reporter news 2_2012

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A ttUALità PoLiticA croNAcA tUrismo cULtUrA EcoNomiA Anno V - Numero 2 - 15 febbraio 2012 www.reporternews.it € 0,50 COPIA OMAGGIO L a neve è bella, magica, stu- penda, ma il gelo è terribile se non si ha un rifugio. Li vedi avvolti in cartoni e coperte consunte. File di clochard ac- cartocciati in ogni angolo che possa dare riparo. La città dei clochard FRONTe FReDDO enzo Bianciardi L a mobilitazione paga: il popolo dell'acqua ha costretto il Go- verno a ritirare il provvedimento che vietava la gestione del ser- vizio idrico attraverso enti di diritto pubblico, quali le aziende speciali. Una vittoria dei cittadini e dei comitati che in tutto il Paese hanno fatto sentire forte la loro voce in difesa del voto referendario. Continuano però ad arrivare bollette illegali. La fine di un abuso DIRITTI PRIVATI Mario Scagnetti pagina 9 pagina 15 Niente da fare per gli operai della Argol: per loro solo cassa integrazione per un anno e poi la mobilità All’interno Ruggero Garzia, ex Assessore e vicesindaco di Anzio del Pdl, lascia il partito: «Ho perso solo tempo» Vona (Pd): «Agevolazioni per i terreni B4A a Fiumicino». Replica Gonnelli (Pdl): «Sono già esonerati» Megastore o “megaflop”? Proteste all’Infernetto per la realizzazione di un centro commerciale Ultim’ora Dopo il vertice tra Monti e Camusso la norma è stata sospesa per ex precari e nuove aziende L’articolo 18 trasformato in un’ossessione ideologica sia per il Governo sia per i sindacati. Vediamo come la riforma del mercato del lavoro coinvolge il litorale La riforma Non dovrà costare di più alle imprese e servirà per rafforzare la posizione dei lavoratori L’iniziativa nasce dalla constatazione che il territorio metropolitano è da tempo sotto attacco della criminalità organizzata Provincia di Roma Diventa solo una questione di equità tra padri e figli Mafia: report annuale sulle infiltrazioni nei Comuni pagina 6

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La Voce del Mare di Roma. Attualità, cronaca, politica, inchieste, approfondimenti, turismo, cultura, economia, cucina, curiosità

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Page 1: Reporter nEWS 2_2012

AttUALità PoLiticA croNAcA tUrismo cULtUrA EcoNomiAAnno V - Numero 2 - 15 febbraio 2012 www.reporternews.it

€ 0,50 COPIA OMAGGIO

La neve è bella, magica, stu-penda, ma il gelo è terribile

se non si ha un rifugio. Li vediavvolti in cartoni e coperteconsunte. File di clochard ac-cartocciati in ogni angolo chepossa dare riparo.

La città dei clochard

FRoNte FReDDo

enzo Bianciardi

La mobilitazione paga: il popolodell'acqua ha costretto il Go-

verno a ritirare il provvedimentoche vietava la gestione del ser-vizio idrico attraverso enti didiritto pubblico, quali le aziendespeciali. Una vittoria dei cittadinie dei comitati che in tutto ilPaese hanno fatto sentire fortela loro voce in difesa del votoreferendario. Continuano peròad arrivare bollette illegali.

La fine di un abuso

DIRIttI PRIVAtI

Mario Scagnetti

pagina 9

pagina 15

Niente da fare per gli operai dellaArgol: per loro solo cassa integrazioneper un anno e poi la mobilità

All’interno

Ruggero Garzia, ex Assessore e vicesindaco di Anzio del Pdl, lasciail partito: «Ho perso solo tempo»

Vona (Pd): «Agevolazioni per i terreni B4A a Fiumicino». Replica Gonnelli (Pdl): «Sono già esonerati»

Megastore o “megaflop”? Protesteall’Infernetto per la realizzazionedi un centro commerciale

Ultim’oraDopo il vertice tra Monti e Camusso la norma èstata sospesa per ex precari e nuove aziende

L’articolo 18 trasformato in un’ossessione ideologica sia per il Governo sia per i sindacati. Vediamo come la riforma del mercato del lavoro coinvolge il litorale

La riformaNon dovrà costare di più alle imprese e serviràper rafforzare la posizione dei lavoratori

L’iniziativa nasce dalla constatazione che ilterritorio metropolitano è da tempo sottoattacco della criminalità organizzata

Provincia di Roma

Diventa solo una questione di equità tra padri e figli

Mafia: report annualesulle infiltrazioni nei Comuni

pagina 6

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1 5 f e b b r a i o 2 0 1 22 Primo Piano

Più contribuenti vuol dire menotasse per tutti. L’equazione è

semplice e lineare, peccato che nonsempre il messaggio arrivi forte echiaro a chi di dovere. E più con-tribuenti vuol dire ancheminore evasio- ne fisca-le. È questol’obiettivo pri-mario da inse-guire per renderela situazione degliabitanti del litoralemeno asfissiante alivello contributivo,perché chi ha un red-dito fisso, da lavorodipendente oppureda pensione, dalle tasse non scappamentre gli altri qualche scappatoiapossono sempre trovarla. Presto,però, non sarà più cosi, anche seper ora i soliti furbetti continuanoa mantenere intatti i loro privilegi.Per pagare il prelievo aggiuntivodell’1% per chi ha usufruito delloscudo fiscale nel 2001 e nel 2011,infatti, ci sarà più tempo. La scadenzadel 16 febbraio è spostata più in lànel tempo, di quanto lo sta stabi-lendo il Governo proprio in questi

giorni, anche perché non è statoancora emanato il provvedimentoattuativo con le

istruzioni riservate agli intermediarifinanziari su come applicare lostesso bollo. Ma qua arriva la novitàpiù interessante. E reggetevi fortealla sedia mentre leggete perché sitratta davvero di qualcosa mai suc-cessi sul Mare di Roma e in Italia: iproventi della lotta all’evasione fiscalepotrebbero essere restituiti ai con-tribuenti onesti sotto forma di mi-nori imposte. Si tratta di una verae propria rivoluzione, anche perchésolo nel 2011 l’Agenzia delle Entrate

ha recuperatoben 11,5 mi-liardi di euro e

que-st’anno

con ilnuovo redditometro, che prendein considerazione una lunga seriedi parametri e che prometti di nonfarsi sfuggire nessun evasore, lasomma potrebbe crescere sensi-bilmente. Quindi le tasse per i con-tribuenti onesti del litorale potreb-bero diminuire di parecchio. Altranovità allo studio dell’Esecutivo ri-guarda gli adempimenti a caricodelle imprese, che potrebbero as-sistere al ritorno del registro di for-nitori e clienti al posto dello spe-

sometro, e cioè quel meccanismoche oggi li obbliga a comunicare alFisco tutti gli acquisti e le prestazioni

di importo superiore ai 3milaeuro. Se dovesse andare a

buon fine la lotta all’eva-sione, comunque, po-trebbe allontanare lospettro di nuovi au-menti dell’Iva, altri-menti previsti a par-tire da ottobre. Unospauracchio chemetterebbe davveroin ginocchio le fa-miglie del Mare diRoma. Tutti però

devono fare la propria par-te, ma a oggi ancora non è così etra le Regioni a più alto tasso d’eva-sione c’è anche il Lazio. Prima co-munque la Lombardia, dove nel-l’ultimo anno sono stati recuperati2,7 miliardi di euro, per un totaledi poco superiore al 25% del datonazionale. Il Lazio, invece, è al se-condo posto con 1,5 miliardi dieuro, per un aumento di oltre il50% rispetto ai 12 mesi precedenti.Ma da adesso in poi la lotta all’eva-sione sarà senza quartiere, perchél’Italia rischia il default e soprattuttoperché non possono pagare sempregli stessi.

onesti contro parassitiA obiettivo raggiunto diminuzione delle tasse e nessun nuovo aumento dell’Iva

Lotta ai furbetti senza quartiere. Ma intanto arriva la proroga sui capitali scudati

Il grANde frAtello del fIsco

Il nuovo redditometro non lascerà scampo agli evasori fiscali. Perscoprire fino all’ultimo centesimo non versato al Fisco, infatti, sono stateaggiunte nuove voci da prendere in considerazione. Ecco tutte le categorie:abitazione, mezzi di trasporto, assicurazioni, contributi previdenziali,istruzione, attività ricreative e sportive, cura della persona, investimentiimmobiliari e mobiliari netti. Il Fisco, poi, monitorerà con un occhio diriguardo anche tutte le spese effettuate per oggetti d’arte e d’antiquariato,gioielli e preziosi, animali, donazioni in denaro a favore di onlus e simili,assegni periodici corrisposti al coniuge. L’obiettivo è semplice semplice:studiare a fondo lo stile di vita di ogni singolo contribuente e capire se inbase a quanto dichiara, e di conseguenza a quante tasse paga, puòpermettersi certi acquisti, certi oggetti e certi investimenti. Se applicatoalla lettera il nuovo redditometro cancellare dal Mare di Roma e dalloStivale anche quegli antipatici furbetti che si dichiarano nullatenenti eche poi sfrecciano per le vie del centro in Ferrari. (M.S.)

Il Punto

«In questo momento tasse e sacrificinon risparmiano nessuno». Ma dai,bella scoperta. Premesso che le tassedovrebbero pagarle sempre tutti, enon solo in momenti di crisi econo-mica, forte o drammatica che essasia, bisogna anche scoprire che succedetra i proclami del Governo, dei politicie dei protetti della Casta e i reali ver-samenti effettuati al Fisco. Perchéqualcosa succede, e anche di pocochiaro. Nonostante la continua lottaall’evasione, infatti, c’è ancora chiriesce a sfuggire ai propri doveri, chinon rilascia gli scontrini ai clienti echi sposta i suoi capitali nei classiciparadisi fiscali. E la gente ha paura.Trema letteralmente all’idea di nuoveimposte ogni volta che sente parlareMonti di manovre. Il problema nonsono più solo i mancati servizi erogatidagli Enti a corto di fondi perchéqualcuno non versa quanto dovuto,anche se l’emergenza maltempo hamesso in luce la drammaticità dellecasse comunali con difficoltà anchenell’acquisto di qualche chilo di saleda spargere lungo le strade. La que-stione è un’altra: gli unici reddititassabili con certezza sono quelli dalavoro dipendente oppure da pensione.Chi ha una busta paga non può certeevadere, visto che non si trova nellacondizione di dover effettuare deiversamenti al Fisco di suo pugno maquei soldi non li vede proprio. E chedire dell’abitudine di tanti medici:«Signora, se vuole la fattura sono 70euro altrimenti 50». Ma per qualemotivo questa signora deve pagare letasse del dottore? Bah...(M.S.)

Nulla sfugge al redditometro

di Mario Scagnetti([email protected])

Abitazione

Mezzi di trasporto

Investimentiimmobiliari

Assicurazioni

Istruzione

Attività sportivee ricreative

Abitazione principale • altre abitazioni • mutui • ristrutturazioni • intermediazioniimmobiliari • collaboratori domestici • elettrodomestici • apparecchiatureelettroniche • arredi • energia elettrica

Automobili • minicar • caravan • moto • natanti e imbarcazioni • aeromobili • mezzi di trasporto in leasing o noleggio

Responsabilità civile • incendio e furto • vita • danni • infortuni • malattia • altro

Asili nido • scuola per l’infanzia, primaria esecondaria • corsi di lingue straniere • soggiorni studio all’estero • corsi universitari• tutoraggio • scuole di specializzazione • master • canoni di locazione

Attività sportive • circoli culturali • circoli ricreativi • cavalli • abbonamenti pay-tv • giochi on-line • abbonamenti eventi sportivi

Fabbricati • terreni • natanti eimbarcazioni • autoveicoli • motoveicoli• caravan • minicar • aeromobili

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Primo Piano 31 5 f e b b r a i o 2 0 1 2

Farsi un giro per i negozi di Ostiain questo periodo rimanda ad un’at-mosfera surreale. Tutti fanno loscontrino, e se lo si dimentica chia-mano il cliente e glielo portano in-contro. Andiamo nel dettaglio: isupermercati non sono mai rientratinella categoria “evasori”, ma i piccolinegozianti si, soprattutto quelli nonalimentari. Ad esempio i negozi diabbigliamento di via delle Baleniere:proviamo a comprare pagare egirare le spalle appena dati i soldiquando veniamo chiamati: «Signore,lo scontrino. Non ci faccia passareguai eh». Utopia? O paura? OstiaLevante è il quartiere che ospitauna delle più grandi caserme dellaGuardia di Finanza, e il timore diblitz è alto. Soprattutto perché intempi di crisi doversi accollare unasanzione di migliaia di euro mettepaura. Troviamo scontrini ovunque,come mai accaduto prima. Ferra-menta, panetteria («signore, lo scon-trino, non li sente i telegiornali?»).Solamente le frutterie gestite daegiziani fanno finta di niente avolte. Il negozio è affollato, sono le10 del mattino. Una signora paga2,90 euro, ne da tre. Il ragazzo egi-ziano da 10 centesimi di resto e unbel «graziesignò». Niente scontrinofiscale. Tocca a noi. Ma il nostroaspetto forse desta sospetto: uomosui trenta, occhiali scuri. Il cassiereguarda il collega, e fa scontrino fi-scale per un euro e dieci. Andiamovia e ci rechiamo in un negozio dicinesi, quelli dove vendono tutto.Compriamo due penne e una scatoladi puntine. Conteggio, 3,80 euro.Paghiamo prendiamo il resto e loscontrino, che segna 4 euro. Piùalto della cifra spesa. Ognuno ha isuoi motivi…(M.C.)

scontriniper tutti ...o quasi

E’questione di sincerità, divoglia di rimanere nell’ano-

nimato, di continuare a farlafranca ancora per un po’, nel te-tativo di mettere qualcosa daparte. Ovvio: trovare un evasorepentito sarebbe stata una mis-sione impossibile, e taccuino allamano e macchinetta fotograficain spalla, nessuno verrà mai davoi con l’aria candida a dirvi:«Sono un evasore, ho voglia diraccontare tutto». Ma i dati nonlasciano spazio a dubbi: un com-merciante su tre evade le tasse.C’era da fare una scelta giorna-listica. Il commerciante che nonpaga le tasse lo abbiamo trovato,ma avrebbe detto la verità soloomettendo i suoi dati personali.Ne perderà un po’ la completezzadi informazione, ma non pote-vamo farci sfuggire un’occasionedel genere. E’ un ristoratore,come gran parte di coloro chela Guardia di Finanza tiene co-stantemente sotto controllo perl’emissione di scontrini e ricevutefiscali. Possiamo aggiungere chepossiede una pizzeria tavola cal-da, da un bel po’ di anni in unastrada di Ostia. «Le tasse? Certoche vanno pagate – esordiscesorridendo – ma quando vedo

che nel farlo inizio a rimettercisul serio tendo ad evadere unpochino». Ecco la confessione.Candida quanto scontata. Equando vede il nostro sguardoun po’ sbigottito, aggiunge: «Scu-sate eh, ma di che vi stupite? E’chiaro che non faccio la ricevutaa tutti, come è chiaro che tutti imiei fornitori non sempre me lafanno. Ma voglio che una cosasia chiara: non è questione diarricchirsi, ma di sopravvivere.D’altronde è una vita che facciocosì. Diciamo che tendo ad eva-dere il 30% dei ricavi». Una cifradi tutto rispetto, anche se peralcuni, stando ai racconti del

nostro ristoratore, non è esatta-mente la stessa cosa. «Ho vistomiei colleghi evadere qualcosacome il 70, l’80%, e comprarsila villa e fare vacanze in barca.Io un senso civico ce l’ho – ag-giunge - e soprattutto non miva di pagare multe». Un deter-rente per la maggior parte deicommercianti, almeno nei pe-riodi in cui i controlli sono piùfrequenti. Ma è a questo puntoche le riflessioni del ristoratoresi fanno più pungenti. Basta par-lare degli evasori “di piccolo ta-glio”. E’ il caso di puntare l’obiet-tivo verso altri lidi. La sua ri-flessione ci lascia senza parole,

nonostante si esprima con unanaturalezza fuori dagli schemi.«Ammiro molto il Governo e laGuardia di Finanza - spiega -che stanno cercando di stanareil maggior numero di evasoricon blitz improvvisi. Ma perchénon vanno a fare le pulci allecentinaia di negozi di cinesi checi sono a Ostia, aperti all’im-provviso? Chi ha dato loro le li-cenze, che cosa vendono, dovesono i loro documenti? Li non èil caso di indagare eh. Sappiamotutti – prosegue - che quei negozisono lavanderie di soldi sporchi,e che i negozianti che c’eranoprima sono stati liquidati convaligette di contanti. E’ giustoche io paghi se mi scoprono, maio sono un commerciante rego-lare che non dichiara tutto. Lorodichiarano tutto ma sono com-pletamente non in regola. E losanno tutti…». Una bomba adorologeria. Detta per distoglierel’attenzione degli investigatoridalle attività commerciali storichedi Ostia e del litorale? Una veritàtenuta dentro per troppo tempo?O la solita leggenda legata ai ci-nesi, alle attività clandestine, aifunerali mai eseguiti? Una cosaè certa: l’evasione è reato. Piccolao grande che sia. E va tenutasotto controllo.

Un ristoratore di Ostia confessa: «Io evado per sopravvivere, ma gli altri...»

«Il 30% degli incassi resta a me»

Le campagne di sensibilizzazionecontro l’evasione fiscale volutedal Governo Monti hanno rag-giunto il loro obiettivo, quellodi creare una coscienza civiletra i cittadini per stanare così ilmaggior numero di evasori. Sela percentuale dei commerciantiin regola non accenna ad au-mentare, è aumentato invece

negli ultimi mesi, il numero diclienti che si sono rivolti alleFiamme Gialle per segnalaredelle situazioni “particolari”. Loconferma il comandante dellaCompagnia della Guardia di Fi-nanza di Nettuno, GiuseppeD’Aniello. «C’è stato un buonincremente delle segnalazioniche arrivano al 117 alla nostracentrale operativa - spiega il ca-pitano - e che poi ci vengonogirate in base alla territorialità.

La nostra attività è in crescendo,o meglio, è supportata maggior-mente dalla collaborazione deicittadini, ma fa parte del nostrolavoro da sempre. Di certo nonsolo negli ultimi mesi». Le ca-tegorie più restie al pagamentodelle tasse e all’emissione degliscontrini o delle ricevute fiscalisono sempre le stesse: «Bar, ri-storanti, società - continuaD’Aniello - ma anche professio-nisti come medici specialisti e

dentisti». Qualcosa ora sta ini-ziando a muoversi. Nessunovuole più chiudere gli occhi: «Lamedia riscontrata è sempre quel-la - conclude D’Aniello - ovveroun commerciante su tre nonemette regolarmente lo scontri-no, ma dalla seconda metà del2011 sono aumentate le segna-lazioni dei cittadini che ci fannonotare comportamenti anomali.E noi possiamo avviare le nostreattività di indagine».

Dalla Guardia di Finanza la conferma: «Sono loro i primi controllori di chi non paga»

crescono le segnalazioni dei cittadini

di Marco Ciapetti

di Cosimo Bove([email protected])

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Primo Piano 51 5 f e b b r a i o 2 0 1 2

In principio era lo scontrino fi-scale. Commercianti smemorati

e clienti distratti. Oggi la situazioneè diversa: chi non emette fatturaviene segnalato: alla Guardia diFinanza, sui social network, suisiti di cittadini esasperati. Ha fattodiscutere qualche giorno fa il casodi un ragazzo di un quartiere traRoma ed Ostia: 16 anni, è entratoin una cartoleria per comprarequalche foglio protocollo per ilcompito in classe. Un’operazioneda 50 centesimi. Senza scontrinoperò. Tanto che il ragazzo, stizzitoper il comportamento del pro-prietario, ha richiesto ciò che eragiusto, sentendosi però risponderein malo modo: «Il registratore èrotto. Tieniti i soldi, io mi riprendoi fogli protocollo». Apriti cielo. Ilcaso ha voluto che il ragazzo fossefiglio di un ex ufficiale della Guar-dia di Finanza, e che nei confrontidell’uomo sia stata regolarmentepresentata una denuncia. Per 50centesimi. Ma la coscienza po-polare sta cambiando: 100 euro o

10 centesimi poco importa. Nientepiù sconti agli evasori. Ne sonola dimostrazione i gruppi che spo-polano in queste settimane su Fa-cebook. Tra i più seguiti, “Iochiedo lo scontrino. Chi evadederuba anche te”, con più di milleiscritti. Una sorta di valvola disfogo e di denuncia di quanto ac-cade in ogni angolo d’Italia. «Eva-sione fiscale: ogni centesimo dieuro conta se si vuole stare megliotutti – scrive Costantino Rozzo -La sola idea che uno sporco eva-sore mi derubi di una parte delmio denaro mi fa rivoltare lo sto-maco!!». Ma seguono anche pro-poste costruttive per provare arisolvere il problema. «Cosa nepensate dell'idea di istituire il "Fi-nanziere di quartiere" dopo il po-liziotto di quartiere? – proponeAlessandro Diversi - Ai nostri"amici" restii all'emissione delloscontrino risulterebbe molto piùproblematico continuare nel lorointento visto che quando il clienteesce dall'esercizio commerciale,ci potrebbe essere qualcuno chechiede la ricevuta». Un’idea con-creta per risolvere il problema.

Un 16enne chiede la ricevuta per due fogli protocollo: viene cacciato dal negozio

Il negoziante non vi rilascia lo scon-trino fiscale. Voi che fate? La domandacoglie impreparate le quattro personeinterrogate per le vie di Ostia. Giulioci guarda, fa spallucce e spiega: «Ame non interessa. Però se sono in unnegozio di gente antipatica e ricca lochiedo. Da qualsiasi altra parte nonmi importa. Tanto a che serve? A pa-gare le tasse a uno stato che non dà servizi ne speranze? Che evadanotutti, io ho perso ogni sogno di un paese migliore». La signora Clara èappena uscita da una frutteria, dove lo scontrino non le è stato dato. Sene accorge, torna indietro e lo pretende. «Lo voglio a tutti i costi,altrimenti poi la multa la prendo pure io». Le spieghiamo che non ècosì, che lei non corre rischi ma che può esigerlo. Allora corregge il tiro:«beh, se è cosi chisseneimporta. Magari rischio anche che mi rispondanomale». Come successo a Barbara. «Ero in un bar con mio figlio aprendere due caffè, pago e non ottengo la ricevuta. Lo dico allasignorina che acidamente batte uno scontrino e mi fa: guardi che misono dimenticata eh, mica mi arricchisco evadendo due caffè». (M.C.)

Da oggi gli evasori hanno unnemico in più. Già, perché inseguito al recente accordo traGoverno e Comuni, i Sindacidelle varie città avranno un in-teresse in più a segnalare glievasori. Il meccanismo è sem-plice: se i primi cittadini sco-veranno dei furbetti, la quotadi tasse che avrebbe dovuto essere versata allo Stato, andrà a rim-pinguare le casse comunali. E di questi tempi si tratterebbe di ungruzzolo al quale pochissimi sarebbero disposti a rinunciare. Forseun’azione impopolare, che potrebbe comportare qualche disagioin campagna elettorale, ma conveniente, se non vitale, per tuttiquei Comuni in debito d’ossigeno. Tutte le tasse recuperate, accertatedall'Agenzia delle Entrate, finiranno nelle casse comunali. E cosìtutti i tributi e i contributi previdenziali recuperati grazie alle se-gnalazioni dei sindaci, che non dovranno fare neanche troppafatica. C’è un occhio in più a vigilare sugli evasori. Quindi, se avetela coscienza sporca, attenti quando passate davanti al palazzo mu-nicipale. Una verifica fiscale potrebbe abbattersi su di voi. (C.B.)

sindaci travestiti da 007

I Bed&breakfast finiscono sottola lente d’ingrandimento del Fi-sco. Tant’è vero che l’Agenziadelle Entrate ha consigliato aiSindaci di monitorarli con par-ticolare attenzione, vista la loronatura. Attività ricavate tra lemura di casa, alla buona, checonsentono ricavi e spesso evolentieri non sono legate a par-tita Iva, o al pagamento delletasse, nonostante il più dellevolte si trasformino in attivitàredditizie. Ecco allora che tornad’attualità l’ultimo strumentodei primi cittadini per fare cassa,ed i bed&breakfast possono tor-nare utili allo scopo. Almenoquelli gestiti in modo non esem-plare. Nessuno potrà stare tran-quillo, anche coloro che fino aieri portevano dormire su settecuscini. La battaglia all’evasioneè solo all’inizio.

B&B nel mirino

Un tempo fare la spia venivaconsiderato un peccato. Oggiperò, complice la crisi economicaed i numerosi appelli del Go-verno, la caccia agli evasori è inpieno svolgimento. Le segnala-zioni si moltiplicano, come sulsito evasori.info, aggiornato intempo reale dagli utenti, consuddivisione in provincie e perambiti commerciali. Gli iscrittiraccontano in diretta le loroesperienze. Ad esempio: «Medicie dentisti: non dichiarati 40euro». Oppure: «Commercio:non dichiarati 246 euro». E viaseguendo. Un ulteriore stru-mento di controllo che lo Statopotrà prendere in considerazioneper il recupero dell’evasione.

Evasori.info

lo scontrino, questo sconosciutoSu Facebook impazzano i gruppi di consumatori in cerca di legalità. E tante proposte: «Perché non istituire la figura del Finanziere di quartiere?»

e voi, come vi comportate?

di Cosimo Bove([email protected])

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1 5 f e b b r a i o 2 0 1 26 Politica

Cacciare la mafia dal proprioterritorio. E consegnare alla

società civile un tessuto solido,soprattutto legale. La Provinciadi Roma ha deciso di imporreuna decisa sferzata alla lotta controla criminalità, istituendo la Con-sulta Provinciale Antimafia, el’amministrazione comunale diAnzio non si è lasciata sfuggirel’occasione. Il Comune neroniano,con il sindaco Luciano Bruschiniin testa, infatti ha deciso di aderireall’iniziativa che ha come obiettivil’affermazione della cultura dellalegalità e il sostegno al lavorodelle istituzioni nel contrasto enella prevenzioni di ogni formadi criminalità organizzata. DallaConsulta arriverà anche un reportannuale sulle infiltrazioni si stam-po mafioso all’interno di tutta laProvincia. Le altre attività, invece,sono l’adozione di buone praticheamministrative, con la trasparenzadegli atti in testa alla piramidedei valori; la collaborazione conil Piano dell’Offerta Formativa di

Palazzo Valentini per i progettidi educazione alla legalità e quellacon l’Ufficio Europa e RelazioniInternazionali, che ha come scopol’attivazione di canali informativie di supporto relativi alle oppor-tunità comunitarie; l’organizza-zione di seminari, assemblee eincontri con le univer-sità e gli altri enti chene faranno richiesta;la firma di convenzio-ni, protocolli d’intesae accordi con entipubblici e associazio-ni di categoria persconfiggere la mafia;il sostegno ad azionidi monitoraggio sullo stato deibeni confiscati alla criminalitàorganizzata. E soprattutto la pro-mozione di un monitoraggio sugliappalti pubblici e sulla fornituradi servizi da parte degli Enti. In-somma, un inno alla trasparenza.«L’iniziativa è senza dubbio posi-tiva – sottolinea Edoardo Levan-tini, presidente dell’associazioneCoordinamento Antimafia di An-zio e Nettuno – e la speranza èquella che i progetti vengano por-

tati ac o m p i -m e n t o .Che laC onsultanon sia soloun organo

di fac- ciata per ivari Comu- ni che hannoaderito». Eh già, perché di la-vorare ce n’è davvero tanto da faree a dirlo è lo stesso Levantini:«La situazione di Anzio e Nettunoparla di una realtà con diverseinfiltrazioni mafioso e camorri-stiche, come testimoniano le con-tinue indagini delle forze dell’or-dine, i processi a carico di espo-nenti dei clan e il lavoro dellaDia. Si tratta di una situazione a

rischio che richiede parecchio im-pegno e lavoro per essere risoltadefinitivamente. Per questi motivianche noi, come associazione, ab-biamo deciso di aderire alla Con-sulta Antimafia della Provinciadi Roma». L’istituzione della stessaConsulta, comunque, dovrebbeconsentire di lavorare nel miglioredei modi e l’adesione, pressochéimmediata, del Comune di Anzioè senza dubbio un segnale positivo,soprattutto dopo che nei mesiscorsi un’interrogazione parla-mentare presentata dai Senatoridel Pd Vita, Carofiglio e Lumiaha sollevato polemiche a non fi-nire. Ma anche tanti dubbi, e purelegittimi, nella testa dei cittadinidi Anzio.

Il Pd del Lazio è pronto a vivereuna fase di profondo rinnova-mento. Il prossimo 19 febbraio,infatti, sono in programma le ele-zioni primarie per nominare ilnuovo segretario, che dovrà im-pegnarsi a fondo anche per rico-struire il movimento sul Mare diRoma, dove a parte il sindaco diPomezia Enrico De Fusco e quellodi Nettuno Alessio Chiavetta, lealtre amministrazioni sono tuttedi Centrodestra. Per raggiungereun obiettivo simile, comunque,c’è bisogno della collaborazionedi tutti i circoli locali del Pd, equello di Anzio non ha fatto certomancare il proprio appoggio: nellalista Partecipazione Democraticaper Gasbarra c’è Aurelio Lo Fazio,consigliere comunale e Assessoreprovinciale, come capolista; inquella Democratici per Gasbarrac’è il consigliere comunale GianniDe Micheli, sempre capolista; inUniti per Vincere per GasbarraGianluca Franco è in terza posi-zione; nella lista Sinistra Ecologiae Diritti per Gasbarra è stato in-serito Tonino Di Francia. Nelleliste per Bachelet e Leonori, invece,non ci sono candidati locali.

Pd pronto alle primarieAppuntamentoper il prossimo

19 febbraio

Tra i compiti principali report annuale sulle infiltrazioni e monitoraggio sui beni confiscati. Le associazioni: «Ottimo progetto, ma che non resti solo di facciata»

Il Comune neroniano aderisce alla Consulta lanciata dalla Provincia di Roma

lotta alla mafia senza esclusione di colpi

di Mario Scagnetti([email protected])

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Politica 71 5 f e b b r a i o 2 0 1 2

Ruggero Garzia lascia il Pdl. Dopole dimissioni da assessore all’Ediliziapubblica e privata di Anzio, l’ab-bandono del partito guidato da An-gelino Alfano. «Dopo 10 anni diimpegno politico - spiega Garzia -ho dato le dimissioni perché noncondividevo più le idee dell’ammi-nistrazione sull’urbanistica. Sonostato tacciato di incompetenza, maa distanza di due mesi non si vede

traccia di un regolamento edilizio enon abbiamo uno sportello energia.Quando il 29 novembre mi sonodimesso mi aspettavo che qualcunovenisse da me a confrontarsi sulleidee, e invece ci mancava solo chestappassero una bottiglia di spu-mante». Quindi la decisione di ri-volgersi all’alto. «Ho inviato una let-tera ad Alfano, Piso e Lollobrigida– continua Garzia - per spiegare le

mie dimissioni e l’uscita dal partito.Mi auguro che rappresenti uno sti-molo alla riflessione. Le elezioni del2013 daranno delle risposte sullavoro dell’amministrazione, ma cre-do che il malcontento della genteprenderà piede. Per quanto mi ri-guarda mi sono reso conto di averperso tre anni di tempo, ed ora mipiacerebbe creare un laboratorio diidee per la crescita della città». (C.B.)

Ruggero Garzia, ex vicesindaco di Anzio, lascia il partito di Alfano e critica la Giunta Bruschini

Venire incontro alle fascesociali in difficoltà econo-

mica ed alle categorie produttivein crisi, pianificando al tempostesso le risorse a disposizioneper la messa in sicurezza “stra-ordinaria” del territorio. Questigli obiettivi dichiarati del Pd diFiumicino, che stringe il cerchioattorno alla maggioranza pre-sentando sei proposte di ridu-zione dell’Imu (imposta muni-cipale unica) recentemente in-trodotta dal Governo Monti.La presentazione attraverso unaconferenza stampa alla qualeha preso parte anche EsterinoMontino. Riduzioni che riguar-deranno terreni agricoli, stallee fienili, officine negozi, labo-ratori, falegnamerie, soggetti indifficoltà perché appartenentia fasce disagiate, e per i pro-prietari dei B4A vincolati. «Oggi- spiegano i consiglieri del Pd -vogliamo presentare un pac-chetto di idee per un’applica-zione dell’Imu che sia innanzi-tutto equa, vicina alle esigenzedei cittadini, e possa trasfor-marsi in uno strumento di svi-

luppo. Il Pd è all’opposizione,ma pensa come amministrasse.Porta proposte a questa mag-gioranza, si propone come al-ternativa, e studia soluzioni chepossano cambiare il quotidianodei concittadini». Nel dettagliola proposta del Pd prevede unariduzione dello 0,3% sui terreniagricoli, dello 0,1% su stalle efienili, del 3,6% su officine, la-boratori e falegnamerie, e dello0,2% per i soggetti in difficoltàe per i proprietari dei terreni

B4A. Con l’impegno nell’elabo-razione di un piano per l’utilizzodella quota Imu relativa allaprima abitazione per la siste-mazione di strade private e dipubblico passaggio. Immediataperò, è arrivata la risposta delPdl. «L’annunciata conferenzastampa per la presentazione delprogetto di riduzione Imu -spiegano i consiglieri di Mag-gioranza - ci aveva fatto sperareche per la prima volta sarebberoemerse dal centro-sinistra pro-

poste degne di tale nome, manon è emerso niente di nuovorispetto a quanto già previstodal decreto “Salva Italia” delgoverno Monti. Cosa prevedela proposta: una critica al Go-verno Berlusconi, e una richiestadi riduzione dell’Imu per alcunecategorie, forse nel vano tenta-tivo di accattivarsi qualche sim-patia. La sperequazione deiB4A? Si limita a una sempliceriduzione, senza però ricordareche cinque mesi fa con una de-libera di consiglio comunale,la maggioranza chiese e ottennel’esonero dal pagamento, a causadel perdurare dei vincoli idro-geologici. In poche parole: nongli è riuscito bene neanche iltentativo di scopiazzare le nostreidee. La nostra contropropostaè questa, meno faziosa e intel-lettualmente più onesta: pro-porzionare le aliquote da ap-plicare in base al reddito verodelle persone. Ciò garantirebbein modo semplice una miglioreequità sociale che sancisce ilprincipio che chi più ha piùcontribuisce, così come dovreb-bero essere in un momento disolidarietà nazionale».

A Fiumicino si discute sulla diminuzione delle aliquote municipali

Imu ridotta: caccia al meritoVona: «Agevolazioni per i terreni B4A». Gonnelli: «Sono già esonerati»

Qualcosa si sblocca nella politicaanziate in vista delle elezioniamministrative della primavera2013. Nei giorni scorsi infatti èstato reso noto il nome delprimo candidato a sindaco dellacittà neroniana: si tratta di MarcoFerraglioni, in lizza grazie al-l’accordo raggiunto tra la Listacivica Onesti per Anzio, il Co-mitato Anzio e Nettuno, ed ilpartito del Terzo Polo. Chiaroe semplice lo slogan già ideatodal candidato: «Per un cambiodi rotta nella politica anziate».

ferraglioni in pole

Elezioni/1

E’ in pieno svolgimento ad Ardeail totosindaco del centrodestra.E con esso, qualche piccola venapolemica. E’ dei giorni scorsil’invio di una lettera da partedel consigliere comunale LucaFanco (Pdl) ai vertici del suopartito. Fanco ha voluto far pre-sente la sua esclusioni dalle riu-nioni indette per stabilire il nomedel candidato del centrodestra.«Le esclusioni nelle riunioni dialcuni consiglieri comunali Pdle dell’attuale sindaco stanno cau-sando malumori, spaccature eperdita di credibilità fra l’elettoratostorico del centrodestra».

cercasi candidatoElezioni/2

di Christian Belvisi

«Ho persosolo tempo»

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1 5 f e b b r a i o 2 0 1 28 Cronaca

Ti svegli un sabato mattina epensi di essere ancora im-

merso nei sogni. Ostia è bianca,come mai si è vista negli ultimi30 anni al Lido. La neve è scesaper quasi tutta la notte, e il pae-saggio è quasi fiabesco, le stradestentano a riconoscersi, le au-tomobili sono tutte uguali. Glialberi sembrano quelli del pre-sepe e nonostante l’aria sia fred-da, come mai sentita prima daqueste parti, è piacevolissimogirare per strada già dalle settee mezza del mattino. E infattisono in tanti a farlo, perché lafiaba va vissuta fino in fondo,almeno una volta: un disegnomeraviglioso che avvolge il li-torale e la sua spiaggia, un mantobianco che confina con il mare.Ma dopo un’ora i disagi iniziano

a farsi sentire. Il lungomare èintransitabile, soprattutto perchi guida un’utilitaria, il fangoe il ghiaccio decidono la traiet-toria del veicolo sostituendosial volante e ai freni. Inizia lapaura. Al semaforo di via isoledel Capoverde c’è un capannello

di gente, una signora è scivolatae fatica a rialzarsi. Forse la ca-viglia è andata. Chi può è rimastoa casa dal lavoro, ma chi è ob-bligato ad andare ci ha messouna vita. Come tutti gli aero-portuali che hanno impiegatopiù i di un’ora percorrere la tratta

Ostia-Fiumicino. Come tuttiquelli che non sanno come tor-nare a casa. Come tutti i disagiche dopo il risveglio fiabescoiniziano a farsi sentire. La neveè meravigliosa, ma in un postocome Ostia non riesce a farsibenvolere. Cortina è da un’altraparte. Come da un’altra, e inun’altra situazione, sono le cittàdi Anzio e Nettuno: gli abitantiscrutano il cielo a caccia di nevee sperano di vedere imbiancateanche le loro spiagge. Da questeparti la voglia di neve è tanta,anche perché per tutta la duratadella perturbazione che ha spac-cato in due il Mare di Romadalle parti di Anzio e Nettunosi vista solo tanto pioggia e si èsentito solo tanto freddo. Senzaneppure la consolazione si im-mergersi per un attimo nella fa-vola di Ostia e Fiumicino.

Il lato romantico dell’allarme neveAd Anzio e Nettuno invece niente spiagge imbiancate. Ma solo tanto ghiaccio

A Ostia e Fiumicino residenti in una favola. E i bambini si sono divertiti con i pupazzi

La neve ha sconvolto le abi-tudini di tutti gli abitanti dellitorale romano. Così comequelle dei pendolari, che rag-giungono ogni giorno Romaper motivi di lavoro oppuredi studio, e di tutti coloroche vivono nella Capitale percinque giorni a settimana, mache il venerdì sera tornanoad Anzio, Nettuno, Ardea eTorvajanica per trascorrereil fine settimana in famiglia.Tutti hanno dovuto rinunciarealle proprie abitudini, maqualcuno ha potuto anche

dare libero sfogo alla fantasia.Bloccati a Roma, infatti, glistudenti e i lavoratori delMare di Roma si sono scate-nati: guerra di palle di nevedavanti al Colosseo, sci difondo tra le rovine dell’anticaRoma e discese con lo slittinodal Circo Massimo. Qualcunosi è anche lanciato con losnowboard. E anche se è sal-tato il week end in famigliail divertimento è stato assi-curato. Chi è invece è rimastonella sua città si è regalatoqualche passeggiata sullespiagge completamente bian-che di Ostia, Fregene e Fiu-

micino è un po’ di svago, ma-gari con i propri figli, tra pu-pazzi di neve e improvvisatebattaglie ludiche. Agli abitantidi Anzio e Nettuno, invece, èandata proprio male, vistoche sono stati costretti a re-stare rintanati in casa durantel’ultimo fine settimana a causadella pioggia e del freddo.Perché da quelle parti la nevesi è vista solo per pochissimiminuti, e per di più senza la-sciare nessun segno a terra,tranne che in qualche zonaperiferica delle città. Ma ilsogno è durato giusto lo spa-zio di un pomeriggio.

libero sfogo alla fantasia: disagidimenticati tra snowboard e slittino

«Nevica a Nettuno». «Non ci credo, posta le foto». «Ma adAnzio non si vede un fiocco». «A Ostia siamo immersi nellaneve». Botta e risposta tramite social network hanno tenutogli abitanti del Mare di Roma divisi tra computer e cielo,con un occhio sul monitor e uno verso la finestra. Tutti adaspettare la neve, da una parte, e tutti ad aspettare che smet-tesse di cadere, dall’altra. Il maltempo ha diviso in due illitorale romano ma i residenti sono a riusciti a restare unititramite Facebook e Twitter, postando foto e video. (G.C.)

la lunga attesa, con un occhioalla finestra e uno a facebook

Pupazzi di neve improvvisati

Vespe inutilizzabili

Cartoline d’inverno

di Marco Ciapetti

di Gianluca Contiero

Writers della neve

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Cronaca 91 5 f e b b r a i o 2 0 1 2

Il grande freddo dei primi difebbraio avrebbe potuto pro-

vocare una strage di senza fissadimora se il Municipio ed i vo-lontari non si fossero mossi benee per tempo. Ma l’emergenza nonè ancora finita. Roma e il suohinterland restano sotto scaccoper il pericolo neve e gelo, facendoaumentare la preoccupazione perle fasce deboli. Per il “Piano Fred-do” (spesa prevista circa 70 milaeuro) predisposto dai Servizi So-ciali del XIII Municipio, dati allamano, ci si è mossi in anticiporispetto all’arrivo dell’inverno. Ilprogetto operativo, messo a puntoin collaborazione con la Caritas,con il Lions Club Roma Mare econ i volontari di Sant’Egidio,prevede la possibilità di poterospitare 60 persone senza dimoranelle due strutture Caritas delLungomare Paolo Toscanelli edel Lungomare Amerigo Vespucci,che con le disponibilità alla Fieradi Roma previste dal Campidogliohanno portato a circa 75 postiletto le dotazioni per il Municipio.Attivata anche un’unità mobile,attraverso la quale i volontari

nelle ore serali portano aiuti egeneri di conforto alle personesenza dimora nei luoghi che abi-tualmente frequentano. «Solo il70% dei posti letto sono occupati- chiarisce Pace - la situazione èmolto complessa. Sono stato as-sieme al vicesindaco Sveva Belvisoa trovare i romeni accampati inpineta, chiedendogli di abban-donare qui rifugi ed andare al-l’interno di strutture adeguate,ma non hanno accettato ed hannopreferito restare in pineta all’ad-diaccio». Il dirigente responsabiledei Servizi sociali, Rodolfo D’Ago-

stini, ha spiegato che l’allarmesociale è in aumento: «La situa-zione si aggrava giorno per giornoe in pochi anni ha portato gli as-sistiti dal municipio da 2000 a3000». E anche Stefano Natali(Comunità Sant’Egidio) ha ag-giunto: «Bisogna ricordare chealla nostra porta bussano semprepiù persone in cerca di aiuto enon solo clochard, ma gente chesi trova improvvisamente in dif-ficoltà economiche». L’importante,secondo Natali sarebbe di avviareassieme all’assistenza diretta unpercorso di inserimento.

«Non solo clochard a rischio gelo»Rodolfo D’Agostini (Servizi sociali): «Situazione grave, gli assistiti sono già passati da 2mila a 3mila»

Il “Piano Freddo” del XIII Municipio alla prova del nove. Ma il 30% dei posti letto è libero

L’emergenza neve a Fiumicinoha riportato d’attualità un temarimasto sopito negli ultimi tempi:la protezione civile. Le difficoltàriscontrate dai cittadini residentinelle zone periferiche della cittàhanno scatenato una polemicaa distanza tra il sindaco MarioCanapini ed il capogruppo IdvClaudio Cutolo, circa l’efficienzadel lavoro dall’amministrazione.Una polemica nella quale si èinserito, come una miccia adorologeria, l’esposto-diffida del-l’associazione Nuovo Domani,che dopo aver vinto un ricorsoprima al Tar e poi al Consigliodi Stato, ha chiesto al Comuneun risarcimento pari a circa unmilione di euro. «Hanno vintoil ricorso – spiega il consigliereCutolo – perché il Comune inrealtà non aveva gli strumentiper gestire in house il serviziodi protezione civile, ma la sceltadi abrogare il bando al quale eraiscritta l’associazione, all’epoca

era stata fatta dal primo cittadinocon una delibera di Giunta, egran parte dei consiglieri nonne sapeva nulla». Cutolo poipassa all’attacco: «Il sindaco con-tinua a fare orecchie da mercante- spiega - mettendo i cittadini arischio di un mega-risarcimentodanni che peserebbe inevitabil-mente non sulle tasche del primocittadino, ma su quelle dei con-tribuenti. La sua difesa, quelladi aver risparmiato soldi inter-nalizzando il servizio, fa acquada tutte le parti. Il comune hapochissimi mezzi a propria di-sposizione, tanto da doversi con-tinuamente affidare a ditte esternecome è accaduto per l’emergenzaneve». Nei prossimi giorni il di-rigente Petralia dovrebbe stilareuna relazione tecnica su servizi,costi ed interventi della prote-zione civile comunale, così comerichiesto a più riprese dall’op-posizione durante la commis-sione trasparenza. (C.B.)

Protezione civile alla sbarrachiesti danni per un milione

Il Piano Freddo del XIII Municipioha funzionato, ma qualcosa è an-dato storto. A mettere in dubbiola bontà dell’intervento dell’am-ministrazione, i due decessi perassideramento (gli unici in tuttaRoma) registrati nei parchi diOstia. «Sulla questione si sta fa-

cendo molta demagogia – spiegal’assessore Lodovico Pace – perchéalla donna era stato offerto aiutoe l’aveva rifiutato. L’uomo inveceera qui occasionalmente, non eramai stato registrato e si è trovatoad Ostia per caso. Entrambi eranoalcolisti. Le legge italiana non

prevede che, se qualcuno rifiutal’aiuto, bisogna obbligarlo ad ac-cettare». Per le opposizioni, invece,si è trattato di una tragedia an-nunciata, l’ennesima. «I due mortinelle pinete del XIII confermanoche non esisteva un piano freddoadeguato. - spiega Gasperini, dei

Verdi - Gli interventi messi incampo dal sindaco Alemannosono solo spot. Questa umanitàè abbandonata al suo destino.Nella stessa zona una donna colsuo bambino sono deceduti neldicembre del 2008, nel rogo dellaroulotte dove vivevano. Due annidopo è morto a causa del freddoun cittadino rumeno nel dicembredel 2010 ed un mese dopo, nelgennaio del 2011 è toccato a uncittadino polacco». (e.B.)

critiche dai Verdi: «fanno solo spot,questa gente è stata abbandonata»

di Enzo Bianciardi

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Cronaca 111 5 f e b b r a i o 2 0 1 2

Sicurezza, prevenzione e controllodegli abusi edilizi al centro del-l’iniziativa lanciata in questi giornidal neo assessore all’Edilizia ed aiServizi cimiteriali del comune diAnzio, Sebastiano Attoni. L’idea èquella di far partire una serie dicontrolli a tappeto nei vari cantieriedili presenti nella città neroniana,per far sì che l’amministrazionemantenga un controllo costantesulle attività cantieristiche dellazona, scongiurando così il pericolodi abusi. E per non perdere tempo,proprio in questi giorni il neo as-sessore Attoni ha inviato una di-

rettiva a tutti gli uffici incaricatidei controlli edilizi sul territorio.«Allo scopo di svolgere una fun-zione di controllo preventivo daparte dell’Ufficio Tecnico riguar-dante la tutela del territorio, con lavigilanza rispetto ad eventuali ir-regolarità edilizie - si legge nelladirettiva - si ritiene necessario pre-disporre sopralluoghi a campioneriguardanti cantieri ultimati o daultimare. Pertanto si richiede al-l’Ufficio Tecnico di procedere al-l’attuazione della direttiva attraversola dotazione di risorse umane, eco-nomiche e strumentali necessarie

per affrontare questa problematica».L’idea è semplice: controllarne al-cuni per dare l’esempio a tutti.L’amministrazione vuole mostrareil pugno di ferro contro chi elude ipermessi rilasciati, magari ecce-dendo nelle cubature o non ri-spettando fino in fondo le direttivecomunali in materia edilizia. Iltutto, così come spiegato da Attoni«attraverso la dotazione di risorseumane, economiche e strumentalinecessarie». Evidentemente la spesa,almeno in questo caso, vale l’im-presa. Già in questi giorni dovreb-bero partire i primi controlli.

Pugno di ferro dell’amministrazione comunale di Anzio contro gli abusi edilizi sul territorio

Assediati dai megastore e daisupermercati i commercianti

di Ostia si preparano all’ultima bat-taglia. Per l’Ascom, infatti, l’aperturadel nuovo centro commerciale al-l’Infernetto è una provocazione,non c’è nessuna possibilità di solu-zioni condivise: «Non vediamo al-ternative – tuona Luca Capobianco,presidente Ascom – lottiamo e lot-teremo sino alla fine per impedirel’apertura di questo nuovo megastoreche significherebbe la fine per cen-tinaia di attività commerciali adia-centi all’area dove verrebbe realiz-zato». I commercianti forse per laprima volta fanno quadrato ed al-zano le barricate, i numeri dellacrisi fanno paura: nel XIII municipiodopo Natale non hanno riaperto il3% degli esercizi, un ulteriore nu-mero di negozi sono a rischio chiu-sura al termine dei saldi, ultimaboccata d’ossigeno per i bilanci indifficoltà. «Temiamo che non siafinita qui. – afferma Luca Capo-

bianco – A fine estate arriverannoaltre serrate. Le banche non ci as-sicurano un minimo di sostegnoeconomico. Solo se puoi dare ga-ranzie concrete riesci a spuntareun prestito, ma quando ci si rivolgead una banca è perché l’aziendasta attraversando un momento didifficoltà, e quindi senza una co-pertura si rischia di fallire. A questasituazione si aggiunge l’aggressioneinterna dei megastore che non por-tano vantaggi al territorio e rispar-mio alle famiglie». Per l’Ascom leassunzioni promesse dal nuovo gi-gante commerciale non compen-serebbero i posti di lavoro persinella piccola e media impresa. «Iconti sono facili – aggiunge Capo-bianco – non li abbiamo fatti noi:la grande distribuzione provvedeall’assunzione di un dipendenteogni milione di fatturato, la mediadistribuzione assicura un posto dilavoro in relazione a 400 mila eurodi fatturato, media che scende a200 mila euro nella piccola aziendafamigliare. Morale, ad un nuovo

posto di lavoro nella grande distri-buzione se ne perderebbero un to-tale di cinque». Sulla questione,per ora, i sindacati tacciono, ma infavore degli esercizi commercialisi è schierata la Commissione com-mercio, presieduta da Stefano Sal-vemme che ha votato all'unanimitàil parere contrario al progetto delcentro commerciale. Sulla decisioneha pesato anche un presunto rischioidraulico, denunciato dal Labur(Laboratorio di urbanistica), alquale sarebbe esposto il nuovo cen-tro commerciale su via canale dellaLingua. L’Ascom tira avanti ed in-

cassa in questa battaglia un’inter-rogazione parlamentare presentatadal senatore Lannutti al Ministrodell’Ambiente, oltre al parere delConsigliere della Regione LazioZaratti (Sel), che si è espresso confermezza sull’inopportunità di unaltro centro commerciale in unazona già satura da questo punto divista. «Su un tema così importante- conclude Capobianco - tutte leforze politiche ed economiche do-vrebbero mostrare la loro attenzione,ma non sempre accade». Intantosulla questione il Labur ha presen-tato un esposto in Procura.

Proteste all’Infernetto per la possibile realizzazione di un centro commerciale

Megastore o “megaflop”?L’Ascom: «I posti di lavoro persi sarebbero più di quelli guadagnati»

controllinei cantieri

L’esposto del Labur in sintesidice questo: «Il Patto Territorialedi Ostia, promosso dalla Re-gione Lazio aveva l’obiettivo divalorizzare, attraverso propostefinanziarie, il XIII Municipio.Dei 162 progetti preliminaripresentati, con deliberazionedi C.C. n° 116/07 ne sono statiritenuti ammissibili sotto ilprofilo urbanistico 64, dellequali 33 hanno confermatol’interesse a proseguire. Solo21 progetti definitivi sono statioggetto di istruttoria in Con-ferenza dei Servizi (CdS) le cuiconclusioni sono state recepitecon D.D. n°35/2010. Tra questi,risulta la proposta ’9D/1 – Pro-getto Centro Commerciale inlocalità Infernetto’ della Esse-lunga SpA, presentata con prot.n.15463 del 10/07/2008. Lastessa proposta era stata giàpresentata dalla Lazio Consul-ting srl (prot. n.3673 del26/03/2002). Non ci è chiarocome Esselunga SpA sia potutasubentrare al di fuori della de-libera di C.C. n° 116/07».

«Qualcosa non ci torna»

Esposto del Labur

di Enzo Bianciardi

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Cronaca 131 5 f e b b r a i o 2 0 1 2

Via Bertolini è dimenticata datutti, ma forse ora vedrà nuo-

va vita, parola dell’assessore ai La-vori pubblici del XIII MunicipioAmerigo Olive. Andiamo per or-dine. L’asfalto della strada di OstiaLevante è ridotto in condizioniorribili, tali da danneggiare leauto in sosta o in transito. E nellescelte del Municipio il rifacimentodella strada in questione, finora,è stato messo gerarchicamentemolto dopo quello delle vie le cuicondizioni rasentano la perfezione.Esempio: via delle Baleniere e illungomare vengono ristrutturateogni primavera. Via AlessandroBertolini ha buche vecchie di 30anni. Qualcuno potrebbe pensareche «tanto è normale, li ci passanoi turisti…». Il problema è chequesto pensiero ci è stato confer-mato anche dall’Ufficio Tecnicodel XIII Municipio: «E’ ovvio chese noi segnaliamo la necessità diun tot di fondi per le opere cheriteniamo importanti – spiegaCarlo Fresch – e di quelli ci viene

erogato il 20%, con una copertatroppo corta ci vanno a rimetterestrade che non sono vetrina turi-stica e non sono vie del commer-cio. Anche se magari sono con-dizioni molto peggiori di quelleche si vanno a ristrutturare». Ap-punto. Quello che però non qua-dra è che in via Bertolini i residentisi sono stancati. Al civico 30 vi-vono 100 famiglie, che ormai nonriescono nemmeno più a par-cheggiare senza la paura di forareun pneumatico, che quando pas-sano devono rallentare altrimentii pezzi di asfalto schizzano ai latidella via. Le immagini parlanochiaro, è pericoloso anche il tran-sito a piedi. Le 100 famiglie cinque

anni fa hanno dato vita a unaraccolta firme inviata all’allora as-sessore ai Lavori pubblici PaoloSolvi, con la quale chiedevanointerventi urgenti per la strada.L’ex Assessore rispose che in quelmomento non c’erano fondi. L’As-sessore attuale, invece, ha rispostoa Reporter nella seguente maniera:«Entro pochi giorni interverremosu via Bertolini con la riparazioneimmediata delle buche e la stradaverrà inserita nel piano lavori2012. In pratica entro sei, settemesi al massimo, la via verràmessa a nuovo». I cittadini intantostanno preparando un’altra rac-colta firme. E non vogliono mol-lare di un centimetro.

Sono molti i progetti in standby sul Mare di Roma. Tra tutti,comunque, il più importanteè quello del Porto della Con-cordia di Fiumicino. Inauguratoin pompa magna, con tantodi posa della prima pietra, lastruttura non hai mai godutodei favori della sorte. I problemisono stati tanti e a oggi il can-tiere è completamento fermo.«Siamo in tanti a chiederci chefine abbiano fatto i lavori – hascritto un lettore di Reportersul sito Internet del giornale(www.reporternews.it) – anchegli stessi lavoratori. L’ammini-strazione sembra incapace dilanciare un ultimatum alla so-cietà che gestisce il cantiere».La paura a Fiumicino è quellache i lavori per la costruzionedel futuro porto turistico nonriprendano mai più. Se cosìfossi, dubbio legittimo vistoquanto è accaduto e sta acca-dendo, un’opera che avrebbepotuto far compiere un note-vole salto di qualità alla cittàsi trasformerebbe in un mostrodi sostanze altamente inqui-nanti. Per ora, infatti, ci sonosolo lastre di eternit lungo viadel Faro e l’ultima rassicura-zione sul progetto è arrivatalo scorso 6 dicembre. Da alloraè calato il sipario sul Portodella Concordia. (G.C.)

Fiumicino

Il Portodella concordiaè un miraggio

Rifondazione Comunista e laFederazione della Sinistra di An-zio sono stanche di aspettare:«Qualcuno ha visto le pensilinealle fermate degli autobus?». «Eraancora sindaco Candido De An-gelis, quando il consigliere Co-lantuono ha presentato un’in-terrogazione a quell’amministra-zione su che fine avessero fattole pensiline delle fermate del-l’autobus di Anzio Colonia (lostesso succede a Lavinio), cheper i lavori della rotatoria furonorimosse. Prima Presicce e poiAlessandroni, hanno risposto“provvederemo”, ma le pensilineancora non ci sono». I due partiti,comunque, non hanno nessunaintenzione di arrendersi e hannogià individuato il momento piùopportune per tornare alla caricacon l’amministrazione neroniana:«Nei giorni scorsi, in collabora-zione con i consiglieri del Pd,abbiamo chiesto la convocazionedi un consiglio comunale per laquestione dell’acqua pubblica ein quella sede riproporremo ladomanda su quale fine abbianofatto le pensiline di Anzio Co-lonia e Lavinio, sperando chel’amministrazione smetta quelbrutto costume di rispondereevasivamente, o di non farlo af-fatto, quasi non li si debba im-portunare con queste scoccia-ture». (G.C.)

Anzio

le pensilinedimenticate.

Ma dove sono?

Un fiume di soldi speso con il risultato di ritrovarsi con manti già sbriciolati

strade di serie B: asfalto da rifareI residenti sono stanchi di subire disagi perché vivono lontani dalle vetrine dei negozi. E dopo cinqueanni di richieste sono sul piede di guerra. L’assessore Olive: «Entro pochi giorni ripareremo le buche»

di Marco Ciapetti

LAVoRI CoStAtI 28 eURo PeR MQ Per Paolo orneli, ex minisindaco Pd a ostia, la que-stione è da allargare allo «stanziamento di 5 milioni dieuro, annunciato nel giugno 2010 dal sindaco Ale-manno» e destinato alla manutenzione di 27 strade traostia, Acilia, Infernetto e Casalpalocco. «opere da ter-minarsi ad ottobre, per un totale di 176 mila metriquadrati di superficie - puntualizza l’ex minisindaco -ad un costo di 28 euro per metro quadrato. Ma sinorale strade asfaltate sono meno di un terzo del previsto.e le ditte in giro non si vedono più.

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1 5 f e b b r a i o 2 0 1 214 Cronaca

Sciopero terminato sul litorale

Si è concluso nei giorni scorsilo sciopero dei pescatori del li-torale romano contro il carogasolio. Decisivo è stato l’in-contro con il Ministro, che haassicurato l’impegno del Go-verno accanto ai pescatori. «Senon dovesse accadere, siamodi nuovo pronti a scioperare».

Ordine del giorno approvato al Senato

Un fondo per dare la possibilità alle imprese del settore ittico di di-lazionare in 15 anni l'estinzione dei debiti a breve termine. Questol’ordine del giorno presentato ed approvato al Senato per venireincontro alle difficoltà manifestate dai pescatori del litorale. «E’ unpiccolo passo - spiega il senatore Candido De Angelis (Fli) - per ilsettore ittico, che richiede con urgenza interventi mirati e strutturatiper evitare che collassi definitivamente. Da attuare nell'immediatoè il recupero di ulteriori 30 milioni di euro di fondi residui chedevono essere ridestinati al rafforzamento della pesca».

debiti dilazionati per i pescatori

Fiumicino al fianco del mondo ittico

Approvato dal consiglio co-munale di Fiumicino, un or-dine del giorno “salva pesca”.Nel documento si chiede l’in-tervento della Regione Lazioper farsi promotrice di un ta-volo tecnico con tutti i Go-vernatori e Sindaci delle regionie comuni nei quali sono attivemarinerie e flottiglie di pe-scherecci. Richiesta accolta.

I balneari italiani escono alloscoperto con una proposta

pubblica: bandi di gara soloper le spiagge libere nel quadrodi un progetto unitario da pre-sentare all’Europa. E’ quantosuggerisce Renato Papagni,presidente di FederBalneari,che ha avviato il confronto suun documento unitario, con-divisibile da tutte le sigle sin-dacali, da presentare al Mini-stro Gnudi per l’incontro del23 febbraio, una data fonda-mentale per il settore balneare.La base di partenza resta unaproposta globale che vuole farripartire la crescita e rimuoverequegli ostacoli che frenano lepotenzialità di sviluppo delsettore. «Il Governo dovrà an-dare in Europa a spiegare cos’èil sistema Balneare italiano -ricorda lo stesso Renato Pa-pagni - La situazione italianaè infatti particolare: il 70 %delle coste non è impegnatoda concessionari, e decine diarenili sono ancora liberi e daassegnare. A questo punto bi-sogna fare una premessa: sel’attuale compagine Governa-

tiva e la Comunità Europeahanno intenzione di ragionarein termini di liberalizzazioni,questo è un passaggio che puòavvenire anche subito, ma sidovranno mettere all’evidenzapubblica solo tutte le spiaggenon ancora in concessione».Serve, però, l’unità della cate-goria. «Tutte le sigle di rappre-sentanza - conclude Papagni -hanno inviato al Ministero do-cumenti più o meno articolatiche costituiscono però un fron-te non unitario e certamente

non in grado di rappresentareuna interlocuzione forte. E’ ilcaso, infatti, di denunciare leresponsabilità di chi, da unaparte sostiene di voler difenderegli interessi del sistema bal-neare, ma dall’altra divide e di-sunisce l’aggregazione di forzeche probabilmente se unite, po-trebbero dare quel taglio dirappresentanza, che è mancatoda sempre al sistema balneare.Questa è l’ultima occasione;dobbiamo batterci contro il si-stema delle aste».

Il 23 febbraio di fronte al ministro Gnudi servirà compattezza. E ad oggi il 70% delle coste non è impegnato da concessionari

L’ultima idea: ok ai bandi di gara ma solo per le spiagge libere

Il consiglio in pressing sulla regione

di Enzo Bianciardi

Paranze di nuovo in mare

Balneari spaccati sui progetti futuri

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Cronaca 151 5 f e b b r a i o 2 0 1 2

«La bolletta dell’acqua è illegaledal 21 luglio 2011». Parole

dolci per gli utenti del Mare diRoma e di terrore per le societàche gestiscono il servizio idricoad Anzio, Nettuno, Ardea, Ostiae Fiumicino. «Il gestore privatoAcqualatina – spiegano dal co-mitato per l’Acqua Pubblica diAnzio e Nettuno – continua a cal-colare la bolletta mettendo in contoanche la remunerazione del capitaleinvestito, che incide per oltre il10% sul pagamento degli utenti.Peccato che questa sia stata can-cellata dal secondo requisito delreferendum dello scorso giugno.I cittadini, comunque, possonosmettere di pagare questa quota echiedere il rimborso per quantogià eventualmente versato alla so-cietà». Ma come è possibile chearrivino bollette illegale? E comesi può fare per non pagare la partenon dovuta? «Se i gestori idrici ele istituzioni non si muovono –rispondono dal comitato anziatee nettunese – lo facciamo noi conla campagna di obbedienza civilelanciata dal Forum italiano deiMovimenti per l’Acqua. L’autori-duzione può essere applicata da

tutte le utenze – private, industriali,commerciali e dai condomini –la procedura è molto semplice eper sapere come muoversi i citta-dini non devono fare altro che ri-volgersi al comitato della propriacittà». Quello di Anzio e Nettuno,che ha dato il via alla campagnaanche una massiccia distribuzionedi volantini, si trova all’internodella Bottega Equo-Solidale di viaXXIV Maggio a Nettuno e in viaOberdan Fratini ad Anzio. Le duesedi sono aperte rispettivamentetutti i giovedì dalle 16 alle 19 e ilprimo e il terzo venerdì del mese

dalle 16,30 alle 19,30. L’assistenzaper i cittadini è gratuita. «Perquanto riguarda i condomini concontatore unico – concludono gliesponenti del comitato per l’AcquaPubblica di Anzio e Nettuno –basta chiedere all’amministratoredi presentare un reclamo al gestore.Anche in questo caso siamo di-sponibile per fornire informazionie modulistica». Insomma, se 26milioni di italiani hanno votatoper togliere dalla bolletta dell’acquala quota di remunerazione del ca-pitale investito la loro voce nonpuò mica passare inosservata.

«si scrive acqua, si legge democrazia»Campagna di obbedienza civile del comitato di Anzio e Nettuno per il rispetto del referendum

Nettuno contro Aprilia. Chia-vetta contro il collega sindacoD’Alessio. Al centro della con-tesa i costi per la realizzazionedel dearsenizzatore all’internodel Comune pontino, che si èreso necessario a causa deglielevati valori di fluoruro e ve-nadio nell’acqua potabile pon-tina. E cosi il primo cittadinonettunese ha deciso di scrivereal presidente di Acqualatina,società che gestisce il servizioidrico in entrambi i Comuni,Giuseppe Addessi. «La decisionedi realizzare il nuovo sistemadi filtraggio è ineccepibile –scrive Alessio Chiavetta nellasua missiva – perché la salutedegli utenti viene prima di ognicosa e perché l’azione della pub-blica amministrazione devesvolgersi a tutela e sicurezzadei cittadini, in un’ottica di so-stegno reciproco tra i Comuniche compongono l’Ato4». Quel-lo che non trova giusto il sin-

daco di Nettuno è proprio lamodalità di applicazione delprincipio di reciprocità e coe-renza. In altre parole, se il sin-daco di Aprilia chiede l’inter-vento di Acqualatina per l’in-stallazione del dearsenizzatoreallora non deve trattenere isoldi delle bollette dell’acqua,disconoscendo di fatto la stessasocietà che gestisce il servizioidrico. «Ciò che trovo moltomeno corretto – conclude Chia-vetta nella sua lettera – è la po-litica del Comune di Aprilia diricorrere al principio di reci-procità solo quando si verificauna necessità all’interno delproprio territorio comunale,facendo appello al gestore perintervenire e risolvere i pro-blemi. Chiedo, quindi, di co-noscere i costi dei lavori e laquota dell’amministrazionepontina per questa spesa. Inoltresarebbe interessante anche co-noscere le somme degli inter-venti sostenuti sul territorioapriliano negli ultimi otto anni».

d’Alessio e chiavetta ai ferricorti: «così non ci siamo»

«Le bollette sono illegali, perché i gestori continuano a far pagare il loro capitale investito»

di Cinzia Pagliaroli

di Mario Scagnetti([email protected])

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1 5 f e b b r a i o 2 0 1 216 L’Inchiesta

La Giovane Italia ha raggiunto il ParlamentoEuropeo per far sentire la propria voce. Tra icircoli della Provincia di Roma, c’era anchequello di Ardea, guidatodal consigliere comunale edirigente provinciale delmovimento giovanile delPdl Riccardo Iotti in vestedi relatore. Alla base dellatrasferta i temi della disoc-cupazione e del mondo gio-vanile. Questi gli argomentiin primo piano: accesso alcredito per i giovani im-prenditori, avvio di un processo di integrazioneeuropea nell’ambito della formazione e del-l’istruzione, retribuzione per legge del tirocinioformativo, creazione di un portale europeo perla mobilità dei lavoratori e incentivi alla mobilitàall’estero. La situazione, comunque, resta difficile,anche perché secondo gli ultimi dati di Eurostat

Italia la disoccupazione è pari all’8,9% e il 31%è rappresentato dai giovani. «Il rimedio alla di-soccupazione giovanile e a tutti gli effetti che

questa genera – spiega lostesso Riccardo Iotti – varicercato in un nuovo mo-dello di welfare, non piùassistenzialista nei confrontidelle nuove generazioni. Igiovani hanno bisogno diopportunità, non di am-mortizzatori sociali. Se l'Eu-ropa del futuro deve esseretrainata dai giovani, i go-

verni europei hanno il dovere di lasciare chesiano i giovani stessi ad elaborare un nuovomodello economico, politico e sociale che sappiarispondere alle sfide che le economie emergentiimpongono all'Europa e al resto del mondo ead avviare un nuovo processo di integrazioneeuropea». (G.C.)

riccardo Iotti a Bruxelles: «Vogliamoopportunità e non ammortizzatori»

Igiovani del litorale devono abi-tuarsi al concetto di mobilità

anche nel mondo del lavoro, il postofisso dei loro genitori ormai è unmiraggio, la società è cambiata e ilsistema non è più in grado di assi-curare una posizione del genere.Queste le prese di posizione delGoverno che stanno accompagnan-do il difficile iter della riforma delmondo del lavoro. Tutte posizionivere, giocoforza lo sono, che perònon tengono assolutamente contodella situazione dei giovani italianie del Mare di Roma. Perché mobilitànon vuol dire precarietà e cambiare

impiego più volte nel corso dellavita non vuol dire non avere pro-spettive. Siamo alle solite: il concettoè anche giusto ma l’applicazione al-l’italiana risulta distorta.

L’articolo 18L’assoluto protagonista della prossimariforma Monti è lui, quell’articolo18 che ha permesso a generazioniintere di programmare la propriavita. L’articolo 18 prevede il reintegrodei lavoratori licenziati senza giustacausa o senza un motivo giustificatoall’interno delle aziende con più di15 dipendenti. Ora, però, l’articolo18 pare avere le ore contate perchéil Governo vuole partire propriodalla sua eliminazione. E i sindacati

sono insorti. Assecondati dall’Italiadei Valori: «Non ci siamo proprio –è andato giù duro il presidente del-l’Idv al Senato, Felice Belisario – e ilministro Fornero vuole solo sbrigarsiper abolire l’articolo 18». Di opinionecontraria Emma Marcegaglia, pre-sidente di Confindustria: «Il temadel reintegro deve valere per i casidi licenziamenti discriminatori eper quelli in cui la legge dice che illicenziamento è nullo. L’Italia devediventare più europea».

La riforma«La riforma non dovrà costare dipiù alle imprese e servirà per raf-forzare la posizione dei lavoratori,sia di quelli che hanno già un impiego

che di chi lo sta cercando» paroladi Elsa Fornero, e cioè del ministroal Lavoro. Il piano del Governo pre-vede l’eliminazione della cosiddettaflessibilità cattiva, quella che ha in-nescato il circolo vizioso della pre-carietà. E poi ci sono in ballo anchel’aumento dell’occupazione, specietra i giovani, e l’incremento deisalari. Un bel libro dei sogni, con lasperanza comune di vederli diventarerealtà. Almeno per una volta.

«Io sono nessuno»Fabio Bargnani non è nessuno. Ha22 anni, diploma di ragioneria con-seguito nel 2009 e un’infinità dilavori precari accumulati negli ultimitre anni. «Ho deciso di contattarvi

perché sono stanco di sentire il pesodi colpe non mie. Tanto un giornalenon starà mai a sentire un signornessuno come me». Inizia così lamail ricevuta da Reporter. Fabioneodiplomato consegnava le pizzecon il motorino, 25 euro a serata ecarburante a carico suo. Aveva 18anni, ed è andato avanti così per seimesi poi tanti saluti. Altro lavoro inuna società di pulizie. «Avevo uncontratto a progetto per un anno,non mi davano ferie, permessi, sestavo male non mi pagavano. Pulivole scale dei palazzi, un anno di in-ferno». Finisce il contratto e dinuovo tanti saluti. Fabio non è nes-suno ma si dà da fare, trova unaltro impiego. Due mesi al call center,

giovani e invisibili costretti a elemosinare un lavoro

«Io sono nessuno»

Il destino dei lavoratori italianie di quelli del litorale è nellemani dei sindacati. Come quasisempre accade lungo lo Stivalesaranno le tre principali sigle ainteragire con il Governo. LaCisl e il suo leader Raffaele Bo-nanni spingono per incentrareil discorso sulla flessibilità positivae sull’occupazione dei giovani,puntando su formazione, mag-giore apprendistato e rilanciodelle assunzioni. « La Uil e LuigiAngeletti, invece, hanno postol’accento sull’emergenza occupa-

zionale, che nel corso dell’annoappena cominciato potrebbe por-tare via dal mondo del lavoro

altri 250mila posti. L’emergenzaè reale e va affrontato con razio-nalità: «Il sistema degli ammor-tizzatori sociali fino a ora hafunzionato – dice lo stesse An-geletti – e quindi andrebbe pre-servato». La Cgil, infine, è otti-mista sulla volontà di aprire unadiscussione in merito alla pre-carietà e alle partite Iva dimostratadal Governo. «Ad ora comunque– conclude Susanna Camusso –sulla crescita ci sono soltantoannunci e non risposte da partedel Governo». (G.C.)

la terza via dei sindacati di casa nostra

di Marco Ciapetti

«Il posto fisso è noioso». «Sarà anche noioso ma a casa mia abbiamol’abitudine di mangiare tutti i giorni». C’era una volta l’Italia, unaRepubblica democratica fondata sul lavoro. C’era una volta, ma orarischia di non esserci più, perché il botta e risposta, in differita, tra ilpremier Mario Monti e un anonimo internauta è la sintesi perfetta dellasituazione in cui versa lo Stivale. Le nuove generazioni sono stanche dielemosinare un impiego; prima è stato loro raccontato che bisognava con-seguire una laurea e ora che la maggior parte ha in mano quel tantoagognato pezzo di carta il lavoro non c’è. Pardon, il lavoro ci sarebbeanche, ma a progetto oppure a tempo determinato e senza ferie, senzamalattie e tantissimi altri senza. Senza nessuna tutela. Il problema che lapolitica italiana e la società civile non hanno ancora compreso, però, è cheun giovane non ci mette mica tanto a raccogliere le sue cose e partireverso altri lidi. Con una valigia che oggi non sarà più di cartone: senzagiovani non c’è futuro per l’Italia. (M.S.)

la valigia non è più di cartone

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L’Inchiesta 171 5 f e b b r a i o 2 0 1 2

I lavoratori della Sigma Tau nonhanno nessuna intenzione dimollare. E chi percorre la stradaregionale Pontina ogni giorno lasa bene, visto che il loro presidiodavanti al cancello d’ingressodello stabilimento farmaceuticodi Pomezia è ben visibile. Ormaisono mesi che la storia va avantie i 569 dipendenti coinvolti dallaristrutturazione dell’impresa delMare di Roma sono finiti in mo-bilità senza aver ancora compresofino in fondo le motivazioni. Alloro fianco è scesa anche la poli-tica, con il senatore di Fli Candidode Angelis, ex sindaco di Anzio,che ha chiesto ai suoi colleghipolitici anche di costituire unatavola rotonda per affrontare laquestione. Fino a oggi, però,

novità di rilievo non ce ne sonostate. E così nei giorni scorsi i di-pendenti dell’azienda pometinahanno provato il tutto per tutto,scegliendo la serie A di calciocome mezzo per ottenere unamaggiore cassa di risonanza perquanto riguarda la loro situazione.I lavoratori si sono presentati da-vanti ai cancelli del centro sportivo

di Trigoria, che dista solo pochichilometri, e hanno cercato dibloccare il pullman della Roma.I dipendenti della Sigma Tau sisono messi davanti al mezzo gial-lorosso e hanno minacciato dinon spostarsi fino a quando ilcapitano della Roma non avrebbeparlato con loro, rischiando anchedi far cominciare in ritardo lapartita con il Bologna in pro-gramma allo stadio Olimpico. Aquel punto Totti e Perrotta hannoincontrato i dipendenti di Po-mezia. Gli operai hanno conse-gnato ai calciatori il cappellinosimbolo della protesta, con suscritto 569 e cioè il numero didipendenti che rischia il posto, epoi sono tornati a protestare da-vanti la loro fabbrica. (G.C.)

Il destino dei dipendenti della sigmatau è sempre appeso a un filo

Pianificare l’attività

Cercare le informazionigiuste per accedere ai fi-nanziamenti europei perl’imprenditoria giovanile

Iscriversi a un corso diformazione per acquisirele giuste competenze

1

2

3

Per aprire un’attività in pro-prio, qualunque sia, servonospirito d’iniziativa, fiuto pergli affari, entusiasmo e pa-recchio senso pratico. Inoltrebisogna avere le idee chiaree in questo caso ci sono treregole d’oro da seguire:

Le regole del fai da te

FabioHo 22 anni e tanti lavori allespalle. In tutti sono stato pre-cario e senza tutele. E cosa misento dire dal ministro Can-cellieri? Che noi vogliamo ilposto di lavoro vicino papà emamma? E anche se fosse?

Mai una tutela

FedericaHo 26 anni, una laurea in bio-logia. Sono ricercatrice e gua-dagno 450 euro al mese. Tuttimi dicono che se andassi al-l’estero guadagnerei tre voltetanto. Ma io voglio vivere inItalia e provare a cambiarla.

Resto, ma da povera

LucaDopo sei contratti a scadenzala mia azienda mi ha messo atempo indeterminato alla sogliadei 30 anni. Gli operai in Italianon hanno più nessun dirittoe nessuna tutela. Le aziende ciusano a loro piacimento.

Non abbiamo diritti

GiorgiaCi credi che in quattro anni dilavoro come commessa hocambiato cinque negozi diversi?E ora non mi vuole più nessunoperché ho dovuto fare vertenzaper ricevere gli ultimi due sti-pendi. Altro che articolo 18.

Ma che articolo 18

SalvatoreIo dall’Italia me ne sono andatocinque anni fa. Lavoro comemanutentore in un villaggioturistico a Santo Domingo. Midanno 1.300 euro al mese, madormo e mangio gratis. E hopure messo da parte dei soldi.

Sono fuggito

In Trentino ci sono 40 aziendedel settore trasporti che ri-schiano la chiusura per colpadel Fisco. Le aziende hannodelocalizzato le attività in varipaesi europei, dove tutto costameno, a partire dalla mano-dopera. Ma Guardia di Fi-nanza ed Agenzia Entrate nonsono d’accordo, per loro ognivolta che un socio italianoeffettua atti di amministra-zione (un fax, una telefonata)l’attività va assoggettata al re-gime fiscale italiano.

da Nord...

Centinaia di aziende sanitariedi Napoli sono a rischio chiu-sura. La Regione Campanianel 2011 ha stanziato 9,5 mi-liardi di euro, ma le tantissimeimprese private accreditate del-la città di Napoli, che effettuanocirca quattro milioni di pre-stazioni l’anno e lamentano500 milioni di crediti non ri-scossi, rischiano il fallimento.

...A sud

Nulla da fare. Hanno manifestato, lottato,cercato di far sentire la propria voce. Ma i76 dipendenti Argol da oltre 15 giorni nonhanno più un posto di lavoro. Il contratto di appalto con Alitalia è scadutoil 31 gennaio, e Cai non ha voluto assumerli.Per loro è finita una stagione lunga 18 anni,trascorsi ad occuparsi di un lavoro dalle altequalifiche specifiche, il passo successivo èstato la cassaintegrazione (12 mesi partiti il2 febbraio) e poi la mobilità: due anni perchi ha più di 40 anni e un anno per chi neha meno di 40. Al termine di questi lun-ghissimi mesi di inattività pagati al 65%dello stipendio base il rapporto di lavoro siriterrà concluso e gli operai otterranno la li-quidazione. Dopodiché il vuoto: la disoccu-pazione. Un lavoro specifico, dunque, che però in ae-roporto non serve più? Non proprio, infattiCai per continuare lo svolgimento delle man-sioni degli ex dipendenti Argol ha richiamatoin servizio circa 40 suoi dipendenti cassain-tegrati (e con una causa in corso) preceden-temente addetti al carico e scarico bagagli.Li ha istruiti con un corso lampo e ha fatto

loro firmare un contratto di lavoro di ottomesi. Giusto giusto fino a settembre, percoprire la stagione estiva. E dopo? Il serviziodi organizzazione logistica servirà ancora,Alitalia - Cai non potrà farne a meno. Chiverrà impiegato in quel settore? Forse il con-tratto di otto mesi verrà prorogato agli exfacchini, forse verranno chiamati in servizioaltri di loro? Forse il servizio sarà affidatocon un altro contratto di appalto ad un azien-da dello stesso calibro di Argol? Magari allaCeva Logistic srl, azienda operante in quasitutto il mondo, il cui presidente e ammini-stratore delegato Gianfranco Sgrò in passatoè stato legato alle alte sfere di Alitalia. E seci si trovasse di fronte a uno strano conflittod’interessi? Salvaguardando l’onorabilità dichiunque, e non volendo lasciar intendereniente più di quanto appaia già chiaro, spe-riamo in delle risposte rapide da parte delleparti politiche e sindacali, locali e nazionali,alle cui porte andremo a bussare già dalprossimo numero di Reporter. I 76 dipendentiArgol intanto hanno perso il posto di lavoro.Ci auguriamo che oltre al danno non subi-scano anche la beffa. (M.C.)

Niente da fare per i 76 operai della Argol

«Vivo a Ostia e andavo a lavoraresulla Prenestina, a Roma». Altrascadenza di contratto. Ma perchédi tutti questi nessuno lo rinnova?«Semplice, perché lavoravo bene echiedevo i miei diritti, uno non mipagava la malattia, al call center mihanno scalato le ore dei ritardi chefacevo. Zitto non ci so stare e alleingiustizie rispondo». Ma perchéhai contattato un giornale, come tece ne sono milioni. «La giungla dicontratti ci obbliga ad essere schiavie per chi arriva faticosamente a unindeterminato ci sono leggi che aiu-tano a tutelarlo. Se ora modifiche-ranno anche l’articolo 18 sarà defi-nitivamente la morte della classelavoratrice italiana».

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1 5 f e b b r a i o 2 0 1 218 Pillole di Nera

Il trucco è vecchio, ma pagaancora. Una coppia di Anzio èstata arrestata nei giorni scorsidal Carabinieri con l’accusa diaver messo in piedi la più clas-sica delle truffe: quella dellospecchietto. Dieci i colpi messia segno dai due giovani in pocopiù di un mese, e tutti con lostesso modus operandi. Ap-profittando dell’ingenuità delleloro vittime, perlopiù personeanziane, si accostavano con laloro Opel Corsa alla macchinadei malcapitati, simulando larottura dello specchietto e fa-cendosi consegnare dai 30 ai50 euro cash. «L’assicurazionele costerebbe molto di più»,spiegavano alle loro vittime. Ein molti casi, approfittandodella distrazione delle personeanziane prese di mira, sottraevaloro anche borse e portafogli.Oltre al danno la beffa. «Graziealle numerose denunce raccolte- spiegano i Carabinieri - ab-biamo individuato i due truf-fatori, accertando che l’auto-vettura in loro uso aveva lospecchietto laterale già rotto».

Anzio

Messo in fuga dalla proprietariadel negozio che stava tentandodi rapinare. Brutta avventuraper un 21enne di Pomezia, ar-restato nei giorni scorsi dai Ca-rabinieri della Compagnia diAnzio, agli ordini del capitanoUgo Floccher. Il giovane, P.P.,era entrato in un negozio di ca-salinghi in via di Valle Schioia,a Lavinio, minacciando con unpunteruolo alla gola la proprie-taria del locale per farsi conse-gnare l’incasso. Peccato per luiche la donna, tutt’altro che inti-morita, ha reagito mettendo infuga il malvivente, probabilmentepreoccupato dell’arrivo di altriclienti nel negozio. A quel punto,su segnalazione della donna,sono scattate le ricerche da partedei Carabinieri della Stazionedi Lavinio, che impegnati in unservizio antirapina nelle vici-nanze, hanno bloccato il giovanenelle vie limitrofe e lo hannoarrestato per tentata rapina. Giànoto alle forze dell’ordine perreati contro il patrimonio, èstato associato al carcere di Vel-letri per tentata rapina.

Lavinio

Sciacalli all’opera. Non bastassela paura di restare a piedi in

mezzo al gelo o di trovarsi coinvoltiin incidenti stradali, l’emergenzaneve per alcuni si è trasformata inuna vera e propria truffa. Il sindacodi Roma, Gianni Alemanno, erastato chiaro: «Catene obbligatoriesulle auto in transito nella capitale».E molti hanno pensato bene diapprofittarne. Tanto che i prezzisono schizzati alle stelle: fino a300/400 euro per un kit. A farscattare l’allarme, era stato il Co-dacons: «Siamo di fronte ad unavera e propria speculazione, con iprezzi delle poche catene ancorarimaste sul mercato in alcuni casipiù che raddoppiati – ha spiegatoil presidente Carlo Rienzi – e perquesto andrebbero effettuate delleverifiche a tappeto sul territorioper accertare chi ha ingiustificata-mente aumentato i listini. Chie-deremo alle Fiamme Gialle di san-zionare pesantemente chi, appro-

fittando dello stato di necessità deicittadini, ha messo in atto specu-lazioni. E così è stato. I controllidella Guardia di Finanza sono scat-tati in poche ore su tutto il territoriodella provincia di Roma, tra Net-tuno e Fiumicino. Il bilancio dei120 controlli è stato complessiva-mente di 49 irregolarità: 21 viola-zioni alla disciplina dei prezzi, 20per irregolari emissioni di scontrinie ricevute fiscali, 8 casi di irregolaretenuta della contabilità. «Un'azione

mirata non solo al controllo del-l'osservanza delle vigenti disposi-zioni in materia di trasparenza deiprezzi, ma, contemporaneamente,anche alla verifica della correttaemissione degli scontrini e dellericevute fiscali relativi a tali prodottie, quindi, al riscontro della regi-strazione in contabilità dei corri-spettivi effettivamente incassati, afronte del «boom» di vendite regi-strato in questi ultimi giorni». Glisciacalli hanno le ore contate.

Catene per auto vendute a prezzi da capogiro

Dà in escandescenza e colpiscel’infermiera e la guardia giuratadell’ospedale Grassi di Ostia perchéstanco di attendere invano unavisita medica al pronto soccorso.E’ stato così arrestato nei giorniscorsi dai Carabinieri del NucleoRadiomobile della Compagniadel Lido A.J., 26enne marocchinodisoccupato e senza fissa dimora,accusato di danneggiamento ag-

gravato e resistenza a pubblicoufficiale. I fatti nei giorni scorsi:l’uomo, arrivato al pronto soccorsoper un malore, ha colpito a calcie pugni la porta del pronto soc-corso e successivamente si è sca-gliato contro un’infermiera e laguardia giurata dell’ospedale. E’stato allora che un testimone hachiamato il 112. I carabinieri, in-tervenuti sul posto, hanno cercato

di calmare l’uomo, che per tuttarisposta si è scagliato anche controdi loro, ma è stato bloccato e ar-restato. L'infermiera di turno altriage e la guardia giurata hannoriportato traumi in varie partidel corpo ma se la caveranno con5 giorni di prognosi. L’ennesimoepisodio di violenza all’internodegli ospedali, che fortunatamentesi è concluso senza grossi danni.

stanco di aspettare per una visita aggredisce l’infermiera del Pronto soccorso

Ostia

truffa dellospecchietto agli anziani

Una donna mette in fugail rapinatore

I Carabinieri della Compagniadi Ostia hanno arrestato V.M.Ae P.T. entrambi romani di 50e 55 anni e A.F.A. egiziano di55 anni, con l'accusa di furtoaggravato di energia elettrica.I tre si erano attaccati illegal-mente con le loro abitazionidi via delle Petroliere a Ostiaad una cabina elettrica del-l'Acea. In manette per furtoaggravato.

gli sciacalli della neveNumerose irregolarità riscontrate dalla Guardia

di Finanza sul litorale: chiesti fino a 400 euro

rubano energia elettrica

di Cosimo Bove([email protected])

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Redazionale 191 5 f e b b r a i o 2 0 1 2

Il Timecity di Ostia non siferma più. Mentre il vento

siberiano gela la vita di tuttoil centro Italia, in quell’angolodi divertimento che è la saladi via dei Romagnoli, situataall’interno di Cineland, a ri-scaldare le serate di tutti cipensa il Time Bar. Il locale to-talmente, e meravigliosamente,ristrutturato, con un ambientecolorato dotato di bancone cir-colare da una parte e di palcocon karaoke e monitor dall’al-tra, con al centro tavoli e di-vanetti, ha aperto ufficialmentei battenti la scorsa settimana.All’inaugurazione sono arrivate

quasi 150 persone, tra invitati,clientela pagante e personaggifamosi come la showgirl Ma-tilde Brandi e il giornalistaLuca Giurato, che insieme atutti gli altri hanno potuto de-gustare un fantastico aperitivo.E proprio l’aperitivo sarà ilprimo cavallo di battaglia delnuovo Timebar, che tutti i ve-nerdì dalle 20,30 proporràl’apericena: un modo per man-giare, bere e per passare allostesso tempo una serata incompagnia in un posto nuovoe dalle diverse modalità di sva-go. Due degli aspetti che con-traddistinguono il Time Bar,rispetto alle gestioni prece-denti, sono l’entrata indipen-dente, e non più tramite la ga-

ming room, e l’insonorizza-zione, cosa che facilita le nu-merose persone che hanno giàprenotato la sala per feste pri-

vate e compleanni. Un sistemadi tendoni insonorizzanti, in-fatti, isola l’audio della salagiochi e fa vivere l’impressione

di essere in un locale total-mente distaccato dal Timecity.Ma con a due passi i video-giochi, la sala slot e la salaBowling. Per tutti coloro chevolessero prenotare la sala perfeste o compleanni basta chia-mare il numero 348/3930230e mettersi d’accordo per datae ora. Una cosa è certa… perdomenica 19 febbraio la salaè già occupata. In programma,infatti, x’è la festa di Carnevaleper tutti i bambini. E l’entrataè libera. Dalle 17,30 in poi,infatti, l’animazione del CircusParty intratterrà tutti i piccolinidai 3 ai 7 anni accorsi per tra-scorrere insieme il Carnevale2012. Al Timecity c’è sempreun motivo per festeggiare.

Domenica 19 febbraio organizzato il Carnevaleper i bambinida 3 a 7 annicon l’animazionedi Circus Party. Entrata libera

Il nuovo locale di Timecity Ostia ospita feste e compleanni. All’inaugurazione anche Matilde Brandi

Aperitivi e divertimento di qualità al time Bar

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Turismo 211 5 f e b b r a i o 2 0 1 2

L’aquila simbolo dell’isola Il parco di KilimLe vasche dell’Underwater World

Langkawi è la più grande delle 99 isole. Avventura, spiagge mozzafiato e un clima caldo tutto l’anno

Un gioiello incastonato nell’arcipelago delle Andamane

Mare&NaturaMare&Natura

Con tutta la neve caduta sulMare di Roma negli ultimi

giorni la voglia di sole e spiaggeè davvero tanta. E allora nonc’è nulla di meglio di un viaggioa Langkawi, la più grande delle99 isolette che compongonol’arcipelago del mar delle An-damane, nel nord della Malesia,al confine con la Thailandia.L’isola sta insediando il primatodi Phuket ed è facilmente rag-giungibile: traghetto dalla ter-raferma alla capitale Kuak op-pure regolari rotte aeree perKuala Lampur e Singapore. Unavolta sbarcati, poi, bisogna pre-pararsi per restare a bocca aper-ta, perché il gioiello dello Statodi Kedah ha una costa moltofrastagliata all’interno dellaquale sono letteralmente inca-stonate tra la roccia delle pic-cole spiagge. Il nome dell’isoladeriva da una piccola aquila,poco più di un falco con alibrune e rossicce, che qui si èsempre trovata a meraviglia;mentre la vegetazione è tropi-cale e lussureggiante. E poi ilclima è caldo durante tutto l’an-no, con picchi tra i 24 e i 33gradi. La stagione migliore pervisitarla è quella che secca, cheva da novembre a marzo, quindiora l’isola è perfetta. Gran parte

di Langkawi, inoltre, è stata di-chiarata parco naturale e il re-cente turismo di massa è statoaccolto preservando comunquele bellezze naturali, con infra-strutture di qualità sia a livelloturistico che per quanto riguar-da il tempo libero. Langkawi èperfetta sia per chi ama il sole,il mare e il relax, sia per chivuole dedicare la sua vacanzaall’avventura: particolarmente

emozionante il tour in barcanel parco geo-forestale di Kilim,con imperdibili mangrovie chescendo direttamente nel mare.

Lì si arrivando navigando lungala costa e una volta a destina-zione si è completamente im-mersi in una natura primor-

diale, è possibile esplorare laforesta dall’acqua, avvicinarsiai volteggi delle aquile padronedi casa e, quando la marea loconsente, visitare alcune grottemarine. Le altre attività a basedi mare disponibili per i turistisono le escursioni di pesca, losnorkeling, le immersioni conle bombole, il kayak, il windsurfe le uscite in barca a vela. Danon perdere, poi, neanche l’Un-derwater World, e cioè il centroespositivo con numerosi ac-quari dedicati ai pesci del-l’Oceano Indiano e il tunnelche consente di passeggiaretranquillamente tra gli squali.Anche il Bird Park, comunque,vale la visita, con le sue stu-pende voliere di pappagalli ealtri esemplari dai mille colori.Stesso discorso per la fattoriadei coccodrilli: uno spettacolonello spettacolo è la visita all’orain cui agli oltre mille esemplariviene servita la cena. Infine,per concedersi una pausa abase di romanticismo c’è la Ca-ble Car, una cabinovia che portaa mille metri, sulla secondavetta di Langkawi, dove il pa-norama è spettacolare e dovesi può passeggiare mano nellamano lungo un ponte sospeso.Eh si, perché nel mare delleAndamane l’avventura nonmanca mai.

di Cinzia Pagliaroli

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1 5 f e b b r a i o 2 0 1 222 Cultura

Alla scoperta della “torta perfetta”con Miss Cake. Creatività, pas-

sione, tempo, pazienza e l’uso sa-piente della pasta di zucchero sono,infatti, gli ingredienti giusti per tra-sformare torte tradizionali in veri epropri capolavori d’arte. E’ il segretodel cake design, un’arte nata neipaesi anglosassoni che sta conqui-stando tanti estimatori anche inItalia, tra gli acclamati artisti delsettore, Eleonora Giuffrida, residentead Acilia, in arte Miss Cake, par-tnership di “Ieva Studio d’Arte”, ecreatrice di un vero e proprio stiledolciario. «Nel cake design – spiega– creatività, stile e bontà si fondonoper dare vita a decorazioni per tortee dolci che sono una delizia per ilpalato e la vista: l'importante è farela differenza rispetto ad una normaletorta da cerimonia». In realtà, sonotorte che in ogni caso si adattano aquegli eventi che necessitano dipersonalizzazione ed originalità.Un’evoluzione naturale della sugarart, cioè l’arte di realizzare sculturedi zucchero in tutte le sue forme(filato, soffiato e tanto altro), svi-luppatasi già nelle corti europeemedievali quando lo zucchero era

una merce rara, ma è so-prattutto negli Usa e nel Re-gno Unito. Un’arte che hamantenuto una grandis-sima tradizione. «Nelmondo della de-corazione deidolci italiani –racconta Eleo-nora Giuffrida– si sta assisten-do ad una verae propria rivo-luzione, dettatadalla esigenza

che spettacolo queste torte!Eleonora Giuffrida, di Acilia, è una dei massimi esperti nazionali: «Creatività, stili e bontàsi fondono per dare vita a decorazioni sempre più personalizzate in base alle richieste»

Nettuno e Fiumicino nel ri-cordo. Da una parte quellodedicato alle vittime delleFoibe e dall’altra quello pergli ebrei sterminati durantel’olocausto. A Nettuno il Co-mune ha organizzato il 10una cerimonia, il 10 febbraiodavanti al Monumento dellaPace, per chi ha perso lavita nelle Foibe. A Fiumici-no, invece, i bambini dellascuola Parrotta di Aranovahanno trascorso una mat-tinata all’interno del Leo-nardo da Vinci di Macca-rese. Momento clou dell’ini-ziativa è stata la visita alParco della Memoria, cheil liceo ospita dal 2007 eche anno dopo anno crescecon gli alberi dedicati aiGiusti, a tutti coloro chehanno rischiato la vita op-pure donato la propria persalvare dalla deportazionee dalla morte centinaia diebrei. I bambini di quattroclassi, due terze e due quarte,hanno anche seguito la pro-iezione di un cortometraggiosulla vita di Anne Frank.L’iniziativa ha rappresentatol’occasione per trasmetteresani valori e principi ai bam-bini. (L.D.C.)

Nettuno&Fiumicino

Unite nel ricordodelle foibe

e dell’olocausto

Dilaga la moda del cake design: dolci artistici per fare la differenza

del cliente di avere un prodottopersonalizzato. Così, seguendo latradizione tutta anglosassone, maghee maghi pasticceri nella decorazionericoprono i loro dolci con fondentedi zucchero, che permette di co-struire torte e dolcetti come se fos-sero delle vere e proprie sculture.La particolarità di questo impastoè appunto la sua malleabilità, pa-ragonabile a quella della creta, epoi la capacità di asciugarsi piuttostorapidamente all'aria, conservandocomunque le forme che gli vengonodate. Se non è colorato con colorantialimentari, il suo candore lo rendeperfetto per dare un aspetto lindoe vellutato ad ogni tipo di torta, maè eccellente anche per fare fiori,nastri, statuine, figure di ogni tipo».

di Enzo Bianciardi

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Cultura 231 5 f e b b r a i o 2 0 1 2

Giampiero Darretta, 32enne del Lido, nel ‘97 ha ridisegnato l’auto uscita nel 2007

la nuova fiat 500 è nata a ostiaOggi in esclusiva per Reporter ha effettuato il restyling della Lancia Ardea

Passato e futuro

Darretta ci riprova. Dopo ildisegno, nato quasi per gioco,della Fiat 500, il 32enne diOstia cerca di riportare in augeuno dei simboli dell’auto anni‘40: la Lancia Ardea, piccologioiello della casa automobi-listica italiana.

Può un ragazzo appena di-ciottenne anticipare di anni

una nota casa automobilisticanel restyling di un’autovettura?Certo che può. E’ il caso diGiampiero Darretta, impiegatoormai 32enne di Ostia, chenel 1997 disegnò in anteprimaquella che poi divenne la nuovaFiat 500. Con l’ispirazione de-gna dei più grandi artisti digrido, un giorno decise di se-dersi a tavolino e “ristruttu-rare” un pezzo di storia del-l’automobile italiana. Un di-segno rimasto nel cassetto permesi, fino a quando, a metàdel ’98, lo inviò con orgoglioa Quattroruote, vedendoselopubblicare. «Fu una soddisfa-zione – ammette Giampiero –vedere un mio disegno su unadelle riviste più note per gliappassionati del settore». Fi-guriamoci la sorpresa, circanove anni dopo, all’uscita dellanuova 500 di casa Fiat: prati-camente identica al modellostilizzato di quel giovane diOstia. «All’epoca – racconta il32enne del Lido – mi era ve-nuta quell’idea perché era usci-ta da poco la New Beetle dellaVolkswagen, ispirato al vecchio

Maggiolino, e pensando alleauto storiche italiane, decisidi ridisegnare la 500. Così, persfizio, per passione. Tanto perdare libero sfogo alla mia crea-tività. Quando poi nel 2007 èuscita la nuova 500 della Fiatmi sono sentito orgoglioso.Tra me e me ho pensato: sonoarrivato dieci anni prima dellaFiat. Non so se qualcuno deidirigenti della società ha sfo-gliato Quattroruote, ispiran-dosi al mio disegno, non credo,ma ovviamente ci ho pensato.In ogni caso la mia vera sod-

disfazione sta nell’aver an-ticipato progettisti di uncerto calibro. E per un ap-passionato come me, nonè cosa da poco». Ma cometutti gli artisti, o coloroche hanno dentro di séuna passione viscerale,Darretta è andato avantiper la sua strada, ha stu-diato, si è trovato un lavoroda impiegato in un’azienda ro-mana, si è sposato, ma ha con-tinuato a coltivare il suo hobby:disegnare auto e modellini,con la speranza di farlo di-

ventare un lavoro a tempo pie-no. «Da piccolo – ammettesorridendo – anziché leggereTopolino leggevo Quattroruo-te. Sarà per questo che sonocosì fissato?». Intanto in esclu-siva per Reporter si è cimen-tato in due nuovi disegni, conla speranza di stupire ancorauna volta: il restyling dellaFiat 600 e della Lancia Ardea,storica auto italiana degli anni40. «Ho pensato a quest’auto

– racconta – perché comelinea per l’epoca era moltoavanti. Allora le auto assomi-gliavano più alle carrozze, ela Ardea, con le sue somiglian-ze ad una moderna citycar,

fece scuola. Oggi io la vedocosì». E chissà che la visionedi questo ragazzo con la pas-sione per le auto, il sogno didiventare un progettista e lavoglia di anticipare i progressidel mondo, non possa diven-tare ancora realtà, così comeaccaduto con la Fiat 500. Noici crediamo. Se qualche casaautomobilistica volesse con-tattarlo per proporgli un col-loquio, o semplicemente par-lare con lui, può inviare unamail direttamente a lui all’in-dirizzo [email protected],oppure contattare la redazionedi Reporter allo 06/97846775.«Mi piacerebbe che questa

passione – conclude Giampiero– potesse un giorno diventareun lavoro a tempo pieno. Di-segnare nuovi modelli mi ri-lassa, mi rende sereno e midiverte. Le auto sono una fis-sazione. Anche in viaggio dinozze, sull’aereo, avevo conme una copia di Quattroruote.Oltre naturalmente ad una diReporter (sorride, ndr). Nonposso fare a meno di tenermiinformato. Poi se qualcunofosse interessato ai miei lavori,perché no? Sarebbe un sognoche si avvera». E chissà chequesto sogno non possa di-ventare realtà.

di Cosimo Bove([email protected])

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Il Personaggio 251 5 f e b b r a i o 2 0 1 2

L’attore romano è il cattivo Buffoni in Romanzo Criminale e il buono nel film di Pupi Avati

le due facce opposte di edoardo Pesce

E’attualmente in onda su ItaliaUno con le repliche della

miglior serie tv italiana prodottanegli ultimi anni, Romanzo Cri-minale. Il successo ha superatoanche i confini nazionali, tantoche la serie è stata esportata inmolti paesi europei, compresiFrancia, Inghilterra e Germania.Reporter ha intervistato EdoardoPesce, che svelando i suoi prossimiprogetti e raccontando il suo per-corso professionale non dimenticala straordinaria esperienza nellaserie sulla banda della Magliana,dove ha interpretato RuggeroBuffoni.

Sei noto al grande pubblico perla serie cult Romanzo Criminalenel ruolo del cattivo RuggeroBuffoni, ci racconti com'è statolavorare su quel set?E’ stata la prima esperienza la-vorativa per una lunga serialità,soprattutto la considero una granscuola, perché ho avuto la possi-bilità di stare molto tempo sulset e di capire meglio anche tec-nicamente come si lavora. Erocircondato da grandi professionistidel cinema e per questo mi ritengomolto fortunato. Per noi era unpiacere recitare con quegli abiti,tra quelle scenografie che rico-struivano perfettamente gli am-bienti. Sul set si respirava un’ariamolto serena e sembrava che tuttiintuissimo di partecipare ad unprogetto che sarebbe diventatoqualcosa di nuovo e di successo.Nella seconda serie ho questascena di sesso con una transes-suale, in macchina, all'aperto. Erauna notte di gennaio, ci saranno

stati due gradi e io un po' per ilfreddo un po' per vergogna nonvolevo abbassarmi le mutandeper fare la scena (ovviamente erasimulata ma molto verosimile).

Stefano Sollima, il regista, mi siavvicina, mi tira giù le mutandee mi dice "Hai voluto fare il gan-gster, allora fai il gangster, sennòvai a fare Centovetrine".

Sarai invece un buono nella fic-tion tv diretta da Pupi Avati,un sogno che si realizza? Ho fatto il provino direttamentecon Pupi Avati, seduti ad unascrivania, uno di fronte all'altro,e devo dire che mi ha messoestremamente a mio agio, sem-brava di fare una chiacchieratatra amici. Sono stato molto na-turale e gli sono piaciuto. Ho re-citato un monologo di un paiodi minuti, in romano perché nellafiction il personaggio è un romanoche nel dopoguerra si trasferiscea Bologna per lavoro e si inna-mora di una donna, ma purtropponon è ricambiato.

Attualmente stai lavorando mol-to, eri al Festival del Cinema diVenezia con Alice, il corto di

Roberto De Paolis.A Venezia c'ero già stato perchéavevo interpretato Tino, l'infer-miere di "20 sigarette", di Aure-liano Amadei, che ha vinto Con-trocampo Italiano, e con Alice èstata la seconda volta. E' una bellasensazione partecipare ad un fe-stival così importante, c'è moltofermento in giro e una bellissimaatmosfera.

So che hai messo su anche unprogetto teatrale?Lo spettacolo si chiama “Vento epioggia”, tratto dal primo romanzodi Patrizio La Bella, che è ancheregista e attore dello spettacolo.Gli altri attori sono Giorgio Ca-puto, Greta Scarano e BrennoPlacido. Saremo in scena dal 13marzo al Teatro dell'Angelo, aRoma.

Dopo tanta tv anche il cinema,uscirà a breve il film Ameriquadi Bob Kennedy III.I Kennedy mi chiesero questofavore, se potevo fare un cattivosul film di Bob, non ho potutorifiutare.

Recentemente hai lavorato alfianco di Giuseppe Fiorello inuna fiction sui padri separati,interpretavi il suo avvocato.Come è stato?E' un tema che qui sembra diattualità ma che in America ve-niva affrontato già negli anni‘80, ai tempi di Kramer controKramer. Sinceramente non ca-pisco come si possa entrare indeterminate spirali giuridico sen-timentali con una donna che haisposato. O impazzisce uno deidue o non ci si conosceva poicosì bene.

Un successo del genere non se lo aspettava proprio nessuno. Laserie Romanzo Criminale non smette più di raccogliere successi.Dopo il boom delle due serie andate in onda su Sky, infatti, sonoarrivati altri attestati di stima dal pubblico. Il seguito di Sky èstato da serie americana, ma non è certo finita qui. Anche la ri-proposizione andata in scena su Mediaset, infatti, sta andandoal di là di ogni più rosea aspettativa. E poi il cofanetto in dvddella seconda serie è stato il più venduto del 2011 in Italia. Maquali sono i motivi di tanto successo? Prima di tutto va detto chele storie criminali hanno sempre grande presa sul pubblico, chesi immedesima in eroi negativi che riescono comunque a condurreuna vita di successo. Certo, gli atteggiamenti proposti non sonosicuramente lodevoli o da riproporre nella vita reale, almenocosì si spera, ma d’altronde il contesto è quello della finzione ci-nematografica e televisiva. E poi c’è anche il fatto che la storiaitaliana è fatta di tanti episodi criminali: Vallanzasca, gli anni diPiombo, le stragi mafiose e la stessa Banda della Magliana. Allabase del successo di Romanzo Criminale, quindi, c’è anche lavoglia degli italiani di conoscere quei periodi senza ipocrisie etrucchetti della fiction tricolore.

fenomeno sociale

«Oltre al cinema e alla televisione amo il teatro. E il 13 sarò all’Angelo di Roma»

di Lorella Di Carlo

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1 5 f e b b r a i o 2 0 1 226 Economia

Il decreto sulle semplifica-zioni entrato in vigore da

pochissimi giorni porta consé due promesse: migliorarela vita degli italiani, far rispar-miare allo Stato 10 milioniogni anno. E l’impatto sullapopolazione sarà davvero im-portante, visto che tra i primisettori toccati dal decreto cisono i pagamenti previdenzialiall’Inps, che saranno solo elet-tronici e tracciabili. Per effet-tuare i versamenti dal prossimoprimo maggio, infatti, si po-tranno usare solo strumentielettronici, bancari e postali,comprese le carte prepagate.Per il 10 dello stesso mese, in-vece, ci sarà il cambio di resi-denza in tempo reale: il decretoabbatte i tempi delle pratiche

per chi trasferisce da un Co-mune all’altro oppure per chicostituisce un nuovo gruppofamiliare. La domanda va pre-sentata al Comune di destina-zione 20 giorni prima che siverifichi il fatto e l’Ente deveprovvedere a registrare il tuttoentro due giorni lavorativi,sbrigandosi anche ad avvisareil Comune di partenza perbloccare gli effetti anagraficiriferiti alla vecchia situazionedel richiedente. Prima ancora,praticamente già lo sono, en-treranno in vigore le normeche riguardano il rinnovo delbollino blu delle auto ogni dueanni; la proroga di un annoper il credito d’impresa al Sud;la velocizzazione dei progettie la disponibilità di maggiorifondi per gli under 40 impe-gnati nel settore della ricerca.I canali digitali secondo le pre-

visioni del decreto, sarannoimpiegati anche per gestire ledomande di partecipazione aiconcorsi banditi dalla PubblicaAmministrazione, costrette adabbandonare completamentela carta a partire dal prossimo30 giugno. Infine, il primo

gennaio 2013 vedrà la luce an-che il nuovo formato dellaBanca Nazionale degli Appalti,studiata per facilitare la vitaalle imprese che partecipanoa più bandi e oggi devono ri-presentare ogni volta la docu-mentazione sui requisiti.

Parte il decreto sulle semplificazioni: risparmiati 10 milioni l’anno

Maggio saràil mesedella verità,con i versamentiInps permessisolo con strumentielettronici.Subito più fondi alla ricerca per gli under 40

di Francesco Pastoressa([email protected])

Step by step

le novitàin programmaApplicazione immediata

• Bollino blu dell’auto rinnovato ogni due anni

• I tir potranno saltare i divietidi circolazione

• Il credito d’imposta al Sudguadagna un anno

• Iter rapidi e più fondi agliunder 40 nella ricerca

Aprile• Norme per sponsorizzare

i monumenti• Addio a 15 leggi

Maggio• Social Card gestita

dai Comuni

Agosto• Procedure più snelle per le

autorizzazioni alle Pmi

Settembre• Certificati più veloci

e risparmio per la Pa

ottobre• Rete di docenti

per le supplenze

Febbraio 2013• Banca dati dei contratti

pubblici• Riconversione snella per le

raffinerie dismesse• Portale unico

dell’università

tempi lunghi• Stop alla duplicazione delle

ispezioni in azienda• Poteri sostitutivi ai dirigenti

della Pa• Verifiche sui servizi

assistenziali• Banda larga più potente

taglio alle spese e burocrazia digitale

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Curiosità dal mondo 271 5 f e b b r a i o 2 0 1 2

BerlinoCresce il fronte del no all’ActaImprecisioni contro la reteIl fronte del no all’Acta è sempre piùforte. Anche la Germania, infatti, hadei forti dubbi sull’accordo interna-zionale contro la pirateria su Internet.L’accordo è già stato siglato da StatiUniti, Giappone, Unione Europea, Ca-nada, Australia e Corea, ma secondo icritici il documento sarebbe troppoimpreciso e lascerebbe ai proprietaridei diritti d’autore un’eccessiva libertàper quanto riguarda l’interpretazionee l’applicazione dei divieti. Intanto ma-nifestazione contro l’Acta sono previsteancora in questi giorni e gli hacker ditutto il mondo si stanno scatenandoper dimostrare la propria potenza. LaGermania, comunque, ha sospeso ilprocesso di ratifica per avviare una di-scussione più ampia e approfondita.

MadridCarriera finita per il giudiceGarzon: intercettazioni illegaliCarriera finita per Balthasar Garzon. Il giudice spagnolo, famosoin tutto il mondo per le sue battaglie in favore dei diritti umani,infatti è stato interdetto dall’esercizio dell’attività per ben 11 anni.La squalifica record dipende dal fatto che lo stesso giudice nel2009 ha intercettato illegalmente alcuni colloqui avvenuti in carceretra gli avvocati e i loro assistiti implicati nel caso Gurtel, unapresunta rete di uomini coinvolti in episodi di corruzione legati alPartito Popolare spagnolo.

AteneIl Governo approva il pianoausterity. Stipendi ridotti del 22%Il premier greco Lucas Papademos èriuscito a far approvare, in extremis,il piano di tagli alla spesa chiesto daTroika, Ue Fmia e Bce. La parolapassa ora al Parlamento e se il disegnonon subirà nuovi stop la Grecia ot-terrà aiuti per 130 miliardi, scon-giurando così il rischio default. Trale altre cose, comunque, il piano pre-vede una riduzione del 22% delsalario minimo e una sforbiciata allepensioni. E il Paese è sul piede diguerra.

LondraAll’asta la valigetta degli orroridel comandante nazista BurgerAll’asta viene battuto davvero di tutto. E gli oggetti strani che accendonoi desideri degli aspiranti compratori sono quasi da guiness dei primati.Questa volta, però, la casa d’aste Villa Hall Auctions del Regno Unito hadeciso di proporre un oggetto al limite tra il collezionismo e il macabro.A Londra, infatti, verrà messa all’asta una valigetta con alcuni strumentichirurgici appartenuta ad Anton Burger, comandante del campo di con-centramento nazista di Terezin. Nella valigia lame, seghe e cinghie. Lavaligetta è stata messa all’asta dalla vedova di un ebreo, i cui genitorisono usciti indenni dal campo di Theresienstadt. Il pezzo potrebbe rag-giungere le 4mila sterline.

Un decolté mai visto prima Las Vegas

L’hanno chiamato ChunChun, è cinese e alla nascita,qualche giorno fa, pesavaben 7 chili. Il neonato si èsubito conquistato il titolodi uno dei bambini più pe-santi mai nati nel Paese.

Un neonato da recordPechino

Paesaggi imbiancati anche in Vietnam. E in Usa gli orsi sono già svegli

Brevi dall’europa

Si chiama Caty, è di Las Ve-gas, e il suo punto forte è unseno taglia 36k, corrispon-dente a un’undicesima mi-sura italiana. Il record delladonna è frutto di ben sei in-terventi chirurgici.

Se il 2011 ha chiuso un decenniopassato alla storia come il più

caldo dal 1850 a oggi, con un au-mento della temperatura che fa te-mere gli scienziati per il futuro dellaTerra, altrettanta preoccupazionesuscitano i fenomeni climatici chein questi ultimi giorni stanno inte-ressando gran parte del pianeta.Nevica! Nevica ovunque, persinoin Africa. Molti dei cambiamentiregistrati negli ultimi tempi, sistanno verificando per la primavolta nella storia moderna: recorddi caldo in una parte del globo, difreddo da un’altra, e le variazioniclimatiche stanno colpendo tuttigli angoli del mondo; attività si-smiche in molte parti della Terra,anche in luoghi in cui queste eranosopite da anni. Le temperature sonocompletamente stravolte, si diceche non esistano più le mezze sta-gioni, ma in realtà il cambiamentoclimatico è ben più consistente diquel che appare e procede senzafare rumore, ma segnalando ogni

volta gli effetti del riscaldamentoglobale in corso. Il nostro pianeta,fa come Cassandra, che ha cercatodi avvertire i troiani del pericoloche la città correva, ma non è statacreduta. Allora come oggi, si pre-feriscono le bugie rassicuranti alleverità scomode. Tornando alla nevein Africa, bisogna ricordare chel’assolato continente ne è stato in-teressato anche in passato. Nel set-tembre del 2008, in Kenya, unaforte nevicata ha distrutto i raccoltidel villaggio di Nyahururu, nellazona di Gathanji, per poi ripetersinell’estate del 2010 nel distretto diNyandarua. Qui le piogge torrenzialiche da metà Agosto aveva portatodistruzione nella zona era sfociatain una forte grandinata e una nuovabizzarra nevicata tropicale. Possiamosolo immaginare lo stupore degliabitanti del posto, sia nella primacome nella seconda occasione, poi-ché fino allora la presenza di nevee ghiaccio era qualcosa che si vedevasolo sulla vetta del Monte Kenya(5.199 metri) o sul Kilimanjaro(5.895 metri), che con la sua pre-

senza perenne continua ad attrarreturisti che vogliono fotografare evedere la stranezza della neve aitropici. E la neve è tornata dolce-mente durante il febbraio del 2011nello stato del Sapa in Vietnam,provocando anche qui un inequi-vocabile meraviglia per la gente co-mune, non certo abituata all’inusualefenomeno. Nel giugno del 2011 laneve ha imbiancato, invece, unadelle zone più aride del continenteafricano: il deserto del Namib. Leimmagini di questa regione a cavallodel Tropico del Capricorno, di solitoassociate al caldo e alla polvere, inquell’occasione coperte di neve econ il paesaggio irriconoscibile,hanno in pochissimo attirato gliappassionati di fotografia e fatto ilgiro della rete. Così la Terra, continuaa subire bizzarri eventi climatici ementre l’Italia è sommersa da nevee gelo, in America la primavera ar-riva con largo anticipo, tanto chegli animali iniziano già a risvegliarsidal letargo e si segnalano avvista-menti di alcuni orsi in Florida e inGeorgia.

di Cinzia Pagliaroli

eventi climatici dell’altroMondo. Nevica in Africa

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1 5 f e b b r a i o 2 0 1 228 Cucina

Sarà per via della profeziadei Maya che incombe sul

2012. Oppure per la continuacaccia alle nuove tendenze,questa molto terrena e con-creta. Fatto sta che il 2012 stafacendo registrare un’accelera-zione improvvisa delle nuovetendenze culinarie. E non sitratta neanche di cambiamentida poco, bensì di vere e proprierivoluzioni che potrebberomettere a dura prova i palatidegli abitanti del Mare diRoma. Perché se la sempremaggiore attenzione alle pro-duzioni locali e a quanto offertoda un singolo territorio è senzadubbio positiva, l’estremizza-zione del concetto potrebbetoccare punte di follia: comeil consumo di olio extravergineproveniente da un unico albero,possibilmente centenario, ilburro e il formaggio di unasola mucca. Il cosiddetto single

cow butter. E poi non man-cano neppure i ve-getali antichi,l’uso sfrenato dierbe, fiori, foglie,pigne e resine.Insomma a brevese ne vedrannodavvero delle bellesulle tavole imban-dite dello Stivale. Perquanto riguarda le bevan-de, invece, le birre arti-gianali e i vini naturali, quel-li prodotti dal contadino vicinocasa, ruberanno la scena allamarche e alla cantine più fa-mose. Anche l’acqua è destinataa vivere una profonda rivolu-zione, visto che tra non moltoi ristoranti offriranno acquadel rubinetto, filtrata e mine-

ra-lizzata, al posto di quella inbottiglia. Capitolo a parte peri lieviti: l’uso e la caccia di lie-viti selvatici e introvabili è soloagli albori. Infine la rivoluzionenaturista e radical-chic dellacucina toccherà anche i luoghi

di consumo: il leitmotiv dei ri-

s t o r a n t is a r à«Non siaccetta-no pre-notazio-

ni». An-che perché

i ristorantinon esisterannopiù: la moda deipop-up restaurant

sarà dilagante. Sitratta di locali temporanei,

spesso anche illegali, che fa-ranno da palcoscenico per igiovani chef di talento solo peruna notte. Prima di sparire eriapparire magicamente la seradopo in un altro luogo.

Spopolanoanche le birreartigianalie il vinodi produzionepropria.Arrivanoi pop up restaurant:chef di gridoper una notte

Ecco le nuove tendenze: olio extravergine di un solo albero centenario e lieviti introvabili

Il futuro è in cucina: la rivoluzione è servita

di Paola Bernieri

Mangia&Bevi

tangerine DreamsÈ una bevanda frizzante a basedi latte scremato che elimina iradicali liberi.

Blissful BiteÈ un bon bon di yogurt a bassocontenuto di grasso che non habisogno di refrigerazione.

Pixie Dust Così si chiamerà il drink giovanileamericano del futuro. Prodottograzie alla collaborazione di duericercatori il drink, una polvereliofilizzata di frutta che può esseremescolata sia con il latte che conl'acqua, equivale al fabbisognogiornaliero di frutta di una per-sona. 

Hamburger di cavallette e grilliIl futuro sono gli insetti a tavola.Gli europei dovranno faticareparecchio per digerire questoradicale cambio di abitudini maa partire dal 2020 dovrebberoarrivare sul mercato i primi ham-burger di insetti.

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Quindicinale di attualità, cronaca, economia, turismo e cultura

Autorizzazione del Tribunale di Velletri n° 7/08 del 25 febbraio 2008

Direttore responsabile: Cosimo Bove

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Vice direttore: Mario Scagnetti

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editore: Associazione Reporter News Europa

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Garante del lettore: dott. Carlo Giovanni Michieletto

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FIUMICINO

Aeroporto Leonardo da VinciTerminal partenze a arriviStazione ferroviaria Bar torre uffici Radio PMVia PortuenseSupermercato Eurospin Andreucci Gomme Edicola Bar Mach 2 Comune di Fiumicino Bar benzinaio AgipVia delle OmbrineSupermercato Emmepiù Studio commerciale MichielettoJe.Ga. Bar TabaccheriaBar Il Peperoncino Gran Caffè Conti Via Torre ClementinaSupermario Bar Farmacia S.Maria della SalutePizza a taglio Ge.Pa.Gi. Tabaccheria Bar Edicola Pizzeria Sancho Mini Bar Porchetta da ToninoProfumidea Tabaccheria Bar paninoteca I Gabbiani Bar Fronte del Porto Pizza Rustica Marina Bar Torre Clementina Bar Sonia Edicola Bar pasticceria Noccioli Via del CanaleBar del Canale Laura Via Foce MicinaRisparmio CasaTabacchi… e non solo Taxi Bar Bar Carlo Supermercato Todis Risparmio Casa Erboristeria Hair Space Edicola Bar gastronomia della Foce Grafik Team Via Orbetello –Torre ClementinaBar caffetteria Patrizi Viale TraianoGelateria Rustichelli Bar Bandiera Blu Via delle GomeneBar Cristal Via FiumaraPizza rustica Nonno Carlo

Via Giorgio GiorgisBar Rustichelli Regali tabacchi profumi Bar 7.000 Caffè Edicola Bar gelateria Marcellino Zanzi Bar A Tutta Pizza M&D parrucchieri Bar Bazzana Via delle MeduseBar L’Aliante Non ci resta che pizza Via del FaroAlimar Conad Via Coni ZugnaCaffè et Cafè Gianni Supermercato Todis Via della ScafaCross Conad Bar Carlo Il signor 15 palle Via Antonio AngeloniSupermercato Gros L.mare della SaluteBar Bellavista mareBar Baffo Bar Hemingway Via Trincea delle FrascheBar La Dolce Sosta Bar Riccio Bar – ristorante La Lanterna Parco LeonardoAttività della parte notturnadel centro commerciale Stazione ferroviaria

LIDO DI OSTIA

Corso Duca di GenovaBar Remondi Duca Bar Bar L’Angoletto Bar Amigos Caffè del Mare Tabacchi Selvi King Bar Sport Bar Centro Anziani SommergibileVia dei PanfiliCaffè Luna Forno Causio Via delle AleutineArlecchino Bar Via AldobrandiniEdicola Tabacchi SmokeBar Raffaele Via V.VannutelliMassimo Montesi ceramicheVia della StazioneVecchia

Bar Maffei Piazza Anco MarzioEdicola Bar Sisto Bar Casina Fiorita Piazzale della Stazione del LidoBar Europa Stazione ferroviaria Piazza di CastelfusanoBar Al DollaroVia Cardinal GinnasiBar Polo Nord Via V.De GamaRingo Bar Caffetteria Millennium Bar Scacco Matto Tabacchi Regalomania Bar – tabacchi Raphael Derby Bar Via Capitan ConsalvoSnack Bar BudapestVia delle GondoleSupermercato Pam Bar Big Bar Forno Briciole di Pane Piazza di S.MonicaBar PrestigeVia dell’IdroscaloCaffè Il Castoro Via Pucci BoncambiForno Causio Bar La Parigina Via dell’AppagliatoreSupermercato Panorama Multistore Gli AquiloniCaffè CavalieriVia delle EbridiSupermercato IperfrescoVia della MartinicaCaffè MartinicaPorto TuristicoNabil GelateriaBar Focacceria ToscanaBar Mare MossoVia delle AzzorreBar delle AzzorreVia Isole del CapoverdeAndrew’s BarBar Il GirasoleVia Piola CaselliBar ParadiseCarrefour ExpressBar DanyVia Capo SpartiventoDual CaffèVia C.LaurentiBar Sole di OstiaVia E.CarlottoSupermercato MetàBar JollyCentro anzianiVia Pietro RosaBar Scala ParadisoCorso Regina Maria

PiaBar MillevogliePiazza StazioneVecchiaXIII MunicipioVia ClaudioBar GrecoAnagrafe XIII municipioViale della MarinaBar DiamanteL.mare ToscanelliVicereBar OlivieriL.mare VespucciBar Venezia

OSTIA ANTICA

Viale dei RomagnoliBar Tharro’sDolce caffèBar Il GelataioTabacchi Di MequioAmbulatorio AslCentro anzianiViale E.OrtolaniCaffè d’Arte

ACILIA

Via di Macchia SaponaraAle&Tony barBar DominoSma SupermercatoIl mio fornaio GiacintiSaluini tabacchiBar PiersantiFratelli di pizzaDream’s pizzaBlockbusterSupermercato Conad Supermercato Maxisidis Piazza San Leonardo da Porto MaurizioGran caffè LauraVia AciliaPizza BiagioBar MarikaBar MartinaBar CianfarelliGas Caffè

CASALPALOCCO

Via di CasapaloccoCentro commerciale VecchioSupermercato Di per DiEdicolaLa bottega del fornaioCentro comm. Le TerrazzeBar EliteLa bottega del fornaioBar bisteccheria GolaRistorante La Locanda

Bar Paradiso

INFERNETTO

Supermercato Map CraiBottega del Fornaio

TORVAJANICA

L.mare delle SireneSolymar barArticoli da RegaloBar NicoLuxor BarBar Luna RossaViale SpagnaRosticceria VivarelliPlanet CafèPasticceria MartinojaViale DanimarcaBar da PinoCaffè centraleViale FranciaGelateria Cuore di pannaForno Antica PanetteriaBar ErmesCafè del MarL.mare delle MeduseBar Ragno d’oroL.mare degli ArdeatiniBar la Veranda

TOR SAN LORENZO

L.mare di TS LorenzoBar Me Ce PortiBar ValeriaCentro commerciale ValeriaViale San LorenzoCrazy barSupermercato ConadCaffè degli artistiSupermercato TodisOrange BarSupermercato EurospinSupermercato Sisa Bar TrovatoEdicolaMail bar

ARDEA

Piazza del PopoloComuneBar dei RutuliGolden barVia NisoSupermercato ConadLargo GenovaBar L’incontroLargo UdineConad&Polo supermercatiBarVia Pratica di MareBar Ramses

APRILIA

Centro Comm. Aprilia 2Stazione ferroviaria

ANZIO

Santa TeresaEdicolaViale MencacciStazione ferroviariaEdicola stazione ferroviariaPiazza C.BattistiComune di AnzioVia AmbrosiniVilla SarsinaVia FilibeckBar MarottaMarcatissimoVia G.MatteottiCinema AstoriaBar AstoriaPiazza PiaBar Grand’ItaliaBar L’ImbarcaderoTabacchiBar GraziosiMucho MachoRiviera MallozziBar Lido di NeroneTabacchi BiondiTrattoria Diavoletto 25Zazà kebabGelateria TreccioniPizzeria La RivieraVia Porto InnocenzianoCornetto notteTabaccheria MingiacchiBar del PortoCapitaneria di PortoBar...AondaCorso del PopoloBar CaravellaGelateria MennellaGelateria MiramarePizzeria La LocandaRiviera ZanardelliBar MalagaVia GramsciEdicola Viale MarconiEdicolaSupermercato SidisBar NolfiCompagnia CarabinieriBar Chicco e BriccoBar SportEdicola Anzio ColoniaPausa CaffèVia ArdeatinaPizzeria Le SireneTutto x Tutti TabacchiBar Camillo&PepponeGreen barHotel Beauty Raphael

EdicolaGelateria Las VegasBombe caldeForno CameliBar PortioliPiazza LaviniaPizzeria BoccioneGarden barBarVia di Valle SchioiaCaffè LatinoBar MachiavelliBar ScarcellaSupermercato One PriceTabacchiBar stazione ferroviariaVia NettunenseNew Effetto BellezzaBar Sun FlowerMc Donald’sPasticceria StampeggioniBar Il Papero RosaTweety caffèBar Lavinio StazioneEdicola FalascheVia della CannucciaCentro commerciale TontiniViale AntiumCentro commerciale AnteoBar FashionGolosità e tabacchiBar lotto e tabacchiSupermercato Gusto DiVia GoldoniSupermercato PamEuroplanetBarVia Villa ClaudiaEdicola Bar GemmaForno Angolo del pane

NETTUNO

Via delle SterlizieEdicolaBar delle SterlizieVia Santa BarbaraEdicolaSupermercato TodisBar Las VegasPiazza Cavalieri di V.VenetoChiosco barL.mare MatteottiCaffè del MarBar della PostaNanarìGran caffè ItalianoSerendipity barBanca di C.CooperativoL.mare GiovanniPaolo IIPorto Marina di NettunoVia CavourEdicola

Centro spesaGec BarStazione ferroviariaCaffè LatinoPizzeria della stazioneTabacchiVia de GasperiMaster cafèVia Santa MariaPiazza BerlinguerChiosco barVia RomanaFantasy barEdicola GiulianaCaffè New GardenFantasy on the roadOlivettiVia San GiacomoL’angolo del PaneCaffè CelaniAntica HosteriaPasticceria AdamoForno civico n°40Via DiazDelizie del fornoPlanet Baseball trattoriaBar AmapolaVia V.VenetoL’angolo del PaneTabacchi Non solo fumoControventooligataBar dei MilleVenere SpaVia della VittoriaComando Polizia MunicipaleVia Don T.SignoriBar 7 BelloVia Aldo MoroBar De FeliciVia della LiberazioneBar BadiniBar MarcuccioAntico Forno dell’ArchettoBar BluesTabacchi Lotto ed EnalottoEdicolaBar ScacciapensieriDeposito CotralBar La Dolce VitaVia TraunreutSupermercato ConadStrada provincialeNettuno-CisternaSupermercato RossanaCantina BaccoCentro commercialeLe VeleIpersidisKaribù CafèVia Nettuno-VelletriBar Tony

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