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Rosa Stornaiuolo [email protected]
“Disturbi Specifici di Apprendimento : analisi e strategie d’intervento
pedagogico”
ISIS Saviano (Na) 21/12/2011
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Figlio della borghesia di Stato, cresciuto in una famiglia affettuosa, senza conflitti, circondato da adulti responsabili
che mi aiutavano a fare i compiti …
Padre laureato al politecnico, madre casalinga, nessun divorzio , nessun alcolizzato, nessun caratteriale, tre fratelli
con il diploma … ritmi regolari, alimentazione sana,biblioteca di famiglia …Eppure ero un somaro.
Da “Diario di scuola” di Daniel Pennac
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Dal punto di vista normativo
• Nota ministeriale 4099 nel 2004 viene per la prima volta riconosciuto il fenomeno, si sollecitano iniziative di formazione e “si raccomandano” alcuni strumenti compensativi e dispensativi.
• Diverse precisazioni successive
• Legge n. 170/2010 e relative Linee guida del 2011 trova sistemazione l’intera materia, dall’individuazione del disturbo, alla certificazione, quindi la formazione degli operatori scolastici, l’implementazione di misure educative e didattiche.
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DEFINIZIONE• Fragilità nei processi
neuropsicologici sottesi a competenze basilari per l’apprendimento e per la vita
• Caratteristica costituzionale di tipo genetico, congenito e neurobiologico
• “Evolutivi”• “Specifici”
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L’ICD -10 (Classificazione Internazionale delle malattie, OMS, 1992)
registra i DSA nell’asse F81:
• Sono disturbi nei quali le modalità normali di acquisizione delle capacità in questione sono alterate già nelle prime fasi di sviluppo. Essi non sono semplicemente una conseguenza di una mancanza di opportunità di apprendere e non sono dovuti a una malattia cerebrale acquisita. Piuttosto si ritiene che i disturbi derivino da anomalie nell’elaborazione cognitiva legate in larga misura a qualche tipo di disfunzione biologica.
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DMS-IV (Manuale Diagnostico e statistico dei disturbi mentali, APA, 1995):
I disturbi dell’apprendimento vengono diagnosticati quando i risultati ottenuti
dal bambino in test standardizzati, somministrati individualmente, su
lettura, calcolo o espressione scritta risultano significativamente al di sotto
di quanto previsto in base all’età, all’istruzione e al livello d’intelligenza.
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Essi interferiscono in modo significativo con i risultati
scolastici o con le attività della vita quotidiana che richiedono
capacità di lettura, di calcolo e di scrittura.
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COSTELLAZIONE DSA
• DISLESSIA• DISGRAFIA• DISORTOGRAFIA• DISCALCULIA
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Dislessia
• Disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà nell'imparare a leggere, in particolare nella decifrazione dei segni linguistici,ovvero nella correttezza e nella rapidità della lettura.
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Disgrafia• Disturbo specifico di scrittura che
si manifesta in difficoltà nella realizzazione grafica.
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Disortografia• Disturbo specifico di scrittura che
si manifesta in difficoltà nella traduzione del linguaggio parlato in linguaggio scritto.
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Discalculia
• Disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà negli automatismi del calcolo e dell'elaborazione dei numeri.
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Dislessia disgrafia disortografia discalculia
possono sussistere separatamente o insieme
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Caratteristiche principali dello
studente con DSA• utilizza il pensiero visivo• ha problemi di memoria di lavoro• presenta lentezza nella processazione delle informazioni disorientamento temporale discrepanza tra Quoziente Intellettivo (Q.I.) e
rendimento; • appare disorganizzato nelle sue attività, sia a casa sia a
scuola, • ha difficoltà a copiare alla lavagna e a prendere note
delle istruzioni impartite oralmente.
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Lo studente dislessico
• È lento, commette errori, salta parole e righe
• Sostituisce lettere con grafia simile (p -b – d – g - q, a-o, e-a)
• Ha difficoltà ad imparare giorni della settimana, i mesi in ordine cronologico
• Ha difficoltà nell’espressione verbale del pensiero, ha un lessico povero, non memorizza i termini specifici di uso non comune e /o tecnici
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Ha difficoltà a riconoscere le caratteristiche morfologiche della lingua italiana e quasi sempre le sue prestazioni grammaticali sono inadeguate
Ha difficoltà nella lettura e/o nella scrittura della lingua straniera
Non prende bene gli appunti perché non riesce ad ascoltare e scrivere contemporaneamente
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Lo studente disgrafico
• ha una scrittura irregolare per dimensione e/o pressione
• ha scarsa capacità ad utilizzare lo spazio sul foglio e a mantenere la direzione orizzontale dello scritto
• non rispetta i margini• crea spazi irregolari tra i grafemi e tra le
parole• spesso la sua scrittura è difficilmente
decifrabile.
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Lo studente disortografico
• ERRORI FONOLOGICI
• Sono gli errori in cui non è rispettato il rapporto tra fonemi e grafemi:
• Scambio di grafemi (brina per prima)
• Omissione e aggiunta di lettere e di sillabe (taoloo tavolovo per tavolo)
• Inversioni (li per il, bamlabo per bambola)
• Grafema inesatto (pese per pesce, agi per aghi)
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ERRORI NON FONOLOGICI
• Sono gli errori nella rappresentazione ortografica (visiva) delle parole senza commettere errori tra fonemi e grafemi (errori fonologici)
• Separazioni illegali (par lo<per parlo, in sieme per insieme, l’avato per lavato)
• Fusioni illegali (nonevero per non è vero, lacqua per l’acqua)
• Scambio grafema omofono (squola per scuola, qucina per cucina
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ALTRI ERRORI
• Omissione e aggiunta di accenti (perche per perché)
• Omissione e aggiunta di doppia (pala per palla)
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Lo studente discalculico • difficoltà nell’associare il numero alla quantità
o nell’utilizzare i simboli aritmetici e matematici,
• può non capire il valore posizionale delle cifre,
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fatica a ricordare l’ordine procedurale di un’operazione, di un’equazione,
può non riuscire a fare calcoli in automatico, a memorizzare le formule e le definizioni.
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EPIDEMIOLOGIA• 3,5-4% della popolazione
scolastica interessata dal disturbo nella fascia di scolarità 8-13 anni
• più diffuso tra i maschi
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DIAGNOSI DSA
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Campanelli di allame• difficoltà nell’associazione grafema-
fonema e/o fonema –grafema• mancato raggiungimento del controllo
sillabico in lettura e scrittura• eccessiva lentezza nella lettura/ scrittura• incapacità a produrre lettere in stampato
maiuscolo in modo riconoscibile
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EZIOLOGIA• Teoria del deficit della
processazione fonologica• Teoria del deficit cerebellare di
automatizzazione • Teoria del deficit visivo /uditivo
(magnocellulare)
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Step n1Scuola
• Interventi di identificazione precoce casi sospetti
• Attività di recupero didattico mirato• Persistenti difficoltà• Comunicazione della scuola alla
famiglia
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Step n.3Servizi
• Iter diagnostico• Diagnosi- Documento di
certificazione diagnostica
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Step n.5Scuola
• Provvedimenti compensativi e dispensativi
• Didattica e valutazione personalizzata
• Documentazione attività (PDP)
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