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1 MISURE DI ACCOMPAGNAMENTO 2013-2014 PROGETTO DI FORMAZIONE E RICERCA Rete Scolastica INNOVARE RINNOVANDO LA RETE CHE ACCOGLIE RICERCA-AZIONE DESCRIZIONE DESCRIZIONE DESCRIZIONE DESCRIZIONE DELL’ESPERIENZA DELL’ESPERIENZA DELL’ESPERIENZA DELL’ESPERIENZA Nome della scuola Nome della scuola Nome della scuola Nome della scuola “O. FRAGNITO” DI SAN GIORGIO LA MOLARA Tipo di Scuola Tipo di Scuola Tipo di Scuola Tipo di Scuola Istituto Comprensivo di Scuola dell'infanzia, Primaria e Secondaria di I° grado Docente Docente Docente Docente Angela Martino Classi coinvolte Classi coinvolte Classi coinvolte Classi coinvolte Classi seconde secondaria di primo grado sezioni A e B di San Giorgio la Molara. Ogni classe è composta da 14 alunni. PROCESSO COGNITIVO: INDUTTIVO PROCESSO COGNITIVO: INDUTTIVO PROCESSO COGNITIVO: INDUTTIVO PROCESSO COGNITIVO: INDUTTIVO Tipologia di esercitazione Tipologia di esercitazione Tipologia di esercitazione Tipologia di esercitazione "Reti semantiche", "iponimi ed iperonimi" ed "elaborazione di definizioni" Modalità, fasi e strumenti di realizzazione Modalità, fasi e strumenti di realizzazione Modalità, fasi e strumenti di realizzazione Modalità, fasi e strumenti di realizzazione Modalità : Lavoro individuale lavoro di gruppo tutoraggio lavoro con il gruppo classe Fasi : Problematizzazione Conversazione clinica attività laboratoriali lettura di testi discussione guidata condivisione delle conclusioni realizzazioni di reti semantiche elaborazioni di definizioni Strumenti: libri di testo e non

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MISURE DI ACCOMPAGNAMENTO 2013-2014

PROGETTO DI FORMAZIONE E RICERCA

Rete Scolastica

INNOVARE RINNOVANDO – LA RETE CHE ACCOGLIE

RICERCA-AZIONE

DESCRIZIONEDESCRIZIONEDESCRIZIONEDESCRIZIONE DELL’ESPERIENZADELL’ESPERIENZADELL’ESPERIENZADELL’ESPERIENZA

Nome della scuola Nome della scuola Nome della scuola Nome della scuola

“O. FRAGNITO” DI SAN GIORGIO LA MOLARA

Tipo di Scuola Tipo di Scuola Tipo di Scuola Tipo di Scuola

Istituto Comprensivo di Scuola dell'infanzia, Primaria e Secondaria di I° grado

DocenteDocenteDocenteDocente

Angela Martino

Classi coinvolteClassi coinvolteClassi coinvolteClassi coinvolte

Classi seconde secondaria di primo grado sezioni A e B di San Giorgio la Molara. Ogni classe è composta da 14 alunni.

PROCESSO COGNITIVO: INDUTTIVOPROCESSO COGNITIVO: INDUTTIVOPROCESSO COGNITIVO: INDUTTIVOPROCESSO COGNITIVO: INDUTTIVO

Tipologia di esercitazioneTipologia di esercitazioneTipologia di esercitazioneTipologia di esercitazione

"Reti semantiche", "iponimi ed iperonimi" ed "elaborazione di definizioni"

Modalità, fasi e strumenti di realizzazioneModalità, fasi e strumenti di realizzazioneModalità, fasi e strumenti di realizzazioneModalità, fasi e strumenti di realizzazione

Modalità:

• Lavoro individuale

• lavoro di gruppo

• tutoraggio

• lavoro con il gruppo classe

Fasi:

• Problematizzazione

• Conversazione clinica

• attività laboratoriali

• lettura di testi

• discussione guidata

• condivisione delle conclusioni

• realizzazioni di reti semantiche

• elaborazioni di definizioni

Strumenti:

• libri di testo e non

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• immagini

• strisce di carta

• forbici

• colori

• fermacampioni

Le tipologie di esercitazioni proposte agli alunni sono state utilizzate per promuovere le

acquisizioni dei saperi come previsto nella progettazione didattica delle classi. Hanno rappresentato

gli strumenti di lavoro impiegati nel percorso di matematica.

Ho utilizzato le "reti semantiche, gli iponimi e gli iperonimi, l'elaborazione di definizioni", in

geometria, per acquisire conoscenze relative alle proprietà dei quadrilateri.

Sono state attuate le seguenti fasi:

FASE 1: proposta dei quesiti agli alunni: "Che cosa sono i quadrilateri?"

"Come possiamo classificarli?"

FASE 2: attività laboratoriali relative alle proprietà dei quadrilateri (somma degli angoli interni dei

quadrilateri; angoli adiacenti ad uno stesso lato; costruzione di parallelogrammi; ecc.), utilizzando

opportunamente cartoncini, forbici, colori, strisce di carta, fermacampioni, ecc.

FASE 3: elaborazione, da parte degli alunni, delle osservazioni relative alle attività svolte

FASE 4: condivisione delle osservazioni e discussione guidata per elaborare le conclusioni

FASE 5: elaborazione di una rete semantica relativa ai quadrilateri

FASE 6: elaborazione di definizioni

Nella fase introduttiva del lavoro, ho posto agli alunni i quesiti: "Che cosa sono i quadrilateri?",

"Come possiamo classificarli?", avviando tutta l'attività con la problematizzazione. Gli

interrogativi, infatti, impegnano gli alunni alla ricerca di una risposta, rendendo così più motivante

tutta l'attività di apprendimento e promuovendo l'acquisizione della competenza, che, come

sappiamo, "è la capacità di un individuo di risolvere una situazione problematica, il più possibile

reale, attraverso l’utilizzo delle conoscenze e delle abilità a sua disposizione".

Gli interrogativi inoltre, promuovono l'avvio della conversazione clinica che ha lo scopo di far

emergere le conoscenze, ma anche i misconcetti che gli alunni hanno relativamente alle conoscenze

che si vogliono promuovere.

Gli alunni hanno subito dato una risposta alla domanda "Che cosa sono i quadrilateri?" dicendo: "i

quadrilateri sono delle figure piane, con quattro lati", qualcuno ha aggiunto che hanno anche

quattro angoli.

Ho continuato chiedendo: "E poi?", ottenendo la risposta che nei quadrilateri ci sono anche quattro

vertici.

Ho invitato gli alunni a schematizzare quanto è emerso ottenendo così il seguente grafo:

QUADRILATERO

4 lati 4 angoli 4 vertici

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Ho quindi chiesto: "Quali sono i quadrilateri?".

Le risposte sono state diverse:

- "Per esempio il quadrato"

- "C'è anche il rombo!"

- "Il rettangolo"

- "Ce ne sono anche altri, per esempio il trapezio e il parallelogramma"

Ho chiesto agli alunni: "Possiamo raggruppare le figure sfruttando le loro differenti

caratteristiche?". Qualche alunno ha controbattuto dicendo che sono tutti quadrilateri.

Ho preso la parola e ho quindi spiegato che è possibile classificarli ulteriormente sfruttando le loro

proprietà.

Ho inoltre, sottolineato che per scoprire le proprietà dei quadrilateri e poterle usare per fare una

classificazione, avremmo utilizzato più attività laboratoriali svolte in piccoli gruppi.

Ho informato gli alunni che ogni gruppo avrebbe ricevuto del materiale ed una consegna precisa,

diversa per ciascuna proprietà che avremmo studiato. Inoltre le osservazioni elaborate da ogni

gruppo sarebbero state condivise con il resto della classe ed utilizzate per ottenere le conclusioni.

Le attività laboratoriali svolte hanno indagato sulle proprietà relative ai lati opposti, alla somma

degli angoli interni, agli angoli adiacenti ad uno stesso lato, alle proprietà dei parallelogrammi, ecc.

A titolo dimostrativo, è riportata una delle attività svolte.

Esempio di attività laboratoriale relativa alle proprietà dei quadrilateri STEP 1 -Innanzitutto sono stati formati gruppi di tre alunni.

-Ogni gruppo ha ricevuto 4 fermacampioni e ha costruito 4 strisce con del cartoncino

uguali due a due.

-Ogni gruppo ha utilizzato le strisce di carta e i fermacampioni per realizzare un

quadrilatero.

E' stata scritta la seguente consegna alla lavagna:

"Utilizzando il modellino, inclinate i suoi lati di volta in volta in modo diverso e rispondete alle

seguenti domande":

a) Se varia l'inclinazione dei lati del quadrilatero, quali figure geometriche si

ottengono?

b) Cosa cambia nelle diverse figure geometriche?

c) Cosa resta invariato?

d) Cosa osservi relativamente al rettangolo?

STEP 2 - Ogni gruppo ha costruito il modellino e lo ha usato per svolgere la consegna. Ha quindi,

scritto le proprie risposte sul quaderno.

STEP 3 - Ho invitato ogni gruppo a riferire le risposte date e sono state tutte riportate alla lavagna.

Ho invitato gli alunni a mettere insieme le osservazioni ottenute, per costruire un

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testo condiviso che rispondeva alle domande scritte alla lavagna.

Si è ottenuto un testo condiviso come segue:

Testo condiviso a) Quando si costruisce un quadrilatero con coppie di lati uguali tenuti insieme da

fermacampioni, cambiando l'inclinazione dei lati si ottengono un rettangolo e tanti

parallelogrammi.

b) Modificando l'inclinazione dei lati, i parallelogrammi che si ottengono avranno:

- diversa ampiezza degli angoli interni

- diversa inclinazione dei lati

- diversa lunghezza delle diagonali (man mano che si inclinano i lati obliqui una

diagonale diventa sempre più corta e una diventa sempre più lunga)

- diversa lunghezza delle altezze relative ai lati

- diversa area.

c) Modificando l'inclinazione dei lati, nei parallelogrammi che si ottengono:

- resta invariata la lunghezza dei lati

- restano sempre paralleli i lati opposti

- resta invariato il perimetro dei parallelogrammi.

d) Si ottiene un solo rettangolo che ha i 4 angoli interni tutti uguali e ha le due diagonali

uguali. Pertanto si conclude che il rettangolo è un particolare parallelogramma che ha i 4

angoli di 90° e le diagonali uguali.

Le attività laboratoriali hanno consentito agli alunni di "scoprire" le proprietà dei quadrilateri.

Al termine di ogni attività laboratoriale, la proprietà scoperta è stata opportunamente inserita nella

rete semantica dei QUADRILATERI, permettendo agli alunni di sfruttare quanto appreso per

classificare queste figure piane, raggruppandole tenendo conto delle loro caratteristiche comuni e

delle loro differenze.

La rete semantica, come gli altri schemi logici, è un valido strumento per riorganizzare le

conoscenze in modo reticolare. L'uso degli schemi logici, infatti è promosso per far acquisire agli

alunni la competenza di saper riorganizzare i futuri apprendimenti in schemi reticolari e globali,

schemi questi, che rispecchiano la complessità del sapere e ne agevolano la comprensione.

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RETE SEMANTICA DEI QUADRILATERI

QUADRILATERI

-Hanno 4 lati, 4 vertici, 4angoli

-La somma degli angoli interni è 360°

TRAPEZI PARALLELOGRAMMI -hanno due coppie di lati opposti -hanno due coppie di lati opposti

-solo una coppia di lati opposti è parallela e -i lati opposti sono paralleli e congruenti

non congruente -gli angoli opposti sono congruenti -gli angoli adiacenti ad uno stesso lato sono supplementari -ogni diagonale lo divide in due triangoli

congruenti

-le due diagonali sono una maggiore e una minore

ROMBO RETTANGOLO -i 4 lati sono congruenti -i 4 angoli sono retti

-le diagonali sono perpendicolari -le diagonali sono congruenti e si dimezzano scambievolmente

QUADRATO -le diagonali sono congruenti

e si dimezzano scambievolmente

- le diagonali sono perpendicolari

-i 4 angoli sono retti

-i 4 lati sono congruenti

Nella rete semantica è particolarmente evidente il rapporto di inclusione esistente, in questo

caso, tra i quadrilateri. Sfruttando tale rapporto si può facilmente ottenere la definizione delle

figure stesse.

Per permettere agli alunni di elaborare una definizione, ho chiesto loro di osservare come erano

posizionate le figure geometriche nel grafo. Dalla discussione guidata che è stata avviata, è emerso

che alcune parole hanno significato più ampio e, ho fatto notare, sono dette “sovraordinati o

iperonimi", altre invece sono più specifiche e sono a loro volta contenute nei sovraordinati, sono

gli "iponimi".

Gli alunni hanno notato che la parola"quadrilatero" conteneva tutte le altre parole, era perciò un

sovraordinato, invece le parole "trapezi" e "parallelogrammi" erano due raggruppamenti che

contenevano un minor numero di figure rispetto alla parola "quadrilateri"; erano perciò degli

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iponimi per la parola "quadrilatero" ed iperonimo per le figure contenute in esse. Un alunno ha

notato che l'iponimo più piccolo era il "quadrato" e perciò non conteneva altre figure!

Partendo da queste osservazioni, ho proposto agli alunni alcune esercitazioni:

a) Scrivi gli opportuni iperonimi

PARALLELOGRAMMA

RETTANGOLO

TRAPEZIO ROMBO

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b) Completa la tabella utilizzando opportunamente l'iponimo e l'iperonimo

IPERONIMO IPONIMO

Parallelogrammi

Trapezi

Rombo

Rettangolo

Poligono

Durante lo svolgimento delle esercitazioni, alcuni alunni non hanno individuato correttamente

alcuni iponini ed iperonimi da inserire. Queste difficoltà sono state superate grazie agli interventi

dei compagni dello stesso gruppo che hanno spiegato ai loro amici come usare la rete semantica.

Elaborazione delle definizioni Sfruttando le esercitazioni precedenti, è stato evidenziato che tra le parole intercorre un rapporto di

inclusione ed esso viene utilizzato per elaborare la definizione di questi termini. L'iponimo (un

sintagma nominale) è, infatti incluso in un iperonimo (altro sintagma nominale). Per rappresentare

il rapporto di inclusione dell'iponimo rispetto all'iperonimo, la parola che si vuole definire (il nostro

iponimo), è posizionato nel cerchietto in basso e quindi indica che è inclusa nell'iperonimo (parola

scritta nel cerchio posizionato in alto). Con il sintagma verbale, posizionato nel terzo cerchio, si

completa la frase esplicitando le funzioni o le caratteristiche dell'iponimo.

Ho scritto un nome di un quadrilatero nel cerchio in basso, gli alunni hanno subito identificato un

suo iperonimo e nel terzo cerchio hanno inserito le proprietà dell'iponimo. Ho quindi chiesto di

comporre una frase mettendo insieme i contenuti dei tre cerchi.

Il risultato ottenuto corrisponde alla definizione dell'iponimo.

Anche in questa fase ho provveduto a promuovere un'esercitazione, chiedendo agli alunni di

completare gli schemi e di elaborarne altri a piacere.

SN

è SV

SN

Il ROMBO è un PARALLELOGRAMMA che ha i lati uguali e le diagonali perpendicolari.

ROMBO

- ha 4 lati uguali

-ha le diagonali

perpendicolari

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SN

SV

è

SN

Definizione:

SN

è SV

SN

Definizione:

Prodotto ottenutoProdotto ottenutoProdotto ottenutoProdotto ottenuto (l’elaborato degli alunni, le risposte degli alunni, schema, mappa concettuale, diapositive)

Grazie alle attività laboratoriali, gli alunni hanno scoperto le proprietà dei quadrilateri,

opportunamente inserite nella rete semantica che hanno elaborato.

Inoltre gli alunni hanno prodotto degli schemi in cui hanno identificato "iponimi ed iperonimi".

Sono infine giunti ad elaborare le definizioni dei quadrilateri, riuscendo così a dimostrare di aver

acquisito competenze relative all'uso degli schemi logici proposti per costruire le proprie

conoscenze.

Ha 4 lati

ha 4 angoli

ha 4 vertici

TRAPEZIO

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Valutazione degli alunni Valutazione degli alunni Valutazione degli alunni Valutazione degli alunni (libera, debriefing)

Giusi: Abbiano cercato di comprendere nuovi concetti in modo diverso.

Graziana: Secondo me, questo sistema è molto utile, perchè ci aiuta a capire meglio l'argomento.

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Simone: Fare questo nuovo metodo è stato molto interessante e anche molto divertente. Ho

imparato molte cose e molti concetti!

Lucian: Grazie a questo lavoro ho capito cose che prima non capivo.

Mariolina: Questo lavoro mi ha aiutato a capire questi concetti.

Antonio: Questo metodo per apprendere mi ha aiutato a riordinare le idee.

Giuseppe: E' stato interessante e poi con questo metodo, le cose rimangono più impresse.

Michela: Questo metodo è stato molto utile per capire "iponimi ed iperonimi" oltre che per

classificare le figure.

Valutazione dell’insegnanteValutazione dell’insegnanteValutazione dell’insegnanteValutazione dell’insegnante

Le attività laboratoriali, le osservazioni compiute dagli alunni e condivise con il resto della classe,

le discussioni guidate, hanno scandito tutto il lavoro svolto.

In ogni momento ho constatato la partecipazione e l'entusiasmo degli alunni, che è diventato

interesse anche negli studenti che solitamente sono restii a svolgere il proprio lavoro scolastico.

In quest' esperienza ho visto concretizzarsi l'idea dell'allievo quale vero soggetto del proprio

percorso di apprendimento. Ho verificato che al docente spetta un ruolo in sordina, di regista, di

promotore di iniziative e di incentivatore di scoperte, di moderatore. Il suo ruolo, infatti è quello di

promuovere la rielaborazione di conoscenze, finalmente non più trasmesse, ma costruite proprio

dai protagonisti dell'apprendimento.

L'uso delle reti semantiche è risultato semplice e di facile comprensione da parte degli alunni. Le

reti semantiche si sono dimostrate utili per chiarire e/o comprendere meglio le informazioni

acquisite. Sono state inoltre, un valido strumento di sintesi e di facilitazione per la costruzione delle

definizioni.

La docente

Angela Martino