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ATTRAVERSO IL CENTRO RELAZIONE ILLUSTRATIVA INTRO Il Concorso per la riqualificazione del Centro Storico di Bibbiena, organizzato e promosso dal Comune di Bibbiena, con la collaborazione degli ordini professionali degli Architetti, degli Ingegneri e dei Geometri della provincia di Arezzo e il patrocinio delle Associazioni del comune di Bibbiena e del Rotary Casentino, rappresenta una tappa fondamentale del processo di rivitalizzazione urbana. Il tema da analizzare nel concorso ha formulato gli obiettivi da raggiungere e le linee strategiche degli interventi da pianificare. Tutto ciò è partito da un’analisi dettagliata dei problemi e dei fattori che caratterizzano il territorio, individuando i risultati da raggiungere nell’ambito del recupero e risanamento urbanistico, del miglioramento della qualità della vita e dello sviluppo delle attività economiche. Il presente progetto ha per oggetto gli spazi e luoghi pubblici del Centro Storico, su cui avviare la realizzazione di un recupero fisico, funzionale, tecnologico, impiantistico, ed una riqualificazione ambientale ed architettonica attenta ai valori storico-artistici, culturali e sociali del nucleo urbano antico. Questi valori ancora presenti e gelosamente conservati, sono capaci di innescare quel processo fondamentale di una auspicata renovatio urbis. RIQUALIFICARE

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…ATTRAVERSO IL CENTRO

RELAZIONE ILLUSTRATIVA

INTRO

Il Concorso per la riqualificazione del Centro Storico di Bibbiena, organizzato e

promosso dal Comune di Bibbiena, con la collaborazione degli ordini professionali

degli Architetti, degli Ingegneri e dei Geometri della provincia di Arezzo e il

patrocinio delle Associazioni del comune di Bibbiena e del Rotary Casentino,

rappresenta una tappa fondamentale del processo di rivitalizzazione urbana.

Il tema da analizzare nel concorso ha formulato gli obiettivi da raggiungere e le linee

strategiche degli interventi da pianificare. Tutto ciò è partito da un’analisi dettagliata

dei problemi e dei fattori che caratterizzano il territorio, individuando i risultati da

raggiungere nell’ambito del recupero e risanamento urbanistico, del miglioramento

della qualità della vita e dello sviluppo delle attività economiche. Il presente progetto

ha per oggetto gli spazi e luoghi pubblici del Centro Storico, su cui avviare la

realizzazione di un recupero fisico, funzionale, tecnologico, impiantistico, ed una

riqualificazione ambientale ed architettonica attenta ai valori storico-artistici,

culturali e sociali del nucleo urbano antico. Questi valori ancora presenti e

gelosamente conservati, sono capaci di innescare quel processo fondamentale di una

auspicata renovatio urbis.

…RIQUALIFICARE

RAPPRESENTAZIONE DELLO STATO DEI LUOGHI

Un intervento volto a valorizzare gli elementi autentici ricalati in un contesto socio-

economico contemporaneo…

Dall’ esigenza di creare un contesto che favorisca la vita di tre attori

principali(residenti, commercianti e turisti), nasce un progetto con linee forti che

conducono agli elementi della città oltre a favorire la fruizione del contesto…

Operare all’interno di un contesto storico, come richiesto dal bando di concorso, pone

seri problemi riguardo all’ articolazione degli interventi i quali devono stabilire

nuove gerarchie, senza però compromettere l’identità dell’insediamento esistente.

CONCEPT

Partendo da un’analisi dei luoghi e delle abitudini della popolazione residente, la

proposta di progetto espone la fusione, intesa sia come spazi strettamente relazionati

tra loro e agevolmente accessibili, sia come salvaguardia di tutte le caratteristiche

ambientali e sociali che contraddistinguono Bibbiena al fine di potenziarne l’identità.

Filo conduttore ed anche leitmotiv del progetto è l’intersezione di tessere

geometriche con il tessuto urbano esistente; questo connubio di geometrie crea nuove

figure generate dal profilo degli edificati esistenti e dai perimetri degli elementi di

progetto. In particolare nel vecchio centro è possibile identificare negli allineamenti

dei corpi di fabbrica e nei tracciati di alcune strade e piazze, percorsi e nuove

installazioni mirati principalmente allo sviluppo delle attività commerciali e turistiche

senza ledere la qualità della vita dei residenti.

IL MASTERPLAN

La proposta progettuale si appoggia su una visione strategica dell’area e dell’abitato

di Bibbiena, ritenendo opportuno basare la riqualificazione architettonica su una

visione complessiva che vada oltre gli aspetti singoli architettonici. Evitare di

ricadere in una semplice e perniciosa operazione d’arredo urbano per realizzare una

trasformazione condivisa con la popolazione. Di conseguenza il progetto si articola

su più livelli complementari e che riuniti tra loro forniscono una risposta quanto più

esauriente possibile…

LA VIABILITA’

STUDIO DEI PERCORSI

La riorganizzazione del sistema della mobilità e degli accessi parte dalla necessità di

soddisfare un’esigenza prioritaria: l’annullamento del “dominio” esercitato dai mezzi

di trasporto sull’intero ambito del centro storico. Le azioni previste per il

soddisfacimento di questa esigenza comprendono l’ individuazione delle aree ottimali

per il potenziamento del sistema dei parcheggi scambiatori. Si confermano dunque le

scelte già operate dalla Pubblica Amministrazione in fase di predisposizione degli

strumenti urbanistici comunali, prevedendo la realizzazione nell’area a est del centro

abitato adiacente al centro storico di uno scambiatore collegato mediante una scala

mobile per un accesso più confortevole.

GERARCHIZZAZIONE DEGLI ELEMENTI VIABILISTICI: ZTL, “HOME

ZONE”, AREE PEDONALI E PERCORSI PEDONALI.

Nell’ambito del tema “riorganizzazione della mobilità e degli accessi”, assumono

particolare importanza le strategie d’intervento rivolte alla limitazione del traffico

automobilistico privato. Riguardo alla realtà urbana rappresentata dal centro storico

di Bibbiena si è ritenuto necessario considerare le diverse possibilità d’intervento per

poi procedere con la formulazione di una coerente indicazione:

Il tessuto urbano del comune di Bibbiena è caratterizzato dalle difficoltà dei flussi

interni che limitano la percorribilità degli ambienti a causa dei limitati percorsi degli

spazi viari, che lo rendono d’altro canto pedonalmente attraversabile nella sua

interezza in pochi minuti.

ZTL

Si è pensato pertanto all’inserimento di zone a traffico limitato ripartite attraverso

uno studio delle attività presenti nel territorio regolamentate sul principio della fascia

oraria solitamente di esclusivo appannaggio delle attività di carico e scarico delle

merci.

Saranno limitati tuttavia gli spazi di Piazza Tarlati ed il collegamento trasversale di

Via Borghi in modo da favorire l’ attraversamento pedonale in prossimità delle

attività commerciali e la fruizione del turismo.

“HOME ZONE”

Al fine di valorizzare complessivamente la viabilità si è ritenuto confacente

introdurre il concetto di “home zone”, criterio di pianificazione del traffico veicolare,

ciclabile e pedonale di tipo integrato che prevede l’applicazione di limitazioni della

velocità di percorrenza veicolare più restrittive.

L’istituzione della “home zone” è prevista negli spazi secondari del nucleo urbano

storico. Tali vicoli per caratteristiche morfologiche proprie sono naturalmente vocati

ad assolvere a questo specifico assetto funzionale, introdotto attraverso l’

inserimento di arredi urbani capaci di invogliare pedoni ad attraversare aree con

vocazione maggiormente carrabile.

AREE E PERCORSI PEDONALI

Il recupero della fruibilità pedonale del Centro storico è strettamente correlato alla

rimodulazione e alla gerarchizzazione dei flussi di traffico automobilistico. Inoltre la

pedonalizzazione dei settori di centro storico attualmente utilizzati per il transito e la

sosta degli autoveicoli dovrà, per forza di cose, essere realizzata in maniera graduale

parallelamente, da un lato, all’istituzione delle zone a traffico regolamentato indicate

al precedente paragrafo, dall’altro alla distribuzione del sistema dei parcheggi

presenti nell’intorno del centro storico. I percorsi pedonali individuati all’interno del

cento storico comprenderanno l’insieme degli spazi urbani storici più qualificati sotto

il profilo urbanistico e architettonico e concorreranno a formare un sistema di

percorrenza fortemente integrato all’interno del quale il pedone sarà il vero soggetto

“dominatore”.

IL PERCORSO FOTOGRAFICO

L’ idea di fondo è quella di valorizzare una delle attività di maggior interesse del

comprensorio bibbienese: la fotografia.

Sono infatti individuati spazi adibiti idonei ad ospitare eventi artistici e fotografici

all’aperto per favorire le installazioni temporanee.

Tale attività sarà utilizzata anche attraverso installazioni permanenti dislocate lungo

la viabilità dell’ intero tessuto storico invocando quell’ aspetto informativo che, oltre

a donare omogeneità ai percorsi, assume un affascinante funzione informativa di

notevole interesse. A fortificare la funzione informativa è di notevole importanza l’

introduzione del QR-CODE, una matrice fotografabile con il cellulare che apre al

mondo dei contenuti legati alla città, rendendo interattivo il dialogo con i visitatori.

PROGETTO ARCHITETTONICO

E’ necessario in tale contesto, intervenire con un progetto complessivo cercando di

dare organicità e unicità all’esistente. In altre parole, è vero che il centro è

sostanzialmente identificabile rispetto al resto dell’abitato, tuttavia la sua storica

formazione crea uno stacco netto tra la parte antica ed il recente edificato, rendendo

le connessioni tra i suoi elementi come elementi di confine piuttosto che di

connessione. Si è pertanto provveduto ad analizzare gli elementi di rilevanza all’

interno del centro storico e gli elementi di rilievo nelle aree subito a ridosso.

Gli elementi di maggiore importanza all’interno del vecchio centro urbano, dotati di

particolare valore strategico oltre che simbolico sono piazza Tarlati, collocata nella

parte più alta della città ed oggi punto di aggregazione sociale, e Piazzolina, elemento

di incontro storico e culturale tra Piazzolini e Fondaccini. Gli elementi di rilevanza al

confine di maggior sensibilità sono gli spazi siti in prossimità degli scambiatori ed il

giardino (come si chiama?)

In tali spazi sono stati concentrati i principali interventi di progetto:

• il primo consiste nella riorganizzazione degli spazi di innesto al centro che oltre ad

ospitare le installazioni artistiche e fotografiche, rappresentano il principio del

percorso informativo del centro antico.

• il secondo intervento riguarda il disegno di piazza Tarlati e della relativa terrazza

panoramica, attraverso la riorganizzazione degli spazi caratterizzati dall’ utilizzo

degli allineamenti degli edifici, volto ad enfatizzare i prospetti e le peculiarità del

cuore di Bibbiena.

• il terzo consiste nella rivisitazione delle facciate degli edifici presso piazza Roma

con l’ inserimento di sedute, spazi informativi e strisce di cor-ten orizzontali a parete.

• il quarto definisce l’ aspetto simbolico che ha assunto Piazzolina.

• il quinto riguarda la conservazione e integrazione dell’illuminazione esistente, con

quella di progetto.

Nelle restanti vie del centro, individuate nel bando di concorso, potranno essere

realizzate nuove pavimentazioni con materiali simili a quelli previsti per il resto del

centro antico.

GLI SPAZI DI INNESTO AL CENTRO STORICO

-LA TERRAZZA PANORAMICA A SUD-

Durante l’ analisi degli scambiatori in prossimità del centro storico sono stati

individuati le aree di maggior sensibilità architettonica che rappresentano un vera e

propria accoglienza per gli attori.

All’ interno di tali terrazze tematiche si è ritenuto affascinante procedere con l’

installazione di pannellature in acciaio cor-ten di forma dinamica realizzata con dei

tagli i quali, oltre a donare un omogeneità estetica in linea con il concept di progetto,

favoriscono dei veri e propri punti focali su cui ammirare suggestivi scorci

panoramici.

PIAZZA TARLATI

Il progetto cerca di attivare un’ innovazione mirata, non spontanea, attenta ai caratteri

urbani, territoriali e ambientali del contesto. La piazza si pone nei confronti del

contesto con alterità “determinata”, come un corpo indipendente e astratto, carico di

espressività e identità. L’unità compositiva è generata dall’ampio piano luminoso

della piazza, immaginato come un grande podio in pietra dalle cromature naturali,

delimitato dalla pavimentazione in pietra esistente. La piazza si definisce come uno

spazio visivamente vuoto, dove l’uomo è libero di muoversi, di agire, di interagire.

Questo nucleo è privo di strutture, diventando una potenziale location per grandi

eventi, spettacoli e concerti.

Si prevede anche l’ inserimento di una porzione del consueto mercato settimanale

proposto come collegamento tra l’ attuale zona che ospita tale evento ed il cuore del

comune. L’articolazione dinamica della grande piazza trova così relazione con la

pozza d’acqua, la delimitazione delle alberature e la terrazza panoramica, i quali sono

stati immaginati come elementi strutturanti dello spazio. Il progetto prevede di

ritracciare come astratti elementi ordinatori riletti in chiave contemporanea

valorizzano alcuni edifici preesistenti. L’ampia piazza ha un carattere luminoso,

conferito dalla volontà di minimizzare le strutture permanenti pur avendo un

andamento planimetrico decisamente articolato. Tale spazio è connotato

dall’apparente profondità della vasca affiorante dal suolo, non immaginata come un

qualsiasi elemento ornamentale della piazza, ma come parte strutturante dello spazio.

La vasca d’acqua diventa il luogo delle suggestioni, dei riflessi, diventa metafora

delle profondità. Attraverso un gioco di riflessi “cattura” e “restituisce”, sottoforma

di riflesso, tutto quello che le accade attorno, con un mutevole gioco di volumi

simbolo di fusione tra natura e storia.

Gli arredi sono appoggiati sul suolo mediante un montaggio meccanico che ne

permette la rimozione quando necessario. Sono inoltre previsti spazi adibiti a

parcheggi quando previsto e sedute per incoraggiare l’ aggregazione della comunità.

Particolare ruolo assume la terrazza panoramica reinterpretata sia come affaccio che

come punto di arrivo del percorso informativo/espositivo.

PIAZZOLINA

Piazzolina, oltre a rappresentare l’ intersezione degli assi viari medievali cardine e

decumano, assume un ruolo simbolico e tradizionale per gli abitanti Bibbienesi. Qui i

prospetti sono marcati da elementi orizzontali in cor-ten che rievocano il tema della

compenetrazione ideologicamente rilevata come intersezione del Rione Piazzolini,

che prendeva il nome dalla Piazza Piazzolina, e Rione Fondaccini situato nella parte

bassa della città. Così quando come il vecchio e saggio Conte Piero “raccolse i due

rioni e le sue genti nella grande piazza ed ordinò che la Mea tornasse al Rione

Piazzolini ed andasse in sposa al suo promesso sposo Cecco”...nasce la suggestiva

idea di inserire un ologramma che ritrae un ginepro, emblema di pace ed amicizia.

LA TERRAZZA

Il progetto si è sviluppato nella ricerca di un elemento architettonico che

rappresentasse la nuova destinazione funzionale e che evidenziasse nel miglior modo

possibile la fine dell’ itinerario. La soluzione sta nella proposta di un unico elemento

architettonico interpretato come una “Barriera frangisole“ composta da più listelli in

legno.

Questo gioco di ombre che si crea nella terrazza, attua una sensazione di curiosità e di

stupore nei confronti del visitatore, che quindi sarà invogliato ad avvicinarsi alla

piazza potendo dunque ammirare il panorama casentinese da più vicino, restando

sempre al centro della mostra fotografica/espositiva...E via via che si avvicinano

godono di angolazioni suggestive e singolari da cui ammirare il paesaggio

casentinese.

La struttura è una forma di costruzione basata sulla drastica riduzione di materia, un

sistema costruttivo che rispetto a quelli tradizionali che impiegano materiali come la

muratura e le costruzioni in acciaio, ha il rapporto più basso tra peso portante e peso

portato; il pergolato ha il vantaggio di essere costituito di elementi leggerissimi che

consentono la realizzazione di grandi spazi liberi da strutture intermedie.

La sua destinazione viene reinterpretata come parte integrante della piazza ed avente

un funzione di meta del percorso informativo permanente con la potenziale

caratteristica di ospitare le manifestazioni temporanee. La trama del pergolato viene

riproposta altresì nella terrazza sottostante con lo scopo estetico di donare

omogeneità al prospetto dell’ edificio ma con la funzione di spazio ricreativo e

meditativo della biblioteca.

ILLUMINAZIONE

L’ impianto di illuminazione gioca un ruolo molto importante all’ interno del

progetto. Esso è progettato con lo scopo di potenziare le sue caratteristiche proprie di

visore notturno con lo scopo di stimolare percorrimento degli spazi.

L’ illuminazione puntiforme in faretti di cor-ten richiama la linea degli stemmi di

pazzolini e fondaccini e saranno installati in modo da fornire al visitatore

informazioni storiche territoriali.

STUDIO TIPOLOGICO DELLE FACCIATE

Tra gli interventi proposti riveste notevole importanza quello della omogeneizzazione

delle facciate, al fine di adottare un linguaggio comune per tutti gli edifici, seguendo

dei canoni tipologici ben precisi sia dal punto di vista volumetrico che dal punto di

vista cromatico.

I modelli di riferimento per lo studio del centro storico sono: la tipologia costruttiva

medievale presente nei centri urbani Casentinesi, la pavimentazione omogenea. La

scelta cromatica si basa sulla riproposizione di cromie desunte dalla gamma delle

terre. Ne fanno lineaguida gli elementi in cor-ten collocati sui prospetti che

funzionano da indicatori degli spazi e l’ Le nuove sedute interpretate come veri e

propri elementi informativi. Inoltre anche l’ illuminazione gioca un ruolo orientativo

per le sue caratteristiche proprie.

ISOLE ECOLOGICHE

Per la risoluzione delle problematiche inerenti lo smaltimento dei rifiuti urbani si

prevede un intervento che salvaguardi la qualità degli spazi urbani. Nel definire le

linee guida del masterplan particolare attenzione è stata posata alla soluzione delle

problematiche di degrado ambientale derivata dalla localizzazione dal difficile

posizionamento dei cassonetti per la raccolta differenziata dei rifiuti urbani che,

sopratutto in contesti storici come quello oggetto di studio, costituisce un aspetto non

sempre di facile soluzione. Riguardo a questo specifico aspetto la situazione che si è

via via materializzata durante lo svolgimento dei sopraluoghi è riassumibile nella

previsione di installare isole ecologiche interrate. La tipologia standard di isola

ecologica prevista è costituita da una batteria modulare con una configurazione

minima a 4 cassonetti per la raccolta specializzata di carta, plastica, vetro e rifiuti

domestici appositamente progettata per essere impiegata in piccoli centri storici. Ne

scaturiscono così dei vantaggi derivanti dalla riduzione dell’ ingombro dei cassonetti,

l’ eliminazione visiva dei rifiuti, l’ abbattimento dei cattivi odori, e l’ allontanamento

da parte di animali randagi.