scambio studenti italia-cina - isismultimedia.xoom.itisismultimedia.xoom.it/_data/relaz_cina.pdf ·...

14
Scambio studenti Italia- Cina 23 maggio – 2 giugno 2012 意大利 - CHINA

Upload: truongnga

Post on 16-Feb-2019

220 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Scambio studenti Italia-Cina

23 maggio – 2 giugno 2012

意大利 - CHINA

LA CRONACA

23 MAGGIORitrovo dei partecipanti all'areoporto di Ronchi alle ore 9 ed espletamento delle formalità di volo.Partenza alle ore 11.20 ( vol AZ1358 ) e arrivo a Fiumicino alle ore 12.30. Trasferimento all'areoporto internazionale, passaggio della dogana e partenza alle ore 15.35 (volo AZ0790).

24 MAGGIOL‘arrivo a Pechino è puntuale: 7.55. Siamo accolti da Liu Fang e ci trasferiamo in corriera a Wang Fu Jin. Passeggiata nel cuore della Pechino commerciale e in particolare al mercato, ricco di chioschi alimentari, con la possibilità di assaggio di varie specialità, da quelle estreme come scorpioni, cavallucci marini, larve, cavallette, ad altre molto gustose come gamberi, crostacei, calamari, spiedini di manzo e di pollo, uova sode, ravioli, spaghetti, zuppe, spiedini di frutta, yogurt. Passeggiando gustiamo alcuni ravioli (piuttosto duri e secchi per la verità) e castagne bollite; ci sediamo a un tavolo fra le varie bancarelle, dove assaggio una straordinaria zuppa dello Yunnan, con verdure fresche e spaghetti. Per i ragazzi pranzo a scelta al Mc Donalds o fra i chioschi. Alcuni preferiscono i chioschi, dove mangiano a poco prezzo crostacei e meduse ( pare particolarmente gustose).Impatto con un'umanità numerosa e varia, che spazia dallo sciancato che si ingegna per guadagnare qualche yuan al venditore delle bancarelle al turista curioso, per lo più cinese. Il clima è operoso, tutti sono impegnati a fare qualcosa, spazzare per terra, cucinare, mettere in ordine le merci, chiacchierare. Pomeriggio trasferimento in corriera a Qian Men, altra zona commerciale posta a sud di Piazza Tien'an Men, oltre la cinta muraria della Città Proibita. L'area è dominata da due torri che formano una doppia porta la quale separava i quartieri imperiali dalla città "cinese" all'epoca Qing. Qui si trova anche la vecchia stazione ferroviaria, ora restaurata. Passeggiata fra ristoranti, negozi di sete e abiti ( bellissimi e costosissimi i qipao), di ceramiche, di tè, di souvenir come bastoncini di legno laccati, timbri rossi, carte ecc. Molto affollato tanto da segnalarsi per una lunga coda esterna un locale dove si può gustare l'anatra laccata, una delle specialità di Pechino. I negozi di té offrono soprattutto té verdi, di diverse qualità e prezzi e rossi ( pu her dello Yunnan ) più o meno pregiati, ma anche té di crisantemi, che si beve durante i pasti. Quasi inesistenti i té neri, forse perché richiamano l’epoca dell’imperialismo britannico. Abbiamo assaggiato un ottimo gelato al té verde. Intere vie sono affiancate da bancherelle che vendono oggetti in pelle (cinture e borse), legno (pettini), stoffa, cibi. Peiqi mi ha offerto e fatto assaggiare degli ottimi spiedini di melette caramellate.Nel tardo pomeriggio ci siamo trasferiti alla scuola 57, fra un traffico molto sostenuto per la circolazione di auto, bici, bici-carretti, moto, moto-carretti, pedoni. I ragazzi, prelevati dai genitori, si sono sistemati nelle famiglie, mentre Peiqi ed io abbiamo finalmente depositato i nostri bagagli in due camere della foresteria, nell’ala centrale della scuola, accolte da una simpatica laosh, un’insegnante in pensione ora responsabile della foresteria. I ragazzi hanno cenato con le famiglie a casa o in ristorante, mentre noi in mensa abbiamo optato per un menù mongolo, un po‘ meno piccante rispetto all’opzione coreana. Nostri compagni alcuni ragazzi mongoli venuti a Pechino per imparare il cinese e frequentare per un periodo la scuola 57.

25 MAGGIORitrovo a scuola alle 7. Incontriamo la vicepreside Sig. Liu, che salutandoci ricorda il gemellaggio fra la scuola Dante di Gorizia e la 57 di Pechino, fortemente caldeggiato dalle due attuali presidi, prof. Laura Fasiolo e prof. Liu Xiaochang. Si sofferma poi a illustrare le attività della scuola ospitante. L' edifici è costituito da un'ampio cortile rettangolare dotato di attrezzature sportive, intorno al quale sono disposti vari edifici fra cui la foresteria che attualmente ospita ragazzi coreani e mongoli, un finlandese, un danese e una ragazza tedesca e dove alloggiamo Peiqi ed io. Ci vengono offerti frutta (bananine, manghi, lichi) e ottimi dolcetti confezionati. Dopo la foto ufficiale, siamo condotti in visita agli ambienti scolastici. Alcune sale sono destinate ad attività fisiche, come aerobica, ginnastica, danza, tai chi; altri ambienti ospitano discipline artistiche, come pittura,

decorazione di maschere ( dell' opera di Pechino ), terracotta, tintura di stoffa, musica, canto. C'è la sala con cabina di pilotaggio per simulazione di volo e una decina di computer con joystick per imparare a comandare un velivolo; c'è un planetario, c'è uno studio televisivo, un'ampia sala informatizzata, una vasta e luminosa biblioteca, dove si tiene l’ora di lettura. Ogni spazio ha un proprio responsabile che guida anche la lezione. Possiamo partecipare alla lezione di aerobica, che linsegnante dedica a noi ospiti. Si pranza a scuola, ciascuno nella propria classe, dove i pasti vengono distribuiti in contenitori di plastica. Al pomeriggio si svolge un incontro fra i ragazzi ospitanti, gli italiani e i ragazzi che verranno in Italia a settenbre. Giochi e attività nelle classi. La sera i ragazzi la trascorrono con le famiglie, mentre Peiqi ed io partecipiamo a un'ottima cena con la preside sig. Liu Xiaochang, insieme fra gli altri alle insegnanti Liu Fang ( Cherry ) e Lei Ting ( Geogia ), che verrà a Gorizia il prossimo anno a insegnare cinese nel nostro polo.

26 MAGGIORitrovo a scuola alle 7.20 e partenza per la Grande Muraglia, il Tempio del Cielo e il Palazzo d' Estate. Usciti dalla città imbocchiamo l'autostrada e poi percorriamo una strada che attraversa un distretto di produzione frutticola ( ciliegie e pesche ) ed è affiancata da alcuni villaggi eco-turistici, dove spiccano pannelli solari e fotovoltaici. Ci si inoltra poi in un paesaggio di montagne verdissime e attraverso una funivia si arriva a Mutianyu, tratto di muraglia ora restaurato, costruito dai soldati di epoca Ming, su fondazioni precedenti. Larga una decina di metri e costellata da torri, la sua funzione era quella di costituire l'estrema barriera nel caso che i Mongoli si spingessero a sud. L'attuale struttura deriva dal collegamento dei bastioni difensivi costruiti dai singoli stati, costituendo una sorta di confine fra uno stato e l'altro. Pranzo gustoso e vario in un agriturismo. Molto buono il pesce scoiattolo, presentato con il dorso decorato da piccole punte a piramide, e una specie di polentina-piadina. Pomeriggio: visita a Tian Tan, il Tempio del Cielo. Il complesso è costituito da un ampio parco circondato da mura, all'interno del quale si erge un ricco edificio circolare sormontato da un triplice tetto appuntito di colore azzurro, simbolo del cielo. In asse, più a sud, un enorme altare circolare sopraelevato, al centro del quale un basso cilindro di giada segna l'umbilicus orbis, dove l'imperatore faceva i sacrifici. Costruito in epoca Ming era precluso al popolo e riservato all'imperatore, che attraverso sacrifici e preghiere, assicurava il favore divino per il buon raccolto dell'intero paese. Tardo pomeriggio ritorno a scuola e poi serata con le famiglie.

27 MAGGIOMattina. Visita alla piazza Tien'an Men e alla Città Proibita. Percorriamo la piazza da sud e passiamo davanti al Mausoleo di Mao, al Monumento agli eroi del popolo e infine ci fermiamo davanti al maxi ritratto di Mao davanti alla porta Tien'an Men, l'edificio dal quale il presidente proclamò la nascita della Repubblica Popolare Cinese il 1 ottobre 1949. Nessuna menzione delle proteste studentesche del 1989, che hanno reso tristemente nota la piazza in Occidente. Parecchi turisti cinesi, parecchie guardie. Aperta al pubblico nel 1949, la Città Proibita è un insieme di palazzi, piazzali e aree verdi dove soggiornarono 24 sovrani nel corso di 500 anni. Gli edifici sono visitabili soltanto dall'esterno, per cui si intravvedono a fatica, attraverso vetrate, le sale del trono e i ricchi arredi interni, in parte depreati ed ora alquanto polverosi. Bella l'architettura, soprattutto i tetti decorati da acroteri zoomorfi; onnipresenti le coppie di leoni di bronzo, la femmina riconoscibile per il cucciolo sotto la zampa e i calderoni un tempo ricoperti d'oro, depredati a più riprese ora dal popolo cinese ora dai nemici stranieri. Fuori dalla porta all'uscita nord, lungo la strada mutilati privi di un braccio stanno seduti e cantano, accompagnati da una radio-registratore, nell'attesa che qualche passanti getti loro alcuni yuan. Pranzo, sempre vario e abbondante. Visita al parco del Palazzo d' Estate, che si estende lungo un lago ameno solcato da barche. Particolarmente frequentato nel periodo estivo dagli imperatori Qing, venne ricostruito dalla terribile imperatrice madre Cixi. Molto suggestivo il Lungo Corridoio, decorato da figure floreali e scene tratte da testi classici ( Resoconto del viaggio a Occidente, Romanzo dei tre regni... ). Impressionante l'edificio di pietra e legno fatta costruire nel lago dall'imperatrice a imitazione di una nave reale. Passeggiata molto frequentata dai turisti, anche qui quasi tutti cinesi, attraverso giardini ben curati, padiglioni di

svago ( teatro ) e palazzi cerimoniali. Tristemente noto il padiglione murato dove fu rinchiuso da parte della zia Cixi l'imperatore fantoccio Guangxu, cui fu impedito in questo modo di procedere sulla via delle riforme avviate dopo la guerra cino-giapponese (1894 -1895).

28 MAGGIO Intera giornata a scuola. Alle 7.30 grande parata con circa 2000 studenti schierati in piedi in tutta la vasta area del cortile. Sul palco, davanti a un grande schermo con scritta luminosa di benvenuto ciascuno dei nostri ragazzi si presenta con brevi frasi in cinese o inglese. Nel breve discorso di saluto da parte mia ho ricordato il nostro quasi conterraneo Marco Polo, il suo Milione, la necessità della conoscenza reciproca per un'effettiva collaborazione, la condivisione di valori quali la pace e la solidarietà. A dimostrazione del nostro sforzo di conoscenza reciproca, ho inserito nel discorso tradotto da Peiqi alcune brevi frasi in cinese, che avevo cercato di memorizzare a fatica. Ci invitano a distribuire diplomi e premi agli studenti cinesi meritevoli.Seguono lezioni per il nostro gruppo: un' insegnante ci avvia alla decorazione delle maschere dell'opera di Pechino sulla base di modelli da copiare o da variare; un'altra insegnante mostra alcuni passi di danza latino americana; un maestro spiega i principali gesti del tai chi ( kung fu ) prima in aula e poi in un parco vicino ( ai ragazzi sono forniti i classici costumi bianchi ).

29 MAGGIO Italian Day. Al mattino, divisi in due gruppi, i ragazzi presentano i power point che hanno preparato per ilustrare alcuni aspetti della cultura italiana ( Nerone e Roma imperiale, San Francesco e Assisi, Michelangelo e Roma barocca, Raffaello e Firenze, Leonardo, Galileo, la Ferrari e l'Emilia, Milano e la moda, Gorizia, il cibo italiano ). Problemi tecnici per l'incompatibilità dei programmi usati, che i loro computer non riescono a leggere, ci persuadono che anche nella scuola cinese qualche problema organizzativo esiste e ciò ce la rende decisamente un po' più umana... Stessi problemi per il DVD del prof. Castelpietra sull'ISIS Dante. Alla fine sono stati presentati i pochi power point che si aprivano, insieme al resoconto dello scambio dei cinesi in Italia nel 2010. Pranzo in biblioteca, dove i ragazzi hanno molto apprezzato ravioli alla carne e ai funghi fatti arrivare apposta per loro da una vicina rosticceria. In seguito gli studenti cinesi interessati sono stati invitati nell'aula di informatica, dove si sono ripetute le presentazioni, si è cantato l'inno di Mameli e si sono distribuiti cioccolatini italiani e amaretti ( molto graditi ). Alcuni ragazzi vengono ripresi negli studi televisivi dove si esibiscono in una divertente performance. La giornata si conclude con una prova di tiro con l'arco e con attività di scherma, dove Enrico dà il meglio di sé.

30 MAGGIO Intera giornata a scuola. Attività nelle classi di appartenenza dello studente ospitante. Attività specifiche per noi: una docente ci insegna due canti d'amore tradizionali ( uno sulla luna, l'altro sul gelsomino ) e ci fa sentire un pezzo dell'opera di Pechino. Maria, una nostra ragazza, suona un brano al pianoforte. In seguito un insegnante illustra la tecnica del tie-dye, che consiste nel tingere pezzi di stoffa con effetti cromatici e decorativi. Il pomeriggio Liu Fang, Lei Ting, Peiqi Gao ed io partiamo per Han Ban, l'ufficio centrale che si occupa della diffusione della cultura cinese e che coordina i progetti Confucius di tutto il mondo. Incontro molto animato con due funzionari giovani ed eleganti che rispondono con sicurezza alle richieste di chiarimenti sulla compilazione dei moduli necessari per rinnovare il progetto in cui è coinvolto il nostro istituto Dante. Sembra che anche lì la burocrazia goda di ottima salute. Dopo averci fornito delle fotocopie, ci illustrano poi le funzioni del computer che invieranno (completo di mobile), con il quale si potrà interagire, usando sia l'alfabeto sia gli ideogrammi e che fornirà un valido supporto allo studio della lingua e cultura cinese. Infine, dopo aver ricevuto i nostri doni di rappresentanza, con molto orgoglio i due funzionari ci guidano in una breve visita alla moderna e interattiva mostra ricca di oggetti e di figure, che introduce ad alcuni aspetti della civiltà cinese. Tornati a scuola, ci rechiamo con i ragazzi all'agognato shopping al Xiushui, mercato a più piani dove si acquistano perle, giade, sete, calligrafie, pannelli dipinti, magliette di marche contraffatte, souvenir, cartoline. Carichi di acquisti, ritorniamo a scuola.

31 MAGGIO Gita in corriera con destinazione: zona olimpica al mattino e National Museum al pomeriggio. Lo stadio è imponente: una potente struttura d'acciaio e rivestimento di resistente tela di plastica bianca che imita un nido d'uccello. Ai lavori ha collaborato il famoso architetto dissidente Ai Weiwei, tenuto per parecchi mesi agli arresti domiciliari nel 2011. Si notano lavori sulla pavimentazione interna, che mostrano gli spazi sottostanti il manto erboso. Si erge nel villaggio olimpico, dove emergono un'enorme fiaccola stilizzata, una piscina con pareti trasparenti a mo' di gocce d'acqua e altri edifici costruiti per le Olimpiadi del 2008, che hanno rimpiazzato vecchi quartieri spazzati via per l'occasione. Il Museo della Scienza e della Tecnica ha un intento principalmente divulgativo ed è rivolto soprattutto ai bambini e ai ragazzi: vi si illustrano tecniche costruttive tradizionali, opere di idraulica, esperimenti di fisica, chimica, aspetti relativi alle energie rinovabili e all'ambiente. Possibilità di assistere a un filmato in 4D. Pomeriggio si ritorna nel cuore della città, al National Museum, dove abbiamo visitato la sezione relativa alla Cina antica, dalla preistoria ( calco del teschio dell'Uomo di Pechino) alle prime dinastie Shang ( tripodi di bronzo e pratiche sciamaniche con prime testimonianze di scrittura su ossa ), ai Zhou occidentali e orientali ( primi strumenti agricoli in ferro, bronzi, sete e bambù come supporti scrittori, nascita di confucianesimo e taoismo ), Qin ( Grande Muraglia ed esercito di terracotta ), e Han ( teoria dello yin e dello yang, Via della Seta ).

1 GIUGNO Preparazione power point con foto e brevi didascalie e di una canzone italiana da presentare alla cerimonia di addio. Preparazione cartelloni con brevi impressioni sull' esperienza di questo scambio e interviste televisive ai singoli ragazzi italiani con i loro rispettivi ospitanti. Cerimonia di consegna dei diplomi, con interventi della vicepreside, di alcuni studenti cinesi e nostri, tutti esprimenti gratitudine e soddisfazione per l'esperienza vissuta. Il tutto mediato e tradotto dall'insostituibile Peiqi.

2 GIUGNO Partenza dall'aeroporto di Pechino alle 9.55 (AZ0791), arrivo a Roma Fiumicino alle 15.00. Partenza da Roma alle 17.15 (AZ1361) e arrivo a Ronchi alle 18.30

I discorsi ufficiali di ringraziamento

Matteo e DeniseVogliamo innanzitutto ringraziare con tutto il nostro cuore la preside, i professori e tutti coloro che ci sono stati vicini durante la nostra permanenza qui a Pechino.

首先我们衷心地感谢校长、老师和所有在我们周围的人,在北京逗留期间给以了我们热情地接待和关怀。Siamo veramente onorati di aver potuto partecipare alle vostre attività scolastiche, di aver potuto godere dei vostri laboratori all’avanguardia che nella nostra scuola non abbiamo.

我们非常荣幸地得到了这次交流机会,享受了你们学校先进的教学实验室设备参加了你们学校的教学活动。而有些我们学校是没有的。Siamo davvero felici dei regali che ci avete fatto, dalla maglietta alla penna con il logo della vostra scuola.

我们非常的喜欢,学校给赠送的礼品:文化衫和带有学校介绍的圆珠笔。E vi siamo molto grati anche delle gite a cui ci avete permesso di partecipare, in luoghi che ci rimarranno sempre impressi.

我们还非常高兴地参观了那些具有悠久历史的名胜古迹,给我们留下了永不磨灭的美好记忆。Fondamentale è stato il ruolo delle nostre famiglie ospitanti che non ci hanno fatto mancare nulla e hanno sempre cercato di farci sentire come se fossiamo a casa nostra, mettendoci a nostro agio in ogni situazione.Sono stati fin troppo gentili, aiutandoci ad integrarci nella loro cultura.

非常重要的是我们的接待家庭。让我们感到什么都不缺少,就像在自己的家里一样。我们在接待家庭中过得非常地舒适和愉快。接待家庭对我们真是太热情了。还帮助我们融入他们的文化。Ci sentiamo in dovere di ringraziare moltissimo coloro che hanno contribuito al progetto“ Il milione ”, grazie al quale abbiamo potuto trascorrere giorni indimenticabili in questo splendido paese e conoscere una cultura per molti aspetti diversa dalla nostra, ma ugualmente speciale.

我们真正地还要感谢“马可波罗”交流项目,才使我们有了这次机会,在这个有着丰富历史文化的美好国家里度过了难忘的日子,了解了在很多方面与我们的文化差异,但是还是非常特别的。Grazie a tutti.

谢谢大家。

Antonella Testa

Abbiamo passato insieme giorni davvero entusiasmanti. Abbiamo scoperto un mondo che non conoscevamo.

我们一起度过了真正的激动人心的日子。我们发现了我们并不太了解的一个世界。Nelle famiglie i ragazzi sono stati accolti come figli. Hanno potuto vivere come i ragazzi cinesi, mangiare con loro, giocare e divertirsi con loro. L’ospitalità delle famiglie è stata veramente grande.

在接待家庭里,意大利学生与中国孩子们一起生活、吃饭、学习和娱乐。他们就像在自己的家里,如同家长们自己的孩子。接待家庭真是太好了。Abbiamo visitato la vostra bella scuola ricca di attività e iniziative, i nostri ragazzi sono diventati i vostri studenti cinesi: hanno cantato, danzato, fatto Taijiquan, tirato con l'arco, partecipato alle lezioni.

我们参观了你们美丽的学校,学校里丰富的教学活动吸引着我们。意大利学生们变成了中国学生,他们 Nella vostra scuola c’è un aria serena, uno spirito di collaborazione, operosità e gentilezza.

在你们学校里充满着平和,勤奋,热情,合作精神的气氛。Abbiamo ammirato le vostre bellezza naturale, artistiche e storiche: la grande muraglia; la città proibità; il tempio del cielo; il palazzo d’estate; lo stadio-nido. Una grande scoperta è stata la vostra cucina, ricca di pietanze e gusti diversi.

我们还欣赏了你们国家的自然、艺术和历史的美:伟大的长城、故宫、天坛、颐和园和鸟巢体育馆。还有一个很大的发现就是你们的美食,各种各样不同口味的丰富食品,使我们大饱口福。Abbiamo scoperto che è possibile comunicare anche se non si conoscono le lingue, che è possibile essere amici anche se si è diversi.

我们还发现,虽然我们不太了解双方的语言,但我们可以进行交流,我们还可能成为亲密地朋友。Un ringraziamento particolare alla vostra preside Liu Xiaochang, alle sue collaboratrici che ci hanno accolto Liu Hongbin e Liu Demin, a Li Linjuan e Hou Guomin che abbiamo conosciuto a Gorizia insieme alle altre colleghe Michelle e Ting. A Liu Fang che ci ha accompagnato sempre col sorriso, a Lei Ting, che speriamo di conoscere meglio in Italia. Ma tutto questo non sarebbe stato possibile senza la pazienza, la competenza e la disponibilità della nostra amica cinese e vostra amica italiana Peiqi Gao, alla quale va il nostro applauso.

特别要感谢接待我们的-刘晓昶校长和她的助手刘红斌与刘德敏付校长、我们在GORIZIA 就认识了的李文娟主任和侯国民老师。还有刘芳老师总是微笑着陪伴

着我们,雷婷老师我们将会在意大利更好地了解与合作。Grazie a tutti.

谢谢大家。

LE IMPRESSIONI

Silvia, anni 18

Silvia, che dire di questo viaggio?

Il viaggio è stato ancora più bello di quello che mi aspettavo, nonostante le mie aspettative fossero già molto buone: non credevo di riuscire ad incontrare di nuovo i ragazzi cinesi che erano venuti in Italia lo scorso ottobre e soprattutto di essere ancora così legata a loro dopo tanto tempo. Non immaginavo neanche di legare così bene con il gruppo di ragazzi italiani, con cui mi sono trovata benissimo nonostante fossero in gran parte più piccoli di me. Forse mi aspettavo un po' più di calore da parte della ragazza cinese che mi ha ospitata perchè ricordavo quanto ero entrata in sintonia con quella che avevo ospitato io in Italia, ma probabilmente era semplicemente un po' più timida ed è stata gentilissima e disponibilissima nei miei confronti.

Come ti sei trovata in famiglia?

Sia la ragazza che i suoi genitori hanno dichiarato fin da prima che arrivassi, tramite email, che la loro preoccupazione principale era quella di farmi sentire a casa mia e lo hanno dimostrato: qualunque cosa io dicessi che mi piaceva, anche solo per fare un complimento, o semplicemente dimostrassi di apprezzare loro me la procuravano prontamente e mi facevano regali di continuo. Persino la nonna, che ho visto solo una volta, mi ha fatto un regalo. Sono stati davvero gentilissimi ed hanno pianto quando sono partita.

E a scuola?

La scuola era molto diversa da come la immaginavo: sono state organizzate un sacco di attività per noi ragazzi italiani, così non abbiamo quasi mai avuto modo di annoiarci e non abbiamo assistito a moltissime lezioni. Quelle che abbiamo seguito sono state molto interessanti per capire le differenze che ci sono tra il modo di insegnare italiano e quello cinese: le lezioni erano poco stressanti e molto diluite da numerosi intervalli tra l'una e l'altra, ma iniziavano alle 7:30 di mattina (anche se gli studenti andavano a scuola già alle 7:00) e terminavano alle 17:30 per i ragazzi delle superiori, che dovevano restare a scuola per fare i compiti dalle 15:30 fino alla fine delle lezioni.

So che apprezzi molto la cucina cinese...

Il cibo mi è sembrato buonissimo, spesso piccante (che mi piace molto), molto sano, ricco di verdure, riso e altri alimenti particolari che in Italia non ci sono, come le meduse, gli scorpioni e l'anatra di Pechino. Mi è piaciuto molto il fatto di poter provare

nuovi tipi di cibo e mi sono trovata molto bene.

Hai trovato differenze nelle abitudine e nei comportamenti?

Le loro abitudini non sono troppo diverse dalle nostre: hanno solo degli orari diversi, come quello della cena e dell'orario di inizio scuola, ma non è stato difficile adattarsi. Non ho fatto particolare attenzioni alle differenze di abitudini perchè la mia famiglia ha fatto sempre in modo di farmi fare quello che volevo: la doccia tutti i giorni (che loro non usano fare), mi hanno portata a fare shopping, anche se loro non lo fanno mai.

Qualche impressione sulla megalopoli?

La città aveva più parchi e zone di verde rispetto a quello che mi immaginavo. Mi hanno spiegato che l'hanno abbellita così quando ci sono state le olimpiadi. Per il resto mi è sembrata molto inquinata ed era veramente enorme. Abbiamo visto un sacco di cose sia a Pechino che nei dintorni (come la Muraglia) ed è stato veramente molto bello ed interessante. Visitando la città proibita, il Palazzo d'Estate e il Tempio del Cielo mi sono sentita come immersa nel mondo dell'antica Cina ed ho cominciato a nutrire un grande interesse per la sua storia, che mi piacerebbe approfondire in futuro.

Come valuti quest'esperienza?

In generale posso definire l'esperienza molo positiva sia perchè è bellissimo potersi avvicinare ad un popolo così diverso, che si è dimostrato sia molto grande per la sua disponibilità e la sua apertura verso noi italiani, sia un po' arretrato per alcune caratteristiche che riguardano il suo stile di vita ed il suo rapporto con il governo, ma che mi sono state molto utili per fare delle riflessioni e per imparare confrontandomi con il diverso. Non credo di avere imparato molto la lingua cinese, ma sicuramente ho fatto pratica con quella inglese e mi è stato molto utile.

Denise, anni 18

Denise, cosa ti ha spinto a partire?

Ho deciso di intraprendere questo viaggio innanzitutto perché ero molto curiosa di venire a conoscenza delle tradizioni, dei costumi e della cultura dei cinesi: ero molto interessata a sapere come vivono, le loro abitudini, e in che cosa differiscono da noi italiani e in che cosa invece sono simili. Poi, sono una ragazza che ama viaggiare e questa era un’occasione unica, da non perdere. Così ho deciso di partecipare a questo scambio culturale, ed è stata una delle decisioni migliori che abbia mai preso. Se tornassi indietro, lo rifarei altre mille volte. E’ stata un’esperienza che mi ha arricchita notevolmente.

Cosa ti ha colpito di più? La prima cosa che mi ha colpita, è stata la scuola: la sua organizzazione, come i ragazzi la vivono, gli orari.. Gli studenti cinesi vi passano gran parte del loro tempo: devono essere a scuola addirittura alle sette – sette e mezza di mattina fino alle cinque – cinque e mezza del pomeriggio. Le classi sono decisamente più numerose delle nostre, in ognuna ci sono in media cinquanta studenti, e gli spazi per muoversi sono minimi. Una cosa che mi ha stupita è il fatto che ogni aula ha una telecamera di sorveglianza, per controllare che gli studenti non copino e i professori spieghino correttamente il programma. Inoltre ogni classe dispone di un video proiettore e di un computer, per svolgere al meglio le lezioni. Mi ha impressionato negativamente però che i ragazzi non partecipano affatto alle lezioni, alcuni dormono, altri giocano col cellulare ( e i professori non dicono nulla ) e

non sembrano per nulla attenti ed attivi. Per quanto riguarda la struttura, è magnifica. Il campo di atletica è enorme, contiene 4 campi da basket. C’è la possibilità di fare tiro con l’arco,ping pong, e c’è anche un’aula interamente dedicata al gioco delle freccette.

Quali altre differenze hai notato fra la scuola cinese e quella italiana?

Ecco, i ragazzi cinesi a scuola fanno molta più attività fisica di noi. Ci sono moltissimi laboratori e attrezzature di cui noi non disponiamo, come l’osservatorio astronomico, il simulatore di volo, laboratori di fisica, chimica, biologia molecolare, una biblioteca, aule per la ceramica, per la pittura su tela, per canto..ci sono anche stanze dove sono esposti degli animali artificiali, ovviamente, e le fasi di sviluppo e crescita di vari insetti. Per non parlare dell’aula dedicata all’arte del te! E’ impressionante di quante strutture in più di noi abbiano! Ma lo stesso non riuscirei mai a frequentare una scuola cinese: troppe ore chiusi dentro, costretti ad indossare l’uniforme, e per le ragazze è vietato sia truccarsi, sia avere i capelli sciolti che le unghie pitturate. Troppo restrittivo a mio parere! Non lasciano ai ragazzi un minimo di libertà; ma questa è la loro cultura, e gli studenti, essendone abituati, sembrano non soffrirne. Ma quello che mi ha lasciata più sconcertata di tutto è stato quando ho saputo che coloro che sono all’ultimo anno e si devono preparare per l’università, devono stare a scuola dalle sette di mattina alle nove di sera! Noi nemmeno ce lo sogniamo! Fanno colazione, pranzo e cena lì! E una volta tornati a casa, continuano a studiare! Non c’è dubbio che studino molto più di noi, ma così facendo non hanno una vita sociale: non escono mai con gli amici, raramente vanno al cinema, a fare shopping, e solo al weekend possono dedicarsi alla loro attività sportiva preferita. Simpatico è che, al cambio d’ora, invece della campanella hanno una musichetta, e due volte al giorno fanno degli esercizi contro la miopia. Però devo dire che la loro scuola è molto più sporca della nostra: in generale, ho notato che hanno un concetto di igiene diverso dal nostro. Quasi mai i wc avevano la carta igienica e i lavandini disponevano del sapone.

E la tua nuova famiglia? Per quanto riguarda la famiglia e la mia ragazza ospitante, davvero niente da dire: a volte era addirittura imbarazzante la loro gentilezza. Facevano sempre il massimo per mettermi a mio agio in ogni situazione e farmi sentire come se fossi a casa. La loro casa era molto piccola, e ciò che più mi ha impressionata era il bagno: il pavimento della doccia si trovava allo stesso livello di quello del wc, perciò ogni volta quasi si allagava il bagno! Evidentemente loro sentono meno di noi la necessità di vivere comodamente.

Qualcosa sul cibo? Il cibo era davvero buono: a differenza di quanto mi era stato detto prima di partire, ho mangiato molto bene, soprattutto i ravioli al vapore, l’anatra e le verdure! Ho anche assaggiato la medusa, ma quella non mi è piaciuta molto. Durante i pasti loro non bevono mai acqua, ma te caldo o qualche altra bibita come succo d’arancia o coca cola; quando noi chiedevamo acqua, ci guardavano stupiti e ce la portavano calda!

Alcune impressioni sulla città di Pechino? Una cosa che mi ha scioccata – anche se in parte me l’aspettavo – era l’inquinamento dell’aria: dei giorni proprio si respirava, e il sole non si vedeva quasi mai nitidamente. Per quanto riguarda le persone, io le ho trovate molto disponibili e gentili con noi, ma mi ha colpito molto che tantissimi cinesi, quando vedevano noi occidentali, ci fermavano e volevano fare delle foto assieme!Impressionante era il traffico: sempre pieno di code ed ingorghi. Ho notato che nessuno si allaccia le cinture di sicurezza, e in moto vanno tutti senza casco, anche in tre. Probabilmente hanno meno leggi di noi per quanto riguarda il comportamento sulla strada.

Come valuti nel complesso lo scambio? In generale, è stata un’esperienza molto costruttiva, che mi ha arricchita e fatta crescere molto. Sono contentissima di averla fatta, perché mi ha permesso di conoscere un popolo per molti aspetti diverso dal nostro.

Matteo, anni 18 Matteo, cosa pensi dell'esperienza cinese? Sapevo sarebbe stata un'esperienza irripetibile, ma non immaginavo diventasse incredibile a tal punto da non voler più tornare a casa. Sono rimasto sorpreso dall'ospitalità e dalla simpatia della famiglia che mi ha fatto trascorrere 10 giorni indimenticabili; non mi hanno fatto mancare nulla, ogni sera mi portavano a mangiare in tipici e gustosissimi ristoranti cinesi da dove uscivamo sempre a pancia piena! Così come la famiglia, anche i professori e gli accompagnatori ci hanno sempre aiutato e cercato di farci sentire come a casa nostra! Nonostante vivessi in una delle città più grandi del mondo, sembrava tutto così vicino e straordinario; ogni luogo ha una sua particolare anima che lo caratterizza! Sono felicissimo di aver avuto questa opportunità, grazie alla quale ho potuto conoscere una cultura differente alla nostra, ma altrettanto curiosa e affascinante.

Ilaria, anni 17

Ilaria, quali sono state le motivazioni che ti hanno spinta ad aderire allo scambio?

E' da un paio di anni che mi interesso alla cultura e alla vita in paesi orientali come la Cina quindi quando ho deciso di partire per questo viaggio sapevo cosa aspettarmi e sono stata contenta nel constatare che era esattamente come me lo ero immaginata.Tuttavia molte sono le cose che mi hanno sorpresa durante la mia permanenza a Pechino e una di queste è stata la gentilezza con cui la famiglia mi ha accolto in casa loro.Prima dello scambio con la Cina avevo preso parte ad altri scambi culturali, ma in nessun altro posto ho trovato dei genitori tanto attenti alle mie esigenze e che si preoccupassero così tanto per me.

E' vero che i cinesi sono gente chiusa e poco accogliente?

Al contrario. In dieci giorni tutti quanti, non solo i genitori e la ragazza che mi ospitava, ma anche nonni, zii e cugini, si sono sempre messi a mia disposizione per portarmi a visitare la città, raccontarmi la loro storia e parlarmi del loro paese. La stessa gentilezza l'ho ritrovata in classe anche se all'inizio i miei compagni non mi avevano fatto una buona impressione. Appena arrivata mi avevano fatta sedere in un angolo infondo all'aula e ignorato completamente, ma già il secondo giorno i miei vicini di banco si sono aperti un po' di più aiutandomi a seguire le lezioni. Quando la ragazza che mi ha ospitato era impegnata sono stati loro a portarmi a visitare Pechino e a tenermi compagnia quando ero da sola. Sono stati veramente tutti molto premurosi.

Alcune impressioni sul cibo?

Per quanto riguarda il cibo ogni piatto è stato una novità perché oltre ai Jiaozi non avevo mai mangiato piatti tipici cinesi. Tranne i piatti piccanti e alcuni dolci che non ho apprezzato molto, devo dire di aver mangiato molto bene sia quando mi portavano al ristorante sia quando era la famiglia che cucinava per me. Mi ha stupito quanto cibo preparano durante i pasti, io riuscivo a mangiare metà rispetto a quello che mangiavano loro. Fortunatamente ho visto che non è maleducazione lasciare cibo nel piatto cosa che invece da noi non è bene fare.

Altre differenze nelle abitudini e nei comportamenti?

Sono molte. Ad esempio si lavano i denti prima di mangiare e non dopo, come segno di

gradimento fanno rumore quando mangiano gli spaghetti, l'ordine delle portate è invertito, quando si usano le scale mobili si deve rimanere sempre sulla destra per lasciare posto a quelli che sono di fretta, è normale che la gente chieda di scattare foto con i turisti stranieri e si dà molta importanza a riordinare le sedie dopo averle usate. L'abitudine però che mi è rimasta più impressa di tutte è stata quella di spalmarsi dello yogurt sul corpo dopo essere stati esposti molto tempo al sole. Tornate dalla gita sulla Grande Muraglia infatti la mamma ci ha detto di spalmarci lo yogurt sulle zone arrossate del corpo e di massaggiare per almeno venti minuti. Tutto sommato è servito ad alleviare il rossore. Molte volte queste differenze tra abitudini italiane e cinesi hanno portato a leggeri fraintendimenti, ma alla fine mi hanno sempre spiegato il motivo di certe azioni.

Come ti è sembrata Pechino?

A parer mio, è una città molto affascinante e ricca a livello architettonico. è stato curioso vedere i vari accostamenti tra stile orientale e stile moderno di grattaceli e palazzi. Sinceramente me l'aspettavo molto più grigia e invece ho trovato molto verde a decorare le strade e le piazze. Veramente particolari sono state le uscite serali per gli hutong e a Houhai dove si poteva respirare la vera vita di Pechino e non quella delle zone più turistiche.

Un bilancio conclusivo sullo scambio?

Come esperienza posso dire che mi è servita moltissimo sia per migliorare dal punto espositivo le lingue che ho utilizzato per comunicare, sia a livello personale visto che ho dovuto trovare il coraggio di affrontare situazioni che non avrei mai pensato di riuscire a superare. Essendo una ragazza molto timida il fatto di esporre le presentazioni sull'Italia nelle classi o parlare durante la cerimonia di benvenuto per me è stato un grosso passo avanti. Tornata a casa mi sono accorta che la mia autostima è uscita rafforzata dopo dieci giorni trascorsi in un paese lontano, con persone nè italiane nè cinesi che non conoscevo. Ho sperimentato poi cosa vuol dire parlare da sola davanti a un pubblico numeroso. Inoltre sono contenta anche di aver mantenuto i contatti con la ragazza che mi ha ospitato e di sapere che presto verrà anche lei qui in Italia per poterla ringraziare ancora di persona e contraccambiare la gentilezza e l'affetto con cui mi ha trattata e continua a trattarmi tuttora.

Grazie ancora per avermi permesso di partecipare a questo scambio culturale: se potessi rifarlo non avrei esitazioni a partire di nuovo.

Antonella Testa insegnante accompagnatrice

Sono partita senza la macchina fotografica. Volevo vivere da insegnante pechinese a tutti gli effetti. Il primo impatto è stato di sorpresa nel vedere che anche in Cina c'è l'erba, ci sono i ranuncoli gialli, i papaveri rossi. A Pechino il traffico è quello delle nostre grandi città, con autobus, metropolitane, corriere, auto, taxi, biciclette, moto. Stessi centri commerciali Starbucks McDonald Zara piccoli supermercati sotto casa agli angoli delle strade, eleganti negozi con le migliori griffe del mondo. Vagamente mediorientali i marciapiedi coperti da piccoli teli di plastica con la verdura fresca dei contadini, i carrettini colmi di ciliegie, le officine dove riparano bici e motorini di tutti i tipi, i parrucchieri economici e sempre affollati. Occidentali i vestiti, jeans e maglietta, ma non le calzette di nylon con i sandali, occidentale la varietà di fisionomie, ma non il continuo parlottare, ridere divertiti, partecipare con plasticità a discussioni animate, mangiare con gusto, succhiare con gusto zuppe, spaghetti, yogurt. Parlare per ore, di questo e di quella, ridere anche per nulla. Socievolezza.

Vita sociale attiva, soprattutto la sera nei quartieri popolari, dove gli uomini si ritrovano a giocare a backgammon o domino e gli anziani fanno un po' di movimento nei parchi appositamente attrezzati per loro. Nel parco intorno al Tempio del Cielo abbiamo visto cori di pensionati che si esibivano e gente che giocava a volano col piede o con la racchetta. Anche nel traffico più congestionato, pochi i gesti di stizza o di nervosismo. Abitudine alla pazienza. Donne determinate, talvolta con posti di responsabilità superiori a quelli degli uomini, come ad Han Ban. Consapevolezza della propria grandezza, potenza e autosufficienza anche se a tratti trapela un ben celato senso di inferiorità per la disinvoltura occidentale. Grande fiducia nella tecnologia, in internet che almeno a scuola funzionava "a tempo", in Facebook, nella lingua inglese, che alcuni parlano con convinzione anche se a volte in modo incomprensibile. Alcuni cliché e pregiudizi ad es. sugli italiani che parlano tanto ma non concludono mai niente. Conoscenza non diretta del mondo unita a molta curiosità. Mi Da un collega cinese, impressionato dalla bellezza di Firenze, Roma, Napoli, mi è stata rivolta una domanda, alla quale non ho saputo rispondere: Perché in Italia è nato il Rinascimento? Sarà la risposta a questa domanda la chiave per capire le differenze e per invitarci a riflettere sul contributo che la nostra civiltà può dare al mondo?

Da parte di tutto il gruppo un grazie particolare alla nostra Preside Prof. Laura Fasiolo, che ha creduto a questa iniziativa e l'ha portata avanti con tenacia, coraggio e determinazione: xièxie

Scambio studenti Italia-Cina 23 maggio – 2 giugno 2012Elenco partecipanti e relativi ospitanti:

Liceo Classico

PICIULIN Enrico IVA Liu Jinhao

CONTIN Silvia IVB Hu Kexin

RIVOLI Maria IVB Jiao Jiechao

Liceo Scientifico

MANFREDI Alessandro IE Fan Boyang

COSTA Ilaria IIIC Zhang Songzhu

GARLATTI Silvia IVA Bao Yuchen

VIDONI Denise IV A Huze Qingqing

CICIGOI Anna IVD Qian Qiuhang

GIANESINI Matteo IVD Pang Sihan

PIANI Chiara IVD Lv Xi

Liceo delle scienze umane e linguistico

SACCOIA Alejo IAL Wang Jiantao

Accompagnatori

ANTONELLA Testa

GAO Peiqi

Referente

TOSORATTI Carla

Dirigente

FASIOLO Laura