salute

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ARTRITE ARTROSI Farmarca_Consorzio di Farmacie della Marca Trevigiana _ “Le Notizie Sulla Salute” _ Bollettino d’Informazione sul Benessere _ n.34 _ novembre / dicembre 2008

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Pag. 14 Disturbi Stagionalia cura della Redazione

Pag. 08 Artrite ed Artrosi...I Rimedi naturali a cura di Maria Sandra Muffato

SOMMARIOFarmarca “Le Notizie Sulla Salute” _ n.34 _ novembre / dicembre 2008

EDITORIALEa cura della dott.ssa Moira Prete farmacista

Poco più grandi di una capocchia di spillo, di formaallungata e traslucide; così appaiono le lendini, le

piccole uova del Pediculus humanus capitis, ilPidocchio del capo.Conosciuto da sempre, è un ectoparassita che dipendecompletamente dall’ospite nutrendosi del suo sangue e aldi fuori del quale ha scarsa possibilità di sopravvivenza.Depone le uova nella zona di attaccatura dei capelli die-tro le orecchie o sulla nuca, dove la temperatura è piùfavorevole per la loro maturazione.Non è portatore di malattie ma i suoi morsi provocano unfastidioso prurito.Il problema della pediculosi, pur essendo antico quantola storia dell’uomo, rimane sempre attuale e si presentapuntuale soprattutto nei periodi scolastici. Questo si spie-ga considerando che la trasmissione avviene per passag-gio diretto. L’insetto semplicemente salta da un individuoverso un nuovo ospite e i luoghi privilegiati per questiscambi sono proprio le scuole.I trattamenti, per essere efficaci, dovrebbero essere ingrado di eliminare oltre che i pidocchi anche le lendini; èinoltre importante reprimere qualsiasi possibile fenome-no di resistenza, è per questo motivo che si consigliadi ripeterli a una settimana di distanza dalla primaapplicazione.Le molecole utilizzate sono sia di origine naturale (pire-trine naturali e alcuni oli essenziali), che di sintesi (pire-troidi -analoghi sintetici delle piretrine-, malathion edimeticone) che agiscono con azione neurotossica perl’insetto o impedendogli di respirare. A livello preventi-vo esistono in commercio delle lozioni e degli shampooche, utilizzati quotidianamente, rendono l’ambiente sfa-vorevole all’insediamento dei pidocchi.Anche gli sciacqui con l’aceto come si faceva un temposono un metodo abbastanza efficace.Secondo molti autori non esistono mezzi efficaci comerepellenti, basta comunque prudenza e qualora si presen-tasse il problema avvisare subito le persone con le qualisi è a stretto contatto (scuola, lavoro, palestra …).

CONSORZIO FARMARCAVia Cortese, 8 - 31100 Treviso - Tel.: 0422.419232 - Fax: 0422.583252

[email protected] - www.farmarca.it

Direzione GeneraleDMC Agenzia di Pubblicità

Piazza Europa Unita, 37 - 31033 Castelfranco Veneto (TV)Tel. 0423.494066 - Fax 0423.742449e-mail: [email protected]

Referente Redazione Farmarca: Maria Sandra MuffatoResponsabile DMC per Farmarca: Paola Bonora

Pag. 04 - A cura del Dott. R. Biscaro

L’ArtrosiDirettore del U.O. Ospedale San Camillo di Treviso

Pag. 10 - Turni delle Farmacie della Marca

Tutti i Turni delle Farmaciemesi di novembre e dicembre 2008

Pag. 18La Distrofia Vaginalea cura della Redazione

Pag. 06 - In collaborazione con il Dott. R. Biscaro

Artrite Reumatoidea cura di Chiara Cestaro

“Le Notizie Sulla Salute” _ Bollettino d’Informazione sul Benessere _ n.34 _ novembre / dicembre 2008 Pag. 03

Pag. 16 - In collaborazione con il Dott. A. Targhetta

L’Omeopatia dalla A alla Za cura di Maria Sandra Muffato

Pag. 22 - La Posta dei Lettori

Lo Specialista Rispondea cura di Anna Maria Del Pia

QUANDO I GRATTACAPI...HANNOSEI ZAMPETTE

Pag. 20 Abbasso il Colesteroloa cura della Redazione

Copertina:Autore: Egon Schiele (1890 - 1918)Titolo dell’opera: A Tree in Late Autumn (1911)

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“Le Notizie Sulla Salute” _ Bollettino d’Informazione sul Benessere _ n.34 _ novembre / dicembre 2008 Pag. 05

Ai due meccanismi descritti sopra se ne aggiunge unterzo che è infiammatorio, principale responsabile deisintomi e dell’evoluzione più rapida della malattiaartrosica.Le localizzazioni più tipiche dell’OA sono: - le mani, in particolare le articolazioni interfalangeeprossimali e distali e la trapezio-metacarpale del polli-ce, le anche, le ginocchia;- la colonna vertebrale può essere colpita da un tipoparticolare di OA, che è la discoartrosi, in quanto èdovuta a degenerazione dei dischi intervertebrali.Bisogna essere molto cauti nell’attribuire ad aspettiradiologici di OA della colonna una sintomatologiadolorosa, perché in questa sede, come in altre sedi,l’aspetto radiologico di OA spesso non corrispondead alcun disturbo;- le anche e le ginocchia: in queste articolazioni i sin-tomi sono più importanti ed invalidanti, fino a renderepraticamente impossibile la deambulazione, inoltre intali sedi più facilmente c’è un’equivalenza tra aspettiradiologici e sintomi dolorosi, specie nelle fasi piùavanzate.Anche altre articolazioni possono essere sede di OA, inparticolare quelle dei piedi, particolarmente dolorose.Le problematiche relative alla diagnosi di OA sonomeno semplici di quanto possa apparire e possono esse-re sintetizzate nei seguenti punti:1. non esistono esami di laboratorio che consentano ladiagnosi di OA: di solito sono normali;2. l’aspetto radiologico, specie se modesto, non sempregiustifica il dolore;3. i dolori lombari o cervicali, spesso etichettati comeOA lombare o cervicale sulla base di una radiografiache evidenzia una artrosi, sono invece più probabilmen-te dovuti a contratture muscolari su base posturale(lombari) o tensiva (cervicali);4. la diagnosi di OA è quindi prevalentemente clinica esi basa sul riscontro di limitazioni dei movimenti, allar-gamento o nodosità articolari, scrosci, cui corrispondel’aspetto radiologico tipico e sulle caratteristiche deldolore che è di tipo meccanico, cioè prevalentementediurno con modesta rigidità al mattino.L’aspetto radiologico dell’OA è costituito da una ridu-

zione dello spazio articolare, per la riduzione di spesso-re della cartilagine, e da una maggior densità dell’ossoarticolare (sclerosi) che abitualmente cresce in larghez-za, provocando un ingrossamento duro dell’articolazio-ne (becchi osteofitici).A livello delle interfalangee prossimali e distali dellemani questo ingrossamento osseo provoca l’aspettonodoso (Artrosi nodale delle mani).Sempre a livello delle mani l’OA può assumere un’evo-luzione erosiva talora molto sintomatica con caratteri-stiche infiammatorie che assomigliano a quelledell’AR.Come si può intuire da quanto detto sopra la possi-bilità di una diagnosi precoce è praticamente impos-sibile e, comunque, a differenza di quanto avviene perl’AR, allo stato attuale delle conoscenze offrirebbescarse possibilità di terapie farmacologiche in grado dirallentare o di evitare l’evoluzione nelle forme più gravidi malattia.Gli unici provvedimenti in grado di modificare l’e-voluzione dell’OA sono costituiti dalle modificazionidello stile di vita come la sospensione di attività usu-ranti o la riduzione del peso corporeo.Di fatto, al di fuori delle possibilità chirurgiche (prote-si) nelle fasi avanzate, la terapia dell’OA è molto pove-ra e si basa essenzialmente sull’uso oculato dei farma-ci antinfiammatori, compresi i più recenti COXIBs.Per il trattamento sintomatico le linee guida prevedonoin effetti di utilizzare tali farmaci dopo aver provato conil Paracetamolo (2 o 3 g./die), che comunque da solospesso non consente un adeguato sollievo del dolore.La glucosamina e il condroitinsolfato probabilmenterallentano l’evoluzione dell’OA di anche e ginocchia,così come le infiltrazioni con Ac. Jaluronico possonoattenuare i sintomi nelle fasi non avanzate dell’OA delginocchio.Un altro farmaco utilizzato nella terapia dell’OA è laDiacereina (50 mg. x 2 volte al dì) che funziona comeblando antinfiammatorio per le forme più lievi.Le recenti possibilità di bloccare l’AR in fase precocepotrebbero rendere meno contenti i pazienti che si sen-tono dire: “Lei ha un’artrosi delle mani e non un’artritereumatoide”.

“Le Notizie Sulla Salute” _ Bollettino d’Informazione sul Benessere _ n.34 _ novembre / dicembre 2008Pag. 04

L’ARTROSI: UNA MALATTIVA DEGENERATIVA, CRONICA E PROGRESSIVA DELLE ARTICOLAZIONIA CURA DEL DOTT. RENZO BISCARO SPECIALISTA IN MEDICINA INTERNA E REUMATOLOGIA, DIRETTORE DEL U.O. DI MEDICINA PRESSO L’OSPEDALE SAN CAMILLO DI TREVISO

ARTRITE O ARTROSI? Spesso questa domandaviene rivolta al medico dai pazienti con dolori

articolari a mani, piedi, ginocchia ecc. . Fino a nonmolti anni fa la diagnosi di artrite reumatoide facevaprevedere la possibilità di diventare invalidi e quindi seil medico rispondeva: “Lei non ha un’artrite reumatoi-de, ma un’artrosi delle mani”, il paziente usciva dallostudio ritenendosi fortunato. In effetti l’ARTROSI o OSTEOARTROSI (OA) ègeneralmente una malattia più benigna sul piano fun-zionale e spesso non è neppure sintomatica. Cosa siintende per ARTROSI? Si intende una malattia dege-nerativa della cartilagine articolare, cioè di quella finecartilagine che ricopre le ossa che si fronteggiano all’in-terno dell’articolazione per renderne più liscio il pianodi scorrimento. Per ARTRITE invece si intende unainfiammazione della membrana sinoviale che ricopreall’interno la capsula articolare: questa infiammazionepuò coinvolgere anche la cartilagine articolare. I sinto-mi che accompagnano questa forma acuta sono: calore,tumefazione, dolore, arrossamento e rigidità. Alle oltre100 tipologie di artrite vengono attribuite cause di ori-gine metabolica, traumatica, infettiva o autoimmune.L’OA può provocare dolori quando l’articolazione èsollecitata in eccesso o in corso di fasi infiammatorie.Così l’OA delle mani può cominciare nelle donne intor-no ai 40 anni ma diventa dolorosa durante la menopau-sa, per una accentuazione dei fenomeni infiammatoricaratteristici di questa fase della vita di una donna.La componente infiammatoria è incostante ed è legataall’opera di molecole infiammatorie (citochine) messe

in circolo da alterazioni ormonali (menopausa), dal tes-suto adiposo in eccesso negli obesi (sindrome metabo-lica), o prodotte localmente per opera di microtraumi dasovraccarico di lavoro o di microcristalli che vengonogenerati da microscopici frammenti di una cartilaginedegenerata. In genere questa componente infiammato-ria è responsabile dei sintomi e dell’evoluzione del pro-cesso artrosico. Perciò per gli anglosassoni l’OA è“OSTEOARTHRITIS”.In sintesi l’OA è causata da due tipi di meccanismi. Il primo è genetico: la cartilagine articolare nei sogget-ti geneticamente predisposti si usura nel tempo più rapi-damente. Questa usura la rende meno liscia, la cartila-gine va incontro a fissurazioni e con il tempo il suospessore si riduce fino a scoprire l’osso sottostante, chediventa più denso, meno elastico. Per la partecipazionedell’osso al processo patologico la definizione più com-pleta della malattia è appunto OSTEOARTROSI. Anche una malformazione genetica di una articolazio-ne come l’anca (displasia o lussazione congenita), o ilginocchio, è un fattore predisponente per l’OA, a causadella imperfetta distribuzione del carico.Il secondo meccanismo è meccanico: cartilagini sotto-poste a carichi di lavoro eccessivi per motivi lavorativi,sportivi, di sovraccarico ponderale, di malformazione,di traumi, vanno incontro ad usura, tanto più rapida-mente quanto più c’è predisposizione genetica.A parte vanno considerate le OA secondarie ad artritidove l’infiammazione provoca un rapido deterioramen-to della cartilagine, oppure a necrosi ischemiche, piùfrequenti a livello delle anche.

in collaborazione con la Dott.ssa Chiara Cestaro, farmacista

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“Le Notizie Sulla Salute” _ Bollettino d’Informazione sul Benessere _ n.34 _ novembre / dicembre 2008 Pag. 07

dono l’alba e si accompagnano ad una rigidità chedura più di un’ora al risveglio.Di solito le articolazioni oltre che dolenti sono gon-fie e calde.Talora, specie all’esordio, può essere infiammatauna sola articolazione come il ginocchio o il polso.In questi casi che accertamenti devono esserefatti?Bisogna eseguire esami di laboratorio: VES e PCRche sono indici di infiammazione, il Reuma-test oFattore Reumatoide (si tratta di un autoanticorpocontro i propri anticorpi o immunoglobuline), gliAnticorpi anti-Citrullina o anti-CCP (Cyclic citrul-linated peptides).Quest’ultimo esame entrato da poco nella diagno-stica reumatologica si è rivelato molto specifico e lasua positività abbinata alla positività del FattoreReumatoide conferma con altissima probabilità ladiagnosi di AR.Si possono fare anche altri esami comel’Emocromo, le Transaminasi (ALT AST: funzioneepatica) e la Creatinina (funzione renale), in vista diun eventuale trattamento, gli ANA per una diagnosidifferenziale con altre Malattie ReumaticheAutoimmuni (chiamate anche “Connettiviti”).In passato la ricerca del Fattore Reumatoide si ese-guiva con la tecnica di Waaler-Rose, che va consi-derata obsoleta e dovrebbe essere abbandonata.Poi il malato dovrebbe essere visto al più presto daun medico esperto in malattie reumatiche, non soloper impostare un percorso diagnostico ottimale equindi una cura più efficace per il paziente, maanche per sfruttare la “finestra di opportunità”(window of opportunity): nell’ultimo decennio moltistudi hanno chiaramente documentato che unacura adeguata iniziata entro il primo anno dimalattia può evitare l’evoluzione distruttiva dellamalattia in una grande percentuale di pazienti.In effetti una radiografia di mani e piedi eseguitaall’inizio della malattia è abitualmente normale madopo due-tre anni, in assenza di una terapia ade-guata, può dimostare erosioni articolari in unnumero elevato di casi.

Cosa ci può dire sulla terapia?La terapia si basa sui cosiddetti “farmaci di fondo”o DMARDs (Disease modifying anti-RheumaticDrugs), farmaci ad azione lenta in grado di modifi-care la storia naturale della malattia.I principali sono: il Metotrexate alla dose di 7.5-20mg. un giorno alla settimana per i.m. o per os (com-presse da 2.5 mg.), gli anti-malarici Clorochina(250 mg. al dì) o Idrossiclorochina (Plaquenil 200-400 mg. al dì), la Leflunomide (Arava) 20 mg al dì,la Salazopirina (1-2-gr.al dì), la Ciclosporina 150-300 mg. al dì. Nelle prime settimane abitualmente siusano i cortisonici per la loro azione più rapida,come il Metilprednisolone (Medrol) a dosi da 16mg. da ridurre progressivamente a 4 mg fino anchealla sospensione.I cortisonici hanno dimostrato di modificare l’evo-luzione della malattia a differenza dei Farmaci Anti-infiammatori Non Steroidei (FANS), che possonoessere usati per togliere il dolore, ma che non modi-ficano la storia della malattia.E i “biologici” di cui si sente tanto parlare cosasono?I c.d. biologici sono farmaci molto costosi costruiticon tecniche sofisticate di biotecnologia allo scopodi andare a bloccare molecole fondamentali per losviluppo del processo infiammatorio.I più usati sono gli anti-TNF-α come il Remicade(Infliximab) che viene usato per infusione endove-nosa una volta ogni mese o ogni due mesi, l’Enbrel(Etanercept) 25 mg. s.c. per 2 volte alla settimana,l’Humira (Adalimumab) 40 mg. s.c.ogni 15 giorni.Da poco è a disposizione l’Orencia (Abatacept)molecola che interferisce con l’attivazione dei pro-cessi immunologici.Con l’avvento dei “biologici” ai pazienti che nonrispondono alle terapie tradizionali questi farmacipossono essere aggiunti con prospettive di qualità divita molto migliori rispetto al passato.Tuttavia l’interferenza di questi farmaci con delica-ti meccanismi di difesa dell’organismo contro leinfezioni richiede una stretta sorveglianza deipazienti ad opera di medici esperti.

“Le Notizie Sulla Salute” _ Bollettino d’Informazione sul Benessere _ n.34 _ novembre / dicembre 2008Pag. 06

ARTRITE REUMATOIDEINTERVISTA AL DOTT. RENZO BISCARO, DIRETTORE DEL REPARTO DI MEDICINA PRESSO L’OSPEDALE SAN CAMILLO DI TREVISO, SPECIALISTA IN MEDICINA INTERNA E REUMATOLOGIA

Dott. Biscaro, cos’è l’Artrite Reumatoide?

L’artrite reumatoide (AR) è una malattia infiam-matoria cronica che colpisce le articolazioni e, senon curata, tende a distruggerle provocando varigradi di invalidità.E’ la più frequente delle Malattie ReumaticheAutoimmuni, cioè delle malattie causate da una alte-razione del sistema immunologico, con produzionedi autoanticorpi, che portano ad una serie di lesioniin varie sedi del corpo ed accumunate dalla presen-za più o meno preponderante di dolori articolari.La causa dell’AR non è ben conosciuta ma, unavolta instauratasi, tende a perpetuarsi per moltianni o anche per tutta la vita.L’AR è una malattia frequente?Si calcola che in Italia lo 0.4% della popolazionene sia affetta, perciò su 60.000.000 di abitantiverosimilmente 240.000 persone soffrono di questamalattia.In provincia di Treviso che ha circa 800.000 abi-tanti, si può ipotizzare un numero di 3.200 ammala-ti di AR.In quali persone è più probabile la comparsadella malattia?Di solito sono donne tra i 30 e i 50 anni, spessocon predisposizione familiare (altri soggetti infamiglia possono affetti dalla malattia), però nellamaggior parte dei casi i figli di persone affette daAR sono completamente sani.Comunque la malattia può esordire a qualsiasi etàcompresa quella infantile anche se di solito con moda-lità e caratteristiche diverse da quelle dell’adulto.Quali sono i sintomi che devono far sospettare lamalattia?I sintomi che richiamano la diagnosi di artritesono i dolori alle articolazioni, soprattutto aipolsi, alle metacarpo-falangee o alle interfalangeeprossimali delle mani, o alle metatarso-falangeedei piedi, ma anche ai gomiti (spesso trascuratianche dai medici!), alle ginocchia, alle caviglie,alla colonna cervicale.I dolori spesso compaiono durante le ore che prece-

a cura della Dott.ssa Chiara Cestaro, farmacista

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“Le Notizie Sulla Salute” _ Bollettino d’Informazione sul Benessere _ n.34 _ novembre / dicembre 2008Pag. 08

Negli articoli contenuti nella rivista abbiamotrattato ampiamente artrosi ed artrite, patologie

diffuse sia tra la popolazione anziana che tra i gio-vani, in cui è sempre presente la componenteinfiammatoria che provoca dolore, gonfiore e spes-so infermità; questi sintomi vengono trattati con far-maci antidolorifici ed antinfiammatori molto effica-ci ma che per loro natura possono provocare dannianche gravi allo stomaco.Per evitare questi effetti collaterali o comunque perridurli, si può ricorrere ai principi attivi naturali, siafitoterapici che omeopatici.I principali farmaci naturali contro il dolore sononoti da tempo; tra questi ricordiamo Artiglio deldiavolo; usato come estratto secco da pianta intera(fitocomplesso) ha una potente azione antinfiamma-toria che, accompagnata dalla stimolazione delsistema linfatico, determina riduzione del dolore.Gli effetti benefici della terapia si manifestano dopo7.8 giorni e raggiungono il massimo dopo un mese.E’ controindicato nelle infiammazioni gastrointesti-nali, nelle ulcere peptiche e nelle calcolosi.L’Arnica montana è una pianta le cui azioniantinfiammatoria, antireumatica ed antidolorificavengono sfruttate nel trattamento del dolore datraumi (cadute, botte, esercizio fisico intenso) enell’indolenzimento muscolare.Quest’ultimo può essere conseguente a forme artro-siche, per cui Arnica è un ottimo rimedio per facili-tare la ripresa della funzionalità dopo il risveglio.Molto usata come pomata per uso locale, è partico-larmente efficace assunta in granuli omeopatici alladiluizione 9CH o 15CH nelle forme acute e alla30CH nelle algie croniche. Rhus toxicodendronsomministrato alla diluizione 9CH, è un rimediospecifico per i dolori reumatici aggravati dall’immo-bilità e dall’umidità e per le sciatalgie poiché riducel’infiammazione dei tessuti che costituiscono i lega-menti ed i tendini.Ribes nigrum, con la sua potente azione cortisono-simile, ha un buon effetto antinfiammatorio nelleaffezioni reumatiche acute e croniche; si usa il MG(macerato glicerico) estratto dalle gemme dellapianta.

Una pianta molto attuale è Boswellia serrata, le cuiproprietà antinfiammatorie ed antidolorifiche sonoampiamente dimostrate; come estratto secco vieneutilizzata nelle affezioni infiammatorie dell’appara-to locomotore poiché riduce il dolore e l’edema,migliorando la funzionalità e l’irrorazione dellazona affetta.Recenti studi portano a supporre che la Boswelliasia in grado di promuovere la maturazione o di ral-lentare la distruzione del collagene, sostanza fonda-mentale per le cartilagini articolari.La Glucosamina e la Condroitina sono considerate“materiali da costruzione”; queste molecole, usatepreferibilmente in associazione, aiutano a ricostrui-re la cartilagine articolare con riduzione del dolore edel gonfiore.Il loro effetto antinfiammatorio si manifesta più len-tamente rispetto agli antinfiammatori classici(FANS) ma diventa più consistente dopo circa unmese di trattamento, con una bassa incidenza dieffetti collaterali.

a cura della Dott.ssa Maria Sandra Muffato, farmacista

ARTRITE ED ARTROSI... I RIMEDI NATURALIPER ALLEVIARE IL DOLORE CI SONO LE MEDICINE COMPLEMENTARI

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Duty Rotas for all the Pharmacies in the U.L.S.S. of Treviso. (Period: November - December 2008)

PHARMACY DUTY ROTAS

Oderzo - SCOTTO - via Umberto I, 28Meduna di Livenza - BROTTO - p.zza Umberto I, 9-10

Oderzo - SCOTTO - via Umberto I, 28Motta di Livenza- ROSSETTO (alla Provvidenza) - via Ballarin, 1

Oderzo - FAVERO - via G. Garibaldi, 18Portobuffolè - GRANDE - via Settimo, 7

Oderzo - TREVISAN - p.zza Grande, 18Gorgo al Monticano - GRANATIERO - via Postumia centro, 15

Piavon di Oderzo - DAL MAGRO - p.zza D’Aviano, 7Ormelle - MOLIN - via Roma, 18

Piavon di Oderzo - DAL MAGRO - p.zza D’Aviano, 7Cimadolmo - DE POLO - via Roma, 22

Oderzo - TREVISAN - p.zza Grande, 18Motta di Livenza - AL PONTE - via IV Novembre, 42

Piavon di Oderzo - DAL MAGRO - p.zza D’Aviano, 7Cessalto - CARNIELLI - via Maggiore, 41

[U.L.S.S. _n.9] _“Opitergino Mottense”_ Campodipietra di Salgareda • Cessalto • Chiarano •Cimadolmo • Fontanelle • Gorgo al Monticano • Mansuè • Meduna di Livenza • Motta di Livenza • Negrisia di Ponte diPiave • Oderzo • Ormelle • Piavon di Oderzo • Ponte di Piave • Portobuffolè • Salgareda • S. Polo di Piave.

Castelfranco - MONTI ALL’AQUILA REALE -b.go Treviso, 138/AFalzè di Trevignano - ROSSI - via Privata, 2Fanzolo di Vedelago - BOSCARINI - via dell’Unione, 6Ca’ Rainati - LA CARINATESE -Via Risorgimento, 137Pederobba - GOBBATO - via Roma, 127

Treville di Castelfranco V.to - AI DUE ANGELI - via M. Pelmo, 1Montebelluna - BASSI - via Montegrappa, 100

Ciano del Montello - BONOTTO - via Boschieri, 95/ACastione di Loria - BARON - via Villa, 43/A

Crespano del Grappa - CHIMENTI - p.zza San Marco, 23

Salvarosa di Castelfranco V.to - STELLA - via Capitello, 5Montebelluna - COMUNALE - c.so G. Mazzini, 92Crocetta del Montello - MAGAGNIN - via G. Marconi, 40Castelminio di Resana - BERTUZZO - via Della Croce, 18Borso del Grappa - SERENA & MARINI - via Piave, 22

Castelfranco V.to - ALLA MADONNA - viale Europa, 24Trevignano - LEONARDI - via Roma, 18/A

Vedelago - BOSCARINI - via G. Marconi, 10Cavaso del Tomba - PIANEZZOLA - b.go Filanda, 21

Castelfranco V. - ISOLATO (sotto la torre) - via F.M. Preti, 1Venegazzù del Montello - FEDELE - via Montello, 2Riese Pio X° - SAN PIO X° - via G. Sarto, 36Asolo - BONOTTO - p.zza Garibaldi, 79

Castelfranco V.to - FABBIAN - via b.go Padova, 7Biadene di Monteb.- DALLE FESTE - v. Feltrina Centro, 56

Vallà di Riese - SAN GIOVANNI - via Marconi, 6Possagno - GALLO - viale Canova, 11

N.B.: Per le U.L.S.S. 7, 8 e 9 “Opitergino Mottense”, tutte le farmacie fanno turno continuato 24 ore.(Il turno inizia il venerdì sera e prosegue ininterrottamente fino al venerdì sera della settimana successiva).

N.B.: For the U.L.S.S. 7, 8 and 9 “Opitergino Mottense”, all the pharmacies work a full 24 hour duty.(The duty will start on the Friday evening and continue uninterrupted until the Friday evening of the following week).

[dal 7 al 14 novembre 08] _ [7th to 14 th November 08]

[dal 14 al 21 novembre 08] _ [14th to 21th November 08]

[dal 21 al 28 novembre 08] _ [21th to 28th November 08]

[dal 28 novembre al 5 dicembre 08] _[28th November to 5rd December 08]

[dal 5 al 12 dicembre 08] _ [5rd to 12th Dicember 08]

[dal 12 al 19 dicembre 08] _ [12th to 19th Dicember 08]

[dal 19 al 26 dicembre 08] _ [19th to 26th Dicember 08]

[dal 26 dicembre 08 al 02 gennaio 09] _ [26th Dicember 08 to 2rd januar

[dal 26 dicembre 08 al 02 gennaio 09] _ [26th December 08 to 2rdJanuar

[dal 19 al 26 dicembre 08] _ [19th to 26th December 08]

[dal 12 al 19 dicembre 08] _ [12th to 19th December 08]

[dal 5 al 12 dicembre 08] _ [5rd to 12th December 08]

[dal 28 novembre al 5 dicembre 08] _[28th November to 5rd December 08]

[dal 21 al 28 novembre 08] _ [21th to 28th November 08]

Conegliano - MELATI - via Cavour, 7Vittorio Veneto - ZAMPERLINI - via L. da Ponte, 3Falzé di Piave - COMUNALE - p.zza Arditi, 20Zoppé di S. Vendemiano - ZAN - via Marconi, 2Colle Umberto - CARRARO - via Menaré, 14Miane - DA RUOS - via A. De Gasperi, 42/C

Paré di Conegliano - MODENESE - v.le Venezia, 34/FVittorio Veneto - COMUNALE 2 - S. Giacomo di Veglia

Col S.Martino - CALLEGARI - via Treviset, 35San Vendemiano - BENINATO SARTOR - via Roma, 7

Fregona - PESSA - via Roma, 43S. Pietro di Feletto - PETRONE - via Salera, 2

Fadalto - ZOIA - via Fadalto Alto, 86

Conegliano - TONOLO - v.le Italia, 192/CVittorio Veneto - AI FRATI - via G. Garibaldi, 114Farra di Soligo - LOSCHI - via Patrioti, 32Santa Lucia di Piave - PEZZE’ - via Caldemessa, 1Cordignano - DAVANZO - via Roma, 27Revine Lago - CESCA - Strada dei Laghi, 5

Conegliano - FIORENZATO - via Veneto, 14Vittorio Veneto - PANCOTTO - p.zza Flaminio, 10

Pieve di Soligo - SCHIRATTI - p.zza Balbi Valier, 7Bocca di Strada-Mareno - VIGILANTI CAMA - via Manzoni, 2

Tarzo - MASATTI - via Roma, 13

Conegliano - CARLI - via Matteotti, 13/AVittorio Veneto - COMUNALE 1 - via Brandolini, 111Cison di Valmarino - FONTANIN - via Sanavalle, 1/HMareno di Piave - GRIGIO - p.zza Municipio, 9Sarmede - POJANA - via C. Battisti, 27

Conegliano - COSTACURTA - via XX settembre, 64Vittorio Veneto - COM. 3 / COSTA - via Forlanini, 2

Refrontolo - CICERCHIA - v.le degli Alpini, 13Ponte della Priula - ALLA PRIULA - via IV Novembre, 75-75/A

Orsago - MAZZA - via Vittorio Veneto, 2/AFrancenigo - FAVERO - via dei Fracassi, 53

Scomigo di Conegliano - FERRARESE - Via Bortotti, 61

Conegliano - LOSEGO - via Cavallotti, 11Vittorio Veneto - PALATINI - via Cavour, 114Moriago d. B. - BENEDETTI - via Montegrappa, 7/ASusegana - TONOLO - via Nazionale, 2/FCorbanese - ALLA SALUTE - via Piave, 2/EGaiarine - GENTILI - via Roma, 37

Conegliano - DE LORENZO - p.le Chiesa S.Pio XVittorio Veneto - ZAMPERLINI - via L. da Ponte, 3

Sernaglia della B. - TOSETTO - via della Rimembranza, 6Vazzola - BOCCARDINI - via Roma, 3

San Fior - SABADIN - via Roma, 19

[U.L.S.S. _n.7] Bocca di Strada • Cappella Maggiore • Cison di Valmarino • Codognè • Col San Martino • ColleUmberto • Conegliano • Corbanese • Cordignano • Falzè di Piave • Farra di Soligo • Follina • Francenigo di Gaiarine • Fregona •Gaiarine • Godega S.Urbano • Mareno di Piave • Miane • Moriago della Battaglia • Orsago • Parè di Conegliano • Pieve di Soligo• Ponte della Priula • Refrontolo • Revine Lago • S.Lucia di Piave • S. Pietro di Feletto • San Fior • San Vendemiano • Sarmede •Sernaglia della Battaglia • Susegana • Tarzo • Vazzola • Vittorio Veneto • Zoppè di S.Vendemiano.

Turni di tutte le Farmacie delle U.L.S.S. della provincia di Treviso. (Periodo: novembre - dicembre 2008)

I TURNI DELLE FARMACIE

[U.L.S.S. _n.8] Albaredo • Altivole • Asolo • Biadene di Montebelluna • Borso d. G. • Caerano di S.Marco • Casellad'Asolo • Castelfranco Veneto • Castello di Godego • Cavaso del Tomba • Ciano del Montello • Cornuda • Coste di Maser • Crespanod. G.• Crocetta del Montello • Falzè di Trevignano • Fanzolo • Giavera del Montello • Loria • Montebelluna • Nervesa della Battaglia• Onè di Fonte • Onigo di Piave • Paderno d. G. • Pederobba • Possagno • Resana • Riese Pio X° • Salvarosa • S. Zenone degli Ezzelini• Segusino • Trevignano • Treville • Valdobbiadene • Vallà di Riese • Vedelago • Venegazzù • Vidor • Volpago del Montello.

Castelfranco V. -ALLA FONTE della SALUTE -v.Valsugana 3/DVolpago del Montello - MINA - via Schiavonesca, 92Albaredo di Vedelago - SCHIAVETTO - via Fornace,1Paderno del Grappa - GARBUIO - via Roma, 5

Castelfranco V.to - ALLA GATTA - p.zza Giorgione, 14Montebelluna - FAGGIONATO - c.so Mazzini, 120

Onè di Fonte - AGOSTINI - via Asolana, 16Vidor - GONELLA - via Montegrappa, 24

[dal 7 al 14 novembre 08] _ [7th to 14 th November 08] [dal 14 al 21 novembre 08] _ [14th to 21th November 08]

[dal 28 novembre al 5 dicembre 08] _[28th November to 5rd December 08] [dal 26 dicembre 08 al 02 gennaio 09] _ [26th December to 02rd Januar]

[dal 21 al 28 novembre 08] _ [21th to 28th November 08] [dal 19 al 26 dicembre 08] _ [19th to 26th December 08]

[dal 14 al 21 novembre 08] _ [14th to 21th November 08] [dal 12 al 19 dicembre 08] _ [12th to 19th December 08]

[dal 7 al 14 novembre 08] _ [7th to 14 th November 08] [dal 5 al 12 dicembre 08] _ [5rd to 12th December 08]

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Duty Rotas for all the Pharmacies in the U.L.S.S. of Treviso. (Period: November - December 2008)

PHARMACY DUTY ROTAS

23 24 25 26 27 28 29 30 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29

Mese di DICEMBRE 2008 _ DECEMBER 2008

Turni di tutte le Farmacie delle U.L.S.S. della provincia di Treviso. (Periodo: novembre - dicembre 2008)

I TURNI DELLE FARMACIE

Treviso - CALMAGGIORE - via Calmaggiore, 24Treviso - DALLA ZORZA - via Terraglio, 37Treviso - SANTAGOSTINO - via S. Agostino, 55/57Treviso - COMUN. S. ANTONINO - via S. Antonino, 162/ATreviso - PONTE S. MARTINO - c.so del Popolo, 2Treviso - COMUN. ZONA STADIO - via Rota, 13Treviso - COMUN. VIALE LUZZATTI - v.le Luzzatti, 38/BTreviso - BISETTO TREVISIN - via Sant’Angelo, 83Treviso - MILLIONI - p.zza BorsaTreviso - S. MARIA DELLA ROVERE - via Ellero, 1Treviso - ALLA TESTA D’ORO - v.le Burchiellati, 10/ATreviso - COMUN. EDEN - v.le XXIV Maggio, 5/BTreviso -GRAZIATI AI DUE POMI - p.zza Monte di Pietà, 12Treviso - COMUN. SAN LAZZARO - via Terraglio, 104Treviso - EREDI FANOLI - p.zza Duomo, 29Treviso - COMUN. VILL. SAN LIBERALE - via Mantiero, 4Treviso - S. M. MAGGIORE - p.zza S. M. Maggiore, 6Treviso - COMUN. S. GIUSEPPE - via Noalese, 47Treviso - CALLEGARI - via S. Pelaio, 100Treviso - PATELLI all’UNIVERSITA’- P.zza Quartiere Latino18/21Treviso - S. BONA - via S. Bona Nuova, 43Treviso - COMUN. SS. QUARANTA - b.go Cavour, 95/ATreviso - FIERA di Marini Paolo - v.le IV Novembre, 84/E

Badoere - TONICELLO - via S. Ambrogio, 32Biancade - EUROPEA - via Boito, 7/ABreda - BRUSCAGNIN - via Trento Trieste, 21Campocroce - VIALE - via Zero Branco, 24Carbonera - IELLOUSHEG - via degli Alpini, 16Casale sul Sile - SAVIO - via Vittorio V.to, 27/29Castagnole - ALESSI BATTAGLINI- via Mons. D’Alessi, 4Catena - CHIARADIA - via Marconi, 129Dosson - FARMACIA DOSSON - p.zza L. Da Vinci, 13Istrana - BERTIN - via N. Sauro, 11Lovadina - GRANZOTTO - p.zza della Repubblica, 1/AMogliano V.to - ALLA MARCA - via Roma, 91Mogliano V.to - COM. MARIGNANA - via Marignana, 86/AMogliano V.to - RIZZO - via Zermanesa, 35Mogliano V.to - SAN MARCO - via Ronzinella, 68/AMogliano V.to - VENTURELLI - via Terraglio, 18Mogliano V.to - VILLA - via G. Matteotti, 29Olmi - CLAUDIA AUGUSTA - via Postumia Ovest, 243Paderno - SAN FRANCESCO S.A.S. - via Cicogna, 23Paese - BURLINI - via Pravato, 2Ponzano Veneto - COMUNALE - via BurliniPovegliano - BREDA GIORGIO - via Capitello, 12Preganziol - LUCIANI - via Saragat, 9/11Preganziol - RIVA - via Terraglio, 210Roncade - COLLOVINI - via Roma, 57Sala di Istrana - PIVA- via F. Baracca, 22 A/BS. Biagio - BELLAVITIS - via Postumia CentroSaletto - GRISOSTOLO - via Davanzo, 12/9Silea - INTERNAZIONALE - via Treviso, 22Spresiano - BUREI - via Menegazzo, 3Villorba - SIGNORI - p.zza V. Emanuele, 25Visnadello - CASTELLARI - via Gritti, 53Zero Branco - SAGRAMORA - p.zza Umberto IZero Branco - SANTARELLO - via Trento Trieste, 23

[U.L.S.S. _n.9]

From 8.45 to 22.00 _ Day and Night (from 8.45 to 8.45 the following day) _ A Continuous Week (from Friday uninterrupted til the following Friday) _ Saturday (Morning and Afternoon) _ Saturday (Morning) _ From 15.45 to 19.15

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22

Mese di NOVEMBRE 2008 _ NOVEMBER 2008

Dalle ore 8.45 alle ore 22.00 _ Giorno e Notte (dalle ore 8.45 alle ore 8.45 del giorno successivo) _ Settimanale Continuato 24 ore (dal venerdì ininterrottamente fino al venerdì successivo) _ Sabato (Mattina e Pomeriggio) _ Sabato (Mattina) _ Dalle ore 15.45 alle ore 19.15

30 31

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“Le Notizie Sulla Salute” _ Bollettino d’Informazione sul Benessere _ n.34 _ novembre / dicembre 2008Pag. 14

L’arrivo della stagione fredda è per tutti fonte didisagi inerenti la propria salute.

Infatti, il freddo, il vento, gli sbalzi termici, uniti allastanchezza ed allo stress, possono favorire l’incre-mento delle cosiddette patologie invernali, che simanifestano con sintomi quali raffreddore, tosse emal di gola. Tutelarci meglio di fronte a tali problemi è possibi-le, seguendo un comportamento consapevole eresponsabile nelle nostre attività quotidiane:- Nei periodi di maggior picco influenzale, è consi-gliabile evitare i luoghi molto affollati (bar, ristoran-ti, centri commerciali, ecc.), o comunque soggior-narvi solo per brevi periodi. - Tenere gli ambienti riscaldati ad una temperaturatra i 18 e i 20 gradi, evitando in tal modo sbalzi ditemperatura troppo elevati.- Vestirsi utilizzando possibilmente fibre naturali,perché quelle sintetiche impediscono una correttatraspirazione.- Coprirsi in modo adeguato quando si esce di casa,soprattutto nelle giornate particolarmente rigide,adoperando guanti, sciarpa e cappello di lana.- Adottare un regime alimentare adeguato, predili-gendo frutta e verdura ricche di Vitamina C ed i cibileggeri e cotti, bevendo molta acqua e liquidi caldi.- Integrare la propria dieta con principi naturali utiliper rinforzare le difese immunitarie e stimolare laproduzione di anticorpi, in modo da rendere l’orga-nismo meno soggetto all’aggressione da parte degliagenti esterni nocivi.Una gran parte delle difese immunitarie ha originenell’intestino.

Partendo da questo presupposto, la ricerca scientifi-ca ha individuato 6 ceppi di Lattobacilli che si sonodimostrati particolarmente attivi a livello intestinalesulla stimolazione delle difese immunitarie: L.casei, L. rhamnosus, E. faecium, L. lactis, L. acido-philus, B. bifidum.La loro azione è dimostrata da un’ampia letteraturascientifica internazionale. In particolare, l’utilizzo di fermenti lattici gastropro-tetti consente ad essi di attraversare lo stomaco edarrivare indenni nell’intestino, dove possono eserci-tare un’azione benefica sul sistema immunitario.L’Echinacea, utilizzata fin dall’antichità nativiamericani, è oggi molto conosciuta anche in Europaper la benefica azione immunostimolante.L’estratto di questa pianta fa sì che il sistema immu-nitario reagisca più velocemente agli stimoli esterni.In particolare, contiene tre principi attivi con azioneimmunomodulante: i polifenoli, l’acido cicorico el’echinacoside.L’Uncaria presenta attività antivirale, antinfiamma-toria, antiossidante e favorisce le fisiologiche difeseimmunitarie.Lo Zinco influenza significativamente le funzionidel sistema immunitario.La Vitamina C interviene attivamente nei meccani-smi di risposta immunitaria ed in particolare nellaproduzione di anticorpi. Esistono in commercio varie tipologie di prodottiche si presentano in diverse formulazioni (capsule,compresse, liquidi, ecc.) e che contengono principiattivi naturali efficaci nel rinforzare le difese immu-nitarie e ridurre l’insorgere di patologie invernali.

a cura della redazione

DISTURBI STAGIONALISEMPLICI ACCORGIMENTI PER CONTRASTARLI EFFICACEMENTE

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Gelsemium sempervirens è un rimedio omeopatico di origine vegetale.Il medicinale omeopatico Gelsemium viene preparato con la radice della pianta.Il Gelsomino della Carolina è una pianta rampicante dell’America del Sud-Est degli Stati Uniti appartenente alla famiglia delle Loganiacee.I principi attivi più importanti contenuti nel medicinale sono tre alcaloidi: gelsemina, sempervirina e gelsemicina.Questi principi attivi spiegano l’azione del rimedio sul sistema nervoso centrale; essi causano incoordina-zione motoria, prostrazione, diplopia, paralisi fino al coma.Dalla sperimentazione del rimedio si evince che questo rimedio omeopatico è indicato: 1) nella cura della influenza con febbre alta, prostrazione, tremore, cefalea nucale e assenza di sete; 2) nelle paralisi virali ad esempio herpetiche (faccia); 3) nelle crisi di panico da ansia di anticipazione con tremori, diarrea, bisogno frequente di urinare; 4) nelle cefalee occipitali congestizie; 5) nelle emicranie oftalmoplegiche con distubi visivi (diplopia, ecc.).Gelsemium è di solito il rimedio di chi deve parlare in pubblico e non riesce a proferire una parola o dello studente che ha il panico prima di un esame e non ricorda più nulla o di chi ha una visita importante e viene colto dalla diarrea.La diluizione consigliata per la cura dell’influenza è la 9 CH in granuli, 5 granuli ogni 2-3 ore; se invece dobbiamo curare l’ansia di anticipazione, meglio utilizzare la 30 CH in dose glubuli, una dose prima di una prova o la sera prima di un esame.

Ferrum phosphoricum è un rimedio omeopatico di origine minerale.Il medicinale omeopatico Ferrum phosphoricum viene preparato con una miscela di sali ferrosi: fosfato ferroso idratato, fosfato ferrico e alcuni ossidi di ferro idratati.Si presenta sotto forma di polvere di colore blu ardesia, insolubile in acqua e nell’alcool.La sperimentazione di Ferrum phosphoricum ha evidenziato la sua propensione a procurare stati infiammatori, emorragici e congestizi.Ogni apparato può essere colpito da tali infiammazioni, ma più spesso viene interessato l’apparato respira-torio (gola, trachea, bronchi), il naso, le orecchie e l’apparato osteo-articolare.Ferrum phosphoricum ha la sua più tipica indicazione nelle rino-faringiti acute febbrili con secchezza della gola, tosse secca, febbre lenta e progressiva con congestione del volto e alternanza di pallore e rossore ed epistassi.Ferrum phosphoricum viene utilizzato anche nelle otiti acute congestizie con otalgia e nelle laringiti, trachei-ti e bronchiti febbrili con tosse secca, spasmodica, dolori toracici ed espettorazione striata di sangue.In tutte le forme infiammatorie è sempre presente un’astenia intensa.Ferrum phoshoricum si utilizza anche dolori articolari quando la zona colpita è calda e rossa.La diluizione consigliata è la 9 CH in granuli; la posologia è di 5 granuli ogni 2-3 ore, diradata con il miglioramento della sintomatologia febbrile o dolorosa.

GELSEMIUM SEMPERVIRENS

FERRUM PHOSPHORICUM

Pag. 16 “Le Notizie Sulla Salute” _ Bollettino d’Informazione sul Benessere _ n.34 _ novembre / dicembre 2008

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Pag. 18 “Le Notizie Sulla Salute” _ Bollettino d’Informazione sul Benessere _ n.34 _ novembre / dicembre 2008

Le alterazioni ormonali che accompagnano lamenopausa sono tra le cause più frequenti di

distrofia vaginale, un disturbo tanto diffuso quantodelicato, che può portare a situazioni di vero e pro-prio disagio psicologico ed emotivo. La carenza di ormoni – in particolare di estrogeni,indispensabili per il trofismo dei tessuti e dellemucose vulvo-vaginali - può condurre infatti ad unprogressivo processo di atrofia, caratterizzato daassottigliamento della mucosa vaginale, minorevascolarizzazione locale e limitata elasticità.Indebolendo l’apparato genito-urinario, la distrofiavaginale si accompagna a una serie di fastidiosi sin-tomi (prurito, bruciore, secchezza vaginale, edema,dolore durante i rapporti sessuali), andando di fattoa minare la qualità di vita di chi ne soffre. A tutto ciò si aggiunga una riduzione, a livello vagi-nale, del numero di lattobacilli.Questi, producendo acido lattico, aiutano a mante-nere il pH della vagina inferiore a 4.5, livello di aci-dità necessaria per la protezione dalle infezioni. Inmenopausa, diminuendo il numero di lattobacilli,aumenta il rischio di contrarre infezioni.Infine, la distrofia vaginale spesso porta con sé fre-quenti cistiti che, costringendo a ricorrere a terapieantibiotiche, portano a loro volta ad un ulterioreindebolimento dell’ecosistema vaginale, in un circo-lo vizioso ancora più difficile da spezzare.

E’ chiaro quindi come la distrofia vaginale possaseriamente compromettere la vita di relazione dichi ne soffre.Soprattutto a livello di coppia.I fenomeni di involuzione dell’elasticità e dellalubrificazione vaginale dovuti alla variazionedell’assetto ormonale possono infatti portareall’insorgenza di dolore durante i rapporti ses-suali. Con una conseguente riduzione della sod-disfazione sessuale e della serenità della vita dicoppia.Per trattare in maniera efficace la distrofia vaginale– anche giocando d’anticipo - sono oggi disponibilidiverse soluzioni terapeutiche.Ad esempio, terapie ormonali in forma di gel a basedi estrogeni naturali (come gli isoflavoni di soia, deltutto simili a quelli prodotti durante l’età fertile)che, applicati localmente, migliorano l’elasticità, iltrofismo e l’idratazione della mucosa vaginaleaumentandone la resistenza a piccoli traumi, e favo-riscono il mantenimento della flora vaginale endo-gena. Utilizzati al primo campanello d’allarme, possonoinoltre costituire un valido strumento di prevenzionedella distrofia vaginale, agendo all’origine del pro-blema con una spiccata azione antinfiammatoria eantiossidante, e restituendo idratazione e elasticitàdei tessuti.

LA DISTROFIA VAGINALE

a cura della Redazione

Distrofi a vaginale?

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Pag. 20 “Le Notizie Sulla Salute” _ Bollettino d’Informazione sul Benessere _ n.34 _ novembre / dicembre 2008

Metà degli italiani, in maggioranza donne,“viaggiano” oltre i 200. Alcuni addirittura

a 240 e oltre. Se fossero chilometri, rischierebbe-ro il ritiro della patente. Invece, sono livelli dicolesterolo e, dietro la curva, ci sono l’ictus e l’in-farto. Ma per far “viaggiare” gli italiani a veloci-tà sicura, gli esperti indicano le regole d’oro.

Senza colesterolo le cellule e i sistemi che regolanoil metabolismo non potrebbero funzionare, e recitaun ruolo fondamentale nella formazione delle mem-

brane cellularie degli ormonisteroidei. Ma, quando èin eccesso, daamico diventakiller e dà vitaalle placchesulla superfi-cie internadelle arteriec o s t i t u e n d ol’anticameradi ictus einfarto. Ce lo dicono i

trial clinici, ma ce lo impongono anche le cifre chelanciano un drammatico allarme: in Italia 57 uomi-ni su cento e 58 donne hanno un valore di colestero-lo nel sangue superiore a 200 mg/dL, e fra i 65 e i74 anni, 67 uomini e 63 donne ogni cento superanoquesta quota.Inoltre, un’indagine condotta da RenatoMannheimer dell’Istituto degli Studi sulla PubblicaOpinione ci dice che 63 italiani su cento non sannocos’è il colesterolo o ignorano l’esistenza di quello“cattivo” veicolato nell’organismo dalle lipoprotei-ne a bassa densità (LDL), e di quello “buono”(HDL) trasportato dalle lipoproteine ad alta densità. I limiti suggeriti dagli esperti: 190 mg/dL per ilcolesterolo totale, di 160 mg/dL per LDL (130 per isoggetti a medio rischio, 100 per quelli ad altorischio e 70 per quelli ad altissimo rischio) e, infine,il livello di HDL non deve scendere sotto i 45 mg/dLnella donna e i 40 mg/dL nell’uomo.

Ma il colesterolo non è il solo grasso presente nel-l’organismo. Ci sono anche i trigliceridi, lipidi deri-vanti dalla dieta e in piccola parte prodotti dal fega-to, che vengono accumulati nel tessuto adiposo ousati dal muscolo come fonte di energia. A digiuno,i valori normali nel sangue sono 50-170 mg/dl.Il loro superamento aumenta il rischio di malat-tie coronariche e aterosclerosi, e si associa spes-so a bassi valori di HDL, sovrappeso, diabete eipertensione.Gli stili di vita da adottare? Abolizione del fumo,costante esercizio fisico, una camminata di mezz'o-ra al giorno a passo veloce, una partita a tennis due otre volte alla settimana, una nuotata e poi mangiaremeno e meglio riducendo i grassi animali: carnirosse, burro e formaggio, alcolici e zuccheri sempli-ci, mentre può essere aumentato il consumo di fibre(verdure). Se tutto questo non è sufficiente, si dovràricorrere a una terapia farmacologica.Ma, se è l’eccesso a favorire l’accumulo di questedue pericolose sostanze, prima di arrivare a malattievere e proprie, è opportuno, tenerle sotto controllo.A questo servono egregiamente i misuratori comeMulticare, un analizzatore multiparametrico che

consente lamisurazionedella concen-trazione nelsangue dii m p o r t a n t ianaliti qualig l u c o s i o ,colesterolo etrigliceridi.La sua tecno-logia consentedi misurarep a r a m e t r idiversi, cam-biando il tipo

di strisce reattive: la confezione contiene il chip conil programma e il codice specifico per il parametroda misurare.Pratico da usare e facile da trasportare,la sua memo-ria integrata può contenere fino a 255 valori comple-ti di data e ora.

ABBASSO IL COLESTEROLO

a cura della Redazione

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“Le Notizie Sulla Salute” _ Bollettino d’Informazione sul Benessere _ n.34 _ novembre / dicembre 2008Pag. 22

La Posta dei Lettori

LO SPECIALISTA RISPONDE

Ci scrive Diana “ho 18 anni e nell'ultimo annoil mio ciclo mestruale è diventato sempre più

doloroso e con perdite molto abbondanti.All'inizio per trovare sollievo mi bastava unacompressa di antinfiammatorio, ma ora ancheantinfiammatori più potenti, prescrittimi dalmedico, su ricetta, non funzionano più.Ho sentito parlare di cure “alternative” con erbe,che possono prevenire l'insorgere del dolore econtribuire a regolare il ciclo. Vorrei sapere qual-cosa al riguardo...”

La dismenorrea, o dolore associato ai cicli mestrua-li, è molto frequente soprattutto nei primi periodisuccessivi al menarca e conduce spesso all'abuso difarmaci ad azione antalgica.In fitoterapia esistono dei rimedi che possono aiuta-re a ridurre l'intensità del dolore, venendo utilizzatia livello preventivo. Possono essere impiegati i seguenti preparati: - il macerato glicerico di Rubus Ideaus, nella doseda 70 a 100 gocce in poca acqua, da assumere alleore 8:00,- l'estratto secco nebulizzato di CimicifugaRacemosa, con posologia di una capsula al mattinoal risveglio e una capsula nel tardo pomeriggio,- l'olio di Oenothera Biennis, in perle, prendendoneuna al mattino al risveglio ed una nel tardo pomeriggio.Tale terapia va seguita per almeno due mesi conti-nuativamente per almeno due mesi, poi a cicli, ini-ziando sette giorni prima delle mestruazioni e prose-guendo fino al terzo o quarto giorno dello stesso.Approfondiamo il meccanismo delle droghe vegeta-li impiegate.Rubus Ideaus svolge la sua azione sull'apparato

genitale femminile, dove provoca il rilassamentodella mucosa uterina. Ha anche un certo effettoestrogeno-simile. Di esso si impiega il macerato gli-cerinato.Di Cimicifuga Racemosa si sfruttano le azioni diregolarizzazione del ciclo mestruale, antiflogistica eantidolorifica.L'olio di Oenothera Biennis ha invece un effettodecongestionante mammario e antidolorifico.Se i sintomi persistono acuti, è indispensabile rivol-gersi al medico e, se necessario, procedere ad accu-rati esami ginecologici ed endocrinologici peraccertare le cause di questo malessere, che puòdiventare fonte di grave preoccupazione nelledonne.

a cura della Dr.ssa Anna Maria Del Pia, farmacista

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