regolamento sicurezza rm philips achieva 1.5t - matheoud

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S.C.D.U. RADIODIAGNOSTICA E INTERVENTISTICA Università degli Studi del Piemonte Orientale “A.Avogadro” Facoltà di Medicina e Chirurgia Scuola di Specializzazione in Radiodiagnostica Direttore: Prof. Alessandro Carriero S.C. FISICA SANITARIA Tel. 0321.3733230 Fax 0321.3733327 E-mail [email protected] Responsabile: Dr. Marco Brambilla REGOLAMENTO DI SICUREZZA IMPIANTO DI RISONANZA MAGNETICA PHILIPS ACHIEVA 1.5 T Tutto il personale addetto alla RM, prima di operare presso l'impianto, dovrà prendere visione delle presenti norme e attenersi alle disposizioni impartite

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Regolamento di Sicurezza Impianto di Risonanza magnetica Philips Achieva 1.5 T - Ospedale Maggiore di Novara

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Page 1: Regolamento sicurezza rm philips achieva 1.5T - Matheoud

S.C.D.U. RADIODIAGNOSTICA E INTERVENTISTICA Università degli Studi del Piemonte Orientale “A.Avogadro”

Facoltà di Medicina e Chirurgia Scuola di Specializzazione in Radiodiagnostica

Direttore: Prof. Alessandro Carriero

S.C. FISICA SANITARIA Tel. 0321.3733230 Fax 0321.3733327

E-mail [email protected] Responsabile: Dr. Marco Brambilla

REGOLAMENTO DI SICUREZZA

IMPIANTO DI RISONANZA MAGNETICA

PHILIPS ACHIEVA 1.5 T

Tutto il personale addetto alla RM, prima di operare presso l'impianto, dovrà prendere visione delle presenti norme e attenersi alle disposizioni impartite

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1. AREE DI RISCHIO DEL SITO Il magnete utilizzato nell’apparecchiatura Philips Achieva genera un'intensità di campo di 1.5 T (15000 Gauss), oltre a campi magnetici debolmente variabili nel tempo (detti gradienti di campo) e campi magnetici a radiofrequenza, utilizzati dalle bobine per l'eccitazione e l'acquisizione del segnale. Il paziente è esposto all'azione di tutti i tre sopraccitati agenti fisici, mentre gli operatori sono esposti normalmente all'azione del solo campo magnetico statico. La Zona ad accesso controllato (campo magnetico statico maggiore o uguale a 0.5 mT - 5 Gauss) coincide con il locale magnete. La Zona di rispetto (campo magnetico statico compreso fra 0.1 mT - 1 Gauss- e 0.5 mT – 5 Gauss) è costituita dai seguenti locali:

1) Locale tecnico 2) Sala comandi 3) Refertazione 4) Un’area di 2 m di estensione posteriormente al magnete ed esternamente

all’edificio, il cui accesso è fisicamente interdetto mediante posizionamento di barriere fisiche all'accesso di persone del pubblico.

Le altre zone sono da considerarsi di libero accesso. 1.1 NORME GENERALI INERENTI LE AREE DI RISCHIO DEL SITO RM L’accesso al sito da parte di pazienti e delle persone occasionalmente esposte deve avvenire attraverso un unico accesso controllato apribile solo dall'interno. Gli accessi a tutte le zone in cui il campo disperso di induzione magnetica supera il valore di 0.5 mT devono essere controllati mediante barriere fisiche fisse, quali porte apribili solo dall’interno, recinzioni o altre strutture fisiche idonee ad impedire l’ingresso accidentale di persone non autorizzate. Il controllo dell’accesso al sito da parte dei pazienti e delle persone occasionalmente esposte deve essere eseguito dal personale in servizio presso il sito. L’ingresso alle zone ad accesso controllato è riservato al personale medico e non medico autorizzato, pazienti e volontari sani da sottoporre all’esame RM e, a seguito di esplicita autorizzazione, eventuali accompagnatori e/o visitatori.

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2. NORME GENERALI DI SICUREZZA Le seguenti norme stabiliscono le prescrizioni fondamentali che regolano la sicurezza all’interno del sito RM. Esse devono essere conosciute e rispettate da chiunque operi e acceda all’interno del sito RM: • A tutte le persone non autorizzate è vietato l’accesso al sito RM con particolare

riferimento alla zona ad accesso controllato. • L’accesso alla sala magnete è assolutamente vietato alle persone con impianti

medicali (pace-maker), impianti dotati di circuiti elettronici o protesi magnetizzabili, clips vascolari, oggetti metallici nel corpo (es. schegge o preparati metallici intracranici).

• Alle donne in stato di gravidanza, escluso i pazienti, è vietato accedere alla sala magnete.

• A causa del forte campo magnetico generato dal magnete tutti gli oggetti magnetizzabili sono attratti verso il suo interno, generando un potenziale rischio di danno alle persone e alle cose. Pertanto, per evitare questo tipo di incidente, è proibito introdurre materiali magnetizzabili all'interno della sala magnete (es: bombole di gas, estintori, carrelli elevatori, barelle, equipaggiamenti di misura, piccoli oggetti metallici quali monete, forbici, forcine, spille etc.)

• Se si hanno dei dubbi sul tipo di materiale che si deve introdurre all'interno della sala magnete è necessario eseguire un controllo con il metal detector. A tale proposito si rammenta che il metal detector ha un campo d'azione di tipo superficiale e non rileva oggetti metallici posizionati in profondità.

• Prima di accedere alla sala magnete è necessario depositare all’esterno di essa ogni oggetto ferromagnetico e di supporto magnetico (telefono cellulare, chiavi, monete, orologi, carte e tessere magnetiche, …)

• I lavoratori che operano presso il sito RM devono essere a conoscenza del Regolamento di Sicurezza e a) uniformarsi alle norme in esso contenute, b) fare in modo che sia rispettato da tutti coloro che accedono al sito RM.

• Presso la sala comandi dell’apparecchiatura RM deve essere mantenuto esposto ed aggiornato un elenco con i recapiti del personale da contattare in situazioni di emergenza: Esperto Responsabile, Medico Responsabile, Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, Vigili del Fuoco, Pronto Soccorso, Anestesisti e Rianimatori, …

• Ogni anomalia di funzionamento dell’impianto RM o possibile condizione di pericolo deve essere segnalata quanto prima all’Esperto Responsabile e al Medico Responsabile.

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3. NORME DI SICUREZZA PER I PAZIENTI 1. Tutte le richieste di esami a RM su pazienti degenti nell'Ospedale o provenienti

da altri Ospedali o Case di Cura, dovranno essere corredate di tutte le informazioni cliniche che le giustifichino e dovranno essere debitamente firmate dal Medico Curante.

2. Tutte le richieste di esami di cui ai punti precedenti dovranno essere vagliate personalmente dal Radiologo responsabile dell'esecuzione dell'esame che, in base alla propria esperienza clinica, alla valutazione delle condizioni del paziente e all’effettiva utilità dell'esame, deciderà sull'opportunità di accoglimento della richiesta e sulle modalità di esecuzione dell'esame.

3. Dall'esecuzione di esami a RM dovranno essere tassativamente esclusi: - i pazienti portatori di pace-maker o altre protesi dotate di circuiti elettronici;

- i pazienti portatori di preparati metallici intracranici o comunque posizionati in prossimità di strutture anatomiche vitali; - i pazienti portatori di clips vascolari o schegge in materiale ferromagnetico.

Per escludere, in caso di dubbio, la presenza di tali materiali, si dovrà far ricorso a:

- anamnesi accurata; - richiesta di dichiarazione di assenza di tali materiali al Medico curante che

ha richiesto l'esame; - in casi dubbi, esecuzione di esame radiografico della regione interessata.

4. Dovranno preventivamente essere considerate e accertate le possibili controindicazioni per l'esecuzione dell'esame su:

- donne incinte durante i primi tre mesi della gravidanza; - pazienti affetti da anemia falciforme; - pazienti portatori di protesi e/o impianti metallici fissi o mobili, protesi interne metalliche e non metalliche, protesi al cristallino.

5. In caso di pazienti agitati, si proverà a ricorrere ad una blanda sedazione. Nei casi in cui ciò non fosse possibile, si eseguirà l’esame in anestesia generale.

6. Prima di eseguire qualsiasi esame a RM, si dovranno far togliere ai pazienti occhiali, spille, forcine e qualsiasi altro oggetto metallico.

7. Prima di eseguire qualsiasi esame a RM, in particolare su pazienti di sesso femminile, si dovrà far eseguire un'accurata pulizia del viso, in modo da eliminare qualsiasi traccia di rossetto, cosmetici etc.

8. Prima di eseguire qualsiasi esame a RM, si dovrà accertare se il paziente è portatore di lenti corneali a contatto. In tal caso, tali lenti dovranno essere tolte prima di entrare nella sala magnete.

9. Prima di essere sottoposti a indagini RM per scopi diagnostici, i pazienti e i volontari dovranno essere adeguatamente informati sul tipo di esame, sui probabili rischi dell'esposizione al campo magnetico statico e a campi elettromagnetici a radiofrequenza, nonché sui possibili effetti di claustrofobia. Per i pazienti in grado di esprimerlo, il consenso dovrà essere libero e informato. Nel caso di pazienti in età minore, dovrà essere chiesto il consenso scritto di un genitore o del tutore legale. Non sono ammessi come volontari i minori.

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10.L'ammissione all'esame a RM di pazienti operati dovrà essere subordinata all'invio di una dichiarazione scritta del chirurgo richiedente, nella quale si forniscano informazioni circa la presenza, in sede di intervento, di eventuali oggetti, protesi o clips di materiali ferromagnetici o paramagnetici. Nel caso di presenza di tali materiali, l'esame a RM non potrà essere eseguito.

3.1 Preparazione ed esecuzione dell’esame RM • Per il trasporto nella sala d'esame di pazienti non autosufficienti, dovranno

essere utilizzate le apposite barelle e carrozzelle in alluminio. • Non posizionare il paziente con le braccia o le gambe incrociate. Le braccia

devono essere mantenute leggermente scostate dal corpo. • Evitare l’uso di coperte e, in caso di necessità, non usare mai coperte sintetiche. • Posizionare i cavi di collegamento delle bobine o degli elettrodi in modo che non

siano a diretto contatto con il paziente e che gli stessi non si incrocino. • Il paziente dovrà essere introdotto nel tunnel di esame lentamente. • Per tutta la durata dell'esame dovrà essere mantenuto un contatto acustico,

tramite l'apposito interfono, fra il paziente e gli operatori. • Per tutta la durata dell'esame, il paziente dovrà essere controllato a vista

attraverso la finestra di osservazione della sala comando. 4. NORME DI SICUREZZA PER VISITATORI E ACCOMPAGNATORI • E’ vietato l’accesso all’impianto alle persone non autorizzate dal Responsabile del

Reparto. • Non potranno, per nessun motivo, essere ammessi a visitare l’impianto, e in

particolare la sala magnete: a) donne in stato di gravidanza; b) soggetti portatori di pace-maker o altre protesi dotate di circuiti

elettronici; c) soggetti portatori di clips vascolari o preparati intracranici metallici o

schegge in materiale ferromagnetico; d) ragazzi di età inferiore ai 14 anni.

• Qualunque visitatore, prima di avere accesso all’impianto, deve essere sottoposto a controllo con metal detector, e deve depositare qualunque oggetto metallico o magnetico (chiavi, orologi, carte di credito, schede telefoniche, etc.) negli armadietti appositamente predisposti all’ingresso del reparto.

• I visitatori possono accedere alla sala magnete soltanto se accompagnati dal responsabile fisico della sicurezza dell’impianto, oppure da personale medico o tecnico dell’Istituto Radiologico, addetto all’impianto.

• Nessun visitatore potrà introdurre le mani e le braccia entro il tunnel in esame. • La permanenza dei visitatori nella sala magnete non potrà superare i 30

minuti/giorno.

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5. NORME DI SICUREZZA PER I LAVORATORI • E' vietato l'ingresso nel reparto RM al personale non autorizzato. • Per essere autorizzato ad accedere al Reparto e a lavorare con l'apparecchiatura

a RM, il personale addetto deve preventivamente sottoporsi alla visita e alle indagini mediche volte ad escludere qualunque patologia o situazione clinica che controindichi l'esposizione a campi magnetici ed elettromagnetici. Il personale addetto all'apparecchiatura RM sarà sottoposto a visite mediche periodiche con frequenza almeno annuale e dovrà essere in possesso di regolare cartella sanitaria compilata ed aggiornata da un medico autorizzato.

• Prima di entrare nel Reparto, il personale deve depositare tutti gli oggetti metallici, e in particolare quelli in materiali ferromagnetici (orologi, chiavi, spille, forcine, ecc.) e ogni tipo di carte magnetiche (carte di credito, schede telefoniche, ecc.), che risulterebbero irrimediabilmente danneggiate dall'esposizione al campo magnetico.

• Al fine di non superare i seguenti limiti di esposizione al corpo intero o ad una parte essenziale dello stesso:

200 mT (2000 gauss): 1 h/giorno

ogni operatore (medico, tecnico, ausiliario) addetto all'apparecchiatura a RM deve, per ogni esame effettuato, trattenersi accanto al tavolo d'esame per un tempo non superiore a t = 60 min/N per esame, dove N = numero di pazienti esaminati/giorno; (N.B.: per numero di pazienti esaminati/giorno si deve intendere il numero di pazienti preparati all'esame da ogni singolo operatore; il valore t riportato si deve intendere come valore medio, che può essere singolarmente superato, purché, nell'arco di una giornata, non sia superato complessivamente il valore di un’ora al giorno).

• In circostanze eccezionali è comunque consentito di superare, sino al raddoppio, i limiti indicati al punto precedente. In tal caso il personale addetto dovrà, di volta in volta, essere autorizzato dal responsabile della sicurezza dell'impianto o dal Medico Radiologo responsabile dell’esecuzione degli esami.

• Nei casi in cui il personale riscontrasse una qualunque anomalia nel funzionamento dell'impianto, o nella dotazione di dispositivi accessori, o nel loro utilizzo, è tenuto ad informare immediatamente il Responsabile della Sicurezza dell'impianto, e/o il Medico Radiologo addetto.

5.1 Norme operative per i lavoratori • La porta ad accesso controllato deve rimanere sempre chiusa ed essere aperta

dal personale di servizio solo per consentire l’accesso alle persone autorizzate. • La porta del locale tecnico deve rimanere sempre chiusa. L’accesso a questo

locale deve essere limitato al personale di servizio e al personale tecnico che si

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occupa della manutenzione dell’impianto RM. E’ opportuno custodire nel locale tecnico solo ed esclusivamente quanto di pertinenza al locale stesso.

• Nella sala magnete il percorso intorno all’apparecchiatura RM deve essere sempre lasciato libero ed agibile.

• I TSRM che prestano servizio presso il sito RM devono controllare: a) sull’apposito display e registrare giornalmente i valori di temperatura e

umidità all’interno della sala del magnete; b) sull’apposito display e registrare settimanalmente i valori della

percentuale di riempimento del serbatoio dell’elio dell’apparecchiatura RM;

c) settimanalmente l’integrità dei contatti (fingers) fra la porta della sala magnete e la struttura della gabbia di Faraday;

d) giornalmente sull’apposito display i valori della concentrazione di ossigeno all’interno della sala magnete. In caso di valori significativamente inferiori a 20.9% ed assenza di segnalazioni di allarme è necessario avvertire prontamente l’Esperto Responsabile e il Medico Responsabile dell’impianto RM.

I valori misurati dovranno essere inseriti in un documento elettronico opportunamente istituito. Eventuali anomalie devono essere segnalate all’Esperto Responsabile e al Medico Responsabile dell’impianto RM.

5.2 Doveri dei lavoratori I lavoratori addetti al Reparto di Radiodiagnostica a RM sono tenuti a comunicare tempestivamente e per iscritto al Responsabile della Sicurezza dell' impianto e alla Direzione Sanitaria ogni variazione nelle condizioni fisiche che comporti la presenza, nel proprio corpo, di protesi e/o corpi metallici (pace-maker o altri circuiti elettronici, schegge in materiale ferromagnetico, clips vascolari o preparati metallici intracranici, ecc.); le lavoratrici sono tenute a comunicare tempestivamente e per iscritto al Responsabile del Reparto e alla Direzione Sanitaria il proprio stato di gravidanza. 6.NORME SPECIFICHE PER IL PERSONALE ADDETTO ALLE

OPERAZIONI DI PULIZIA DELLA SALA MAGNETE • Non possono essere adibite a operazioni di pulizia donne in stato interessante, né

soggetti portatori di pace-maker o di altre protesi dotate di circuiti elettronici, clips vascolari, preparati intracranici metallici, schegge in materiale ferromagnetico.

• Prima di entrare nella sala il personale addetto alle pulizie deve: a) lasciare al di fuori della sala qualsiasi oggetto metallico (orologi, chiavi,

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monete, forcine per capelli, fibbie, cinture con fibbia metallica, schede magnetiche e carte di credito, ecc.);

b) togliersi eventuali occhiali con montatura metallica; c) togliersi eventuali lenti a contatto; d) togliersi eventuali busti, o oggetti analoghi, con stecche metalliche; • Al personale addetto alle pulizie è categoricamente vietato introdurre nella

sala secchi anche parzialmente metallici o qualsiasi attrezzo o strumento di lavoro metallico. Le operazioni di pulizia devono essere svolte senza fare uso di bombolette spray di alcun genere.

• Ogni unità di personale può trattenersi nelle sale per non più di 1 ora/giorno e non deve inserirsi nel "tunnel di esame" le mani, le braccia, o altre parti del proprio corpo per più di 1 ora/giorno.

Rispettando le prescrizioni specificate nei punti precedenti, il personale addetto alle pulizie non è soggetto ad alcun rischio specifico. 7.NORME SPECIFICHE PER IL PERSONALE ADDETTO ALLE

OPERAZIONI DI RABBOCCO DEI LIQUIDI CRIOGENI • E' vietato far eseguire operazioni di rabbocco dei liquidi criogeni (elio) da donne

incinte o da lavoratori portatori di pace-maker o di altre protesi dotate di circuiti elettronici, clips vascolari, preparati intracranici metallici, schegge in materiale ferromagnetico.

• Prima di entrare nella sala magnete, i lavoratori addetti devono: a) sottoporsi a controllo con metal-detector; b) lasciare al di fuori della sala qualsiasi oggetto metallico o magnetico

(orologi, chiavi, monete, forcine per capelli, fibbie, cinture con fibbia metallica, schede magnetiche e carte di credito, ecc.).

c) togliersi eventuali occhiali con montatura metallica; d) togliersi eventuali busti o dispositivi analoghi, contenenti stecche

metalliche; • prima di dare il consenso all'inizio dell'operazione, è necessario accertarsi che il

monitor per il controllo della concentrazione dell'ossigeno nell'aria sia perfettamente funzionante;

• Al personale addetto alle operazioni di rabbocco dell'ossigeno è categoricamente vietato di fare uso di attrezzi o strumenti in materiale ferromagnetico o paramagnetico. Tutti gli attrezzi e gli strumenti impiegati dovranno preventivamente essere controllati con strumento di rivelazione di materiali ferromagnetici.

• Nel caso in cui entrassero in funzione i segnali acustico e luminosi del monitor dell'ossigeno (che si attivano allorché la concentrazione dell'ossigeno nell'aria scende al di sotto del 20%), le persone che si trovano nella sala devono lasciarla rapidamente, chiudendosi la porta alle spalle.

• Il personale addetto alle operazioni di rabbocco dell'elio liquido è tenuto a

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rispettare anche le eventuali prescrizioni di sicurezza formulate dalla propria Ditta.

8. NORME DI SICUREZZA IN SITUAZIONI DI EMERGENZA 8.1 Quench del magnete • Se il sistema ed il circuito di evacuazione del gas funzionano correttamente e non

sono ostruiti, l’elio gassoso fuoriesce dal sito RM all’esterno dell’edificio. In caso di perdite di elio gassoso all’interno della sala magnete, queste vengono rivelate dall’entrata in funzione del sistema di allarme ossigeno.

8.1.1 Quench del magnete senza perdite di elio in sala magnete Dopo un quench l’apparecchiatura RM non è più correttamente funzionante ed il personale di servizio presso il sito RM deve operare come segue: • Interrompere l’esame e far uscire il paziente dalla sala magnete • Controllare la percentuale residua di elio nel serbatoio • Avvertire l’Esperto Responsabile ed il Medico Responsabile dell’impianto RM in

merito alla natura dell’incidente 8.1.2 Quench del magnete con perdite di elio in sala magnete IMPORTANTE: Il quench con perdite di elio all’interno della sala magnete rappresenta una situazione di pericolo per gli operatori ed il paziente. La perdita di elio potrebbe comportare un aumento di pressione all’interno della sala ostacolando l’apertura della porta. Qualora non si riuscisse ad aprire la porta, è possibile rompere la finestra della visiva. Il personale di servizio presso il sito RM deve operare come segue: • Azionare manualmente il sistema di estrazione di emergenza con l’apposito

interruttore • Tranquillizzare il paziente, estrarlo dal gantry dell’apparecchiatura RM ed

allontanarlo dalla sala magnete • Allontanare tutto il personale dal sito RM • Avvertire l’Esperto Responsabile ed il Medico Responsabile dell’impianto RM in

merito alla natura dell’incidente 8.2 Incendio 8.2.1 Incendio in sala magnete IMPORTANTE: l’aumento di temperatura connesso all’incendio può indurre un quench. Pertanto lo sviluppo di incendio e l’eventuale perdita di elio potrebbe comportare un aumento di pressione all’interno della sala ostacolando l’apertura della porta. Qualora non si riuscisse ad aprire la porta, è possibile rompere la finestra della visiva.

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Il personale di servizio presso il sito RM deve operare come segue: • Estrarre il paziente dl gantry dell’apparecchiatura ed allontanarlo dalla sala • Disattivare il tavolo di comando e gli alimentatori, premendo gli appositi

pulsanti (funghi rossi) • Nel caso in cui il campo magnetico non sia stato disattivato, utilizzare gli

estintori presenti in zona RM realizzati in materiale amagnetico oppure, in alternativa, gli estintori disponibili al di fuori della zona RM, avendo cura di non avvicinarsi con il recipiente metallico a meno di 1 metro dal tavolo di esame e del gantry (curva di isointensità di 10 mT = 100 gauss).

• Informare il Medico Responsabile dell’impianto RM e l’Esperto Responsabile in merito alla natura dell’incidente.

8.2.2 Incendio che non interessa la sala magnete Il personale di servizio presso il sito RM deve operare come segue:

• Estrarre il paziente dl gantry dell’apparecchiatura RM. • Togliere l’alimentazione alle varie apparecchiature. • Utilizzare gli estintori presenti in zona RM realizzati in materiale amagnetico

oppure, in alternativa, gli estintori disponibili al di fuori della zona RM. • Nel caso in cui il principio di incendio non possa essere contenuto è necessario

che tutto il personale ed il pubblico si allontanino dalla sala magnete e dal sito RM.

• Informare il Medico Responsabile dell’impianto RM e l’Esperto Responsabile in merito alla natura dell’incidente.

8.3 Allarme ossigeno Il sistema di allarme ossigeno è comandato da una centralina elettronica collegata ad un rivelatore di ossigeno posto nella sala magnete. Sono impostate due soglie di allarme in corrispondenza dei valori di concentrazione di ossigeno pari a 20% e 18%. Alla soglia del 20% è associata una segnalazione di allarme, a quella del 18% è collegata anche l’attivazione automatica del sistema di estrazione di emergenza. In caso di entrata in funzione del sistema di allarme ossigeno il personale di servizio presso il sito RM deve operare come segue: • Tranquillizzare il paziente ed estrarlo dal gantry dell’apparecchiatura RM. • Attivare manualmente il sistema di estrazione di emergenza • Verificare la presenza di segni relativi a quench del magnete o principio di

incendio • In caso di quench del magnete seguire le indicazioni riportate nel par. 7 • In caso di principio di incendio seguire le indicazioni riportate nel par. 8 • In assenza di segni relativi a quench del magnete o principio di incendio

informare prontamente l’Esperto Responsabile ed il Medico Responsabile dell’impianto RM.

8.4 Black-out elettrico

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Il personale di servizio presso il sito RM è tenuto a procedere come segue: • Tranquillizzare il paziente ed estrarlo dal gantry dell’apparecchiatura RM. • Avvertire il personale tecnico addetto alla manutenzione dell’impianto elettrico

del sito RM. • Ristabilita l’alimentazione elettrica, verificare il corretto funzionamento del

compressore dell’elio. • Informare il Medico Responsabile dell’impianto RM e l’Esperto Responsabile in

merito alla natura dell’incidente. 8.5 Presenza accidentale di oggetti in materiale ferromagnetico nella

struttura del magnete a) Se l’oggetto ferromagnetico non impedisce l’estrazione del paziente dal gantry

e non ha arrecato danni al paziente: • Tranquillizzare il paziente ed estrarlo dal gantry dell’apparecchiatura RM • Se l’oggetto ferromagnetico è di massa non considerevole (bulloni, viti,

monete, …) cercare di rimuoverlo facendo attenzione a non allentare la presa fino a che non sia definitivamente allontanato dalla sala magnete

• Se non è possibile rimuovere l’oggetto o se l’oggetto è di dimensioni considerevoli (sedie, bombole, lucidatrici, …) contattare l’Esperto Responsabile ed il Medico Responsabile dell’impianto RM

b) Se l’oggetto ferromagnetico impedisce l’estrazione del paziente dal gantry

dell’apparecchiatura RM ma non ha arrecato danni al paziente: • Tranquillizzare il paziente • Se l’oggetto ferromagnetico è di massa non considerevole (bulloni, viti,

monete, …) cercare di rimuoverlo facendo attenzione a non allentare la presa fino a che non sia definitivamente allontanato dalla sala magnete

• Se non è possibile rimuovere l’oggetto o se l’oggetto è di dimensioni considerevoli (sedie, bombole, lucidatrici, …) contattare l’Esperto Responsabile ed il Medico Responsabile dell’impianto RM

• Dopo aver rimosso e allontanato l’oggetto dalla sala magnete, estrarre il paziente dal gantry dell’apparecchiatura RM

c) Se l’oggetto ferromagnetico non impedisce l’estrazione del paziente dal gantry

dell’apparecchiatura RM ma ha arrecato danni al paziente: • Estrarre con le dovute precauzioni il paziente dal gantry, condurlo nella zona

emergenza con la barella amagnetica e fornire le cure assistenziali del caso • Se l’oggetto ferromagnetico è di massa non considerevole (bulloni, viti,

monete, …) cercare di rimuoverlo facendo attenzione a non allentare la presa fino a che non sia definitivamente allontanato dalla sala magnete

• Se non è possibile rimuovere l’oggetto o se l’oggetto è di dimensioni considerevoli (sedie, bombole, lucidatrici, …) contattare l’Esperto Responsabile ed il Medico Responsabile dell’impianto RM

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d) Se l’oggetto ferromagnetico impedisce l’estrazione del paziente dal gantry dell’apparecchiatura RM e ha arrecato danni al paziente: • Tranquillizzare il paziente • Se l’oggetto ferromagnetico è di massa non considerevole (bulloni, viti,

monete, …) e non è conficcato nel corpo del paziente, cercare di rimuoverlo facendo attenzione a non allentare la presa fino a che non sia definitivamente allontanato dalla sala magnete

• Se non è possibile rimuovere l’oggetto attivare la procedura di spegnimento pilotato del magnete come descritto al paragrafo 9 o contattare l’Esperto Responsabile ed il Medico Responsabile dell’impianto RM

• Dopo aver rimosso l’oggetto estrarre il paziente dal gantry dell’apparecchiatura RM e prestare le cure assistenziali del caso.

9. Spegnimento pilotato del magnete (quench) In caso di estrema emergenza (grave pericolo per la salute delle persone) si deve azionare il pulsante di "quench" (pulsante rosso posto all'interno della sala magnete di fianco alla finestra di visione) per provocare l'evaporazione dell'elio liquido all'interno del magnete con il conseguente spegnimento del campo magnetico. Il campo magnetico statico non si disattiva istantaneamente, ma occorre attendere alcuni minuti. Prima di attivare la procedura di spegnimento pilotato del magnete, il personale di servizio presso il sito RM è tenuto a rispettare le seguenti norme operative: • Allontanare tutte le persone dalla sala magnete • Attivare manualmente il sistema di estrazione di emergenza • Non introdurre all’interno della sala magnete oggetti ferromagnetici prima di 30

minuti dalla pressione del pulsante di spegnimento del magnete L’accesso alla sala magnete rimane comunque interdetto ai portatori di pace-maker, protesi, protesi con circuiti elettronici, clips valvolari, preparati metallici intracranici, schegge in materiale ferromagnetico.

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Appendice

PRINCIPI GENERALI E RIFERIMENTI NORMATIVI SUI PRINCIPALI LIMITI DI ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI E DEI PAZIENTI I rischi potenziali associati all’uso di apparecchiature diagnostiche di risonanza magnetica sono legati a tre agenti fisici: campo magnetico statico, assorbimento d’energia elettromagnetica a radiofrequenza e campi magnetici variabili nel tempo. Campo statico Campi statici al disotto o uguali a 2T sono considerati privi di rischi per il paziente e sono caratteristici delle apparecchiature diagnostiche di Risonanza Magnetica di utilità clinica convalidata. Sono comunque esclusi in modo assoluto da qualsiasi indagine RM i pazienti portatori di pacemakers cardiaci o comunque protesi dotate di circuiti elettronici, di preparati metallici intracranici o posizionati in prossimità di strutture anatomiche vitali, clips vascolari o schegge di materiale ferromagnetico. Per quanto concerne l’esposizione ripetuta a campi magnetici statici da parte degli operatori, la protezione consiste in una limitazione del tempo di permanenza in zone ove sia presente un forte campo statico disperso. Il tempo di permanenza è funzione della intensità del campo e della parte esposta. E’ buona norma che l’esposizione massima giornaliera dei lavoratori non sia continua ma intervallata. Per quanto riguarda il corpo e gli arti, si riportano i limiti di esposizione “accettabili”, come stabiliti dal D.M. 2/8/1991:

Energia elettromagnetica a RF In generale quando si tratta l’assorbimento d’energia elettromagnetica a RF da parte di sistemi biologici si deve tenere conto dei seguenti aspetti:

a. l’effetto biologico dell’assorbimento è limitato ad una dissipazione termica e quindi ad un riscaldamento del tessuto (effetti termici)

b. l’esposizione ai campi a radiofrequenza è prevalentemente limitata alla parte del corpo esaminata;

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c. in prossimità della bobina a RF possono verificarsi effetti di surriscaldamento locale;

d. le disomogeneità tissutali possono dar luogo a picchi localizzati di potenza elettromagnetica assorbita e quindi provocare innalzamenti locali di temperatura (“hot spots”).

e. possono verificarsi effetti non termici di polarizzazione delle molecole in genere considerati reversibili.

Il D.M. 11-8-1993 ha stabilito i seguenti limiti: 1. Limite per pazienti, volontari sani e lavoratori: innalzamento temperatura

corporea <0.5°C. In condizioni ambientali adeguate (temperatura ambientale < 22°C, umidità relativa <50%) il rispetto di tale soglia è assicurato se per il SAR (rateo di assorbimento specifico medio) al corpo intero (mediato su 15min) vengono rispettati i seguenti limiti:

2) E’ tuttavia possibile estendere l’esposizione dei pazienti e dei volontari sani, previa valutazione da parte del medico responsabile dell’esame, sino ad un innalzamento massimo della temperatura corporea di 1°C. Sempre in condizioni ambientali adeguate (temperatura ambientale < 22°C, umidità relativa <50%) il rispetto di tale valore massimo è assicurato se per il SAR al corpo intero (mediato su 15min) vengono rispettati i seguenti limiti:

3) In nessun caso il valore medio del SAR localizzato in distretti corporei può essere tale da indurre un innalzamento della temperatura locale >38°C in qualunque tessuto della testa >39°C in qualunque tessuto del tronco e >40°C in qualunque tessuto degli arti. In condizioni ambientali come al punto 1, si ritiene che il rispetto di tali soglie termiche venga assicurato limitando il valore medio del SAR al corpo intero (mediato su 6min) ai seguenti valori:

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4) Per proteggere tessuti scarsamente vascolarizzati si raccomanda che tali tessuti non siano esposti a valori di SAR > 0.1W/10g per periodi di durata superiore a 10min. Campi magnetici lentamente variabili Durante un esame RM i campi magnetici variabili nel tempo associati all’accensione e spegnimento rapido dei gradienti di localizzazione spaziale, inducono potenziali elettrici e correnti circolanti nel corpo del paziente e del volontario sano. I principali effetti fisiopatologici associati a tali induzioni possono essere:

a. alterazione del potenziale d’azione di cellule eccitabili; b. stimolazioni neuromuscolari; c. fibrillazione cardiaca.

Il D.M. 11-8-1993 ha stabilito i seguenti limiti: 1) Si ritiene che valori di dB/dt<6T/s non rappresentino rischio per la salute del paziente 2) E’ tuttavia possibile estendere l’esposizione dei pazienti e dei volontari sani, previa valutazione da parte del medico responsabile dell’esame, a campi magnetici variabili nel tempo al disotto dei limiti specificati:

E’ comunque necessario che in tutti i casi che il medico consideri l’opportunità di estendere le condizioni di esposizione a valori di dB/dt>6T/s, predisponga un preventivo controllo della funzionalità cardiaca del paziente (ECG). Viene raccomandato inoltre, in questo caso, che il medico effettui controlli sia sulla stimolazione periferica che sulla funzionalità cardiocircolatoria del paziente.