rivoluzione urbana nel neolitico

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INSEDIAMENTI DEL NEOLITICO Gaia Abrescia

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Page 1: Rivoluzione urbana nel Neolitico

INSEDIAMENTI DEL

NEOLITICO

Gaia Abrescia

Page 2: Rivoluzione urbana nel Neolitico

Primi villaggi …

I primi villaggi che

iniziarono a sorgere nella

mezzaluna fertile erano

poco popolati: gli

insediamenti erano

concentrati in poco

spazio ed erano formati

da venti-trenta capanne

addossate.

Page 3: Rivoluzione urbana nel Neolitico

Le abitazioni

Le case erano di forma rettangolare, non molto

spaziose,poiché costituivano solo un rifugio per

la notte. Le abitazioni erano costruite con legno,

pietra o mattoni di argilla cotti al sole.

Page 4: Rivoluzione urbana nel Neolitico

Le abitazioni

L’ ingresso dei locali era situato sul tetto e ci si

accedeva con una scala. Tra una casa e l’altra

potevano esserci piccoli cortili per gli animali e

stanzette per attrezzi agricoli.

Page 5: Rivoluzione urbana nel Neolitico

Le abitazioni

Le pareti delle abitazioni

erano imbiancate con

l’intonaco, che veniva

rinnovato. Il monolocale era

suddiviso secondo uno

schema ben preciso: la

cucina, ad esempio, era

leggermente sopraelevata

per permettere al fuoco di

fuoriuscire dall’unica

apertura sul tetto.

Page 6: Rivoluzione urbana nel Neolitico

Le abitazioni

I letti erano incavati nella roccia: la madre

dormiva nel letto più grande con i suoi bambini, il

padre dormiva in un letto più piccolo. Ogni

famiglia aveva più o meno sei figli, e il compito di

allevarli spettava alla donna.

Page 7: Rivoluzione urbana nel Neolitico

La società

Tra gli abitanti non

esistevano rilevanti

differenze di ricchezza,

poiché tutti quanti si

dedicavano alla stessa

attività, l’agricoltura.

Le decisioni venivano prese

collettivamente, ma nei casi

più importanti si seguiva il

parere degli anziani.

Page 8: Rivoluzione urbana nel Neolitico

Prime città …

In seguito ad una

consistente crescita della

popolazione, e ad un

perfezionamento delle

tecniche agricole che portò

alla conservazione di

eccedenze, i villaggi si

ampliarono e diventarono

più complessi dal punto di

vista architettonico,

economico e sociale: ecco

che nacquero le prime città.

Page 9: Rivoluzione urbana nel Neolitico

Posizioni geografiche

Le prime città sorsero in luoghi dove era

possibile praticare una agricoltura irrigua:

irrigazione dei campi era possibile grazie alla

presenza di grandi fiumi.

Page 10: Rivoluzione urbana nel Neolitico

Divisione del lavoro

I sistemi di irrigazione richiedevano un grosso

lavoro per quanto riguarda la regolazione del

flusso dell’acqua; per questo furono costituite

organizzazioni complesse per la distribuzione

dell’acqua nei campi.

Page 11: Rivoluzione urbana nel Neolitico

Divisione del lavoro

Nelle città nacquero anche le prime forme di

specializzazione produttiva: a causa della

conservazione delle eccedenze, gli abitanti potettero

tralasciare l’agricoltura e concentrarsi anche sulla

produzione di oggetti come attrezzi da lavoro, armi

per la caccia e vasi terracotta per conservare il cibo.

Page 12: Rivoluzione urbana nel Neolitico

Il potere

La città era diventata un organismo

complesso, e tendeva a estendersi sempre di

più per il dominio di suoli agricoli da coltivare.

La terra restava un bene comune, ma alcune

famiglie cominciarono ad acquistare pezzi di

terra, e quindi ad assumere potere nella città.

Page 13: Rivoluzione urbana nel Neolitico

Il potere

Con tante attività da amministrare, divenne

necessario un centro di decisione politica che

provvedesse all’organizzazione dei centri

urbani: uno stato.

Page 14: Rivoluzione urbana nel Neolitico

Il potere

Ogni stato aveva al suo vertice un sovrano

oppure un sacerdote, che operavano nel

palazzo reale o nel tempio.