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REGIONE CALABRIA DECRETO DEL COMMISSARIO AD ACTA (per l'attuazione del vigente Piano di rientro dai disavanzi del SSR calabrese, secondo i Programmi operativi di cui all'articolo 2, comma 88, della legge 30 dicembre 2009, n. 191, nominato con Deliberazione del Consiglio dei Ministri in data 12.3.2015) DCA n. 50 del 4 Giugno 2015 OGGETTO: P.O. 2013-2015. Programma 11- Sanità pubblica. Azioni 11.2.3, 11.2.4 e 11.2.5 "Screening per il cancro della cervice - Screening per il cancro della mammella - Screening per il cancro del colon-retto". Pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria n. del _ 1

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REGIONE CALABRIA

DECRETO DEL COMMISSARIO AD ACTA

(per l'attuazione del vigente Piano di rientro dai disavanzi del SSR calabrese, secondo iProgrammi operativi di cui all'articolo 2, comma 88, della legge 30 dicembre 2009, n. 191,nominato con Deliberazione del Consiglio dei Ministri in data 12.3.2015)

DCA n. 50 del 4 Giugno 2015

OGGETTO: P.O. 2013-2015. Programma 11- Sanità pubblica. Azioni 11.2.3, 11.2.4 e 11.2.5"Screening per il cancro della cervice - Screening per il cancro dellamammella - Screening per il cancro del colon-retto".

Pubblicato sul Bollettino Ufficialedella Regione Calabria n. del _

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REGIONE CALABRIAIL COMMISSARIO AD ACTA

(per l'attuazione del vigente Piano di rientro dai disavanzi del SSR calabrese, secondo i Programmioperativi di cui all'articolo 2, comma 88, della legge 30 dicembre 2009, n. 191, nominato conDeliberazione del Consiglio dei Ministri in data 12.3.2015)

VISTO l'articolo 120 della Costituzione;

VISTO l'articolo 8, comma 1, della legge 5 Giugno 2003, n.131;

VISTO l'articolo 4, commi l e 2, del decreto legge IO Ottobre 2007, n. 159, convertito con modificazionidalla legge 29 Novembre 2007, n. 222;

VISTO l'Accordo sul Piano di rientro della Regione Calabria, firmato tra il Ministro della salute, ilMinistro dell'Economia e delle finanze e il Presidente pro tempore della regione in data 17 dicembre2009, poi recepito con DGR N. 97 del 12 febbraio 2010;

RICHIAMATA la Deliberazione del 30 Luglio 2010, con la quale, su proposta del Ministrodell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro della salute, sentito il Ministro per i rapporti conle regioni, il Presidente pro tempore della Giunta della Regione Calabria è stato nominato Commissarioad acta per la realizzazione del Piano di rientro dai disavanzi del Servizio sanitario di detta Regione esono stati contestualmente indicati gli interventi prioritari da realizzare;

RILEVATO che il sopra citato articolo 4, comma 2, del decreto legge n. 159/2007, al fine di assicurarela puntuale attuazione del Piano di rientro, attribuisce al Consiglio dei Ministri - su proposta del Ministrodell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali,sentito il Ministro per i rapporti con le regioni - la facoltà di nominare, anche dopo l'inizio della gestionecommissariale, uno o più sub commissari di qualificate e comprovate professionalità ed esperienza inmateria di gestione sanitaria, con il compito di affiancare il Commissario ad acta nella predisposizionedei provvedimenti da assumere in esecuzione dell'incarico commissariale;

VISTO l'articolo 2, comma 88, della legge 23 dicembre 2009, n. 191, il quale dispone che per le regionigià sottoposte ai piani di rientro e già commissariate alla data di entrata in vigore della predetta leggerestano fermi l'assetto della gestione commissariale previgente per la prosecuzione del piano di rientro,secondo programmi operativi, coerenti con gli obiettivi finanziari programmati, predisposti dalCommissario ad acta, nonché le relative azioni di supporto contabile e gestionale.

VISTI gli esiti delle riunioni di verifica dell'attuazione del Piano di rientro, da ultimo della riunione del 28ottobre e del 12 novembre 2014 con particolare riferimento all'adozione dei Programmi operativi 2013-2015;

VISTO il Patto per la salute 2014-2016 di cui all'Intesa Stato-Regioni del lO luglio 2014 (Rep. n.82/CSR) ed, in particolare l'articolo 12 di detta Intesa;

VISTA la legge 23 dicembre 2014, n. 190 (in particolare, l'articolo l, commi da 569 a 572) che recepiscequanto disposto dal Patto per la salute 2014-2015 di cui alla citata Intesa Stato-Regioni del lO luglio 2014(Rep. n. 82/CSR) statuendo che la nomina a Commissario ad acta per cui è deliberazione è incompatibilecon qualsiasi incarico istituzionale presso la regione soggetta a commissariamento;

VISTA la nota prot. n.298/UCL397 del 20 marzo 2015 con la quale il Ministero dell'Economia e delleFinanze ha trasmesso alla Regione Calabria la Deliberazione del Consiglio dei Ministri del 12.3.2015 conla quale è stato nominato l'Ing. Massimo Scura quale Commissario ad acta per l'attuazione del vigentePiano di rientro dai disavanzi del SSR calabrese, secondo i Programmi operativi di cui all'articolo 2,comma 88, della legge 23 dicembre 2009, n. 191, e successive modificazioni;

VISTA la medesima Deliberazione del Consiglio dei Ministri in data 12.3.2015 con la quale è statonominato il Dott. Andrea Urbani sub Commissario unico nell'attuazione del Piano di Rientro dai disavanzi del SSRdella regione Calabria con il compito di affiancare il Commissario ad acta nella predisposizione dei provvedimenti /

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da asSlUIlerein esecuzione dell'incarico commissariale;

RILEVATO che con la anzidetta Deliberazione è stato assegnato al Commissario ad acta per l'attuazionedel Piano di rientro l'incarico prioritario di adottare e ed attuare i Programmi operativi e gli interventinecessari a garantire, in maniera uniforme sul territorio regionale, l'erogazione dei livelli essenziali diassistenza in condizioni di efficienza, appropriatezza, sicurezza e qualità, nei termini indicati dai Tavolitecnici di verifica, nell'ambito della cornice normativa vigente, con particolare riferimento alle seguentiazioni ed interventi prioritari:

1) adozione del provvedimento di riassetto della rete ospedaliera, coerentemente con il Regolamento suglistandard ospedalieri di cui all'Intesa Stato-Regioni del 5 agosto 2014 e con i pareri resi dai Ministeri affiancanti,nonché con le indicazioni formulate dai Tavoli tecnici di verifica;

2) monitoraggio delle procedure per la realizzazione dei nuovi Ospedali secondo quanto previsto dalla normativavigente e dalla programmazione sanitaria regionale;

3) adozione del provvedimento di riassetto della rete dell'emergenza urgenza secondo quanto previsto dallanormativa vigente;

4) adozione del provvedimento di riassetto della rete di assistenza territoriale, in coerenza con quantospecificatamenteprevisto dal Patto per la salute 2014-2016;5) razionalizzazione e contenimento della spesa per il personale;

6) razionalizzazione e contenimento della spesa per l'acquisto di beni e servizi;

7) interventi sulla spesa farmaceutica convenzionata ed ospedaliera al fine di garantire il rispetto dei vigenti tetti dispesa previsti dalla normativa nazionale;

8) definizione dei contratti con gli erogatori privati accreditati e dei tetti di spesa delle relative prestazioni, conl'attivazione, in caso di mancata stipulazione del contratto, di quanto prescritto dall'articolo 8-quinquies> comma 2-quìnquies, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e ridefinizione delle tariffe delle prestazioni sanitarie,nel rispetto di quanto disposto dall'art. 15, comma 17, del decreto-legge n. 95 del 2012, convertito, conmodificazioni, dalla legge n. 135 del 2012;9) completamento del riassetto della rete laboratoristica e di assistenza specialistica ambulatoriale;

lO) attuazione della normativa statale in materia di autorizzazioni e accreditamenti istituzionali, medianteadeguamento della vigente normativa regionale;

Il) interventi sulla spesa relativa allamedicina di base;

12)adozione dei provvedimenti necessari alla regolarizzazione degli interventi di sanità pubblica veterinaria e disicurezza degli alimenti;

13)rimozione, ai sensi di quanto previsto dall'art. 2, comma 80, della legge n. 191 del 2009, dei provvedimenti,anche legislativi, adottati dagli organi regionali e i provvedimenti aziendali che siano di ostacolo alla pienaattuazione del piano di rientro e dei successivi Programmi operativi, nonché in contrasto con la normativa vigente econ i pareri e le valutazioni espressi dai Tavoli tecnici di verifica e dai Ministeri affiancanti;

14)tempestivo trasferimento delle risorse destinate al SSR da parte del bilancio regionale;

15)conclusione della procedura di regolarizzazione delle poste debitorie relative all'ASP di Reggio Calabria;

16)puntuale riconduzione dei tempi di pagamento dei fornitori ai tempi della direttiva europea 201117/UE del20 Il, recepita con decreto legislativo n. 192 del 2012;

CONSIDERATO che:

a. la competente struttura del Dipartimento tutela della salute ha accertato che i programmi diprevenzione secondaria per il cancro della cervice uterina e della mammella sono stati attivati intutte le ASP Calabresi, in tempi differenti, a partire dal 2005. Per il cancro del colon-retto è statoattivato in tre ASP Calabresi, in tempi differenti, a partire dal 2008 ed è in fase di attivazione inaltre 2 ASP.

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b.l'estensione degli inviti si è attestata negli ultimi periodi a valori inferiori agli standard nazionali edin particolare:

• per il cancro della cervice uterina il numero delle donne invitate si è gradatamente ridotto nelcorso degli anni, passando dal 77% nel 2009 al 55% nel 2011. L'adesione si colloca intorno al25%;

• per il cancro della mammella il numero delle donne invitate si è gradatamente ridotto nel corsodegli anni passando da un valore del 58% nel 2009 al 36% nel 2011. L'adesione si collocaintorno al 30%;

• per il cancro del colon-retto il numero delle persone invitate non è aumentato nel corso deglianni e si attesta a valori molto bassi. L'adesione si colloca intorno al 35%;

c. le criticità che sottendono la caduta dell' estensione e dell' adesione possono essere cosìschematizzate:

• per il cancro della cervice uterina:

- carenza di personale tecnico (ostetrico/infermieristico);

- scarsa qualità delle strutture di erogazione del primo livello;

carenza di risorse umane e strumentali nei Centri di lettura dei Paptest (le VO di AnatomiaPatologica sono carenti di citolettori e di attrezzature idonee, necessari per garantire unarisposta qualitativamente adeguata nei tempi e nei modi previsti dalle linee guidanazionali);

- mancata identificazione delle strutture di terzo livello.

• per il cancro della mammella:

carenza di personale sia medico che tecnico nelle VO di Radiologia;

obsolescenza delle apparecchiature nelle strutture di erogazione del pnmo livello, cheallungano le liste di attesa;

- scarsa organizzazione nel percorso del secondo livello;

- mancata identificazione delle strutture di terzo livello.

• per il cancro del colon-retto.

carenza di personale medico e infermieristico nei centri di secondo livello (endoscopisti);

qualità mediocre delle strutture di erogazione del secondo livello;

- carenza di apparecchiature per il secondo livello;

- scarsa organizzazione nel percorso del secondo livello;

- mancata identificazione delle strutture di terzo livello.

d. per tutti i percorsi sopra indicati, anche a causa delle citate criticità, vi è anche un eccessivo ricorsoallo screening opportunistico, con il duplice effetto, di sottrarre donne allo screening organizzato,abbassando l'adesione, e di aumentare l'inappropriatezza del test di screening con conseguenteincremento del carico di lavoro delle V.O. coinvolte;

e. gli operatori hanno segnalato diverse difficoltà nel percorso di implementazione del sistemainformatico unico regionale dei programmi di screening attivato con il riuso della RegionePiemonte (CSI) di cui DGR n. 566 del 16.12.2011 e cosÌ schematizzabili:

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• mancanza di autonomia da parte dei Centri Screening nel monitoraggio dei programmi e nellaproduzione di report sull'attività svolta che impedisce ai responsabili stessi sia la conoscenzadel target di popolazione desunto dall'anagrafica utilizzata, impedisce la fornitura dei relativiflussi alle ASP, come pure la fornitura dei dati di attività all'Osservatorio Nazionale Screening;

• la refertazione del mammografico è inadeguata anche sotto il profilo delle conseguentiresponsabilità medico-legali (difficoltà superata con l'utilizzo di ulteriore software SQTM neicentri di Lamezia Terme e Vibo Valentia);

• a distanza di due anni dall'avvio ancora non sono stati effettuati o non sono funzionanti icollegamenti tra il gestionale e le strutture che refertano Pap Test e FOBT (sangue occultofecale) né con le strutture di secondo livello, con l'eccezione dell' ASP di Cosenza;

• il software non prevede la refertazione del Pap test, costringendo le ASP ad utilizzare moduliaccessori nei quali i referti degli Anatomo-patologi sono trascritti manualmente dalle segreteriedi screening e successivamente inviati al software CSI;

• il sistema non consente la produzione autonoma di inviti ed esiti. La produzione delle lettere diinvito e di risposta da parte del CSI continua a non essere regolare e a registrare notevoli ritardi,con disagio e ansia dell'utenza e perdita di fiducia nello screening;

• le lettere di invito e di esito prodotte dal CSI non riportano la data di nascita dell'assistito né ladata di esecuzione del test: questo genera spiacevoli e pericolosi equivoci, per i numerosi casidi omonimia nella popolazione calabrese, con le evidenti conseguenze sotto il profilo medico-legale;

• il sistema manca delle voci relative al triage con HPV nei casi previsti dalle linee guidadell' Osservatorio Nazionale Screening

• continuano ad essere evidenti ulteriori lacune operative che non consentono:

1. la simulazione di inviti e adesioni, necessaria per calibrare i parametri In fase diproduzione di ogni lotto di inviti;

2. la tenuta in conto della data dell'ultimo invito o dell'ultimo esame fatto;

3. effettuare la "pulizia delle liste" fomite dai Medici di Medicina Generale,

4. fare a meno delle lacune e errori nei dati storici importati che nonostante il porting operatosi rilevano continuamente in modo del tutto casuale.

5. Le lettere inesitate sono registrabili, ma poi non conteggiabili (Sinapsys sta facendo unaverifica)

f gli operatori hanno segnalato inoltre difficoltà ulteriori nell'attuale incompletezza, lacunosità amancato aggiornamento dell'anagrafica regionale degli assistiti manifestando la necessità diopportune integrazioni con le Anagrafi Aziendali o Comunali al solo fine delle esigenze dei CentriScreening;

g. il Programma Operativo 2013-2015 di cui al DCA n. 14 del 2 aprile 2015 prevede in merito azionispecifiche per affrontare alcune delle criticità sopra-indicate e di seguito riportate:

• Il.2.3 - screening per il cancro della cervice:

1. procedere ad un riordino e ad un miglioramento qualitativo delle strutture di erogazione delprimo livello per garantire strutture qualitativamente idonee e aumentare la compliance;

2. recuperare personale ostetrico/infermieristico dalla chiusura dei punti nascita e arruolarlonei Consultori Familiari; tale personale dovrà essere utilizzato anche in forma itinerante

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presso altre strutture sanitarie territoriali, poliambulatori, MMG, per assicurare la massimadiffusione dei punti di prelievo e facilitare l'accesso dell'utenza;

3. garantire l'accentramento della lettura dei Pap-test, sia per raggiungere standardqualitativamente migliori che per ottimizzare le risorse;

4. centralizzare il terzo livello in poche strutture, che abbiano i requisiti di qualità previstidalle norme vigenti;

5. garantire la formazione e il re-training del personale durante tutto il biennio;

6. garantire una efficace comunicazione su tutto il territorio regionale per il recupero dellenon responders e la riduzione dello screening opportunistico.

• Il.2.4 - screening per il cancro della mammella:

1. procedere ad un piano di riorganizzazione delle strutture erogatrici, sia ospedaliere cheterritoriali, per un utilizzo più razionale delle stesse;

2. recuperare personale tecnico di Radiologia dalla riconversione dei piccoli presidiospedalieri, da destinare allo screening mammografico;

3. favorire la messa in rete dei centri di lettura, sia per garantire standard qualitativamentemigliori che per ottimizzare le risorse;

4. favorire accordi o convenzioni con le Aziende Ospedaliere;

5. centralizzare il terzo livello in poche strutture, che abbiano i requisiti di qualità previstidalle norme vigenti,

6. garantire la formazione e il re-training del personale durante il biennio;

7. garantire una efficace comunicazione su tutto il territorio regionale per il recupero dellenon responders e la riduzione dello screening opportunistico.

• Il.2.5 - screening per il cancro del colon-retto:

1. garantire la de-centralizzazione per la distribuzione e il ritiro del kit e l'accentramento deilaboratori per l'esecuzione del test di primo livello, sia per garantire un buon livello diqualità che per ottimizzare le risorse;

2. organizzare attività di audit clinico per migliorare il livello qualitativo dei centri di secondolivello;

3. adottare procedure e protocolli uniformi su tutto il territorio regionale per migliorarel'organizzazione del secondo livello;

4. emanare precise linee guida per il follow-up delle lesioni individuate, per una maggioreappropriatezza onde evitare il sovraccarico delle strutture;

5. centralizzare il terzo livello (endoscopico e chirurgico) in poche strutture, che abbiano irequisiti di qualità previsti dalle norme vigenti;

6. garantire la formazione e il re-training del personale durante il biennio;

7. garantire una efficace comunicazione su tutto il territorio regionale per la riduzione delloscreening opportunistico.

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VISTI:

a. il Programma Operativo 2013 - 2015, redatto ai sensi dell'art. 15, comma 20, D.L. 6 luglio 2012 n.95, convertito con modificazioni nella L. 7 agosto 2012 n. 135, approvato con DCA n. 14 del 2aprile 2015;

b.la DGR n. 566 del 16.12.2011;

PRESO ATTO:

a. che con DDG del 18 novembre 2014, n. 407, per come modificato con DDG del 2 marzo 2015, n.1378, si è provveduto alla "Rimodulazione struttura organizzativa dipartimentale" in attuazionedella D.G.R. n. 407/2014, per cui le competenze in materia di prevenzione secondaria cuiafferiscono gli screening oncologici sono state affidate, ratione materiae, al Settore n. 3 - Attivitàterritoriale - LEA, Servizio n. 9 - Unità Operativa n. 3.9.2 - Prevenzione e promozione della salute;

b. che sono state effettuate verifiche congiunte, sia tra Struttura Commissariale ed Aziende SanitarieProvinciali (nota n. 46263 del 12 febbraio 2015), che tra Settore Attività territoriali - LEA eResponsabili dei Centri Screening delle singole aziende, in ordine allo svolgimento dei processiaziendali, alla funzionalità degli stessi ed alle carenze strumentali e/o di personale in ciascunterritorio;

a. della ricognizione effettuata in esito agli incontri di cui sopra dalla competente struttura afferente alSettore Attività Territoriali - LEA del Dipartimento tutela della Salute, con cui sono state verificatele necessità per ciascuna Azienda in ordine all'erogazione del numero di prestazioni necessarie perraggiungere il target richiesto dall'attuale normativa, allo svolgimento dei processi assistenzialicorrelati ed alle carenze sopra rappresentate e riportate analiticamente nelle singole schede aziendalidi cui al successivo Allegato A;

RITENUTO necessario provvedere in ordine alle citate carenze con la riorganizzazione dell'interopercorso assistenziale che indichi:

1. per perseguire le Azioni sub 1, 2 e 3 del punto Il.2.3 - screening per il cancro della cervice:

a. la riorganizzazione delle strutture del primo livello secondo quanto definito negli allegati sopra-citati, anche con l'utilizzo del personale ostetrico/infermieristico afferente alle Unità Operativeospedaliere di ostetricia e ginecologia;

b. l'accentramento della lettura del pap-test presso le UU.OO. di Anatomia Patologica delleAziende che sono all'uopo potenziate secondo le metodologie e con le risorse indicate negliallegati di cui sopra;

2. Per perseguire le Azioni sub 1, 2, 3 e 4 del punto Il.2.4 - screening per il cancro della mammella:

a. la riorganizzazione delle strutture del primo livello secondo quanto definito negli allegati di cuisopra, anche con l'utilizzo del personale tecnico di radiologia e radiologi afferenti alle UnitàOperative ospedaliere;

b. la messa in rete dei centri lettura per le mammografie secondo le metodologie e con le risorseindicate negli allegati sopra indicati;

RITENUTO pertanto di approvare 1'''Allegato A - Nuova programmazione screening oncologico diprimo livello", quale parte integrante e sostanziale del presente atto, che contiene l'entità dell'attivitàsvolta, le necessità e relativi azioni, per ciascuna azienda, in ordine all'implementazione ed alla messa aregime dei percorsi assistenziali per lo screening oncologico di primo e secondo livello (mammografico,citologico e colon-retto), in attuazione delle Azioni del P.O. 2013-2015;

RITENUTO necessario altresì regolamentare il percorso assistenziale cui dovranno adeguarsi le AziendeSanitarie Provinciali e le Aziende Ospedaliere per garantire l'accesso ai cittadini alle prestazioni di

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screening e diminuire il ricorso alle attività di screening opportunistico, per come indicato nell"'AllegatoB - Disposizioni in merito all'accesso per le prestazioni di screening oncologico di primo livello", parteintegrante e sostanziale del presente atto;

DARE ATTO che per le attività di terzo livello si provvederà con separato provvedimento in coerenzacon lo sviluppo ed implementazione delle strutture della Rete Oncologica Territoriale;

RITENUTO necessario inoltre, al fine di attuare le Azioni previste nel P.O. 2013-2015 relative allaformazione specifica e sopra descritte, di fare obbligo ai Direttori Generali / Commissari delle AziendeSanitarie ed Ospedaliere che nei Piani Formativi Aziendali, redatti ai sensi delle linee guida di cui alDPGR-CA del lO marzo 2014, n. 25, siano previste obbligatoriamente per il personale, dirigenzialemedico e del comparto, che svolge attività a qualsiasi titolo nei servizi che svolgono attività di screeningoncologico, azioni formative e di aggiornamento nelle materie afferenti all'attività svolta;

RITENUTO necessario infine ribadire l'obbligo dei Direttori Generali delle Aziende del SSR digarantire tutte le azioni necessarie per il perseguimento degli obiettivi di cui al presente atto, quale parteintegrante dei Livelli Essenziali di Assistenza, ed il raggiungimento degli stessi obiettivi condizionenecessaria per la valutazione dei risultati raggiunti da parte della Direzione Aziendale e dei Dipartimentiinteressati;VISTA l'istruttoria compiuta dal Dirigente di Servizio/Settore quale Responsabile del Procedimento aisensi della L.R. 9/2001;

DATO ATTO che il presente provvedimento è stato redatto materialmente dal Dirigente di Settore Dott.Giacomino Brancati;

DECRETAPer le motivazioni di cui in premessa, che qui si intendono riportate quale parte integrante e sostanziale:

DI APPROVARE 1"'Allegato A - Nuova programmazione screening oncologico di primo livello", qualeparte integrante e sostanziale del presente atto, in ordine all'implementazione ed alla messa a regime deipercorsi assistenziali per lo screening oncologico di primo e secondo livello (mammografico, citologico ecolon-retto), in attuazione delle Azioni del P.O. 2013-2015;

DI APPROVARE la regolamentazione del percorso assistenziale cui dovranno adeguarsi le AziendeSanitarie Provinciali e le Aziende Ospedaliere per garantire l'accesso ai cittadini alle prestazioni discreening e diminuire il ricorso alle attività di screening opportunistico contenute nell '''Allegato B -Disposizioni in merito all'accesso per le prestazioni di screening oncologico di primo livello", parteintegrante e sostanziale del presente atto;

DI DARE ATTO che per le attività di terzo lìvello si provvederà con separato provvedimento incoerenza con lo sviluppo ed implementazione delle strutture della Rete Oncologica Territoriale;

DI DARE MANDATO alla competente struttura del Dipartimento Tutela della Salute e politichesanitarie di provvedere, entro il termine perentorio di 90 giorni dalla pubblicazione del presente atto, allarisoluzione delle criticità informatiche rappresentate in premessa ed attivare entro lo stesso termine lafunzione di centro di coordinamento dati presso il Centro Screening dell' ASP di Catanzaro - Ospedale diLamezia Terme, per l'elaborazione, il monitoraggio ed il reporting di livello regionale;

DI FARE OBBLIGO ai Direttori Generali / Commissari delle Aziende Sanitarie ed Ospedaliere disottoscrivere appositi protocolli operativi per l'effettuazione delle prestazioni di primo livello e gliaccertamenti di secondo livello anche presso le Aziende Ospedaliere, entro 90 giorni dalla pubblicazionedel presente atto;

DI DARE ATTO che gli oneri per l'effettuazione delle prestazioni di screening di primo e secondolivello effettuati dalle Aziende Ospedaliere per conto delle ASP sono rimborsati al costo per le primeannualità (2015 e 2016) con il riparto dei fondi di cui sopra e comunque fino alla definizione delfinanziamento a funzione delle medesime Aziende Ospedali ere;

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DI DARE ATTO che agli oneri discendenti dal presente e ripartiti alle singole Aziende SanitarieProvinciali ed Aziende Ospedaliere per come indicato negli allegati al presente prowedimento, si faràfronte con i fondi di cui al capitolo 4211161, giusto impegno n. 11572/2001, ed al capitolo 61050429,giusto impegno 62912312/2014, che saranno erogati con successivo atto;

DI FARE OBBLIGO ai Direttori Generali / Commissari delle Aziende Sanitarie ed Ospedaliere diprevedere nei Piani Formativi Aziendali redatti ai sensi delle linee guida di cui al DPGR-CA dellO marzo2014, n. 25, , siano previste obbligatoriamente per il personale, dirigenziale medico e del comparto, chesvolge attività a qualsiasi titolo nei servizi che svolgono attività di screening oncologico, azioni formativee di aggiornamento nelle materie afferenti;

DI FARE OBBLIGO ai Direttori Generali / Commissari delle Aziende Sanitarie ed Ospedaliere diimpartire le necessarie disposizioni organizzative entro 60 giorni dal presente atto, dandone evidenza conapposito atto deliberativo;

DI FARE OBBLIGO ai Direttori Generali delle Aziende del SSR di garantire tutte le azioni necessarieper il perseguimento degli obiettivi di cui al presente atto, quale parte integrante dei Livelli Essenziali diAssistenza,

DI DARE ATTO che il raggiungimento degli obiettivi aziendali di cui al presente atto costituisconocondizione necessaria per la valutazione dei risultati raggiunti da parte della Direzione Aziendale e deiDipartimenti interessati;

DI TRASMETTERE il presente decreto, ai sensi dell'art. 3 comma l dell' Accordo del Piano di rientro,ai Ministeri competenti;

DI DARE MANDATO alla Struttura Commissariale per la trasmissione del presente decreto al Dirigentegenerale del Dipartimento Tutela della Salute ed agli interessati;

DI DARE MANDATO al Dirigente generale per la pubblicazione sul BURC telematico e sul sito webdel Dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria.

Il Commissario ad acta

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ALLEGATO A - DCA n. !:>O DEL O 4 61 U. 2015

NUOVA PROGRAMMAZIONE SCREENING ONCOLOGICO DI PRIMO LIVELLO

Il nuovo percorso assistenziale per lo screening oncologico di primo e secondo livello (mammografico,

citologico e colon-retto), in attuazione delle Azioni del P.O. 2013-2015, prevede diverse Azioni da svolgere,

sotto la Responsabilità diretta delle diverse figure coinvolte a vario titolo nel SSR. I Direttori Generali delle

Aziende Sanitarie ed Ospedaliere sono tenuti al rispetto della tempistica definita nel CRONORPOGRAMMA di

seguito riportato:

Le azioni di parte Aziendale sono:

1. ATIUAZIONE DELLEDISPOSIZIONI PERL'ACCESSO:

Le disposizioni per l'accesso sono quelle di cui all'Allegato B -- Disposizioni in merito all'accesso per le

prestazioni di screening oncologico di primo livello". Le fasi attuative sono le seguenti:

• definizione della rete dei punti di accesso con la segreteria di screening e predisposizione della

formazione del personale coinvolto;

• formazione del personale coinvolto;

• fase di transizione;

• fase di messa a regime;

• fase di completamento.

2. PROCEDUREACQUISIZIONE RISORSE DA PARTEDELLEAZIENDE SANITARIE EDOSPEDALIERE:

a. avvio in ciascuna Azienda delle procedure di gara, per come previste nella vigente normativa, perl'acquisizione di attrezzature/service carenti ed indicati nella colonna "Mancante" in ciascunascheda aziendale per ciascuna tipologia di screening e per le attività del Centro screening;

b. assegnazione definitiva ed esclusiva alle attività di screening del personale tecnico (ostetriche,tecnici di radiologia, tecnici di laboratorio, infermieri), nella misura di una unità ogni 1440 ore diattività riportata; in caso dell'impossibilità, accertata e certificata da parte del Direttore Generale,di assegnazione esclusiva all'attività di screening del personale di cui tratta si, è possibile l'utilizzodelle forme di incentivazione previste dai vigenti CCNNLL per l'effettuazione di un numero di oreannue necessario alla copertura dei target indicati nello stesso documento e fino all'espletamentodelle procedure di cui al punto successivo; il pagamento degli incentivi è rigorosamentecondizionato all'espletamento dell'attività oraria ed alla contestuale effettuazione del numero diprestazioni previste;

c. avvio, in caso di accertata ed assoluta carenza del personale di cui sopra per l'utilizzo esclusivo,delle procedure per l'assunzione di nuove unità di personale nei modi di legge, previa verificadelle disponibilità presso le altra aziende del territorio calabrese;

d. assegnazione definitiva ed esclusiva alle attività di screening del personale dirigente (medici,biologi), nella misura di una unità ogni 1520 ore di attività riportata; in caso dell'impossibilità,accertata e certificata da parte del Direttore Generale, di assegnazione esclusiva all'attività discreening del personale di cui tratta si, è possibile l'utilizzo delle forme di incentivazione previstedai vigenti CCNNLL per l'effettuazione di un numero di ore annue necessario alla copertura deitarget indicati nello stesso documento e fino all'espletamento delle procedure di cui al puntosuccessivo; il pagamento degli incentivi è rigorosamente condizionato all'espletamentodell'attività oraria ed alla contestuale effettuazione del numero di prestazioni previste;

e. avvio, in caso di accertata ed assoluta carenza del personale di cui sopra per l'utilizzo esclusivo,delle procedure per l'assunzione di nuove unità di personale nei modi di legge, previa verificadelle disponibilità presso le altra aziende del territorio calabrese;

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f. assegnazione del personale di segreteria indicato in maniera esclusiva per le necessità dei CentriScreening.

3. SOTTOSCRIZIONEACCORDI TRA AZIENDE SANITARIE EDOSPEDALIERE

Le fasi attuative sono le seguenti:

a. riunioni propedeutiche interaziendali (entro due mesi del programma)

b. sottoscrizione accordi (entro il terzo mese dall'awio del programma)

c. awio della fase di esecuzione prestazioni (entro sei mesi dall'awio del programma).

4. REDAZIONE DEI PROGETTIATTUATIVI PREVISTIPER L'UTILIZZO DELLE RISORSEDI CUI ALL'ART. 2 BIS DELDL 29.03.2004, N. 81, CONVERTITO CON LEGGEN. 138 DEL 26 MAGGIO 2004:

Le Aziende Sanitarie Provinciali dovranno fare pervenire entro 60 giorni dalla pubblicazione del presente attoappositi progetti che declinino nel proprio territorio lo svolgimento delle attività finanziate con le risorse di cuisopra e che sono:

a. In merito alla "sensibilizzazione e formazione dei professionisti e della società civile" attività di:

• formazione dei MMG

• re-training dei professionisti

• empowerment e partnership con le associazioni

b. in merito allo screening "colon-retto":

• predisposizione di un adeguato piano di formazione rivolto al personale sanitario interessato

• specifica campagna di informazione e sensibilizzazione della popolazione

c. in merito allo screening per il "cervico-carcinoma"

• attività tese al recupero delle "non reponders".

In progetti saranno valutati dalla competente struttura del Dipartimento entro 30 giorni dal ricevimentodell'atto deliberativo aziendale di approvazione e richiesta di ammissione al finanziamento, che contenga ildettaglio delle azioni, tempi e costi di realizzazione.

NB: LE AZIENDE SANITARIE DEVONO ATTIVARE COMUNQUE LE AZIONI DI CUI AL PRESENTE ATTO ESSENDOLE AmVITA' DI SCREENING PARTE INTEGRANTE DEI LIVELLI ESSENSIALI DI ASSISTENZA E PERTANTO GIA'FINANZIATE PER PARTE CORRENTE CON L'ASSEGNAZIONE ANNUALE DELLA QUOTA PARTE DI FSR SPETTANTE

NB: LE SOMME QUI ASSEGNATE PER INVESTIMENTO SONO EROGABILI SOLO AD AVVENUTARENDICONTAZIONE ACCOMPAGNATA DAL RAGGIUNGIMENTO DEL TARGET DI COPERTURA PREVISTO INCIASCUNA AZIENDA PERCIASCUNO SCREENING

NB: LE SOMME QUI ASSEGNATE PER ALTRE ATTIVITA' SONO EROGABILI SOLO AD AWENUTARENDICONTAZIONE DELLA SPECIFICA ATTIVITA' ACCOMPAGNATA DAL RAGGIUNGIMENTO DEL TARGET DICOPERTURAPREVISTOIN CIASCUNA AZIENDA PERCIASCUNO SCREENING

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ALLEGATO A- DCA n. ~O DEL O 4 61 U. 2015

5. RELAZIONETRIMESTRALESULLOSTATO DI ATTUAZIONE

Il Responsabili dei Centri screening ed i Direttori dei Dipartimenti cui afferiscono tutti i Servizi coinvolti hannol'obbligo di relazione sullo stato di avanzamento con periodicità trimestrale alla Direzione Generaledel!' Azienda.

Ciascun Commissario Straordinario / Direttore Generale relazionerà entro il mese successivo al competenteSettore del Dipartimento tutela della salute.

Le Azioni da svolgere a cura del Dipartimento tutela della salute sono:

1. Per il Settore n. 3 - Attività Territoriali - LEA:

a. Monitoraggio del programma con step di valutazione trimestrali;

b. Relazione alla Direzione Generale del Dipartimento tutela della salute entro il mese successivo.

2. Per il Settore n. 4 - SISR- Autorizzazioni e Accreditamento:

a. Monitoraggio del programma di implementazione software con step di valutazione trimestrali;

b. Relazione alla Direzione Generale del Dipartimento tutela della salute entro il mese successivo.

3. Direzione Generale del Dipartimento:

a. Relazione alla Struttura Commissariale entro 5 giorni dalla trasmissione degli atti da parte deicompetenti Settori.

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ALLEGATO B - DCA n. ~ O DEL O 4 61 U. 2015

DISPOSIZIONI PER L'ACCESSO ALLO SCREENING ONCOLOGICO DI PRIMO LIVELLO

I test di screening di primo livello attualmente adottati nei programmi calabresi di screeningper la prevenzione secondaria dei tumori femminili sono: mammografia bilaterale per lo screeningdel tumore della mammella; pap test per lo screening del tumore della cervice uterina.

Al fine di ottimizzare la funzionalità del servizio reso ai cittadini e perseguire l'obbiettivo diincremento dei livelli di copertura dello screening nella popolazione è necessario allargare lepossibilità di accesso alle prestazioni di cui sopra.

L'accesso alla prevenzione secondaria, nelle fasce di età coperte dallo screening, può avvenire:

1. con lettera di invito da parte del Centro Screening, con appuntamento automaticamenteprestabilito, ma eventualmente modificabile o da confermare.

2. senza lettera di invito: le assistite in fascia d'età bersaglio potranno accedere direttamenteallo screening, presso uno dei centri erogatori del primo livello, quando si trovino in unadelle seguenti condizioni:• test precedentemente effettuato nel programma di screening da un tempo uguale o

superiore all'intervallo raccomandato (2 anni per la mammografia e 3 anni per il Paptest);

• test mai effettuato in precedenza nel programma di screening;• test precedentemente effettuato con esito normale, in attesa di un nuovo invito, in

presenza di sintomi descritti in maniera dettagliata dal medico richiedente. Fatta salva lalibertà di scelta dell' assistita l'accesso allo screening è in questi casi preferibile rispettoall'altra attività ambulatoriale, per motivi di continuità assistenziale. I sintomi devonoessere descritti in modo inequivocabile, seguendo lo schema sotto riportato.

Sintomatologia mammaria 1. nodo mammario2. addensamento mammario3. ulcerazione cute4. ulcerazione capezzoloS. retrazione cute6. retrazione capezzolo

I 7. eczema del capezzolo8. ginecomastia

I 9. secrezione mammaria10. mastite11. trauma

I 12. controlli periodici oncologici13. categorie a rischio (rischio genetico, familiarità ecc.)

Sintomatologia pap test 1. Sospetta lesione squamosa intraepiteliale (SIL)2. Perdite vagina li ematiche, metrorragia,menometrorragia, stillicidio ematico, sanguinamento dindd, spotting in menopausa3. Probabile K utero (o tumore, o cancro, ocervicocarcinoma o adenocarcinoma, follow-up lesionipre-cancerose)4. !=ormazione polipoide del collo uterino

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ALLEGATO B - DCA n. ,:, O DEL O 4 61 U. 2015

S. Controllo pre trapianto6. HPV cervicovaginale o vulvare7. Condilomi, condilomatosi8. Pseudoerosione della portio (mosaico, ectopia,cervicite, erosione periorale)9. Altri Sintomi (solo con indicazione di urgenza)lO. controlli periodici oncologici (follow-up), compresocontrollo in (o per) pregressa neo pia sia11. Adozione, gravidanza12. Categorie a rischio (familiarità ecc.)

I MMG, gli specialisti convenzionati ed ospedalieri, i medici dei consultori familiari,possono comunque prescrivere dette prestazioni, ma solo se in presenza di un sospetto diagnosticoche dovrà essere indicato in modo inequivocabile,

Non è consentita la loro prescrizione con finalità di prevenzione secondaria dei tumorinelle fasce di età coperte dallo screening e non potranno essere accettate prescrizioni con dicituregeneriche come "controllo" o simili. Possono comunque essere prescritte alle persone infollow upclinico o in quelle a rischio di cancro ereditario, o alle persone per le quali l'esecuzione del test èprescritta dalla normativa vigente (procreazione medicalmente assistita, adozione di minore, ecc.)

La verifica dell'eleggibilità allo screening deve essere assicurata presso tutti i CUP e gliambulatori che effettuano accettazione diretta (autonomi dal CUP), tramite collegamento con ilsistema informativo degli screening oncologici. In fase di transizione, il personale dei CUP e degliambulatori non ancora collegati al gestionale degli screening si metterà in contatto con le segreteriedi screening che provvederanno a fornire un appuntamento nel centro erogatore di screening a sceltadell' assistita.

In fase di transizione e fintanto che le aziende non avranno portato lo screening a regime, nelcaso in cui il programma di screening non potesse garantire la prestazione di prevenzione entro 90gironi dalla richiesta, qualora l'assistita avesse diritto secondo i criteri di accesso sopra elencati,sarà consentito erogare la prestazione con impegnativa del medico e codice di esenzione ticket D02e D03, previa autorizzazione della segreteria di screening inviata tramite fax o e-mail al centroerogatore o consegnata direttamente all'assistita, utilizzando il modello allegato A

Al fine di consentire la corretta applicazione di quanto disposto si ritengono necessarie siauna più dettagliata informazione, sia il coinvolgimento di tutte le strutture ospedaliere e territoriali ein particolare:

• Direzioni sanitarie di azienda e di presidio• Assistenza territoriale• Distretti• Servizi di radiologia• Servizi di anatomia patologica• Assistenza di base e MMG• CUP• Consultori familiari• Specialisti ambulatoriali.

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ALLEGATO B - DCA n.~ O DEL O 4 61 U. 2015

Devono essere promosse all'interno di ogni Azienda Sanitaria iniziative di formazione afavore di tutti gli operatori coinvolti, compresi MMG e specialisti ambulatoriali e resa altresìdisponibile presso ogni ambulatorio, di medicina generale ed aziendale, un'apposita brochureinformativa circa le finalità di prevenzione secondaria del servizio reso e con le modalità di accessoallo screening (comprendente per ciascuna Azienda la descrizione: dei punti di erogazione, degliorari di apertura al pubblico, dei nominativi e dei recapiti dei responsabili).

3 REGIONE CALABRIA - DIPERTIMENTO TUTELA DELLA SALUTE E POLITICHE SANITARIE, f"a t'I

ALLEGATO B - DCA n. ::> O DEL O, 61 U. 2015

ALLEGATO A

Prot. del _

CENTROSCREENINGASP DI _

Per come disposto dal Decreto del Commissario ad Acta Del... .

Si richiede verifica relativamente al diritto della Sig.ra _

Natalo a il, _

Residentea _

ad effettuare:

[] Pap test

[] Mammografia

secondo le modalità previste nei programmi di screening.

Il personale del Centro erogatore (firma e timbro)

Il Centro Screening del!' ASP di a seguito di verifica, accertato che

la Signora sopra identificata ha diritto al test di screening e non potendo garantire in tempi brevi la

prestazione nel programma di screening, autorizza l'effettuazione della prestazione con impegnativa e

codice di esenzione D02 o D03.

Data

Firma e timbro del responsabile

o del personale di segreteria

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