regimi alimentari a confronto - unife

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REGIMI ALIMENTARI A CONFRONTO Raccomandazione importante: Il materiale delle lezioni è riservato agli studenti UniFE ed è fatto divieto di diffonderlo in qualsiasi maniera, potendo contenere immagini/filmati per i quali valgono i diritti di copyright.

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Page 1: REGIMI ALIMENTARI A CONFRONTO - Unife

REGIMI ALIMENTARI

A CONFRONTO

Raccomandazione importante: Il materiale delle lezioni è riservato agli

studenti UniFE ed è fatto divieto di diffonderlo in qualsiasi maniera, potendo

contenere immagini/filmati per i quali valgono i diritti di copyright.

Page 2: REGIMI ALIMENTARI A CONFRONTO - Unife

DIETE IPERPROTEICHE

Regime alimentare caratterizzato da un ridotto consumo di carboidrati

e grassi abbinato ad un elevato apporto di proteine.

Dieta iperproteica-ipercalorica: la quantità di calorie assunte sotto

forma di carboidrati e lipidi è sufficiente a coprire le richieste

energetiche, l'eccesso di proteine si trasforma, inevitabilmente, in

grasso di deposito.

Dieta iperproteica-ipocalorica: la quantità di energia assunta sotto

forma di carboidrati e lipidi non è sufficiente a coprire le richieste

energetiche l'eccesso di proteine viene utilizzato per ricavare energia.

Page 3: REGIMI ALIMENTARI A CONFRONTO - Unife

VANTAGGI

• Mantiene costanti i livelli di insulina, aumenta il metabolismo

basale, stimola la lipolisi e di conseguenza il dimagrimento.

• Aumento della secrezione di ormoni anabolici come il testosterone

ed il GH.

• Ha una certa efficacia nel favorire l'aumento di massa muscolare e

la riduzione del grasso corporeo.

•Danno senso di sazietà e appagano il gusto

Page 4: REGIMI ALIMENTARI A CONFRONTO - Unife

• Incrementano i processi di

deaminazione e transaminazione

epatica

• Incrementano i processi di ciclo

dell'urea

• Incrementano i processi di

filtrazione renale

• Aumento dei corpi chetonici

• Abbassamento pH plasmatico

• Modifica della microflora

intestinale

SVANTAGGI

Page 5: REGIMI ALIMENTARI A CONFRONTO - Unife

Avvertenze!

• Rivolgersi ad un medico specializzato per accertarti che non ci siano

controindicazioni (patologie epatiche e renali).

• Limitare il consumo di zuccheri semplici e in generale di alimenti ad

alto indice glicemico.

• L'apporto di proteine non dovrebbe comunque superare gli 1,8-2

grammi/kg di peso corporeo o il 18-22% dell'apporto energetico

quotidiano.

• La quota di grassi nella dieta non dovrebbe comunque superare il 40-

45% dell'apporto energetico quotidiano.

• Associare un adeguato apporto di acqua 2L al giorno

Page 6: REGIMI ALIMENTARI A CONFRONTO - Unife

Integratori utili in caso di dieta iperproteica

• Integratori di proteine: proteine in polvere (proteine del latte:

sieroproteine e caseine, della soia, dell'uovo) gainer e barrette

proteiche.

• Integratori di amminoacidi ramificati o essenziali: favoriscono

il raggiungimento del fabbisogno plastico a dosi minori limitando

il sovraccarico epatico e renale.

• Tisane depurative per il fegato (cumino, curcuma, cardo

mariano, tarassaco e menta). Sconsigliate in caso di chetosi poiché

producendo una blanda disidratazione peggiorano lo squilibrio

elettrolitico.

Page 7: REGIMI ALIMENTARI A CONFRONTO - Unife

Dieta Dukan

La dieta Dukan si prefigge di raggiungere il calo ponderale naturale

attraverso la regressione alimentare, ovvero, il ripristino

dell'alimentazione caratteristica degli uomini primitivi.

La dieta Dukan predilige alimenti ad elevato contenuto proteico ed

ortaggi; nello specifico, l'ideatore ha stilato un elenco di 100

alimenti dei quali 72 di origine vegetale e 28 di origine animale

(APPARTAMENTO DIMAGRANTE).

Pierre Dukan è stato radiato dall'ordine dei medici francese proprio

a causa dell'omonima dieta

Page 8: REGIMI ALIMENTARI A CONFRONTO - Unife

1. Fase di attacco: breve nella quale si consumano esclusivamente

alimenti a base di proteine pure.

2. Fase di crociera: alterna giornate caratterizzate da

alimentazione iperproteica a giornate che includono anche i

piatti a base di verdure.

3. Fase di consolidamento: durata stimata in 10 giorni per ogni

chilogrammo perso nelle due fasi precedenti. Nel

consolidamento si concede al soggetto un'alimentazione

“equilibrata”.

4. Fase di stabilizzazione definitiva: si danno le regole

fondamentali al mantenimento nel lungo termine del peso

ideale.

Page 9: REGIMI ALIMENTARI A CONFRONTO - Unife

Attacco Crociera Consolidamento Stabilizzazione

Alimenti autorizzati72 proteine a

volontà

+ 28 verdure a

volontà

+ frutta, farinacei,

pane, formaggio

Alimentazione

libera, meglio se

equilibrata

Perdita di peso previstatra 1,5 e 4 kg nel

corso della fase

1 kg a settimana

in media

Durata tra 2 e 7 giorni7 giorni per chilo

da perdere

10 giorni per

chilo persoA vita

Quantità di crusca d'avena

(cucchiai al giorno)1,5 2 2,5 3

Attività fisica (durata al giorno) 20 min 30 min 25 min 20 min

Page 10: REGIMI ALIMENTARI A CONFRONTO - Unife

DIFETTI:

• Non prevede un colloquio con uno specialista della nutrizione, trascurando la

variabilità individuale;

• Non sono previsti esami ematochimci;

• L'invenzione dell'appartamento dimagrante e associare un supporto on-line

alla terapia dietetica è una strategia commerciale molto efficace;

• Dimagrimento suddiviso in 4 fasi delle quali 2 ad elevato consumo proteico,

NON rispetta i principi di una buona e sana alimentazione;

• Propone di mangiare in libertà e monitorare costantemente l'appartamento

dimagrante on-line che sono in antitesi con l’educazione alimentare;

Il metodo Dukan è una comunissima dieta iper-proteica;

Sfruttare una prima fase di calo ponderale repentino, indotto

principalmente dalla disidratazione per incrementare la motivazione del

terapizzato non educa ad una alimentazione equilibrata.

Conclusioni:

EFFETTO YO-YO

Page 11: REGIMI ALIMENTARI A CONFRONTO - Unife

La dieta Atkins

Dieta a basso contenuto glucidico, le richieste energetiche sono soddisfatte da

grassi e proteine.

Il cardiologo Americano Robert C. Atkins ideò l'omonima dieta negli anni 70'

per prevenire e tenere sotto controllo il diabete mellito.

1. FASE DI INDUZIONE: forte limitazione dell’apporto glucidico che non

deve superare i 20 grammi/die. Si possono mangiare senza particolari

restrizioni alimenti proteici, vegetali a basso indice glicemico e condimenti.

2. CONTINUAZIONE DELLA PERDITA DI PESO: la quota di

carboidrati è aumentata di 5 grammi al giorno, fino a quando non si

raggiunge "il livello critico di carboidrati necessario per dimagrire".

3. PRE-MANTENIMENTO: aumentare l'apporto di carboidrati di 10

grammi alla settimana, riducendo la perdita di peso a non più di 500

grammi alla settimana.

4. MANTENIMENTO: il soggetto è consapevole della quantità di

carboidrati necessaria per mantenere il suo peso corporeo in un certo range

di normalità.

Page 12: REGIMI ALIMENTARI A CONFRONTO - Unife

INTEGRAZIONE: Si consigliano integratori multivitaminici, antiossidanti e

crusca.

Vantaggi:

- Rapido dimagrimento

- Senso di sazietà

- Aumento del dispendio energetico per incremento della termogenesi

indotta e stimolazione di ormoni anabolici con conseguente incremento del

metabolismo basale

Svantaggi:.

Bruciando prioritariamente grassi il corpo è costretto a produrre corpi

chetonici, vista l'impossibilità del cervello di utilizzare grassi a scopo

energetico. Queste sostanze abbassano il pH ematico e sono responsabili di

sintomi come nausea, cefalea, affaticamento e, in casi estremi, coma.

Altri effetti collaterali imputabili alla dieta Atkins includono costipazione,

osteoporosi, insonnia, ipercolesterolemia, tumore al colon e malattie

cardiovascolari.

Page 13: REGIMI ALIMENTARI A CONFRONTO - Unife
Page 14: REGIMI ALIMENTARI A CONFRONTO - Unife

LA DIETA A ZONA

La zona è uno “stato metabolico in cui l'organismo lavora al suo massimo

picco di efficienza”.

Il suo fondatore, il biochimico americano Barry Sears, sostiene che

equilibrando i tre macronutrienti (carboidrati, proteine, grassi) si può

raggiungere uno stato fisico e mentale ottimale.

Nel corpo umano equilibrio è sinonimo di salute, mentre squilibrio è sinonimo

di malattia, la zona si propone di raggiungere il perfetto equilibrio grazie al

-Controllo degli eicosanoidi

-Controllo degli ormoni insulina e glucagone

•Maggiore energia e vitalità

•Maggiore lucidità mentale e concentrazione

•Miglioramento performance sportiva

•Prevenzione patologie croniche

•Rallentamento dell’invecchiamento

•Eliminazione del grasso in eccesso e della ritenzione idrica

Page 15: REGIMI ALIMENTARI A CONFRONTO - Unife

Le regole della "Zona“

In ogni pasto si devono assumere le giuste proporzioni di carboidrati,

proteine e grassi (il rapporto in calorie deve essere 40%-30%-30%).

Tra un pasto e l'altro non devono trascorrere più di 5 ore. Se intercorre un

tempo superiore, bisogna fare uno spuntino. In questo modo la giornata si

compone di almeno 3 pasti principali e 2 spuntini.

È necessario ridurre il più possibile il consumo di dolci, pane, pasta, riso e

cereali raffinati ad alto indice glicemico, cioè forti stimolatori d'insulina.

È necessario mangiare molta verdura e frutta a basso indice glicemico, cioè

carboidrati che stimolano gradualmente l'insulina.

L'ultimo spuntino dev’essere quello serale (prima di coricarsi), a meno che

non si abbia cenato entro le due ore precedenti.

Page 16: REGIMI ALIMENTARI A CONFRONTO - Unife

SVANTAGGI

VANTAGGI

o Perdita definitiva del grasso corporeo

o Prevenzione contro il diabete di tipo 2

o Riduzione del rischio di patolgie cardiache

o Riduzione rischio artriti e osteoporosi

o Riduzione del rischio di sviluppare tumori

o Maggiori protezione contro le infezioni

Dieta ipocalorica che non rispetta i fabbisogni dell’organismo

Diminuizione del metabolismo basale

Rallentamento del ripristino delle scorte di glicogeno

Nessun miglioramento delle performance fisiche

Impossibilità di controllare il metabolismo degli eicosanoidi

Non tiene conto della variabilità individuale

Difficile variare gli alimenti

Page 17: REGIMI ALIMENTARI A CONFRONTO - Unife
Page 18: REGIMI ALIMENTARI A CONFRONTO - Unife

LA CRONODIETA

Dieta ideata dal medico italiano Mauro Todisco è basata sui princìpi della

cronobiologia. Tale scienza ha dimostrato che tutte le funzioni umane

(produzione degli ormoni) hanno un andamento ritmico.

I ritmi che più ci interessano in ambito alimentare sono i RITMI CIRCADIANI

O GIORNALIERI.

• INSULINA:

• ORMONI CORTISONICI: Il loro picco massimo è fra le 07.00 e le 08.00 del

mattino ma rimangono abbastanza alti fino al primo pomeriggio.

• ORMONI TIROIDEI: Essi sono ai massimi livelli dalle 13 alle 16.

• ORMONE DELLA CRESCITA O GH: Presenta tre picchi significativi durante

la giornata: i due più alti si verificano nella prima e nella quarta ora successiva

all'addormentamento. Il terzo, meno influente, si sviluppa nel primo mattino.

Page 19: REGIMI ALIMENTARI A CONFRONTO - Unife

In virtù dei ritmi circadiani degli ormoni dobbiamo ripartire i nutrienti nel

seguente modo:

• I carboidrati devono essere ripartiti nella prima parte della giornata, in

modo che gli ormoni cortisonici contrastino l’azione dell'insulina.

• Il pasto più abbondante va effettuato dalle 13 alle 16 del pomeriggio, in

modo che l'elevata produzione degli ormoni tiroidei converta quello che

mangiamo in energia. L'unica accortezza è quella di non unire ai carboidrati

le proteine.

• La cena deve essere composta da proteine con la quasi totale eliminazione

dei carboidrati in modo da sfruttare il picco notturno del GH.

Page 20: REGIMI ALIMENTARI A CONFRONTO - Unife

DIETA LATTO-OVO-VEGETARIANA: i vegetariani che

adottano questo stile alimentare eliminano dalla dieta

esclusivamente la carne ed il pesce. Tale dieta è comunque

bilanciata sotto il profilo nutrizionale.

DIETA LATTO-VEGETARIANA: la dieta si basa su vegetali,

latte e derivati ed esclude carne, pesce e uova. Rappresenta la

tipologia più seguita tra i vegetariani. Anche in questo caso non si

riscontrano problemi nutrizionali.

DIETA VEGANA: vengono utilizzati solo alimenti di origine

vegetale. In questo caso non sono rare carenze nutrizionali che si

manifestano soprattutto nei bambini e adolescenti.

DIETE VEGETARIANE

Page 21: REGIMI ALIMENTARI A CONFRONTO - Unife

•Una dieta latto-ovo-vegetariana,

si basa principalmente su alimenti

di origine vegetale, consumati in

modo variato e meglio se in

forma integrale o semintegrale:

cereali, legumi, frutta, frutta

secca, verdura, semi oleaginosi,

alghe.

•Sono ammesse piccole quantità

di cibi animali indiretti, cioè latte

e suoi derivati, uova e loro

derivati, mentre sono esclusi tutti

i tipi di carne animale e derivati

(mammiferi, uccelli, pesci,

molluschi e crostacei).

DIETA VEGETARIANA

Page 22: REGIMI ALIMENTARI A CONFRONTO - Unife

Una dieta vegana si basa esclusivamente

su alimenti di origine vegetale, che

vanno consumati in modo variato e

meglio se in forma integrale o

semintegrale: cereali, legumi, verdura,

frutta, frutta secca e semi oleaginosi,

alghe. Sono esclusi tutti i cibi di origine

animale e loro derivati (carni, latte e

uova).

L’esclusione di tutti gli alimenti di

origine animale riduce i fattori di rischio

legati all’assunzione di grassi saturi e

colesterolo tuttavia espone l’organismo

a maggiori rischi di carenza, in

particolare di micronutrienti (vitamine e

minerali).

DIETA VEGANA

Page 24: REGIMI ALIMENTARI A CONFRONTO - Unife

Aspetti nutrizionali della dieta vegetariana

Generalmente la dieta vegetariana più è stretta più aumentano i

rischi, mentre per i vegetariani non vegani sono di gran lunga

superiori i vantaggi.

I vegetariani presentano una maggiore longevità, probabilmente

dovuta ad abitudini di vita più salutari.

A queste devono essere associate anche la minore incidenza di

patologie, quali diabete ipercolesterolemia, alcuni tipi di

tumore, patologie dell’apparato cardiocircolatorio e

gastrointestinale.

La dieta vegetariana può quindi avere riscontri positivi a patto

che sia attentamente bilanciata.

Page 25: REGIMI ALIMENTARI A CONFRONTO - Unife

Energia: elevate quantità di cereali che hanno un alto potere

saziante è pertanto possibile che venga raggiunta la sazietà prima

di un adeguato apporto nutrizionale. Questo permette di

mantenere un basso peso corporeo ma può causare nel tempo

stati carenziali.

Proteine: importanti sono gli abbinamenti per ovviare alle

carenze di aminoacidi essenziali. I vegetariani stretti dovrebbero

integrare la dieta con frutta a guscio, germe di grano, semi di

girasole ricchi di aa essenzali.

Lipidi: il fabbisogno può essere soddisfatto dagli oli vegetali

che apportano anche acidi grassi essenziali.

Se si consumano latticini e uova attenzione agli apporti di

colesterolo.

Page 26: REGIMI ALIMENTARI A CONFRONTO - Unife

Vitamine: I vegani devono integrare la vitamina B12 e in caso di

scarsa esposizione al sole la vitamina D. Le alghe marine

potrebbero rappresentare una alternativa alla supplemntazione

(attenzione allo IODIO!).

Oligoelementi: Il calcio può risultare carente nei vegani per

l’esclusione del latte e derivati. Il ferro rappresenta il problema

principale della dieta vegetariana poichè il ferro eme è l’unico

biodisponibile. Lo stesso vale per lo zinco essendo quello di

origine animale più biodisponibile. Possibili carenze di iodio

per l’esclusione del pesce.

Linee guida per soggetti vegetariani:

• Consumare una ampia varietà di prodotti

• Preferire gli alimenti integrali

Page 27: REGIMI ALIMENTARI A CONFRONTO - Unife

DIETA VEGETARIANA IN PARTICOLARI CONDIZIONI

FISIOLOGICHE

Bambini: la dieta vegetariana, in particolare vegana, è

sconsigliata ai bambini fino a 5 anni. Per i bambini è

fondamentale l’apporto di aa essenziali, vitamina D e del gruppo

B, calcio, ferro e zinco. Inoltre lo stomaco del bambino potrebbe

non essere in grado di tollerare elevate quantità di fibre.

Donne in gravidanza ed allattamento: I neonati di madri

vegetariane devono ricevere una integrazione di ferro e vitamina

D; i neonati di madri vegane anche di vitamina B12

Page 28: REGIMI ALIMENTARI A CONFRONTO - Unife

•NOTE: Il sale, l’amido, il lievito, il frumento, la soia, i derivati del latte e i prodotti

animali, i conservanti, i coloranti e gli aromi artificiali non vengono utilizzati per la

preparazione del prodotto. Adatto ai vegani.

•Calcio estratto da una fonte naturale di rocce.

Page 29: REGIMI ALIMENTARI A CONFRONTO - Unife

Nutrients 2014, 6, 1318-1332;

doi:10.3390/nu6031318

Comparison of Nutritional Quality

of the Vegan, Vegetarian, Semi-

Vegetarian, Pesco-Vegetarian and

Omnivorous Diet

Vegana = non consuma qualsiasi

alimento di origine animale

Vegetariana = non consuma qualsiasi

carne o pesce

Semi-vegetariana = consuma carne

rossa, pollame, o pesce non più di una

volta alla settimana

Pesco-vegetariana = non consuma

carne ma consuma pesce

Onnivora = mangia carne e pesce quasi

tutti i giorni

DIE

TE

PR

UD

EN

TI

Page 30: REGIMI ALIMENTARI A CONFRONTO - Unife

RISULTATI SALIENTI

Prevalenza di sovrappeso e obesità nei soggetti onnivori e minore percentuale

di soggetti sottopeso.

I vegani hanno un apporto energetico inferiore rispetto alle altre diete, il

migliore profilo lipidico, il più basso apporto proteico ed il più alto apporto di

fibre.

Gli apporti delle diete prudenziali hanno apporti nutrizionali intermedi tra la

dieta vegana e la dieta onnivora.

L’apporto di carboidrati è lo stesso in tutti i tipi di dieta: cambia la

provenienza degli zuccheri semplici (frutta per i vegani, dolci per gli onnivori).

L’apporto di sodio è inferiore nella dieta vegana rispetto la dieta onnivora.

La dieta vegana presenta i minori apporti di calcio, mentre i valori sono elevati

per le diete prudenziali. Ciò è in accordo con i maggiori casi di frattura ossea

dei vegani.

Page 31: REGIMI ALIMENTARI A CONFRONTO - Unife

L’apporto in ferro è più alto nei vegani ma questo non si traduce in una

migliore ferremia plasmatica poiché l’assorbimento del ferro non-eme è

meno efficiente.

Gli apporti di vitamina B12 e vitamina D sono più bassi nei soggetti vegani,

i quali sono più inclini all’uso di alimenti fortificati. Tuttavia solo la

vitamina D va integrata in caso di esposizione al sole insufficiente.

Persone che seguono diete restrittive sono spesso più attente alla salute

rispetto alla popolazione generale.

I risultati relativi al peso corporeo, apporto nutrizionale, qualità nutrizionale

e quantità di alimenti assunti indicano che la dieta vegana è la più vicina al

modello di dieta salutistica = DIETA MEDITERRANEA.

STUDIO ESEGUITO IN BELGIO

Page 32: REGIMI ALIMENTARI A CONFRONTO - Unife

Dieta DASH

La dieta Dash (Dietary Approaches to Stop Hypertension), studiata appositamente

per combattere l'ipertensione è risultata efficace anche contro il colesterolo LDL,

e i chili di troppo.

Il punto cardine di questo regime alimentare è un basso apporto di sale, fissato a 2

grammi al dì. Riducendo anche i cibi che ne sono particolarmente ricchi (alimenti

preconfezionati, sughi già pronti, salse, formaggi stagionati, insaccati ecc).

Moderare i grassi e privilegiare alimenti con potassio, magnesio, fibre, proteine

vegetali e omega 3, come cereali integrali, frutta e verdura di stagione, pesce,

legumi e frutta secca, carni bianche, latticini light.

Dieta Dissociata

Regime alimentare che prevede l'assunzione di carboidrati, grassi e proteine in

momenti diversi della giornata, rigorosamente separati l'uno dall'altro.

I carboidrati vanno lasciati per il pranzo e le proteine per la cena.

Ogni pasto deve essere accompagnato da verdure.

Bisogna evitare di consumare frutta o dolci subito dopo mangiato.

Non bisogna mischiare diverse tipologie di proteine (per esempio no a carni e

formaggi o a carni e legumi insieme).

Molto altro………..

Page 33: REGIMI ALIMENTARI A CONFRONTO - Unife

1. baby food diet : solo omogenizzati fino a un massimo di 16 vasetti al giorno di

gusti a scelta.

2. La dieta "faxlore" o della zuppa di cavolo promette una perdita di peso drastica in

sette giorni, durante i quali si dovrà mangiare solo, ma in quantità potenzialmente

illimitate, una zuppa con cavoli (assortiti), preferibilmente piccante.

3. Paleo diet, dieta paleolitica. Questo regime ci vorrebbe far tornare al tempo degli

uomini delle caverne. La dieta paleolitica "contemporanea" si concentra su carne

magra, pesce, verdure, frutta, radici e noci, escludendo cereali, legumi, prodotti

lattiero-caseari, sale, zucchero raffinato e oli trasformati.

4. Visiva delle lenti blu. Questa dieta prevede obbligatoriamente che si indossino

occhiali dalle lenti blu ogni volta si mangi. Gli occhiali renderebbero l'alimento meno

attraente. La teoria è che la tonalità blu agisce come inibitore dell'appetito.

5. La dieta biblica o della Bibbia o del Creatore, si basa sull'idea che alcuni alimenti

siano proibiti ("impuri") o accettabili secondo la parola di Dio. Per ottenere i migliori

benefici si consiglia di pregare ogni volta che si avverte la fame

Diete bizzarre….

Purtroppo c’è altro ancora….

Page 34: REGIMI ALIMENTARI A CONFRONTO - Unife

La dieta chetogenica un trattamento non farmacologico efficace per

pazienti con epilessia resistente ai farmaci e per quei pazienti in cui i

farmaci antiepilettici provocano gravi effetti collaterali.

• obesità,

• diabete di tipo II,

• sindrome metabolica

• patologie con alterata utilizzazione di carboidrati (es. carenza del

trasportatore di glucosio cerebrale (GLUT 1) e la carenza piruvato

deidrogenasi)

La dieta chetogenica rappresenta un regime alimentare iperlipidico e

ipocalorico. L’utilizzazione della dieta chetogenica permette al cervello di

disporre di un carburante alternativo allo zucchero.

DIETA CHETOGENICA

Page 35: REGIMI ALIMENTARI A CONFRONTO - Unife

FORMAZIONE DEI CORPI

CHETONICI

Page 36: REGIMI ALIMENTARI A CONFRONTO - Unife

La dieta chetogenica è una dieta terapeutica e pertanto non valgono le regole su cui si

basa la dieta equilibrata che segue il modello alimentare mediterraneo.

Nella dieta chetogenica i grassi rappresentano l’87-90 % delle calorie e gli zuccheri

meno del 5% per cui il contenuto è ridotto fino ad un minimo di 10 grammi al giorno.

L’obiettivo di questo modello nutrizionale è di ottenere una chetosi sovrapponibile a

quella indotta dal digiuno

DIETA MEDITERRANEA DIETA CHETOGENICA

.

Page 37: REGIMI ALIMENTARI A CONFRONTO - Unife

La chetosi viene indotta tramite una riduzione graduale della quota di

carboidrati che corrisponde ad un aumento graduale del rapporto chetogenico,

per permettere al paziente di “abituarsi” alla crescente concentrazione di lipidi.

La composizione della dieta chetogenica è espressa dal

RAPPORTO CHETOGENICO

R (rapporto chetogenico) = g lipidi / g (proteine + zuccheri)

Secondo le linee guida più recenti la dieta chetogenica andrebbe seguita per

minimo 3 mesi prima di sospenderla per inefficacia. Il ciclo può anche essere

ripetuto nel tempo qualora vi sia la necessità. In caso di emergenza può essere

interrotta bruscamente sotto controllo medico mentre di norma il procedimento di

sospensione viene intrapreso abbassando progressivamente il rapporto

chetogenico da 4:1 a 3:1 a 2:1 a 1:1 fino a tornare alla dieta abituale.

Il rapporto che induce i livelli massimi di chetosi è pari a 4:1: ciò significa

comporre il piano dietetico con 4 grammi di lipidi ogni 1 grammo di protidi +

glucidi.

1

2

3

E’ utile sostenere il regime alimentare con integratori contenenti minerali e

vitamine soprattutto idrosolubili. Dare la preferenza ad integratori contenenti

Sali dall’azione alcalinizzante, come i citrati e i bicarbonati, in modo da

tamponare l’effetto acidificante dei corpi chetonici

4

Page 38: REGIMI ALIMENTARI A CONFRONTO - Unife

STEP 1 calcolo delle unità caloriche 2000 kcal / 31 kcal = 64,5 unita

STEP 2 calcolare i grammi di nutrienti grassi

e non

grassi = 64,5 unità x 3 g = g 193,5

non grassi = 64,5 unità x 1 g = g 64,5

STEP 3 fabbisogno proteico (peso del paziente kg 70)

50 g proteine

STEP 4 quantità di carboidrati g 64,5 – g 50 = g 14,5

STEP 5 suddividere i nutrienti die g 193,5 / 3 = g 64,5 (grassi)

g 50 / 3 = g 16,66 (proteine)

g 14,5 /3 = g 4,83 (carboidrati)

ESEMPIO DI CALCOLO DI DIETA CHETOGENICA DA 2000 Kcal,

RAPPORTO CHETOGENICO 3:1 UOMO ADULTO

3g lipidi ogni 1g (glucidi+protidi)1 UNITA’ = (9 Kcal x 3g)+(4Kcal x1g) =31 kcal

Page 39: REGIMI ALIMENTARI A CONFRONTO - Unife

COLAZIONE (formaggi)

Ricotta 45 g

Formaggino 35 g

Nocciole 22 g

Mascarpone 30 g

Burro 26 g

Saccarina e aroma

arancia q.b.

PRANZO (salsiccia di maiale con finocchi

+dessert)

Salsiccia di suino fresca 40 g

Finocchi 70 g

Olio d’oliva 13 g

Dessert:

Mascarpone 40 g

Burro 10 g

Ketocal classico 20 g

ESEMPIO DI MENU’

CENA (pizza bianca farcita +dessert)

Pane carta da musica 3 g

Mozzarella di bufala 50 g

Bresaola 21 g

Rucola 5 g

Olio d’oliva 15 g

Dessert:

Mascarpone 10 g

Ketocal classico 5 g

Burro 15 g

Lecitina di soia 5 g

Nocciole 10 g

Page 40: REGIMI ALIMENTARI A CONFRONTO - Unife

KetoCal è un alimento in polvere

nutrizionalmente completo ad alto apporto

di grassi e relativamente basso apporto di

carboidrati e proteine

Page 41: REGIMI ALIMENTARI A CONFRONTO - Unife