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Relazione di gestione del Consiglio di direzione 2016-2017 SCC Scuola cantonale di commercio

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● Relazione di gestione del Consiglio di direzione

2016-2017

SCC

Scuola cantonale di commercio

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© Relazione di gestione del Consiglio di direzione 2016-2017 Pagina 2

Sommario

La scuola e i suoi contesti 5

Al centro del vortice 5 Genitori e educazione orizzontale 6 La minaccia incombente dell’incomprensione 9

Evoluzione del numero degli allievi 10

I costi della scuola 11

Il Consiglio di direzione 12

Informazione agli allievi delle scuole medie 12

La dotazione oraria interna 13

I progetti del Monte ore di sede 14

Le attività culturali 14

Conferenze e incontri 15 Teatro e musica 15 Castellinaria e Guardando insieme 16 Prevenzione e salute 16 Progetti speciali 16 Giornate autogestite 17 Prospettive 17

Soggiorni, scambi linguistici e stage professionali 18

Scambi linguistici 18 Stage professionali all’estero 19 Progetto ESAME 19 Progetto ESTATE 19

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L’insegnamento bilingue 20

Uscite di studio 21

Uscite culturali 21 Corso sportivo invernale 21 Corso fuori sede delle classi terze 21

Le attività di orientamento 23

Orientamento accademico 23 Orientamento all’inserimento professionale 24

Programma talenti in ambito sportivo e artistico nelle Scuole medie superiori 25

Ammissione al programma cantonale e attività del tutor 25 Serata informativa con allievi e genitori 26 Consigli di classe 26

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“Sarebbe necessaria niente di meno che una genuina rivoluzione culturale. Per quanto limitati possano apparire i poteri del sistema educativo esistente, a sua volta irretito nei

meccanismi consumistici, sopravvivono in esso sufficienti poteri trasformativi per annoverarlo tra i fattori più promettenti di tale rivoluzione.”

Zygmunt Bauman

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La scuola e i suoi contesti

Al centro del vortice

I sistemi scolastici sono al centro di mille attenzioni e altrettante tensioni. Il mondo della scuola e la società in cui è inserita paiono comunicare con rinnovato e reciproco interesse, seminando tuttavia sul terreno del confronto anche numerosi germogli di contraccambiata incomprensione. Il delicato e poliedrico rapporto dialettico tra le parti merita in questa sede un tentativo di esplorazione con qualche doveroso approfondimento più specificamente riferito alla realtà che ci include e che ci pone, a tratti, in un‘inconfutabile condizione di affanno. Le istituzioni scolastiche si confrontano con un quadro di riferimento complesso e frastagliato. Stato, società, politica, economia premono energicamente sulla scuola, ponendola al centro di un vortice, all’interno del quale, non di rado, l’istituzione fatica a mantenersi nel rassicurante stato di equilibrio e di serenità che le sarebbero necessari per assolvere al meglio alle numerose e impegnative funzioni che le sono affidate. L’offensiva politica prima e popolare successivamente, esercitata di recente sulla scuola in ordine al tema dell’insegnamento della civica, costituiscono un esempio paradigmatico di questo turbinante contesto. Una volta di più l’istituzione scolastica e i suoi attori principali sono sembrati in ambasce nell’affermare le proprie buone ragioni. Il costante e instancabile lavorio esercitato a livello sociale e politico nei confronti dell’istituzione scolastica ne hanno progressivamente minato il ruolo, l’autorevolezza e la credibilità. Di scarso rilievo e di nessun conforto è notare che la scuola è stata risucchiata all’interno della stessa spirale insieme ad altri numerosi attori del nostro tempo, l’ente radiotelevisivo pubblico per citare un esempio di stringente attualità. Al cospetto di questo stato delle cose si parano due vie di fronte alla scuola e ai suoi protagonisti. Quella della chiusura, del risentimento, della difesa apologetica e nostalgica del proprio essere e del proprio fare, del rimpallo sistematico di ogni responsabilità su terzi, non meglio identificati. In alternativa si profila l’impegnativo itinerario della ricerca della comprensione di un fenomeno che deve essere affrontato da parte dell’istituzione scolastica con rinnovati strumenti. Il cammino è quello dell’indagine delle determinanti che esternamente alla scuola la ripiegano su posizioni fragilizzate e deprivate dell’antico prestigio; il percorso è tuttavia anche quello di una profonda introspezione sulle tracce delle deficienze e degli errori che ne hanno segnato il suo incerto incedere in diverse circostanze. In questa prospettiva, nelle pagine successive, si vuole stimolare una riflessione su un tema che si è insinuato diffusamente nella quotidianità della scuola e dei suoi operatori. Cercheremo di accostare la difficile e mutevole triangolazione con i più diretti interlocutori, gli allievi, e in modo particolare i genitori.

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L’intento dichiarato è quello di voler capire i contesti più stretti in cui siamo chiamati ad operare e di dotarci di qualche utile strumento conoscitivo per saperli affrontare con accresciuta efficacia; tutto questo con l’auspicio di saper domare l’io giudicante e di evitare l’insidioso contagio tra i fatti e i verdetti. Come fa presente opportunamente Gustavo Pietropolli Charmet, “se non si capisce cosa sta succedendo ai giovani, è arduo attuare misure a loro vantaggio, come rinnovare la scuola o predisporre l’inserimento lavorativo”1.

Genitori e educazione orizzontale

Nella gestione di un istituto scolastico, la dimensione relazionale costituisce un elemento centrale e al contempo di estrema delicatezza. In particolare si segnala la necessità di prestare particolare cura nei rapporti tra direzione e docenti, da una parte, e allievi e genitori, dall’altra. Diversamente da quanto si è verificato diffusamente in passato, il capitale fiducia che la scuola vanta nei confronti delle famiglie (e degli allievi) non costituisce più “un credito a priori”2, ma deve venire costantemente costituito e ricostituito nell’attività quotidiana. Bisogna in particolare far leva sulla professionalità degli operatori scolastici, degli insegnanti, dei dirigenti e del personale amministrativo, sulla loro capacità di far fronte alle molteplici e articolate esigenze degli allievi, ai bisogni di ascolto, di trasparenza e di informazione espressi dalle famiglie, trasmettendo doti umane fondamentali quali “il garbo e la passione”3. Nella maggioranza dei colloqui con i genitori il rendimento scolastico dell’allievo costituisce il tema principale della discussione. Può capitare che gli incontri consentano semplicemente di confermare alla famiglia una situazione spesso già percepita nei suoi contorni essenziali, quella di un quadro scolastico positivo che richiede solo un momento di rassicurazione formale. In questi casi le condizioni relazionali sono generalmente di agevole gestione e sovente contribuiscono a rinsaldare reciprocamente la fiducia. Più impegnativi ed insidiosi, perché quasi sempre pregni di maggiore intensità emotiva in tutte le parti coinvolte, sono le situazioni in cui la scuola si confronta con i genitori per affrontare difficoltà generalizzate o puntuali, comportamenti inadeguati o una presenza alle lezioni discontinua e spesso fonte di interferenze negative con il profitto scolastico. In questa seconda categoria sono da includere anche le sollecitazioni che giungono direttamente alla scuola per esprimere insoddisfazione sull’operato dei docenti o della direzione. Non di rado e con maggiore frequenza rispetto al passato, la scuola si trova a fronteggiare in queste situazioni l’impatto veemente con i genitori, acriticamente schierati a tutela dei comportamenti dei loro figli, anche quando questi appaiono palesemente insostenibili. Tale evoluzione definisce il logoramento dell’antica alleanza tra genitori e docenti che,

1 M. Aime, G. Pietropolli Charmet, La fatica di diventare grandi, Einaudi, Torino 2014, pag. 99, 100 2 V. Cesari Lusso, È intelligente ma non si applica, Erickson, Trento 2010 3 Ibidem, pag, 58

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come ricorda Massimo Ammaniti “era rimasta salda fin quando ci si sentiva di condividere un comune obiettivo educativo. Il percorso non era sempre lineare, c’erano delle battute d’arresto, problemi di disciplina o di studio, ma genitori e insegnanti erano un sol uomo. Se emergevano delle divergenze, venivano risolte dagli adulti e in privato. E questo perché si riteneva che in tal modo i ragazzi avrebbero percepito una linea formativa compatta, tracciata da figure autorevoli (certo, spesso anche autoritarie), tanto a casa quanto a scuola”4. L’evoluzione del quadro di riferimento in cui si inseriscono i rapporti tra scuola, allievi e famiglie, è data anche dalle trasformazioni che coinvolgono i principali attori sociali. Sdraiati, fragili, spavaldi. Fondendo liberamente i titoli di due opere di Michele Serra5 e Gustavo Pietropolli Charmet6 , è possibile tentare una sintesi descrittiva, una sorta di identikit sociale degli adolescenti di oggi. Oggetti centrali della relazione scuola-famiglia, gli adolescenti degli anni duemila, nella loro profonda mutazione antropologica, introducono insidie e complessità nell’articolazione della relazione. “Si ha quasi l’impressione che l’accelerazione subita da questa trasformazione porti ogni anno una nuova inedita generazione di preadolescenti e adolescenti sempre più narcisista ad affacciarsi alle soglie delle medie inferiori e superiori. Cioè una generazione sempre meno motivata a riconoscere alla scuola un significato etico e simbolico”7. Come si pone la scuola confrontata ad una generazione al centro della trasfigurazione descritta da Pietropolli Charmet? E a loro volta i genitori come reagiscono al cospetto di figli che non contestano più l’autorità a cui non danno più importanza? Come rapportarsi a giovani narcisi, vittime del consumismo, appagati dalle loro appendici tecnologiche? “Professore, ma non ha capito che oggi solo pochissimi possono permettersi di avere una personalità? I cantanti, i calciatori, le attrici, la gente che sta in televisione, loro esistono veramente e fanno quello che vogliono, ma tutti gli altri non sono niente, non saranno mai niente”8. Come replicare a visioni estreme e rassegnate della vita talvolta incarnate nel pensiero degli adolescenti, così come riporta Marco Lodoli, scrittore e docente appassionato in una scuola di uno dei numerosi, difficili sobborghi romani? Con ogni evidenza, i cambiamenti in atto nelle moderne società, sembrano non risparmiare nemmeno la categoria dei genitori, partner fondamentali per l’istituzione scolastica nella presa a carico dell’educazione e nella formazione delle giovani generazioni. Tali mutamenti rappresentano per la scuola una realtà da considerare nel processo di costante rimessa a fuoco della propria rete relazionale. “Il compito dei genitori, dichiarava Freud, è un compito impossibile. Come governare e psicoanalizzare, aggiungeva. Significa che il mestiere del genitore non può essere ricalcato su di un modello ideale che non esiste” 9 . Oggi

4 M. Ammaniti, La famiglia adolescente, Laterza, Roma 2015, pag. 75, 76 5 M. Serra, Gli sdraiati, Feltrinelli, Milano 2013 6 G. Pietropolli Charmet, Fragile e spavaldo, Laterza, Bari 2009 7 Ibidem, pag. 9 8 M. Lodoli, Il rosso e il blu, Einaudi, Torino 2009, pag. 28, 29 9 M. Recalcati, Il complesso di Telemaco, Feltrinelli, Milano, 2009, pag. 58

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l’impossibilità attribuita da Freud ai genitori sembra, se possibile, aggravata dalla crisi dell’autorità simbolica del padre. “Rilanciare il tema del tramonto dell’imago paterna non significa rimpiangere il mito del padre-padrone. Personalmente non ho nessuna nostalgia per il pater-familias. Il suo tempo è irreversibilmente esaurito, scaduto. Il problema non è dunque come restaurare l’antica e perduta potenza simbolica, ma piuttosto quello di interrogare ciò che resta del padre nel tempo della sua dissoluzione”10. “I genitori peggiori – quelli che fanno più danni ai loro figli – non sono solo quelli che abbandonano le loro responsabilità evadendo il compito educativo che spetta loro, ma anche quelli che misconoscono la loro insufficienza, quelli che anziché sottomettersi alla Legge della parola – come chiedono ai loro figli di fare – pensano presuntuosamente di incarnarla”11. Come sottolinea Gustavo Pietropolli Charmet, la cultura degli adulti, in certe occasioni anche di quelli che operano all’interno dell’istituzione scolastica, è intenta “a costruire attorno alla mente e al corpo dei ragazzi una sorta di cintura sanitaria”12 che li preservi dal crudo impatto con il mondo, consegnando molti giovani ad “una relazione di continuità infinita con i genitori”13 che differisce “in avanti nel tempo, le prove di passaggio più ardue”14. La maggiore commistione generazionale indebolisce i ruoli e le gerarchie, “la confusione dei ruoli e la liquidità che segnano la realtà postmoderna rendono meno definite le strutture e le gerarchie sociali”15, affermando e diffondendo un modello educativo orizzontale. In questo quadro relazionale la percezione dei confini e l’accettazione dei limiti, sia negli adulti che nei giovani, risulta sempre più problematica e favorisce “un meccanismo di decolpevolizzazione radicale”16 dei primi nei confronti dei secondi. Come rileva Massimo Ammaniti, in questo contesto i genitori spesso si trasformano “in commissari, giudici supremi di tutto quello che accade, come se improvvisamente diventassero esperti di qualsiasi disciplina, dei moderni pedagogisti, dei raffinati psicologi (…), hanno un’idea precisa di quali programmi devono essere svolti e soprattutto del modo in cui devono essere somministrati (…), e sanno come valutare l’insegnante e soprattutto come giudicare il suo sistema di valutazione”17.

10 Ibidem, pag. 58 11 Ibidem, pag. 11 12 M. Aime, G. Pietropolli Charmet, La fatica di diventare grandi, Einaudi, Torino 2014 13 Ibidem, pag. 117 14 Ibidem, pag. 91 15 Ibidem, pag. 95 16 Ibidem, pag. 106 17 M. Ammaniti, La famiglia adolescente, Laterza, Roma 2015, pag. 72-73

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La minaccia incombente dell’incomprensione

Come sottolinea sapientemente il filosofo francese Edgar Morin18, la nostra società, pur confrontata con “grandi e molteplici progressi della comprensione”, vive una complessa fase in cui “i progressi dell’incomprensione sembrano ancora più grandi”. Le relazioni corrono forte il rischio di essere contaminate dal virus dell’incomprensione. Come ricorda il filosofo francese “l’assioma più si è vicini, meglio ci si comprende, possiede una verità solo relativa e gli si può opporre l’assioma più si è vicini, meno si comprende perché la prossimità può alimentare malintesi, gelosie, aggressività, anche negli ambienti in apparenza più evoluti”19. In questo contesto l’istituzione scolastica non deve disattendere il proprio ruolo di promotore di cultura e di etica della comprensione nelle due accezioni indicate da Morin: quella della “comprensione intellettuale e oggettiva” e quella della “comprensione umana e intersoggettiva”20. Se da una parte la scuola si sente accreditata a pieno titolo, per percorso e per vocazione, del compito di promuovere la prima tipologia di comprensione, molto, a nostro giudizio, sembra rimanere da fare per assicurare un’assunzione soddisfacente del secondo compito. Importanti e significativi sono stati gli sforzi profusi negli ultimi decenni dalla scuola per migliorare l’informazione, la comunicazione, e per garantire una crescente trasparenza, del resto richiesta in tutti i settori della società. Rimangono invece ancora abbondanti porzioni di terreno da esplorare sul fronte della fertilizzazione della comprensione umana. In particolare vanno considerati e possibilmente attenuati e rimossi gli ostacoli che regolarmente si pongono nel fitto reticolo della comunicazione tra la scuola, gli allievi e i genitori. Si pensi in particolare alle minacce che, come ricorda Morin, incombono sulla comprensione. “Il rumore che parassita la trasmissione dell’informazione, che crea il malinteso e il non inteso”, “l’impossibilità all’interno di una visione del mondo, di comprendere le idee e gli argomenti di un’altra visione del mondo” o “infine e soprattutto l’impossibilità di una comprensione tra una struttura mentale e l’altra”21. Minacce queste che si riproducono nella quotidianità delle interazioni in seguito alla “scarsa documentazione dei fatti”, alla loro “interpretazione e analisi frettolosa”, ad un’esemplificazione sommaria delle situazioni, alla scarsa flessibilità nel “leggere in modi diversi le dinamiche in gioco”, all’incapacità di “riconoscere e contenere le proprie emozioni”22. Se la scuola, i suoi insegnanti e suoi dirigenti sapranno promuovere questo sforzo di comprensione dei contesti che li avvolgono e delle relazioni che li caratterizzano, sarà possibile risalire la china e riguadagnare quel riconoscimento sociale che si è progressivamente smarrito nel tempo.

18 E. Morin, I sette saperi necessari all’educazione del futuro, Raffaello Cortina, Milano 2011, pag. 98 19 Ibidem, pag. 98 20 Ibidem, pag. 98 21 Ibidem, pag. 99-100 22 V. Cesari Lusso, Documentazione a sostegno del corso La leadership relazionale e comunicativa a scuola, GeFo, Lugano, 11, 12 febbraio 2014

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Evoluzione del numero degli allievi

Come di consueto la valutazione tiene conto delle iscrizioni all’anno in corso (2017-2018). Il numero di allievi iscritti all’inizio di quest’anno (1'275) ha fatto registrare una leggera flessione rispetto allo scorso anno, quando, per la prima volta è stata varcata la soglia delle 1'300 unità. Nonostante la diminuzione del numero degli allievi sono state composte 61 classi, analogamente a quanto avvenuto l’anno precedente. In seguito alle diverse forme di scambio di informazioni promosse dalla Sezione dell’insegnamento medio superiore con gli istituti scolastici del settore della formazione professionale, è stato possibile rendere più affidabile la valutazione del numero degli allievi; la stima degli effettivi effettuata ad inizio estate ha trovato quindi una sostanziale conferma nel numero degli iscritti registrati ad inizio anno scolastico. Dall’inizio dell’anno scolastico si sono registrati alcuni ritiri e alcune nuove ammissioni con lo statuto di allievo uditore.

Anno scolastico 2017-2018

Classe Iscritti Sezioni

1 SCC 431 20

2 SCC 345 16

3 SCC 257 12

4 SCC 242 13

Totale 1’275 61

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I costi della scuola

Il Consuntivo 2016 presenta un totale di spesa di CHF 17'999'902 a fronte di entrate pari a CHF 3'178’482; tra queste figura la parte allibrata alla nostra scuola del totale del contributo federale per spese di esercizio, quota che ammonta a CHF 3'097’229. Il costo netto a carico del Cantone ammonta a CHF 14'821'420. Il totale dei costi netti per allievo a carico del Cantone è stato di CHF 11’772. Si ricorda che nel calcolo dei costi non è compresa la quota parte delle spese generali del DECS, in particolare quella della Divisione della scuola. Si tratta tuttavia di costi contenuti, che non modificano sostanzialmente le spese indicate.

Confronto pluriennale Anno Costo totale

CHF Entrate CHF

Sussidio Federale CHF

Sussidio per allievo CHF

Costo netto CHF

Media Allievi

Costo unitario netto CHF

2016 17'999’902 3'178’482 3'097’229 2’460 14'821’420 1’259 11’772 2015 18'349’993 3'699’440 3'192’025 2’644 14'650’553 1’207 12’137 2014 18'537’333 3'572’234 2'989’952 2’477 14'965'099 1’236 12’107 2013 17'632’384 3'218’365 2'883’514 2’325 14'414’400 1’240 11’624 2012 16’911’068 3’249’068 2’970,004 2’426 13'662'000 1’224 11’161 2011 16'007'955 2'818'133 2'513.896 2'074 13'189'821 1’212 10’882 2010 15'694’168 2'402’915 2'075’477 1'793 13’291252 1’157 11’487 2009 15'524’471 2'312’074 1'918’967 1'722 13'212’396 1’114 11’860 2008 14'887’338 2’0047367 1'752’724 1'602 12'839’971 1’094 12’539 2007 14'493’824 1'820’902 1'605’308 1'554 12'672’922 1’033 12’268 2006 14'306'319 2'012’487 1'719’149 1'747 12'293’831 984 12’493 2005 14’080’959 1'687’493 1'583’683 1'681 12'393’465 942 13’157 2004 13'694’280 2'090’581 1'954’979 2'148 11'603’698 910 12’751 2003 13'549’473 1'185’245 1'017’895 1'137 12'364’228 895 13’814 2002 12'624’138 1'608’819 1'421’457 1'702 11'015’319 835 13’191 2001 10'904’282 1'464’804 1'308’130 1'687 9'439’477 775 12’179 2000 10'583’118 1'695’000 1'389’577 2'031 8'922’044 684 13’050

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Il Consiglio di direzione

Durante l’anno scolastico 2016-2017 il Consiglio di direzione si è riunito in 40 occasioni tra il 11 agosto 2016 e il 12 giugno 2017. Alle 40 sedute di direzione a cui corrispondono altrettanti protocolli, hanno fatto seguito a partire da metà giugno, riunioni quotidiane dedicate alla chiusura dell’anno scolastico e all’organizzazione di quello successivo. Durante l’anno scolastico 2016-2017, i vicedirettori Walter Benedetti e Nicola Pinchetti hanno preso parte al corso di formazione per dirigenti scolastici GEFO, tenutosi presso l’Università della Svizzera italiana, percorso che hanno portato a termine con successo ottenendo il Certificato in studi avanzati (CAS).

Informazione agli allievi delle scuole medie

Come da consolidata tradizione, agli allievi delle scuole medie e ai loro genitori, per organizzazione degli Uffici regionali di orientamento, vengono offerte numerose possibilità per assumere informazioni rispetto alle opportunità di proseguimento degli studi. In particolare sono stati programmati, a partire dalla fine del primo semestre, numerosi pomeriggi e serate informativi, durante i quali sono state presentate le diverse offerte. La Scuola cantonale di commercio, vista la sua peculiarità d’Istituto a cui fanno capo gli allievi di tutto il Cantone, è coinvolta su tutto il fronte territoriale così da poter irradiare l’informazione in modo capillare. Il Consiglio di direzione ha inoltre organizzato i tradizionali pomeriggi di porte aperte. I due incontri, il primo rivolto ad allievi del Sopraceneri, il secondo a giovani provenienti dal Sottoceneri, hanno permesso alla scuola di presentare il proprio ciclo di studi. Gli allievi, dopo la parte introduttiva di carattere generale, hanno potuto assistere ad alcune lezioni, scelte tra le discipline che caratterizzano il percorso di formazione. Come verificatosi negli anni precedenti, l’iniziativa ha riscosso un ottimo successo e ha visto una buona partecipazione di allievi e genitori. Data Attività

05.12.2016 Serata di orientamento Bellinzona Agustoni - Züger 13.12.2016 Serata di orientamento Locarno Benedetti - Pinchetti 23.12.2017 Serata di orientamento Bellinzona Agustoni - Züger 30.01.2017 Serata di orientamento Biasca Benedetti - Nastasi 06.02 2017 Serata di orientamento Mendrisio Agustoni - Pagnamenta 16.02.2017 Serata di orientamento Lugano Agustoni - Züger 08.03.2017 Serata di orientamento Bellinzona (sportivi e artisti) Agustoni - Pescioli 22.03.2017 Porte aperte Sopraceneri Consiglio di direzione 12.04.2017 Porte aperte Sottoceneri Consiglio di direzione

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La dotazione oraria interna

La dotazione oraria di sede per l’anno scolastico 2016-2017 (risoluzione DECS) è stata di ore 2'531.00, corrispondente a 40.75 per ognuna delle 20 prime, 42 ore per le 14 seconde, 42.50 ore per le 13 terze e 40.50 per le 14 quarte.

Disponibilità 2'531.00 • Lezioni a classe intera 1'646.00

• Laboratorio di scienze naturali 28.00

• Comunicazione 162.00

• Corsi tematici di economia aziendale 36.00

• Progetto interdisciplinare 85.75

• Opzione 3 SCC e 4 SCC 68.00

• Area di sperimentazione 339.00

• Religione 1.00

Lezioni previste dal regolamento 2'365.75 • Lezioni di sostegno 17.00

• Corsi preparatori bilingue italiano-francese e italiano-tedesco 1.50

• Corsi complementari 4.50

Altre lezioni 23.00 • Docenza di classe 52.50

Sgravi per docenza di classe 52.50 • Sgravio Capo Progetto interdisciplinare 8.50

• Sgravi per insegnamento bilingue italiano-francese 2.50

• Sgravi per insegnamento bilingue italiano-tedesco 2.75

Sgravi per insegnamento 13.75 • Informatica 11.00

• Cura aule scientifiche 5.00

Sgravi per attività di sede 16.00 • Coaching 3.00

• Correzione PI francese 1.00

• Sgravi capigruppo di materia 8.00

• Gruppo di lavoro Area di sperimentazione 4.00

• Smaltimento sostanze laboratori scientifici 1.00

• Accompagnamento Progetto interdisciplinare 1.00

• Organizzazione esame di dattilografia 2.50

• Gruppo di lavoro materiale Economia aziendale, esami AFC 6.75

• Lavori di grafica 3.00

• Progetto Monitor 2.00

• Educazione fisica (sala muscolazione, corso montano) 1.00

• Curriculo per sportivi e artisti (Tutore di sede) 1.75

Altri sgravi 35.00

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I progetti del Monte ore di sede

Titolo Docenti Ore richieste Ore attribuite

Piattaforma didattica digitale Di Maio Leoni Gabaglio

3 3

Totale 3 3

Le attività culturali

Le attività culturali proposte dalla Direzione hanno portato alla Scuola cantonale di commercio – anche per l’anno scolastico in 2016/17 – numerose attività collaterali rispetto alle lezioni in griglia oraria. Oltre all’educazione alla cittadinanza, si sono perseguiti gli obiettivi di avvicinare gli allievi a dimensioni educative e culturali che la pianificazione didattica delle materie non permette di solito di affrontare. Vale la pena qui ricordare, anche a livello più generale, l’articolo 2 (finalità) della Legge della scuola (1° febbraio 1990). 1. La scuola promuove, in collaborazione con la famiglia e con le altre istituzioni educative, lo sviluppo armonico di persone in grado di assumere ruoli attivi e responsabili nella società e di realizzare sempre più le istanze di giustizia e di libertà. 2. In particolare la scuola, interagendo con la realtà sociale e culturale e operando in una prospettiva di educazione permanente:

a. educa la persona alla scelta consapevole di un proprio ruolo attraverso la trasmissione e la rielaborazione critica e scientificamente corretta degli elementi fondamentali della cultura in una visione pluralistica e storicamente radicata nella realtà del paese;

b. sviluppa il senso di responsabilità ed educa alla pace, al rispetto dell’ambiente e agli ideali democratici;�

c. favorisce l’inserimento dei cittadini nel contesto sociale mediante un’efficace formazione di base e ricorrente;

d. promuove il principio di parità tra uomo e donna, si propone di correggere gli scompensi socio-culturali e di ridurre gli ostacoli che pregiudicano la formazione degli allievi.

Le conferenze, le lezioni, i dibattiti, le testimonianze, gli atelier, come pure le “escursioni” nel campo delle arti (concerti, rappresentazioni teatrali, proiezioni cinematografiche, incontri con artisti e scrittori), così come le collaborazioni con i vari enti e le associazioni, si svolgono idealmente nel solco di queste scelte programmatiche.

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Le iniziative si rivolgono agli studenti, offrendo loro, progressivamente, nel corso dei quattro anni, occasioni di riflessione sull’identità individuale, culturale, sociale e politica. Sono privilegiate e stimolate le iniziative dei docenti legate all’attività didattica e che presuppongono il coinvolgimento diretto degli allievi. Alcune delle attività culturali indirizzate alle 3. SCC si sono concentrate nei tre giorni previsti per i corsi fuori sede di Ambrì, Olivone e Breggia (la terza settimana di scuola), destinazioni che hanno il pregio di avvicinare gli allievi al territorio, alle quali nell’anno scolastico in oggetto si sono aggiunte due destinazioni all’estero, Torino e Parma, scelte per sperimentare una nuova modalità di corsi fuori sede. Una valutazione di queste esperienze – a detta dei docenti organizzatori, sostanzialmente positive – è stata redatta a parte; per l’anno scolastico 2017/18 saranno quattro le classi a essere coinvolte in una seconda fase sperimentale.

Conferenze e incontri

Si rinuncia qui a produrre un elenco completo degli incontri svolti nell’anno scolastico; se ne descrivono solo alcuni, tra i più significativi. Nell’ambito della rassegna Materia del vivere sono state organizzate per i nostri allievi, in collaborazione con l’Università della Svizzera italiana, delle conferenze sugli elementi base del nostro vivere quotidiano, dopo che negli anni precedenti altri incontri hanno avuto quale oggetto l’alimentazione.�Alcuni studiosi dell’ambito umanistico si sono chinati su aspetti sia storici sia letterari. L’esperienza della Materia del vivere si è così esaurita, ma le prospettive di continuare a coltivare una proficua collaborazione con l’Istituto di studi italiani dell’USI rimangono intatte. Il 12 maggio 2017 un’intera giornata di lavoro su Alptransit, rivolta alle terze, ha portato a scuola numerosi studiosi e autorità, che hanno dibattuto con gli allievi sulle prospettive di sviluppo per Bellinzona e per il nostro Cantone dopo la realizzazione di questa importante ed epocale opera.

Teatro e musica

Il 22 novembre 2016 la compagnia Teatro in mostra, dell’attrice e regista Laura Negretti, ha presentato per tutti gli allievi di terza lo spettacolo Barbablù 2.0 che trattava la sensibile problematica delle vessazioni nei confronti delle donne. La rappresentazione si è svolta in aula magna. Mercoledì 25 gennaio 2017 gli allievi di terza hanno potuto assistere, al Teatro sociale, alla rappresentazione di Occhi che raccontano. Nella pièce teatrale, offerta nell’ambito della Giornata della memoria, è stato presentato il sempre delicato tema della persecuzione dei “diversi” durante il regime nazista in Germania.

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Castellinaria e Guardando insieme

Molte classi, iscritte dai loro insegnanti, hanno assistito alle proiezioni di Castellinaria, Festival del cinema giovane, in particolare al Concorso 16–20, dal 14 al 18 novembre al Cinema Forum.�La manifestazione, sostenuta con una significativa partecipazione sin dalla sua prima edizione dalla SCC, è indirizzata anche agli allievi delle SMS e agli apprendisti. Alcuni studenti della SCC partecipano attivamente ai lavori della giuria dei giovani. Anche quest’anno si è puntato molto sull’informazione rispetto alle singole proposte cinematografiche, grazie ad una più tempestiva pubblicazione sul sito di Castellinaria e alla possibilità per gli studenti, già la settimana precedente l’inizio della manifestazione, di vedere i trailer dei film in cartellone, proiettati sul mezzogiorno. Guardando insieme. Giornate del film intergenerazionale, è un appuntamento cinematografico, organizzato in collaborazione da Castellinaria e dall’Associazione ticinese terza età. Tra il 14 e il 16 marzo, in proiezione mattutina, i nostri allievi hanno avuto l’opportunità di assistere a tre film che trattano la relazione intergenerazionale.

Prevenzione e salute

Durante le prime settimane dell’anno scolastico (settembre e ottobre) le operatrici del Servizio medico psicologico (SMP), Cassandra Gennari e Celestina Gambaro, accompagnate dallo psico-educatore Raffaele Gianetta, hanno incontrato singolarmente tutte le prime, per presentare l’attività in sede del servizio.�È stata garantita una presenza quindicinale, il giovedì dalle 12.00 alle 14.00, nell’auletta 201, e una consulenza puntuale su richiesta individuale degli allievi. Fumo e tabacco. Promozione di un cambiamento. Sono proseguiti anche nell’anno scolastico 2016/17 gli interventi del dr. Jacques Philippe Blanc e della signora Jocelyne Giannini, della Lega polmonare, volti alla sensibilizzazione sul consumo di sostanze come il tabacco e l’alcol. È stato nuovamente somministrato a tutti gli allievi un questionario per monitorare le loro abitudini al consumo di queste sostanze. I dati raccolti sarebbero al vaglio del Dipartimento della sanità e della socialità: finora la Scuola non ha ricevuto alcun rapporto. Parallelamente prosegue l’attività di prevenzione al consumo, che coinvolge anche alcuni allievi della nostra scuola, sul principio della peer education.

Progetti speciali

Alcuni gruppi del progetto interdisciplinare di quarta hanno partecipato, nel mese di ottobre 2016, ad alcune sessioni della terza edizione del Festival e forum dei diritti umani a Lugano. Hanno potuto assistere a proiezioni cinematografiche seguite da dibattiti. La Scuola ha nuovamente collaborato con il Festival di letteratura e traduzione Babel, collaborazione che ha permesso di portare a scuola alcuni scrittori con i loro traduttori a

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dialogare con gli studenti.�Sono stati forniti alla manifestazione anche alcuni spazi per svolgere alcuni atelier di traduzione.

Giornate autogestite

Pur se solo durante una giornata, anche nell’anno scolastico 2016/17, il 20 marzo, gli allievi hanno organizzato momenti di incontro con conferenze e dibattiti, attività manuali e sportive, proiezioni di pellicole cinematografiche. La Direzione ha globalmente valutato molto positivamente gli sforzi profusi dagli allievi, che hanno saputo animare la scuola dimostrando grande senso della responsabilità e spirito di iniziativa. Esprime tuttavia qualche riserva riguardo alla loro incapacità di prevedere un numero sufficiente di attività per occupare due giornate. La riserva espressa dalla direzione si rivolge non tanto agli organizzatori, quanto più agli allievi che non hanno ritenuto di partecipare attivamente all’operazione. Dopo la giornata autogestita, due membri della direzione hanno incontrato il comitato organizzatore per esporre queste perplessità e per trovare, assieme agli allievi, dei correttivi per poter svolgere, nell’anno scolastico 2017/18, ancora almeno due giornate.

Prospettive

L’esperienza di questi anni dimostra in modo inequivocabile che l’incontro diretto con relatori e ospiti esterni costituisce un’occasione formativa preziosissima per gli studenti che, di fatto, si abituano a confrontarsi con situazioni, problemi, opinioni, punti di vista diversi e a intervenire nei dibattiti e durante i vari appuntamenti in modo sempre più pertinente e preciso. Tutti gli ospiti esprimono il loro apprezzamento per il modo, spesso molto attivo, con il quale i nostri allievi partecipano ai vari eventi, dimostrando capacità di ascolto, apertura e curiosità.�Il coinvolgimento diretto degli allievi e l’iniziativa individuale o collettiva degli insegnanti rappresentano sicuramente la strada migliore, affinché sia garantita la necessaria preparazione preliminare delle classi, con il successivo approfondimento degli argomenti trattati. Molto estesa, qualificata e preziosa, anche dal punto di vista della politica scolastica, è la rete dei contatti stabiliti nel corso di questi anni in vari ambiti con il mondo esterno alla scuola.�Si intensificano ulteriormente, anche in prospettiva futura, i contatti con le realtà culturali presenti sul territorio: Castellinaria, Babel, RSI, Servizio Sociopsichiatria dell’Organizzazione sociopsichiatrica cantonale, Federazione delle ONG della Svizzera Italiana, Istituto Studi Italiani (USI), Dicastero cultura, scuola e giovani Città di Bellinzona, L’ideatorio (USI), Amnesty International, Croce Rossa Svizzera, Lega Polmonare Ticinese ed altri enti e associazioni, per la costruzione di una rete ancora più fitta di collaborazioni reciproche. Il Consiglio di direzione, ha mantenuto i contatti con il capodicastero Cultura,

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scuola e giovani della città di Bellinzona, dottor Roberto Malacrida, il quale ha garantito il contributo per le attività culturali di CHF 3000.- anche per il prossimo anno.�È proseguita la collaborazione con la Fondazione Sasso Corbaro, che il dottor Malacrida rappresenta, per pianificare una serie di incontri, dibatti e conferenze. Dopo un inizio promettente – che lasciava presagire la possibilità di un suo rilancio nella primavera 2016 – le iniziative della commissione culturale del collegio docenti non hanno preso lo slancio auspicato e non hanno dato i frutti sperati. La direzione ritiene che una fattiva collaborazione con gli esponenti dei gruppi di materia e del collegio docenti sia fondamentale per conferire un nuovo vigore e una nuova vitalità alla proposta culturale della scuola. Si sono senz’altro potute salutare interessanti e importanti iniziative promosse da gruppi di docenti – ci si riferisce in particolare alla giornata su AlpTransit – ma si ritiene necessario, per ridare organicità alle proposte della commissione, garantire continuità agli incontri tra la commissione e i rappresentanti del CDD. Non mancheranno sforzi per andare in questa direzione.

Soggiorni, scambi linguistici e stage professionali

Scambi linguistici

Come in passato nel corso dell’anno scolastico 2016-2017 la Scuola cantonale di commercio ha offerto ai propri allievi di prima e seconda la possibilità di prendere parte ad uno scambio linguistico-culturale con studenti coetanei in Germania (Baden-Württenberg e Turingia) o Australia (Queensland). Il progetto, gestito interamente dal Servizio lingue e stage all’estero (LSE), è stato proposto agli studenti delle sei sedi di scuola media superiore, nonché ad alcuni licei italiani della regione insubrica. I soggiorni linguistici si sono tenuti sull’arco di cinque (Germania) o dieci settimane (Australia). Nel corso dell’estate 2017 tre allievi della SCC hanno trascorso un periodo di immersione linguistico-culturale in Germania; purtroppo non è stato possibile effettuare il gemellaggio con l’unica altra allieva della nostra scuola che si era candidata per uno scambio con l’Australia. Nel corso dell’autunno la SCC ha poi accolto e ospitato una partner di scambio di questi allievi; una studentessa tedesca ha infatti seguito le lezioni in una sezione di terza dal 19 settembre al 27 ottobre 2017. Tutti i giovani coinvolti nel progetto hanno descritto lo scambio come un’esperienza interessante e arricchente sia dal punto di vista linguistico sia, e soprattutto, da quelli culturale e personale.

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Stage professionali all’estero

Progetto ESAME

La Scuola cantonale di commercio ha riproposto il progetto ESAME (ESperienze AMministrative in Europa), pure gestito dal Servizio lingue e stage all’estero e rivolto agli allievi delle classi bilingue di terza; ESAME offre la possibilità di svolgere uno stage in ambito amministrativo in un’azienda in Germania o in Francia. Il programma Leonardo da Vinci, come per gli anni passati, ha stanziato delle borse di studio del valore di ca CHF2’500.- cadauna, che hanno coperto la quasi totalità delle spese legate all’organizzazione e al soggiorno dei nostri studenti all’estero. Siccome per l’anno 2016-2017 per il numero troppo esiguo di interessati la classe bilingue italiano-francese non era stata creata, la scuola, in accordo con LSE, ha proposto il progetto ESAME a tutti gli allievi di terza iscritti all’opzione francese. Dopo una prima selezione interna effettuata grazie alla collaborazione del DELF DALF e del suo rappresentante in sede, prof. Dalmas, gli studenti interessati sono stati inseriti nella fase finale di valutazione, assieme ai compagni della sezione bilingue italiano-tedesco. Gli allievi che hanno potuto svolgere lo stage, usufruendo pure della borsa di studio, sono stati in totale 36, 16 dislocati in Francia (a Reims) e 20 in Germania (7 a Berlino, 5 a Brema, 5 a Heidelberg e 3 a Horb). La pratica professionale, della durata di 4 o 5 settimane, ha coinvolto aziende di vario genere e ha avuto luogo principalmente tra la seconda settimana di giugno e la seconda settimana di luglio 2017. Tutti gli stage si sono svolti senza difficoltà o problemi di rilievo. Si confermano infatti gli ottimi feedback da parte delle imprese o enti che ospitano i nostri studenti; anche lo scorso anno le aziende coinvolte hanno fatto pervenire a LSE un resoconto sull’operato dei nostri allievi; i rapporti hanno presentato commenti oltremodo positivi, ciò che ribadisce la validità del progetto, peraltro già riscontrata negli scorsi anni. Per il prossimo anno scolastico LSE, in collaborazione con il nostro istituto, sottoporrà nuovamente il dossier ESAME a Leonardo da Vinci. Le borse di studio a disposizione dovrebbero essere un numero sufficiente per coprire le richieste di tutti gli studenti delle future sezioni bilingui. I giovani che hanno aderito al progetto ESAME hanno descritto il periodo di stage in modo estremamente positivo, parlandone come di un’esperienza oltremodo arricchente dal punto di vista linguistico, culturale e personale.

Progetto ESTATE

Parallelamente al progetto ESAME, pensato espressamente per la Scuola cantonale di commercio, LSE ha pure offerto la possibilità di effettuare uno stage in azienda in ambito amministrativo attraverso altro progetto, ESTATE, rivolto però a tutti gli allievi di una scuola media di commercio a tempo pieno. Anche per questa iniziativa si conferma il crescente interesse degli studenti, in particolare per i paesi anglofoni; lo scorso anno, in effetti, sette degli otto allievi SCC partiti nel corso dell’estate per un periodo di pratica professionale si sono recati nel Regno Unito (Bristol), uno solo in Germania (Brema).

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L’insegnamento bilingue

Da pressoché un ventennio la Scuola cantonale di commercio offre ai propri studenti l’opportunità di seguire nel secondo biennio una formazione con insegnamento bilingue, italiano-francese oppure italiano-tedesco. Questo curricolo ha regolarmente suscitato l’interesse degli allievi, permettendo alla scuola di proporre ogni anno due sezioni per ogni percorso bilingue, una al terzo e una al quarto anno. Nel 2016-2017, tuttavia, la classe bilingue italiano-francese non ha potuto essere formata poiché un numero troppo limitato di allievi alla fine del secondo anno aveva scelto questo curricolo. Alla luce di quanto accaduto, la direzione si è avvalsa della collaborazione di un gruppo di lavoro creato ad hoc per analizzare le cause che hanno portato a questo importante segnale di disaffezione verso la formazione bilingue italiano-francese. Nel corso dell’anno questo gruppo di docenti ha lavorato su più fronti, migliorando la comunicazione interna verso le classi, offrendo delle lezioni dimostrative in L2 per le 2SCC e introducendo momenti di avvicinamento all’insegnamento bilingue, sia italiano-francese sia italiano-tedesco. In aggiunta, è stato altresì creato un volantino informativo e, per la prima volta, è stata proposta una serata di presentazione del curricolo bilingue aperta agli studenti di seconda e alle loro famiglie. Oltre che a presentare la storia e le caratteristiche salienti della formazione bilingue alla SCC, durante la serata alcuni ex studenti che hanno seguito il percorso in L2 sono intervenuti come testimoni, dimostrando grande entusiasmo e coinvolgimento. La serata pubblica ha avuto un grande (e inaspettato) successo. Nell’anno scolastico 2016-2017 gli studenti iscritti nelle sezioni bilingui erano in totale 60, suddivisi come segue:

3 SCC 4 SCC Totale

Bilingue francese - 1 sezione 18 allievi

1 sezioni 18 allievi

Bilingue tedesco 1 sezione 22 allievi

1 sezione 20 allievi

2 sezioni 42 allievi

Totale allievi 22 38 60

Le materie insegnate in lingua seconda nei due curricoli sono: economia aziendale, matematica, scienze naturali, economia politica, diritto, geografia, storia, un corso tematico di economia aziendale (sia per il bilingue italiano-tedesco sia per quello italiano-francese) e il progetto interdisciplinare (bilingue italiano-francese).

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Uscite di studio

Uscite culturali

Il Regolamento, aggiornato e pubblicato sul sito della scuola, dà facoltà ai docenti di organizzare delle uscite di studio con finalità culturali. Per le classi prime sono possibili due uscite della durata di un giorno durante le date pubblicate sul calendario interno, per le seconde e le terze un’uscita di un giorno in concomitanza con gli esami scritti di maturità in giugno, ad eccezione delle classi con insegnamento bilingue italiano-francese e italiano-tedesco del terzo anno per le quali è consentito un soggiorno linguistico di cinque giorni in area francofona o tedesca. In quarta sono previste uscite di cinque giorni (sette per le classi con insegnamento bilingue). Le disposizioni pubblicate indicano anche i periodi nei quali possono essere organizzate le uscite e i costi massimi a carico degli allievi (CHF 60.- per le uscite di studio di un giorno per le classi prime, seconde e terze, CHF 550.- per le terze bilingue per l’uscita di cinque giorni, CHF 550.- per le uscite di quarta di cinque giorni e CHF 720.- per le quarte bilingue per le uscite di sette giorni), così come il contributo della scuola per le uscite delle classi bilingue. Durante l’anno scolastico 2016-2017 sono state organizzate 54 uscite di studio di cui una di cinque giorni per la terza con insegnamento bilingue, 12 di cinque giorni per le quarte, 2 di sette giorni per le classi quarte con insegnamento bilingue. Queste le mete scelte dai docenti e dagli allievi: Berlino (2, fra cui la classe bilingue italiano-tedesco), Budapest (1) Lisbona (4), Roma (1), Praga (5) e Marsiglia-Arles (classe bilingue italiano-francese). La terza con insegnamento bilingue ha visitato Vienna (3M). Nell’ambito della materia Area di sperimentazione (ASPE) tutte le classi di prima hanno effettuato una visita aziendale guidata dai loro insegnanti. L’elenco di tutte le uscite autorizzate, con i docenti accompagnatori e le mete precise, è consultabile sul sito internet della scuola (nella sezione uscite di studio-archivio).

Corso sportivo invernale

Nel corso dell’anno scolastico 2016-2017 tutte le classi di 2 SCC hanno partecipato al corso montano, tenutosi come di consueto a Bosco Gurin. Le 14 sezioni sono state suddivise in tre gruppi; le attività sportive si sono tenute da lunedì 6 febbraio a venerdì 24 febbraio 2017.

Corso fuori sede delle classi terze

Le attività fuori sede delle classi di terza sono state riproposte con una suddivisone degli allievi in più località del territorio cantonale. Le sezioni di 3SCC coinvolte hanno trascorso

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tre giorni (da lunedì 12 a mercoledì 14 settembre, oppure da mercoledì 14 a venerdì 16 settembre) in una delle seguenti località:

• Ambrì (1+2 classi di 3 SCC) - responsabile CdD: Walter Benedetti • Breggia (1+1 classe di 3 SCC) - responsabile CdD: Adriano Agustoni • Faido (1+1 classe di 3 SCC) - responsabile CdD: Corrado Nastasi • Olivone (2+1 classi di 3 SCC) - responsabile CdD: Nicola Pinchetti

Il corso fuori sede è stato strutturato sulla base degli obiettivi fondamentali degli anni precedenti. In particolare ogni soggiorno ha offerto attività legate al mondo dell’economia; gli studenti hanno così avuto l’opportunità di confrontarsi con un certo numero di realtà aziendali, sovente attive in mercati di nicchia, presenti in queste zone periferiche. Oltre a ciò, l’attività fuori sede si prefigge di presentare le ricchezze culturali di queste regioni, dal punto di vista storico, paesaggistico e architettonico. Sono state perciò organizzate svariate visite a musei, esposizioni e centri culturali. Agli studenti sono altresì state proposte attività legate all’ambiente e alla natura, in special modo facendo conoscere ai giovani il territorio attraverso escursioni, visite a parchi naturali e a zone di importante valore naturalistico. Le attività fuori sede hanno avuto una buona rispondenza da parte degli studenti e si sono svolte senza particolari problemi; gli obiettivi del corso sono quindi stati raggiunti. Un ringraziamento particolare è rivolto ai molti docenti che in modo diverso hanno collaborato come organizzatori, animatori di attività di approfondimento o di attività ricreative o semplicemente come accompagnatori. In alternativa al corso fuori sede citato, per la prima volta e a titolo sperimentale tre sezioni di 3 SCC sono state coinvolte in un progetto parallelo, incentrato sullo sviluppo e l’approfondimento di una serie di obiettivi del programma dell’Area di sperimentazione. Dopo un periodo di preparazione in gruppi di lavoro la parte finale del progetto prevedeva l’organizzazione di un’attività fuori sede marcatamente incentrata sia sulla conoscenza particolareggiata di una o più realtà imprenditoriali di rilievo sia su momenti con un approfondimento di tipo culturale. L’attività si è sviluppata sull’arco di tre giornate fuori cantone (compresi due pernottamenti); i docenti coinvolti hanno accompagnato i loro allievi a Parma (2 classi) e a Torino (1 classe). Visti i riscontri globalmente positivi, il prossimo anno scolastico il progetto sarà perfezionato e sarà altresì verosimilmente esteso a un numero maggiore di sezioni di 3 SCC; l’intento, a medio termine, è di organizzare i futuri corsi fuori sede di terza con questa nuova modalità.

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Le attività di orientamento

In virtù delle sue stesse caratteristiche e peculiarità, la Scuola cantonale di commercio deve necessariamente curare e favorire in modo costante e preciso l’orientamento dei propri allievi, garantendo un’offerta pertinente e tempestiva di informazione sia per quanto riguarda gli studi universitari sia per quanto concerne il mondo del lavoro. La Direzione comunica attraverso il sito e eventuali invii collettivi agli allievi tutti i momenti di informazione proposti dalle università, dalle varie scuole e dall’Ufficio dell’orientamento scolastico e professionale (UOSP), così come tutte le offerte di lavoro pervenute. La scuola favorisce la presenza in sede dei rappresentanti delle università, delle scuole e degli enti che intendono presentare la loro offerta formativa e gli sbocchi professionali: singole facoltà di università svizzere, i vari dipartimenti della SUPSI, il Conservatorio di scienze audiovisive di Lugano, il Bachelor di traduzione e Master di traduttore specializzato SUP di Winterthur. Le informazioni generali sull’orientamento accademico e sull’inserimento professionale sono offerte capillarmente dall’orientatrice di sede Giovanna Mion a tutte le classi di terza, nel corso del mese di gennaio, e di quarta, durante il primo semestre.

Orientamento accademico

Agli allievi di quarta è data la possibilità di visitare individualmente, previa richiesta scritta alla Direzione, le università e le scuole durante le giornate delle porte aperte.�Sulla base delle richieste più frequenti, la scuola organizza il viaggio in torpedone per le giornate informative delle Università di Friburgo, Losanna, Lucerna e San Gallo. Molto interessante e utile, anche per quanto riguarda gli obiettivi individuali, l’incontro con i maturandi, offerto dal Rotary Club di Bellinzona, durante il quale gli studenti hanno la possibilità di dialogare con dei professionisti che presentano sbocchi lavorativi e carriere legate alle singole discipline. La quarta edizione di OrientaTI si è svolta il 14 e il 15 febbraio 2017 nel campus dell’USI a Lugano. Questa necessaria e preziosa proposta cantonale, l’unica a livello svizzero, che ospita contemporaneamente tutte le università e tutti i politecnici, è curata dall’UOSP, in collaborazione con l’UIMS e l’USI, per tutti gli allievi delle terze SMS del Cantone. La scuola ha organizzato per tutti i suoi studenti del terzo anno la trasferta in torpedone a Lugano il 15 febbraio. �L’iniziativa è molto apprezzata dagli allievi e appare indubbiamente indispensabile, poiché permette loro di entrare in contatto per tempo con le varie offerte, identificando da subito le differenti possibilità formative e i relativi sbocchi, in modo da poter approfondire con maggiore consapevolezza l’argomento l’anno successivo, attraverso le visite mirate e gli incontri informativi organizzati.

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Orientamento all’inserimento professionale

Durante l’anno scolastico 2016-2017, considerati gli ottimi esiti delle precedenti edizioni, il Consiglio di direzione ha ritenuto di riproporre il 24 novembre 2016 l’attività A tu per tu con il lavoro programmando le attività sull’intera giornata. L’iniziativa, rivolta agli allievi del quarto anno, ha richiamato a scuola una cinquantina di oratori (tra i quali il consigliere di Stato Christian Vitta) in rappresentanza di 25 aziende selezionate nei diversi settori di attività. Gli incontri hanno permesso agli allievi di beneficiare del confronto diretto con persone che hanno attraversato il loro stesso percorso nel nostro istituto. L’organizzazione dell’attività è stata assicurata da un gruppo di allievi del secondo anno impegnati nell’Area di sperimentazione. Oltre i consueti incontri con i rappresentanti delle aziende previsti il mattino, il pomeriggio sono state programmate undici conferenze su temi economici di carattere generale. La fine del lavoro Riflessioni sulle prospettive occupazionali nel settore terziario Nicola Giambonini, direttore Società impiegati di commercio

Compero dunque sono Crisi e prospettive della società dei consumi Amalia Mirante, professoressa di Economia politica alla Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana e all’Università della Svizzera Italiana

Professione economista, dalla SCC ad Oxford Mauro Baranzini, professore ordinario di Economia politica all’Università della Svizzera Italiana Il marketing e il comportamento del consumatore Percezioni e processo di acquisto al cospetto della responsabilità aziendale Alessandro Siviero, professore di Marketing alla Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Il tempo dei nuovi eroi Verso una nuova collettività tra cambiamenti frenetici, incertezze e opportunità Roberta Cippà, associazione Imprenditi

Imprenditori di sé stessi Come accedere e farsi valere nel mondo del lavoro Christian Burkhalter, HR Manager - KERING Empowering Imagination

Obiettivi chiari, traguardi sicuri Una bussola per orientarsi nel mondo del lavoro Cristina Pagani e Marco Jäggi, Associazione Imprenditi

Economia, dati e professioni del futuro Patrick Gagliardini, professore ordinario di Econometria all’Università della Svizzera Italiana

Fiscalità, crescita economica e finanze pubbliche: quale il ruolo di un economista?” Raphaël Parchet, professore assistente di microeconomia all’Università della Svizzera Italiana Dalla rivoluzione della rete all’industria 4.0

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Sandro Pedrazzini, professore di Ingegneria informatica alla Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Paolo Pedrazzoli, professore di ingegneria gestionale alla Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Persuasione e fiducia: al cuore delle scienze della comunicazione Andrea Rocci, professore ordinario e decano della facoltà di Scienze della comunicazione all’Università della Svizzera italiana

Le numerose proposte di lavoro che giungono alla scuola sono costantemente segnalate agli allievi. L’offerta, gestita individualmente, è estesa agli ex studenti non ancora occupati o alla ricerca di una diversa occupazione. Numerosi allievi hanno trovato collocamento grazie all’attività d’intermediazione assicurata dalla scuola. Sono pure offerte consulenze di orientamento personale su richiesta.

Programma talenti in ambito sportivo e artistico nelle Scuole medie superiori

Ammissione al programma cantonale e attività del tutor

Gli ammessi al programma cantonale sono stati globalmente 47, 15 in prima, 15 in seconda, 13 in terza e 4 in quarta. Di questi solo tre allievi figurano come artisti. Nel corso dell’anno 2 allievi hanno comunicato alla Direzione, al proprio docente di classe oppure direttamente al tutor di sede, di aver abbandonato l’attività agonistica e quindi sono stati stralciati dal Programma cantonale. Anche nell’anno scolastico 2016-2017, analogamente agli anni precedenti, le discipline maggiormente rappresentate sono state il calcio e l’hockey su ghiaccio. Parallelamente a questi studenti, la nostra scuola offre la possibilità agli allievi che non soddisfano i criteri di ammissione al programma cantonale (possesso di una talent card rilasciata da Swiss Olympic), ma che comunque hanno un impegno settimanale di almeno 8 - 10 ore (in particolare impegni di tipo sportivo), di segnalare la loro situazione e di essere inseriti nel programma SCC. Quindi, oltre ai 47 studenti citati, sono stati affidati al competente e assiduo lavoro del tutor di sede altri 114 allievi raggiungendo così un totale di 161. Di norma questi allievi vengono inseriti in classi i cui orari, quando possibile, terminano alle 15:05 per dar loro la possibilità di avere parte del pomeriggio da gestire in base ai propri impegni (lavoro scolastico e sedute di allenamento). Considerate le variegate esigenze poste dalle diverse discipline sportive, questa soluzione non soddisfa tutti ma al momento risulta la più efficace e soprattutto la meno problematica da conciliare con le numerose esigenze poste dalla griglia oraria.

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© Relazione di gestione del Consiglio di direzione 2016-2017 Pagina 26

Durante l’anno scolastico sono state programmate quattro serate informative per gli allievi di quarta media distribuite sul territorio cantonale: Locarnese, Bellinzonese e alto Ticino, Luganese e Mendrisiotto. Lunedì 6 marzo 2017 si è tenuto l’incontro presso il nostro istituto, che ha visto la partecipazione di Francesca Pedrazzini-Pesce in qualità di responsabile del programma e rappresentante dell’Ufficio Sport del Cantone, di Michele Pancera come tutor del Liceo di Bellinzona oltre che di Fabio Pescioli in rappresentanza della Scuola cantonale di commercio. Per la ventina di persone presenti è stata un’occasione per conoscere più a fondo le caratteristiche del programma cantonale e scoprire l’esistenza del programma SCC. La bassa partecipazione è da imputare al fatto che gli interessati riescono ad avere le informazioni utilizzando altri canali (sito SCC, sito Cantone/Decs/Ufficio Sport, passaparola con studenti e rispettive famiglie). La richiesta di ammissione al programma cantonale per i nuovi allievi di prima, come pure la ricandidatura per gli anni successivi, avviene durante i mesi di aprile/maggio dell’anno scolastico precedente. Per l’ammissione al programma SCC per i nuovi studenti di prima la richiesta avviene direttamente attraverso il modulo di iscrizione. Il tutor procede successivamente a raccogliere le necessarie informazioni di dettaglio sull’attività sportiva praticata e ad inizio luglio partecipa con i responsabili del Consiglio di direzione alla definizione delle classi. Anche durante l’anno 2016 - 2017, il ruolo di tutor è stato ricoperto da Fabio Pescioli, con piena soddisfazione del Consiglio di direzione, degli allievi, delle famiglie e delle società sportive interessate. Le attività del tutor si sono concentrate nell’assistenza e nell’accompagnamento degli allievi (alcuni di questi con impegni sportivi molto profilati), nella tenuta dei contatti con le federazioni sportive e le società, nel coordinamento delle attività con la Responsabile del programma cantonale Francesca Pedrazzini-Pesce e con l’intrattenimento di rapporti di collaborazione con i responsabili delle altre sedi liceali.

Serata informativa con allievi e genitori

Fabio Pescioli è intervento in occasione della serata informativa destinata a tutte le classi di prima con sportivi d’élite che ha luogo a fine settembre. Dopo un breve intervento in Aula magna, il tutor ha partecipato alla seconda fase della serata durante la quale ha incontrato i genitori.

Consigli di classe

Come di consueto, il tutor ha garantito la partecipazione a tutti i consigli di classe che vedono coinvolti allievi inseriti nel programma. Tale presenza assicura in particolare un utile sostegno al responsabile di fascia della direzione e al docente di classe. La riunione del consiglio di classe (segnatamente quella del primo semestre) rappresenta occasione

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privilegiata per descrivere il quadro generale degli impegni sportivi e le eventuali informazioni che spesso si rivelano utili nella gestione delle singole situazioni. Il tutor, in rappresentanza della scuola, si occupa inoltre dei contatti con le famiglie, le società, le federazioni e interviene in particolare nelle situazioni problematiche, dove la sovrapposizione tra impegni scolastici e sportivi è fonte di qualche attrito.