reporter giornale 21 maggio 2010

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Giornale settimanale di informazione e annunci - Spedizione in abb. postale, art. 2 com. 20/b, leg. 662/96 - Filiale RE. Contiene I.P. - Editrice Reporter srl Redazione, amministrazione e pubblicità: via Emilia Ospizio, 23 - 42100 Reggio Emilia - tel. (0522) 45.50.50 r.a. - Fax (0522) 45.35.15 internet: www.reporter.it e-mail: [email protected] 1,90 Anno 23 • numero 21 • 21 maggio 2010 ALL'INTERNO L’ASCENSORE I buoni e i cattivi di questa settimana a pagina 2 SUBBUGLIO PD Ponzi bene a Reggiolo Con l’aiuto di Marchi a pagina 5 L’INCHIESTA Dialetto, presente e futuro della lingua del... passato! alle pagine 6 e 7 CULTURA E SPETTACOLI Wow! C’è anche Matilde! Tutti gli eventi e le mostre nell’inserto Weekend La politica annuncia tagli ma dà il Tfr ai consiglieri trombati. Che non ne sanno nulla... Lo spreco GABRIELE CANTARELLI E SABRINA BASONI A PAGINA 5 VALUTIAMO IL TUO ORO 18 al gr PURO Viale Resistenza, 47/b 42018 S. MARTINO IN RIO (RE) Tel. 0522/636.232 - Fax 0522/636.226 www.sirecom.it Antifurti civili Antifurti industriali Antincendio TVCC Casseforti Assistenza 24 ore su 24 RIVENDITORE AUTORIZZATO By Plas di Parmeggiani Sisto SCALE IN LEGNO FERRO - LEGNO COPERTURE GRADINI RINGHIERE IN LEGNO E FERRO Le Scale TORNERIA IN LEGNO CREA E PRODUCE Via Don Pasquino Borghi, 3 Telefono 0522/698.880 Cellulare 338/6671366 S. MARTINO IN RIO Reggio Emilia REGIONE EMILIA ROMAGNA Via Mascagni 1/A - 42018 S. MARTINO IN RIO Tel. (0522) 695617 - Fax (0522) 698262 [email protected] - www.bieffeci.com ENERGIE ALTERNATIVE IMPIANTI FOTOVOLTAICI E SOLARE TERMICO CONDIZIONAMENTO TERMOIDRAULICA EDILIZIA PER LA CASA PREVENTIVI GRATUITI Balconi e Terrazzi Realizzazione prati Noleggio piante e consegna a domicilio Manutenzione, sfalci e potature ampio vivaio olivi secolari Progettazione e realizzazione giardini Via Ugo Bassi I/A - (zona Fiera) - Reggio Emilia Tel. 0522 53.19.36 FLORICULTURA E VIVAI MAURO & DANIELA LA STRUMENTAZIONE Studio Seltz dispone di 1 sala prove dotata di batteria, monitor, microfonatura completa, amplificatore per basso: la cablatura con la sala regia consente, oltre ad eseguire le prove, di registrare in diretta su cd. Consigli: I batteristi devono portarsi da casa il pedale della cassa e i piatti. I chitarristi devono portarsi il loro amplificatore, a meno che non vogliano entrare in diretta nel mixer. I cantanti igienisti si portino il loro microfono. I tastieristi si portino le loro tastiere. Abbiamo il reggitastiere. Non abbiamo leggii. Ogni turno di Studio Seltz è gestito da un operatore che garantisce l’apertura e l’assistenza necessaria ai gruppi: con pazienza vi piazzerà i microfoni per le voci e, se dovete registrare, sugli amplificatori e sulla batteria: inoltre vi farà i suoni, ma se fate il liscio non lamentatevi qualora la batteria risultasse troppo heavy Comune di Reggio Emilia Assessorato ai Giovani Sala prove e registrazioni live ORARI dal LUNEDÌ al VENERDÌ dalle 19.00 alle 24.00 SABATO dalle 14.00 alle 20.00 PER PRENOTARE: Tel. 340 3660151 dalle ore 19.00 VIA GUITTONE D’AREZZO 3 - REGGIO EMILIA

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Reporter Giornale 21 Maggio 2010

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Page 1: Reporter Giornale 21 Maggio 2010

Giornale settimanale di informazione e annunci - Spedizione in abb. postale, art. 2 com. 20/b, leg. 662/96 - Filiale RE. Contiene I.P. - Editrice Reporter srlRedazione, amministrazione e pubblicità: via Emilia Ospizio, 23 - 42100 Reggio Emilia - tel. (0522) 45.50.50 r.a. - Fax (0522) 45.35.15

internet: www.reporter.it • e-mail: [email protected]

€ 1,90Anno 23 • numero 21 • 21 maggio 2010

ALL'INTERNOL’ASCENSORE

I buoni e i cattividi questa settimana

a pagina 2

SUBBUGLIO PDPonzi bene a ReggioloCon l’aiuto di Marchi

a pagina 5

L’INCHIESTADialetto, presente e futurodella lingua del... passato!

alle pagine 6 e 7

CULTURA E SPETTACOLIWow! C’è anche Matilde!

Tutti gli eventi e le mostre

nell’inserto Weekend

La politica annuncia tagli ma dà il Tfr ai consiglieri trombati. Che non ne sanno nulla...

Lo spreco

GABRIELE CANTARELLI E SABRINA BASONI A PAGINA 5

VALUTIAMO IL TUO ORO 18 Û al gr PURO

Viale Resistenza, 47/b42018 S. MARTINO IN RIO (RE)

Tel. 0522/636.232 - Fax 0522/636.226www.sirecom.it

• Antifurti civili• Antifurti industriali• Antincendio• TVCC• Casseforti• Assistenza 24 ore su 24

RIVENDITORE AUTORIZZATO

By Plas di Parmeggiani Sisto

• SCALE

IN LEGNO

FERRO - LEGNO

• COPERTURE

GRADINI

• RINGHIERE

IN LEGNO

E FERRO

Le ScaleTORNERIA IN LEGNO

CREA E PRODUCE

Via Don Pasquino Borghi, 3Telefono 0522/698.880Cellulare 338/6671366S. MARTINO IN RIO

Reggio Emilia

REGIONE EMILIA ROMAGNA

Via Mascagni 1/A - 42018 S. MARTINO IN RIOTel. (0522) 695617 - Fax (0522) 698262

[email protected] - www.bieffeci.com

ENERGIE ALTERNATIVE

IMPIANTI FOTOVOLTAICI E SOLARE TERMICO

CONDIZIONAMENTO

TERMOIDRAULICA

EDILIZIA PER LA CASA

PREVENTIVI GRATUITI

Balconi e Terrazzi Realizzazione prati

Noleggio piante e consegna a domicilio

Manutenzione, sfalci e potatureampio vivaio olivi secolari

Progettazione e realizzazione giardini

I NOSTRI SERVIZI:I NOSTRI SERVIZI:I NOSTRI SERVIZI:I NOSTRI SERVIZI:I NOSTRI SERVIZI:I NOSTRI SERVIZI:

Via Ugo Bassi I/A - (zona Fiera) - Reggio Emilia Tel. 0522 53.19.36

Vasto assortimento di piante da esterno ed internoVasto assortimento di piante da esterno ed internoVasto assortimento di piante da esterno ed internoVasto assortimento di piante da esterno ed internoVasto assortimento di piante da esterno ed internoVasto assortimento di piante da esterno ed internoVasto assortimento di piante da esterno ed internoVasto assortimento di piante da esterno ed internoVasto assortimento di piante da esterno ed internoVasto assortimento di piante da esterno ed internoVasto assortimento di piante da esterno ed interno

F L O R I C U L T U R A E V I V A I

M A U R O & D A N I E L ACORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINICORRADINI

LA STRUMENTAZIONE

Studio Seltz dispone di 1 sala prove dotata di batteria, monitor,microfonatura completa,amplifi catore per basso:la cablatura con la sala regia consente, oltre ad eseguire le prove, di registrare in diretta su cd.

Consigli:I batteristi devono portarsi da casa il pedaledella cassa e i piatti.I chitarristi devono portarsi il loro amplifi catore, a meno che non vogliano entrare in diretta nel mixer.I cantanti igienisti si portino il loro microfono.I tastieristi si portino le loro tastiere. Abbiamo il reggitastiere.Non abbiamo leggii.

Ogni turno di Studio Seltz è gestito da un operatore che garantisce l’apertura e l’assistenza necessaria ai gruppi: con pazienzavi piazzerà i microfoni per le voci e,se dovete registrare, sugli amplifi catori e sulla batteria: inoltre vi farà i suoni, ma se fate il liscio non lamentatevi qualora la batteria risultasse troppo heavy

Comune di Reggio EmiliaAssessorato ai Giovani

Comune di Reggio EmiliaAssessorato ai Giovani

Sala prove e registrazioni live

ORARIdal LUNEDÌ al VENERDÌ dalle 19.00 alle 24.00SABATO dalle 14.00 alle 20.00

PER PRENOTARE: Tel. 340 3660151 dalle ore 19.00

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città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della città della 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VIA GUITTONE D’AREZZO 3 - REGGIO EMILIA

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venerdì 21 maggio 2010 - REPORTERPag. 2

OPINIONI Il commento acido e sub partes alla politica reggiana

Lo SfregioLo Sfregio Il commento acido e sub partes alla politica reggiana

DI AL VETRIOLO

Reggio è una città soffo-cante...”. Eh, certo, come

si fa a non essere d’accordo con Liana Barbati? Reggio è davvero una città soffocan-te, sarà per questo che l’ex socialista, ora dipietrista, l’ha abbandonata in cam-bio di un posto sicuro nel listino di Errani per andare a fare la peones (ottimamente retribuita) in Regione. Ma il problema è che forse la Barbati ci crede davvero quando dice che Filomena De Sciscio è una faccia gio-vane e preparata in grado di fare il sindaco. Il che, in-tendiamoci, magari è anche vero e la De Sciscio sarà un ottimo assessore al bilancio (specie se, come i suoi pre-decessori Franco Ferretti e Liana Barbati, dovrà solo metterci la faccia, lasciando fare tutto il lavoro al sin-daco, al direttore generale Mauro Bonaretti e a Mimmo Spadoni, già ribattezzato l’assessore degli assessori dai suoi colleghi di giunta). Il problema, che la Barbabti fa fi nta di non vedere, è il modo in cui si è arrivati a scegliere la De Sciscio: si è

scelta una persona che, più o meno, passava di lì per caso. E se sarà all’altezza del ruolo, la cosa è puramente fortuita. “Ma insomma, se mettiamo una persona di esperienza ci si accusa di aver riciclato dei vecchi politici, se mettiamo dei giovani ci si accusa di favorire degli sconosciuti: ma cosa si vuole dalla politica?” si chiede la Barbati. La risposta è, molto semplicemente, che le persone scelte per ricoprire incarichi pubblici ne siano all’altezza per curriculum e senso etico. Punto. Indipendentemente dall’età e dall’appartenenza ad un partito. Il problema, semmai, è l’elettorato, che dovrebbe punire certi meccanismi e che invece non lo fa, continuando

Reggio, la mafi a, il soffocamento

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PERIODICA ITALIANA

a premiare partiti che (non solo l’Idv, anche e forse di più il Pd, ci mancherebbe) alla fi n fi ne si fanno gli affari loro. E la cosa si ripercuote anche sui problemi seri, non solo su cose meno im-portanti come una giunta comunale: quando Mau-ro Ponzi accusa la politica di occuparsi di mafi a solo quando ci scappa il morto o il fenomeno eclatante, ha perfettamente ragione. Ma l’antimafi a costa, non solo in denaro, anche in rigore morale. Siamo sicuri che le istituzioni, applicando rego-le giuste, ma ferree, impron-tate alla trasparenza ed alla correttezza, troverebbero consensi presso un popolo che, quando ne ha l’occasio-ne, frega il fi sco, si fa fare lo sconto invece di chiedere la fattura o lo scontrino fi scale e, se può, utilizza tutte le sue conoscenze per sveltire una procedura o salire in una graduatoria?La risposta è, purtroppo, no. E allora non vale la pena, e non è nemmeno possibile, chiedere alla politica qual-cosa che nemmeno la città civile è in grado di fare o di sopportare.

Lo va ripetendo da anni ed ora che i fatti (purtroppo) gli stanno dando ragione, tutti si affannano a rincorrerlo sul tema della legalità. Il Presidente della Camera di Commercio Enrico Bini già da diversi anni segnala

infi ltrazioni della malavita organizzata in città. C’è voluta la bomba della ‘ndrangheta e l’emersione del fenomeno usura per far passare Bini dal ruolo di “grillo parlante” un po’ fastidioso a quello di chi, invece, aveva visto giusto. Speriamo solo che gli amministratori riescano a recuperare il terreno perduto su un tema sul quale la città si gioca il suo futuro, sociale ed economico.

ENRICO BINI

D’accordo, la provocazione dei grillini era forte e probabilmente anche fuori luogo, ma la Presidente della Provincia non avrebbe dovuto perdere le staffe e

reagire con la veemenza con la quale ha invece reagito. Anche perché, strappare un cartello, qualsiasi cosa ci sia scritto sopra, non è mai un gesto che fa rima con “atteggiamento democratico”. Sonia Masini avrebbe dovuto mantenere la freddezza e rispondere alla provocazione ribadendo che la lotta alla criminalità organizzata è più importante della visi-bilità personale e che alla mafi a si risponde con l’unità della politica e con gli atti concreti, non con gli slogane ed i cartelli.

SONIA MASINI

MAURO BONARETTI

Come anticipato da Reporter, che per primo aveva dato la notizia già un mese fa, dal primo luglio la Cna reggiana avrà un nuovo segretario. Dopo oltre

cinque anni, raggiunta l’età pensionabile, Giorgio Allari passa il testimone alla guida della segreteria provinciale. Sarà Fabio Bezzi, 50 anni a fi ne mese, funzionario dell’As-sociazione, esperto di politiche e gestione aziendali e di facility management, a raccogliere l’eredità di Allari alla Cna reggiana. Congratulazioni e buon lavoro a Fabio Bezzi.

FABIO BEZZI

Mi hanno silurata per via delle mie foto in versione scollata che ho messo su Facebook e che sono state pubblicate su un sito reggiano”. A dichiararlo è Tania Riccò, qua-

rant’anni, avvocato, per alcuni giorni considerata una delle papa-bili per sostituire Liana Barbati nel ruolo di assessore al bilancio e vicesindaco. Incarico poi andato alla “sconosciuta” Filomena De Sciscio. “Scartata perché non risiede nel comune di Reggio” è stata la replica della Barbati. In realtà, entrambe le giustifi cazioni suonano abbastanza fantasiose. Più probabile che la Riccò sia stata scartata perché considerata troppo vicina sin dai tempi dei Comunisti Italiani (partito cui la Riccò era iscritta sino a qualche mese fa) a Matteo Riva, recordman di preferenze nei dipietristi ma visto dai vertici dell’Idv come fumo negli occhi.

TANIA RICCÒ

Hanno scatenato un mezzo putiferio le dichiarazioni di Mauro Bonaretti (risalenti ad un convegno di un mese fa ed espresse in modo puramente teorico,

non legate alla situazione del Comune di Reggio, quindi), direttore generale del Comune di Reggio Emilia, che ha fatto “outing” e ha ammesso quello che tanti sostengono da anni: amministrando con maggior rigore e oculatezza, il bilancio del Comune sarebbe sicuramente migliore. Dal momento che, però, Bonaretti è direttore generale del Co-mune, la sua critica è anche un’autocritica. E, soprattutto, all’interno del Pd c’è la sensazione che, pur parlando in modo teorico ad un convegno, Bonaretti certe dichiarazioni se le sarebbe potute risparmiare.

L'

o va ripetendo da anni ed ora che i fatti (purtroppo) gli stanno dando ragione, tutti si affannano a rincorrerlo sul tema della legalità. Il Presidente della Camera di Commercio Enrico Bini già da diversi anni segnala

infi ltrazioni della malavita organizzata in città. C’è voluta la bomba della ‘ndrangheta e l’emersione del fenomeno usura per far passare Bini dal ruolo di “grillo parlante” un po’ fastidioso a quello di chi, invece, aveva visto giusto. Speriamo solo che gli amministratori riescano a recuperare il terreno perduto su un tema sul quale la città si gioca il suo

Liana Barbati

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Page 3: Reporter Giornale 21 Maggio 2010

Pag. 3venerdì 21 maggio 2010 - REPORTER

Ò Sprechi di denaro pubblico e infi ltrazioni mafi ose? Sono tutte balle”. Questa la dichiarazione del sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio, che ha continuato: “L’amministrazione reggiana ha la coscienza a posto e dorme il sonno dei giusti”.

Al punto che non viene svegliata nemmeno dalle bombe

della ‘ndrangheta.

NOTIZIA ANSIA

Sonia Masini è stata contattata da un centro estetico reggiano che vuole la Presidente della Provincia come testimonial pubblicitario: “é vero – confermano dal centro estetico – vogliamo Sonia Masini come immagine del nostro centro: come strappa i cartelli pelosi lei...”

VERITÀ Sonia Masini è stata contattata

VERITÀ VERITÀ SUPPOSTE

FARSE E COMMEDIE ISPIRATE AI FATTI DI CRONACA REGGIANA

NOTIZIA ANSIA

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VERITÀ VERITÀ VERITÀ Sonia Masini è stata contattata

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MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATA

Dai, su, Auro, si dice De Sciscio, provaci ancora!

De Sssissio, no, De Sssissolo,

maledizione, De Sssisso. Oh, me la ciam

Assessor Ferretti, vala bein?!?!

Dopo l’esame di dialetto, ecco la nuova idea della Lega Nord per tutelare i dialetti e le tradizioni del settentrione: “Dopo la nomina di Filomena De Sciscio all’assessorato al bilancio – ha dichiarato Angelo Alessandri – ci siamo resi conto di quanto sia importante che non solo gli amministratori comunali sappiano il dialetto, ma che anche i loro cognomi rispettino le tradizioni del territorio su cui si trovano ad operare”. A quella che sembra una provocazione razzista Alessandri replica sdegnato: “Ma che discriminazione sui cognomi di origine meridionale!?! – è sbottato Alessandri in fase di conferenza stampa – Noi vogliamo solo che, meridionale o no, gli amministratori abbiano un cognome che i reggiani doc siano in grado di pronunciare senza sputazzare in giro!”

REGGIO AI REGGIANI

PROPORZIONI

La nuova idea leghista per la tutela della reggianità: “Prova cognome per gli assessori comunali e provinciali” provaci ancora! Assessor Ferretti,

vala bein?!?!vala bein?!?!

: = :

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Page 4: Reporter Giornale 21 Maggio 2010

venerdì 21 maggio 2010 - REPORTERPag. 4

Specchio Segreto

IPSE DIXIT Fatti, persone, dichiarazioni di dieci anni or sono

Carta Canta 10 anni fa

Multietnico diffi cile da capireMaggio 2000Anche la festa del 1° maggio nella nostra città è ormai diventata una festa multiet-nica. E questo già a partire dal 2000. Infatti se andiamo a verifi care le cronache di quei tempi si titolava: “Primo maggio nella piazza multiet-nica”. Poi i contorni musicali. Non solo musiche “nostrane” ma anche complessi africa-ni ed asiatici. Il sindacato spiegava che “la presenza da alcuni anni di gruppi musicali di tutto il mondo nella giornata del 1° Maggio è un omaggio che la nostra città intende fare a tutti quei lavorato-ri stranieri (più di ventimila) che vivo-no oggi nella nostra provincia”. Già, a Reggio Emilia, il mondo del lavoro è diventato multietnico. Una mesco-lanza di razze, di popoli e di persone che trova, sicuramente, ragione nella produzione di posti di lavoro delle nostre industrie superiore alle possibilità di copertura offerta dal mondo operaio cittadino. Quindi, per assicurare progresso economico e benessere collettivo, diventa inevita-bile anche un 1° Maggio multietnico. E’ vero che, come conseguenza del benessere economico, certi “valori” si sono persi nel tempo, ma la storia del 1° Maggio “reggiano” è profon-damente impregnata di sacrifici, coraggio e consapevolezza. Come si può trasferire questa consapevolez-za agli stranieri ultimi arrivati? E come ci si può capire, anche tra operai, se manca questa conoscenza?E’ vero vengono per lavorare e per svolgere, a volte, mestieri diffi cili e faticosi ma la città li ospita con tutto quello che ciò comporta in termini di assistenza economica, sanitaria, solidarietà e democrazia. E’ diffi cile da capire ma almeno l’omaggio sia reciproco. L’offerta di democra-zia, lavoro e solidarietà val bene un riconoscimento.

Maggio 2010

Anche quest’anno per il 1° Maggio si è ripetuto, da parte del sindacato, l’omaggio musicale ai lavoratori stranieri. Se dieci anni fa “la piazza” era multietnica oggi possiamo dire che tutta la città di Reggio Emilia è diventata una mescolanza di etnie diverse. E’ un bene? Sicuramente sì per il suo sviluppo economico. Forse meno per il suo sviluppo civile e sociale. I reggiani e i cittadini di di-versa etnia che li circondano hanno abitudini, tradizioni, modi di pensare, modi di essere e modo di agire note-volmente diversi. L’integrazione pie-na, condivisa e consapevole è, per certi versi, da considerarsi la nuova e moderna utopia. I reggiani, forse come pregiudizio atavico, hanno “paura” del “diverso”. Ma anche gli stranieri fanno pochi sforzi per non essere giudicati “troppo diversi”. Un “omaggio” comune ci vorrebbe e non solo il 1° Maggio. Noi reggiani dovremmo abbassare il livello dei nostri eventuali pregiudizi e loro, gli stranieri, cercare di inserirsi al meglio nella nostra civiltà democratica. Sarebbe progresso economico e, contemporaneamente, progresso civile. Torniamo sempre al dunque: forse, inconsciamente, stiamo ra-gionando da utopisti. (a cura di [email protected])

DI GABRIELE [email protected]

Continua il viaggio di Re-porter alla scoperta dei 40

consiglieri comunali reggiani. Il protagonista di questa settimana è Luca Cattani, 26 anni, laureando in Coopera-zione e Sviluppo, ex portiere di calcio (“Dalla Reggiana al Massenzatico: la mia è stata una triste parabola di-scendente”). Ma soprattutto, rocker. Cattani è infatti il bassista dei Division Syphon una delle band più interes-santi della scena musicale reggiana.Consigliere Cattani, ma che lavoro va a fare uno che si laurea in Cooperazione e Sviluppo?“Se lo chiedono in tanti. Ma le dirò che le occasioni di lavoro non mancano. Comunque tra pochi mesi mi laureo. E ho sempre lavorato, mica come Nando Rinaldi…”In quanto a statura politica però ha tutto da imparare da Rinaldi…“Io non avevo mai fatto po-litica prima della nascita del Pd. E’ stata una mia vicina di casa a propormi di entrare nel partito. Io non facevo politica neanche al Moro…”E cosa faceva al liceo?“Il punk! Sono cresciuto a suon di Beatles e Deep Purple, ma negli anni delle superiori mi sono invaghito del punk. Così ho scoperto che in tutta la scuola ce n’erano solo altri tre. Abbiamo messo su la band e io ho imparato a suo-nare il basso perché avendo solo quattro corde mi sem-brava lo strumento più facile da imparare rapidamente”.Che ricordi musicali ha di quegli anni?“I Clash, i Clash e ancora i Clash. Ma anche Joy Division e Cccp di Giovanni Lindo Ferretti”.Ora è il leader dei Division Shyphon. Che musica fate?

Pensavo stessero suonan-do gli Oasis, e invece erano quattro giovani sconosciuti di Birmingham”.Con quali consiglieri parla di musica?“Solo con Federico Monta-nari. Anche se la prima volta che sono in salito in auto con Nando Rinaldi sono ri-masto di stucco per i tanti cd che aveva di De Andrè e De Gregori”.Niente rapporti con quelli dell’opposizione?“Parlo con quelli giovani, Vinci della Lega, per esempio. E poi Damian, con il quale condivido la malattia della… Reggiana, la mia squadra del cuore insieme all’Arsenal”.Come la vede per i play-off?“Io sono famoso per sbagliare tutti i pronostici. E quindi dico che il Pescara ci è tecni-camente due spanne sopra”.Da dove nasce la sua passione granata?“Sono nato a pochi metri dal Mirabello. Mio padre mi portava alla Regia ai tempi di Ravanelli e Ferrante. E poi il mitico ‘Rambo’ Facciolo, di gran lunga il mio idolo”.Dicono che lei sia un ottimo portiere…“La mia è stata una tristis-sima parabola discendente. Ho iniziato nelle giovanili della Reggiana. Poi nell’or-dine: Bagnolese, Cavriago e Massenzatico. Quest’estate farò un torneo di calcio a 7 a Salvaterra con l’Ac Derboli…”In che ruolo vedrebbe Delrio?“So che giocava libero. Penso sia il suo ruolo ideale, me lo vedo alzare il braccio alla Baresi…”E la Masini?“Beh, lei è perfetta a centro-campo, come Gattuso: chia-matela “Ringhio” Masini!”Un ultimo pronostico: come vede l’Italia ai Mondiali?“Male. Secondo me non su-pera neanche il primo turno. Ma spero di sbagliarmi anche questa volta…”

“Dopo una fase di elettronica siamo ripartiti dal punk. Dicia-mo che il nostro è post punk. Io scrivo i testi”.Che ne pensa di Bersani al fe-stival di Sanremo?“Non ho mai visto Sanremo in vita mia. E non ho fatto un’ec-cezione per Bersani…”Il più bel concerto visto negli ultimi anni?“Sembrerà ruffi aneria, ma mi sono piaciuti molto i Substitu-tes dove suona il vostro diretto-re. E poi ci metto anche Ferretti a San Prospero per il progetto Litania con Sparagna che suo-nava il macinino del caffè”.E il peggiore?“I Bad Religion alla festa dell’Unità qualche anno fa: una delusione”.Scarica musica da internet?“Non sono molto pratico con i computer. E poi avere il disco in casa è tutta un’altra cosa”.Vinile o cd?“Non ho il piatto per il vinile. L’unico disco è ‘Tommy’ degli Who, appeso in cornice a una parete”.Come valuta la scena musicale reggiana?“Il problema è che non c’è pro-prio… scena. Mancano gli spazi per suonare. Peccato perché i gruppi ci sono. La politica po-trebbe fare molto, ma se manca la ‘domanda’ si fa fatica. Un giorno a Londra vidi una fi la chilometrica davanti a un pub.

Fuori dall'aulaViaggio alla scoperta dei consiglieri comunali: LUCA CATTANI (PD)

Il consigliere “punk”

Luca Cattani

Realco sta per cedere il ramo d’azienda che gestisce il ma-

gazzino, e che dà lavoro a circa 100 dipendenti, a Cooperservice. Detta così, sarebbe solo una normale notizia di economia, ma il punto interessante è che Realco, di pro-prietà della Sigma, fa parte di Con-fcooperative, mentre Coopservice è legata a Legacoop. Una coop bianca che vende un pezzo ad una coop rossa, insomma, usando una distinzione che aveva senso di esistere quando il mondo politico era spaccato tra Dc e Pci. Però, la cosa desta comunque impres-sione. Soprattutto nei confronti dei dipendenti: secondo fonti interne, la Realco di via Pertini, cedendo questo ramo d’azienda, metterebbe a rischio numerosi posti di lavoro: “Contratti a tempo indeterminato verranno tramutati in interinali – ci racconta una voce interna a Realco – con la conse-guenza che alcuni lavoratori inte-rinali ad oggi già attivi in Realco verranno lasciati a casa, mentre, ovviamente, i dipendenti assunti da Realco potrebbero anche essere

I lavori sono iniziati ad inizio 2009 perché considerati dal

Comune di "estrema urgenza". L'oggetto dell'intervento? La messa in sicurezza del passaggio a livello sulla ferrovia Reggio-Bagnolo in via Cavallotti, nella zona di Mancasale. A distanza di un anno e mezzo però la messa in sicurezza si è trasformata in messa in insicurezza. I lavori, infatti, sono ben lungi dall'e-sere conclusi. L'investimento di 200.000 euro previsto dal Comune per la realizzazione di un sottopasso si è risolto in una recinzione stracciata, in un cartello involontariamente "ironico" con su scritto: "Reg-gio Emilia, città delle persone: Sottopasso pedonale di via Cavallotti. Per risolvere in sicu-rezza l'attraversamento della linea ferroviaria con l'utilizzo di materiali a minor impatto ambientale per avere minori costi e tempi ridotti".Il cartello, oltretutto, è privo di

spostati in altre aziende”. Al di là della comprensibile paura di perdere il lavoro, o di vedere pro-fondamente mutate le condizioni di rapporto con l’azienda, c’è un altro aspetto che dà da fare ai dipendenti di Realco: “L’azienda non ci ha avvisato di questa sua decisione – dichiara amaramente un dipendente di Realco – impe-dendoci così di avere le idee chiare sul nostro futuro e decidere con piena consapevolezza di causa come muoverci, magari cercando

qualsiasi indicazione sull'inizio e la fi ne dei lavori oltre che delle più elementari prescrizione di legge previste dalla normativa nazionale e comunitaria.A sollevare il problema in sede politica è la consigliera circoscri-zionale del Pdl Caterina Arcuri che ha presentato un’interroga-zione urgente in Circoscrizione Nord est per chiedere lumi sulla

tempistica dei lavori di costru-zione del sottopasso e per otte-nere, nel frattempo, la messa in sicurezza dell’attraversamento della ferrovia da parte dei pe-doni. La zona di via Cavallotti, oltre a numerose abitazioni, ospita anche le scuole elemen-tari di Mancasale rendendo così ulteriormente pericolosa la situazione.

Realco vende a CoopserviceSottopasso di via Cavallotti Abbandono… in corso La preoccupazione dei cento dipendenti del magazzino

un altro impiego, oppure di capire per tempo le conseguenze di que-sta scelta sulla nostra situazione occupazionale”.Dall’azienda confermano l’inten-zione di cedere il ramo d’azienda, ma tranquillizzano i dipendenti: “Non ci saranno licenziamenti e i dipendenti di Realco divente-ranno dipendenti di Coopservice, che applicherà il suo contratto di lavoro nazionale”. Sarà, ma i di-pendenti non sono certo contenti del cambiamento.

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Pag. 5venerdì 21 maggio 2010 - REPORTER

Sono ricchi. E neanche lo sanno…Ai nostri consiglieri regionali oltre 240.000 euro complessivi di buonuscita

Increduli Marco Barbieri e Laura Salsi: “Non lo sapevamo, ma ci informeremo”di Gabriele Cantarelli e Sabrina baSoni

Consigliere Barbieri: 53.251,5 euro. Consigliere Rivi: 76.073,70 euro. Consigliere Salsi: 38.036,85 euro. Consigliere Borghi:

76.073,70 euro. Totale: 243.435 euro risparmiando sui rotti. Ammonta a questa cifra la generosa “buonuscita” che Mamma Regione elargirà ai suoi consiglieri uscenti provenienti dalla nostra provincia. Come dire, trombati (o non ricandidati) e contenti. Lo avevamo già anticipato nel numero scorso di Reporter. Ora siamo in grado di fornirvi le cifre esatte comunicateci dalla Regione. Una delle più generose in Italia nel consolare i suoi consiglieri uscenti. Seconda soltanto alla Toscana (che garantisce 2 milioni di euro complessivi contro il milioncino emiliano-romagnolo), ma con una peculiarità specifica prevista dallo Statuto: la possibilità di riscuo-tere in anticipo fino all’80% della quota spettante. Un escamotage utilizzato da molti consiglieri per finanziarsi in parte o in toto le proprie campagne elettorali.

TFR: TROMBATI, FELICI E RIMBORSATI…

Tra non ricandidati, non rican-didabili, ritirati a vita privata e bocciati nell’urna elettorale, so-no ben 31 i consiglieri regionali uscenti non rieletti lo scorso 28-29 marzo. A questi consiglieri la Regione garantisce una sorta di “tfr” calcolato moltiplicando una mensilità dell’indennità di carica lorda per ogni anno di mandato effettivamente svol-to. In pratica 38.035 euro per legislatura. La motivazione ufficiale si leg-ge nel regolamento dei lavori dell’Assemblea regionale. Si tratta di una compensazione per aver trascurato la professione nei cinque anni in cui i consiglieri hanno svolto la loro funzione politica e per il fatto di essersi preclusi la possibilità di eventuali avanzamenti di carriera. Senza contare che (ma non è il caso dei reggiani), spesso si tratta di liberi professionisti che magari, du-rante il mandato, continuano a portare avanti il loro lavoro al di fuori dell’Assemblea legislativa. Insomma, un Tfr in piena regola per Laura Salsi, Marco Barbieri, Gianluca Rivi e Gianluca Borghi: proprio nel momento in cui la maggior parte dei cittadini si

spetta a coprire le spese che ho sostenuto personalmente per la mia campagna elettorale”. Già. Ma è giusto che a pagare la campagna elettorale di Marco Barbieri siano i soldi pubblici?

SILENZIO BIPARTISAN

Su tutta la questione poi regna un generale silenzio. Forse di imbarazzo, o forse di ignoranza. O, a pensar male, di complicità. Dove sono, per esempio, i com-menti al fulmicotone dei paladi-ni della legalità? Perché grillini e dipietristi non si scandalizzano? Forse perché al prossimo turno potrebbe toccare a Favia, a Riva o alla Barbati incassare i 38.000 euro? E perché Fabio Filippi non apre bocca sull’argomento? Forse perché quella norma del Rego-lamento l’ha approvata anche il suo gruppo consigliare e perché, tutto sommato, 76.000 euro alla fine dell’avventura bolognese potrebbero fare comodo anche a lui? Possibile che i nostri po-litici, impegnati nel quotidiano piagnisteo sulla crisi e i tagli ai

I COSTI DELLA POLITICA

POKER DI EX CONSIGLIERI REGIONALIMarco Barbieri, Laura Salsi, Gianluca Rivi e Gianluca Borghi: a loro un Tfr complessivo di 240.000 euro

Marchi spinge Ponzi a Reggiolo Pd, Vecchi coordinatore cittadinoIl mariniano conquista un inaspettato 21% nella corsa alla segreteria Il capogruppo in Consiglio Comunale sta per subentrare a Marco Prandi

Il primo round tra i due con-tendenti per la segreteria del

Pd, Roberto Ferrari e Mauro Ponzi, ha registrato la scon-tata vittoria del primo, ma con una percentuale inferiore alle aspettative. Se, infatti, il ma-riniano Ponzi è accreditato di una percentuale intorno al 10, 15%, a Reggiolo ha invece in-cassato un significativo 21%. Ma a cosa è dovuto questo risultato? Sono in molti a pensare che si tratti della pri-ma vendetta messa in atto da Maino Marchi. Come Reporter aveva scritto qualche settima-na fa, Marchi si era opposto alla candidatura unitaria di Roberto Ferrari, tentando – ad accorto tra bersaniani e fran-ceschiniani già raggiunto sul nome di Ferrari – di forzare la situazione candidando Ema-nuele Cavallaro. Tentativo poi abortito di fronte alle resisten-ze degli under 40 bersaniani che si sono opposti a questa soluzione.Su Reporter di quella setti-mana scrivevamo che sareb-be stato interessante vedere se e quanto Marchi avrebbe sostenuto il “suo” candidato Ferrari o invece se l’avrebbe poi boicottato. Sono in molti, all’interno del Pd, a leggere il risultato di Reggiolo come

Segretario provinciale? No, grazie. Segretario cittadi-

no? Si può fare. In attesa del congresso del Pd, che si terrà ai primi di giugno e che san-cirà un segretario provinciale tra i due contendenti Roberto Ferrari (stra-favorito) e Mauro Ponzi (outsider), sembra certo che il coordinamento cittadino del partito toccherà a Luca Vecchi. Capogruppo del Pd in consiglio comunale, a Luca Vecchi il Pd aveva pensato come succes-sore di Giulio Fantuzzi alla guida provinciale del partito.

un segnale della vendetta di Marchi. Ma su che basi? Semplicemente considerando che il Pd nel comune della Bassa è controllato da Enrico Sacchi , uomo di massima fiducia di Marchi, che già alle regionali ha portato un sacco di preferenze a Roberta Mori, aspirante consigliera sostenuta dallo stesso Marchi. Se poi si considera che Ponzi

Una scelta che avrebbe messo d’accordo tutti e che avrebbe probabilmente evitato al Pd una guerra tra correnti. Ma era stato lo stesso Vecchi a escludere una sua candida-tura, scrivendo una lettera aperta ai giornali per spiegare perché non avrebbe potuto accettare un incarico che lo avrebbe distratto troppo dalla sua professione e dal suo stu-dio di commercialista. Diverso il discorso per quanto riguarda un incarico di coordinatore cit-tadino: Vecchi ci sta pensando e pare disposto ad accettare

non è certo conosciutissimo a Reggiolo, ecco che prende consistenza il sospetto che il 21% di Ponzi sia stato “dro-gato” dall’iniziativa di Marchi. In attesa di ulteriori sviluppi, intanto comunque Ponzi si gode una percentuale al di sopra delle aspettative ed il Pd, invece, si scopre un po’ meno unito di quanto non sperasse...

un compito molto importante ma meno impegnativo, se non altro dal punto di vista delle ore da investirci. E la conferma che sia Vecchi l’uomo scelto dal Pd per l’incarico di coordinatore cittadino arriva anche indiret-tamente da un fatto: a presen-tare la candidatura di Roberto Ferrari al cittadino del Pd non c’era l’attuale coordinatore Marco Prandi, ma proprio Luca Vecchi. E sono in molti a pensare che questo incarico per Vecchi sia “propedeutico” alla candidatura a sindaco di Reggio per il Pd nel 2014.

Roberto Ferrari Mauro Ponzi

Maino Marchi Emanuele Cavallaro

Luca Vecchi Marco Prandi Giulio Fantuzzi

vede costretta a rinunciare a tredicesime, quattordicesime e, appunto, tfr.

“NON LO SAPEVAMO”

Stupore e silenzio. Queste le reazioni dei consiglieri reggiani contattati per un commento sulla notizia della loro generosa liquidazione post impegno in Regione. “Mi coglie di sorpresa - ci spiega Laura Salsi, cui sono attribuiti 38.000 euro - Sapevo di aver diritto a una liquidazione ma non ne conoscevo la cifra esatta. Mi informerò nei prossimi giorni in Regione perché non mi è stata fornita ancora alcuna co-municazione ufficiale”. Stesso stupore emerge dalle parole di Marco Barbieri: “Ignoravo che mi spettassero 53mila euro, lo apprendo da voi e la cosa mi coglie un po’ di sorpresa”. E incalzato dalle nostre doman-de su come destinerà tale cifra l’ex assessore e consigliere regio-nale di Vezzano ci rivela che “una volta avuta la comunicazione ufficiale credo che cercherò di capire che approccio utilizzare in merito alla questione. Da una parte però posso dire di essere contento perché potrò destinare una parte della somma che mi

Consigliereuscente

Anni di mandato

Indennitàspettante

Accontopercepito Saldo

BARBIERI MARCO

(Pd)7 € 53.251,59 / € 53.251,59

SALSI LAURA

(Pd)5 € 38.036,85 / € 38.036,85

RIVI GIANLUCA

(Pd)10 € 76.073,70 / € 76.073,70

BORGHI GIANLUCA

(Pd)10 € 76.073,70 € 39.947,77 € 36.125,93

servizi per i cittadini, non abbia-no niente da dire? E’ tristemente eloquente il commento del ca-pogruppo Pd in Consiglio regio-nale Marco Monari: “L’impegno della Regione per la riduzione dei

costi della politica, l’efficenta-zione (!) della macchina ammi-nistrativa e l’eliminazione degli sprechi è un impegno intrapreso da tempo”. Monari cita il taglio della comunità montane e la ri-

duzione dei consorzi di bonifica. Dimenticando la riduzione del ricco stipendio e tfr dei consi-glieri. Ah già, ma anche Monari è un consigliere regionale. Stt! Fate silenzio… in aula.

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venerdì 21 maggio 2010 - REPORTERPag. 6

L’identità del territoriosi esprime soprattutto

nel linguaggio locale

La salvaguardia della lingua locale: valorizzazione della tradizione o ostacolo a integrazione e sviluppo?

Il confi ne delle paroleDIALETTO

COSTUME

Essere dialettofoni è spesso considerato un segnale

di arretratezza o di emargi-nazione sociale, oltre che di chiusura di fronte al mondo globalizzato. Ad esprimersi correttamente nell’idioma locale è più frequentemente la popolazione anziana, mentre i giovani, nella maggior parte dei casi, mutuano dal dialet-to termini che traslano nella lingua istituzionale, oltre ad acquisirne la cadenza e qual-che intercalare tipico.Ci ha parlato dell’importan-za del vernacolo e della sua sopravvivenza Luciano Serra, noto studioso del dialetto reg-giano e profondo conoscitore della sua ricchezza linguistica. Il dialetto oggi è solo uno strumento di rivendicazione della propria identità territo-riale o può essere ancora un mezzo di comunicazione?“Il concetto di identità ter-ritoriale è fondamentale per tramandare la memoria di ciò che siamo stati nel tempo e proiettarci nel futuro di ciò che saremo.Ma il cammino da percorrere deve superare ostacoli qua-li l’invasione e abuso della lingua inglese e della tecnica che costantemente produce e distrugge i suoi prodotti e la presenza degli extracomuni-tari di varie etnie nel tessuto sociale.Il dialetto può divenire per-

ciò un incerto strumento di comunicazione”.Oggi il vernacolo è lo specchio della tradizione o può essere una lingua viva, che rende conto dei cambiamenti della società?“Non possiamo sapere che im-patto avrà un dialetto parlato quotidianamente con i termini dei mezzi di comunicazione di massa e coi vocaboli stranieri. Luigi Lepri e Daniele Vitali, autori di un magnifico di-zionario bolognese-italiano, hanno tradotto in dialetto la terminologia del computer, che viene reso con ‘zarlân’

ovvero cervellone.Ritengo che l’arguzia possa essere di estrema utilità per ospitare vocaboli reggiani come ‘surghîn’, topolino, a sostituire mouse. Chissà se la gente capirebbe”.Spesso il dialetto è parlato più frequentemente dalla popola-zione anziana. È importante che anche i giovani si esprima-no nell’idioma locale?“Il nostro tempo, all’insegna negativa della fretta o a quella giusta di trovare un lavoro de-coroso, vede i giovani indiffe-renti o spaesati, ma a destare preoccupazione è soprattutto

il fenomeno avvilente che non conoscono l’italiano”. Lei ha curato dal 1989 ad oggi tre dizionari del dialetto reg-giano. Negli ultimi 20-30 anni la parlata locale si è evoluta? “Da parte mia e di Luigi Ferrari curare i vocabolari ha rappre-sentato un segnale di sfi da e identità.La nostra intenzione è stata quella di ‘archevȇr la léngua ed Rèzz’, ridar vita all’idioma reggiano, come fece il poeta dialettale Ferrante Bedogni nel 1840.Le cause della recente man-cata evoluzione del nostro dialetto risalgono a mezzo secolo fa, alla fi ne della cul-tura contadina”.Pensa che i l d ia let to s ia l’espressione più pura di una comunità, più genuina anche della lingua nazionale?“Indubbiamente, occorre tu-telare la sopravvivenza della nostra comunità e la genuinità del secolare prodotto di ori-gine ‘contadina e artigianale’. Vorrei citare a questo propo-sito quanto mi è accaduto in macelleria.A una signora anziana che chiese ‘gh’iv dla cherna de tachîn?’ risposi se le piacesse mangiare carne umana, visto che il tachîn è ‘còll ch’al taca i manifèst o al scarpulèin ch’al taca i tach’, ovvero colui che attacca i manifesti o il calzo-laio che attacca i tacchi”.(rp)

Inchiesta della SettimanaInchiesta della SettimanaPag. 6

L'

di comunicazione, queste conoscenze son fatte per l’universale[…]. Ma ci son poi tante e tante altre parole che, fatta astrazione anche qui dal particolar sentimento e da quell’eco speciale che il loro suono suscita in noi, a considerarle soltanto come pure conoscenze sono così locali, che non possono essere intese che entro i confi ni d’una data regione”

DI ROSSELLA PORCHEDDU

Che cosa sono le parole prese così in astratto? Sono i simboli delle cose in noi, sono le larve

che il nostro sentimento deve animare e la nostra volontà muovere. Prima che il sentimento e la volontà intervengano, la parola è pura ogget-tività, e conoscenza. Ora, queste parole, mezzi

In queste poche righe, tratte da un articolo pubblicato il 31 gennaio 1909 sulla “Rivista Popolare di Politica, Lettere e Scienze sociali”, si può sicu-ramente leggere l’affezione di Luigi Pirandello per il dialetto, ma anche il riconoscimento della sua limitatezza e territo-rialità. Poco più di un secolo fa il Premio Nobel siciliano individuò un problema ancora oggi attuale, quel dilemma tra l’utilizzo della parlata locale, immediata e sentimentale, e la più formale lingua nazionale. Pirandello alludeva allora al teatro ma oggi la dicotomia viene trasferita sul piano della comunicazione non solo cul-

turale, ma anche politica e so-ciale. Mentre l’Ocse, Organiz-zazione per la Cooperazione e lo Sviluppo economico, boccia la scuola italiana e il Ministro Gelmini preannuncia per l’an-no scolastico 2010/2011 una riforma ‘epocale’ che apre alla scuola italiana le porte dell’Europa, si propone l’in-segnamento del dialetto negli istituti superiori. Il che va di pari passo con l’intervento di un ben noto deputato che ha voluto rivolgersi ai colleghi europarlamentari in lingua napoletana. Ognuno di noi ritrova nel proprio dialetto di riferimento quell’espressività spesso intraducibile in italiano.

Alla vigilia dei festeggiamen-ti per il 150° anniversario dell’Unità nazionale, mentre una parte politica inneggia da decenni alla secessione e il capo dello Stato vorrebbe nord e sud coesi per il progresso, molti italiani, secondo recenti sondaggi, considerano la lin-gua l’unico fattore di unione del nostro paese.Ma è possibile guardare allo sviluppo, all’integrazione cul-turale e linguistica, preoccu-pandosi più della salvaguardia delle varietà locali, per quanto importanti, che della lingua italiana, ormai scarnificata, umiliata dal lessico da reality e dal popolo del web?

Un “prodotto”da tutelare

Luciano Serra, profondo conoscitore

del dialetto, ci parla della sua

grandissima importanza

LA LINGUA COME IDENTITÀ

Il dialetto, espressione del po-polo, può essere un effi cace strumento di comunicazione politica? Sin dai suoi esordi la Lega Nord ha evidenziato l’importanza dell’utilizzo dell’idioma locale da una parte per contrastare l’abuso del cosiddetto politichese e dall’altra per recuperare la specificità regionale. “Non mi piace usare la parola dia-letto - tiene a sottolineare Giacomo Giovannini, capo-gruppo della Lega Nord di Reggio Emilia - la nostra è una lingua vera e propria, che viene usata nella comu-nicazione quotidiana, dagli adulti come dai giovani. Io utilizzo frequentemente il reggiano, anche in consiglio comunale. Rappresenta la nostra identità. Non è solo un modo di esprimersi, ma nasce dalla condotta della vita sociale, diviene un modo di pensare”. Oggi utilizzare le forme dialettali signifi ca rivendicare le proprie origini e la propria appartenenza terri-toriale. “Conseguentemente all’arrivo nella nostra città di molti stranieri - continua Giovannini - c’è la voglia di riappropriarsi della lingua locale. Inoltre riscontro che molti cittadini trasferitisi a Reggio imparano con il tem-

po il dialetto, acquisiscono il patrimonio”. Ma non si profi la il rischio di cadere nei particolarismi, di chiudersi nella propria specifi cità lo-cale? “Noi della Lega Nord – risponde il capogruppo Giovannini – siamo i precur-sori del ‘progetto glocal’ che contempla la sfera locale e quella globale. Io non do maggiore valore ad una lin-gua piuttosto che a un’altra. Si deve parlare l’italiano, ci si deve saper esprimere in inglese come nel proprio dialetto. Ma è fondamentale non dimenticare la lingua dei nostri padri”. (rp)

FARE CLICK SUL SURGHÎNLuciano Serra: “Il dialetto anche in ambito tecnologico”

Giacomo GIovannini

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Pag. 7venerdì 21 maggio 2010 - REPORTER

Inchiesta della SettimanaInchiesta della SettimanaL'

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Auro Franzoni, ri� ette sugli effetti negativi della globalizzazione sulla cultura e sulla lingua popolare

Il vernacolo? Un residuatoDIALETTO

Considerato patrimonio culturaleil dialetto rischia di svanireinsieme alla lingua italiana

COSTUME

TEATRO DI STALLAEspressione dell’oralità con-tadina, il ‘teatro di stalla’ è un genere drammaturgico portato in scena nelle cam-pagne emiliane tra la prima metà dell’Ottocento e il 1947 circa. In tempi in cui il dialetto era parlato quotidianamente, il teatro di stalla metteva in scena testi recitati da contadini, braccianti e piccoli artigiani. “Le stalle avevano sempre un posto per chi era di passaggio, l’ombrellaio, l’affilatore di coltelli, quindi c’era anche un ‘palco’ per portare in scena gli spettacoli”, ci racconta Lina Violi, curatrice nel 2000 insieme a Carlo Perrucchetti, allora Assessore alla Cultura del Comune di Sant’Ilario D’Enza, di “Banda Banda per la stra-da”, testi di teatro di stalla. “Abbiamo pubblicato circa 15 opere teatrali – continua Lina Violi – con materiale spesso reperito per caso. La raccolta è costituita di note storiche, ri-

me, proverbi, fi lastrocche”. Gli spettacoli erano l’espressione della vita sociale del tempo, manifestazione della popo-larità rurale, spesso avevano luogo nel periodo carnevale-sco, durante le mascherate. Si rifacevano a romanzi storici, alle opere liriche allora in voga, erano drammi, farse, storie d’amore, più raramente il te-ma poteva essere di carattere sociale o patriottico. (rp)

Per la cultura o per il particolarismo?Alla riconquista di una civiltà perduta e di un lessico italiano che va scomparendo

Alla scomparsa del con-giuntivo e del condizio-

nale, all’impoverimento della lingua italiana e all’insuffi -ciente insegnamento delle lingue straniere, la scuola italiana risponde con l’intro-duzione del dialetto. Per il prossimo anno scolastico in-fatti la proposta del gruppo di studio incaricato dal Ministe-ro dell’Istruzione di defi nire le linee guida per i programmi degli istituti tecnici, è di in-

serire il dialetto come lingua di studio, accanto all’italiano scritto e parlato.“I ragazzi oggi devono soprat-tutto parlare bene l’italiano - ci dice Lina Violi, insegnante di lettere in pensione - perché non hanno quella ricchezza lessicale che sarebbe neces-saria.L’italiano si sta restringendo sempre più.Inoltre non è facile imparare il dialetto, ma credo che sarebbe

bello recuperarlo sotto il pro-fi lo culturale, bisognerebbe riconquistare la conoscenza di una civiltà che si va per-dendo”.C’è da chiedersi inoltre se in un paese nel quale si vorrebbe imporre un test di dialetto agli insegnanti, per contrastare l’affl usso di docenti dal Sud verso il Nord, un paese nel quale viene licenziato un maestro campano che chiede allo studente friulano di ‘as-

settarsi’ anziché di sedersi, l’insegnamento del vernacolo non rischi di accentuare i par-ticolarismi.Pur nel rispetto delle identità locali e nella promulgazione del patrimonio dialettale così ricco nel nostro paese, sarebbe forse più opportuno che di fronte all’Europa si presentas-se un’Italia omogenea, un pa-ese incapace di disconoscere la propria identità a sostegno dei regionalismi. (rp)

“UN’ESPRESSIONE DESTINATA A SCOMPARIRE”Sopra, l'attore Auro Franzoni

DI ROSSELLA PORCHEDDU

Apprezzato dal pubblico e portato in scena con successo in tutta Italia, il teatro in vernacolo poggia le basi su una solida

tradizione drammaturgica. Basti solo pensare alle opere veneziane di Goldoni o ai copioni di Edoardo De Filippo, celebri in tutto il mondo. Ogni regione ha poi una nutrita schiera di autori e com-pagnie dialettali, che tengono viva la lingua, ma che raramente trovano spazio sui palcoscenici istituzionali.

Abbiamo chiesto all’attore Auro Franzoni qual è oggi il ruolo del dialetto in ambito culturale e se l’idioma locale sia capace di dialogare con la contemporaneità.Il teatro dialettale rispecchia, meglio della lingua istituziona-le, la cultura di una comunità?“Fino all’avvento del fascismo ci fu attenzione solo per il teatro dialettale, ogni regione aveva un autore che scriveva in dialetto. Poi il regime ha combattuto il vernacolo, ha gerarchizzato la cultura, ci ha regalato un italiano retorico. Nel postfascismo, quando è stata recuperata la gerarchia dei valori culturali, il teatro dialettale è divenuto farsa. Oggi

il vernacolo è un residuato, sta scomparendo, quello che ha fatto il fascismo prima lo sta facendo la televisione adesso con il cabaret. Mi viene in mente Brignano che utilizza il romanesco solo come cadenza. Il teatro in lingua italiana, quel-lo istituzionale, è oggi usato come strumento di prestigio, di importanza e di moda, si nutre delle sovvenzioni che limitano la partecipazione del pubblico. Il teatro dialettale, che ormai sopravvive per un pubblico che vuole divertirsi, è più importan-te di quello istituzionale, cerca il pubblico dove lo trova e riesce a conquistare anche i giovani”.Ultimamente si parla spesso di rivalutazione degli idiomi

locali. Ma il dialetto può tor-nare ad essere la lingua della quotidianità?“Oggi vive il laureato furbo, quello che non conosce la lin-gua e non conosce la storia, ignorante come un secchio di calcina. I politici e la mezza cultura che è al governo ci accontentano. La Lega Nord usa furbescamente ciò che è patrimonio come anticorpo culturale, recupera le cose senza approfondirle, utilizza il dialet-

to per difendere una paura”.Qual è a suo parere il destino del dialetto? “Oggi non c’è più il piacere della lingua, del suono. Stiamo vivendo una rivoluzione, tec-nologica, economica. La globa-lizzazione investe tutto, anche la lingua. Abbiamo un italiano povero, parliamo l’inglese. Io credo che il dialetto, espressio-ne della cultura popolare, sia destinato a scomparire”.

Una reazione musicale alla divisioneL’esperienza dei Mcr e delle band che hanno fatto del folk il mezzo di espressione ideale

A sam la banda i sunador qui dal viulein e qui dal folk. A

gh’è i delinquein ed Modna”. Così recita una famosa canzo-ne dei Modena City Ramblers, band emiliana che nel dialetto ha trovato un ideale mezzo di espressione musicale. Il bassi-sta Massimo Ghiacci ci ha rac-contato gli esordi del gruppo e il rapporto con l’idioma locale, trasformato in versi e note. Massimo, quando avete in-trodotto il dialetto nel vostro progetto musicale?“Nei primi anni Novanta, quando tra i vari movimenti culturali nascevano le posse. Ascoltavamo molto i Mau Mau, che cantavano in dialetto piemontese.C’erano tanti gruppi che si esprimevano con l’idioma della loro provenienza, non solo come modo di fare musica, ma

anche come reazione politica a un movimento che in quegli anni prendeva piede, la Lega Nord.Si voleva sottolineare l’im-

portanza del dialetto come elemento di condivisione e confronto e non di divisione e autonomia.Anche se non facevamo rap,

noi seguimmo l’onda che era evidente tra il 1991 e il 1993 e nacque Delinquente”.I Modena City Ramblers hanno sempre usato una commistione di lingue e parlate diverse. L’uso del dialetto è stato quasi una rivendicazione delle pro-prie origini?“Non avevamo un fi ne ‘colto’ o intenti fi lologici.Non ci siamo mai preoccupati di fare un uso proprio o im-proprio del dialetto, abbiamo sempre usato l’idioma parlato.Ci ha dato la possibilità di scrivere pezzi che da un punto di vista ritmico e metrico ve-nivano meglio in dialetto che in italiano. È stato quindi sia un mezzo espressivo, perché è bello usare la lingua delle proprie origini, che una rea-zione politica a una mentalità sbagliata”. (rp)

“ERA UNA REAZIONE POLITICA ALLA LEGA”Sopra, il bassista Max Ghiacci

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venerdì 21 maggio 2010 - REPORTERPag. 8

Reggio dice “N o” alle mafieIn piazza con i 300 manifestanti al presidio anti-racket

di AngelA Addorisio

Non ci lasciamo intimidire, a Reggio non ci stiamo a tacere”. Le parole del Sindaco Graziano Delrio che sabato hanno

rimbombato in una bagnatissima piazza Prampolini sono chiare e incisive come uno slogan. A una settimana esatta dalla bomba esplosa in via Caliceti il “Presidio contro la 'ndrangheta” organizzato da Comune, Provincia e Camera di Commercio ha chiamato a raccolta una consapevolezza collettiva.

i contatti con la Calabria; è sempre stato molto chiaro che la mafia non era solo al sud ma anche qui da noi no-nostante finora non si fosse sentito molto. La manifesta-zione del primo marzo che abbiamo organizzato è stata fatta a Reggio perché c’è una sensibilità della popolazione ma soprattutto perché c’è una realtà su cui stare allerta. Le istituzioni devono rinforzare tutti i controlli e concentrarsi su un lavoro culturale sul modo mafioso di gestire la realtà”. Sulla cultura punta anche il gruppo “Giovani a Reggio Emilia contro le mafie”, un gruppo di giovani reggiani che autonomamente si occupano di sensibilizzare la città sul tema della mafia. “La mafia a Reggio è attuale più che mai – asserisce Matteo Davoli, uno dei portavoce del gruppo - la nostra è una città bella e vogliamo mantenerla pulita con la forza delle no-stre idee, siamo degli studenti come gli altri con in mente un unico obiettivo ossia quello di mandare fuori il marcio da

Reggio attraverso l’informa-zione e la partecipazione. La mafia non è solo riciclaggio ma anche un atteggiamento che noi contrastiamo tramite l’attivismo nel sociale”.In questo fronte comune con-tro l’illegalità non sono state escluse le contestazioni che hanno offuscato un senti-mento di resistenza che do-veva essere intriso di dovere civico e morale piuttosto che

di colore partitico. Ha fatto molto scalpore la lite che ha visto coinvolti Sonia Masini e i grillini, una bagarre che ha in parte oscurato il senso della manifestazione. Ci ha spiegato Matteo Olivieri, a capo del gruppo Movimento “5 stelle”, i motivi del dissenso: “Non si parla più di infiltrazioni ma si discute decisamente di una presa di posizione all’in-terno del sistema economico

reggiano che determina lo strapotere in alcuni settori, in particolare quello dell’edilizia, ma soprattutto determina un potere in termini di ricatto all’economia. Questi gruppi di potere non riconducibili solo a dei peco-rari con la coppola e la lupara ma possono essere ricondotti a professionisti di ogni tipo. Cominciamo a chiederci per-ché a Reggio Emilia con 7000

appartamenti sfitti si prevede un Psc che ne prevede altri 12000. A chi servono tutti questi metri quadri e soprat-tutto chi è che sta comprando la terra nonostante ci siano le case vuote?” Ci si augura che questo presidio non resti un episodio isolato e demago-gico, ma costituisca un passo avanti verso risposte e azioni mirate contro la criminalità organizzata.

CRIMINALITà

Consumatori a tutto GasI Gruppi di Acquisto Solidale, uniti per una spesa di qualità

di ChiArA CelAdA

Parlare di spesa come acqui-sto diretto da produttore a

consumatore appare a volte ana-cronistico, se si intende il “fare la spesa” come una necessità in cui, soprattutto di questi tempi, bisogna badare più del solito al prezzo conveniente, agli sconti e alla possibilità di fare scorte il più velocemente possibile. Nel menage quotidiano inoltre sono troppe le incombenze di una persona e troppo poche le ore a disposizione.Com’è possibile allora pensare di fare una spesa “alternativa”, quando sembra già difficile nell’anno 2010 riuscire ad accettare che un centro commerciale ogni tanto la domenica chiuda? L’idea dei gruppi di acquisto diretto dal produttore locale, che nasce come provocazione etica, forse culturale e di nicchia, in realtà è un fenomeno conosciuto e in costante crescita. Un gruppo di acquisto solidale non è altro che un insieme di famiglie che per scelta cercano di riunire le forze per mettere in tavola alimenti biologici o prodotti localmente, ma anche di valorizzare con i propri ac-quisti il lavoro e la qualità dei produttori nostrani.Solitamente l’idea di formare un Gruppo di Acquisto Soli-dale nasce in maniera quasi casuale, magari “discutendo tra conoscenti sugli stili di vita, sul consumo critico, o dei bassi guadagni dei produttori in re-lazione al costo dei prodotti”, come ci raccontano Cristian Manfredini del Gas Solidea di Cavriago ed Elisa Ferretti del gas del Buco. Si sviluppano in maniera altrettanto semplice,

attraverso la collaborazione di due o tre famiglie, che possono aumentare nel corso del tempo. Dividendosi i compiti, la squadra di un Gas, riesce a riempire un ipotetico carrello di prodotti buoni, con confezionamento minimale o pressoché nullo e una forte componente di sta-gionalità e località della merce. Tempi e modi sono tutti da decidere: ogni gruppo ha regole proprie, che possono essere an-che molto differenti da quelle di altri, ha prezzi propri, propri produttori di fiducia e modalità di gestione del tutto connatura-te alle persone di cui è composto. Spesso capita che si decida un momento dedicato allo scambio della merce che ogni incaricato ha comperato per tutti dal pro-duttore scelto.Punto focale, ma di massima libertà e peculiarità del gruppo, è la scelta dei produttori da cui rifornirsi. Comune è, per molti Gas, la volontà di effettuare que-sta scelta in maniera collegiale fra le famiglie appartenenti. Fra le valutazioni di merito, come ci spiegano Ferretti e Manfredi-ni, non c’è necessariamente il risparmio, quanto la possibilità di garantire il giusto prezzo ai coltivatori, di scegliere il tipo di produzione (biologica o me-no), rispettare l’ambiente etc. ImportanteFenomeni come i Gas, oggi coinvolgono un numero sempre maggiore di famiglie e suscitano la curiosità di produttori di beni di consumo, in particolar modo alimentari.Non solo. Si stanno creando linee di produzione apposite per i gruppi di acquisto e si fa attenzione a tenere buoni rap-porti con i Gas locali.

Perché gli ordini arrivano e la merce viene apprezzata.Reggio, che è stata una delle prime città in Italia in cui sono nati gruppi di acquisto negli anni novanta, conta al momen-to più di dieci gruppi ufficiali, coinvolgendo molte famiglie. Tanto da far sorgere l’esigenza di un coordinamento dei vari gruppi, sia a livello nazionale, con Retegas, sia locale, con il Des (Distretti di Economia Solidale) della provincia.

UNA RETE DI AMPIO RESPIRO

L’esperienza dei Gas nella nostra provincia si è evoluta tanto da permettere la creazione di un coordinamento. Ce ne parla il responsabile, Cristian Manfredi-ni, che oltre ad essere referente del Gruppo di acquisto Solidea di Cavriago Cristian Manfredini, è anche referente della Rete di Coordinamento dei Gas di Reggio Emilia. Come ci spiega, il coordinamento locale non è che una struttura molto leggera che si occupa di mettere in rete i vari Gruppi presenti sul terri-torio, in modo da permettere il contatto fra di loro, eventuali collaborazioni per effettuare ordini comuni, eventuali mo-menti di riflessione su temi di loro interesse come può essere quello sulla formazione di un prezzo che sia il più possibile equo del bene che si acquista direttamente dal produttore.“Quando abbiamo iniziato con il coordinamento dei gruppi di acquisto, nel 2008, si parla-va di sette gruppi in territorio reggiano, ora invece sono una quindicina. Si va dal gruppo di acquisto

La pioggia poco clemente ha impedito la folla oceanica che si era vista il primo marzo scorso in Piazza della Vittoria, ma in trecento, tra cittadini e associazioni, hanno comun-que risposto confermando una presa di coscienza sul clima allarmante degli ultimi giorni. “Le presenze mafiose si erano già registrate ai tempi dei soggiorni obbligati e della bomba al Pendolino – racconta uno dei partecipanti, Vincenzo R. - Era un periodo che sem-brava tranquillo ma questo episodio è un salto di qualità allarmante, i cittadini devono essere vicini alle forze dell’or-dine, devono essere vigili e denunciare anche un semplice sospetto in modo da scoprire sul nascere situazioni che se si allargassero ulteriormente diventerebbero ingestibili”. Della stessa opinione è Fabiana Boschetti, portavoce dell’Os-servatorio Civico Antimafie di “Co.Lo.Re”.“E’ da tempo ormai che ab-biamo indagato – ci spiega Fabiana - e ci siamo resi conto del problema anche tenendo

di Cavriago Solidea – nato nel 2006 con quattro-cinque fami-glie soltanto, ai gruppi molto strutturati e numerosi come quello della Mag 6 a Reggio, che gestiscono ordini e distribuzione per circa duecento persone. In gruppi come la Mag 6 addirittura la struttura assume una forma del tutto sconosciuta ai piccoli Gas di poche famiglie: il lavoro di organizzazione e gestione degli ordini è riconosciuto come impegnativo e viene retribuito, diversamente da come accade nella maggior parte dei Gas, in cui invece ci si organizza con una spartizione dei compiti fra i vari aderenti in modo da non addossare il lavoro in capo a poche persone, ma frazionare piccoli impegni fra tutti”. La Rete di Coordinamento è nata da uno scambio di mail fra i referenti dei Gruppi esistenti; alla base c’era l’idea di mettere in rete tutti i Gas per vedere cosa si poteva fare insieme.All’inizio dell’attività del Cordi-namento, fino circa a settembre 2009, il lavoro è stato proprio quello di collegare fra loro le diverse realtà presenti e nascenti sul territorio.In questo periodo sono state fat-te anche delle sperimentazioni, come quella della ‘filiera corta dei vestiti’: “l’estate scorsa—racconta Manfredini-- abbiamo fatto un ordine, unico per tutti i gruppi reggiani, di biancheria intima prodotta con materiali biologici. Si trattava di una linea di capi d’abbigliamento intimo creata appositamente per i Gas da EquiXeden di Mancasale. Abbiamo sostenuto un’azienda in fase un po’ critica, chiedendo una linea di produzione apposita e le cose sono andate bene. Un

altro progetto, che vede coinvol-ta la stessa azienda, è stato quel-lo di creare sinergie fra EquiXe-den e Ravinala India (commercio equo e solidale): in questo caso si è pensato di creare la filiera produttiva in India, tramite la collaborazione di Ravinala, per la produzione di una camicia che verrà rivenduta ai Gas. A mano a mano che maturiamo delle competenze in qualche settore, proviamo a metterle in rete. Nel frattempo, vorremmo presentare stagionalmente nuovi progetti per tutti i Gas”. Ma quali sono i risultati raggiunti finora dai Gas, quali cambiamenti può portare la loro diffusione, anche a lungo termine? Manfredini ci offre un quadro piuttosto interessante:“Fare la spesa di casa con un gruppo di acquisto secondo i padri fondatori dei Gas era un modo più rapido di gestire l’economia domestica, in realtà io penso più che al risparmio di tempo, a quello che si guadagna in relazioni, in qualità del cibo, nel cambiamento del modo stes-so di consumare. Abituandosi al ritmo e ai tempi dell’acquisto collettivo cambia anche la ge-stione del frigo. Forse questo

cambiamento delle abitudini di consumo è anche uno degli sforzi più grossi che vengono richiesti dal Gruppo di Acquisto. Bisogna imparare a conservare diversamente gli alimenti.Diciamo che se normalmente quando non c’è più niente nel frigo si va al supermercato, qui si va al supermercato quando finiscono i prodotti che non si comprano tramite l’acquisto collettivo, ma il frigo rimane tendenzialmente sempre orga-nizzato.Una volta ci si radunava in Grup-pi di acquisto solamente per frutta e verdura, ora invece si inseriscono ordini anche di beni diversi.Un altro dei risultati che credo siano visibili a chi partecipa a tali forme di spesa è la riduzione drastica degli imballaggi, quindi anche dei rifiuti.Per quanto riguarda obiettivi di portafoglio, per così dire, l’ac-quisto di prodotti di qualità in questo modo risulta sostenibile per il borsellino, mentre rimane una componente residuale del fabbisogno di spesa della fa-miglia per cui ci si continua a rivolgere al supermercato”.

UNITI CONTRO la CRImINalITà ORgaNIzzaTa Sopra in senso orario matteo Olivieri, matteo Davoli e Fabiana Boschetti

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Pag. 9venerdì 21 maggio 2010 - REPORTER

700 studenti reggiani a scuola d’impresa

A RISCHIO DI UN DOPPIO MINIMOSopra, il grafico di Italcementi

Si sono conclusi con successo negli istituti superiori della nostra provincia gli incontri di orientamento promossi congiuntamente dal Gruppo Giovani Imprenditori Confapi pmi Reggio Emilia e dal Centro Servizi P.M.I.Sono stati oltre 700 gli stu-denti reggiani e gli insegnanti delle classi quinte degli istituti superiori reggiani coinvolti nel progetto che si pone come obiettivo di offrire ai ragazzi, che stanno per scegliere il loro percorso post diploma, informazioni relative alle op-portunità professionali e di crescita che le piccole e medie imprese reggiane sono in grado di offrire, e alla formazione professionale.I rappresentanti del Centro Servizi P.M.I. hanno presentato quest’ultimo aspetto insieme alle opportunità di ingresso nel mondo del lavoro. Al contempo gli imprenditori del Gruppo Giovani Confapi pmi Reggio Emilia hanno portato le loro testimonianze relative alla vita d’impresa che ogni giorno si trovano ad affrontare. Le scuole in cui si sono svolti gli incontri sono: Istituto Cat-taneo e Motti di Castelnovo Monti, Motti, BUS Pascal, Scaruffi Levi Tricolore, Nobili e Secchi di Reggio, Russel di Guastalla, Gobetti di Scandia-no, D’Arzo di Montecchio.Gli imprenditori che hanno partecipato al progetto sono: Cinzia Rubertelli (Prati Group

e Presidente del Centro Ser-vizi P.M.I.), Alessandro Ceci (Profilstamp), Silvia Binacchi (Binacchi), Claudio Lodi (Lo-di Luigi & Figli e Presidente Gruppo Giovani Imprenditori Confapi pmi Reggio Emilia), Enrico Reggiani (Clevertech), Andrea Ferretti (F.lli Ferretti), Anselmo Benassi (Publinvest), Giannicola Albarelli (Reggiana Riduttori), Roberto Dallari (Dallari Roberto), Giovanni Bolondi (Reggiomarmi) e Luca Fioroni (Acqua e Co). Questo innovativo metodo di proporre l’orientamento post diploma, tramite le te-stimonianze dirette di giova-ni imprenditori, ha raccolto l’apprezzamento del mondo scolastico e suscitato molte domande da parte dei ragazzi e dei loro insegnanti, da cui è nato un dialogo costruttivo tra il mondo dell’impresa e quello dei futuri talenti, di cui le aziende reggiane hanno biso-gno per innovarsi e competere.Questa attività si affianca al percorso di collaborazione che Confapi pmi Reggio Emilia porta avanti insieme all’Uni-versità degli Studi di Modena e Reggio Emilia, per percorrere insieme da protagonisti il cam-mino verso il rilancio in una fase economica che richiede la massima ottimizzazione di risorse e sinergie. Infatti il principale vantaggio competitivo delle imprese è la continua capacità di innovare, investendo in nuove tecnolo-

gie, nella ricerca e nella for-mazione delle risorse umane. Gli investimenti in ricerca e sviluppo diventano così parte integrante dei processi pro-duttivi e gestionali tanto da renderli fondamentali nella quotidiana attività d’impresa. Esistono al tempo stesso nelle Università italiane eccellenze metodologiche e conoscenze avanzate che Confapi vuole contribuire a mettere in rete con il mondo produttivo. Il Gruppo Giovani Imprenditori Confapi pmi Reggio Emilia nasce alla fine degli anni ′80 all′interno di Confapi pmi Reggio Emilia con lo scopo di creare un luogo privilegiato di confronto, approfondimento e discussione per le nuove leve di imprenditori. Da allora il Grup-po è costantemente cresciuto, contando oggi circa 130 iscritti ed integrandosi fortemente con la struttura regionale e nazionale. Gli obiettivi che si pone sono di duplice natura, culturale e associativa. Centro Servizi P.M.I. è l’ente di formazione delle Associa-zioni Piccole e Medie Indu-strie (sistema Confapi) della Regione Emilia Romagna, con sedi a Reggio Emilia, Par-ma, Modena, Bologna, Forlì-Cesena, Rimini e Ravenna. Nasce nel 1982 e nel 1999 ottiene l’accreditamento dalla Regione Emilia Romagna per la gestione di attività formative con sovvenzione pubblica.

Enrico BiniRenato Brunetta

Il rialzo bluffLa spinta della manovra Bce è durata lo spazio di un mattino: borsa di nuovo giù

di Franco [email protected]

La situazione delle borse non è per niente migliorata. Il

+11% del Ftse/Mib 40 del 10 maggio scorso è durato lo spazio di un mattino ed è stato un incidente di percorso: gli speculatori che erano al ribasso sono stati costretti a ricoprire le loro posizioni al peggior prezzo possibile in quel momento.Poi, quando hanno visto che l’Euro non ce la faceva proprio, hanno capito che la manovra della Bce era un bluff ed hanno riaperto i rubinetti delle vendi-te. Adesso diventano cruciali i minimi del 7 maggio su SP500 (1.060), Nasdaq Comp (2.150) e Dax 30 (5.650): se saranno rotti al ribasso (questi, lo ri-cordo, sono gli indici migliori) vorrà dire che la fase rialzista è proprio finita.Parliamoci chiaro: la discesa dei mercati azionari è la cosa più normale del mondo.Dai minimi del marzo 2009 sono praticamente raddoppiati salendo in linea retta.

Non poteva continuare così. Ovviamente le discese hanno sempre delle cause: nel 2008 erano i mutui subprime, sta-volta tocca a quelli sovrani. Se non è zuppa è pan bagnato. Quando i prezzi delle azio-ni saranno tornati ad essere sottovalutati rispetto al loro valore intrinseco e il pessimi-smo dilagherà, le borse ripren-deranno a salire.Quello che mi colpisce mag-giormente è come un’ottima notizia (il calo dell’Euro) sia sempre riportata dai media come una iattura nazionale (e poi gli editori si lamentano che la gente non legge i loro giornali).Le nostre aziende (quelle che sono ancora in vita), però, possono esportare a condizioni migliori mentre i concorrenti esteri (americani ed asiatici) devono diminuire i costi uni-tari per rimanere competitivi. In questo modo, quelli che lavorano con margini ridotti all’osso (vedi i cinesi), rischiano di chiudere i conti in perdita (mors loro, vita nostra).Beh, il mio augurio è che la

moneta comunitaria scenda ancora di più.Prendo a prestito la dotta ci-tazione di Borghezio: “meglio euroscettici, che eurocoglio-ni!”.Dal punto di vista tecnico, però, siamo ormai in area di supporto contro tutte le prin-cipali monete. Un rimbalzone potrebbe arrivare da un mo-mento all’altro. Sulle singole azioni non ci sono particolari novità rispetto al numero scorso. Il titolo più in pericolo rimane il Banco Popo-lare: sotto 4 euro non ci sono appigli degni di nota fino a 2.I rischi sono notevoli.Per questo è opportuno non aver fretta con le convertibili: si potranno comprare molto meglio anche se il loro premio di conversione è ormai inav-vicinabile.Il punto di non ritorno di Uni-credit è attorno a 1,5: se do-vesse scendere sotto questo minimo sarebbero guai grossi come montagne.Le Telecom Italia rimangono uno dei titoli che preferisco anche se non è ancora il mo-

mento buono per intervenire: vediamo se l’area di supporto attorno a 0,9 reggerà anche al prossimo attacco ribassista.Pirelli & C si trova sul triplo massimo=0,47: da qui, a meno di una clamorosa notizia stra-ordinaria, può solo scendere.Avevo segnalato Lottomatica e la sua resistenza attorno a 15: non è riuscita a superarla e ora è tornata nei pressi dei minimi storici: 12 euro po-trebbe diventare un approdo tranquillo da dove ripartire. Dovesse scendere sotto 11,5 (in territorio vergine), però, il rischio è che possa inabissarsi a livelli molto più bassi del prevedibile.Su Italcementi rischia di for-marsi un grande doppio mini-mo attorno a 6,5: se sarà così vuol dire che il suo ribasso non è ancora finito (anche se manca poco).La trimestrale di Geox è stata accolta da una raffica di ven-dite: nonostante ciò i prezzi sono già a ridosso di un forte supporto attorno a 4,3. Da qui potrebbe anche reagire.Quando le Generali scenderan-

no attorno a 13,5 bisognerà iniziare a studiarle con cura per un possibile acquisto per il medio-lungo termine.Da questo livello, infatti, possia-mo dire che si trova in un’area d’acquisto.Stesso discorso per le Me-diobanca tra 5 e 6 euro e le Fondiaria a 8.Fiat dovrebbe scendere attorno a 7,5 mentre Finmeccanica trova un forte supporto nei pressi di 8,25.Sui titoli del Gruppo l’Espres-so si è formato un doppio

massimo a 2,5: questa figu-ra si completerà sotto 1,75. Se i corsi scenderanno sotto quest’ultimo livello sarà un patatrac.Occhio anche alla controllante Cir: se scenderà sotto 1,4 scat-terà un forte segnale ribassista.Avevo segnalato il supporto di 16 su Eni: pare non riuscire a resistere all’assalto dei ven-ditori.Se rivederemo i corsi a 13, però, forse sarà meglio comprare ad occhi chiusi.

Ccia, ricompensati i risultatiIl progetto GeD- la Camera di Commercio Paperless premiato da Brunetta

GeD – Gestione Documen-tale – La Camera di Com-

mercio Paperless” è il progetto promosso dalla Camera di Commercio di Reggio Emilia premiato dal Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione Renato Brunet-ta, nell’ambito del concorso nazionale “Premiamo i risultati – Non solo fannulloni” finaliz-zato a migliorare le performan-ce e a valorizzare gli esempi di buona amministrazione.Il progetto, che ha visto la partecipazione attiva di tutto il personale dell’Ente, si pone come modello organizzativo per la gestione dell’intero ci-clo di vita di ogni documento che entra o parte dall’Ente di Piazza della Vittoria.Un modello organizzativo che prevede l’impiego delle più moderne tecnologie, quali ad esempio la firma digitale, la posta elettronica certificata, la conservazione sostituti-va a norma e che permette l’ottimizzazione del lavoro quotidiano di tutte le strutture camerali reggiane, la riduzione degli sprechi sia materiali che immateriali nonché un note-vole aumento dell’efficacia e dell’efficienza dell’azione amministrativa. Il tema della dematerializza-zione costituisce una delle linee di azione maggiormente significative ai fini della ridu-zione della spesa pubblica, in termini sia di risparmi diretti (carta, spazi, ecc.) sia di rispar-mi indiretti (tempo, efficienza, ecc.).Questo il risultato che il pas-saggio del documento am-ministrativo dalla carta al bit produce.I processi di gestione cartacea dei documenti, infatti, sono caratterizzati da eccessiva onerosità, difficoltà di condi-visione e archiviazione, man-canza di trasparenza, tempi di ricerca elevati, facilità di

errori, smarrimenti, perdite ed altre più o meno costose inefficienze. “Pianificazione, progettazio-ne, coinvolgimento, realizza-zione: sono le quattro parole chiave che hanno decretato il successo del progetto della nostra Camera di Commercio e che ci pone ai vertici na-zionali per innovazione ed E-Government” sottolinea con soddisfazione il Presidente En-rico Bini che assieme a Matteo Ruozzi, Responsabile del Ser-vizio Relazioni Esterne, E-Go-vernment e Tutela del Mercato e coordinatore del progetto vincente, ha partecipato alla cerimonia di premiazione che si è svolta a Roma il 17 maggio scorso a margine del convegno inaugurale di Forum PA 2010 “Un anno di Innovazione nella PA per superare la crisi”. Premiazione che ha visto il Presidente, assieme alle altre amministrazioni premiate, in-contrare il Ministro Brunetta e nel pomeriggio, a conclusione del convegno “Valutazione e miglioramento delle perfor-mance: strumenti ed esperien-ze a confronto”, ritirare i premi e le attestazioni previste.

“Le capacità dell’Ente – ha continuato il Presidente Bini - emergono chiaramente con questo prestigioso ricono-scimento: un plauso a tutti coloro che hanno dimostrato capacità ed abnegazione per la realizzazione degli interventi; interventi di successo che per-mettono non solo una gestione più snella, oculata e produttiva del tempo e delle risorse, ma anche una notevole riduzione di oneri amministrativi interni: migliaia di euro risparmiati che possono essere destinati ad interventi a favore del tessuto economico provinciale.Riduzione dei costi e dei tempi per una Pubblica Amministra-zione sempre più performante e vicina alle esigenze della co-munità imprenditoriale locale: questo è uno degli impegni che gli organi camerali hanno assunto e si prefiggono di realizzare.Il successo del progetto, oltre alla soddisfazione per le atte-stazioni ricevute, è un ulteriore passo di avvicinamento per il raggiungimento dell’ambizio-so obiettivo”.

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venerdì 21 maggio 2010 - REPORTERPag. 10

Il declino reggiano ed europeoLA COCCINELLA

Imbarbarimento dei costumi, priorità agli interessi mercantili, mollezza: la nostra città e l’Europa si confermano eccellenze negative

La cronaca recente non è entusiasmante e suggerisce,

ancora una volta, un profondo ripensamento dell’intreccio tra economia e finanza, tra produttività e spesa pubblica.I segnali di ripresa dell’econo-mia reale, seppur tra contrasti altalenanti, suscitano qualche ragionevole aspettativa ma l’uscita dal tunnel si rivela faticosa e contrastata.Le problematiche sono di una complessità enorme e sarebbe semplicistico tentare di ri-condurle ad una casistica ben delineata. Si può tentare di formulare un’analisi macro-economica per delineare le contrapposte spinte che hanno generato lo tsunami finan-ziario del 2009 i cui effetti devastanti colpiscono ancora in modo trasversale economia reale e bilanci pubblici. La crisi finanziaria, pur con tutte le

ma gli scossoni oscillatori dei giorni successivi dimostrano quanto sia fragile una manovra economica, peraltro poderosa oltre ogni aspettativa, non accompagnata da un quadro certo di riferimento politico.Eurolandia dovrebbe trarne lezione e comprendere, una buona volta, che occorre ac-cantonare i provincialismi per fare realmente sistema. Euro-landia, in questo momento, è la proiezione continentale della nostra Reggio che, ancora una volta, riesce ad eccellere ma in senso negativo.Entrambe hanno perso la co-gnizione della propria identità politica e culturale. Entrambe sono divenute terra di con-quista per i flussi migratori più variegati e per le etnie più aggressive. Ed è la pavidità che impregna comportamenti ed iniziative della città e del con-

cautele del caso, può ritenersi conclusa. La recentissima crisi greca (ed ispanica) ha evidenziato quanto sia ancora debilitata la struttura economica inter-nazionale.La fragilità dei sistemi econo-mici di alcuni Paesi si assom-ma alla congiuntura generale che ha depotenziato gli stati-locomotiva. Un dato su tut-ti troneggia in questi giorni sulle cronache fi nanziarie: la “povera” Grecia garantisce un rendering previdenziale del 97,6 % (rapporto pensione/stipendio); la “ricca” Germania garantisce un rapporto del solo 43 %. e, volutamente, si astrae dai valori ancor più restrittivi dei Paesi anglosassoni.Quali argomenti potrebbe mai avere la Cancelliera Merkel per convincere i propri connazio-nali a “tirare la cinghia” per

tinente. È la mancanza di ideali, di valori, di consapevolezza, di autostima e, perché no, di senso della storia e di capacità di interpretare la cronaca con un minimo di lungimiranza.Sulle pagine di cronaca lo-cale di questi ultimi giorni campeggiano gli allarmi per l’infi ltrazione mafi osa. Basta rileggere le pagine di cronaca locale dei giorni precedenti per comprendere che coloro che oggi gridano “al lupo” allora apostrofavano di “provocato-re” chi lanciava l’allarme per gli evidenti segnali di degene-razione del territorio.Non serve “più vigilanza sulle ditte”; dove regna la burocrazia allignata alla malversazione. Occorre riconquistare il senso etico della missione politica e ridare fi ato alla valorizzazione delle proprie radici culturali. Fare sistema, nel rispetto dei

fi nanziare il debito pubblico greco quando i greci fruiscono di benefi t impensabili per i te-deschi? La domanda è retorica ed è stata formulata soltanto per dare una idea delle imma-ni diffi coltà nel defi nire una politica economica comune in presenza di sperequazio-ni abissali ed in assenza di un governo politico centrale, unitario e credibile, capace di armonizzare la giungla retri-butiva e fi scale che costituisce la palla al piede di Eurolandia.Soltanto un guizzo – d’orgo-glio o di genialità – dei vertici comunitari, invero infl uenzati dalle forti pressioni del governo americano, ha reso possibile quel corposo intervento fi-nanziario che ha posto freno alla caduta libera dei mercati. La terapia d’urto, rapida come non mai, ha posto rimedio-tampone alla spirale perversa

principi etici, significa non dare spazio alle infiltrazioni mafiose. Farsi paladini dei valori atavici, nel rispetto delle opinioni altrui (che non signi-fi ca sottomissione e adegua-mento), è il più prezioso frutto culturale della pluri-millenaria evoluzione della società occi-dentale. La grandezza dell’Im-pero Romano era data dal senso di appartenenza: “cives romanus sum”. L’orgoglio della cittadinanza superava barriere razziali e religiose. Il declino dell’Impero Romano trae ori-gine dall’imbarbarimento dei costumi, dal prevalere degli interessi mercantili sulla ra-gion di Stato e dalla mollezza dei comportamenti. Se sosti-tuiamo Impero Romano con Eurolandia o con Reggio Emilia abbiamo un quadro della situa-zione odierna perfettamente calzante. (l.m.)

UN ACCORDO “MECCATRONICO”Il Presidente del Club Meccatro-nica di Industriali Reggio Emilia Aimone Storchi e il Presidente del Polo dell’Innovazione della Meccatronica di Torino Giu-seppe Gherzi hanno firmato nei giorni scorsi un accordo di collaborazione che ha come fi nalità la collaborazione tra le imprese, i centri di ricerca e le Università dei rispettivi territori, l’organizzazione di attività e di progetti di interesse comune, compresa la diffusione dei risul-tati di ricerche di settore.Occasione della fi rma congiunta la visita che il club Mecca-tronica di Industriali Reggio Emilia ha organizzato presso il Politecnico di Torino e il Polo della Meccatronica – MESAP di Torino, realtà formata da oltre 80 aziende e 6 Università, co-ordinato dall’Unione Industriali di Torino.

Nel corso della visita i parte-cipanti reggiani hanno avuto l’occasione di conoscere meglio le aziende aderenti al Polo to-rinese e i progetti di ricerca in fase di realizzazione; allo stesso modo il Club Meccatronica di Reggio Emilia ha presentato le attività e i soci del Club e in par-ticolare i progetti di ricerca che in sinergia diversi soci del Club hanno deciso di portare avanti sui tema della Robotica mobile, del Protocollo Isobus applicato

alle Macchine Agricole e dei Veicoli Ibridi nell’ambito del Bando regionale sui Distretti Produttivi.Il Club Meccatronica di Indu-striali Reggio Emilia si propone come punto d’incontro aperto a tutti coloro, imprenditori, tecnici, docenti e studenti uni-versitari, ricercatori, che opera-no nella meccanica avanzata e nella meccatronica e con questa iniziativa riconferma la propria rete di collaborazioni.

2,5 milioni sotto conservaCommissione speciale per l’azienda Clevertech di Cadelbosco

Clevertech srl, leader da oltre 30 anni nella pro-

duzione di soluzioni per il settore dell’automazione degli impianti di confezionamento e imballaggio, ha recentemente acquisito un ordine da 2,5 milioni di euro. Il committente è AR Industrie Alimentari spa, società di Fog-gia attiva nella produzione di pomodoro in scatola, che opera nel più grande stabili-mento europeo di oltre 80.000 mq coperti. Clevertech, che ha sede a Ca-delbosco Sopra (RE), fornirà a AR Industrie Alimentari, che realizza 400 mila tonnellate annue di pomodoro, dieci macchine (pallettizzatori e de-

pallettizzatori) in grado, grazie ad oltre 900 metri di binari attrezzati, di automatizzare il riempimento di oltre 6.000 scatole al minuto, movimenta-re e gestire fl ussi continuativi di barattoli vuoti che saranno inviati 20 riempitrici.Il prodotto fi nito è destinato alla grande distribuzione ed è presente sugli scaffali delle maggiori catene di supermer-cati.

L’AZIENDA

Clevertech è nata nel 1987, ha sede a Cadelbosco Sotto (RE), occupa 45 addetti e fattura 12,6 milioni di euro, di cui il 76% all’estero, dove è presente

con una rete capillare che si estende oltre i mercati europei.Produce ed esporta soluzioni concrete per le industrie con particolare focus al settore dell’automazione degli im-pianti di confezionamento e imballaggio. Dal 1989 realizza di macchinari destinati al settore del lattiero caseario, producendo mac-chine per la lavorazione e la movimentazione delle forme di formaggio.Integra lo sviluppo di com-petenze tecniche e ingegne-ristiche con caratteri di forte innovazione e al servizio dei bisogni specifici dei propri clienti.

Fondamenta solide in Arabia e TunisiaUn workshop della CCIAA cerca nuovi interlocutori per le aziende dei settori dell’abitare e del costruire

Nella cornice della Sala del Capitano del popolo sono

stati 11 gli operatori arabi e tunisini ospiti della Camera di commercio che hanno incon-trato a Reggio Emilia il 18 mag-gio nel corso di un workshop oltre 30 aziende della regione operanti nel settore dell’abi-tare e Costruire. L’iniziativa, che rientra nell’ambito del più ampio progetto “Promozione della fi liera Abitare – Costruire presso Saudi Build 2009” è sta-ta promossa da ICE e Regione Emilia-Romagna, Sprint-ER in collaborazione con Union-camere Emilia Romagna e il sistema camerale regionale Il progetto punta a consoli-dare, relativamente all’Arabia, i buoni risultati ottenuti con la partecipazione alla fiera Saudi-Build nel 2008 e nel 2009 è stato esteso anche alla Tunisia in quanto Paese con buone potenzialità per i settori oggetto dell’iniziativa.I settori protagonisti del wor-kshop sono stati quello delle costruzioni (Macchine e at-trezzature per le costruzio-ni, materiali da costruzione, impiantistica, rivestimenti, riscaldamento/climatizzazio-ne (settore HVAC), colorifi ci, infi ssi e serramenti ed quello dell’abitare Illuminazione, arredamento, mobili, divani e

prodotti ceramici. Dopo gli incontri tra aziende, il format dell’evento prevede per domani visite aziendali dedicate. “Il Valore dell’export emiliano verso l’Arabia Saudita nel 2009, con oltre 400 milioni di Euro, rappresenta un quinto dell’ex-port italiano verso il Paese e, nonostante la flessione del 14%, mostra una buona vitalità rispetto al dato nazionale che ha un cedimento del 26%”, spiega Rodolfo Manotti, il componente della Giunta della CCIAA che segue per l’ente il tema dell’internazionalizza-zione. “Reggio Emilia, con un aumen-to del 4% dell’export verso il paese, arrivando a quota 50 mi-lioni di Euro, ha un’evoluzione

in controtendenza rispetto a quanto si osserva per la Regio-ne e per l’Italia. Quasi la metà di queste esportazioni sono rappresentate da macchinari seguite per importanza di va-lore dagli apparecchi elettrici. Anche per quanto riguarda i rapporti commerciali con la Tu-nisia, è da sottolineare come la nostra Regione, con una quota complessiva di export pari ad oltre 200 milioni di Euro, sia tra i principali fornitori italiani del Paese, coprendo più di un quarto dell’export italiano verso la Tunisia che registra nel complesso il valore di 700 milioni di Euro. La Regione Emilia Romagna, di nuovo, in analogia con quanto avvenuto anche nei rapporti commerciali con l’Arabia, ha

registrato una battuta d’arresto del –10% ma ha retto bene se confrontato con il –24% del dato nazionale. Considerando che stiamo par-lando dell’anno nero dell’eco-nomia mondiale, il dato è di assoluto rispetto. L’Export reggiano verso la Tunisia nel 2009, in linea con il dato regionale, ha registrato una leggera decelerazione rispetto al 2008 perdendo il 13,4% ma va sottolineato che la nostra città rimane sempre la seconda realtà in ambito re-gionale nell’interscambio con questo mercato, con un valore di oltre 45 milioni di Euro. Anche in questo caso i princi-pali prodotti oggetto di espor-tazione sono stati i macchi-nari”.

Agroenergie per lo sviluppo sostenibile

Il progressivo aumento del prez-zo del petrolio, i ritardi nello

sviluppo dell’offerta di energia elettrica e l’incertezza di fronte all’offerta di combustibili fossili hanno fatto nascere un grande interesse per altre fonti di energia, in particolare per le agroenergie.In questo contesto si è inserito il progetto LIFE Seq-Cure, attuato con il contributo finanziario dell’Unione Europea e di nume-rosi enti e strutture dell’Emilia-Romagna.Il progetto, realizzato con il coordinamento del CRPA, è nato dall’idea che coltivare biomasse da destinare alla produzione di energia da fonti rinnovabili può rappresentare un’interessante opportunità per gli agricoltori e un valido sistema per salvaguar-dare l’ambiente.Il lavoro realizzato ha permesso di verifi care: che la fi liera biogas da biomasse vegetali ed effl uenti zo-otecnici è quella potenzialmente più interessante per il territorio nazionale e in particolare per l’Emilia-Romagna; che il limite per la fi liera dell’olio è l’andamen-

to del prezzo di mercato del seme di girasole, ma valorizzando tutta l’energia prodotta questa tecnica può fornire un buon reddito ai produttori di seme; che la fi liera legno è adatta a realtà aziendali con un fabbisogno di energia termica signifi cativo, continuo e prolungato nel tempo.A conclusione del progetto euro-peo Seq-Cure, il CRPA organizza, per il 25 maggio alle ore 9 presso il Centro Loris Malaguzzi di Reggio Emilia, il convegno internaziona-le “Agroenergie per lo sviluppo sostenibile”. L’incontro, di pre-sentazione dei risultati, è anche l’occasione per fare, insieme ad esperti di altre nazioni, il punto sulla situazione delle agroenergie in Italia e in Europa.Per informazioni: CRPA spa, Reg-gio Emilia - Mauro Ghielmi –.Tel. 0522.436999 – [email protected] Per una migliore organizzazione dell’evento è richiesta la registra-zione obbligatoria entro il giorno 24 maggio alle ore 12 sul sito www.crpa.it/seqcure.

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Da venerdì 21 a domenica 23 maggio il Medioevo ritorna a Quattro Castella fra giochi, feste e rievocazioni

Tutti alla corte di Matilde

Le "carte parlanti"raccontano l'Unità d'Italia

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Tre giorni di festa e ri� essionecon Mondinpiazza

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Aspettando l'albasotto la rocca di Scandiano

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Dall'Australia alla Salumeriail rock dei Wirewalker

Pagina XIX

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CULTURA - SPETTACOLI - MOSTREMUSICA - LIBRI - VIAGGI

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venerdì 21 maggio 2010 - REPORTERPag. II

mostre

Carte parlanti”, la mostra organizzata dalla Pro-

vincia di Reggio Emilia in collaborazione con la Depu-tazione Reggiana di Storia Patria, propone un percorso documentario che segna l’in-gresso della comunità reg-giana nello stato nazionale. Dalle testimonianze dell’ar-chivio provinciale è possibile cogliere il sorgere delle due istituzioni promotrici della iniziativa espositiva, entram-be formatesi nella determi-nante fase dell’unificazione nazionale fra i l 1859 e i l 1860: dai decreti del Com-missario Regio Luigi Carlo Farini del 27 dicembre 1859 (istitutivo della Provincia) e del 10 febbraio 1860 (istitu-

pinti ottocenteschi di Cirillo Manicardi che ritraggono Giulio Cesare Vedriani e Luigi Chiesi, il giurista reggiano che fu dapprima ministro della giustizia con Farini, poi presidente della Provincia e senatore del Regno. Nel visitare l’esposizione ci si rende conto della impor-tante questione che attiene al rapporto fra unificazione nazionale e modernizzazione del territorio provinciale.Il materiale documentario e fotografico relativo alle ferrovie locali e al ponte di barche sul Po tra Boretto e Viadana, un suggestivo manufatto oggi scomparso, consente di cogliere qua-si simbolicamente il nesso

tivo della Deputazione) fino alla prima seduta del Con-siglio provinciale tenutasi il 21 marzo 1860 (quindi solo pochi giorni prima del ple-biscito dell’11 marzo 1860 che venne a sanzionare la definitiva annessione al Re-gno d’Italia).Lo stretto rapporto esistente fra Provincia e Deputazione di Storia Patria nella prima fase dell’Unità è testimoniato dal patriota Giulio Cesare Ve-driani, personalità di rilievo del Risorgimento reggiano che fu primo presidente della Provincia e, nel medesimo tempo, della Deputazione. In occasione della mostra i visitatori potranno anche osservare due pregevoli di-

esistente fra vicende risorgi-mentali e trasformazione del nostro territorio. Dalla documentazione d’ar-chivio è poi possibile va-lutare alcuni materiali (ad esempio, il diploma di socio perpetuo della Provincia di Reggio Emilia alla Società San Martino e Solferino) che evidenziano come manifesta-zioni, riti patriottici e nuovi monumenti celebrativi del Risorgimento furono adot-tati nei decenni successivi all’unità per trasmettere e consolidare le ragioni del nuovo stato unitario. La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al prossimo 4 giugno.

“Carte parlanti”, la mostra organizzata da Provincia e Deputazione di storia patria

Reggio e l’Unità di Italia A Palazzo Allende

Ultima settimana per visitare la personale di Fabio Rota,

allestita presso la Galleria d’Arte Contemporanea Artekostia di Albinea e Camilla Art Studio di Reggio Emilia in occasione di Fotografi a Europea. Divisa tra gli spazi di Albinea e Reggio Emilia, la mostra s’intitola “Innocenze sensuali”, in riferimento alle possibilità di dialogo tra la parte infantile e la parte adulta che è in noi. Una trentina di fotografie con interventi a tecnica mista in

fotografi e in bianco e nero con le diverse sfumature del grigio, a Reggio Emilia dieci scatti dai colori vintage, che ricordano le polaroid dei primi anni Settanta. Fabio Rota nasce nel 1976 a Reggio Emilia, città in cui vive e lavora. Dopo aver frequentato la bottega dello scultore Aze-glio Bertoni, allievo di Giacomo Manzù, prende parte a diverse esposizioni personali e collettive, ultime delle quali Sony World Photography Awards (Cannes, Palais des Expositions, 2008),

Human Rights for Nature Rights (Milano, Fiera dell'Arte Accessi-bile, 2008) e Presenze (Suzzara, Galleria 2E, 2009). Vincitore del concorso fotografi co internazio-nale Eyes on the Planet (Milano, 2008) e del primo premio assoluto al concorso fotografi co Gocce di sicurezza (Fotografi a Europea, 2009), ha preso inoltre parte all’ultima edizione di Immagina Arte in Fiera (Reggio Emilia, 2009) con la Galleria d’Arte Contempo-ranea Artekostia di Albinea.

cui le forme sensuali del corpo femminile sono lette attraverso gli occhi di un bambino che, interpretandole da un punto di vista fantastico, le completa con l’aggiunta di elementi stilizzati e simbolici come un sole o una casetta. Opere in cui, come spiega il curatore Enea Mammi, “l’in-nocenza incontra la sensualità e l’erotismo diventa puro”.Le opere, tutti pezzi unici in formato 20 x 20 centimetri con interventi pittorici, sono distribu-ite sulle due sedi: ad Albinea venti

Le innocenze sensuali di Fabio Rota Personali

Due sedi espositive ad Albinea e Reggio Emilia

Ai limiti di Hogwarts, non lontano dal castello di

Harry Potter, si estende la Fo-resta Proibita, luogo selvag-gio e misterioso che ritorna anche nelle ultime ricerche di William Santoleri, presentate dal 22 maggio al 30 giugno presso la Vetrina di CSArt (Via S. Pietro Martire, 16/A) a Reggio Emilia. In mostra, alcuni dipinti a tecnica mista su tela ed una selezione di opere a stampa, tutti pezzi unici realizzati all’inizio del 2010 e caratterizzati da se-quenze ininterrotte di alberi nudi. Come si legge, infatti, nella nota critica di Chiara Serri, “Eliminando ogni ri-dondanza cromatica, Santo-leri riporta la pittura ad uno stato di scrittura primordiale, concentrando l’attenzione sui valori drammatici e simbolici di foreste pietrifi cate, di alberi

spogli simili a quelli dai quali pare sia nata la grande arte di Piet Mondrian”. In occasione del vernissage, previsto per

sabato 22 maggio alle ore 17, sarà visitabile l’anteprima della mostra, allestita fi no al 30 giugno 2010.

Alle origini della pittura Csart

Sabato 22 inaugurazione della personale di William Santoleri

L’ESPOSIZIONE SARÀ VISITABILE FINO AL 26 MAGGIO 2010,AD ALBINEA DA LUNEDÌ A VENERDÌ CON ORARIO 18.30-23.00,SABATO, DOMENICA E FESTIVI ORE 10.00-13.00 E 16.00-22.00,A REGGIO EMILIA DA LUNEDÌ A SABATO CON ORARIO 9.30-12.00 E 16.00-19.00CHIUSO IL LUNEDÌ E IL GIOVEDÌ POMERIGGIO

IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA Luigi Chiesi, in un dipinto di Cirillo Manicardi

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Pag. IIIvenerdì 21 maggio 2010 - REPORTER

Da venerdì 21 a domenica 22 maggio a Quattro Castella tra feste e Corteo Matildico

Uno spettacolare tuffo nel Medioevo

eventi45esima edizione

Sarà un Gioco del Ponte spet-tacolare quello in programma

domenica prossima 23 maggio in occasione del 45esimo Corteo storico matildico di Quattro Ca-stella. Davanti agli occhi di Tania Cagnotto (Matilde) e Giuliano Razzoli (Enrico V), il gioco storico più atteso ed emozionante della kermesse castellese vedrà di nuo-vo coinvolte quattro squadre in rappresentanza dei quattro colli matildici.Erano quasi vent’anni che non accadeva. Nelle ultime edizioni, infatti, a fronteggiarsi sul ponte erano due soli schieramenti, quello di Matilde proveniente da Quattro Castella e quello di Enrico V proveniente dalla cittadina tedesca di Weillburg. Quest’anno saranno di nuovo quattro le squa-dre composte in prevalenza da

giovani castellesi. Alcuni dei quali figli d’arte. Come Alan Frignani, 26 annui, operaio di Quattro Castella:“Mio padre Uber ha fatto il Gioco del Ponte nei primi anni del Corteo matildico. Ricordo che ero un bambino e andavo a vederlo. Sono cinque anni che faccio il Ponte, ma l’emozione è sempre molto forte. Ora è mio padre che viene a seguirmi: lui non mi ha mai ostacolato, anzi è il primo tifoso quando salgo sul Ponte”. Figlio d’arte anche Lorenzo Leonardi, 25 anni arti-giano di Quattro Castella: “Per me il Gioco del Ponte è anche un modo per ricordare mio padre Claudio scomparso qualche anno fa. Ricordo quando andavo a ve-derlo da bambino. Io ormai sono undici anni che lo faccio e sono molto contento che quest’anno

si torni alla formula delle quattro squadre. Io sarò il capitano della squadra di Bianello, un motivo in più per fare bene”. A capitanare la squadra di Monte Vecchio sarà invece un 22enne di Bibbiano, Ivan Iotti: “Per me è la seconda esperienza al Corteo matildico. Le sensazioni? Adrenalina pura, io mi posiziono nelle retrovie e posso assicurare che i secondi sul Ponte non passano mai. Da-vanti mettiamo quelli di taglia più piccola, abbiamo allestito una squadra molto agguerrita, speriamo di vincere il Palio”. Il 21enne Nicolas Paolini, invece, è il capitano della squadra di Mon-te Lucio: “Il mio primo corteo, l’anno scorso, è stato talmente divertente che quest’anno ho deciso di partecipare di nuovo e sono onorato di essere il capitano

di una squadra. Paura? No, ci si fa male solo se non si è attenti. L’anno scorso i tedeschi furono un avversario ‘facile’, quest’anno ci sarà più equilibrio”. Viene dal rugby invece Giovanni Biondi, 28 anni di Montecavolo, capitano della squadra di Monte Zane: “Ho già fatto il Ponte nei primi anni del Duemila vincendo anche l’edizione con Manuela Arcuri. Per noi castellesi il Corteo rappre-senta il momento più importante da un punto di vista della storia locale e della tradizione. Io sono uno dei più anziani in squadra e porterò la mia esperienza di rugbista e di preparatore atletico della Federazione Rugby. In quale posizione sarò? Ancora non ab-biamo stabilito i ruoli, ma tutti vogliono stare davanti perché è più emozionante”.

Gioco del Ponte, come negli anni '80Novità

Tanti giovani del paese coinvolti. Presenti anche numerosi “figli d’arte”

Purtroppo a causa di uno slit-tamento imprevisto nel pro-

gramma degli allenamenti Tania Cagnotto non è riuscita a essere presente alla presentazione del Corteo Matildico di Quattro Ca-stella. “In questo momento sono impegnata con tutta me stessa nella preparazione dei Campio-nati europei che si svolgeranno in estate e non posso quindi permettermi un giorno di stop negli allenamenti – ha spiegato agli organizzatori” Nonostante questo sono molto emozionata all’idea di partecipare domenica al Corteo matildico.Sono sincera, non conoscevo questa manifestazione e neanche la figura di Matilde. Però tutti quelli che me ne hanno parlato mi hanno detto che ci saranno migliaia di persone e che l’atmo-sfera è magica.Leggendo il copione, poi, ho avu-to modo di conoscere la grandez-

za di una donna capace di imporre la sua identità e il suo carisma in un periodo che vedeva spesso le donne relegate a ruolo di secondo piano”. Tania Cagnotto, prima sportiva ad interpretare il ruolo di Matilde non è mai venuta a Reg-gio Emilia ma è molto contenta di poter conoscere una provincia

che non ho mai visitato prima, ma di cui amici emiliani le hanno parlato molto bene: “Sono anche contenta di conoscere Giuliano Razzoli, un grande campione che non ho ancora avuto modo di incontrare e che sono orgogliosa di avere al mio fianco domenica prossima”.

L’emozione del re dello sci “L'atmosfera sarà magica”Giuliano Razzoli: “Sono fiero di indossare i panni di Enrico IV”Tania Cagnotto, la prima Matilde di Canossa “sportiva”

Dall’oro a Vancouver al Corteo Matildico…Giuliano quale

effetto ti fa questo incarico?“Sinceramente non avrei mai immaginato di arrivare ad in-terpretare un personaggio così significativo per la storia Reg-giana.Come più volte dichiarato sono molto attaccato alla mia terra e di certo il fatto di interpretare un’icona come quella di Enrico IV in una manifestazione così im-portante come quella del Corteo Matildico mi fa sentire onorato ed orgoglioso”.Come ti vedi nei panni di Enrico IV?“Sicuramente mi trovo più a mio agio sulle piste da sci ma questo non toglie che cercherò di por-tare a casa qualcosa di buono anche domenica”. E così potrai vantare anche un’esperienza da palcoscenico…“Non ho mai fatto l’attore ma

comunque sia ci sarà di che divertirsi”. Appuntamento a venerdì dunque con l’inaugurazione delle feste medioevali che si svolgeranno durante tutto il week end e che trionferanno domenica 23 maggio alle ore 17 con l’Inco-ronazione di Matilde.

Come ogni anno sono attesi moltissimi turisti e visitatori che potranno ancora una volta toccare con mano il realismo, la convivialità e la suggestione di questa parentesi di vita e di storia in bilico tra passato e presente e destinata a non tramontare mai” (vr).

di Valentina Ruozi

45 anni di viaggi nel tempo, di mangiafuoco e di giocolieri,

di battaglie e di cortei, di nuove e splendide Matilde e di sempre più prestanti e famosi Enrico IV… anche il 2010 trova spazio per commemorare le nostre origini e per celebrare l’unica madre ed eterna regina delle terre reggia-ne: la Grancontessa Matilde di Canossa. Da venerdì 21 maggio a domenica 22 maggio Quattro Castella diventerà così la reali-stica quanto splendida location della manifestazione storica che quest’anno si tufferà an-cora una volta nel ritmo e nella suggestione del passato grazie ad una nuovissima Matilde, la campionessa di tuffi Tania Ca-gnotto e al campione di sci alle Olimpiadi di Vancouver 2010, Giuliano Razzoli che interpreterà Enrico IV.“La scelta dei protagonisti del corteo - ha dichiarato il sinda-co di Quattro Castella Andrea

Tagliavini - è ricaduta su due ragazzi molto giovani, icone di impegno e di successi sportivi per tante e tante persone. Con Giuliano abbiamo voluto valo-rizzare un grande Reggiano che sta portando il nome di Reggio in Italia e nel mondo e che ci sta rendendo sempre più orgogliosi di averlo in casa nostra. Tania è invece l’icona femminile del coraggio e della dedizione e la dimostrazione vivente che con l’impegno si può arrivare ovun-que…quali migliori interpreti quindi per questi due personaggi così carismatici e coraggiosi?”. Icona di femminilità e di co-raggio, Matilde è sempre stata interpretata da donne bellissime, figlie del piccolo o grande scher-mo o semplicemente figlie d’ar-te, donne solitamente famose e simboli per intere generazioni: dalla primissima interprete, l’in-tramontabile attrice del cinema bianco e nero Maria Fiore nel 1955, a Silvana Pampanini, da Ursula Andress a Mara Venier,

da Simona Ventura a Gabriella Pession, da Valeria Marini all’ul-timissima Matilde dello scorso anno: l’eterea modella color ebano Youma Diakitè.E così anche quest’anno fra i pendii di Quattro Castella sboc-cerà un fiore che vestirà i panni di Matilde... Tania Cagnotto, bol-zanina di 24 anni e campionessa indiscussa di tuffi sarà quindi la prima sportiva a vestire i panni della gran contessa inauguran-do così un sentiero non ancora sperimentato dall’organizzazio-ne del Corteo. Riflettori accesi quest’anno soprattutto sul nuo-vo Enrico IV… Giuliano Razzoli abbandona per un giorno le piste da sci e torna nella sua terra per interpretare l’imperatore che arrivò a Canossa al cospetto di Matilde. Il viso pulito, l’onestà e il valore che esprime la sua figura e la sua giovialità di ragazzo genuino - come lo ha definito la presidente della provincia Sonia Masini - riusciranno a valergli il titolo di Enrico IV 2010?

LA GRANCONTESSA La tuffatrice Tania Cagnotto

DALLA TUTA AL MANTELLO Il Razzo interpreterà il ruolo di Enrico IV

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venerdì 21 maggio 2010 - REPORTERPag. IV

eventi

Nasce a Reggio Emilia il Net-work di città italiane per la

diffusione del dialogo intercul-turale. I Comuni che aderisco-no, firmando un accordo, alla rete di collaborazione e scambio di esperienze su interculturali-tà, integrazione e politiche per l’immigrazione sono quelli di Reggio Emilia, Torino, Padova, Bari, Genova, Firenze, Viareggio, Lodi, Fermo, Senigallia, Riace e Svignano sul Rubicone, indicati in collaborazione con il Consiglio d’Europa fra quelli più impegnati sui temi dell’interculturalità e che hanno presentato il Libro bianco del Consiglio d’Europa sul dialogo interculturale.Il consiglio d’Europa ha scelto appunto Reggio, unica città ita-liana tra le 11 che fanno parte del Network europeo del dialogo interculturale, come prima città europea per sperimentare la realiz-zazione di un network nazionale.La rete italiana sarà presentata, nell’ambito della tre giorni (21-23 maggio) di dialogo interculturale Mondinpiazza 2010, sabato 22 maggio alla Sala degli specchi del teatro Municipale Romolo Valli, nel convegno ‘Città di incontri – Incontri di città’, organizzato dal Comune di Reggio con il patroci-nio del Consiglio d’Europa. Fra le iniziative un Question time posto dagli studenti reggiani al sindaco

Graziano Delrio e alla direttrice del Consiglio d’Europa Gabriella Battaini Dragoni sulle politiche dell’intercultura; il convegno di presentazione del nuovo Network, una Cena interculturale perché la convivialità e il cibo sono mo-menti fondamentali di socialità, relazione, conoscenza e scambio fra culture differenti.

QUESTION TIME Venerdì 21 maggio dalle 10 alle 12,30 in Sala del Tricolore gli studenti degli istituti superiori reggiani discutono con il sindaco di Reggio Emilia, Graziano Delrio e la direttrice del Consiglio d’Eu-ropa, Gabriella Battaini Dragoni, sulle politiche d’integrazione e d’intercultura e sul Libro bianco del Dialogo Interculturale.

IL PRIMO NETWORK Sabato 22 maggio dalle 10 alle 12,30 al Teatro Municipale Ro-molo Valli sarà presentato il primo Network nazionale sul dialogo interculturale. Sono stati invitati sindaci, amministratori locali, associazioni di volontariato e di cittadini stranieri di Reggio Emilia. Tra le città italiane Torino, Bari, Firenze, Viareggio, Lodi, Fermo, Riace.L’evento, organizzato in collabo-razione con il centro interculturale Mondinsieme e patrocinato dal

Consiglio d’Europa, sarà trasmesso in diretta web sul sito www.co-mune.re.it/dialogointerculturale.

CENA E FESTA INTERCULTURALI

Sabato 22 maggio dalle 20 alle 23 al Centro sociale Rosta Nuova la Cena interculturale è realizzata con le associazioni di cittadini stranieri in collaborazione con i volontari del Centro sociale Rosta Nuova.Nel corso della serata saranno proposti cibi e bevande etni-ci e tradizionali. La serata sarà arricchita con musiche e danze tipiche proposte dalle associazioni di cittadini di origine straniera. Per informazioni e prenotazioni: [email protected] - 0522-456250Domenica 23 maggio dalle 15 alle 20 in piazza Martiri del 7 luglio la Festa interculturale Mondinpiaz-za, coordinata dal Centro inter-culturale Mondinsieme, un ap-puntamento consolidato e atteso ogni anno dalla città, si fonda sulla partecipazione numerosa delle as-sociazioni di cittadini stranieri con l’allestimento di stand e banchetti promozionali delle attività cul-turali, realizzate durante l’anno, per dare informazioni, proporre i propri prodotti tipici gastronomici e di oggettistica; inoltre esibizioni di artisti, concerti, il tutto con

Dal 21 al 23 maggio torna Mondinpiazza: un dibattito, un convegno e una grande festa

La città del dialogo interculturale Reggio Emilia

riferimento a culture e tradizioni di quei Paesi le cui culture sono ormai parte integrante del nostro tessuto sociale.

La musica è da sempre il mezzo per interagire e dialogare più profon-do e immediato, è un linguaggio universale. Perciò dalle 17 alle 20

di domenica 23, sono previste quindi le esibizioni musicali dal mondo a cura delle associazioni di cittadini stranieri.

    dal 21 al 27 maggioOroscopoLe indicazioni delle stelle su AMORE SESSO LAVORO

o

AMORE - Si registra un migliora-mento generale, ma soprattutto una maggiore percezione di quello che sta accadendo attorno a voi. La situazione si presentera' effer-vescente per le nuove storie.LAVORO - Grandi novita'. Un even-to potra' cambiare tutta la vostra vita: contratti importanti, una nuo-va eccellente partenza. Questo sara' particolarmente vero se siete rimasti fermi nelle ultime settimane o se siete insoddisfatti.LA LUNA CONSIGLIA - Trovate la giusta chiave per superare un fastidio.

ARIETEAMORE: SESSO: ★ ★ ★

LAVORO: ◆ ◆ ◆ ◆

AMORE - I tempi stringeranno, non dovrete prendere questa informa-zione con ansia, ma semplicemen-te con gioia! Ottime le nuove sto-rie d'amore. Intrighi particolari con Pesci, Ariete, Toro...LAVORO - Bellissime novita' per le persone giovani, per chi da tempo vorra' portare avanti in maniera si-gnifi cativa le proprie idee. Chi avra' cambiato qualcosa nelle collabora-zioni ora sara' certo di non avere perso, anzi ci avra' guadagnato!LA LUNA CONSIGLIA - Cercate di frequentare gente nuova.

TOROAMORE: SESSO: ★ ★ ★

LAVORO: ◆ ◆ ◆

AMORE - Questa settimana grazie a Plutone positivo, la vita di cop-pia sara' effervescente, se solo voi riuscirete ad accantonare le fac-cende di lavoro. Uomo (o donna) avvisati...LAVORO - State molto attenti a come parlate nell’ambiente pro-fessionale, onde evitare di essere fraintesi e dare argomenti di con-versazione a chi sara' invidioso dei vostri successi. Favorito il settore medicale.LA LUNA CONSIGLIA - Cercate di non essere irrequieti.

GEMELLIAMORE: SESSO: ★ ★

LAVORO: ◆ ◆

AMORE - Vi sentirete soli nel pren-dere decisioni, nel portare avanti le vostre convinzioni d'amore. Nel-le storie iniziate da poco, avrete voglia di rifl ettere sul legame. Oggi qualcosa non andra' bene.LAVORO - Non sarete mai contenti di quello che fate, ma ce la state mettendo tutta! Dovrete fare una spesa piuttosto importante all'ini-zio della settimana prossima. Fa-vorito il settore alimentare e farma-ceutico grazie a Venere positivo.LA LUNA CONSIGLIA - Siete trop-po nervosi e intrattabili.

CANCROAMORE: SESSO: ★ ★ ★

LAVORO: ◆ ◆

AMORE - Le stelle dalla prossima settimana saranno molto positive. Oggi e domani, pero', dovrete sta-re attenti a quello che dite perchè tutto potra' provocare disturbo e creare giornate complesse.LAVORO - Sarete decisi a cambiare le cose, a gestire le controversie in maniera piu' decisa. Cercate di non pensare alle complicazioni. Dalla settimana prossima arriveranno le conferme che per il momento scar-seggiano.LA LUNA CONSIGLIA - Cercate di riposare di piu'.

LEONEAMORE: SESSO: ★ ★ ★

LAVORO: ◆ ◆ ◆

AMORE - La settimana appena tra-scorsa ha creato parecchi malin-tesi, troppe cose non sono state dette. Ora sara' inutile recriminare, saranno possibili avvenimenti im-prevedibili e improvvisi.LAVORO - Si sta per chiarire qual-cosa di importante. Gia' dalla pros-sima settimana vi sentirete meglio. Cosi' potrete dimenticare gli ultimi terribili, faticosi e inconcludenti giorni di questo maggio. Ottimo anche il rapporto con i colleghi.LA LUNA CONSIGLIA - Concludete le cose a cui tenete.

VERGINEAMORE: SESSO: ★

LAVORO: ◆ ◆ ◆

AMORE - Non saranno tanto le situazioni che avrete attorno a es-sere sfavorevoli, quanto il vosto at-teggiamento. Vi sveglierete piutto-sto pigri e con poca voglia di fare.LAVORO - Gia' da qualche setti-mana state cercando di dare una svolta alla vostra attivita'; abbiamo evidenziato piu' volte come questi giorni fossero ancora caratterizzati da una certa sonnolenza, ma ora si va persino troppo di corsa.LA LUNA CONSIGLIA - Meglio evi-tare il cibo pesante.

BILANCIAAMORE: SESSO: ★ ★ ★

LAVORO: ◆ ◆

AMORE - Dovrete privilegiare le emozioni del cuore, questa setti-mana lo consentira'! Vi state avvi-cinando a un momento di grande forza. Periodo positivo per chi ama le avventure.LAVORO - Risposte importanti. Le collaborazioni iniziate da poche settimane si riveleranno vantaggio-se. Non saranno pochi gli Scorpio-ni che negli ultimi tempi avranno dovuto cambiare societa', lavoro o trasferirsi.LA LUNA CONSIGLIA - Cercate di non essere troppo pigri.

SCORPIONEAMORE: SESSO: ★ ★

LAVORO: ◆ ◆ ◆ ◆

AMORE - Siete piuttosto turbati per quello che sta succedendo nella vostra vita affettva. Chi sara' reduce da una situazione negativa non vorra' ricominciare, avra' pau-ra, frenate ogni novita'.LAVORO - Le vostre scelte profes-sionali avranno bisogno di una revi-sione. Sbagliate se pensate che un lavoro a tempo determinato non sara' riconfermato. All'inizio della settimana prossima arriveranno le soluzioni che a oggi mancano.LA LUNA CONSIGLIA - Cercate di non essere troppo puntigliosi.

SAGITTARIOAMORE: SESSO: ★

LAVORO: ◆ ◆ ◆ ◆

AMORE - Se siete annoiati o insod-disfatti sara' solo per colpa vostra! Uscite di casa, vedete gente. Ci sara' anche piu' voglia di fare l'amo-re! Fine settimana splendido per le coppie che si amano davvero.LAVORO - Potrebbe essere utile fare una telefonata a una persona che conta. Cercate di chiarire le vostre idee nell'ambito del lavoro. Sono arrivate o stanno per arrivare gratifi che e promozioni. Periodo molto fortunato per gli studenti.LA LUNA CONSIGLIA - Non fatevi agitare dall'invadenza di una persona.

CAPRICORNOAMORE: SESSO: ★ ★ ★

LAVORO: ◆ ◆ ◆

AMORE - Gente troppo invadente potrebbe mettere zizzania fra voi e la persona che amate. Quindi cercate di contenere la voglia di discutere e una certa insoddisfa-zione che, si rifara' viva.LAVORO - Questo sara' davvero il momento di agire. Se dovrete chie-dere e dare spazio a nuove idee non bisognera' perdere tempo. Importantissimo questo periodo perchè riuscirete a darvi le idee giuste.LA LUNA CONSIGLIA - Cercate progetti nuovi.

ACQUARIOAMORE: SESSO: ★

LAVORO: ◆ ◆ ◆

AMORE - Le ambiguita' e i compro-messi nei rapporti d'amore saranno superabili, ma dovrete parlare, il problema sara' che molte cose non saranno state dette. C'e' troppa am-biguita': per il quieto vivere?!LAVORO - Muovetevi ora per ot-tenere vantaggi o rassicurazioni, potrebbe sembrare persino inu-tile. Fate pure le vostre richieste. Se dovrete fi rmare un accordo o superare una prova consigliamo fi n da oggi di rimandare il periodo.LA LUNA CONSIGLIA - Trovate il coraggio e chiudete i legami inutili.

PESCIAMORE: SESSO: ★

LAVORO: ◆ ◆

L’INTEGRAZIONE È DI CASA Sopra, alcuni esponenti delle associazioni protagoniste di Mondiinpiazza

con l'assesore Franco Corradini e il sindaco Graziano Delrio

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Pag. Vvenerdì 21 maggio 2010 - REPORTER

Wow! Scandiano ancora più meravigliosa per una

Notte. Il 22 maggio l’Ammi-nistrazione comunale orga-nizza “Wow. La Notte delle Meraviglie”: concerti, musica, spettacoli itineranti, negozi e bar aperti. Il tutto in “stile Scandiano”: nessuna proposta roboante ma sano, intelligente e gratuito divertimento. Luci, suoni e colori a fare da sfondo alla Notte più popolare dell’an-no con curiose proposte cultu-rali e un grande artista – Vinicio Capossela - che torna in città per celebrare la “sua” Scandia-no, esibendosi gratuitamente per il pubblico. Gruppi rock, jazz, folk, blues agli angoli delle strade e nelle piazze si alternano a proposte teatrali, un circo in stile ottocentesco, una clinica che “regala” la felicità o almeno insegna a percepirla, e tanto altro anco-ra. La Notte a Scandiano parla hi tech e sfoggia tecnologie web interattive per il pubbli-co che diventa protagonista nelle piazze del centro storico (Spallanzani, Fiume, Matteo Maria Boiardo, I° Maggio), al Parco della Resistenza e nel cortile della Rocca dei Boiardo. Sarà organizzata una caccia al tesoro tutta incentrata su Scandiano che parte sulle pa-gine di Facebook e i vincitori potranno accedere ai “sudati premi” la notte stessa.

Le performance Curiose e originali performance all’aperto per rendere davvero meravigliosa questa notte: e allora ecco L’Improbabile Varietà a cura del Centro Tea-trale MaMiMò a dare spazio e voce a La Ruota della Tortura, Chi Vuol Essere Feudatario, Peste d’Amore, Il Gioco delle

Coppe. Il Trio Gregoriano, Ok, il Baratto è Giusto. Poi il Circo Fantasmagorico con la Donna Barbuta e il Gigante Nano, e le bestie feroci che non sono la tigre e il leone: il domatore affronta lo spaventoso Con-trollore Ferroviario, il feroce Ausiliario del Traffico e la fu-nesta Operatrice di Telemarke-ting. Il Circo Fantasmagorico dei MaMiMò non è una roba normale. Sarà allestito poi il Mercatino Straordinario nel quale niente di vende, ma si regalano meraviglie: Andrea ti insegna a diventare una star in 5 minuti, Cristina ed Eleonora confezionano un Pacchetto ad personam e poi ancora la sarto-ria creativa di Cecilia e la cena misteriosa di Giulia, la notte di primavera di Luca e il senso uditivo di Ivo (e di Stefano, e di Giulia, e di Salvatore). Nella notte meravigliosa non si farà mancare al pubblico nemme-no la cura per ogni malanno: la Clinica dei Bugiardini è un teatro travestito da ospedale nel quale gli spettatori impa-zienti diventano pazienti e si fanno curare e stupire. E per i più piccoli c’è il laboratorio creativo sul libro Fiore e Spina, con le illustrazioni di Loretta Serofilli, che ha illustrato le Favole di Esopo per una casa editrice di Taiwan, e solo per questo meriterebbe tutta l’uva delle nostre volpi.

notte di Suoni Protagonista è anche la musica dal vivo tra Corso Garibaldi, piazza Spallanzani, Corso Val-lisneri, piazza Prampolini e il Parco della Resistenza. Perfor-mances che vanno dal pop, al rock, al blues al folk, tra la via Emilia e il West. Ci sarà Massimo “Ice” Ghiacci, il bassista dei Mo-

Il 22 maggio si aspetta l’alba fra musica, spettacoli e concerti d'autore

meravigliosa notte a Scandiano

eventiWow!

dena City Ramblers, i Sequencer (Genesis Tribute Band) e anche la Kayman Records Collective, storica etichetta della Bassa che porta sul palco una decina di gruppi, il meglio del suo catalo-go: se fosse Bob Dylan, sarebbe la Rolling Thunder Revue. Per le strade anche i Painters co-munque fedeli a Neil Young e Albert Ray, colonna reggiana del rock blues come lo suonano dalle parti di Memphis. Non potevano mancare i Willi Betz Band, col loro repertorio che in-treccia le cover di Beatles, Who, Led Zeppelin, Rolling Stones, Elton John, Bruce Springsteen e David Bowie centrifugati nel suono elettrico e adrenalinico di Fabio Filippini e della sua adrenalinica combriccola di reggiani Doc. E ancora Franco Ancora, cantautore di scuola genovese e Davide Cavazzuti. (er)

IN PIAZZA Sopra, due protagonisti della notte bianca di Scandiano: Massimo Ghiacci (a sinistra) e Vinicio Capossela

al mirabello

“polveriera” in festa Sabato 29 e domenica 30 eventi, concerti e il mercatino dell’usato domestico

Sabato 29 e domenica 30 mag-gio ritorna la terza edizione

della manifestazione “Bentornata Polveriera”, ospitata dal quar-tiere Mirabello nell’area dell’ex-Polveriera. L’iniziativa, promossa dall’Associazione di via Melato e realizzata grazie al contributo della Regione Emilia Romagna e all’impegno dell’Assessorato alla Coesione e Sicurezza Sociale e dell’Associazione Nazionale Alpini - Sezione di Reggio Emilia, presenta un programma ricco di eventi culturali, musicali e gastronomici. Per tutta la giornata di domenica, dalle 9 alle 24, si svolgerà la sesta edizione di RiutilizzaRE - l’usato domestico in Polveriera - che vedrà snodarsi oltre 350 banca-relle di oggetti usati di ogni tipo, prodotti tipici dalle aziende del nostro territorio e stand di asso-ciazioni reggiane che operano nel campo del volontariato. Questo mercatino è diventato, edizione dopo edizione, grazie al crescente successo di pubblico, la più gran-de occasione nel nostro Comune

per trovare vestiti, oggettistica varia, ceramiche, libri, dischi, e quant’altro i privati che animano le bancarelle abbiano deciso me-ritevoli di essere venduti a pochi euro piuttosto che destinati a

un’immeritata “cestinatura”.Domenica 30 gli amanti della buona musica potranno ascoltare lo swinging rock e pop dei Swing Society, con Gigi Cavalli Cocchi e Gianfranco Fornaciari, ex musi-

cisti di Luciano Ligabue, mentre sabato sera offre l’occasione agli amanti di Fabrizio De Andrè e Giorgio Gaber di ricordare le sue grandi canzoni proposte dai Faberscik.Il tema dei quartieri sarà al centro degli eventi culturali della gior-nata di domenica, il dibattito sul tema “Il futuro del quartiere Mira-bello: urbanistica, socialità e sicu-rezza”, condotto dal giornalista di Reporter Gabriele Cantarelli, che affronterà il tema del programma di riqualificazione del quartiere Mirabello con gli assessori Franco Corradini, Ugo Ferrari e Mimmo Spadoni. E sabato alle ore 18 gli Alpini vedranno premiati i tanti volontari che hanno dato il loro prezioso contributo alla popo-lazione colpita dal terremoto in Abruzzo.Negli spazi interni all’area della Polveriera sarà inoltre in funzione la prelibata e cordiale cucina degli Alpini, che accoglieranno i citta-dini al loro ristorante aperto per la cena di entrambe le giornate e per il pranzo di domenica.

Vinicio caposella, reading e concertoSabato 22 maggio sarà difficile battere la concorrenza della finale di Champions League, ma Vinicio ci proverà. O meglio, che sia proprio per la concomi-tanza di tale appuntamento che Capossela torna nella sua Scandiano per un concerto gratuito che passi, se del caso, quasi inosservato? Non credia-mo: anche se nessuno è profeta in patria, Vinicio è amatissimo anche dalle nostre parti e il suo concerto di sabato in occasione della notte bianca scandianese sarà particolarmente impor-tante. Sì perché l’artista nato in Germania ma cresciuto ap-punto all’ombra del Corallo (a cui dedicò una canzone, “Sa-

Il nome che tutti aspettano

bato Al Corallo”, nel suo primo disco “All’una e trentacinque circa”) è riuscito a crearsi, in 20 anni di carriera, la solida fama del cantautore italiano più di spessore degli ultimi anni. Non a caso ultimamente mi è capitato di sentire Enrico De Angelis, affermato giornalista nonché responsabile artistico del Club Tenco, che gli dava questa patente associandolo, in un’ipotetica storia della musica d’autore italiano, a fuoriclasse come De André o De Gregori. Dal vivo poi Capossela è solito dare tutto se stesso, sia nei club (chi è che non l’ha visto al Fuori Orario?), sia all’aperto (l’esibi-zione ad Italia Wave 2007 fu

memorabile), e contaminare le sue canzoni strascicate da Tom Waits italiano con l’elet-tronica, il jazz, il folk e con ogni altro genere che il suo carattere istrionico gli permette di padroneggiare. L’ultimo al-bum “Da Solo” (2008) è stato leggermente controverso, con la critica che in parte lo ha definito il disco “della matu-rità” (Rockol) e in parte una “involuzione” (Ondarock), ma non importa più di tanto: ormai Vinicio Capossela ha talmente tanti classici in saccoccia che ci sarà l’ìmbarazzo della scelta. Dalle ore 23, in Piazza Fiume. Info: www.comune.scandiano.re.it. (pb)

Sabato 29 maggioore 18,00 - 24,00

Prodotti tipici delle aziende agricole locali

ore 18,00 Cerimonia di premiazione dei volontari della Protezione Civile Alpini di Reggio Emilia che hanno operato in Abruzzo

dalle ore 20,00 a tavola con gli Alpini

ore 20,30 Cries n'Smiles in concerto

ore 21,30 Faberscik in concerto

domenica 30 maggioore 9,00 - 23,00

RiutilizzaRE - L'usato domestico in PolverieraProdotti tipici delle aziende agricole locali

ore 11,30Inaugurazione della Pista ciclopedonale

nell'area ex-Polveriera

dalle ore 12,30 a tavola con gli Alpinicon menù della tradizione

ore 17,00 Premiazione del concorso floreale“Mettete dei fiori nei vostri balconi"

e del concorso di disegno della scuola elementareAldo Dall'Aglio “Il mio quartiere"

ore 18,00 Proiezione del documentario “9 km di SS9" del Teatro dei Quartieri presentata

da Alessandro Scillitani e Lorena Franzoni“Il futuro del quartiere Mirabello: Urbanistica, socialità e sicurezza"Dibattito condotto da Gabriele Cantarelli, giornalista di Reporter

Interverranno il Sindaco Graziano Delriogli Assessori Franco Corradini, Ugo Ferrari e Mimmo Spadoni

dalle ore 20,00 a tavola con gli Alpini

ore 21,00 SwInG SoCIEty swinging rock e pop

Programma

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venerdì 21 maggio 2010 - REPORTERPag. VI

29 maggio 1985. Nello sta-dio Heysel di Bruxelles si scrive una delle pagine più nere dello sport. Poco prima della finale di Coppa dei campioni tra Juventus e Liverpool si scatena l’infer-no. Circa un’ora prima della parti-ta, alcuni facinorosi del Liverpool cominciano a spingersi verso il settore Z, dove si trovavano gli italiani che si erano organizzati autonomamente- mentre quelli arrivati con i club erano stati collocati nella curva N opposta a quella riservata ai tifosi inglesi-. Dal blocco dei “reds” si staccano prima alcuni hooligans che co-minciano ad attaccare gli juven-tini, poi tutti in massa cercando il take an end (“prendi la curva”) e sfondando le inadeguate reti divisorie. La spinta diventa più forte, gli inglesi invadono il set-tore occupato dagli italiani, che spaventati tentano di abbando-nare di corsa le gradinate. Nella grande calca alcuni subiscono lo scontro con gli inglesi, alcuni si lanciano nel vuoto per evitare di rimanere intrappolati, altri tentano di scavalcare ed entrare nel settore adiacente, altri ri-mangono schiacciati contro le recinzioni. I rari poliziotti che arrivano non riescono a sedare i

erano stati buoni il più lontano possibile. Gli inglesi – continua Giaroli - poi hanno cominciato ad attaccare prima una trentina, poi tutti assieme e saranno stati un migliaio. I tifosi italiani sono stati spinti verso il basso, poi quel tonfo sordo. Il muro che è crol-lato, e la gente che veniva spinta verso il vuoto e precipitava. Ma la cosa più vergognosa è accaduta subito dopo il disastro, quando sulla gradinata non sono rimasti

conto di quanto era realmente accaduto, abbiamo capito che la carica dei “reds” aveva causato decine di feriti - racconta Alberto Camuncoli, allora diciottenne, in un’intervista al ritorno da Bru-xelles. “Noi per fortuna eravamo giusto dalla parte opposta – con-tinua la diciannovenne Cristina Serrao – non abbiamo visto tutto anche perché avevamo il sole negli occhi”. Sempre nelle stesse pagine del quotidiano locale si legge l’accusa di un altro tifoso reggiano in trasferta a Bruxelles, Romano Zampinetti: “Non è possibile organizzare una finale di una Coppa dei campioni in uno stadio vecchio, piccolo, e con solo una decina di poliziotti a controllare quei maledetti tep-pisti inglesi”. Altre testimonianze sottolineano come  gli inglesi fin dal primo pomeriggio girassero ubriachi per la città e agli ingressi dello stadio non avessero subi-to alcun controllo riuscendo a portare all’interno casse di birra.

THE SHow muST go on  I dirigenti dell’Uefa e le forze dell’ordine belga decidono che la partita doveva essere giocata ugualmente per evitare ulteriori

tumulti ma raccolgono solo i pri-mi feriti. Intanto gli attacchi dei guerriglieri inglesi continuano e la folla italiana si accalca in uno spazio angusto e all’improvviso per il troppo peso il parapetto cede: molte persone sono travol-te, schiacciate e calpestate nella corsa verso una via d’uscita. Il conto finale sarà di 39 morti e 600 feriti. Fra questi anche un reggiano: il giovane fotografo Claudio Zavaroni, l’ultima vittima italiana che fu identificata. 

LE TESTImonIAnZEFra le prime testimonianze reg-giane che compaiono sulla Gaz-zetta di Reggio del 31 maggio, c’è quella di Ianni Giaroli, già titolare del Condor, di rientro in aereo dalla partita all’Heysel, dove aveva trovato un posto a sinistra della ‘gradinata del-la morte’ che racconta: “Uno schifo, una vergogna, un vero e proprio assassinio di massa, cui purtroppo, io e altri abbiamo assistito impotenti… che sareb-be finita in tragedia l’ho capito quando i tifosi hanno sparato i primi bengala in mezzo ai bian-coneri, che erano stati sistemati proprio a fianco loro ma che se ne 

che i cadaveri degli italiani, con i tifosi inglesi che saltavano di gioia in mezzo ai corpi per fe-steggiare la loro orribile vittoria”. Dall’altra parte dello stadio i tifosi juventini del settore N e tutti gli altri sportivi accorsi allo stadio sentirono le voci dello speaker e dei capitani delle due squadre che invitavano alla calma e in pochi si resero conto di quello che stava realmente accadendo. “Solo poco prima delle 22 ci siamo resi

tensioni. I giocatori di entrambe le squadre, a conoscenza di quanto avvenuto, scendono in campo e la Juventus, grazie a un rigore se-gnato da Platinì, conquista l’unico titolo che le mancava. I giocatori bianconeri esultano, gioiscono, si abbracciano e compiono il giro del campo mentre tanti tifosi sono già morti e altri sono nelle infermerie degli ospedali. Uno spettacolo che scatena polemiche su alcuni gio-catori della Juventus, tra cui il suo leader Michel Platini, che viene molto criticato per essersi lasciato andare ad esultanze eccessive vista la gravità degli eventi. Ma la gioia dura poco: infatti lo stesso Platini il giorno dopo, quando tutti erano venuti a conoscenza della morte di 39 persone, dichiara al giornalista Rai Franco Costa che di fronte ad una tragedia di quel genere i festeggiamenti sportivi passavano in secondo piano. Dopo la partita però anche le piazze di Italia e le strade vengono invase da caroselli di tifosi Juventini che festeggiano la vittoria. Per molti di loro la tragedia può aspettare, per altri è già da dimenticare. A pochi giorni dalla strage i giornali cominciarono a dare sempre meno spazio alla vicenda anticipando l’oblio degli anni a venire.

25 anni fa alla stadio Heysel 39 persone furono uccise dal furore criminale dei "Reds"

una strage dimenticata Cronache dall’inferno

“Claudio Zavaroni è morto cer-cando di salvare gli altri”. Così titola l’Unità il primo giugno del 1985, dando voce alla te-stimonianza di un artigiano di Savignano sul Panaro Giorgio Grenzi, che racconta di averlo perso di vista mentre insieme cercavano fra pietre, proiet-tili di rallentare quegli ossessi che avanzavano con spranghe, bandiere e bottiglie spezzate. Claudio Zavaroni, dapprima risultò fra i dispersi, poi fu iden-tificato il suo corpo. Fu l’ultimo ad avere un’identità. Aveva 28 anni quando morì a Heysel, dove era arrivato con il pullman dei reggiani, “spettatore atipico della partita, sportivo ma mai tifoso, partito con il pullman dei reggiani per concedersi una vacanza, uno svago, un’altra curiosa osservazione del mondo, questa sì a lui molto distante”, come lo descrivono gli amici. Zavaroni era molto conosciuto a

Reggio Emilia. Aveva avviato da tre anni uno studio fotografico dedicato a foto di moda e il suo talento stava emergendo nel panorama delle riviste di settore; questa sua vocazione per la foto-grafia era maturata già in epoca giovanile portandolo a compiere importanti lavori di ricerca a ca-rattere antropologico sul mondo rurale e montano, che diedero corpo alla sua mostra più im-portante Ritratto d’Appennino,

una raccolta di volti, ambienti e situazioni della gente autentica della comunità montanara. La vita, le passioni politiche, gli amici e la professione di Claudio ore sono raccontate dalla bella mostra allestita alla Galleria Parmiggiani e dal catalogo che raccoglie anche le toccanti testi-monianze di chi l’ha amato e di chi l’ha conosciuto. “L’animo di Claudio da sempre partecipava per la causa della gente comune,

Claudio Zavaroni, “morì per aiutare gli altri” In ricordo

Una mostra, un libro e un’intitolazione per il fotografo reggianoper la sua emancipazione socia-le”, lo ricordano ancora gli amici. Il 22 maggio alle ore 9,30 presso l’Istituto Agrario Zanelli avverrà a cura della Provincia di Reggio Emilia l’intitolazione della pale-stra a Claudio Zavaroni durante una cerimonia commemorativa a cui sono stati chiamati a par-tecipare anche i professori e gli studenti dell’anno scolastico 1975-1976. In preparazione dell’evento verranno proiettati brevi audiovideo sulla vicenda dell’Heysel alle classi quarte dell’istituto, al fine di approfon-dire le tematiche della violenza e della cultura delle responsabilità.Il 29 maggio alle ore 10,30, al monumento alle vittime davanti al Mirabello ci sarà una cerimo-nia commemorativa per tutte le 39 vittime di quel tragico giorno con le autorità, gli Amici di Claudio Zavaroni e il comitato “Per non dimenticare Heysel”.

memoria

UN TAPPETO DI CORPI Alcune strazianti immagini che documentano la strage

del 29 maggio1985 all'Heysel

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Pag. VIIvenerdì 21 maggio 2010 - REPORTER

libri l’angolo del lettore i libri più venduti

a cura della libreria all'Arco

di Reggio Emilia

narrativa stranieraPosiz. Autore Titolo prezzo editore1 Glenn Cooper Il libro delle anime 19,60 Nord2 Carlos Ruiz Zafon Il palazzo della mezzanotte 19,00 Mondadori3 Anna Holt La dea cieca 18,50 Einaudi4 Herta Muller L’altalena del respiro 18,00 Feltrinelli5 Irene Nemirovsky Due 18,50 Adelphi6 Catherine Dunne La donna alla fi nestra 16,50 Guanda7 José Saramago Caino 15,00 Feltrinelli8 Ferdinand Von Schirach Un colpo di vento 18,00 Longanesi9 Fred Vargas Prima di morire addio 16,50 Einaudi10 Muriel Barbery L’eleganza del riccio 18,00 E/O

narrativa italiana

settimana dal 10 al 16

maggio 2010

il libro più vendutoPosiz. Autore Titolo prezzo editore1 Glenn Cooper Il libro delle anime 19,60 Nord2 Eugenio Scalfari Per l’alto mare aperto 19,50 Einaudi3 Massimo Gramellini L’ultima riga delle favole 16,60 Longanesi4 Gianrico Carofi glio Non esiste saggezza 14,00 Rizzoli5 Carlos Ruiz Zafon Il palazzo della mezzanotte 19,00 Mondadori6 Anna Holt La dea cieca 18,50 Einaudi7 Massimo Cacciari Piero Coda Io sono il Signore Dio tuo 12,00 Il Mulino9 Enzo Bianchi Le vie della felicità. Gesù e le beatitudini 16,50 Rizzoli9 Fabio Geda Enaiatollah Akbari Nel mare ci sono i coccodrilli 16,00 Baldini Castoldi Dalai10 Benedetta Parodi Cotto e mangiato 17,00 Vallardi

IL LIBRAIO CONSIGLIA

Una surreale alba dopo l’apocalisse

Posiz. Autore Titolo prezzo editore1 Camilleri Andrea Il nipote del negus 13,00 Sellerio2 Gianrico Carofi glio Non esiste saggezza 14,00 Rizzoli3 Fabio Geda Enaiatollah Akbari Nel mare ci sono i coccodrilli 16,00 Baldini Castoldi Dalai4 Andrea Camilleri Il nipote del negus 13,00 Sellerio5 Giuseppe Pederiali Camilla e il rubacuori 17,60 Garzanti6 Paolo Sorrentino Hanno tutti ragione 18,00 Feltrinelli7 Pier Francesco Grasselli Vivere da morire 17,00 Mursia8 Gianrico Carofi glio Le perfezioni provvisorie 14,00 Sellerio9 Leonardo Sciascia Fuoco nel mare 18,00 Adelphi10 Carolina De Robertis La bambina nata due volte 18,60 Garzanti

DI CARLO VANNI

Non c’è bisogno di esse-re antistatunitensi per

rendersi conto che se c’è una costante nella loro storia, dagli albori ad oggi, è quella dell’incontro goffo, estranian-te, assolutamente distruttivo con le culture “altre”: dai Padri Pellegrini in avanti, quello che i nostri cugini a stelle e strisce concepiscono come momento di confronto con popoli diversi da loro sembra consistere in uno spettacolare, irresistibile mix di spaventose gaffe politiche e comunicative, totale mancanza di (volontà di?) comprensione dell’altro, volontà di sovrapporre il pro-prio stile di vita agli altri e, non

ultima, una bella e chiarissima volontà di rapina - attuata, ovviamente, come risultante di tutte le caratteristiche di cui sopra, ovvero improntata ad una goffaggine tale da uc-cidere la pecora prima ancora di cominciarne lo sfruttamento intensivo.Si tratta di una lettura magari un po’ superfi ciale, ma certo abbastanza giustifi cabile, che si presta a fornire lo spunto per molte rifl essioni; le stesse, im-maginiamo, che hanno fornito la benzina grazie alla quale lo scrittore Matthew Sharpe ci ha potuto regalare questa tagliente rilettura dell’incon-tro tra i colonizzatori bianchi e Pocahontas (nientemeno!) sfociata nel romanzo “Ja-

mestown” (BD Edizioni, 387 pagine, Euro 18,50). Un futuro scaturito da un’apo-calisse, sociale e tecnologica, di ignota ragione, nel quale i nuovi esploratori vagano, ac-cozzaglia male assortita dalla morale tutt’altro che dubbia (e del tutto negativa, ovvia-mente) in cerca di cibo, terra, carburanti (ma che strano) e disposti ad offrire in cambio, dall’alto della loro superiore bontà, il sapore della propria superiore cultura e un bel mucchietto di perline colorate e specchietti.A reggere la trama di questa critica neppure tanto diluita, la storia di questo diffi cile in-contro – incomprensioni tra il grottesco e il drammatico, un

amore contrastato e buffis-simo almeno quanto tenero e impossibile; il tutto reso con una folle, confusionaria, coinvolgente descrizione co-rale attraverso i molti punti di vista, assolutamente non riconducibili l’uno all’altro, dei diversi protagonisti, e con un linguaggio assolutamente originale ed imprevedibile.E a questo punto, al propo-sito, è necessario anche fare i complimenti al traduttore, che per rendere questo continuo fuoco d’artificio linguistico e concettuale ha dovuto fare sicuramente i salti mortali: il nostro Ivano Bariani, che ha trovato un altro modo per mettere a frutto la sua penna originalissima e briosa.

Una storia di amore e di violenza in “Jamestown” di Matthew Sharpe – BD edizioni

DI AURELIA FRESTA

La seduta di studio della De-putazione reggiana di Storia

Patria svoltasi il 15 maggio ha visto succedersi al tavolo dei relatori tre illustri studiosi del panorama storico locale.Dopo le comunicazioni del Presidente Gino Badini e la consegna dei diplomi di soci corrispondenti al prof. Alberto Cadoppi e a don Paolo Gherri, proprio quest’ultimo ha preso la parola per illustrare al numeroso e attento pubblico presente in sala la sua ricerca sui confi ni bizantini dell’Emilia occidentale attraverso il “santorale par-rocchiale appenninico”, vale a dire l’intitolazione degli edifi ci religiosi.L’indagine condotta sull’attuale dedicazione delle parrocchie italiane dimostra un’anomala collocazione e concentrazione di specifiche dedicazioni in

Emilia, delineando una stretta fascia di confine che attra-versa le prime colline. Al di là dell’esatta fi ssazione dell’ori-gine etnica delle singole chiese, risalta una “fascia” confi nale che permette di ipotizzare la tenuta dell’area bizantina ap-penninica fi no almeno al 665, probabilmente fino al regno longobardo di Liutprando (720 ca.) e ciò contro l’ipotesi che le spedizioni di Rotari (635 ca.) abbiano cancellato il dominio bizantino dall’Emilia e dalla Lunigiana comprimendolo tra lo Scoltenna-Panaro ed il Reno, ad ovest di Bologna.Il prof. Alberto Cadoppi si è soffermato sul suo libro di recentissima pubblicazione “Gabriele Bombasi letterato reggiano (1531-1602). Una vita fra l’Ariosto, il Correggio, i Far-nese e i Carracci”, che inaugura la nuova collana “Fonti e Studi” diretta da Gino Badini per la De-putazione reggiana. Il volume

Santi, letterati e templari nel passato reggiano

Una seduta di studio della Deputazione reggiana di Storia patria offre nuove importanti notizie sul Bombasi, in buona parte derivate da inediti documenti d’archivio. Nella sua comunica-zione, Cadoppi ha parlato degli anni reggiani del Bombasi, della tragedia “Alidoro” rappresenta-ta a Reggio nel 1568 davanti ai più potenti signori dell’epoca, degli anni passati a Parma al servizio dei Farnese, e infine dell’ultima parte della vita del gentiluomo reggiano trascorsa a Roma come famigliare del car-dinale Odoardo Farnese. Viene anche attribuito al Bombasi il merito di aver determinato la chiamata a Roma dei fratelli Annibale e Agostino Carracci da parte del cardinale. Cadoppi ha fornito inoltre testimonianze sui rapporti tra il Bombasi e i Carracci, anche relativamente alle committenze reggiane del famoso pittore bolognese.La seduta della Deputazione si è conclusa con l’intervento di Mauro Giorgio Ferretti sui

Templari reggiani e il culto della Santa Sindone. Dopo il 1119 i Templari si espansero in tutta Europa e in ogni città possedevano almeno due “mansio” e una chiesa: a Reggio sono ancora visibili la chiesa di Santo Stefano, la chiesa di S. Maria di Mucciatella, la fascia pedemontana de “Le Tempie”, l’antico ospizio dei pellegrini sul guado del fi ume Secchia a Rubiera, diverse torri sull’appennino reggiano, la misteriosa località di “Bur-go Monstratorum”. Nel 1312 l’Ordine, che salvò dal sacco di Costantinopoli del 1204 la Santa Sindone, venne sospeso con l’accusa di eresia e molti cavalieri furono messi al rogo. Oggi, l’Associazione dei Cava-lieri Templari Cattolici d’Italia ne vuole perpetuare la memoria. Ogni relazione è stata accompa-gnata da un vivace e partecipato dibattito.

Il manifesto teoricodella fotografi a modernaAlla Biblioteca delle Arti

sabato 22 maggio alle ore 17 sarà presentato il libro “Pittura, fotografia, fi lm” di Laszlo Moholy-Nagy (Einaudi, 2010) alla presenza di Antonio Somaini, curatore della nuova edizione critica. “Pittura Fotografia Film" (1925) di Làszló Moholy-Nagy è insieme il manife-sto teorico della fotografi a moderna, una riflessione sull'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tec-nica scritta dieci anni prima del saggio di Benjamin, e un testo di teoria dei media e della cultura visuale che continua a stupirci per la sua attualità. Da un lato va considerato come uno dei documenti decisivi di quella straordinaria stagione di ri-fl essione sul ruolo culturale della fotografi a e del cinema che furono gli anni Venti e

Presentazioni

Trenta, in stretta relazione con gli scritti di registi e teorici come Vertov, Epstein, Benjamin e Kracauer, le spe-rimentazioni fotografi che di Man Ray e Rodcenko, i fo-tomontaggi dei costruttivisti russi e dei dadaisti berlinesi, il cinema astratto di Ruttmann, Eggeling e Richter. Dall'altro può essere letto come un te-sto che introduce per la prima volta alcuni dei temi ancora oggi al centro della teoria dei media e degli studi sulla cultura visuale: la capacità dei media di riorganizzare l'esperienza sensibile degli individui, il ruolo dell'arte nella sperimentazione di un uso umanistico-estetico della tecnologia, gli effetti epistemologici e sociali di quel primato del visivo che proprio allora cominciava a manifestarsi in piena evi-denza.

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Rumicom7ª edizione fi era del fumetto

Centro Sociale CarrozzoneVia Gallinari, 1 - Reggio Emilia

Mostra mercato del Fumetto

Fiere di Reggio EmiliaVia Filangieri, 15 - Reggio Emilia - 0522 503511info@fi erereggioemilia.it - www.fi erereggioemilia.it

Festa di chiusura dedicata a Libera

Fuori OrarioVia Don Minzoni, 96/B - 0522 671970www.arcifuori.it

Fiera dell'elettronica e del Radioamatore

Fiere di Reggio EmiliaVia Filangieri, 15 - Reggio Emilia - 0522 503511info@fi erereggioemilia.it - www.fi erereggioemilia.it

Festa in Festa

Area ZanichelliTangenziale Bruno Losi - Carpi - Modena

"Wow! La Notte delle Meraviglie"Concerti, spettacoli itineranti, negozi e bar aperti; musica rock, jazz, folk, blues ed esibizione del cantautore Vinicio Capossela

Centro storicoScandiano

Non Solo ModaCena in piazza, stands gastronomici e sfi lata di moda

Centro storicoNovellara

Bismantova in FestaStand commerciali, musica, intrattenimenti

Via Bismantova Reggio Emilia - 0522 456316

Kaimano in Tour

ZanzibarVia Al Ponte, 3 - Viadana - Mantova392 2958121 - [email protected]

XVII NaturambienteTutela ambientale, prodotti naturali, concorso di pittura per bambini, mostre, artigianato artistico, animazioni, gastronomia

Piazza MazziniGuastalla

NaturalmenteFiera mercato del prodotto biologico e della vita sana all'aria aperta, esposizione e vendita di prodotti, arredamento, giardino

Centro storicoCasalgrande

La Notte del SalameX edizione della "Gara tra Norcini" per il titolo di "Salame dell'Anno", degustazioni di salame e prodotti gastronomici derivati dal maiale

Campagnola Emilia

Fiera di MaggioStand con prodotti gastronomici, intrattenimenti musicali

Centro storicoToano - 0522 805110

141° Fiera di MaggioSpettacoli, animazione, luna park, mostre d'arte, concerti, fuochi pirotecnici

San Martino in Rio0522 636709

T Jam

Bravo CafèVia Mascarella, 1 - Bologna - 051 266112 - 333 [email protected] - www.bravocaffe.it

ToydollsPunk

Estragonalle 19:30 - Via Stalingrado, 83 - Bologna - 051 [email protected] - www.estragon.it

Aprés la Classe e El V & The Gardenhouse

Fuori OrarioVia Don Minzoni, 96/B - Taneto di Gattatico0522 671970 - www.arcifuori.it

Umberto Porcaro & Max Lugli

La Casa di Nonna PiaVia Venturi, 94 - Bibbiano - 0522 883106

Negramaro Tribute Band

AlcatrazVia Valtellina, 25 - Milano - 02 69016352www.alcatrazmilano.com

Django’s Clan Live

Casbah ArciVia Roma, 20 - Pegognaga - Mantova - 0376 [email protected] - www.casbahclub.net

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Agenda ■ cabaret■ concerti■ danza■ feste■ festival■ fi ere■ incontri

■ lirica■ live■ mercatini■ mostre■ musical■ operetta■ prosa

■ pub&disco■ sagre■ satira■ spettacoli■ sport■ teatro ragazzi■ tempo libero

PER SEGNALARE CONCERTI E SPETTACOLI: [email protected]

A cura di Alessandro Gandino (K-Rock)selezioni

CONSIGLIATO: a chi vuole andare oltre Renga

MIKE PATTON - “Mondo Cane” (Ipecac)

Una bella operazione con la nostalgia ridotta ai minimi termini. Il lea-

der dei Faith No More da sempre ama la musica italiana e in questa

inconsueta raccolta attraversa il periodo d’oro tra classici (Il Cielo in una

Stanza, Senza Fine), swing tricolore Che Notte!, 20 Km al giorno) audaci

riscoperte ( L’Urlo Negro, Ti offro da bere, L’Uomo che non sapeva amare)

e una puntata napoletana (Scalinatella). Il risultato è altissimo con arran-

giamenti di livello ma soprattutto una voce veramente da numero uno.

E l’unica nostalgia che prende è quella sul livello delle canzoni. Come

abbiamo fatto a passare da Tenco e Morricone ad Antonacci e Ferro?

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i CD consigliati (o sconsigliati...) a chi ama la musica

Per produrre l’ultimo parto della fantasia di Eugene Hutz e dei suoi Gogol Bor-

dello arriva sua maestà Rick Rubin, l’artefi ce della seconda vita di Johnny

Cash. Nulla di nuovo sotto il sole ma la solita contagiosa miscela di ska, punk,

reggae, klezmer, folk balcanico in un crescendo clamoroso. Il limite però resta

sempre lo stesso. Chi gli ha visti dal vivo sa che i Gogol Bordello sono una mac-

china da guerra ed un autentico spettacolo pirotecnico. Tanta energia messa

su cd va perduta e sono pochi i brani che splendono di luce propria, vedi “Bre-

ak the spell”, “Pala tute” e “Rebellious love”. Nulla di male, però come già ai

tempi dei Pogues, Mano Negra e Negresses Vertes, questa resta musica da live.

CONSIGLIATO: a chi ha un salotto ampio

GOGOL BORDELLO - “Trans - Continental Hustle” (Columbia)

Leo Torricelli TrioTeatro dei TamburiSan Bernardino di [email protected]/teatrodeitamburidibeta

Modena City Ramblers

Green Beer FestModena

Zeus!

I Vizi del PellicanoVia Ronchi Fosdondo, 11 - Fosdondo di Correggiowww.ivizidelpellicano.org

James Taylor Quartet

Vibraalle 23 - Via 4 Novembre, 40/A - Modenawww.vibra.tv

Elisa

PalabamVia Melchiorre Gioia - Mantova - 0376 [email protected] - www.palabam.it

Borghi Band

Matterello - Pizza MusicaVia Emilia Ovest, 4/B - Rubiera0522 628577 - [email protected] - www.matterello.it

Massimo Chiarella Trio

Bravo CafèVia Mascarella, 1 - Bologna - 051 266112 - 333 [email protected] - www.bravocaffe.it

Aprés la Classe

Estragonalle 22:30 - Via Stalingrado, 83 - Bologna- 051 [email protected] - www.estragon.it

Cisco e le mondine di Novi e Trenincorsa

Fuori OrarioVia Don Minzoni, 96/B - Taneto di Gattatico0522 671970 - www.arcifuori.it

Signorine Taytuc

Casbah ArciVia Roma, 20 - Pegognaga - Mantova - 0376 [email protected] - www.casbahclub.net

I Figli dei Fiori di PescoTributo a Lucio Battisti

Kalinka ClubVia Tassoni, 6 - Carpi - Modena [email protected] - www.kalinkaclub.it

Calabrese

Circolo OniricaPiazzale Lunardi, 25/A - Parmawww.myspace.com/circolonirica

Senza criterio soul Band

Ristorante BucaneveVia Lolli, 45 - Vezzano sul Crostolo - 0522 858432

Mr. Pig

AlcatrazVia Valtellina, 25 - Milano - 02 69016352www.alcatrazmilano.com

Pino Scotto

ExodusStrada Statale 63 - Gualtieri

Controllo TotaleTeatro dei TamburiSan Bernardino di [email protected]/teatrodeitamburidibeta

Vinicio Capossela

Notte BiancaScandiano

Dufresne

I Vizi del PellicanoVia Ronchi Fosdondo, 11 - Fosdondo di Correggiowww.ivizidelpellicano.org

The Cybermen

La Salumeria del Rockalle 18:30 - Via per Rubiera, 36/A - Arceto di Scandianowww.myspace.com/lasalumeriadelrock

Michael Bublè

Mediolanum Forum Via G. di Vittorio, 6 - Assago - Milano199128800 - www.forumnet.it

Max Lugli & Yhe HelltonesTeatro dei TamburiSan Bernardino di [email protected]/teatrodeitamburidibeta

Fabio Mora & Fabio Bronski Ferraboschi

La Daciaalle 18 - Viale Po - Gualtieri - 340 [email protected] - www.myspace.com/arciladacia

Michael Bublè

Arena di Veronawww.arena.it

Marco Mengoni

Vox ClubVia Vittorio Veneto, 13 - Nonantola - Modena059 564979 - [email protected] - www.voxclub.it

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Ò SI SDRAI PER FAVOREÓGioved“ 27 maggio

Non solo sui banchi del Parlamento o negli studi televisivi: da sempre Vladimir Luxuria calca le scene portando sul palcoscenico il divertimento e l’impegno, la militanza

politica e l’affermazione transgender. Vladimir Luxuria, chiuderà la VI edizione di Riso Rosa Festival giovedì 27 maggio alle ore 21 a Cavriago nel Multisala Novecento, con quello che si può defi nire il suo cavallo di battaglia, “Si sdrai per favore”, l’esilarante spettacolo che affronta i problemi della sessualità in chiave comica e... “scientifi ca”. In questo spettacolo, scritto con Roberto Piana (che ne è anche il regista), l’attore si trasforma in una fantomat-ica professoressa alle prese con un curioso esperimento: una psicoterapia di gruppo che, in compagnia della fi da assistente Fluxia, coinvolgerà gli spettatori-pazienti. Uno spettacolo ammiccante ma mai volgare, una prova d’artista a tutto tondo che dà  alla Luxuria nazionale la possibilità  di dimostrare con intelligenza e talento cosa c’è al di là  del personaggio. Il divertimento è assicurato, così come è assicurata la possibilità di rimettere in gioco molti dei nostri pregiudizi. La VI edizione di Riso Rosa Festival, a cura di Daniela Rossi, è promossa dal Comune di Cavriago e da Multisala Novecento. Lo spettacolo avrà inizio alle ore 21.00. Posti numerati. Per informazioni, biglietti: tutte le sere dalle ore 20.30 alle 22.30  e nei festivi dalle ore 15.30 alle 22.30. Tel 0522 372015, fax 0522 374082, www.multisala900.it e direttamente alla cassa di Multisala Novecento.

CAVRIAGO - MULT ISALA NOVECENTO

R I S O R O S A F E S T I VA L

Fiorella Mannoia

Teatro FilarmonicoVerona

Gentleman & Soja

AlcatrazVia Valtellina, 25 - Milano - 02 69016352www.alcatrazmilano.com

Gogol Bordello, Matt & Kim, El Mariachi Bronx

Alcatrazalle 19 - Via Valtellina, 25 - Milano02 69016352 - www.alcatrazmilano.com

Pavement

EstragonVia Stalingrado, 83 - Bologna - 051 [email protected] - www.estragon.it

Gotan Project

AlcatrazVia Valtellina, 25 - Milano - 02 69016352www.alcatrazmilano.com

Ned Collettelive

La Salumeria del RockVia per Rubiera, 36/A - Arceto di Scandianowww.myspace.com/lasalumeriadelrock

Steve Biondi & Michele Bianchi

La Casa di Nonna PiaVia Venturi, 94 - Bibbiano - 0522 883106

Giovanna DazziTabacchi Bluesalle 22 - Via Collegio, 18/A - Fontana di Rubiera0522 626871 - [email protected]

Discoinferno

AlcatrazVia Valtellina, 25 - Milano - 02 69016352www.alcatrazmilano.com

Irene Grandi

Auditorium ManzoniVia De' Monari, 1 - Bologna - 051 261303 - 051 [email protected] - www.auditoriumanzoni.it

Lowlands Tabacchi Bluesalle 22 - Via Collegio, 18/A - Fontana di Rubiera0522 626871 - [email protected] www.tabacchi-blues.com

Gogol Bordello, Matt & Kim, El Mariachi Bronx

Estragonalle 22 - Via Stalingrado, 83 - Bologna - 051 [email protected] - www.estragon.it

Ma Noi No

Campo sportivoCiano d'Enza - 348 4715402

Hot Chip

Estragonalle 22 - Via Stalingrado, 83 - Bologna - 051 [email protected] - www.estragon.it

Johnny La Rosa & Alle Bartoli Teatro dei TamburiSan Bernardino di Novellara [email protected]/teatrodeitamburidibeta

Io Drama

AlcatrazVia Valtellina, 25 - Milano02 69016352 - www.alcatrazmilano.com

Ma Noi No

Festa del PDCalerno di Sant'Ilario d'Enza - 348 4715402

Samantha Fox

Baluardo della CittadellaModena

Kasey LansdaleTeatro dei TamburiSan Bernardino di [email protected]/teatrodeitamburidibeta

Fabio Bagni e The Band

Ristorante BucaneveVia Lolli, 45 - Vezzano sul Crostolo - 0522 858432

The Gossip

EstragonVia Stalingrado, 83 - Bologna - 051 [email protected] - www.estragon.it

Fiffi & Rosa La Daciaalle 18 - Viale Po - Gualtieri - 340 [email protected]/arciladacia

La Skarnemurta Teatro dei TamburiSan Bernardino di Novellara [email protected]/teatrodeitamburidibeta

Bud Spencer Blues Explosion & Ah, Wildness

Circolo OniricaPiazzale Lunardi, 25/A - Parmawww.myspace.com/circolonirica

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FESTA DI FINE STAGIONEVenerd“ 21 e sabato 22 maggio

Venerdì 21 e sabato 22 il Fuori Orario chiude la stagione 2009-2010 con due giorni di festa di chiusura dedicata a Libera, in collaborazione con Il Fatto Quotidiano, l’Istituto Cervi e il Comitato 25 Aprile, e

apertura anticipata alle ore 18. La serata di venerdì 21 inizia alle 20 con un buffet gratuito in cortile, per proseguire alle 21 con la presentazione del libro «Don Vito» di Francesco La Licata e Massimo Ciancimi-no. Ospiti dell’incontro i giornalisti Marco Travaglio, Sandro Ruotolo, Peter Gomez e Marco Lillo, insieme allo stesso Massimo Ciancimino, fi glio di Vito e testimone di giustizia con un ruolo chiave nelle indagini avviate dalle Procure di Palermo e Caltanissetta sulla stagione stragista condotta da Cosa Nostra nel 1992 e 1993. Nella veste di moderatrice... una sorpresa. Alle 21.30 è la musica a prendere il sopravvento, prima con il concerto di El V & The Gardenhouse, band di combat reggae che propone in anteprima nazionale il nuovo disco «Desde la calle», e quindi alle 22.30 con gli attesissimi Après La Classe, che suonano i brani del loro album in uscita il 20 aprile, «Mammalitaliani», senza dimenticare i loro vecchi hit. Sabato 22 la festa di chiusura parte da due concerti in contemporanea alle 21.30: nell’area binari i Tamburi del Crostolo, un gruppo di ruspanti percussionisti di Gualtieri, e nella sala treni i Trenincorsa, band lombarda del che si muove tra rock, country, irish folk e ska-reggae che ha appena pubblicato il quarto album, «Verso casa», al quale hanno collaborato Davide Van De Sfroos, Erriquez della Bandabardò e Tonino Carotone. Alle 22.30 le emozioni crescono con lo show di Cisco & Mondine di Novi, cioè l’ex cantante dei Modena City Ramblers accanto allo storico coro femminile. Il titolo di questo loro spettacolo comune è «Fatica da coltivare» e prevede la presenza, oltre che della band di Cisco, dell’ex Csi Francesco Magnelli. Con loro la memoria è sempre attuale e anche affascinante. Per aggiornamenti e informazioni: www.arcifuori.it - 0522-671970.

GATTAT ICO - FUORI ORAR IO

S P E T TAC O L I

The Last Blast NightMattatoioVia Rodolfo Pio, 4 - Carpi - Modena059 219449 - [email protected]/mattatoyocultureclub

Max Gavioli dj set

RockvilleVia Radici Sud, 114 - Castellarano

Something for your MindMattatoioalle 23 - Via Rodolfo Pio, 4 - Carpi - Modena059 219449 - [email protected]/mattatoyocultureclub

Quia Soundsystem

Circolo OniricaPiazzale Lunardi, 25/A - Parmawww.myspace.com/circolonirica

Funkaraggadelica Teatro dei TamburiSan Bernardino di Novellara [email protected]/teatrodeitamburidibeta

Anais DjsetMattatoioVia Rodolfo Pio, 4 - Carpi - Modena - 059 [email protected]/mattatoyocultureclub

Lupo Alberto dj set

RockvilleVia Radici Sud, 114 - Castellarano

Ilona Staller (Cicciolina)Anni '80 Megaparty

Estragonalle 23 - Via Stalingrado, 83 - Bologna - 051 [email protected] - www.estragon.it

La Festa della Birra più piccola d'Italia

Teatro dei TamburiSan Bernardino di [email protected]/teatrodeitamburidibeta

Toga PartyFesta di Chiusura

Circolo OniricaPiazzale Lunardi, 25/A - Parmawww.myspace.com/circolonirica

Dolce e AmaroDj Graziano Della NebbiaLa DaciaViale Po - Gualtieri - 340 [email protected]/arciladacia

Matterello Dolce VitaApertura distesa estiva

Matterello - Pizza MusicaVia Emilia Ovest, 4/B - Rubiera0522 628577 - [email protected] - www.matterello.it

Aladdin - Il Gran Musical

Mediolanum ForumVia G. di Vittorio, 6 - Assago - Milano199128800 - www.forumnet.it

La Bella e la Bestia

Teatro Nazionalealle 20:30 - Piazza Piemonte, 12 - Milano

Rocca e NaturaMercato dei prodotti naturali con sezioni dedicate ad hobbisti, maestri dell'ingegno,artisti del raku e del vetro soffi ato Fontanellato - ParmaPiazza della Rocca Sanvitaleattorno al Castello e nelle vie porticate

Fiera antiquaria250 espositori

ModenaParco Novi Sad - 059 20311

Mercatino dell'antiquariato100 espositori

Pieve di Cento - BolognaCentro storico - 051 6669592

Cose anticheMercatino di antiquariato e collezionismo con 35 espositori

Imola - BolognaGalleria del centro - 0542 602402

Mercatino di cose d'altri tempi 10 espositori

Traversetolo - Parma0521 344511

Mercatino delle pulci

Montefi orino - ModenaCentro storico e Rocca Medievale - 0536 965139

Borsa scambio

BrescelloPortici di Piazza Municipio - 0522 482523

Mostra mercato

Caorso - PiacenzaVia Roma, via Marconi e via di Saliceto - 0523 821256

I Fichi d’India

Hard Rock BeerParco dei Salici - Reggiolo328 6928282 - [email protected]

Che bella Milano

Zelig Viale Monza, 140 - Milano

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EstragonVia Stalingrado, 83 - Bologna - 051 [email protected] - www.estragon.it

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Mercatino del Vintage

BolognaPiazza Verdi

Il vecchio e l'antico

S. Giovanni in Marignano - RiminiCentro storico - 0541 827254

Celo' Celo' Mamanca

BolognaPiazza VIII Agosto - 051 563236

Antiquariato, artigianato e collezionismo

Ogni mercoledì sera

Cervia - RavennaCentro storico - 0544 979310

Mercatino di antiquariato

CastellaranoPiazza XX Luglio - 0536 850114

Antiquariato, oggettistica e curiosità

ParmaVia Massimo d'AzeglioPorticato dell'ospedale vecchio - 0521 2181

Mercatino di oggi e di ieri

Minerbio - BolognaPortici del Borgo e in via Garibaldi - 348 4068291

Castro Antiquarium90 espositori

Castel S. Pietro Terme - BolognaCentro storico - 051 6954135

Mercatino dell'antiquariato

Fiorenzuola d'Arda - PiacenzaCentro storico - 0523 989232

Mercatino del passato

Rio Saliceto Piazza Carducci - 0522 647811

Mercatino di antiquariato

Montecchio EmiliaCentro storico - 0522 864639

Corsa in notturna

Ponti di CalatravaReggio Emilia

XXXIV Quattro PorteGara podistica con intrattenimento musicale a cura di Radio Bruno, esibizioni sportive a cura di Uisp e Csi, animazioni con artisti di strada, mangiafuoco, giocolieri, trampolieri

Reggio Emilia

Il circo di mastrillo teatro canzoneArriva in teatro il nuovo spettacolo dei professionisti di Amici

La Casa di Nonna PiaVia Venturi, 94 - Bibbiano0522 883106

Let's DanceArriva in teatro il nuovo spettacolo dei professionisti di Amici

Teatro Europa AuditoriumPalazzo dei Congressi - Piazza della Costituzione, 4 - Bologna051 372540 - www.teatroeuropa.it

Da Carracci a De Chirico. Capolavori della collezione Croff di Ivrea

Fondazione AccorsiVia Po, 55 - Torino - 011 8129116www.fondazioneaccorsi.it

Muri che parlano oltre la dialettica del confi ne

Museo Cervi Via F.lli Cervi, 9 - Praticello di Gattatico - 0522 678356

Schiele e il suo tempo

Palazzo Reale Piazza del Duomo,12 - Milano - 02 875672 www.comune.milano.it/palazzoreale

La fotografi a in Italia. 1945-1975 Capolavori dalla collezione Morello

Spazio Forma - Centro Internazionale di fotografi aPiazza Tito Lucrezio Caro,1 - Milano - 02 [email protected] - www.formafoto.it

Fabrizio De AndrèA cura di Vittorio Bo, Guido Harari, Vincenzo Mollica e Pepi Morgia

Museo dell'Ara PacisLungotevere in Augusta - Roma 06 82059127 - [email protected]

San Benedetto Acoustic Guitar Festival

San Benedetto Po - Mantova

Riso Rosa Festival

Cinema Teatro Novecentoalle 21 - Via del Cristo, 5 - Cavriago - 0522 372015 [email protected] - www.multisala900.it

Mercatino dell'antiquariato100 espositori

Castelnovo di SottoCentro storico - 0522 688128

Da Braque a Kandinsky a Chagall Aimè Maeght e i suoi artisti

Palazzo dei Diamanti Corso Ercole I D'Este, 21 - Ferrara - 0532 209988 [email protected] - www.palazzodiamanti.it

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MARATONA DELLE QUATTRO PORTESabato 22 maggio

Ritorna sabato 22 maggio, nel centro cittadino di Reggio Emilia, l’iniziativa podis-tica “La quattro porte”, organizzata dalla Fondazione per lo Sport del Comune di

Reggio Emilia, in collaborazione con Comune e Provincia, Coni, Fidal, Uisp e Csi. Come le precedenti edizioni, anche questa 34esima Quattro porte è sostenuta da Conad. Bambini, adulti, agonisti e amatori, atleti e camminatori, tutti insieme potranno con-tribuire a colorare la città con uno splendido evento sportivo, che inizierà alle ore 20 con la gara “non competitiva a passo libero” aperta a tutti (bambini, adulti, famiglie e… animali e passeggini al seguito) su 2 percorsi (2500 e 6500 metri). Seguirà la Quattro Porte competitiva giovanile e, alle 21, la Quattro Porte competitiva assoluti. Come sempre, farà da cornice alle gare un ricco cartellone di iniziative di intratteni-mento, che si svolgeranno in piazza Martiri 7 Luglio. Già a partire dalle ore 18 di sabato, si potrà infatti assistere a esibizioni sportive e ricreative a cura di Uisp e Csi. Inoltre, gli sportivi reggiani potranno seguire in diretta su maxischermo la fi nale di Champions league che, contrariamente alla tradizione, quest’anno sarà disputata di sabato. La serata sarà animata dalla presenza di Radio Bruno che, dalle 18, curerà un intrattenimento musicale, e non mancherà il rinfresco a base d’erbazzone e torte salate, offerto dalla ditta Nonna Lea. Per maggiori dettagli, è possibile consultare il sito: http://www.laquattroporte.it

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Antonella Cinelli - Psichè Uomini, donne e bambini raccontati dal pennello dell'artista

Grafi que Art GalleryVia Ferrarese, 57 - Bolognagrafi que@grafi que.it - www.grafi que.it

Isole mai trovate/ Undiscovered Islands

Collettiva d'arte contemporanea con 30 artistiPalazzo Ducale di GenovaPiazza Matteotti, 9 - Genova - 010 5574000www.palazzoducale.genova.it

Pagine da un bestiario fantastico. Disegno italiano nel XX e XXI secolo

Galleria Civica d'Arte Moderna Palazzo S. Margherita Corso Canalgrande, 103 - Modena - 059 2032911

Percorsi d'arte attraverso il Novecento

Collettiva d'arte contemporaneaGalleria d'Arte Maggiore Via D'Azeglio, 15 - Bologna - 051 [email protected] - www.maggioregam.com

Daniel SpoerriPersonale dell'artista a cura di Thomas Levy, Barbara Raderscheidt e Sandra Solimano

Museo d'arte contemporanea Villa CroceVia Jacopo Ruffi ni, 3 - Genova - 010 580069 [email protected] - www.museovillacroce.it

Fellini. Dall'Italia alla luna Dedicato alla quarantennale carriera del genio assoluto del cinema Mambo - Museo d'arte moderna di BolognaVia Don Giovanni Minzoni, 4 - Bologna - 051 [email protected] - www.mambo-bologna.org

Caravaggio e l'arte della fuga. La pittura di paesaggio nelle ville Doria Pamphilj

Villa del principePiazza del Principe, 4 - Genova - 010 [email protected] - www.dopart.it/genova

Matej Krèn - Scanner Personale dell'artista con un'installazione ideata per il Mambo

Mambo - Museo d'arte moderna di Bologna Via Don Giovanni Minzoni, 4 - Bologna - 051 6496611 [email protected] - www.mambo-bologna.org

Stabat Mater - Il gruppo scultoreo di San Giovannino in Reggio Emilia

Museo DiocesanoPiazza Virgiliana, 55 - Mantova - 0376 320602 [email protected] - www.museodiocesanomantova.it

Rare pitture. Ludovico Carracci. Guercino e l'arte nel Seicento a Carpi

Palazzo del Pio P.zza Dei Martiri - Carpi - Modena059 649955 - [email protected]

Roberto Antico - Diario del FiumeScenari di ciò che il Po trasporta e regala durante i suoi viaggi

Galleria del Carbone Via del Carbone, 18/A - Ferrara 393 9546489 - [email protected]

I Preraffaelliti e il sogno italiano Da Beato Angelico a Perugino. Da Rossetti a Burne-Jones

Museo d'Arte della città di Ravenna Via di Roma,13 - Ravenna - 0544 482791 [email protected] - www.museocitta.ra.it

Tre. Fotografi a italiana contemporanea a Modena

Ex Ospedale di Sant'AgostinoVia Emilia Centro, 28 - Modena

Paolo W. Tamburella Personale dell'artista con la serie completa di lavori sul footballs

Byblos Art GalleryCorso Cavour, 25 - Verona - 045 [email protected] - www.byblosartgallery.it

Toni ContieroOpere fotografi che dell'artista

Studio BFMR & PartnersPiazza Vallisneri, 4 - Reggio Emilia - 0522 455000

Marc Chagall - Le anime morte la realtà del mondo interiore

Castello MedievalePiazza Repubblica - Montecchio Emilia

Terra di ResistenzaBozzetti grafi ci e scultorei con le idee per realizzare il monumento alla Resistenza del Comune di Gattatico

Museo CerviVia F.lli Cervi, 9 - Praticello di Gattatico - 0522 678356

MemorieMostra personale del fotografo Bruno Cattani 1964

Palazzo dei PrincipiC.so Cavour, 7 - Correggio - 0522 693296

Marco Bertozzi - Iride Mostra personale del giovane artista svizzero

Galleria Studio G7Via Val d'Aposa, 7/G - Bologna - 051 [email protected] - www.galleriastudiog7.it

XIV - Biennale Donna 2010 Memorie velate

Sei artiste contemporanee iraniane di fama internazionale

PAC - Palazzo MassariCorso Porta Mare, 5 - Ferrara - 053 2244949 - www.artecultra.fe.it

Bombardamenti a Nord tra Santa Croce e le Reggiane

Mostra fotografi ca sui bombardamenti della seconda guerra mondiale

Circolo Arci PigalVia Petrella, 2 - Zona Stadio Giglio - Reggio Emilia

Mandelli - Moreni - Morlotti. Viaggio al termine della natura

Fondazione Magnani Rocca Via F. Magnani Rocca - Mamiano di Traversetolo - Parma 0521 848327 - [email protected]

La Natura secondo De ChiricoRassegna di opere provenienti dai più importanti musei d'arte moderna del mondo

Palazzo delle EsposizioniVia Nazionale, 194 - Roma - 06 [email protected] - www.palazzoesposizioni.it

Antonio LigabueCon opere inedite oltre alle due di proprietà del Comune

Palazzo BentivoglioPiazza IV Novembre - Gualtieri

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UN COMPLEANNO BEAT... CON I CYBERMENDomenica 23 maggio - ore 19

Un compleanno rock che più… beat non si può. La Salumeria del Rock di Arceto spegne la sec-onda candelina domenica 23 maggio con una festa a tempo di beat e garage. Sul palco (a

partire dalle 19,30) i “zazzeruti” Cybermen, con il loro repertorio mutuato dal sound inglese degli anni ’60, che già avevano avuto l’onore di inaugurazione la stagione concertistica della Salumeria il 17 maggio del 2008 e di festeggiare il primo anno di vita del locale sempre il 17 maggio del 2009. The Cybermen nascono nel 2007, con l’idea di celebrare il beat e il garage inglese degli anni ‘60 at-traverso un look (con tanto di parrucche a caschetto) ed una strumentazione d’epoca imperniata su Hammond e Rickenbacker. Dal vivo suonano cover di Who, Beatles, Kinks, Prisoners, Yardbirds, Creeps, Them e molti altri gruppi sixties (o del revival degli anni ‘80) con particolare attenzione al suono e all’impatto scenico. Classici universali, piccole chicche meno note, ritmi velocissimi ed un sound che ha fatto storia per un concerto che riuscirà a staccare dalle sedie tutto il pubblico, non solo gli appassionati del genere. The Cybermen suoneranno al secondo compleanno della Salume-ria del Rock di Via per Rubiera ad Arceto a partire dalle 19,30, domenica 23 maggio. Ingresso libero. Maggiori informazioni: www.myspace.com/thecybermenita

ARCETO D I SCANDIANO - LA SALUMER IA DEL ROCK

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Schiele e il suo tempo

Palazzo Reale Piazza del Duomo,12 - Milano - 02 875672 www.comune.milano.it/palazzoreale

Da Braque a Kandinsky a Chagall Aimè Maeght e i suoi artisti

Palazzo dei Diamanti Corso Ercole I D'Este, 21 - Ferrara - 0532 209988 [email protected] - www.palazzodiamanti.it

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Silvia Levenson - El plan era perfectoPersonale dell'artista con sculture in vetro, installazioni, still life e videoGalleria San SalvatoreVia Canalino,31 - Modena - 059 244943 [email protected] www.galleriasansalvatore.it

Giocare con la carta - Gli eserciti di carta della raccolta Moratti

Biblioteca PanizziVia Farini, 3 - Reggio Emilia 0522 456055 - [email protected]

Paolo Simonazzi - Mondo Piccolo

Museo Brescello e Guareschi, il territorio e il cinemaVia Cavallotti, 24 - Brescello

PhytomorphicPersonale del fotografo catanese Turi Rapisarda

Galleria 8,75 - Artecontemporanea Corso Garibaldi, 4 - Reggio Emilia - 0522 556806 - 340 [email protected] - www.875artecontemporanea.it

Carlo MaestriFotografi e dell'artista guastellese

Ottica C.R.E.A. Via Emilia Santo Stefano, 2/1 - Reggio Emilia

Franco Di Pede - Michele Morelli Antropologia del quotidiano

Galleria 9 colonne speVia Cesare Boldrini, 10 - Bologna

Basilio Presti - Non puoi perderti

L'AbitareVia Gramsci,78 - Reggio Emilia - 0522 [email protected] - www.labitare.it

My White BicyclePersonale fotografi ca di Daria Bondavalli

Caffetteria GiadaVia della Croce Bianca, 1 - Reggio Emilia - 0522 436681

La memoria abita qui24 fotografi e dell'artista Luigi Ghirri

Rocca EstenseCorso Umberto I°, 22 - San Martino in Rio

I Have To ThinkPersonale di fotografi a dell'artista tedesca Alexandra Vogt

Spazio Lungocrostolo EX 7Via Verdi,10 - Reggio Emilia

Oltre lo sguardoMostra personale fotografi ca di Camilla Biella

Associazione BlugafVia Bismantova, 2/C - Reggio Emilia - 347 6641835

Across The Border Seconda personale italiana dedicata all'artista londinese Louis Nixon Dispari & Dispari - Galleria d'ArteVia V. Monti, 25 - Reggio Emilia - 335 6097304 [email protected] - www.dispariedispari.org

Un passo oltreProgetti espositivi fotografi ci di Stefano Ancheschi, Daniela Guidetti, Claudia Immovilli, Ramona Vergnani e Federica Viani

Spazio Lungocrostolo EX 7Via Verdi,10 - Reggio Emilia

L'invisibile agli occhiMostra personale fotografi ca di Stefano Rossi

Galleria d'Arte MetamorfosiP.zza Fontanesi, 5/A - Reggio Emilia0522 1710432 - [email protected]

...La pausa fra un respiro e l'altroPersonale fotografi ca di Fabrizio Orsi

Camelot ClubVia Cispadana, 9 - Reggio Emilia - 0522 [email protected] - www.camelotclub.it

La morte e la fanciullaPersonale fotografi ca di Izima Kaoru

2000 & Novecento - Galleria d'ArteVia Emilia S.Pietro, 21 - Reggio Emilia - 0522 [email protected] - www.duemilanovecento.it

Primafi laPersonale fotografi ca di Marina Barbieri

Pasticceria Cioccolateria TorineseVia Fornaciari,3/A - Reggio Emilia - 0522 541729

TurkiyePersonale fotografi ca di Francesco Meloni sul tema della Turchia

San Diego CafèViale Simonazzi,9/A - Reggio Emilia

Michael Kenna - Immagini del settimo giorno

Personale dell'artista con 290 fotografi e in bianco e nero

Palazzo Magnani Corso Garibaldi, 29 - Reggio Emilia - 0522 454437

Mondi IncantatiI lavori fotografi ci dei bambini e le immagini realizzate dai fotografi coinvolti nel progetto europeo SETSE

Centro Internazionale Loris MalaguzziVia Bligny, 1/A - Reggio Emilia

Anatomie UrbaneMostra fotografi ca di Alessandro Bosoni e Gianni Rossi

Galleria d'arte Napoleone CaccianiVia Roma, 16 - Boretto - 328 [email protected]

Mirko Baricchi - MaculaeMostra personale dell'artista

Galleria Bonioni ArteCorso Garibaldi, 43 - Reggio Emilia - 0522 435765

Carla Cerati - Mondo Cocktail

VV8 - ArtecontemporaneaVicolo Venezia, 8 - Reggio Emilia - 0522 454513

TibetImmagini di Roberto Bertoni sui luoghi mitici che Fosco Maraini ci aveva fatto conoscere in occasione della sua prima spedizione tibetana

Rocca EstenseCorso Umberto I°, 22 - San Martino in Rio

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BIONDI & BIANCHI IN CONCERTOVenerd“ 28 maggio

Venerdì 28 alle ore 21 alla Trattoria “La Casa di Nonna Pia” di Bibbia-no Steve Biondi & Michele Bianchi in concerto. Il nome d’arte “Stevie

Biondi” nasce più o meno nel 2004 dalla logica fusione tra il suo nome, l’amore per Stevie Wonder e il cognome d’arte già usato dal padre Ste-fano Biondi e dal fratello Mario. Seguendo gli insegnamenti del fratello la cultura musicale si avvicina sempre di più ai Earth Wind & Fire, Stevie Wonder, Jamiroquai e Pino Daniele. La musica fa parte integrante della sua vita e automaticamente anche gli strumenti musicali, dunque nel frattempo impara a suonare il basso elettrico e si diletta anche con la batteria e la chitarra, non lasciando mai comunque le tastiere, strumen-to principale per la creazione delle sue strumentali. La serata prevede un percorso tra il blues, il jazz, il soul e le sperimentazioni. Con lui alla chitarra Michele Bianchi, già allievo di Franco Cerri e attualmente in tour nello “Spazio Tempo Tour” di Mario Biondi.

B IBB IANO - TRATTOR IA D I NONNA P IA

L I V E

Page 25: Reporter Giornale 21 Maggio 2010

M A N I F E S TA Z I O N IMOSTRA MERCATO DEL FUMETTO

Sabato 22 maggio

Si avvicina a grandi passi il momento di una nuova edizione, esattamente la 44ma, della Mostra Mercato del Fumetto di Reggio Emilia, che si terrà il prossimo sabato 22 maggio. Organizzata come di consueto dall’ANAFI

(Associazione Nazionale Amici del Fumetto e dell’Illustrazione) e dall’Arci di Reggio Emilia nei padiglioni del Cen-tro Esposizioni - Fiere di Reggio Emilia, in via Filangieri 15, la mostra del fumetto di Reggio Emilia è nota perché si possono trovare quei fumetti che non si trovano da nessuna altra parte, grazie alla compresenza di oltre cento fra espositori e collezionisti privati, con numerose case editrici amatoriali che stampano, o ristampano, le avventure degli eroi popolari negli anni ‘40, ‘50 e ‘60, come Tex, Zagor, Capitan Miki, Blek Macigno, il Piccolo Sceriffo, e altri ancora, anche se non mancano, naturalmente, gli eroi di carta più recenti, da Dylan Dog a Volto Nascosto, per restare in tema di fumetti bonelliani, o anche i manga e i supereroi Marvel e DC, naturalmente. Come da tradizione in questi ultimi anni, la mattinata vedrà protagonisti tre celebrati autori italiani di fumetti; saranno infatti presenti e disponibili dalle ore 10,30 a fi rmare disegni e schizzi Giovanni Freghieri (una delle fi rme più prestigiose del per-sonaggio fra i più osannati di Sergio Bonelli, Dylan Dog), Alessandro Gottardo (autore disneyano che va per la maggiore) e Dario Perucca (fra i più acclamati e riconosciuti disegnatori del mitico Alan Ford per la scuderia di Max Bunker). I tre autori hanno anche dato vita alle tre splendide cartoline pubblicitarie della mostra reggiana.

REGGIO EMIL IA - F I ERE

Michael Kenna - Immagini del settimo giorno

Personale dell'artista con 290 fotografi e in bianco e nero

Palazzo Magnani Corso Garibaldi, 29 - Reggio Emilia - 0522 454437

Malick Sidibè - La Vie En RoseL'esposizione propone una selezione di circa 50 fotografi e, per lo più inedite, realizzate tra gli anni ‘60 e ‘70 a Bamako, capitale del Mali

Collezione d'Arte Contemporanea MaramottiVia F.lli Cervi, 66 - Reggio Emilia - 0522 382484

Reiko Hiramatsu - Il gusto nascostoPersonale dell'artista, che per la prima volta viene presentata a Reggio Emilia nell'ambito di Fotografi a Europea 2010 - circuito offToschi ArredamentiVia Emilia S. Stefano, 18/B - Reggio Emilia - 0522 [email protected] - www.toschiarredamenti.it

La città foto-grafi ca - viaggio del sentimento visivo emiliano

Business Park - Assicurazioni generaliVia Pansa, 33 - Reggio Emilia - 0522 936570

Shelly Himmelstein - Felt. Viaggio in Emilia un anno dopo

Mostra personale di arte contemporaneaMagazzini CriminaliPiazzale Domenico Gazzadi, 4 - Sassuolo - Modena [email protected]

Un attimo nascostoMostra fotografi ca con opere di: Francesca D'Ascenzo, Rosa Lagioia, Palma Lapadula, Marcello Ligabue e Carmen Teslevici

Chiesa della MadonnaPiazza Prampolini - Castelnuovo Sotto - 0522 683780

La divas sucar du Sinti (Un giorno bello dei Sinti)

Mostra fotografi ca che documenta la realtà della comunità dei Sinti

Spazio Km 129Piazza Prampolini, 1/F - Reggio Emilia

Love Will Tear Us ApartL'amore ci dividerà. Prove generali di un museo. Installazione di Italo Rota

Musei CiviciVia Spallanzani, 1 - Reggio Emilia - 0522 456477

Alla ricerca di...Collettiva fotografi ca con opere di: Alice Benassi, Silvia Bonani, Elena Dall'Argine ed Eleonora De Montis

Centro Culturale MavartaVia Piave, 2 - S.Ilario d'Enza - 0522 671858

Anselmi/Schulte-Bunert/Oh 3x il tè delle 5

Magazzini CriminaliPiazzale Domenico Gazzadi, 4 - Sassuolo - [email protected]

Salvatore Falbo - Miti e trasparenze

Personale del pittore con acqurelli su carta vergellata e cartoncino

Galleria 9 colonne speVia Cesare Boldrini, 10 - Bologna

Fabio Rota - Innocenze sensualiMostra personale dell'artista

Camilla Art StudioVia S. Pietro Martire, 6/E - Reggio Emilia - 347 [email protected] - www.camillaartstudio.blogspot.com

Fabio Rota - Innocenze sensualiMostra personale dell'artista

ArtekostiaVia Rodolfo Morandi, 1/B - Albinea - 347 [email protected]

Feste Medievali 45° Corteo Storico Matildico

Rievocazioni storiche, spettacoli, tornei, stand, punti gastronomici medievali e tradizionali, Corteo Storico MatildicoCastello di Bianello, campo sportivo matildicoQuattro Castella - 0522 249211 - 249225 - 249250

Crostolo non è un nanoMostra personale del fotografo Viglio Ferrari

BaRocca Music LivePiazza Boiardo, 5 - Scandiano

Re di FioriManifestazione e concorso fl oreale

Vie, piazze e chiese del centro storico Reggio Emilia - 0522 320424

Mondinpiazza

Reggio Emilia

XI Remida Day

Reggio Emilia

Cena interculturaleMondi in Piazza

Centro Sociale Rosta NuovaVia Medaglie D'oro Resistenza, 6 - Reggio Emilia

Bentornata PolverieraConcerti, animazioni, dibattiti, mercatini, gastronomie

Area ex PolverieraPiazzale Reverberi (zona Mirabello) - Reggio Emilia

Festa interculturale

Piazza Martiri del 7 LuglioReggio Emilia

Reggionarra né MontiNarrazioni, letture animate e favole nelle strade

Cortili e piazze del Borgo AnticoCastelnuovo Monti - 0522 456585 - 585079

Trasformazioni

Fotografi e dell'artista di Parma Galileo RoccaEx convento degli AgostinianiVia Villa Superiore,32 - Luzzara

Betta Frigieri Arte Contemporanea

Betta Frigieri Arte ContemporaneaVia Giovanni Muzzioli, 8 - Modena - 339 3766367www.associazioneculturalebettafrigieri.it

FINO AL

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Selezione provinciale per Miss Italia

Piazza BentivoglioGualtieri

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MARTEDÌ

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Page 26: Reporter Giornale 21 Maggio 2010

Il Roger Kumble di “Cruel intentions” dirige Brendan Fra-ser in una guerra dei roses campestre ed animalista. Il

supervisore ai lavori di un’impresa edile, si vedrà suo mal-grado coinvolto in un’inusuale scontro contro una molti-tudine di animaletti della foresta, determinati a combat-tere l’avvento di un centro residenziale multi comfort nella propria oasi naturale. Commedia per famiglie incapace di decollare, cerca di fare ridere a tutti i costi, lasciando indifferenti sia grandi che piccini.

PUZZOLE ALLA RISCOSSA› Titolo originale: Furry Vengeance› Nazione: U.S.A., Emirati Arabi› Anno: 2010› Genere: Commedia› Regia: Roger Kumble› Produzione: Participant Media, Summit Entertain-ment› Distribuzione: Eagle Pic-tures› Cast: Ken Jeong, Brendan Fraser, Dick Van Dyke, Broo-ke Shields, Angela Kinsey,

Rob Riggle, Matt Prokop, Skyler Samuels, Jim Norton, Samantha Bee› Noi la pensiamo così: Una brutta co-

pia del genere

Nelle salePRINCE OF PERSIA:LE SABBIE DEL TEMPO

Il produttore de “Pirati dei Caraibi”, Jerry Bruckheimer, porta al cinema il mitico vi-

deogioco omonimo per mano di Mike Ne-well (“Harry potter e il calice di fuoco”). Jake Gyllenhaal è un principe furfante che si ci-menta in una lotta contro le forze oscure al fi anco di una misteriosa nobildonna. Il loro obiettivo sarà tutelare un antico pugnale in grado di scatenare le Sabbie del Tempo. Pri-mo fi lm sulla serie, da anni fonte d’ispirazio-ne per il grande schermo, “Prince of Persia” è un colossal tra l’avventura e l’action.

› Titolo originale: Prince of Persia: The San-ds of Time› Nazione: U.S.A.› Anno: 2010› Genere: Azione, Avventura, Fantastico› Regia: Mike Newell› Produzione: Jerry Bruckheimer Films, Walt Disney Pictures› Cast: Jake Gyllenhaal, Gemma Arterton, Ben Kingsley, Alfred Molina, Toby Kebbell, Richard Coyle, Reece Ritchie, Ambika Jois, Gísli Örn Gar_arsson Il regista di “Lucia y el sexo”, Julio Medem,

proprio a quest’ultimo sembra ispirarsi per quest’ultimo melodramma esoterico tra iro-nia e simbolismo. Quando ad Ana, ragazza sregolata e dall’animo inquieto, verrà propo-sto di trasferirsi in una comunità di artisti a Madrid, accetterà entusiasta. Ma proprio qui si scoprirà depositaria nell’inconscio delle anime di ragazze vissute in epoche diverse, tutte morte all’età di 22 anni in circostanze misteriose. “Caótica Ana” affronta il rapporto uomo/donna tentando di rappresentare le differenza e le gerarchie sociali tra i sessi, in una pellicola di stampo almodoveriano.

› Titolo originale: Caótica Ana› Nazione: Spagna› Anno: 2007› Durata: 116’› Genere: Drammatico, Romantico, Com-media› Regia: Julio Medem› Produzione: Alicia Produce, Sogecine S.A., Volcano Films› Cast: Manuela Vellés, Charlotte Ram-pling, Bebe, Asier Newman, Nicolas Ca-zalé, Raúl Peña, Gerrit Graham, Matthias Habich, Lluís Homar, Antonio Bellido, Leslie Charles, Sue Flack, Giacomo Gonnella

CHAOTIC ANA

La programmazione della settimana dei cinema di Reggio e provincia

Al cinema> in città

CINEMA

olimpiavia tassoni, 4

tel. 0522.292694www.cinemaolimpia.it

Lunedì 25 Maggio_ore 18:00 - 20:30 - 22:30 ............. ............................................... LA PRIMA COSA BELLA

CINEMA

al corsocorso garibaldi, 14

tel. 0522.437721www.cinemaalcorso.it

Lunedì 24 Maggio_ore 21:30..................................... ...............................................24HOUR PARTY PEOPLE

CINEMA

jollyvia gian battista vico, 68

tel. 0522.944006www.cinemajolly.it

Da Venerdì 21 Maggio_ore 20:30 - 21:30 feriali, 18:30 - 20:30 - 22:30 festivi ................... COPIA CONFORME

Da Venerdì 21 a Domenica 23 Maggio_ore 21:00 Venerdì, Sabato 20:30 - 22:30, Domenica 18:30 - 20:30 - 22:30 ..............................................DRAQUILALunedì 24 Maggio_ore 21:00.................PROMETTILOMartedì 25 Maggio_ore 21:00 ..................DRAQUILAMercoledì 26 Maggio_ore 21:00 .............VENDICAMI

CINEMA

rosebudvia medaglie d'oro della

resistenza, tel. 0522.555113www.municipio.re.it/cultura

CINEMA

uci cinestarp.zza atleti azzurri d'italia, 1

tel. 0522.278511www.ucicinemas.it

Informazioni su: www.ucicinemas.it

Page 27: Reporter Giornale 21 Maggio 2010

Nonostante il molto denaro profuso nell’operazione e il battage pubblicitario faraonico, la mano di Ridley Scott

sembra essersi ispirata ad una via di mezzo tra postumi da dopo sbronza gladiatoriale e una ricostruzione storica e lo-gica degna de “Robin Hood: un uomo in calzamaglia”, per questo fi lm che ha il solo, fondamentale pregio di non voler narrare nuovamente le gesta del principe dei ladri ma bensì una sorta di prequel delle stesse. Veramente troppo poco, considerate le forze in campo, autoriali e non; e deludentissi-mo, se si considera il regista dal quale proviene.

ROBIN HOOD› Titolo originale: Robin Hood› Nazione: U.S.A., UK› Anno: 2010› Durata: 141’› Genere: Azione, Dram-matico› Regia: Ridley Scott› Produzione: Relativity Media› Distribuzione: UIP› Cast: Russell Crowe, Mark Strong, Matthew MacFad-yen, Cate Blanchett, Kevin Durand, Danny Huston, Wil-liam Hurt, Max von Sydow,

Scott Grimes, Eileen Atkins, Oscar Isaac, Rhys Ifans› Noi la pensiamo

così: banale, a tratti delirante

a cura di Monica Franzoni e Carlo Vanni

Dopo “Mio fratello è fi glio unico”, Daniele Luchetti torna a parlare di famiglia in un

fi lm pregno di energia e carattere. Claudio è un operaio edile di trent’anni. E’ sposato, ha due fi gli ed è in attesa del terzo. Il rapporto con la moglie Elena è fatto di grande com-plicità e sensualità. All’improvviso la donna muore e Claudio cercherà di rimuovere il do-lore, rispondendo al lutto con un lusso sfre-nato. Si ritroverà suo malgrado coinvolto in un affare pericoloso. Il regista dà il volto ad un dramma della solitudine, protagonisti Elio Germano ed Isabella Aragonese.

LA NOSTRA VITA

› Titolo originale: La nostra vita› Nazione: Italia› Anno: 2010› Durata: 95’› Genere: Drammatico› Regia: Daniele Luchetti› Produzione: Cattleya› Distribuzione: 01 Distribution› Cast: Elio Germano, Raoul Bova, Isabella Ragonese, Luca Zingaretti, Stefania Mon-torsi, Giorgio Colangeli, Alina Berzunteanu, Marius Ignat

Dal regista di “Final destination 2”, David R. Ellis, un nuovo episodio della saga con

la peculiarità del 3d. Un brutto incubo fi nisce per diventare la salvezza per Nick ed il suo gruppo di amici: mentre stanno assistendo ad una gara automobilistica all’autodromo, il ragazzo si renderà conto di essere già stato spettatore in sogno di quanto sta avvenen-do. Tenterà allora in tutti i modi di evitare la catastrofe imminente. Quarto capitolo della serie sulla morte invisibile, continua a sor-prendere ed appassionare aggiungendo l’emozione del 3d.

› Titolo originale: The Final Destination› Nazione: U.S.A.› Anno: 2009› Durata: 82’› Genere: Horror, Thriller› Regia: David R. Ellis› Produzione: FlipZide Pictures, New Line Cinema, Practical Pictures› Distribuzione: Warner Bros.› Cast: Bobby Campo, Shantel VanSanten, Nick Zano, Haley Webb, Mykelti William-son, Krista Allen, Andrew Fiscella, Justin Welborn

THE FINAL DESTINATION 3D

> in provinciaCINEMA

apolloALBINEA_via r. morandi, 1

tel. 0522.597510www.cinemaapolloalbinea.it

Da Venerdì 21 Maggio_ore 15:30 - 18:00 - 20:15 - 22:30 Do-menica, 20:15 - 22:30 Sabato, 21:15 Lunedì e Venerdì .......... ....................................................................PRINCE OF PERSIAMartedì 25 e Mercoledì 26 Maggio_ore 21:15 DEPARTURES

CINEMA TEATRO

pedrazzoliFABBRICO_corso roma, 64

tel. 0522.667062www.teatropedrazzoli.it

Informazioni su: www.teatropedrazzoli.it

CINEMA

nuovo romaCASALGRANDE_via canale, 2

tel. 0522.846204www.cinemaromacasalgrande.it

Da Venerdì 21 Maggio_ore 20:30 - 22:35 Sabato, 21:15 feriali, 15:00 - 17:00 - 19:00 - 21:15 Domenica, Lunedì chiusura settimanale .................... PRINCE OF PERSIA

Da Venerdì 21 Maggio_ore 18:15 - 21:30 Mercoledì e Venerdì, 16:00 - 18:15 - 20:30 - 22:50 Sabato e Domeni-ca; 21:30 Lunedì e Martedì ....................... IRON MAN 2Da Venerdì 21 Maggio_ore 18:30 - 20:20 - 21:30 - 22:10- 22:45 Mercoledì e Venerdì, 15:30 - 16:30 - 17:30 - 18:30 - 19:15 - 20:20 - 21:30 - 22:10 - 22:50 Sabato e Domeni-ca; 20:20 - 21:30 - 22:10 - 22:45 Lunedì, Martedi e Gio-vedì .......................................................... ROBIN HOODDa Venerdì 21 Maggio_ore 18:30 - 20:45 - 22:50 Mer-coledì e Venerdì, 18:40 - 20:45 Sabato e Domenica; 20:45 - 22:50 Lunedì, Martedì e Giovedì ............................................................... PIACERE SONO UN PO' INCINTASabato 22 e Domenica 23 Maggio_ore 22:50 ................. .............................................NOTTE FOLLE A MANHATTANSabato 22 e Domenica 23 Maggio_ore 15:00 - 16:50 ..... ..................................................PUZZOLE ALLA RISCOSSADa Venerdì 21 Maggio_ore 18:30 - 21:00 - 22:50 Mer-coledì e Venerdì, 15:00 - 17:00 - 18:45 - 21:00 - 22:50 Sabato e Domenica; 21:00 - 22:50 Lunedì, Martedì e Giovedì ........................................ FINAL DESTINATION 3DDa Venerdì 21 Maggio_ore 18:15 - 20:30 - 21:30 - 22:45 Mercoledì e Venerdì, 15:00 - 16:00 - 17:15 - 18:15 - 19:30 - 20:30 - 21:40 - 22:50 Sabato e Domenica; 20:30 - 21:30 - 22:45 Lunedì, Martedì e Giovedì ................................... ...................................................... IL PRINCIPE DI PERSIADa Venerdì 21 Maggio_ore 18:30 - 20:45 - 22:45 Mer-coledì e Venerdì, 15:00 - 16:50 - 18:40 - 20:45 - 22:50 Sabato e Domenica; 20:30 - 21:30 - 22:45 Lunedì, Martedì e Giovedì ..................................LA NOSTRA VITA

CINEMA

emiroRUBIERA_via togliatti, 1

tel. 0522.626644www.emiro.net

CINEMA

edenPUIANELLO_p.zza gramsci, 8/1

tel. 0522.889889

Da Venerdì 21 Maggio_ore 20:00 - 22:30 Sabato, 21:30 Venerdì, Martedì, Mercoledì e Giovedì, 18:15 - 21:00 Domenica ..............................................ROBIN HOOD

CINEMA TEATRO

boiardoSCANDIANO_via XXV aprile, 3

tel. 0522.854355www.cinemateatroboiardo.it

Da Venerdì 21 a Lunedì 24 Maggio_ore 15:30 - 18:30 - 21:00 Domenica, 21:00 Venerdì e Lunedì, 20:30 Sabato ..................................................ROBIN HOOD

CINEMA TEATRO

bismantovaCASTELNOVO M._via roma, 75

tel. 0522.611876www.teatrobismantova.it

Da Venerdì 21 a Lunedì 24 Maggio_ore 21:00 esclu-so il martedì .................................. PRINCE OF PERSIA

CINEMA

metropolisBIBBIANO_via gramsci, 4

tel. 0522.882769www.metropolisbibbiano.it

Da Venerdì 21 a Domenica 23 Maggio_ore 21:15 .... ....................................................... PRINCE OF PERSIAMercoledì 26 Maggio_ore 21:15 .........................LOURDES

SALA ROSSA - Venerdì 21 Maggio_ore 21:00 ............ ..............................................................ROBIN HOODSALA VERDE - Venerdì 21 Maggio_ore 21:15 ............. ..........................................................LA NOSTRA VITASALA ROSSA - Sabato 22 Maggio_ore 20:00 - 22:45 . ..............................................................ROBIN HOODSALA VERDE - Sabato 22 Maggio_ore 20:15 - 22:30 .. ..........................................................LA NOSTRA VITASALA ROSSA - Domenica 23 Maggio_ore 15:30 - 18:15 - 21:00 .........................................ROBIN HOODSALA VERDE - Domenica 23 Maggio_ore 16:15 - 18:30 - 20:45 ..............................................LA NOSTRA VITASALA ROSSA - Lunedì 24 Maggio_ore 21:00 .............. ..............................................................ROBIN HOODSALA VERDE - Lunedì 24 Maggio_ore 21:15 ............... ..........................................................LA NOSTRA VITASALA VERDE - Martedì 25 Maggio_ore 21:15 ............. ..........................................................LA NOSTRA VITASALA VERDE - Mercoledì 26 Maggio_ore 21:15 ......... ..............................................................ROBIN HOODSALA VERDE - Giovedì 27 Maggio_ore 21:15 ............. ..........................................................LA NOSTRA VITA

MULTISALA

novecentoCAVRIAGO_via del cristo, 5

tel. 0522.372015www.multisala900.it

CINEMA

excelsiorRUBIERA_via trento, 3/D

tel. 0522.626888www.cinemateatroexcelsior.it

Informazioni su: www.cinemateatroexcelsior.it

CENTRO

polivalenteGATTATICO_p.zza cervi, 34

tel. 0522.477912www.comune.gattatico.re.it

Informazioni su: www.comune.gattatico.re.it

Page 28: Reporter Giornale 21 Maggio 2010

musicasettimana live

VinicioÊ Capossela

SABATO 22 MAGGIO Al Fuori Orario Cisco & Le Mondine di Novi e Trenin-corsa, a Scandiano Vinicio Capossela, ai Vizi del Pellicano Dufresne, al Tempo di Gual-tieri Pino Scotto, all’Estragon di Bologna Apres La Classe, al Locomotiv Ben Frost, al Vox di Nonantola Marco Mengoni, a Mantova Palabam Elisa, a Verona Arena Michael Bublè.

VENERDÌ 21 MAGGIO

Apr• sÊ laÊ Classe

Al Fuori Orario di Taneto di Gattattico Apres La

Classe, alla Casa di Nonna Pia di Bibbiano Umberto Porca-ro & Max Lugli, ai Vizi del Pellicano di Fosdondo Zeus, a Parma Barilla Center Mon-tefi ori Cockatil, all’Estragon di Bologna Toydolls, a Mo-dena Vibra James Taylor Quartet, a Modena Beer Fest Modena City Ramblers, a Ravenna Bronson Black Heart Procession.

FiorellaÊ Mannoia

Al Teatro Filarmonico di Verona Fiorella Mannoia, a Bologna Estragon Gogol Bordello.

LUNEDÌ 24 MAGGIO

Alla Salumeria di Arceto The Cybermen, a No-nantola Piazza Coro Cor-ridore, a Ravenna Teatro Rossana Casale & Lydian Sound Orchestra, ad As-sago Michael Bublè.

DOMENICA 23 MAGGIO

MichaelÊ Bubl•

A Bologna Estragon Pave-ment, a Verona Interzona Arto Lindsay.

MARTEDÌ 25 MAGGIO

ArtoÊ Lindsay

GotanÊ Project

AMilano Alcatraz Gotan Project, a Bologna Loco-motiv Mi Ami, Trans Am e Wolf Eyes.

GIOVEDÌ 27 MAGGIO

Ad Arceto Salumeria Ned Collette & The Wirewalker, a Milano Blue Note Al Di Meola, a Marina di Ravenna Dum Dum Girls.

MERCOLEDÌ 26 MAGGIO

AlÊ DiÊ Meola

ToninoÊ Carotone

A Carpi Festa della Birra Sha-dow Zone, a Ronco Campo Canneto di Parma Tonino Carotone

SABATO 30 MAGGIO

VENERDÌ 29 MAGGIO Alla Casa di Nonna Pia Steve Biondi & Michele Bianchi, a Bologna Teatro Manzoni Irene Grandi, a Parma Onirica Bud Spencer Blues Explo-sions.

IreneÊ Grandi

DI MARIANGELA ANCESCHI

Loro sono quelli di “Heavy cross “ e “Love Long Distan-

ce”, due pezzi che diffi cilmente non ci si ritrova a canticchiare sovrappensiero. I Gossip sali-ranno sul palco dell’Estragon di Bologna lunedì 31 maggio, le prevendite sono davvero consigliatissime. “Music For Man” è il loro ultimo ottimo lavoro, plurivincitore di Grammy. Registrato presso i leggendari Shrangri Studios di Malibu, raccoglie in tutte le sue sfaccettature la vocalità travolgente di Beth Ditto ed il sound esplosivo della band. Dall’uscita dell’ultimo lavoro i Gossip non si sono concessi un attimo di tregua, impegnati a consolidare la propria reputa-zione di performer con la pub-blicazione dell’album “Live in Liverpool”. Intanto la cantante continua a mietere successi: oltre ad aver ottenuto il primo posto nella Cool List annuale di NME, ha sorpreso tutti nelle vesti di icona della moda conte-sa dalle copertine dei principali magazine internazionali. La band è composta dalla voca-list Beth Ditto, da Brace Paine alla chitarra e Hannah Billie alla batteria. Con un singolare

ibrido di soul, gospel, rock, funk, disco, punk, incontenibile passione e ribellione, il trio di Portland ha conquistato l’at-tenzione del pubblico e della critica in UK con la pubblica-zione dell’album “Standing In

The Way Of Control” nel 2006.Se siete inevitabilmente legati alla cultura “underground” americana, al punk dei tar-di anni ’70 o al grunge degli anni ’80-‘90 certamente non vi accontenteranno. Ma se

avete anche in parte elaborato il lutto, allora vale la pena di accaparrarsi i biglietti. Anche perché la carismatica Beth Ditto è un’inimitabile, sorprendente e impertinente trascinatrice di folle.

Travolgenti GossipLa band rivelazione del 2009 all’Estragon il 31 maggio

THE “CHIRPING” CRICKETSBUDDY HOLLY

Pubblicazione: 195712 brani

Quando i Pavement di Ste-phen Malkmus (tanto per

citare una delle innumerevoli reunion di questi ultimi mesi) non erano nemmeno un embrio-ne nell’utero delle loro mamme, e l’essere un nerd non era ancora sintomo di “coolness” assoluta, c’era un tizio sfi gatello che si aggirava con occhiali da vista dalla spessa montatura nera e suonicchiava la chitarra. Que-sto, però, succedeva negli anni cinquanta, quando il rock era appena nato e stava aspettando la maggiore età per ubriacarsi. E soprattutto decenni prima dell’attuale revival dell’anticool-ness, o di quelle inutili pubblicità con rocker disadattati e strafatti ma bellissimi.

I DISCHI CHE HANNO FATTO LA STORIA DEL ROCK di Enrico Rossi

Buddy Holly era e rimane tutt’ora un’icona indissolubile del rock’n’roll sia a livello musicale, sia dal punto di vista dell’imma-gine, tanto quanto il Re.Nonostante abbia inciso solo tre album prima della sua prematura scomparsa, è innegabile che il disco “The ‘Chirping’ Crickets” abbia regalato classici come “Oh Boy!” oppure “Not Fade Away” dove poter udire quel “rhythm” che pure i Rolling Stones cove-rizzarono nel 1964. Rockabilly in diverse salse, da “Maybe Baby” a “That’ll be tha Day” passando per movenze primitive che scate-navano i bacini degli ascoltatori.Canzoni che segnarono l’inizio della gioventù ribelle, un’al-ternativa alla musica dei propri

- Il vero nome di Buddy Holly era Charles Hardin Holley.- Il titolo della canzone “That’ll be the Day” è ispirata a una frase che ripeteva spesso John Wayne nel fi lm “Sentieri Selvaggi”.- Il 3 Febbraio 1959 è ricordato come “il giorno in cui la musica morì” perché a causa di un incidente aereo, Buddy Holly e la sua band si schiantarono alle prime ore del mattino con il loro veli-volo. Scampò all’incidente il chitarrista Tommy Allsup che cedette il suo posto a Ritchie Valens, dopo il lancio di una monetina.

disco “The ‘Chirping’ Crickets” abbia regalato classici come “Oh

Immortali NirvanaI Dumb rivisitano Kurt Cobain alla Freccia delle Streghe

Appuntamento dal sapore grunge quello in program-

ma venerdì 21 maggio alla “Freccia delle Streghe” di Reg-gio Emilia. Sul palco del locale situato presso il distributore Agip nella zona Ipercoop, sa-liranno i reggianissimi Dumb per far rivivere agli spettatori le indimenticabili sensazioni di "Unplugged in New York", uno dei dischi più venduti nella storia del rock, che sarà riproposto integralmente dai Dumb... tutto d'un fi ato!I Dumb sono quattro musicisti che, pur conoscendosi da molto tempo e provenendo da percor-si musicali differenti, hanno deciso a fi ne 2009 di far rivi-vere l'intimità dell'album che

ha rappresentato la “colonna sonora della loro adolescenza”, dalla prima all'ultima nota!“Depurato” dalle distorsioni che caratterizzarono le esecuzioni live dei Nirvana, "Unplugged in New York" permette alle can-zoni di Cobain&soci di brillare di luce propria evidenziando una delicatezza inaspettata: sarà impossibile rimanere in-differenti alle versioni acustiche di alcuni tra i brani diventati famosi proprio per la loro "fra-gorosa elettricità".La “Freccia della Strega”, d’altra parte, è l'unico locale dove si respira il vero spirito “on the road”, così diffuso negli Stati Uniti, Seattle compresa.

genitori, come la sorgente della vita eterna. Il rock’n’roll divenne un fenomeno di massa che non si sarebbe più arrestato e avrebbe continuato imperterrito a “roto-lare” negli anni a venire.

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playlistla

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“Heligoland”

Massive attack

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“Here lies love”

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“The Sea”

corinne Bailey rae

“Bible Belt”

Diane Birch

“Blackmagic” Josè JaMes

“Volume 2”

she & hiM

“Mondo Cane"

MikePatton

musica

“ I’m new here”

Gil scott heron

Altro appuntamento da non perdere alla Salumeria del

Rock di Arceto. Mercoledì 26 maggio nel locale scandianese arrivano infatti gli australiani Ned Collette and Wirewalker.Ned ha innegabilmente i rife-rimenti migliori possibili del passato (Robert Wyatt, John Martyn, Brian Eno, Soft Machine, Jerry Garcia, Nick Drake), ma la sua musica è filtrata e rielaborata da elaborati arrangiamenti, lente melodie, strati e loops di chitarra e una grande voce. Ned torna in Europa con la band al completo per presentare il nuovo album “The pool is full of hats”, un ep ri-battezzato dalla stampa musicale come il miglior disco australiano del 2010. Il disco segue di un anno lo straordinario esordio del trio con l’album “Over the stones, under the stars” le cui canzoni sa-ranno parte centrale dello show. Compreso il singolo “Come clean” trasmesso dalle migliori emittenti radiofoniche indie e undeground europee.La carriera solista di Ned Collette vanta invece già quattro dischi all’attivo: Test Patterns (2004),

Jokes and Trials (2006), Hours (2006) e Future Suture (2007).Sul palco Ned Collette, chitarra e voce, è affiancato dai fidi Wi-rewalker, al secolo Ben Bourke

(basso e cori) e Joe Talia (batteria e cori). La tappa arcetana di Ned Collette and The Wirewalker è la prima data del primo tour ita-liano della band australiana che

suonerà successivamente anche a Bologna, Vercelli, Pegognaga e Salò.Da non perdere! Inizio concerto: ore 22.

“Wake up the Nation”

Paul Weller

“If”

Mario BionDi

Dall’australia con furoreNed Collette and The Wirewalkers il 26 maggio in Salumeria

eravamo cinque amici al bar…Alla scoperta delle sei band finaliste del Daolio: Loco Smile

di Enrico rossi

Il gruppo finalista del Premio Daolio che presentiamo questa

settimana, sono i “Loco Smile” (il nome, in procinto di essere cambiato, deriva dal bar che era punto di ritrovo dei musicisti). I cinque musicisti parteciperanno, insieme a Radioalice, Tconzero, Malastrana, Metralli e the Looser, alla finale del concorso Augusto Daolio che si terrà a Cavriago il 13 giugno. Con il bassista Mattia Ferrarini facciamo il punto a meno di un mese dalla finalissima.Perché volete cambiare il vostro nome?“Avevamo scelto Loco Smile per-ché era il nome del bar in cui ci siamo esibiti per la prima e, teoricamente, unica volta insieme. Si capisce già da questo che il nostro nome è stato deciso in maniera molto affrettata, perciò, vogliamo cambiarlo per averne uno che sia più nostro”. Quando avete iniziato a fare mu-sica insieme?“Abbiamo iniziato nel settembre 2007. Principalmente ci ispiriamo a Emanuele Filiberto e Pupo. A parte gli scherzi le nostre in-fluenze attingono principalmente dalla scena inglese partendo dai Beatles, Clash, Stones, Pink Floyd fino agli Oasis, Verve, Editors passando per i Led Zeppelin, Stone

Roses, Who e Smiths. Questi sono i punti in comune; ovviamente ognuno di noi ha delle influenze abbastanza diverse”.Avete già fatto dei demo?“Sì, abbiamo registrato alcune canzoni nostre e cover: Immobile, Chiediti come stai, Oggi non ho bisogno di stare male, Police on my back(The Clash), Rebel Rebel (David Bowie) e Are you gonna be my girl (Jet)”.Siete al vostro secondo Daolio: dif-ferenze con l’esperienza del 2009?“Di questa edizione del Daolio apprezziamo l’elevata qualità dei gruppi rock con i quali possiamo confrontarci in maniera maggiore rispetto ai solisti dello scorso anno. Abbiamo deciso di partecipare anche quest’anno per suonare e metterci a confronto con le altre band emiliane”.Anche quest’anno vi è capitata una cover dei Rolling Stones…“E’ destino in quanto è uscito dall’estrazione. Non lo faremo simile all’originale ma cercheremo di renderla più nostra conservandone l’essenza anche grazie all’aiuto del nostro tutor Gigi Cavalli Cocchi”.Com’è lavorare con un profes-sionista?“Siamo molto contenti di lavorare con Gigi, perché riesce a darci dritte a 360 gradi in modo molto naturale e concreto.

E’ sicuramente molto attivo e con noi ed è molto disponibile, soprattutto al confronto. Per ora abbiamo avuto solo un incontro ma speriamo di averne ancora molti altri”. Parlaci del brano che avete pre-sentato al concorso? “Il brano si chiama ‘Chiediti come stai’ e parla dell’apatia che si crea nelle persone come conseguenza all’adattamento forzato nella società moderna”.Progetti, idee future? “La nostra idea è quella di fare un’estate piena di date sparse per tutta la provincia e non solo”.

Marco Mengoni sbarca al voxIl cantante di X-Factor il 22 maggio a Nonantola

E’ senza dubbio uno degli ar-tisti emergenti più acclamati

dal panorama musicale italiano.Marco Mengoni, vincitore incon-trastato della terza edizione di X-Factor, ha conquistato la stima del pubblico grazie a interpreta-zioni di grande spessore.Il suo ‘Re Matto tour’ passerà dal Vox di Nonantola sabato 22 maggio.Dopo una lunga gavetta, questo per lui è un momento magico. In pochi mesi il giovanotto ha stra-vinto X-Factor, ha conquistato un contratto discografico con una

label globale, ha venduto 80000 copie con il suo singolo “Dove si vola” e si è aggiudicato il terzo posto al Festival di Sanremo.Il tutto con una semplicità quasi spiazzante. Il suo album è uno squisito mix di raffinate sonorità pop, dance e rock.Ascoltando la voce di Marco ci si trova di fronte ad un talento puro. Tra Beatles, Mia Martini e Rolling Stones, Marco Mengoni offre uno show eccentrico e di grande impatto. Un re matto che ha classe da vendere e che quando canta divora il palco. (ma)

ANNO DI NASCITA: 2007GENERE: Rock/PopTUTOR: Gigi Cavalli CocchiCANZONE IN CONCORSO: Chiediti come staiCOVER IN CONCORSO:Under my thumb(Rolling Stones)LINE-UPDaniele Albertini (batteria)Mattia Ferrarini (basso)Stefano Gibertoni (chitarra)Alessandro Stocchi (chitarra)Roberto Severi (voce)

Loco Smile

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cinema

Odore di un bel fi ascoUn fi lm ambientalista che poteva osare molto oltre gag poco divertenti, ma non l’ha fatto

Puzzole alla riscossa

DI MONICA FRANZONI

Quest’ingresso nel pet movie del regista Roger Kumble

è una commedia per famiglie scipita e di scarsa mordacia, che segue le orme del già poco riuscito predecessore, “Cruel Intentions”. Dan Sanders si è trasferito as-sieme alla famiglia da Chicago a Rocky Springs, parco naturale che l’impresario per cui lavora vuole trasformare in un centro residenziale multicomfort. Ma sul suo cammino spianato di gru e fondamenta, il superviso-re ai lavori Dan non troverà solo le divertenti puzzole del titolo, bensì corvi, aquile, orsi, pro-cioni: un’intera foresta pronta a ribellarsi al terribile progetto e decisa a qualsiasi azione pur di ostacolarne la realizzazione. Sono più divertenti trailer e locandina di questa guerra dei roses in versione campestre ed animalista, che vede un primo tempo tutto incentrato sui continui dispetti al martire della situazione, Dan, seguito da un secondo tempo migliore, capace solo in parte di riscattare il carattere brioso e vivace che la pellicola prometteva. Piuttosto ripetitivo per i bam-bini, dalle gag banali ed in-

concludenti per adulti, “Puz-zole alla riscossa” ripercorre il genere della commedia per famiglie vecchio stampo senza mai decollare: raffazzona gag forzate una di seguito all’altra e nel tentativo di far divertire a tutti i costi, strafa, lasciando indifferenti sia grandi che pic-cini. L’idea alla base del fi lm, prodotto dallo stesso Brendan Fraser che ne è il protagonista, nasce dopo una serie di incendi scoppiati nel 2004 nella Cali-fornia del Sud. Cosa sarebbe

successo se le creature si fossero ribellate contro i fautori di una simile calamità? È questa la chiave di lettura di un fi lm ambientalista che poteva ardire molto oltre, trovando un’ampia quantità di idee e spunti sullo sfondo di una madre natura che si ribella ai mostri commerciali dell’uomo. Ma forse era più comodo e semplice affi darsi a smorfi e, boccacce, fl atulenze, escrementi d’uccelli volanti ed al consueto happy end: necessario

re-visioni cine club

Intrigo, amore e resistenza nel fi lm di culto di Michael Curtiz

"Casablanca" (1942)

L’affollato bar di Rick…vietato nei Paesi sotto il giogo nazifascista. Fu premiato con tre Oscar, per il miglior fi lm, regia e sceneggiatura. In Italia uscì solo nel 1945, a guerra finita, ma fu tagliato signifi cativamente da qualche funzionario con vecchie reminiscenze fasciste. Scomparvero infatti le scene dove compare il capitano Ton-delli, un impacciato ufficiale italiano le cui scene sono state reintegrate solo recentemente. Censurati anche i riferimenti al passato di Rick, che nella versio-ne originale aveva traffi cato in armi con gli etiopi nella guerra coloniale contro gli italiani, infi ne viene cambiato il nome al “signor Ferrari”, un ambiguo personaggio che dirige il merca-to nero, in modo da nascondere le sue evidenti origini italiane. Di “Casablanca” si è detto tutto e il contrario di tutto, ma forse non molti conoscono il gustoso aneddoto del fi nale del fi lm, che fu un vero mistero sul set, tranne che per il regista e Humprey Bogart. Mentre si girava venne infatti usato un copione a cui mancava in finale, anche se naturalmente la sceneggiatura era completa e chi doveva co-noscerla la conosceva. Il regista Michael Curtiz però pretese che

DI ENRICO FINOCCHIARO

Talvolta le alchimie del ci-nema creano dei fi lm mitici

che entrano nell’immaginario collettivo senza avere le carat-teristiche classiche del capola-voro assoluto. Probabilmente l’esempio più calzante di questa tesi è “Casablanca” (1942) di Michael Curtiz, artisticamente non all’altezza dei veri capo-lavori del cinema, ma un fi lm che con tende la palma del più popolare di sempre a “Via col vento”, grazie alla struggente storia d’amore che sull’esotico sfondo di una città di frontiera ai margini del deserto s’incrocia con la tragedia della seconda guerra mondiale. In secondo luogo, il Rick Blaine incarnato da Humphrey Bogart è molto più di un personaggio cinematogra-fi co, è un’icona del Novecento. La storia è ambientata appunto nella città che è il principale porto del Marocco nel 1941 dove si mescolano assieme poliziotti francesi, spie naziste, fuoriusciti antifascisti, avventu-rieri di rango e piccoli sciacalli. Qui l’americano Rick Blaine, proprietario di un bar, aiuta Ilsa, la donna che amava (e ama ancora) e suo marito, un capo

della resistenza cecoslovacca, a lasciare in aereo la città. Perché il piano vada in porto però Rick deve districarsi in un traffi co di documenti falsi che lo mette a rischio nei confronti della gen-darmeria francese che collabora con i tedeschi nazisti. Alla fi ne l’amore trionfa, anche se non come sarebbe lecito immaginar-si. Del resto le esigenze di guerra non si discutono, anche se c’è di mezzo un duro dal cuore tenero come Rick Blaine.

BACKSTAGECome per un buon vino, anche su “Casablanca” il tempo non ha per nulla infl uito in modo negativo, ma anzi lo ha rivestito anno dopo anno di un’aura ma-gica e affascinante che ha reso il fi lm un oggetto di culto per le nuove generazioni, un punto di riferimento di archetipi, ste-reotipi e generi. In defi nitiva, un’autentica pietra miliare del cinema. Il fi lm ebbe spunto dal copione di una pièce teatrale, “Everybody come sto Rick’s”, che, caso più unico che raro, fu messa in scena a teatro per la prima volta solo un paio di anni dopo l’uscita del fi lm. Uscì al cinema in piena seconda guerra mondiale, naturalmente

nessun membro del cast fosse a conoscenza del fi nale, in modo che tanto gli interpreti quanto i personaggi fossero ugualmente ignari del loro destino. Nella scena d’amore finale fra Rick ed Ilsa, nell’appar tamento di lui, Ilsa tormentata dal dubbio, dice: “Non so come andrà a fi nire”. Questo era vero tanto per il personaggio quanto per l’attrice, che in seguito andò angosciata a lamentarsi dallo sceneggiatore Howard Koch, chiedendogli: “Come posso interpretare una scena d’amore se non so con quale uomo sono destinata a rimane re?”. Bogart tuttavia conosceva quello che sarebbe avvenuto di lì a poco sulla nebbiosa pista dell’aero-porto di Casablanca, dal mo-mento che il suo contratto di “Major Star” gli dava il dirit to di approvare o rifi utare il copione a seconda dei casi. Quello che Bogart non poteva sapere era però il successo che avrebbe avuto il fi lm, “Casablanca”, una pellicola che lo accompagnò nell’immortalità.

Le frasi che valgono il filmYvonne: Dove sei stato ieri sera?Rick: È passato tanto tempo, non me ne ricordo.Yvonne: Ci vediamo stasera?Rick: Non faccio mai piani in anticipo. -----------------------------Capitano Renault: (a Rick) Sei proprio bizzarro a gettare via donne così. Un giorno potreb-bero scarseggiare.-----------------------------Maggiore Strasser: Di che na-zionalità siete?Rick: Ubriacone.Capitano Renault: Allora siete cittadino del mondo. -----------------------------Ilsa: Un franco per i vostri pensieri.

Rick: In America mi darebbero solo un soldo, e i miei pensieri non valgono di più.-----------------------------Capitano Renault: Vi faccio notare che il revolver è puntato al cuore.Rick: È il posto meno sensibile che io ho. -----------------------------Rick: (a Ilsa) Avremo sempre Parigi.-----------------------------Ilsa: Baciami. Baciami come fosse l’ultima volta.-----------------------------Rick: Alla tua salute, bambina.-----------------------------Ilsa: Suonala ancora, Sam…

Come trovarloIl fi lm è proposto in diverse ver-sioni dvd. L’edizione base a disco singolo e con pochi ma interessanti extra è messa in commercio dalla Warner Bros a meno di 10 euro, mentre le versioni Blu-ray e Hd si aggirano sui 23 euro. Ma un fi lm del genere

merita un’edizione dvd sontuosa, ed è proprio il caso dell’edizione speciale a due dischi, sempre della Warner Bros, con extra stupendi come le scene inedite, documen-tari, commenti audio accurati e molto altro, il tutto a soli 12 euro circa.

Frecce allucinogene?DI CARLO VANNI

I trailers ci erano sembrati suf-ficientemente accattivanti,

promettendo, se non certamen-te un capolavoro, almeno uno di quei fi lmoni epici in grado di far bollire l’adrenalina tanto da scordarci di essere tanti topi di biblioteca, o di scrivania, per un paio di settimane. Stavamo certamente pen-sando a produzioni tipo “Il Gladiatore” e “Black Hawk Down”, nell’aspettarci, da parte dell’esimio Ridley Scott, un qualcosa di epico ed emo-zionante all’altezza dei suoi trascorsi; e l’occasione di una prima urbana in contempo-ranea con quella di Cannes ci era sembrata davvero troppo ghiotta per lasciarcela sfuggire. È perciò con una certa delusio-ne che abbiamo visto scorrere le oltre due ore e mezzo di questo nuovo “Robin Hood” che, a nostro modesto e sindacabile giudizio, è stato in grado di far rimpiangere persino quello gof-

Robin Hood

fo e rozzamente gagliardo con Kevin Costner di molti anni fa. Questo nonostante un cast che annovera calibri quali Russell Crowe, Cate Blanchett, William Hurt e altri valifi caratteristi, e nonostante il budget stellare di 350 milioni di dollari (150 per la promozione), diremmo bruciati quasi interamente per i cachet degli attori e per le riprese in esterni; perché probabilmente lo sceneggiatore Brian Helge-land è stato tenuto a stecchetto e si è ferocemente vendicato con una storia tra il banale e

l’involontariamente comico che, con l’ottimo apporto di una ricostruzione storica degna di un peplum di serie C, ha for-nito un risultato fi nale che non solo non emoziona in modo particolare, ma a tratti fa resta-re a bocca aperta per lo stupore: siamo usciti con ancora negli occhi la scena delirante in cui la Blanchett caricava, alla testa di una squadriglia di or-fani montati su pony, francesi impegnati in un remake dello sbarco in Normandia. Roba da intossicazione da allucinogeni.

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SITO

I SERVIZI FOTOGRAFICI COMPLETI

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E TANTO ALTRO...

EVENTI DELLA SETTIMANA

Sabato 15 maggio, Tunnel, Reggio Emilia

SUD SOUND SYSTEM

Venerdì 14 maggio, Fuori Orario, Taneto di Gattatico (RE)

ABBA SHOW

SUD SOUND SYSTEMSUD SOUND SYSTEM

Giovedì 13 maggio, Grandemilia, Cittanova (MO)

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Venerdì 14 maggio, Teatro Valli, Reggio Emilia

ANDREA DEMBECH

Venerdì 14 maggio, Matterello Pizza + Musica, Rubiera (RE)

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Domenica 16 maggio, Lido Po, Guastalla (RE)

BOXE

Da Giovedì 13 a Domenica 16 maggio, Fiere di Reggio Emilia

SALONE DEL CAVALLO AMERICANO

Venerdì 14 e Sabato 15 maggio, Reggio Emilia

REGGIO NARRA

Domencia 16 maggio, Reggio Emilia

FESTA DEL BUS PASCAL

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Ascensore Sportivo

Tutti con la RegiaIl Pescara è favorito. Ma i tifosi possono spingere i granata in serie B

CALCIO

DOJO NOVELLARA

FRANCESCA FERRETTI

DORIANO TOSI

Trionfo dei judoki novellaresi ai Campionati italiani Csi di judo a Salsomaggiore. I ragazzi allenati da Andrea Aldini, Fausto Fregni e Va-

lentina Gazzini hanno infatti vinto ben 12 medaglie, di cui 4 d’oro conquistate da Gabriele Fregni (Esordienti A), Lorenzo Guerzoni (Esordienti B), Caterina Varga e Davide Albanese (Adulti). Risultati che hanno portato il Dojo Novellara al quarto posto di squadra.

Dal Brescello alla… Champions League. Doriano Tosi, ex direttore sportivo dei canarini negli anni d’oro di patron Amadei, è stato infatti

ingaggiato dalla Sampdoria per sostituire Giuseppe Marotta passato alla Juve con Gigi Del Neri. Tosi è da anni considerato uno dei migliori esperti di calcio mercato. Dopo aver creato il miracolo Modena, Tosi torna quindi in serie A. Con una prestigiosa vetrina europea a premiare una carriera comunque prestigiosa.

Così per SportCosì per SportEmozioni da play off

DI ENRICO LUSETTI

Io su Facebook ci navigo. I blog dei tifosi li vado a scor-

rere. E, se prestassi fede a quello che mi vomita addosso il mio computerino, questi play-offs la Regia non li dovrebbe manco giocare. A Pescara lo danno per scontato. E' roba fatta. Quella coi granata sarà una doppia amichevole. In terra d'Abruzzo stanno già parlando della fi nale col Verona. Già cominciano a preparare l'esodo al Bentegodi. La Reggiana? Chi? Il quesito è uno solo: la spavalderia della piazza andrà a contagiare la squadra? Mi augurerei di sì. Ma non ci credo. Neanche un po', purtroppo. Oddio, in campio-nato quel 3-0 ci resta scolpito nella mente anche a noi. La speranza è che Ganci e amici si adagino su quella domenica in cui sembrava di assistere ad una guerra tra Gengis Khan e Maria Teresa di Calcutta. Ma dome-nica, potete esserne certi, non sarà così. In primis sarà il popolo granata a non permetterlo. Un popolo che ha ritrovato amore e passione per i suoi beniamini in quella infernale e tremenda

partita spareggio con la Ternana. Poi saranno i giocatori a inter-pretarla in maniera diversa, su questo ci potete scommettere. Giocatori che hanno ritrovato gli occhi della tigre, l'orgoglio troppo spesso smarrito in passato e che si giocano una fetta im-portante anche del loro futuro. Poi, è ovvio, dipenderà da chi il Legionario riuscirà a sbattere in trincea. Viapiana ce la farà in extremis? Ingari come arriverà a domenica? Sono quesiti im-portanti, non certo di secondo piano. Però, se lo spirito della squadra sarà quello giusto, anche quei baldi giovinotti di Romizi o di Castiglia, anche quegli og-getti misteriosi tipo Temelin, se chiamati nell'arena, beh, non potranno che interpretare questa fi nale nel migliore dei modi. Il Pescara è più forte, lo sappiamo. Parte favorito. Ma avrà addosso mille pressioni. Mentre a Reggio Emilia nessuno farà una colpa a Saverino e compagni se doves-sero andare in vacanza con due settimane di anticipo. Staremo a vedere. L'importante è viverle, delle emozioni così. L'impor-tante è essere andati a Pagani. L'importante è esserci ubriacati

di felicità a Castelnovo Gar-fagnana. L'importante è aver sfi dato la corazzata Pro Patria. E ora sotto col Pescara, che pensa di aver già vinto ancor prima di giocare. Quattro anni. Quattro anni di successi. Quat-tro anni di classifi che sempre nella colonna di sinistra. Però accontentarsi, ora, sul filo di lana, sarebbe il più grave degli errori. Imperdonabile. Ora questa semifinale ce la giochiamo. Confidando che, dietro le quinte, si accelerino anche le trattative per la ces-sione della società. A me il progetto con imprenditori che vengono da Brescia e sponso-rizzati da un personaggio serio e competente come Lo Monaco, con al loro fi anco le coop e la cordata-Barilli made in Reggio, piace e non poco. Però ssstt. Fate piano. Fate. Ma fate in silenzio. Io ho in testa solo la sfi da impossibile al Pescara dei fenomeni. Non disturbiamoli, i nostri eroi. Piano. Sottovoce. Perchè andare in fi nale non è un'ossessione. E' un sogno. Un sogno non impossibile, però. No. Assolutamente non impossibile...

Terzo scudetto consecutivo per Francesca Ferretti. La brava e bella pallavolista di Rosta Nuova ha conquistato l’ennesimo trofeo della

sua strepitosa carriera guidando la Scavolini Pesaro sul tetto d’Italia per il terzo anno consecutivo. Netta l’affermazione delle bianco-rosse sul Villa Cortese Milano, un 3-0 eloquente che non lascia dubbi sulla supremazia in campo nazionale della formazione marchigiana.

Ascensore Sportivo

La sensazione è che mister Domi-nissini e i suoi ragazzi lo abbiano ben compreso. E questo è già un ottimo inizio. Le scorie e le diffi coltà della parte fi nale della regular season appartengono al passato, con i play-off si azzera tutto e si apre un capitolo nuovo.

UN’ALTRA SQUADRA

Ok, l’emergenza non è del tutto alle spalle e domenica il trainer non potrà ancora schierare la for-mazione tipo. Ok, il regolamento impone ai granata di vincere due partite, in virtù dei diritti acqui-siti dalle avversarie grazie alla miglior posizione in classifica. Ok, il Pescara è probabilmente la rivale più tosta del mazzo. Ma la Reggiana che va agli spareggi è una squadra dalla mente libera, senza pressioni eccessive, con la leggerezza di chi ha una grande opportunità da sfruttare.Non è retorica a buon mercato. Nelle parole dei protagonisti e soprattutto nel clima respirato ai campi di allenamento in set-timana, traspare proprio questa positività.E allora perché non crederci, loro che scenderanno sul terreno di gioco domenica e tutti noi che li stiamo seguendo con rinnovato entusiasmo?

ENTUSIASMO E PRESSIONE

Un entusiasmo che a Pescara di certo non manca. I 2.500 biglietti disponibili per la curva Nord del Giglio sono stati bruciati in un amen, dalle rive dell’Adriatico ci sarà un piccolo esodo verso il Crostolo, anche la tribuna sarà popolata da parecchi fan bian-cazzurri. Assoluta normalità per una piazza

nella quale sono in centinaia i tifosi che seguono gli allena-menti. Tutto molto suggestivo, ma anche pericoloso. Questa sì che è pressione, la squadra di Di Francesco – sentendosi di diritto già in B – non può permettersi di fallire, men che meno in semifi na-le. Anche a Reggio la febbre per il match sale. Non a quei livelli, ma siamo certi che il popolo gra-nata domenica si farà sentire, a prescindere dal numero effettivo di spettatori paganti.È successo anche in occasione dell’ultima partita di campionato, l’1-0 decisivo per conquistare i play-off porta anche la fi rma della curva Sud e di tutti quelli che hanno trepidato sugli spalti del Giglio, sostenendo l’assalto di Sa-verino e compagni alla porta della Ternana. Lo hanno riconosciuto i giocatori, senza piaggeria: un motivo in più per continuare su questa strada.

DI MATTEO IORI

25% di possibilità di salire in serie B. È questo lo spirito con cui la Reggiana deve affrontare l’av-

ventura nei play-off che inizia domenica al Giglio

con la semifi nale d’andata dei play-off contro il Pescara. 25% per qualcuno potrà sembrare poco, in realtà è tantissimo, sono infatti le stesse chance degli abruzzesi, del Verona e del Rimini. Gli spareggi sono un campionato a parte, che si può e si deve vincere.

TRADIZIONE NEGATIVA

Oltre a Ganci e compagni, la Reggiana domenica dovrà fron-teggiare una tradizione negativa. Il Pescara è la classica bestia nera: 24 i match in campionati uffi ciali tra le due compagini, ben 12 le vittorie abruzzesi contro 6 (e 6 pareggi). Negli incontri disputati a Reggio il bilancio migliora (5 successi granata contro 3 e 4 pari). 20 le reti complessive rea-lizzate dalla Reggiana, 33 quelle del Pescara.L’ultimo confronto diretto, un mese fa, è stato uno dei più lugu-bri della serie: 3-0 senza appello per la squadra di Di Francesco contro una Reggiana pratica-mente nemmeno scesa in campo con la testa. Una mazzata terribile. Ma che fa parte del passato. Oggi è un’altra storia. Oggi deve essere un’altra Reggiana.

PINNA

GANCISANSOVINI

GESSADETTORIBONANNI

ZAPPACOSTA

ZANONOLIVIMENGONI

PETTERINI

TOMASIG

INGARIALESSI

MASCHIOSAVERINO

VIAPIANANARDINI

ZINIMEI

ANDERSONGIRELLI

ALLENATORE:LORIS DOMINISSINI

IN PANCHINA:MANFREDINISTEFANIROMIZICASTIGLIAMORELLITEMELIN

ALLENATORE:EUSEBIO DI FRANCESCO

IN PANCHINA:BARTOLETTIVITALEMEDDATOGNOZZISODDIMOZIZZARI

REGGIANA

PESCARA

IL DODICESIMO UOMOContro il Pescara servirà il tifo della Curva Sud

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L’ALTRO SPORTPAZZI PER IL NUOTO

Nell'impianto di via Melato migliaia di reggiani si cimentano tra le corsie

Tutti in vascaReggiana Nuoto, oltre sessant’anni di storia e vittorie in piscina

AGONISMO: LA CARICA DEI 110 AtLEtILa Reggiana Nuoto nasce nel 1947 grazie ad alcuni appassionati del nuoto che individuano, in questa atti-vità, un mezzo per aiutare i giovani nei difficilissimi anni successivi al secondo conflit-to mondiale. Guidati da Ober Ferrari, autentico pioniere del nuoto, e sostenuti da un forte spirito sportivo, gli agonisti di allora si allenavano nell’ac-qua del ''canalazzo'', canale artificiale d'irrigazione alle porte della città. Le condi-zioni d'allenamento erano precarie e di conseguenz i ri-sultati non proprio eclatanti.Nel 1951 fu costruita la pi-scina scoperta da 50 metri e questo diede la possibilità al-la Reggiana Nuoto di crescere e di cominciare ad imporre i

propri atleti in gare e tornei. Di lì a poco Giovanni Borgo-gnoni vinse i Campionati Eu-ropei Universitari. Nel 1962 la società si divise; nacque così la Rari Nantes Reggio, società con particolare vocazione per il nuoto di propaganda. Dieci anni dopo a Reggio la piscina coperta che fece, qualche anno più tardi la gloria degli atleti reggiani: Tiziana Bertolani più volte Campionessa Italiana Asso-luta e di Categoria nei 200 dorso distanza in cui ottenne anche il primato italiano assoluto. Tiziana Bertolani entrò poi a far parte della nazionale come componente fissa. Nel 1985 la Rari Nantes Reggio e la sezione nuoto della Polisportiva ''Gatto Az-

zurro'' diedero vita al Circolo Nuoto Uisp. Circolo che nel 1988, con l’arrivo dell’alle-natore ungherese Istvan Kor-mos, si riunificò e diede vita all’attuale Reggiana Nuoto. Questa nuova realtà assieme all’apertura della vasca da 50 metri coperta diede la possibilità a Marco Davoli di conquistare nove medaglie nei campionati nazionali, di partecipare con la nazionale juniores partecipa ai cam-pionati Europei di Istanbul e si piazzarsi al secondo posto nei Campionati Italiani di Categoria.A seguire Marco Marmiroli, Fabio Ghizzi e tanti altri giovani atleti riuscirono ad imporsi in quasi tutte le spe-cialità. (mb)

di Mara Bianchini

Dici nuoto a Reggio Emilia e pensi subito alla Reggiana, la società più consolidata sul ter-

ritorio che dal 1947 ad oggi ha fatto nuotare de-

cine di migliaia di reggiani conquistando anche parecchi riconoscimenti a livello ufficiale, come parecchi sono i nuotatori che hanno indossato i colori sociali della Reggiana. Ne abbiamo parlato con il Presidente della società Marco Delmonte.

Delmonte, al momento quanti atleti avete? “Abbiamo millecinquecento iscritti e centodieci agonisti”.Un bel numero…“Sì, visto che abbiamo anche tanti settori”.Quali? “Partiamo dal nuoto agonisti-co, che prevede una selezione di maschi e femmine (nove anni per i maschi, otto per le femmine) che una volta inseriti entrano a far parte degli Esor-dienti C. Col passare degli anni diventeranno poi Esordienti B, Esordienti A e successivamente di Categoria nella speranza che diventino degli Assoluti”. Le selezioni con quale criterio sono effettuate? “Tecnico, fisiologico e di di-sponibilità”.Disponibilità? “Esatto, sia dei genitori che degli atleti a sottoporsi a tre allenamenti alla settimana e ad aumentare di categoria in ca-tegoria. Non sempre i ragazzi ed i genitori accettano questo impegno”.Com’è la giornata tipo di un agonista? “Al mattino va a scuola, man-

gia un panino e poi va in vasca per tre ore. Finiti gli allenamenti in vasca inizia quelli in palestra ed infine va a casa”.Molto impegnativa. “Certo e la scuola certo non li aiuta perché gli insegnanti caricano a dismisura gli atleti senza comprendere che non si tratta di calciatori o cestisti che dopo le loro due ore di allenamento hanno finito. Ma credo che questa sia una guerra persa”.Oltre agli agonisti? “Abbiamo la pallanuoto che quest’anno ha ottenuto un ottimo risultato. La scuola nuoto riconosciuta, poi nuo-to per salvamento e i master”.Siete una società che riserva sempre novità, cosa avete in cantiere? “Un bel paio di progetti. Il primo è quello di entrare a far parte del Circolo Nuo-to UISP che ha già al suo interno diverse società di Bologna, Ravenna e Lugo. E’ un circolo che racchiude i migliori nuotatori delle diverse società. Questo ci darebbe la possibilità di ar-

rivare alla Coppa Italia Nazio-nale a squadre e di poter fare squadre con i migliori delle specialità. Senza contare che per i nostri allenatori sareb-be una ulteriore formazione. L’altro è che da diversi anni a questa parte abbiamo messo a disposizione dell’UISP i nostri istruttori, che hanno il paten-tino della federazione. Non da ultimo il ‘Progetto College’ che abbiamo sperimentato con grande successo lo scorso anno. Ed infine, ma non certo per importanza, il nuoto sotto controllo medico”.In che senso sotto controllo medico? “I nostri atleti oltre alla classica visita medica si sottopongono ad esami più accurati come il sangue e le urine. Il nostro medico guarda gli esiti e se ci sono delle carenze fisiologiche si interviene con un percorso medicale controllato in modo da ridurre le eccedenze ed aumentare le carenze”.Fra i vostri atleti chi è quello che ha raggiunto i maggiori traguardi? “Filippo Barbacini che nella categoria Ragazzi ha battuto

il record di Rosolino nei 200 stile libero. Ha vinto tutto compreso gli Europei ed ha partecipato al Campionato del Mondo giovanile in Brasile”.Ne avete anche altri? “Lo scorso anno Martina Mazzi si è laureata Campionessa Europea in nuoto per salva-mento, Vittorio Colaretti nei

campionati italiani di categoria si è classificato primo nei 100 rana, secondo nei 200 rana e terzo nei 200 misti; ha vinto l’oro con la rappresentativa della Nazionale a Viareggio nei 100 rana e nei 200 misti. Beatrice Restori quinta nei 200 delfino agli assoluti invernali. Poi ci sono i finalisti a punti

Laura Tondelli nei 100 rana, Giulia Costi nei 200 delfino, Delmonte Alberto nei 400 stile libero e Quaglieri Luca nei 400 stile libero”.Fra poco inizierà la stagione estiva, quali obiettivi vi siete posti? “Almeno tre medaglie ed una decina di finalisti”.

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venerdì 21 maggio 2010 - REPORTERPag. 34

animaliIl business dei canili privati

Per i gestori senza scrupoli un affare da 200 milioni all’annodi Enrico Finocchiaro

Nelle pagine di cronaca dei giornali di tutta Italia

sono costanti le notizie di sequestri di canili, quasi tutti convenzionati con i comuni, dove gli animali vengono te-nuti in condizioni precarie e inadeguate, e non di rado in situazioni da incubo. Questo accade perché gestire un canile convenzionato con gli enti locali può essere un lucroso affare, a patto di ignorare il benessere degli animali e senza che si metta in pratica neanche una parvenza di politica per le adozioni. Ma qual è la situazione dei canili in Italia? La risposta la dà un recente rapporto dell’Aidaa, che stima in 200 milioni di euro l’anno, circa 400 miliardi delle vecchie lire, il costo medio annuo per il mantenimento dei cani all’interno dei canili italiani. La gran parte di questi soldi sono in carico ai comuni in quanto responsabili dei cani randagi catturati sul territorio, ma almeno un terzo è frutto di donazioni e raccolte au-tonome fatte da associazioni e gruppi animalisti. In Italia i cani attualmente ospitati nei 500 canili rifugio pubblici e privati riconosciuti sono circa 160.000 mentre la popolazio-ne dei cani randagi è stimata attorno alle 600.000 unità. Sono almeno 200 i canili con-centrati prevalentemente nelle regioni del sud (esclusi quelli

gestiti direttamente dalle as-sociazioni o da loro affiliati) che non permettono l’ingresso dei volontari delle associazioni animaliste allo scopo di far adottare i cani ospitati.Allo stesso modo sono oltre un centinaio i canili situati anche questi prevalentemente nel centro sud Italia che di fatto limitano a una o due ore settimanali l’apertura al pub-blico. È chiaro che i gestori di questi canili quasi tutti privati convenzionati, sono molto spesso in sovraffollamento ma non hanno alcun interes-se a promuovere le adozioni dei cani e tanto meno hanno

interesse ad aprire i loro canili ai volontari delle associazioni, in quanto i cani per loro rap-presentano un vero e proprio business. Vi sono poi anche le responsabilità degli enti locali, che sono molto spesso in forte ritardo nei pagamenti delle ret-te per la gestione dei cani alle strutture convenzionate. Ma un’altra e ancora più frequente mancanza è la pressoché totale latitanza dei funzionari comu-nali che dovrebbero periodi-camente verificare lo stato di benessere degli animali ospiti nei canili, ma che per la fortuna dei gestori senza scrupoli, non si fanno vedere mai.

CUCCIOLI AD ARCETO

Nonostante una primavera latitante la natura fa comun-que il suo corso. E con la pri-mavera arrivano anche molte cucciolate di cani e gatti, talvolta inaspettate, talvol-ta fin troppo “generose”, come quella con cui si sono dovuti cimentare i volontari del Centro Soccorso Animali di Arceto, a cui i padroni di una coppia di meticci si sono rivolti per trovare casa a ben 14 cuccioli di una singola cucciolata. I cagnolini, visibili nella fo-to, attualmente hanno solo

un mese di vita e si trovano presso l’abitazione dei pro-prietari dei cani-genitori, che sono due meticci di taglia grande. I cuccioli pertanto saranno destinati a diventare anch’essi imponenti come i genitori, quindi chi vorrà adottarne uno dovrà tenerlo in conto. Nel frattempo però i cuccioli sono ancora molto piccoli, dei fagottini che stanno nel palmo di due mani e dovranno essere accuditi dalla madre ancora per un altro mese per essere quindi svezzati ed essere pronti per

la loro nuova famiglia. Non si sa quanti siano i maschi e quante le femmine, ma dato l’elevato numero di cagnolini ce n’è per tutti i gusti. Chi vo-lesse prenotarne uno, vederli o anche solo avere ulteriori informazioni, può chiamare direttamente al canile di Arceto (numero di telefono: 0522-980505), dove i volon-tari provvederanno a fornire i contatti con i proprietari dei genitori. Non lasciamo che questi cagnolini passino direttamente dai giochi con i fratellini al box del canile! (ef)

QUA LA zAmpA! a cura di Enrico Finocchiaro ([email protected])

OgnunO di lOrO ha una stOria, spessO triste. OgnunO di lOrO ha un carattere, dOlce, giOcOsO, diffidente, seriO, scherzOsO, pigrO O spOrtivO, magari prOpriO cOme il tuO. sOnO gli animali Ospitati dai canili e gattili della prOvincia di reggiO emilia. repOrter ve ne presenterà qualcunO Ogni settimana, e magari prOpriO su queste pagine trOverete il vOstrO prOssimO migliOre amicO.

NiNotchkaMeticcia femmina di taglia media, di 3 anni d’età. All’inizio, quando è arrivata al rifugio era piuttosto spa-ventata, ma col tempo si è rivelata molto buona con le persone. Ama essere coccolata. Ciò non toglie che sia una femmina con del carattere, che dimostra soprattutto con gli altri cani. Adatta a tutti, ma se fosse destinata a qualcuno che ha già dei cani sarebbe meglio prima assicurarsi che vadano d’accordo.

FaustiNoFaustino ha 7 anni ed è un meticcio maschio nero focato di taglia me-dia. Ha fatto il suo ingresso al canile in gennaio del 2009, e vi è arrivato in pessime condizioni. Malgrado il triste periodo vissuto, non ha mai perso il suo buonissimo carattere e un’indole molto tranquilla. Me-riterebbe assolutamente di sapere cosa vuol dire avere un padrone che lo ami veramente per la vita.

chakraSi tratta di un Pastore tedesco femmina di taglia grande di 9 anni. Chakra è stata trovata ad Arceto qualche mese fa ed era veramente in condizioni molto tristi. Ora ha recuperato peso e comincia a stare meglio, ma per lei il toccasana sa-rebbe trovare una famiglia adottiva che la sappia amare e curare. Con le persone ha un buon carattere, ma in generale ha un atteggiamento sempre molto vigile, il che potrebbe fare di lei un buon cane da guardia.

roaNQuesto bellissimo meticcio ma-schio di taglia grande ha circa due anni e mezzo ed è arrivato al canile di Arceto a maggio del 2008, quando aveva solo un anno. Oltre ad essere bello ha anche un buon carattere che manifesta in particolare con le persone. Nello stesso tempo si potrebbe rivelare anche un ottimo cane da guardia.

riccioNeÈ un meticcio di 2 anni e mezzo circa, taglia grande, anzi molto grande. È stato trovato a Scan-diano e dopo una breve adozione ha fatto ritorno al canile per la sua mole piuttosto impegnativa. Riccione è un cane molto buono ma anche piuttosto giocherellone e cerca molto il contatto umano. Necessiterebbe di spazio per corre-re, ma anche di tempo e pazienza per educarlo. In cambio offre tanta simpatia e affetto.

scudoQuesto bellissimo barbone ma-schio di circa 7 anni è stato tro-vato ad inizio marzo a Pratissolo e da allora fa parte degli ospiti del canile. È di taglia media, pelo riccio e caratterialmente è molto buono e vivace. Assolutamente adatto alla vita in appartamento.

cocchiHa circa 2 anni ed è un maschio di taglia media. È stato portato in canile ad agosto, dopo essere stato trovato. Oltre ad essere un bellissimo cane, ha anche un buo-nissimo carattere. Non è un cane che abbaia molto.

trottolaQuesta cagnolina di circa un anno è un animale molto speciale. Di taglia medio-piccola e con un carattere dolcissimo, Trottola è nata però senza occhi. Nonostante questo è assolutamente in grado di avere una vita autonoma ed essere un’ottima compagna a quattro zampe dato che è affettuosa come pochi cani sanno essere. Trottola sarà un’adozione di cui non vi pentirete mai.

ramoNaHa solo 7 mesi ed è una bellissima meticcia femmina nero focata di taglia grande. Si trova al canile da poco meno di un mese, e già si è fatta riconoscere per quanto è buona e affettuosa. Ovviamente si tratta anche di un cane piutto-sto vivace e a questo contribuisce sicuramente la giovanissima età.Assolutamente meritevole di tro-vare una vera famiglia adottiva.

mileNaHa solo 7 mesi e si tratta di una meticcia femmina tigrata di taglia grande. Ha un carattere molto buono e affettuoso. Adora essere coccolata e per questo fa di tut-to per attirare l’attenzione delle persone, sfoderando così tutta la sua vivacità. Sarebbe sicuramente una meritevole fidata compagna a quattro zampe.

Gli animali di questa settimana sono disponibili per l’ado-zione presso il canile di arceto, in via Franceschini 1, ar-ceto. e’ possibile contattare il canile di arceto al numero

0522-980505. la struttura è aperta al pubblicomartedì e giovedì dalle 14.30 alle 16

sabato dalle 9 alle 16 e domenica dalle 9 alle 13.Per donazioni: credito emiliano – agenzia di rubiera iban

it55 a 03032 66470 010000007955.

salvadorDolcissimo e bellissimo Breton bianco e nero di taglia media di due anni. È stato trovato ai primi di maggio a Rubiera. Se il suo ca-rattere non tradisce la sua razza, è destinato ad essere un campione di dolcezza. Assolutamente da conoscere e adottare.

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Pag. 35venerdì 21 maggio 2010 - REPORTER

ANIMALIPerso in aeroporto

Storia di Paco, il cane smarrito come fosse una valigiaDI ENRICO FINOCCHIARO

Imbarcare il proprio bagaglio per un volo in aeroporto per

certi versi è sempre un rischio. A molti accade di scoprire all’ar-rivo che il proprio bagaglio è stato caricato per errore su un volo che andava dall’altra parte del mondo, o addirittura che se ne erano perse defi nitivamente le tracce. A questo punto per il malcapitato viaggiatore non ri-mane altro che mettersi l’animo in pace e compilare i moduli per il reclamo, incrociando le dita che il risarcimento concesso dalla compagnia aerea sia il più equo possibile. Insomma, un vero calvario. Pensate però se vi perdessero il cane che avete fatto imbarcare nella stiva…Eppure questo è quello che è successo qualche giorno fa al ventenne canadese Josiah Allen e alla sua ragazza, che di ritorno da una vacanza in Messico avevano fatto carica-re sulla stiva dell’aereo il loro cane Paco, un meticcio di Jack Russell Terrier che i due ragazzi avevano trovato sulla spiaggia di Puerto Vallarta proprio du-rante la loro vacanza e di cui si erano innamorati decidendo di portarlo via con loro, in Canada. A questo scopo il cagnolino era stato subito portato dal vete-rinario per essere vaccinato e disinfestato da pulci e zecche, mentre i due ragazzi avevano già comprato tutto il necessario per il viaggio, collare, guinzaglio e box. I due ragazzi e il loro cane hanno fatto un primo volo con la compagnia AeroMexico per arrivare a Città del Messico, senza alcun problema. All’ae-

roporto della capitale però al check-in della compagnia aerea Delta, per volo che li avrebbe portati direttamente a Detroit hanno cominciato ad avere noie dal personale della compagnia, che non volevano imbarcare il box del cane adducendo svariate scuse. Alla fi ne i ragazzi l’hanno avuta vinta, ma è stata l’ultima volta che hanno visto il loro cane, dato che all’aeroporto di Detroit non risultava essere stato imbarcato alcun cane sul volo proveniente dal Messico. Diversi giorni dopo, in seguito

a estenuanti richieste, la Delta ha ammesso di aver smarrito il cane Paco e ha proposto ai due ragazzi un rimborso di 380 dollari più 200 dollari di sconto su voli futuri. Inutile dire che i due ragazzi hanno rifiutato ogni tipo di rimborso, dato che nessuna cifra può quantifi care esattamente la perdita di un cane cui si è affezionati. Oggi Josiah Allen continua a cercare il suo Paco attraverso il tamtam del web, anche se le possibilità di ritrovarlo, per sua stessa am-missione, sono minime.

Quasi uffi cializzato fi nalmen-te un grande passo contro

la vivisezione in Europa. La Comunità Europea ha raggiunto un accordo per cui verrà vietato ufficialmente effettuare test scientifici sui grandi primati quali scimpanzè, gorilla, oran-gutan. Contemporaneamente è stata deliberata anche un raffor-zamento della protezione delle cavie utilizzate nei laboratori. Sono oltre 12 milioni gli animali utilizzati annualmente per la ricerca scientifi ca nell’Unione Europea e ben presto potranno contare su regole più rigorose, anche se nella risoluzione del Parlamento Europeo il docu-mento votato recita ancora che “la conoscenza scientifi ca at-tuale non permette la completa eliminazione della sperimenta-zione sugli animali”.

L’accordo europeo sul progetto di direttiva della Commissione Europea infatti, pur facendo leva su fattori importanti a protezione degli animali, non perde mai di vista le necessità della ricerca scientifi ca.Così, a sostegno degli animali, si afferma che “gli esperimenti sono sostituiti, ove possibile, con un metodo alternativo scientifi camente soddisfacen-te”; che “il numero degli animali utilizzati è ridotto al minimo senza compromettere la qualità dei risultati”; e, non ultimo “che il grado di dolore e di sofferenza causato è limitato al minimo”. Sono inoltre proibiti test su animali selvatici. Il giro di vite permetterà anche una maggiore trasparenza nel settore.Gli Stati membri infatti, dovran-no assicurare che tutti coloro

che selezionano, forniscono o utilizzano a fi ni scientifi ci gli animali siano autorizzati e regi-strati dall’autorità competente. Non si potrà inoltre effettuare esperimenti “senza previa valu-tazione e autorizzazione”.Il progetto di direttiva non è però privo di eccezioni. Infatti i grandi primati “scontano” comunque la loro grande so-miglianza genetica con l’uomo, dal momento che uno Stato membro potrà ricorrere al loro utilizzo per esperimenti scien-tifi ci se lo ritiene essenziale per la sopravvivenza della stessa specie, o in caso di malattia pericolosa o debilitante per gli esseri umani. L’intesa raggiunta dal Consiglio UE ritornerà ora al Parlamento Europeo per il pa-rere fi nale dove dovrebbe essere votato senza problemi. (ef)

Laboratori senza scimpanzèL’Europa proibisce gli esperimenti sui grandi primati

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Anche quest’anno, ma in anticipo rispetto all’anno scorso, stanno arrivando i primi pulli da imbecco, sono i piccoli degli uccelli che cadono dai loro nidi e devono essere svezzati a mano.Sono soprattutto merli, colombi e tortore ad affollare la struttura in questi giorni e quest’anno grazie anche alla vostra attenzione e sensibilità stanno arrivando più numerosi del solito. Ci fa piacere infatti sapere che molti lettori di questa rubrica hanno seguito i nostri suggerimenti e tenuto il nostro numero di te-lefono in rubrica per eventuali “emergenze alate”... grazie! Considerato quindi il periodo, abbiamo deciso di riproporre brevemente i consigli pratici sul che fare se si trova un pullus... vedrete che capiterà a molti di voi, ed effettuare un buon recupero adottando le procedure giuste vuole dire fare arrivare l’animale nelle migliori condizioni al centro!Pullus… che fare?Prima di tutto impegnatevi nella ricerca del nido, che non potrà essere troppo lontano dal punto in cui ave-te trovato il vostro pullus. Mentre cercate il nido, te-nete al caldo magari avvolto in un vecchio maglione di lana ma mi raccomando niente cotone o ovatta… potrebbe involontariamente mangiarli! Non giocate con il piccolo: è un selvatico

e non gradisce le nostre dimostra-zioni di affetto! Soprattutto se

è un rapace poi, potremmo causargli danni irrepara-

bili.Contattateci immedia-tamente qui più che mai il tempo è pre-zioso per il buon esito dell’intervento, Il nidiaceo implume mangia molto fre-quentemente e fa pre-sto ad andare in crisi per carenza di cibo ma al contempo richiede cibi specifi ci quindi un buon consiglio gene-rale potrebbe essere quello di preparare

una soluzione leggermente tiepida di acqua e zuc-chero e fargli cadere sul becco delle gocciolinene di questo preparato: saremo sicuri di non sbagliare ali-mento e al contempo gli forniremo energie. Ma ricor-date: mai imbeccare un uccellino se sembra che sia freddo! Prima di tutto è opportuno scaldarlo.Il centro è aperto tutti i giorni, festivi compresi, con-tattateci sempre prima per verifi care l’orario e... buon lavoro amici della natura!Al centro potrete trovare nidi artifi ciali molto impor-tanti per la protezione delle nidiate dai predatori, con una piccola offerta di € 22,00 aiuterete la natura e un po’ anche il nostro centro.

Paolo e Mercedes

Arrivano... tanti, piccoli e bisognosi di cure!La stagione dei nidiacei è cominciata... qualche consiglio

Continua la distri-buzione delle Bat Box LIPU. Con un offerta di 22,00 euro avrete la vostra Bat Box... robusta, di quali-tà e buona perché aiuterà voi contro le zanzare e un po’ anche noi.

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venerdì 21 maggio 2010 - REPORTERPag. 36

SPECIALE SAN MARTINO IN RIOPROGRAMMA

VENERDÌ 21 MAGGIO

Ore 21Sala D’Aragona

“Canti e storie del popolo”con: Lara Puglia – voce

Tiziano Bellelli - voce, chitarre, bouzouki, sax sopranoEmanuele Reverberi: violino, tromba, cornamusa, organetto

Riccardo Sgavetti: contrabbasso, balalaika, mandolinoFranco Borghi: fi sarmonica

a cura del Circolo Culturale “La Rocca”

DA SABATO 22 A MARTEDÌ 1 GIUGNO

Tutti i giorni dalle 17 alle 23.30; l Sabato e la Domenica dalle 9 alle 20

Area sportiva27° Torneo Nazionale di Tennis

12° Trofeo Heineken Sounds GoodGli incontri in programma si disputeranno

Le fi nali saranno disputate martedì 1 giugnodalle ore 19; a seguire premiazioni e rinfresco

per tutti gli intervenuti.a cura del Circolo Tennis di San Martino in Rio

SABATO 22 MAGGIO

Ore 11Pista ciclo-pedonale del canale Tresinaro

Sedute d’arteI colori delle stagioni:

panchine e tavoli realizzati a mosaicoInaugurazione del nuovo arredo della pista ciclabile

realizzato dalle scuole materne, elementari e medie colsupporto tecnico di Impronta Ceramiche

a cura del Museo dell’Agricoltura e del Mondo Rurale

DOMENICA 23 MAGGIO

Ore 10.30Chiesa ParrocchialeFesta del Donatore

30° anniversario dell’Avis di San MartinoSanta Messa

a seguire inaugurazione presso il cimitero, alla presenzadelle autorità, del cippo per il 30° anniversario

della fondazione della sezione Comunalein memoria di tutti coloro che ne hanno fatto parte

e che non sono piùpresenti tra noi a cura dell’Avis di San Martino in Rio

41° Edizione della Fiera di Maggio

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Page 37: Reporter Giornale 21 Maggio 2010

Pag. 37venerdì 21 maggio 2010 - REPORTER

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DOMENICA 23 MAGGIO

Ore 16.45Chiesa Parrocchiale

Mamma a tutto campocanti e poesie dedicate alle mamme e a Maria, madre di tutti noi

a cura dal coro parrocchiale dei ragazzi

MERCOLEDÌ 26 MAGGIO

Ore 20.45Sala Estense - Via Roma 37

Saggio dei ragazzi della scuola di musica Cepamsi esibiscono 65 allievi nelle diverse discipline:

pianoforte, violino, chitarra, basso, batteria, canto

GIOVEDÌ 27 MAGGIO

Ore 21Sala D’Aragona

“Solov’ëv e il Racconto dell’Anticristo”Relatore Adriano Dell’Asta professore di Lingua e Letteratura Russa

all’Università Cattolica di MilanoVicepresidente della fondazione “Russia Cristiana”

a cura del Circolo Culturale “Maritain”

DA VENERDÌ 28 A LUNEDÌ 31 MAGGIO

Area Fiera di Piazza CarnevaliLuna park

Tutti potranno divertirsi con: Autoscontro, Aeroplanini,Castello Incantato, Giostra a catene per grandi

e per bambini, Giostra Rodeo, Giostra per Bambini,Miniautoscontro, Pesca Dei Cigni, Pista Equilibrio,

Sala Giochi, Scivoli Gonfi abili, Tagadà, Tappeti Elastici,Tappeto Volante, Tiro a Segno, Tiro a Turaccioli

VENERDÌ 28 MAGGIO

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interpretate da: Minor Swing Quintet, Stefania Rava e Vito Castelmezzano, Mauro Carrapresenta la serata Graziano Grazioli, direzioneartistica Giorgio Vignali e Gian Carlo Gualdi a

cura della Cantina Sociale di San Martino in Rio

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Page 38: Reporter Giornale 21 Maggio 2010

venerdì 21 maggio 2010 - REPORTERPag. 38

SPECIALE SAN MARTINO IN RIO

Passione sempre in motoAl Museo dell’Automobile un passato che si conserva e che illumina il presente

All’insegna del “Se partiamo seguiteci, se ci fermiamo…

spingeteci” (Barighin) il Museo dell’Automobile di San Martino ha superato i 54 anni di vita, nato nel ’56 dalla geniale in-tuizione dell’industriale Gentili di Bologna e dai Sammartinesi Giulio Campari e Emilio Storchi, detto Barighin si prefi sse inizial-mente di raccogliere vetture da affittare a registi e produttori per l’ambientazione di fi lm sulla seconda guerra mondiale. Dopo periodi di splendore e di profondo disfacimento a causa della pre-matura scomparsa di alcuni suoi condottieri, il Museo venne preso per mani da Vittorio Vicenzi, det-to Vic (con la c dolce, importante). Ecco come presentava le vetture in un depliant dei primi anni ‘70 Cose morte, cose da guardare. Questo non è un museo. Le cose che vi sono contenute sono vive. Saranno, se volete, “tenute” vive, ma vivono. La civiltà della macchine, con il suo fl uire di leggi mercantili, economiche, tecniche è la civiltà più cannibalistica della storia dell’umanità, mangia la coda a sè stessa ad ogni giro di tempo. Le invenzioni incalzano: più avanti, sempre più avanti: via, correre, buttare, far sparire, all’insegna dell’effi cienza e della comodità. Che? Ciò che deve essere gettato via non è costato nulla all’uomo? Quanti sudori, quante lotte, quanto sangue su questa girandola! C’è allora chi ci ripensa. Chi non ha il coraggio di distruggere. Chi conserva di que-ste cose l’immagine e il concetto che le vide nascere, la meraviglia e lo stupore di un tempo. Quindi raccogliere, curare, ripristinare. Altro danaro, altra fatica, altre lotte. Ma, alla fi ne, la ricompensa:

eccole lì, allineate, lucide, pronte a riprendere la strada di un tempo, le mirabili “ancetre”, le “nonne”. E oggi, tuffati in una specie di sogno improvviso, trascorreremo tra le nostre vecchie automobili alcuni momenti indimenticabili. Non diciamo nulla delle forme, le miriamo. Pochi i numeri: certe curiosità tecniche meritano un maggior approfondimento. (Vic)Parole ancora attuali che sotto-lineano la passione per la con-servazione delle cose antiche. Passione che pur avendo il cuore nelle auto, comprende anche altri aspetti culturali del tempo che fu. Le auto vanno tenendosi per mano con le motociclette, la meccanica, l’abbigliamento, il lavoro e tutti gli aspetti di vita quotidiana che sono via via andati mutando nel tempo. Certe piccole fi gure che salgono alla memoria come lampi; come non ricordare le signore sedute trasversalmente sul sellino posteriore di moto e scooter, autisti col basco e si-garetta in bocca, auto in panne riparate a fi l di ferro o viandanti che chiedono informazioni. Tutte fi gure sparite nell’era dei satelli-tari, delle auto elettroniche, della circolazione caotica. Ogni tanto val la pena di guardare indietro, a quel passato che non c’è più, ma che può insegnare ancora tanto. La storia insegna, dissero i fi losofi , cerchiamo di impararla. Entriamo per un attimo non solo sull’auto di una volta, ma nell’ambiente stesso, strade polverose, niente aria condizionata, poco traffi co, qualche osteria, tanti amici, “co-me un istante deja vu’, ombra della gioventù” (cit.Guccini).Ecco allora che ci accorgiamo come diventi utile il lavoro di chi ci ricorda questi momenti,

di chi cura e conserva il passato strizzando l’occhio con sorrisino ironico al futuro, alle migliorie che ci aspettano. Ma saranno poi migliorie?Le nuove tecnologie, automobili parlanti, che vanno dove decido-no loro, che accelerano e frenano contro la volontà o l’aspettativa del guidatore. Che rispettano i limiti e le distanze di sicurezza automaticamente, che ci gui-dano nella nebbia e ci avvisano se un pedone vuole attraversare la strada. Tutte operazione che l’uomo fa da sempre. Stiamo forse diventando stupidi costruendo auto intelligenti? Domanda senza risposta immediata, ma almeno andiamo a vedere cosa costruiva l’uomo 50 o 100 anni fa. Visitia-mo il Museo dell’automobile di San Martino in Rio dove troviamo l’evoluzione dell’automobile dal 1910 fi no a periodi più recenti. Ruote di legno, fanali a carburo, clacson a peretta, uniti a car-rozzerie berline, spider, coupè. Modelli che sono stati simbolo della storia d’Italia, simbolo della velocità e simbolo dell’Italia che lavora. Dalle utilitarie alle berline di lusso, dalle auto concepite per il pubblico femminile alle sportive destinate alle corse.L’attività non si limita alla con-templazione delle vetture, ma si completa con le attività indotte quali i raduni, i corsi, le attvità culturali. Finita la kermesse del Lancia Day che ha portato in piazza a San Martino oltre 100 vetture Lancia ed al museo era presente una sfi lza di auto signi-fi cative del costruttore torinese, il 29 Maggio alle ore 18, sul piaz-zale della chiesa di San Martino ci sarà la benedizione delle auto che parteciperanno al Rally del

Peloponneso, percorso turistico nell’Ellade di omerica memoria. Ma un’ora prima, presso il Museo dell’automobile ci sarà la pre-miazione del secondo concorso per le scuole, organizzato in collaborazione con Aci Reggio

Emilia. Contemporaneamente ci sarà la consegna dei diplomi ai partecipanti del Corso di Primo Soccorso, in collaborazione con Croce Rossa Italiana.L’attività proseguirà con il Circui-to del Tricolore, gara di regolarità

a calendario Asi. E mentre le attività proseguono, ogni tanto occorre una pausa di rifl essione, che il Museo offre aprendo le por-te ogni Domenica del mese dalle 10.30 alle 12.30 e nel pomeriggio dalle 15.30 alle 18.30.

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BELLEZZE DEL PASSATO Sopra, una giovane Sandra Milo ospite del museo

Il Museo è aperto tutte le Domeniche negli orari 10.30-12.30  e 15.30-18.30

È altresì aperto tutti i venerdì sera dalle 21 alle 24.La Scuderia offre le pratiche ai propri associati

il primo, secondo e terzo lunedì del mese dalle 21 alle 24 (festivi ed agosto esclusi)

Via Barbieri 12 - 42018 San Martino in Rio (RE)Tel. e Fax: 0522 636133 - [email protected]

Museo dell’Automobile di San Martino in Rio e Scuderia San Martino

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Page 39: Reporter Giornale 21 Maggio 2010

Pag. 39venerdì 21 maggio 2010 - REPORTER

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Attesa come la primaveraTante iniziative per la festa che vive e fa vivere grazie alle mille risorse del paese

DI GIULIA LUPPI*

La Fiera di San Martino resta un momento atteso in tutte le sue

componenti, agricola, artigianale, commerciale, ricreativo e culturale. Sono molte le novità di questa edizione della manifestazione e moltissime le iniziative proposte che, come l’arrivo della primavera, anche quest’anno saranno gradite e tese ad attirare l’interesse di grandi e bambini. L’obiettivo è ambizioso: riuscire a superare il numero di visitatori degli anni precedenti. Per questo è da tempo che l’Ammini-strazione Comunale, la Pro Loco, l’Associazione Commercianti. “Il Castello”, la Società Pesca Sportiva Sammartinese, la Cantina Sociale, gli amici di Henghel Gualdi, la Gal-leria “Radium Artis”, antichità San Martino, la Scuderia San Martino, il Circolo culturale “La Rocca”, il Cir-colo culturale “Maritain”, l’Associa-zione “Help for Children”, il Cepam, L’Angolo dei Fiori, il Bonsai Club, la Gelateria k2 e il Bar New Days, il Motoclub, il Circolo Tennis e tutte le associazioni locali, si preparano e programmano ogni evento nei minimi dettagli. Le categorie che saranno presenti sono già da sole un record: commercianti, artigiani, produttori, hobbysti, espositori, associazioni, banchi di prodotti locali, artisti e creativi; quindi un ampio numero di espositori locali e non, che raccolgono svariati settori merceologici compreso il settore dedicato alla riscoperta di una cultura enogastronomia inter-regionale. Gli spazi si estendono in pieno centro storico. In particolare quest’anno, con la collaborazione dell’Associazione del G.a.m.a.e., il Gruppo Amatori Trattori d’Epoca, che ha sede a Bagnolo, si appresta a festeggiare a San Martino nel

migliore dei modi con un raduno nazionale, proprio qui nel luogo dove l’economia agricola e gli appassionati di trattori non sono mai mancati, grazie anche alla presenza di aziende specializzate nella produzione e riparazione dei motori. Inoltre i ragazzi dell’Istituto d’Arte “Toschi”, di Parma, hanno preparato a tema, su Henghel Gual-di, tante performance, interventi musicali e non, che animeranno Piazza Martiri. Non vediamo nel dettaglio il programma perché pubblicato in altre pagine di questo periodico. Con le iniziative si è già partite domenica 16 maggio, ma si protrarranno fino a sabato e domenica, 5 e 6 giugno. L’idea-zione di mostre (fotografi a, fl oreali, artistiche) completa il quadro fi eri-stico che lunedì 31 maggio vedrà anche “La disfi da tra le borgate di San Martino”. Insomma, anche quest’anno si respira quell’aria da vecchia fi era di paese, dove anche un piccolo acquisto ha un valore diverso. Non sarebbe la stessa cosa comprareal Centro Commerciale. Pensateci un momento. Tempo fa comprare qualcosa era un rito che si svolgeva una, e solo una volta all’anno. Sono cambiate molte cose, e insieme le speranze, ma c’è ancora bisogno di “fi ere”, perché c’è sempre più bisogno di comu-nicare, di farsi conquistare dalla creatività e da nuovi entusiasmi. La nostra Fiera vive nel contesto del nostro paese e viceversa, il nostro paese che cambia, che vuole darsi una nuova veste e la volontà di svi-luppare nuove forme di relazione, convivialità e di comune esistenza. Questi sono gli elementi positivi che permangono, tutto il resto scompare a Fiera smontata.*Assessore alla cultura del comune di San Martino in Rio

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