riviera di cervia aprile 2015

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SALE DOLCE DI CERVIA, YOU ARE WELCOME!

Parco della Salina di Cervia srlvia Salara, 6 - 48015 Cervia (RA)tel. 0544.971765fax [email protected]

Hai mai pensato di far trovare ai tuoi ospiti un omaggio di benvenuto che rappresenti al meglio il territorio?Salina di Cervia ha predisposto per questo il WELCOME KIT, col quale è possibile regalare un pezzetto della magia della Salina e di Cervia: dal Sale Dolce, unico al mondo naturalmente, ai Sali Aromatici, passando per i prodotti benessere ottenuti grazie a metodi naturali.

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.

Acquistando i prodotti aiuti a sostenere e migliorare l’ecosistema naturale del Parco Salina di Cervia.

di Cesare Brusi

Direttore Responsabile

Associarsi conviene, a Associarsi conviene, a Confcommercio di piùConfcommercio di più

Con questo slogan Riviera di Cervia riprende Con questo slogan Riviera di Cervia riprende lle pubblicazioni con una nuova linea editoriale e pubblicazioni con una nuova linea editoriale il cui obiettivo è far conoscere le proposte e il cui obiettivo è far conoscere le proposte e le prese di posizione di Confcommercio Ascom le prese di posizione di Confcommercio Ascom Cervia, la più grande e importante associazio-Cervia, la più grande e importante associazio-ne cervese di rappresentanza imprenditoriale. ne cervese di rappresentanza imprenditoriale. Un’associazione al tempo stessa antica (fe-Un’associazione al tempo stessa antica (fe-steggia quest’anno i 70 anni della sua fonda-steggia quest’anno i 70 anni della sua fonda-zione) e moderna (ne sono prova le numerose zione) e moderna (ne sono prova le numerose imprese, oltre 1200, che continuano a sce-imprese, oltre 1200, che continuano a sce-

glierla come riferimento). Aderire a Confcom-glierla come riferimento). Aderire a Confcom-mercio signifi ca entrare in una rete di impren-mercio signifi ca entrare in una rete di impren-ditoria dinamica che ha il suo fulcro in una ditoria dinamica che ha il suo fulcro in una visione solidale dello sviluppo economico, nella visione solidale dello sviluppo economico, nella quale l’orientamento al bene comune indirizza quale l’orientamento al bene comune indirizza gli interessi individuali e di settore. L’associa-gli interessi individuali e di settore. L’associa-zione ha da poco rinnovato i suoi dirigenti e zione ha da poco rinnovato i suoi dirigenti e ha eletto come presidente Antonio Batani, da ha eletto come presidente Antonio Batani, da tutti riconosciuto e stimato come leader in-tutti riconosciuto e stimato come leader in-discusso del turismo emiliano-romagnolo (e discusso del turismo emiliano-romagnolo (e non solo). L’intervento del presidente Batani, non solo). L’intervento del presidente Batani, a pagine 4 e 5, illustra in modo chiaro la stra-a pagine 4 e 5, illustra in modo chiaro la stra-tegia di Confcommercio Cervia e la visione di tegia di Confcommercio Cervia e la visione di fondo che la ispira. A seguire, gli articoli sul fondo che la ispira. A seguire, gli articoli sul turismo del vice presidente vicario Piero Boni, turismo del vice presidente vicario Piero Boni, sulla tassa di soggiorno e sulla Bolkestein pre-sulla tassa di soggiorno e sulla Bolkestein pre-sentano gli interventi più recenti dell’associa-sentano gli interventi più recenti dell’associa-zione e le proposte che i suoi dirigenti stanno zione e le proposte che i suoi dirigenti stanno portando avanti nelle varie sedi istituzionali e portando avanti nelle varie sedi istituzionali e amministrative. Senza dimenticare emergen-amministrative. Senza dimenticare emergen-za maltempo di febbraio che ha messo a dura za maltempo di febbraio che ha messo a dura prova la tenuta delle imprese e del territo-prova la tenuta delle imprese e del territo-rio. Su questo tema interviene Nazario Fantini, rio. Su questo tema interviene Nazario Fantini, vice presidente Confcommercio, che spiega la vice presidente Confcommercio, che spiega la drammatica situazione in cui versa la “pineti-drammatica situazione in cui versa la “pineti-na” di Pinarella in assenza, purtroppo, di un na” di Pinarella in assenza, purtroppo, di un serio piano di riqualifi cazione radicale. L’ultimo serio piano di riqualifi cazione radicale. L’ultimo articolo a pagina 14, torna sulla tassa di sog-articolo a pagina 14, torna sulla tassa di sog-giorno con la pubblicazione della lettera che il giorno con la pubblicazione della lettera che il Sindaco Luca Coffari ha scritto agli albergatori Sindaco Luca Coffari ha scritto agli albergatori (nella quale comunica la decisione di introdur-(nella quale comunica la decisione di introdur-re la tassa) e la risposta puntuale del Comitato re la tassa) e la risposta puntuale del Comitato Direttivo di Confcommercio Cervia.Direttivo di Confcommercio Cervia.

Editoriale3

Riviera di Cervia.itAnno XII - n° 1 - Il giornale di attualità Cervese

Edito da Confcommecio Imprese per l’Italia - Ascom CerviaDirettore responsabile: Cesare BrusiVice Direttore: Giorgio GubertiRedazione: Giovanni Vestrucci, Antonio Ravaglioli, Carlo Pollarini, Monica AsceduRedazione: Via G. Di Vittorio, 26 - 48015 Cervia (RA)Tel. 0544-913.913 Fax 0544-970.573e-mail: [email protected] editoriale Ascom Cervia Srl Via G. Di Vittorio, 26 - 48015 Cervia (Ra)Iscrizione: ROC n° 10471 del 29/08/2004Registrazione presso il Tribunale di Ravenna n° 1232 del 25/05/2004Pubblicità - Fotocomposizione e Impaginazione: Ascom Cervia Srl - Via G. Di Vittorio, 26 - 48015 Cervia (Ra)Tel. 0544/913903 - Fax 0544/[email protected]: Sintoni Urbano e Casadei Sandra, Foto Piero, Archivio Ascom, Montanari Giorgio, Ufficio Turismo del Comune di Cervia, Panzavolta Fabio, Foli Mauro, Giulia Maioli.Stampa: Edizioni Mododerna Soc. Coop. sede legale in Via Classicana, 313 - sede operativa Via G. Pastore, 1 - 48123 Ravenna - tel. 0544 450047Tiratura 3.000 copie

Per inviare materiale da pubblicare (opinioni, lettere, comunicazioni, ecc...) Redazione - Via G. Di Vittorio, 26- 48015 CerviaTel. 0544/913.913 - Fax 0544/970573e-mail: [email protected] materiale ricevuto, anche se non pubbicato,non verrà restituito.

SommarioPag. 3 EditorialePag. 4 Una scuola per giovani impreditoriPag. 6 Associarsi conviene, a Confcommercio di piùPag. 7 Bisogna costruire un grande progetto di innovazione del turismo cervesePag. 8 Confcommercio ha detto no alla tassa di soggiornoPag. 10 A proposito di stabilimenti

balnerari e BolkesteinPag. 11 Nazario Fantini, Vice presidente Confcommercio Ascom Cervia, sollecita il rapido ripristino della pinetina di Pinarella

Pag. 12 BIG DATA: un pachiderma da addomesticare Pag. 14 Una lettera infelice e una risposta opportuna

4

Non ha bisogno di presentazioni.

Ha costruito dal nulla un impor-

tante gruppo alberghiero che van-

ta tredici alberghi, di cui quattro

cinque stelle (Grand Hotel di Ri-

mini, Palace Hotel di Milano Mar-

ittima, Grand Hotel Italia a Cluj,

Grand Hotel Da Vinci di Cesenati-

co). Una leadership indiscussa, la

sua, in campo turistico locale e

nazionale, alimentata da un’en-

ergia e una passione inesauribili,

che trasmette ogni giorno a familiari

e collaboratori. Per Confcommer-

cio Ascom Cervia averlo come

presidente è un onore e, insieme,

una grande opportunità di cresci-

ta. E’ iniziata per l’associazione

una fase nuova, nella quale i suoi

consigli preziosi e le indicazioni

lungimiranti suggeriscono il cam-

mino da percorrere. Questa in-

tervista contiene alcune rifl essioni

di Antonio Batani, utili al rinno-

vamento dell’associazione e allo

sviluppo turistico della città.

D. Presidente, qual è il mes-saggio fondamentale che de-sidera lanciare agli imprendi-tori di Confcommercio Ascom Cervia?R. Dobbiamo collaborare tutti

insieme, senza riserve, perchè

l’unione fa la forza. Viviamo anni

diffi cili ma è proprio nella crisi

che l’unità è messa alla prova e

si vedono i veri imprenditori.

Discutiamo pure tra di noi ed è inevitabile

che a volte prevalga l’dea dell’uno,

a volte l’idea dell’altro.

D’altra parte, per rinnovare oc-

corrono scelte nuove, non sem-

pre facili. Dobbiamo supportarci

a vicenda, se ci poniamo l’uno

contro l’altro è peggio e non an-

diamo da nessuna parte.

D. E’ evidente la necessita’ di innovare il turismo cervese per competere con successo sul mercato globale. Da dove si deve partire?R. Dai giovani. Bisogna aiutarli

ad essere protagonisti del cam-

biamento, devono prendere esem-

pio dai padri.

Non possono stare seduti, devo-

no muoversi, viaggiare, parte-

cipare alle fi ere, contattare

Confcommercio

UNA SCUOLA PER GIOVANTONIO BATANI, PRESIDENTE CONFCOMMERCIO AS

DI UNA SCUOLA PE

Antonio Batani Presidente Confcommercio Ascom Cervia

di Giovanni Vestrucci

5Confcommercio

OVANI IMPRENDITORIASCOM CERVIA, PUNTA SUI GIOVANI E LANCIA L’IDEA PER IMPRENDITORI

personalmente i turisti che ci in-

teressano. Quarant’anni fa andai

in Svizzera, a Montreux, e incon-

trai un gruppo di turisti svizzeri

che diventarono miei clienti. Da

allora, continuano a venire a

Cervia ogni anno, con sei sette

pullman, e restano circa un mese

tra maggio e settembre.

Il sistema e’ sempre lo stesso:

muoversi, cercare, incontrare; le

tecnologie moderne non lo hanno

superato, semmai lo aiutano e lo

rafforzano. Ma i giovani, ripeto, si

devono muovere, anche da soli,

in Italia e all’estero e allora sa-

ranno in grado di rinnovare gli

alberghi che rischiano di non es-

sere piu’ competitivi.

Ho un’idea a cui penso da tem-

po: creare una scuola, una scuola

vera, per i giovani.

D. Una scuola per diventare imprenditori?R. Si’, imprenditori e manager. Una

scuola vera in cui la pratica e’ im-

portante. E’ facendo che si impara.

Un albergatore cervese mio ami-

co mi ha chiesto di prendere suo

fi glio nel mio hotel come commis

di sala invece di tenerlo con se’

nell’hotel di famiglia. Il ragazzo

ha passato un’ estate a fi anco dei

miei collaboratori e ha imparato

“sul campo”. Poi, tornato nel suo

hotel, ha cominciato ad assum-

ere responsabilita’ di conduzione

con un’energia e una competenza

che prima non aveva. La mia idea

di scuola e’ questa: pratica alberghiera,

viaggi e fi ere e, soprattutto, lingue

straniere. Rimpiango di non aver

potuto imparare l’inglese da gio-

vane, mentre parlo il tedesco per

aver soggiornato in Svizzera. Ma

oggi e’ diverso: i giovani devono cono-

scere piu’ lingue, a partire dalle due

fondamentali per il nostro turismo,

il tedesco e l’inglese. La propos-

ta della scuola e’ rivolta, prima

di tutto, a Confcommercio Ascom

Cervia e al gruppo di dirigenti che

collaborano con me. Mettiamo a

punto il progetto della scuola, cer-

cando uno sponsor importante che

lo condivida.

D. Lei e’ in Confcommercio da sempre e ha ricoperto per diversi anni la carica di vice presidente, prima con Mario Baldassari, poi con Terenzio Medri. Conosce, percio’, molto bene la realta’ dell’associazione, che e’ composta da 1200 im-prese. Ora, da presidente, come pensa di guidarla nei nuovi scenari aperti dalla crisi economica e dagli straordinari

cambiamenti in corso?R. Ho iniziato dicendo che l’unione

fa la forza e che bisogna cercare di

andare d’accordo, di collaborare,

ascoltandoci e supportandoci a vi-

cenda. Dobbiamo avere la consa-

pevolezza che per rinnovarsi occor-

rono leggi nuove e scelte coraggiose

non sempre condivise da tutti ma

sempre pensate e portate avanti

per il bene di tutti.

Chiarito questo, penso che la stra-

da giusta sia incoraggiare la liberta’

degli imprenditori, la loro volonta’

di intraprendere vie nuove, studian-

do bene ogni questione prima di

intervenire.

D. Qual e’ il suo messaggio per i dipendenti e i collaboratori di Confcommercio Ascom Cervia?R. Anche loro devono muover-

si, guardare e imparare. Vorrei

che con me si divertissero, cioe’

lavorassero con passione per poter

rinnovare insieme l’associazione ade-

guandola ai tempi attuali.

Quest’anno, poi, festeggiamo i

settant’anni di Confcommercio

Ascom Cervia: è un grande tra-

guardo che conferma la solidità

dell’associazione e la sua capacità

di rinnovarsi nella continuità.

Antonio Batani e la sua famiglia

6Confcommercio

“ASSOCIARSI CONVIENE, A CONCOMMERCIO DI PIU’”CAMPAGNA DI TESSERAMENTO 2015

Confcommercio Ascom Cervia non è

un’agenzia di servizi o uno studio di

commercialista. Il fatto stesso di es-

sere un’associazione ne afferma il va-

lore fondante e l’identità peculiare: il “mettersi insieme” per costruire una socialità imprenditoriale e dar vita, così, a uno sviluppo condiviso e solidale. Chi si associa a Confcom-

mercio aderisce a questo orientamento

di fondo e rinuncia a un approccio indi-

vidualistico, riconosciuto come insuffi -

ciente e ineffi cace.

La quota associativa annuale es-prime l’adesione al valore fondante dell’associazione e funge, pertanto,

da accesso alla fruizione dei servizi che

sono predisposti per le imprese asso-

ciate.

Solo un vivo senso di appartenenza e

unità può contrastare la tendenza di un

mercato sempre più orientato in ogni

settore a una concorrenza sul prezzo a

discapito della qualità e della sicurezza.

Oggi più che mai, nonostante la crisi

delle realtà di rappresentanza ogni livel-

lo, vale la pena associarsi e lavorare insieme per il futuro.

Associarsi conviene:La quota associativa annuale ti ga-

rantisce:

1- consigli “su misura” su come

muoverti a Cervia grazie alla rete di

relazioni che Confcommercio mette

a tua disposizione;

2- affi ancamento costante nei rap-

porti con l’amministrazione pubblica

per autorizzazioni, iniziative, pro-

getti, problemi di ogni genere;

3- accesso prioritario alla formazione

con gratuità per la maggioranza dei

corsi di aggiornamento e specializ-

zazione.

Inoltre, ogni giorno dirigenti,

dipendenti e collaboratori operano:

- per tutelare le imprese sui versanti

della fi scalità locale, della burocra-

zia amministrativa, delle scelte politiche

grandi e piccole che incidono sullo

sviluppo economico della città;

- per favorire l’acceso agevolato al

credito tramite convenzioni con gli

istituti bancari e il sistema Confi di,

- per aggiornarti in tempo reale su

opportunità e progetti di sviluppo.

7Turismo

BISOGNA COSTRUIRE INSIEME UN GRANDE PROGETTO DI INNOVAZIONE DEL TURISMO CERVESE

Piero Boni, vice presidente vicario di Confcommercio Ascom Cervia, interviene sul turismo e lancia l’idea di un grande progetto unitario, frutto della collaborazione tra Comune e associazioni di categoria.

Piero Boni, vice presidente vicario di Confcommercio Ascom Ascom, propone, a nome di tutti i dirigen-ti dell’associazione, di defi nire una strategia turistica che punti al rilancio del settore e dell’intera economia locale in coerenza con quanto è stato enunciato nel Piano Promozionale 2015 predisposto dall’amministrazione comunale. In particolare, Boni chiede che la città si doti di un progetto unitario, in-centrato sull’innovazione dell’idea

e dei contenuti e basato su obiet-tivi precisi da raggiungere in tempi stabiliti. Un simile progetto è indispen-sabile per rendere più attrattiva la località sui mercati nazionale e internazionale e per aiutare le im-prese ad essere più competitive.“L’idea innovativa, sulla quale Conf-commercio chiede di impostare il progetto – afferma Boni- è la cen-tralità della famiglia, perno storico del turismo cervese di cui ha de-cretato il successo a partire dagli anni sessanta del secolo scorso. La famiglia, oggi, si trova al centro di profondi cambiamenti che hanno trasformato la vita sociale: pun-tare su di essa signifi ca farsi carico delle nuove esigenze e situazioni che coinvolgono genitori e bam-bini, giovani e anziani, rivisitando le forme tradizionali di ospitalità e inventandone di nuove adeguate ai tempi moderni”. Ne consegue che il turismo familiare non va con-cepito appena come un segmento di mercato ma come il baricentro dell’offerta cervese, capace di ag-gregare intorno a sé altri segmenti

importanti come quelli sportivo, ambientale, culturale ed eno-gastronomico. Il turismo familiare, infatti, funge da effi cace collettore delle risorse del territorio e delle esigenze delle persone all’interno di un contesto di vacanza concepita come pausa serena di sano divertimento, di ri-poso e, insieme, di attività sporti-va a contatto con la bellezza della natura e del patrimonio artistico e culturale.Boni sottolinea che il vantaggio dell’offerta turistica cervese con-siste anche nel poter disporre di quattro località - Cervia, Milano Marittima, Pinarella, Tagliata- che si propongono alla famiglia in modo diversifi cato pur all’interno dello stesso contesto. Un contesto che non esclude nes-suno, tanto meno i giovani che rappresentano il futuro del turismo cervese, ma che respinge unica-mente la trasgressione eretta a forma di intrattenimento.“Per un turismo familiare a 360°”, potrebbe essere questo lo slogan

con cui avviare la realizzazione di un grande progetto innovativo in grado di guidare le scelte impor-tanti che l’amministrazione deve compiere a livello urbanistico, infra-strutturale, ambientale, di servizi e di riqualifi cazione. Il vice presid-nete vicario conclude:” Non c’è tempo da perdere; occorre subito mettersi al lavoro per utilizzare nel migliore dei modi le due scadenze alle porte: l’Expò internazionale di Milano e la programmazione euro-pea 2014-2020. Sulla prima sca-denza, l’Expò, occorre recuperare il tempo perduto e mettere a punto il programma defi nitivo; sulla secon-da, i programmi europei, sarebbe davvero un grave errore perdere l’opportunità di attingere ai fi nan-ziamenti resi disponibili dall’Europa attraverso la Regione per chi è in grado di presentare progetti inno-vativi a sostegno della competitivi-tà del sistema produttivo”. Lo strumento per collaborare – il tavolo comunale del turismo – già esiste. Bisogna solo renderlo piena-mente operativo.

Piero Boni Vice Presidente VicarioConfcommercio Ascom Cervia

8Tassa soggiorno

Confcommercio Ascom Cervia

ribadisce con fermezza il no

al’introduzione dell’imposta di

soggiorno che alcuni esponen-

ti politici e sindacali rilanciano

come strumento per sanare il

bilancio comunale e recupera-

re risorse per lo sviluppo. Ap-

pare evidente come la scelta di

inasprire la leva fi scale con una

nuova tassa danneggi le imprese

già duramente impegnate a fron-

teggiare la crisi e impedisca di

intraprendere la via della cres-

cita.

Non è accettabile che i turisti,

che con la loro presenza con-

tribuiscono in modo determi-

nante alla produzione del reddito

locale, siano caricati di questo

ennesimo balzello proprio nel

momento in cui gli operatori del

settore ricettivo attuano politiche

di contenimento dei prezzi per

mantenere inalterata l’attrat-

tività della località. Allo stesso

modo, non è accettabile che gli

operatori esercitino il ruolo im-

proprio di “sostituti d’imposta”

che li grava, fra l’altro, di un ul-

teriore onere burocratico.

Confcommercio Ascom Cervia,

sulla base dei dati forniti dall’in-

dagine sull’imposta di soggior-

no effettuata da Federalberghi

nazionale, evidenzia che nelle

località in cui la tassa è stata

introdotta non sono stati realiz-

zati investimenti signifi cativi per

il turismo con i proventi incas-

sati, nonostante le promesse in

tal senso degli amministratori

locali, come dimostrano, a titolo

di esempio, i casi di Ravenna e

Riccione.

Inoltre, la frammentarietà

dell’applicazione dell’imposta

CONFCOMMERCIO ASCOM CERVIA RIBADISCE CO

9Tassa soggiorno

CON FERMEZZA IL NO ALLA TASSA DI SOGGIORNOnelle 14 località emiliano ro-

magnole (su 309 abilitate) in cui

essa è stata introdotta (diversità

di tariffe, periodi di applicazioni,

scontistiche, esenzioni…) è tale

da compromettere la trasparen-

za dell’offerta turistica, già resa

complessa dal problema dei

sistemi di classifi cazione diversi

da regione a regione, e la sua

comprensione specialmente da

parte della clientela straniera.

La linea da seguire in una lo-

calità che vive di turismo, come

Cervia, è un’altra: riesaminare

con attenzione il bilancio del Co-

mune per reperire al suo interno

i possibili interventi di spending

review fi nalizzati a eliminare le

spese improprie e gli eventua-

li sprechi. In questa direzione,

Confcommercio Ascom Cervia ha

inoltrato al Sindaco la richiesta di

acquisire in tempi rapidi i docu-

menti del bilancio di previsione

2015 per poterlo analizzare e

avanzare osservazioni in merito.

Non è con “interventi tampone”,

come l’imposta di soggiorno, de-

liberati in assenza di un contesto

progettuale di più ampio respiro,

che si risolve il problema della

carenza di risorse pubbliche e,

più in generale, dell’economia lo-

cale. Occorre, al contrario ripensare

l’impostazione generale della

promozione turistica della città

perseguendo una strategia di

crescita solidale, che non privi-

legi alcuni settori a danno degli

altri e che sappia avviare soluzioni

di medio e lungo termine con-

divise da tutte le categorie eco-

nomiche.

Confcommercio Ascom Cervia è

impegnata con determinazione

su questo versante di nuova

progettualità e di fattiva col-

laborazione tra amministrazione

pubblica e associazioni di rappre-

sentanza imprenditoriale. Solo

così sarà possibile mantenere un

livello generalizzato di benessere

e servizi sociali di elevata qualità

per tutti. La posizione assunta

dal Sindaco durante la recente

campagna elettorale, nella quale

si è pronunciato con estrema

chiarezza contro l’introduzione

dell’imposta di soggiorno, e la

certezza che egli saprà restare

fedele a questo impegno con gli

elettori, confermano la giusta

linea del Comune di Cervia che

costituisce il punto di partenza

per affrontare insieme la non

facile stagione turistica della

prossima estate.

10Turismo

Confcommercio Ascom Cervia esprime viva preoccupazione per la situazione di incertezza in cui versano gli stabilimenti balneari a causa dell’ancora irrisolta que-stione della direttiva europea Bokestein. Come è noto, tale di-rettiva prevede il procedimento di asta pubblica per le concessioni demaniali sulle quali sorgono gli stabilimenti, senza riconoscere la preziosa e insostituibile atti-vità svolta nel corso dei decenni dagli imprenditori del settore che hanno saputo creare dal nulla

un’offerta di qualità unica nel suo genere, punto di forza insieme con la ricettività alberghiera del turismo cervese e romagnolo. In mancanza di una soluzione in grado di salvaguardare le impre-se balneari della costa, si profi la sempre più il rischio che le con-cessioni siano acquisite da gran-di gruppi italiani o stranieri, che trasformerebbero inevitabilmente il servizio di spiaggia, oggi a ge-stione prevalentemente familia-re, in servizio standardizzato di massa a imitazione dei grandi

iper, assai lontano dal modello di ospitalità riconosciuto da tutti come peculiarità vincente di Cer-via e della riviera romagnola. Consapevole di ciò, Confcommer-cio Ascom Cervia auspica che la nuova Giunta regionale dell’Emilia Romagna si adoperi immediata-mente con coraggio e risolutez-za per individuare una soluzione equa, rispettosa della storia e dell’ identità locali. Sarebbe deleterio nell’attuale situazione critica, ag-gravata dalla recente emergenza

naturale che ha compromesso diversi tratti dell’arenile cervese, iniziare la nuova stagione turistica senza novità positive sull’applica-zione della direttiva Bolkestein. Confcommercio Ascom Cervia ha già attivato i propri organismi re-gionali, in primo luogo Confturi-smo che riunisce tutti gli operatori turistici dei vari settori, affi nchè si adoperino a favore delle imprese balneari presso la presidenza del-la regione e gli Assessorati com-petenti.

A PROPOSITO DI STABILIMENTI BALNEARI E BOLKESTEINViva preoccupazione di Confcommercio Ascom Cervia per la situazione ancora

in sospeso degli stabilimenti balneari a causa della direttiva europea Bolkestein

11Ambiente

Nazario Fantini, vice presidente Confcommercio Ascom Cervia, ri-badisce l’impegno dell’associazione a fi anco delle imprese colpite dall’e-mergenza maltempo e sollecita rispo-ste concrete e rapide da parte delle istituzioni. In particolare, segnala la drammatica situazione in cui versa la “pinetina” di Pinarella e Tagliata, per la quale occorre predisporre con urgenza un piano di radicale riqualifi -cazione. Fantini, profondo conoscito-re della zona di cui è’ stato per anni presidente del consiglio di quartiere, evidenzia che l’emergenza pineta è datata nel tempo e non è collegabile unicamente all’evento disastroso di inizio febbraio o a quello meno grave, ma comunque assai dannoso, della scorsa settimana, come ben sanno i residenti e gli imprenditori di Pinarella e Tagliata. Infatti, ogni anno, quando si presenta un vento forte (evento che si ripete più volte), scompaiono parti di pineta e, nonostante tali epi-sodi siano prevedibili e frequenti, nes-suna soluzione reale e’ stata messa in atto ma solo interventi estemporanei e sostanzialmente inutili. D’altro can-to, la manutenzione si è’ limitata a riem-

pire con nuovi pini gli spazi lasciati liberi da quelli abbattuti. A fronte di questa incuria, da circa venti anni opera a salvaguardia dell’ambiente pinetale l’ Associazione “La mia Pi-neta” che testimonia la sensibilità’ e l’ attaccamento alla pinetina da par-te degli imprenditori e dei residenti. Fantini funge da memoria storica del-la località’ nel ricordare che più’ volte l’associazione ha sollecitato una solu-zione radicale avanzando la proposta di alzare il livello della pineta, che in taluni punti e’ inferiore di oltre un me-tro rispetto al manto stradale di viale Italia, con un’ adeguata posa di sab-bia per poi procedere alla ripiantuma-zione degli alberi. Soluzione, questa, sempre ignorata dall’amministrazio-

ne comunale. Ora la recente emer-genza maltempo, che ha spazzato via intere parti della pinetina, e la bufera di vento di metà marzo ripropongo-no drammaticamente all’attenzione generale l’urgenza di un simile in-tervento risolutivo. “ Nell’assemblea convocata dal Comune a inizio marzo – afferma Fantini- è stato presenta-to il piano di recupero che prevede il ripristino delle zone danneggia-te in tempi rapidi. Ma è importante precedere per priorità, partendo dai tratti interessati da manifestazioni di grande richiamo che fanno affl uire migliaia di turisti come, ad esempio, il Festival Internazionale degli Aqui-loni a Pinarella, l’evento Incozzati in via Sicilia a Tagliata o la sistema-

zione dei vialetti che conducono agli stabilimenti balneari. In una località che vive di turismo e che basa la sua attrattività sulla pineta questo modo di procedere è fondamentale, per cui come Confcommercio, proponiamo all’amministrazione comunale la con-vocazione di un incontro per stabilire insieme le priorità di intervento ”. Va, inoltre, evidenziato il fatto signifi cati-vo accaduto in occasione della Sagra della Seppia: l’apertura anticipata straordinaria di domenica 15 marzo (per la prima volta nei diciassette anni della manifestazione) per organizzare una raccolta fondi destinata alla rina-scita della pinetina. Un’immensa folla ha partecipato al pranzo di solidarietà grazie al quale sono stati raccolti oltre 20.000 euro, ai quali vanno aggiunti altri 5000-6000 euro, frutto del lavoro dei volontari durante i giorni della sa-gra fi no a domenica 22 marzo. Fantini conclude: “Questo è un grande segno di speranza per tutta la città. Finchè ci sono persone disposte a spendersi gratuitamente per il bene di tutti, in questo caso per l’ambiente naturale, è possibile ripartire con positività anche in situazioni diffi cili”.

NAZARIO FANTINI, VICE PRESIDENTE CONFCOMMERCIO CERVIA, SOLLECITA IL RAPIDO RIPRISTINO DELLA PINETINA

DI PINARELLA E INVITA IL COMUNE A INDIVIDUARE INSIEME LE PRIORITA’ DI INTERVENTO

Con questo articolo iniziamo una

rubrica che ad ogni uscita della

rivista affronterà uno degli argo-

menti più attuali nel settore dell’

innovazione digitale per lo sviluppo

e la comunicazione delle imprese

in generale e, nello specifi co, del

comparto turistico e commerciale.

La giornalista Laura Vestrucci ha

già pubblicato per noi altri articoli

sulla comunicazione digitale e sulle

nuove forme di marketing.

Di cosa si parla quando si dice Big Data?Il termine Big Data, in lingua in-

glese composto da 2 elementi, un

aggettivo e un sostantivo in forma

plurale, si lascia facilmente orecchiare

anche da chi comunica soprattut-

to nella madrelingua italiana. Tut-

ti sanno da decenni cosa signifi ca

“big” cioè “grande” e il sostantivo

“data” non ha proprio nulla di

nuovo per la nostra lingua che lo

acquisisce dal latino classico come

forma del participio passato del

verbo “dare”. In campo informatico

statistico per “dato” si intende sem-

plicemente un’ informazione, che

sarà da codifi care. La forma plurale

“dati” accompagnata dall’agget-

tivo “grandi” (ma in Italiano po-

tremmo anche dire innumerevoli,

numerosissimi, infi niti, potremmo

introdurre il concetto di “marea”,

di “mole”) ci proietta nell’univer-

so delle informazioni che noi stessi

oggi contribuiamo a creare e ad

incrementare, ora dopo ora.

Quindi si potrebbe affer-mare che “i dati siamo noi”. Se un po’disorientati ci chiediamo

come questo sia possibile, basta

che pensiamo al “noi” come “con-

sumatori”, cioè persone che ogni

giorno hanno bisogno di acquistare

qualcosa, un prodotto o un servizio

dei più svariati generi, dal pane alla

vacanza, dal vino al cellulare di ul-

tima generazione, dal biglietto del

treno alla visita medica.

Ogni azione che compiamo come

consumatori comunica qualcosa

di noi, che abbiamo fame, che ci

piace bere buon vino, che andremo

presto in vacanza, che abbiamo un

qualche problema di salute e così via. L’ incremento dell’e commerce,

cioè degli acquisti fatti on line, dal

proprio laptop o dal proprio cellu-

lare, amplifi ca la diffusione delle

BIG DATA: UN PACHIDERMdi Laura Vestrucci Articolo gia’ pubblicato su www.concordanze.wordpress.com”

12 Innovazione

immagine tratta da twit

13Innovazione

RMA DA ADDOMESTICARE

informazioni sui nostri bisogni e

desideri. E ancora, a questo ag-

giungiamo tutte le informazioni che

ogni giorno mettiamo in rete at-

traverso i nuovi canali social, quali

Facebook,Twitter, Pinterest, In-

stagram, con messaggi, interven-

ti, commenti, immagini, selfi e…

Moltiplichiamo i dati che riguardano

ciascun di noi per il numero degli

abitanti del mondo civilizzato e in-

formatizzato e ci rendiamo subito

conto che l’attributo “BIG” è senza

dubbio adeguato.

A cosa servono e a chi servono i Big Data? Se questi Big Data sono prodotti

da noi consumatori, si fa presto a

dedurre che essi siano estrema-

mente interessanti e utili a chi pro-

duce i beni di consumo o i servi-

zi per noi, quindi grandi e piccole

aziende, corporazioni, agenzie, or-

ganizzazioni delle più diverse

tipologie. Come un piccolo nego-

ziante degli anni 70/’80 del’900 si

industriava per conoscere i gusti e

le preferenze del proprio cliente e

dei propri clienti nel vicinato e ten-

tava di ampliare l’area del vicinato,

di conquistare clienti anche in altre

zone della città, allo stesso modo,

ma centuplicato, si comportano le

grandi industrie. Usano le infor-

mazioni che noi, in così tanti modi,

introduciamo nella rete, per com-

prendere come indirizzare la pro-

pria produzione e il proprio marketing.

Non solo, tenteranno anche di an-

ticipare i nostri bisogni, vorranno

creare prodotti sempre migliori,

innovativi, e quindi più desiderabili.

Si può ben capire come non sia

così semplice accedere a questi

dati, si capisce che occorrono degli

strumenti per poterli conoscere, e

che, siano essi un software o un

algoritmo, sono strumenti sofi sti-

cati che richiedono un addestra-

mento specifi co. In defi nitiva, i dati

servono solo se c’è qualcuno che li

sa gestire, analizzare, che ha gli

strumenti per aggregarli e per leg-

gerli. Ecco, il vero problema è es-

trarre dai Big Data la conoscenza.

Il professionista dell’analisi, il data

scientist è la nuova frontiera della

professionalità informatica, ma non

sarà un individuo isolato a relazio-

narsi, ad esempio, con le multina-

zionali che producono beni o servizi

per trasmettere loro la conoscenza

dei dati.

Si stanno creando, infatti, dei team

costituiti da diverse fi gure profes-

sionali, quasi una nuova catena di

montaggio che deve prevedere

anche la fase fi nale della nar-

razione.

Sarà una narrazione multimedi-

ale, un digitalstorytelling della

conoscenza estratta dai big data.

E’ molto importante che questa

narrazione sia effi cace, perché

deve aiutare le aziende a pren-

dere le decisioni giuste per il pro-

prio futuro nel modo più rapido e

più sicuro, ad azzerare o limitare

i rischi. Avere i preziosi Big data

potrebbe essere inutile se non si

ha anche la capacità di raccontarli,

di spiegarli e di condividerli anche

all’interno dello stesso gruppo im-

prenditoriale o associativo.

twitter Natasha Walk@NatashaWalk

14Tassa soggiorno

II Sindaco Luca Coffari, dopo avere annunciato con un comunicato stampa del 25 marzo la decisione di introdurre la tassa di soggiorno a partire dal 2016, ha preso carta e penna e ha scritto di suo pugno agli albergatori cervesi per giustifi care la sua scelta. Una lettera, la sua, infelice, debole nelle argomen-tazioni, non veritiera nelle citazioni dei dati citati a supporto, impro-ponibile nell’idea della cartolina sul-la tassa destinata ai turisti. Pubbli-chiamo integralmente la lettera del Sindaco, che si commenta da sola, limitandoci a “chiosare” con brevi commenti (in blu) tra parentesi i passaggi (in)salienti. Di seguito, la risposta del Consiglio Direttivo di Confcommercio Ascom Cervia.

Lettera del Sindaco inviata agli albergatori in data 26 marzo 2015

Gentile Albergatore,

ti scrivo questa mail per presentarti il piano Sblocca Cervia e le moti-vazioni alla base di alcuni indirizzi intrapresi. Lo faccio direttamente, in modo da poter fornire ad ognuno gli elementi per valutare, suggerire ed ovviamente criticare (diretta-mente cioe’ “senza passare dalle associazioni che rappresentano gli imprenditori, ben sapendo che singolarmente essi non hanno il potere di interferire con le decisioni della Giunta ma, al massimo, es-primere un parere di cui si potra’ facilmente non tenere conto)

Le abbiamo provate tutte (proprio tutte? L’elenco che segue e’ scon-tato e incompleto) per reperire risorse per gli investimenti: abbia-mo fatto risparmi per 1,5 milioni; pignorato crediti che giacevano da anni (solo 800.000 € per marina); inasprito la lotta all’evasione, utiliz-zato l’avanzo. Ma purtroppo i tagli del governo di 3,5 milioni (concre-tizzati a fi ne anno) e i danni per il maltempo per 2 milioni, ci hanno assorbito tutti gli sforzi fatti. Non aumenteremo le tasse sui cervesi (gli albergatori non sono cervesi? La tassa di soggiorno, di fatto, e’ una tassa sulla loro attivita’ che ne esce indebolita e meno competiti-va sul mercato) ma purtroppo non rimangono risorse per fare gli in-vestimenti nè le riqualifi cazioni di cui la città necessita e che ci era-vamo impegnati a fare. Abbiamo davanti a noi una scelta: quale im-pegno preso non mantenere (frase rivelatrice: mentre la scrive, il Sin-daco ha già deciso quale impegno non mantenere: la promessa fatta in campagna elottorale di non in-trodurre la tassa di soggiorno)Abbiamo scelto di mantenere quel-lo che ci sembrava più giusto per la città: ovvero fare le opere, le manutenzioni e le riqualifi cazio-ni. Ovviamente reperire le risorse

necessarie anche con l’imposta di soggiorno è la strada che genera più polemiche, ma chi ha la responsabilità di governo quan-do cambiano gli scenari in modo drastico a volte deve compiere scelte all’inizio anche impopolari (non solo impopolari ma, soprattut-to, ingiuste e dannose per l’intera economia). L’imposta di soggior-no è uno strumento che ha molti difetti, ma è l’unico che lo Stato ci concede per raggiungere le cifre necessarie (l’unico? Giudizio per lo meno avventato! ). L’applica l’80% delle città (dato non veritiero! A livello nazionale l’hanno applicata il 16,6% dei Comuni che ne hanno facoltà, mentre in Emilia Romagna il 6,5% corrispondente a 14 Co-muni su 309 – dati Federalberghi nazionale) ed in riviera i nostri principali competitor in termini di presenze (Rimini e Riccione).Parlando con alcuni di voi è emerso un certo interesse verso l’im-posta di scopo. È uno strumento che abbiamo valutato anche noi, tra i tanti. Per taluni versi è mi-gliorativa dell’imposta di soggiorno per altri peggiore perché si paga a prescindere che uno lavori o no. È infatti una aliquota di massimo lo 0,5 (stabilito per legge) sull’IMU (escluse le prime case). Per la nostra città signifi ca un get-tito poco signifi cativo che si ag-gira su 1,4 milioni. A Cesenatico è stata applicata per un importo di 800.000 e per fi nanziare una scuola già fatta e costata di più del previsto. Per reperire le risorse per fi nan-ziare gli investimenti, come leg-gerete, abbiamo utilizzato un mix di leve: riduzione di capitale di Ravenna Holding (2 milioni); im-posizione di soggiorno dal 2016 (3-5 milioni a tariffe di Rimini e Ric-cione), alienazioni (1,5 mln) e uti-lizzo dell’avanzo come effetto mol-tiplicatore. Vogliamo avere questa base per dare impulso agli accordi pubblico privato (messi a dura pro-va dalla crisi) e per compartecipare ai fi nanziamenti UE per i quali ab-biamo un obiettivo importante di 1 mln all’anno; in sei mesi abbiamo vinto bandi per 600.000 €. Sappiamo che l’imposta è di fatto una perdita di competitività (se questa è la valutazione, l’imposta non va applicata). Però quante presen-ze perdiamo per via di una città che si degrada sempre più? Che non si promuove in maniera effi cace? (il degrado non nasce con la crisi ma è frutto di lunghi anni di incu-ria da parte del Comune; mentre gli hotel si riqualifi cavano, la città è rimasta ferma).Voi ci insegnate che chi ha investito per rimodernare il suo albergo ha potuto mantenere i prezzi oppure ritoccarli anche un po’ magari con un buon sistema di offerte e gestione prezzi; ha mantenuto posizioni competitive

e clienti oppure ne ha acquisiti di nuovi. Chi invece non ha investito nulla ha perso clienti e magari an-che dovuto abbassare i prezzi. Se estendiamo questi concetti al pro-dotto che vendiamo tutti, ovvero la città, forse è più chiaro il nostro orientamento (è chiaro che non c’è un orientamento all’infuori dell’au-mento delle tasse). Cattolica per esempio sta investendo in questi anni con lo strumento dell’impos-ta di soggiorno e quest’anno ha registrato un +4% di presenze. Su una cosa siamo irremovibili: nel regolamento che la istituirà vi sarà la destinazione obbligatoria ad investimenti (chi lo garantisce? Come credere a una simile promes-sa?)e l’elenco annuale delle opere dovrà essere vagliato dalle asso-ciazioni ed albergatori. Vogliamo quindi discutere con voi e le vostre associazioni dove e quali interventi realizzare, gli sconti ed agevolazio-ni nell’imposta per famiglie e bassa stagione (con le associazioni si dis-cute prima, non dopo avere effet-tuato le scelte “in solitaria”).

Vorremmo anche rendere parteci-pe il nostro ospite al fatto che il suo piccolo contributo serve a miglio-rare la città oppure a rigenerare la pineta. Vorremmo fare una cartoli-na da consegnare a chi paga (oltre il danno la beffa! Cartolina sì ma di precetto!) questa imposta dove ci saranno le opere che grazie al suo contributo si realizzeranno oppure si sono già realizzate e fare una ap-posita sezione dedicata sul nostro sito per seguire lo stato dei lavori in corso ed invogliare così l’ospite a venire a vedere le novità che met-teremo in campo per lui (“paga la tassa che ti invoglia a venire” è la nuova teoria, assolutamente origi-nale, del Sindaco) Vogliamo affrontare con voi al-tre sfi de (l’espressione giusta è “vogliamo comunicare a voi le sfi de già decise ”) per predisporre al meglio scelte e strumenti impor-tanti contenuti nel piano: sempli-fi cazioni, riqualifi cazione del ricet-tivo, spiaggia (aperture serali fi no alle 24 tutte le sere, nessuna, ogni tanto?).

Augurandoti buon lavoro e lettura,un cordiale saluto.

Dott. Luca CoffariSindaco del Comune di Cervia

Lettera inviata da Conf-commercio Ascom Cervia agli albergatori a commen-to dell’iniziativa del Sinda-co in data 28 marzo 2015

Cari colleghi,

nella lettera che abbiamo appe-na ricevuto il Sindaco Luca Coffari

afferma: “Abbiamo di fronte a noi una scelta: quale impegno preso non mantenere. ”Questa frase è la chiave di volta per capire il signifi -cato del suo messaggio: egli ha già’ scelto in modo inequivocabile quale impegno preso in campagna eletto-rale non mantenere.

Aveva detto che mai è poi mai avrebbe introdotto la tassa di sog-giorno. Eppure, al primo bilancio preventivo del suo mandato, ha virato a 360 gradi. Il Sindaco non ha alibi per la sua scelta di intro-durre la tassa di soggiorno: la crisi era virulenta durante la campagna elettorale a maggio come lo e’ ora, le risorse comunali e la necessità di reperirle per gli investimenti erano già abbondantemente note.Che credibilità’ può’ avere un am-ministratore che al primo giro di boa fa retromarcia? Come non sospettare che questo sia il suo modo di fare e di... non mante-nere? Quale sarà il prossimo dietrofront?Il Sindaco, in realtà non ha scusanti e appare evidente come non abbia alcuna idea di un piano di cresci-ta che nella nostra realtà’ coincide con lo sviluppo turistico. Altro che Sblocca Cervia! Tolta la s iniziale si ha il vero progetto del Sin-daco:”Blocca Cervia”.Noi non staremo zitti. Non solo non siamo stati neppure consul-tati come associazione (il Sindaco conosce molto bene la nostra ferma opposizione alla tassa di soggiorno) ma veniamo a sapere che lo sare-mo, consultati, quando si tratterà’ di decidere l’entità’ dell’imposta e gli sconti (bontà’ sua) per famiglie e bassa stagione.

A partire dalla prossima settimana, ribadiremo tutti insieme le nostre ragioni sulle pagine dei giornali lo-cali e nazionali e documenteremo con dati oggettivi il fallimento del-la tassa di soggiorno nelle località’ in cui è’ stata introdotta. Ma, so-prattutto, dimostreremo con i fatti che un vero piano di sviluppo, di crescita e investimenti, alternati-vo a quello (fi nto) del Sindaco, e’ possibile senza ricorrere a nuove tasse, senza penalizzare chi pro-duce ricchezza e reddito per tutti. Nei prossimi giorni abbiamo in programma un importante incon-tro di lavoro per mettere a punto il nostro piano, che consegneremo personalmente al Sindaco prima di pubblicarlo sul web ( anche lo stile di comunicazione vuole la sua par-te). Invitiamo tutti a essere uniti e a dimostrare con i fatti che amiamo questa citta’ e che abbiamo idee chiare su come guidarla verso il futuro.

Cordialmente

Il Presidente e i Dirigenti del Consiglio Direttivo di Confcommercio Ascom Cervia

UNA LETTERA INFELICE E UNA RISPOSTA OPPORTUNA

15

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