retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 a.m. lorusso e p. violi,...

66
Retorica, linguaggi e stili Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e del giornalismo e dell’informazione dell’informazione 2010-11 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo Semiotica del testo giornalistico giornalistico , Roma-Bari, Laterza, 2004 , Roma-Bari, Laterza, 2004 E. Calaresu, E. Calaresu, Testuali parole. La dimensione Testuali parole. La dimensione pragmatica e testuale del discorso riportato pragmatica e testuale del discorso riportato , , FrancoAngeli, Milano 2004 (fino a p. 123) FrancoAngeli, Milano 2004 (fino a p. 123) M. Sbisà, M. Sbisà, Detto non detto Detto non detto , Roma-Bari, Laterza , Roma-Bari, Laterza 2007 (Introduzione, capp. 2 e 4) 2007 (Introduzione, capp. 2 e 4)

Upload: durante-renzi

Post on 01-May-2015

221 views

Category:

Documents


3 download

TRANSCRIPT

Page 1: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Retorica, linguaggi e stili Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dell’informazione del giornalismo e dell’informazione

2010-112010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalisticoSemiotica del testo giornalistico, ,

Roma-Bari, Laterza, 2004Roma-Bari, Laterza, 2004 E. Calaresu, E. Calaresu, Testuali parole. La dimensione pragmatica e Testuali parole. La dimensione pragmatica e

testuale del discorso riportatotestuale del discorso riportato, FrancoAngeli, Milano 2004 , FrancoAngeli, Milano 2004 (fino a p. 123)(fino a p. 123)

M. Sbisà, M. Sbisà, Detto non dettoDetto non detto, Roma-Bari, Laterza 2007 , Roma-Bari, Laterza 2007  (Introduzione, capp. 2 e 4) (Introduzione, capp. 2 e 4)

Page 2: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

I mestieri della parola e le I mestieri della parola e le scienze del linguaggioscienze del linguaggio

Stretto rapporto storico tra giornalismo e vicende della Stretto rapporto storico tra giornalismo e vicende della lingua italianalingua italiana

Difficile incontro tra la linguistica e la dimensione Difficile incontro tra la linguistica e la dimensione sociale e comunicativa del linguaggiosociale e comunicativa del linguaggio

Page 3: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Sapere e conoscereSapere e conoscere

Sapere = capacità Sapere = capacità pratica, saper farepratica, saper fare

Non implica Non implica necessariamente necessariamente conoscenze conoscenze formalizzabiliformalizzabili

Conoscenza = sapere Conoscenza = sapere esplicito e esplicito e proposizionaleproposizionale

Implica la Implica la formalizzazione dei formalizzazione dei saperisaperi

Page 4: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Quine (1970): la scienza è «senso comune Quine (1970): la scienza è «senso comune autoconsapevole»autoconsapevole»

Continuità tra i processi del ragionamento scientifico e quelli Continuità tra i processi del ragionamento scientifico e quelli utilizzati nella vita di tutti i giorni.utilizzati nella vita di tutti i giorni.

I primi sono rallentati e pubblici (cioè analitici e articolati), i I primi sono rallentati e pubblici (cioè analitici e articolati), i secondi sono per lo più rapidi e taciti.secondi sono per lo più rapidi e taciti.

Fare scienza significa portare allo scoperto l’attività di Fare scienza significa portare allo scoperto l’attività di giustificazione del senso comune, sottoporre a giustificazione del senso comune, sottoporre a ingrandimento i nostri percorsi quotidiani di pensiero e ingrandimento i nostri percorsi quotidiani di pensiero e conoscenzaconoscenza

Page 5: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Gorz, Gorz, L’immaterialeL’immateriale, Boringhieri, , Boringhieri, 20032003

Il rapporto tra le conoscenze e i saperi, tra le Il rapporto tra le conoscenze e i saperi, tra le scienze e le pratiche influisce in modo decisivo scienze e le pratiche influisce in modo decisivo sulla vitalità della società e della cultura, che sulla vitalità della società e della cultura, che dipende dalle possibilità di integrare le dipende dalle possibilità di integrare le conoscenze nei saperi. Al contrario una mancata conoscenze nei saperi. Al contrario una mancata integrazione tra scienze e cultura comune integrazione tra scienze e cultura comune determina il progressivo deperimento di determina il progressivo deperimento di quest’ultima.quest’ultima.

Il pericolo riguarda a maggior ragione la sfera Il pericolo riguarda a maggior ragione la sfera del linguaggio.del linguaggio.

Page 6: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Sensibilità ecologica:Sensibilità ecologica:

Resistenza al divorzio tra conoscenze e saperi Resistenza al divorzio tra conoscenze e saperi vissutivissuti

Sul piano linguistico: opposizione alla Sul piano linguistico: opposizione alla alienazione linguistica (ripetizione irriflessa di alienazione linguistica (ripetizione irriflessa di schemi linguistici altrui, stereotipi linguistici)schemi linguistici altrui, stereotipi linguistici)

Terapia: pensare Terapia: pensare nellanella lingua e pensare lingua e pensare la la lingua, le sue strutture, i suoi usi e le sue lingua, le sue strutture, i suoi usi e le sue variazionivariazioni

Page 7: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Epilinguistico e Epilinguistico e MetalinguisticoMetalinguistico

Sapere epilinguisticoSapere epilinguistico Coscienza Coscienza epilinguisticaepilinguistica

Conoscenza Conoscenza metalinguisticametalinguistica

Sapere linguistico praticoSapere linguistico pratico

• conoscenza implicita ed conoscenza implicita ed internainterna all’individuo all’individuo

•Usi linguistici ordinariUsi linguistici ordinari

Sapere riflessivo-praticoSapere riflessivo-pratico

•rapporto cosciente con rapporto cosciente con certi contenuti del sapere certi contenuti del sapere epilinguisticoepilinguistico

•Arti della parolaArti della parola

Sapere riflessivo-teoricoSapere riflessivo-teorico

• conoscenza esplicitamente conoscenza esplicitamente rappresentata ed rappresentata ed esternaesterna all’individuoall’individuo

•Scienze del linguaggioScienze del linguaggio

Page 8: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Arti della parolaArti della parola

ArsArs o o TéchneTéchne: indica originariamente una forma di : indica originariamente una forma di conoscenza finalizzata alla produzione di conoscenza finalizzata alla produzione di fenomeni empirici.fenomeni empirici.

RetoricaRetorica DialetticaDialettica GrammaticaGrammatica

Il sapere riflessivo nasce dalle pratiche Il sapere riflessivo nasce dalle pratiche linguistiche, la cui elaborazione non può essere linguistiche, la cui elaborazione non può essere disgiunta da una qualche forma di speculazione: disgiunta da una qualche forma di speculazione: la tecnica procede congiuntamente alla scienzala tecnica procede congiuntamente alla scienza

Page 9: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Rastier, Rastier, Arti e scienze del testoArti e scienze del testo, , Meltemi, 2003Meltemi, 2003

Le arti sono discipline pratiche o comunque Le arti sono discipline pratiche o comunque empiriche: possono essere comprese solo empiriche: possono essere comprese solo nell’orizzonte della prassi e nell’orizzonte della prassi e hanno bisogno di hanno bisogno di un’eticaun’etica..

Il testo è la dimensione fondamentale della Il testo è la dimensione fondamentale della lingua.lingua.

Page 10: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Mestieri della parolaMestieri della parola

Narrazione / poesia (accento sulla funzione Narrazione / poesia (accento sulla funzione espressiva)espressiva)

Attività giuridica / politica (accento sulla funzione Attività giuridica / politica (accento sulla funzione argomentativa)argomentativa)

Ricerca e narrazione storica / Giornalismo (accento Ricerca e narrazione storica / Giornalismo (accento sulla funzione rappresentativa/informativa)sulla funzione rappresentativa/informativa)

Problema della ibridità e della mescolanza dei generi Problema della ibridità e della mescolanza dei generi (Fairclough)(Fairclough)

Page 11: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Lavoro del linguistaLavoro del linguista

sottoporre alla riflessione metalinguistica sottoporre alla riflessione metalinguistica (filosofica e scientifica) le (filosofica e scientifica) le potenzialitàpotenzialità e le e le modalitàmodalità linguistiche linguistiche

espressiveespressive (studio dei rapporti del parlante con la (studio dei rapporti del parlante con la lingua)lingua)

informativeinformative (studio della capacità semantica e (studio della capacità semantica e referenziale)referenziale)

argomentative argomentative (analisi dei modi in cui (analisi dei modi in cui linguisticamente riusciamo ad agire sugli altri e, linguisticamente riusciamo ad agire sugli altri e, mediatamente, sul mondo).mediatamente, sul mondo).

Page 12: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Linguistica e giornalismoLinguistica e giornalismo

Critiche ricorrenti sullo stato della lingua Critiche ricorrenti sullo stato della lingua nel giornalismo.nel giornalismo. Eco, in Eco, in Gli italiani e la linguaGli italiani e la lingua, a cura di Lo , a cura di Lo

Piparo e Ruffino, Sellerio, 2005Piparo e Ruffino, Sellerio, 2005

““Perché se esiste la critica televisiva e cinematografica non Perché se esiste la critica televisiva e cinematografica non può esistere la critica dello stile e del linguaggio può esistere la critica dello stile e del linguaggio giornalistico?giornalistico?

Bisogna lasciare che la gente parli come vuole ma non Bisogna lasciare che la gente parli come vuole ma non permettere questo lusso ai giornali e alla radiotelevisione, permettere questo lusso ai giornali e alla radiotelevisione, a cui bisognerà imporre attraverso un controllo serrato a cui bisognerà imporre attraverso un controllo serrato che parlino come si mangia, ovvero usando coltello e che parlino come si mangia, ovvero usando coltello e forchetta”.forchetta”.

Page 13: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Tranfaglia, Tranfaglia, La lingua dei giornali oggiLa lingua dei giornali oggi, , nello stesso volume:nello stesso volume:

““..la cosa preoccupante è che della formazione linguistica ..la cosa preoccupante è che della formazione linguistica nessuno si occupa per cui noi avremo dei giornalisti che, nessuno si occupa per cui noi avremo dei giornalisti che, usciti dall’università, spesso conosceranno quello che io usciti dall’università, spesso conosceranno quello che io insegno, la storia contemporanea, ma non sapranno insegno, la storia contemporanea, ma non sapranno esprimersi in italiano”.esprimersi in italiano”.

““mi sembra che proprio questi mezzi di comunicazione in mi sembra che proprio questi mezzi di comunicazione in generale tendano a portare a una lingua più povera, a una generale tendano a portare a una lingua più povera, a una lingua semplificata e più povera anche di quella che si lingua semplificata e più povera anche di quella che si parla, oltre che di quella che si scrive, e questo ha una parla, oltre che di quella che si scrive, e questo ha una serie di effetti, soprattutto se poi viene mescolata al serie di effetti, soprattutto se poi viene mescolata al linguaggio pubblicitario”.linguaggio pubblicitario”.

Page 14: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Che cos’è il linguaggio Che cos’è il linguaggio giornalistico?giornalistico?

Esiste una specificità della comunicazione verbale giornalistica, Esiste una specificità della comunicazione verbale giornalistica, un codice linguistico a cui in qualche modo i giornalisti fanno un codice linguistico a cui in qualche modo i giornalisti fanno riferimento quando scrivono i loro articoli? (Marrone, riferimento quando scrivono i loro articoli? (Marrone, Corpi Corpi socialisociali, 2001), 2001)

De Mauro, De Mauro, Giornalismo e storia linguistica dell’Italia unitaGiornalismo e storia linguistica dell’Italia unita, in , in Castronovo e Tranfaglia (a cura di), Castronovo e Tranfaglia (a cura di), La stampa italiana del La stampa italiana del neocapitalismoneocapitalismo, 1976, pp. 457-510 : Non si può parlare del , 1976, pp. 457-510 : Non si può parlare del linguaggio giornalistico come di una lingua speciale: il giornale linguaggio giornalistico come di una lingua speciale: il giornale è un coacervo di lingue speciali (finalizzati a raggiungere una è un coacervo di lingue speciali (finalizzati a raggiungere una tipologia eterogena di lettori e a trattare diversi argomenti tipologia eterogena di lettori e a trattare diversi argomenti nelle diverse sezioni).nelle diverse sezioni).

Beccaria, Beccaria, I linguaggi settoriali in ItaliaI linguaggi settoriali in Italia, 1973, p. 64 sg.: Più che un , 1973, p. 64 sg.: Più che un linguaggio settoriale, quello giornalistico è lo specchio di linguaggio settoriale, quello giornalistico è lo specchio di molteplici linguaggi settoriali che sono presenti nella società, la molteplici linguaggi settoriali che sono presenti nella società, la cui risultante è ovviamente la lingua come codice più o meno cui risultante è ovviamente la lingua come codice più o meno condiviso.condiviso.

Page 15: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Anche dal punto di vista dell’analisi del discorso Anche dal punto di vista dell’analisi del discorso (vedi oltre) non è possibile pensare a un genere (vedi oltre) non è possibile pensare a un genere discorsivo compatto ma è opportuno pensare a discorsivo compatto ma è opportuno pensare a una costellazione di generi (o sottogeneri) che una costellazione di generi (o sottogeneri) che comprendono forme e soprattutto situazioni comprendono forme e soprattutto situazioni molto diverse in cui si esplica l’attività molto diverse in cui si esplica l’attività giornalistica in senso lato:giornalistica in senso lato:

Importanza del concetto di Importanza del concetto di fuzzy setfuzzy set, utilizzato da , utilizzato da van Dijk per l’analisi del discorso politico: van Dijk per l’analisi del discorso politico: problema epistemologico del rapporto tra problema epistemologico del rapporto tra discreto e continuo.discreto e continuo.

Vedi anche il concetto sociolinguistico di “testi Vedi anche il concetto sociolinguistico di “testi misti”.misti”.

Page 16: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Possibili percorsi di Possibili percorsi di analisi linguisticaanalisi linguistica

La La prospettiva sociolinguisticaprospettiva sociolinguistica, fondamentale, può mettere in luce , fondamentale, può mettere in luce soprattutto questioni di stile, differenti da epoca a epoca ma soprattutto questioni di stile, differenti da epoca a epoca ma anche da giornale a giornale. anche da giornale a giornale.

Ad esempio, sono stati evidenziati nei giornali degli anni Settanta Ad esempio, sono stati evidenziati nei giornali degli anni Settanta fenomeni apparentemente eterogenei come la contemporanea fenomeni apparentemente eterogenei come la contemporanea presenza di forestierismi, regionalismi, gerghi giovanili, forme presenza di forestierismi, regionalismi, gerghi giovanili, forme colloquiali, neologismi, eufemismi, formule burocratiche, forme colloquiali, neologismi, eufemismi, formule burocratiche, forme letterarie desuete e ampollose, tendenza alla economia linguistica letterarie desuete e ampollose, tendenza alla economia linguistica (nominalizzazioni, abbreviazioni, ellissi, parole macedonia, ecc.).(nominalizzazioni, abbreviazioni, ellissi, parole macedonia, ecc.).

Queste ricerche sono alla base di una delle direttrici dello studio Queste ricerche sono alla base di una delle direttrici dello studio linguistico dei giornali: rapporto che il linguaggio giornalistico linguistico dei giornali: rapporto che il linguaggio giornalistico intrattiene con la lingua comune.intrattiene con la lingua comune.

Page 17: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Rilevanza in questo contesto degli studi di De Rilevanza in questo contesto degli studi di De Mauro, Mauro, Giornalismo e storia linguistica dell’Italia Giornalismo e storia linguistica dell’Italia unitaunita, cit., cit.

Complicato intreccio tra vicende della società italiana e Complicato intreccio tra vicende della società italiana e vicende linguistiche, tra conformazione della realtà linguistica vicende linguistiche, tra conformazione della realtà linguistica italiana e modo di scrivere i giornali;italiana e modo di scrivere i giornali;

contributo della scrittura giornalistica alla trasformazione contributo della scrittura giornalistica alla trasformazione

della lingua nazionaledella lingua nazionale..

Page 18: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Evidentemente questa varietà in diafasia, si interseca con le varietà diamesiche Evidentemente questa varietà in diafasia, si interseca con le varietà diamesiche disponibili (ovvero con le numerose variazioni mediali entro cui il discorso disponibili (ovvero con le numerose variazioni mediali entro cui il discorso giornalistico può avvenire, che polarizzano verso il basso o verso l’alto, a giornalistico può avvenire, che polarizzano verso il basso o verso l’alto, a seconda dei casi, il registro di formalità) (vedi Cortelazzo e Paccagnella seconda dei casi, il registro di formalità) (vedi Cortelazzo e Paccagnella 1981).1981).

De Mauro, 1976: “L’attenzione sempre più diffusa agli aspetti De Mauro, 1976: “L’attenzione sempre più diffusa agli aspetti linguistici della comunicazione di massa deve tradursi nel linguistici della comunicazione di massa deve tradursi nel riconoscimento analitico della grande varietà di tendenze riconoscimento analitico della grande varietà di tendenze di stile e usi della lingua nel vario mondo della stampa di stile e usi della lingua nel vario mondo della stampa italianaitaliana”.”.

Page 19: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Contributi della stampa alla Contributi della stampa alla lingua italianalingua italiana

Allargamento del lessico attraverso l’adozione di Allargamento del lessico attraverso l’adozione di parole straniere nella forma di esotismi, parole straniere nella forma di esotismi, adattamenti o calchi adattamenti o calchi De Mauro registrava nel 1976:De Mauro registrava nel 1976:

Boom, gap, sputnik, coupè, golpe, kibbutz, fellahBoom, gap, sputnik, coupè, golpe, kibbutz, fellah Sveltimento della sintassi (diffusione della frase Sveltimento della sintassi (diffusione della frase

nominale) (ma anche tendenza all’appesantimento: nominale) (ma anche tendenza all’appesantimento: sese -> -> nella misura in cuinella misura in cui; ; su su -> -> relativo arelativo a

Tecnicismi (ma anche inutili pseudotecnicismi):Tecnicismi (ma anche inutili pseudotecnicismi):

fare una sceltafare una scelta ->-> operare una sceltaoperare una scelta; ; rimandarerimandare - -> > dilazionaredilazionare; ; politico -> politicizzatopolitico -> politicizzato

Page 20: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

In questo contesto si collocano due In questo contesto si collocano due linee di ricerca:linee di ricerca:

1. 1. L’indagine storicaL’indagine storica intorno a quella parte del linguaggio giornalistico intorno a quella parte del linguaggio giornalistico che coincide con la storia della lingua italiana (Bonomiche coincide con la storia della lingua italiana (Bonomi, , L'italiano L'italiano giornalistico: dall'inizio del '900 ai quotidiani on linegiornalistico: dall'inizio del '900 ai quotidiani on line, Firenze, Cesati, 2002; , Firenze, Cesati, 2002; Gualdo, Gualdo, L’italiano dei giornaliL’italiano dei giornali, Carocci, 2007)., Carocci, 2007).

2. Una seconda linea di ricerca riguarda 2. Una seconda linea di ricerca riguarda la comprensibilità del linguaggio la comprensibilità del linguaggio giornalisticogiornalistico (Eco, De Mauro), a fronte di livelli di alfabetizzazione e (Eco, De Mauro), a fronte di livelli di alfabetizzazione e scolarizzazione che tradizionalmente, nel caso italiano, sono stati tra scolarizzazione che tradizionalmente, nel caso italiano, sono stati tra i più bassi dell’Occidente. In questo caso lo spunto è stato dato da i più bassi dell’Occidente. In questo caso lo spunto è stato dato da alcune pioneristiche indagini del Servizio Opinioni della Rai intorno alcune pioneristiche indagini del Servizio Opinioni della Rai intorno alla reale comprensione, da parte di campioni di cittadini di svariata alla reale comprensione, da parte di campioni di cittadini di svariata provenienza socio-culturale, di parole elementari dell’uso politico ed provenienza socio-culturale, di parole elementari dell’uso politico ed economico (dove compare la mitica casalinga di Voghera). Denuncia economico (dove compare la mitica casalinga di Voghera). Denuncia dell’oscurità del linguaggio giornalistico e interventi di dell’oscurità del linguaggio giornalistico e interventi di semplificazione (es. semplificazione (es. Manuale di stileManuale di stile, 1997)., 1997).

Page 21: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

La questione della La questione della semplificazionesemplificazione

È uno dei grandi temi dell’analisi linguistica: il problema del giornalese.È uno dei grandi temi dell’analisi linguistica: il problema del giornalese.

Nel 1971 Eco si chiedeva perché il giornale italiano fosse difficile da Nel 1971 Eco si chiedeva perché il giornale italiano fosse difficile da leggere: si trattava di una radicale incompetenza linguistica del leggere: si trattava di una radicale incompetenza linguistica del pubblico o di una mancata attenzione delle redazioni alle esigenze dei pubblico o di una mancata attenzione delle redazioni alle esigenze dei loro lettori? loro lettori? Risposta di Eco: l’oscurità ha una funzione strategico-comunicativa Risposta di Eco: l’oscurità ha una funzione strategico-comunicativa molto precisa con esito ideologico-politico regressivo: “Il giornale è il molto precisa con esito ideologico-politico regressivo: “Il giornale è il bollettino di un gruppo di potere che fa un discorso ad altri gruppi di bollettino di un gruppo di potere che fa un discorso ad altri gruppi di potere. E molte volte questo discorso deve passare sopra la testa del potere. E molte volte questo discorso deve passare sopra la testa del pubblico. Cioè il grosso pubblico non deve sapere quale sia il discorso pubblico. Cioè il grosso pubblico non deve sapere quale sia il discorso che un quotidiano fa al governo o alla Fiat, o all’Iri, perché questo che un quotidiano fa al governo o alla Fiat, o all’Iri, perché questo discorso lo turberebbe”(Eco, discorso lo turberebbe”(Eco, Guida all’interpretazione del linguaggio Guida all’interpretazione del linguaggio giornalisticogiornalistico, cit. in Marrone, 2001: 69), cit. in Marrone, 2001: 69)

In tal modo la funzione informativa viene sostituita con una funzione In tal modo la funzione informativa viene sostituita con una funzione fatica fatica

Page 22: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Dalla oscurità alla Dalla oscurità alla semplificazionesemplificazione

Oggi l’oscurità della lingua dei giornali è stata Oggi l’oscurità della lingua dei giornali è stata sostituita da “un linguaggio alla portata di quella sostituita da “un linguaggio alla portata di quella entità magmatica che si chiama ‘la gente’” (Eco, entità magmatica che si chiama ‘la gente’” (Eco, Cinque scritti moraliCinque scritti morali, Bompiani, 1997, p. 54)., Bompiani, 1997, p. 54).

Come nel linguaggio politico, anche in quello Come nel linguaggio politico, anche in quello giornalistico si può parlare di approdo al giornalistico si può parlare di approdo al ““gentesegentese” (Gualdo, ” (Gualdo, La faconda repubblicaLa faconda repubblica, 2004): , 2004): abuso di frasi fatte e luoghi comuni che non abuso di frasi fatte e luoghi comuni che non informano su nulla.informano su nulla.

Vedi anche Loporcaro, Vedi anche Loporcaro, Cattive notizieCattive notizie, Feltrinelli , Feltrinelli 2005 per la critica alla semplificazione del 2005 per la critica alla semplificazione del linguaggio giornalisticolinguaggio giornalistico

Page 23: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Questione delle formule e Questione delle formule e dei luoghi comunidei luoghi comuni

La formula è una frase breve, efficace, facile da La formula è una frase breve, efficace, facile da ricordare, la cui funzione è condensare un pensiero ricordare, la cui funzione è condensare un pensiero complesso dandogli maggiore forza a partire da tale complesso dandogli maggiore forza a partire da tale condensazione. condensazione. Figura della chiusuraFigura della chiusura..

La parola non serve a fornire serie valutazioni dei La parola non serve a fornire serie valutazioni dei fatti ma a riproporre proverbi e detti popolari (forza fatti ma a riproporre proverbi e detti popolari (forza conservatrice, conservatrice, punto di vista dell’uomo qualunquepunto di vista dell’uomo qualunque))

Page 24: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Es. (primi decenni del ‘900): Es. (primi decenni del ‘900): Bastone nodoso, Bastone nodoso, questione annosa, sentiero tortuosoquestione annosa, sentiero tortuoso

Criticati da Mussolini giornalista, poi “insaziato Criticati da Mussolini giornalista, poi “insaziato violentatore semantico” (De Mauro, 1976):violentatore semantico” (De Mauro, 1976): Figura maschia, sagoma romana, forgiato nel Figura maschia, sagoma romana, forgiato nel

bronzo, dura vigilia, immancabili mete, democrazie bronzo, dura vigilia, immancabili mete, democrazie agnostiche e imbecilli, invocazione incontenibile, agnostiche e imbecilli, invocazione incontenibile, grido oceanicogrido oceanico

Le formule più ricorrenti oggiLe formule più ricorrenti oggi Tirare per la giacchettaTirare per la giacchetta Mettere le mani nelle tasche del consumatoreMettere le mani nelle tasche del consumatore Anche le formiche nel loro piccolo..Anche le formiche nel loro piccolo.. La prima gallina a cantare ha fatto l’uovoLa prima gallina a cantare ha fatto l’uovo Cantar vittoriaCantar vittoria

Vedi anche le funzioni retoriche della ripetizioneVedi anche le funzioni retoriche della ripetizione

Page 25: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Dalla lingua al discorsoDalla lingua al discorso Ogni considerazione sulla lingua dei giornali non Ogni considerazione sulla lingua dei giornali non

può prescindere dalla loro forma testualepuò prescindere dalla loro forma testuale

LLa notiziaa notizia ha sempre un duplice riferimento al ha sempre un duplice riferimento al contesto (interno e esterno) di enunciazione, contesto (interno e esterno) di enunciazione, dunque è dunque è un discorsoun discorso..

Il discorso infatti (Adam 1999), diversamente dal Il discorso infatti (Adam 1999), diversamente dal testo, comprende anche le condizioni testo, comprende anche le condizioni extralinguistiche della sua produzione (il extralinguistiche della sua produzione (il contesto).contesto).

Page 26: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Che cos’è il discorso?Che cos’è il discorso? Discorso è una unità minima significante superiore Discorso è una unità minima significante superiore

alla frase e che ha una sua riquadratura formale: un alla frase e che ha una sua riquadratura formale: un unizio, uno sviluppo e una conclusione. unizio, uno sviluppo e una conclusione.

Discorso è anche ragionamento o modo di ragionare Discorso è anche ragionamento o modo di ragionare ((logoslogos).).

Un buon contributo alla comprensione del termine è Un buon contributo alla comprensione del termine è dato da Maingueneau (1976), che individua sei dato da Maingueneau (1976), che individua sei significati del termine:significati del termine:

Page 27: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

1. discorso come parole (linguistica strutturale): uso della lingua soggettivamente caratterizzato

2. discorso come enunciato, unità linguistica di dimensione superiore alla frase (dimensione transfrastica)

3. insieme di meccanismi di incatenamento della frase (simile al 2; utilizzato in particolare da Harris)

4. condizioni di produzione di un enunciato: riferimento alla ideologia e all’essere sociale di chi lo produce

5.discorso come enunciazione. L’enunciazione opera la conversione della lingua in discorso, attraverso questa conversione scatta l’interazione tra chi parla e chi ascolta. Ovviamente è di massimo rilievo l’intenzione del destinatore di fare del suo discorso uno strumento di influenza sul destinatario. Da questo punto di vista la teoria della enunciazione confina con quella degli atti linguistici

6. discorso come luogo della creatività linguistica, che conferisce al testo un effetto contestuale inprevedibile.

Page 28: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Guespin, Guespin, Dictionnaire d’analyse du Dictionnaire d’analyse du discoursdiscours, 2002: “Uno sguardo al testo dal , 2002: “Uno sguardo al testo dal punto di vista della sua strutturazione ‘in punto di vista della sua strutturazione ‘in lingua’ ne fa un enunciato; uno studio lingua’ ne fa un enunciato; uno studio linguistico delle condizioni di produzione linguistico delle condizioni di produzione di questo testo ne fa un discorso”.di questo testo ne fa un discorso”.

Page 29: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Discorso come Discorso come enunciazioneenunciazione

Autori di riferimento sono Benveniste, Greimas (ma anche Austin e Searle).Autori di riferimento sono Benveniste, Greimas (ma anche Austin e Searle).

Per Benveniste Per Benveniste l’enunciazione l’enunciazione è la “messa in funzione della lingua per è la “messa in funzione della lingua per mezzo di un atto individuale di utilizzazione”, “l’atto stesso di mezzo di un atto individuale di utilizzazione”, “l’atto stesso di produrre un enunciato, e non il testo dell’enunciato” (produrre un enunciato, e non il testo dell’enunciato” (L’apparato L’apparato formale dell’enunciazioneformale dell’enunciazione, in Benveniste, , in Benveniste, Essere di parolaEssere di parola, 2009, p. , 2009, p. 120). 120). L’enunciazione “presuppone un parlante e un enunciatore, e L’enunciazione “presuppone un parlante e un enunciatore, e l’intenzione del primo di inflluenzare in qualche modo il secondo” l’intenzione del primo di inflluenzare in qualche modo il secondo” ((Le relazioni di tempo nel verbo franceseLe relazioni di tempo nel verbo francese”).”).L’enunciazione porta un messaggio e al tempo stesso è strumento L’enunciazione porta un messaggio e al tempo stesso è strumento di azione (di azione (Note sulla funzione del linguaggio nella scoperta Note sulla funzione del linguaggio nella scoperta freudianafreudiana, 1956)., 1956).

Per Bally l’enunciazione è interpretabile come la distanza più o meno grande, al Per Bally l’enunciazione è interpretabile come la distanza più o meno grande, al limite nulla, tra il locutore e il suo enunciato (Bally, limite nulla, tra il locutore e il suo enunciato (Bally, Linguistique générale e Linguistique générale e linguistique francaiselinguistique francaise, Paris, 1932):., Paris, 1932):.

Page 30: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Distanza/vicinanzaDistanza/vicinanza Tratto comune a tutti i significati di enunciazione è il rapporto di Tratto comune a tutti i significati di enunciazione è il rapporto di

coinvolgimento che nel testo si stabilisce tra il locutore e ciò che dice.coinvolgimento che nel testo si stabilisce tra il locutore e ciò che dice.

Può essere più o meno individuale, perché l’enunciatore può coinvolgersi Può essere più o meno individuale, perché l’enunciatore può coinvolgersi con maggiore o minore intensità nelle proposizioni dell’enunciato con maggiore o minore intensità nelle proposizioni dell’enunciato (affermazioni, negazioni, descrizioni), può conferire ad esse una marca (affermazioni, negazioni, descrizioni), può conferire ad esse una marca soggettiva e produrre un soggettiva e produrre un discorsodiscorso in senso proprio, o più o meno oggettiva, in senso proprio, o più o meno oggettiva, fino alla completa oggettività del fino alla completa oggettività del raccontoracconto o o recitrecit..

Cfr. con quanto afferma J. B. ThompsonCfr. con quanto afferma J. B. Thompson (1995), (1995), The Media and The Media and Modernity: A social theory of the mediaModernity: A social theory of the media, Cambridge, Polity Press: la , Cambridge, Polity Press: la distanza spazio-temporale tra emittente e ricevente è condizione distanza spazio-temporale tra emittente e ricevente è condizione preliminare nella definizione di notizia (news)preliminare nella definizione di notizia (news)

Page 31: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Teoria dell’enunciazioneTeoria dell’enunciazionevs analisi sociologicavs analisi sociologica

Diversamente dall’analisi sociologica, che si rivolge ai Diversamente dall’analisi sociologica, che si rivolge ai soggetti empirici, la teoria della enunciazione si occupa di soggetti empirici, la teoria della enunciazione si occupa di come si costruiscono i soggetti nel discorso.come si costruiscono i soggetti nel discorso.

Distinzione tra piano dell’enunciato (contenuti) e piano Distinzione tra piano dell’enunciato (contenuti) e piano dell’enunciazione (struttura comunicativa)dell’enunciazione (struttura comunicativa)

Page 32: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Analisi del discorsoAnalisi del discorso A partire dagli anni Ottanta si assiste a una A partire dagli anni Ottanta si assiste a una

proliferazione del termine discorso nelle scienze del proliferazione del termine discorso nelle scienze del linguaggio, tanto al singolare (dominio del discorso, linguaggio, tanto al singolare (dominio del discorso, analisi del discorso) quanto al plurale (i discorsi), a analisi del discorso) quanto al plurale (i discorsi), a seconda che ci si riferisca alla attività verbale in seconda che ci si riferisca alla attività verbale in generale oppure a particolari eventi discorsivi.generale oppure a particolari eventi discorsivi.

La diffusione di questo termine è il sintomo di una La diffusione di questo termine è il sintomo di una modificazione nel modo di concepire il linguaggio. modificazione nel modo di concepire il linguaggio. Parlando di discorso si prende posizione a favore di Parlando di discorso si prende posizione a favore di una particolare concezione del linguaggio e della una particolare concezione del linguaggio e della semantica, che dipende dalla influenza di diverse semantica, che dipende dalla influenza di diverse correnti pragmatiche che hanno sottolineato un certo correnti pragmatiche che hanno sottolineato un certo numero di idee forza:numero di idee forza:

Page 33: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Il discorso assume una Il discorso assume una organizzazione transfrasticaorganizzazione transfrastica: mobilita : mobilita strutture che appartengono a un ordine diverso da quello della strutture che appartengono a un ordine diverso da quello della frase.frase.

Il discorso Il discorso è orientatoè orientato, si costruisce in funzione di un fine: , si costruisce in funzione di un fine: Ducrot radicalizza questa idea, iscrivendo un orientamento o Ducrot radicalizza questa idea, iscrivendo un orientamento o una funzione argomentativa nelle unità stesse della lingua.una funzione argomentativa nelle unità stesse della lingua.

Il discorso è una Il discorso è una forma di azioneforma di azione (Austin). Ad un livello (Austin). Ad un livello superiore gli atti linguistici si integrano nelle attività superiore gli atti linguistici si integrano nelle attività linguistiche di un genere determinato anche in relazione ad linguistiche di un genere determinato anche in relazione ad attività non verbaliattività non verbali

Il discorso è Il discorso è interattivointerattivo È È contestualizzatocontestualizzato È preso in carico: esiste solo se È preso in carico: esiste solo se riferito a una istanza che al riferito a una istanza che al

tempo stesso si pone come riferimento personale, temporale, tempo stesso si pone come riferimento personale, temporale, spaziale e modalizzantespaziale e modalizzante: la riflessione sulle forme di : la riflessione sulle forme di soggettività che sottendono il discorso è uno dei grandi assi soggettività che sottendono il discorso è uno dei grandi assi dell’analisi del discorsodell’analisi del discorso

È È regolatoregolato da norme da norme È sempre preso in un È sempre preso in un interdiscorsointerdiscorso..

Page 34: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Radici dell’analisi del discorsoRadici dell’analisi del discorso

Contesto della linguistica americana degli anni Contesto della linguistica americana degli anni ‘50: Harris introduce il problema della ‘50: Harris introduce il problema della transfrastica; transfrastica;

1976: Halliday-Hasan, 1976: Halliday-Hasan, Cohesion in EnglishCohesion in English Linguistica tedesca: Lang, Weinrich, Schlieben-Linguistica tedesca: Lang, Weinrich, Schlieben-

LangeLange Contesto francese: componenti filosofiche Contesto francese: componenti filosofiche

dell’analisi del discorso (Foucault) e linguistiche dell’analisi del discorso (Foucault) e linguistiche (Benveniste: teoria della enunciazione)(Benveniste: teoria della enunciazione)

Nuova retorica (Perelman)Nuova retorica (Perelman) Sociolinguistica (Labov)Sociolinguistica (Labov)

Page 35: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Matrice filosofica: FoucaultMatrice filosofica: Foucault

L’archeologia del sapereL’archeologia del sapere (1969) (1969)

L’ordine del discorsoL’ordine del discorso (1971: 39) (1971: 39)

““Quale civiltà ha avuto più della nostra rispetto per il discorso? Quale civiltà ha avuto più della nostra rispetto per il discorso? Dove lo si è meglio e più onorato? Dove lo si è, pare, più Dove lo si è meglio e più onorato? Dove lo si è, pare, più radicalmente liberato dalle sue costrizioni e più radicalmente liberato dalle sue costrizioni e più universalizzato? Ora mi sembra che dietro questa apparente universalizzato? Ora mi sembra che dietro questa apparente venerazione del discorso, dietro questa apparente logofilia, si venerazione del discorso, dietro questa apparente logofilia, si celi una sorta di timore […]. C’è sicuramente nella nostra celi una sorta di timore […]. C’è sicuramente nella nostra società, e immagino in tutte le altre, per quanto con un società, e immagino in tutte le altre, per quanto con un profilo e scansioni diverse, una profonda logofobia, una sorta profilo e scansioni diverse, una profonda logofobia, una sorta di sordo timore contro questi eventi, contro questa massa di di sordo timore contro questi eventi, contro questa massa di cose dette, contro il sorgere di tutti questi enunciati, contro cose dette, contro il sorgere di tutti questi enunciati, contro tutto ciò che ci può essere, in questo, di violento, di tutto ciò che ci può essere, in questo, di violento, di discontinuo, di battagliero, di disordinato e di periglioso, discontinuo, di battagliero, di disordinato e di periglioso, contro questo brusio incessante e confuso del discorso.”contro questo brusio incessante e confuso del discorso.”

Page 36: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Prospettiva post-strutturalistaProspettiva post-strutturalista Critica dell’idea denotativo-referenziale del linguaggioCritica dell’idea denotativo-referenziale del linguaggio Critica dell’idea del soggetto parlanteCritica dell’idea del soggetto parlante

Il discorso è una costruzione della realtà (non è uno Il discorso è una costruzione della realtà (non è uno specchio di ideologie e conoscenze)specchio di ideologie e conoscenze)

Il linguaggio è l’insieme dei discorsi che vengono Il linguaggio è l’insieme dei discorsi che vengono pronunciati e scritti in un determinato momento storicopronunciati e scritti in un determinato momento storico

Importanza di un’analisi discorsiva che porta ad esistenza Importanza di un’analisi discorsiva che porta ad esistenza diversi oggettidiversi oggetti

Legame tra discorso e potere: l’ordine del discorso, in Legame tra discorso e potere: l’ordine del discorso, in quanto delimita lo spazio del dicibile, non è solo quanto delimita lo spazio del dicibile, non è solo espressione del potere ma generatore di potere.espressione del potere ma generatore di potere.

Page 37: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Il potere del discorsoIl potere del discorso

““Come per la magia, le parole non hanno un senso, Come per la magia, le parole non hanno un senso, hanno un potere; un potere che è inversamente hanno un potere; un potere che è inversamente proporzionale al loro senso”. (Reboul, proporzionale al loro senso”. (Reboul, Langage et Langage et idéologieidéologie, 1980), 1980)

Page 38: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

L’analisi critica del L’analisi critica del discorsodiscorso

Adotta il termine nell’accezione di Adotta il termine nell’accezione di uso del linguaggio in quanto uso del linguaggio in quanto parte della vita socialeparte della vita sociale (Antelmi) (Antelmi)

Pone al centro della ricerca la relazione tra Pone al centro della ricerca la relazione tra potere e discorsopotere e discorso

Si occupa del Si occupa del discorso pubblicodiscorso pubblico e in particolare dei e in particolare dei mediamedia: testi : testi non letterari ma di rilevanza socialenon letterari ma di rilevanza sociale

Studia come i media costruiscono le espressioni, le Studia come i media costruiscono le espressioni, le argomentazioni, la gerarchia degli argomenti che vanno a argomentazioni, la gerarchia degli argomenti che vanno a costruire i giudizi diffusi sul mondocostruire i giudizi diffusi sul mondo

Analizza i rapporti tra le pratiche linguistiche (in particolare di Analizza i rapporti tra le pratiche linguistiche (in particolare di categorizzazione) e le pratiche di esclusione all’opera nei Paesi categorizzazione) e le pratiche di esclusione all’opera nei Paesi occidentali: occidentali: distribuzione non equa fra i diversi gruppi sociali distribuzione non equa fra i diversi gruppi sociali delle opportunità di dare sensodelle opportunità di dare senso

Page 39: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Scuola di Londra Scuola di Londra approccio socioculturale approccio socioculturale

N. Fairclough. Ogni evento discorsivo è al tempo stesso N. Fairclough. Ogni evento discorsivo è al tempo stesso testo testo (contenuto, struttura e significato), (contenuto, struttura e significato), pratica discorsivapratica discorsiva (forma di interazione discorsiva) e (forma di interazione discorsiva) e pratica socialepratica sociale (contesto in cui l’evento discorsivo ha luogo) (rinvio al (contesto in cui l’evento discorsivo ha luogo) (rinvio al modello di Foucault). Le pratiche discorsive sono forme modello di Foucault). Le pratiche discorsive sono forme specifiche di pratica sociale, che si legano ad altre forme di specifiche di pratica sociale, che si legano ad altre forme di attività sociali.attività sociali.

Fairclough, Fairclough, Language and PowerLanguage and Power, London, 2001, London, 2001

Fairclough, Fairclough, Language and GlobalizationLanguage and Globalization, London 2006, London 2006

Page 40: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Scuola di Amsterdam Scuola di Amsterdam approccio sociocognitivoapproccio sociocognitivo

T. van Dijk. Centralità del concetto di T. van Dijk. Centralità del concetto di intenzionalitàintenzionalità (mente (mente individuale) e della teoria degli atti linguistici. In ogni individuale) e della teoria degli atti linguistici. In ogni discorso si riflettono i modelli mentali dell’individuo e le discorso si riflettono i modelli mentali dell’individuo e le rappresentazioni sociali (atteggiamenti e ideologie) del rappresentazioni sociali (atteggiamenti e ideologie) del gruppo di riferimento. L’ideologia, intesa come struttura gruppo di riferimento. L’ideologia, intesa come struttura dei valori e degli interessi che danno forma alle nostre dei valori e degli interessi che danno forma alle nostre rappresentazioni della realtà, compenetra il discorso.rappresentazioni della realtà, compenetra il discorso.

T. A. van Dijk, T. A. van Dijk, Ideologie. Discorso e costruzione sociale del Ideologie. Discorso e costruzione sociale del pregiudiziopregiudizio, Carocci, 2004., Carocci, 2004.

Page 41: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Scuola di Vienna Scuola di Vienna approccio storico-discorsivoapproccio storico-discorsivo

Ruth Wodak. Rifiuta esplicitamente “le teorie foucaultiane Ruth Wodak. Rifiuta esplicitamente “le teorie foucaultiane e postmoderne del discorso e del potere, in quanto e postmoderne del discorso e del potere, in quanto reificano o personificano la lingua e il discorso come attori reificano o personificano la lingua e il discorso come attori autonomi, collusivi, che guidano i parlanti e tengono le autonomi, collusivi, che guidano i parlanti e tengono le redini” (2003: 262). Rifiuta anche l’impostazione redini” (2003: 262). Rifiuta anche l’impostazione sociocognitivista di van Dijk, in quanto inconciliabile con sociocognitivista di van Dijk, in quanto inconciliabile con l’impostazione ermeneutica. Il riferimento teorico è alla l’impostazione ermeneutica. Il riferimento teorico è alla teoria critica della scuola di Francoforte e di Habermas. teoria critica della scuola di Francoforte e di Habermas. Altre matrici: tradizione della linguistica sistemica Altre matrici: tradizione della linguistica sistemica funzionale di Halliday, retorica classica e moderna, teoria funzionale di Halliday, retorica classica e moderna, teoria dell’argomentazione (Toulmin e Perelman) -> sguardo dell’argomentazione (Toulmin e Perelman) -> sguardo illuminista sulle pratiche discorsive nelle società illuminista sulle pratiche discorsive nelle società contemporaneecontemporanee

Page 42: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Discorso: “Fascio complesso di atti linguistici Discorso: “Fascio complesso di atti linguistici simultanei e sequenziali interrelati, che si simultanei e sequenziali interrelati, che si manifestano all’interno e attraverso i campi manifestano all’interno e attraverso i campi d’azione sociali sotto forma di occorrenze d’azione sociali sotto forma di occorrenze semiotiche, scritte o orali, interrelate, molto semiotiche, scritte o orali, interrelate, molto spesso sotto forma di testi, che appartengono a spesso sotto forma di testi, che appartengono a tipi semiotici specifici, ad esempio i generi tipi semiotici specifici, ad esempio i generi (Wodak e Reisigl, (Wodak e Reisigl, Semiotica del razzismo e Semiotica del razzismo e dell’antisemitismodell’antisemitismo, in Giannini e Scaglione (a , in Giannini e Scaglione (a cura di), cura di), Introduzione alla sociolinguisticaIntroduzione alla sociolinguistica, , Carocci, 2003: 268)Carocci, 2003: 268)

Page 43: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Livelli di interrogazioneLivelli di interrogazione del discorso giornalistico del discorso giornalistico

LivelloLivello DomandaDomanda

Dell’espressioneDell’espressione Com’è formulato?Com’è formulato?

Della funzioneDella funzione Perché è così formulato?Perché è così formulato?

Del contenutoDel contenuto Cosa asserisce?Cosa asserisce?

Della destinazioneDella destinazione A chi è direttoA chi è diretto

Del contrattoDel contratto Che cosa offre/chiede?Che cosa offre/chiede?

Page 44: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Livelli di analisi del modello Livelli di analisi del modello storico-discorsivostorico-discorsivo

Campi d’azioneCampi d’azione GeneriGeneri

Discorsi/testiDiscorsi/testi

Page 45: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

TestoTesto interpretato nel significato corrente della linguistica pragmatica interpretato nel significato corrente della linguistica pragmatica

come il prodotto materialmente durevole di un’azione linguistica come il prodotto materialmente durevole di un’azione linguistica (atto individuale in cui il discorso si manifesta) e ricondotto nel (atto individuale in cui il discorso si manifesta) e ricondotto nel contempo alla accezione transduttiva della poetica semiotica (il testo contempo alla accezione transduttiva della poetica semiotica (il testo è anche prodotto della ricezione che il pubblico esercita attivamente è anche prodotto della ricezione che il pubblico esercita attivamente ogni volta che legge, ascolta (o osserva) un insieme di enunciati)ogni volta che legge, ascolta (o osserva) un insieme di enunciati)

GenereGeneremodo socialmente ratificato di utilizzare il linguaggio in connesione modo socialmente ratificato di utilizzare il linguaggio in connesione con un particolare tipo di attività sociale (livello immediatamente con un particolare tipo di attività sociale (livello immediatamente superiore a quello del testo, prima cornice testuale); governa i criteri superiore a quello del testo, prima cornice testuale); governa i criteri di codificazione del testo, secondo criteri di adeguatezza pragmatica)di codificazione del testo, secondo criteri di adeguatezza pragmatica)

Campi d’azioneCampi d’azionecornici di perimetro esterno e di contesto, segmenti della cornici di perimetro esterno e di contesto, segmenti della specifica realtà della società (es.formazione dell’opinione specifica realtà della società (es.formazione dell’opinione pubblica, emanazione delle leggi, macchina pubblicitaria, pubblica, emanazione delle leggi, macchina pubblicitaria, ecc.)ecc.)

Page 46: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

GenereGenere I generi sono forme dell’enunciazione, legate a particolari pratiche I generi sono forme dell’enunciazione, legate a particolari pratiche

sociali, che sono date all’individuo (anche se mutevoli, elastiche, sociali, che sono date all’individuo (anche se mutevoli, elastiche, storicamente e culturalmente formate). storicamente e culturalmente formate).

Corrispondono a situazioni tipiche della comunicazione verbale, a Corrispondono a situazioni tipiche della comunicazione verbale, a temi tipici e a contatti tipici tra i significati delle parole e la temi tipici e a contatti tipici tra i significati delle parole e la concreta realtà effettiva in circostanze tipicheconcreta realtà effettiva in circostanze tipiche

Il genere accomuna un insieme di opere omogenee per contenuto, Il genere accomuna un insieme di opere omogenee per contenuto, stile e struttura compositiva (Corti, stile e struttura compositiva (Corti, La comunicazione letterariaLa comunicazione letteraria, , 1976: 156). È costituito da caratteristiche tematiche e retoriche (es. 1976: 156). È costituito da caratteristiche tematiche e retoriche (es. epico, lirico, drammatico, didascalico, ecc,)epico, lirico, drammatico, didascalico, ecc,)

Secondo Halliday (Secondo Halliday (Il linguaggio come semiotica socialeIl linguaggio come semiotica sociale, p. , p. 153) una caratterizzazione completa della testualità non può 153) una caratterizzazione completa della testualità non può prescindere dal riferimento al genereprescindere dal riferimento al genere

Il genere determina fattori come la lunghezza, i partecipanti Il genere determina fattori come la lunghezza, i partecipanti ecc. e soprattutto determina un ecc. e soprattutto determina un orizzonte di atteseorizzonte di attese nel nel destinatario.destinatario.

Page 47: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

BachtinBachtin Tutti i molteplici campi dell’attività umana sono legati dall’uso del linguaggio […]. L’uso del Tutti i molteplici campi dell’attività umana sono legati dall’uso del linguaggio […]. L’uso del

linguaggio si effettua sotto forma di singole enunciazioni concrete (orali e scritte) ei partecipanti di linguaggio si effettua sotto forma di singole enunciazioni concrete (orali e scritte) ei partecipanti di un determinato un determinato campo di attività umanacampo di attività umana. Queste enunciazioni riflettono le specifiche condizioni e . Queste enunciazioni riflettono le specifiche condizioni e finalità di ognuno di questi campi non soltanto col loro contenuto (tematico) e col loro stile finalità di ognuno di questi campi non soltanto col loro contenuto (tematico) e col loro stile linguistico, cioè con la selezione dei mezzi lessicali, fraseologici e grammaticali del linguaggio, ma, linguistico, cioè con la selezione dei mezzi lessicali, fraseologici e grammaticali del linguaggio, ma, prima di tutto con la loro struttura compositiva. Tutti questi prima di tutto con la loro struttura compositiva. Tutti questi tre momenti – contenuto tematico, stile tre momenti – contenuto tematico, stile e struttura compositivae struttura compositiva – sono indissolubilmente legati nella totalità dell’enunciazione e sono del – sono indissolubilmente legati nella totalità dell’enunciazione e sono del pari determinati dalla specificità della data sfera di comunicazione. Ogni singola enunciazione è pari determinati dalla specificità della data sfera di comunicazione. Ogni singola enunciazione è naturalmente individuale, ma naturalmente individuale, ma ogni sfera d’uso del linguaggio elabora propri tipi relativamente ogni sfera d’uso del linguaggio elabora propri tipi relativamente stabili di enunciazionistabili di enunciazioni, tipi che chiameremo , tipi che chiameremo generi del discorsogeneri del discorso…il problema generale dei generi del …il problema generale dei generi del

discorso non è mai stato posto veramentediscorso non è mai stato posto veramente......

Di particolare importanza è qui rilevare la differenza essenziale tra i Di particolare importanza è qui rilevare la differenza essenziale tra i generi del discorso primari e generi del discorso primari e secondarisecondari (complessi): questi ultimi comprendono oltre a drammi, romanzi, lavori scientifici anche (complessi): questi ultimi comprendono oltre a drammi, romanzi, lavori scientifici anche generi pubblicistici di varie dimensioni, e sorgono all’interno di una più sofisticata e organizzata generi pubblicistici di varie dimensioni, e sorgono all’interno di una più sofisticata e organizzata comunicazione culturale (soprattutto scritta). Nel corso della loro formazione, essi assorbono e comunicazione culturale (soprattutto scritta). Nel corso della loro formazione, essi assorbono e rielaborano vari generi primari (semplici) formatisi all’interno della comunicazione verbale rielaborano vari generi primari (semplici) formatisi all’interno della comunicazione verbale immediata (conversazione quotidiana, lettera, racconto). Questi generi primari, nel momento in cui immediata (conversazione quotidiana, lettera, racconto). Questi generi primari, nel momento in cui entrano a far parte dei generi complessi, vi si trasformano e acquistano un particolare carattere. La entrano a far parte dei generi complessi, vi si trasformano e acquistano un particolare carattere. La differenza tra generi primari e secondari (ideologici) è di grande importanza.differenza tra generi primari e secondari (ideologici) è di grande importanza.

((L’autore e l’eroeL’autore e l’eroe (1929), 1977:245-48) (1929), 1977:245-48)

Page 48: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Genere e stileGenere e stile È proprio nell’enunciazione che prende forma il problema del rapporto tra È proprio nell’enunciazione che prende forma il problema del rapporto tra

ciò che è comune e ciò che è individuale nella lingua. Le enunciazioni e i ciò che è comune e ciò che è individuale nella lingua. Le enunciazioni e i loro tipi, cioè i generi del discorso, sono loro tipi, cioè i generi del discorso, sono le cinghie di trasmissione dalla le cinghie di trasmissione dalla storia della società alla storia del linguaggiostoria della società alla storia del linguaggio. Nessun fenomeno nuovo . Nessun fenomeno nuovo (fonetico, lessicale, grammaticale) può entrare nel sistema del linguaggio (fonetico, lessicale, grammaticale) può entrare nel sistema del linguaggio se non ha compiuto un lungo e complesso cammino di verifica sul piano se non ha compiuto un lungo e complesso cammino di verifica sul piano dello stile e del genere. Quando ci si rivolge ai corrispondenti strati non dello stile e del genere. Quando ci si rivolge ai corrispondenti strati non letterari della lingua popolare, inevitabilmente ci si rivolge anche ai generi letterari della lingua popolare, inevitabilmente ci si rivolge anche ai generi del discorso in cui questi strati si realizzano. Si tratta per lo più di vari tipi del discorso in cui questi strati si realizzano. Si tratta per lo più di vari tipi di generi dialogico-parlati; di qui la di generi dialogico-parlati; di qui la più o meno netta dialogizzazione dei più o meno netta dialogizzazione dei generi secondari, l’attenuarsi della loro composizione monologica, il nuovo generi secondari, l’attenuarsi della loro composizione monologica, il nuovo modo di sentire l’ascoltatore come interlocutore-partnermodo di sentire l’ascoltatore come interlocutore-partner, le nuove forme di , le nuove forme di compimento del tutto.compimento del tutto.

Page 49: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Generi e tipiGeneri e tipi Antelmi, Antelmi, Il discorso dei mediaIl discorso dei media, 2006:44, 2006:44““una considerazione comprensiva dei generi non letterari deve una considerazione comprensiva dei generi non letterari deve

dunque prendere in considerazione oltre alle caratteristiche dunque prendere in considerazione oltre alle caratteristiche tematico-formali che definiscono una categoria omogenea di tematico-formali che definiscono una categoria omogenea di testi, il contesto comunicativo e le funzioni, lo scopo testi, il contesto comunicativo e le funzioni, lo scopo comunicativo di un determinato testo. comunicativo di un determinato testo. La nozione di genere La nozione di genere sembra dunque confondersi con quella di tipo testualesembra dunque confondersi con quella di tipo testuale, , essenzialmente basata sul particolare atto linguistico che viene essenzialmente basata sul particolare atto linguistico che viene attualizzato e che identifica le caratteristiche di diversi attualizzato e che identifica le caratteristiche di diversi procedimenti comunicativi in base agli scopi del mittente. In procedimenti comunicativi in base agli scopi del mittente. In realtà le due nozioni non dovrebbero essere confuse, legata realtà le due nozioni non dovrebbero essere confuse, legata com’è la prima a fattori sociali e culturali, oltre che storici, che com’è la prima a fattori sociali e culturali, oltre che storici, che permettono, ad esempio, di seguire l’evoluzione dei generi stessi permettono, ad esempio, di seguire l’evoluzione dei generi stessi o le loro caratteristiche in culture diverse dalla nostra. Viceversa o le loro caratteristiche in culture diverse dalla nostra. Viceversa il tipo ha una minore contingenza e inoltre è un concetto il tipo ha una minore contingenza e inoltre è un concetto astratto, non legato a testi particolari, ma semmai a “porzioni” di astratto, non legato a testi particolari, ma semmai a “porzioni” di questi, classificate secondo i parametri descrittivo, narrativo, questi, classificate secondo i parametri descrittivo, narrativo, argomentativo, espositivo, regolativo (Werlich, 1976)argomentativo, espositivo, regolativo (Werlich, 1976)

Page 50: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Tipologia di WerlichTipologia di Werlich Basata sui seguenti criteri:Basata sui seguenti criteri:

Modalità basilari di conoscenzaModalità basilari di conoscenza Percezione dello spazioPercezione dello spazio Percezione del tempoPercezione del tempo Comprensione mediante analisi e sintesiComprensione mediante analisi e sintesi Valutazione di concetti messi in relazioneValutazione di concetti messi in relazione Pianificazione di comportamentiPianificazione di comportamenti

Intenzione comunicativaIntenzione comunicativa Focalizzazione (sfondo e primo piano)Focalizzazione (sfondo e primo piano) Strumenti sintatticiStrumenti sintattici Distinzione tra realtà e finzioneDistinzione tra realtà e finzione

Page 51: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Tipo narrativo

Funzione: raccontare un fatto, una storiaraccontare un fatto, una storia Foreground: azioni, eventi, relativi a persone, oggetti,

relazioni, concetti colti nel contesto temporale Matrice cognitiva: capacità di cogliere le differenze e

interrelazioni tra le percezioni relative al tempo (schemi) Strumenti sintattici: subordinazione Struttura: tipo predicativo Generi e forme finzionali: racconti, romanzi, novelle,

poesia epica, barzelletta Generi e forme non finzionali: biografie, articoli di

cronaca, relazioni di viaggio, corrispondenze di inviati speciali

Risponde alla domanda: Chi ha fatto cosa quando?

Page 52: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Tipo descrittivo Funzione: delineare le caratteristiche di una

persona, un paesaggio, un oggetto Foreground: fenomeni (persone, cose, stati di cose,

relazioni) colti nel contesto spaziale Matrice cognitiva: Capacità di cogliere le differenze

e interrelazioni delle percezioni relative allo spazio. Schemi di rappresentazione mentale di oggetti o ambienti tipici colti nella loro staticità (frames e schemata).

Generi e forme non finzionali: descrizione interna a testi che narrano eventi reali; descrizione interna a testi espositivi (enciclopedie, dizionari, ecc.); descrizione tecnico-scientifica, indovinello, carta di identità

Generi e forme finzionali: descrizione interna a testi narrativi finzionali, poesia lirica.

Risponde alla domanda: che cosa è dove rispetto a cosa?

Page 53: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Tipo argomentativo

Funzione: sostenere una tesi su basi logiche Foreground: relazione tra concetti (similarità,

contrasti ecc.), argomento, valutazione Matrice cognitiva: giudizio, capacità di

giudicare e di scegliere tra i concetti esaminati quelli più convincenti e probanti (Plans)

Strumenti testuali: parallelismo, parafrasi Generi e forme non finzionali: arringa

giudiziaria, saggi scientifici, discorsi politici e dibattiti in generale, articoli di fondo, recensioni

Generi e forme finzionali: poesia celebrativa, dialogo filosofico.

Risponde alla domanda: perché?

Page 54: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Tipo informativo

Funzione: fornire notizie utili su personaggi, argomenti o fatti

Foreground: analisi (scomposizione) e sintesi (composizione) degli elementi costitutivi dei concetti

Matrice cognitiva: comprensione (capacità di capire) (schemata)

Generi e forme non finzionali: lezione, manuale scolastico, saggio divulgativo, recensione informativa, abstract, orari dei treni, avvisi

Generi e forme finzionali: poesia didascalica

Page 55: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Tipo regolativo

Funzione: indicare norme da rispettare. Foreground: comportamento futuro altrui (e/0 proprio Matrice cognitiva: capacità di pianificare il

comportamento e di smembrarlo in una successione di azioni (Plans)

Generi e forme non finzionali: enunciazione di norme da rispettare, obblighi e divieti, istruzioni, regole di giochi, ricette di cucina, regolamenti, statuti, leggi, testi pubblicitari (però anche argomentativi e informativi)

Generi e forme finzionali: poesia (o canzone di lotta), di incitazione all’azione, di propaganda politica

Tono perlocutivo, frequenza di forme imperative

Page 56: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Nella CdANella CdA Importanza del genere in quanto legato a una Importanza del genere in quanto legato a una

particolare pratica sociale.particolare pratica sociale.

Marca caratterizzante diverse attività comunicative.Marca caratterizzante diverse attività comunicative.

Modo socialmente ratificato di utilizzare il Modo socialmente ratificato di utilizzare il linguaggio in connessione con un particolare tipo di linguaggio in connessione con un particolare tipo di attività sociale (Fairclough 1995:14)attività sociale (Fairclough 1995:14)

Il genere determina l’orizzonte di attese per il Il genere determina l’orizzonte di attese per il fruitore.fruitore.

Page 57: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Antelmi:Antelmi:La nozione di genere occupa un posto speciale: in La nozione di genere occupa un posto speciale: in

quanto legato a una specifica pratica sociale, il quanto legato a una specifica pratica sociale, il genere diventa una marca caratterizzante diverse genere diventa una marca caratterizzante diverse attività comunicative umane. Si considerano generi attività comunicative umane. Si considerano generi anche la conversazione e la telefonata, le lettere agli anche la conversazione e la telefonata, le lettere agli azionisti e le conferenze stampa. Lo spostamento di azionisti e le conferenze stampa. Lo spostamento di attenzione verso le attività e gli scopi della attenzione verso le attività e gli scopi della interazione umana determina uno interazione umana determina uno slittamento dei slittamento dei generi classici in funzione del raggiungimento di un generi classici in funzione del raggiungimento di un determinato scopodeterminato scopo. Ad esempio l’adozione del . Ad esempio l’adozione del genere conversazione in trasmissioni televisive genere conversazione in trasmissioni televisive trasforma il rapporto istituzione-cittadino trasforma il rapporto istituzione-cittadino (asimmetrico e sbilanciato per autorità e potere) in (asimmetrico e sbilanciato per autorità e potere) in un rapporto tra privati e pari, con l’effetto di un rapporto tra privati e pari, con l’effetto di naturalizzare la rappresentazione del realenaturalizzare la rappresentazione del reale

Page 58: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

EsempioEsempioCampo d’azione: formazione della Campo d’azione: formazione della

pubblica opinione e autopresentazionepubblica opinione e autopresentazione GeneriGeneri

Comunicati stampaComunicati stampa Conferenze stampaConferenze stampa IntervisteInterviste Talk showTalk show Tavole rotondeTavole rotonde ArticoliArticoli LibriLibri Discorsi istituzionaliDiscorsi istituzionali Ecc.Ecc.

Page 59: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Campo d’azione della Campo d’azione della propaganda politicapropaganda politica

Generi: Generi: programmi elettorali, programmi elettorali, slogan, slogan, discorsi in campagna elettorale, discorsi in campagna elettorale, manifesti, manifesti, opuscoli, opuscoli, propaganda a mezzo posta, propaganda a mezzo posta, dibattiti televisivi, dibattiti televisivi, ecc.ecc.

Page 60: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Linguaggio come semiotica Linguaggio come semiotica socialesociale

Duplice funzione del linguaggioDuplice funzione del linguaggio

Riflettere sulle coseRiflettere sulle cose Agire simbolicamente (sulle persone)Agire simbolicamente (sulle persone)

L’individuo membro di una società è una persona che significa, L’individuo membro di una società è una persona che significa, esprime significati e attraverso questi atti di significazione la esprime significati e attraverso questi atti di significazione la realtà sociale viene creata, mantenuta in buon ordine e realtà sociale viene creata, mantenuta in buon ordine e continuamente rimodellatacontinuamente rimodellata

Page 61: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Modello di HallidayModello di Halliday

Funzione Funzione ideativaideativa

Rappresentazione del Rappresentazione del mondomondo

Sistema della transitività Sistema della transitività (forme attive e passive (forme attive e passive del verbo, del verbo, nominalizzazioni)nominalizzazioni)

Funzione Funzione interpersonalinterpersonalee

Interazione verbale, Interazione verbale, relazioni di ruolo, di relazioni di ruolo, di potere, obbedienza ecc.potere, obbedienza ecc.

Sistema semantico del Sistema semantico del modo (affermazione, modo (affermazione, domanda, ipotesi, per domanda, ipotesi, per convincere, convincere, minacciare, chiedere): minacciare, chiedere): valutazione della valutazione della probabilitàprobabilità

Funzione Funzione testualetestuale

Costruzione del Costruzione del messaggio in base a messaggio in base a regole codificateregole codificate

Sistema semantico del Sistema semantico del tema (tema, rema)tema (tema, rema)

Page 62: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Rappresentare la realtàRappresentare la realtà

Una stessa realtà può essere rappresentata in Una stessa realtà può essere rappresentata in modi differenti: nascondendo o evidenziando modi differenti: nascondendo o evidenziando attori, specificando o meno le circostanze.attori, specificando o meno le circostanze.

Ogni rappresentazione è parziale e prospettica e Ogni rappresentazione è parziale e prospettica e dunque costruisce differentemente la percezione dunque costruisce differentemente la percezione della realtàdella realtà

Page 63: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Metafora grammaticaleMetafora grammaticale

Spostamento nella transitività: dalle forme Spostamento nella transitività: dalle forme attive alle forme passive o impersonali; da attive alle forme passive o impersonali; da forme verbali a forme nominaliforme verbali a forme nominali

Spostamento nel tipo di processo: da Spostamento nel tipo di processo: da azioni, che implicano un agente attivo azioni, che implicano un agente attivo (responsabile) e un oggetto su cui si (responsabile) e un oggetto su cui si compie l’azione a evento, che rappresenta compie l’azione a evento, che rappresenta qualcosa che accade indipendentemente qualcosa che accade indipendentemente dall’agente responsabiledall’agente responsabile

Page 64: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Effetti prodotti dalla Effetti prodotti dalla componente verbalecomponente verbale

Nominalizzazioni (frequenti nel discorso Nominalizzazioni (frequenti nel discorso scientifico): effetto di astrazionescientifico): effetto di astrazione

Diatesi passiva del verbo: trasformazione Diatesi passiva del verbo: trasformazione degli attori in pazienti di azionidegli attori in pazienti di azioni

Entità astratte nel ruolo di agenti: Entità astratte nel ruolo di agenti: mascheramento delle responsabilità di mascheramento delle responsabilità di persone concrete e organizzazionipersone concrete e organizzazioni

Page 65: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Livelli di esercizio del controllo:Livelli di esercizio del controllo:

Controllo del contesto: Controllo del contesto: Scelta del genereScelta del genere

Controllo sul testo/discorso: Controllo sul testo/discorso: scelta dell’argomento; scelta dell’argomento; posizione dell’argomento nella pagina; posizione dell’argomento nella pagina; titolazione;titolazione; piano semantico/sintattico: scelte lessicali, impliciti, piano semantico/sintattico: scelte lessicali, impliciti,

figurefigure

Page 66: Retorica, linguaggi e stili del giornalismo e dellinformazione 2010-11 A.M. Lorusso e P. Violi, Semiotica del testo giornalistico, Roma-Bari, Laterza,

Il linguaggio giornalistico conserva una forte Il linguaggio giornalistico conserva una forte funzione di costruzione (e perciò di potenziale funzione di costruzione (e perciò di potenziale manipolazione della realtà). Questa dimensione può manipolazione della realtà). Questa dimensione può essere analizzata solo con gli strumenti dell’analisi essere analizzata solo con gli strumenti dell’analisi semiotico-retorica.semiotico-retorica.