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0 SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “D’ALESSANDRO – VOCINO” San Nicandro Garganico (FG) Percorso didattico di Educazione Alimentare “SAPERI E SAPORI” – Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei CLASSI 1^ D 2D 3D Anno scolastico 2015/16

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SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

“D’ALESSANDRO – VOCINO”

San Nicandro Garganico (FG)

Percorso didattico di Educazione Alimentare

“SAPERI E SAPORI” – Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei –

CLASSI 1^ D – 2D – 3D

Anno scolastico 2015/16

1

INDICE

Introduzione ....................................................................................................................................................... 2

Presentazione ................................................................................................................................................. 4

Parte Prima ........................................................................................................................................................ 5

Storia del cacao............................................................................................................................................... 5

La pianta del cacao ......................................................................................................................................... 6

La lavorazione del cacao ................................................................................................................................. 8

La preparazione del cioccolato ....................................................................................................................... 9

Tipologie del cioccolato ................................................................................................................................ 10

Riconoscere un buon cioccolato ................................................................................................................... 12

Come assaggiare il cioccolato ....................................................................................................................... 12

Principi nutritivi e proprietà benefiche ......................................................................................................... 13

Tabelle conoscitive ........................................................................................................................................ 15

Cioccolata e musica ....................................................................................................................................... 17

Cioccolata e letteratura ................................................................................................................................ 18

Il cioccolato tra aforismi e frasi celebri ......................................................................................................... 19

Il cioccolato i versi ......................................................................................................................................... 24

Limerik sul cioccolato .................................................................................................................................... 31

Racconto: Il cioccolato avvelenato ............................................................................................................... 36

Giochi e acrostici ........................................................................................................................................... 37

Parte Seconda .................................................................................................................................................. 39

Sapori al cioccolato ....................................................................................................................................... 39

Degustazioni prelibatezze al cioccolato ........................................................................................................ 45

Considerazioni finali e ringraziamenti .......................................................................................................... 45

2

Introduzione La Scuola Secondaria di I grado “D’Alessandro – Vocino” con il progetto d’istituto,

previsto nell’Ampliamento dell’Offerta Formativa, “ SaPErI E SaPOrI” coinvolge

ragazzi e adulti su un tema che oggi riguarda un po’ tutti : l’alimentazione.

L’alimentazione, infatti, ha assunto nella società dell’informazione e della

comunicazione,un ruolo fondamentale nella determinazione della qualità della vita: è

uno strumento essenziale per l’educazione finalizzata alla prevenzione e alla cura delle

malattie e,quindi,alla promozione e al mantenimento di un ottimo stato di salute e

offre innumerevoli spunti di crescita personale,culturale e umana.

Per una visione unitaria dell’intero percorso formativo, il progetto percorre

trasversalmente tutte le aree disciplinari.

In questo anno scolastico, con la 2^ edizione, alcuni corsi dell’istituto hanno

approfondito le conoscenze per quanto riguarda gli alimenti e, oltre ai saperi, il

progetto ha previsto i sapori. Il progetto, infatti, si concluderà con una manifestazione

in cui verranno allestiti degli stands per degustare pietanze, dolci e altro come da

percorso stabilito per i diversi gruppi classe.

Siamo convinti che il saper mangiare è anche socializzazione. E, mangiare insieme

rinsalda i legami e il dialogo, è pretesto per favorire le comunicazioni sociali, è

occasione per incontrarsi e per far festa.

L’alimento scelto dalla sezione D è sicuramente il più goloso: indovinate di cosa si sta

parlando? Del cioccolato … che passione!!!

3

La scelta di questo alimento è scaturita dal fatto che quasi tutti amano la dolce

tentazione del cioccolato. Il suo colore, il suo sapore, il suo profumo, l’energia che esso

sviluppa … nulla è paragonabile alle emozioni che suscita il cioccolato. E’ una delizia

capace di unire tutti senza distinzione di cultura,nazionalità, sesso o età. Non tutti,

però, sappiamo come nasce, dove si coltiva, i meccanismi di produzione, di scambio e

di distribuzione che ci permettono di acquistarlo in un negozio e di gustarlo liquido o

solido, in estate e in inverno, da soli o in compagnia.

Questo lavoro ci ha permesso di arricchire il nostro sapere sulla storia del cacao e del

cioccolato dalle origini ai nostri giorni.

Nella prima parte sono stati approfonditi gli aspetti che riguardano l’origine americana

del cioccolato, la pianta del cacao con le sue proprietà alimentari, benefiche e salutari,

la trasformazione in cioccolato, alcuni riferimenti del cioccolato nella letteratura, nella

musica, nella religione,nell’arte. E , per stimolare la creatività degli alunni, sono stati

realizzati dei racconti, delle poesie in versi, dei limerik, dei giochi, degli acrostici sul

cioccolato.

Nella seconda parte sono state raccolte alcune gustose ricette al sapore di cioccolato.

E allora, VI ASPETTIAMO … BUONA LETTURA!!!

A cura delle alunne Francesca MARINACCI, Chiara De LUCA, Chiara GRIFA, 3^D

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PRESENTAZIONE

ALVE AMICI ,

UN VECCHIO SAGGIO DISSE:

“TOGLIETEMI TUTTO, Ma NON IL CIOCCOLaTO”

COME E’ VErO!! … GNaM, GNaM, …. IL CIOCCOLaTO … CHE BONTa’!!!!

SE IN SALUTE SEMPRE VOGLIAMO RESTAR

IL CIOCCOLATO NON CI DOBBIAMO NEGAR.

ALLA MATTINA NON E’ BEN DIGIUNAR

MA PANE E NUTELLA DOBBIAMO MANGIAR.

SENZA BENZINA IL CORPO NON VA

E A STOMACO VUOTO CHE STUDIO SI FA??

ED ECCO CHE LA MAMMA PREGAR NON SI FA

E UNA CIOCCOLATA CALDA A PREPARE CI VA.

SIAMO STANCHI??? IL CIOCCOLATO DOBBIAMO CONSUMAR

PErCHE’ LE ENERGIE RAPIDAMENTE CI FA RECUPERAR.

SIAMO ISTI??? IL CIOCCOLATO CON CI DEVE MANCAR

PErCHE’ IL SORRISO CI FA RITORNAR.

CERTO NON DOBBIAMO ESAGERAR

SE NO EXTRALARGE POSSIAMO DIVENTAR.

SE MENTE, CORPO E CUORE VOGLIAMO PRESERVAR

UNA GIUSTA DOSE DI CIOCCOLATO DOBBIAMO GUSTAR.

E aLLOra … A TUTTI GRIDIAMO

VIVA IL CIOCCOLATO E LA VITA SEMPRE DOLCE Sara’ !!!

E … aDESSO … VI INVITIAMO A LEGGERE IL NOSTRO LAVORO.

Gli Alunni del Corso D

S

5

STORIA DEL CACAO

I Maya furono il primo popolo a coltivare la pianta del cacao e a utilizzare i suoi semi,

dapprima come moneta di scambio, e successivamente come base alimentare.

Inizialmente del frutto del cacao si mangiava solo la polpa acidula e rinfrescante senza

considerare i semi amari. Solo in seguito i semi vennero fatti fermentare e grigliare per

ottenere una pasta da aromatizzare con spezie e diluire con acqua. La bevanda che si

otteneva veniva chiamata Kakaw Uhanal, ovvero “Cibo degli Dei” ed il suo

consumo, all’inizio, era riservato solo ad alcune classi nobili della popolazione.

Successivamente i Maya impararono ad amare la bevanda di cacao preparata con

acqua calda. Acqua si diceva Haa, e caldo si diceva Chacau. La bevanda di cacao

assumeva il semplice nome di CHACAUHAA che si avvicina molto al termine inglese di

CHOCOLATE. La bevanda aromatizzata con vaniglia, peperoncino e pepe, chiamata

XOCOATL aveva l’effetto di alleviare la sensazione di fatica.

Nel 1502 il cacao viene portato in Europa, per la prima volta, da Cristoforo Colombo di

ritorno dall’Honduras, il suo quarto ed ultimo viaggio, ma non diede alcuna

importanza alla scoperta, probabilmente colpito dal gusto amaro della bevanda.

La storia del cioccolato in Europa comincia nel 1528, quando Hernàn Cortés,

conquistatore del Messico, portò in Spagna le prime almendras, mandorle (semi) di

cacao di cui gli Aztechi si nutrivano. Verso la fine del 1500, i gesuiti spagnoli, depositari

di una lunga tradizione di miscele ed infusi, vi aggiunsero lo zucchero per correggerne

la naturale amarezza e tolsero il pepe e il peperoncino.

Per tutto il ‘ 500 il cioccolato rimase un’esclusiva della Spagna, poi nel ‘600 alla corte di

Francia il cioccolato diventa una bevanda alla moda. In Italia arriva nel 1635.

Alla fine del 1700 il primo cioccolatino da salotto, come lo conosciamo oggi, fu

inventato a Torino. Nel 1802 Bozzelli inventò una macchina per raffinare la pasta di

cacao e miscelarla con zucchero e vaniglia, anche se bisognerà aspettare il 1820, in

Inghilterra, affinché il sistema fosse messo a punto per produrre la prima tavoletta

commerciale di cioccolata. Nel 1826 Pierre Paul Caffarel iniziò la produzione di

cioccolato in grandi quantità grazie ad una nuova macchina e nel 1828 l'olandese J.

Van Houten brevettò un metodo per estrarre il grasso dai semi di cacao trasformandoli

in cacao in polvere e burro di cacao e sviluppò inoltre il cosiddetto processo olandese,

consistente nel trattare il cacao con alcali per rimuoverne il gusto amaro.

Nel 1875, in Svizzera, Daniel Peter iniziò a includere il latte tra gli ingredienti,

presentando sul mercato il cioccolato al latte. Per rimuovere l'acqua contenuta nel

latte, consentendone una più lunga conservazione, fu assistito da un vicino, un signore

di nome Henri Nestlé, il cui nome tutti noi conosciamo.

6

Nel 1879 Rudolph Lindt infine inventò il processo chiamato concaggio che consiste nel

mantenere a lungo rimescolato il cioccolato fuso per assicurarsi che la miscelazione sia

omogenea ottenendo il cosiddetto “cioccolato fondente”.

LA PIANTA DEL CACAO

La pianta del Cacao appartiene alla famiglia delle Sterculiacee e il suo nome scientifico

è “Teobroma cacao” ( dal greco teobroma = cibo degli dei). Questa pianta raggiunge i

6 – 9 metri di altezza, viene coltivata all’ombra di altre piante a chioma folta,

soprattutto banani, perché ha bisogno di luce ma non di sole diretto.

I FIORI sono di colore biancastro o giallastro e compaiono direttamente sul fusto o su

vecchi rami; hanno il calice profondamente diviso con cinque petali.

Le FOGLIE, persistenti, sono alterne, oblunghe, di un verde lucido con un picciolo

fogliare dotato di un’articolazione che permette a loro di orientarsi a seconda

dell’intensità luminosa.

7

I FRUTTI prendono il nome di CABOSSA, sono pesanti da 300 a 500 grammi, sono

bacche di forma ovale, lunghe da 10 a 15 centimetri a buccia liscia o verrucosa. Tali

bacche sono percorse da 10 solchi longitudinali. Hanno un colore verdognolo che

diventa rosso – bruno quando matura. Contengono una polpa giallastra e gelatinosa,

altamente zuccherina, in cui si trovano da 20 a 50 semi piatti, lunghi circa 2,5

centimetri, detti fave( almendras). Sono disposti in 5 file e sono di colore rossastro.

Le varietà di cacao esistenti sono tre:

CRIOLLO: è originario del Messico. Dai suoi semi a buccia chiara si ricava un cacao

pregiato, dal gusto aromatico e poco amaro, che costituisce il 2% della produzione

mondiale.

FORASTIERO: è originario dell’America del Sud; non è un cacao di grande qualità , è

molto acido ed il gusto è molto forte. Ottimo nelle miscele, costituisce l’80% della

produzione mondiale.

TRINITARIO: nasce dall’incrocio di Criollo e Forastiero, ha semi di colore violetto con

elevato contenuto di grassi e possiede le caratteristiche di entrambe le varietà.

Il cacao in base alle zone dove viene coltivato si può distinguere in:

o cacao americano ( Messico, Brasile, Colombia, Ecuador, Venezuela)

o cacao asiatico ( Indonesia e Sri Lanka)

o cacao africano ( Ghana, Camerun, Nigeria, Costa d’Avorio e Madacascar)

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LA LAVORAZIONE DEL CACAO

Le piantagioni di cacao iniziano a produrre frutti dopo 4 o 5 anni. Ogni pianta fornisce

1–2 kg di semi secchi e fruttifica due volte all'anno. Le cabosse mature vengono recise

da una lunga pertica dotata di lama ricurva e fatte scivolare in grossi canestri.

La lavorazione del cacao è lunga e prevede diverse fasi:

Fermentazione

Essiccazione

Tostatura o torrefazione

Decorticazione

Triturazione

Separazione del grasso

Macinazione

Solubilizzazione

I semi sono fatti fermentare sui 45 - 50 °C per 5-6 giorni cosicché la polpa si liquefa e

viene eliminata, la fermentazione inattiva il seme, che smette di germogliare e provoca

il rammollimento della polpa rimasta aderente al seme ed l'ingrossamento del seme

stesso che assume una colorazione bruna. I semi vengono fatti seccare al sole, quindi

vengono sgusciati, torrefatti, ripuliti dai cotiledoni (le “radichette” che spuntano con la

germinazione anche se più precisamente sono foglie embrionali carnose), triturati per

ottenere la massa di cacao che può essere utilizzata allo stato di fatto se si vuole fare il

cioccolato, oppure continuare il trattamento con la separazione del grasso. Il grasso

viene separato con un passaggio di filtrazione e pressatura. Quindi segue la

macinazione in polvere sottilissima al fine di ottenere una polvere detta cacao solubile

che contiene ancora una piccola percentuale di grasso che viene separata attraverso la

solubilizzazione (riscaldamento con vapore e carbonato di sodio o di potassio).

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LA PREPARAZIONE DEL CIOCCOLATO

La preparazione del cioccolato avviene in più fasi:

Miscelazione Concaggio Temperaggio Modellaggio Confezionamento

Il processo di preparazione del cioccolato inizia con la miscelazione della pasta di

cacao, ottenuta dalla lavorazione dei semi del cacao, insieme agli altri ingredienti

necessari diversi dal tipo di cioccolato che si desidera ottenere.

Per il Fondente: pasta di cacao, burro di cacao, zucchero e vaniglia;

Per il Cioccolato al latte: come sopra, ma con aggiunta di latte o latte in polvere;

Per il Cioccolato bianco: burro di cacao, zucchero, vaniglia, latte o latte in polvere

Spesso viene aggiunta anche la lecitina di soia, che agisce come agente emulsionante

favorendo una maggiore omogeneizzazione degli ingredienti.

L'impasto viene poi passato al concaggio, tramite apposite impastatrici dette conche,

durante il quale i vari ingredienti sono ridotti a dimensioni inavvertibili dalla lingua ed a

farne una massa perfettamente liscia ed omogenea. Ciò avviene a temperatura

controllata.

La fase successiva al concaggio è il temperaggio ovvero il trattamento attraverso il

quale il burro di cacao, che tenderebbe a cristallizzare in modo polimorfo ed irregolare,

viene opportunamente cristallizzato in modo omogeneo.

Il burro di cacao infatti può cristallizzare addirittura in sei strutture differenti, ma solo

una, chiamata forma V o β è quella che fornisce al cioccolato la lucentezza, la rigidità, e

la capacità di sciogliersi letteralmente in bocca avendo una temperatura di fusione di

poco inferiore alla temperatura corporea e quindi appagare i nostri sensi visivi e di

gusto.

Il temperaggio consiste nel raffreddare la massa di cioccolato gradualmente da 45 °C a

27 °C, quindi riscaldata a 31 °C (±1 °C) per il cioccolato fondente, e 29 °C per quello al

latte e successivamente raffreddata fino allo stato solido.

Dopo il temperaggio il cioccolato viene sottoposto al modellaggio ovvero viene versato

in stampi che sono posti in leggera vibrazione per eliminare le bolle di aria

imprigionate all'interno. Una volta raffreddato, il cioccolato assumerà la forma degli

stampi ed è pronto al confezionamento.

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TIPOLOGIE DI CIOCCOLATO

FONDENTE: E’ il più pregiato. Si prepara con pasta di cacao (al 45%), burro di

cacao,zucchero e lecitina di soia(un emulsionante che facilita l’amalgama),in

quantitativi variabili. Dal profumo intenso di cacao,con note speziate e dall’aspetto

lucido e brillante, il cioccolato fondente si scioglie in bocca, lasciando una venatura

piacevolmente amara. Al tatto è liscio e vellutato.

AL LATTE: E’ composto da pasta di cacao(25%),burro di cacao,zucchero, lecitina di

soia,latte in polvere. Un buon cioccolato al latte deve avere un aspetto lucido e un

profumo intenso e persistente, accompagnato da note di vaniglia e latte. La sua

consistenza cremosa lo rende il cioccolato prediletto soprattutto dai bambini.

GIANDUIA: Si tratta di un tesoro nato dalla geniale intuizione dei cioccolatai torinesi

agli inizi dell’800, che sostituirono una parte dell’ormai troppo costoso cacao con uno

dei migliori prodotti della loro zona, ovvero la nocciola delle Langhe. La ricetta prevede

ancora oggi che le nocciole tostate debbano essere aggiunte al cioccolato in una

misura variabile da un minimo di 20 ad un massimo del 40%.

BIANCO : Non contenendo cacao nella sua forma secca, non è tecnicamente un vero

cioccolato, ma un gustosissimo miscuglio di burro di cacao, latte in polvere e zucchero.

Ha una superficie liscia di color avorio, con un intenso profumo di vaniglia. Ha un

sapore dolce e piacevole.

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RIPIENO: E’ costituito da polvere di cacao, un grasso vegetale, zucchero, ingrediente

aggiunto (es.: menta, kirsch,caffè, ecc.), lecitina di soia.

MODICANO: Lavorato e macinato a freddo, conforme alla metodologia azteca

introdotta in Sicilia dagli Spagnoli . Non raffinato e non concato, ha la caratteristica

consistenza granulosa. E’ costituito da pasta di cacao (minimo al 65%), zucchero, spezie

(cannella, vaniglia,peperoncino).

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RICONOSCERE UN BUON CIOCCOLATO

Nel gustare un buon cioccolato fondamentali sono le condizioni di conservazione. La

temperatura dovrebbe oscillare tra i 16 e 18° C e l'umidità essere bassa, 40- 50%.

Inoltre, il cioccolato assorbe con facilità i cattivi odori e dovrebbe essere tenuto in una

scatola ermetica.

Nel valutare un cioccolato teniamo presente le seguenti indicazioni:

Aspetto: il cioccolato deve essere liscio, lucente, di colore mogano scuro. Profumo: non deve avere troppo sentore di dolce. Suono: spezzandolo il cioccolato deve produrre uno schiocco netto. Se si scheggia è

troppo secco, se resiste invece alla rottura, è troppo morbido e ceroso. Tocco: tenuto tra le dita tende a sciogliersi velocemente in mano, per effetto del burro

di cacao contenuto. Palato: in bocca deve essere assolutamente liscio e morbido, sciogliendosi quasi

all'istante. Sapore: il sapore e gli aromi devono svilupparsi in modo duraturo e persistente, con

una nota di amaro ed un pizzico di acidità, oppure dolce con retrogusto di cacao, ananas, banane, vaniglia e cannella.

Conservazione: umidità e caldo sono nemici del cioccolato poiché creano delle brutte fioriture in superficie. Il caldo fa affiorare il burro di cacao che tende poi a cristallizzare in modo disomogeneo . Il sapore resta inalterato ma l'aspetto è rovinato. L'umidità fa risalire in superficie i cristalli di zucchero che si dissolvono all'aria o ricristallizzano formando una sgradevole patina grigia. Sia l'aspetto sia la struttura del cioccolato peggiorano.

COME ASSAGGIARE IL CIOCCOLATO

L'ideale è gustarsi il cioccolato a stomaco vuoto. La temperatura migliore per

assaporare il cioccolato è tra i 19 e 25° C.

Poi bisogna masticarlo più volte per percepirne fino in fondo gli aromi. Aderendo al

palato è possibile poi percepirne tutta la pienezza e gamma dei sapori.

E se dopo il cioccolato viene sete? Molti sostengono che il cioccolato e vino non

vadano troppo d'accordo. Ma un vino dolce e fermo è probabilmente un buon

compagno per un dessert a base di cioccolato, anche se i professionisti del cioccolato

lo assaggiano bevendo di tanto in tanto, solo acqua fresca.

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PRINCIPI NUTRITIVI E PROPRIETA’ BENEFICHE

Il cacao e il cioccolato sono un'importante fonte di energia: grazie all'elevata concentrazione di calorie in un volume ridotto, possono essere annoverati tra le fonti energetiche di origine vegetale più concentrate. Ecco perché sono tra gli alimenti preferiti degli sportivi per recuperare le forze dopo un allenamento intenso.

Il cioccolato contiene una combinazione di zuccheri e grassi che può farvi sentire bene durante e dopo l'assunzione. Alcuni studi scientifici in questo senso rilevano livelli più elevati di soddisfazione nella maggioranza dei consumatori.

Il cacao e il cioccolato fondente non contengono colesterolo. Il cioccolato al latte e quello bianco ne contengono solo quantità minime dovute ai grassi del latte aggiunto.

Il cacao e il cioccolato apportano moltissimi minerali: rame, magnesio, ferro, fosforo, calcio. Ad esempio: 100g di cioccolato al latte o bianco contengono tra il 20 e il 40% della dose giornaliera raccomandata (RDA) di calcio.

Si ritiene che alcuni polifenoli contenuti nel cacao e nel cioccolato abbiano un effetto antiossidante, esattamente come i polifenoli del vino rosso. Gli studi al riguardo stanno procedendo e mostrano risultati incoraggianti. Ad esempio, i flavonoidi presenti nel cacao possono contrastare l'ossidazione che trasforma il colesterolo buono (HDL) in colesterolo cattivo (LDL). Alcuni scienziati suggeriscono addirittura che i flavonoidi del cacao potrebbero avere un effetto antiossidante più forte rispetto a quelli del vino rosso. I polifenoli del cacao potrebbero inoltre proteggere l'organismo dalle sostanze che danneggiano il sistema immunitario e causano i reumatismi e l'artrite. Molti di questi studi sono stati condotti in Giappone, e saranno necessarie ulteriori ricerche prima di avere certezze definitive. Alcuni studi scientifici dimostrano poi che certi polifenoli contenuti nel cacao potrebbero rendere inoffensivi i radicali liberi che colpiscono il DNA delle cellule. Inoltre, potrebbero neutralizzare altri radicali liberi responsabili di forme tumorali. Tuttavia sono necessari ulteriori studi in questo senso.

Il cacao e il cioccolato contengono acido stearico: si tratta di un grasso saturo unico nel suo genere, con un effetto neutro sulla produzione di LDL (il colesterolo cattivo) anche con un consumo giornaliero moderato. Gli stessi studi dimostrano che l'acido stearico presente nel cioccolato può favorire la produzione di modeste quantità di colesterolo buono in alcuni soggetti.

La pasta di cacao contiene circa il 15% di fibre alimentari solubili e insolubili. Le fibre alimentari svolgono una funzione importante nel favorire il transito intestinale del cibo e nel mantenere pulite le pareti dello stomaco e dell'intestino.

Il cioccolato al latte e il cioccolato bianco possono essere considerati fonti importanti di calcio e proteine. Il cioccolato al latte e il cioccolato bianco di Callebaut contengono tra il 14 e il 30% di componenti solidi del latte, pari a 4-8g di proteine per 100g di cioccolato, o il 15%-25% della dose giornaliera raccomandata.

14

Il latte - una delle principali fonti di calcio nella nostra dieta - sta perdendo popolarità tra i bambini in fase di crescita e gli adulti. Tuttavia, tutti noi abbiamo bisogno di calcio per avere denti e ossa sempre forti. Secondo gli scienziati, l'utilizzo del cacao e del cioccolato per insaporire il latte in maniera naturale può contribuire ad invertire questa tendenza.

Il cacao e il cioccolato contengono varie vitamine, tra cui la Vitamina A, B1, B2, PP, D.

Il cacao e il cioccolato contengono quantità minime di caffeina e teobromina. Gli scienziati ritengono che queste sostanze abbiano un effetto stimolante sull'organismo. Alcuni studi clinici indicano la caffeina e la teobromina riducono l’affaticamento e migliorano la concentrazione. Le quantità presenti nel cacao e nel cioccolato, tuttavia, sono talmente ridotte che non vi sono ancora prove inequivocabili di un simile effetto.

Il cioccolato contiene la feniletilamina , una sostanza chimica capace di creare dipendenza e assuefazione ed è alla base dell’innamoramento e dell’attrazione amorosa. Secondo alcuni studi il cioccolato avrebbe un’influenza positiva sull’umore degli esseri umani.

Un consumo regolare e moderato di cioccolato si inserisce perfettamente nel contesto di una dieta bilanciata e varia e di uno stile di vita sano che riunisca in sé gusto e salute.

A cura degli alunni Filippo COCCA, Salvatore INDINO, Marco PANTALEO

15

IL CONSUMO DI CIOCCOLATO IN ITALIA

NORD CENTRO SUD

67% 24% 9%

CONSUMO IN BASE AL SESSO

UOMINI DONNE

49,6 50,4

CONSUMO IN BASE ALL’ETA’

ETA’ %

15/19 4

20/29 45

30/44 41

OLTRE 45 10

16

LUOGO DI CONSUMO

LUOGO %

CASA 85,3

LAVORO 4,6

PER STRADA 4,6

SCUOLA 0,5

CENTRO SPORTIVO 0,5

A CASA DI AMICI 1,5

ALTRI LUOGHI 3

TIPO PREFERITO

TIPO %

FONDENTE 46

LATTE 19

NOCCIOLE SPEZZATE 5

NOCCIOLE INTERE 16

GIANDUIA 9

BIANCO 5

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CIOCCOLATA E MUSICA

Due mondi apparentemente lontani: la sinfonia di gusto ed aroma di fronte ad una tazza, una tavoletta, un dolce e l’armonia di note che dalla traccia scritta del pentagramma vola in canti, strumenti, sia dal vivo sia tramite supporti che dai dischi passando per cd e cassette sono tornati ad essere praticamente aria, grazie ai files digitali. Eppure una traccia, sia essa il solco di un vinile o una linea melodica, tra cioccolata e musica si riesce a percorrerla. Ricordando come all’inizio la musica era fruita da pochi in sala, o meglio in “camera”, si sa come spesso fosse ascoltata servendo e sorbendo chicchere di cioccolata. Poi la musica divenne anche palcoscenico ed azione teatrale, nacque il melodramma e le opere liriche cominciano a raccontare la società del tempo ed i suoi riti quotidiani: emblematico il dolente e stizzoso canto della servetta Despina, costretta a servir cioccolata e mai a gustarla nel “Così fan tutte” di Mozart; del medesimo autore si registra un’altra citazione nel “Don Giovanni”, il quale per i suoi ospiti dice al fido servo “ordina ch’abbiano cioccolata, caffè, vini, prosciutti”. Sempre nel ‘700 Giovan Battista Pergolesi musicò “La serva padrona”, dove la dolce bevanda è quasi il fulcro della vicenda. Più recentemente nel 1930 Pietro Mascagni compose “La danza dei gianduiotti”. Molti compositori illustri erano golosi consumatori di cioccolato, da Verdi a Rossini, a Spontini, la cui moglie Celeste Erard ne trascrisse una ricetta in un manoscritto conservato a Jesi. In proposito va anche ricordato l’impresario d’opera Domenico Barbaglia, secondo tradizione creatore di quella cioccolata mescolata al caffé chiamata appunto “Barbajata” e servita nei locali pubblici, e la cui ricetta è descritta anche nel ricettario del 1854 di Giovanni Vialardi, “aiutante capocuoco e pasticciere delle Loro Maestà Carlo Alberto di Gloriosa Memoria e Vittorio Emanuele II re di Sardegna”. In questo trattato è anche descritto un apparecchio per una serata danzante, per servire tra l’altro i “genovesi ghiacciati al cioccolato e decorati con cristallina”, e le “schiume al cioccolato”, “in una stanza vicino alla sala da ballo” con “tavola semicircolare con tovaglia, guarnita con vasi di fiori veri o finti, sulla quale si dispone tutto il necessario per il servizio del ballo”, e i candelabri “per una splendida illuminazione”. Riguardo alla danza Richard Strauss scrisse nel 1922 il balletto “Schlagobers”, dove i giovani protagonisti entrano in pasticceria per ordinare cioccolata e panna montata. Passando alla musica pop ciascuno può ricordare canzoni con riferimenti più o meno espliciti a questa delizia, ma val la pena qui di rammentare Ornella Vanoni che cantò la maliziosa “Rossetto e cioccolato”, Giorgia, che ha intitolato il suo terzo album di studio “Mangio troppa cioccolata” e Pupo con “Gelato al cioccolato”.

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CIOCCOLATA E LETTERATURA

Molti i letterati appassionati di cioccolata: Goethe chiese in una lettera alla signora Von Stein di inviargliene cortesemente, ma la destinataria rispose tempo dopo con ferma gentilezza che la richiesta non poteva essere soddisfatta, in quanto in quel periodo (tra 1776 e 1781) la merce in questione era rara ed oltremodo costosa; e lo stesso scrittore durante il suo viaggio in Italia ebbe modo di apprezzare anche la cioccolata a Pesaro. Riguardo ad una gloria marchigiana della letteratura va ricordato come anche Giacomo Leopardi apprezzasse la cioccolata, come ricorda una sua lettera mandata durante il suo soggiorno a Pisa nel 1828. Nel secolo scorso nella villa fiorentina di Gabriele D’Annunzio si poteva notare su un tavolino di palissandro un grande vassoio d’argento, con piattini d’argento pieni di moltissimi cioccolatini, della più svariata specie. Nel Settecento le opere teatrali di Carlo Goldoni offrono diverse citazioni d’onore alla cioccolata: proprio nella “Bottega del caffè” Lisaura si vanta con Eugenio della “perfetta” cioccolata per cui “s’ingegna la sua serva”, mentre il cavaliere Ernold in “Pamela” afferma che: “In Ispagna si beve della cioccolata preziosa, anche in Italia quasi comunemente si usa, ma senza vaniglia, o almeno con pochissima, e, sopra ogni altra città, Milano ne porta vanto”; ne “La locandiera” invece è rimasta una sola cioccolata, e il povero Marchese approfitta immediatamente della rinuncia da parte del misogino. In pieno ‘800 tra i romanzieri francesi Flaubert, nel suo “Bouvard e Pécuchet”, descrive i due protagonisti come ossessionati dalla scienza e dagli imperativi dei trattati di dietetica e pertanto nella prima colazione rinunciano al cioccolato, “un insieme di sostanze indigeribili”. Ancora la letteratura francese ottocentesca offre un’altra citazione grottesca della cioccolata nel capolavoro di Huysmans “A ritroso” (1884): il protagonista celebra per un futile motivo una “cena al nero”, con lugubre arredamento della sala ed il giardino irrealmente cosparso di polvere di carbone (con inchiostro nella vasca dei pesci, e cespugli camuffati da cipressi), e marce funebri ad apparecchiare una mensa imbandita con ceri mortuari e pietanze in tinta fosca, tra cui olive, caviale, salsicce scurissime, tartufi, fino appunto alle “creme ambrate di cioccolato”. Proust nella sua “Recherche” in un brano decanta le meravigliose colonne di gelato al cioccolato e lampone presso il Ritz, mentre al ristorante di Rivebelle nota i camerieri recare abilmente i soufflés al cioccolato. Un altro notissimo letterato francese, Alexandre Dumas padre, gourmet raffinato come molti cosmopoliti uomini di lettere dell’epoca, si cimentò in un dizionario di gastronomia che venne pubblicato postumo nel 1837, nel quale da erudito infonde molte nozioni sulla cucina del passato, cimentandosi anche nelle voci dedicate agli alimenti, con spiegazioni ed interpretazioni anche sulle loro origini etimologiche. Così scrisse alla voce specifica: “Si ritiene che la parola cioccolato derivi da due termini della lingua messicana: choco, suono e rumore, e atle, acqua, in quanto i messicani battono il cacao nell’acqua per farlo gonfiare”.

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IL CIOCCOLATO

TRA AFORISMI E FRASI CELEBRI

Il cioccolato è la risposta. Che ce ne importa di ciò che è la domanda. (Anonimo)

Salvate la terra. E’ l’unico pianeta con il cioccolato – Save the earth. It’s the only planet

with chocolate. (Anonimo)

Amate il cioccolato fino in fondo, senza complessi né falsa vergogna perché, ricordate:

“senza un pizzico di follia non esiste uomo giudizioso”. (François de La Rochefoucault)

I fiori appassiscono, i gioielli si appannano e le candele bruciano … ma il cioccolato non

invecchia mai. (Anonimo)

Il caffè rende possibile alzarsi dal letto. Il cioccolato lo rende utile. (Anonimo)

Non pensate che il cioccolato sia un sostituto dell’amore … L’amore è un sostituto del

cioccolato. (Miranda Ingram)

Biochimicamente, l’amore è come mangiare grandi quantità di cioccolato.

(John Milton)

Non c’è così tanta metafisica sulla terra come in un cioccolatino. (Fernando Pessoa)

Adesso io e lei sediamo insieme nella sua stanza e mangiamo cioccolato, e io le dico

che in un futuro lontano, quando entrambi andremo in cielo, dovremmo cercare di

prendere le sedie una accanto all’altro, vicino al tavolo del dessert. (Anne Lamott)

Ci veniva offerta una crema di cioccolato fuggitiva e leggera come un lavoro di

occasione in cui avesse spiegato tutto il suo talento. (Marcel Proust)

Forza è riuscire a spezzare a mani nude una barra di cioccolato in quattro − e poi

mangiarne un solo quadratino. (Judith Viorst)

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Il cioccolato è il regalo di riparazione di Dio dopo aver creato i broccoli.

(Richard Paul Evans)

La maggior parte dei biscotti con pepite di cioccolato non contengono abbastanza

pepite di cioccolato. (Judith Olney)

Il cioccolato è materia viva, ha il suo linguaggio interiore. Solo quando si sente oggetto

di intima attenzione, e solo allora, esso cessa di ammaliar la gola e si mette a dialogare

con i sensi. (Alexander Von Humboldt)

La vita è come il cioccolato, è l’amaro che fa apprezzare il dolce. (Xavier Brébion)

La vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita!

(Forrest Gump)

Le più grandi tragedie furono scritte dal greco Sofocle e dall’inglese Shakespeare.

Entrambi non conoscevano il cioccolato. (Sandra Boynton)

Se in cielo non c’è il cioccolata, non ci voglio andare! (Jane Seabrook)

Se io fossi preside di una scuola, mi sbarazzerei del professore di storia, e lo

rimpiazzerei con un professore di cioccolato: almeno i miei allievi studierebbero un

soggetto che li riguarda da vicino. (Roald Dahl)

Ogni volta dico a me stesso che è l’ultima volta, ma poi sento il profumo della sua

cioccolata calda… Le conchiglie di cioccolato! Così piccole, così semplici, così innocenti.

Pensai: oh, solo un piccolo assaggio non può far niente di male! Ma poi scoprii che

erano ripiene di ricco, peccaminoso…” “…E si scioglie… Dio mi perdoni, si scioglie così

lentamente sulla lingua e ti riempie di piacere!…”. (dal film Chocolat)

Il cioccolato non è solo gradevole al gusto, ma è anche un balsamo meraviglioso per la

bocca. (Stephani Blancardi)

“Preferisci i cioccolatini o le caramelle?”.

“Beh, scarterei le caramelle…”. (Alessandro Bergonzoni)

L’estasi è trovare un secondo strato di cioccolatini sotto il primo. (Anonimo)

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Dimenticate i diamanti, è il cioccolato, credo sarete d’accordo, il miglior amico delle

ragazze. (Carole Matthews)

Dio ha dato agli angeli le ali, e all’uomo il cioccolato. (Anonimo)

Il cioccolato è una divina bevanda celeste, sudore delle stelle, seme vitale, nettare

divino, panacea e medicina universale.

(Geronimo Piperni, citato da Antonio LAVEDAN, chirurgo dell’esercito spagnolo, 1796)

Il tabacco può uccidere, la cioccolata no. (Fidel Castro)

Il mondo si divide in: quelli che mangiano il cioccolato senza il pane; quelli che non

riescono a mangiare il cioccolato se non mangiano anche il pane; quelli che non hanno

il cioccolato; quelli che non hanno il pane. (Stefano Benni)

Attenzione! Il cioccolato può ridurre la taglia dei tuoi vestiti. (Anonimo)

L’auto-disciplina implica per me alcune cose poco gradevoli, per esempio stare alla

larga dalla cioccolata e tenere le mani lontane dalle gonne delle donne. (Oleg Kiselev)

Gli uomini si possono suddividere in due categorie: quelli a cui piace il cioccolato e

quelli che non vogliono ammetterlo. (Anonimo)

Le idee devono essere chiare e la cioccolata densa. (Proverbio spagnolo)

Le nocciole occupano lo spazio dove dovrebbe esserci solo il cioccolato. (Anonimo)

Mettete il cioccolato in borsa e non vi farete mai male. (Fragmentarius)

Gli uomini sono come il cioccolato. All’inizio sono tutti dolcissimi ma poi salta sempre

fuori un retrogusto amaro. Per fortuna ci sono anche quelli affidabili come i

gianduiotti: non deludono neanche dopo una scorpacciata. (Tina Grube)

Il cacao merita sicuramente il nome pomposo di Theobroma (cibo degli dei), che ebbe

dai botanici. E’ cibo e bevanda, è conforto al ventricolo e sferza il cervello: eccita

l’intelligenza e nutre riccamente. Conviene ai vecchi ed ai giovani, ai deboli ed alle

persone prostrate da lunghe malattie o da abusi della vita. Per chi lavora, il cacao offre

un eccellente cibo mattutino. (Paolo Mantegazza)

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Non riuscivo a separare la bocca dai bordi deliziosi della sua tazza. Una cioccolata da

morire, morbida, vellutata, profumata, inebriante. (Guy de Maupassant)

Il buon cioccolato bisognerebbe schedarlo come un capolavoro, una scultura, una

prova d’artista e degustarlo dolcemente bevendo del the caldo d’oriente, ascoltando

Mozart. (Sonia Rykiel)

Non conosco nulla di più erotico di una tavoletta con una forte percentuale di cacao.

(Paul Loup Sullitzer)

Cioccolato! Ecco una parola che evoca delle estasi indescrivibili. C’è un uomo, una

donna o un bambino che non abbia desiderato, che non abbia divorato, e che l’istante

dopo, non abbia sognato di divorarne ancora? (Elaine Gonzales)

Il cioccolato è divino, avvolgente, sensuale, profondo. Nero, sontuoso, gratificante,

potente, denso, cremoso, seduttore, suggestivo, ricco, eccessivo, setoso, dolce,

lussurioso, celeste… (Elaine Sherman)

Ogni giorno mangio i quattro elementi nutritivi indispensabili per la salute : cioccolato

al latte, cioccolato fondente, cioccolato bianco e tartufi di cioccolato. (Debra Tracy)

Ciò di cui ho davvero bisogno è questo amore ma un pezzo di cioccolato prima e dopo,

non stona! (Charles M. Schulz)

Nove persone su dieci amano il cioccolato; la decima mente. (John Tullius)

Non affogo i miei dolori. Li soffoco con la cioccolata. (Anonimo)

Mai la natura ha racchiuso un nutrimento di così alto valore in uno spazio piccolo come

quello del seme di cacao. (Alexander von Humboldt)

Ognuno ha un prezzo – il mio è il cioccolato. (Anonimo)

Quello che vedi davanti a te, amico mio, è il risultato di una vita di cioccolato.

(Katherine Hepburn)

A cura di Silviano SOLIMANDO

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Di cioccolato le strade, le case, le vetture, le piante, foglia per foglia

e i fiori, invece, pure. Di cioccolato i monti: gli alpinisti li scalavano ma non fin sulla cima perché se la mangiavano. Di cioccolato i banchi Della scuola e s’intende che i ragazzi ci studiavano magnifiche merende. (Il pianeta di cioccolato, Gianni RODARI) Tre fratellini di Barletta una volta, camminando per la campagna, trovarono una strada liscia liscia e tutta marrone. Il primo fratellino si domandava di cosa era fatta la strada. "Legno non è," disse il secondo. "Non è carbone," disse il terzo. Per saperne di più si inginocchiarono tutti e tre e diedero una leccatina. Era cioccolato, era una strada di cioccolato! Cominciarono a mangiarne un pezzetto, poi un altro pezzetto, venne la sera e i tre fratellini erano ancora lì che mangiavano la strada di cioccolato, finché non ce ne fu più neanche un quadratino. Non c'era più né il cioccolato né la strada! "Non siamo a Bari! " dissero il primo e il secondo. "Non siamo neanche a Molfetta," disse il terzo. Non sapevano proprio come fare. Per fortuna ecco arrivare dai campi un contadino col suo carretto, che promise di portarli fino a Barletta. Li portò fin sulla porta di casa. Nello smontare dal carretto si accorsero che era fatto tutto di biscotto. Senza dire né uno né due cominciarono a mangiarselo, e non lasciarono né le ruote né le stanghe. …… (La strada del cioccolato, Gianni RODARI)

A cura di Jacopo FACCHINO

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IL CIOCCOLATO … IN VERSI

Per rendere creativo e originale questo progetto, gli alunni si sono improvvisati “poeti”

e hanno prodotto semplici e brevi poesie aventi come motivo ispiratore il cioccolato.

Cioccolato che passione! Io lo mangio a colazione Cioccolato che bontà! Io lo mangio in quantità. Cioccolato che allegria! Io lo mangio in compagnia. Cioccolato che amore! Io lo mangio a tutte le ore. Cioccolato che stupore! Mi piace tanto il tuo sapore. Cioccolato che tristezza! L’ho finito con amarezza. ( Silviano Maria SOLIMANDO, 1^D) Amo il cioccolato semplice e quadrato. Amo il cioccolato di nocciole foderato. Amo il cioccolato al latte scremato. Amo il cioccolato che mi rende beato. ( Silviano Maria SOLIMANDO, 1^D) Mi piaci cioccolato perché la vita mi rallegri.

Amo il tuo sapore che gusto con amore.

( Alessia TRIGGIANI, 1^D)

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Filastrocca del cioccolato sublime gioia di ogni palato per tutti i gusti proprio ce n’è. C’è quello fondente che piace alla gente che è scuro e nero che par Calimero C’è quello al latte che tutti li batte piace ai grandi e ai piccini e pure ai nonnini E che dire della cioccolata bianca della quale uno mai si stanca? E’ così gustosa e assai deliziosa. Tanti tipi ne conosco mandorlato, nocciolato e pure ai frutti di bosco … Ma sapete qual è la verità? Che in ogni modo è una vera bontà! ( Flavio MONACO, 1^D) Il cioccolato …che passione! mi rende golosone Mi piace granulato che bontà al mio palato! Mi piace di più fondente perche mi rende sorridente! Mi piace nocciolato perché mi rende appassionato! Cioccolato … sei una delizia perché mi togli la mestizia! ( Antonio MONTEMITRO, 1^D)

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Che passione il cioccolato tra i dolcetti è il più amato! Se tu chiedi: “A te piace?” “E’ più caldo di una brace!” Senti dire dal goloso che di lui è un po’ geloso. Ai ragazzi piace un sacco e ne hanno sempre un pacco. Come scorta, ben si intende perché conquista e sorprende! E che dire delle ragazze che ne vanno proprie pazze! Se ne fanno regalare dal moroso per “attaccare”! I più grandi? Ce n’è per tutti! … anche quello con i frutti! E’ dietetico, adatto a loro anche contro il colesterolo. Ai nonnetti non manca mai proprio come i loro guai. Leggono anche la percentuale Perché non è tutta uguale. C’è mia nonno che va matto per quello nero come un gatto; A mia nonna piace imbottito Le ricorda il suo tempo fiorito! A me piace ogni tipo Bianco, al latte, nero e farcito. Oggi ce n’è per ogni gusto ad ogni tipo quello giusto. Cioccolato che passione! Anti-stress e depressione! Cura anche il mal di testa mal di pancia e mal di “festa”. Per dirla tutta, a mio giudizio non è proprio un vero vizio, ma piuttosto una bontà che dà gioia e felicità! ( Silviano Maria SOLIMANDO, 1^D)

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Se hai avuto una brutta giornata mangia tanta cioccolata! La puoi mangiare fusa o normale e vedi che subito cura ogni tuo male. Bevila calda davanti alla tivù e dolce la serata sarà sempre più. La cioccolata … che passione! gustala sempre se sei golosone! ( Alessio LALLO, 1^D) Mangiare cioccolato non è certo un reato! Nel gelato lo puoi gustare e anche mandorlato lo puoi trovare! Il cioccolato è una bontà ne puoi mangiare in quantità! Sei una passione … cioccolato! perché mi rendi sempre beato! (Christian CAMPAGNA, 1^D) Cioccolato … che passione! ti consumo a colazione. Dolce e sempre prelibato mi piaci anche nocciolato! Sia da sola che in compagnia tu mi metti l’allegria! Il tuo delizioso sapore ogni giorno mi porta il buonumore! (Giada MEOLA, 1^D)

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Che buono il cioccolato sei dolce e mai salato! Il gusto nocciolato piace al mio palato! Caldo ogni mattina lo consumo nella cucina! A tavoletta o sbriciolato mi fa sentire realizzato! ( Giusy FOSCHI, 1^D) Un giorno d’estate caldo e assolato ho preso una stecca di cioccolato. Senza pensarci, molto sbadato,

dentro la tasca l’ho infilato. Quando è tempo della merenda mi rendo conto della faccenda. Per il calore la cioccolata, nella mia tasca si è tutta squagliata. Sai la morale di questa vicenda? Mamma arrabbiata, niente merenda! Ma ora una cosa ho imparato e ricordo … sole e cioccolato non vanno mai d’accordo ! ( Emanuele PERTA e Antonio PERTOSA, 1^D) Cioccolato … che passione! quando ti gusto mi dai tanta emozione! Se penso al tuo sapore ti gusterei a tutte le ore! Penso alla nutella ma anche alla stracciatella! Che bontà Calda e profumata mi rallegra tutta la giornata! Cioccolato … che passione sono proprio un golosone! ( Francesca TANCREDI, 1^D)

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Oh, cioccolato, sei la mia vita! Tanto dolce, tanto buono

che sembri davvero un sacro dono. Tutto il mondo ti adora, vorrei mangiarti proprio ora! Fin da piccolo ti ho mangiato e un mio amico sei diventato! Lo so, non devo esagerare in quantità ma chi resiste alla tua bontà! Sei il desiderio dei bambini soprattutto di quelli più birichini! Il cioccolato può fare magie: torte, nutella, biscotti e fantasie! Oh, cioccolato, sei la mia vita! (Pasquale FERRANDINO,1^D) Cioccolato … che passione la tua rinuncia è una missione! Quando ti senti un po’ sola il cioccolato ti consola! Consumato in compagnia mette sempre allegria! Al latte o fondente fa tanto bene alla mente! Cioccolato … che passione tu mi piaci con convinzione! (Sabrina PERTA, 1^D)

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Bere una tazza di cioccolata mi fa sentire improvvisamente rinata! Calda e fumante appoggiata quassù l’acquolina in bocca mi fa venir sempre più! Dolce e profumato Il fondente è il più prelibato! Oh, che bontà ! ne consumo a volontà! ( Irene CHIARAVALLOTI, 1^D) Cioccolato … che passione ti dedico questa canzone! Cioccolato, anima mia a toccarti inizia l’armonia! Cioccolato, oh che dolcezza a gustarti provo tanta tenerezza! Cioccolato, oh che buon odore puoi diventare anche un buon liquore! Cioccolato … che passione mi dai sempre tanta emozione! ( Salma DAFRI, 1^D)

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LIMERIK SUL CIOCCOLATO

Perugia è la città del cioccolato

peccato che ancora non ci sono andato

al latte o fondente

io lo mangio piacevolmente

quel gustoso cioccolato di Perugia.

A San Nicandro si fa il peperato

il più buono è al cioccolato

non è molto costoso

ma quello della nonna è ancora più gustoso

quel meraviglioso peperato di San Nicandro.

Il cioccolato è speciale

lo si mangia soprattutto a Natale

torroni o panettoni

qui son tutti golosoni

quel cioccolato speciale.

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Tutti dicono che il cioccolato fa male

ma non hanno capito che è qualcosa di eccezionale

questa affermazione non è assolutamente plausibile

anche perché il cioccolato è davvero irresistibile

quei bugiardi che dicono che il cioccolato fa male.

Col cioccolato si può realizzare ogni cosa

persino una rosa

da una semplice tavoletta

a una lussuosa casetta

quel cioccolato buonissimo con cui si può fare tutto.

( Francesco COCO, 2^D) Adoro il cioccolato ricco e vellutato

morbido e cremoso

fluido e scivoloso

come un fango prelibato

quel cioccolato vellutato

(Denisa VALEANU, 2^D)

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C’era un gatto di Messina

che rubava sempre cioccolato dalla cucina,

poi un giorno l’han beccato

venne allora arrestato.

Oh, quel goloso gatto di Messina.

C’era un cuoco perugino pelato

che mangiava solo il cioccolato

e pur di mangiarlo lo rubava a suo cognato,

che ne rimaneva senza, arrabbiato

povero cuoco pelato.

( Miriam FUSILLO, 2^D)

Amo il cioccolato

ricco e vellutato

fluido e prelibato

una vera delizia per il palato

quel fantastico cioccolato.

Stamattina ho mangiato il cioccolato

bianco, nero e nocciolato

era dolce e profumato

con il latte macchiato

quel dolce cioccolato macchiato.

(Samantha PERTOSA, 2^D)

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Un signore di cioccolato,

mangiava tanto cioccolato caramellato.

Mangiava quantità industriale

e stava per scoppiare.

Quel golosone del signor cioccolato.

C’era una volta un bimbo di Livorno,

che mangiava cioccolatini ogni giorno.

Era un golosone

e mangiava anche torrone.

Quel birbante bambino di Livorno.

(Maria Beatrice NAPOLITANO, 2^D)

C’era un bimbo che mangiava cioccolata

quasi tutta l’aveva divorata.

Quando disse: - Mi sta venendo il mal di pancia –

La mamma gli disse: - Il coccolato non si mangia-

Povero bimbo che mangia cioccolata.

Io mangiavo una barretta di cioccolato

da mio fratello venivo tormentato

quando gli dissi: - L’ho tutta finito-

lui già l’aveva trovato inorgoglito

povero me non ho più il cioccolato.

( Andrea FERRANDINO, 2^D)

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Cioccolato caramellato

gusta sempre al palato

puoi berlo tutto quanto

rimarrai proprio d’incanto.

Quel buonissimo cioccolato caramellato.

Con il cioccolato macchiato

resterai innamorato

al caffè e cioccolato

lo prepara tutto il vicinato

Quel cioccolato macchiato.

( Melissa DE FELICE, 2^D)

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IL CIOCCOLATO AVVELENATO

Racconto di Andrea FERRANDINO, 2^D

Il taxi svoltò dietro una grande strada e si fermò davanti all’entrata di un albergo lussuoso. – Finalmente sono arrivato, il sogno della mia vita si sta avverando – Alberto non poteva credere di essere arrivato in quella grande città. Tutti i grandi chef avrebbero gustato la sua famosa cioccolata e questa volta, era certo, avrebbe vinto. Mentre attraversava il grande salone lo vide – Ancora lui! Non ci posso credere, avevo sentito dire che questa volta non avrebbe partecipato alla gara. Invece eccolo di nuovo qua, ma questa volta sarebbe stato diverso, non gli avrebbe più permesso di vincere.

Il giorno dopo, nella grande sala colma di gente, il lunghissimo tavolo era già pronto e ogni chef presentava il suo dolce, mancava solo lo chef più premiato del mondo, perciò qualcuno salì in camera sua perché si affrettasse. Ma il cameriere arrivato in camera trovò l’uomo nella stanza da bagno disteso sul pavimento. Era morto. Alberto vinse, il suo cioccolato questa volta non era arrivato secondo a nessuno. Ma,proprio mentre si doveva procedere alla premiazione, tutto venne fermato. Nell’albergo c’era stato un omicidio e l’ispettore Gatti era arrivato per le indagini. Il famoso chef sembrava fosse stato avvelenato. Le sue dita erano ricoperte di cioccolato e a terra con la stessa cioccolata la vittima aveva lasciato sul pavimento la lettera A. certamente aveva cercato di scrivere il nome del suo assassino. Tra i partecipanti alla gara c’erano due chef che portavano il nome con la lettera A iniziale e all’ispettore Gatti venne un’idea.

Convocò i due chef. – Signori , è stato compiuto un omicidio, la vittima è stata avvelenata, davanti a voi ci sono: un bicchiere di cioccolato e una fetta di torta. – Siete disposti ad assaggiarne? Alberto divenne pallido in viso e l’ispettore gli chiese di assaggiare la cioccolata ma lui non poté farlo perché sapeva benissimo che conteneva il veleno. – Bene, allora confessa, cosa ti ha portato a compiere questo delitto? – In lacrime, confessò: - Ho lavorato tutta la vita perché questa cioccolata fosse perfetta e lui è stato premiato sempre al posto mio, e questa volta non potevo permettergli che mi rubasse il podio –

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GIOCHI E ACROSTICI

BIFRONTE SENZA CENTRALE Lo è il cioccolato fondente. La traccia lasciata con le zampe. ( soluzione: AMARO – ORMA)

CAMBIO DI LETTERA Il frutto del cacao. La città storica famosa per il pentimento di Enrico IV. (Soluzione: CABOSSA – CANOSSA)

SCARTO DI FINALE Lo spagnolo che per primo conobbe il cacao. Se non sono lunghe sono… (Soluzione: CORTÈS – CORTE)

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SAPORI AL CIOCCOLATO

Ed ecco alcune ricette con il cioccolato …..

SALAME AL CIOCCOLATO

Ingredienti Biscotti secchi 300 g Burro 150 g Zucchero 100 g Cioccolato fondente 200 g Uova 2 Rum 2 cucchiai Preparazione Per iniziare la preparazione del salame di cioccolato lasciate il burro fuori dal frigorifero in modo che si ammorbidisca a temperatura ambiente, e intanto sbriciolate i biscotti secchi in un ciotola capiente. Sciogliete a bagnomaria il cioccolato fondente e lavoratelo con un mestolo, fino a che diventi cremoso e senza grumi e lasciatelo raffreddare. Quando il burro sarà abbastanza morbido, lavoratelo a crema con una spatola, aggiungendo a mano a mano lo zucchero, le uova, il cioccolato sciolto e ormai raffreddato, e il Rum. Amalgamate bene il composto ottenuto e versatelo nella ciotola dove avete sbriciolato i biscotti, mescolando e amalgamando bene il tutto. A questo punto avete ottenuto l’impasto per il vostro salame di cioccolato; ora sta a voi decidere se volete fare un grosso salame con tutto l’impasto oppure, dividendo l’impasto, due più piccoli. Per dargli la classica forma del salame, dovete mettere l’impasto in un foglio di carta forno che arrotolerete pressando l’impasto per conferirgli forma cilindrica. Avvolgete poi il salame di cioccolato pressato nella carta stagnola e mettetelo in frigorifero così avvolto fino a quando sarà indurito(almeno due o tre ore); poi sarà pronto per essere tagliato a fette o portato intero a tavola.

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CHEESECAKE AL TRIPLO CIOCCOLATO

Ingredienti per la base Biscotti secchi al cacao 200 g Burro 100 g Per la crema al cioccolato fondente Cioccolato fondente 50 g Formaggio fresco spalmabile 250 g Colla di pesce 3 g Panna fresca liquida 80 ml Zucchero a velo 20 g Per la crema al cioccolato al latte e bianco Cioccolato al latte/bianco 50 g Philadelphia 250 g Colla di pesce 3 g Panna fresca liquida 80 ml Zucchero a velo 20 g Per guarnire Cioccolato Fondente, al latte e bianco in scaglie Preparazione Per preparare la cheesecake al triplo cioccolato iniziate predisponendo il fondo: mettete i biscotti al cacao nel mixer quindi sminuzzateli finemente. Ponete il burro a sciogliere in un pentolino; nel frattempo mettete i biscotti sminuzzati in una ciotola e aggiungete a poco a poco il burro sciolto amalgamando per bene il tutto. Imburrate una tortiera, meglio se a cerchio apribile, del diametro di 22 cm; a questo punto potrete rivestire lo stampo con carta forno: quindi ritagliate un disco di carta forno dello stesso diametro del fondo della tortiera e due strisce della stessa altezza dei bordi, quindi foderate la tortiera stessa. Versate i biscotti sbriciolati nella tortiera ricoperta di carta forno e con l'aiuto di un cucchiaio compattate bene la base di

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biscotto. Fate raffreddare il composto in frigorifero per mezz’ora o in freezer per una decina di minuti. Ora dedicatevi al ripieno: predisponete tre ciotole per le tre creme e ponete in ciascuna 250 gr di Philadelphia, mescolate per ammorbidirlo. Intanto sciogliete a bagnomaria (o nel microonde) i tre tipi di cioccolato separatamentee incorporateli in ciascuna ciotola contenente il Philadelphia mescolando fino ad ottenere un composto cremoso. Ora prendete tre ciotole e ammorbidite la colla di pesce necessaria per ciascuna crema (3gr) separatamente in acqua fredda per 10 minuti. Quindi prendete altre tre ciotole e versate in ciascuna 80 ml di panna, che avrete precedentemente scaldato, e in ognuna sciogliete la colla di pesce ben strizzata (3 gr per ogni ciotola). Alla fine dovrete ottenere 3 ciotole ognuna contenente 80 ml di panna e 3 gr di colla di pesce disciolta. Incorporate il primo dei tre composti di panna e colla di pesce al cioccolato bianco utilizzando una frusta. Fate la stessa operazione per le altre ciotole di panna e colla di pesce, incorporandole sia nel cioccolato al latte che in quello fondente. Per ultimo unite lo zucchero a velo mescolando con una spatola. Fate la stessa operazione per tutti i tipi di cioccolato. Ora che le creme sono pronte potete comporre la cheesecake, estraete dal frigorifero la base di biscotto ormai fredda e compatta, iniziate a versare per prima la crema al cioccolato fondente, lasciate riposare in frigorifero o in freezer per 15-20 minuti. Quando il primo strato avrà cominciato a rassodarsi, procedete con il secondo strato di cioccolato al latte, lasciate riposare in frigorifero per altri 15-20 minuti, e terminate coprendo la superficie con il cioccolato bianco. Ponete in frigorifero a rassodare per almeno 4 ore. Quando la cheesecake al triplo cioccolato sarà pronta guarnitela a piacere con scaglie di cioccolato fondente, bianco e al latte.

TORTA ALLE CAROTE E CIOCCOLATO

Ingredienti: farina 100 g. / zucchero semolato 100 g / 4 uova / burro 130 g / cioccolato fondente 100 g/ 4-5 carote / mandorle tritate 100 g / lievito in polvere 1 cucchiaio / zucchero a velo. Montate il burro con lo zucchero semolato finché diventa gonfio e spumoso, quindi incorporatevi un uovo alla volta, aspettando che il primo sia ben amalgamato prima di aggiungere il secondo. Setacciate la farina con il lievito e aggiungetela al composto poco alla volta; unitevi poi le carote grattugiate, le mandorle tritate e il cioccolato fondente grattugiato. Versate l’impasto in una teglia da torta rivestita di carta da forno e infornate a 180° C per 45 minuti. Togliete la torta dal forno e servitela cospargendola di zucchero a velo.

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TORTA COCCO E CIOCCOLATO AL LATTE

Lavorate il burro ammorbidito con lo zucchero finché non otterrete un composto cremoso. Incorporatevi un uovo alla volta aspettando che il primo sia ben amalgamato prima di aggiungere il successivo. Unitevi poco alla volta la farina setacciata con due cucchiai di lievito e un pizzico di sale. Mescolate bene e incorporate il cioccolato al latte grattugiato e la farina di cocco. Aromatizzate con la scorza d’arancia grattugiata e versate il composto in una tortiera. Infornate a 180° C per 45 minuti. Servite versando sul dolce della salsa al cioccolato cospargendo con del cocco grattugiato. Ingredienti: farina 230 g / farina di cocco 80 g / zucchero 2 cucchiai / zucchero a velo 200 g / 4 uova / burro 250 g / cioccolato al latte 70 g / scorza di ½ arancia / lievito / sale / salsa al cioccolato / cocco grattugiato .U

TORTA ALLO YOGURT E CACAO AMARO

n tuffo nel mondo del cioccolato! Sbattete le uova con lo zucchero finché non otterrete una crema soffice e spumosa. Incorporatevi quindi lo yogurt e unitevi poco alla volta la scorza di limone grattugiata e la farina setacciata con il cacao e il lievito. Aggiungete l’olio e il rum e versate l’impasto in una tortiera imburrata. Infornate a 180° C per 40 minuti. Mescolate bene la maizena con 180 ml di acqua, in modo da ottenere una pasta omogenea. Portate a bollore in una casseruola la pasta di maizena con il succo d’arancia finché gli ingredienti non si sono ben amalgamati. Spolverizzate la torta con lo zucchero a velo e servitela accompagnandola con la salsa all’arancia calda. Ingredienti: farina 170 g / zucchero 80 g / 3 uova / burro 20 g / yogurt naturale 120 g / cacao amaro 50 g / olio extravergine d’oliva 3 cucchiai / rum 1 bicchiere / scorza di 1 limone /lievito in polvere 1 bustina / per la salsa all’arancia: succo d’arancia fresco 300 ml / maizena 2 cucchiaini. 87 Imprese ANCONA

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FONDENTE AL PEPERONCINO

Sciogliete il cioccolato a bagnomaria insieme al peperoncino; poi aggiungete il burro spezzettato. Fuori dal fuoco eliminate il peperoncino, quindi amalgamatevi lo zucchero a velo e i tuorli, uno dopo l’altro. Montate le chiare a neve e incorporatele facendo dei tagli a croce con una spatola di gomma; in questo modo eviterete di smontarle. Rovesciate l’impasto in una tortiera di 22 cm di diametro imburrata e infornate a 180° C per circa 25 minuti. Servite il fondente di cioccolato spolverizzato di cacao amaro, accompagnandolo con una crema inglese. Ingredienti: cioccolato fondente da copertura 350 g / zucchero a velo 110 g / 5 uova / burro 250 g / peperoncino fresco 1 pezzetto / per guarnire: cacao amaro 80 g / per accompagnare : crema inglese.

CROSTATA DI CASTAGNE E CIOCCOLATO

Mettete le castagne in una casseruola, copritele con il latte e lasciatele cuocere finché non diventeranno morbide. Fate sciogliere il cioccolato a bagnomaria. Fate caramellare lo zucchero con pochissima acqua, quindi aggiungetevi la panna. Mettete in una ciotola le castagne ammorbidite, il cioccolato fuso, il caramello, lo sciroppo d’acero, un uovo sbattuto, il burro ammorbidito a temperatura ambiente e i gherigli di noce tritati. Amalgamate il tutto e mettete a raffreddare in frigorifero. Stendete la pasta frolla allo spessore di 3 mm, tenetene una parte per le striscioline e con il resto foderate uno stampo da crostate di 30 cm di diametro. Farcite con la crema di castagne e coprite con le striscioline di pasta. Pennellate la crostata con un uovo sbattuto e infornate a 200° C per 25 minuti. Abbassate il forno a 180° C e lasciate cuocere ancora per mezz’ora. Togliete dal forno, fate raffreddare, togliete la crostata dallo stampo e decoratela con delle foglie di cioccolato. Ingredienti: per la base: pasta frolla / per la crema: castagne sbollentate e sbucciate 300 g / zucchero 200 g / gherigli di noce 100 g / cioccolato fondente 100 g / sciroppo d’acero 100 g / panna fresca 1dl / burro 30 g / 2 uova / latte / per guarnire: foglie di cioccolato.

89 Imprese ANCONA

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CROSTATATINE CALDE AL CIOCCOLATO

Lavorate il burro con lo zucchero a velo e il cioccolato grattugiato. Incorporatevi i tuorli, quindi la farina setacciata e un pizzico di sale. Fate una palla, copritela e fatela riposare in frigorifero per mezz’ora. Stendete la pasta, disponetela negli stampi da crostatina foderando il fondo e i bordi e cospargete ciascun dolcetto con un cucchiaio di marmellata. Mettete in frigorifero. Per la farcia, fate sciogliere il cioccolato con il burro a bagnomaria e incorporatevi i tuorli. Montate gli albumi a neve con lo zucchero e aggiungeteli poco a poco al cioccolato. Versate la crema al cioccolato sulle crostatine e infornate a 180° C per 25 minuti. Servitele calde accompagnate da una salsa al cioccolato. Ingredienti: per la base: cioccolato fondente 60 g / farina 180 g / zucchero a velo 60 g / 2 tuorli / burro 100 g / sale / marmellata d’arancia / per la farcia: cioccolato fondente 250 g / zucchero 100 g / 4 tuorli / 8 albumi / burro 100 g / per accompagnare: salsa al cioccolato.

A cura delle alunne Francesca MARINACCI, Chiara De LUCA, Chiara GRIFA, 3^D

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DEGUSTAZIONE

PRELIBATEZZE AL CIOCCOLATO

A conclusione del progetto, in un’atmosfera di grande allegria, saranno allestiti degli stand per degustare insieme agli alunni e ai docenti alcune prelibatezze a base di cioccolato preparati dai genitori. Gli alunni reciteranno alcune poesie prodotte da loro e intoneranno alcune canzoni che ha come oggetto il cioccolato.

CONSIDERAZIONI FINALI E RINGRAZIAMENTI

Grazie al progetto “SAPERI E SAPORI” 2^Edizione, con il percorso scelto “ IL CIOCCOLATO … CHE PASSIONE” gli alunni hanno vissuto una esperienza nel complesso impegnativa, ma entusiasmante e utile per l’acquisizione di conoscenze e per lo sviluppo delle competenze nel saper fare e saper essere. Guidati in ogni fase del’attività dai proff. Silvana Maccarone , Anna Maria Vigilante e altri docenti del corso, gli alunni hanno dimostrato anche dal punto di vista relazionale un buon livello di socializzazione e collaborazione. Un ringraziamento particolare va ai genitori che sono stati disponibili ad accogliere l’invito dei docenti ad allestire,al termine del progetto , la degustazione di dolci a base di cioccolato. Un ringraziamento va al dirigente scolastico, prof. Rocco D’Avolio per aver condiviso la scelta di una didattica laboratoriale per questa attività e per aver autorizzato l’allestimento della manifestazione finale nei locali della scuola.