riccardo terzoli interscambio con il giappone: procedure e opportunitÁ
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Riccardo Terzoli
INTERSCAMBIO CON IL GIAPPONE: PROCEDURE E OPPORTUNITÁ
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AGENDA
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Il Giappone: passato, presente e futuro
Infrastrutture logistiche:
Aeroporti Porti Infrastrutture terrestri Piani di sviluppo infrastrutturale
Il sistema doganale in Giappone Particolarità e restrizioni Barriere tariffarie e non tariffarie
Le procedure per l’interscambio con il Giappone
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IL MIRACOLO GIAPPONESE
• Il Giappone ha la terza maggiore economiaterza maggiore economia per prodotto interno lordoprodotto interno lordo, è il quarto quarto
maggiore esportatore maggiore esportatore e il sesto maggiore importatore sesto maggiore importatore a livello mondiale.
• È l'unico stato asiatico del G8unico stato asiatico del G8.
• Dopo la Seconda Guerra Mondiale, sviluppo trainato da industria pesante, cantieristica
navale, settore automobilistico, strumenti ottici e di precisione, elettronica, IT
• Crescita izanagi 1965-1970: tasso medio dell’11,3%
• Crescita bubble 1986-1991: tasso medio del 5,1%.
• Dagli anni Novanta alternanza di recessioni e riprese
• 2002: nuovo boom economico nuovo boom economico innescato dal settore delle apparecchiature elettroniche
digitali, arrestatosi nell’ultimo trimestre del 2007
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IL GIAPPONE E LA CRISI
Il Giappone è stato duramente colpito dalla crisi internazionale:
• Indebolimento domanda interna Indebolimento domanda interna in molti settori (es. costruzioni)
• Contrazione delle esportazioniContrazione delle esportazioni, anche a causa dell’apprezzamento dello yen rispetto al
dollaro e all’euro
• Tasso di disoccupazione in forte crescita (ottobre 2009: 5,1%)
• Deflazione
• PIL 2009: -5,7%
Dicembre 2009: il Governo vara un Recovery Plan da 274 miliardi di dollariRecovery Plan da 274 miliardi di dollari a sostegno
dell’economia:
– Garanzia dei prestiti alle PMI
– Investimenti a sostegno dell’occupazione
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WHAT’S NEXT?
Nel 20122012 si attende una crescita del PIL dell’1,1% (nominale)% (nominale) e del 2% (reale), del 2% (reale), supportato
dagli investimenti pubblici per la ricostruzione della parte settentrionale del Paese colpita dallo
tsunami
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Previsioni di crescita del PIL nominale del Giappone
rispetto agli altri Paesi OCSE
Fonte: OECD, dati previsionali
Previsioni di crescita del PIL reale del Giappone rispetto
agli altri Paesi OCSE
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WHAT’S NEXT?
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Previsioni sull’andamento del tasso di disoccupazione in Giappone
rispetto agli altri Paesi OCSE
Previsioni sull’andamento del tasso di inflazione in Giappone
rispetto agli altri Paesi europei
Fonte: OECD, dati previsionali
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I DISTRETTI INDUSTRIALI IN GIAPPONE...
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Biotecnologie
IT
Tecnologie ambientali
Industria manifatturiera
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... E NELLA SOLA PREFETTURA DI KANSAI
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Fonte: METI, Kansai Bureau of Economy, Trade and Industry
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FOREIGN ACCESS ZONES
In Giappone non esistono zone franche non esistono zone franche (Free Trade Zone).
Con la “Law on Extraordinary Measures for the Promotion of Imports and Facilitation of Foreign Direct Investment” del 1992 sono state create 22 “Foreign Access Zones” (FAZ)22 “Foreign Access Zones” (FAZ), che offrono agevolazioni e vantaggi alle aziende giapponesi e estere, ovvero:
• Prestiti a interessi ridotti
• Esenzione dalle imposte locali sugli immobili e la proprietà
• Tassi di interesse garantiti vs. eventuale deprezzamento dello yen
• Garanzie da parte di fondi del Governo
• Servizi di consulenza alle aziende straniere
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Fonte: MLIT.
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INTERSCAMBIO COMMERCIALE GIAPPONE
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Elaborazioni DGF su dati ICE, 2011 all year
1°
2°
3°21°
Principali prodotti esportati:
•macchinari e apparecchiature
•autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
•computer, prodotti di elettronica, ottica e apparecchiature
elettromedicali
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INTERSCAMBIO COMMERCIALE GIAPPONE
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Principali prodotti importati:
•prodotti delle miniere e delle cave
•prodotti chimici
•prodotti alimentari
Elaborazioni DGF su dati ICE, 2011 all year
1°
2°21°
3°
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INTERSCAMBIO ITALIA-GIAPPONE: EXPORT
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• Nei primi 7 mesi del 2012 rispetto al 2011 le esportazioni italiane verso il Giappone sono aumentate del 22%22%, trainate da articoli di abbigliamento e prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici
Elaborazioni DGF su dati ICE, 2011 all year
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INTERSCAMBIO ITALIA-GIAPPONE: IMPORT
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• Nei primi 7 mesi del 2012 rispetto al 2011 le importazioni italiane dal Giappone sono diminuite del 18,8%18,8%
Elaborazioni DGF su dati ICE, 2011 all year
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PRINCIPALI PRODOTTI SCAMBIATI IT-JP - EXPORT
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Elaborazioni DGF su dati ICE, 2011 all year
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PRINCIPALI PRODOTTI SCAMBIATI IT-JP - IMPORT
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Elaborazioni DGF su dati ICE, 2011 all year
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INFRASTRUTTURE LOGISTICHE
Infrastrutture capillari e moderne:
Obiettivi e risultati dal 1997:
• Promozione dell’utilizzo di soluzioni IT nella logistica/trasporti NACCSNACCS
• Miglioramento della rete stradale/autostradale e ferroviaria e delle infrastrutture portuali e
aeroportuali Nuovo aeroporto CentrairNuovo aeroporto Centrair
• Miglioramento dei Container Terminals “Super-Hub PortSuper-Hub Port” Initiative
• EDI & One Stop Service per le procedure doganali
• Scelta del trasporto ferroviario rispetto al camionistico per motivi di tutela ambientale
Luglio 2009: adozione della Comprehensive Logistics Policy Outline (2009-2013)Comprehensive Logistics Policy Outline (2009-2013)
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Superficie Coste Strade Ferrovie AeroportiGiappone 377.872 km² 29.751 km 1.196.999 Km 23.506 Km 176
Italia 301.338 km² 7.200 km 487.700 Km 19.729 Km 132
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AEROPORTI E TRAFFICO AEREO
Tre strutture che servono le tre
principali aree:
• Aeroporto di NaritaNarita, Tokyo, il
primo per traffico cargo
internazionale (70% del totale)
• Aeroporto del KansaiKansai, Osaka
• Nel 2005 inaugurato il Chubu Chubu
Centrair International AirportCentrair International Airport,
che ha sostituito per il traffico
internazionale l’aeroporto di
Nagoya
• Nel 2006 inaugurato il Shin Kita Shin Kita
Kyushu AirportKyushu Airport, quarto
aeroporto in Giappone ad
operare 24h su 24h dopo
Kansai, New Chitose e Chubu
17
Asahikawa
Shin-ChitoseHakodate
Aomori
Akita
Sendai
Fukushima
Narita
Niigata
Komatsu
Toyama
Haneda
Shizuoka
Naha
Centrair
Osaka
Kansai
MiyazakiKagoshima
Nagasaki
Fukuoka
Qita
Qita
Kitakyushu
Hiroshima
Yonago
Okayama
Takamatsu
Matsuyama
Okinawa
Fonte: MLIT, Civil Aviation Bureau
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COLLEGAMENTI AEREI
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Fonte: Kansai International Airport, 2008
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COLLEGAMENTI AEREI ITALIA/GIAPPONE
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Narita
Okinawa
Voli giornalieri Voli giornalieri da MilanoMilano e da Roma Roma sull’aeroporto di NaritaNarita
4 voli* la settimana 4 voli* la settimana da RomaRoma sull’aeroporto di OsakaOsaka
Voli giornalieri Voli giornalieri da NaritaNarita sugli aeroporti diMilanoMilano e da Roma Roma
4 voli la settimana 4 voli la settimana da OsakaOsaka sull’aeroporto di RomaRoma
Osaka
Roma
Milano
* compreso volo cargo
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PROGETTI DI SVILUPPO AEROPORTUALE
Costanti investimenti per lo sviluppo e l’ammodernamento della rete aeroportuale:
• Nuova pista Nuova pista di 2.500 m all’aeroporto di Narita
• Narita Rapid Railway Narita Rapid Railway per un migliore accesso all’aeroporto
• Progetti per la diminuzione dell’inquinamento acustico
• Misure per la riduzione delle emissioni di anidride carbonicariduzione delle emissioni di anidride carbonica, in linea con l’obiettivo del
6% entro il 2012 sottoscritto dal governo giapponese a Kyoto progressiva
sostituzione della flotta con aeromobili “fuel efficient”)
20
Fonte: MLIT, Civil Aviation Bureau
Andamento traffico internazionale cargo aereo in Giappone, 2001-2009 prov.
0
200.000
400.000
600.000
800.000
1.000.000
1.200.000
1.400.000
1.600.000
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
To
ns
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PORTI E TRASPORTO MARITTIMO
Oltre 60 Container Ports60 Container Ports
Circa il 99,7% delle merci import/export
transitano dai porti, così come il 38,7% della
distribuzione interna
Three Major Bays = 35% di tutto il traffico 35% di tutto il traffico
cargo cargo del Giappone:
• Tokyo Bay (6 porti, inclusi Yokohama e
Tokyo)
• Osaka Bay (5 porti, inclusi Kobe e Osaka)
• Ise Bay (5 porti, inclusa Nagoya)
21
Fonte: MLIT, Ports and Harbors Bureau
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COLLEGAMENTI VIA MARE ITALIA/GIAPPONE
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Yokohama
Nagoya
Kobe
Genova
Napoli
Servizio per il Giappone via Singapore, Hong Kong, Pusan, Shanghai e Kaoshung
Transit Time: da 38 a 44 giorniLa Spezia
Taranto
VeneziaTrieste
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“SUPER-HUB PORT” INITIATIVE
Obiettivo: rafforzare la competitività a livello internazionale competitività a livello internazionale dei principali porti giapponesi, su modello di quelli cinesi
Con i “Super-hub Port”,
• Taglio dei costi Taglio dei costi di circa il 30%
• Diminuzione dei tempi di scarico Diminuzione dei tempi di scarico container da 3-4 giorni a 1 giorno
Come?
• “Mega - Container Terminals” per creare economie di scala e garantire maggiore flessibilità
• Consolidation of terminal operators
• Soluzioni IT all’avanguardia e automatizzazione delle procedure per garantire operatività 24/24
• Miglioramento dei collegamenti con i servizi feeder
Tre “Super-hub Ports”:
1. Keihin Port (Tokyo e Yokohama)
2. Nagoya e Yokkaichi
3. Hanshin Port (Kobe e Osaka)
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“SUPER-HUB PORT” INITIATIVE
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IL “SUPER-HUB PORT” DI HANSHIN
Composto dai porti di Osaka e Kobe
Principale gateway per l’import/export
dell’area del Kansai
Molo antisismico con un pescaggio di
16 m, che può accogliere navi fino a
100.000 tonnellate
Riduzione delle tariffe portuali (grazie
alle economie di scala) e
semplificazione delle procedure di
pagamento
Attualmente movimentati 3,9 milioni di
TEUs/anno
Target: 4,2 milioni di TEUs
25
Fonte: METI, Kansai Bureau of Economy, Trade and Industry
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LA RETE FERROVIARIA E LO SHINKANSEN
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TRASPORTO FERROVIARIO
Solo lo 0,8% delle merci viaggia su rotaia, mentre su gomma
vengono movimentati il 42% dei beni
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Fukuoka (FT) Kitakyushu (FT)
Nigata (FT)
Kanazawa (FT)
Kalgaya (FT)
Tokyo (FT)
Kamagawa (FT)Kostigaya (FT)
Freight Service Routes
Exclusive Passenger Service Routes
Freight Terminal(FT)
Kagoshima (FT)
Sapporo (FT)
Morloka (FT)
Hiroshima (FT)Takamatsu (FT)
Osaka (FT)
Nagoya (FT)
Kooriyama (FT)
Una delle priorità del Governo è
favorire il trasporto cargo su
ferrovia o via mare rispetto alla
spedizione via camion per
maggiore tutela dall’ambiente
costruzione Freight Terminal
su tutto il territorio
Fonte: MLIT, Railway Bureau; e Japan Freight Railway Company; OECD
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RETE STRADALE
Collegamento ininterrotto tra la
prefettura di Aomori e la prefettura di
Kagoshima
Entro il 2012 costruzione di altri 623 km
di autostrade e potenziamento
infrastruttura nell’area metropolitana di
Tokyo
28
Sapporo
Sendai
Aomori
Tokyo
Nagoya
Osaka
Kyoto
Hiroshima
Fukuoka
Kagoshima
Naha
Okinawa
Niigata
Tohoku Expressway
Hokuriku Expressway
Tomei Expressway
Chuo Expressway
Meisin Expressway
Chugoku Expressway
Sanyo Expressway
Other Expressway
Fonte: MLIT; OECD
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ACCESSO AL MERCATO GIAPPONESE
RegistrazioneRegistrazione
• Tutte le aziende che intendono effettuare operazioni di importazione in Giappone devono essere registrate presso il Legal registrate presso il Legal Affairs Bureau localiAffairs Bureau locali.
• Le aziende straniere che intendono intraprendere operazioni commerciali devono essere presenti in Giappone o con presenti in Giappone o con una filiale o con una società controllatauna filiale o con una società controllata.
Il Giappone ha aderito alla Convenzione sul Carnet ATACarnet ATA (Admission Temporaire):
• possibili operazioni di temporanea importazione per merci destinate all’esposizione durante fiere internazionali e campioni commerciali.
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IL SISTEMA NACCS
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New Chitose
Sendai
Narita
Niigata
Komatsu
Haneda
Centrair
KansaiFukuoka
HiroshimaOkayama
Tokyo
Yokohama Nagoya OsakaKobeKanmon
Naha
Nagasaki
Tomakomai
NACCS = Nippon Automated NACCS = Nippon Automated Cargo Clearance SystemCargo Clearance System
Gestione automatica delle import/export declarations e
delle procedure doganali, fino al pagamento dei dazi e delle tasse tramite trasferimento elettronico
dei fondi.
Base = EDIEDI
Circa il 99% delle operazioni doganali per il trasporto via
aerea e il 95% di quelle per il trasporto via mare sono gestite
tramite NACCS
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NACCS - AIR
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NACCS - OCEAN
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IL PROCESSO DI SDOGANAMENTO PER MERCI SOTTOPOSTE A QUOTA
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Ricezione dati dal mittente Sdoganamento Consegna della merce
Preparazione dell’alert
Scansione documenti
Pre-alert
Verifica alert
Inserimento dati a sistema
Arrivo delle informazioni
Quota rispettata?
Classificazione
NACCS
Istruzioni per la consegna
Categoria 1
PPWK/Ispezione fisica
Sottrazione numero pezzi dalla quota
Day 0 Day 1 Day 2 Day 2 Day 3
Spedizioniere in Italia
Spedizioniere in Giappone
DOGANA Spedizioniere in Giappone
Destinatario finale
HS Code
Coincidono
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DAZI E ONERI
Normalmente alle merci importate viene applicata la General Rate; tuttavia ad alcuni
prodotti vengono applicate Temporary Rates
I dazi sono ad valorem. Su alcune tipologie di prodotti (es. bevande alcoliche e cereali) si
applicano tuttavia dazi specifici o dazi composti (ad valorem + specifici)
Advance Classification Ruling: su richiesta dell’importatore, la Dogana giapponese
fornisce informazioni anticipate sull’aliquota daziaria che verrà applicata al bene
importato snellimento procedura e migliore pianificazione dei costi per l’importatore
Nel 2007 il tasso medio era pari all’1,7% (ma 10,1% sui prodotti agricoli e 4,6% su
prodotti ittici, a difesa della produzione nazionale)
Consumption Tax: equivalente alla nostra IVA. Aliquota pari al 5% del valore CIF/CFR
della merce maggiorato dei diritti doganali. Si applica anche ai beni prodotti in Giappone,
non solo a quelli importati
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IMPORT DECLARATION
Secondo quanto dichiarato dalla Dogana giapponese, il 90% delle procedure di
importazione vengono effettuate in formato elettronico.
Il Customs form C-5020:
• deve essere sottoscritto da chi importa le merci o dal suo customs broker
• deve essere presentato in triplice copia
• deve essere accompagnato da:
– fattura commerciale
– documento di trasporto
– packing list
– eventuale certificato di assicurazione
– certificazione dell’avvenuto pagamento dei dazi (se dovuti)
– certificato di origine o form A
– licenze e certificati ad hoc per merci sottoposte a restrizioni all’importazione
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RESTRIZIONI ALL’IMPORTAZIONE
Riguardano beni che potrebbero avere un “negative
effect” sull’industria, l’economia, l’igiene, la salute
pubblica o la sicurezza del Giappone
Sono regolate da norme specifiche, quali ad
esempio:
• Law concerning Wildlife Protection and Hunting
• Poisonous and Harmful Substance Control Law
• Pharmaceutical Affairs Law
• Law Concerning Screening of Chemical
Substances and Regulation on their Manufacture
• Food Sanitation Law
Normalmente per l’importazione sono necessari
speciali permessi occorre verificare che
l’importatore giapponese abbia ottenuto il via libera
prima di procedere alla spedizione della merce!
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CERTIFICAZIONI AD HOC: ALCUNI ESEMPI
• Certificato CITES per calzature in pelle pregiata e pellami di specie animali protette
dalla Convenzione di Washington (o Dichiarazione di Washington qualora il pellame
non rientri nella fattispecie della Convenzione);
• Certificato sanitario per gli animali vivi;
• Certificato fitosanitario di quarantena per piante, semi, vegetali, frutta;
• Certificato di analisi rilasciato da laboratori italiani riconosciuti dalle autorità giapponesi
per tutti i prodotti alimentari, comprese le bevande, i recipienti, i piatti e i bicchieri
destinati agli alimenti, i prodotti farmaceutici;
• Certificato di qualità per apparecchi elettrici, rilasciato dall’I.M.Q. (Istituto per il marchio
di qualità);
• Certificato di registrazione dello stabilimento produttivo per i salumi.
• Per una settantina di prodotti (es. armi, calzature, sostanze stupefacenti, prodotti ittici,
animali e piante, prodotti citati nell’accordo di Washington, merci prodotte o spedite da
determinati Paesi) è necessaria l’approvazione all’importazione da parte del METI.
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BARRIERE TARIFFARIE E NON TARIFFARIE
Barriere all’ingresso dei prodotti MADE IN ITALY:
• Settore alimentareSettore alimentare:
– Formaggi: dazio medio pari a circa il 22%
– Vini: il dazio applicato è inversamente proporzionale al prezzo, con ricadute più significative per i vini a medio o basso prezzo
– misure di natura fitosanitaria che impediscono l’ingresso di una serie di prodotti ortofrutticoli per timore della diffusione della mosca mediterranea della frutta
• MobiliMobili:
– Standard molto restrittivi sull’utilizzo della formaldeide nel comparto dei mobili
• Pellami e calzaturePellami e calzature:
– sistema delle Tariff Quota (TQ): ogni anno vengono stabilite delle quote massime per l’importazione, poi distribuite fra i richiedenti.
– i dazi variano per i pellami dal 12% al 16% per quelli importati entro il limite (o quota) fissato, mentre sono del 30% per quelli al di fuori del contingente. Per le calzature in pelle aliquota del 17,3%-21,6% per quelle importate entro il limite, mentre ammonta al 30% o a 4.300 yen/paio (il valore maggiore dei due) per le importazioni extra quota
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BARRIERE TARIFFARIE E NON TARIFFARIE
• CosmeticiCosmetici:
– l’azienda esportatrice deve ottenere una licenza dal prefetto competente e presentare una Notification of Importation of Cosmetic Product e un certificato rilasciato dal produttore estero. La documentazione va redatta in giapponese
– Dal 2000, il produttore è ritenuto responsabile circa la compatibilità degli ingredienti utilizzati con le Positive e Negative List
• Government procurementGovernment procurement:
– le società europee possono accedere alle gare di appalto per la realizzazione di opere pubbliche, ma mancanza di trasparenza delle procedure e obbligo di tradurre tutta la documentazione in giapponese
– regolamenti dei singoli Fire Department comunali relativi alle specifiche dei materiali da costruzione
• Prodotti della meccanicameccanica:
– obbligo di compilazione in fase di sdoganamento di minuziosi moduli descrittivi su funzioni e standard applicati
• AbbigliamentoAbbigliamento:
– limiti alla percentuale di formaldeide consentita nei prodotti di abbigliamento destinati ai bambini sotto i due anni
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