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Anno XVIII - n. 70 - Dicembre 2018 S. Natale 2018

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Page 1: S. Natale 2018 - parrocchialonigo.it Comunità in Cammino... · raccontano il Sinodo dei giovani promosso da Papa Francesco • Sabato 26 gennaio: S. Messa (unica prefestiva per tutte

Anno XVIII - n. 70 - Dicembre 2018

S. Natale2018

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AUGURI DAI SACERDOTI

In una notte uguale a tante altre notti, passate a vegliare il gregge sulle colline della Giudea, facendo un lavoro non certo stimato dalla gente che viveva nei palazzi e nelle case di Geru-salemme, degli uomini di cui non sappiamo neppure il nome, vissero una esperienza fuori dall’ordinario: dopo essere stati avvolti di luce, videro “una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva: “Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama”. Che bello! A degli uomini guardati con sospetto, considerati dei ladri perché le loro pecore an-davano a pascolare sulla terra altrui, che vivevano giorno e notte a contatto con il loro gregge, tanto da fare anche loro una vita “da bestie”, persone che covavano in cuor loro il desiderio di una rivalsa che, se non necessariamente sfociasse in ribellione violenta, perlomeno alimentava in loro il desiderio che giustizia venisse fatta, riconoscendone la dignità … proprio a loro viene portato, anzi cantato in un coro originalissimo, che immagino cantasse “divinamente”: sulla terra pace agli uomini, che Dio ama”.Pace, perché Dio vi ama! Perché siete amati da Dio! Voi abitate il cuore di Dio!Non siete bestie, non potete lasciare che sia l’istinto a guidare le vostre azioni e le vostre “re-azioni” a chi vi tratta male, non rispetta la vostra dignità, vi considera più vicini alle bestie che agli uomini!Pace, perché per voi è nato, è venuto il Salvatore. Per voi Dio stesso si è “scomodato”, si è fat-to servo, ha lavato i piedi di chi l’ha tradito, rinnegato, abbandonato … addirittura perdonato chi, dopo averlo fatto condannare a morte ingiustamente e con false accuse, lo stava deridendo beffardo!La pace non si raggiunge quando si elimina l’ultimo nemico, ma quando ci si impegna a co-struirla tessendo tenacemente rapporti fraterni, e non solo dicendo “Padre Nostro”, spezzando il pane con chi ha fame e non solo dicendo “dacci oggi il nostro pane quotidiano”, sforzandosi di dare e chiedere perdono e non solo chiedendo “rimetti a noi i nostri debiti, come noi li ri-mettiamo ai nostri debitori” ….Gli opinionisti dicono che in questi tempi è in aumento il livello del rancore tra le persone, che sfocia poi nella violenza brutale: femminicidi, bullismo, violenze di vario genere e tante altre forme.“Pace!” : non siate come i bambini, che, quando litigano e vengono rimproverati, si giustifica-no dicendo: “è stato lui!”. Sì, pace, perché Dio sa che non siamo solo capaci di fare il male, ma anche il bene, possiamo essere anche noi costruttori di pace, artigiani di pace.Solo chi si è sentito amato, può credere che esiste l’amore e si possa amare!Pace, perché Dio stesso ha fatto il primo passo: adesso aspetta che noi facciamo il secondo, il terzo, il quarto …. passo!

Natale, però, non può durare un giorno: vorrebbe dire s”vuotarlo”, “disinnescarlo”. Non a caso la sera del giorno di Pasqua “venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: pace a voi!”.Dopo più di 30 anni da quella notte di Betlemme, a degli uomini impauriti, angosciati per la morte del loro Amico e Maestro, appare Gesù, che “venne e stette in mezzo”: non si tratta di una illusione, di una allucinazione collettiva, ma quel “stette in mezzo” indica una stabilità, una permanenza prolungata. E, proprio a loro dice: “Pace a voi”. E ancora una volta Dio ci sorprende: neppure la violenza è riuscita a fermarlo. Sì, Dio continua ad amare. Ci dice che ci ama non perché siamo bellissimi, bravissimi e buo-nissimi. Ma perché siamo tutti figli suoi, e un padre e una madre che amano i propri figli non hanno desiderio più grande di vedere che i propri figli si vogliono bene e vogliano bene ai propri genitori.Facciamoci gli auguri. Scambiamoci gli auguri a Natale. In questo Natale 2018.Ma non tradiamoli, non smentiamoli con il nostro modo di fare.“Dio si è fatto come noi – cantiamo in questi giorni - per farci come Lui”: non si è trattato di una sfilata, né di una semplice visita di piacere, ma di una esortazione a non stare seduti, ad alzarci.Sì, la notte di Natale i pastori non hanno avuto paura di mettersi in cammino, e non lo fecero andando ognuno per conto proprio, ma insieme.Proviamoci, cerchiamo ogni giorno di trovare dei modi per donare amore ad almeno una per-sona che incontriamo, o che possiamo raggiungere con una visita o anche fosse solo con una telefonata.Cosa ci costa provarci? che cosa ci impedisce di farlo?Proviamoci, impegniamoci. Contagiamo di bene chi ci sta accanto …e Dio ci sorriderà!E scopriremo che Natale non finisce la sera del 25 dicembre ma si prolunga in tutti gli altri giorni del calendario!Ve lo auguro di cuore, anche a nome degli altri sacerdoti.

d. Roberto

“GLORIA A DIO …E SULLA TERRA PACE AGLI UOMINI, CHE EGLI AMA”...”VENNE GESÙ, STETTE IN MEZZO E DISSE LORO: PACE A VOI!”

Un augurio alle nostre comunità, cristiane e civile in occasione del Natale

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COMUNITÀ IN CAMMINO...A SERVIZIO DEL CAMMINO DELLE COMUNITÀ!

QUALCHE RIFLESSIONE SU QUESTA NOSTRA PUBBLICAZIONE

Tra le novità portate dalla formazione dell’Unità Pastorale c’è anche la diffusione di questo giornalino, nato 18 anni fa come bollettino parrocchiale di Lonigo, e ora di-venuto a tutti gli effetti organo di informa-zione dell’intera Unità Pastorale.In un tempo in cui per comunicare si scri-vono sempre meno lettere ma sempre più e-mail, ci si telefona meno ma si inviano sempre più sms e messaggi su WhatsApp, penso che un giornalino come il nostro sia molto utile per il cammino delle nostre par-rocchie.È vero che il fatto di appartenere ad un uni-co comune facilita la conoscenza tra le per-sone che vivono nelle diverse parrocchie, però è altrettanto vero che ogni parrocchia ha la sua storia, le sue tradizioni e le sue consuetudini che non sempre sono cono-sciute al di fuori.Abbiamo mantenuto il titolo, favoriti anche dal fatto che la lingua italiana usa la parola “comunità” sia in senso singolare che plura-le: in cammino non è solo una comu-nità, ma tutte e 5 le comunità!L’espressione “in cammino” sottoli-nea che è una realtà dinamica: non è qualcosa di già formato ma che stia-mo costruendo insieme giorno dopo giorno, facendo tesoro delle espe-rienze passate, delle cose riuscite e delle difficoltà incontrate e, perché no, anche degli errori del presente.In cammino per dire che si procede un passo dopo l’altro, con la tenacia e la perseveranza del pellegrino che porta in cuore la meta, pur non aven-

dola ancora davanti agli occhi.Grazie alla disponibilità dei volontari, at-tualmente il giornalino viene consegnato nelle case: sono 5.075 le copie stampate del numero autunnale, la maggior parte recapi-tate a casa, altre disponibili alle porte delle nostre chiese.Qualcuno chiede se si deve pagare e come fare per contribuire alla spesa della stam-pa. Di per sé è uno “strumento pastorale”, che aiuta a conoscere le nostre Comunità, le diverse iniziative, momenti vissuti nei mesi precedenti o in quelli a venire. È un po’ come il “biglietto da visita” che si vor-rebbe fare entrare in ogni casa, essere letto da grandi e piccoli, che parli di noi, di ciò che viviamo di bello nella nostra Unità Pa-storale. Certo l’aiuto economico è bene ac-cetto: alcuni sono abituati a lasciare un’of-ferta agli incaricati alla distribuzione, altri li consegnano in una busta a noi sacerdoti … ma non sempre si riesce a coprire le spese delle rispettive copie consegnate nelle sin-

Comunità... VITA DELL’UNITÀ PASTORALE

gole parrocchie.Il fattore economico non ci frena nel crede-re nel valore di questo canale informativo: siamo passati dai 4 numeri annuali agli at-tuali 3, però siamo ben lungi dal pensare di interrompere la pubblicazione.Ci si augura, inoltre, che giungano contri-buti da parte di gruppi, associazioni, che condividano momenti vissuti, attività svol-te o in programma da farsi, non tanto per fare a gara di chi è più bravo degli altri, né

per farne un focolaio di polemiche, ma per saper godere di vedere il bene prodotto nel nostro territorio.Ancora grazie a tutti i collaboratori che con-dividono questo modo di fare pastorale: in-viare dei testi, recapitare nelle case le copie stampate, farlo conoscere e apprezzare a chi non lo ha ancora letto.E che sia sempre un buon cammino, quello che realizziamo nelle nostre Comunità!

d. Roberto

Comunità... VITA DELL’UNITÀ PASTORALE

Domenica 29 Aprile 2018 - Prima Comunione ad Almisano

PER IL PROGRAMMA DELLE CELEBRAZIONIDURANTE IL TEMPO NATALIZIO

CONSULTA IL FOGLIO CENTRALE DI QUESTO NUMERO(Potrai staccarlo in modo da averlo comodo per la consultazione)

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Comunità... VITA DELL’UNITÀ PASTORALE Comunità... VITA DELL’UNITÀ PASTORALE

SETTIMANA DELLA COMUNITÀ20-26 GENNAIO 2019

• Domenica 20 gennaio: nelle S. Messe di ogni singola parrocchia verrà “lanciata” la settimana

• Lunedì 21 gennaio: in chiesa a Monticello alle h. 20.30 Adorazione Eucaristica e Veglia di preghiera per le Vocazioni;

• Martedì 22 gennaio: nel salone di Bagnolo alle h. 20.30 incontro per i giovani, aperto a tutti, per confrontarci su quale volto di Chiesa vorremmo vedere;

• Mercoledì 23 gennaio: nel Centro Parrocchiale di Almisano alle h. 20.30 incontro per adulti, catechiste, insegnanti di religione, ed educatori per riflettere su quale immagine di Chiesa stiamo trasmettendo ai giovani;

• Giovedì 24 gennaio: in Centro Giovanile a Lonigo alle h. 20.30 ci interrogheremo su cosa vuol dire essere cristiani oggi

• Venerdì 25 gennaio: nel Centro Parrocchiale di Madonna i giovani ci raccontano il Sinodo dei giovani promosso da Papa Francesco

• Sabato 26 gennaio: S. Messa (unica prefestiva per tutte le parrocchie) in duomo a Lonigo alle h. 18.30; segue in Centro Giovanile la Cena dei Popoli con la collaborazione del Sermig: una esperienza diversa per riflettere su dove sta andando questo nostro mondo!

Durante la Settimana ogni mattina sarà proposta la recita del Rosario alle ore 7.00 nella cappella dell’Ospedale.

Questo il programma di massima (i nomi dei relatori saranno comunicati nelle settimane precedenti):

La “Settimana della Comunità” è una esperienza proposta da più anni nella nostra Dio-cesi, con lo scopo di aiutarci a riconoscerci Chiesa, comunità formata non da una elite di persone che vanno a messa, ma da un insieme di persone variegato per età, stato di vita, attività lavorativa e/o di studio, che si impegnano a vivere la stessa fede: celebran-dola nella Messa e gli altri appuntamenti di preghiera, ma anche condividendola negli impegni di gruppo all’interno delle nostre comunità e ponendosi in dialogo con quanti incontriamo.Quella di quest’anno è stata anticipata rispetto agli ultimi due anni: si svolgerà dalla domenica 20 a sabato 26 gennaio p.v..Uno spostamento di periodo visto che Pasqua sarà il 21 aprile e quindi aprile e maggio sarebbero stati due mesi già densi di appuntamenti, con il rischio di intasare ancor di più un periodo “ingolfato”, vanificando anche il senso dell’iniziativa.Come Consiglio Pastorale Unitario si sottolineava l’opportunità di rilanciare il valore della collaborazione, condivisione della responsabilità della vita delle nostre Comunità, valorizzando gli aspetti positivi dell’Unità Pastorale.Nel programmare gli eventi si è tenuto presente anche la lettera del Vescovo Beniamino che, parlando delle criticità che i giovani hanno segnalato lo scorso anno, così riporta-va: “Sentiamo il bisogno di trovare nella comunità de gli adulti un punto di riferimento significativo e una testimonianza credibile; una comunità appassionata, autentica, che ci doni fiducia e ci dia la possibilità anche di sbagliare; una comunità pronta a mettersi in gioco, capace di trasmettere la fede con l’esempio e per attrazione. Desideriamo sentire la comunità parrocchiale co me una casa accogliente, aperta a tutti, abitabile. Speriamo di essere ascoltati, stimati e valorizza ti come una “risorsa” per la comunità e non solo co me una “manodopera”; chiediamo di essere coinvolti nelle scelte importanti della comunità.

STIMOLATI DALLE PROVOCAZIONI DEI GIOVANIE CONSAPEVOLI DELLA FATICA DI TESTIMONIARE LA NOSTRA FEDE

COSTRUIAMO INSIEME LA COMUNITÀ CRISTIANASETTIMANA DELLA COMUNITÀ 20-26 GENNAIO 2019

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Comunità... VITA DELL’UNITÀ PASTORALE

Le parole con le quali inizia il salmo 122 mi tornano nella mente e danzano nel mio cuore quando penso al pellegrinaggio nella Terra del Santo, non a caso appartengono a quella sezione del libro dei Salmi chiamata “Canti delle salite” (dal salmo 120 al 134), perché pregati cantando dai pellegrini ebrei che andavano a Gerusalemme partendo dal-le varie zone della Palestina.Sono parole che sgorgano spontanee men-tre si salgono i monti di Giuda, dopo essere partiti da Nazaret, piccolo villaggio di Ga-lilea (così piccolo da non essere mai stato nominato prima nella Bibbia), attraversata la Samaria o scesi lungo la Valle del Gior-dano per salire a Gerusalemme dopo aver raggiunto Gerico.Come sapete io sono un innamorato del Cammino di Santiago di Compostella, ma non ho dubbi nel dire che il vero pellegri-naggio, quello che sarebbe bello tutti i cre-denti avessero la possibilità di fare almeno una volta in vita, è proprio questo! In quella Terra Dio stesso si è fatto pelle-grino: “Dio si è fatto come noi - cantiamo a Natale - per farci come Lui”: non si tratta di andare a cercare le prove dell’esistenza di Dio, ma ad intuire ancora meglio la gran-dezza della nostra fede: quale religione ha un Dio come il nostro, che ha condiviso le nostre esperienze? La gioia dell’amicizia e dell’amore, in famiglia e con gli amici, ma anche la sofferenza ed il dolore per la morte o la malattia delle persone care, l’ostilità e il rifiuto di chi non ne vuole sapere o ti tra-

“QUALE GIOIA QUANDO MI DISSERO: “ANDREMO ALLA CASA DEL SIGNORE! GIÀ SONO FERMI I NOSTRI PIEDI

ALLE TUE PORTE, GERUSALEMME!” (SALMO 122,1).PROPOSTA DI UN PELLEGRINAGGIO NELLA TERRA DI GESÙ

PER RINVIGORIRE LA NOSTRA FEDE (22-29 APRILE 2019)

Comunità... VITA DELL’UNITÀ PASTORALE

disce!Una caratteristica peculiare di questo pel-legrinaggio è il “retrogusto”, cioè l’espe-rienza di gustare i luoghi che si visitano non solo mentre si raggiungono le varie località, ma anche una volta tornati a casa, quando vai a Messa e senti i racconti del Vangelo …e il pensiero va a quei luoghi che i tuoi occhi hanno visto, le strade che anche i tuoi piedi hanno percorso, attraversi sulla barca

quel lago che anche gli apostoli conosceva-no bene, così prezioso per il sostentamento per chi di loro era pescatore... So che, qui a Lonigo, già altre volte è stata proposta questa esperienza negli anni scorsi ma, parlando con diverse persone, mi pare che ci sia più di qualcuno interessato a co-gliere l’opportunità. È da questa constatazione che si è partiti per contattare l’Ufficio Pellegrinaggi della no-stra Diocesi per passare alla sua concretiz-zazione, programmandola da lunedì 22 al 29 aprile p.v., in collaborazione con l’Unità Pastorale di Chiampo, come penso avete potuto vedere nei depliant posti alle porte delle nostre chiese (o eventual-mente venendo a chiederne una copia in canonica nel caso fosse-ro finite). In pullman andremo a Venezia, e di lì a Tel Aviv (con scalo ad Istambul). Partiremo da Nazareth: là dove Maria ha detto “Sì” all’angelo, ma anche dove Gesù è cresciuto, dove Maria e Giuseppe avevano

casa e bottega di lavoro. Da lì, passando per Cana (chi non ricorda l’acqua trasformata in vino?) ci porteremo sul Monte Carmelo, dove risuona ancora la vittoria del profeta Elia nella sfida contro i profeti pagani. Per passare in altre località della Galilea che trasudano di emozioni profonde: il Monte Tabor, dove Gesù si trasfigurò; il Monte delle Beatitudini dove riecheggiano ancora quelle parole “Beati…beati…beati..”; Ca-farnao dove abitava e lavorava Pietro, col-lega di suo fratello Andrea e socio di Gio-vanni e Giacomo in quel Lago di Tiberiade che anche noi attraverseremo in barca.Ci sposteremo poi verso sud, lungo la val-

Il Santo Sepolcro

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Comunità... VITA DELL’UNITÀ PASTORALE Comunità... VITA DELL’UNITÀ PASTORALE

le del Giordano passando per Gerico, la città dove Zaccheo era il capo degli esattori delle tasse. Visite-remo Qumran, dove furono trovati antichi rotoli della Bibbia e dove sorgeva una comunità religiosa al tempo di Gesù. Nei paraggi potre-mo provare l’emozione di immergerci nell’acqua sala-ta del Mar Morto.Passeremo a visitare Bet-lemme: il campo dei pasto-ri, la Basilica della Nativi-tà, l’Herodion, il palazzo di Erode, l’Istituto Effetà dove le Suore Dorotee si prendono cura dei piccoli sordo-muti.Giungeremo così a Gerusalemme e dintor-ni, in un crescendo di emozioni: partiremo dalla piscina Probatica dove gli Ebrei la-vavano le pecore da sacrificare nel tempio e dove Gesù guarì un cieco nato.Faremo la Via Crucis per le vie della città, arrivando al Calvario e visitando il Santo Sepolcro.Passeremo sul Monte degli Ulivi, vedre-mo il luogo dell’Ascensione, le cappel-

le del Pater Noster e del Dominus Flevit, dove Gesù pianse amare lacrime guardando la città che non lo riconosceva come Messia. Andremo nel Getsemani, dove l’agonia di Gesù non ha paragoni! E sosteremo al Muro del Pianto. Usciremo dalla città per andare ad Ein Karem, dove abitavano Zaccaria ed Elisabetta, e dove Maria cantò il Magnificat a Dio perché aveva guardato l’umiltà della sua serva!Dopo aver visitato il Museo dell’Olocausto, per tornare in città a visitare gli ultimi siti cari a noi Cristiani: il Monte Sion, il Cenaco-

Gerusalemme

NOTA DEL CONSIGLIO PASTORALE UNITARIOLa generosità e la solidarietà verso chi è in difficoltà da parte delle nostre popolazioni è un dato di fatto, e di questo non finiremo mai di ringraziare.Diverse sono le iniziative benefiche che vengono proposte nel corso dell’anno sia da gruppi parrocchiali, sia da altri Enti di be-neficenza che operano nel nostro territorio o che hanno qualche contatto in loco. Spesso viene chiesto di poter fare dei “mer-catini” alle porte delle chiese, dove offrire diversi oggetti in cambio di una offerta li-beramente versata dal donatore.Siccome da più parti si sentiva l’esigenza di arrivare a mettere un po’ di ordine di fron-te alle tante richieste, il Consiglio Pastorale Unitario del 20 novembre u.s. ha riflettuto su questo argomento cercando arrivare così a formulare un “regolamento” valido per tutta la nostra Unità Pastorale.

Queste sono le indicazioni alle quali siamo arrivati, i criteri per regolarizzare le raccol-te benefiche fuori dalla porta di ogni nostra chiesa:- le richieste devono pervenire in Canoni-

ca a Lonigo;- non ci possono essere più raccolte con-

temporaneamente;- le raccolte devono essere ammesse con

cadenza massima quindicinale;- avranno priorità le raccolte relative ad

iniziative pastorali, le quali, a differenza di quelle non pastorali, saranno eviden-ziate negli avvisi parrocchiali;

- si cercherà di evitare raccolte ripetute più volte per la stessa iniziativa.

Inoltre le raccolte dovranno essere effet-tuate in un posto visibile ma non troppo a ridosso della porta della chiesa.

lo, la Dormizione di Maria, il Gallicantu, dove Gesù venne portato dopo l’arresto e dove Pietro rinnegò di conoscere Gesù.Sulla via del ritorno faremo tappa ad Em-maus… e sarà facile che anche i nostri cuori li sentiremo ardere in petto, e avremo voglia anche noi di tornare alle nostre case, per raccontare tutto ciò che avremo visto e

udito!I posti a disposizione sono solo 35: speria-mo di riuscire ad averne ancora, ma con-sigliamo a chi è interessato di fare quanto prima l’iscrizione per non rischiare di rima-nere senza posto.A Gerusalemme!

don Roberto

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NOTIZIE DA... BAGNOLO

Sempre, quando entriamo in Chiesa, il no-stro sguardo punta, giustamente, all’altare maggiore, al Crocefisso, centro della nostra fede: Gesù. Nella nostra piccola Chiesa di Bagnolo è lo stesso. Gli altari laterali sono osservati poco, escludendo il secondo a sinistra, de-dicato a Maria, doverosamente illuminato e ornato di fiori e candele, segno dell’infinito affetto per la Madre del Salvatore. In realtà, le pale d’altare sono molto interes-santi. La prima a sinistra, per esempio, raffi-gura il martirio di una Santa da noi lontana per luogo di nascita e di vita, ma molto vici-na “spiritualmente”, se si considera la forte vocazione agricola del nostro territorio.Si tratta di Santa Eurosia, martirizzata dai Mori nell’880 circa a Yebra, un villaggio dei Pirenei spagnoli. La tradizione non è univo-ca, ma le ricostruzioni la descrivono come una giovane donna che, in viaggio verso la Spagna per sposare il principe d’Aragona, si trovò a passare i Pirenei, e lì, rifiutando-si di rinnegare la fede in Gesù, incontrò la morte per mano degli Arabi che, all’epoca, contendevano ai Franchi il confine. La sua fama di santità fece sì che gli eremiti custo-dissero le sue spoglie sulla montagna, dove da subito fu venerata dalla popolazione. In seguito, il suo corpo venne parzialmente traslato nella città di Jaca, quando questa divenne sede vescovile e capitale del Regno d’Aragona. Subì il martirio inizialmente con l’amputa-zione delle mani e dei piedi (secondo una delle tradizioni). Ciononostante, Eurosia continuava a pregare, in ginocchio, con lo sguardo rivolto al Cielo, che contempora-neamente si scuriva e riempiva di nuvoloni e lampi. A questo punto veniva decapitata,

Comunità... VITA DELL’UNITÀ PASTORALE

e istantaneamente si scatenava una grandi-nata furibonda, con acque torrenziali, venti fortissimi, saette e tuoni. Proprio per questo fatto, Eurosia è la San-ta che viene invocata contro la grandine, le tempeste e i fulmini, e, più in generale, a protezione dei raccolti. In molte parrocchie del nord Italia, il suo nome è inciso dentro le campane, che, tra-dizionalmente, un tempo, si suonavano per invocare protezione all’approssimarsi di un temporale. Artisticamente parlando, la pala del nostro altare è attribuita da Gaetano Maccà (nella sua “Storia del territorio vicentino”) intera-mente al pittore Giacomo Ciesa; in realtà, pare che solo le due figure collaterali delle Sante Apollonia e Lucia siano opera sua. Il resto del dipinto è attribuibile a G. Cignaro-li, di cui Ciesa fu appunto scolaro.La festa di Santa Eurosia ricorre il 25 giu-gno. Anna Corato

IN GITA A MONSELICE…un orario di partenza insolito per permet-tere di andare prima alla Messa…una meta vicina per dare la possibilità a tutti di partecipare, ai più piccoli ed anche ai più “grandi”…la solidarietà della comunità che con la vendita delle torte ha contribuito a finan-ziare la partecipazione dei ragazzi e quindi delle famiglie più giovani…un gruppo di persone con tanta voglia di stare insieme e passare una domenica diver-sa…un pullmanSono stati questi 5 ingredienti a dare un gu-sto diverso alla gita della comunità di Mon-ticello di domenica 14 ottobre.

Siamo partiti alle ore 11.30 una cinquantina di persone, di tutte le età… la più piccola di neanche 2 anni e il più “grande” di 89.Un viaggio breve, 40 minuti che tra una chiacchiera e qualche barzelletta di Don Roberto ci ha portato a Monselice. L’ora era quella del pranzo e così siamo an-dati direttamente al ristorante, una bellissima villa del 1500 adornata da tantissimi stucchi ad altorilievo color pastello e da maestosi lampadari in vetro di Murano. Una breve soleggiata passeggiata nel centro di Monse-lice ci ha portato al Castello dove la guida ci aspettava per una visita guidata. Non pote-va mancare un momento di preghiera lungo la strada delle Sette Chiesette. E dopo una gustosa merenda, accompagnati da un tra-

monto spettacola-re, siamo tornati alle nostre colline ma con il cuore pieno di allegria, amicizia e grati-tudine per que-sta bella giornata passata insieme. Come sempre le cose più semplici sono anche le più belle!

Comunità... VITA DELL’UNITÀ PASTORALE

NOTIZIE DA... MONTICELLO

UN MATRIMONIO E UNORGANISTA DA RECORD !Domenica 30 settembre durante la messa domenicale tutta la comunità di Monticel-lo si è unita alla famiglia di Mario e Lucia Trestini nel ringraziare il Signore per i loro 60 anni di matrimonio.

Un traguardo eccezionale, una testimonian-za d’amore rara ormai, una prova che l’a-more può veramente durare tutta la vita.Mario e Lucia si sono sposati il 27 settem-bre 1958. Due figli, Biancarosa e Luca, e 4 amatissimi nipoti.Una vita fatta di sacrifici, fede, semplicità e armonia.

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Comunità... VITA DELL’UNITÀ PASTORALE

Mario ha sempre avuto la passione per la musica. Da giovane suonava la fisarmoni-ca per rallegrare le compagnie e all’età di soli 15 anni ha iniziato a suonare l’organo

in chiesa a Monticello e ancora oggi conti-nua ad animare, con immutata dedizione, la messa domenicale.74 anni di onorato servizio, senza mai mancare a nessuna celebrazione (anche quando le celebrazioni erano tutti i giorni e anche più al giorno) e questo grazie anche a Lucia, che durante i 60 anni di vita insieme ha sempre appoggiato il servizio di Mario anche se questo comportava dei sacrifici e delle rinunce per l’intera famiglia.Ringraziamo Mario e Lucia per l’esempio che rappresentano per tutti noi: una fami-glia fondata sull’amore e sulla fede, dispo-nibile a mettersi al completo servizio della comunità di cui fanno parte.Auguriamo loro tanta salute, tanta serenità, tanta musica e ancora tanta vita insieme.

Comunità... ASSOCIAZIONI, MOVIMENTI E GRUPPI

95 ANNI DI SCOUTISMO CATTOLICO di LONIGO - STORIA E SPERANZASTORIA e SPERANZA: due parole che ci sembrano importanti da sotto lineare.Storia che è una somma di storie, diverse, uniche, speciali, indimenticabili tante quan-te sono le storie di tutti coloro che sono stati scout a Lonigo.Ci sono storie di campeggi, di giochi, di attività che hanno lasciato il segno in ogni ragazzo e in ogni capo. Ci piace ricordare fra tutti i nostri simboli: il fazzolettone portato al collo come segno indistinguibile del Lonigo 1; bagnato, strac-ciato, scolorito, addobbato, perfettamente arrotolato o maldestramente indossato, gi-rato all’indietro, purtroppo dimenticato.Ci piace ricordare quel canto che non en-tra nella testa, quel canto gridato, quel can-to che viene appena sussurrato, quello che se non c’è la chitrarra si stona dalla prima all’ultima nota, quello che è meglio senza la chitarra, quello che in chiesa non si sente nemmeno se viene - per così dire - aiutato dalle scolte con un microfono e a loro volta dal coro di turno della Messa in Chiesa Vec-chia o in Duomo.Ci viene in mente lo zaino. Lo zai-netto dei lupi che non se lo tolgo-no mai, e lo zaino del rover grande poco più di un quaderno all’interno del quale viene contenuto il neces-sario per una route. Quello stracol-mo di cose e grande più di colui che lo indossa. Quello dal quale penzola ogni tipo di cosa sembra meno il quaderno di caccia che si dimentica sempre a casa.Ci piace ricordare le patate al for-

AGESCIno cucinate al campo nere e dure, ma tanto buone. Il fuoco che non si accende mai e quando è acceso fa tanto fumo. Il fuoco del bivacco che trova uniti tutti e fa dimenticare la tv, i cellulari e le mamme. Il nostro pensiero va a coloro che sono stati capi e/o lo sono tuttora. Adulti che hanno permesso con il dono del loro tempo, con la loro pazienza, dedizione, perseveranza e coraggio il realizzarsi a Lonigo di questa realtà educativa giovanile così importan-te. Storie di capi giovani e di qualche età, di laici e preti, di lavoratori e di studenti. Quei capi che con la loro passione e gli innumerevoli sacrifici si sono dati da fare per unire gioia e formazione ai ragazzi. È e sarà sempre comunque una storia di gio-vani adulti, di uomini e donne con compiti e ministeri diversi, tutti comunque animati dall’amore verso i ragazzi e lo scoutismo.Da don Ermenegildo Reato di allora al no-stro don Ismaele dei nostri giorni va il no-stro pensiero e ringraziamento speciale per

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Comunità... ASSOCIAZIONI, MOVIMENTI E GRUPPI

quanto fatto come assistenti ecclesiastici, nell’abbraccio che hanno saputo dare con i ragazzi alla fede in Gesù nostro esempio e compagno, sempre cercato, malamente pre-gato, ma piano piano scoperto nell’intimità di una veglia alle stelle, in una preghiera di squadriglia, in un percorso fede di co.ca.Un 95° per la Speranza : perchè crediamo noi tutti che i giovani sono migliori di molti adulti, che il positivo che è nei giovani è una fonte di speranza, per qualunque epoca sto-rica. Perchè dalle piccole cose si costruisco-no grandi progetti, perchè è nell’essenziale che si trovano le cose che contano veramen-te, perchè la buona società del domani trova

le sue radici in un Dio che si è fatto uomo per accompagnarci e sorreggerci in ogni nostra azione quotidiana. Preghiamo il Si-gnore perchè ci passi accanto e ci aiuti nella nostra strada per molto altro tempo.Ringraziamo infine il Signore per il nostro motto sempre attuale: DEL NOSTRO MEGLIO (Lupetti/e) PER ESSERE PRONTI (Esploratori e Guide) A SERVIRE (Rovers e Scolte)

Buona strada …...Giando e Sandra

SCUOLA CAMPANARIA LEONICENA

30° NATALEAnche il 2018 volge al termine, siamo ar-rivati a Natale, il 30° Natale della Scuola Campanaria Leonicena. Quest’anno ab-biamo festeggiato con l’organizzazione di una rassegna campanaria, ben partecipata, nel mese di maggio e con la pubblicazio-ne di un libro sulla nostra storia e sull’arte campanaria a Lonigo.L’idea di raccontare la storia della Scuo-la Campanaria Leonicena in un libro ci è stata proposta da Emilio Garon, appas-sionato di storia del territorio leoniceno e vicentino in generale, che ne ha curato la pubblicazione. Inizialmente eravamo dubbiosi, credevamo di non trovare ma-teriale sufficiente, invece con passione e determinazione ci siamo messi all’opera. Tutti hanno partecipato, chi salendo sui campanili per fare foto e rilievi, chi facen-do ricerca archivistica, chi trascrivendo le proprie esperienze vissute e chi, sapiente-mente, ha amalgamato il materiale fino ad arrivare ad un prodotto ben riuscito. A tal

proposito vorrei esprimere un ringrazia-mento personale da parte mia e di tutta la Scuola Campanaria a Emilio, senza il quale non saremmo mai arrivati alla fine di questa bella avventura.Il volume, unico nel suo genere per la no-stra Città, dal titolo “Rintocchi di memoria: Storie di campane e campanili a Lonigo” è

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stato presentato in Chiesa Vecchia venerdì 07 dicembre scorso, con buona partecipazione di pubbli-co e la presenza di alcuni relatori d’eccezione.Oltre alle dinamiche che han-no portato alla rinascita dell’arte campanaria leonicena, abbiamo raccolto nella pubblicazione le storie delle varie chiese presenti nel nostro territorio, i dati di tutte le campane ed i campanili presen-ti nell’unità pastorale di Lonigo, gli aneddoti e le storie inerenti al mondo campanario, il tutto corre-dato da una ricca documentazione fotografica e di archivio.Inoltre vi sono le prefazioni del maestro Bepi De Marzi, compositore, musicista e fine conoscitore dell’arte campanaria, di mons. Ermenegildo Reato, storico vicenti-no molto legato al territorio Leoniceno, di don Vittorio Montagna, parroco di Lonigo per molti anni e di don Roberto Castegna-ro, attuale co-parroco dell’unità pastorale di Lonigo. Doverosamente abbiamo raccol-to pensieri e ricordi di don Ferruccio Sala, promotore della rinascita campanaria nella nostra parrocchia. Ringraziamo gli sponsor che hanno contri-buito fattivamente alla realizzazione dell’o-pera, in particolare la Banca di Credito Cooperativo Vicentino di Pojana Maggiore (VI), Dall’Ava Vivai di Lonigo (VI), Villa Pisani Bonetti a Bagnolo di Lonigo (VI), Monaco Rent di Gambellara (VI) ed i com-ponenti della Scuola Campanaria Leonice-na che hanno coperto i costi restanti.Il volume sarà disponibile per tutto il perio-do natalizio presso le sacrestie delle chie-se di tutta l’unità pastorale, oppure diret-tamente in campanile, e le offerte raccolte saranno impiegate per il mantenimento e la

manutenzione del campanile e del concerto campanario della Chiesa Vecchia.Questo libro, per Natale, potrebbe diventare una simpatica idea regalo, utile sia a diffon-dere che a sostenere una tradizione secolare radicata del nostro territorio leoniceno.Tornando alla consueta attività campanaria, abbiamo partecipato il 18 novembre alla gara campanaria giovanile-emergenti di Lu-ghezzano (VR), con una squadra composta per lo più da giovani alla prima competizio-ne “agonistica”. Ci siamo classificati 8°, c’è ancora margine di miglioramento, però la dimostrazione di buona volontà ed impegno durante le prove da buone prospettive per i prossimi anni.Da qualche settimana risuonano canti nata-lizi provenienti dal campanile della chiesa vecchia, è il nostro modo di annunciare a Voi lettori, e a tutta la comunità leonicena, la nascita di Redentore.Felice Natale e buone festività di fine anno da parte della Scuola Campanaria Leonice-na. Andrea Nori

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GRUPPO VEDOVILE “SPERANZA E VITA”

VISITA ALLE SUORE DELL’ISTITUTO MARIA IMMACOLATAAll’inizio del mese di ottobre, un buon nu-mero di persone del gruppo vedovile “Spe-ranza e vita” si è recato a Cologna Veneta presso l’Istituto Maria Immacolata, per incontrare le suore che hanno trascorso un periodo della loro vita a Lonigo, dove hanno lasciato un buon ricordo. Esse sono: suor Rosa, suor Pia An-nunziata, suor Clementina e suor Imelda.L’incontro è stato caloroso, piace-vole ed anche conviviale ed è stato arricchito dalla presenza delle due Madri Superiori. Le suore hanno voluto far visitare la chiesa, l’Isti-

tuto e il giardino. Davanti alla statua della Madonna Immacolata si è pregato e cantato.Il tempo è volato, al momento dei saluti le suore hanno espresso il desiderio di altri in-contri. Maria

COMUNITÀ ABRAMOLa Comunità Abramo, mem-bro della Catholic Fraternity of Charismatic Covenant Com-munities and Fellowships, As-sociazione di fedeli di diritto Pontificio, nata a Vicenza nel

1989, nell’ambito della spiritualità del Rin-novamento Carismatico Cattolico, ha come

centro la conoscenza e la conseguente spe-rimentazione della presenza e dell’azione dello Spirito Santo in tutte le realtà della vita quotidiana, il forte richiamo all’espe-rienza comunitaria come mezzo di soste-gno per una sempre più profonda e radicata conoscenza del messaggio di salvezza del Vangelo, la gioia e l’entusiasmo nel metter-

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si al seguito e al servizio di Gesù per diventare suoi annunciato-ri e testimoni nel mondo.Un’evangelizza-zione rivolta in particolare alla famiglia e ai gio-vani dove l’an-nuncio Kerigma-tico diventa cura pastorale e rispo-sta alla domanda di spiritualità e di formazione trasformando i vari modi di pensare e di agire in un auten-tico umanesimo cristiano. La Comunità Abramo, nel 30° anniversario dalla nascita, vuole approfondire e rispon-dere all’appello di Papa Francesco di “usci-re da se stessi” per andare “verso gli altri”, i più lontani, i più bisognosi di consolazione, di aiuto, verso le “periferie dell’esistenza” per portare la presenza viva di Gesù miseri-cordioso. Ma non possiamo essere testimoni se noi per primi non sperimentiamo la gioia di essere consolati e amati da Lui per farsi poi prossimi ai nostri fratelli vicini e lonta-ni. La preghiera, come cenacolo missiona-rio, diventa quindi luogo di conversione e di annuncio dove vedere e toccare Gesù Vivo attraverso la lode, il canto, l’intercessione e la meditazione della Parola di Dio.La Comunità, diffusa in Italia e all’estero (Spagna, Malta, Svizzera ed Irlanda), pro-pone quindi, un cammino di conversione e di crescita spirituale caratterizzato da quat-tro pilastri:a) la spiritualità;b) l’esperienza della fraternità e della co-

munione;c) la formazione basata sulla Sacra Scrit-

tura, sulla Dottrina Cattolica secondo il Magistero e la piena adesione agli orientamenti dei pastori della Chiesa;

d) la missione, nell’ottica del “dono di sé”, nelle attività caritative verso i poveri, i sofferenti, i carcerati e attraverso la par-tecipazione alla missione della Chiesa locale e delle parrocchie.

Fondamentale è il camminare secondo una prospettiva ecclesiale e di condivisione e di collaborazione con le altre realtà laica-li ed in particolare con l’Unità Pastorale di Lonigo, inserendosi attivamente nella vita pastorale, pronti a rispondere alle necessità pastorali.Da due anni e mezzo la Comunità Abramo è presente presso la Parrocchia di Madon-na di Lonigo, nella cui Chiesa, ogni lunedì sera, dalle ore 19.40 alle ore 22.00 (inizio con il rosario), si svolge l’incontro di pre-ghiera aperto a tutti, a cui si aggiunge la possibilità di partecipare a ritiri, convegni ed esperienze missionarie.

Per informazioni è possibile contattare Giorgia e Alessandro (cell. 349.2569209) e consultare il sito ufficiale www.youhope.it

* * *Un grazie perché anche a 90 anni è bello salire al monte per incontrare chi manda a tutti un messaggio di Vita Vera e Speranza.

A Isola Vicentina con padre Ermes Ronchi

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FONDAZIONE SAN GAETANOSalve! Scrivo per presen-tare la Comunità “Integra” di Val Liona, Via Carbona-rolla n. 30, che è un servi-zio per Doppia Diagnosi che accoglie maschi adulti,

anche giovani, che stanno svolendo un per-corso terapeutico riabilitativo. Il nostro ser-vizio gestisce anche un appartamento a Lo-nigo, ove sono attualmente accolti tre ospiti nella fase avanzata del programma (dopo almeno un anno di comunità residenziale).Desideriamo che la nostra realtà sia il più possibile inserita nel tessuto del nostro ter-ritorio e per questo speriamo che vi siano persone di buona volontà e/o gruppi disposti ad avvicinarci per svolgere con noi attività di animazione e vicinanza, specie in occa-sione delle Festività, che possano sostenere e nutrire la vita quotidiana. Attualmente sa-rebbe vitale per noi implementare il numero dei volontari per il servizio di sorveglianza durante le notti, presso la sede residenziale (che è gestita durante il giorno da un gruppo di operatori professionisti).

Si tratta di un compito molto semplice, ma molto prezioso per noi ed anche per chi lo svolge, come potranno dirvi i volontari che collaborano o hanno collaborato con noi.Chiediamo una disponibilità oraria dalle 22:00 alle 8:00, con la possibilità di dormire in una stanza predisposta a piano terra. La frequenza potrebbe essere di 3 / 4 volte al mese, ma anche più sporadica. L’obiettivo è di monitorare la tranquillità del riposo not-turno, prevedendo, nel corso della notte, an-che un paio di verifiche nelle camere, al pia-no superiore della sede. Durante la notte la coordinatrice di sede, M. Lorenza Dujany, è comunque sempre reperibile telefonica-mente. Specifichiamo che ai volontari viene riconosciuta una piccola cifra a rimborso delle spese (circa 40 euro lordi a notte).Chiediamo la disponibilità di persone di età non inferiore ai 22/23 anni, naturalmente automunite, interessate a conoscere chi sia-mo e cosa facciamo (potete visitare il nostro sito “Fondazione San Gaetano”, sede “La Corte Berica”)…. Grazie!!!

Chiamate per qualsiasi informazione M. Lorenza Dujany - cell 348 0000261

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FONDAZIONE AIUTIAMOLI A VIVERECOMITATO DI ALONTE

Tutto è cominciato circa un anno fa in piaz-za a Lonigo... vedendo il banchetto del co-mitato di Alonte che in cambio del pane fresco e altri prodotti chiedeva un’offerta per finanziare il progetto “Aiutiamoli a vi-vere” a favore dei bambini di Chernobyl.Con pura curiosità, abbiamo chiesto come aderire al progetto per accogliere un bam-bino, e dopo un anno ci siamo ritrovati ad aspettare con trepidazione l’arrivo di un piccolo amico, contribuendo al suo bene-ficio per la riduzione delle radiazioni tra-smesse dal grande disastro di Chernobyl.Il giorno 30 agosto ci sia-mo ritrovati in piazza ad Alonte per at-tendere l’arri-vo dei bambini in autobus, in particolare di Al iaskei…Il clima di tutte le famiglie era di gioia, men-tre da parte nostra di pre-occupazione e di sorpresa con tante domande che occupa-vano la nostra mente.

Abbiamo vissuto un mese di forti emozioni tra pianti, gioie, tenerezze e preoccupazio-ni, si tante preoccupazioni, perché vedere piangere un bambino di sette anni senza poterlo consolare porta tanta apprensione e tristezza, per capire che il pianto era dovuto al pensiero della famiglia lontana in Bielo-russia.Quel mese ci è sembrato lunghissimo ma è passato velocemente e ci siamo ritrovati in un attimo alla fine di questa meraviglio-sa esperienza con un vuoto immenso e una grande nostalgia dei momenti trascorsi in-

VACANZA RISANAMENTO 2018UNA NOSTRA FAMIGLIA SI RACCONTA

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sieme, consapevoli tra l’altro che non riu-sciremo a sentirci facilmente per telefono, perché la lingua non ci aiuta nella comuni-cazione, ma con la consapevolezza di aver creduto in un progetto d’amore e di aiuto.Aliaskei ha vissuto un grande sacrificio, molto faticoso e intenso per la sua tenera età, fatto di tante emozioni ed esperienze sempre nuove, tanto che il nostro arriveder-ci si è trasformato in un interminabile ab-braccio.In questa esperienza ringraziamo tutti i vo-lontari dell’associazione “Aiutiamoli a vi-vere” che si sono messi a disposizione per questo progetto, e ci hanno dato l’opportu-nità di vivere questa bellissima esperienza assieme ad altre famiglie creando nuove amicizie, con la speranza che altre famiglie vorranno unirsi a noi. Speriamo che questa splendida esperien-za possa proseguire il prossimo anno con

Aliaskei, che ormai è parte della nostra fa-miglia e che possa essere di esempio per il desiderio di altre famiglie.Arrivederci Aliaskei

Raffaella, Pietroe Samuele

Info: [email protected]

Presidente Francesco Belleicell. 3403525352

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Ciao a tutti cari amici!Eccoci qui già a dicembre, un mese per me molto entusiasmante e ricco di appun-tamenti tutti da raccontare! Innanzitutto vi aspetto numerosi martedì 18 dicembre presso il cinema Eliseo alle ore 20:30. Con la partecipazione de “i Mèllon” e molti al-tri artisti io e i miei compagni interprete-remo dal vivo un nuovo spettacolo che si intitola “C’è un posto anche per te”. Sono già emozionato di salire sul palco, vedere tanta gente e cimentarmi nel ruolo di Robin Hood e del tennista... ma non posso antici-

parvi altro e vi aspetto numerosi!Poi non nego che sto aspettando con ansia l’arrivo del mio compleanno, il 3 dicembre e poi la festa di Santa Lucia e il Natale e lo sapete il motivo? Mi diverto molto a scar-tare i regali sperando di trovare qualche scatola di lego perché costruire è una delle mie più care passioni! Colgo qui l’occa-sione per darvi un consiglio se non sapete cosa regalare ai vostri cari amici..passate a trovarci alla Bottega di Anffas che sarà aperta anche sabato 15 e sabato 22 dicem-bre, dalle 16:00 alle 19:00.

P.s.: cercasi volon-tari, se siete inte-ressati contattate-ci!Vi auguro di tra-scorrere delle buo-ne feste di Nata-le in compagnia dei vostri cari! Vi aspetto e vi do ap-puntamento al mio prossimo articolo nel 2019! Ciao cari amici let-tori! buon anno!!!!

Fabio Mecenero

L’ANGOLO DI FABIO

Associazione Nazionale Famiglie di Disabili Intellettivi e Relazionali“BASSO VICENTINO” Sede di LONIGO

Via Fiume, 37 - 36045 Lonigo (Vi)

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I BAMBINI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA MANCASSOLAAnche quest’anno i bambini della scuola dell’infanzia Mancassola non hanno man-cato di far visita ai nonni di Villa Serena e tra un canto, una poesia e una stretta di mano, sono riusciti ad allietare la giornata agli ospiti della struttura.Qualcuno, un po’ più curioso, ha chiesto se la casa di riposo, in realtà fosse un ospe-dale, gli anziani solerti si sono prodigati a spiegare che il centro Servizi è una struttura che ospita i nonni non più autosufficienti....;

POLVERE DI STELLEDomenica 30 Settembre, in occasione della festa dei nonni, grazie alla compagnia Gino Franzi, si è svolto a Villa Serena un bellis-simo spettacolo dal titolo: Polvere di Stelle.L’evento fortemente voluto dal consiglio di Amministrazione presieduto da Jessi-ca Giacomello e dal direttore Nevio Sla-viero è stato realiz-zato e offerto da una famiglia leonicena, che ne ha sostenuto le spese.Il concerto ha entu-siasmato gli ospiti grazie a vecchie me-

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lodie del passato, da: Parlami d’amore Ma-riù, a Se potessi avere mille lire al mese, da Ma le gambe a Nel blu dipinto di Blu....Gli anziani hanno accompagnato i canti con i loro cori e tanto entusiasmo …

Riportiamo gli orari delle celebrazioni del Tempo di Natale e gli appuntamenti per la cele-brazione del sacramento della riconciliazione.

PARROCCHIA DI LONIGOSabato 22 / Domenica 23 In tutte le S. Messe benedizione delle statuine del Bambin Gesù da mettere nei presepi

Lunedì 24 dicembre 22.30 Veglia 23.00 S. Messa nella Notte in Duomo

Martedì 25 dicembre SS. Messe: 8.00 in Chiesa Vecchia(NATALE DEL SIGNORE) 9.30 11.00 18.30 in Duomo

Mercoledì 26 dicembre SS. Messe: 8.00 e 11.00 Chiesa Vecchia(S. STEFANO)

Sabato 29 dicembre S. Messa 18.30 in Chiesa Vecchia

Domenica 30 dicembre SS. Messe: 8.00 in Chiesa Vecchia 9.30 11.00 18.30 in Duomo

Lunedì 31 dicembre SS. Messe: 8.00 in Chiesa Vecchia S. Messa 18.30 e Solenne Ringraziamento in Chiesa Vecchia

Martedì 1 gennaio SS. Messe: 8.00 in Chiesa Vecchia(S. MARIA MADRE DI DIO) 9.30 11.00 18.30 in Duomo

Sabato 5 gennaio 18.30 S. Messa in Chiesa Vecchia

Domenica 6 gennaio SS. Messe: 8.00 in Chiesa Vecchia(EPIFANIA) 9.30 11.00 18.30 in Duomo

CONFESSIONI:

Sabato 22 dicembre Ch. Vecchia dalle 9.30 alle 12.00

Lunedì 24 dicembre Duomo dalle 9.00 alle 12.00

e dalle 15.00 alle 19.00

LE CELEBRAZIONI NATALIZIE IN U.P.

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PARROCCHIA DI MADONNASabato 22 / Domenica 23 In tutte le S. Messe benedizione delle statuine del Bambin Gesù da mettere nei presepi

Lunedì 24 dicembre 21.30 Veglia 22.00 S. Messa nella Notte

Martedì 25 dicembre 10.00 Santa Messa(NATALE DEL SIGNORE)

Mercoledì 26 dicembre 10.00 Santa Messa(S. STEFANO)

Sabato 29 dicembre 18.00 Santa Messa

Domenica 30 dicembre 10.00 Santa Messa

Lunedì 31 dicembre 18.30 Santa Messa e Solenne Ringraziamento

Martedì 1 gennaio 15.00 Santa Messa(S. MARIA MADRE DI DIO)

PARROCCHIA DI BAGNOLOSabato 29 dicembre 18.30 Santa Messa

Domenica 30 dicembre 10.30 Santa Messa

Lunedì 31 dicembre 18.30 Preghiera del Vespero e Solenne Ringraziamento

Martedì 1 gennaio 10.30 Santa Messa(S. MARIA MADRE DI DIO)

Sabato 5 gennaio 18.30 Santa Messa

Domenica 6 gennaio 10.30 Santa Messa(EPIFANIA)

CONFESSIONI:Sabato 22 dicembre Ch. Vecchia dalle 9.30 alle 12.00Lunedì 24 dicembre Duomo dalle 9.00 alle 12.00 Ch. Bagnolo dalle 15.30 alle 18.00

PARROCCHIA DI ALMISANOSabato 22 / Domenica 23 In tutte le S. Messe benedizione delle statuine del Bambin Gesù da mettere nei presepi

Lunedì 24 dicembre 21.30 Veglia 22.00 S. Messa nella Notte

Martedì 25 dicembre 11.00 Santa Messa(NATALE DEL SIGNORE)

Mercoledì 26 dicembre 11.00 Santa Messa(S. STEFANO)

Sabato 29 dicembre 19.00 Santa Messa

Domenica 30 dicembre 11.00 Santa Messa

Lunedì 31 dicembre 19.00 Preghiera del Vespero e Solenne Ringraziamento

Martedì 1 gennaio 11.00 Santa Messa(S. MARIA MADRE DI DIO)

Sabato 5 gennaio 19.00 Santa Messa

Domenica 6 gennaio 11.00 Santa Messa(EPIFANIA)

CONFESSIONI:Sabato 22 dicembre Ch. Vecchia dalle 9.30 alle 12.00Lunedì 24 dicembre Duomo dalle 9.00 alle 12.00 Ch. Almisano dalle 15.00 alle 18.30

PARROCCHIA DI BAGNOLOSabato 22 / Domenica 23 In tutte le S. Messe benedizione delle statuine del Bambin Gesù da mettere nei presepi

Lunedì 24 dicembre 21.00 Veglia 21.30 S. Messa nella Notte

Martedì 25 dicembre 10.30 Santa Messa(NATALE DEL SIGNORE)

Mercoledì 26 dicembre 9.00 Santa Messa(S. STEFANO)

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VENERINACi ha lasciato da poco la nostra cara Venerina Magnaguagno, una delle ospiti più longeve della struttura, aveva 103 anni. La ricordiamo come protagoni-sta attiva della vita di comunità di Villa Serena, grande comu-nicatrice, ha vestito per anni gli abiti di Santa Lucia...dimo-strando grandi doti empatiche e compassionevoli...Non mancava di humor ed iro-nia, alla domanda che i più le rivolgevano:“Come hai fatto ad arrivare a questa età così in forma?”, amava rispondere “Non ho mai conosciuto uomo” Alleghiamo a queste poche righe il racconto della sua vita, che lei stessa ci narrò a Mar-zo del 2015.“Sono nata ben 100 anni fa (23 Marzo 1915) in un’ epoca in cui la vita della don-na era considerata virtuosa, soprattutto in merito alle abilità domestiche o alla dedi-zione per marito e figli.Io vengo da una famiglia numerosa, sono di Codigoro in provincia di Ferrara, da dove mio padre fu trasferito per motivi di lavo-ro ( era responsabile del consorzio Acque fluviali). Nella vita adulta mi sono dedicata con amo-re alla professione di modellista e magliaia, ho dato vita ad un piccolo laboratorio in cui io mi occupavo della realizzazione dei capi, come della formazione del personale (ero socia della confartigiani).

a dimostrazione di ciò hanno illustrato gli ausili che la struttura ha messo loro a di-sposizione, grande successo hanno riscosso

i girelli, sui quali i bimbi hanno sfilato …come a bordo di una giostra...

E’ vero non mi sono mai sposata, non ho avuto figli e sono stata una donna moderna che amava viaggiare, indossare capi alla moda (tra le prime ho calzato pantaloni e costume da bagno) e guidare una bellissi-ma moto Vespa.Ho con piacere aiutato le mie sorelle come i miei fratelli, ad accudire figli e nipoti, in breve non mi è mai mancato nulla e ho ap-prezzato le piccole cose che la vita ha sapu-to donarmi (la buona salute in primis).Ho sempre lavorato con passione creando e realizzando abiti, costruendo relazioni e amicizie, coltivando i legami familiari e viaggiando; perciò, pur non essendo stata madre e mi dispiace, credo di essere stata materna e feconda nei confronti del mondo, delle persone e delle cose che mi hanno ac-compagnato in questo lungo cammino della vita.”

PARROCCHIA DI MADONNASabato 5 gennaio 18.00 Santa Messa

Domenica 6 gennaio 10.00 Santa Messa(EPIFANIA)

CONFESSIONI:Sabato 22 dicembre Ch. Vecchia dalle 9.30 alle 12.00

Lunedì 24 dicembre Duomo dalle 9.00 alle 12.00 Ch. Madonna Dalle 15.30 alle 18.30

PARROCCHIA DI MONTICELLODomenica 23 dicembre In tutte le S. Messe benedizione delle statuine del Bambin Gesù da mettere nei presepi

Lunedì 24 dicembre 19.30 Veglia 20.00 S. Messa nella Notte

Martedì 25 dicembre 9.30 Santa Messa(NATALE DEL SIGNORE)

Mercoledì 26 dicembre 9.30 Santa Messa(S. STEFANO)

Domenica 30 dicembre 9.30 Santa Messa e Solenne Ringraziamento

Martedì 1 gennaio 15.00 Santa Messa(S. MARIA MADRE DI DIO)

Domenica 6 gennaio 9.30 Santa Messa(EPIFANIA)

CONFESSIONI:Sabato 15 dicembre Ch. Monticello Dalle 9.30 alle 11.00Sabato 22 dicembre Ch. Vecchia Dalle 9.30 alle 12.00Domenica 23 dicembre Ch. Monticello Dalle 10.30 alle 11.30Lunedì 24 dicembre Duomo dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00

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Comunità... SOLIDARIETÀ

CENTRO AIUTO ALLA VITA

IL “SÌ” ALLA VITAARRIVA... DI CORSAI benefattori del Sì alla Vita vanno di corsa. Il Comitato “Decimo Miglio” di Alonte in settembre ha organizzato in paese la terza edizione della “Camminata in rosa”, che ha richiamato quasi 400 iscritti sui 9 km del percorso. L’associazione ha poi consegnato un assegno “pesante” al Centro Aiuto alla Vita di Lonigo, nelle mani della presidente Maria Talassi.“Ringraziamo di cuore il Decimo Miglio e tutti quelli che ci sono vicini, permettendo al CAV di continuare la sua attività a favore della vita presente e futura - afferma Maria - La Camminata in Rosa è stata un’occasione per diffondere e promuovere il valore del-la vita, soprattutto quando essa è piccola e indifesa. Con l’aiuto di tutti siamo riusciti quest’anno a far nascere due bambini: le

loro mamme avevano già in tasca l’appun-tamento per l’aborto, hanno cambiato idea dopo aver trovato nel Centro una sponda pronta ad offrire conforto e assistenza. A febbraio e a luglio i lieti eventi: sono queste cose che ci spingono a continuare”. Per farlo però servono braccia e cuori: c’è la sede di via Castelgiuncoli da tenere aperta il mercoledì pomeriggio e il venerdì mattina, il materiale (alimentare, vestiario, pannoli-ni, passeggini...) da raccogliere, ordinare e distribuire, mamme a cui dare ascolto per piccoli e grandi bisogni.“Contiamo una sessantina di soci, pochi però quelli attivi: se qualche altra persona di buona volontà vorrà unirsi anoi, sarà la benvenuta”, conclude la presidente.

Stefano Canola(articolo pubblicato

sulla “Voce dei Berici”)

Comunità... SCUOLA

IN CAMMINO CON FRANCESCOTra i tanti progetti che ogni anno vedono coinvolti i nostri bambini, quest’anno ab-biamo iniziato insieme un “cammino”, gui-dati dall’esempio di San Francesco. Questo progetto mira a trasmettere loro l’importan-za di aiutare il prossimo, nostro FRATEL-LO o SORELLA, ma anche la meraviglia dei doni che ci circondano, il rispetto per la nostra “casa” e infine scoprire che ognuno di noi è un dono speciale.I bambini, circondati dall’infinita bellezza e meraviglia del Creato, si sono lasciati spontaneamente trasportare in un mondo fatto di particolari, di colori, di sfumature e di emozioni...lasciandosi incantare dalle sottili zampine di un ragno, dai fiorellini cresciuti spontaneamente nel prato, dalle foglie appena cadute e poi raccolte per es-sere riutilizzate…L’ambiente che fortuna-tamente circonda la nostra scuola ha offerto ai bambini la possibilità di incontrare, os-servare e riconoscere fenomeni...viaggiare alla scoperta di un mondo ricco e curioso

del quale è bello e gratificante sentirsi parte integrante.Ogni bambino si riconosce cosi come per-sona unica, amata..e nella gioia di questa scoperta, rispondere con l’Amore a chi mi sta di fronte, ma amore anche per i doni che mi circondano.

SCUOLA DELL’INFANZIA “G. RODARI”

“Dolce è sentireCome nel mio cuoreOra umilmenteSta nascendo amoreDolce è capireChe non son più soloMa che son parte di una immensa vitaChe generosaRisplende intorno a meDono di Lui

Del Suo immenso amoreCi ha dato il CieloE le chiare StelleFratello SoleE Sorella LunaLa Madre TerraCon Frutti, Prati e FioriIl Fuoco, il VentoL’Aria e l’Acqua pura”

Colgo l’occasione per fare gli auguri di Buon Natale da parte di tutti i bambini e le

insegnanti della scuola dell’infanzia Rodari. Anna Pandian

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LA GRANDE GUERRAENTRA A SCUOLARicordando il centenario dalla firma dell’ar-mistizio che sancisce la fine della Prima guerra Mondiale, la scuola di ristorazione Dieffe, ha deciso di dedicare una serie di attività a tale memoria, ponendo in luce la grave tragicità degli eventi, ponendo i ra-gazzi di fronte alle conseguenze che un conflitto può portare. Una serie di attività sono state svolte in classe ma anche al di fuori dalle mura scolastiche, a teatro e negli scenari di guerra sul monte Pasubio. A tal proposito scrive un ragazzo: “ Oggi sono vicino al confine, sono le 13.30, sul monte Pasubio, un posto a mio parere stupendo, che mi fa stare in pace con me stesso, ma sento un’aria triste, il dolore delle madri, e la paura dei soldati. Sento il profumo del freddo che ti congela dentro, la vista moz-zafiato, le dita che perdono senbilità. Un momento di silenzio per i nostri caduti, be-viamo e mangiamo pensando ciò che hanno fatto per noi, mi sento a casa, solo grazie a loro che hanno dato la vita. “ Un altro così commenta: “Sono davanti alle trincee italiane e austriache, solo guardarle

ISTITUTO PROFESSIONALE DI ENOGASTRONOMIA - DIEFFE

Comunità... SCUOLA Comunità... SCUOLA

mi mettono i brividi. Mi sembra quasi di vedere un soldato, di udire gli spari e le esplosioni; ci penso e immagino le migliaia di ragazzi che esattamente 100 anni fa stavano qua a combattere, che si chiedevano come me adesso, se questa guerra fosse davve-ro necessaria. Guardando i due fronti provo un profondo senso di vuoto ma allo stesso tempo di gratitudine, perche grazie a loro oggi possiamo dire di essere ita-liani.”Queste frasi non sono retorica sono emozioni dei nostri giovani da condividere. Fermiamoci un po’ anche noi “grandi” a riflet-tere.

Silvia Marondocente Dieffe

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Comunità... ESPERIENZE E TESTIMONIANZE

STATUA BRONZEA DELLA MADONNA DEI MIRACOLI

Con il mese di novembre 2018, sono stati completati i lavori della posa della statua bronzea della Madonna dei Miracoli di Lo-nigo inaugurata il 15 settembre 2017.

Erano rima-sti da ultima-re la scritta sul piedestal-lo riguardan-te gli ultimi due avveni-menti che la statua ha su-bito nel cor-so degli anni e che non erano stati d o c u m e n -tati; inoltre sono state ri-passate, con vernice mar-

rone-scuro, le lettere che compongono la scritta latina, in modo che la stessa appaia ben visibile all’osservatore.Le ultime frasi sono state ag-giunte anch’es-se in latino per rispettare la tra-dizione antica.E’ stata posi-zionata una etichetta in bronzo fissata sul lato destro del basamento, con la traduzio-ne dal latino in Italiano della

scritta fronta-le sul pilastro che sostiene la statua.La descrizione racconta tut-ti i passaggi e allocazioni a partire dal 1628, anno della sua rea-lizzazione fino ai nostri gior-ni. Con l’oscurità la statua non era per ben vi-sibile, per cui si è pensato di applicare un faretto che si accende con l’imbrunire della sera in modo tale che la statua risplenda anche quando è buio.L’ultimo intervento è stato l’applicazione di

Comunità... ESPERIENZE E TESTIMONIANZE

una corona di fiori fissati in maniera stabile che ne risaltano ulteriormente la sua mae-stosità e bellezza.A tal proposito è stato stampato un piccolo opuscolo curato da Antonio Tognon, diviso in due parti: la prima riguarda la storia e la preparazione per l’inaugurazione, mentre nella seconda viene descritto tutte le fasi delle sua installazione e i lavori ad essa cor-relati sopra descritti.Alcuni di questi opuscoli saranno messi a disposizione dei fedeli all’interno della Chiesa Vecchia e del Duomo.Con questi ultimi interventi la figura del-la Madonna dei Miracoli di Lonigo appa-re nella sua magnificenza a disposizione a quanti la vogliono ammirare e nel caso reci-tare una preghiera.

A. Tognon

Domenica 11 novembre 2018 - Festa del Ringraziamento

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Comunità... I NOSTRI MISSIONARI

I NOSTRI MISSIONARIShalom a tutti!Mercoledì 12 settembre siamo stati onorati della presenza di ben tre missio-nari, che ci hanno fatto visita durante il nostro incontro settimanale: fra Micha-el Daniels, p. Paolo Tovo e suor Ma-rialuisa Panarotto. Fra Michael, mis-sionario francescano in Guinea Bissau, ci ha raccontato dei segnali di speranza per la sua missione in Africa a Quinha-mel. Qui, nell’ambito del progetto di valorizzazione della dignità della don-na, segue un gruppo di ragazze della scuo-la superiore con l’intento di farle studiare all’Università (tra queste vi sono anche tre ragazze musulmane). Ha iniziato, inoltre, la costruzione del Centro di Promozione Uma-na per avere finalmente degli spazi adeguati per le varie attività parrocchiali. Si occupa anche del progetto agricolo, che gli sta mol-to a cuore e per il quale dei volontari italia-

ni della nostra zona hanno provveduto ad acquistare varie attrezzature per la lavora-zione della terra e ad inviarle poi in Guinea Bissau col container. Purtroppo c’è molta corruzione nella politica locale; fra Michael ha diretto per alcuni anni la Commissione Giustizia e Pace della capitale Bissau e per questo suo impegno diretto era stato minac-ciato più volte.

* * *P. Paolo Tovo, missionario saveriano per 12 anni in Camerun e che ora si trova inve-ce da circa 4 anni nella periferia di Parigi, ci ha spiegato come si sia orientato con gli stu-di universitari sul dialogo interreligioso per il progetto che la sua Congregazione ha di aprire nuove Comunità all’interno del Ciad (Africa) a grande maggioranza musulma-na. L’intenzione sarebbe quella di spingersi

verso il confine con il Sud-Sudan, in una zona dove attualmente c’è la sola presenza cristiana di un Padre Gesuita. Nello scorso mese di luglio p. Paolo ha frequentato un corso molto interessante in studi islamici, che gli ha permesso di entrare in contatto con la popolazione musulmana del Ma-ghreb.

* * *Sabato 13 e domenica 14 ot-tobre, don Davide Arockiam sacerdote indiano, ha fatto una breve tappa a Lonigo. Don Davide è direttore del Centro della Comunicazione Regio-nale a Madras, nello stato di Tamil Nadu nel Sud dell’India,

Comunità... I NOSTRI MISSIONARI

dove vengono trasmessi programmi Radio e TV in lingua Tamil e programmi audio e video sulla Bibbia e catechismo. Don Davide ha concelebrato alle Mes-se in parrocchia e salutato amici e conoscenti, poi ha proseguito il suo viaggio per Roma, dove ha incon-trato il Papa.

Mercoledì 24 ottobre ci ha fatto visita p. John Britto direttamente dall’India, sacerdote diocesano, è parroco della parrocchia “Madonna del Rosario” a Madurai nello stato del Tamil Nadu (India). La vita del-la maggior parte della popolazione è ancora molto povera, il 60% circa sono nella povertà. Vi è anche una scuola, dalla materna alle superio-ri, gestita dalla parrocchia, lo Sta-to, infatti, non aiuta per niente. La vita per i cristiani è molto difficile perché il governo è proprio contro i cristiani, li critica apertamente e li perseguita. Politicamente vogliono fare una legge “India per gli Indù”; la religione Indù è completamente diversa dal cristianesimo, c’è tutto il sistema delle

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Ringraziamo i nostri missionari per le loro preziose testimonianze e, ricordandoli sempre nella preghiera, auguriamo loro Buona Missione!

caste. In India ci sono circa 1 miliardo e 40 milioni di persone, di cui i cristiani sono circa 35 milioni.

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Comunità... I NOSTRI MISSIONARI

Gruppo Missionario GiovaniCONVEGNO MISSIONARIODIOCESANONel pomeriggio di sabato 22 settembre abbiamo partecipato al Convegno dei grup-pi e degli animatori missionari a Vicenza. Il tema “Giovani per il Vangelo…” è sta-to quello scelto a partire dal messaggio di Papa Francesco per l’Ottobre Missionario. Il lancio del tema da parte di Luca Mosca-telli, noto biblista ed animatore missionario della diocesi di Milano, è stato molto inte-ressante. Ci ha spiegato come ci vogliano i giovani per evangelizzare e che è importan-

te rimanere giovani per portare il Vangelo. Il giovane ha bisogno di un “anziano” che lo introduca nella relazione con Dio. La vita ha sempre una struttura vocazionale, come ben esprime l’Evangelii Gaudium al num. 273 : “Io sono una Missione e sono venuto al mondo per questo”.Poi sono stati fatti 12 laboratori suddividen-doci in vari gruppi per ascoltare e dialogare con i giovani della diocesi impegnati in va-rie esperienze missionarie. Infine, abbiamo potuto conoscere Agostino Rigon, il nuovo direttore laico dell’Ufficio diocesano mis-sionario di Vicenza, che sostituisce don Ar-rigo Grendele.

* * *VEGLIA MISSIONARIADIOCESANASabato 6 ottobre abbiamo preso parte alla Veglia Missionaria Diocesana in Cattedrale a Vicenza. Hanno ricevuto nuovamente il Mandato dal Vescovo Beniamino 13 mis-sionari, tra i quali, la nostra suor Maria Lu-isa Panarotto in partenza per L’Amazzonia, don Enrico Lovato missionario in Roraima, Brasile e don Davide Vivian, missionario in Mozambico.

Auguriamo di cuore a tutti voi e ai nostri missionari Buon Natale 2018 e Felice Anno Nuovo! Elena e Luisa

Comunità... I NOSTRI MISSIONARI

Fr. BONIZIO PLACIDO MORIN

Carissimi, il mese di ottobre è stato per noi missionari nel Centro America ricco di av-venimenti.

La canonizza-zione di Mons. Oscar Romero di domenica 14 ottobre e la be-atificazione del martire p. Tul-lio Maruzzo di sabato 27 ottobre sono stati per noi una voce del Cielo, che c’in-vita a una dona-zione generosa nel nostro apo-stolato. Il man-

dante del martirio di Mons. Oscar Romero viveva nella mia parrocchia. In varie circo-stanze ero stato nella sua casa e avevo parlato con lui. Alcuni giorni prima della sua morte, per tumore alla gola, l’avevo visitato all’ospedale; morì re-citando il Santo Rosario. Per me fù la prima conquista del martire Mons. Romero.P.Tullio Maruzzo morì quan-do io ero suo superiore. L’a-vevo cambiato di parrocchia sapendo che era minacciato di morte; aveva accettato il cambio, però il suo Vescovo e i parrocchiani mi supplicaro-no di non fare il cambio. Così abbiamo avuto il regalo di un nuovo martire. La mia salute cammina con gli

anni. Tutta-via non posso lamentarmi. Sono anco-ra attivo nel servizio del Santuario del S. Hermano Pedro ad An-tigua Guate-mala benchè la campana suoni già i 93 anni. Grazie a tutti voi per le vostre preghiere e per l’ap-poggio economico sempre generoso. Per tutti il mio ricordo nel Signore e la mia benedizione.

Fr. Bonizio Placido Morin

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negli studi universita-ri e stiamo riuscendo anche a fornire dei computer portatili usati ed alcuni nuovi per i loro studi.Inoltre il nostro Cen-tro di Promozione

Umana è in fase di costruzione: abbia-mo iniziato!Con alcuni agricoltori veneti che ven-gono giù ogni anno stiamo iniziando un progetto per coinvolgere la popola-zione intera di un villaggio (circa 800 persone) per aumentare la produzione agricola quantitativamente e qualitati-vamente.Che dire? Grazie! Mi sembra la parola che più esprime presso Dio la gratitudi-ne per tutto il vostro sostegno leoniceno a coloro che serviamo.Gesù Cristo trovi il modo di sostenere anche voi nelle vostre necessità quoti-diane.Evviva! frate Michael Daniels

Comunità... I NOSTRI MISSIONARI

DON JOHN BRITTO

Sono felice di scrivere questa lettera dopo molto tempo. Spero che avete avuto un buon tempo di estate. Per grazia di Dio e con le vostre preghiere io sto bene e anche i miei parrocchiani. Per noi, l’estate dura 9 mesi e da molti anni abbiamo bisogno della piog-gia del monsone. Piove solo in alcune parti dell’India e allora ci sono le alluvioni. Nel nostro stato c’è la siccità, e abbiamo il pro-blema di scarsità d’acqua potabile ovunque. Poi c’è il problema della discriminazione a causa della religione, è una cosa grave che è diventata una politica normale in India.

Quindi ogni tanto noi cristiani, protestiamo contro il governo e questa è la vita normale dei cristiani in India. Nella mia parrocchia, dopo 3 settimane di preparazione, siamo impegnati con la no-stra festa parrocchiale (per 10 giorni nove-na) della Madonna del Rosario che viene celebrata il 7 ottobre. Visto che la nostra parrocchia è al centro della città, la festa di-venta la festa della città. Dopo che la festa è finita, vengo in Italia per visitare gli amici e benefattori. Ringraziandovi, fedelmente in Cristo. Rev. John Britto

Fr. MICHAEL DANIELS

Pace e Bene a voi tutti! Cosa condividere?Nel tempo posso confermare che dei pro-gressi ci sono stati. Per quanto riguar-da il progetto di promozione femminile quest’anno si laureano 3 ragazze : due in scienze infermieristiche ed una in relazioni internazionali. Ne stiamo aiutando altre 10

Comunità... I NOSTRI MISSIONARI

In questi giorni sono andato a visitare alcu-ne persone ammalate. La signora Raimunda ha passato i novantadue anni: non ha me-moria, ma cammina e conversa. Le ho dato il Santo Olio, ma non è in condizioni di con-fessarsi, perché non ricorda niente!Le case sono povere: baracche di legno e coperte di paglia. Piove da tutte le parti. Le strade sono piene di buche: il nostro Pre-fetto (Sindaco) non se ne cura. Viviamo proprio nel Terzo Mondo, nell’Amazzonia “inferno verde”!Mentre andavo di casa in casa per visitare gli ammalati, in una stradina infangata, ho visto un bambino che mi ha suscitato pietà; era avvolto in una camicia tutta strappata, scalzo, magro... Tremava per la pioggerel-la che stava cadendo. L’ho guardato con simpatia e lui mi ha stesa la manina in si-lenzio. Ho capito che voleva un qualche aiuto; certamente stava soffrendo la fame. Mi sono avvicinato, gli ho mostrato un bel sorriso, gli ho chiesto il nome; rispose: “Nardinho!”. “Quanti anni hai?” “Sette!” “Hai molta fame?” Abbassò la testa, ma non rispose. Era evidente che la sua fame era grande. Normalmente non porto denaro con me, ma ho cercato nelle mie tasche e, per fortuna, ho trovato cinque reaias (meno di un euro). Gliel’ho dato con un bel sorriso ed un abbraccio. L’ho visto sorridere, anche

se non ha ringraziato con le parole. Come questo bambino ce ne sono molti; come vorrei aiutare questi bambini che sof-frono la fame! Frequentemente c’è chi vie-ne a cercarmi qui in casa: una mamma con le sue bambine, un papà con i suoi bambini affamati e mal vestiti... Vengono con una faccia triste e chiedono un aiuto per... Sono generazioni che non conoscono un pa-sto generoso. Passano giornate senza trova-re qualcosa da mangiare. Bambini e mam-me vanno per le strade a mendicare, con la fame negli occhi, vestiti di cenci, tendono le mani verso i passanti o alle porte di casa.Chi non soffre la fame, non può capire che cosa significhi rovistare nei mucchi di rifiu-ti puzzolenti e nei bidoni di spazzatura, per trovare un tozzo di pane scartato o un osso rosicchiato!Nelle nostre case, normalmente, non man-ca niente (cibo, vestito, suppellettili, diver-timenti, viaggi...) senza sporcarci le mani. Chiedo al Signore che ci converta, ed allora sapremo rinunciare al superfluo per andare incontro ai più poveri!Più che mai sento la necessità di pregare molto, in modo semplice e costante e man-tenere una sobrietà di vita. È questo il mez-zo che il Signore mi indica per essere un buon missionario nella Vigna del Signore.Un abraccio fraterno. p. Siro Brunello

P. SIRO BRUNELLO

Sr. MARIALUISA PANAROTTO

Carissimi, ringrazio di cuore per il ricavato del cartellone del mese di agosto a servizio della missione dove lavoro in Brasile, nella grande Amazzonia.I problemi ci sono un po dappertutto, alle volte siamo provati da un pessimismo mol-to grande perchè il male si diffonde veloce

e il bello non appare ai nostri occhi, siamo avvolti da notizie tragiche che arrivano ve-loci. Le brutte notizie vengono comunicate con insistenza in tutti i canali televisivi, ma il bene che è fatto non è diffuso e purtroppo le piccole azioni non interessano ai giorna-listi. Noi cristiani di oggi, dobbiamo fare

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Anche le altre sorelle, che vivevano con me, hanno lasciato la Casa del Niño perché la salute non permetteva loro di continuare la missione in Apurimac. La casa è stata data in comodato alla Prelatura di Chuquibam-billa ed il servizio lo gestisce il Movimento italiano “Operazione Mato Grosso” di ispi-razione salesiana. Non è stato facile lascia-re, ma ci consola il fatto che Casa del Niño ospiterà ancora bambini e ragazze che si trovano nel bisogno. Le altre suore ora vivono a Lima dove con-tinuano la loro missione con i bambini ed i ragazzi a Lima San Miguel, a Lima Los Olivos de Pro e a Lima Villas de Ancon; tre

Comunità... I NOSTRI MISSIONARI

Carissimi tutti del gruppo missio-nario,proprio domani domenica 21 ot-tobre, giornata missionaria mon-diale, riparto per la mia missione a Belem in Brasile, arriverò do-mani sera verso mezzanotte, un lungo viaggio. Ringrazio ancora una volta, in questi tre mesi di vacanza ho goduto tanto, soprattutto a rive-dere i miei famigliari, inoltre è stato bello partecipare piu volte al gruppo missionario e incontrare altri mis-sionari. Ci accompagniamo nella preghiera per tut-ti i problemi che abbiamo, sociali, politici, mancanza di fraternità e di pace, purtroppo c’è tanto egoismo, pochi vogliono tutto e gli

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altri vivono con tante difficoltà.Preghiamo, preghiamo per tutto, vi accom-pagno da lontano ma vicina con la mia pre-ghiera.Con tanto affetto, felice missionaria

Sr Marialuisa Panarotto

in modo che anche il bene venga diffuso, non importa se è un’inchiesta giornalistica da TV, ma da parola a parola, da esempio a esempio passerà tra le persone.

Vi ringrazio, facciamo il bene finchè abbia-mo il tempo, tutto passa veloce.A nome della mia Amazzonia vi ringrazio di cuore, il poco è molto se dato con il cuore.

Sr. MARIA SPERANZA GASPARI

Carissimi amici di Lonigo, sono Sr M. Speranza Gaspari e anche se la mia salute mi ha costretto al rientro in Ita-lia, porto comun-que nel cuore il

Perù, dove ho trascorso diversi anni della mia vita, dedicandomi, come voi sapete, ai bambini più piccoli della Casa del Niño, ai quali ho dato tutto l’amore di cui ero capa-ce e tutte le mie energie... Ora le mie forze si sono molto ridotte e così la mia salute e vivo in Italia a Cecina Mare (LI).

Comunità... I NOSTRI MISSIONARI

Padre GABIN ERIC M’BIKA

Ciao carissimi. Ho dovuto fare un salto nel-la Repubblica Centrafricana, una delle mie sorelle è stata operata che non riusciva a partorire, il bambino era morto. Tante sof-ferenze, tante miserie. La gente muore ogni giorno e nessuno ne parla, come sempre. Hanno assassinato due sacerdoti questi ultimi mesi nel mio paese, uno, mentre celebrava la Santa Messa, l’al-tro, la sera durante la cena. i politici e anche uomini di Chiesa ti dicono che le cose vanno

avanti nel senso positivo, ma è tutta bugia. Il paese va malissimo, anzi peggio ancora. La gente subisce disgrazie ogni giorno, solo la fede ci aiuta a tirare avanti. Ho ricevuto la cartolina dei bambini per il mio compleanno, bellissima, grazie. La settimana prossima devo dare qualche esame perché avevo sospeso tutto a giugno, ora devo mettermi al lavoro. Vi saluto, un abbraccio.

Padre Eric

zone povere della periferia, ricche di bam-bini e di famiglie che hanno bisogno della loro presenza e del loro aiuto. Le possibilità di fare del bene sono tante e le suore ci mettono cuore e tutte le forze che hanno; inoltre a Lima vive la maggioranza degli ex bambini e bambine della Casa del Niño, che ormai adulti, si stanno formando un avvenire in questa enorme città. Le suo-re, per molti/e di loro, sono l’unico punto riferimento affettivo che hanno; le sole per-sone alle quali ricorrono in qualsiasi genere di bisogno.Quanti consigli, ma anche sgridate (se ser-vono), quante storie ascoltate e lacrime asciugate, quanti aiuti dati, o crisi sostenu-te, perché la vita di coloro che aiutano a crescere possa continuare con più serenità e dignità, soprattutto per i loro figli. Nel corso dell’anno, in occasione del Nata-le, della Pasqua e della festa della mamma, sono loro, gli ex della Casa del Niño e di Lima S. Miguel che organizzano il pranzo. Queste feste sono occasioni per ritrovarsi tutti con la loro famiglia assieme alle suore, un’unica e grande famiglia... Quanti ricordi, quante risate, ... ma anche un po’ di nostalgia, quando bisogna salutare e ritornare alla normalità della vita, che per nessuno è facile.

Le suore non hanno più forze fisiche, ma hanno un bagaglio di amore che mettono a disposizione di tutti e vi posso assicura-re che i bambini sono sempre presenti e i benvenuti. A Lima S. Miguel abbiamo una casa fa-miglia e teniamo aperto il doposcuola per i bambini della zona, il gruppo dei ragazzi speciali di Los Olivos, e delle varie attività che si fanno a Villas de Ancon, dove le no-stre ex bambine della Casa del Niño gesti-scono una mensa per i bambini e gli anziani della zona, il doposcuola e due nidi per i bambini più piccoli. Un grazie sincero per la generosità e l’inte-resse con i quali avete seguito la nostra mis-sione in tutti questi anni. Che Dio benedica e ricompensi ciascuno di voi. Con affetto vi saluto. Suor Maria Speranza Gaspari

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Comunità... ANNIVERSARI

Un SÌ per sempre da vivere giorno per giornoin festa con le coppie in occasione

degli anniversari di Matrimonio

Anche quest’anno è stata organizzata la Fe-sta degli Anniversari di Matrimonio per le coppie della nostra Unità Pastorale in data 11 novembre. All’invito hanno risposto in circa 40 coppie, con diversi anni di vita ma-trimoniale, tutte accomunate dalla voglia di fare festa.La proposta è stata apprezzata, articolata in

diversi momenti, lasciando la massima li-bertà nel fruire delle opportunità, secondo le proprie possibilità di tempo e di interesse.Primo momento è stato l’incontro fatto nel Centro Parrocchiale di Madonna il marte-dì precedente: è servito per suddividersi gli incarichi per l’animazione della Messa, ver-sare la quota di partecipazione alle spese,

Comunità... ANNIVERSARI

fare anche qualche riflessione, aiutati anche dalle parole sagge di Papa Francesco, sul valore e la missione del Matrimonio nel no-stro tempo.La Festa ha avuto il suo centro nella cele-brazione della S. Messa in Duomo, proprio a sottolineare la valenza comunitaria del Sacramento, durante la quale le coppie han-no rinnovato, non senza un po’ di emozione, i loro impegni matrimoniali.Il terzo momento è stato lo spostamento con il pullman nella località di Borghetto, a sud del Lago di Garda , per poi recarsi a pranza-

re a Monzambano, in un clima di serenità, grazie anche all’abilità di chi aveva curato l’organizzazione.È stato bello vedere in tutte le coppie la voglia di stare insieme, indipendentemente dagli anni di vita passata assieme.A chi fosse interessato, ricordo che nella nostra Unità Pastorale ci sono dei Gruppi di Coppie che si incontrano da più o meno anni, una volta al mese nel corso dell’anno: chi fosse interessato non abbia paura di ri-volgersi a d. Roberto per chiedere ulteriori informazioni.

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60° Anniversario di Matrimonio di Corè Francesco e Ferrari Rina

15 Novembre 1958 15 Novembre 2018

“Ognuno di noiconserva una parte di voi.”

A vent’ anni dalla scomparsadi papà ALDO NICOLIN

e a trent’ annidi mamma CECILIA MARAN

i figli, con le loro famiglie, li ricordano a chi li conobbe

con vivo affetto e riconoscenza.

* * *

Sull’Altopiano di Asiago era sceso l’inver-no molto prima quest’anno. Il vento rabbio-so e la pioggia battente avevano portato via il bosco. Mario, stretto al papà, li aveva visti i suoi abeti sollevare la terra e il sotto-bosco con le radici, mentre il vento li scuo-teva con forza e aveva provato sgomento e paura. I suoi alberi non volevano andarsene, non volevano lasciarlo e sospiravano fru-sciando disperati al cielo.Ma poi la bufera aveva vinto e si erano ac-casciati al suolo, uno sull’altro. Mario era un bambino amante del bosco e dei suoi animali: dove se ne erano andati? “Peggio che durante la guerra” aveva com-mentato il nonno Toni.E ora a Mario sembrava non avesse più senso aspettare il Natale, la neve e la gio-ia bella di vedere scintillare l’abete di casa. Non c’ era più nulla li attorno. Per giorni non avevano avuto né luce, né acqua. Gli aiuti erano arrivati. Papà e mamma si erano dati da fare, con coraggio. Come tutti. Ma degli animali amici neppure l’ombra, solo un falco aveva solcato il cielo e le civette avevano preso a commentare la sera. Mario però sperava di veder volare ancora il suo ciuffolotto.Poi, a poche settimane dal disastro, era giunta l’ora di preparare il Presepe. “Ecco le tue statuine, Mario!” “Nonno, quest’anno dobbiamo farlo il Pre-sepe? Il bosco non c’è più!” si era lamentato il nipote.“Bambino mio, il sole è sorto anche oggi?”“Ma certo, e allora?”“ E allora ecco perché faremo il Presepe, per far rinascere il bosco e la speranza, ri-cordati, tu vedrai rinascere il bosco e potrai raccontarlo.”

Non aveva capito molto Mario, ma aveva compreso che nonno Toni doveva aver ra-gione. Così era rinato il grande presepe di casa. “Non c’è Gesù Bambino, nonno, non lo tro-vo!” aveva protestato il nipote.“Beh… non è ancora Natale, vedrai che lo troveremo per quella notte.” E la cosa era morta lì.Ma il bambino non smetteva di cerca-re Gesù. Possibile non ci fosse? Lo aveva messo via lui nella cassa di abete, avvolgen-dolo con cura nel panno di lana grezza. I giorni passarono e arrivò la vigilia di Na-tale.In casa erano tutti pensierosi: era un Natale difficile. Ma nessuno aveva perso il sorriso. E se mamma e papà sorridevano, vuol dire che tutto si sarebbe aggiustato.Ma Gesù dove era? La statuina era neces-saria per completare il Presepe, tutti guar-davano Mario, che puntò gli occhi neri ne-gli occhi azzurrissimi del vecchio: aiutami nonno!Toni aveva sorriso, mostrandogli qualcosa e Mario era scoppiato a piangere e si era get-tato fra le sue braccia, mentre gli porgeva Gesù, neonato e paffutello, intagliato nel le-gno, che aveva raccolto dopo la bufera. Era una statuina tenera e ben fatta! “Nonno, lo hai intagliato tu questo Bambi-no! Grazie, è proprio Gesù come l’ho dise-gnato io.”Ora il Presepe era completo, il Natale era arrivato. Si poteva continuare a sperare.

Annamaria Gatti

GESÙ BAMBINO RINASCE SEMPRE

Comunità... RACCONTIComunità... ANNIVERSARI

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Comunità... BATTESIMI

Domenica 7 Ottobre 2018 - Lonigo

Domenica 14 Ottobre 2018 - Madonna

Comunità... BATTESIMI

BattesimoNon semplice rito da celebrare, ma esperienza da vivere.

Cristiani non lo si diventa magicamente, con l’infusione dell’acqua sulla testa di una persona più o meno giovane, né è un affa-re privato per “salvarsi l’anima” o avere le carte in regola per poter entrare in Paradiso al tempo debito.Nella nostra Unità Pastorale anche quest’an-no sono 3 gli appuntamenti messi in calen-dario: in prossimità della Giornata per la vita: 3 febbraio (per Lonigo e Almisano) e 10 (per Madonna, Monticello e Bagnolo); la notte del Sabato Santo (19 aprile, per tut-te); 9 giugno (per Lonigo e Almisano) e 16 (per Madonna, Monticello e Bagnolo); 13 ottobre (per Lonigo e Almisano) e 20 (per Madonna, Monticello e Bagnolo).Tutte queste celebrazioni sono precedute dalla presentazione alle rispettive Comuni-tà: questa modalità vuole sottolineare come è la Comunità Cristiana che è Madre nel-la fede: il Battesimo non è una cosa che si chiede al singolo parroco, ma è la Comunità che viene interpellata: per donare il Batte-simo ai genitori che lo chiedono per i loro figli, ma anche per dare testimonianza che è cosa bella, buona essere cristiani, aiutando i genitori a crescere nella fede le loro crea-ture.La preparazione viene fatta attraverso 3 in-contri: il primo fatto in famiglia: il parroco e i collaboratori laici vanno a far visita alla famiglia, così da avere una conoscenza mi-gliore della famiglia, spiegando il percorso proposto e il significato del Rito della Pre-sentazione. Gli altri due incontri si fanno tutti insieme in Centro Giovanile, nel po-meriggio di un sabato e di una domenica, cercando, a partire dai significato dei gesti

e parole del Rito, a cogliere la vita cristiana come un cammino che si prolunga ben al di là della celebrazione, diventando uno stile di vita.A questi incontri sono invitati anche i pa-drini e le madrine, ricordando loro che non sono delle semplici “riserve” che subentra-no ai genitori in caso venissero a mancare, ma essi rappresentano la Comunità Cristia-na che affianca i genitori nel loro ruolo edu-cativo, ma anche si impegnano a rendere conto, di fronte alla Comunità, del cammi-no di fede fatto da coloro che essi hanno ac-compagnato al Battesimo, nella consapevo-lezza che davvero “per educare un uomo ci vuole un villaggio”, come dice un proverbio africano, e quindi deve costituire un valido aiuto per i genitori.Si sta cercando di dare vita ad un piccolo iti-nerario, fatto di alcuni incontri (2-3 o forse 4) distribuiti lungo i mesi dell’anno per tutti i genitori dei bambini dai zero ai 6 anni, allo scopo di offrire l’opportunità di riflet-tere e accompagnare la crescita spirituale e religiosa dei figli, in un arco di età dove attualmente non ci sono particolari proposte del genere.Vi terremo informati su questi percorsi, au-spicando che possa essere apprezzato anche questo servizio che viene offerto per l’edu-cazione religiosa dei più piccoli

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Comunità... ANAGRAFE

ALMISANO7. Dani Lavinia

LONIGO33. Chiodin Francesco34. Bragolusi Gemmo Filippo

ALMISANO3. Galiotto Francesco Pesavento Anna

BAMBINI BATTEZZATI “Siete diventati nuove creature”

35. Bressan Leonardo36. Carpanese Adele37. Mampreso Tommaso38. Mazzardo Giovanni39. Melis Andrea Luigi40. Ruffin Camilla

MADONNA8. Ava Alessandro9. Cantone Giulia10. Castiglion Alice11. Faltracco Leonardo12. Piga Davide

MATRIMONI “I due saranno una sola carne”

BAGNOLO3. De Marchi Piergiorgio Imbriea Monica

MONTICELLO2. Vaccaro Roberto Carretta Lihora

FRATELLI DEFUNTI “Saremo sempre con il Signore”

BAGNOLO7. Bressan Lina

LONIGO80. Fochesato Giampietro81. Soso Anna82. Lovato Angelo83. De Toni Emma

84. Gonzato Vittorio85. Piccoli Antonio86. Sinicato Riccardo87. Toscan Enzo88. Battaglia Rosa89. Zonato Francesca90. Magnaguagno Venerina91. Golin Franco

MADONNA14. Florio Gilberto15. Malesan Maria Rosa16. Tagliapietra Caterina17. Magnabosco Angelina

Unità Pastorale di LonigoOrario Invernale delle Ss. Messe

* Nella Chiesa di S. Giovanni la S. Messa nei giorni prefestivi è alle ore 16.00, alla domenica alle ore 9.00 e 17.30, nei giorni feriali alle ore 17.30.

Nella Cappella dell’Ospedale viene celebrata la S. Messa ogni domenica e festività religiose alle ore 16.30, il martedì, il giovedì e il sabato alle ore 7.30

* Nella Chiesa di S. Daniele le Ss. Messe feriali sono alle ore 7.00 - 9.00 - 18.00, la pre-festiva alle ore 18.00 e quelle festive alle ore 7.00 - 9.00 - 11.00 - 18.00

Per il prossimo numero di “Comunità in Cammino”Articoli e foto per il numero di Pasqua 2019 vanno inviati tramite e-mail o consegnati in canonica entro domenica 3 marzo 2019. Quanti consegnano foto si assumono la responsa-bilità di avere il consenso alla pubblicazione da parte delle persone che appaiono in esse. Gli articoli devono essere in formato Word o equivalente. Le foto devono essere in for-mato digitale (jpg) e non integrate nel documento. La pubblicazione del materiale viene decisa dalla redazione, che si riserva anche la facoltà di apportare correzioni o riduzioni. L’invio del materiale implica l’accettazione delle decisioni della redazione. Gli articoli devono essere firmati con nome e cognome.

Comunità in Cammino - Pubblicazione trimestraleAutorizzazione del Tribunale di Vicenza n° 991 del 13 febbraio 2001.

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7 Ottobre 2018

Battesimo ad Almisanodi Dani Lavinia

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