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Comune di Padova REGOLAMENTO PER L’INSEDIAMENTO DELLE ATTIVITÀ DI SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE 2015 - 2017 Approvato con deliberazione consiliare n. 25 del 2 aprile 2015

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Comune di Padova

REGOLAMENTOPER L’INSEDIAMENTO DELLE

ATTIVITÀ DI SOMMINISTRAZIONEDI ALIMENTI E BEVANDE

2015 - 2017

Approvato con deliberazione consiliare n. 25 del 2 aprile 2015

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INDICE

CAPO I - CRITERI DI PROGRAMMAZIONE................. .................................................................3

Art. 1 - Oggetto ................................... ...............................................................................3

Art. 2 - Obiettivi della programmazione ............ ...............................................................3

Art. 3 - Zonizzazione.............................. ............................................................................3

Art. 4 - Nuove aperture e trasferimenti di esercizi ..........................................................3

Art. 5 – Circoli................................... .................................................................................4

Art. 6 - Attività di somministrazione di alimenti e bevande non soggette allaprogrammazione ..................................... ..........................................................................4

Art. 7 - Attività stagionali ....................... ...........................................................................4

Art. 8 - Attività temporanee....................... ........................................................................5

Art. 9 - Caratteristiche urbanistiche, edilizie ed ambientali per l’attivazione di esercizidi somministrazione................................ ..........................................................................5

CAPO II ..........................................................................................................................................6

Art. 10 – Patente a punti .......................... .........................................................................6

Art. 11 – Impatto acustico......................... ........................................................................7

Art. 12 – Orario ................................... ...............................................................................7

Art. 13 - Aree esterne riservate alla somministrazi one................................................ ...8

Art. 14 – Somministrazione e vendita di bevande alc oliche...........................................8

Art. 15 - Somministrazione non assistita........... ..............................................................9

Art. 16 – Assistenza alla clientela ................ ..................................................................10

CAPO III - NORME PROCEDURALI....................... .....................................................................10

Art. 17 - Domande per il rilascio di autorizzazioni alla somministrazione e scia pernuove attività. ................................... ..............................................................................10

Art.18 – Procedura di nuova apertura e trasferiment odi sede. ....................................11

Art. 19 - Variazione della superficie di somminist razione ...........................................1 1

Art.20 – Subingresso ............................... .......................................................................12

Art. 21 - Attività di somministrazione di alimenti e bevande non soggette allaprogrammazione. .................................... ........................................................................12

Art. 22 – Attività temporanee...................... ....................................................................13

Art. 23 - Decadenza, sospensione e revoca .......... ........................................................13

Art. 24 - Sanzioni ................................. ............................................................................14

Art. 25 - Durata ................................... .............................................................................14

ALLEGATI:

Planimetria Zona 1 e Zona 2

Disciplinare “Padova città vivibile”

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CAPO ICRITERI DI PROGRAMMAZIONE

Art. 1 - Oggetto

Il presente provvedimento disciplina l’insediamento di attività di somministrazione di alimenti ebevande, stabilendo i criteri ed i parametri di programmazione e le relative norme procedurali, inattuazione del D. Lgs n. 59 del 26.03.2010, del D. Lgs n. 147 del 6.08.2012, della LeggeRegionale Veneto n. 29 del 21.09.2007, del D.P.R. 160 del 7.09.2010, della L. 241 del 7.08.1990,della L. 214 del 22.12.2011.

Art. 2 - Obiettivi della programmazione

1. La presente programmazione fa propri gli obiettivi indicati dalla normativa statale di cuiall’art. 64 del D. Lgs. n. 59/2010, di attuazione della direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nelmercato interno, come integrato e corretto D. Lgs. n. 147/2012 e indicati dall’art. 31 dellaLegge 214/2011 per la liberalizzazione di apertura di nuovi esercizi commerciali, favorendo losviluppo e l'innovazione della rete comunale degli esercizi di somministrazione di alimenti ebevande in armonia con le altre attività economiche e provvedendo alla tutela del cittadino edel consumatore in relazione alla qualità del servizio.

2. La libertà di stabilimento e la libertà di apertura di nuovi esercizi commerciali sul territorio nonè soggetta a divieti o limitazioni salvo quelli legati alla sostenibilità ambientale, compresol’ambiente urbano, alla sostenibilità sociale e alla viabilità, alla tutela della salute, dei lavoratorie dei beni culturali.

Art. 3 - Zonizzazione

1. Ai fini del perseguimento degli obiettivi indicati nel precedente articolo, il territorio comunale èstato ripartito in due zone, in base al criterio della sostenibilità posto all’art. 31 della L.214/2011

ZONA 1 - CENTRO STORICOZONA 2 - TUTTA LA PARTE RESTANTE DEL TERRITORIO COMUNALE

2. La perimetrazione delle zone è quella risultante nella planimetria allegata al presenteregolamento.

3. Qualora una via delimiti il perimetro di due diverse zone, entrambi i lati della stessa sono daconsiderare rientranti nella zona con previsioni più restrittive.

4. Qualora un pubblico esercizio abbia accesso da diverse vie, comprese in diverse zone, siritiene rientrante nella zona con previsioni più restrittive.

Art. 4 - Nuove aperture e trasferimenti di esercizi

1. L'apertura di nuovi pubblici esercizi o il loro trasferimento non sono soggetti a parametrinumerici o contingenti in tutto il territorio comunale tranne che nella zona 1; in tale zona, perla durata del presente regolamento, sono ammessi solo i trasferimenti. La Giunta Comunale, afronte di specifiche richieste, accompagnate da un progetto gestionale finalizzato allariqualificazione dell'area, potrà consentire l'apertura di nuove attività in aree degradatericadenti in zona 1.

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2. Devono comunque essere rispettate le vigenti norme urbanistiche ed edilizie, quelle relativeall'inquinamento acustico nonché quelle previste dal presente regolamento agli articoli 9 e 11.

Art. 5 – Circoli

1. Le associazioni e i circoli privati, per poter svolgere direttamente attività di somministrazione dialimenti e bevande a favore dei rispettivi associati presso la sede ove sono svolte le attivitàistituzionali, devono osservare le prescrizioni del presente Regolamento ad essi applicabili,con particolare riferimento ai parcheggi (art. 9) e alla normativa sull'impatto acustico.

2. Dovrà essere garantito il rispetto dei parametri richiesti dalla L. n. 13 del 9.1.1989 e dalDecreto del Ministero LL.PP. 14.6.1989 n. 236 per l'eliminazione delle barriere architettoniche,in particolare per quanto riguarda l'accesso e la fruibilità dei servizi igienici, tra i quali almenouno dovrà essere attrezzato per i disabili.

3. Dovrà essere osservata la normativa in materia di sorvegliabilità prevista dal D.M. n. 564del 17.12.1992.

4. Qualora, a seguito di verifiche degli organi competenti, il circolo o l'associazione risultino averperso la natura di ente non commerciale, come definita dal combinato disposto degli artt. 148-149-150 del D.P.R. 22.12.1986 n. 917, anche per essere ripetutamente incorsi nelle fattispeciedi cui all’art. 2 co. 5 della L.R.V. n. 29 del 21.9.2007, per continuare l'attività disomministrazione dovranno dotarsi dell’autorizzazione di cui all'art. 8 della L.R. Veneto n.29/2007, soggetta alla valutazione di cui al precedente articolo.

Art. 6 - Attività di somministrazione di alimenti e bevande non soggette allaprogrammazione

1. L’apertura di attività di somministrazione di alimenti e bevande è consentita in deroga aiparametri di programmazione ed è soggetta a segnalazione di inizio attività (s.c.i.a.), ai sensidell’articolo 19 della L. n. 241 del 7.8.1990, qualora esercitata nei:- centri commerciali e grandi strutture di vendita;- locali dove è prevalente l’attività di intrattenimento e svago (quali discoteche, sale giochi,

ecc….) per i quali sia stata rilasciata la licenza prevista dal T.U.L.P.S.;- complessi sportivi o ricreativi, quali impianti sportivi, piscine, oratori, biblioteche, musei,

parchi, ecc.;- strutture sanitarie quali ospedali, case di cura, poliambulatori, case di riposo, ecc.- stazioni di mezzi di trasporto pubblico;- mercati all’ingrosso, strutture fieristiche, ecc;- scuole, mense, spacci, ecc;- altre attività di somministrazione al domicilio del consumatore

2. L'esercizio di somministrazione di alimenti e bevande è vincolato al collegamento logisticofunzionale con l’attività principale della quale deve essere accessorio; non è pertantotrasferibile in altra sede se non congiuntamente all'attività principale e deve rispettare gliorari di funzionamento della medesima.

Art. 7 - Attività stagionali

1. L’attività di somministrazione di alimenti e bevande in forma stagionale è soggetta adautorizzazione se è realizzata in zone vincolate, e a s.c.i.a. se realizzata in altra zonasecondo le procedure di cui al successivo art. 17.

2. Le attività di somministrazione inserite all’interno di manifestazioni con la partecipazione delComune sono soggette a presentazione di s.c.i.a. indipendentemente dalla zona.

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3. Le attività stagionali possono essere svolte per uno o più periodi complessivamente noninferiori a novanta giorni e non superiori a duecentosettanta per ciascun anno solare.

Art. 8 - Attività temporanee

1. In occasione di sagre, fiere, manifestazioni religiose, tradizionali e culturali e di altri eventistraordinari organizzati da soggetti pubblici o privati, su area pubblica o privata, può esseresvolta attività di somministrazione di alimenti e bevande della durata massima di 30 giorniprevia s.c.i.a.

2. Salvo deroghe, l’attività temporanea non potrà essere effettuata dallo stesso soggetto per piùdi 4 volte all’anno con una pausa di almeno 30 giorni tra l’una e l’altra.

3. Tale attività di somministrazione ha carattere complementare all’evento. Il soggetto cheesercita direttamente l'attività di somministrazione di alimenti e bevande nell’ambito di unamanifestazione temporanea deve essere in possesso dei requisiti morali previsti dall’art. 71del D. Lgs. n. 59 del 26.11.2010 e della documentazione sanitaria.

Art. 9 - Caratteristiche urbanistiche, edilizie ed ambientali per l’attivazione di esercizi disomministrazione

1. Per rendere concreto il perseguimento del fondamentale obiettivo della sostenibilitàambientale, ogni nuovo esercizio di somministrazione che verrà attivato sul territoriocomunale, compresi quelli nei circoli o accessori ad altra attività dovrà possedere, oltre alleprescrizioni contenute nel Regolamento Edilizio, le seguenti caratteristiche:- gli esercizi ubicati su tutto il territorio comunale dovranno avere una superficie

complessiva minima di mq. 40.- gli esercizi ubicati all'esterno del centro storico che abbiano una superficie fruibile dal

pubblico superiore a 150 mq devono disporre di una dotazione di parcheggi destinati allasosta dei clienti, ubicati nelle adiacenze dell'esercizio od in area funzionalmente collegata,in misura minima di 4 mq. per ogni 10 mq. di superficie fruibile; nel caso di trasferimento diuna attività dalla zona 1 alla zona 2 la dotazione minima di parcheggio è richiesta nellamisura di 2 mq per ogni 10 mq di superficie fruibile;

- i locali nei quali è prevalente l'intrattenimento e gli esercizi di somministrazione ubicatiall'esterno del centro storico che abbiano una superficie fruibile dal pubblico superiore a500 mq. dovranno presentare la documentazione relativa all'impatto sulla viabilità dell'areainteressata all'intervento, la valutazione del traffico indotto dalla nuova attività e lavalutazione della capacità del suo assorbimento.

Dovranno essere garantiti:- il rispetto dei parametri previsti dalla L. n. 13 del 9.1.1989 e dal Decreto del Ministero LL.

PP. n. 236 del 14.6.1989 per l'eliminazione delle barriere architettoniche, in particolare perquanto riguarda l'accesso e la fruibilità dei servizi igienici, tra i quali almeno uno dovràessere attrezzato per i disabili.

- il rispetto dei parametri previsti dal Decreto del Ministero dell’Interno n. 564 del 17.12.1992in materia di sorvegliabilità dei locali adibiti alla somministrazione di alimenti e bevande.

2. Tali prescrizioni, oltre che in caso di nuova apertura, valgono anche in caso di trasferimentodell’esercizio sia nella medesima che in diversa zona; si applicano altresì in caso diampliamento della superficie di somministrazione qualora con lo stesso si superino i 150 mq disuperficie fruibile dal pubblico.

3. Ai fini del presente articolo, per “superficie fruibile” si intende lo spazio in qualunque mododestinato alla clientela, quale l’area di somministrazione (art. 3 lett. d) L.R.V. n. 29/07),compresa l'area retro-bancone, l’area destinata ad intrattenimento, l’area nella quale sonoallocati apparecchi da gioco. L’area esterna di somministrazione, compresa l’area pubblica

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oggetto di concessione di plateatico, sarà conteggiata qualora non sia autorizzata solo in viastagionale nei limiti massimi di cui all’art. 12 della L.R.V. n. 29/07.

4. L'insediamento di attività commerciali o artigianali comportanti la trasformazione di alimentimediante cottura è consentita esclusivamente in locali dotati di condotto di aspirazione deivapori e delle esalazioni prolungato oltre la linea di gronda, anche se l'impresa alimentare siadotata di sistemi di cottura ad irraggiamento, nel rispetto di quanto previsto dal RegolamentoEdilizio, ad eccezione dei casi in cui vengano utilizzati tostapane, forni elettrici o a microondeed altre attrezzature per il semplice rinvenimento e/o riscaldamento di alimenti pronti.

CAPO II

Art. 10 – Patente a punti

1. Al fine di favorire la libertà di iniziativa economica tutelando al contempo la sostenibilitàambientale e sociale, viene introdotto l'allegato disciplinare denominato “Progetto per Padovavivibile”, che costituisce parte integrante del presente Regolamento e che si intendeapplicabile alle attività di somministrazione di alimenti e bevande, anche accessorie, ubicatenella zona 1. Il citato disciplinare si applica altresì agli esercizi commerciali/artigianali delsettore alimentare che per tipologia di servizio comportino l'insorgere di problematiche didisturbo e/o degrado, ubicati nella medesima zona 1.

2. Il citato disciplinare introduce in via sperimentale il sistema della “patente a punti”. Decorso unanno l'Amministrazione Comunale si riserva di valutare l'introduzione di modifiche ointegrazioni a seguito del monitoraggio effettuato in collaborazione con le Associazioni dicategoria.

3. Analogamente a quanto previsto per la patente di guida, la patente a punti prevede una basedi partenza pari a venti punti assegnati alla singola attività.

4. Qualora siano accertate contemporaneamente più violazioni, possono essere decurtati unmassimo di 15 punti.

5. L'assenza di violazioni accertate nell'arco di un anno solare produrrà un accredito di cinquepunti fino al raggiungimento massimo di 30 punti; ai fini del calcolo, non saranno consideratiperiodi inferiori all'anno.

6. L’Amministrazione individuerà misure premiali consistenti in agevolazioni tariffarie o fiscali dipropria competenza in favore dei titolari che abbiano raggiunto tale massimo punteggio.

7. Le violazioni individuate nel citato disciplinare comportano l'applicazione della sanzione nelleseguenti modalità:a) Per la prima sanzione nell'anno solare è prevista l'applicazione della sanzione pecuniaria

prevista.b) Per la seconda sanzione nell'anno solare è prevista applicazione della sanzione pecuniaria

prevista, decurtazione dei punti e adozione delle misure previste nella relativa tabella,dimezzando il numero di giorni previsti.

c) Dalla terza sanzione nell'anno solare è prevista applicazione della sanzione pecuniariaprevista, decurtazione dei punti e adozione delle misure previste nella relativa tabella.

8. Qualora il presente Regolamento preveda la misura della sospensione dell’OSAP, e la duratadi tale misura si protragga oltre la scadenza della concessione in atto, nel provvedimentosuccessivo di rinnovo OSAP verrà applicato il residuo periodo di sospensione a partire dalprimo giorno di validità della concessione.

9. Le attività delle tipologie di esercizio indicate al comma 1, ed ubicate nella zona 2, possonofacoltativamente aderire al progetto.

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Art. 11 – Impatto acustico

1. Al fine di garantire il diritto alla quiete dei cittadini, si stabilisce che ogni attività disomministrazione indicata nei precedenti articoli, e anche nel caso di subingresso, deverispettare la disciplina vigente delle attività rumorose.

2. L'esercente che nel corso dell'attività utilizzi fonti sonore ha l'obbligo di presentare al SUAP ladocumentazione di impatto acustico e di integrarla quando sia richiesto dal competente ufficio.

3. La mancata presentazione nel termine concesso della documentazione di impatto acustico e/odelle integrazioni richieste dal competente ufficio e/o la mancata trasmissione degli esiti delmonitoraggio acustico richiesto dal medesimo, comporta l'obbligo di osservareinderogabilmente l’orario di chiusura alle ore 22.00

4. L'attività musicale deve essere svolta con le strumentazioni e le modalità dichiarate nelladocumentazione acustica; deve inoltre essere svolta in modo tale da evitare che rumori esuoni siano percepibili dall'esterno dalle ore 22.00 alle ore 8.00.

5. A parziale modifica dell'art.35, comma 1 lett. d) del vigente Regolamento per la disciplina delleattività rumorose, anche qualora la documentazione di impatto acustico non preveda lapossibilità di attività musicale, è comunque possibile l'effettuazione di piccoli intrattenimentimusicali all'interno dei pubblici esercizi e dei circoli privati, la quale dovrà essere comunicata alSUAP almeno sette giorni prima della data prevista per l’evento (o della data prevista per ilprimo di una serie di eventi) utilizzando l'apposita modulistica disponibile sul sito. Saràconsentita l'effettuazione di massimo quindici intrattenimenti musicali nell'anno solare chedovranno terminare entro le ore 24.00, senza utilizzo di strumenti amplificati. Qualora sianoaccertate problematiche di disturbo potrà essere impedita l'effettuazione di ulterioriintrattenimenti, in ogni caso entro il limite suindicato.

6. Compatibilmente con le iniziative promosse dall'amministrazione comunale, sono consentitiintrattenimenti musicali all'esterno dei locali, nel rispetto del Regolamento comunale per ladisciplina delle attività rumorose.

7. La mancata presentazione della documentazione di cui al comma 3 comporta l'applicazionedella sanzione prevista dal Regolamento per la disciplina delle attività rumorose.La violazione alle disposizioni contenute nei commi 4 e 5 del presente articolo comporta ilpagamento della sanzione amministrativa pecuniaria in misura ridotta di euro 250,00 ladecurtazione di 5 punti, la sospensione dell'utilizzo delle sorgenti sonore per 30 giorni e lasospensione OSAP per 30 giorni o, in mancanza di concessione OSAP, la riduzione dell'orariodi 2 ore e comunque entro le ore 22.00 per giorni 30.

Art. 12 – Orario

1. Gli orari degli esercizi di cui al comma 1 dell’art.10 del presente Regolamento e dei distributoriautomatici del settore alimentare saranno stabiliti con apposita ordinanza. Possono esseredeterminati orari differenziati ai sensi dell’art. 20 della L.R.V. n. 29/07, al fine di garantire lefinalità indicate all’ultimo comma dell’art. 2 del presente Regolamento secondo le previsionidell’art. 31 co. 2 della L. 214 del 22.12.2011, quali la tutela della quiete, della salute,dell’ambiente, dei beni culturali.

2. Per chiusura dell'esercizio si intende la cessazione di ogni attività di somministrazione agliavventori, il conseguente allontanamento della clientela presente e la chiusura delle porte diaccesso, ferma restando la possibilità di effettuare le operazioni di pulizia e quelle per lachiusura dell'attività.

3. I titolari degli esercizi hanno l'obbligo di comunicare preventivamente al Comune l'orarioadottato, che può anche essere differenziato per giorni della settimana e per periodi dell'anno,

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e di renderlo noto al pubblico con l'esposizione di un apposito cartello ben visibile anchedall'esterno durante l'orario di apertura.

4. Il mancato rispetto dell'orario di chiusura, comunicato al SUAP o determinato con appositoprovvedimento, comporta l'applicazione della sanzione prevista dal LR 29/2007 e s.m., ladecurtazione di 7 punti e la sospensione OSAP per giorni 10 o, in mancanza di concessioneOSAP, la riduzione dell'orario di 2 ore e comunque entro le ore 22.00 per giorni 10.

5. Il mancato sgombero dei locali all'orario di chiusura comporta l'applicazione della sanzioneprevista dall'art.186 del Regolamento di Esecuzione del Testo Unico delle Leggi di PubblicaSicurezza, la decurtazione di 5 punti e la sospensione OSAP per giorni 10 o, in mancanza diconcessione OSAP, la riduzione dell'orario di 2 ore e comunque entro le ore 22.00 per giorni10.

Art. 13 - Aree esterne riservate alla somministrazi one

1. L’attività di somministrazione di alimenti e bevande nelle aree esterne private può esseresvolta, previa presentazione della s.c.i.a. ai sensi dell’art. 17 del presente Regolamento,purché si rispettino le norme igienico-sanitarie, non venga arrecato disturbo alla quietepubblica, non si verifichino problemi di ordine e di sicurezza.

2. La somministrazione su area pubblica o di uso pubblico è soggetta a concessione rilasciatadal Comune. Il rinnovo della concessione è subordinato alla verifica del pagamento allaAmministrazione Comunale degli oneri connessi.

3. L’occupazione dell’area deve essere svolta nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, delCodice della Strada e senza pregiudizio per la quiete e la sicurezza pubblica.

4. L'area deve essere mantenuta costantemente pulita e dotata di contenitori per i rifiuti in misurae numero adeguati alle dimensioni del locale e all'affluenza della clientela.

5. L’accertato disturbo della quiete pubblica costituisce motivo di revoca della concessione dioccupazione di area pubblica o del titolo a somministrare su area esterna privata.

6. La superficie esterna autorizzata può essere utilizzata soltanto ai fini della somministrazione.

7. In centro storico a tutela del decoro estetico di un ambito di particolare interesse storico eartistico, gli arredi destinati alle aree esterne devono essere conformi alle tipologie prescrittedall’Amministrazione o comunque essere espressamente autorizzati.

8. La violazione alle disposizioni contenute nel comma 4 del presente articolo comporta ilpagamento della sanzione amministrativa pecuniaria in misura ridotta di euro 250,00 ladecurtazione di 3 punti e la sospensione OSAP per giorni 7 o, in mancanza di concessioneOSAP, la riduzione dell'orario di 2 ore e comunque entro le ore 22.00 per giorni 7.

Art. 14 – Somministrazione e vendita di bevande alc oliche

1. La somministrazione e la vendita di bevande alcoliche devono essere svolte nel rispetto dellenormative vigenti.

2. I bicchieri di plastica eventualmente utilizzati per la somministrazione di bevande dovrannoriportare il logo del locale.La violazione del presente comma comporta l'applicazione della sanzione amministrativapecuniaria di euro 250,00.

3. E' vietata la vendita per asporto di bevande alcoliche in bottiglie di vetro aperte e pronte alconsumo.La violazione del presente comma comporta l'applicazione della sanzione amministrativapecuniaria di euro 250,00, la decurtazione di 10 punti e la sospensione della concessione

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OSAP per 10 gg o, in mancanza di concessione OSAP, la riduzione dell'orario di 2 ore ecomunque entro le ore 22.00 per giorni 10.

4. Sono vietati:a) la pubblicizzazione e le offerte di bevande alcoliche che, attraverso vendite promozionali,

inducano il consumo reiterato di alcolici (es. somministrazione di “shot” - porzioni ridotte dibevande alcoliche, che ne incoraggiano il consumo ulteriore)

b) iniziative finalizzate al consumo di alcol condivise tra diversi locali, quali i c.d. “alcool tour”turistici.

La violazione alle disposizioni contenute nel comma 4 lettera a) e b) del presente articolocomporta il pagamento della sanzione amministrativa pecuniaria di euro 500,00, ladecurtazione di 15 punti e la sospensione della concessione OSAP per 30 gg o, in mancanzadi concessione OSAP, la riduzione dell'orario di 2 ore e comunque entro le ore 22.00 per giorni30.

5. E' vietato somministrare alcolici a persona in manifesto stato di ebbrezza.La violazione del presente comma comporta l'applicazione della sanzione prevista dallanormativa vigente, la decurtazione di 15 punti e la sospensione della concessione OSAP per30 gg o, in mancanza di concessione OSAP, la riduzione dell'orario di 2 ore e comunque entrole ore 22.00 per giorni 30

6. E' vietata la vendita per asporto, somministrazione o cessione a qualsiasi titolo di bevandecontenenti sostanze alcoliche anche in quantità limitata, a persone di età inferiore ad anni 18.La violazione del presente comma comporta l'applicazione della sanzione prevista dallanormativa vigente, la decurtazione di 15 punti e la sospensione della concessione OSAP per30 gg o, in mancanza di concessione OSAP, la riduzione dell'orario di 2 ore e comunque entrole ore 22.00 per giorni 30.

7. Sono vietate la somministrazione o cessione a qualsiasi titolo, per conto ed in favore dei minoridi anni 18, di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione ai fini della loro consumazione o dellamera detenzione.La violazione del presente comma comporta l'applicazione della sanzione prevista dallanormativa vigente, la decurtazione di 15 punti e la sospensione della concessione OSAP per30 gg o, in mancanza di concessione OSAP, la riduzione dell'orario di 2 ore e comunque entrole ore 22.00 per giorni 30.

Art. 15 - Somministrazione non assistita

1. L'esercizio della attività di somministrazione non assistita è soggetto a previa comunicazione(s.c.i.a.) al SUAP.

2. Negli esercizi di vicinato abilitati alla vendita di prodotti alimentari, che abbiano provveduto apresentare la comunicazione di cui al comma 1, è consentito il consumo immediato sulposto di prodotti di gastronomia; è altresì consentito il consumo sul posto di bevandenon alcoliche.

3. Negli esercizi di vicinato di cui al comma 2 e nei panifici è consentita la dotazione di soli pianid’appoggio di dimensioni congrue all'ampiezza e alla capacità ricettiva dei locali, nonché lafornitura di stoviglie e posate a perdere. L'area dedicata alla somministrazione non assistitadeve comunque risultare inferiore rispetto a quella dell'attività di vendita, che rimane l'attivitàprincipale: non è consentito pertanto adibire sale per la sola somministrazione.

4. Ai fini dell’esercizio dell'attività di somministrazione non assistita è necessario il possesso deirequisiti professionali.

5. La somministrazione non assistita non è consentita alle attività artigianali di produzione dialimenti.

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6. Il mancato rispetto delle disposizioni contenute nel presente articolo comportano l'applicazionedelle sanzioni previste dalla L.R.V. 29/2007 e s.m., la decurtazione di 10 punti e la riduzionedell'orario di due ore, e comunque entro le ore 22,00 per giorni 30.

Art. 16 – Assistenza alla clientela

1. In caso di assembramenti di clienti all'esterno del locale e/o problematiche di disturbo, ciascunesercizio deve individuare, a decorrere dalle ore 21.00, personale addetto all’assistenza allaclientela che dovrà essere identificabile.

2. Il servizio dovrà essere garantito anche oltre l'orario di chiusura al fine di evitare stazionamentimolesti, provvedendo eventualmente a segnalare particolari criticità alla Polizia Locale o alleForze dell'Ordine, laddove la situazione, controllata preventivamente con le modalità di seguitodescritte, non cessi o rischi di degenerare in situazioni di pericolo.

3. Le funzioni di “addetto all’assistenza della clientela” possono essere svolte da personaleincaricato dall’esercente o dall’esercente stesso, purchè sia garantito un adeguato servizio.

4. L’esercente è tenuto a fornire a tale personale le necessarie direttive in ordine ai compiti dasvolgere, con particolare riguardo all’area esterna, ove l’esercente stesso ha minore raggio disorveglianza.

5. Il servizio di assistenza potrà essere svolto anche in forma associata con altri esercizi limitrofi,garantendone comunque l’adeguatezza in relazione all’afflusso di clienti.

6. Il personale addetto all’assistenza è chiamato a svolgere funzioni di indirizzo, osservazione esensibilizzazione della clientela, in particolare dovrà:- invitare gli avventori a rispettare le regole della civile convivenza al fine di evitare

schiamazzi, assembramenti, intralcio alla circolazione sia veicolare che pedonale e lordurain genere;

- segnalare all’esercente e/o al personale addetto alla somministrazione persone in evidentestato di ebbrezza o apparentemente minore di età, affinchè possa essere rifiutata lasomministrazione di bevande alcoliche secondo la normativa vigente;

- sorvegliare sul corretto deposito dei rifiuti negli appositi contenitori e provvedere alla puliziadell'area limitrofa all'esercizio;

- segnalare particolari criticità alla Polizia Locale riscontrate a seguito dell'attività diosservazione.

7. Il servizio di assistenza alla clientela, all’esterno del locale, potrà essere sospeso in caso diassenza di assembramenti di persone.

8. La violazione del presente articolo comporta l'applicazione della sanzione pecuniaria di euro250,00, la decurtazione di 10 punti e la sospensione della concessione OSAP per 30 gg o, inmancanza di concessione OSAP, la riduzione dell'orario di 2 ore e comunque entro le ore22.00 per giorni 30.

CAPO IIINORME PROCEDURALI

Art. 17 - Domande per il rilascio di autorizzazioni alla somministrazione e SCIA per nuoveattività.

Le domande e le s.c.i.a. per l’apertura al pubblico di esercizi di somministrazione di alimenti ebevande devono essere redatte sull’apposita modulistica predisposta dal Comune di Padova edevono essere inoltrate esclusivamente in via telematica al SUAP, Sportello Unico delle AttivitàProduttive.

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Art.18 – Procedura per:- nuova apertura;- trasferimento all’interno della medesima zona e da zona 1 a zona 2.

1. E’ soggetta a domanda l’apertura di un nuovo esercizio in zona 1.

2. Sono soggetti a scia:- l’apertura di un nuovo esercizio di somministrazione in zona 2;- il trasferimento dalla zona 1 alla zona 2.Alla scia dovranno essere allegati:a) dichiarazione attestante il possesso dei requisiti morali e professionali come previsto dalla

vigente normativa;b) planimetria in scala 1:100 o 1:50, con l’indicazione della destinazione di ciascun vano,

della superficie, della cubatura, dell’altezza e del lay-out delle attrezzature presenti;c) relazione tecnica che dimostri la rispondenza dei locali alle norme di cui al precedente art.

9 in ordine al rispetto della misura della superficie minima, alla eliminazione delle barrierearchitettoniche e alla sorvegliabilità.

d) Notifica dell’attività al Dipartimento di Prevenzione dell’ULSS competente per territorio(MOD. B1)

e) indicazione dell’orario di esercizio accompagnata dalla documentazione prevista dallanormativa in materia nei casi di cui all’art. 11 del presente Regolamento;

f) planimetria ove siano individuati i parcheggi destinati alla clientela nei casi previsti dall'art.9 co. 1 del presente Regolamento;

g) valutazione dell'impatto sulla viabilità nei casi previsti dall'art. 9 co. 1 del presenteRegolamento;

h) copia del permesso di soggiorno, unitamente a copia del documento di identità personale,per i cittadini di Stati non appartenenti all'Unione Europea.

Art. 19 - Variazione della superficie di somminist razione

1. E’ soggetto a s.c.i.a. l’ampliamento o la riduzione di superficie dei locali.

2. L'ampliamento della superficie dei locali nei quali si esercita la somministrazione di alimenti ebevande è subordinato al rispetto delle norme edilizie, urbanistiche, igienico-sanitarie e aquelle relative alla destinazione d’uso.

3. Alla comunicazione devono essere allegati:a) planimetria in scala 1:100 o 1:50, con l’indicazione della destinazione di ciascun vano,

della superficie, della cubatura, dell’altezza e del lay-out delle attrezzature presenti;b) relazione tecnica che dimostri la rispondenza dei locali alle norme di cui al precedente art.

9 in ordine al rispetto della misura della superficie minima, alla eliminazione delle barrierearchitettoniche e alla sorvegliabilità.

c) Notifica della variazione attività al Dipartimento di Prevenzione dell’ULSS competente perterritorio (MOD. B2)

d) indicazione dell’orario dell'esercizio accompagnata dalla documentazione prevista dallanormativa in materia, nei casi di cui all’art. 11 del presente Regolamento;

e) planimetria ove siano individuati i parcheggi destinati alla clientela nei casi previsti dall'art.9 co. 1 del presente Regolamento;

f) valutazione dell'impatto sulla viabilità nei casi previsti dall'art. 9 co. 1 del presenteRegolamento;

g) copia del permesso di soggiorno, unitamente a copia del documento di identità personale,per i cittadini di Stati non appartenenti all'Unione Europea.

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Art.20 – Subingresso

1. La disciplina relativa al subingresso è formulata dall’art. 15 della L. Regione Veneto n. 29 del21.9.2007.

2. Il subentrante può iniziare l’attività a condizione che:a) sussista un titolo idoneo per il trasferimento della gestione dell’azienda;b) sia in possesso dei requisiti morali e professionali come previsto dalla vigente normativa.

3. Alla s.c.i.a. dovranno essere allegati:a) dichiarazione del titolare - o del legale rappresentante della società e dei soggetti indicati

all’art. 85 del DLgs. 159/2011 per le rispettive forme sociali - attestante il possesso deirequisiti morali;

b) dichiarazione del possessore del requisito professionale, unitamente a copia attestante ilconferimento del titolo, con riferimento al titolare o al preposto, nel caso di impresaindividuale; al legale rappresentante o al preposto, nel caso di società, come previsto dallanormativa vigente;

c) planimetria in scala 1:100 o 1:50, con l’indicazione della destinazione di ciascun vano,della superficie, della cubatura, dell’altezza e del lay-out delle attrezzature presenti;

d) relazione tecnica che dimostri la rispondenza dei locali alle norme di cui al precedente art.9 in ordine al rispetto della misura della superficie minima, alla eliminazione delle barrierearchitettoniche e alla sorvegliabilità.

e) copia del permesso di soggiorno per i cittadini di Stati non appartenenti all'UnioneEuropea;

f) Notifica variazione dell’attività al Dipartimento di Prevenzione dell’ULSS competente perterritorio (MOD. B2)

g) indicazione dell’orario di esercizio, accompagnata dalla documentazione di impattoacustico, redatta secondo le modalità previste dalla normativa in materia, nei casi di cuiall’art. 11, salvo che la stessa non sia già stata presentata nel corso di gestioni precedentie si dichiari che non sono state apportate modifiche all’orario, agli impianti, alle strutture edall’organizzazione del servizio suscettibili di incidere sulle emissioni rumorose;

4. Il subentrante, producendo espressa dichiarazione, può omettere l’allegazione delladocumentazione di cui alla precedenti lettere c) e d) se essa sia stata già prodottadall’esercente precedente e non siano avvenute modificazioni ai locali, alle attrezzature ed allasuperficie di somministrazione.

Art. 21 - Attività di somministrazione di alimenti e bevande non soggette allaprogrammazione.

1. L'apertura delle attività di somministrazione di cui all'art. 6 del presente Regolamento èsoggetta alla presentazione di una segnalazione certificata di inizio attività - s.c.i.a ai sensidell'art. 19 della L. n. 241 del 7.8.1990 e s.m. .

2. Alla scia, che deve essere redatta sull’apposita modulistica predisposta dal Comune, devonoessere allegati:a) dichiarazione attestante il possesso dei requisiti morali e professionali come previsto dalla

vigente normativa ( D. Lgs n. 59/2010 e s.m.) ;b) planimetria dei locali in scala 1:100 o 1:50, con l’indicazione della destinazione di ciascun

vano, della superficie, della cubatura, dell’altezza e del lay-out delle attrezzature presenti;c) relazione tecnica che dimostri la rispondenza dei locali alle norme di cui al precedente art.

9 in ordine al rispetto della misura della superficie minima, alla eliminazione delle barrierearchitettoniche e alla sorvegliabilità.

d) Notifica dell’attività al Dipartimento di Prevenzione dell’ULSS competente per territorio(MOD. B1)

e) planimetria ove siano individuati i parcheggi destinati alla clientela nei casi previsti dall'art.9 co. 1 del presente Regolamento;

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f) valutazione dell'impatto sulla viabilità nei casi previsti dall'art. 9 co.1 del presenteRegolamento;

g) copia del permesso di soggiorno, unitamente a copia del documento di identità personale,per i cittadini di Stati non appartenenti all'Unione Europea.

3. Nel caso di somministrazione effettuata congiuntamente ad altra attività prevalente è altresìindispensabile produrre:a) una dichiarazione descrittiva delle attività rispetto alle quali la somministrazione è

accessoria, con l'indicazione dei relativi orari;b) documentazione di impatto acustico redatta secondo le modalità previste dalla normativa in

materia;

4. Nel caso di somministrazione effettuata in locali di pubblico spettacolo deve essere dichiaratoil possesso :a) della licenza di cui all'art. 68 del T.U.L.P.S. per pubblici trattenimenti e spettacoli;b) della licenza di cui all'art. 80 del T.U.L.P.S. per pubblici trattenimenti e spettacoli;c) del certificato di prevenzione incendi;d) della documentazione di impatto acustico redatta secondo le modalità previste dalla

normativa in materia.

Art. 22 – Attività temporanee

1. Per effettuare la somministrazione di alimenti e bevande in occasione di manifestazionitemporanee di cui al precedente art. 8, è necessario presentare una s.c.i.a., sull’appositamodulistica predisposta dal Comune, che deve contenere i seguenti elementi:a) generalità del richiedente, che deve essere il soggetto che esercita direttamente la

somministrazione e che, se diverso dall’organizzatore, deve essere da questoespressamente autorizzato;

b) dichiarazione attestante il possesso dei requisiti morali;c) descrizione del programma della manifestazione, con indicazione del soggetto

organizzatore, la durata e la precisa programmazione delle attività compresa l’areainterna e/o esterna;

d) dichiarazione di avere ottemperato alla normativa in materia di impatto acustico,sicurezza e igienico-sanitaria;

e) dichiarazione comprovante la disponibilità dell'area destinata alla somministrazione (atto diconcessione se occupazione di area pubblica, titolo di godimento dell'area (proprietà,affitto, comodato ecc….) se la manifestazione si svolge in area privata ;

f) dichiarazione di conoscere i limiti di grado alcolico da rispettare nelle bevande dasomministrare;

g) notifica dell’attività al Dipartimento di Prevenzione dell’ULSS competente per territorio(MOD. B1)

h) copia del permesso di soggiorno, unitamente a copia del documento di identità personale,per i cittadini di Stati non appartenenti all'Unione Europea.

Art. 23 - Decadenza, sospensione e revoca

1. L'assenso all’apertura e al trasferimento di sede decadono quando il titolare:a) non attiva l’esercizio entro 180 (centottanta) giorni dalla data della comunicazione del

rilascio dell'autorizzazione o dalla data di presentazione della s.c.i.a, salvo proroga in casodi comprovata necessità e su motivata istanza;

b) sospende l’attività per un periodo superiore a 365 (trecentosessantacinque ) giorni, salvoproroga in caso di comprovata necessità e su motivata istanza, anche nel caso di uno opiù subingressi consecutivi.

2. Nel caso di violazione delle prescrizioni in materia di sorvegliabilità dei locali e di tuteladall’inquinamento acustico, il Comune provvede a sospendere l’attività autorizzata ai sensi

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dell’art. 8 della LR n. 29/2007 o l’attività esercitata in base al titolo abilitativo di cui agli artt.8bis e 9 della medesima Legge per un periodo non superiore a 90 (novanta) giorni. Entro taletermine il titolare riprende l’attività, una volta ripristinati i requisiti mancanti.

3. Quando il titolare dell’esercizio non osserva i provvedimenti di sospensione o non ripristina irequisiti mancanti nei termini previsti, il Comune dichiara la decadenza dell’autorizzazione dicui all’art.8 della LR n. 29/2007 o del titolo abilitativo di cui agli artt.8 bis e 9 della medesimaLegge.

Art. 24 - Sanzioni

1. L'inosservanza delle disposizioni contenute nel presente Regolamento che non siano giàpreviste da specifiche leggi di settore, comporta, nel rispetto dell'art. 7 bis del D. Lgs. n.267/2000 e della L. 689/81 e s. m., l'applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria,quale pagamento in misura ridotta, così come indicata per ciascuna violazione.

2. In caso di inottemperanza al provvedimento che dispone la sospensione OSAP, prevista dalpresente Regolamento, si applica la sanzione amministrativa pecuniaria pari a 500,00 euro ela revoca della concessione con impossibilità di rilascio di nuova concessione prima di unanno.

3. La perdita totale del punteggio iniziale comporta la sospensione dell'attività per un periodo paria 30 giorni e la revoca della concessione OSAP eventualmente posseduta, con impossibilità dirilascio di nuova concessione prima di un anno. Al termine del periodo di sospensionevengono assegnati quale nuova base di partenza 10 punti e, qualora non vengano commessealtre violazioni, vengono assegnati ulteriori 10 punti decorso un anno dal termine del periodo disospensione dell’attività.

4. Nel caso siano accertate almeno 2 (due) violazioni per attività abusiva di somministrazione dialimenti e bevande presso attività di vendita e/o artigianali, verrà disposta la sospensione da7 a 30 giorni dell'attività di vendita e/o dell'attività artigianale .

5. Nel caso di inottemperanza al provvedimento di sospensione dell'attività emesso dall'Ufficiocompetente si applica la sanzione amministrativa pecuniaria pari a 500,00 euro, qualepagamento in misura ridotta.

Art. 25 - Durata

1. Ai sensi dell’art. 33 co. 2 della L.R.V. n. 29/2007, il presente Regolamento ha valenza dallasua data di approvazione sino al 31/12/2017.

2. Alla scadenza di tale termine la presente programmazione rimane in vigore fino all’adozione dinuovi criteri da parte dell’Amministrazione comunale.

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V . L E D E L L A P A C E

V. C. MORO

V . G O I T O

V . C . G O L D O N I

PA S S . F . C A M I L L O T T I

L U N . D E L P I O V E G O

V . G . G A L I L E I

V . G . M O R G A G N I

V . U . B A S S I V . V E N E Z I A

V . F . M A R Z O L O

V . S A N T ' E U F E M IA

V . L E G . C O L O M B O

V . N . G I U S T I N I A N I

V . G . B . T I E P O L O

V . G . G R A D E N I G O

V. N . O R S I N I

V . O G N I S S A N T I

V . G A T T A M E L A T A

V . G . C A R D U C C I

V . F R A P . S A R P I

V . S A N M A T T IA

V . R . MA R IN

V . A . M E M M O

V . G . L A Z A R A

V . L . L O R E D A N

V . D E I R O G A T I

V . A . M A N Z O N I

V I C . C I G O L O

R I V . A . M U S S A T O

V. P . C E O L D O

V . S . GA L L I

N I

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O

P . Z L E D E L L A S T A Z I O N E

V . G . I M P A S T A T O

V . N . T O M M A S E O

V . R E D I P U G L IA

V . T . F O L E N G O

V . G IO T T O

V . T R I E S T E

V . E U G A N E A

V . G . S T A M P A

V . D . V A L E R I

V . T . C I C O N I

V . F . R I S M O N D O

V . S A N P I E T R O

V. D E I G A T A R I

P A S S . G . B I A N C H IN I D ' A L B E R I G O

V . S A N M A S S I M O

V. DEL SAN

TO

V . G . B E L Z O N I

V . R . R I N A L D I

C . S O M I L A N O

V . A . C O R N A R O

V . C . B A T T I S T I

V . A . P A L E S A

V . N AN C Y

V. A. MEDIN

V . A . AL E A R

D I

V . I . W I E L

V . U M B E R T O I

V . G . F A L L O P P I O

P . Z A E R E M I T A N I

P A S S . A . M I O L A T I

V . A . B R I O S C O

V . L . BA R B O

V . J . A V A N Z O

V . M . C E S A R O T T I

V . P . PA R U T

A

V . B . GO N Z A

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V . S A N B I A G I O

V . G . B . R I C C I

V . G . GO Z Z I

V . N A Z A R E T H

V . P . P A O L I

V . A . V E S A L I O

V . A . C A V A L L E T T O

V. A . BO I T O

V . D E I T A D I

V I C . P A S T O R I

V . A . T O L O M E I

V . D AN T E

V . R I A L T O

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V . G . O R L A N D I N I

V . A . G A B E L L I

R I V . P A L E O C A P A

V . D E L L A P I E V E

V . S A N P R O S D O C I M O

R I V . R U Z A N T E

V . G . J A P P E L L I

V . P . S C A L C E R L E

V. G . P R A T I

V . B R O N D O L O

V . P I C C I N A T O L U I G I

V . A C Q U E T T E

V . A . M A R I O

V . L . F E R R I

V . D . M A N I N

V . D EL S E M

I N A RI O

V . A . S . S O G R A F I

V . S . O R S A T O

V . G . T A R T I N I

V . R U D E N A

V. S A N P I O X

V . F . N U L L O

V . D I M E S S E

V . G . D E L E V A

V . P . B E L D O M A N D I

V . G . F E R R A R I

V . F . A . B O N

V . J . F A C C I O L A T I

V . L E G . P E R L A S C A

V . C . C A S S A N

V . G . M O D E N A

V . B . B E L L A N O

V . D EL P E S

C A R OT T O

P . T E U N I T A ' D ' I T A L I A

V . O . R . P I G H I N

V . E . T E Z A

- P R A T O D E L L A V A L L E

V . G . PO L E N

I

V . D E G L I A G N U S D E I

C . S O V I T T O R IO E M A N U E L E I I

V . C . L E O N I

V. G . V E R O N E S E

V . G . O R U S

V. A . FU S I N

A T O

V . P A O L O T T I

V . R AG G I O

D I S OL E

V I C . M A Z Z I N I

V . S A N T A S O F I A

V . S A N T A C H I A R A

V . P O R C IG L IA

V . B E L F I O R E

V . G . A L E S S IO

V . A . S T O P P A T O

V . E . F O R C E L L I N I

V . L . PA D R I

N

V . A . D I A Z

V. D EL P O R

T E L LO

V . V . A G A N O O R

V. D EL L A P

A G L IA

V . V E C C H IO G A S O M E T R O

V . R . DE V I S

I A N I

V . A . ST E L L

A

V . G . FR I G IM

E L I CA

V . C O N C A R I O L A

V . B . S C A R D E O N E

V . C A V A Z Z A N A

V. C A L F U R A C . S O G A R

IB A LD I

V . C . D O T T O R I

V. S AN G I O

V A N NI D I V E

R D AR A

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V . C A P P E L L I

V . G . MA M E

L I

V . F . C O N F A L O N I E R I

V . S A N L . M U R I A L D O

P A S S . A . C H E C C H IN I D A C A S E L L E

V . T R A S E A

P . Z A D E L S A N T O

V. S AN C . D

E L E LL I S

V . D E I L I V E L L O

V . C . C O L O M B O

V. A .F . B O N P O R T I

V . C . R E Z Z O N I C O

V . L . CA D O

R N A

V . T . LE V I C

I V I T A

V . M . S A N M IC H E L I

R I V . S A N B E N E D E T T O

V . M . SA N U D

O

V . O R T O B O T A N I C O

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L O

V . S . G O D I N A

L . G O E U R O P A

V . P . T H A O N D I R E V E L

V . G . B E R C H E T

V . A CC A D

E M I A

V . G . F A B R I S

V . A . P O E R I O

V . G . V E R C I

C . V I A B O R G O M A G N O

V . Z A M B O N D E ' D A U L I

V . R OM A

V . C I NQ U A

N T O TT E S I

M O F A N TE R I A

V . L . G A U D E N Z I O

V . S A N T A R O S A

V. G . M A R C O N I

V . P A T R I A R C A T O

V. S . S P E R O N I

V . N . BI X I O

V . U . F O S C O L O

V . D E L L E P A L M E

R I V . D E I M U G N A I

P . Z T A F . T U R A T I

V . M A R S A L A

V . G . L E O P A R D I

V . O S P E D A L E C I V I L E

V . L . P A S T R O

P . Z A C A P I T A N I A T O

V . S A N F R A N C E S C O

V . G . V E R D IR I V . T I T O L I V IO

V . F R A ' G . E R E M I T A N O

V . A . P E R T I L E

V . B . CR I S T

O F O RI

V . G . D ' A N N U N Z I O

V . V E N T I S E T T E M B R EV . P . B A R O Z Z I

V . M ON T O N

A

V . P A L E R M O

V . C . P O L L I N I

V . A . R I E L L O

V . N . S A U R O

V . E . C U R I E L

V . L . B O N A M I C O

V . D . C A M P A G N O L A

V . P . P . V E R G E R I O

V . E . L O V A R I N I

V . A . R O S M I N I

V . A . RO S S A

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V . E . DE R E G

N I E R

V . I . C A M P I O N I

V . L . C . F A R IN I

V . P . A R D U IN O

V . P . C A N A L

V . S A N F E R M O

V . M . P R O U S T

V . P . C H I C C H I

V . S U O R E . V E N D R A M I N I

V . B E A T O P E L L E G R I N O

V . D E I S O N C I N

V . A . P I A Z Z A

V . B . C A I R O L I

P . Z L E M A Z Z IN I

V . T . T A S S O

V. D I ET R O

D U OM O

V . A L T I N A T E

V . L . A . M U R A T O R I

P .Z A D E L L A P A C E R A B I N Y T Z H A K

V . D E I P A P A F A V A

V . C . D A V I L A

V. P .F. C A L

V I

V . J . S T E L L I N I

V . S A N T ' A G N E S E

V . I . A N D R E I N I

V . D . DE L U '

P . Z A A . D E G A S P E R I

V . F I U M E

V I C . V E C C H I O

P .Z A D E L C A S T E L L O

P . Z A F . S E V E R I

V . G . R I C C I C U R B A S T R O

V . F . F I L Z I

V . S . O M B O N I

V . N . OR M A

N E T O

V . L . CO N F I G L I A C H I

V . C AV O U R

V . G . D A L L A V E D O V A

V . I . R A V I G N A N A

P .Z A G. S A L

V E MIN I

V . D O N A T E L L O

V . A . L O C A T E L L I

V . C . M A R C H E S I

V . D EI F A B

B R I

V . D E G L I O B I Z Z I

V . A . A N G E L I E R I

V. D E L L ' A R C O

V . C . G . P A T I N

V . A . GR I T T

I

V . A Q U I L E I A

R I V . D E L B U S I N E L L O

V . S A N T A M A R I A I N C O N I O

V . L E C O D A L U N G A

V . G . C A N E S T RI N I

V . D E L L E P I A Z Z E

V . D . C H I E S A

V . S A N T A M A R I A I N V A N Z O

V . F . C O L E T T I

V . I V R E A

V . S A N N I C O L O '

VIC . SA N T A

M A RIA I N C

O N I O

V I C . S A N T O N I N I

V I C . D E I D O T T O

GA L . O G N IS S A N T I

V . S . D ' A C Q U I S T O

V . G IO V A N N I D A N O N O

V . L . M A S C H E R P A

V. G. CORT

USIO

V . V . S. B R E

D A

V . B E L L E P A R T I

V I C . S A N M A S S IM O

V . G O R I Z I AV . D . D

O N GH I

V . G . P I C C H I N I

V . A . M O N T I N I

V . S A V O N A R O L A

V . S A N G A E T A N O

V. L. BOTTA

ZZO

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Copyright 2002 – Comune di Padova Sistema Informativo Territoriale – Aggiornamento dicembre 2014

Lingua: IT

Parte: 1/1

Nr. di identificazione: 1

Data di edizione 10/12/14

Scala 1: 3500

COMMERCIO ZONE P.E.

SETTORE COMMERCIO E ATTIVITA’ ECONOMICHE

LegendaFerrovia

Acque

Commercio Zona P.E.

VIA VERDI

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"PROGETTO PER PADOVA VIVIBILE"

In via sperimentale è introdotta la "Patente a punti" per le attività di somministrazione.

La "Patente a punti" si applica agli esercizi operanti nella Zona 1; sul restante territoriol'esercente ha facoltà di aderirvi.

Introducendo la "Patente a punti" l'Amministrazione comunale intende responsabilizzare igestori nell'adozione di comportamenti virtuosi, riconoscendo in tal caso agevolazionitributarie e la protrazione dell'orario di chiusura serale.

Base di partenza: 20 punti.L'assenza di violazioni nell'arco di un anno solare produce un accredito di cinque punti finoal raggiungimento di 30 punti.

NORMA VIOLATA VIOLAZIONE PUNTISOTTRATTI

SANZIONE

Art. 11 - Impattoacustico

Co. 7 - Mancatapresentazione delladocumentazione

Come prevista dal Reg.Attività Rumorose

Co. 4 e 5 – Attività musicalesvolta in difformità rispettoalla documentazionepresentata/ attività musicalepercepibile all’esterno dalle22.00 alle 8.00/mancatorispetto del termine di 7 ggper la presentazione delladocumentazione persvolgere piccoliintrattenimenti/ utilizzo distrumenti amplificati

5 Sanzione 250,00 euro

Sospensione utilizzofonti sonore per gg. 30 esospensione OSAP pergg 30 o, in mancanza diconcessione OSAP,

riduzione orario attivitàper due h entro le ore22.00 per giorni 30

Art. 12 Orario Co. 4 -Mancato rispettoorario

7 Sanzione prevista dallaLR 29/2007

Sospensioneconcessione OSAP pergg 10 o, in mancanza diconcessione OSAP,

riduzione orario attivitàper due h entro le ore22.00 per giorni 10

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Co. 5 - Mancato sgomberolocali alla chiusura

5 Sanzione previstadall’art. 186 Reg. TULPS

Sospensioneconcessione OSAP pergg 10 o, in mancanza diconcessione OSAP,

riduzione orario attivitàper due h entro le ore22.00 per giorni 10

Art. 13 Aree esterneriservate allasomministrazione

Co. 4 – mancata puliziadell’area/ omessacollocazione contenitori perrifiuti

3 Sanzione euro 250,00

Sospensioneconcessione OSAP pergg 7 o, in mancanza diconcessione OSAP,

riduzione orario attivitàper due h entro le ore22.00 per giorni 7

Art. 14 Somm e venditadi bevande alcoliche

Co. 2 utilizzo di bicchieri diplastica per lasomministrazione dibevande privi del logo dellocale.

Sanzione euro 250,00

Co. 3 vendita per asporto dibevande alcoliche inbottiglie di vetro aperte epronte al consumo

10 Sanzione euro 250,00

Sospensioneconcessione OSAP pergg 10 o, in mancanza diconcessione OSAP,

riduzione orario attivitàper due h entro le ore22.00 per giorni 10

Co. 4 – venditepromozionali e iniziativefinalizzate al consumo dibevande alcoliche

15 Sanzione euro 500,00

Sospensione OSAP pergg 30 o, in mancanza diconcessione OSAP,

riduzione orario attivitàper due h entro le ore22.00 per giorni 30

Co. 5 - Somm. a persone inmanifesto stato dialterazione alcolica

15 Sanzione norm. vigente

Sospensione OSAP pergg 30 o, in mancanza diconcessione OSAP,

riduzione orario attivitàper due h entro le ore22.00 per giorni 30

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Co. 6 - Vendita per asporto,somm., cessione aqualsiasi titolo di bevandecontenti sostanze alcolichein quantità limitata

15 Sanzione norm. vigente

Sospensione OSAP pergg 30 o, in mancanza diconcessione OSAP,

riduzione orario attivitàper due h entro le ore22.00 per giorni 30

Co. 7 - Somm. o cessione aqls titolo per conto ed infavore di minori, di bevandealcoliche di qualsiasigradazione

15 Sanzione norm. vigente

Sospensione OSAP pergg 30 o, in mancanza diconcessione OSAP,

riduzione orario attivitàper due h entro le ore22.00 per giorni 30

Art. 15 Somm. nonassistita

Co. 2, 3 e 5 -Somministrazione nonassistita di bevandealcoliche

Utilizzo arredi non conformi

Somministrazione nonassistita in attività artigianali

10 Sanzione prev. LR29/2007

Riduzione orario 2 hentro le ore 22.00 per gg30

Art. 16 Assistenza allaclientela

Co. 1, 2, 3, 5 e 6 -

Assenza del personaleaddetto all’assistenza allaclientela

Svolgimento del servizio inmodo non idoneo

10 Sanzione euro 250,00

Sospensione OSAP pergg 30 o, in mancanza diconcessione OSAP,

riduzione orario attivitàper due h entro le ore22.00 per giorni 30