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VALUTAZIONE DEL RISCHIO CAMPI ELETTROMAGNETICI www.seagruppo.it

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VALUTAZIONE DEL RISCHIOCAMPI ELETTROMAGNETICI

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Radiazioni ionizzanti, che comprendono raggi X, raggi gamma ed una parte dei raggi ultravioletti.

Radiazioni non ionizzanti (NIR), che hanno un'energia associata che non è sufficiente ad indurre nella materia il fenomeno della ionizzazione ovvero non possono dare luogo alla creazione di atomi o molecole elettricamente cariche (ioni).

RADIAZIONI IONIZZANTI E NON IONIZZANTI

L'interazione con le NIR, quindi,non provoca un danno direttamente sulla cellula,

ma realizza modificazioni termiche, meccaniche e bioelettriche

Campi elettromagnetici

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COS’È UN CAMPO ELETTROMAGNETICO

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Le onde elettromagnetiche derivano il loro nome dal fatto che presentano una componente elettrica ed una magnetica. La presenza di cariche in movimento (componente elettrica) genera un campo magnetico; a sua volta un campo magnetico variabile nel tempo genera un campo elettrico

CAMPI ELETTROMAGNETICI

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I campi elettromagnetici possono interferire con le apparecchiature elettriche, elettroniche e con il corpo umano.

CAMPI ELETTROMAGNETICI

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È la capacità di un apparecchio o impianto elettrico o elettronico di funzionare correttamente senza introdurre disturbi che possano interferire con il funzionamento di altre apparecchiature (decreto 615/96).

COMPATIBILITÀ ELETTROMAGNETICA

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La marcatura CE dei prodotti comprende la conformità anche ai requisiti EMC quindi garantisce che il prodotto non sia fonte di disturbo per altre apparecchiature, ne suscettibile di essere disturbato.

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La conoscenza della geometria e delle caratteristiche spaziali dei campi elettromagnetici riveste fondamentale importanza per individuare le zone corrispondenti alle postazioni di lavoro degli operatori, allo scopo di valutare la tipologia e l’intensità della loro esposizione.

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Bisogna tuttavia ricordare che i campi elettromagnetici possono venir convogliati a distanza attraverso strutture metalliche (strutture di sostegno, reti di alimentazione elettrica, impianti di condizionamento, ecc)

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I campi a bassissima frequenza (ELF) e quelli ad alta frequenza (radiofrequenze RF e microonde MW) interagiscono con l’ organismo umano attraverso meccanismi che dipendono da diversi fattori: i principali sono la frequenza, l intensità, il tempo di esposizione e il meccanismo d azione.Gli effetti sull organismo umano dell esposizione cronica a questi tipi di campi elettromagnetici sono ancora poco chiari.

Per i campi ELF il meccanismo d interazione è essenzialmente l induzione di correnti elettriche all’ interno del corpo umano, mentre per quelli ad alta frequenza il meccanismo è l assorbimento di energia.

BASSE FREQUENZE / ALTE FREQUENZE

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I campi ELF sono quelli a frequenza inferiore a 300 Hz. La frequenza industriale di 50 Hz è quella tipica della produzione, distribuzione e impiego dell energia elettrica in Italia e in Europa.

BASSE FREQUENZE

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I campi elettromagnetici da radiofrequenze hanno frequenze variabile da 300 kHz a 300 GHz (tra questi sono comprese le microonde).

ALTE FREQUENZE

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La maggior parte dei meccanismi di interazione tra i sistemi biologici ed i campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici non sono ancora ben conosciuti. Per questa ragione non si possono ricondurre ad un unico processo elementare, né si può semplificare il discorso considerando solo gli effetti termici o gli effetti a breve termine dovuti alle correnti indotte all'interno degli organismi stessi.

Tuttavia, dall'analisi di lavori sperimentali condotti in vivo e in vitro, sembra possibile ipotizzare la presenza di un meccanismo di attivazione di processi, agenti a livello sia delle cellule che dei tessuti, dovuto proprio alla esposizione ai suddetti campi.

EFFETTI SANITARI

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In tutte le considerazioni circa gli effetti dannosi delle radiazioni elettromagnetiche sul nostro organismo dobbiamo ricordare che i nostri sensi ed i nostri sistemi di regolazione operano usando micro correnti elettriche a bassa intensità e voltaggio.

I campi magnetici spesso producono correnti e voltaggi più elevati di quelli presenti nel nostro corpo.

ASPETTI SANITARI

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Il primo livello è quello del danno biologico o della riparazione, cioè il livello di interazione a cui il campo elettrico, magnetico e/o elettromagnetico provoca alterazioni clinicamente rilevanti, persistenti nel tempo, eventualmente anche successivamente alla cessazione della esposizione ai suddetti campi.

In questa categoria rientrano i danni dovuti alla esposizione acuta ai campi, come la sterilità indotta dalle onde radio, l'opacizzazione del cristallino e la comparsa anticipata della cataratta, così come la riparazione, come nel caso segnalato nella pratica ortopedica, di cui si è parlato in precedenza.

In questa stessa categoria rientrano anche i danni imputati alle esposizioni croniche, soprattutto al campo magnetico in bassissima frequenza, nel caso siano confermati gli studi epidemiologici sinora condotti, e cioè tumori come la leucemia infantile, disturbi a carico del sistema endocrino, accelerazione di malattie degenerative quali il morbo di Parkinson e la malattia di Alzheimer.

PRIMO LIVELLO EFFETTO SANITARIO

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Il secondo livello riguarda L'EFFETTO BIOLOGICO, il quale può essere rilevato mediante l'uso di tecniche di anatomia microscopica, microbiologia e biologia molecolare.

L'effetto biologico può non dare un danno immediato, ma può comunque rappresentare una parte di un processo a lungo termine che potrebbe anche avere un esito patologico.

SECONDO LIVELLO EFFETTO BIOLOGICO

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Il terzo livello è quello della interazione semplice, nella quale i campi elettrici, magnetici e/o elettromagnetici causano una PERTURBAZIONE, cioè un disturbo a livello molecolare delle strutture biologiche elementari.

TERZO LIVELLO PERTURBAZIONE

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Un altro fattore da prendere in considerazione è l'assorbimento di energia e lo sviluppo di calore ad esso associato, che è un fenomeno che si verifica nella interazione tra i sistemi biologici ed i campi ad alta frequenza.

Il parametro con il quale viene quantificato questo fenomeno è il tasso di assorbimento specifico o SAR (Specific Absorption Rate), che e' l'energia dissipata per unità di massa del sistema esposto nell'unità di tempo, e che si misura in Watt per chilogrammo (W/kg).

In generale, però, se l'esposizione non supera determinati livelli, l'organismo riesce a mantenere la omeostasi termica attraverso i sistemi di ridistribuzione e dispersione del calore (irraggiamento, conduzione attraverso la cute, sudorazione, perfrigerazione ematica).

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OCCHIO

• cataratta• opacizzazione del cristallino• opacità corneali• congiuntivite• lesioni retiniche• aumento della pressione endooculare

MANIFESTAZIONI ATTRIBUITE A RF E MW

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CUORE E CIRCOLAZIONE

• bradicardia• ipotensione• ipertensione• variabilità pressoria• variabilità del ritmo cardiaco• alterazione test funzionali• alterazioni ECG (allungamento tratto P-Q e del complesso QRS)• acrocianosi

MANIFESTAZIONI ATTRIBUITE A RF E MW

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SISTEMA NERVOSO

• alterazioni EEG (Elettroencefalografia): - onde lente e diminuita ampiezza delle onde alfa - comparsa di onde teta e delta• diminuita risposta alla fotostimolazione• aumentata sensibilità a psicofarmaci• vagotonia• tremori alle estremità ed alle palpebre• innalzamento della soglie uditiva, visiva notturna e tattile• dermografismo rosso e bianco

MANIFESTAZIONI ATTRIBUITE A RF E MW

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SANGUE

• linfocitosi assoluta• labilità dei linfociti• monocitosi• modificazioni delle proteine plasmatiche• riduzione del livello di istamina

MANIFESTAZIONI ATTRIBUITE A RF E MW

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SINTOMATOLOGIA VARIA

• iperattività tiroideaiperattività tiroidea• aumentata iodocaptazioneaumentata iodocaptazione• diminuzione della portata latteadiminuzione della portata lattea• diminuita risposta dei 17- chetosteroidi dopo stimolazione diminuita risposta dei 17- chetosteroidi dopo stimolazione con ACTHcon ACTH• oligo e azospermiaoligo e azospermia• rash cutanei fugacirash cutanei fugaci• iperidrosi, sudorazione notturnaiperidrosi, sudorazione notturna• cadutta di capelli, fragilità unguealecadutta di capelli, fragilità ungueale

MANIFESTAZIONI ATTRIBUITE A RF E MW

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SINTOMATOLOGIA SOGGETTIVA

• cefalea• nausea, vertigini• insonnia,• irritabilità• stanchezza, debolezza• diminuzione della libido• dolori toracici• senso di malessere• disturbi della memoria, riduzione dell’ideazione

MANIFESTAZIONI ATTRIBUITE A RF E MW

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Le sonde usate sono isotropiche, ovvero forniscono il livello di campo presente indipendentemente dall’orientazione della sonda.I misuratori di campo a banda larga forniscono come risultato un numero che rappresenta il valore di campo elettrico (o magnetico) su una banda nota e assegnata di frequenza.

MODALITÀ DI PROVA E STRUMENTAZIONE IMPIEGATA

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I misuratori di campo a banda larga forniscono come risultato un numero che rappresenta il valore di campo elettrico (o magnetico) su una banda nota e assegnata di frequenza

MODALITÀ DI PROVA E STRUMENTAZIONE IMPIEGATA

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Le sonde usate sono isotropiche, ovvero forniscono il livello di campo presente indipendentemente dall’orientazione della sonda.

Sonda isotropica di campo elettrico e magneticoper basse frequenze

MODALITÀ DI PROVA E STRUMENTAZIONE IMPIEGATA

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Sonda isotropica di campo elettrico e magneticoper alte frequenze

MODALITÀ DI PROVA E STRUMENTAZIONE IMPIEGATA

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Le sonde vengono mantenute ad una distanza tale per cui la presenza dell’ operatore o di altre persone non comportasse modificazioni del valore del campo elettromagnetico (distanza minima di 5 m dalla sonda).

Esempio

MODALITÀ DI PROVA E STRUMENTAZIONE IMPIEGATA

Campi elettromagnetici

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Tempi di misuraLa durata di ciascuna misura, sia per le alte frequenze che per le basse frequenze, è solitamente superiore a 5 minuti. In particolare per le basse frequenze la misura, sia per la rilevazione del campo elettrico che del campo magnetico, è stata eseguita nelle condizioni di emissione massima della sorgente.

Durante le misure, i valori di campo elettrico o magnetico rilevati non devono subire fluttuazioni significative.

Incertezza di misuraL incertezza di misura totale associata alla rilevazione dell intensità di campo, calcolata secondo le modalità indicate nella Norma UNI-CEI 9 (1997) Guida all espressione dell incertezza di misura , per un livello di confidenza del 95%, risulta essere pari a ± 1.9 dB (± 55%) su tutta la banda di funzionamento delle sondeutilizzate.

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La sonda sensibile alle basse frequenze, denominata EHP50C, è stata posizionata su di un cavalletto di sostegno (sonda posta ad una altezza di 1,50 m dal pavimento) e collegata tramite fibra ottica al misuratore portatile PMM 8053B.

La sonda sensibile alle alte frequenze, denominata EP330, è stata collegata direttamente al misuratore portatile tramite un collegamento ad innesto e posizionata su di un cavalletto di sostegno (sonda posta ad una altezza di 1,50 m dal pavimento).

Campi elettromagnetici

Esempio

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Sorgenti di campi elettrici e magnetici statici: praticamente “ovunque vi siano apparecchiature alimentate da tensione continua o linee percorse da elevate correnti continue”.

Concentrando l’attenzione sul solo campo magnetico, “possono risultare esposti a livelli di gran lunga superiori al fondo naturale (in media circa 50 μT di induzione magnetica), i lavoratori addetti a processi di elettrolisi” e “coloro che operano nel comparto ferroviario su trasporti alimentati in corrente continua”.

Campi statici sono riscontrabili anche presso macchinari per la produzione di grandi elettrodi per archi voltaici” e “in prossimità dei tomografi a risonanza magnetica Nucleare”;

SORGENTI

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Campi elettrici e magnetici ELF negli ambienti industriali: “l’esposizione degli addetti alle centrali elettriche, è stata stimata attorno a 40 μT come valore medio, con picchi sensibilmente più elevati, specie per gli addetti alla manutenzione delle linee.

In relazione ai diversi processi industriali, “ogni apparecchiatura alimentata con correnti elevate costituisce una potenziale sorgente. Nei vari tipi di forni elettrici e nelle fonderie (fusione e trattamento dell’acciaio e altri metalli, nel caso dei saldatori, che sembrano costituire la categoria potenzialmente esposta ai livelli più elevati. Esposizioni significative sono inoltre riscontrabili nei processi di smerigliatura a mano (fino 300 μT), e nella produzione di magneti permanenti (500 μT)”;

SORGENTI

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Riscaldatori industriali a radiofrequenza e microonde: queste macchine, che si basano sulla “trasformazione in calore dell’energia elettromagnetica assorbita dal materiale oggetto di trattamento”, sono tradizionalmente suddivisi in tre categorie in base al principio e alle modalità di funzionamento: a perdite dielettriche, a induzione magnetica e a microonde. Nel caso degli apparecchi per riscaldamento a perdite dielettriche, che “vengono impiegati nell’industria del legno (incollaggio e piegatura), per la saldatura e stampaggio di manufatti in plastica (PVC in primo luogo) e nell’industria tessile (essiccamento delle fibre)”. Gli apparecchi per riscaldamento a induzione sono usati invece nel trattamento dei materiali metallici (saldatura, indurimento, tempera, fusione, etc.), e nell’industria elettronica.

SORGENTI

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apparecchiature biomediche:  in numerose indagini sperimentali effettuate nelle strutture sanitarie presso apparecchiature emittenti radiazioni non ionizzanti si sono evidenziate “situazioni di esposizione rilevante e talvolta elevati rischi per la salute e la sicurezza di operatori e pazienti.

SORGENTI

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apparati per telecomunicazioni: numerose categorie professionali possono risultare esposte a livelli notevolmente elevati”. Ad esempio “gli operatori la cui mansione comporta l’ascesa su torri e tralicci, per l’installazione o la manutenzione di sistemi radio fm” o televisivi.“Esposizioni più contenute sono in genere associate alla vicinanza a sistemi radar per il controllo del traffico aereo”.

SORGENTI

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Varchi magnetici e sistemi antitaccheggio: queste apparecchiature “sono sorgenti di esposizione per la popolazione e per i lavoratori di largo e crescente impiego presso centri commerciali, supermercati, negozi, banche, aeroporti ecc.”. Tali sistemi “possono produrre esposizioni croniche per i lavoratori con postazioni di lavoro fisse in prossimità dei varchi, come è il caso degli addetti alle casse nei supermercati, che possono risultare esposti continuativamente per l’intero turno lavorativo a livelli di campo non trascurabili”.

Sistemi di identificazione a radiofrequenza (RFID): sono “dispositivi che consentono la rapida identificazione di persone o merci mediante la lettura a distanza di apposite etichette magnetizzate”. “i problemi posti da questi sistemi sono simili a quelli dei varchi elettromagnetici o dei dispositivi antitaccheggio”.

SORGENTI

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Decreto Legislativo n. 159 del 1 agosto 2016

Attuazione della direttiva 2013/35/UE sulle disposizioni minime di sicurezza e di salute relative all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici) e che abroga la direttiva 2004/40/CE. (16G00172).

Decreto Legislativo n. 81/08 al Titolo VIII Capo IV

stabilisce i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza derivanti dall’ esposizione ai campi elettromagnetici (da 0 Hz a 300 GHz) durante il lavoro. Le disposizioni riguardano la protezione dai rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori dovuti agli effetti nocivi a breve termine conosciuti nel corpo umano derivanti dalla circolazione di correnti indotte e dall’ assorbimento di energia e da correnti di contatto.

NORMATIVE DI RIFERIMENTO

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Al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, sono apportate le seguenti modificazioni:Art. 206 (Campo di applicazione)

1. Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza derivanti all'esposizione ai campi elettromagnetici (da 0 Hz a 300 GHz), come definiti dall'articolo 207, durante il lavoro. Le disposizioni riguardano la protezione dai rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori dovuti agli effetti biofisici diretti e agli effetti indiretti noti provocati dai campi elettromagnetici.

2. I Valori limite di esposizione (VLE) soltanto le relazioni scientificamente accertate tra effetti biofisici diretti a breve termine ed esposizione ai campi elettromagnetici.

3. Il presente capo non riguarda la protezione da eventuali effetti a lungo termine e i rischi risultanti dal contatto con i conduttori in tensione.

4. Per il personale che lavora presso impianti militari operativi o che partecipa ad attività militari, ivi comprese esercitazioni militari internazionali congiunte, costituito dalle particolari norme di tutela tecnico-militare per la sicurezza e la salute del personale, di cui agli articoli 245 e 253 del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 90, nel rispetto dei criteri ivi previsti.

Campi elettromagnetici

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b) l'articolo 207 è sostituito dal seguente Art. 207 (Definizioni).

a) "campi elettromagnetici"

b) "effetti biofisici diretti"1) effetti termici

2) effetti non termici

3) correnti negli arti

c) "effetti indiretti"

d) "Valori limite di esposizione (VLE)

e) "VLE relativi agli effetti sanitari"

f) "VLE relativi agli effetti sensoriali"

g) "valori di azione (VA)"

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L’articolo 209 è sostituito dal seguente Art. 209 (Valutazione dei rischi e identificazione dell'esposizione).

1. Nell'ambito della valutazione dei rischi di cui all'articolo 181, il datore di lavoro valuta tutti i rischi per i lavoratori derivanti da campi elettromagnetici sul luogo di lavoro e,quando necessario, misura o calcola i livelli dei campi elettromagnetici ai quali sono esposti i lavoratori. La valutazione, la misurazione e il calcolo devono essere effettuati tenendo anche conto delle guide pratiche della Commissione europea, delle pertinenti norme tecniche europee e del Comitato elettrotecnico italiano (CEI), delle specifiche buone prassi individuate o emanate dalla Commissione consultiva permanente di cui all'articolo 6 del presente decreto, e delle informazioni reperibili presso banche dati dell'INAIL o delle regioni

2. Qualora non sia possibile stabilire con certezza il rispetto dei VLE sulla base di informazioni facilmente accessibili, la valutazione dell'esposizione è effettuata sulla base di misurazioni o calcoli. In tal caso si deve tenere conto delle incertezze riguardanti la misurazione o il calcolo, quali errori numerici, modellizzazione delle sorgenti, geometria del modello anatomico e proprietà elettriche dei tessuti e dei materiali, determinate secondo la buona prassi metrologica.

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e) l'articolo 210 e' sostituito dal seguente: Art. 210 (Disposizioni miranti ad eliminare o ridurre i rischi).

1. A seguito della valutazione dei rischi, qualora risulti che i valori di azione di cui all'articolo 208 sono superati, il datore di lavoro, elabora ed applica un programma d'azione che comprenda misure tecniche e organizzative intese a prevenire esposizioni superiori ai valori limite di esposizione relativi agli effetti sensoriali e ai valori limite di esposizione relativi agli effetti sanitari, tenendo conto in particolare:

a) di altri metodi di lavoro che implicano una minore esposizione ai campi elettromagnetici;

b) della scelta di attrezzature che emettano campi elettromagnetici di intensita' inferiore, tenuto conto del lavoro da svolgere;

c) delle misure tecniche per ridurre l'emissione dei campi elettromagnetici, incluso se necessario l'uso di dispositivi di sicurezza, schermature o di analoghi meccanismi di protezione della salute;

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Campi elettrici I campi elettrici vengono fortemente attenuati anche dagli oggetti materiali non conduttivi che si interpongono tra le sorgenti e gli individui: una parete o un edificio sono utili attenuatori di campo elettrico.

Campi magnetici I campi magnetici non subiscono attenuazione da parte degli oggetti materiali, pertanto si ritrovano quasi inalterati all'interno e all'esterno di un edificio.

SCHERMATURA CEM

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d) degli appropriati programmi di manutenzione delle attrezzature di lavoro, dei luoghi e delle postazioni di lavoro;

e) della progettazione e della struttura dei luoghi e delle postazioni di lavoro;

Progettazione dei luoghi di lavoro e della postazione Nell'organizzazione del lavoro scegliere postazioni di lavoro a lunga permanenza sufficientemente lontane dalle potenziali sorgenti di campo

f) della limitazione della durata e dell'intensita‘ dell'esposizione;

g) della disponibilita' di adeguati dispositivi di protezione individuale;

Protezione personale Tute conduttrici sono efficaci per i campi elettrici. Adatti guanti isolanti possono essere usati per ridurre le correnti di contatto.

h) di misure appropriate al fine di limitare e controllare l'accesso, quali segnali, etichette, segnaletica al suolo e barriere;

i) in caso di esposizione a campi elettrici, delle misure e procedure volte a gestire le scariche elettriche e le correnti di contatto mediante mezzi tecnici e mediante la formazione dei lavoratori.

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2. Sulla base della valutazione dei rischi di cui all'articolo 209, il datore di lavoro elabora e applica un programma d'azione che comprenda misure tecniche e organizzative volte a prevenire qualsiasi rischio per lavoratori appartenenti a gruppi particolarmente sensibil i al rischio e qualsiasi rischio dovuto a effetti indiretti di cui all'articolo 207.

3. Il datore di lavoro, in conformita' all'articolo 183, adatta le misure di cui al presente articolo alle esigenze dei lavoratori appartenenti a gruppi particolarmente sensibili al rischio e, se del caso, a valutazioni individuali dei rischi, in particolare nei confronti dei lavoratori che hanno dichiarato, anche a seguito delle informazioni ricevute ai sensi dell'articolo 210-bis, di essere portatori di dispositivi medici impiantati attivi o passivi, o hanno dichiarato l'uso di dispositivi medici sul corpo o nei confronti delle lavoratrici in stato di gravidanza che hanno informato il datore di lavoro della loro condizione.

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4. Sulla base della valutazione dei rischi di cui all'articolo 209, i luoghi di lavoro in cui i lavoratori possono essere esposti a campi elettromagnetici che superano i VA sono indicati con un'apposita segnaletica conforme a quanto stabilito nel titolo V del presente decreto, recante le prescrizioni minime per la segnaletica di sicurezza e di salute sul luogo di lavoro.Le aree in questione sono inoltre identificate e l'accesso alle stesse e' limitato in maniera opportuna.

Accesso Talvolta sono necessarie barriere fisiche per limitare l’accesso ad aree dove il campo è elevato.

5. Nei casi di cui all'articolo 208, commi 3 e 4, sono adottate misure di protezione specifiche, quali l'informazione e la formazione dei lavoratori a norma dell'articolo 210-bis, l'uso di strumentitecnici e la protezione individuale, da realizzarsi anche mediante la messa a terra degli oggetti di lavoro, il collegamento elettrico dei lavoratori con gli oggetti di lavoro nonche', se del caso e a norma degli articoli 75, 76 e 77, con l'impiego di scarpe e guanti isolanti e di indumenti protettivi.

6. Nel caso di cui all'articolo 208, comma 5, sono adottate misure di protezione specifiche, quali il controllo dei movimenti.

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7. I lavoratori non devono essere esposti a valori superiori ai VLE relativi agli effetti sanitari e ai VLE relativi agli effetti sensoriali a meno che non sussistano le condizioni di cui all'articolo 212, e all'articolo 208, commi 3, 4 e 5. Qualora, nonostante i provvedimenti presi dal datore di lavoro in applicazione del presente capo, i VLE relativi agli effetti sanitari o i VLE relativi agli effetti sensoriali sono superati, il datore di lavoro adotta misure immediate per riportare l'esposizione al di sotto dei VLE. Il datore di lavoro individua e registra le cause del superamento dei VLE relativi agli effetti sanitari e dei VLE relativi agli effetti sensoriali e modifica di conseguenza le misure di protezione e prevenzione per evitare un nuovo superamento. Le misure di protezione e prevenzione modificate sono conservate con le modalità di cui all'articolo 53.

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g) l'articolo 211 e' sostituito dal seguente: «Art. 211 (Sorveglianza sanitaria)

Art. 211 (Sorveglianza sanitaria). - La sorveglianza sanitaria viene effettuata periodicamente, di norma una volta l'anno o con periodicita' inferiore decisa dal medico competente con particolare riguardo ai lavoratori particolarmente sensibili al rischio di cui all'articolo 183, tenuto conto dei risultati della valutazione dei rischi trasmessi dal datore di lavoro.

L'organo di vigilanza, con provvedimento motivato, può disporre contenuti e periodicita‘ diversi da quelli forniti dal medico competente.

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GRAZIEPER L’ATTENZIONE

SEA Gruppo S.r.l. Via Paolo Borsellino, 12/d - 61032 Fano (PU)

Tel. 0721 860053  - Fax 0721 862852