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Romolo&Remo News periodico della Contrada della Lupa Anno XXVI, numero 3, Luglio 2009 Direttore Responsabile: David Rossi Periodico in attesa di registrazione presso il Tribunale di Siena Spedizione in abbonamento postale pubblicità inferiore al 50%

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Romolo&Remo Newsperiodico della Contrada della LupaAnno XXVI, numero 3, Luglio 2009Direttore Responsabile: David RossiPeriodico in attesa di registrazione pressoil Tribunale di SienaSpedizione in abbonamento postalepubblicità inferiore al 50%

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complimenti 3il PRIORE

Agosto non arriva mai 4di ALESSANDRO GRONCHI

l’occasione, parte seconda 7di MASSIMILIANO MUZZI

voglia, sacrificio e umiltà 9

sottoscrizione 2009 12la COMMISSIONE FINANZIARIA

Lorenzo 14

programma Festa Titolare 18

sommario

Romolo&Remo Newsperiodico della Contrada della LupaAnno XXVI - numero 3 - Luglio 2009

Hanno collaborato: Leonardo Fedi, Andrea Bruttini, Andrea Viviani, Daniele Leonardi, Michelangelo Bocci, Massimiliano Muzzi, Alessandro Gronchi,

Per le foto si ringrazia: Riccardo Puglielli, Daniele Leonardi, Archivio Contrada della Lupa.

Impaginazione e grafica a cura della RedazioneStampa: Industrie Grafiche Pistolesi

di ANDREA VIVIANI

programma Commissione Piccoli 17

di LEONARDO FRONZAROLI

la nostra nuova casa 13

Massimo Clerici Bagozzi 15

di ANDREA VIVIANI

non solo Palio 16la REDAZIONE

XXVII° sotto le stelle in Fontenuova 19

Palio di Agosto MMIX 20

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di Andrea Viviani, PrioreComplimenti

l Palio di luglio è passato senza portarci la Vittoria, ma questa vol-ta possiamo comunque dirci soddi-sfatti della nostra prova.Con un cavallo che non appariva tra i migliori abbiamo comunque fatto una bellissima corsa immediata-mente a ridosso di Già del Menhir che, nella Tartuca, ha confermato di essere di un’altra categoria e abbia-mo mostrato a tutti sia le qualità del nostro fantino che la determinazio-ne della Lupa di fare esclusivamen-te la “nostra” corsa senza entrare in giochi suscitati da interessi di altre Contrade o di singoli fantini.Benissimo; un risultato del genere ci ha fatto uscire da Piazza a testa alta, consapevoli, al di là dei limiti che mette la sorte, di avere dato prova di valore e organizzazione: sono comunque aspetti importanti di cui la Piazza tiene conto e che ci assegnano un credito che speria-mo di riscuotere al più presto. Adesso vogliamo proseguire per questa strada, confer-mandoci e migliorandoci an-cora, ad agosto ne abbiamo subito l’occasione e non dob-biamo lasciarcela sfuggire.D’altronde ci siamo accor-ti tutti che il nostro Palio è stato valutato positivamente, dal momento che ognuno di noi nei giorni successivi al 2 di luglio è stato oggetto di congratulazioni da parte di contradaioli di tutte le altre Contrade e che si trattasse di complimenti meritati e non di circostanza lo dimostra il fat-to che in altre occasioni non li abbiamo ricevuti.A proposito di congratulazioni mi fa piacere ricordare l’epi-

sodio avvenuto la sera stessa del 2 luglio quando ci siamo recati nella Tartuca per salutare i dirigenti vit-toriosi. Appena arrivati, tra i tartu-chini e i dirigenti di altre Contrade che venivano a stringerci la mano e a farci i complimenti, si è presen-tato l’Onorando Priore dell’Istrice che sorridendo mi ha detto: “per quanto mi dispiaccia, devo farti le congratulazioni per la corsa che avete fatto”. Di tutti i complimenti è stato quello che mi ha fatto più pia-cere, intanto perché essendo non richiesto e assolutamente irrituale attestava più di ogni altro la qualità della nostra corsa, ma soprattutto perché, a mio parere, si è trattato di un esempio positivo di come de-vono essere i rapporti tra Contrade rivali che in Piazza e durante il Palio “giocano” ognuna per il proprio in-teresse, che è naturalmente in con-trasto con quello dell’avversaria,

I ma che – finita la corsa e al di fuori di essa – si portano reciprocamente il rispetto e la stima che sono do-vute a tutte le Contrade, anche alle rivali.Non sempre, l’Istrice e noi, sia-mo riusciti a comportarci secondo questi criteri che pure sembrano semplicissimi e dovrebbero essere in qualche modo impressi nel no-stro DNA di senesi e contradaioli, ma se, anche sullo slancio di quelle congratulazioni, riusciremo ad eli-minare atteggiamenti sbagliati di rifiuto anche dei semplici rapporti ordinari con l’avversaria, credo che avremo trovato il modo di vivere meglio la nostra Festa, di dare un insegnamento utile ai nostri giova-ni contradaioli e di offrire anche un esempio positivo a tutto il mondo del Palio.

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Agosto non arriva maidi Alessandro Gronchi

ad agosto. Ed agosto, per i lupaioli, è proprio il caso di dirlo, non arriva mai. Nello specifico, quest’agosto irridente sembra fare un passo ver-so di noi e due indietro, tanta è la fretta nostra di tornare sul Campo contrapposta alla dispettosa len-tezza con cui passano le giornate afose d’estate. Ma, allargando la vista sulla storia, Agosto non arri-va davvero mai. Per la precisione dal 1948, ultimo sedici scritto dalla Lupa nell’elenco delle vittorie.Diamoci un’occhiata, a quel 16 Agosto 1948. Anzi, osiamo di più: andiamo a rivedere il numero unico di quell’anno. Ma nessuno insinui che così scrivendo si voglia grattar la pancia alla Sorte; si fa per pas-sare il tempo, per convivialità. Si fa per ingannare una delle ultime giornate afose d’estate che ci se-para da ciò cui agognamo.

Ecco una breve rinfrescata d’ar-chivio della carriera del ’48.Noce tornò nella stalla lupaio-la dopo avervi domiciliato già nel luglio dello stesso anno (prova incolore ma sono-ra purga istriciaola di firma ocaiola), non senza il doppio disappunto per aver mancato il rendez-vous con i tre bomboloni d’allora, Brillante, Piero e Salo-mè. In groppa sale Ranco, rifor-mando l’accoppiata di un mese e mezzo prima. La carriera fu movimentata: Ranco cade rovinosamente per forzatura di canape (dopo aver già fatto al-trettanto per una prova!), il mossie-re per contromossa decide per un cambio di busta, ma i Capitani glielo impedirono, immaginiamo con qua-le sereno garbo lessicale. Piegato il

mossiere, si riprova e la Lupa sta-volta va in testa senza inciampi. Ci rimarrà tre

dall’estate 2009 al 1948 e ritorno

uglio è alle spalle. Riponevamo molta fiducia nel primo Palio del 2009, dopo due inverni a sognare il cavallo che il 29 aveva per noi in dote. A soddisfare la sete di due anni in più non sarebbe ba-stato Benito. Sennonché la voglia di bere è passata alla svelta, tan-ta è stata l’acqua versataci a forza in gola dalle docce fredde, amare figurate e letterali, cui ci siamo ri-trovati sotto: due lupaioli salutati sotto la bandiera per l’ultima volta, Giove Deus decimo di dieci, giorni interi immobili in un punto a guar-dare Fontenova rigata di pioggia. Ma il tufo, per quanto instabile, era steso. Andammo al Palio su gambe incerte ma con il consueto spirito, poiché come sempre, nonostante tutto, il 2 la sete ritorna ingenua, in barba a tutte le ragioni della ra-gione. In parte ne siamo stati ripa-gati.Il Palio di luglio è stato il Palio di Vittorio, che tutto d’un botto ha

messo in mostra la mer-canzia. È stato il Palio di

Marco, Capitano cui le ragioni della ragione stanno poco pensie-ro, e non solo il 2. È stato il Palio della no-stra valida Stalla, che regala le ali al decimo di dieci, in attesa di un’assegnazione che

ci lasci finalmente metter da par-te i prodigi.Dopo l’ottimo luglio 2009, non ci re-sta che far passare il tempo fino

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giri, solitaria. Soltanto all’ultimo giro la Torre riesce ad impensierire la cavalcata lupaiola, ma le mag-giori insidie per Ranco provengono a San Martino dall’invasione di pista di un torraiolo deciso a modificare eventi e regolamento, e nella spia-nata finale da un inusitato lancio di tamburo (che sfiora Ranco steso sul cavallo al galoppo!) da parte del-l’ondaiolo che -sul palco delle Com-parse- temeva la rimonta di Salicot-to. Scioglimento felice: è Lupa!

Titolo del numero unico: “Ci ri-siamo!”, a consacrare con ironico sberleffo verso molte “contradone” la sfilza di vittorie (’35, ’37, ’45, ’48, con la Sovrana a bocca asciutta da 13 anni) che una Contrada di pic-cole dimensioni poté permettersi in anni in cui le differenze numeriche, economiche e di prestigio pesava-no ben più di oggi.Si apre così la prima pagina della celebrazione editoriale: “sarebbe molto meglio, cari amici e nemici, che imparaste a saper perdere di-

gnitosamente così come noi, concen-trando le nostre pic-

cole forzine, abbiamo imparato fieramente a

VINCERE”.

Nella pagina dei protagonisti, con-sueto trionfo in versi per i protago-nisti della vittoria: Noce, “furbone” per esser tornato dopo luglio nella Lupa; Ranco, “serio, leale, forte, coscienzioso / Albano fu davver meraviglioso”; il Capitano Barga-gli Petrucci, “a Lui siam grati per

la Sua costanza / la Sua virtù, la Sua grande passione / perché ci ha regalato l’esultanza / e a quei del Riccio un altro coc-

colone”; i Mangini Mario Bertini, “senza ossige-

no biondo / capelli a riccioloni / vulcanico,

terribile / nel dir le sue ragioni”, e Mario Celli, “quando Lui lo fa ‘l mangino / la Lupa sempre è prima al bandierino”.Al Priore, Gino Mazzeschi, tocca uno sfottò per non aver mai con sé le sigarette…!,immaginiamo a scapito del resto dei fuma-tori lupaioli. Ogni personaggio d’allora trova posto nella gal-leria delle caricature in versi o disegnate , nel classico spirito canzonatorio dei numeri unici d’allora.

Fra una facezia e l’altra, c’è posto anche per un articolo romanticamente ispirato scrit-to da Bianca Nencini, dedicato alla vita quotidiana del rione di Vallerozzi. Leggendo adesso di “conversazioni tra finestra e finestra”, di “grida dei bambi-ni che giocano e tracciano col gesso ‘Viva la Lupa!’ sul pen-dente selciato”, dei “rumori di modesti laboratori, dei canti delle donne”, s’intende la vera dimensione di famiglia allarga-

ta che la Contrada d’allora incarna-va con naturalezza.

Ma subito riparte il tambureggiare goliardico ma al contempo estrema-mente elegante e mai sopra le righe dei sonetti caricaturali e delle cor-bellature ai danni delle Consorelle, al verso ricorrente di “Viva la Lupa Contrada invidiata!”. Ricorrente il non-sense sulla presunta volontà lupaiola di non volere vincere quel Palio (troppo ravvicinato al prece-dente, secondo molti avrebbe com-promesso irreparabilmente l’econo-mia della Contrada): “Nel ’37 non si voleva; nel ’45 non si aspettava; nel ’48 ci siamo strappati i capelli dal dolore”. E dire che mancava ancora il trionfo del 1952.Naturalmente, data la davvero mi-rabile sequela di recenti trionfi della ‘piccola’ Lupa nei confronti del ‘to-nante’ Istrice, somma parte del nu-mero unico reca indelebile e illumi-na il marchio infame della purga di Camollia: “Fior di ridotto / nel Por-cospino sono andati a letto / coper-ti bene con un bel cappotto”. E an-

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cora: “Dov’è l’Istrice borioso / che straperse il Palio in lizza? / L’anima-le ignominioso / crepi adesso dal-la stizza!...”. Frequenti i motteggi sotto forma di parole irriverenti ma mai irrispettose, gli isticiaioli sono chiamati via via ‘babbalèi’ e’salsic-cioli’.

Altrettanto consueto capitolo dedi-cato alle grandi parodie: “Tanto ru-more per un purgante” (aneddoto gustoso sul cappotto lupaiolo del 1785 da cui l’Istrice esce beffato e purgato) e il riproposto “Palio al ci-nema”, vetrina di film in voga inter-pretati da protagonisti e Consorel-le: Albano e Noce in “Via col vento”, Ganascia nella Torre in “Tarzan alla riscossa”, l’Aquila di rincorsa in “In-ferno giallo”.Un altro dei fil rouge del numero unico è senz’altro rappresentato

dalla vittoria di Lu-glio dell’Oca, trionfo sottratto proprio al-l’Istrice primo per due giri e mezzo. Alla luce della significativa al-leanza d’allora fra Oca e Lupa, per l’Istrice si trattò di una doppia purga; proprio al ric-cio dedicato: “ma per quest’animale così ir-ritante / non sono an-cora terminati i guai! / e dopo il Luglio e l’Agosto ’48… / Finia-mola qui! Non si sa mai / quando di pur-ghe rifarà cappotto”.

Termina gli scritti un barzellettistico “Sbot-ta e Risposta” firma-to Giglio Silvi (“come mai l’Istrice voleva il Palio straordinario d’Ottobre? Perché d’Ottobre ci sono i salsiccioli primi”) e un ricordo triste e

appassionato di Ezio Felici attra-verso alcune sue prose: “soltanto un amore non muore e non cambia mai, e anzi si intensifica col il volger degli anni: l’amore per la Contra-da”.Chiudiamo il ricordo di quel nu-mero unico di sessantun’anni fa con una nota d’estemporaneità. Anche allora comparivano le pub-blicità nelle pagine della celebrazio-ne editoriale: una di esse è troppo efficace, gustosa e personalizzata per non esser citata: “con un ciclo è difficile / salire Vallerozzi. / Senza fatica andrai / se il ciclo è del Pe-rozzi. / Perozzi, la bicicletta di fama indiscussa”.

Torniamo indietro dal lonta-no ’48, prepariamo l’animo a vivere l’agosto presente.

Teniamoci stretti l’appena trascor-so luglio, in cui la Lupa discende Vallerozzi cantando e mettendo da parte per un giorno distanza e ri-cordo dell’89, rinnovando se stessa e prendendo lo slancio per la Car-riera successiva. Lo scorso 2 luglio appare come un primo fondamen-tale gradino sulla scala scoscesa che porta al Palio, e già ha avuto la forza di tender di nuovo la corda che ci tiene uniti ma che il tempo in attesa non manca di allentare ap-pena la nostra serena volontà viene meno. Come si fa con un tamburo prima della Festa, una bella tirata affinché la pelle torni tesa, affinché il suono dello strumento torni squil-lante. Agosto è finalmente ad un passo.

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Vi ho lasciato poco prima del Palio di luglio con una frase che recitava pressapoco così ”il sogno di un solo uomo rimane un sogno, il sogno di molti è la realtà che comincia”. Non vorrei essere esagerato o preso per pazzo ma credo davvero che la una nuova realtà sia appena comincia-ta.Nell’altro articolo mi ero ben guar-dato di parlare di vittoria, avevo parlato di occasione, di dignità, di rivalsa contro tutti e tutto.Ci siamo riusciti, ce l’abbiamo fatta. In un Palio sempre più fatto di ser-vilismi e interessi personali la Lupa è andata al canape con un popolo compatto, pronto a scendere e pro-teggere il suo fantino, un capitano che, coerente con le sue idee non

ha mai tentennato sulle sue scelte anche dopo un momento difficile come la prova generale, ma soprat-tutto, ci siamo presentati in piaz-za con un ragazzo che ha onorato il giubetto della nostra contrada come davvero mai nessuno aveva fatto! Dico mai perché, andando a chie-dere ai più vecchi, nessuno si ricor-da di nulla del genere a parte uno sfortunato tentativo nel ‘72 finito con una loro vittoria di Mirabella e Aceto.Vedere la corsa di Gianluca mi ha riempito di orgoglio e mi ha fatto capire come anche senza vincere a volte vale la pena di lottare, di essere grintosi e, perché no, anche cattivi.

C’è una contrada che, a differenza delle altre, ha detto basta a certe logiche serviliste e che ha deciso di lottare con il proprio ragazzo,il pro-prio cuore ed il proprio popolo. Fieri e a testa alta della nostra con-dizione di assoluta autonomia e li-bertà affronteremo il palio d’agosto come quello di luglio, con abnega-zione, lavoro, impegno e tanto tan-to coraggio, sperando ancora di ve-dere i nostri avversari in difficoltà. Noi guardiamoci in casa: veniamo da anni difficili e non vorrei che un po’ di luce sia interpretata come il paradiso, non dobbiamo essere ap-pagati, soprattutto non lo deve es-sere Gianluca.Il fatto che abbia fatto un gran Palio non fa altro che rendergli la

L’occasione, parte secondadi Massimiliano Muzzi

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vita più difficile, adesso da lui tutti si aspettano qualcosa di grande , anzi, di più le persone si aspettano solo la Vittoria!La volta scorsa ho scritto che non ci avrebbe deluso e ancora più forte voglio rimarcarlo in questa occasio-ne: lui non ci deluderà!Vorrei che lo stesso coraggio, catti-veria e grinta che il nostro fantino ha fatto vedere la sera del 2 luglio faccia parte di ognuno di noi an-che per il palio di agosto, più sali in alto più il vento tira forte, noi non abbiamo paura perché siamo forti, siamo determinati e soprattutto sia-mo amici! Quando poi parlavo di un palio da raccontare per molte ge-nerazioni mi sbagliavo, volevo dire un anno da raccontare per molte

generazioni, abbiamo scritto metà dell’opera, adesso va terminata con un crescendo esaltante!Questa volta la fortuna non dovre-mo nemmeno andare a cercarla per legarla alla colonna della stalla, unica cosa che non ci è riuscita, lei, si sa, aiuta gli audaci e questa volta più audace di noi non lo è stato e non lo sarà nessuno!Vi lascio con una citazione di un mio amico , non è messicano, è di Siena e prende anche delle sonore sbornie: la realtà è cominciata, se ci fermiamo adesso siamo proprio dei troiai!

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S Detto questo voglio parlare di quel pezzetto del puzzle che ho visto e osservato più da vicino in questi ul-timi anni, ovvero le persone che nei momenti di tensione sul tufo come la tratta, le prove e l’immediato dopo palio, sono la Lupa.Ma non vi siete accorti? Non ave-te visto che calore genera vede-re quel lampo negli occhi di tutti quelli che vi stanno intorno? Tut-ti con le stesse voglie… le stesse intenzioni… gli stessi desideri….Sono orgoglioso di vedere che chi c’è non è lì per routine, per una dirigenza o per venire bene nelle foto, ma sono lì tutti insieme con spirito di sacrificio, legati indissolu-

Voglia, sacrificio e umiltàdi Leonardo Fronzaroli

bilmente a chi gli sta accanto solo per una voglia e una bandiera!A chi c’è sempre stato si sono ag-giunti, in questi anni, tanti ragazzi giovani ed è tornato qualcuno che a volte non c’era stato, ciascuno con-sapevole dell’importanza di esserci e tutti, con un lampo negli occhi al pensiero di fare tutti la propria par-te per tornare a gioire!

ono queste le tre parole che mi vengono in mente per descrivere il giusto atteggiamento che ciascuno dovrebbe avere per adempiere ai propri compiti all’interno della con-trada.La voglia è quel lampo che gli altri ci vedono negli occhi quando pen-siamo a ciò che stiamo per fare o al progetto che desideriamo si realizzi e che, lo sappiamo, porterà benefi-cio e gioia a tutti.Il sacrificio è quell’elemento che inevitabilmente e con costanza ci accompagna quando ci impegnia-mo a fare di più del minimo che ci viene richiesto ma che sopportiamo volentieri pensando ai buoni frutti che grazie questo arriveranno.L’umiltà dovrebbe essere il conte-sto, lo sfondo in cui operiamo che ci ricorda che siamo solo un pez-zetto di un puzzle e che quello che facciamo tutti i giorni, all’ombra di Fontenuova come sul tufo, ha significato solo se nasce e prende vita e forza dall’amicizia che ci lega a chi ci sta accanto e dalla comu-nione di intenti con chi ci circonda. L’umiltà ci rammenta che nessun singolo è indispensabile, nemme-no noi stessi, ma che anzi tutti quelli che si danno da fare per la contrada meritano il nostro rispetto e che se gli diamo una mano possono venire fuori grandi cose.Credo che questi pochi con-cetti possano valere per tutti, partendo dal Capitano, i man-gini e la stalla fino ai ragazzi e non che vengono in palco o prendono lo steccato per venire a scendere il fantino, passando ovviamente dal Seggio, la Società, la Congrega e tutte le commissioni.

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più persone.Questo numero di Romolo e Remo che esce tra i due Palii di quest’an-no ci offre così la possibilità di rivol-gerci a tutti i lupaioli, anche a quelli che la Commissione e il Seggio non sono riusciti a contattare personal-mente, per invitare ognuno di loro ad assumere l’iniziativa di comuni-care se e quanto sono disponibili a sottoscrivere per la vittoria della Lupa, mettendo così il Capitano e il suo staff nelle migliori condizioni possibili per impostare il prossimo Palio.Chi lo vorrà, pertanto, potrà senz’al-tro comunicare la propria disponibi-lità, indicare la cifra per cui intende impegnarsi e fornire un recapito (anche telefonico): per fare questo si potrà contattare, sia di persona che tramite i numeri di telefono indicati sotto, uno dei componen-ti della Commissione Finanziaria, oppure uno dei membri del Seggio Direttivo. Grazie al contributo di tutti potre-

Sottoscrizione 2009La Commissione Finanziaria

mo presentarci al Palio con un sup-porto economico ancora maggiore che in passato, creando così tutti i presupposti necessari per un no-stro successo!

Francesca Bezzini 347 3639746Marco Bruttini 380 3593110Giancarlo Filippone 0577 294553Francesca Manfredi 348 8376485Marco Pieri 338 8683861Lorenzo Sensi 338 72018877Matteo Tanganelli 347 8076050Claudio Verdino 333 2681868

nche quest’anno, come ogni vol-ta che la Lupa è in Piazza, prima del Palio di luglio la Commissione Finanziaria e il Seggio Direttivo si sono adoperati per contattare il maggior numero possibile di lu-paioli per conoscere la disponibilità di ognuno a sottoscrivere in caso di vittoria della nostra Contrada.L’esito della sottoscrizione è stato, come sempre, assai soddisfacente e abbiamo potuto comunicare al Capitano con una certa esattezza quale fosse la somma sulla quale poteva fare affidamento grazie alla generosità dei lupaioli; per il Palio di agosto, naturalmente, se non ci saranno indicazioni diverse dagli in-teressati, terremo valide le promes-se già fatte a luglio.Purtroppo, però, nonostante l’im-pegno e la buona volontà non è stato possibile contattare tutti i contradaioli per le ovvie difficoltà che il numero dei nostri protettori crea ad un contatto diretto e per-sonale, anche se effettuato tramite

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Sottoscrizione 2009biamo celebrato la Festa di Prima-vera, da giugno la Società è sempre aperta di pomeriggio in coincidenza con i corsi per alfieri e tamburini, il nuovo piazzale è stato utilizzato in tutte le serate estive e per il Palio di luglio, anche per la situazione me-tereologica, ci siamo visti costretti ad organizzare l’utilizzo del salone anche in occasione della cena della Prova Generale.Ci sono stati test sufficienti, pertan-to, per potere affermare che i nuovi

locali hanno supera-to a pieni voti l’esa-me dell’uso quoti-diano e il Presidente Gallerini può con le-gittima soddisfazio-ne sottolineare che con i nuovi ambienti è riuscito a dare un ulteriore contribu-to positivo alla vita di relazione della Contrada, sia con le ordinarie attività giornaliere che con l’organizzazione di particolari appunta-menti.Non è difficile, infat-ti, accorgersi che è considerevolmente aumentata la fre-quenza dei lupaioli nei locali della So-cietà e che tutti ma-nifestano piacere e soddisfazione per come si trovano nei nostri nuovi spazi, sia per la comodità che deriva dall’am-piezza del nuovo bar e del salone nonché

La nostra nuova casadal collegamento con la cucina e il piazzale realizzato tramite l’ascen-sore, sia per la bellezza degli scorci che si possono godere dal piazzale stesso guardando verso la Fonte attraverso l’archino oppure verso Acca Laurenzia, la fontanina e l’ab-side della Chiesa.Passare la serata in Società è sem-pre più piacevole, speriamo che con il Palio di agosto si incrementi an-cora di più la tendenza a condivide-re tutti insieme la vita di Contrada e che l’esito della corsa dia a tutti un ulteriore buon motivo per stare insieme nella nuova Società!

a nostra nuova casa, cioè la nuova sede della Società Romolo e Remo, ha ormai quasi 5 mesi di vita e ha già passato una serie di “collaudi” che ci possono consentire di fare un piccolo bilancio.Dal 22 marzo, giorno dell’inaugura-zione, ad oggi la nuova Società ha visto svolgersi alcune manifesta-zioni sia nei locali interni che negli spazi esterni: al termine della setti-mana inaugurale si è svolta le cena dei 100 giorni al Palio, a maggio ab-

L’

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ultima volta che ho visto Lorenzo è stato per l’estrazione a sorte delle Contrade per il Palio di luglio: siamo andati in Piazza insieme e insieme siamo tornati in Vallerozzi.Abbiamo parlato – ovviamente – di Palio, di Lupa e del Comitato Ami-ci del Palio che Lorenzo dopo tanti anni aveva deciso di lasciare pro-prio da qualche settimana, ma al quale rimaneva profondamente le-gato con una passione che, diceva sempre con un pizzico di orgoglio, aveva ereditato da Amulio; ci siamo lasciati dandoci appuntamento ai giorni successivi per riparlare del-le prospettive della carriera ormai prossima .Non siamo riusciti a rivederci per-ché la sfortuna lo ha portato via proprio nell’imminenza del Palio e ci ha tolto l’opportunità di ripete-re quelle chiacchierate serene che

erano la caratteristica degli incon-tri con Lorenzo, che aveva fatto della pacatezza e della tranquillità il suo elemento distintivo, lo stile che tutti gli riconoscevamo.Ma tutti sapevamo anche che l’evi-tare gli eccessi non significava per lui avere meno slancio o meno passione, anzi il suo legame con la Contrada, la sua disponibilità e dedizione alla Lupa e al Palio erano ben note a tutti noi, che gli rico-noscevamo proprio la capacità di mantenere in qualsiasi momento la tranquillità che lo contraddistin-gueva e che forse gli derivava dal-la consapevolezza di avere sempre fatto, personalmente, il meglio possibile per la Lupa. La stima e la considerazione dei lupaioli per Lorenzo credo possano essere testimoniate efficacemente dalla circostanza che con lui nes-

Lorenzodi Andrea Viviani

suno ha mai ha fatto una benché minima polemica per quel Palio del ’90 che Lorenzo visse da mangino e che non si risolse in un successo: andò male, ma ognuno di noi era assolutamente certo che il risultato negativo non era certo dipeso da mancanza di impegno da parte della dirigenza, semplicemente perché la presenza di Lorenzo era comunque una garanzia. E infatti, nonostante la delusione del momento, nei suoi confronti non ci sono mai state pa-role accese e anzi, con il passare del tempo, il ricordo di quella corsa aveva finito per darci l’opportunità di scambiarci reciproche, bonarie e sorridenti prese di giro; con affetto, come avviene tra amici che si vo-gliono bene.Come eravamo con Lorenzo.

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Massimo Clerici Bagozzidi Andrea Viviani

ni a rendersi utile e ad offrire altri contributi importanti, sia con la sua attività professionale, dispiegata nei tanti lavori effettuati in questi anni, sia con diretti interventi a fa-vore della Contrada.Non ha fatto in tempo a perfezio-nare il suo ultimo progetto, che riguardava il restauro di uno dei tabernacoli presenti in Vallerozzi, ma se ci guardiamo intorno vedia-mo tante tracce del suo legame con la Lupa: ad esempio il decoro del-l’ascensore nel salone della nuova Società che riprende il motivo del-la preziosa bandiera del 1904 che Massimo ritrovò e donò alla Contra-da e che adesso adorna l’ingresso della Sala delle Vittorie, oppure il collegamento tra la terrazza della vecchia Società e gli spazi antistanti l’ingresso del museo e la fontanina

che proprio Massimo realizzò per dare un più ampio respiro a locali che già cominciavano ad essere in-sufficienti, ma anche senza scende-re in Società, se passiamo dai con-fini del nostro territorio ed alziamo un momento lo sguardo vediamo le mattonelle che segnano i nostri confini: furono ideate, realizzate e offerte da Massimo.Sarà facile ricordarlo e sarà facile ricordarlo con affetto.

assimo se ne è andato al-l’immediata vigilia del Palio di luglio; una coincidenza impressionante, se riferita a chi era stato Capitano della Contrada, e che ha reso ancora più forte l’emo-zione di quanti lo avevano conosciuto e apprezzato e si sono resi conto che con lui ci ha lasciato un altro pezzo importante della storia della Lupa.Perché Massimo ha dato tanto alla Lupa, da Capita-no, ma non solo.Ha guidato la Contrada in un periodo non facile, fat-to di anni con Palii segnati da cavalli non competitivi,

dopo-Palii e assemblee molto acce-si ed elezioni difficili, ma ha offerto comunque, in ogni momento, il suo forte con-tributo sia per gestire il Palio sia per risolvere i problemi che via via emerge-vano nella vita di Contrada.E dopo avere la-sciato l’incarico di Capitano ha svolto sempre con disponibili-tà e signorilità il suo nuovo ruolo di Maggiorente, abbinandolo ad una generosità personale ver-so la Lupa che lo ha portato in tante occasio-

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remiata nel 2007 come cantante dell’anno al West Coast Blues Hall Of Fame e dopo aver ricevuto nel 2008 la nomination come “Best Traditional Blues Woman” dalla Jus Blues Music Foundation di Memphis, quest’estate Tia Carroll è in tour in Europa e farà ascoltare in antepri-ma qualche brano del suo terzo ed ultimo album “Soul Survivor”.

Nell’arco degli anni ha aperto i con-certi di Gladys Knight, Ray Charles, Patti LaBelle e Tower of Power. La sua voce spicca in numerose re-gistrazioni tra cui quelle di Sugar Pie DeSanto, E.C. Scott e Jimmy McCracklin. E’ stata in tour con il leggendario cantante Blues Jimmy McCracklin, con la Bay Area Blues Society e poi con Zakiya Hooker in

Tailandia per molti concerti di be-neficenza in aiuto alle vittime del-lo Tsunami. Spesso paragonata a leggendarie voci quali Tina Turner e Aretha Franklin, Tia Carroll ha si-curamente tutta la potenza vocale, lo stile e le esperienze di vita che possono reggere il confronto ma ha indiscutibilmente un suo stile unico che emerge con insistenza nel suo album omonimo.La chiave, che mercoledi 29 luglio, porta Tia Carroll in uno splendido scenario come quello di Fonteno-va è il suo legame con il “nostro” Danielino “Lou” Leonardi, che, in-sieme alla sua band Lou&TheBlues l’accompagnerà sui palchi di alcuni tra i festival blues più prestigiosi d’Italia tra cui Baia Domizia, Blues DiVino e Trasimeno Blues.Nell’occasione la band presenterà in anteprima il suo ultimo album “A Long Way” che uscirà poi uffi-cialmente nel mese di settembre e dove ha suonato la line-up al com-pleto che accompagnerà anche Tia Carroll. All’organo hammond l’inse-parabile amico di una vita del chi-tarrista senese, il talentuoso Mat-teo Addabbo. A seguire Margaretha Kemper alla voce, Federico Ermini alla batteria e Piero Paolini al sas-sofono.Giovedi 30 luglio seguirà l’ormai abituale appuntamento con gli al-lievi della scuola di musica Siena Jazz che daranno vita ad una serata speciale con le loro Jam Session.Le due serate sono ad ingresso gratuito e durante i concerti sarà ovviamente attivo il servizio bar e di buffet.

Non solo PalioP la Redazione

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Carissimi,è con immenso piacere che la Commissione Piccoli Lupaioli vi annuncia il programma degli appun-tamenti che ci porteranno fino alla fine dell’estate.

LUNEDI’, 10 AGOSTO – CENA: “IN VALLEROZZI COI CITTINI” E VENDITA DELLE TESSERE PER LA TERRAZZA.La nostra cena pre-Palio sarà quella in Vallerozzi, cittini!!! Che bellooooo! Accorrete numerosi! Per le prenotazioni segnarsi nel cartello in Società o sul sito internet entro il 9 agosto. La vendita delle tessere per la terrazza sarà effettuata alle ore 19.30 alle Fonti. Nell’occasione venderemo le magliette per chi non le avesse comprate a Luglio e raccoglieremo anche le prenotazioni per partecipare al Campo Scuola!

VENERDI’, 14 AGOSTO - PROCESSIONE DEL CEROIl ritrovo è fissato alle ore 15.00 davanti alla Chiesina. Vi preghiamo di partecipare numerosi…Per le bambine è

gradito l’abito bianco!!!

VENERDI’, 28 – SABATO, 29 E DOMENICA, 30 AGOSTO - CAMPO SCUOLA A PERNINA!Partenza alle ore 10.00 da Società per recarsi insieme alla struttura del Villaggio San Giovanni Battista a Pernina, dove trascorreremo i nostri tradizionali tre giorni di pieno divertimento! Per informazioni e prenotazioni vi aspettiamo in occasione della cena dei cittini o potete telefonare entro il 15 agosto a GIULIA PETRI 347-7882494 o a LAURA PAGLIANTINI 338-5439270.

GIOVEDI’, 3 SETTEMBRE - CORSA COI CARRETTI E CENA DEI BAMBINIIn occasione della Festa Titolare, vi aspettiamo alle ore 18.30 in Pian D’Ovile per assistere alla consueta “Corsa coi Carretti” con i bambini delle altre contra-de. Alla fine della corsa faremo cena tutti insieme!

Per prenotazioni segnarsi in società o telefonare entro il 1 settembre a FILIPPO BUCCI 338-9501114 o a IRENE PERTICI 349-4245473.

SABATO, 5 SETTEMBRE - PALIO DEI CITTININella serata del Sabato della nostra Festa Titolare, come di consueto, verrà organizzato il Palio dei Cittini!

DOMENICA, 6 SETTEMBRE – GIRA LA LUPA!!!Vi aspettiamo alle ore 18.45 in Piazza del Campo, davanti all’entrone, per fare tutti insieme il rientro con la nostra bellissima comparsa.

MARTEDI’ 8 SETTEMBRE - FESTA DELLA MADONNA e CENAMa i preparativi per la festa inizieranno il giorno precedente…Vi aspettiamo lunedì, 7 dalle ore 17.00 in poi, per completare i nostri elaborati e martedì, 8 a partire dalle 16.30, per allestire il tabernacolo!!! Per le prenotazioni della cena potete segnarvi al cartello affisso in Società o telefonare a PAOLO GRAZI 349-3865721 o a ALDO PIANIGIANI 329-8170434.

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Programma Festa Titolare

GIRO EXTRA MOENIADomenica 30 agosto

(mattina) ore 9.10 Ravacciano

ore 10.40 Scacciapensieriore 12.45 Rientro da via Memmi

(sera)ore 15.40 Vivo Alto

ore 16.35 L. de Bosisore 17.10 San Miniato

ore 19.00 rientro da Viale Mazzini

GIRO INTRA MOENIASabato 5 settembre

ore 11.00 onoranze ai defunti nei cimiteri del Laterino, Misericordia e Osservanza

ore 16.30 giro onoranze nel territorio intra moenia

ore 18.15 Battesimo contradaiolo

ore 20.00 Ricevimetno Maggiorenti all’imbocco di Vallerozzi

ore 20.30 solenne Mattutino

DOMENICA 6 SETTEMBRE

ore 8.00 Messa solenne

ore 9.00 partenza comparsa per il giro di onoranze alle Consorelle

ore 15.00 proseguo del Giro

ore 19.15 rientro da Piazza del campo

in onore di san Rocco confessore

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XXVII° sotto le stelle

MERCOLEDI’ 2 SETTEMBRE 2008Discoteca in Fontenova

con Alex Baldi

Vinaio (con la musica del duo scialuppa), Stand dei primi, Stand dei dolci, palio dei barberi,

osteria e degustazione vini

GIOVEDI’ 3 SETTEMBRE 2008ore 18.30 Corsa coi Carretti e cena dei bambini

Cena in Fontenova con l’intrattenimento musicale

Vinaio (con la musica del duo scialuppa), Braciere, Stand dei primi, Stand dei dolci, palio dei barberi,

osteria e degustazione vini

VENERDI’ 4 SETTEMBRE 2008Festival di San Rocco

Vinaio (con la musica del duo scialuppa), Braciere, Stand dei primi, Stand dei dolci, palio dei barberi,

osteria e degustazione vini

SABATO 5 SETTEMBRE 2008Festa Titolare

Palio dei cittini

Vinaio, Braciere, Stand dei primi, Stand dei dolci, palio dei barberi, osteria e degustazione vini

DOMENICA 6 SETTEMBRE 2008Cena del rientro in Fontenova

in Fontenova

NOTE D’AUTUNNO - incontri di musica -Si rinnova l’oramai tradizionale appuntamento con la musica da camera.

Dal 9 al 13 novembre, nei locali della Contrada, si terrà la 7^ edizione di Note d’Autunno.La collaudata formula resta la stessa degli anni passati con conferenze pomeridiane e cenini in Società che

precederanno i concerti serali.

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PALIO DI AGOSTO MMIX Programma delle cene:

10 agosto: in Vallerozzi coi Cittini

11 agosto: Cena delle Donne

12 agosto: Cena del Palco

13 agosto: Cenino

14 agosto: Cenino

15 agosto: Cena della Prova Generale

• Per le cene del 10 e 11 segnarsi nel cartello affisso in Società. • Per i giorni successivi ritirare la tessera alle Fonti e in Società. • Giorni di vendita della tessere:tutti i giorni a partire dal pomeriggio di lunedì 10 Agosto. • Orari di vendita delle tessere: pomeriggio -> dalle 17.30sera -> dalle 22.00 (nei giorni di Palio anche dopo la prova) • Per motivi organizzativi si prega vivamente di prenotarsi e ritirare le tessere nei giorni precedenti alle cene (sarà applicata una riduzione di prezzo per coloro che

effettueranno la prenotazione).