roma 20/12/2010 orientamento... · motivazione degli argomenti trattati sono stati 6) il tempo...

Promuovere la cultura di impresa

Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma Commissione Mercato e Servizi

ROMARICERCHE

Presentazione delle attività dello Sportello Orientamento Imprenditoriale e delleAttività del Consorzio Roma Ricerche a sostegno dei Processi di Ricerca

Industriale, Innovazione e Sviluppo Tecnologico a favore delle PMI

Ing. Fabio Polizzi - Responsabile Sportello

Orientamento Imprenditoriale1

Roma 20/12/2010

Saluto ed introduzione

ing. Mario Leonardi Vice Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Roma.

Sportello Orientamento ImprenditorialeQuando nasce e perché

Nasce il 16 maggio 2007Obiettivi


2

Promuovere laCultura di impresae dare informazioni

sulla finanza agevolata

Corso di formazione Imprenditoriale

per il trasferimento di conoscenze/capacità agli aspiranti neo imprenditori

ingegneri

Accordi con Entied associazioni per

fornire servizi edassistenza agli ingegneri

InteressatiFARE RETE


Orientamento Imprenditoriale

Valutazione III°Corso di Formazione Imprenditoriale

30,0

40,0

50,0

60,0

70,0

80,0

90,0

100,0


3

Diversi partecipanti alle varie edizioni si sono messi in proprio !

0,0

10,0

20,0

30,0

Serie1 83,1 86,6 92,5 91,2 88,5 79,8 96,6 82,8 84,1 88,1

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

1) Il corso ha soddisfatto le tue aspettative in modo 2) Le slide del corso sono risultate chiare in modo 3) La chiarezza ed efficacia

espositiva del docente è stata 4) L'interesse e la motivazione che il docente ti ha suscitato sono state 5) L'interesse e la

motivazione degli argomenti trattati sono stati 6) Il tempo dedicato ad esempi, applicazioni e analisi di casi è stato

7) Il rispetto degli orari e dei giorni di lezione è stato 8) Il materiale didattico è 9) Dopo il corso il miglioramento delle conoscenze

sulla materia è 10) Il livello di soddisfazione globale del corso (giudizio finale) è



Accordi per “Fare Rete”

A novembre 2007 è stato stabilito un

accordo con Bic Lazio




A novembre 2008 è stato stabilito un

accordo con Filas

Ad aprile 2008 è stato stabilito un

accordo con Sviluppo Lazio

Accordo Ordine Ingegneri di Roma

Bic Lazio S.p.A.

“Dal novembre 2007 è stato stabilito un accordo tra

l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma e


5


Bic Lazio, componente della rete regionale di società

per lo sviluppo del tessuto imprenditoriale regionale, per

fornire assistenza ed orientamento gratuiti agli ingegneri

che ne faranno richiesta attraverso lo sportello”



L’idea all’origine dell’ accordo

“Si può utilizzare il collegamento tra Bic Lazio S.p.A. e

l’Ordine degli Ingegneri di Roma per intercettare gli ingegneri

che hanno voglia di mettersi in proprio mettendo a


6

che hanno voglia di mettersi in proprio mettendo a

disposizione della collettività idee nuove in termini di prodotti,

processi etc. Bic Lazio si attiverà con i suoi servizi per fornire

assistenza sulla redazione del business plan e altre forme

come l’incubazione per permettere all’impresa di superare la

difficile fase dello start up”



“Ad aprile 2008 è stato stabilito un accordo tra


Sviluppo Lazio, componente della rete regionale di

società per lo sviluppo, nato come strumento di

Accordo Ordine degli Ingegneri Sviluppo Lazio


società per lo sviluppo, nato come strumento di

attuazione della programmazione regionale in materia

economica e territoriale. Sostiene programmi di sviluppo

territoriale, opera per l'acquisizione e l'ottimizzazione di

risorse finanziarie comunitarie, nazionali e private,

favorendo al tempo stesso l'internazionalizzazione del

sistema economico regionale e gli interscambi

commerciali con l'estero.”




Accordo Ordine degli Ingegneri Sviluppo Lazio

“Si può utilizzare il collegamento tra Sviluppo Lazio ed


“Si può utilizzare il collegamento tra Sviluppo Lazio ed

Ordine degli Ingegneri per fornire informazioni per la

conoscenza sull’esistenza e la consistenza

dei bandi per finanziare le varie attività, gli ingegneri

dipendenti possono farsi promotori di queste possibilità

ed ottenerne un beneficio per loro stessi e le imprese

per cui lavorano”



“A novembre 2008 è stato stabilito un accordo tra


Filas S.p.A., società attraverso cui la Regione è dedicata al

sostegno dei processi di sviluppo e di innovazione del

Accordo Ordine degli Ingegneri Filas


sostegno dei processi di sviluppo e di innovazione del

tessuto imprenditoriale. L’intesa punta a promuovere,

divulgare e diffondere, attraverso le strutture dell’Ordine degli

Ingegneri, le azioni che la Filas mette in atto, su mandato

della Regione Lazio. Azioni tese alla promozione dei servizi

hi-tech all'interno delle PMI e al sostegno e rafforzamento

delle iniziative in grado di creare nuovo valore aggiunto e

nuova occupazione sul territorio”



Accordo Ordine degli Ingegneri Filas


“Si può utilizzare il collegamento tra Filas S.p.A. e

l’Ordine degli Ingegneri di Roma per fornire informazioni


l’Ordine degli Ingegneri di Roma per fornire informazioni

per la conoscenza sull’esistenza e la consistenza

dei bandi, per finanziare le varie attività, stimolando i

colleghi all’imprenditorialità ma non solo, gli ingegneri

dipendenti possono farsi promotori di queste possibilità

ed ottenerne un beneficio per loro stessi e le imprese

per cui lavorano”



DICONO DI NOI


11Ing. Fabio Polizzi - Responsabile Sportello


Le micro e piccole imprese cuore pulsante del Lazio

Rapporto Creaimpresa 2010 - BIC LAZIO (Presentato il 29/10/2010 - Tecnopolo Tiburtino)

Ruolo

preponderante

delle micro

imprese

Numero di imprese per dimensione nell'UE-27 (Anno 2008)

Micro ImpresePiccole Imprese

Medie Imprese

PMIGrandi

ImpreseTOTALE

N°Imprese 19.058.400 1.424.300 226.300 20.709.000 44.240 20.753.240

% 91,8 6,9 1,1 99,8 0,2 100


12

% 91,8 6,9 1,1 99,8 0,2 100

N°Occupati 39.630.000 27.652.000 22.665.000 89.947.000 43.414.000 133.361.000

% 27,9 20,7 17 67,4 32,6 100

Occupati per impresa 2,1 19,4 100,3 4,3 1.006,10 6,4

Fonte: Elaborazione Bic Lazio su dati EUROSTAT

Gli USA hanno 15 Ml di PMI (55% occupazione), in Italia il 50% del PIL è prodotto da PMI



Elemento

preponderante nel

nostro Paese

Imprese per dimensione in Europa, Italia e Mezzogiorno (in %, 2008)

Dimensione Imprese UE-27 ITALIA MEZZOGIORNO

Micro Imprese 91,8 94,6 96,2

Piccole Imprese 6,9 4,8 2,5


13

Piccole Imprese 6,9 4,8 2,5

Medie Imprese 1 1 1

MPMI 99,8 99,9 99,7

Grandi Imprese 0,2 0,1 0,3

Totale 100 100 100

Fonte: Elaborazione Bic Lazio su dati EUROSTAT



La parte più importante

riguarda il Commercio, poi

Servizi e Costruzioni

Imprese nelle province del Lazio per macrosettori (Dati al 30/06/2010)Macrosettori Frosinone Latina Rieti Roma Viterbo Lazio

Agricoltura, Pesca, Estrazione Minerali

6.314 11.363 3.906 13.855 12.837 48.275

Attività Manifatturiere 3.922 3.869 995 20.464 2.052 31.302

Fornitura Energia Elettrica, Gas, Acqua, Gestione Rifiuti

112 105 23 924 53 1.217

Costruzioni 6.236 6.220 2.546 52.041 4.935 71.978


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Costruzioni 6.236 6.220 2.546 52.041 4.935 71.978

Commercio e Riparazioni 11.950 13.303 2.897 101.779 7.751 137.680

Trasporto e Magazzinaggio 1.284 1.437 339 14.561 568 18.189

Alloggio e Ristorazione 2.775 3.286 835 25.370 1.742 34.008

Servizi 5.496 6.969 1.547 86.021 3.904 103.937

Attività Artistiche, Sportive 356 544 103 4.950 250 6.203

TOTALE 50.821 66.166 18.872 426.151 51.129 613.139

Fonte: elaborazione MISE - DG PMI e Enti Cooperativi su dati Infocamere, Unioncamere



Scenario macroeconomico del sistema produttivo del Lazio(Fonte: Abstract Rapporto Creaimpresa 2010 Bic Lazio)

Riduzione degli addetti delle grandi imprese a favore delle micro imprese (1971-2007)

Riduzione del numero complessivo delle imprese 2006-2008 con ripresa nel 2009


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Tasso di crescita del PIL Lazio +1,2% maggiore che in Italia + 0,9%, ottimo il settore della produzione di energia elettrica, pessimo andamento industria manifatturiera

Il Pil del Lazio è migliore della media nazionale tra 1996-2008, bene i servizi molto meno industria

Crollo esportazioni nel 2009 del Lazio (-16%) meno comunque del dato nazionale, grazie al ruolo dell’industria farmaceutica, elettronica e agroalimentare



Fattori di successo ed elementi di debolezza delle imprese laziali(Fonte: Abstract Rapporto Creaimpresa 2010 Bic Lazio)

Campione condotto su 5.500 imprese laziali tra il 2008 ed il 2009

Quadro economico generale relativamente favorevole, impatto crisi con conseguenze meno gravi

Propensione all’innovazione delle imprese laziali con andamento decrescente, meno che in Italia


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Propensione all’innovazione delle imprese laziali con andamento decrescente, meno che in Italia

Attività di R&S subiscono una contrazione minore alla propensione all’innovazione

Tenuta del grado di apertura internazionale, aumentano le imprese che hanno rapporti conl’estero (+13% 2009 +8,7 2008), con aumento di esportatori diretti +3,8%

Grande freno sul credito dalle banche (-32,5% imprese laziali -37,8% imprese nazionali)

Categoria più colpita dalla difficoltà di accesso al credito è proprio quella delle imprese innovative



Caratteristiche delle micro imprese laziali (fino a 9 unità)(Fonte: Abstract Rapporto Creaimpresa 2010 Bic Lazio)

Oltre a fallimenti noti del mercato (R&S, accesso al credito), esistono ostacoli all’utilizzo dellerisorse (investimenti) , allo svolgimento delle attività di ricerca, allo sviluppo di innovazioni, oltrealla debolezza finanziaria, accesso al credito, disponibilità e qualificazione del personale.

Ridimensionamento attività R&S sia nazionale (dal 5,6% al 3,8%) che laziale (dal 5,2% al 2,4%)


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Ridimensionamento attività R&S sia nazionale (dal 5,6% al 3,8%) che laziale (dal 5,2% al 2,4%)

Esistono eccellenze di micro imprese attive in ricerca: 7,7% Piemonte 5,5% Emilia 5,9% Marche

Aumento delle imprese laziali che esportano (dal 7,5% al 11,2%) - nazionale (dal 10,4% al 13,1%)

Internazionalizzazione avanzata (accordi commerciali, relazioni per R&S, produzioni all’estero) increscita ma marginale (1% Lazio, 2% Italia), eccellenza Emilia Romagna e Veneto oltre 3,5%

Accesso al credito come ostacolo nella realizzazione degli investimenti (dall’11,8% del 2008 al18,8% del 2009), aumentano le imprese che rinunciano a progetti potenzialmente vantaggiosiper mancanza di risorse (dal 15,2% del 2008 al 23,7% del 2009)



Caratteristiche delle micro imprese laziali (fino a 9 unità)(Fonte: Abstract Rapporto Creaimpresa 2010 Bic Lazio)

Forte interesse per formazione del personale (16,4% Lazio – 11,5% Italia)

Crisi economica – impatto sulle condizioni economiche


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Tempi di pagamento: allungamento dei tempi per il 30,5 % Lazio – 36,6% Italia

Fatturato: riduzione significativa 29,7% Lazio – 33,2% Italia

Rapporto con le banche: peggioramento 29,3% Lazio – 32,2% Italia)

La diffusione delle Reti nel Lazio è buona 33,4% (Italia 35,6%), meno per le reti complesse qualirelazioni per attività di ricerca etc. 13,6% Lazio (16% Italia – 19% Marche – 21,1% Emilia).Esiste un effetto RETE si riscontra un fatturato che è più favorevole tra imprese in reti locali



Le Start Up di Bic Lazio: quali le questioni emerse(Fonte: Abstract Rapporto Creaimpresa 2010 Bic Lazio)

Richiesta di servizi specifici quali partecipazioni a bandi e relazioni con altre imprese

Problemi di liquidità, deficit di competenze specifiche in ambito finanziario, difficoltà culturale arelazionarsi con le banche


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Scarsa preparazione imprenditoriale, crescente domanda di servizi formativi

Elementi di debolezza di particolari territori legati al tessuto produttivo

Elementi di fragilità legati ad attività di Ricerca, innovazione ed internazionalizzazione. Si registrauna crescente disponibilità delle Università e dei centri di ricerca a dialogare con le imprese

Mercato di riferimento quasi esclusivamente locale, imprese favorevoli a partecipare ad eventi efiere all’estero

Forte esigenza di fare Rete: reale e crescente consapevolezza del tema da parte degliimprenditori



Le Start Up di Bic Lazio: quali le questioni emerse(Fonte: Abstract Rapporto Creaimpresa 2010 Bic Lazio)

Forte richiesta di assistenza, crescente partecipazione delle imprese, si evidenzia un deficit di cultura imprenditoriale che rappresenta un elemento di debolezza diffuso che porta a non individuare i propri fattori di debolezza.

Il campo della formazione è quello dove si registra il maggior interesse degli


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Il campo della formazione è quello dove si registra il maggior interesse degli imprenditori

Forte domanda di servizi soft: formazione, costruzione di reti tra imprese, servizi complessi, supporto finanziario etc.



Che cos’è la Finanza agevolata :

“Per finanza agevolata si intendono tutti quegli interventi di legge che

tipicamente sono finalizzati a finanziare attività di investimento e di

sviluppo aziendale a favore delle imprese e che agevolano lo

sviluppo di progetti in termini di copertura del fabbisogno finanziario,


21

sviluppo di progetti in termini di copertura del fabbisogno finanziario,

tali leggi possono essere comunitarie, nazionali o regionali.”

• Leggi comunitarie: Il legislatore di Bruxelles prevede un’ampia serie di strumenti di finanza agevolata(es: programmi, quadri strutturali), sia direttamente applicabile in ciascuno deglistati membri sia indirettamente gestita dal legislatore nazionale (Governo o Regioni).

• Leggi nazionali: Il Governo Italiano promulga continuamente una serie di leggi, decreti e regolamentiriferiti a politiche di agevolazioni delle imprese.

• Leggi regionali: Le Regioni attuano delle politiche di intervento a favore delle piccole e medieimprese attraverso la pubblicazione di numerose leggi.



La Commissione Europea ha approvato,

con decisione del 28 novembre 2007,

la carta italiana degli aiuti di Stato

a finalità regionale per il periodo 2007- 2013


22

Fonte: Ministero Sviluppo Economico

Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e Coesionehttp://www.dps.tesoro.it/qsn/qsn.asp

http://www.dps.mef.gov.it/QSN/qsn_aiuti_di_stato.asp



Area di intervento:REGIONE LAZIODenominazione:

PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE DELFONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE

2007/2013 – POR FESRObiettivo: COMPETITIVITÀ REGIONALE E OCCUPAZIONE

N°FESR (CCI):2007IT162PO004

Data di inizio:

Programma operativo approvato perla Regione Lazio del F.E.S.R.


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Data di inizio:01/01/2007

Data di conclusione: 31/12/2013Data finale di ammissibilità

della spesa:31/12/2015

Dati finanziari:Costo totale del Programma: 743.512.676 €

Quota pubblicacomplessiva:

743.512.676 €Quota comunitaria: 371.756.338 €Quota nazionale: 371.756.338 €di cui Quota Stato 357.758.630 €

di cui Quota Regione 13.997.708 €Fonte: Regione Lazio



CONCLUSIONI::Lo Sportello Orientamento Imprenditoriale

istituito presso l’Ordine si pone l’obiettivo di

diffondere la conoscenza per la promozione

della Cultura imprenditoriale.

E’ auspicabile un raccordo tra chi eroga e gestisce

i finanziamenti o comunque chi istituzionalmente si


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i finanziamenti o comunque chi istituzionalmente si

occupa della promozione degli strumenti necessari

e chi si candida a usufruirne, sarà nostra cura

organizzare eventi informativi periodici.

Nel settembre prossimo partirà la

quarta edizione del Corso di

Formazione Imprenditoriale che

affronterà tutti gli argomenti a 360°

necessari per affrontare una propria

libera attività.Ing. Fabio Polizzi - Responsabile Sportello


SVILUPPO LAZIO

www.sviluppo.lazio.it Casella postale [email protected]

BIC LAZIO

www.biclazio.it

FILAS

I nostri “partner”, link utili e contatti:


25

FILAS

www.filas.it Casella postale [email protected]

Ing. Fabio Polizzi Casella postale [email protected]

Contatti Orientamento Imprenditoriale:

Sportello Orientamento Imprenditoriale:

Tutti i mercoledi dalle ore 17 alle 19 presso l’Ordine degli Ingegneri di Roma



roma 20/12/2010 orientamento... · motivazione degli argomenti trattati sono stati 6) il tempo...

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