regimi alimentari a confronto - unife
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REGIMI ALIMENTARI
A CONFRONTO
Raccomandazione importante: Il materiale delle lezioni è riservato agli
studenti UniFE ed è fatto divieto di diffonderlo in qualsiasi maniera, potendo
contenere immagini/filmati per i quali valgono i diritti di copyright.
DIETE IPERPROTEICHE
Regime alimentare caratterizzato da un ridotto consumo di carboidrati
e grassi abbinato ad un elevato apporto di proteine.
Dieta iperproteica-ipercalorica: la quantità di calorie assunte sotto
forma di carboidrati e lipidi è sufficiente a coprire le richieste
energetiche, l'eccesso di proteine si trasforma, inevitabilmente, in
grasso di deposito.
Dieta iperproteica-ipocalorica: la quantità di energia assunta sotto
forma di carboidrati e lipidi non è sufficiente a coprire le richieste
energetiche l'eccesso di proteine viene utilizzato per ricavare energia.
VANTAGGI
• Mantiene costanti i livelli di insulina, aumenta il metabolismo
basale, stimola la lipolisi e di conseguenza il dimagrimento.
• Aumento della secrezione di ormoni anabolici come il testosterone
ed il GH.
• Ha una certa efficacia nel favorire l'aumento di massa muscolare e
la riduzione del grasso corporeo.
•Danno senso di sazietà e appagano il gusto
• Incrementano i processi di
deaminazione e transaminazione
epatica
• Incrementano i processi di ciclo
dell'urea
• Incrementano i processi di
filtrazione renale
• Aumento dei corpi chetonici
• Abbassamento pH plasmatico
• Modifica della microflora
intestinale
SVANTAGGI
Avvertenze!
• Rivolgersi ad un medico specializzato per accertarti che non ci siano
controindicazioni (patologie epatiche e renali).
• Limitare il consumo di zuccheri semplici e in generale di alimenti ad
alto indice glicemico.
• L'apporto di proteine non dovrebbe comunque superare gli 1,8-2
grammi/kg di peso corporeo o il 18-22% dell'apporto energetico
quotidiano.
• La quota di grassi nella dieta non dovrebbe comunque superare il 40-
45% dell'apporto energetico quotidiano.
• Associare un adeguato apporto di acqua 2L al giorno
Integratori utili in caso di dieta iperproteica
• Integratori di proteine: proteine in polvere (proteine del latte:
sieroproteine e caseine, della soia, dell'uovo) gainer e barrette
proteiche.
• Integratori di amminoacidi ramificati o essenziali: favoriscono
il raggiungimento del fabbisogno plastico a dosi minori limitando
il sovraccarico epatico e renale.
• Tisane depurative per il fegato (cumino, curcuma, cardo
mariano, tarassaco e menta). Sconsigliate in caso di chetosi poiché
producendo una blanda disidratazione peggiorano lo squilibrio
elettrolitico.
Dieta Dukan
La dieta Dukan si prefigge di raggiungere il calo ponderale naturale
attraverso la regressione alimentare, ovvero, il ripristino
dell'alimentazione caratteristica degli uomini primitivi.
La dieta Dukan predilige alimenti ad elevato contenuto proteico ed
ortaggi; nello specifico, l'ideatore ha stilato un elenco di 100
alimenti dei quali 72 di origine vegetale e 28 di origine animale
(APPARTAMENTO DIMAGRANTE).
Pierre Dukan è stato radiato dall'ordine dei medici francese proprio
a causa dell'omonima dieta
1. Fase di attacco: breve nella quale si consumano esclusivamente
alimenti a base di proteine pure.
2. Fase di crociera: alterna giornate caratterizzate da
alimentazione iperproteica a giornate che includono anche i
piatti a base di verdure.
3. Fase di consolidamento: durata stimata in 10 giorni per ogni
chilogrammo perso nelle due fasi precedenti. Nel
consolidamento si concede al soggetto un'alimentazione
“equilibrata”.
4. Fase di stabilizzazione definitiva: si danno le regole
fondamentali al mantenimento nel lungo termine del peso
ideale.
Attacco Crociera Consolidamento Stabilizzazione
Alimenti autorizzati72 proteine a
volontà
+ 28 verdure a
volontà
+ frutta, farinacei,
pane, formaggio
Alimentazione
libera, meglio se
equilibrata
Perdita di peso previstatra 1,5 e 4 kg nel
corso della fase
1 kg a settimana
in media
Durata tra 2 e 7 giorni7 giorni per chilo
da perdere
10 giorni per
chilo persoA vita
Quantità di crusca d'avena
(cucchiai al giorno)1,5 2 2,5 3
Attività fisica (durata al giorno) 20 min 30 min 25 min 20 min
DIFETTI:
• Non prevede un colloquio con uno specialista della nutrizione, trascurando la
variabilità individuale;
• Non sono previsti esami ematochimci;
• L'invenzione dell'appartamento dimagrante e associare un supporto on-line
alla terapia dietetica è una strategia commerciale molto efficace;
• Dimagrimento suddiviso in 4 fasi delle quali 2 ad elevato consumo proteico,
NON rispetta i principi di una buona e sana alimentazione;
• Propone di mangiare in libertà e monitorare costantemente l'appartamento
dimagrante on-line che sono in antitesi con l’educazione alimentare;
Il metodo Dukan è una comunissima dieta iper-proteica;
Sfruttare una prima fase di calo ponderale repentino, indotto
principalmente dalla disidratazione per incrementare la motivazione del
terapizzato non educa ad una alimentazione equilibrata.
Conclusioni:
EFFETTO YO-YO
La dieta Atkins
Dieta a basso contenuto glucidico, le richieste energetiche sono soddisfatte da
grassi e proteine.
Il cardiologo Americano Robert C. Atkins ideò l'omonima dieta negli anni 70'
per prevenire e tenere sotto controllo il diabete mellito.
1. FASE DI INDUZIONE: forte limitazione dell’apporto glucidico che non
deve superare i 20 grammi/die. Si possono mangiare senza particolari
restrizioni alimenti proteici, vegetali a basso indice glicemico e condimenti.
2. CONTINUAZIONE DELLA PERDITA DI PESO: la quota di
carboidrati è aumentata di 5 grammi al giorno, fino a quando non si
raggiunge "il livello critico di carboidrati necessario per dimagrire".
3. PRE-MANTENIMENTO: aumentare l'apporto di carboidrati di 10
grammi alla settimana, riducendo la perdita di peso a non più di 500
grammi alla settimana.
4. MANTENIMENTO: il soggetto è consapevole della quantità di
carboidrati necessaria per mantenere il suo peso corporeo in un certo range
di normalità.
INTEGRAZIONE: Si consigliano integratori multivitaminici, antiossidanti e
crusca.
Vantaggi:
- Rapido dimagrimento
- Senso di sazietà
- Aumento del dispendio energetico per incremento della termogenesi
indotta e stimolazione di ormoni anabolici con conseguente incremento del
metabolismo basale
Svantaggi:.
Bruciando prioritariamente grassi il corpo è costretto a produrre corpi
chetonici, vista l'impossibilità del cervello di utilizzare grassi a scopo
energetico. Queste sostanze abbassano il pH ematico e sono responsabili di
sintomi come nausea, cefalea, affaticamento e, in casi estremi, coma.
Altri effetti collaterali imputabili alla dieta Atkins includono costipazione,
osteoporosi, insonnia, ipercolesterolemia, tumore al colon e malattie
cardiovascolari.
LA DIETA A ZONA
La zona è uno “stato metabolico in cui l'organismo lavora al suo massimo
picco di efficienza”.
Il suo fondatore, il biochimico americano Barry Sears, sostiene che
equilibrando i tre macronutrienti (carboidrati, proteine, grassi) si può
raggiungere uno stato fisico e mentale ottimale.
Nel corpo umano equilibrio è sinonimo di salute, mentre squilibrio è sinonimo
di malattia, la zona si propone di raggiungere il perfetto equilibrio grazie al
-Controllo degli eicosanoidi
-Controllo degli ormoni insulina e glucagone
•Maggiore energia e vitalità
•Maggiore lucidità mentale e concentrazione
•Miglioramento performance sportiva
•Prevenzione patologie croniche
•Rallentamento dell’invecchiamento
•Eliminazione del grasso in eccesso e della ritenzione idrica
Le regole della "Zona“
In ogni pasto si devono assumere le giuste proporzioni di carboidrati,
proteine e grassi (il rapporto in calorie deve essere 40%-30%-30%).
Tra un pasto e l'altro non devono trascorrere più di 5 ore. Se intercorre un
tempo superiore, bisogna fare uno spuntino. In questo modo la giornata si
compone di almeno 3 pasti principali e 2 spuntini.
È necessario ridurre il più possibile il consumo di dolci, pane, pasta, riso e
cereali raffinati ad alto indice glicemico, cioè forti stimolatori d'insulina.
È necessario mangiare molta verdura e frutta a basso indice glicemico, cioè
carboidrati che stimolano gradualmente l'insulina.
L'ultimo spuntino dev’essere quello serale (prima di coricarsi), a meno che
non si abbia cenato entro le due ore precedenti.
SVANTAGGI
VANTAGGI
o Perdita definitiva del grasso corporeo
o Prevenzione contro il diabete di tipo 2
o Riduzione del rischio di patolgie cardiache
o Riduzione rischio artriti e osteoporosi
o Riduzione del rischio di sviluppare tumori
o Maggiori protezione contro le infezioni
Dieta ipocalorica che non rispetta i fabbisogni dell’organismo
Diminuizione del metabolismo basale
Rallentamento del ripristino delle scorte di glicogeno
Nessun miglioramento delle performance fisiche
Impossibilità di controllare il metabolismo degli eicosanoidi
Non tiene conto della variabilità individuale
Difficile variare gli alimenti
LA CRONODIETA
Dieta ideata dal medico italiano Mauro Todisco è basata sui princìpi della
cronobiologia. Tale scienza ha dimostrato che tutte le funzioni umane
(produzione degli ormoni) hanno un andamento ritmico.
I ritmi che più ci interessano in ambito alimentare sono i RITMI CIRCADIANI
O GIORNALIERI.
• INSULINA:
• ORMONI CORTISONICI: Il loro picco massimo è fra le 07.00 e le 08.00 del
mattino ma rimangono abbastanza alti fino al primo pomeriggio.
• ORMONI TIROIDEI: Essi sono ai massimi livelli dalle 13 alle 16.
• ORMONE DELLA CRESCITA O GH: Presenta tre picchi significativi durante
la giornata: i due più alti si verificano nella prima e nella quarta ora successiva
all'addormentamento. Il terzo, meno influente, si sviluppa nel primo mattino.
In virtù dei ritmi circadiani degli ormoni dobbiamo ripartire i nutrienti nel
seguente modo:
• I carboidrati devono essere ripartiti nella prima parte della giornata, in
modo che gli ormoni cortisonici contrastino l’azione dell'insulina.
• Il pasto più abbondante va effettuato dalle 13 alle 16 del pomeriggio, in
modo che l'elevata produzione degli ormoni tiroidei converta quello che
mangiamo in energia. L'unica accortezza è quella di non unire ai carboidrati
le proteine.
• La cena deve essere composta da proteine con la quasi totale eliminazione
dei carboidrati in modo da sfruttare il picco notturno del GH.
DIETA LATTO-OVO-VEGETARIANA: i vegetariani che
adottano questo stile alimentare eliminano dalla dieta
esclusivamente la carne ed il pesce. Tale dieta è comunque
bilanciata sotto il profilo nutrizionale.
DIETA LATTO-VEGETARIANA: la dieta si basa su vegetali,
latte e derivati ed esclude carne, pesce e uova. Rappresenta la
tipologia più seguita tra i vegetariani. Anche in questo caso non si
riscontrano problemi nutrizionali.
DIETA VEGANA: vengono utilizzati solo alimenti di origine
vegetale. In questo caso non sono rare carenze nutrizionali che si
manifestano soprattutto nei bambini e adolescenti.
DIETE VEGETARIANE
•Una dieta latto-ovo-vegetariana,
si basa principalmente su alimenti
di origine vegetale, consumati in
modo variato e meglio se in
forma integrale o semintegrale:
cereali, legumi, frutta, frutta
secca, verdura, semi oleaginosi,
alghe.
•Sono ammesse piccole quantità
di cibi animali indiretti, cioè latte
e suoi derivati, uova e loro
derivati, mentre sono esclusi tutti
i tipi di carne animale e derivati
(mammiferi, uccelli, pesci,
molluschi e crostacei).
DIETA VEGETARIANA
Una dieta vegana si basa esclusivamente
su alimenti di origine vegetale, che
vanno consumati in modo variato e
meglio se in forma integrale o
semintegrale: cereali, legumi, verdura,
frutta, frutta secca e semi oleaginosi,
alghe. Sono esclusi tutti i cibi di origine
animale e loro derivati (carni, latte e
uova).
L’esclusione di tutti gli alimenti di
origine animale riduce i fattori di rischio
legati all’assunzione di grassi saturi e
colesterolo tuttavia espone l’organismo
a maggiori rischi di carenza, in
particolare di micronutrienti (vitamine e
minerali).
DIETA VEGANA
Dieta vegana e calcio
Aspetti nutrizionali della dieta vegetariana
Generalmente la dieta vegetariana più è stretta più aumentano i
rischi, mentre per i vegetariani non vegani sono di gran lunga
superiori i vantaggi.
I vegetariani presentano una maggiore longevità, probabilmente
dovuta ad abitudini di vita più salutari.
A queste devono essere associate anche la minore incidenza di
patologie, quali diabete ipercolesterolemia, alcuni tipi di
tumore, patologie dell’apparato cardiocircolatorio e
gastrointestinale.
La dieta vegetariana può quindi avere riscontri positivi a patto
che sia attentamente bilanciata.
Energia: elevate quantità di cereali che hanno un alto potere
saziante è pertanto possibile che venga raggiunta la sazietà prima
di un adeguato apporto nutrizionale. Questo permette di
mantenere un basso peso corporeo ma può causare nel tempo
stati carenziali.
Proteine: importanti sono gli abbinamenti per ovviare alle
carenze di aminoacidi essenziali. I vegetariani stretti dovrebbero
integrare la dieta con frutta a guscio, germe di grano, semi di
girasole ricchi di aa essenzali.
Lipidi: il fabbisogno può essere soddisfatto dagli oli vegetali
che apportano anche acidi grassi essenziali.
Se si consumano latticini e uova attenzione agli apporti di
colesterolo.
Vitamine: I vegani devono integrare la vitamina B12 e in caso di
scarsa esposizione al sole la vitamina D. Le alghe marine
potrebbero rappresentare una alternativa alla supplemntazione
(attenzione allo IODIO!).
Oligoelementi: Il calcio può risultare carente nei vegani per
l’esclusione del latte e derivati. Il ferro rappresenta il problema
principale della dieta vegetariana poichè il ferro eme è l’unico
biodisponibile. Lo stesso vale per lo zinco essendo quello di
origine animale più biodisponibile. Possibili carenze di iodio
per l’esclusione del pesce.
Linee guida per soggetti vegetariani:
• Consumare una ampia varietà di prodotti
• Preferire gli alimenti integrali
DIETA VEGETARIANA IN PARTICOLARI CONDIZIONI
FISIOLOGICHE
Bambini: la dieta vegetariana, in particolare vegana, è
sconsigliata ai bambini fino a 5 anni. Per i bambini è
fondamentale l’apporto di aa essenziali, vitamina D e del gruppo
B, calcio, ferro e zinco. Inoltre lo stomaco del bambino potrebbe
non essere in grado di tollerare elevate quantità di fibre.
Donne in gravidanza ed allattamento: I neonati di madri
vegetariane devono ricevere una integrazione di ferro e vitamina
D; i neonati di madri vegane anche di vitamina B12
•NOTE: Il sale, l’amido, il lievito, il frumento, la soia, i derivati del latte e i prodotti
animali, i conservanti, i coloranti e gli aromi artificiali non vengono utilizzati per la
preparazione del prodotto. Adatto ai vegani.
•Calcio estratto da una fonte naturale di rocce.
Nutrients 2014, 6, 1318-1332;
doi:10.3390/nu6031318
Comparison of Nutritional Quality
of the Vegan, Vegetarian, Semi-
Vegetarian, Pesco-Vegetarian and
Omnivorous Diet
Vegana = non consuma qualsiasi
alimento di origine animale
Vegetariana = non consuma qualsiasi
carne o pesce
Semi-vegetariana = consuma carne
rossa, pollame, o pesce non più di una
volta alla settimana
Pesco-vegetariana = non consuma
carne ma consuma pesce
Onnivora = mangia carne e pesce quasi
tutti i giorni
DIE
TE
PR
UD
EN
TI
RISULTATI SALIENTI
Prevalenza di sovrappeso e obesità nei soggetti onnivori e minore percentuale
di soggetti sottopeso.
I vegani hanno un apporto energetico inferiore rispetto alle altre diete, il
migliore profilo lipidico, il più basso apporto proteico ed il più alto apporto di
fibre.
Gli apporti delle diete prudenziali hanno apporti nutrizionali intermedi tra la
dieta vegana e la dieta onnivora.
L’apporto di carboidrati è lo stesso in tutti i tipi di dieta: cambia la
provenienza degli zuccheri semplici (frutta per i vegani, dolci per gli onnivori).
L’apporto di sodio è inferiore nella dieta vegana rispetto la dieta onnivora.
La dieta vegana presenta i minori apporti di calcio, mentre i valori sono elevati
per le diete prudenziali. Ciò è in accordo con i maggiori casi di frattura ossea
dei vegani.
L’apporto in ferro è più alto nei vegani ma questo non si traduce in una
migliore ferremia plasmatica poiché l’assorbimento del ferro non-eme è
meno efficiente.
Gli apporti di vitamina B12 e vitamina D sono più bassi nei soggetti vegani,
i quali sono più inclini all’uso di alimenti fortificati. Tuttavia solo la
vitamina D va integrata in caso di esposizione al sole insufficiente.
Persone che seguono diete restrittive sono spesso più attente alla salute
rispetto alla popolazione generale.
I risultati relativi al peso corporeo, apporto nutrizionale, qualità nutrizionale
e quantità di alimenti assunti indicano che la dieta vegana è la più vicina al
modello di dieta salutistica = DIETA MEDITERRANEA.
STUDIO ESEGUITO IN BELGIO
Dieta DASH
La dieta Dash (Dietary Approaches to Stop Hypertension), studiata appositamente
per combattere l'ipertensione è risultata efficace anche contro il colesterolo LDL,
e i chili di troppo.
Il punto cardine di questo regime alimentare è un basso apporto di sale, fissato a 2
grammi al dì. Riducendo anche i cibi che ne sono particolarmente ricchi (alimenti
preconfezionati, sughi già pronti, salse, formaggi stagionati, insaccati ecc).
Moderare i grassi e privilegiare alimenti con potassio, magnesio, fibre, proteine
vegetali e omega 3, come cereali integrali, frutta e verdura di stagione, pesce,
legumi e frutta secca, carni bianche, latticini light.
Dieta Dissociata
Regime alimentare che prevede l'assunzione di carboidrati, grassi e proteine in
momenti diversi della giornata, rigorosamente separati l'uno dall'altro.
I carboidrati vanno lasciati per il pranzo e le proteine per la cena.
Ogni pasto deve essere accompagnato da verdure.
Bisogna evitare di consumare frutta o dolci subito dopo mangiato.
Non bisogna mischiare diverse tipologie di proteine (per esempio no a carni e
formaggi o a carni e legumi insieme).
Molto altro………..
1. baby food diet : solo omogenizzati fino a un massimo di 16 vasetti al giorno di
gusti a scelta.
2. La dieta "faxlore" o della zuppa di cavolo promette una perdita di peso drastica in
sette giorni, durante i quali si dovrà mangiare solo, ma in quantità potenzialmente
illimitate, una zuppa con cavoli (assortiti), preferibilmente piccante.
3. Paleo diet, dieta paleolitica. Questo regime ci vorrebbe far tornare al tempo degli
uomini delle caverne. La dieta paleolitica "contemporanea" si concentra su carne
magra, pesce, verdure, frutta, radici e noci, escludendo cereali, legumi, prodotti
lattiero-caseari, sale, zucchero raffinato e oli trasformati.
4. Visiva delle lenti blu. Questa dieta prevede obbligatoriamente che si indossino
occhiali dalle lenti blu ogni volta si mangi. Gli occhiali renderebbero l'alimento meno
attraente. La teoria è che la tonalità blu agisce come inibitore dell'appetito.
5. La dieta biblica o della Bibbia o del Creatore, si basa sull'idea che alcuni alimenti
siano proibiti ("impuri") o accettabili secondo la parola di Dio. Per ottenere i migliori
benefici si consiglia di pregare ogni volta che si avverte la fame
Diete bizzarre….
Purtroppo c’è altro ancora….
La dieta chetogenica un trattamento non farmacologico efficace per
pazienti con epilessia resistente ai farmaci e per quei pazienti in cui i
farmaci antiepilettici provocano gravi effetti collaterali.
• obesità,
• diabete di tipo II,
• sindrome metabolica
• patologie con alterata utilizzazione di carboidrati (es. carenza del
trasportatore di glucosio cerebrale (GLUT 1) e la carenza piruvato
deidrogenasi)
La dieta chetogenica rappresenta un regime alimentare iperlipidico e
ipocalorico. L’utilizzazione della dieta chetogenica permette al cervello di
disporre di un carburante alternativo allo zucchero.
DIETA CHETOGENICA
FORMAZIONE DEI CORPI
CHETONICI
La dieta chetogenica è una dieta terapeutica e pertanto non valgono le regole su cui si
basa la dieta equilibrata che segue il modello alimentare mediterraneo.
Nella dieta chetogenica i grassi rappresentano l’87-90 % delle calorie e gli zuccheri
meno del 5% per cui il contenuto è ridotto fino ad un minimo di 10 grammi al giorno.
L’obiettivo di questo modello nutrizionale è di ottenere una chetosi sovrapponibile a
quella indotta dal digiuno
DIETA MEDITERRANEA DIETA CHETOGENICA
.
La chetosi viene indotta tramite una riduzione graduale della quota di
carboidrati che corrisponde ad un aumento graduale del rapporto chetogenico,
per permettere al paziente di “abituarsi” alla crescente concentrazione di lipidi.
La composizione della dieta chetogenica è espressa dal
RAPPORTO CHETOGENICO
R (rapporto chetogenico) = g lipidi / g (proteine + zuccheri)
Secondo le linee guida più recenti la dieta chetogenica andrebbe seguita per
minimo 3 mesi prima di sospenderla per inefficacia. Il ciclo può anche essere
ripetuto nel tempo qualora vi sia la necessità. In caso di emergenza può essere
interrotta bruscamente sotto controllo medico mentre di norma il procedimento di
sospensione viene intrapreso abbassando progressivamente il rapporto
chetogenico da 4:1 a 3:1 a 2:1 a 1:1 fino a tornare alla dieta abituale.
Il rapporto che induce i livelli massimi di chetosi è pari a 4:1: ciò significa
comporre il piano dietetico con 4 grammi di lipidi ogni 1 grammo di protidi +
glucidi.
1
2
3
E’ utile sostenere il regime alimentare con integratori contenenti minerali e
vitamine soprattutto idrosolubili. Dare la preferenza ad integratori contenenti
Sali dall’azione alcalinizzante, come i citrati e i bicarbonati, in modo da
tamponare l’effetto acidificante dei corpi chetonici
4
STEP 1 calcolo delle unità caloriche 2000 kcal / 31 kcal = 64,5 unita
STEP 2 calcolare i grammi di nutrienti grassi
e non
grassi = 64,5 unità x 3 g = g 193,5
non grassi = 64,5 unità x 1 g = g 64,5
STEP 3 fabbisogno proteico (peso del paziente kg 70)
50 g proteine
STEP 4 quantità di carboidrati g 64,5 – g 50 = g 14,5
STEP 5 suddividere i nutrienti die g 193,5 / 3 = g 64,5 (grassi)
g 50 / 3 = g 16,66 (proteine)
g 14,5 /3 = g 4,83 (carboidrati)
ESEMPIO DI CALCOLO DI DIETA CHETOGENICA DA 2000 Kcal,
RAPPORTO CHETOGENICO 3:1 UOMO ADULTO
3g lipidi ogni 1g (glucidi+protidi)1 UNITA’ = (9 Kcal x 3g)+(4Kcal x1g) =31 kcal
COLAZIONE (formaggi)
Ricotta 45 g
Formaggino 35 g
Nocciole 22 g
Mascarpone 30 g
Burro 26 g
Saccarina e aroma
arancia q.b.
PRANZO (salsiccia di maiale con finocchi
+dessert)
Salsiccia di suino fresca 40 g
Finocchi 70 g
Olio d’oliva 13 g
Dessert:
Mascarpone 40 g
Burro 10 g
Ketocal classico 20 g
ESEMPIO DI MENU’
CENA (pizza bianca farcita +dessert)
Pane carta da musica 3 g
Mozzarella di bufala 50 g
Bresaola 21 g
Rucola 5 g
Olio d’oliva 15 g
Dessert:
Mascarpone 10 g
Ketocal classico 5 g
Burro 15 g
Lecitina di soia 5 g
Nocciole 10 g
KetoCal è un alimento in polvere
nutrizionalmente completo ad alto apporto
di grassi e relativamente basso apporto di
carboidrati e proteine