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Report trimestrale sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane
Direzione Generale per la gestione del Fondo nazionale per le politiche socialie monitoraggio della spesa socialeCentro Studi e Ricerche
Luglio 2010
n. 2
Report trimestraleIndicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane
Report trimestrale sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane2Indice
Sommario e conclusioni
• Indicatori di indebitamento
A.1 - Incidenza del debito
A.2 - Dinamica dei mutui
A.3 - Dinamica del credito al consumo
B. Indicatori di vulnerabilità finanziaria
B.1 - Housing affordability index
B.2 - Incidenza della rata sul reddito
C. Indicatori di patologia finanziaria
C.1 - Tasso di decadimento sui numeri
C.2 - Tasso di decadimento sugli importi
Dati relativi al I trimestre 2010
Report trimestrale sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane3Sommario e conclusioni
PremessaPremessa
L’Abi e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali presentano il secondo Report, con dati aggiornati al primo trimestre del 2010, sugli indicatori dell’indebitamento, vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane. Il Report ha la finalità di monitorare la situazione finanziaria delle famiglie italiane, con particolare riguardo a tutti i rischi potenzialmente connessi con la crescita dell’indebitamento e con l’acuirsi dei fattori di vulnerabilità e fragilità finanziaria a seguito dello shock macroeconomico che abbiamo conosciuto nel biennio 2008-2009.
Di seguito si dà conto dell’evoluzione più recente degli indicatori presenti nel Report.
Report trimestrale sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane4Sommario e conclusioni
A. Indicatori di indebitamentoA. Indicatori di indebitamentoNella categoria degli indicatori di indebitamento si rileva che nel primo trimestre del 2010 l’incidenza complessiva del debito finanziario contratto dalle famiglie consumatrici, rispetto al loro reddito disponibile, è stata pari al 46% nella media italiana, contro il 41% di un anno prima e il 29% del 2004. Le famiglie del Centro sono quelle con il maggior grado d‘indebitamento (48%), seguite da quelle del Mezzogiorno e del Nord (45%). In termini dinamici l’indebitamento delle famiglie è cresciuto, nell’ultimo anno, di 5 punti percentuali al Mezzogiorno Centro-Sud e di 4 punti nel Nord.Tra le tipologie di debito contratte, signifcativa è risultata la crescita dei mutui per l’acquisto di abitazioni che hanno visto segnare un incremento dell’8% rispetto a un anno prima (4,5% nel marzo del 2009), attestandosi nel complesso su un ammontare di circa 252 miliardi di euro. L’area geografica più dinamica in tale contesto è stata il Mezzogiorno con una crescita su base annua del 9,8%, seguita dal Nord (8%) e dal Centro (7,7%). In termini cumulati, dal marzo 2005 al corrispettivo periodo del 2010 l’incremento delle consistenze di mutui si è attestato a quasi il 60% per il totale nazionale, con le regioni del Mezzogiorno a evidenziare il maggior dinamismo.Decisamente meno brillante la crescita del credito al consumo, erogato sia da banche che da finanziarie, in crescita dell’1,7% rispetto ad un anno prima (11,9% nel marzo del 2009), con un ammontare, al primo trimestre del 2010, pari a circa 110 miliardi di euro. L’area geografica più dinamica in tale segmento di mercato è stata il Centro, con una crescita, su base annua del 2,5%, seguita dal Nord (1,7%) e dal Mezzogiorno (0,3%). In termini cumulati, dal marzo 2005 al corrispettivo mese del 2010 l’incremento delle consistenze del credito al consumo si è attestato a circa il 75% per il totale nazionale; anche in tal caso le regioni più dinamiche sono state quelle del Mezzogiorno.
Report trimestrale sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane5Sommario e conclusioni
B. Indicatori di vulnerabilitB. Indicatori di vulnerabilitàà finanziariafinanziariaIl blocco degli indicatori di vulnerabilità finanziaria comprende l’indice di accessibilitàall’abitazione (housing affordability index – per maggiori dettagli si veda pag. 25). Sulla base delle dinamiche più recenti si osserva che l’housing affordability index si èattestato, relativamente al dato nazionale, all’8,6% al primo trimestre del 2010 (dato provvisorio; 8,8% un anno prima), un valore quindi che segnala la possibilità di poter accedere in media all’acquisto di una casa. A partire dalla seconda metà del 2009 si registra un significativo miglioramento dell’indice, grazie alla discesa dei tassi di interesse. Quando si passa a esaminare l’indice di affordability per le famiglie con capo giovane e senza una casa di proprietà si può osservare che l’indice di accessibilitàrisulta molto più basso rispetto a quello medio nazionale e, soprattutto, a partire dal 2007 inverte il suo segno diventando negativo: pari al 6,5% nel primo semestre del 2004, si è collocato sul –4,5% fino alla fine del 2008; il 2010 segna però un significativo miglioramento delle condizioni di accessibilità, con l’indice relativo che tende a migliorare di quasi due punti percentuali rispetto a due anni prima, di nuovo, grazie alla forte riduzione dei tassi di interesse. Altro indicatore di vulnerabilità finanziaria riportato nel Report è l’incidenza della rata per l’acquisto di abitazioni sul reddito disponibile delle famiglie. Si osserva che al primo trimestre del 2010 questo indice è stato pari a 4,3 punti nella media nazionale, in flessione rispetto ai 5,4 punti di un anno prima ma in aumento rispetto al livello osservato nel 2004 (2,8 punti). Nel dettaglio territoriale si riscontra che l’area con il livello più basso è il Mezzogiorno (3), seguita dal Centro (4,8) e dal Nord (4,7); in tutte le aree si registra un significativo trend ribassista.
Report trimestrale sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane6Sommario e conclusioni
C. Indicatori di patologia finanziariaC. Indicatori di patologia finanziariaTra gli indicatori di patologia finanziaria sono considerati i tassi di decadimento sui numeri e sugli importi, cioè degli indici che esprimono qual è l’incidenza del numero e degli importi dei finanziamenti erogati alle famiglie consumatrici che si trovano in uno stato di sofferenza rispetto a quelli in bonis. Con riferimento al tasso di decadimento sui numeri si riscontra un livello pari all’1,26% a marzo 2010, in crescita di 0,33 punti percentuali rispetto ad unno prima e di 0,40 punti relativamente al 2005. L’area che risulta avere la maggiore incidenza del numero di sofferenze è il Mezzogiorno (1,42%), seguita dal Centro-Nord (1,22%). Rispetto al 2004, il Centro-Nord è l’area che mostra però un maggior peggioramento della qualità del credito rispetto al Mezzogiorno (rispettivamente +0,41 e +0,22 punti percentuali).Con riguardo al tasso di decadimento sugli importi si osserva un livello pari all’1,44% al primo trimestre del 2010, in crescita di 0,39 punti percentuali rispetto ad unno prima e di 0,36 punti relativamente al 2005. L’area che risulta avere la maggiore incidenza del numero di sofferenze è il Mezzogiorno (1,69%), seguita dal Centro-Nord (1,43%). La dinamica dell’ultimo quinquennio segnala come nel Centro-Nord vi sia stato un peggioramento della qualità del credito relativamente alle somme erogate (+0,43 punti percentuali rispetto al 2005), mentre nel Mezzogiorno si è registrato un leggero miglioramento (-0,03 punti percentuali).
Report trimestrale sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane7Sommario e conclusioni
Uno sguardo dUno sguardo d’’assieme (1/2)assieme (1/2)In sintesi, le informazioni più recenti confermano il giudizio complessivamente positivo circa la capacità di tenuta delle famiglie italiane durante una fase del ciclo estremamente difficile; l’acutezza della crisi, finanziaria prima ed economica poi, ed i ritardi che tipicamente segnano gli effetti su alcuni mercati (del lavoro, delle sofferenze bancarie, ecc) delle fasi di recessione inducono tuttavia ad essere cauti e a monitorare con attenzione tutti i possibili fronti di fragilità e vulnerabilità che pure si evidenziano. Il Report trimestrale di luglio 2010, evidenzia come i finanziamenti per acquisto di abitazioni continuino a crescere su tassi abbastanza sostenuti in quanto favoriti, da un lato, dall’effetto di calmieramento dei prezzi degli immobili a seguito della crisi e, dall’altro, dal basso tenore dei tassi d’interesse. Una riprova di queste tendenze è offerta dall’indice di accessibilità all’abitazione (housing affordability index) che mostra da circa un anno e mezzo un progressivo miglioramento, evidenziando quindi una maggiore possibilità per le famiglie di poter acquistare una casa.
Report trimestrale sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane8Sommario e conclusioni
Uno sguardo dUno sguardo d’’assieme (2/2)assieme (2/2)Un minor dinamismo si registra invece con riferimento al credito al consumo che continua a evidenziare una fase di decelerazione. Le ultime evidenze presentate nel Report lo segnalano di fatto in una situazione di stagnazione. La modesta crescita del reddito disponibile delle famiglie, sia corrente che atteso, può giustificare probabilmente questa evidenza. Nel complesso, considerando tutte le forme d’indebitamento finanziario delle famiglie gli ultimi dati ci segnalano una leggera crescita del peso del debito. In ogni caso, il basso profilo dei tassi d’interesse non ha caricato le famiglie di maggiori oneri finanziari, tant’è che il rapporto tra rata media sui mutui per l’acquisto di abitazioni e reddito si è mantenuto sostanzialmente invariato.Gli indicatori di patologia finanziaria si mantengono sotto controllo, pur se continuano a mostrare una tendenza al rialzo. In termini dinamici è nel Centro-Nord che si segnala il peggioramento maggiore della qualità del credito: ciò sembra dovuto soprattutto alla tendenziale assunzione di maggiori rischi da parte delle famiglie di questa area del paese, tant’è che risultano in sofferenza soprattutto i finanziamenti di maggiore dimensione.
Report trimestrale sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane9
A. Indicatori di indebitamentoA.1 Incidenza del debito
Descrizione sintetica:rapporto tra il debito finanziario (mutui, credito al consumo e altri finanziamenti) e il reddito disponibile delle famiglie
Descrizione analitica:l’indicatore in esame rappresenta il rapporto tra lo stock di debiti finanziari complessivamente contratti dalle famiglie consumatrici e il loro reddito. Tra i debiti finanziari sono compresi i finanziamenti contratti per l’acquisto di immobili, il credito al consumo (sia erogato da banche che finanziarie) e gli altri finanziamenti (principalmente scoperto di conto corrente)
Grado di dettaglio territoriale: fino alle macroaree geografiche
Fonte:per i debiti finanziari: Banca d’Italia, Bollettino Statistico, Tavole TDB10231e TDB10254; per il reddito disponibile: elaborazioni su dati Istat (cfr. note metodologiche)
Frequenza di aggiornamento: trimestrale
Ultimo dato disponibile: I trimestre 2010
Data prossimo aggiornamento: 20 ottobre 2010
Nota illustrativa sulla metodologia di stima:I debiti finanziari sono al netto dei finanziamenti cartolarizzati.Per il reddito disponibile si veda ABI-Centro Studi e Ricerche (2009), “Stima del reddito disponibile a livello trimestrale e territoriale”, Mimeo.
Report trimestrale sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane10
A. Indicatori di indebitamentoA.1 Incidenza del debito
0%
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Italia
Nord
Centro
Mezzogiorno
INCIDENZA DEL DEBITO FINANZIARIO SUL REDDITO DISPONIBILE DELLE FAMIGLIE CONSUMATRICI
Fonte: elaborazioni e stime Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'Italia e Istat.
Report trimestrale sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane11A.2
Dinamica dei mutui
Descrizione sintetica: dinamica dei mutui erogati alle famiglie consumatrici per l’acquisto di abitazioni
Descrizione analitica: l’indicatore in esame riporta il livello e la dinamica della consistenza dei finanziamenti erogati alle famiglieconsumatrici con la finalità dell’acquisto di un’abitazione residenziale
Grado di dettaglio territoriale:fino al livello provinciale
Fonte: Banca d’Italia, Bollettino Statistico, tavola TDB10420
Frequenza di aggiornamento:Trimestrale
Ultimo dato disponibile:I trimestre 2010
Data prossimo aggiornamento:20 ottobre 2010
Nota illustrativa sulla metodologia di stima:La dinamica dei mutui è al netto dei finanziamenti cartolarizzati.
A. Indicatori di indebitamento
Report trimestrale sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane12
A.2 Dinamica dei mutui
A. Indicatori di indebitamento
Rip. Territoriale mar-05 mar-06 mar-07 mar-08 mar-09 mar-10 Var. % 2005-2010
Italia 157.783 190.660 212.087 223.566 233.532 252.176 59,8%
Nord-Ovest 55.763 68.007 75.034 78.310 82.948 89.157 59,9%
Nord-Est 38.129 44.447 48.494 52.110 53.361 57.434 50,6%
Centro 36.326 44.397 49.362 51.870 54.279 58.441 60,9%
Meridione 17.744 21.995 25.503 26.484 27.640 30.571 72,3%
Isole 9.820 11.815 13.694 14.792 15.304 16.573 68,8%
Centro-Nord 130.218 156.851 172.890 182.290 190.588 205.032 57,5%
Mezzogiorno 27.564 33.810 39.197 41.276 42.944 47.144 71,0%
Piemonte 13.154 15.578 17.143 17.957 18.433 19.741 50,1%
Valle D' Aosta 272 325 367 412 419 452 66,4%
Liguria 4.874 5.912 6.732 7.235 7.338 7.720 58,4%
Lombardia 37.465 46.192 50.792 52.706 56.758 61.245 63,5%
Trentino-Alto Adige 2.376 2.744 2.920 3.189 3.378 3.738 57,3%
Veneto 15.552 18.027 19.416 20.917 21.402 23.158 48,9%
Friuli-Venezia Giulia 3.756 4.158 4.568 4.887 4.991 5.442 44,9%
Emilia-Romagna 16.445 19.519 21.590 23.117 23.590 25.096 52,6%
Marche 3.758 4.583 5.012 5.552 5.299 5.646 50,2%
Toscana 11.682 13.774 15.485 15.859 17.112 18.858 61,4%
Umbria 1.594 1.961 2.239 2.413 2.544 2.699 69,4%
Lazio 19.293 24.079 26.626 28.047 29.325 31.239 61,9%
Campania 7.363 9.362 11.050 11.347 11.444 12.502 69,8%
Abruzzo 2.295 2.779 3.136 3.353 3.426 3.766 64,1%
Molise 346 412 471 503 541 607 75,7%
Puglia 5.737 7.086 8.118 8.267 9.094 10.142 76,8%
Basilicata 403 497 545 581 654 746 85,0%
Calabria 1.601 1.859 2.182 2.431 2.482 2.808 75,4%
Sicilia 6.620 8.106 9.634 10.537 11.005 11.981 81,0%Sardegna 3.200 3.708 4.060 4.255 4.299 4.592 43,5%
MUTUI A FAMIGLIE CONSUMATRICI (Consistenze)
Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'Italia
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A.2 Dinamica dei mutui
A. Indicatori di indebitamento
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I TRIM. 2004 I TRIM. 2005 I TRIM. 2006 I TRIM. 2007 I TRIM. 2008 I TRIM. 2009 I TRIM. 2010
Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'Italia
MUTUI A FAMIGLIE CONSUMATRICI (Consistenze)
Mili
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A.2 Dinamica dei mutui
A. Indicatori di indebitamento
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Italia
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Toscana
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Calabria
SiciliaSard
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Nord-Ovest Nord-Est Centro Sud
Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'Italia
MUTUI A FAMIGLIE CONSUMATRICI (Consistenze)(Tassi di variazione tendenziali - I TRIM. 2010)
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A.2 Dinamica dei mutui
A. Indicatori di indebitamento
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Italia
Nord-O
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Lazio
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Nord-Ovest Nord-Est Centro Sud
Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'Italia
MUTUI A FAMIGLIE CONSUMATRICI (Consistenze)(Tassi di variazione da I TRIM. 2005 a I TRIM. 2010)
Report trimestrale sugli indicatori di indebitamento,
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A.2 Dinamica dei mutui
A. Indicatori di indebitamento
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Italia Nord-Ovest Nord-Est Centro Mezzogiorno
Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'Italia
MUTUI A FAMIGLIE CONSUMATRICI (Consistenze)(Tassi di variazione tendenziali - I TRIM. 2010)
Report trimestrale sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane17
A.2 Dinamica dei mutui
A. Indicatori di indebitamento
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Italia Centro-Nord Mezzogiorno
MUTUI A FAMIGLIE CONSUMATRICI (Consistenze)
mar-05/mar-10
Tassi di var.
Italia 59,8%
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9,8%
71,0%
57,5%
Mezzogiorno
Italia
Centro-Nord
Mezzogiorno 11,3%
Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'Italia
Centro-Nord
Tassi di crescita medi annui
mar-05/mar-10
Statistiche
(Tassi di variazione tendenziali)
Report trimestrale sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane18
Descrizione sintetica: dinamica del credito al consumo erogato alle famiglie consumatrici
Descrizione analitica: l’indicatore in esame riporta il livello e la dinamica della consistenza dei finanziamenti erogati alle famiglie consumatrici per l’acquisto di beni e servizi
Grado di dettaglio territoriale:fino al livello provinciale
Fonte: Banca d’Italia, Bollettino Statistico, tavola TDB10254
Frequenza di aggiornamento:trimestrale
Ultimo dato disponibile:I trimestre 2010
Data prossimo aggiornamento:20 ottobre 2010
Nota illustrativa sulla metodologia di stima:La dinamica del credito al consumo è al netto dei finanziamenti cartolarizzati.
A.3 Dinamica del credito al consumo
A. Indicatori di indebitamento
Report trimestrale sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane19
A.3 Dinamica del credito al consumo
A. Indicatori di indebitamento
Rip. Territoriale mar-05 mar-06 mar-07 mar-08 mar-09 mar-10 Var. % 2005-2010
Italia 62.999 75.553 90.808 97.091 108.617 110.498 75,4%
Nord-Ovest 16.706 19.518 23.552 25.513 28.275 28.529 70,8%
Nord-Est 9.368 11.229 13.621 14.757 15.500 16.408 75,2%
Centro 14.264 16.811 19.859 20.662 23.077 23.651 65,8%
Meridione 13.956 17.362 20.990 22.470 26.364 26.250 88,1%
Isole 8.706 10.634 12.785 13.690 15.401 15.660 79,9%
Centro-Nord 40.337 47.558 57.032 60.932 66.852 68.588 70,0%
Mezzogiorno 22.662 27.996 33.776 36.160 41.765 41.910 84,9%
Piemonte 4.831 5.693 6.620 7.411 7.629 8.132 68,3%
Valle D' Aosta 139 165 198 201 204 222 60,0%
Liguria 1.629 1.905 2.265 2.358 2.502 2.716 66,7%
Lombardia 10.107 11.754 14.470 15.543 17.941 17.459 72,7%
Trentino-Alto Adige 582 691 817 886 893 940 61,3%
Veneto 3.913 4.698 5.664 6.100 6.371 6.899 76,3%
Friuli-Venezia Giulia 1.124 1.332 1.580 1.677 1.777 1.898 68,8%
Emilia-Romagna 3.748 4.507 5.560 6.095 6.459 6.671 78,0%
Marche 1.376 1.632 1.946 2.148 2.334 2.332 69,5%
Toscana 4.480 5.175 6.248 6.391 7.024 7.045 57,2%
Umbria 1.012 1.179 1.358 1.452 1.613 1.637 61,8%
Lazio 7.396 8.825 10.307 10.671 12.106 12.637 70,9%
Campania 5.780 7.307 8.827 9.372 11.046 10.921 88,9%
Abruzzo 1.472 1.746 2.055 2.210 2.409 2.595 76,3%
Molise 318 384 455 474 565 551 73,6%
Puglia 3.912 4.762 5.719 6.130 7.265 7.176 83,4%
Basilicata 489 601 755 829 987 945 93,1%
Calabria 1.985 2.562 3.179 3.454 4.091 4.062 104,6%
Sicilia 6.252 7.723 9.431 10.128 11.392 11.570 85,1%Sardegna 2.454 2.911 3.354 3.562 4.009 4.090 66,7%
CREDITO AL CONSUMO* (Milioni di Euro)
Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'Italia *: banche e finanziarie
Report trimestrale sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane20
A.3 Dinamica del credito al consumo
A. Indicatori di indebitamento
62.999
75.553
90.80897.091
108.617 110.498
0
20.000
40.000
60.000
80.000
100.000
120.000
I TRIM. 2005 I TRIM. 2006 I TRIM. 2007 I TRIM. 2008 I TRIM. 2009 I TRIM. 2010
Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'Italia *: banche e finanziarie
CREDITO AL CONSUMO* (Milioni di Euro)
Report trimestrale sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane21
A.3 Dinamica del credito al consumo
A. Indicatori di indebitamento
1,7%
0,9%
5,9%
2,5%
-0,4%
1,7%
6,6%
9,0%
8,5%-2,7%
5,3%
8,3%
6,8%
3,3%
-0,1%
0,3%
1,5%
4,4%
-1,1%
7,7%
-2,4%
-1,2%
-4,3%-0,
7%
1,6% 2,0%
-6,0%
-4,0%
-2,0%
0,0%
2,0%
4,0%
6,0%
8,0%
10,0%
Italia
Nord-O
vest
Nord-E
stCentro
Meridione
Isole
PiemonteVall
e D' A
osta
Liguria
Lombardia
Trentin
o-Alto
Adige
Veneto
Friuli-V
enez
ia Giulia
Emilia-R
omagna
Marche
Toscana
UmbriaLaz
ioCampan
iaAbru
zzo
Molise
PugliaBasil
icata
Calabria
SiciliaSard
egna
TASSI DI VAR. TENDENZIALI DEL CREDITO AL CONSUMO* NEL I TRIM. 2010-REGIONI
Nord-Ovest Nord-Est Centro Sud
Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'Italia *: banche e finanziarie
Report trimestrale sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane22
A.3 Dinamica del credito al consumo
A. Indicatori di indebitamento
75,4%
70,8% 75
,2%65
,8%88
,1%79
,9%68
,3%60
,0%66
,7%72
,7%61
,3%76
,3%68
,8%78
,0%69
,5%57
,2% 61,8%
70,9%
88,9%
76,3%
73,6%
83,4%
93,1%
104,6
%85
,1%66
,7%
0,0%
20,0%
40,0%
60,0%
80,0%
100,0%
120,0%
Italia
Nord-O
vest
Nord-E
stCen
troMeri
dione
IsolePiem
onteVall
e D' A
ostaLig
uria
Lombard
ia
Tren
tino-A
lto A
digeVen
eto
Friuli-V
enez
ia Giul
ia
Emilia-R
omag
naMarc
heTo
scan
aUmbria
Lazio
Campa
niaAbr
uzzo
Molise
Puglia
Basilic
ataCala
briaSici
liaSard
egna
TASSI DI VAR. DEL CREDITO AL CONSUMO* DAL I TRIM. 2005 AL I TRIM. 2010-REGIONI
Nord-Ovest Nord-Est Centro Sud
Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'Italia *: banche e finanziarie
Report trimestrale sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane23
A.3 Dinamica del credito al consumo
A. Indicatori di indebitamento
1,7%
0,9%
5,9%
2,5%
0,3%
0,0%
1,0%
2,0%
3,0%
4,0%
5,0%
6,0%
7,0%
Italia Nord-Ovest Nord-Est Centro Mezzogiorno
Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'Italia *: banche e finanziarie
TASSI DI VAR. TENDENZIALI DEL CREDITO AL CONSUMO* NEL I TRIM. 2010
Report trimestrale sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane24
A.3 Dinamica del credito al consumo
A. Indicatori di indebitamento
0,0%
5,0%
10,0%
15,0%
20,0%
25,0%
mar-06
giu-06
set-0
6dic-
06mar-
07giu-07
set-0
7dic-
07mar-
08giu-08
set-0
8dic-
08mar-
09giu-09
set-0
9dic-
09mar-
10
Italia
Centro-Nord
Mezzogiorno
CREDITO AL CONSUMO*: TASSI DI VARIAZIONE TENDENZIALI
mar-05/mar-10Tassi di crescita
Italia 75,4%
11,2%
11,9%
84,9%
70,0%
Mezzogiorno
Italia
Centro-Nord
Mezzogiorno 13,1%Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'Italia *: banche e finanziarie
Centro-Nord
Tassi di crescita medi annui
mar-05/mar-10
Statistiche
Report trimestrale sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane25
B. Indicatori di vulnerabilità finanziariaB.1 Housing affordability index
Descrizione sintetica: indice che esprime l'accessibilità all'acquisto di un'abitazione residenziale da parte di una famiglia, con un focusparticolare sulle famiglie con capo giovane che non possiedono una casa di proprietà
Descrizione analitica: l’indice di accessibilità qui proposto viene calcolato utilizzando, in analogia con quanto effettuato dallastatunitense National Association of Realtors (NAR) , il costo finanziario connesso con l’ammortamento di unmutuo, di durata pari a 20 anni e loan-to value dell'80%, necessario a coprire le spese di acquisto diun’abitazione: l’idea sottostante, ad un tempo semplice e ragionevole, è che il bene casa sia effettivamenteaccessibile se la somma del suddetto costo più la quota di ammortamento del capitale, e quindi la rata delmutuo necessario a finanziare l’acquisto della casa, non supera una determinata quota del reddito disponibileconvenzionalmente individuata pari al 30% del reddito disponibile.
Grado di dettaglio territoriale:fino alle macroaree geografiche con frequenza semestrale
Fonte: per il costo delle abitazioni: Osservatorio sul Mercato Immobiliare dell’Agenzia del Territorioper il reddito disponibile: elaborazioni su dati Istat (cfr. note metodologiche)per i tassi d’interesse: Banca d’Italia, Supplemento Bollettino Statistico Moneta e Banche, Tavola TTI30200
Frequenza di aggiornamento:Trimestrale
Ultimo dato disponibile:I trimestre 2010
Data prossimo aggiornamento:20 ottobre 2010
Nota illustrativa sulla metodologia di stima:Abi - Centro Studi e Ricerche, "Le famiglie italiane e l’acquisto della casa: la costruzione di un indicatore diaccessibilità (affordability index)", giugno 2009. Per il reddito disponibile si veda ABI-Centro Studi e Ricerche(2009), “Stima del reddito disponibile a livello trimestrale e territoriale”, Mimeo.
Report trimestrale sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane26
ITALIA – INDICE AFFORDABILITY
B. Indicatori di vulnerabilità finanziariaB.1 Housing affordability index
-8%
-6%
-4%
-2%
0%
2%
4%
6%
8%
10%
12%
gen-
06fe
b-06
mar
-06
apr-0
6m
ag-0
6gi
u-06
lug-
06ag
o-06
set-0
6ot
t-06
nov-
06di
c-06
gen-
07fe
b-07
mar
-07
apr-0
7m
ag-0
7gi
u-07
lug-
07ag
o-07
set-0
7ot
t-07
nov-
07di
c-07
gen-
08fe
b-08
mar
-08
apr-0
8m
ag-0
8gi
u-08
lug-
08ag
o-08
set-0
8ot
t-08
nov-
08di
c-08
gen-
09fe
b-09
mar
-09
apr-0
9m
ag-0
9gi
u-09
lug-
09ag
o-09
set-0
9ot
t-09
nov-
09di
c-09
gen-
10fe
b-10
mar
-10
Totale famiglie Famiglie giovani non propietarie di casa
Report trimestrale sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane27
INDICE DI AFFORDABILITY PER IL TOTALE DELLE FAMIGLIE ITALIANE
B. Indicatori di vulnerabilità finanziariaB.1 Housing affordability index
0%
2%
4%
6%
8%
10%
12%
14%
16%
2004,1 2004,2 2005,1 2005,2 2006,1 2006,2 2007,1 2007,2 2008,1 2008,2 2009,1 2009,2
italia nord centro sud
Report trimestrale sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane28
INDICE DI AFFORDABILITY (Famiglie non proprietarie di casa con età del capofamiglia compresa tra 31 e 40 anni)
B. Indicatori di vulnerabilità finanziariaB.1 Housing affordability index
-12%
-10%
-8%
-6%
-4%
-2%
0%
2%
4%
6%
8%
10%
2004,1 2004,2 2005,1 2005,2 2006,1 2006,2 2007,1 2007,2 2008,1 2008,2 2009,1 2009,2
italia nord centro sud
Report trimestrale sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane29
PERCENTUALE DI FAMIGLIE PER CUI L’ACQUISTO DI UN’ABITAZIONE E’ ACCESSIBILE
B. Indicatori di vulnerabilità finanziariaB.1 Housing affordability index
0
10
20
30
40
50
60
70
80
2004,1 2004,2 2005,1 2005,2 2006,1 2006,2 2007,1 2007,2 2008,1 2008,2 2009,1 2009,2
Totale famiglie Famiglie giovani non proprietarie
Report trimestrale sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane30
SCOMPOSIZIONE DELLA VARIAZIONE DELL’INDICE DI AFFORDABILITY (TOTALE FAMIGLIE)
B. Indicatori di vulnerabilità finanziariaB.1 Housing affordability index
0,0%-0,3%
0,3% 0,6%0,0%
-0,5%-0,8%
-1,2% -1,2% -1,1%
0,0% 0,0%0,0%
-0,5%-1,4%
-1,7%-2,1%
-2,7%
-3,0%
-3,5% -3,6% -3,6%
-4,1% -4,4%
-0,06
-0,05
-0,04
-0,03
-0,02
-0,01
0
0,012004,1 2004,2 2005,1 2005,2 2006,1 2006,2 2007,1 2007,2 2008,1 2008,2 2009,1 2009,2
Effetto tasso Effetto prezzo casa Effetto interazione
Report trimestrale sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane31
SCOMPOSIZIONE DELLA VARIAZIONE DELL’INDICE DI AFFORDABILITY(Famiglie non proprietarie di casa con età del capofamiglia compresa tra 31 e 40 anni)
B. Indicatori di vulnerabilità finanziariaB.1 Housing affordability index
0,0% -0,4%0,5% 0,8%
0,1%-0,6% -1,0%
-1,7% -1,6% -1,5%
0,0% 0,0%0,0%
-0,7%-2,4%
-3,2%-4,3%
-5,2%
-6,4%
-7,9%-9,0% -9,0%
-9,6% -10,1%
-0,12
-0,1
-0,08
-0,06
-0,04
-0,02
0
0,022004,1 2004,2 2005,1 2005,2 2006,1 2006,2 2007,1 2007,2 2008,1 2008,2 2009,1 2009,2
Effetto tasso Effetto prezzo casa Effetto interazione
Report trimestrale sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane32
Descrizione sintetica: indice che esprime il rapporto tra rata pagata sul mutuo per acquisto di un’abitazione e il reddito disponibiledelle famiglie consumatrici
Descrizione analitica: l’indicatore in esame rappresenta l’incidenza del costo per il servizio del debito, sia della quota interessi checapitale, relativo ad un finanziamento per l’acquisto di abitazione rispetto al reddito disponibile
Grado di dettaglio territoriale:fino alle macroaree geografiche
Fonte: per la rata su mutui: elaborazioni su dati Banca d’Italia (cfr. note metodologiche)per il reddito disponibile: elaborazioni su dati Istat (cfr. note metodologiche)
Frequenza di aggiornamento:Trimestrale
Ultimo dato disponibile:I trimestre 2010
Data prossimo aggiornamento:20 ottobre 2010
Nota illustrativa sulla metodologia di stima:Abi - Centro Studi e Ricerche, “Stima dell’incidenza della rata sui mutui per l’acquisto di abitazioni sul redditodelle famiglie consumatrici”, giugno 2009. Per il reddito disponibile si veda ABI-Centro Studi e Ricerche (2009),“Stima del reddito disponibile a livello trimestrale e territoriale”, Mimeo.
B. Indicatori di vulnerabilità finanziariaB.2 Incidenza della rata sul reddito
Report trimestrale sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane33
-
0,5
1,0
1,5
2,0
2,5
3,0
3,5
4,0
4,5
5,0
5,5
6,0
6,5
7,0
7,5
8,0
8,5
dic-
04
mar
-05
giu-
05
set-0
5
dic-
05
mar
-06
giu-
06
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6
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06
mar
-07
giu-
07
set-0
7
dic-
07
mar
-08
giu-
08
set-0
8
dic-
08
mar
-09
giu-
09
set-0
9
dic-
09
mar
-10
Italia
Nord
Centro
Mezzogiorno
Rapporto tra rata media sui mutui per acquisto di abitazioni e il reddito disponibile delle famiglie consumatrici
Fonte : elaborazioni e stime Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'Italia e Istat.
B. Indicatori di vulnerabilità finanziariaB.2 Incidenza della rata sul reddito
RAPPORTO TRA RATA MEDIA SUI MUTUI PER ACQUISTO DI ABITAZIONI E IL REDDITO DISPONIBILE DELLE FAMIGLIE CONSUMATRICI
Report trimestrale sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane34
C. Indicatori di patologia finanziariaC.1 Tasso di decadimento sui numeri
Descrizione sintetica: dinamica della rischiosità del credito bancario erogato alle famiglie consumatrici
Descrizione analitica: l’indicatore in esame rappresenta il rapporto tra il numero di famiglie consumatrici andate in default rispetto altotale delle famiglie consumatrici finanziate ed ancora in bonis Il tasso di decadimento sui numeri è un utile indicatore del grado di rischiositàcomplessivo delle famiglie consumatrici a prescindere dall’ammontare dei finanziamenti erogati
Grado di dettaglio territoriale:fino al livello regionale
Fonte: Banca d’Italia, Bollettino Statistico, tavola TDB30495
Frequenza di aggiornamento:Trimestrale
Ultimo dato disponibile:I trimestre 2010
Data prossimo aggiornamento:20 ottobre 2010
Report trimestrale sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane35
C. Indicatori di patologia finanziariaC.1 Tasso di decadimento sui numeri
Rip. Territoriale mar-05 mar-06 mar-07 mar-08 mar-09 mar-10 Var. p.p. 2005-2010
Italia 0,86% 0,83% 0,87% 0,91% 0,93% 1,26% 0,40
Nord-Ovest 0,84% 0,78% 0,81% 0,95% 1,09% 1,50% 0,66
Nord-Est 0,68% 0,66% 0,69% 0,77% 0,79% 1,12% 0,44
Centro 0,93% 0,89% 0,98% 0,86% 0,81% 1,00% 0,07
Meridione 1,21% 1,13% 1,09% 1,09% 1,04% 1,52% 0,31
Isole 1,18% 1,18% 1,16% 1,11% 1,09% 1,21% 0,03
Centro-Nord 0,81% 0,77% 0,82% 0,86% 0,91% 1,22% 0,42
Mezzogiorno 1,20% 1,15% 1,11% 1,10% 1,05% 1,42% 0,22
Piemonte 0,76% 0,74% 0,78% 0,94% 0,86% 1,18% 0,41
Valle D' Aosta 0,76% 0,74% 0,78% 0,94% 0,86% 1,18% 0,41
Liguria 0,86% 0,64% 0,74% 0,85% 0,88% 0,97% 0,11
Lombardia 0,83% 0,80% 0,82% 0,96% 1,11% 1,56% 0,72
Trentino-Alto Adige 0,51% 0,57% 0,50% 0,48% 0,57% 0,77% 0,26
Veneto 0,72% 0,68% 0,74% 0,86% 0,83% 1,22% 0,50
Friuli-Venezia Giulia 0,62% 0,66% 0,65% 0,67% 0,64% 0,76% 0,14
Emilia-Romagna 0,70% 0,65% 0,69% 0,77% 0,84% 1,19% 0,49
Marche 0,77% 0,78% 0,88% 0,82% 0,89% 1,17% 0,41
Toscana 0,82% 0,76% 0,83% 0,71% 0,70% 0,87% 0,05
Umbria 1,23% 0,85% 1,33% 1,03% 0,77% 1,17% -0,06
Lazio 1,02% 1,02% 1,07% 0,96% 0,87% 1,02% 0,00
Campania 1,10% 1,27% 1,17% 1,26% 1,19% 1,88% 0,77
Abruzzo 1,43% 1,22% 1,17% 1,06% 0,95% 1,19% -0,24
Molise 1,43% 1,22% 1,17% 1,06% 0,95% 1,19% -0,24
Puglia 1,08% 0,88% 0,89% 0,85% 0,89% 1,23% 0,16
Basilicata 1,08% 0,88% 0,89% 0,85% 0,89% 1,23% 0,16
Calabria 1,73% 1,34% 1,36% 1,30% 1,07% 1,58% -0,15
Sicilia 1,31% 1,31% 1,30% 1,27% 1,26% 1,33% 0,01Sardegna 0,78% 0,81% 0,74% 0,64% 0,60% 0,89% 0,11
TASSO DI DECADIMENTO ANNUALE FAMIGLIE CONSUMATRICI*
Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'Italia - *:Numeri
Report trimestrale sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane36
C. Indicatori di patologia finanziariaC.1 Tasso di decadimento sui numeri
0,92%0,86%
0,83%0,87%
0,91% 0,93%
1,26%
0,00%
0,20%
0,40%
0,60%
0,80%
1,00%
1,20%
1,40%
I TRIM. 2004 I TRIM. 2005 I TRIM. 2006 I TRIM. 2007 I TRIM. 2008 I TRIM. 2009 I TRIM. 2010
Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'Italia - *:Numeri
TASSO DI DECADIMENTO ANNUALE FAMIGLIE CONSUMATRICI*
Report trimestrale sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane37
C. Indicatori di patologia finanziariaC.1 Tasso di decadimento sui numeri
0,0%
0,2%
0,4%
0,6%
0,8%
1,0%
1,2%
1,4%
1,6%
mar-05
giu-05
set-0
5dic
-05mar-
06giu
-06se
t-06
dic-06
mar-07
giu-07
set-0
7dic
-07mar-
08giu
-08se
t-08
dic-08
mar-09
giu-09
set-0
9dic
-09mar-
10Italia
Centro-Nord
Mezzogiorno
TASSO DI DECADIMENTO ANNUALE FAMIGLIE CONSUMATRICI*
mar-05/mar-10
Variazioni in p.p.
Italia 0,40
0,320,33
0,220,42
Mezzogiorno
ItaliaCentro-NordMezzogiorno 0,36
Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'Italia - *:Numeri
Centro-Nord
mar-09/mar-10
Variazioni in p.p.
Statistiche
Report trimestrale sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane38
C. Indicatori di patologia finanziariaC.1 Tasso di decadimento sui numeri
1,26%
1,50%
1,12%
1,00%
1,42%
0,0%
0,2%
0,4%
0,6%
0,8%
1,0%
1,2%
1,4%
1,6%
Italia Nord-Ovest Nord-Est Centro Mezzogiorno
%
Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'Italia - *:Numeri
TASSO DI DECADIMENTO ANNUALE FAMIGLIE CONSUMATRICI* A I TRIM. 2010
Report trimestrale sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane39
C. Indicatori di patologia finanziariaC.1 Tasso di decadimento sui numeri
0,0%
0,2%
0,4%
0,6%
0,8%
1,0%
1,2%
1,4%
1,6%
mar-05
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giu-07se
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mar-08
giu-08se
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giu-09se
t-09
dic-09
mar-10
Italia
Nord-Ovest
Nord-Est
Centro
Mezzogiorno
TASSO DI DECADIMENTO ANNUALE FAMIGLIE CONSUMATRICI*
Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'Italia - *:Numeri
Report trimestrale sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane40
C. Indicatori di patologia finanziariaC.1 Tasso di decadimento sui numeri
1,3%
1,5%
1,1%
1,0%
1,5%
1,2%
1,2%
1,2%
1,0%
1,6%
0,8%
1,2%
0,8%
1,2%
1,2%
0,9%
1,2%
1,0%
1,9%
1,2%
1,2% 1,2
%
1,2%
1,6%
1,3%
0,9%
0,0%
0,2%
0,4%
0,6%
0,8%
1,0%
1,2%
1,4%
1,6%
1,8%
2,0%
Italia
Nord-O
vest
Nord-E
stCen
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Isole
Piemon
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Ligur
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Lazio
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Molise
Puglia
Basilic
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briaSici
liaSard
egna
TASSO DI DECADIMENTO ANNUALE FAMIGLIE CONSUMATRICI* A I TRIM. 2010-REGIONI
Nord-Ovest Nord-Est Centro Sud
Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'Italia - *:Numeri
Report trimestrale sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane41
C. Indicatori di patologia finanziariaC.1 Tasso di decadimento sui numeri
0,33
0,41
0,33
0,19
0,48
0,12
0,31
0,31
0,09
0,44
0,20
0,39
0,12
0,35
0,28
0,17
0,40
0,15
0,69
0,24
0,24
0,34
0,34
0,51
0,07
0,29
0,00
0,10
0,20
0,30
0,40
0,50
0,60
0,70
0,80
Italia
Nord-O
vest
Nord-E
stCentro
Meridione
Isole
PiemonteVall
e D' A
osta
Liguria
Lombardia
Trentin
o-Alto
Adige
Veneto
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Marche
Toscana
UmbriaLaz
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Molise
PugliaBasil
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Calabria
SiciliaSard
egna
VAR. IN P.P. DEL TASSO DI DECADIMENTO ANNUALE FAMIGLIE CONSUMATRICI* A I TRIM. 2010-REGIONI
Nord-Ovest Nord-Est Centro Sud
Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'Italia - *:Numeri
Report trimestrale sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane42
Descrizione sintetica:dinamica della rischiosità del credito bancario erogato alle famiglie consumatrici
Descrizione analitica:l’indicatore in esame rappresenta il rapporto tra l’ammontare dei finanziamenti delle famiglie consumatriciandati in default rispetto all’ammontare totale dei finanziamenti erogati alle famiglie consumatrici finanziate edancora in bonis Il tasso di decadimento sugli importi dà un’indicazione del grado di rischiosità delle famiglie consumatriciponderato in base all’ammontare dei finanziamenti erogati
Grado di dettaglio territoriale:fino al livello regionale
Fonte:Banca d’Italia, Bollettino Statistico, tavola TDB30495
Frequenza di aggiornamento:Trimestrale
Ultimo dato disponibile:I trimestre 2010
Data prossimo aggiornamento:20 ottobre 2010
C. Indicatori di patologia finanziariaC.2 Tasso di decadimento sugli importi
Report trimestrale sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane43
C. Indicatori di patologia finanziariaC.2 Tasso di decadimento sugli importi
Rip. Territoriale mar-05 mar-06 mar-07 mar-08 mar-09 mar-10 Var. p.p. 2005-2010
Italia 1,08% 1,02% 0,94% 1,00% 1,05% 1,44% 0,37
Nord-Ovest 1,01% 0,98% 0,85% 0,98% 1,19% 1,69% 0,68
Nord-Est 0,88% 0,95% 0,84% 0,94% 0,96% 1,38% 0,49
Centro 1,10% 1,06% 1,05% 0,96% 0,90% 1,16% 0,06
Meridione 1,94% 1,40% 1,21% 1,24% 1,26% 1,98% 0,04
Isole 1,43% 1,23% 1,20% 1,12% 1,16% 1,35% -0,09
Centro-Nord 0,99% 0,99% 0,91% 0,96% 1,03% 1,43% 0,43
Mezzogiorno 1,72% 1,32% 1,21% 1,19% 1,22% 1,69% -0,03
Piemonte 0,92% 0,82% 0,77% 1,07% 1,00% 1,25% 0,32
Valle D' Aosta 0,92% 0,82% 0,77% 1,07% 1,00% 1,25% 0,32
Liguria 0,90% 0,78% 0,80% 0,86% 1,03% 1,24% 0,34
Lombardia 1,02% 1,00% 0,86% 1,00% 1,21% 1,74% 0,72
Trentino-Alto Adige 0,79% 0,90% 0,74% 0,57% 0,75% 1,24% 0,44
Veneto 0,82% 0,85% 0,93% 1,07% 1,04% 1,52% 0,70
Friuli-Venezia Giulia 0,65% 0,73% 0,77% 0,72% 0,73% 0,96% 0,31
Emilia-Romagna 1,02% 1,11% 0,78% 0,94% 0,98% 1,34% 0,32
Marche 0,96% 1,16% 0,99% 1,09% 1,10% 1,36% 0,41
Toscana 0,88% 0,82% 0,91% 0,79% 0,77% 1,13% 0,25
Umbria 1,38% 0,93% 1,43% 1,13% 0,95% 1,35% -0,03
Lazio 1,28% 1,21% 1,12% 1,01% 0,94% 1,12% -0,16
Campania 1,86% 1,39% 1,16% 1,22% 1,27% 2,01% 0,15
Abruzzo 2,39% 1,37% 1,44% 1,15% 1,08% 1,51% -0,88
Molise 2,39% 1,37% 1,44% 1,15% 1,08% 1,51% -0,88
Puglia 1,22% 1,02% 1,06% 0,92% 1,01% 1,36% 0,14
Basilicata 1,22% 1,02% 1,06% 0,92% 1,01% 1,36% 0,14
Calabria 2,29% 1,45% 1,47% 1,34% 1,24% 1,81% -0,48
Sicilia 1,56% 1,33% 1,34% 1,27% 1,37% 1,49% -0,07Sardegna 1,07% 0,92% 0,79% 0,72% 0,59% 0,98% -0,10
TASSO DI DECADIMENTO ANNUALE FAMIGLIE CONSUMATRICI (Importi) (%)
Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'Italia
Report trimestrale sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane44
C. Indicatori di patologia finanziariaC.2 Tasso di decadimento sugli importi
1,15%1,08%
1,02%0,94%
1,00%1,05%
1,44%
0,00%
0,20%
0,40%
0,60%
0,80%
1,00%
1,20%
1,40%
1,60%
I TRIM. 2004 I TRIM. 2005 I TRIM. 2006 I TRIM. 2007 I TRIM. 2008 I TRIM. 2009 I TRIM. 2010
Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'Italia
TASSO DI DECADIMENTO ANNUALE FAMIGLIE CONSUMATRICI (Importi) (%)
Report trimestrale sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane45
C. Indicatori di patologia finanziariaC.2 Tasso di decadimento sugli importi
0,0%
0,2%
0,4%
0,6%
0,8%
1,0%
1,2%
1,4%
1,6%
1,8%
2,0%
mar-05
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t-05
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mar-06
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t-06
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mar-07
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t-07
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mar-08
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t-08
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mar-09
giu-09se
t-09
dic-09
mar-10
Italia
Centro-Nord
Mezzogiorno
TASSO DI DECADIMENTO ANNUALE FAMIGLIE CONSUMATRICI (Importi)
mar-05/mar-10
Variazioni in p.p.
Italia 0,37
0,40
0,40
-0,03
0,43
Mezzogiorno
Italia
Centro-NordMezzogiorno 0,47
Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'Italia
Centro-Nord
mar-09/mar-10
Variazioni in p.p.
Statistiche
Report trimestrale sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane46
C. Indicatori di patologia finanziariaC.2 Tasso di decadimento sugli importi
1,44%
1,69%
1,38%
1,16%
1,69%
0,0%
0,2%
0,4%
0,6%
0,8%
1,0%
1,2%
1,4%
1,6%
1,8%
Italia Nord-Ovest Nord-Est Centro Mezzogiorno
%
Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'Italia
TASSO DI DECADIMENTO ANNUALE FAMIGLIE CONSUMATRICI* A I TRIM. 2010
Report trimestrale sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane47
C. Indicatori di patologia finanziariaC.2 Tasso di decadimento sugli importi
0,0%
0,2%
0,4%
0,6%
0,8%
1,0%
1,2%
1,4%
1,6%
1,8%
2,0%
mar-05
giu-05se
t-05
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mar-06
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mar-08
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t-08
dic-08
mar-09
giu-09se
t-09
dic-09
mar-10
Italia
Nord-Ovest
Nord-Est
Centro
Mezzogiorno
TASSO DI DECADIMENTO ANNUALE FAMIGLIE CONSUMATRICI (Importi)
Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'Italia
Report trimestrale sugli indicatori di indebitamento,
vulnerabilità e patologia finanziaria delle famiglie italiane48
C. Indicatori di patologia finanziariaC.2 Tasso di decadimento sugli importi
1,4%
1,7%
1,4%
1,2%
2,0%
1,3%
1,2%
1,2%
1,2%
1,7%
1,2%
1,5%
1,0%
1,3%
1,4%
1,1%
1,4%
1,1%
2,0%
1,5%
1,5%
1,4%
1,4%
1,8%
1,5%
1,0%
0,0%
0,5%
1,0%
1,5%
2,0%
2,5%
Italia
Nord-O
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Nord-E
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Marche
Toscana
UmbriaLaz
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Molise
PugliaBasil
icata
Calabria
SiciliaSard
egna
TASSO DI DECADIMENTO ANNUALE FAMIGLIE CONSUMATRICI* A I TRIM. 2010-REGIONI
Nord-Ovest Nord-Est Centro Sud
Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'Italia