro servizio.L’unità di crisi della Provincia ha mes-so a disposizione della cittadinanza sfollata l’ITIS Rossi, uno degli istituti che non aveva fortunatamente subito alcun danno. Il nostro servizio è stato di grande aiuto ai volontari della Pro-tezione Civile nello spostare i banchi, posizionare le brande e dare il comfort necessario. Gli istituti scolastici sono stati chiusi fino al mercoledì 3 novem-bre compreso, per dare a tutti gli enti interessati l’opportunità di effettuare i dovuti controlli, oltre che per pulire le strade e i locali inondati dal fango. So-lamente gli studenti del Liceo Quadri non sono potuti tornare sui banchi di scuola fino al lunedì successivo. L’allu-vione ha creato danni ingenti alla cen-trale termica, sono state compromesse le pompe gemellari, una delle parti più importanti dell’impianto e più difficile da reperire.

responsabilità della gestione e della produzione in termini di Kwh, ac-comunando così i suoi obiettivi con quelli di APS Holding, il committente. CPL CONCORDIA non è quindi sem-plice fornitore, ma un vero e proprio partner con il quale collaborare e con-dividere degli obiettivi.Ed è stata anche la collaborazione con APS Holding una delle chiavi di successo per rispettare le tempistiche previste; collaborazione che si è con-solidata in occasione dell’alluvione del 2 novembre 2010 che ha colpito la zona di Roncajette, dove il fiume Bacchiglione ha straripato proprio in corrispondenza della discarica. I mi-lioni di metri cubi di acqua e fango fuoriusciti (che hanno letteralmente sommerso i paesi limitrofi, con ingen-ti danni e disagi alla popolazione) non hanno fortunatamente interessato la posa delle cabine di trasformazione (particolarmente impegnativa) e l’a-rea dei pannelli (i pannelli già posati si trovavano - e si trovano tuttora! - nell’unico lotto rialzato della discari-ca) ma hanno reso inagibile il cantiere per alcune settimane. La capacità di far fronte a problematiche diverse e la grande esperienza non solo in ambi-to fotovoltaico hanno consentito alla nostra azienda di centrare comunque l’obiettivo preposto.L’attenzione ora si sposta sulla con-duzione dell’impianto, per garantire la piena funzionalità e i parametri prestazionali offerti. Anche in que-sto caso si tratta di obiettivi sfidanti, considerando tutte le problematiche che comporta un impianto realizzato “su un piano mobile” (considerati i naturali movimenti dovuti all’aspira-zione del biogas), ma che siamo ben lieti di assumerci considerando che il campo fotovoltaico produrrà più di un milione di Kwh/anno e consentirà un risparmio annuo di circa 500.000 kg di CO2.

Page 3: REFERENZE FOTOVOLTAICO

AREA BUSINESS6

La complessità dovuta alla parcellizzazione delle falde da coprire ha richiesto un continuo aggiornamento progettuale in campo

In primo piano alcuni dei 300 inverter che convertono la corrente continua prodotta dai pannelli in corrente alternata fruibile in rete

Il Centro Agro Alimentare di Bologna, una piattaforma logistica che serve 2000 clienti grossisti e dettaglianti

di Nicola Morgese ([email protected]), Resp. Specializzazione Impianti Fonti energetiche rinnovabili

Il Centro Agro Alimentare di Bologna (CAAB), con 400 milioni di Euro di fatturato annuo e più di 85000 mq

di copertura, è sicuramente una delle piattaforme logistiche più importanti a livello nazionale per gli scambi com-merciali in ambito ortofrutticolo. Del CAAB fanno parte, oltre al mercato orto-frutticolo, magazzini refrigerati e piatta-forme logistiche coperte, strutture per il commercio di fiori, generi agroalimen-tari e ittici, aziende e strutture di sup-porto al settore. Unendo Energia S.p.a. - società del Gruppo Afin specializzata in energia da fonti rinnovabili - ha vinto la gara indetta dal CAAB per la conces-sione ventennale del diritto di superfi-cie delle proprie coperture ai fini della

realizzazione di impianti fotovoltaici a servizio dell’intera struttura e dei suoi utilizzatori (logisti e grossisti). Unendo Energia ha quindi affidato a CPL CON-CORDIA la realizzazione di 27 impianti fotovoltaici per una potenza comples-siva di 6,2 MWp sui tetti del Centro ortofrutticolo. L’affidamento porta la data del 4 giugno 2012. Una commessa senza dubbio importante e anche im-pegnativa per la nostra azienda colpita dai sismi del 20 e del 29 maggio. Una commessa che a breve è divenuta una

Una corsa contro il tempo verso il soleIN 40 GIORNI, FESTIVI COMPRESI, CPL CONCORDIA HA REALIZZATO 27 IMPIANTI FOTOVOLTAICI PER 6,2 MW DI POTENZA COMPLESSIVA SUI TETTI DEL CENTRO AGRO ALIMENTARE DI BOLOGNA (CAAB): UN TEAM DI 60 PERSONE IN CORSA CONTRO IL TEMPO PER OTTENERE GLI INCENTIVI DEL IV CONTO ENERGIA

scommessa per le enormi diffi-coltà che sono subito emerse dall’analisi delle problemat iche tecniche e buro-cratiche ad essa collegate. L’obiet-tivo richiesto alla nostra società era l’allacciamento del maggior nu-mero possibile di impianti entro la scadenza del IV Conto Energia. Ma - gli operatori del settore lo sanno bene - la scadenza del IV Conto Ener-gia e, quindi, la data di inizio dell’ap-plicazione del V Conto Energia, erano diventate in quei giorni un rebus e un pensiero costante. Rispetto al passato il IV Conto Energia non prevedeva infatti una data di chiusura della fase di in-centivazione ma un valore di soglia del costo cumulativo annuo degli incentivi da raggiungere (6 Miliardi di Euro).Al momento della firma del contratto con Unendo Energia, il termine del IV Conto Energia era stato stimato tra il 15 e il 30 Settembre 2012. Insomma, i tempi erano stretti ma abbiamo ragio-nevolmente pensato di avere i margini per riuscire a portare a termine i lavori. Tuttavia, sembrava che la fortuna non volesse aiutarci. Il 10 luglio viene pub-blicato in Gazzetta Ufficiale il D.M. 05 Luglio 2012, denominato V Conto Ener-gia: il IV conto energia scadrà quaran-tacinque giorni dopo il raggiungimento dei 6 miliardi di Euro di costo degli in-centivi (determinato con un’opportuna delibera dell’AEEG). Il 12 luglio viene pubblicata la delibera che ufficializza il raggiungimento dei 6 miliardi di Euro sopracitati. Tecnicismi a parte, il termi-ne previsto per la seconda metà di set-tembre viene anticipato al 26 di agosto. Se consideriamo che le operazioni in cantiere sono iniziate il 17 luglio, dopo

aver ottenuto i necessari permessi e i nulla osta alla realizzazione dell’im-pianto da parte del Comune di Bologna e dei Vigili del Fuoco, abbiamo avuto a disposizione 40 giorni utili, festivi com-presi, per raggiungere l’obiettivo. Con il procedere delle ore l’impresa diven-tava sempre più difficile. In poco più di un mese avremmo dovuto installare 26.000 moduli fotovoltaici, posare 200 km di cavi elettrici, 30 quadri elettrici e 300 inverter; montare 20.000 metri di strutture di sostegno. Sono oltre 7.000 i metri quadrati di magazzino occupati da materiali e officine temporanee, ol-tre 60 le risorse impiegate tra operai e tecnici. E, come se non bastasse, abbia-mo avuto anche 4 anticicloni africani a farci costante compagnia e a riscaldare i nostri lavori sui tetti del CAAB.Questi sono soltanto alcuni dei numeri che hanno caratterizzato questa scom-messa che la nostra azienda è riuscita a vincere: tra il 20 e il 26 agosto sono stati connessi alla rete tutti i 27 im-pianti, garantendo quindi l’accesso al IV conto energia per tutti gli impianti fotovoltaici costruiti. Lo sforzo è stato notevole e ha visto coinvolta principal-mente l’area di Bologna insieme alle specializzazioni “fotovoltaico” (S9) e “impianti elettrici” (S5). I tempi stretti e le condizioni climatiche hanno detta-to orari e organizzazione del cantiere:

operazioni sui tetti dalle 6 del mattino alle 14, logistica e gestione dalle 14 in poi. La revisione della progettazio-ne ci ha impegnato costantemente per tener conto delle richieste di ENEL da un lato, e per l’aggiornamento e addestramen-to delle risorse in funzione dell’a-vanzamento dei tanti sottocantieri

COOPGAS E CPL DISTRIBU-ZIONE ADOTTANO IL MO-DELLO 231 E IL CODICE ETICOL’approvazione volontaria del model-lo di prevenzione dei reati accresce la tutela del valore delle società del Gruppo CPL a favore di Soci e sta-keholders

di Marcello Angelini ([email protected]), Audit Con-trollo di Gestione

L’elemento centrale nella politica di sviluppo di CPL è la creazione di valore sostenibile nel lungo termine, attraverso obiettivi non solo di carattere economico e finanziario ma anche sociale. Forte di questa convinzione l’azienda continua la sua politica di tutela dei soci e più in generale degli stakeholder attraverso l’estensione del Modello Organizzativo 231 alle società controllate. Nel mese di marzo, infatti, i Consigli di Amministra-zione di COOPGAS e di CPL DISTRIBUZIONE han-no approvato l’adozione del Modello 231, il cui obiettivo è quello di prevenire la commissione di determinati reati per i quali anche la società, uni-tamente alla persona fisica colpevole, potrebbe essere chiamata a rispondere.

L’approvazione del Modello (non obbligatorio per legge) costituisce, pertanto, un importante ele-mento di difesa del valore delle società di vendita e di distribuzione del Gruppo CPL.

La costruzione dei modelli ha richiesto un lavoro approfondito di analisi dei rischi legati all’attività operativa specifica delle società: ogni fase lavo-rativa è stata studiata al fine di individuare even-tuali vulnerabilità e, nel caso, proporre modifiche organizzative in grado di contenere e, se possibi-le, eliminare il rischio per l’azienda. Partendo dai principi generali contenuti nel modello di CPL si è quindi costruito un documento “su misura” per ognuna delle due organizzazioni in grado di co-gliere le specificità di due aziende che operano in mercati e contesti normativi diversi.

Contestualmente all’adozione del Modello, i CdA hanno approvato il Codice Etico, documento in-dispensabile ai fini del Modello 231 in quanto definisce in modo chiaro i principi di condotta e i valori che devono guidare l’operato di tutti i di-pendenti in ambito lavorativo. Sono inoltre stati nominati i rispettivi Organi di Vigilanza (OdV) il cui compito sarà quello di vigilare sull’effettivo funzionamento del Modello e sulla sua adegua-tezza in seguito ad eventuali mutamenti orga-nizzativi e/o legislativi. Per qualsiasi richiesta di ulteriori dettagli o per segnalazioni è possibile contattare l’OdV ai seguenti indirizzi mail: (CO-OPGAS) [email protected]; (CPL DISTRIBUZIONE) [email protected].

ALCUNI NUMERI DEL CAAB- 34 aziende grossiste- 6 cooperative che raggruppano 200 aziende

- 80 imprese agricole che commercializza-no direttamente

- 2000 clienti grossisti e dettaglianti

- 3 borse merci (frutta, ortofrutticoli biologi-ci, “Bussola Verde”)

- 100.000 analisi chimiche e microbiologi-che effettuate nel piano di monitoraggio igienico sanitario

necessari al raggiungimento dell’obiet-tivo. L’impegno di tutti, la volontà e lo sforzo di lavorare tante ore al giorno, anche di sabato e di domenica, hanno permesso alla nostra cooperativa di raggiungere questo importantissimo risultato. A tutti va quindi il mio più sentito e sincero ringraziamento per l’impegno e la dedizione dimostrati nello svolgimento dei lavori al CAAB.

Page 4: REFERENZE FOTOVOLTAICO

del Settore guidato da Giuseppe Ban-dini sono stati di una disponibilità assoluta) e alla competenza del no-stro Ufficio legale, ha dovuto in pochi mesi:•Ottenere dal Ministero dello Svilup-

po economico l’autorizzazione alla vendita al dettaglio del gas naturale;

•ottenere dall’Agenzia delle Dogane i codici accisa per poter fungere da sostituto di imposta nella vendita dell’energia elettrica, del gas e delle energie termica e frigorifera;

•predisporre un contratto d’utenza (da sottoporre ai clienti del Super-condominio) conforme ai dettami dell’AEEG e che regolarizzasse con-

AREA BUSINESS 5

La nuova copertura, oltre a garantire un naturale irraggiamento dei reparti produttivi con 1500 mq di lucernari, ospita un impianto fotovoltaico da 1 MW, fra i più grandi finora installati su tetto in tutta la regione Toscana

Veduta aerea del sito di Vicopisano, prima dell’intervento sulla coper-tura in amianto: Pentair è un gruppo multinazionale americano, leader mon-diale nella produzione di componenti e sistemi per il trattamento delle acque

La centrale termica a servizio del com-plesso, posta nell’edificio Auriga

Il lavoro ha riguardato la rimozione e lo smaltimento totale di circa 10.000 mq di amianto: l’impianto è stato realizzato in tempi record, pre-stando particolare attenzione alla sicurezza durante le lavorazioni

di Giuseppe Sellitto ([email protected]), Sales Area Manager Toscana e Vicepresidente IES Solare

Il 4 maggio 2011 è stato inaugurato l’impianto fotovoltaico da 1 MW realizzato da Ies Solare, società

del gruppo CPL CONCORDIA, sul tet-to dello stabilimento italiano di Pen-tair Water a Vicopisano, in provincia di Pisa, alla presenza di tutte le ma-estranze e dell’intero management aziendale. Quello di Vicopisano è uno dei tre siti produttivi italiani della Pen-tair, importante gruppo multinaziona-le americano, leader mondiale nella produzione di componenti e sistemi per il trattamento delle acque, che impiega più di 14.500 dipendenti nel mondo.All’inaugurazione sono intervenuti anche il sindaco di Vicopisano, Juri Taglioli, e un rappresentante dell’As-sessorato all’ambiente della Regione Toscana, dipartimento attento, ormai da molto tempo, alle tematiche ri-guardanti il risparmio energetico e la

In Pentair Water lavorano alla luce del soleNELLO STABILIMENTO DI VICOPISANO (PI) DELLA MULTINAZIONALE STATUNITENSE è STATO REALIZZATO DA IES SOLARE IL RIFACIMENTO DEL TETTO (10.000 MQ) CON RIMOZIONE DELL’AMIANTO E INSTALLAZIONE DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO DA 1 MW, CAPACE DI SODDISFARE L’INTERO FABBISOGNO ENERGETICO DEL SITO PRODUTTIVO

salvaguardia ambientale. Durante la cerimonia particolare soddisfazione è stata espressa dai vertici aziendali del-lo stabilimento, nonché dal Worldwi-de Operation Manager di Pentair, pro-veniente per l’occasione direttamente dagli headquarters di Minneapolis e che, per primo, e con forza, ha creduto nel progetto. Ci hanno fatto particolare piacere i complimenti ricevuti durante il corso della cerimonia, nella quale l’Ing. Ric-cardo Citi (Amministratore delegato e Direttore tecnico di Ies Solare) ha po-tuto illustrare le particolarità tecniche del progetto; siamo orgogliosi inoltre di essere stati considerati da una mul-tinazionale così importante un vero partner tecnico piuttosto che solo un semplice appaltatore e per aver supe-rato la concorrenza di grandi azien-de del settore fotovoltaico in corsa fin dall’inizio per l’aggiudicazione di questa importante commessa.Il lavoro, davvero complesso, ha ri-guardato la rimozione e lo smaltimen-to totale di circa 10.000 mq di amian-

to, la realizzazione di una nuova copertura atta a garantire un naturale irraggiamento dei reparti produttivi durante le ore diurne, e l’installazione di un impianto fotovoltaico da 1 MW,

uno dei più grandi finora installati su tetto in tutta la Regione Toscana.L’impianto è sta-to realizzato in tempi record, pre-stando particolare attenzione alla si-curezza durante le lavorazioni, resasi oltremodo necessa-ria per le problema-tiche relative alla rimozione dell’a-mianto. E’ una grande sod-disfazione, inoltre, essere riusciti a completare i lavo-ri senza aver fatto perdere una sola ora di lavoro alla produzione indu-striale dello stabili-mento.

L’impianto installato ha una poten-za totale pari a 924,75 kWp, per una produzione energetica media annua di 1.160.000 kWh grazie alla quale Pentair Water è in grado di produr-

re tutto il pro-prio fabbisogno energetico da fonte rinnovabi-le. La particola-re progettazione della nuova co-pertura ha inol-tre permesso di installare una superficie com-plessiva di lu-cernari di oltre 1.500 mq, che ha comportato un risparmio

energetico della bolletta elettrica di circa il 30% ri-spetto ai consumi storici.

temporaneamente energia elettrica, gas, acqua potabile, energia termica ed energia frigorifera (manca solo la telefonia e poi le utilities ci sono tutte);

•stipulare i contratti di acquisto all’in-grosso sia per il gas che per l’energia elettrica;

•effettuare il censimento dei contatori esistenti e iniziare il programma di sostituzione e montaggio dei sistemi di telelettura;

•predisporre un progetto esecutivo per l’impianto fotovoltaico proposto e costruirlo;

•svolgere un’azione commerciale per acquisire le utenze del Supercondo-minio (che ricordo non essere utenze civili ma sostanzialmente terziario avanzato: studi professionali, azien-de di ogni genere, enti pubblici come la Regione Veneto o Unioncamere, e la sede di Confindustria Venezia);

•reperire le risorse finanziarie.Ricordo che pochi giorni dopo la fir-ma del contratto di concessione mi telefonò un commerciale di un’im-portante azienda di livello nazionale proponendosi come fornitore di gas ed energia elettrica. “Non vi conosco mol-to bene”, mi disse, “ ma dovete esse-re un’azienda molto più grande di noi per aver partecipato a questa gara. Noi non ci siamo riusciti”. “Niente vero”, gli ho risposto, “siamo semplicemen-te una cooperativa che è in grado di progettare, costruire e gestire qualsiasi servizio legato all’uso dell’energia”. Se vi pare poco...