salvatore ferragamo
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Salvatore Ferragamo. Un progetto di Jugaad Innovation Elaborato a cura di Gregorio Gabellieri. Per altre presentazioni: www.triq.it/jugaadTRANSCRIPT
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Il Calzolaio dei SogniUn esempio di jugaad innovator
di Gregorio Gabellieri
1898 Nasce a Bonito (Avellino) undicesimo di quattordici figli.I genitori erano entrambi contadini.
1907 Crea la sua prima scarpa per la Prima Comunione della sorella.
1914 Si trasferisce negli Stati Uniti e diventa ‘’Il Calzolaio delle dive’’.
1927 Rientra in Italia e si trasferisce a Firenze.
Gli innovatori Jugaad vengono spessoconsiderati come dei folli perché la lorocapacità di “sentire” con la pancia, non solodi ragionare con la testa, li porta a crearequalcosa, la cui importanza al momento dellacreazione, sfugge ai più.
“Oggi ne ho più di ventimila [di modelli] inarchivio e oltre 350 brevetti; alcuni sono statiutilizzati, altro lo saranno quando il mondone comprenderà la bellezza”.
Agiscono quindi secondo quattro modalità:
- pensano l’impensabile- non pianificano, improvvisano- per raggiungere l’obiettivo sperimentano varie strade- agiscono con velocità e agilità
Come tutti gli innovatori Jugaad Salvatore Ferragamo si è trovato a far fronte a varie tipologie di scarsità.
A seguito di eventi come la Grande Depressione nel ‘29, la bancarotta nel ‘33 e la Seconda Guerra Mondiale nel ’39, Ferragamo ha dovuto sviluppare il suo approccio resiliente per sopperire a carenze/assenze di:
- Capitale
- Risorse naturali
- Talenti qualificati
Principio I
Cogliere l’opportunità nelle avversità
1929 Crea il “cambrione”, (chebrevetterà nel ‘33) una placca metallica ingrado di sostenere l’arco del piedeutilizzando l’acciaio proveniente dallaGermania.E’ il frutto degli insegnamenti raccoltidurante le lezioni serali di anatomia pressola University of South California e di corsiper corrispondenza di ingegneria chimica aScranton (Pensylvania) e matematica aBerkeley.
1936Impossibilità di reperimento dell’acciaio che vieneimpiegato per la Guerra in Etiopia.
1938 Viene superato il problema della scarsità di materiale edel blocco dei commerci legato all’autarchia fascista(raggiunta da Mussolini nel ’34) con l’invenzione dellazeppa fatta di sughero sardo.
“Era quasi l’ora di pranzo, a malincuore misi daparte il materiale [cuoio] e stavo per alzarmi eandare a mangiare quando un pensieroimprovviso mi balenò in mente. Perché nonriempire tutto lo spazio dal tallone all’avampiede?
L’idea mi emozionò, avevo ben chiaro davantiagli occhi il nuovo modello di tacco. Cominciai afare delle prove con pezzi di sughero sardo,pressando, incollando, aggiustando e rifinendofinchè l’intero spazio tra la suola e il tacco furiempito”.
Da ‘’Il Calzolaio dei sogni’’ Autobiografia di Salvatore Ferragamo
1957
Principio II
Fare di più con meno
“I materiali di prima scelta dai quali dipendeva la qualità del mio lavoro scomparvero dal mercato costringendomi a improvvisare.
Da questa improvvisazione nacquero due delle mie idee più fortunate, ispirate rispettivamente a una scatola di cioccolatini
e a un pezzo di sughero”.
1930 E’ a partire da questi anni che inizia ad utilizzaremateriali considerati poveri come la rafia, il sughero, ilcellophane, la tela, la pelle di pesce e molti altri.
Principio III
Pensare e agire in modo flessibile
Perché Ferragamo ha saputo superare lecrisi? Ha saputo leggere i bisogni deiclienti.La carenza di risorse non corrisponde acarenza di desideri, di sogni, è leva per losviluppo di nuove idee.Funzionalità ed estetica possonoconvivere; si possono realizzare creazionisfarzose e belle anche con materiali“poveri”.
"Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose”.
Si apre così il famoso discorso di Albert Einstein del 1931, contenutonel libro “Il Mondo come lo vedo io” in riferimento alla crisi.La flessibilità è ciò che ci porta a cambiare strada se quella cheabbiamo percorso sino a quel momento si rivela adesso impraticabile.
Principio IV
Mantenere la semplicità
Spesso è l’intuizione più banale cheproduce i risultati migliori.Innovatori Jugaad come SalvatoreFerravamo si focalizzano più sullenecessità che sui desideri, “leggono” ibisogni della gente.L’azienda Ferragamo utilizza ancora oggi iprincipi indicati dal suo fondatore pergarantire il massimo comfort.Nella loro genialità e semplicità,invenzioni come il cambrione, la zeppa insughero e l’utilizzo dei materiali piùdisparati si sono rivelati eterni.
Principio V
Includere il margineQuando nessun calzolaio di Firenzecredeva nel progetto di realizzare unaproduzione seriale di scarpe senza venirmeno dell’artigianalità e quindi dellaqualità, ecco allora che “radunaiintorno a me un gruppo di trentagiovani volenterosi”. Sapevo bene chedei ragazzi inesperti non avrebbero maipotuto produrre una serie di scarpeuguali, così insegnai o ognuno comecompletare alla perfezione una solaparte del lavoro”.A giovani ragazzi viene insegnato illavoro e diventano così artigianispecializzati.
1933 E’ costretto a dichiararebancarotta.Tutti gli consigliano di rientrare inAmerica perché a Firenze non potrà piùavere successo. Decide invece dirimanere a Firenze e ripartendo da settedipendenti che gli erano rimasti, in pochimesi riesce ad aprire un negozio ancorapiù grande con il doppio di lavoratori allesue dipendenze.Anche oggi l’azienda è in prima lineanell’inclusione di giovani da inserirenella sezione produttiva attraverso corsidi avviamento professionale.
Principio VI
Segui il tuo cuore“La felicità è quando ciò che pensi, ciò che dici e ciò che fai sono in
armonia”.Mohandas Gandhi
Sono qualità come la passione, l’empatia, l’intuizione, la costanza chepermettono di arrivare lontani e di raggiungere i propri sogni.
“Sentivo nascermi dentro un’emozione, la stessa che provo ogni volta che mi si presenta una sfida ”.
“Ho avuto la fortuna – o la sfortuna, dipende dai punti di vista – di essere un uomo perennemente insoddisfatto, sempre alla ricerca di
qualcosa, e dotato di un’inusuale capacità di lavorare sodo” .
Non solo calzolaio..
‘’L’ Apparecchio Ferragamo’’
1920 Insieme a due dei fratelli ha un brutto incidenteautomobilistico durante il quale uno di loromuore.Ferragamo rimane gravemente ferito e rischia diperdere la gamba; i medici riescono a salvargliela.Il recupero è però lento e doloroso; prevede che lagamba, rimasta più corta di alcuni centimetri,venga tenuta in trazione più a lungo possibile.Il metodo usato era molto doloroso e permetteva diraggiungere solo modesti risultati.
“Ho pensato che anche se una cosa non esiste ancora, non è detto che non sia comunque
possibile inventarla: ogni scoperta aspetta solo la mente
dell'uomo.L'apparecchio Ferragamo venne
poi prodotto e commercializzato da una ditta di articoli ortopedici di Chicago
ed è tuttora in uso. Mi sento orgoglioso quando penso che è
stato di aiuto a migliaia di persone in tutto il mondo, in particolare ai soldati della Seconda Guerra Mondiale”.