sabato 5 torre del greco al voto - torreomnia.it news...falsi permessi per gli abusi edilizi: sei...

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1 Assemblaggio di notizie prelevate dalla carta stampata e dal web su e da Torre del Greco numero 89 dal 5 al 12 Maggio 2012 http://www.torremare.net "Il piacere di comunicare di tutto... per il diritto di essere informati su tutto" Sabato 5 TORRE DEL GRECO AL VOTO A Torre del Greco risultano aventi diritto al voto circa 72mila cittadini, distribuiti in 106 se- zioni elettorali. Domani 6 (dalle ore 8:00 alle ore 22:00) e lunedì 7 maggio (dalle ore 7:00 alle ore 15:00) si terranno a Torre del Greco le elezioni amministrative per eleggere Sindaco e Consiglio Comunale di quella che è, per popolazione, la quarta città della Campania. Quattro i candidati a Sindaco. Il Sindaco uscente Ciro Borriello è sostenuto da una coalizione che comprende API, Borriello Sindaco, Città Nuove, FLI, Nuovo PSI, PdL, PRI, Torre Domani e UDEUR . Il candidato Gennaro Malinconico è invece sostenuto da Insie- me per la Città, IdV, Nova Civitas, PD, SEL, Torre Libera e UDC. Aniello D'Alessio è il candidato di Federazione della Sinistra, Fortunato Sommella è espressione della Lista dei Pensionati. Nell'ambito delle quattro coalizio- ni, sono complessivamente 18 le liste che a Torre del Greco si presente- ranno al voto. I candidati al Consiglio Comunale sono 397. Significativa la partecipazione giovanile (si contano under 30 in quasi tutte le liste) e fem- minile (sono donne il 25% dei candidati). A Torre del Greco risultano aventi diritto al voto circa 72mila cittadini, distri- buiti in 106 sezioni elettorali. Alle ultime elezioni comunali, tenutesi nel 2007, votarono il 61% degli elettori al primo turno e il 47% al ballottaggio. In quella occasione, il dato dell'affluenza alle urne fu in calo rispetto alle precedenti elezioni: nel 2002, infatti, l'affluenza superò il 74%. Falsi permessi per gli abusi edilizi: sei condanne a Torre del Greco Stangato il gotha del Comune: in primo grado complessivi 12 anni di carcere Sei condanne per complessivi 12 anni di reclusione. È il verdet- to del tribunale di Torre Annunziata per i sei imputati finiti alla sbarra nel processo «apripista» dello scandalo Abusivopoli che vede sott’accusa - insieme al sindaco Ciro Borriello, sospettato di abuso d’ufficio e soppressione di atti veri - la cricca di vigili urbani e tecnici del Comune specializzata nel chiudere un oc- chio in cambio di mazzette & favori sulle colate di cemento sel- vaggio all’ombra del Vesuvio.La stangata firmata dal collegio presieduto dal giudice Alfonso Barbarano ha, infatti, interessato il gotha dell’ufficio tecnico di palazzo La Salle: a partire dall’ex ingegnere capo Giovanni Salerno - uomo di fiducia del leader locale del Pdl, finito in diverse occasioni sotto i riflettori della procura - condannato a un anno e sei mesi di reclusione con il beneficio della sospensione condizionale della pena. Due anni di reclusione - sempre con pena sospesa - al responsabile del servizio edilizia privata Emilio Adami e al suo «factotum» Pa- squale Borriello. Più dure, invece, le condanne incassate dall’in- gegnere Giovan Battista Cimmino - direttore dei lavori eseguiti con autorizzazioni «aggiustate» a regola d’arte - e alla proprie- taria dell’immobile, Lucia Preite: entrambi dovranno scontare due anni e dieci mesi di reclusione. A chiudere la «lista nera» della sentenza emessa dal tribunale di Torre Annunziata i dieci mesi di reclusione inflitti a Dario Colombo, committente dei lavori e volto noto al secondo piano di palazzo La Salle.Sei condanne che scrivono la parola fine a una vicenda innescata da un abuso edilizio contestato dai vigili urbani proprio a Dario Colombo e Lucia Preite per gli interventi a un rudere in via Cavallo, a due passi dal nuovo casello autostradale di via Sant’Elena: un rudere che, in assenza del necessario permesso a costruire, si sarebbe trasformato in una lussuosa villetta. Al momento del blitz -

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Page 1: Sabato 5 TORRE DEL GRECO AL VOTO - torreomnia.it NEWS...Falsi permessi per gli abusi edilizi: sei condanne a Torre del Greco Stangato il gotha del Comune: in primo grado complessivi

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Assemblaggio di notizie prelevate dalla carta stampata e dal web su e da Torre del Greco

numero 89 dal 5 al 12 Maggio 2012 http://www.torremare.net "Il piacere di comunicare di tutto... per il diritto di essere informati su tutto"

Sabato 5

TORRE DEL GRECO AL VOTO A Torre del Greco risultano aventi diritto al voto circa 72mila cittadini, distribuiti in 106 se-zioni elettorali. Domani 6 (dalle ore 8:00 alle ore 22:00) e lunedì 7 maggio (dalle ore 7:00 alle ore 15:00) si terranno a Torre del Greco le elezioni amministrative per eleggere Sindaco e Consiglio Comunale di quella che è, per popolazione, la quarta città della Campania. Quattro i candidati a Sindaco. Il Sindaco uscente Ciro Borriello è sostenuto da una coalizione che comprende API, Borriello Sindaco, Città Nuove, FLI, Nuovo PSI, PdL, PRI, Torre Domani e UDEUR . Il candidato Gennaro Malinconico è invece sostenuto da Insie-me per la Città, IdV, Nova Civitas, PD, SEL, Torre Libera e UDC. Aniello D'Alessio è il candidato di Federazione della Sinistra, Fortunato Sommella è espressione della Lista dei Pensionati. Nell'ambito delle quattro coalizio-ni, sono complessivamente 18 le liste che a Torre del Greco si presente-ranno al voto. I candidati al Consiglio Comunale sono 397. Significativa la partecipazione giovanile (si contano under 30 in quasi tutte le liste) e fem-minile (sono donne il 25% dei candidati). A Torre del Greco risultano aventi diritto al voto circa 72mila cittadini, distri-buiti in 106 sezioni elettorali. Alle ultime elezioni comunali, tenutesi nel 2007, votarono il 61% degli elettori al primo turno e il 47% al ballottaggio. In quella occasione, il dato dell'affluenza alle urne fu in calo rispetto alle precedenti elezioni: nel 2002, infatti, l'affluenza superò il 74%.

Falsi permessi per gli abusi edilizi: sei condanne a Torre del Greco Stangato il gotha del Comune: in primo grado complessivi 12 anni di carcere

Sei condanne per complessivi 12 anni di reclusione. È il verdet-to del tribunale di Torre Annunziata per i sei imputati finiti alla sbarra nel processo «apripista» dello scandalo Abusivopoli che vede sott’accusa - insieme al sindaco Ciro Borriello, sospettato di abuso d’ufficio e soppressione di atti veri - la cricca di vigili urbani e tecnici del Comune specializzata nel chiudere un oc-chio in cambio di mazzette & favori sulle colate di cemento sel-vaggio all’ombra del Vesuvio.La stangata firmata dal collegio presieduto dal giudice Alfonso Barbarano ha, infatti, interessato il gotha dell’ufficio tecnico di palazzo La Salle: a partire dall’ex ingegnere capo Giovanni Salerno - uomo di fiducia del leader locale del Pdl, finito in diverse occasioni sotto i riflettori della procura - condannato a un anno e sei mesi di reclusione con il beneficio della sospensione condizionale della pena. Due anni di reclusione - sempre con pena sospesa - al responsabile del servizio edilizia privata Emilio Adami e al suo «factotum» Pa-squale Borriello. Più dure, invece, le condanne incassate dall’in-gegnere Giovan Battista Cimmino - direttore dei lavori eseguiti con autorizzazioni «aggiustate» a regola d’arte - e alla proprie-

taria dell’immobile, Lucia Preite: entrambi dovranno scontare due anni e dieci mesi di reclusione. A chiudere la «lista nera» della sentenza emessa dal tribunale di Torre Annunziata i dieci mesi di reclusione inflitti a Dario Colombo, committente dei lavori e volto noto al secondo piano di palazzo La Salle.Sei condanne che scrivono la parola fine a una vicenda innescata da un abuso edilizio contestato dai vigili urbani proprio a Dario Colombo e Lucia Preite per gli interventi a un rudere in via Cavallo, a due passi dal nuovo casello autostradale di via Sant’Elena: un rudere che, in assenza del necessario permesso a costruire, si sarebbe trasformato in una lussuosa villetta. Al momento del blitz -

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era il 5 gennaio del 2009 - i caschi bianchi accertarono la realizzazione di un nuovo manufatto allo stato grezzo di 132 metri quadrati, con pilastri in cemento armato e predisposizione per un muro di sostegno di nove metri. Attraver-so le successive indagini, gli investigatori risalirono all’anomalo percorso della Dia - dichiarazione di inizio attività - presentata al Comune dall’ingegnere Giovan Battista Cimmino per conto di Lucia Preite: una pratica falsata già nella relazione tecnica che attestava come l’immobile di via Cavallo fosse composto su due piani, anziché uno come rile-vato attraverso gli appositi stralci di aerofotogrammetria. Eppure, nessuno a palazzo La Salle contestò le irregolarità al noto ingegnere di via degli Incisori e ai suoi clienti: «Nonostante fossero palesi - la tesi della procura di Torre An-nunziata - le falsità e le incongruenze in ordine alla rappresentazione dello stato dei luoghi e che, quindi, si trattasse di un intervento di ristrutturazione edilizia e non della prospettata manutenzione ordinaria e straordinaria». Una «distrazione» che - secondo il pubblico ministero Silvio Pavia - fu commessa da Giovanni Salerno, Emilio Adami e Pasquale Borriello per procurare intenzionalmente a Lucia Preite e al suo tecnico di fiducia Giovan Battista Cimmino un «ingiusto vantaggio patrimoniale». Non solo: successivamente i responsabili dell’area tecnica del Comune rila-sciarono alla stessa proprietaria dell’immobile di via Cavallo e al direttore dei lavori un permesso in sanatoria (annullato il 16 settembre del 2009) per consentire la realizzazione delle opere bloccate dai vigili urbani. Una lunga serie di «manovre» per realizzare l’ennesimo eco-mostro ai piedi del Vesuvio costate ai sei imputati condanne per complessivi 12 anni di reclusione. ALBERTO DORTUCCI

Torre del Greco - Discarica nelle ex cave di Villa Ingle-se. ''Tutto falso!''Lo dice il presidente dell'Ass. Per il Rilancio di Torre del Greco, Carlo Ceglia. Dopo le polemiche createsi a Torre del Greco circa la rea-lizzazione di una discarica in città, il presidente dell'Ass. Per il Rilancio di Torre del Greco, Carlo Ceglia, risponde alle voci devianti e spiega: "Sono davvero contrariato dal clima che si sta respirando in questi ultimi giorni di campa-gna elettorale. Un clima infuocato dai soliti "vecchi" politici locali, o presunti tali, che sono in cerca di rifarsi una nuova "verginità politica". Oggi chi cerca di infiammare il clima elettorale è solo mosso dalla bramosia che ha di potere e non per rilanciare e migliorare Torre del Greco. Pubblicare uno stralcio di un documento, non è informare i cittadini ma pilotarli verso una interpretazione dei fatti spicciola e super-ficiale, com'è quella del mittente. L'Accordo di Programma firmato tra la Regione Campania, la Provincia di Napoli e i rappresentanti dei 19 Comuni dell'Area Vesuviana si è visto necessario dopo un'emergenza rifiuti che ha danneggia-to pesantemente, sia economicamente che in immagine, la nostra Regione ed in particolare la nostra Provincia di Napoli. Una crisi rifiuti che, causata dagli stessi colori politici dei personaggi che oggi cercano di screditare l'avversa-rio politico, ha portato il Governo centrale ad emanare il D.L. n.61 del 11.05.2007, poi convertito con la Legge n.87 del 05.07.2007, il quale ha imposto ai Comuni della Regione Campania di coprire per intero il costo del servizio di gestione dei rifiuti. Causando con questa Legge l'aumento della T A. R .S.U., non solo nel nostro comune. Peccato che si cerca di far passare, attraverso la pubblicazione pilotata di questo Accordo di Programma, la notizia che si tratta di una discarica da localizzarsi nelle ex cave di Villa Inglese. Tutto falso! Se si legge l'intero documento, forma-to da 15 pagine, è facile capire che si tratta di un impianto per il trattamento della frazione secca indifferenziata (non umido), quindi un impianto non invasivo, necessario ed indispensabile per portare a compimento il ciclo dei rifiuti dell'Area Vesuviana, facendola diventare virtuosa e chiudendo finalmente le discariche a noi vicine (v. Cava Sari che dista solo 4 km).Nelle ex cave di Villa Inglese conosco un solo progetto già presentato, che è quello del Polo Produt-tivo, il quale darà nuovi spazi e servizi alle imprese di Torre del Greco, che oggi sono costrette ad andare ad investi-re le proprie risorse fuori provincia, senza pensare all'impatto occupazionale che può avere nella nostra città tale insediamento".StabiaChannel.it

TORRE DEL GRECO SOSPESA ASSISTENZA AI DISA-BILI ESPLODE LA PROTESTA «Dobbiamo lottare per la vita dei nostri figli, non certo per i loro diritti». È amareggiato Pasquale Polese, padre di un ragazzo di 30 anni, cerebroleso e con difficoltà di deambulazione. Un’amarezza provocata dalla sospensione delle sei ore di assistenza a settimana fornite dal Comune grazie a una serie di associazioni di volontariato che operano sul territorio. Un stop arrivato nei giorni scorsi e comunicato attraverso una fredda telefonata dai competenti uffici dell’ente di palazzo Baronale: «Il telefono - spiega il padre del trentenne - è squillato intorno alle 20. Dall’altro capo, una componente dell’ufficio assistenza sociale mi comunicava, con voce evidentemente dispiaciuta, che il servizio dal giorno dopo non sarebbe stato assicurato. Alla mia richiesta di spiegazioni, mi è stato detto di rivolgermi alla re-sponsabile dell’ufficio d’ambito».Tutto ciò per la mancata proroga del servizio assistenziale, in attesa che venga e-spletata una nuova gara. E così centinaia di famiglie che vivono con un parente diversamente abile si sono trovate dall’oggi al domani senza più una persona che almeno per sei ore a settimana potesse alleviare il loro disagio, per-mettendo loro di fare una commissione o di potere stare semplicemente per qualche istante con il pensiero più libe-ro: «Mio figlio - prosegue Pasquale Polese - ha bisogno di un’assistenza 24 ore su 24, perché soggetto a crisi im-

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provvise. Si tratta di uno dei casi previsti da apposite leggi. Un’assistenza full time che qui viene barattata da un regi-me ‘forfettario’: come a dire, o ti mangi questa minestra o ti butti dalla finestra. Così, visto che il mio ragazzo era ca-duto pochi giorni prima di questa inattesa comunicazione, provocandosi una frattura, ho dovuto correre ai ripari e chiedere aiuto a un’assistente privata per farmi dare una mano».Ciò che amareggia di più Pasquale Polese è il fatto che - secondo voci di corridoio - il trattamento tra le diverse associazioni di volontariato che garantiscono questa as-sistenza non sarebbe comune: «Ci sono associazioni che si sono viste concedere la proroga - prosegue - e altre che, invece, ancora l’attendono. E sapete perché? Perché sui disabili, su chi ha bisogno di assistenza, c’è chi fa poli-tica in queste ultime ore di campagna elettorale. Tanto che c’è chi ci ha consigliato di chiamare il giovane assessore al ramo, per giunta candidato, per provare a sbloccare la situazione. Mi domando se tutto ciò sia lecito e giusto». metropolis

Domenica 6 CALCIO A 5 LA TURRIS OCTAVA SUBISCE LA RIMON-TA E DICE ADDIO ALLA C 1 Una gara infinita. Una rimonta clamorosa. I tempi regolamentari non sono bastati per decretare il vincitore ma sono serviti i supplementari per decretare il seguente verdetto: Casavatore salvo, Turris in serie C2. Gli ospiti interpretano molto bene i primi minuti portandosi in vantaggio di due reti grazie a Catapano e Loasses. Crisci accorcia per i pa-droni di casa ma è ancora Loasses a timbrare il tabellino per i suoi. Poi una doppietta ed un'altra marcatura di Loas-ses chiudono il punteggio sul momentaneo 4-3 per i corallini. Nella ripresa Improta porta nuovamente a due le mar-cature di vantaggio per i suoi ma Pezzella accorcia nuovamente. Loasses e Catapano (con in mezzo una marcatura di Varriale) portano la Turris sul parziale 8-5. Mancano pochi minuti, precisamente cinque. La Turris assapora l'im-presa ma il Casavatore sfrutta alcune disattenzioni degli ospiti e recupera il risultato: Pezzella, Ferri e Telemaco sul gong consentono di riaprire i giochi andando ai supplementari. La Turris è scossa mentalmente mentre l'Acacie ha energie maggiori, soprattutto mentali, grazie alla rimonta. Nei supplementari una doppietta di Varriale ed una rete di Telemaco permette ai ragazzi del presidente Caturano di festeggiare una salvezza, ad un certo punto, insperata. Grande prestazione per la Turris ma non è bastato. Mister Rosario Volpe commenta così la retrocessione dei suoi: "Ci stavamo credendo, stavamo assaporando la salvezza ma abbiamo subito la rimonta ad opera del Casavatore. Abbiamo giocato benissimo ma abbiamo sprecato il tutto negli ultimi cinque minuti. I motivi? Oltre a qualche disatten-zione abbiamo subito delle decisioni arbitrali strane che hanno indirizzato la partita. Non sono solito lamentarmi degli arbitri ma non posso far altro che dire ciò che ho visto. Ai supplementari, poi, siamo crollati mentalmente ma ci sta. Questa squadra poteva salvarsi direttamente, è il mio grosso rammarico. Il futuro? Dopo una retrocessione è difficile programmare subito, inoltre la nostra dirigenza è impegnata in campagna elettorale quindi penso che solo tra una decina di giorni si possa parlare della prossima stagione".Antonino Vigilante

DEIULEMAR L'AFFONDO DELL'ADSEBEF UN CRAC MOSTRUOSO DENUNCIAMO CONSOB E BANKITALIA «Cosa facevano per impedire che la compagnia rastrellasse obbligazioni segnate su pezzi di carta?»

«Il fallimento della Deiulemar compagnia di Navigazione è parago-nabile al crac Cirio, con 13mila risparmiatori coinvolti ed una voragi-ne di un miliardo di euro». Sempre in tema di raffronti, «il dramma di Torre del Greco rappresenta 10 volte quello dei risparmiatori della Parmalat», anche perché «è avvenuto per i comportamenti fraudo-lenti degli amministratori», ma c’è una cosa che l’ADUSBEF non manda giù e sono «i mancati controlli di Consob e Bankitalia», con-tro i quali minaccia di alzare le barricate. Pronti a tutto, scrive in una nota il presidente nazionale, Elio Lannutti. «Consob e Bankitalia sa-ranno citati in giudizio dall’Adobe per omessa vigilanza e chiamati a congrui risarcimenti individuali».«Deiulemar, soggetto alla stretta vigilanza della Consob, ha emesso bond per oltre 700 milioni di eu-ro, mentre nel bilancio 2010 ne risultavano per un controvalore di 40 milioni di euro», scrive l’ADUSBEF. «Alla fine, il debito di oltre 860

milioni di euro ha travolto la compagnia di navigazione, mettendo in ginocchio una intera città e gettato nella dispera-zione 13mila famiglie».E’ per questo che l’associazione dei consumatori si chiede: «Cosa facevano i signori della Consob per impedire che la Deiulemar rastrellasse obbligazioni segnate su pezzi di carta per miliardi di euro? E co-sa facevano i signori di Bankitalia per prevenire l’ennesimo crac, mentre i flussi finanziari di miliardi di euro transita-vano negli sportelli bancari?»Nel mirino dell’ADUSBEF finisce anche la «KPMG» (società di revisione di Deiulemar), che, secondo l’ADUSBEF» non ha mosso un dito per impedire l’ennesima truffa a danno dei risparmiatori e delle famiglie».Consob, Bankitalia e Kpmg «verranno citate in giudizio dagli avvocati Antonio Tanza, vice-presidente ADU-SBEF, e Monica Cirillo, delegata di Torre del Greco dell’associazione, perché se non si riusciranno a trovare i flussi finanziari necessari per i risarcimenti, è arrivata l’ora che i singoli funzionari vengano chiamati individualmente a ri-sarcire i danni inferti ai risparmiatori. RAFFAELE SCHETTINO

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Affluenza al 12,20% (alle ore 12:00) Oggi (dalle ore 8:00 alle ore 22:00) e domani lunedì 7 maggio (dalle ore 7:00 alle ore 15:00) si svolgono a Torre del Greco le elezioni amministrative per eleggere Sindaco e Consiglio Comunale. Hanno diritto al voto 72.019 cittadini, distribuiti in 106 sezioni elettorali. Alle ore 12:00 di oggi, domenica 6 maggio, hanno votato 8.784 elettori. L’affluenza alle urne è dunque del 12,20%. Per il momento, il dato è sostanzialmente sugli stessi livelli dell’affluenza rilevata in occasione delle ultime elezioni comunali (2007), quando - alla stessa ora - votarono il 12,84% degli aventi diritto. Il

La Turris si lascia scappare i playoff: tra i due litiganti la spunta il Brindisi Francavilla -Turris 1-1. Ancora una beffa. Non dell'entità di quella rimediata lo scorso anno con le due finali perse, ma pur sempre una beffa che, sommata alle altre, non aiuta la già depressa piazza corallina. La Turris in quel di Francavilla Sul Sinni non va oltre il pari e, complice la vittoria allo scadere del Brindisi contro il Grottaglie, viene sorpassata in classifica proprio dai diretti rivali pugliesi e dice addio a dei playoff che sembravano ormai a portata di mano. PARTENZA CONFOR-TANTE - La Turris si presenta all'evento con gli 11 della vigilia. Liquidato è costretto a rinunciare al difensore De Pal-ma e non avendo altri centrali a disposizione adatta in quel ruolo l'over Sardo, giocandosi in avanti l'under con l'inse-rimento di Allegretta, che nell'arco del match si rivela tra i migliori in campo. Inoltre il tecnico corallino si ritrova un Somma a mezzo servizio, colpito dalla febbre proprio il giorno prima del match. Nel Francavilla invece solo panchina per il temuto Del Prete, alle prese con dei problemi fisici. La partenza della Turris lascia ben sperare, dal momento in cui i corallini non concedono nulla in difesa e danno sempre la sensazione di poter colpire in avanti, sfruttando la velocità di Allegretta negli spazi. E proprio da un suo taglio scaturisce il vantaggio biancorosso, con l'esterno coralli-no bravo ad approfittare di un'incomprensione tra il portiere avversario ed il difensore. IN DEBITO D' OSSIGENO - I padroni di casa accusano il colpo ma la Turris ha il demerito di non darle il colpo di grazia, non capitalizzando le oc-casioni per chiudere il primo tempo con un più rassicurante 2-0. Nella ripresa i corallini accusano un evidente calo fisico, al quale Liquidato non può porre rimedio perché in panchina dispone di soli under non dal grosso affidamento. Senza cambi la Turris arretra inevitabilmente il baricentro, mentre il Francavilla acquista coraggio. Dopo aver colpito una traversa e sbagliato un penalty con il neo entrato Del Prete, i padroni di casa trovano il meritato pari con Izzo, l'esterno ex Ebolitana tanto seguito da Gaglione ma mai ingaggiato .DOCCIA GELATA DA BRINDISI - Il pareggio andrebbe ancora bene per la Turris, dato che il Brindisi non riesce ad andare oltre l'1-1 contro il Grottaglie, bisogno-so di un punto per la salvezza diretta. Proprio però quando i playoff sembrano ormai cosa fatta, dalla stessa terra pugliese arriva notizia del gol vittoria dei brindisini a pochi secondi dalla fine. Una rete che sancisce l'ennesima delu-sione per i corallini.

Affluenza quasi del 32% alle ore 19.00 Oggi (fino alle ore 22:00) e domani lunedì 7 maggio (dalle ore 7:00 alle ore 15:00) si svolgono a Torre del Greco le elezioni amministrative per eleggere Sindaco e Consiglio Comunale. Hanno diritto al voto 72.019 cittadini, distribuiti in 106 sezioni elettorali. Alle ore 19:00 di oggi, domenica 6 maggio, hanno votato 22.974 elettori. L’affluenza alle ur-ne è dunque del 31,90%. Per il momento, il dato è in leggero rialzo rispetto all’affluenza rilevata in occasione delle ultime elezioni comunali (2007), quando - alla stessa ora - votò il 30,39% degli aventi diritto.

Torre del Greco al voto ma per il momento non c’è l’effetto Deiulemar. L’astensione non vince. Affluenza come nel 2005

Il crac Deiulemar, l’incubo dello scioglimento per camorra e la delusione di una domenica sportiva da dimenticare non frenano la corsa al voto a Torre del Greco. La città più grande della Campania chiama-ta alle urne ha risposto come in pochi si aspettava-no: alla chiusura dei seggi, il dato dell’affluenza è stato addirittura in linea con i numeri del 2007. La «politica dell’astensionismo» diffusa sul web e at-traverso diversi manifesti comparsi in città alla vigi-lia del voto non ha, dunque, convinto gli elettori del-la città del corallo: se il trend dovesse essere con-fermato oggi, il «quorum» per centrare la vittoria al primo turno si dovrebbe assestare intorno alle 2-5.000 preferenze. Numeri su cui stanno ragionando i quattro candidati alla fascia tricolore: il sindaco Ciro Borriello - sostenuto da una coalizione che comprende Pdl, Borriello Sindaco, Città Nuove, Fli,

Api, Nuovo Psi, Pri, Torre Domani e Udeur - il principale sfidante Gennaro Malinconico - a capo di una coalizione che comprende Udc, Insieme per la Città, Pd, Idv, Nova Civitas, Sel e Torre Libera - e gli outsider Aniello D’Alessio

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Affluenza al 12,20% (alle ore 12:00)

(Federazione della Sinistra) e Fortunato Sommella (Lista dei Pensionati). La prima giornata di voto all’ombra del Ve-suvio è filata senza particolari tensioni. I timori della vigilia - legati alla bufera che rischia di mandare gamba all’aria i tredicimila risparmiatori travolti dal fallimento della Deiulemar - si sono rivelati infondati: nessuna particolare protesta, tutto tranquillo. L’unico momento «caldo» si è verificato intorno alle 11, quando il sindaco Ciro Borriello ha fatto capo-lino all’interno del primo circolo didattico: alla vista del leader locale del Pdl, alcuni rappresentanti delle liste della coalizione che sostiene Gennaro Malinconico hanno immediatamente contestato la «inopportuna» presenza del pri-mo cittadino, invitato dagli agenti di polizia impegnati nel servizio d’ordine pubblico a lasciare la scuola di via Vittorio Veneto. Un incidente di percorso che non ha cambiato il modo di vivere l’election day da parte di Ciro Borriello: polo bianca e scarpe da ginnastica, il sindaco uscente è stato tutto il giorno in giro insieme ai suoi fedelissimi per «controllare» le operazioni di voto sul territorio cittadino. Un tour cominciato intorno alle 10.30, dopo avere votato nel suo «feudo» al quartiere Sant’Antonio. Dove il primo cittadino ha stretto decine di mani: simpatizzanti, elettori, consi-glieri comunali pronti all’assalto-bis a palazzo Baronale. «Qui, nessuno dovrebbe votare per il mio avversario», si è lasciato sfuggire allargando un sorriso. Il primo, dopo una settimana vissuta con l’incubo di una prodigiosa rimonta dello sfidante sostenuto da Udc e centrosinistra. «Vincerò con il 60%», aveva annunciato l’ex deputato di Forza Italia all’apertura della campagna elettorale. «Sono stanco, ma tranquillo: vincerò», si è limitato a dire ieri mattina all’uscita dal suo seggio. Una convinzione che non ha scalfito le speranze di vittoria di Gennaro Malinconico & co: l’avvocato penalista - completo grigio e cravatta in tinta - si è presentato al suo seggio intorno alle 11, accompagnato dalla mo-glie. Sereno e sorridente, si è intrattenuto qualche minuto con amici e conoscenti prima di infilare la porta della se-zione 91. «Adesso, dobbiamo solo aspettare il responso delle urne», l’unico commento prima di salutare tutti. Un responso che dovrebbe arrivare intorno alle 18 di oggi, quando Torre del Greco saprà se a governare la città tocche-rà nuovamente a Ciro Borriello oppure se il «vento del cambiamento» rappresentato da Gennaro Malinconico avrà spazzato via il centrodestra da palazzo Baronale

Affluenza del 45,15% alle ore22.00 Oggi (fino alle ore 22:00) e domani lunedì 7 maggio (dalle ore 7:00 alle ore 15:00) si svolgono a Torre del Greco le elezioni amministrative per eleggere Sindaco e Consiglio Comunale. Hanno diritto al voto 72.019 cittadini, distribuiti in 106 sezioni elettorali. Alle ore 22:00 di oggi, domenica 6 maggio, hanno votato 32509 L'affluenza alle urne è dun-que del 45,15 % .Per il momento il risultato è in calo rispetto all’affluenza rilevata in occasione delle ultime elezioni comunali (2007), quando - alla stessa ora - votò 47,41%

Lunedì 7 Amministrative: urne chiuse, inizia lo spoglio. Affluen-za del 68.696% Hanno votato 49474 elettori 23780 maschi e 25694 Femmine per un'affluenza del 68.696% non hanno votato 22545 pari al 31.304% rispetto alle precedenti consultazioni quasi tre punti in meno 71,21% ed ora conteggio voti Sindaco

Miracolo Malinconico a Torre del Greco, Borriello (Pdl) si inchina. Torre del Greco. Borriello depone le armi e incorona Malinconico

Ecco il comunicato del sindaco uscente, Ciro Borriello: “Nel com-plimentarmi con il neo eletto sinda-co Gennaro Malinconico desidero augurargli buon lavoro. Adesso tocca a lui da subito realizzare la seconda fase della rinascita di Tor-re del Greco. In eredità avrà una serie di importanti progetti avviati dalla mia amministrazione. Lavori significativi e senza precedenti, già cantierabili, già finanziati, chiavi in mano. Attività infrastrutturali di ri-generazione e valorizzazione del territorio che di sicuro favoriranno la crescita sociale ed occupaziona-le per i torresi. Malinconico e la sua coalizione devono mostrare le capacità del fare. È in gioco il de-

stino di Torre del Greco, città già martoriata per le note vicissitudini economiche. Da parte nostra ci sarà una opposi-zione attenta e costruttiva, affinché non si disperdano le molteplici e significative iniziative in itinere e prossime, riba-disco già programmate. Mi è doveroso ringraziare di cuore tutti gli elettori, i candidati consiglieri e coloro che a vario titolo hanno sostenuto la mia candidatura”.

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Gennaro Malinconico affronta subito il caso Deiule-mar Strette di mano ma festeggiamenti soft, nello stile della campagna elettorale del nuovo primo citta-dino di Torre del Greco: “Sono il sindaco della gente. L’ho detto in campagna elettorale, lo riba-disco adesso. Proseguirò nella politica di ascolto, per conoscere i tanti problemi della città”. Sul caso Deiulemar Malinconico individua la possibi-le ricetta: “Bisogna innanzitutto rilanciare l’econo-mia cittadina, puntando ad ammortizzare la pro-blematica. Poi occorre avviare contatti con gli organismi superiori per capire l’entità del proble-ma e la genesi del fenomeno. Non ho specifiche conoscenze della vicenda ma ritengo che bisogna avere contezza di quanti sono i risparmiatori e in particolare i pic-coli risparmiatori. E poi serve dare maggiore organico alla Procura, attraverso l’applicazione di magistrati, per acce-lerare la soluzione di natura giudiziaria. Da sindaco chiederò un incontro con il presidente del consiglio dei ministri e con i ministri di Grazia e giustizia, lavoro e trasporti”. Attenzione rivolta anche alla commissione d’accesso: “Alla qua-le forniremo tutta la nostra collaborazione perché completi nel miglior modo possibile il lavoro avviato”. Sull’ospedale Maresca sostiene che da sindaco farà “di tutto perché resti un punto di riferimento per la città”. Infine il dato su quello che non era certo un successo pronosticato all’inizio: “Sinceramente – afferma Gennaro Malinconico – ho capito con l’andare avanti della campagna elettorale che cresceva attorno a me un’attenzione, posso dire un entusiasmo. Cre-sceva la simpatia. è stato un crescendo”. Sulla giunta: “E’ presto per parlarne. Condizionato dai partiti? Non sono una persona che si fa condizionare. Sono pronto al dialogo con tutti ma farò le mie scelte in piena autonomia. Chie-derò suggerimenti a tutti, a partire da due primi cittadini che hanno dimostrato una certa vicinanza in questa campa-gna elettorale: Antonio Cutolo e Romeo Del Giudice”.

Martedì 8 VITTORIA A META' ? LA COALIZIONE DÌ CENTRO SI-NISTRA SCONFITTA DA QUELLA DÌ CENTRO DESTRA

Malinconico sindaco, per Borriello notte insonne Gennaro Malinconico vince. L'avvocato penalista è il nuovo sindaco di Torre del Greco dopo aver raccolto il 52% dei voti. Alla luce dei risultati spettano alla coalizione di centro sinistra 15 consiglieri comunali e sarebbe così composta: 5 all’Udc (Antonio Donadio, Gaetano Frulio, Vittorio Guarino, Filippo Colantonio, Ciro Di Donna), 2 al Pd (Massimo Meo, Vincenzo Castellano), 3 all’Idv (Giuseppe Speranza, Antonio Casillo, Domenico Sorrentino), 2 alla civica Insie-me per la Città (Ciro Piccirillo, Massimo Cirillo), uno alla civica Torre Libera (Salvatore Romano), uno a Sel (Gabriele Toralbo) e uno alla civica Nova Civitas (Massimo Perna).Lo sconfitto Ciro Borriello - sindaco uscente della coalizione di centro-destra - ora all'opposizione conta 9 consiglieri: 3 esponenti del Pdl (Felice Gaglione, Domenico Maida, An-tonio Spierto), 2 della civica Borriello Sindaco (Luigi Mele, Rosario Luccio) e 1 rispettivamente di Fli (Antonio Lopez), Nuovo Psi (Ciro Accardo) e Api (Pasquale Brancaccio). Ricordiamo che i dati sono da ritenersi provvisori potrebbero cambiare dopo il riconteggio delle schede. Il confronto diretto a sindaco è stato vinto da Malinconico, mentre la coali-zione di centro-destra ha battuto quella di sinistra. Grazie alla vittoria avvenuta al primo turno da Malinconico spette-rebbe alla coalizione il premio di maggioranza, portando di fatto il numero dei consiglieri a 15 su 24, ottenendo così la maggioranza in Assise. Ma secondo indiscrezioni forse il premio di maggioranza non verrebbe assegnato al neo-eletto sindaco ed il numero dei consiglieri potrebbe variare 13 al centro-destra (coalizione che ha supportato Borriel-lo) 11 centro-sinistra (coalizione che ha supportato Malinconico). ULTIMAORA Oggi alle ore 16.00, in via V. Veneto presso la scuola G. Mazza, si riunisce la Commissione del primo seggio (centrale) che avvierà la verifica formale dei voti dei candidati a sindaco e consiglieri. Nella stessa sede, il Presidente del seggio centrale potrebbe sciogliere il dubbio in merito all'attribuzione del premio di maggioranza, se dovessero continuare ad esistere dubbi interpretativi la commissione rimanderà la decisione ad autorità competenti. Secondo indiscrezioni si dovrebbe applicare, come si evince da alcune sentenze, l'eccezione (a favore di Malinconico) al fine di garantire la governabilità. .Antonio Civitillo http://www.latorre1905.it

ECCO IL NUOVO CONSIGLIO COMUNALE 15 ESPO-NENTI DELLA MAGGIORANZA

Una sentenza della Cassazione «blinda» il governo cittadino targato Gennaro Malinconico Una sentenza del 2012 della Cassazione consentirà al sindaco Gennaro Malinconico di governare Torre del Greco con una maggioranza di 15 consiglieri comunali. Secondo la decisione degli ermellini – riportata in un’apposita cir-colare del ministero degli Interni – nei casi di sindaco eletto al primo turno « ai fini dell’attribuzione del premio di maggioranza, le percentuali previste (40% dei voti validi ottenuti dalla lista o gruppo di liste collegate al candidato

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Una sentenza della Cassazione «blinda» il governo cittadino targato Gennaro Malinconico

sindaco vincente, purché nessuna altra lista o gruppo di liste collegate ai restanti sindaci abbia superato il 50% dei voti validi) devono essere rapportate ai voti complessivamente espressi con riguardo ai candidati sindaci e non già ai soli voti di lista». Dunque Gennaro Malinconico guiderà una «squadra» composta da 15 consiglieri comunali, mentre nove saranno gli esponenti dell’opposizione a palazzo Baronale. In particolare, gli scranni saranno così distribuiti: 5 all’Udc (Antonio Donadio, Gaetano Frulio, Vittorio Guarino, Filippo Colantonio, Ciro Di Donna), 2 al Pd (Massimo Meo, Vincenzo Castellano), 3 all’Idv (Giuseppe Speranza, Antonio Casillo, Domenico Sorrentino ), 2 alla civica Insie-me per la Città (Ciro Piccirillo, Massimo Cirillo), uno alla civica Torre Libera (Salvatore Romano), uno a Sel (Gabriele Toralbo) e uno alla civica Nova Civitas (Massimo Perna). All’opposizione, insieme all’ex sindaco Ciro Borriello, ci saranno tre esponenti del Pdl (Felice Gaglione, Domenico Maida, Antonio Spierto), due della civica Borriello Sindaco (Luigi Mele, Rosario Luccio) e uno rispettivamente di Fli (Antonio Lopez), Nuovo Psi (Ciro Accardo) e Api (Pasquale Brancaccio).ALBERTO DORTUCCI

Mercoledì 9 E' morto il capitano Michele Iuliano

La Finanza stava perquisendo la sua abitazione per il crac Deiulemar E’ morto Michele Iuliano, il capitano della Deiulemar appena dichiarata fallita dal tribunale di Torre Annunziata. Il grande «vecchio» è stato stroncato da un malo-re durante una perquisizione domiciliare della Guardia di Finanza. Il fatto è suc-cesso questa mattina, poco dopo le 9.I militari della compagnia di Torre del Gre-co stavano effettuando un controllo in casa dello storico armatore. Lui stesso aveva aperto la porta agli investigatori e tutto stava procedendo senza alcuna tensione. Il capitano, dopo pochi minuti, si è accasciato su una sedia. RAFFAE-LE SCHETTINO e ALBERTO DORTUCCI

Massacrò i suoi genitori nel parco Giusy a Torre del Greco, inizia il processo all'ex brigatista dei Nar

Ha scelto un elegante completo azzurro per presentarsi all’appun-tamento con i giudici della V sezione della corte d’assise di Napoli che dovranno capire se sia stato lui o meno a massacrare gli an-ziani genitori nell’agosto 2009: Filippo Sorrentino ex combattente di 93 anni e Vincenza Marcianò, casalinga 80enne. E’ iniziato ieri il processo a carico di Maurizio Sorrentino, il sessantenne ex bri-gatista dei Nar che venne arrestato il 19 settembre 2011 dopo due anni di indagini dei carabinieri che scattarono non appena ci fu il ritrova mento dei cadaveri dei due anziani, morti già da alcuni giorni, nel loro appartamento del Parco Giusy.Seduto accanto al suo difensore di fiducia, l’avvocato Stefano Sorrentino, l’ex brigati-sta dei Nar ha assistito alla deposizione dei primi due testimoni

della pubblica accusa. Due investigatori dei carabinieri hanno ricostruito la macabra scena che si presentò ai loro occhi quando fu aperta la porta dell’appartamento al parco Giusy: l’uomo morto sul divano - davanti alla televisione accesa - e sua moglie in cucina, riversa in una pozza di sangue. Ad aprire la porta fu proprio il figlio della coppia: l’attuale imputato Maurizio Sorrentino. Una macchinazione, sostiene la procura di Torre Annunziata, che ha indivi-duato come presunto movente del delitto il desiderio di incassare da parte del figlio dell’anziana coppia presto l’ere-dità di famiglia. Gli investigatori, nella deposizione di ieri, hanno ripercorso tutte le tappe delle indagini che hanno portato a questa tesi accusatoria. Completamente opposta, invece, la tesi difensiva che ha sottolineato, nei ricorsi al Tribunale del Riesame e alla Corte di Cassazione, che Maurizio Sorrentino non avrebbe potuto riscuotere l’eredità se non dopo la successione e con un duplice delitto così atroce le indagini avrebbero di fatto bloccato questa possi-bilità. ALESSANDRA STAIANO

Il grande vecchio della Deiulemar si porta dietro mille misteri. Niente autopsia. Poteva essere l'uomo chiave del processo Si porta dietro i misteri il capitano. Tanti interrogativi che restano sulla bocca dei magistrati e delle forze dell’ordine. Dov’è finito il tesoro della Deiulemar? Chi ha firmato le obbligazioni-parallele? Perché in è saltato il sistema dei carati del mare durato per oltre 30 anni? Michele Iuliano era la memoria storica dell’economia del mare, il numero uno, un imprenditore al quale tre generazioni di torresi hanno affidato i propri risparmi fin dal 1969. Non aveva mai tradito il grande vecchio, almeno non l’aveva fatto fino ad oggi, ed ora che riposa nel letto della sua stanza, nella villa di fron-te alla sede della compagnia, qualcuno continua a dire che non è lui il responsabile del fallimento. La Guardia di Fi-nanza era nella sua abitazione per questo, per acquisire atti e documenti delicati, una «visita» annunciata, durante la quale il cuore del capitano non ha retto. A 88 anni l’amarezza è stata insopportabile anche per lui. Quando si è sedu-to sulla poltrona sua moglie aveva già capito, le governanti si sono date da fare, ma è stato inutile. Poi le lacrime, la

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preghiera di restare soli nel dolore, l’imbarazzo delle forze dell’ordine e il dubbio della procura sull’ipotesi di disporre l’autopsia. Poi, il magistrato decide che non è il caso, dà il via libera ai funerali mentre sul web pio-vono i messaggi di cordoglio. Michele Iuliano è stato l’unico verso il quale gli obbligazionisti hanno conser-vato rispetto e riconoscenza. Un tributo per il coraggio di voler affrontare la voragine economica, un pensiero per l’unico degli armatori che si è arresto all’infarto sussurrando il suo testamento: «Non abbandonate gli obbligazionisti».Lo diceva spesso nelle sue ultime giornate trascorse chiuso in casa, e l’ha detto alla mo-glie anche ieri, quando ha voluto fare l’ultima passeg-giata prima di tornare nella sua villa. Il suo nome era

tra quelli iscritti nel registro degli indagati e la sua voce mancherà soprattutto al processo, un processo nel quale i vertici della compagnia dovranno spiegare dove sono finiti 800milioni di euro raccolti con 13mila carati del mare che adesso non valgono più un centesimo. La Deiulemar avrebbe potuto emetterne fino a 42 milioni di euro. In realtà il flusso di denaro è stato sempre superiore. La gente portava i suoi risparmi e alla fine dell'anno recuperava gli inte-ressi, oscillanti negli ultimi anni tra il 5 e il 7% ma decenni fa arrivati anche oltre il 12%. Un affare per tutti: per la so-cietà, che grazie al passaparola poteva contare sempre su capitali freschi; per gli investitori, sempre puntualmente soddisfatti; per l'economia della città, che poteva contare su capitali che circolavano costantemente. Poi il cortocir-cuito di gennaio, esploso proprio nel giorno del compleanno del grande vecchio. L’ultimo. I funerali si svolgeranno domani, in forma strettamente privata. In un primo momento la famiglia aveva annunciato la cerimonia pubblica, ma il clima di tensione ha convinto tutti che fosse meglio limitare la partecipazione alle persone più strette. I familiari ri-cordano con le lacrime agli occhi la figura di Michele Iuliano, sottolineando che "ha lasciato un testamento morale, ripetendo a più riprese che bisogna pensare agli investitori. Questa triste vicenda - ricordano ancora - l'aveva profon-damente turbato. Basti pensare che da gennaio ad oggi aveva perso oltre 20 chili. Per lui la Deiulemar era come una figlia, non poteva accettare una fine tanto triste". .metropolisweb.it

Giovedì 10 L'ultima onta per il capitano Michele Iuliano: al cimite-ro di Torre del Greco sputi sulla bara del patriarca del-la Deiulemar Solo i familiari più stretti alle esequie. L'anziano di 79 anni è stato denunciato dalla polizia per vilipendio Dalla villa di via Tironi direttamente al cimitero. Si sono svolti in forma strettamente privata (e sotto l’oc-chio di diversi agenti di polizia in borghese) i funerali di Michele Iulia-no, lo storico capitano della Deiule-mar, stroncato da un infarto durante una perquisizione domiciliare della guardia di finanza impegnata a fare luce sulla scomparsa del tesoro di 13.000 risparmiatori. La salma ha lasciato la tenuta di Torre Nord in-torno alle 8.30 del mattino: niente bagno di folla per l’uomo che ha cambiato la storia – economica e non solo – di Torre del Greco, ma solo un mesto e rapido corteo fino al camposanto. Un breve viaggio che, tuttavia, non ha risparmiato un'ulteriore onta ai familiari del «capitano»: durante il trasporto all'interno del cimitero, un uomo di 79 anni si è avvicinato al feretro e dopo avere insultato Michele Iuliano ha sputato diverse volte contro la bara del patriarca. Il settantanovenne è stato immediata-mente fermato e allontanato: successivamente è stato accompagnato negli uffici del locale commissariato, dove è stato denunciato a piede libero per vilipendio. Dopo la breve cerimonia funebre nella chiesa del camposanto, Miche-le Iuliano è stato interrato a due passi dalla cappella di famiglia tra lo strazio della moglie Gina Lembo e della figlia Giovanna Iuliano. Presenti pochi altri parenti, stretti nel dolore di una fine «annunciata» dai dolori provocati per il falli-mento di una compagnia di navigazione che l’ottantottenne «considerava come un figlio». Un figlio che negli ultimi cento giorni aveva regalato solo dolori al «patriarca» della Deiulemar – fondata nel 1969 insieme a Giovanni Della Gatta e Giuseppe Lembo – fino all’inchiesta per associazione a delinquere, truffa e appropriazione indebita che ave-va fatto scattare i controlli della guardia di finanza. Un’onta a cui il malandato cuore del capitano non ha resistito, strappando l’ottantottenne alla vita e portando con sé tutti i segreti di un crac che rischia di provocare il tracollo di un’intera città. ALBERTO DORTUCCI

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Spacciavano nonostante fossero ai domiciliari: pusher in manette a Torre del Greco Strana coincidenza: i due vivevano nello stesso palazzo

A distanza di pochi minuti l’uno dall’altro, anche se in circo-stanze diverse, Giovanni Langella (a sinistra nella foto), di 20 anni e Ciro Abbruzzese (a destra nella foto), di 26anni, sono stati arrestati dagli agenti del commissariato di polizia di Tor-re del Greco. I due, abitanti nel medesimo stabile ed allo stesso piano, a Via Lamaria, erano sottoposti entrambi al regime della detenzione domiciliare, in quanto arrestati, dagli stessi poliziotti per spaccio di sostanza stupefacente. La poli-zia ha fatto irruzione contemporaneamente nelle due abita-zioni ed a seguito di perquisizione ha sequestrato 12 dosi circa di cocaina e 20 hashish. Nell’abitazione di Abruzzese, parte della cocaina sequestrata era stata nascosta all’interno di un barattolino per gli omogeneizzati, riposto vicino ad un

bilancino di precisione. Inutile il tentativo del 26enne di disfarsi di un involucro, all’interno del quale erano custodite altre 7 dosi di cocaina, lanciandolo dal balcone e recuperato dai poliziotti. Vano è risultato anche il tentativo di Lan-gella, vistosi alle strette, di consegnare due dosi di hashish asserendo di farne uso personalmente. I poliziotti, a se-guito di perquisizione, hanno rinvenuto 20 grosse dosi di hashish, abilmente nascoste nelle tasche di un giubbotto riposto nell’armadio della camera da letto, oltre a materiale idoneo al confezionamento ed al taglio dello stupefacen-te. I due spacciatori, accumunati da una serie coincidenze che li legano l’uno all’altro, sono stati arrestati dai poliziotti e, stamane, saranno processati con rito per direttissima.

Scandalo «Abusivopoli» a Torre del Greco: slitta il verdetto per l'ex sindaco Ciro Borriello

Il leader del Pdl e la «cricca» di vigili urbani e tecnici comunali rischiano il processo: si de-cide a giugno Slitta il verdetto del gup Elena Conte del tribunale di Tor-re Annunziata per lo scandalo «Abusivopoli» all’ombra del Vesuvio. Sarà deciso a giugno il destino dell’ex sin-daco Ciro Borriello e di tutta la cricca di vigili urbani e tecnici comunali sospettati di avere incassato mazzette & regali per «chiudere un occhio» sulle colate di cemen-to selvaggio a Torre del Greco. Paradossalmente, a «salvare» il leader locale del Pdl è stato proprio chi 48 ore prima aveva segnato la fine del suo impero a palaz-zo Baronale: il nuovo sindaco Gennaro Malinconico. L’-avvocato uscito vincitore dalla battaglia alle urne si è presentato al gup Elena Conte per rinunciare «per motivi etici e deontologici» alla difesa dei suoi sei assistiti, di-ventati incompatibili - in quanto accusati di reati contro l’amministrazione comunale - con la sua carica di numero uno di palazzo Baronale. Un’incompatibilità maturata proprio alla vigilia dell’udienza e impossibile da comunicare in tem-po ai sei imputati per indicare un nuovo legale di fiducia. Circostanze che hanno convinto il gup Elena Conte a rinvia-re la discussione al prossimo mese. Sono in tutto 43 gli imputati che rischiano di finire alla sbarra: in primis, appunto, l’ex sindaco Ciro Borriello, sospettato di abuso d’ufficio e soppressione di atti pubblici per le note vicende relative alle vetrine del negozio di impiantistica «Dar Impianti» e della boutique di abbigliamento «Bruno» di via Roma. Sospetti che, a marzo, convinsero il giudice per le indagini preliminari Claudio Marcopido del tribunale di Torre Annunziata a ordinare per il leader locale del Pdl il divieto di dimora in città (la procura aveva, addirittura, invocato gli arresti domi-ciliari), poi revocato dal tribunale del Riesame di Napoli per mancanza di gravi indizi di colpevolezza. Insieme al leader locale del Pdl, davanti al gup ci sono tre volti noti della politica a Torre del Greco: l’ex consigliere comunale Vincenzo Maida - in pratica costretto alle dimissioni dopo l’arresto dello scorso 30 ottobre 2010 - l’esponente del-l’Udc Antonio Donadio (entrambi finiti nel «filone» dell’inchiesta relativo ai gettoni per le presenze nella settima com-missione consiliare di palazzo Baronale) e il figlio Nicola Donadio, fedelissimo dell’assessore regionale Pasquale Sommese. Quattro politici risucchiati dagli accertamenti effettuati dagli investigatori a carico della cricca specializza-ta nel chiudere un occhio sugli abusi edilizi in cambio di mazzette e favori. I sei vigili urbani - Errico Sorrentino, Fran-cesco Di Maio, Giuseppe Mazzella, Pasquale Migliozzi, Ferdinando Formicola, Emilio Di Cristo - e i due tecnici co-munali (Enrico Bianco e Ciro Pagliuso) dovranno rispondere dell’accusa più grave: associazione a delinquere finaliz-zata a una pluralità di reati di abuso d’ufficio, corruzione, concussione, falso ideologico e soppressione di atto pubbli-co. Erano loro - secondo la procura - a capo di un «sistema» particolarmente diffuso e conosciuto a palazzo La Sal-le che adesso rischia di costare il processo ai 43 imputati per lo scandalo Abusivopoli. ALBERTO DORTUCCI

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Malinconico nuovo sindaco, addio Cittadella? La Torre del Greco sportiva si interroga dopo le amministrative comunali. Borriello non è più il sindaco della città del corallo. Lo stesso Borriello che di fatto aveva gettato più di una base per la costruzione della Cittadella dello Sport con annesso stadio per la Turris. La vittoria di Malinconico, appoggiato anche da IDV e SEL, gli stessi partiti che a-vevano gettato ombre sulla gara d’appalto vinta dalla ditta Cesaro, di fatto andrà ad annullare il progetto già “in can-tiere”. Infatti, la Cesaro srl aveva vinto la gara d’appalto ed il relativo progetto era stato già accettato dalla Sovrinten-denza, lo scoglio principale, ed i lavori erano prossimi. IDV e SEL, ora al potere, avevano puntato i riflettori sulla gara d’appalto “portando” la commissione d’accesso al Comune per vigilare sulla bontà dei vincitori della gara. La vittoria di Borriello avrebbe quindi accelerato la costruzione, che era imminente, con tutti i benefit del caso per la stessa Tur-ris... Riuscirà Malinconico dove Borriello era riuscito dopo decenni di promesse? La risposta è impossibile al momen-to, con qualche candidato IDV in passato vicino alla Turris, che aveva promesso addirittura una nuova gara d’appal-to comunale per mera pubblicità dopo aver fatto la campagna elettorale contro la costruzione della Cittadella(!). Il project Financing, sembrava l’unica soluzione per velocizzare i tempi, in quanto trattasi di un progetto finanziato da un soggetto privato, senza quindi l’esborso economico da parte delle anemiche casse comunali. In sostanza, era l’unica soluzione per velocizzare i tempi della costruzione Insomma, gli sportivi torresi e i tifosi corallini, faranno pri-ma a mettersi l’anima in pace…http://www.tuttoturris.com

Che giornata al Liguori: il presidente Gaglione e la Turris ospitano Liverani e gli osservatori dell'Inter...

Bella giornata trascorsa allo stadio “A. Liguori” di Torre del Greco voluta dal procuratore Sandro Mar-tone e dal responsabile tecnico del settore giovanile della F.C. Turris Stefano Cirillo. Ospiti d’onore l’indi-menticato campione di Palermo, Lazio, Perugia , Fiorentina e della Nazionale Fabio Liverani, in veste di inviato speciale della società Ligure, e il capo os-servati della F.C. Inter signor Giuseppe Giavardi. Un raduno tecnico di ottima fattura iniziato alle 14,30 per ragazzi classe 94-95-96 tra cui anche 6 ragazzi di colore originari del Camerun e del Ghana che hanno dato vita ad un triangolare avvincente a ranghi misti con atleti della F.C. Turris e della Virtus Ippogrifo Sarno. Padrone di casa il presidente della F.C. Turris Rosario Gaglione che ancora una volta mostra la sua sensibilità per eventi dedicati al calcio giovanile. Stupenda l’ospitalità dimostrata dal Team Manager Torrebruno Antonio che ha curato i dettagli per il

pranzo dedicato a tutti gli ospiti provenienti da fuori regione e l’organizzazione allo stadio. A fine raduno gli stessi inviati di Genoa e Inter hanno avuto la possibilità di assistere insieme a tanti altri osservatori di società dilettantisti-che della Campania alla semifinale di andata del campionato regionale della Categoria Allievi 95 disputata tra Turris e Monteruscello terminata 2 a 0 per la formazione flegrea.

Torre del Greco ha scelto il suo Consiglio Comunale La città di Torre del Greco ha votato davvero per il cambiamento? Durante tutta la campagna elettorale, in effetti, molto si è parlato di "cambiamento", termine usato e abusato in nome di una nuova esigenza politica e sociale che alcuni, forse, hanno ben saputo cavalcare. La fotografia politica della città del corallo, dopo le recentissime ammini-strative del 6 e 7 maggio, appare però molto più complessa. Se da un lato rimontano i giovani e le liste civiche - in nome di questo cambiamento tanto sbandierato - dall'altro le dinamiche della "vecchia" politica, risultano essere an-cora saldamente in piedi. A pagarle, in primis, pare essere stato soprattutto il Pd. Dati alla mano, infatti, il più grande partito di centro-sinistra appare molto indebolito rispetto a "quella" Margherita che - nel 2007 - fece tremare un Ciro Borriello comunque vincente. Con i suoi 7525 voti, infatti, la Margherita si impose come primo partito della città, se-guito dai 7054 voti di Forza Italia, dai 4489 di Idv, dai 4323 dei Ds. A "questo giro", invece, il Pd guadagna "solo" 34-92 preferenze, un crollo di quattro posizioni e una perdita di quasi quattromila voti; il primo posto, infatti, spetta al Popolo della Libertà con 7559 voti, seguito dai 5899 voti dell'Udc, dalla lista civica Borriello Sindaco e dai 3845 voti di Idv. In consiglio, Massimo Meo e Vincenzo Castellano. Grandi esclusi, invece, gli uscenti Catello Esposito e Mi-chele Farinaro. A proposito di Udc, invece, nella memoria storica e politica di tutti i torresi, è rimasto impresso il bal-lottaggio del 2007, quando un "solo" Valerio Ciavolino - che si candidò sotto l'egida dello scudo crociato - strappò quei gloriosi 9007 voti che lo condussero direttamente alla carica di consigliere comunale. Pesa, quest'anno, il silen-zio di un uomo che comunque ha fatto la storia politica di Torre del Greco, raccogliendo sempre grandissimi consen-si. Grandi esclusi dell'Udc, invece, il giovane Giuseppe Palomba e l'uscente Domenico Brancaccio. La delusione più amara, però, spetta a moltissimi volti storici del Pdl; restano fuori dai giochi, infatti, l'ex capogruppo Franco Mirabella, l'ex vicesindaco Michele Polese, gli uscenti Izzo Vincenzo, Giovanni Palomba e Ciro Guida. Fuori anche gli assesso-

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ri uscenti: Ferdinando Guarino, Roberta Colomba Ramondo, Giuseppe Girardi e Giovanni Sorrentino, idem Rosario Rivieccio con la sua lista civica Città Nuove, insieme a Carmine Gentile di Borriello Sindaco. Restano inesorabilmen-te "dentro" , al contrario, Antonio Spierto, Maida "figlio", Felice Gaglione, Donadio "padre", Ciro Accardo, Antonino Lopez , Rosario Luccio e il già citato Massimo Meo passato dall'Udeur al Pd. Siederanno in consiglio, infine, anche due under 30: Gabriele Toralbo di Sel e Domenico Perna della civica Nova Civitas. Altro dato da rilevare, è la totale assenza di quote rosa all'interno della massima assise. Ci si augura, a tal proposito, che almeno il Sindaco includa nella rosa degli assessori diverse presenze femminili di rilievo. Ultimo ma non meno importante: l'astensionismo. Dall'archivio storico del Ministero dell'interno, infatti, emerge che ogni qualvolta la città del corallo è chiamata al voto, c'è sempre un 25-30% della popolazione che non adempie al dovere ( e diritto ) elettorale. Cittadini che non si ri-specchiano in nessuna coalizione? Delusi? Disinteressati? Questo, purtroppo, non ci è dato saperlo. Marina Miranda

Toralbo e Perna: due under 30 in Consiglio Comunale Un vento “giovanissimo” scuote la politica della città del corallo. Molti degli “under 30” scesi in campo per meritare “a pieni voti” un posto in Consiglio Comunale, hanno orgogliosamente conseguito dei buoni risultati, dimostrando che la città - assuefatta per troppo tempo alla mala politica - ha davvero voglia di cambiare. Tra i nuovi consiglieri della massima assise, siederanno anche due ragazzi con meno di trent'anni: Gabriele Toralbo - tecnico teatrale ventiset-tenne candidato con Sinistra Ecologia e Libertà - e Domenico Perna - architetto ventinovenne “arruolato” nella lista civica Nova Civitas. “ Sono al settimo cielo per il risultato di queste elezioni” - racconta il giovane Gabriele - “ sono contento anche perchè, con il premio di maggioranza, possiamo fare un buon lavoro per la città. Durante questi mesi ho girato tantissimo per le strade di Torre del Greco, puntando su due principi per me fondamentali: la cultura e la partecipazione associativa e giovanile. Continuerò in questa direzione, rappresentando la parte invisibile della città che troppo spesso in questi anni è stata messa da parte; mi impegnerò inoltre per l'ospedale Maresca, come ho sempre fatto”. Recupero paesaggistico delle zone abbandonate e delle vecchie tradizioni economiche, sono invece “gli argomenti” che Domenico Perna porterà in consiglio comunale, non in qualità di politico ma in qualità di cittadi-no : “ Vengo da una famiglia di agricoltori e questo mi rende particolarmente sensibile alle tematiche collegate alla terra e all'agricoltura. In qualità di architetto, invece, ritengo che ci siano troppe zone della città oramai abbandonate. Si deve intervenire con un serio piano di recupero e valorizzazione. Per non parlare dell'artigianato e della lavorazio-ne di pietre e coralli, un'arte che ha fatto grande Torre del Greco e che oramai è stata quasi del tutto persa”. Un buon risultato, anche se privo di lieto fine, quello conseguito dal Segretario dei Giovani Democratici- Peppe Stasio - il quale ha totalizzato 410 preferenze. Giuseppe Palomba dell'Udc, invece, ha portato a casa ben 525 voti, mentre Lui-gi Caldarola - della lista Borriello Sindaco - ha totalizzato 434 voti, seguiti dai 201 della giovane Annarita Di Donna. Il “baronetto” Cirillo di Idv, ha conquistato “solo” 262 voti, mentre Michele Sorrentino, che aspirava addirittura alla cari-ca di primo cittadino, si è fermato a quota 207. Benino anche per l'irrequieto Carlo Ceglia, ex Pd passato alle file del-l'Udc e infine alla civica Città Nuove che malissimo non gli ha portato, dal momento che è comunque è riuscito a conseguire i suoi 305 voti .Marina Miranda la torre 1905

Venerdì 11 TORRE DEL GRECO RAID AL CIMITERO VANDALIZ-ZATA LA TOMBA DEL CAPITANO IULIANO

Fiori bruciati e pipì sulla tomba di Michele Iuliano. Niente immagini della videosorveglianza La rabbia cieca dei risparmiatori non si ferma davanti alla morte: raid al cimitero di Torre del Greco, vanda-lizzata la tomba del capitano Michele Iuliano. L’enne-sima pagina nera della vicenda Deiulemar – la com-pagnia di navigazione dichiarata fallita lo scorso 2 maggio dal tribunale di Torre Annunziata – è stata scritta nella notte, quando ignoti hanno fatto irruzione nel camposanto della città del corallo dove poche ore prima era stata seppellita la tomba del grande vec-chio. Alla riapertura dei cancelli, i custodi hanno sco-perto che i fiori deposti dai familiari erano stati bruciati e che qualcuno aveva fatto pipì sul fosso del capita-no. Un ignobile gesto immediatamente denunciato alle forze dell’ordine, ora impegnate a dare un nome e un volto agli autori del raid. Indagini che non potran-no contare sulle immagini del sistema di videosorve-glianza attivo al cimitero: la zona dove è stato seppel-

lito Michele Iuliano non è, infatti, coperta dalle telecamere. La notizia ha fatto in poche ore il giro della città, tra l’in-credulità e lo sdegno della gente. Il capitano della Deiulemar – fondata nel 1969, insieme a Giovanni Della Gatta e Giuseppe Lembo – era stato stroncato da un infarto giovedì alle 8.08, durante una perquisizione domiciliare della guardia di finanza impegnata a fare luce sul crac da 800 milioni di euro che rischia di mandare gambe all’aria 13.000 risparmiatori. Il nome dell’ex amministratore unico del colosso economico di via Tironi era iscritto nel registro degli indagati della procura, ma il cuore dell’ottantottenne non ha retto all’onta dell’inchiesta. ALBERTO DORTUCCI

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L'INIZIATIVA DELL'ASSOCIAZIONE LE TRIBU' “SCEGLI ETICO” Torre del Greco. “Scegli etico” è la nuova iniziativa lanciata dall’associazione “Le Tribù”, che prenderà il via sabato 12 maggio e continuerà fino al 10 agosto. Si tratta di una campagna per la sensibilizzazione verso un consumo critico e con-sapevole nel rispetto dell’intero ecosistema. Il 12 maggio, alle ore 16.30 presso la sua sede, l’associazione proporrà una competizione culinaria con in palio un cesto di prodotti biologici ed eco e solidali tra diverse squadre. Si utilizzeranno come ingredienti prodotti biologici e a km0, ma anche prodotti equo-solidali e provenienti da terre confiscate. Grano, zucchero di canna, cioccolato, pasta, ver-dure,uova, farina e miglio saranno la base per condividere e preparare ricette vegetariane, vegane e soprattutto eque e solidali. La gara in cucina non sarà soltanto un mondo per conoscere il mondo dell’alimentazione biologica e vegetariana ma anche per riflettere sull’importanza di compiere scelte d’acqui-sto responsabili e sui propri stili di vita a tavola. La competizione in cucina è soltanto la prima di tante iniziative che “Le Tribù” proporranno nei prossimi tre con lo scopo di raccogliere fondi per sostenere l’associazione stessa e le sue future attività di volontariato. Il prossimo evento di questa campagna sociale è fissato per il 27 maggio quando si po-trà partecipare a un percorso guidato alle gole del fiume Calore nel Cilento, a cui seguirà la visita in un’azienda che produce olio biologico. Per aderire alle iniziative è necessario prenotarsi, compilando il modulo online. Per i prossimi eventi, visitare il sito dell’associazione “Le Tribù”. "Scegli etico" è anche su Facebook. Giovanna D’Urso

Sabato 12 FALLIMENTO DEIULEMAR SCONTRO AL TRIBUNALE DÌ TORRE ANNUNZIATA TRA MAGISTRATI E AVVOCA-TI Sotto accusa il presidente dell'ordine, Gennaro Torrese: «Niente pressioni e piaceri»

Il crac della Deiulemar provoca un terremoto al tribunale di Torre Annunziata. E’ scontro tra consiglio dell’ordine degli avvocati e magistrati, sulle cui posizioni si schierano a favore camera pena-le e associazione forense di Torre Annunziata. Certo, stavolta non ci sono in ballo i destini economici e sociali di una città né la disperazione di 13.000 risparmiatori che hanno perso complessi-vamente 800 milioni di euro. Ma il terremoto è altrettanto clamo-roso, pur muovendosi su una linea sottile e fragile, come la carta su cui sono stati stampati manifesti e comunicati. Stavolta in gioco ci sono i rapporti interni alle due categorie più importanti di un tribunale: avvocati e magistrati, appunto. Il tutto condito dallo strappo interno alla classe forense. Ad andare sotto clamorosa-mente è il consiglio dell’ordine degli avvocati, con il presidente Gennaro Torrese e il segretario Ciriaco Sammaria che non solo

si beccano gli strali dell’Anm, ma anche le prese di distanza di altri due organismi rappresentativi degli avvocati. A lanciare il guanto di sfida erano stati proprio Torrese e Sammaria che, a nome del consiglio dell’ordine, avevano pro-clamato lo stato d’agitazione degli avvocati firmando un documento di fuoco con cui accusano i magistrati di avere avuto “un atteggiamento di preconcetta sfiducia e disprezzo delle professionalità del nostro circondario”. Motivo del contendere? La scelta della terna di curatori fallimentari della Deiulemar: i commercialisti Antonella De Luca di Napo-li, Vincenzo Mascillo di Milano e Giorgio Costantino che ha studio a Bari e a Roma. Tutti esterni al circondario di Tor-re. Eppure, sottolinea la nota del consiglio dell’ordine, qui ci sono professionalità “in nulla seconde ad altre”, richia-mando “protocolli d’intesa ed accordi tra l’avvocatura e i vertici giudiziari”, smentiti dall’Anm. E ancora, accuse ai ma-gistrati di essere “ancestralmente legati ai territori di loro provenienza o pregiudizialmente diffidenti” e l’invito a la-sciare il posto ad altri magistrati “che intendono collaborare con la locale avvocatura”.Invito respinto al mittente dall’-Anm che in quell’auspicio legge “un tentativo di impropria pressione”, così come viene sottolineato nella nota (molto più british nei toni, ma assai più forte nei contenuti rispetto a quella dell’ordine) con cui i magistrati replicano dopo l’assemblea della sottosezione Anm sulla questione. “Il magistrato- sottolinea la nota a firma del presidente Sergio Raimondi e del segretario Emilio Prisco - deve essere attento nel nominare persone che possano rendere un servi-zio efficace al processo e giammai deve orientare la sua scelta per favorire un soggetto piuttosto che un altro, soddi-sfare un interesse personale e meno che mai elargire piaceri”. L’Anm ricorda come “presso la cancelleria del settore fallimentare civile è da lungo tempo presente una lista - in assenza di un albo dei curatori - nella quale sono inseriti i nominativi, tra cui ovviamente avvocati iscritti al consiglio dell’ordine di Torre Annunziata, di coloro che hanno dato la loro disponibilità a rivestire il ruolo di curatore fallimentare”.“In moltissimi casi gli avvocati- prosegue l’Anm- seppur spontaneamente iscritti alla citata lista, all’atto pratico hanno poi espresso il loro concreto disinteresse ad essere nominati come curatori”. Nonostante il 7 dicembre “l’unico giudice in servizio stabile presso il settore fallimentare ha inviato una missiva al consiglio dell’ordine con la quale chiedeva di far conoscere i nominativi di coloro che fossero

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realmente interessati a lavorare quali curatori fallimentari” a oggi di disponibilità ne sono arrivate appena 21. Quando si tratta di curare un fallimento ‘ordinario’, insomma, di avvocati locali disponibili ce ne sono pochini. Quello ‘straordinario’ della Deiulemar, invece, ha scatenato il terremoto al palazzo di giustizia. ALESSANDRA STAIANO

PECULATO DA 38 MILA EURO ALL'ASL FUNZIONA-RIO DÌ TORRE DEL GRECO A RISCHIO PROCESSO

La procura vuole il giudizio per Salvatore Cuomo, dirigente locale del Pd Dovrà comparire la prossima settimana davanti al giudi-ce per le udienze preliminari Nicola Russo del tribunale di Torre Annunziata per rispondere di un’accusa gravis-sima: peculato ai danni dell’Asl Napoli 3 Sud. Perché, secondo le indagini coordinate dal pubblico ministero Emilio Prisco, si sarebbe impossessato in qualità di re-sponsabile alla riscossione dei ticket sanitari presso il laboratorio di analisi-diabetologia, della somma di 3-8.323, 24 euro: indagini che adesso rischiano di costare il processo a Salvatore Cuomo, 54 anni, dipendente Asl presso il «Bottazzi» e noto dirigente locale del Pd.Tutto nasce durante i controlli effettuati dagli ispettori dell’Asl Napoli 3 Sud relativamente all’attività di riscossione dei ticket sanitari dal luglio del 2010 al febbraio del 2011: un’operazione che - secondo la successiva denuncia presentata in procura - consentì di accertare che «durante il periodo di riferimento, non sono stati effet-tuati versamenti di denaro in banca per proventi ticket, a

fronte di 75 blocchetti di ricevute consegnati al referente Salvatore Cuomo». Gli incassi dei 75 bollettari, in totale 3-8.323,24 euro, furono poi versati - in un’unica soluzione e in contanti - solo il 4 marzo del 2011 presso una filiale del Banco di Napoli a Torre del Greco che rilasciò un assegnò circolare poi consegnato all’economato centrale dell’A-zienda Sanitaria Locale. Una vicenda «anomala» e completamente difforme rispetto al protocollo operativo, imme-diatamente denunciata alla procura di Torre Annunziata: «Il protocollo operativo, in particolare, stabilisce che ogni funzionario delegato al fondo economato - si legge nell’esposto presentato dai vertici dell’Asl - ogni quindici giorni deve provvedere al versamento dei ticket e delle somme riscosse a vario titolo, a mezzo di assegni circolari, corre-dati dalla relativa documentazione». Una procedura evidentemente ignorata dallo storico ex segretario cittadino del Pds, oggi «anima critica» del direttivo locale del Pd: come documentato dall’Asl nella denuncia presentata in procu-ra, l’imputato fece «sparire» i soldi dei ticket incassati dal luglio del 2010 al marzo del 2011 salvo versare - una volta entrati in azione gli ispettori - l’intero incasso in un’unica soluzione. Un versamento che non bastò a Salvatore Cuo-mo per evitare di finire prima nel «libro nero» dell’Asl - l’azienda sanitaria locale aprì un procedimento disciplinare a carico del suo dipendente - né per evitare l’iscrizione nel registro degli indagati per peculato ai danni dell’Asl. Al ter-mine delle indagini, durate circa un anno e condotte attraverso l’interrogatorio di diverse persone informate dei fatti, il pm Emilio Prisco ha formulato per il funzionario dell’ente con sede a Castellammare di Stabia - assistito dall’avvoca-to Giancarlo Panariello - la richiesta di rinvio a giudizio. Una richiesta che sarà valutata la prossima settimana dal gup Nicola Russo, chiamato a ordinare o meno il processo per il «gioco di prestigio» da 38.323,24 euro effettuato dal funzionario del distretto sanitario 57 di via Marconi. Alberto DORTUCCI

Gaglione non lascia, ma raddoppia. La Turris 2012 2013 è in cantiere... Sarà ancora Rosario Gaglione al timone della Turris 2012/2013. Pungolato in sala stampa qualche domenica fa su alcuni interessamenti alla squadra corallina, il pa-tron apparse scettico. Non solo, il presidente come non mai mostrava una sicurezza disarmante. Una forza difficilmente espressa in altre circostanze, dove prevaleva la “linea della solitudine” con la relativa impossibilità di costruire una Turris vincente. Il patron, sereno e tranquillo anche con i “media”, forse era anche conscio degli errori di comunicazione dell’anno scorso “...La Turris più forte degli ultimi dieci anni e sa di non poter più illudere la piazza. QUESTA VOLTA GAGLIONE NON E' SOLO? Sereno quindi, ma anche forte di uno staff societario che gli sta dando una mano forse anche nel reperimento di aiuti determinanti per costruire una squadre finalmente vincente. In altri tempi, con un’ipotetica cordata in pressing, e lui a voler andar via stanco delle contestazioni, sarebbe stato difficile mostrare tanta sicurezza al cospetto dalla piazza torrese, pur dimostrandosi disponibile a farsi da parte, ma a patto di migliora-re. Invece, il voler confermare alcuni pezzi di questa Turris di fine stagione, unita all’esperienza maturata negli ultimi anni di serie D, e uno staff pronto a dare consigli preziosi, lo hanno “trasformato” in un presidente sereno, forte, e non demoralizzato. Di sicuro, almeno stavolta, il presidente non si sbilancerà sugli obiettivi stagionali, ma in cuor suo sa che sta iniziando muovere i primi passi per la Turris tutto turris