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RICONOSCIMENTO E GESTIONE DEGLI ALUNNI CON DSA
DAI PROFILI DI FUNZIONAMENTO ALL’ INDIVIDUAZIONE DEL RISCHIO DI DIFFICOLTA’ DI
APPRENDIMENTO
Dott. A. di Somma, Foniatra Presidente A.N.D.A.
Dott. M.Cristina Veneroso, Ph.D Università degli studi di Napoli, Docente, Neuropsicomotricista, Membro Equipe autorizzata alla diagnosi di D.S.A. ai fini scolastici (prot. N° 28232 del 24/02/2016), specialista Centro SOS Dislessia di Napoli.
D.S.A. -Dislessia, un limite da superare
Associazione Nazionale azionale Disturbi dell’Apprendimento
Formazione Operatori Sanitari, Insegnanti di ogni ordine e grado, genitori.
Implementazione di criteri diagnostici.
Informazione in classe con alunni.
Collaborazioni con Università (centro Ateneo Sinapsi, Università “Claudiana” di Bolzano; Università di Genova “Polo Bozzo”)
A.D.I.P. (attività didattica integrativa pomeridiana).
Formazione operatori A.D.I.P.
Sportelli di ascolto26/01/2017
L’ A.N.D.A Associazione Nazionale azionale Disturbi dell’Apprendimento èun’associazione a promozione socialeL’ A.N.D.A è attiva nel supporto professionale agli operatori della Sanità che sioccupano di DSA (dislessia, disortografia, discalculia) alle famiglie e alle scuole diogni ordine e grado in termini di consulenza , orientamento pedagogico eformazione docenti sui DSA.
DSA/BES Raccomandazioni cliniche e Definizioni legislative
CONSENSUS CONFERENCE 2007
•LEGGE 170/2011 •DECRETO MINISTERIALE 12/07/2011 •LINEE GUIDA 07/11
Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica“.
Piano Annuale per l’Inclusività – Direttiva 27 dicembre 2012 e C.M. n. 8/2013
Circolare Ministeriale n. 8 Prot. 561 del 6 marzo 2013 sui Bisogni Educativi Speciali.
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PARTIAMO DALLA LETTURA
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Giuseppe lettura brano
Stefano lettura brano
Romeo lettura brano
Velocità di lettura 3,7 sill/sec
Velocità di lettura 3,9 sill/sec
Velocità di lettura 3,5 sill/sec
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La lettura è un modulo La lettura è un modulo, cioè un sistema automatizzato che compie un lavoro specifico.
I moduli possono essere molto semplici, come i riflessi (lo sbattere le ciglia) e via via più complessi, come il calcolo, la scrittura ed infine la lettura e il gesto motorio complesso.
Ogni modulo, però, non è mai del tutto autonomo. Il Sistema Attentivo Supervisore (SAS) organizza e controlla i moduli durante la loro formazione e le emergenze.
La lettura, dunque, è uno dei moduli più complessi, perchè è frutto dell'unione di moduli più semplici .Ogni modulo, però, non è mai del tutto autonomo.
I DUE ASPETTI DELLA DIAGNOSI
Attività di formazione ex D.M. n. 821/2013 - Centro di Ateneo SInAPSi 10
1) Redazionale, secondo le linee guida e i codiciLa relazione diagnostica deve essere completa e ineccepibile seguendo le linee guida. La diagnosi viene condivisa attraverso protocollli comuni.E’ la diagnosi disuperficie (F81.0 Disturbo Specifico…etc……) quella che viene recepita legalmente.
2) Oggettivo, neuropsicologico, la valutazione dei sottosistemi sottostanti alleabilità descritte Diagnosi cognitivo funzionale.E’ la diagnosi veramente utile alla scuola, esplicativa di funzionamenti a prescinderedalle eventuali etichette diagnostiche.Per ogni soggetto si indirizzerà la valutazione secondo un ApproccioNeuropsicologico basato sulle indicazioni che portano a differenziare e a segregarei sottosistemi attraverso condotte di inclusione ed esclusione guidate dallearchitetture funzionali e dai modelli,che devono essere ben presenti al clinico.
“La letteratura internazionale (Bull R., Epsy K .A., Wibe S.A.(2008); J.R.Best,P.H.Miller, J.A. Naglieri,2011; PengP., Conying S., Beilei L., Sha T. (2012);Brandenburg, J. et al.,2014; Miller, A. C. et al.,2014), sempre più sta mettendo inevidenza la correlazione tra Funzioni Esecutive e apprendimento scolastico” .
M.C. Veneroso , A. Di Somma, M. Soria, F. Benso , 2013, Una proposta di modello per indirizzare i protocolli di valutazione degli apprendimenti e delle abilità attentive ed esecutive in soggetti appartenenti alla fascia di età 16/22 anni.,: NEAScience ANNO 1 - VOL.2 I
ALLERTA
Controllo
Flessibilita’
Memoria di lavoro
QUALCHE ESEMPIO NELLA PRATICA DIDATTICAVeneroso, M.C., Di Somma, A., Ardu, E.,Soria, M., Benso, F., (2016), «Dalla teoria allapratica: Un progetto di didattica integrata», Annali on line della Didattica e dellaFormazione docente, 11, 11/2016, Unife, Ferrara, pp.123-133. All’interno d
ei materiali d
idattici in
coerenza con gli ob
iettivi ministeriali
ITALIANO Velocizzare il processo di lettura
Arricchimento lessicale ed uso flessibile del linguaggio
Riflessione sulla lingua (ortografia)
Comprensione e produzione del testo- descrittivo - narrativo
- Flessibilità
- Strategie di controllo
- Memoria di Lavoro
- Pianificazione
Funzioni esecutiveFunzioni esecutive
ASPETTI ATTENTIVIASPETTI ATTENTIVI
Avvio
Allerta Tonico
Controllo esecutivo (inhibition)
Shifting
Updating
CONVERGENTI VERSO :
LA PIANIFICAZIONE,
LA COMPRENSIONE DEL TESTO
IL PROBLEM SOLVING
SCRITTURA : ERRORI FONOLOGICI (SOSTITUZIONI-ELISIONI) ERRORI ORTOGRAFICI PAROLE SOSTITUITE O ELISE NELLA FRASE
LETTURA :STENTATA / SILLABICA, POSSIBILE DIFFICOLTÀ DI INTEGRAZIONE DEL SIGNIFICATO
CALCOLO :DIFFICOLTÀ NELLE PROCEDURE DICALCOLO E/O PROCEDURE LOGICO-MATEMATICHE
Scuola primaria (prima e seconda classe)
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LETTURA :LENTA, POCO COMPRENSIBILE, MONOTONA A VOLTE CON BUON ACCESSO AL CONTENUTO DEL TESTO
SCRITTURA :DISGRAFIA , PERSISTENZA DI MOLTI ERRORI ORTOGRAFICI NON AUTOMATIZZAZIONE DELLE PROCEDURE NELLA COSTRUZIONE DELLA FRASE/PERIODO
CALCOLO : NON AUTOMATIZZAZIONE DELLE PROCEDURE NELL’ ESECUZIONE DI CALCOLI, NELL’USO DELLE OPERAZIONI , NEI PROBLEMI
SCUOLA PRIMARIA (terza ,quarta,quinta)
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DIFFICOLTÀ DI AUTOMATIZZAZIONE DI PARTI PIÙ O MENO AMPIE DEI PROCESSI DI LETTURA, SCRITTURA E CALCOLO
SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO
DIFFICOLTA’ NELL’ USO DI DIVERSE FONTI, NELL’ ATTIVAZIONE DISTRATEGIE DIFFERENZIATE DI LETTO/SCRITTURA
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LETTURA:DIFFICOLTÀ AD APPRENDERE DALLA PROPRIA LETTURA SOPRATTUTTO SE EFFETTUATA A VOCE ALTA
SCRITTURA : DIFFICOLTÀ AD ESSERE COMPRENSIBILE ED ESAURIENTE NELL’USO DEL CODICE SCRITTO
CALCOLO :DIFFICOLTA’ DI ACCESSO ALLA COMPRENSIONE EDESECUZIONE DI PROCEDURE ARITMETICHE E MATEMATICHECOMPLESSEDIFFICOLTÀ NEL CONTROLLO COSTANTE DELL’ESECUZIONE DELCOMPITO E NELLA VERIFICA DEI RISULTATI
SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO
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DSA COME SI MANIFESTANO ALL’INIZIO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI II
GRADO
Il problema può essere “mascherato” da:
demotivazione allo studio
comportamenti di reattività
atteggiamenti di sfiducia
Gli indicatori comportamentali possono essere i primi elementi osservabili
Il problema può manifestarsi attraverso:
parziale comprensione dei testi
difficoltà nell’acquisizione di termini specifici
difficoltà a prendere appunti, a compilare il diario, a completare le attività nei tempi richiesti 26/01/2017
SCUOLA SECONDARIA SECONDO GRADO
Nonostante il miglior controllo strumentale
AUMENTO DELLE DIFFICOLTAA CAUSA DI
RICHIESTA DI ACQUISIZIONE CONTENUTI DA UNA MAGGIORE QUANTITA’ DI LETTURA
TEMPI SCOLASTICI PIU’ RAPIDI
MODALITA’ DI VERIFICA CHE UTILIZZANO IN GRAN PARTE LA LETTURA
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SCUOLA SECONDARIA SECONDO GRADO
RICHIESTE DIDATTICHE EMERGENTI:
ALTA RICHIESTA CULTURALE E DIDATTICA CON LINGUAGGI SCRITTI , IN PIÙ LINGUE
ALTO FRAZIONAMENTO DELLE PROCEDURE, DELLE INFORMAZIONI, DELLE MATERIE, ANCHE PER CONTENUTI COMPLESSI
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SCUOLA SECONDARIA SECONDO GRADO
LA SCUOLA RICHIEDE: USO PERSONALE E FLESSIBILEDEGLI APPRENDIMENTI PER FORMULARE OPINIONI,GIUDIZI E PER ATTIVARE PERCORSI CONOSCITIVIPERSONALI
LE DIFFICOLTA’ PRINCIPALI SONONELLA :CAPACITÀ DI RAPPRESENTARSI GLI OBIETTIVI DELL’
APPRENDIMENTO IN RAPPORTO ALLE CAPACITÀ, ALTEMPO A DISPOSIZIONE, AGLI OBIETTIVI SOCIALIDA PERSEGUIRE .
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Come per la scuola dell’Infanzia nelle Scuole secondarie di II grado il lavoro da attuare non sarà più , se non marginalmente sulle abilità, ma si concentrerà sulla “prevenzione del rischio”:
Rischio di devianza Dispersione scolasticaDisorientamento rispetto alla prospettiva immaginativa del proprio futuro scolasticoDisorientamento rispetto alla prospettiva immaginativa del proprio futuro lavorativo
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AREE DI INTERVENTO
AREA ABILITATIVA AREAMETACOGNITIVA
Training abilitativi memorie ed attenzioneTraining abilitativi visuo percezioneSe non presente acquisizione metodo di studio
Consapevolezza dei propri stili attributiviConsapevolezza degli stili attributivi dei soggetti che interagiscono con il pz(famiglia,docenti,gruppo dei pari)Cognizione dei propri punti di forza e consapevolezza delle possibilità di poterli “capitalizzare”
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Associazione Nazionale Disturbi dell’Apprendimento
Maria Cristina Veneroso, [email protected]; http://academia.edu/; http://www.sosdislessia.it/centro-di-napoli/Andrea Di Somma, [email protected]; http://academia.edu/; http://www.sosdislessia.it/centro-di-napoli/
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
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Bibliografia di riferimentoAnderson, V., Jacobs, R., Anderson, P.J., Executive functions and the frontal lobes: a lifespan perspective, New York, Psychology PressTaylor & Francis, 2010.Benso, F., Neuropsicologia dell’attenzione. Teorie e trattamenti nei disturbi specifici dell’apprendimento, Pisa, Edizioni del Cerro, 2004.Benso F. e Bracco F., Oriented cancellation test: assessment of visuo-motor and visual search speed, 3rd European Working Memory Symposium,Genova, 2006.Benso F., Berriolo S., Marinelli M., Guida P. Conti G., Francescangeli E., Stimolazione integrata dei sistemi specifici per la lettura e delle risorseattentive dedicate e del sistema attentivo supervisore in” Dislessia”, 2, 2008, Trento, Erickson, pp. 167 -181.Benso F., Clavarezza V., Caria A. e Chiorri C., Validazione di un modello multicomponenziale della lettura. Teorie utili alla prevenzione,alloscreening e all’intervento nella dislessia evolutiva, in “Dislessia”, 1, 2013, Trento, Erickson, pp. 39 -65.Blair, C., School readiness: Integrating cognition and emotion in a neurobiological conceptualization of children’s functioning at schoolentry, in “American Psychologist”, 57, 2, 2002, pp.111–127.Blair, C., &Razza, R. A., Relating effortful control, executive function, and false belief understanding to emerging math and literacy ability inkindergarten, in “Child Development”, 78, 2007, pp.647-663.Donald D. Hammill, Nils A. Pearson, Judith K. Voress, 1993, Test TPV: test di percezione visiva e integrazione visuo-motoria, ed. it. a cura diDario Ianes, Trento, Centro studi Erickson, 1994.Meltzer, Lynn, Executive function in education: From theory to practice, Guilford Press, 2011.
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