saluti dalle regietorpediniere lupoelince · 1° ottobre 1942 da bordo della r. torp. lupo, che...

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Marinai d’Italia 41 V edremo questa volta altra corrispondenza spedita da bordo di piccole Navi che con le loro azioni suggellaro- no grandi pagine nella storia della nostra Marina. Si tratta di tre missive scritte da Uomini che con le loro Navi erano dislocati sui vari fronti di guerra, nel corso del 2° conflit- to mondiale. Saluti dalle Regie Torpediniere LUPO e LINCE C. Ammiraglio Aldo Gabellone (Socio del Gruppo di Taranto) L’affascinante storia delle nostre navi attraverso i documenti postali Le prime due furono spedite, rispettivamente il 3 febbraio ed il 1° ottobre 1942 da bordo della R. Torp. Lupo, che operava nel Mare Egeo. Sulla stessa busta è riportato il timbro “verificato per censura” del Ministero Marina ed il numero di “identifica- zione del censore (1). Fig. 1 e 2 Lettera con il timbro postale della Regia Torpediniera Lupo, spedita il 16 febbraio 1942 1 La torpediniera Lince, mimetizzata, al Pireo nel 1942 Coll. M. Brescia La torpediniera Lupo a Taranto, a maggio del 1941 Coll. E. Bagnasco via M. Brescia 2 NOTE (1) La responsabilità della censura sulla corrispondenza era devoluta al Ministero ai Di- partimenti Marittimi ed ai Comandi Marina. In particolare: al Ministero della Marina veniva assegnata la lettera distintiva “A” e relativi numeri di identificazione dei “censori”; la lettera “B” al Dipartimento di La Spezia con i numeri per i “censori” 1-2-3-4-5 ed i numeri 6-7 per il Comando Marina di Livorno; la lettera “C” al Dipartimento di Napoli, con il numero 1- mentre il 2 era assegnato al Comando Marina di Messina ed il 3 a quello di La Maddalena; la lettera “D” a Taranto, con i numeri 1-2-3 ed il 4 al Comando Marina di Brindisi; la lettera “E” a Venezia, con i numeri di identificazione dei censori 1-2-3-4 , infine al Comando Marina di Pola i numeri 5-6-7-8

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Page 1: Saluti dalle RegieTorpediniere LUPOeLINCE · 1° ottobre 1942 da bordo della R. Torp. Lupo, che operava nel ... † Serie ALCIONE: Alcione, Airone, Aretusa, Ariel, Pleiadi, Polluce,

Marinai d’Italia 41

V edremo questa volta altra corrispondenza spedita dabordo di piccole Navi che con le loro azioni suggellaro-no grandi pagine nella storia della nostra Marina.

Si tratta di tre missive scritte da Uomini che con le loro Navierano dislocati sui vari fronti di guerra, nel corso del 2° conflit-to mondiale.

Saluti dalle RegieTorpediniereLUPO e LINCE

C. Ammiraglio Aldo Gabellone(Socio del Gruppo di Taranto)

L’affascinante storia delle nostre navi attraverso i documenti postali

Le prime due furono spedite, rispettivamente il 3 febbraio ed il1° ottobre 1942 da bordo della R. Torp. Lupo, che operava nelMare Egeo. Sulla stessa busta è riportato il timbro “verificatoper censura” del Ministero Marina ed il numero di “identifica-zione del censore (1).

Fig. 1 e 2Lettera con il timbro postale della Regia Torpediniera Lupo,spedita il 16 febbraio 1942

1

La torpediniera Lince,mimetizzata,al Pireo nel 1942

Coll. M. Brescia

La torpediniera Lupoa Taranto,a maggio del 1941

Coll. E. Bagnasco via M. Brescia

2

NOTE

(1) La responsabilità della censura sulla corrispondenza era devoluta al Ministero ai Di-partimenti Marittimi ed ai Comandi Marina.In particolare:

• al Ministero della Marina veniva assegnata la lettera distintiva “A” e relativi numeridi identificazione dei “censori”;

• la lettera “B” al Dipartimento di La Spezia con i numeri per i “censori” 1-2-3-4-5 ed inumeri 6-7 per il Comando Marina di Livorno;

• la lettera “C” al Dipartimento di Napoli, con il numero 1- mentre il 2 era assegnato alComando Marina di Messina ed il 3 a quello di La Maddalena;

• la lettera “D” a Taranto, con i numeri 1-2-3 ed il 4 al Comando Marina di Brindisi;• la lettera “E” a Venezia, con i numeri di identificazione dei censori 1-2-3-4 , infine al

Comando Marina di Pola i numeri 5-6-7-8

Page 2: Saluti dalle RegieTorpediniere LUPOeLINCE · 1° ottobre 1942 da bordo della R. Torp. Lupo, che operava nel ... † Serie ALCIONE: Alcione, Airone, Aretusa, Ariel, Pleiadi, Polluce,

La terza partì dall’Unità gemella Lince il 23 marzo 1943, da Ta-ranto, durante una breve sosta fra una missione e l’altra discorta ai convogli, che incessantemente alimentavano il fron-te dell’Africa settentrionale.

Le due Navi facevano parte di una numerosa classe compostada 32 Unità (2).Furono le prime Torpediniere progettate e costruite in Italia,dopo la Prima Guerra Mondiale.Realizzate dal Comitato Progetto Navi, dello Stato MaggioreMarina, furono costruite negli anni 1933/36 nei Cantieri Navalidi Sestri, Riva Trigoso, Napoli, Ancona e del Quarnaro (Fiume).Subirono, fino alla vigilia del Secondo Conflitto Mondiale, nu-merose modifiche mirate a ottimizzarne, secondo lo stato del-l’arte, i sistemi di combattimento e di piattaforma. Furono delle ottime Unità, ben armate, solide, veloci e manovrie-re che in guerra svolsero con efficacia il loro compito.Purtroppo le Navi, con il coraggio e la perizia degli equipaggi,nulla poterono “contro il radar”: arma vincente in possessodel nemico.Delle 32 Navi, in linea all’inizio della guerra, solo nove soprav-vissero (3) e continuarono il loro servizio, nella Squadra Nava-le, per oltre 25 anni.Fino alla fine del 1939 Lupo e Lince operarono esclusivamentenei mari metropolitani.Gli Uffici Postali delle Navi si attivarono sei mesi prima dell’ini-zio delle ostilità quando, nel gennaio 1940, insieme ad altreUnità consorelle (4), furono destinati in Egeo alle dipendenzedel Comando Marina di Lero.Il loro compito era di proteggere il traffico nazionale fra le iso-le del Dodecanneso e effettuare missioni di contrasto alle For-ze Navali britanniche.L’attività della Squadriglia fu incessante, spesso contro Forma-zioni Navali nemiche di superiore consistenza.

Ci furono azioni che per l’audacia nella condotta destaronol’ammirazione e il rispetto degli avversari inglesi, che difficil-mente menzionavano, ufficialmente, nei loro bollettini di guerra.Tra le tante azioni che misero in luce il valore delle nostre pic-cole Navi e dei loro Equipaggi, citiamo le seguenti:

• Il 30 gennaio 1941, Lupo e Lince, mentre erano impegnate inun’operazione antisommergibili nel canale di Caso, avvista-rono un convoglio inglese scortato da un Incrociatore Ausi-liario e tre Cacciatorpediniere.Valutata la situazione, il Capo Squadriglia, che era ancheComandante del Lupo, non esitò: ordinò al Lince una manovra

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diversiva per cercare di distrarre l’attenzione delle agguerri-te Navi di scorta britanniche.Il piano riuscì! Il Lupo, manovrando alla massima velocità, sotto un violen-to cannoneggiamento delle Navi avversarie, si portò alla di-stanza di lancio e con una coppiola di siluri centrò la NaveTrasporto Derbyshire che esplose e colò a picco. Il tentati-vo di agganciare in secondo bersaglio fu impedito dalla rea-zione dei Caccia contro il Lince.Le due Unità, allora, si disimpegnarono e rientrarono allabase senza subire alcun danno.

• Il 25 febbraio le due nostre Torpediniere inserite in unaGruppo Navale (5) costrinsero alla resa un Reparto di Com-mandos inglesi che a sorpresa era sbarcato a Castelrosso(piccola isola a poche miglia dalla costa dell’Asia Minore).

• Il 21 maggio 1941, infine, avvenne l’episodio che fece iscrive-re il Lupo e il Suo Comandante nell’Albo d’Oro della Marina.Era in corso l’occupazione dell’isola di Creta da parte del-l’Asse. L’accanita resistenza stava mettendo in crisi le testedi sbarco formate da truppe aviotrasportate tedesche. Ur-gevano rinforzi e rifornimenti.Il Lupo, scorta solitaria di un gruppo di piccole imbarcazio-ni, con a bordo un contingente di truppe da montagna ger-maniche e un Reparto del Reggimento San Marco, salpòdall’isola di Milo, diretto a Creta.Le condizioni meteorologiche erano pessime e il Lupo face-va fatica a tenere unita l’eterogenea compagine.Alle 22,30 il convoglio fu localizzato dai radars di una gros-sa Formazione Navale inglese (6) che pattugliava le acquein prossimità della Canea.Appena giunti a distanza di tiro gli inglesi iniziarono un fittobombardamento.Non c’era scampo per il convoglio!

Il Comandante del Lupo nel tentativo di evitare il peggio ordinaal convoglio di invertire la rotta, mentre con una manovra av-volgente coprì le Navi con una densa cortina fumogena.L’iniziativa servì ben poco: il radar ignorava tali ostacoli. Il Lu-po allora, sconvolgendo ogni regola tattica, accostò e puntò laprora sul nemico. La Nave, superato, fortunosamente, il fuocodi sbarramento nemico, s’infilò nella formazione avversaria,fra l’incredulità dell’Ufficiale tedesco di collegamento, presen-te in plancia di comando. Le Navi inglesi, disorientate per l’ardita manovra e dalle evolu-zioni del Lupo a così breve distanza, furono costrette ad inter-rompere il fuoco per evitare di colpirsi a vicenda. Il Lupo giun-to a 700 metri dall’Incrociatore Dido riuscì a lanciargli controdue siluri che, colpito il bersaglio, lo immobilizzarono.Tutto si svolse in pochi minuti.Nella confusione il Lupo, con le murate dello scafo trapassateda 18 colpi di cannone (7) e le tughe sforacchiate dalle mitra-gliere inglesi, riuscì a disimpegnarsi. Gli inglesi, convinti del-l’affondamento della nostra Unità (8), ricomposto il proprio di-spositivo abbandonarono la scena dello scontro.La nostra Nave, raccolti i naufraghi delle Unità del Convoglioaffondate, rientrò in porto. Nell’azione due uomini dell’Equi-paggio persero la vita e 26 riportarono ferite varie.La Bandiera del Lupo fu decorata di Medaglia d’Argento al Va-lore Militare; il Suo Comandante, Capitano di Fregata FrancescoMimbelli, con quella d’Oro (9).Nella metà del 1942 il Lupo e la Lince lasciarono il Mare Egeoper svolgere il servizio di scorta ai convogli che, ininterrotta-mente, facevano la spola fra la Sicilia e l’Africa settentrionale.La guerra ormai, nel suo drammatico volgere avvicinava, sem-pre più, il triste epilogo delle nostre due Navi.Il 2 dicembre 1942 il Lupo, in uno scontro a fuoco, nel corso diuna delle Sue tante missioni di scorta, affondò presso le costeTunisine.La Lince invece, il 4 agosto 1943, raggiunto da due siluri delSommergibile inglese Ultor, colò a picco nei pressi di PuntaAlice (Golfo di Taranto).

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L’affascinante storia delle nostre navi attraverso i documenti postali

Fig. 3 – Fig. 4Biglietto postale della R. Torpediniera Lupospedito da Messina il 1° ottobre 1942 durante una sostaprima di scortare un Convoglio per l’Africa

NOTE

(2) Serie Spica: Spica, Astore;• Serie CLIMENE: Climene, Centauro, Castore, Cigno, Canopo, Cassiopea• Serie PERSEO: Perseo, Sirio, Sagittario, Vega, Aldebaran, Andromeda, Altair, Antares• Serie ALCIONE: Alcione, Airone, Aretusa, Ariel, Pleiadi, Polluce, Pallade, Partenope,

Ltra, Libra, Lupo, Lince, Clio, Calliope, Calipso, Circe(3) Sirio, Sagittario, Castore, Cigno, Canopo e Cassiopea• Spica e Astore nel marzo 1940, furono vendute alla Svezia• 23 furono perdute in guerra(4) La Squadriglia era composta dal Lupo (Capo Squadriglia), Lince, Lira e Libra

Per saperne di più...

Tutte le Navi della classe presero il nome di costellazioni.

Il Lupo prese il nome di una piccola costellazione del cieloaustrale, fra quelle del Centauro e dello Scorpione.È formata da 160 stelle.

La Lince, costellazione dell’emisfero boreale tra l’Orsa Maggioree l’Auriga. È composta da una novantina di piccole stelle.

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NOTE

(5) Cacciatorpediniere Crispi, Sella, Lupo e Lince(6) Incrociatori Dido, Orion, Ajax e 4 Cacciatorpediniere(7) L’impatto ravvicinato non consentì alle spolette di sicurezza dei proiettili

di disattivarsi ed esplodere(8) Nel rapporto dell’Ajax era riportata la “polverizzazione” del Lupo(9) Ora, un moderno Cacciatorpediniere porta il Suo nome e un busto in bronzo

sorge sul “Viale dei Pini” dell’Accademia Navale

Fig. 5 – Fig. 6Lettera della R. Torpediniera Lince spedita da Tarantoal rientro di una Scorta ad un Convoglio da Tripoli

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