relazione desercizio 2016 - kinderhilfe-bethlehem.ch · 4 relazione d‘esercizio editoriale...

40
RELAZIONE DESERCIZIO 2016

Upload: hakhue

Post on 17-Feb-2019

214 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

RELAZIONE D‘ESERCIZIO 2016

2 RELAZIONE D‘ESERCIZIO

3RELAZIONE D‘ESERCIZIO

Sommario“Sentire e vedere” Editoriale di Sibylle Hardegger, Presidente .................. 4

RELAZIONI 2016

Pronte le basi per la Strategia futuraSybille Oetliker, Direttrice amministrativa .................... 6

Hanno bisogno di noiIssa Bandak, CEO del Caritas Baby Hospital ................ 11

Un esempio e un partner per il sistema sanitarioDott.ssa Hiyam Marzouqa, Primario del Caritas Baby Hospital ........................................................... 14

Decise nuove priorità per i progettiRelazione sui progetti finanziati ................................... 16

Simboli e proclami: il fallimento della politicaInge Günther, corrispondente da Gerusalemme .............. 17

Il 2016 in primo pianoPunti salienti del lavoro visti dai consiglieri .................. 20

Aiuto Bambini BetlemmeStruttura e organi dell’Associazione,

sede operativa e uffici nazionali ................................. 22

STATISTICHE 2016Auito Bambini Betlemme in cifre

Caritas Baby Hospital ............................................... 26

Entrate/Uscite .......................................................... 28

Conto economico ..................................................... 30

Bilancio .................................................................. 32

Conto dei flussi di cassa ........................................... 34

Variazioni di capitale dell’organizzazione ..................... 36

Rapporto dell’organo di controllo ............................... 37

Colophon ................................................................ 37

Soci e Consiglio ....................................................... 38

Indirizzi ................................................................... 38

4 RELAZIONE D‘ESERCIZIO

Editoriale

“Sentire e vedere”Su proposta del Consiglio, all’Assem-blea Generale del 15 giugno 2016 i soci di Aiuto Bambini Betlemme mi hanno riconfermato per altri due anni nella carica di Presidente. Vorrei ringraziare di cuore tutti loro per la fiducia che mi hanno rinnovato.

Un obiettivo importante del 2016 era quello di preparare la strategia per il periodo 2018-2023. Ogni cinque anni Aiuto Bambini Betlemme verifica gli obiettivi generali e definisce il proprio impegno per il loro raggiungimento. I fattori importanti, in questo processo, sono soprattutto la situazio-ne finanziaria e lo sviluppo dinamico del sistema sanitario palestinese. Dare futuro e speranzaIl nostro compito è quello di impegnarci per i bambini di Betlemme e per la realizzazione di progetti che interessano i bambini e le madri di tutto il territorio geografico che conosciamo con il nome di Terra Santa. L’assistenza medica e il sostegno finanziario di questi progetti devono servire per

dare loro futuro e speranza. Quali responsabili di Aiuto Bam-bini Betlemme dobbiamo batterci affinché questa speranza non venga meno. Non si dovrà mai poter dire di noi: “Hanno gli occhi e non vedono, hanno gli orecchi e non sentono.”

Come Presidente vado due volte l’anno in Palestina per farmi un’idea in loco del nostro Ospedale. Incontro il personale che ci lavora, ma anche esponenti religiosi, politici e del settore dell’istruzione. L’anno scorso erano presenti anche l’Amministratore Apostolico del Patriarcato latino di Gerusa-lemme, Padre Pierbattista Pizzaballa, Fr. Peter Bray, il Rettore dell’Università di Betlemme e i rappresentanti del Ministero della Sanità palestinese. Ogni colloquio è parte di un mosai-co che fornisce un quadro sempre più ampio della situazione che si sta delineando in Palestina. Proprio in questo Paese percepisco un particolare dinamismo nel settore della sanità. In numerose località sorgono nuove strutture con offerte specializzate.

Reagire in modo flessibileQuando pensiamo al futuro del Caritas Baby Hospital, dobbiamo farlo soffermandoci a guardare e ad ascoltare.

5RELAZIONE D‘ESERCIZIO

Il tempo comporta dei cambiamenti che non possiamo ignorare. Dobbiamo osservare attentamente gli sviluppi e inserirci con un ruolo attivo in questa dinamica, in modo da posizionarci al meglio all’interno di un mondo in continua evoluzione. Sono convinta che riusciremo in questo intento quando approveremo la nuova Strategia 2018-2023, attual-mente in fase di elaborazione.

Cambiamenti sono intervenuti anche nel Consiglio di Aiuto Bambini Betlemme. Brigitta Hagel e Emilio Benato ci hanno lasciato dopo una collaborazione durata molti anni. Li voglio ringraziare di cuore per l’impegno che hanno profuso. I nuovi consiglieri eletti sono Jutta Biermayer e Marco Maffazioli. Sono lieta che i posti lasciati vacanti siano stati occupati così in fretta e sarò lieta di poter continuare la collaborazione con tutto il Consiglio.

Sibylle HardeggerPresidente di Aiuto Bambini Betlemme

6 RELAZIONE D‘ESERCIZIO

Sybille Oetliker, Direttrice amministrativa

Pronte le basi per le strategia futuraAiuto Bambini Betlemme perfeziona il suo lavoro

Fare il punto della situazione e fornire prospettive: è così che si può descrivere una delle priorità dell’attività svolta da Aiuto Bambini Betlemme nel 2016. Con un processo di intenso lavoro sono state elaborate le basi della Strategia per il periodo 2018-2023. Parallelamente si sono

dovuti portare avanti anche i progetti già avviati. La vera sfida è, in particolare, la garanzia di avere ogni anno le entrate necessarie a far fronte agli impegni.

Per elaborare le basi della nuova strategia il Consiglio ha creato il progetto “Futuro dell'Ospedale”, coinvolgendo, allo scopo, consulenti esterni. Del Project Team, presieduto dalla Direttrice amministrativa Sybille Oetliker, facevano parte Judith Bühler (consulente), Issa Bandak (CEO del Caritas Baby Hospital) e il Dott. Gregor Schubiger (consu-lente medico di Aiuto Bambini Betlemme). Attraverso collo-qui con esperti, con la Direzione del Caritas Baby Hospital e con i collaboratori dell’Ospedale, ma anche utilizzando

la letteratura esistente in materia, sono state raccolte le informazioni necessarie a elaborare la documentazione di base, discussa e giudicata valida dal Direttivo. Partendo da questa documentazione, nel 2016 il Consiglio ha preso due decisioni importanti.

7RELAZIONE D‘ESERCIZIO

Priorità Aggiornamento Professionale Continuo Il Caritas Baby Hospital ritiene prioritario l’aggiornamento professionale continuo interno dei propri collaboratori. La Scuola per infermieri dell’Ospedale, temporaneamente chiusa nel 2014, non verrà più riaperta. È stato constatato che, attualmente, nei Territori palestinesi occupati ci sono sufficienti possibilità di formazione per operatori sanitari e che quindi non esiste più la necessità di avere una Scuola per infermieri professionali interna al Caritas Baby Hospital. È importante, invece, che il personale si aggiorni continuamente, in modo da consentire alla struttura di erogare prestazioni mediche e infermieristiche di ampio spettro e di ottima qualità.

Rafforzamento del follow-up socio-sanitarioIl Caritas Baby Hospital amplia in modo mirato l’offerta di singole specializzazioni di medicina pediatrica, dando priorità al follow-up socio-sanitario dei propri pazienti. Non verranno comunque aperte sedi distaccate nelle regioni decentrate, in quanto il bacino di utenza dell’Ospedale è già dotato di una buona offerta sanitaria di base. Nella Cisgiordania meridiona-le, invece, per le specializzazioni manca un’offerta pediatrica completa di buona qualità, ed è necessario renderla disponi-bile quanto prima.

Punti principali della Strategia per il periodo 2018-2023Il Project Team ha elaborato la documentazione necessaria a formulare la nuova strategia di Aiuto Bambini Betlemme da portare all’attenzione del Consiglio. Obiettivo: garantire la posizione del Caritas Baby Hospital e adeguare l’offerta alle condizioni che stanno cambiando all’interno dei Territori palestinesi occupati. Il Consiglio, basandosi sulla documen-tazione e le raccomandazioni presentate dal Project Team e dai responsabili del Caritas Baby Hospital, ha stabilito i seguenti punti principali della strategia futura:

• Aiuto Bambini Betlemme è fedele ai valori cristiani e raccoglie l’eredità del suo fondatore, Padre Ernst Schnydrig. Le prestazioni dell’Ospedale vengono erogate a tutti i biso- gnosi, indipendentemente dalla loro provenienza o religione.

8 RELAZIONE D‘ESERCIZIO

• Aiuto Bambini Betlemme persegue la sostenibilità finanziaria del Caritas Baby Hospital, rafforzando la responsabilità locale.

• Il Caritas Baby Hospital offre prestazioni di ottima qua-lità con un approccio olistico verso i pazienti, fornendo diagnosi e cure il più possibile complete all'interno della struttura.

• Il Caritas Baby Hospital è ben radicato nella sanità palesti-nese e nella comunità locale.

La Strategia per il periodo 2018-2023 verrà presentata all’Assemblea Generale di giugno 2017 per l’approvazione.

Il Consiglio di nuovo al completoNel 2016 il Consiglio di Aiuto Bambini Betlemme ha accolto due nuovi membri. Jutta Biermayer, infermiera pediatrica professionale e membro della Katholische Frauengemein-schaft Deutschlands che vive a Seckach e Marco Maffazioli, di Verona, laureato in Storia dell’Architettura. Entrambi sono stati eletti all’unanimità dall’Assemblea Generale, riunitasi nel giugno del 2016. Tutti gli altri consiglieri sono stati ricon-fermati nella carica per altri due anni. Così il Direttivo, che consta di undici membri, è nuovamente al completo. Sibylle Hardegger è stata riconfermata nella sua carica di Presiden-te; quale Vicepresidente è stato scelto Norbert Kössmeier. Anche queste due cariche sono state conferite all’unanimità.

Nuove vie per il FundraisingLa sede operativa è riuscita, nell’anno considerato dalla relazione d’esercizio, ad aumentare il proprio staff del 30 per cento. A Lucerna lavorano sette persone a tempo parziale e due a tempo pieno. All'ufficio della Svizzera romanda vi è un posto part-time. I compiti principali della sede operativa sono l’attività di Fundraising, la comunicazione, la gestione della Segreteria e di tutta la contabilità di Aiuto Bambini Betlemme (incluso il controllo della contabilità del Caritas Baby Hospital), la collaborazione con il Consiglio e il mantenimento dei contatti con gli uffici nazionali. La Direttrice amministrativa intrattiene un intenso scambio di informazioni con il Direttore dell’Ospedale

9RELAZIONE D‘ESERCIZIO

pediatrico e viene coinvolta nelle decisioni importanti che deve prendere lo staff dirigenziale di Betlemme.

Nel 2016 è stato promosso soprattutto il Fundraising della sede operativa. Oltre alle attività consolidate – invio quadri-mestrale della rivista “Prospettiva Betlemme”, mantenimento dei contatti con le istituzioni religiose e preparazione della colletta natalizia – è stato potenziato il Fundraising istituzio-nale. I pacchetti di offerte preparati allo scopo dovrebbero consentire di incamerare più risorse provenienti da fonda-zioni e istituzioni pubbliche. I primi risultati si sono già visti. Inoltre, l'Associazione ha intensificato il marketing dei lasciti con varie iniziative. Dal 2016 la Aiuto Bambini Betlemme è anche membro attivo dell’associazione “MyHappy-End”, il cui obiettivo è quello di sensibilizzare le coscienze sul tema dei lasciti.

Sostegno della Chiesa cattolicaAnche nel 2016 l'Associazione ha potuto contare sul sostegno della Chiesa cattolica e della Conferenza dei Vescovi svizzeri. Le parrocchie cattoliche della Svizzera e del Liechtenstein hanno effettuato la colletta natalizia a favore 10del Caritas Baby Hospital, e il Presidente della Conferenza dei Vescovi svizzeri, Mons. Charles Morerod, ha celebrato nella prima domenica d’Avvento una messa per Aiuto Bambini Betlemme nella cattedrale di S. Nicola a Friburgo. Anche in

Il 2016 chiude con un lieve utile

Abbiamo chiuso l’esercizio 2016 con un piccolo utile finanziario. Infatti, dopo le previste attribuzioni al capitale dell’Organizzazio-ne, il nostro conto annuale evidenzia un utile di 50 000 franchi. Dopo che nel 2010 Aiuto Bambini Betlemme è rimasta nell’ambito delle cifre rosse ed è stata costretta a ricorrere alle riserve, il buon risultato conseguito nel 2016 è piuttosto incoraggiante.

Tale positivo risultato è da ricondurre a diversi fattori: da un canto, le entrate a titolo di donazioni sono cre-sciute di 780 000 franchi: un dato che corrisponde

ad un incremento del 7,5 percento; dall’altro, abbia-mo avuto meno costi, meno ammortamenti al Caritas Baby Hospital e, infine, un positivo risultato finanziario. Complessivamente, infatti, l’andamento del cambio è stato a noi favorevole.

In considerazione del risultato positivo, finalmen-te dopo anni, possiamo ricostituire le riserve. Infatti, al fine di salvaguardare la stabilità finanziaria della no-stra Associazione nel lungo perioro, siano tenuti a tene-re delle riserve. Le riserve peraltro sono irrinunciabili per la gestione duratura del Caritas Baby Hospital.

10 RELAZIONE D‘ESERCIZIO

altri Paesi le parrocchie e opere caritative hanno organizzato numerose manifestazioni e campagne a favore di Aiuto Bambini Betlemme. In dicembre c’è stato l’incontro con l’Amministratore Apostolico del Patriarcato latino di Gerusalemme, Mons. Pierbattista Pizzaballa. Durante i col-loqui a Gerusalemme l’alto prelato ha riconosciuto il lavoro del Caritas Baby Hospital, sottolineando l’importanza della presenza di istituzioni cristiane a Betlemme, soprattutto in questo momento.

L’interesse pubblico verso il Caritas Baby HospitalL’interesse pubblico mostrato verso il lavoro a Betlemme è stato incoraggiante. A dicembre il Ministro tedesco della Cooperazione Economica e dello Sviluppo, Gerd Müller, ha visitato il Caritas Baby Hospital. L’Ospedale aveva già avuto l’onore di ospitare, nel mese di giugno, il Ministro della Sani-tà palestinese Jawad Awwad, che aveva sottolineato l’impor-tanza del reparto di Terapia intensiva per la Regione.

Anche numerosi media hanno dedicato ampi spazi al Caritas Baby Hospital: la rivista femminile tedesca “Für Sie” e il quotidiano domenicale svizzero “SonntagsBlick” hanno pubblicato reportage sull’Ospedale. Anche l’emittente televi-siva tedesca ZDF e quella radiofonica ARD hanno mandato in onda alcuni contributi sul nostro lavoro a Betlemme.

Impegno internazionaleIl proficuo lavoro di Aiuto Bambini Betlemme non sarebbe possibile senza il sostegno degli uffici nazionali dei singoli Paesi. I colleghi tedeschi, italiani, austriaci e inglesi sono in costante contatto con la sede operativa, e la “Commissione Comunicazione e Fundraising” si è riunita quattro volte.

Approfitto di questo spazio per ringraziare calorosamente lo staff della sede operativa e degli uffici nazionali e tutti i consiglieri. Sono profondamente riconoscente anche alla dirigenza e ai collaboratori del Caritas Baby Hospital, i quali, nonostante la difficile situazione locale, fanno ogni giorno del loro meglio per far funzionare e per sviluppare la struttura.

11RELAZIONE D‘ESERCIZIO

Issa Bandak, CEO del Caritas Baby Hospital

Hanno bisogno di noiLa nostra missione: preservare e sviluppare

Il Caritas Baby Hospital è nato nel 1952 per alleviare le misere condi-zioni dei profughi ospitati nei campi dopo la Nakba. I pionieri dell’Ospeda-le combattevano contro la fame e la morte. Mancava tutto. Colpito da ciò che stava accadendo allora, il nostro fondatore, Padre Ernst Schnydrig,

scriveva: “Abbiamo aiutato i più poveri come meglio poteva-mo, senza mai chiedere di che etnia fossero e che fede religiosa professassero.” Ancora oggi noi svolgiamo questo compito, con l’aiuto dei nostri fedeli benefattori.

La forza che il Caritas Baby Hospital emana ancora oggi lo ha fatto diventare un esempio da seguire per lo sviluppo socio-sa-nitario della Palestina. Grazie alla solidità delle nostre radici siamo sempre riusciti, interpretando la volontà dei fondatori in funzione dei tempi, ad aiutare chi aveva bisogno. Adeguiamo continuamente il nostro lavoro alla realtà sociale, economica e politica contingente della Palestina. In questo modo aiutiamo i poveri e contribuiamo a plasmare il futuro della nostra società.

La sanità in PalestinaIl Caritas Baby Hospital è parte integrante della società palestinese. La gestione attraverso un’organizzazione umanitaria conferisce all’Ospedale un ruolo particolare, pur rimanendo esso parte del sistema sanitario creato dall’Au-torità Nazionale Palestinese (PNA). Il Caritas Baby Hospital, ora come all’epoca della sua fondazione, è l’unico Ospedale della Cisgiordania che si occupa esclusivamente della cura di pazienti pediatrici. Nel frattempo, per fortuna, sono stati creati reparti per la cura dei bambini anche in altri presidi ospedalieri. Si tratta pur sempre di garantire l’assistenza sanitaria in Cisgiordania a circa un milione di bambini al di sotto dei 14 anni.

Come deve essere valutato lo stato attuale della sanità in Palestina? L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha constatato che attualmente esiste una rete sanitaria di base in grado di coprire tutto il territorio, costituita da strutture gestite dal Ministero della Sanità palestinese, dall’Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l’Occupa-zione dei Rifugiati (UNRWA), da organizzazioni umanitarie

12 RELAZIONE D‘ESERCIZIO

(come Aiuto Bambini Betlemme) e da privati. Ma questa rete non è sempre stabile. Diversi ospedali, soprattutto quelli pubblici, sono continuamente alle prese con tagli di budget, poiché alla PNA mancano i mezzi finanziari. Questo indebolisce l’assistenza sanitaria e rallenta lo sviluppo di tutto il sistema. Per questo motivo gli ospedali e le strutture non gestite dal pubblico giocano un ruolo importante nella stabilizzazione e nell’ulteriore sviluppo della sanità palesti-nese, divenendo corresponsabili nel garantire una buona offerta di servizi alla popolazione.

Il Caritas Baby Hospital è un pilastro importante per il funzionamento e lo sviluppo dell’assistenza sanitaria pale-stinese. Già da anni noi siamo il metro di paragone per la valutazione della qualità in campo medico e assistenziale. Non solo con i numerosi corsi di aggiornamento e forma-zione, ma anche con la partecipazione a programmi rico-nosciuti a livello internazionale – ad esempio, la “Patient Safety Initiative” dell’OMS – dimostriamo cosa è possibile fare, nonostante tutte le condizioni avverse.

Il sistema per la raccolta dei dati (HIS) supportato dall’U-SAID, grazie alla quale possiamo scambiare informazioni con gli ospedali della Regione, migliora ulteriormente la qualità della nostra offerta. Anche nel 2016 abbiamo forte-mente accelerato tutti questi sviluppi.

Assistenza sociale nel Caritas Baby Hospital

Consulti in orario di ricevimento 6 970Visite a domicilio 448Consulenze su questioni educative 1 023Presenze ai colloqui con i medici 537

Le assistenti sociali rafforzano le famiglieIn una struttura come il Caritas Baby Hospital incontriamo ge-nitori in situazioni di emergenza, preoccupati per i figli malati. In questi casi, le famiglie che vivono in condizioni precarie sono particolarmente vulnerabili. È per questo che dedichiamo loro particolare attenzione. Anche nel 2016 le nostre assistenti sociali hanno svolto, in questo contesto, un lavoro eccellente. È stata una buona idea quella di integrarle nel team medi-co-infermieristico. Le consulenze che le assistenti sociali hanno fornito nell’orario di ricevimento sono state quasi 7 000. Queste operatrici assistono le famiglie nei momenti critici, fornendo loro supporto morale e materiale. Cercano di trovare soluzioni insieme a loro, collaborando strettamente con altre istituzioni locali per metterle in pratica.

Anche l’assistenza sociale è un’interpretazione del nostro compito legata al tempo in cui viviamo. Le operatrici ci indi-

13RELAZIONE D‘ESERCIZIO

cano come aiutare le persone in stato di bisogno. Ovunque – anche nei Paesi ricchi – ci sono individui che vivono in situazioni disagiate. La questione clou, alla quale ciascun popolo deve dare una propria risposta, è questa: come dobbiamo comportarci nei confronti di queste persone? Sono molto soddisfatto e riconoscente verso chi ci ha dato la possibilità di dire la nostra nella discussione in atto nella società palestinese, consentendoci di introdurre valori quali tolleranza, fiducia, attenzione e rispetto.

Ci consideriamo un’istituzione aperta a tutti, che può contri-buire a creare per tutti un futuro migliore. Traiamo la forza per andare avanti dai risultati positivi che otteniamo quotidiana-mente con i nostri pazienti e dai consensi che il nostro operato riscuote in Palestina. La nostra forza viene anche dall’enorme impegno profuso dai nostri collaboratori e dalla grande solidarietà che ci dimostrano i nostri amici europei. Insieme vogliamo realizzare la visione del nostro fondatore Padre Ernst Schnydrig, che sognava di creare un ponte di pace, poiché solo la pace può dare un futuro a questa Regione.

14 RELAZIONE D‘ESERCIZIO

Dott.ssa Hiyam Marzouqa, Primario del Caritas Baby Hospital

Un esempio e un partner per il sistema sanitarioNuovo aumento del numero di pazienti

Lo sviluppo degli scorsi anni è proseguito anche nel 2016: anno dopo anno, il numero di piccoli pazienti curati continua ad aumenta-re. L’anno scorso i nostri medici hanno trattato in tutto 46 636 casi – un aumento del 16 per cento. I ricoveri sono stati 4 921 e i pazienti

del poliambulatorio 41 715. Il Caritas Baby Hospital rimane indispensabile per la Regione e continua a essere il primo punto di riferimento per la cura della salute dei bambini.

La fama dell’Ospedale è eccellente. Grazie al nostro intenso lavoro sugli standard qualitativi, al potenziamento in Palestina dei servizi in nuovi e importanti campi della medicina e alle offerte di aggiornamento professionale continuo, stiamo diventando sempre più il motore di sviluppo della medicina pediatrica nell’ambito del sistema sanitario palestinese. Siamo un esempio e un partner per molte altre strutture.

Gli investimenti ripaganoSiamo riusciti a far fronte all’aumento dei casi trattati con le risorse esistenti grazie alla razionalizzazione dei processi che abbiamo messo in atto a livello di cure mediche e assisten-za. I risultati ottenuti sono da mettere in relazione con la ristrutturazione di molti ambiti di attività, iniziata alcuni anni fa insieme all’ampliamento degli edifici che ci ospitano. Un investimento che ci ripaga giorno dopo giorno. L’andamento del 2016 dimostra che le famiglie hanno fiducia in noi. Con-tinueremo ad essere affidabili con l’ampliamento della nostra offerta, così da poter garantire a tutti i pazienti prestazioni di massima qualità.

Un esempio di buon investimento è il nostro reparto di terapia intensiva, dove possiamo controllare e stabilizzare bambini e neonati in condizioni critiche. Qui i pazienti riman-gono, ad esempio, per il periodo di attesa che un farmaco faccia effetto o che si ristabiliscano le funzionalità corporee importanti. Nel 2016 il reparto ha ospitato 138 bambini, di cui due provenienti dalla striscia di Gaza.

15RELAZIONE D‘ESERCIZIO

Primo congresso di Neuropediatria in PalestinaAnche il potenziamento della nostra offerta in campo neurologico ha dato i suoi frutti. In ottobre sono arrivati a Betlemme dalla Cisgiordania oltre 100 medici per partecipa-re al primo congresso di specialisti di Neurologia pediatrica. Il trattamento delle patologie neurologiche e dei ritardi dello sviluppo dei bambini in Palestina è una specializzazione an-cora molto “giovane”, con un grosso potenziale di sviluppo. Ci rallegra il fatto di essere ora più presenti in questo campo e di poter dare ai genitori dei bambini affetti da queste ma-lattie nuove prospettive riguardo allo sviluppo dei loro figli. L’inaugurazione del congresso fatta dal Viceministro della Sanità palestinese Assad Ramlawi ha avuto valore di ricono-scimento particolare per il lavoro che abbiamo svolto.

Gli standard del nostro Ospedale sono diventati, per la sanità palestinese, un metro di paragone. La forza per proseguire ce la danno i nostri benefattori europei.

16 RELAZIONE D‘ESERCIZIO

Progetti

Decise nuove priorità per i progettiAiuto Bambini Betlemme è partner di altre organizzazioni, a sostegno di madri e figli

Come recita l’articolo 4 dello Statuto, Aiuto Bambini Betlemme persegue lo sviluppo sociale in Terra Santa. Pertanto, oltre alla gestione del Caritas Baby Hospital, Aiuto Bambini Betlemme, nell’ambito delle proprie possi- bilità finanziarie, sostiene anche progetti di promozione nella Regione e, quando necessario, eroga aiuti di emergen-za. Nel 2016 il Consiglio ha approvato contributi a progetti per un ammontare di 639 450 franchi, di cui 545 554 per progetti di sviluppo e 93 896 per le emergenze.

Anche nel 2016 Lifegate è stato un partner importante. L’isti-tuzione di Beit Jala, cittadina vicina a Betlemme, offre possi-bilità di cure e occupazione a bambini e giovani disabili. Fra Lifegate e il Caritas Baby Hospital si è sviluppata, negli ultimi anni, una collaborazione costruttiva. Un’altra priorità è stata il sostegno alla realizzazione di progetti nella Striscia di Gaza, al centro dei quali c’è l’assistenza psico-sociale dei bambini e dei loro genitori. Infine, sono stati cofinanziati diversi progetti sociali della Caritas tedesca e della Caritas svizzera nella Regione. Visto il grave stato di necessità causato dalla guerra

in Siria, Aiuto Bambini Betlemme ha contribuito a finanziare progetti di aiuto alle persone particolarmente bisognose e ai profughi attingendo al Fondo Catastrofi.

Per impiegare al meglio i mezzi, nel 2016 il Consiglio ha stabilito nuovi criteri per l’approvazione dei progetti. Sono stati approvati due documenti di base (“Principi per il sostegno della collaborazione e degli interventi di emergen-za a favore di bambini, donne e famiglie in Terra Santa” e “Priorità dei progetti dal 2017 – Criteri”). In futuro l'Associazione si concentrerà maggiormente sul sociale. Saranno finanziati, in particolare, i progetti volti a miglio-rare la situazione socio-sanitaria di madri e bambini, che sono, in definitiva, i progetti che corrispondono alle temati-che principali di competenza Aiuto Bambini Betlemme. È stata decisa, infine, la delimitazione geografica degli aiuti. Saranno supportati nuovi progetti in Israele, nei Terri-tori palestinesi occupati, in Libano, in Siria e in Giordania. Quelli da realizzare in Egitto e Iraq saranno finanziati solo in casi eccezionali. Sybille Oetliker

17RELAZIONE D‘ESERCIZIO

Inge Günther, corrispondente da Gerusalemme

Simboli e proclami: il fallimento della politicaUna retrospettiva sul 2016 in Israele e nei Territori palestinesi occupati

Sembrava quasi che il mondo non volesse più saperne del conflitto israelo-palestinese. La visione dei due Stati spariva progressivamente dall’attenzione pubblica; sia gli israeliani che i palestinesi ci credeva-no sempre meno. E la comunità inter-nazionale era troppo occupata con

crisi drammatiche come il terrorismo di matrice ISIS e la guerra in Siria per potersi occupare della “pace incompiuta” – un’espressione eufemistica, con la quale Barack Obama aveva definito la questione mediorientale, resistente a qualsi-asi soluzione, in occasione del funerale del Presidente dello Stato d’Israele Shimon Peres nel settembre del 2016.

Gli attentati mortali, come le sparatorie sui clienti di due bar a Tel Aviv – il primo portato a termine proprio a Capodanno, mentre l’altro in una tiepida serata di giugno del 2016 – hanno riempito i giornali. Anche Gerusalemme è stata più volte teatro di attentati terroristici – ricordiamo quello in cui una bomba, lanciata da un seguace di Hamas proveniente

da un campo profughi vicino a Betlemme, ha trasformato un autobus di linea in una palla di fuoco, per fortuna senza causare vittime fra i passeggeri.

La mancanza di idee politicheIn politica ha prevalso un senso di stallo. I mediatori inter-nazionali sono rimasti alla larga da Gerusalemme, Ramallah e Gaza. Il governo francese ha tentato ancora una volta di avviare un’iniziativa in proprio, che però tagliava fuori i veri protagonisti del conflitto, considerandoli indesiderati fattori di disturbo. Il premier israeliano Benjamin Netanjahu e il presi-dente palestinese Mahmoud Abbas non furono nemmeno invitati alla grande conferenza tenutasi a Parigi nel giugno 2016. Probabilmente non ci sarebbero nemmeno andati.

Le pressioni internazionali sulle parti in conflitto si sono al-lentate. E anche l’”intifada dei coltelli”, che era stata partico-larmente scioccante per il fatto che gli attentatori palestinesi erano per lo più teenager, è rientrata. Ciononostante, il bilancio delle violenze del 2016 è stato comunque spaventosamente elevato: secondo l’OCHA, un’organizzazione ONU, ci sono state

18 RELAZIONE D‘ESERCIZIO

13 vittime israeliane, mentre i palestinesi che hanno perso la vita sono stati 105. Di questi ultimi, in non pochi casi si è trattato di attentatori che hanno tirato fuori un’arma appuntita ai checkpoint militari per poter morire da martiri.

Molto spesso le circostanze di queste morti sono rimaste avvolte nel mistero. Ma un video girato per caso dall’organiz-zazione per la difesa dei diritti civili B‘Tselem suscitò scalpore a livello mondiale. La ripresa mostrava un soldato israeliano di 18 anni mentre uccideva intenzionalmente con un colpo in testa un attentatore palestinese già disarmato e steso a terra in un posto di blocco. Lo Stato Maggiore israeliano reagì con orrore: un tale comportamento andava contro il loro codice morale. La compagine di destra e molti israeliani, invece, elevarono il giovane soldato a rango di eroe della lotta al ter-

rorismo. È seguito un processo per omicidio davanti alla corte marziale, che ha tenuto Israele con il fiato sospeso per molti mesi e che avrebbe dovuto concludersi con una condanna.

Colpo di gong della diplomazia Poco prima della fine dell’anno, quando a Washington già si inaugurava il nuovo corso di Donald Trump, è accaduto qual-cosa di politicamente inaspettato in questo conflitto senza via d’uscita, dove due popoli si contendono la stessa terra. Con 14 voti favorevoli e l’astensione degli americani, il Consiglio di Sicurezza dell’ONU approvava la risoluzione 2334, critica nei confronti degli insediamenti. Si è trattato di un colpo di gong della diplomazia, di una nuova chiamata per il salvataggio della soluzione “dei due Paesi”, che Israele, con l’espansione delle colonie, aveva di fatto bloccato.

Il governo Netanjahu, che fino a quel momento aveva confidato nel fatto che gli Stati Uniti avrebbero utilizzato il diritto di veto nell’organo più alto dell’ONU per risparmiare qualsiasi “dispiace-re” a Israele, si arrabbiò parecchio con Obama, il “traditore”. Per i vertici palestinesi, al contrario, la risoluzione dell’ONU è stata un trionfo a lungo inseguito, contenendo essa, oltre alla richiesta di cessazione immediata dell’espansione delle colonie, anche un chiaro monito a Israele a non compiere passi unilaterali come, ad esempio, un’annessione. Si sarebbero anche potuti modifica-re i confini del 1967, ma solamente dopo che le parti avessero

19RELAZIONE D‘ESERCIZIO

raggiunto un accordo attraverso trattative. Qualsiasi altra azione non sarebbe stata riconosciuta a livello internazionale.

La piazza palestinese ha reagito in maniera meno entusiasta. Era opinione diffusa che nessuna risoluzione ONU avrebbe mai indotto Israele a mostrarsi conciliante. A prescindere da questo, Netanjahu avrebbe avuto presto, con Trump, un ottimo amico alla Casa Bianca. A Gaza e in Cisgiordania nessuno più si illude. Regna un’atmosfera di apatia e rassegnazione, tanto più che, di fatto, niente si è mosso; non c’è stata la riconcilia-zione nazionale fra Fatah e Hamas, e nemmeno la democrazia interna palestinese ha fatto passi avanti.

Il disaccordo indebolisce La popolarità di Abbas crollò addirittura, dopo che egli indisse le elezioni comunali, per poi disdirle nuovamente con argo-mentazioni inconsistenti. L’81enne Abbas, per paura di perdere il potere, ha impedito a Mohammed Dahlan, il suo avversario più accanito all’interno del partito ed ex Capo della Sicurezza di Gaza, di partecipare al congresso di Fatah, andato in scena poco tempo dopo a Ramallah. Uno staff dell’OLP decimato al comando, un’occupazione che dura da quasi cinquant’anni e un processo di pace in piedi da 25 anni senza aver prodotto risulta-ti – mai come in quest’anno i giovani palestinesi hanno avuto la sensazione di appartenere a una generazione senza futuro.

20 RELAZIONE D‘ESERCIZIO

Rendere forti è l’obiettivo della nostra offerta. 4 185 donne

hanno frequentato i nostri corsi per madri. Ciò che hanno appreso

lo mettono in pratica a casa e lo trasmettono agli altri membri della

famiglia e ai vicini.

2,2 milioni di franchi è la somma che viene raccolta annual-

mente per Aiuto Bambini Betlemme attraverso la colletta di Natale. In

Svizzera questo aiuto irrinunciabile conta decenni di tradizione.

I rappresentanti governativi come, ad esempio, il Ministro tedesco dello Sviluppo Gerd Müller, apprezzano molto il Caritas Baby Hospital, poiché qui trovano interlocutori competenti in mate-ria di sanità pediatrica in Palestina.

Il 2016 in primo pianoNell’editoriale della Relazione d’esercizio, la Presidente Sibylle Hardegger ha gettato uno sguardo sul capitolo Aiuto Bambini Betlemme del 2016. Anche gli altri consiglieri hanno presentato le questioni di spicco del 2016 dal proprio punto di vista.

10 anni dura il blocco della striscia di Gaza. Attraverso il sostegno mirato di progetti per bambini trau-matizzati siamo riusciti a dimostrare in quell’area la nostra solidarietà verso i più deboli.

Dott. Eugen Bleyler

Padre Ludovic Nobel

Dott. Oliver Müller

Anette Kempf

21RELAZIONE D‘ESERCIZIO

6 639 volte il Caritas Baby Hospital è stato visitato da pellegrini e turisti, che hanno avuto modo di venire a con-tatto con la quotidianità delle famiglie di Betlemme e toccare con mano la presenza cristiana in Terra Santa.

32 sono state le sedute sedute nelle quali i membri del Consiglio e i consulenti si sono impegnati per il buon funzionamento e il successo di Aiuto Bambini Betlemme e dell’Ospedale.

Del 26 per cento è il tasso di disoccupazione a Betlemme. L’Ospedale diventa ancora più im-portante, essendo anche il datore di lavoro di oltre 220 famiglie.

164 657 Il numero di analisi di Laboratorio eseguite è impressionante.

Ma ancora più impressionante è la qualità, per la quale il laboratorio

dell’Ospedale si è distinto in diverse occasioni. È uno dei migliori della

Palestina.

1 milione di spettatori per la trasmissione natalizia della ZDF “In-

contri in Terra Santa”, dove si vedeva Markus Lanz accompagnare il nostro

primario in una visita a domicilio all’interno di una tenda di beduini.

41 sono gli anni di presenza di noi suore Francescane Elisabettine di Padova al Caritas Baby Hospi-tal. Il nostro servizio qualificato, permeato di semplicità francesca-na, concorre alla formazione di una società più giusta e umana.

Sr. Maritilde Zenere

Jutta Biermayer Norbert Kössmeier

Dott.ssa Sandra Maissen

Marianne Hofstetter Marco Maffazioli

22 RELAZIONE D‘ESERCIZIO

Struttura e organi dell’Associazione Aiuto Bambini Betlemme è stata fon-data nel 1963. Organizzata secondo il diritto svizzero, ha sede a Lucerna. Il suo lavoro ha avuto fin dall’inizio carattere internazionale, anche a livello organizzativo. E' nata su ini-ziativa della Caritas svizzera e della Caritas tedesca allo scopo di garan- tire il funzionamento e lo sviluppo del Caritas Baby Hospital, fondato nel 1952. Gli statuti prevedono anche il sostegno di progetti a favore di madri e bambini in Terra Santa. Sulla base dello Statuto e delle finalità dell’Organizzazione, il Consiglio verifica ogni cinque anni gli obiettivi e le strategie di Aiuto Bambini Betlemme allo scopo di adattarli ai mutamenti della situa- zione. Il periodo di validità della strategia attuale terminerà nel 2017.

Aiuto Bambini BetlemmeAiuto Bambini Betlemme è forma-ta principalmente da soci collettivi (rappresentanti di diocesi e di varie organizzazioni), ma comprende anche soci individuali. L’Assemblea Generale è l’organo supremo e delibera sulla Relazione d’esercizio e i conti. L'Asso-ciazione viene gestita, a livello opera-tivo, dalla sede di Lucerna. La Diret-trice amministrativa dell’Associazione gestisce anche la Presidenza, composta dalla Presidente e dal Vicepresidente. La Presidenza prepara i temi che deve discutere il Consiglio, composto attual-mente da undici membri provenienti da tre Paesi (Svizzera, Germania, Italia).

Nello svolgimento del suo lavoro, il Consiglio è assistito da quattro Com-missioni: Finanze, Comunicazione, Progetti e Ospedale. Il Direttivo si avvale di esperti interni ed esterni, che forni-scono consulenza su varie questioni.

Commiss

ione

Osped

ale

Commissione

Progetti

Assemblea GeneraleSoci di Aiuto Bambini Betlemme

Sede operativa

Collaborazione con quattro uffici nazionali

Direzione

Commiss

ione

Comun

icazio

ne/

Fund

raisin

g

Commissione

Finanze

CONSIGLIOPresidenza

23RELAZIONE D‘ESERCIZIO

Ufficio di Lucerna La sede operativa di Aiuto Bambini Betlemme si trova a Lucerna e gestisce un piccolo ufficio per la Svizzera romanda a Friburgo. Alla sede operativa compete l’amministrazione e la gestione operativa dell’Associazione. La Direttrice amministrativa, Sybille Oetliker, dipende diretta-mente dal Consiglio e dalla Presidenza. Gestisce gli affari ed

è in stretto contatto con il Comitato esecutivo (EC) del Caritas Baby Hospital. Il CEO dell’Ospedale fa capo direttamente a lei. La sede operativa supporta anche la collaborazione e lo scambio di informazioni fra gli uffici nazionali di Germania, Italia, Austria e Gran Bretagna.

Sede operativa

Il team per la Svizzera (da sn.): Barbara Brank (Comunicazione/Fundraising), Jeanette Siegenthaler (Contabilità), Monique Tinguely (Servizi amministrativi, Svizzera francese), Sybille Oetliker (Direttrice amministrativa), Daniela Müller (Servizi amministrativi), Daniela Bandel (Servizi amministrativi), Angelo Viel (Fundraising/Gestione donazione)

24 RELAZIONE D‘ESERCIZIO

Collaborazione internazionale Gli uffici nazionali di Germania, Italia, Austria e Gran Bretagna cura-no i rapporti con i sostenitori nei rispettivi Paesi. A tale scopo mettono in campo iniziative comuni, ma anche iniziative specifiche per i vari Paesi nell’am-bito dell’attività di Fundraising e dei rapporti con la stampa e con il pubblico.

Uffici nazionali

Il team per la Germania (da sn.): Brigitte Linder (Finanze), Car-men Sibbing (Direzione), Hana Kohout (Gestione donazioni)

Austriaco: Andrea Mayerho-fer (Referente)

Inglese: Daniel Hurter (Responsabile ufficio GB)

Il team per l’Italia (da sn.): Emilio Benato (Vicepresidente di ABB), Vittorio Bortoletti (Consigliere ABB), Riccardo Friede (Fundraising), Samuele Nottegar (Responsabile per i media), Barbara Guadagnini (Servizi amministrativi), Gianpiero Provera (Gestione donazioni), con Luigi Vassanelli (Presidente ABB)

25RELAZIONE D‘ESERCIZIO

STATISTICHE 2016Aiuto Bambini Betlemme in cifre

26 RELAZIONE D‘ESERCIZIO

Caritas Baby HospitalPazienti al Caritas Baby Hospital 2014 2015 2016

Visite ambulatoriali 34 001 35 311 41 715Trattamenti ospedalieri 4 384 4 654 4 921Totale giornate di degenza 15 916 16 590 18 142Durata della degenza 3,6 giorni 3,6 giorni 3,7 giorni

Andamento delle terapie

50 000

40 000

35 000

30 000

25 000

20 000

15 000

10 000

5 000

1985 1990 1995 2000 2005 2010 2016

46 636 Cure specialistiche nel poliambulatorio

Malattie polmonari 1 488Neuropatie 1 294Cardiopatie 803Malattie ortopediche 786Malattie gastroenterologiche 618Malattie ormonali 354Altre cure specialistiche 136

27RELAZIONE D‘ESERCIZIO

Le 10 diagnosi più ricorrenti in regime di degenza (secondo i capitoli ell’OMS)

Capitolo X Disturbi del sistema respiratorio 2 292Capitolo I Malattie infettive e parassitarie 1 550Capitolo XVIII Segni, sintomi e dati di laboratorio patologici non altrimenti

classificabili721

Capitolo XVI Disturbi congeniti 652Capitolo IV Malattie endocrine, nutrizionali e metaboliche 419Capitolo XVII Malformazioni e anormalità cromosomiche 275Capitolo XIV Disturbi genitourinari 224Capitolo XI Malattie gastroenterologiche 205Capitolo VIII Patologie dell’orecchio 191Capitolo VI Neuropatie 158

Diagnostica

Test di laboratorio 109 715Indagini agli ultrasuoni 5 050Radiografie 3 417Screen dell’udito dei neonati 918Ecocardiografia 714Elettroencefalogramma 336

Offerte per madri

Pernottamenti madri 4 337Pernottamenti complessivi 12 352

Social Work

Ore di consulenza 6 970Visite domiciliari 358Sostegno assistenza sanitaria 7 090Consulenze particolari 2 198

Terapie e consulenza

Fisioterapia 5 744Logopedia 165Consulenza nutrizionale (ambulatoriale)

56

28 RELAZIONE D‘ESERCIZIO

Finanze 2016 (valori arrotondati)

Entrate CHF Euro

Entrate da donazioni* 11 260 000 10 330 000Entrate da rette ospedaliere 1 150 000 1 055 000Rette ospedaliere da Servizi sociali(proventi interni)

220 000 200 000

Risultato finanziario (positivo) 400 000 365 000Altre entrate 140 000 130 000Totale entrate 13 170 000 12 080 000

*Provenienza delle donazioni CHF Euro

Svizzera 4 980 000 4 570 000Germania 3 730 000 3 425 000Italia 1 260 000 1 155 000USA 890 000 815 000Austria 125 000 116 000Lussemburgo 110 000 100 000Great Britain 15 000 14 000Altri Paesi 150 000 135 000Totale 11 260 000 10 330 000

8.7% Rette ospedaliere

3.0% Risultato finanziario (positivo)

85.5% Donazioni

1.7% Rette ospedaliere da Servizi sociali

1.1% Altre entrate

29RELAZIONE D‘ESERCIZIO

Uscite CHF Euro

Uscite Caritas Baby Hospital(ammortamenti inclusi)

9 400 000 8 620 000

Progetti e Fondo catastrofi 640 000 590 000Amministrazione 1 270 000 1 170 000Totale uscite 11 310 000 10 380 000

83.1% Caritas Baby Hospital

11.2% Amministrazione

5.7% Progetti e Fondo catastrofi

Conto economico 2016 CHF

Anno prece-dente / CHF

Ricavi d'esercizioRicavi da raccolta fondi* 12 264 675 11 546 711Spese raccolta fondi (Fundraising) -1 004 256 -1 069 327Netto offerte 11 260 419 10 477 384Quota annuale soci 2 250 2 100Rette ospedaliere, contributo consultazioni** 1 370 746 1 192 397Altri ricavi d‘esercizio 140 350 180 170Totale ricavi d’esercizio 12 773 765 11 852 051

Costi del Caritas Baby HospitalCosti del personale -5 630 658 -5 428 513Variazione Accantonamenti previdenziali interni -227 984 -35 738Spese viaggi -29 734 -48 353Spese materiali -1 544 197 -1 327 398Spese di manutenzione -643 617 -594 289Ammortamenti/Immobilizzazioni -666 223 -1 741 300Aiuti individuali/Sostegno alle madri -654 798 -646 800Costi d’esercizio del Caritas Baby Hospital -9 397 211 -9 822 391

Spese per progetti in Terra Santa -639 450 -930 751Totale costi progetti -10 036 661 -10 753 142

Costi amministrazioneCosti del personale -738 368 -693 502Spese per materiali -477 940 -504 832Spese di manutenzione -59 437 -49 648Altri costi di esercizio 0 -353Totale costi amministrazione -1 275 745 -1 248 335

31RELAZIONE D‘ESERCIZIO

_________________* Ricavi lordi da donazioni, lasciti inclusi, della Kinderhilfe Bethlehem presso

la Deutscher Caritasverband e.V.: Euro 3 500 914.42. Inviati ad Aiuto Bambini Betlemme di Lucerna: Euro 3 096 500.

** Inclusi i trasferimenti interni dei Servizi sociali, che si accollano le rette ospedaliere per i bimbi bisognosi.

2016 CHF

Anno prece-dente / CHF

= Risultato d'esercizio 1 461 359 -149 426

Risultato finanziarioRicavi finanziari 767 263 197 856Oneri finanziari -370 522 -838 537

396 741 -640 681

Risultato straordinarioRicavi straordinari una tantum 0 29 283Costi straordinari una tantum 0 0

0 29 283

Risultato annuale prima della variazione capitale Fondi

1 858 100 -760 824

Risultato dei Fondi (fondi vincolati)Trasferimenti -106 700 0Prelievi dai Fondi 0 0

-106 700 0

= Risultato annuale 1 751 400 -760 824

32 RELAZIONE D‘ESERCIZIO

BILANCIO 31.12.2016 CHF

Anno prece-dente / CHF

ATTIVITÀCapitale circolanteLiquidità 10 645 681 6 817 913Investimenti sui mercati monetari 4 618 437 6 371 132Titoli quotati in borsa 6 687 352 7 005 664Crediti da forniture e servizi 158 980 124 843Altri crediti a breve 1 730 502 1 798 585Ratei e risconti attivi 156 351 127 124

23 997 303 22 245 261ImmobilizzazioniImmobilizzazioni finanziarie 3 3Immobilizzazioni materiali 1 1

4 4Totale attività 23 997 307 22 245 265

PASSIVITÀCapitale terzi a breve termineCrediti da forniture e servizi 415 185 696 142Impegni fruttiferi a breve 21 365 112 183Altri impegni a breve 0 35 000Ratei e risconti passivi 75 393 84 676

511 943 928 001Capitale terzi a lungo termineAccantonamenti a lungo termine 5 655 000 5 345 000

5 655 000 5 345 000Totale capitale terzi 6 166 943 6 273 001

33RELAZIONE D‘ESERCIZIO

31.12.2016 CHF

Anno prece-dente / CHF

Capitale del fondoFondi non del tutto liberamente disponibili

106 700 0

106 700 0

Capitale dell'organizzazioneCapitale vincolato 16 600 000 14 900 000Capitale liberamente disponibile 1 123 664 1 072 264

17 723 664 15 972 264Totale passività 23 997 307 22 245 265

34 RELAZIONE D‘ESERCIZIO

Rendiconto finanziario di liquidità(Fondi: flussi di cassa, inclusi investimenti sui mercati monetari)

2016 / CHFAnno prece-dente / CHF

Flusso di cassa operativoRisultato annuale prima del risultato del fondo 1 858 100 -760 824Ammortamento di immobili del Caritas Baby Hospital 666 223 1 741 300Formazione / Liquidazione di accantonamenti 310 000 75 000Utili e perdite contabili da titoli -299 721 332 175Vendita di titoli 11 129 181 1 953 928Acquisto di titoli -10 511 148 -4 456 761Aumento/diminuzione dei crediti 33 946 760 211Aumento/Diminuzione dei ratei e risconti attivi -29 227 -70 195Aumento/diminuzione di capitale terzi a breve -416 058 171 987

Flusso di cassa operativo 2 741 296 -253 179

InvestimentiInvestimenti patrimoniali -666 223 -1 741 300Concessione / Restituzione di prestiti 0 0Flusso di cassa da investimenti -666 223 -1 741 300

35RELAZIONE D‘ESERCIZIO

2016 / CHF

Anno prece-dente / CHF

FinanziamentoAumento/Diminuzione degli impegni finanziari a lungo termine

0 0

Flusso di cassa da finanziamenti 0 0

Aumento / Diminuzione delle liquidità(Fondi: liquidità, investimenti sul mercato monetario)

2 075 073 -1 994 479

Liquidità (fondi)Situazione di liquidità al 1° gennaio 13 189 045 15 183 524Entrate dell’attività 2 741 296 -253 179Entrate/Uscite da investimenti -666 223 -1 741 300Ricavi da attività di finanziamento 0 0Situazione di liquidità al 31.12. 15 264 118 13 189 045

36 RELAZIONE D‘ESERCIZIO

Variazioni del capitaledell’organizzazione

Risorse iniz. /CHF

Ricavi (in-terni) /CHF

Trasferimenti(esterni) /CHF

Trasferimenti(interni) /CHF

Impieghi (esterni) /CHF

Risorsefin. /CHF

Capitale dell'Organizzazione 2016Capitale vincolatoFondo progetti Terra Santa 2 000 000 2 000 000Oscillazioni dei cambi 2 500 000 2 500 000Fondo catastrofi 300 000 93 896 -93 896 300 000Costruzione, manutenzione, rinnovo locali CBH

1 800 000 1 800 000

Riserva costi d’esercizio Caritas Baby Hospital

8 300 000 1 700 000 10 000 000

Capitale vincolato 14 900 000 0 0 1 793 896 -93 896 16 600 000

Capitale liberamente disponibileCapitale liberamente disponibile (cumulato)

1 072 264 1 072 264

Risultato annuale 1 751 400 -1 793 896 93 896 51 400

Capitale non vincolato 1 072 264 0 1 751 400 -1 793 896 93 896 1 123 664

Totale capitale dell'organizzazione 15 972 264 0 1 751 400 0 0 17 723 664

Capitale dei fondi 2016

Progetto "Futuro dell'Ospedale CBH" 0 0 106 700 0 0 106 700Totale Fondi vincolati 0 0 106 700 0 0 106 700

_________________________________________________Il rendiconto annuale (bilancio, conti dell‘associazione, relazio-ne finanziaria, variazioni di capitale e appendici) per l‘esercizio conclusosi al 31 dicembre 2016 è stato controllato dall'Organo di Revisione. Il rendiconto annuale fornisce un quadro esatto del-la effettiva situazione patrimoniale e finanziaria in accordo con le raccomandazioni per la stesura dei bilanci Swiss GAAP FER 21 ed è in linea con la normativa svizzera e gli statuti.

La relazione dettagliata del Organo di Revisione con il rendiconto annuale rivisto e corretto può essere richiesta alla sede operativa.

Organo di Revisione: PricewaterhouseCoopers AG (PwC), CH-6005 Lucerna.

Fondazione Previdenza del personale(Fondo pensioni) di Aiuto Bambini BetlemmeI dipendenti del Caritas Baby Hospital sono assicurati per i rischi di vecchiaia, morte e invalidità presso la Fondazione Previdenza del personale di Aiuto Bambini Betlemme. Il finanziamento avviene tra-mite versamenti in ragione della metà da parte del datore di lavoro e del dipendente (Uscite 2016: CHF 102 905).

Fondazione Riserve (Fondo) di Aiuto Bambini BetlemmeLo scopo del Fondo è quello di fornire ai dipendenti del Caritas Baby Hospital prestazioni specifiche integrative a quelle della previdenza ordinaria del personale (Uscite 2016: CHF 0).

Colophon Aiuto Bambini Betlemme

Winkelriedstrasse 36Casella postale

CH-6002 Lucerna

Tel. +41 41 429 00 00Fax +41 41 429 00 01

[email protected]

Redazione: Sybille Oetliker,Burkhard Redeski

Layout: Nicole ObermannStampa: Koprint AG

Fotografia: Titolo, pagg. 2, 10, 15, 19, 25, 29,

34, 40 Meinrad Schade / pagg. 5-8, 13, 18, 26, 30, 32 Michael Meier

Ritratti d‘autore / Uffici nazionali: pagg. 4, 6, 11, 14, 17, 20, 21, 23, 24

archivio Aiuto Bambini Betlemme

Associazioni: Aiuto Bambini Betlemme Italia, Altenwerk der Erzdiözese Freiburg i.Br. e.V., Caritas Svizzera, Caritasverband für das Erzbistum Paderborn e.V., Deutscher Caritasverband e.V., Deutscher Verein vom Heiligen Lande, Freunde des Caritas Baby HospitalBethlehem (Dresden), Istituto delle Suore Terziarie Francescane Elisabettine (Padova), Katholische Frau-engemeinschaft Deutschland – Bundesverband e.V., Katholische Frauengemeinschaft Deutschland – Diözesanverband Freiburg, Freundeskreis Caritas Baby

Hospital Katholische Kirchengemeinde Sankt Familia (Kassel), Kinderhilfe Bethlehem Österreich, Kindermis-sionswerk “Die Sternsinger” e.V. (Aachen), Netzwerk Hoffnung – Bildung und Gesundheit e.V. (Freiburg), Associazione svizzera di Terra Santa, Schwesternschaft der Krankenfürsorge des Dritten Ordens (München)

Diocesi svizzere: Diocesi di Basilea, Diocesi di Coira, Diocesi di San Gallo, Diocesi di Losanna,

Asso

ciat

i di A

iuto

Ba

mbi

ni B

etle

mm

e

Sede operativa Svizzera Germania Austria

www.kinderhilfe-bethlehem.ch www.kinderhilfe-bethlehem.de www.kinderhilfe-bethlehem.at

Sybille Oetliker Carmen Sibbing Andrea Mayerhofer

Aiuto Bambini Betlemme Kinderhilfe Bethlehem Kinderhilfe Bethlehem ÖsterreichWinkelriedstrasse 36 im Dt. Caritasverband e.V. Schedifkaplatz 3Casella postale Karlstrasse 40 1120 Vienna6002 Lucerna 79104 Freiburg i.Br. ÖsterreichSvizzera Deutschland

Tel. +41 41 429 00 00 Tel. +49 761 20 03 14 Tel. +43 1 813 08 80Fax +41 41 429 00 01 Fax +49 761 20 04 [email protected] [email protected] [email protected]

Conto donazioni Conto donazioni Conto donazioniCP 60-20004-7 Postbank Karlsruhe Raiffeisenlandesbank NÖ-WienIBAN CH17 0900 0000 6002 0004 7 BLZ 660 100 75 NÖ-Wien, BLZ 32 000BIC POFICHBEXXX IBAN DE32 6601 0075 0007 9267 55 IBAN AT39 3200 0000 0005 0500

BIC PBNKDEFF BIC RLNWATWW

Indi

rizzi

delle

sed

i ope

rativ

e

39RELAZIONE D‘ESERCIZIO

Ginevra e Friburgo, Diocesi di Lugano, Diocesi di Sion, Abbazia territoriale di Saint Maurice

Diocesi tedesche: Diocesi di Essen, Arcidiocesi di Friburgo in Brisgovia, Diocesi di Magonza, Diocesi di Münster

Soci individuali: Andreas Bachofner, Emilio Benato, Vittorio Bortoletti, Sylvia Debrunner-Trefzer, Werner Deigendesch, Brigitta Hagel, Renate Heinzmann,

Sibylle Hardegger (Presidente), Norbert Kössmeier (Vicepresidente), Jutta Biermayer, Eugen Bleyler, Marianne Hofstetter, Anette Kempf, Marco Maffazioli,Sandra Maissen, Oliver Müller, Padre Ludovic Nobel, Sr. Maritilde ZenereM

embr

i del

Cons

iglio

Italien Grossbritannien Bethlehem

www.aiuto-bambini-betlemme.it www.childrens-relief-bethlehem.org.uk www.childrens-relief-bethlehem.org

Riccardo Friede Daniel Hurter Issa Bandak

Aiuto Bambini Betlemme Children’s Relief Bethlehem UK Caritas Baby Hospital Via Roma 67 PO Box 91 PO Box 1153537012 Bussolengo (Verona) North Tawton EX20 9AH 91114 East JerusalemItalia United Kingdom via Israel

Tel. +39 045 715 84 75 Tel. +44 844 22 50 300 Tel. +970 2 275 85 00Fax +39 045 715 83 36 Fax +970 2 275 85 [email protected] [email protected] [email protected]

Spendenkonto Spendenkonto C/C Postale 69795961 Triodos BankCredito Valtellinese IBAN GB11 RBOS 1600 3410 0008 56IT 61 K 052 165 996 0000 0000 77979 BIC RBOSGB2LXXX

ONLUS

Heinrich Koller, Peter Krieg, Sandra Maissen, Toni Merten, Erwin Müller, Arnold Poll, Paul Rutz, Barbara Schmid-Federer, Margarete Schrempp, Gisela Sträter, Margrit Zemp-Ineichen

Noi ci siamo – per i bambini e le madri di Betlemme