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1 Scenetta campo estivo Temù 2016 SCENETTA A cura della Parrocchia di San Giovanni Battista Polaveno - Brescia

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Scenetta campo estivo Temù 2016

SCENETTA A cura della

Parrocchia di San Giovanni Battista Polaveno - Brescia

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Personaggi

Denerys: (capp. I-II-III-IV-V)

Mamma di Denerys: (capp. I-V)

Sailor Moon: (cap. II)

Natan: (cap. II)

Lena: (cap. III)

Juan: (cap. III)

Jonas: (cap. III)

Fluffy: (cap. IV-V)

Frisco: (cap. IV)

Miryam: (cap. V)

NOTE

Per ambientare meglio la scenetta e scandire in modo migliore la separazione dei luoghi, si consiglia di

proiettare delle immagini, come aiuto nel variare l’ambientazione. Consultare la cartella “FONDALI” allegata.

Per ulteriori informazioni e scambio di altri materiali è possibile scrivere all’indirizzo:

[email protected]

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Capitolo 1: Introduzione Personaggi: Denerys, mamma di Denerys

Ambientazione: casa di Denerys

Materiale necessario: scooter spaziale, tuta spaziale, mobiletto/credenza con cassetti, libro Hunger

Games al cui interno ci sarà il salmo 8, 2 smartphone, occhiali, vestito e grembiule mamma.

[entra Denerys a bordo dello scooter spaziale con in sottofondo la canzone STAR WARS, gira nel

salone e poi si ferma nel centro]

DENERYS: [gridando] Mamma, mamma! Ma dove sei? [rivolta ai bambini] Ma è mai possibile che io

non riesca mai a trovarla?

[entra di corsa la mamma di Denerys]

MAMMA: Ma tesoro sono qui. Cosa succede? Mi hai spaventata!

DENERYS: [con aria scocciata] Oh finalmente, chissà dov’eri finita. Comunque, dove hai messo la

mia tuta? Quella per andare nello spazio?

MAMMA: Quella per far cosa?

DENERYS: Ehm, per giocare nel parco.

MAMMA: Ah si scusa, dovrebbe essere qui nel primo cassetto [va verso mobiletto/credenza e

prende la tuta, continua a guardarla] Ma scusa, tu andresti con questa cosa a giocare nel parco?

DENERYS: E perché no mamma? Bisogna sempre essere protetti, così se cado non serve che mi porti

al pronto soccorso e paghi i ticket per le visite. Prevenire è meglio che curare!

MAMMA: Si Denerys hai ragione! Ma stai attenta lo stesso, mi raccomando. Hai bisogno di

qualcos’altro o posso tornare di là?

DENERYS: Olla peppa, cos’è tutta questa fretta?

MAMMA: No, niente... ero presa a smessaggiare con la Barbara su WhatsApp. Speta che ti devo far

vedere una cosa [toglie lo smartphone di tasca]! Guarda che bel video di un gattino che mi ha

mandato [smanetta impacciata con lo smartphone per cercarlo] [video GATTINO]

DENERYS: [seccata] Mamma….

MAMMA: [soddisfatta] Eccolo, eccolo! L’ho trovato, guarda! [lo fa partire e ride a crepapelle,

Denerys sarà invece seccata, quando finirà, la mamma continuerà a guardare lo smartphone]

DENERYS: Mamma, guarda che è finito…

MAMMA: Ah sìsì, scusa… [fa per mettere via il telefono]

DENERYS: Dai da brava mamma, adesso torna pure di là alle tue cose [la spinge delicatamente via]

MAMMA: [riprende il telefono] No, ma aspetta ancora un attimo… prima mi ha scritto la zia Brunilde

di mandarle un selfo con te, che vuole vedere come ti stanno i capelli col nuovo colore

DENERYS: Mamma, si dice selfie…

MAMMA: No, ma noi ne facciamo solo uno, che basta e avanza… non sono neanche a posto, guarda

qua come sono! [si sistema i capelli]

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DENERYS: Vabeh, lasciamo stare, dai muoviti…

MAMMA: [si mette in posa con Denerys e impacciatissima tenta un selfie con la fotocamera esterna]

Cheeesee!

DENERYS: Mamma… cosa stai facendo? Cià qua a me! [prende lo smartphone e si rimettono in posa]

MAMMA: Cheese [Denerys scatta] Fa vedere... bene, va bene, adesso gliela mando! [smanetta

impacciata con lo smartphone per inviare la foto]

DENERYS: Ecco sì, vai di là dai, così ti concentri meglio

MAMMA: Mh, ciao tesoro, fai la brava! [le dà un bacio in fronte ed esce sempre smanettando col

telefono]

DENERYS: Ci mancava solo lei coi suoi video dei gattini e i suoi selfie…! Comunque, non mi sono

ancora presentata a voi! Io mi chiamo Denerys e sto per cominciare un viaggio, perché mentre

leggevo il mio libro preferito… questo, si intitola Hunger Games, ho trovato dentro un fogliettino

con su una preghiera, si chiama salmo 8 … chissà chi ce l’avrà messa... leggere questo salmo mi ha

fatto riflettere su un po’ di cose e mi ha spinto a farmi delle domande a cui cercherò di dare delle

risposte in questo viaggio, che sarà un viaggio speciale, perché andrò a cercare alcune persone nello

spazio, che spero mi aiuteranno a risolvere questa confusione che ho in testa.

Ora ve lo leggo, così saprete anche voi di cosa parla [prende il libro, estrae il testo e inizia a leggere].

C’è una parte che mi ha molto colpito, una domanda in particolare “cos’è l’uomo?”. Sapete che è

un po’ di tempo che non dormo la notte per cercare di rispondere a questa domanda, poi una notte

ho sognato questo signore che mi diceva di partire per lo spazio e così ho costruito questa specie di

scooter spaziale [lo mostra]. Io in verità avrei preferito uno shuttle ma in ferramenta dal Lorenzo

non c’erano i pezzi giusti quindi ho dovuto arrangiarmi così. Viaggerò di stella in stella, di pianeta in

pianeta, nuoterò nella via lattea e incontrerò vecchi e nuovi amici e ovviamente conto su di voi!

[ai bambini] Siete pronti per questo viaggio? Mi volete accompagnare?

[aspetta la risposta] Bene, [estrae il telefono di tasca] Imposto un attimo il navigatore e partiamo!

[ai bambini] Guardate che bella cover!

[imposta il navigatore con la modalità vocale] A posto, nom!

[sale sullo scooter, parte la sigla di STAR WARS e parte ma si accorge di non avere il casco] No, no,

no! Fermi tutti! Mi serve il casco. Ma chissà dove me l’ha messo quella là! [prende lo scooter in

mano ed esce gridando, sempre con la canzone in sottofondo] Mamma, mamma, mamma dove hai

messo il mio casco? Se all’oratorio cado dallo scivolo mi faccio male!

[video LANCIO SHUTTLE e di nuovo musica STAR WARS]

Fine capitolo 1

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Capitolo 2: Sogno/Desiderio Personaggi: Denerys, Sailor Moon, Natan

Ambientazione: Luna (in penombra, quasi al buio)

Materiale necessario: scooter e tuta spaziale, casco, tracolla, smartphone, mappa stellare, costume

Sailor Moon, pigiama Frisco, cuscino, orsacchiotto, ciondolo mezzaluna, polvere di stelle in

sacchettino, scatolina tipo portagioie, biscotti Pan di Stelle

[entra Denerys sulla canzone STAR WARS, in mano ha lo smartphone]

DENERYS: [si toglie il casco e continua a guardare il telefono] Il telefono mi ha detto che sono

arrivata ma qui non vedo assolutamente nessuno. Sarà meglio che torni ai vecchi metodi [estrae

una mappa dalla tasca] Oh ecco, vediamo qui! Qui dice: [esegue i movimenti] fare 4 passi avanti, tre

saltelli a destra, strisciare leggermente a sinistra… mah, per me ho sbagliato destinazione. Sarà

meglio controllare di nuovo su Google Sky Map.

[riprende il telefono, parte la sigla di SAILOR MOON ed entra Sailor Moon che accenna un balletto,

Denerys si volta e inizia ad osservarla]

[dopo la musica]

SAILOR: Ehi ciao! Ti sei persa?

DENERYS: Eh credo di si! Ma tu aspetta, tu sei Sailor Moon? La vera Sailor Moon? Mama da piccola

prima di andare a scuola lo guardavo sempre.

SAILOR: Si certo, Sailor Moon in carne, ossa e blush lunare. Tu invece chi sei?

DENERYS: Io sono Denerys e vengo dalla Terra, sono alla ricerca di alcune risposte ma purtroppo

questo viaggio sembra più difficile del previsto. Mi sono già persa....

SAILOR: Ti posso aiutare io, sai com’è, non mi chiamo mica Sailor Moon per il niente.

DENERYS: Si beh, hai ragione. Io sto cercando Natan lo conosci? Secondo la mia mappa dovrebbe

abitare da queste parti, ma non c’è...

SAILOR: Ah sì sì, lo conosco. Non mi stupisco che tu non sia riuscita a trovarlo: mia cara devi sapere

che lui è un sognatore èh, ha sempre la testa tra le nuvole. Ma non ti preoccupare, ti aiuterò io a

cercarlo...

[sigla SAILOR MOON, le due ragazze girano tra i bambini ed entra Natan, con in mano un

orsacchiotto, che si posizionerà sdraiato in un angolo della stanza]

SAILOR: Oh eccolo là! Vieni avviciniamoci! [si avvicinano] Ehi Natan!

NATAN: Ciao Sailor! [si alza e le dà il cinque] E ciao anche a te! Mamma mia ma tu sei… Denerys

della Terra? Mamma mia quanto tempo è passato dall’ultima volta che ci siamo visti?!

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DENERYS: Eh sì… un sacco di tempo! Eeh, erano bei tempi quelli eh, quando venivo qui sulla Luna in

estate per il Summer Camp Lunare… mi ricordo ancora quando assieme cercavamo la polvere di

stelle nel cratere Moonday. Se non ricordo male, non è molto lontano da qui…

NATAN: Eh sì, è proprio dietro quel dosso laggiù! Ma guarda, non c’è più la polvere di stelle di una

volta… casomai dopo te ne do comunque un sacchettino…

DENERYS: Ahhh, peccato... la accetto lo stesso però! Comunque, tornando a noi… sono venuta qui

sulla luna, perché ho bisogno di chiederti una cosa…

NATAN: Deve essere una cosa importante se sei arrivata fin qui.

[all’improvviso parte la sigla di SAILOR MOON]

SAILOR: Ragazzi, io devo proprio scappare. Il dovere mi chiama. Ciao e a presto! [esce e la musica si

ferma]

[Natan riprende]

NATAN: Ehm, dicevo… dovrà essere una cosa importante se sei arrivata fin qui.

DENERYS: Sì, è una cosa abbastanza importante. Però vorrei prima capire una cosa... Perché hai

quell’orsacchiotto di peluche? [ride]

NATAN: Ma come, non lo sai? L’orso è l’animale che rappresenta la dea Diana, dea della Luna.

[Natan si interrompe e fa per addormentarsi]

DENERYS: Natan! Ci sei? Ehi!

NATAN: [sussulta] Sìsì, ci sono… ma ogni tanto mi capita questa cosa qui hahaha.

Ti stavo dicendo: il mio orsacchiotto, non potrei mai lasciarlo a casa o dimenticarlo da qualche parte.

Non ti ricordi che ce l’avevo sempre con me anche quando ero piccolo? E non solo io, anche tutti gli

abitanti della Luna ne hanno uno a casa e lo custodiscono gelosamente.

DENERYS: E anche il ciondolo lo porti sempre? [Natan avrà al collo un ciondolo che rappresenta una

mezzaluna]

NATAN: Sì, lo porto sempre al collo. Come vedi rappresenta una mezzaluna, il mio pianeta. E come

hai capito mi piace molto abitare qui.

DENERYS: Ma Natan, tu quindi sei un sognatore?

NATAN: Sì, io sono proprio un sognatore. [riparte con l’abbiocco]

DENERYS: Nataaaan!

NATAN: [Sussulta] Eeeehm… Passo le mie giornate a sognare, mi sdraio, chiudo gli occhi e immagino

un po’ come vorrei che fosse la mia vita. Diciamo che ho sempre la testa tra le nuvole…

DENERYS: EH, ho visto!

NATAN: …infatti credo che per te non sia stato facile trovarmi. Tu invece non sogni mai?

DENERYS: Io preferisco restare con i piedi per terra. Sognare non fa proprio per me. Se avessi un

sogno e poi non riuscissi a realizzarlo ci resterei male, non credi?

NATAN: Hai assolutamente ragione, ma io so per certo che tu hai un sogno nel cassetto. Tutti noi

ne abbiamo almeno uno.

DENERYS: Beh si, oltre al fatto che spero che mia mamma impari a usare WhatAapp e a farsi i selfie

da sola, vorrei finire questo viaggio e riuscire a trovare le risposte che cerco.

NATAN: Se ti posso aiutare anche io lo farò con piacere.

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DENERYS: Grazie mille, Natan! Allora… senti, a me piacerebbe sapere che cosa è importante per te

nella tua vita?

NATAN: [chiude gli occhi per riflettere mentre Denerys lo squadra] Mmh, beh oltre al mio

orsacchiotto, [Denerys prende appunti sul suo telefono] direi che finché il mio cuore racchiude un

sogno, il desiderio di realizzarlo mi fa sperare in qualcosa di futuro, che sia lontano o vicino, ed è

proprio questo che mi aiuta a vivere.

DENERYS: Quindi Natan, è il sogno che fa la tua vita, il sogno è la cosa più importante per te?

NATAN: Sognare è la mia vita! Pensa che a scuola sto seguendo anche un corso per riuscire ad

interpretare i sogni.

DENERYS: Wow! Fantastico! Sembra una cosa interessante! Quindi se io ti raccontassi un mio sogno,

che ho fatto recentemente, saresti in grado di dirmi cosa significa?

NATAN: Uhm… sono ancora alle prime lezioni, però potremmo provare, non garantisco nulla però

eh!

DENERYS: Sìsì proviamo lo stesso dai… è che non me lo ricordo tanto bene…

NATAN: Ma nessun problema! C’è per questo la polvere di stelle! Aiuta a ricordare i sogni… [estrae

un sacchettino con una polvere bianca e al ritmo di “Sembra talco ma non è” di Pollon canta:]

Sembra talco ma non è, serve a darti la memoria, se lo mangi o lo respiri ti dà subito memoria” [e

getta la polverina addosso a Denerys, che la inala e cade in una specie di stato di trance] [con voce

pacata] Ecco Denerys, siamo pronti, puoi iniziare a raccontarmi il tuo sogno…

[sottofondo MUSICA SOGNO]

DENERYS: [sempre in uno stato di semi-trance] Sì, sono io, mi trovo sul lago di Iseo… sono lucida e

fiammante; risplendo sotto i raggi del sole di giugno, i miei fianchi tondi oscillano mossi

dall’ondeggiare leggero delle onde… sono un pedalò! Questa calma tranquillo viene rotta dopo poco

da urla di bambini… due si avvicinano, tutti e due biondi, uno un po’ ricciolo, l’altro con gli occhiali.

Avranno sì e no 10-11 anni, il primo ha un pallone, lo calcia contro di me e… ahi! Mi colpisce la

chiappetta destra… un male! L’altro, invece, sempre attaccato a i telefono o a un videogioco. Dopo

avermi colpito si avvicinano e mi salgono a bordo… iniziano a pedalare, pedalano pedalano, quello

con gli occhiali non sta zitto un attimo… e pedalano, pedalano… e sono stanca… ci avviciniamo

sempre di più al ponte di Christo… anche lui risplende col suo giallo sotto il sole di mezzogiorno e…

[MUSICA DI TENSIONE] NOOOO! NOOOO! Fermi! Ci andiamo a schiantare contro! Inizio ad

imbarcare acqua… aiuto… aiutooooo non riesco più a stare a galla, inizio ad affondare, affondo,

affondo e… affondo. [nel dire l’ultimo affondo, la musica si interrompe, lei si riprende dallo stato di

semi-trance e dice:] e a questo punto mi sono svegliata e… e… avevo anche fatto la pipì a letto… che

imbarazzo

NATAN: [pensieroso] Mmmh… vediamo un po’ come possiamo interpretarlo questo sogno… o

meglio, incubo! Mah, io direi che prima di tutto, tu, Denerys ha assoluto bisogno di farti una bella

vacanza, ma lascia stare il lago d’Iseo che è un po’ banale dai… poi, secondo me emerge una innata

paura dell’acqua, tu sai nuotare?

DENERYS: Certo, ho il certificato da delfino!

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NATAN: Ah, ok… allora probabilmente è più una paura degli oggetti galleggianti… e infine, direi che

ti conviene stare alla larga dai bambini di 10-11 anni che rientrano nella descrizione che hai fatto,

perché probabilmente sono davvero pericolosi! … però possiamo stare tranquilli, perché qui [guarda

tra i bambini] non ce ne sono… o forse…?

DENERYS: [interrompendolo] Facciamo che non ce ne sono, che è meglio! Ma tu sei sicuro che il

sogno vuol dire questo?

NATAN: Eh non lo so di preciso… te l’ho detto che sono ancora alle prime armi [ride imbarazzato]

DENERYS: [risponde anche lei con una risatina imbarazzata] Ok, Nat, comunque grazie! Ora, io è

meglio che vada, magari la prossima volta che ci vediamo sarai più esperto! Ti saluto e tanti bei

sogni!

NATAN: Ciao Denerys, a presto! In bocca al lupo per il tuo sogno. E mi raccomando, ricorda sempre

che sognare è importante per vivere bene

DENERYS: Me ne ricorderò sicuramente, ciao Nat e grazie mille per tutto.

NATAN: Ah, però prima di andare ti lascio un regalo dai, guarda, questa scatolina dove potrai

raccogliere e conservare tutto quello che vorrai e un po’ di polvere di stelle, che non fa mai male!

Adesso io però mi rimetto giù a fare un pisolino, ciao cara [le consegna le cose e le dà un bacio

sulla guancia] [Natan si rimette sdraiato e Denerys si mette al centro della stanza]

DENERYS: Certo, me lo ricordavo abbastanza strano, ma non fino a questo punto. Ahh, saranno gli

effetti dell’atmosfera lunare? O della polvere di stelle? [ridacchia] Sarà meglio che me ne vada prima

di diventare come lui! Anche se un po’ fuori, mi ha dato però una risposta utile per quello che cerco…

Vediamo però quale potrebbe essere la mia prossima tappa… [prende il telefono e la mappa

stellare], Siri oggi ha fatto i capricci quindi è meglio usare anche la mappa per sicurezza. Mmh, sì

potrei andare qui… vediamo… ecco la strada giusta dovrebbe essere questa! Prima di ripartire però

farò merenda, tutto questo sognare mi ha fatto venire fame. [fruga nelle tasche della tuta] Mm,

vediamo cosa c’è qui …… Ah ecco i Pan di Stelle che mi ha dato la nonna ieri [inizia a mangiare] non

c’è merenda più azzeccata. Mi sembra di sentire la musichetta della pubblicità [si sente la

PUBBLICITÀ PANDISTELLE in sottofondo] Natan mi sembra proprio il bambino della pubblicità,

quello che dice «io so dove abitano le magiche stelle, ma per entrare devi sognare fortissimo». Tale

e quale! [ride]

[mentre mangia squilla il telefono] Pronto? Ciao mamma! ….. Ma come dove sono? Se ti ho detto

che andavo all’oratorio. ….. No, non torno per cena, sono da Sofia, te l’avevo detto. ...........

[scocciata] Si mamma, quando torniamo li facciamo i selfie. ……………. No mamma, non si dice selfo,

si dice selfie. Ma quante volte te lo devo dire? ……………… Si mamma, ci vediamo domani eh.

[tira un sospiro di sollievo] Marona me, ci mancava lei con i selfie adesso. Sarà meglio continuare il

mio viaggio, se no ciao. Allora, vediamo [si guarda intorno]. Si, di qui! [sale sullo scooter ed esce

sulla sigla STAR WARS]

Fine capitolo 2

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Capitolo 3: Amicizia/Amore Personaggi: Denerys, Lena, Juan, Jonas

Ambientazione: Venere

Materiale necessario: scooter e tuta spaziale, casco, tracolla, smartphone, mappa stellare, targa

«Via Cupido 33», vestito con cuori, parrucca rosa, collana e bracciale con cuori, laccetti annodati,

cuoricino, rosa, parrucca bionda, occhiali sole, cappello di paglia, canotta bianca intima, filo d’erba.

[entra Denerys sulla canzone STAR WARS, in mano ha lo smartphone e la mappa]

[sottofondo: SOMEONE LIKE YOU]

DENERYS: Oh eccomi su Venere, che magnifico pianeta! Mi ricorda la divinità dell’antica Grecia o

forse quella dell’antica Roma, boh, non ricordo di preciso. Quando torno a casa mi servirà un ripasso.

Comunque adesso devo cercare la mia amica Maddalena «Lena per gli amici» come dice sempre

lei… e devi stare attento a non chiamarla Maddalena se no si arrabbia. Sono sicura che anche lei,

come Natan, saprà aiutarmi. Però ciao, anche lei ha un po’ la testa tra le nuvole, è sempre

innamorata [sospira] Spero di riuscire a trovarla.

[parte con lo scooter e fa qualche giro poi si ferma davanti alla porta che sarà chiusa].

Via Cupido numero 33. Se Google Maps non ha di nuovo sbagliato questo è il posto giusto. [bussa

più volte poi grida] Lena Lena Lena ci sei? Sono Denerys. Ti ricordi? Quella del Summer Camp Lunare

dell’anno scorso [non rivcevendo risposta continua a gridare] Lena Lena ma ci sei?

LENA: [da fuori, gridando] Arrivooo! [apre la porta] Ma ciao Dene! [la abbraccia forte e continua a

darle baci]

DENERYS: [con voce soffocata] Ehi Lena, potresti fare un po’ più piano? Se continui così mi romperai

tutte le ossa.

LENA: Si certo [la lascia] scusami… è che sono così felice di vederti, mi mancavi tanto!

DENERYS: Eh, anche tu Lena... però vedo che non sei cambiata affatto: sempre cuoricini rossi

ovunque [Lena infatti avrà un vestito a cuori rossi e un braccialetto al polso a forma di cuore]

LENA: È l’amore cara Dene. [sospira trasognante] L’amore… Sono alla settima galassia.

DENERYS: [perplessa] Ma scusa non si dice «sono al settimo cielo»?

LENA: Noo, da noi si dice così. Comunque, ho delle novità da raccontarti. Ma vieni, sediamoci qui [si

siedono in mezzo alla stanza]

DENERYS: Mi sembrava strano che tu non avessi novità. Fammi indovinare: [ci pensa un po’] ti sei

innamorata di nuovo?

LENA: Esatto! Ma come hai fatto a capirlo?

DENERYS: Mah, un’intuizione… Ma quella rosa che hai nei capelli?

LENA: Mama Dene… me l’ha regalata lui! Mama, è così bello! Ha gli occhi verdi e i capelli biondi ed

è bello, è alto e bello, ha un sorriso che mama, e poi beh è bello, ma UN FIGO DA PAURA!

Senti… Senti qui il mio cuore… [prende la mano di Denerys e la appoggia per farle sentire il cuore]

[canzone: CUORE MATTO]

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DENERYS: Urcaaa… batte fortissimo! Comunque sì, ho capito… [ai bambini] Sarà quello giusto

stavolta? [ride] Maaa… senti un po’ quei laccetti al polso invece? Sono una nuova moda che mi è

sfuggita?

LENA: Questi laccetti beh, me li ha regalati lui. Mi ricordano il legame che ci unisce e che ci lega così

anche quando mi manca è sempre con me. Però aspetta, ne ho uno per te così quando tornerai sulla

terra non ti dimenticherai di me e sarò sempre con te [prende un laccetto dalla tasca e glielo mette]

Ecco qui! Ti regalo anche questo cuoricino!

DENERYS: Grazie Lena, lo metterò nella scatolina che mi ha regalato Natan assieme alla sua polvere

di stelle [la estrae dalla tracolla e lo mette dentro la scatola] Grazie, grazie! [la abbraccia] Però io

voglio sapere come si chiama questo ragazzo…

LENA: Ma non posso mica dirlo davanti a tutti eh, te lo dico nell’orecchio dai [le sussurra qualcosa

all’orecchio]

DENERYS: Ahh ma è quello del Camp, me lo ricordo ancora…

LENA: Sìsì lui… [estraendo lo smartphone] guarda la foto che mi ha mandato poco fa su snapchat [la

mostra a Denerys, che si copre la bocca stupita/shockata, poi ridacchiano in modo malizioso]

DENERYS: Certo che… potresti anche invitarlo qui stasera così lo saluto neh, è tanto tempo che non

ci vediamo...

Comunque, non divaghiamo… diciamo che non sono venuta fin qui solo per una visita di cortesia…

sono venuta perché avrei una cosa da chiederti.

LENA: Sì certo, dimmi tutto.

DENERYS: Per te, cos’è importante nella vita?

LENA: [sguardo sognante] LUI!

DENERYS: [quasi scocciata] E oltre a lui?

LENA: Mm, io mi sento viva solo quando il mio cuore batte per qualcuno, proprio come sta facendo

ora!

DENERYS: Quindi per te… l’essere umano è colui che vive sempre in relazione con gli altri, vive grazie

agli amici ed è sempre in cerca di amore?

LENA: Si Dene, proprio così. Un po’ come me. Io sono così. E poi beh, l’amore deve sempre essere

alla base della vita e nessun uomo può vivere senza amore. Ma tu invece [ammiccando] hai qualche

novità?

DENERYS: No, niente di importante. Ieri però sono stata da Natan.

LENA: [facendo una smorfia schifata] Natan il sognatore?

DENERYS: Si, sì lui. Te lo ricordi?

LENA: [con una nota di disprezzo] Come dimenticarlo. Si sdraiava ovunque con il suo orsacchiotto e

iniziava a sognare e a viaggiare nel suo mondo. [ride]

DENERYS: Si ma non è per niente cambiato!

LENA: Immagino… ma guarda che comunque, per me non è per niente il tuo tipo, meglio se te ne

cerchi un altro eh... [trasognante] Magari come il mio Juan! Anzi… sai cosa ti dico? [estraendo il

telefono ed iniziano a scrivere] Gli dico di portare anche il suo amico Jonas, così magari ti sistemi

anche tu!

DENERYS: Ma sei fuori? [fa per strapparle di mano il telefono]

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LENA: E daiiii… esagerata! Cosa c’è di male?! Su. Su! Senti alla tua amica Lena! [ammicca in modo

vistoso e riprende a scrivere il messaggio]

DENERYS: … e va bene… se lo dici tu…

LENA: [finisce di scrivere] Ecco! Tra tipo 3 minuti saranno qui … Tu però poi, quando loro vanno via

ti fermi a dormire, vero? Poi riparti domani. Dai! Abbiamo un sacco di cose da raccontarci io e te!!!

Ah? Cosa dici? Ti fermi?

DENERYS: Sì sì, va benissimo. Devo anche mettere in carica il telefono che mi serve per preparare il

mio prossimo viaggio. Avete gli adattatori qui vero?

LENA: Ma Dene guarda che qui le prese sono come in Italia eh [ride]

DENERYS: Ah già, mi confondo sempre con Marte, lì si che sono strani. Vi vivranno si e no due alieni,

il resto sono tutte sonde della Nasa.

LENA: Non parlarmi del naso che fino alla settimana scorsa lo avevo tutto rosso per colpa del

raffreddore

DENERYS: [ride] Ma no Lena. La Nasa, quella che manda gli astronauti, quella degli shuttle

LENA: Ahhhh, adesso ho capito. No, qui non sono ancora arrivati [ride]

[canzone: BELLO E IMPOSSIBILE]

[Lena si guarda un po’ intorno in attesa e accenna un sorrisetto, dopo un po’, sulla porta in fondo,

fa capolino Juan, alto, con parrucca bionda, occhiali da sole, dorso nudo e addominale scolpito

(eventualmente disegnato), Lena lo guarda, le si illuminano gli occhi e gli corre in contro]

LENA: [mentre corre incontro a Juan] JUANITO!

JUAN: LENITA! [Lena gli salta al collo e lo abbraccia]

DENERYS: [con mano sulla fronte tipo facepalm] Santo cielo…

LENA: [A Juan, incalzante e trascinandolo] Vieni, vieni che c’è Dene! Te la ricordi Dene? Vieni! Ma

Jonas dove è? Ti avevo detto di portare anche lui…

JUAN: llega

LENA: Ah arriva, ok [nel frattempo raggiungono Denerys] Eccolo Denerys il mi amor, allora è come

te lo ricordavi?

DENERYS: Ehmm… [lo guarda un po’] Sì… più o meno…

JUAN: Ciao Denerys! [la bacia sulla guancia]

DENERYS: [ride imbarazzata] ciao

[canzone: IL RAGAZZO DI CAMPAGNA]

[dopo un attimo di straniamento, Lena e Juan si metteranno a ballare sulle note della canzone, lo

stesso farà anche Denerys trascinando un bambino o un animatore. Sul finire entrerà Jonas con

cappello di paglia, canottiera intima e anche lui occhiale da sole, filo d’erba in bocca, più basso e

meno “figo” di Juan, che si avvicina al gruppo, muovendosi anche lui a ritmo]

DENERYS: [un po’ delusa] Ah, quello sarebbe Jonas?

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LENA: Eh sì, è simpaticissimo! [a Jonas] Vieni, vieni pure! [Jonas li raggiunge] Ti presento la mia

amica Denerys

JONAS: [a Denerys, prendendole la mano per fare il baciamano] Enchantè! [le bacia la mano]

DENERYS: [risatina imbarazzata] Enchantè tutto mio…

LENA: Bene! Adesso che vi siete conosciuti, andiamo di là a mangiare che ci raccontiamo un po’ di

cose!

DENERYS: Ook, voi incominciatevi pure, che io ho una cosa da fare prima

LENA: Va bene [esce avvinghiata al suo Juan e Jonas li segue]

DENERYS: [prende il telefono] Devo assolutamente scrivere alla mamma che stasera sto a dormire

dalla zia Ines o Inès visto che siamo in tema [ride] se no poi si preoccupa. Tanto sono sicura che mica

la chiama per chiederle se è vero che sono li. [ridacchia poi fa finta di scrivere il messaggio]

No dai, niente faccine se no poi non mi molla più perché inizia ad usarle pure lei. Ecco fatto, apposto!

Sta già scrivendo, si ma tanto quando finisce buonanotte.

Adesso mi aspetta tutto il racconto della Lena su come ha incontrato il suo bello. E a Jonas cosa gli

dico? Mamma mia… Aiuto!

[esce sulla sigla STAR WARS]

Fine capitolo 3

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Capitolo 4: Armonia del Creato

Personaggi: Denerys, Frisco, Fluffy

Ambientazione: Venere [all’inizio], Mercurio

Materiale necessario: scooter e tuta spaziale, casco, smartphone, pigiama e pantofole Dene, mappa

stellare, albero, costume coniglio, peluches, borsone, vestito tipo pareo.

[canzone: LA SVEGLIA BIRICHINA]

DENERYS: [da fuori] Sì mamma, adesso mi alzo sì…

[entra Denerys, è spettinata assonnata e ancora in pigiama]

DENERYS: Ma che ore sono? [guarda l'orologio] Ma ma ma è tardissimo, colpa di Lena e del suo

Juanito. E adesso come faccio? Ma dove sarà la mia tuta spaziale? [si guarda intorno e inizia a cercare

anche tra i bambini poi apre la porta e la trova] Oh eccola qui, va beh, la infilo sopra il pigiama dai

[si infila la tuta molto goffamente] E la Lena va beh, la saluto da qui che sono già in ritardo [gridando]

Ciao Lena, a presto [attende una risposta che non arriva] Se ciaoo, io sono in ritardo e non posso

aspettarla.

Allora vediamo [prende mappa e smartphone] dovrebbe essere da questa parte.

[Sigla STAR WARS, Denerys parte con lo scooter spaziale, gira nella stanza, poi esce.

CAMBIO AMBIENTAZIONE: Mercurio, poi foresta tropicale, viene portato l’albero,

SUONI DELLA FORESTA]

DENERYS: Si, è proprio come me lo ricordavo anche se l'ultima volta che sono stata qui la

vegetazione era più rigogliosa neh. Ah lo smog… poi è un sacco umido qui… uff speriamo non mi

vengano i capelli ricci come quelli di mia mamma con tutta questa umidità quasi tropicale… Ma non

cincischiamo, devo trovare Frisco! Lui è sempre in mezzo al verde, sempre perso tra le sue piante e

i suoi animali, peggio della Lena e di Nat. Mi ricordo che al Camp si nascondeva sempre nel bosco

per raccogliere le farfalle perché diceva che doveva fare la collezione, mah. Certo che, a pensarci

bene, ne ho conosciuta di gente strana a quel Summer Camp [sospira]. E adesso come lo trovo? Uff.

Provo ad andare da questa parte.

[Denerys si inoltra nella ‘foresta’ dei bambini, la musica cambia SHINING SOUNDTRACK, Denerys

inizia ad intimorirsi e all’improvviso sbuca un coniglietto rosa di peluche, entrambi urlano]

DENERYS: No allora, intanto ti calmi. [mimando] CHI SEI E COSA VUOI DA ME? [il coniglio resta fermo

immobile] No okay… oddio che pauraaaa… no così non va bene. Proviamo in questo modo [canzone

IL CONIGLEITTO TIPPY inizia a muovere le braccia e a fare strani movimenti, all'inizio il coniglio resta

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immobile poi fa lo stesso, si muovono a ritmo con la musica] Ok ragazzi tranquillizziamoci… non

sembra un animale cattivo [si sfrega la fronte e poi fa altri gesti, il coniglio li ripete]

Oh, ma vedete che allora i corsi per il richiamo degli animali a volte funzionano?

Se ho capito tutto mi ha detto che lui conosce Frisco… Quindi adesso gli chiedo se puoi portarmi da

lui [fa di nuovo degli strani gesti e il coniglio le risponde] Sì, dice che per lui va bene e mi ha detto di

seguirlo che sa dove posso trovare il mio amico.

[musica INDIANA JONES e girano tra i bambini]

[entra Frisco, abbigliamento hippie, e si posiziona in un angolo con dei peluches, intanto giunge

Denerys preceduta dal coniglio che alla vista di Frisco inizia a fare versi di gioia]

FRISCO: Ciao Fluffy bello ciao… dove sei stato? Bello il mio coniglietto! [lo accarezza e lo coccola e il

coniglio grida di gioia poi da dietro compare Denerys]

DENERYS: Tada!

FRISCO: Ehilà! Ciao Dene cara!

DENERYS: Ciao Frisco! [lo abbraccia]

FRISCO: Oh ma finalmente dopo un anno ci si rivede

DENERYS: Eh non è non è tanto tempo dai... È passato così in fretta

FRISCO: Si ma sai che qui su Mercurio un anno dura come tre di quelli terrestri e quindi sembra

molto più tempo.

DENERYS: Ah già, me ne dimentico sempre, opss. Comunque vedo che abiti sempre qui.

FRISCO: Eh sì, questa è la mia casa. Mi prendo cura delle piante, ho un po’ di orti qui su Mercurio,

con tante belle tipologie diverse di piante, poi accudisco anche degli animali feriti o quelli che hanno

semplicemente bisogno di attenzione come Fluffy [lo accarezza e lo coccola come prima, poi si

avvicina a Denerys per non farsi sentire] Devi sapere che a lui piacciono le coccole e quando si sente

trascurato scappa ed inzia a gridare.

DENERYS: Ma davvero? [ride] Che cosa buffa!

[il coniglio corre via gridando]

FRISCO: Sì vabeh… lascialo perdere… E tu invece? Cosa ci fai qui? Ma non hai caldo con quella tuta?

DENERYS: Si beh, un po' sì, devo dire che fa parecchio caldo… sto sudando… pensavo di trovare un

po’ di fresco qua da te Frisco [risata scema]… e invece…

Ma non la posso neanche togliere, perché sotto ho il pigiama… ero di fretta e non mi sono cambiata

FRISCO: Guarda, dovrei avere qualcosa di mia sorella da qualche parte… vado a vedere… [esce e

rientra subito con un borsone o uno zainetto] Guarda se trovi qualcosa che ti va

[Denerys fruga nel borsone e inizia a cercare, quando vede un ragno ed inizia a gridare]

DENERYS: Frisco AAAAAAAAAAAH! Oddio! AAAAAAAAAAAAH! Che schifoooooooooooooo!

FRISCO: Cosa succede?

DENERYS: [faticando a respirare e balbettando] C'è c'è un un ragno.

FRISCO: Dov’è che non lo vedo?

DENERYS: [agitandosi sempre di più] Ma come non lo vedi? È lì dentro… È gigante!

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FRISCO: Ah se lo dici tu ci credo [ride] Spidy vieni da papà dai [finge di prendere qualcosa in mano

dal borsone] Quante volte ti ho detto che non deve spaventare i nostri ospiti? [Denerys lo guarda

stranita]

DENERYS: Ooook.

FRISCO: Dai ora va a cambiarti. Tieni. [le porge un vestito poi Denerys esce e si cambia intanto Frisco

finge di curare la pianta fischiettando o cantando una canzoncina]

[quando Denerys rientra il coniglio le sbuca davanti all’improvviso, entrambi iniziano di nuovo a

gridare, Denerys allora lo rincorre sulla canzone SURFIN’ BIRD]

DENERYS: [rincorrendo il coniglio un po’ arrabbiata] Ma basta!!! Ma perché ce l'hanno tutti con me?

Vai via, vai viaaaaaaaa!

FRISCO: Ma Deneee cosa fai?? [ride] Fluffy, vieni qui! [il coniglio lo raggiunge e si fa coccolare,

rimarrà al loro fianco e Frisco lo accarezzerà di tanto in tanto]

DENERYS: ... non c'è niente da ridere! Altro che “i coniglietti rosa sono tutti teneri e coccolosi”…

questo qui mi sta proprio sulle scatole oh!

FRISCO: Te l’ho detto di lasciarlo perdere… è un po’ tutto particolare. Ma mi dici cosa sei venuta qui

a fare? Solo perché il tuo carissimo amico Frisco di mancava così tanto o c’è dell’altro? Hai bisogno

di un po’ di piantine o verdurine per la mamma?

DENERYS: No, no per carità… io non la mangio neanche la verdura

FRISCO: Ma come? Guarda che è importantissima per il nostro organismo… ora, non dico che

bisogna diventare vegetariani, ma le vitamine della verdura ci vogliono èh

DENERYS: Sì, va bene… ci farò un pensierino… COMUNQUE non sono venuta qui di certo per farmi

venire gli infarti dalla paura per colpa dei tuoi animali. Quindi sarò breve così me ne posso andare

subito.

FRISCO: Si d'accordo, d'altronde so anche io che non ti piacciono gli animali. [ride] Mamma mia, ma

cosa è che ti piace? Gli animali no, le verdure no… i dolci?

DENERYS: Ascolta Frisco, io sto facendo questo viaggio nello spazio, perché sto cercando di

rispondere ad una domanda che mi ronza per la testa come uno sciame di api intorno ad un

alveare... e per rispondere chiedo a te, che cosa è per te la felicità?

FRISCO: Mmh [sempre accarezzando il suo coniglio] Io sono contento quando sono circondato da

un mondo pieno di cose belle. A me piace vivere qui perché sono circondato da tanti animali, da

tanta natura e poi c'è sempre il sole che splende. Chi non vorrebbe essere al mio posto, con un cielo

così bello, sereno e limpido?

DENERYS: Per quanto riguarda il sole sono d'accordo anche perché dove abito io fa sempre freddo,

peggio del Polo Nord, ma degli animali farei volentieri a meno...

FRISCO: Non ti piacciono nemmeno i pesci?

DENERYS: Quelli come Nemo sì, gli altri sono troppo aggressivi...

FRISCO: Allora vieni con me che ho qualcosa da farti vedere

DENERYS: Va bene. Però prima facciamoci uno snapchat che lo mando alla Lena [prende il telefono]

FRISCO: Ma Lena Maddalena? Quella sempre con i cuoricini?

DENERYS: Sì sì proprio lei. Sono andata a trovarla ieri...

FRISCO: Allora mandiamole un video dai.

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DENERYS: Sì, d’accorso. [prendono il telefono e fanno lo snapchat, dicendo magari qualcosa di

divertente] Oh ecco fatto, proprio bello. Certo che però qui c'è una connessione pessima, non

prende neanche il 3G.

FRISCO: Quando sei nella natura a cosa serve il telefono?

DENERYS: Mio caro serve, eccome. E se vuoi pubblicare qualcosa su Facebook? Tipo le foto dei tuoi

carissimi animali?

FRISCO: No no, comunque a me non serve e adesso andiamo.

DENERYS: Ma sei sicuro che non ci sono squali, pescecani, piranha o animali simili? Di solito nelle

foreste dei film ci sono sempre i piranha…

FRISCO: No no, tranquilla andiamo.

DENERYS: Ah se lo dici tu andiamo dai. Pero aspetta che qui il telefono prende bene e mando un

sms alla mamma e le dico che va tutto bene. [prende il telefono e scrive] Aspetta neh …….. oh ecco

fatto. Nom! [escono tutti e tre]

[musica STAR WARS]

Fine capitolo 4

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Giorno 5: Uomo, opera di Dio Personaggi: Denerys, Miryam, mamma di Denerys, Fluffy

Ambientazione: Saturno, [poi] Terra

Materiale necessario: scooter e tuta spaziale, casco, smartphone, mappa stellare, cartoncino con la

scritta «laboratorio di Miryam», tavolo, strumenti da laboratorio, bicarbonato, aceto, provetta, 3

paia di occhiali, camice da laboratorio, bracciale con un ciondolo a forma di falce, scatola tipo

portagioie con oggetti donat, costume coniglio rosa..

[sigla STAR WARS ed entra Denerys con lo scooter spaziale]

DENERYS: Mamma mia che fatica arrivare fin qui. Oggi c’era traffico per colpa della festa patronale

di Marte e c’era un casino nella via Lattea che non vi dico. E poi, le turbolenze, marona me, mi sono

imbattuta in una pioggia stellare che erano anni che non vedevo una roba del genere. Peggio del

temporale del giorno della giostra delle contrade. Le code poi che ho trovato sugli anelli di Saturno…

meglio non parlarne!

Va beh, comunque sono quasi arrivata alla fine del mio viaggio, oggi incontrerò la mia amica Miryam

e poi finalmente tornerò a casa: Miryam è una scienziata, come Einstein, come Galileo Galilei… Al

Camp, aveva sempre un microscopio e studiava le farfalle che catturava Frisco. Stava sveglia la notte

pur di scoprire qualcosa di nuovo. Ah, quel Summer Camp, missà che ero l’unica persona normale e

pensare che tutti dicono che i terrestri sono strani. Bah, che si guardino loro. [ride]

Dicevo, devo trovare Miryam e se non mi ricordo male devo andare da questa parte però è sempre

meglio controllare [prende il telefono] OH NOOO! [disperata] Mi è scaduta la promozione spaziale

e adesso cosa faccio? Niente, uff, dovrò tornare all’età della pietra e controllare la cartina [prende

la cartina dalla tasca e si siede] Alloraa, io sono qui quindi per andare alla casa della Miry devo

andare di qua [continua girare la cartina molto impacciata] No no no, non è da questa parte. [quasi

piangendo] Ma come facevano senza i telefoni? Ma che scatole! E poi se non la trovo non potrò

finire il mio viaggio e non posso arrendermi. Io provo ad andare da questa parte, di sicuro da qualche

parte arriverò.

[sigla THE BIG BANG THEORY, Denerys gira nel salone, poi esce, intanto viene posizionato un tavolo

al centro ed entra Miryam che si metterà al tavolo e riempirà un’ampolla con bicarbonato e aceto,

che faranno reazione; segue SI PUÒ FARE – FRANKENSTEIN JR, Miryam mimerà l’espressione del

viso del Dr. Frankenstein e alla fine esclamerà]

MIRYAM: Evvaiii! Ce l’ho fatta! [poi continua a armeggiare con la sua strumentazione]

[rientra Denerys con un foglio in mano dove ci sarà scritto «laboratorio di Miryam»]

DENERYS: [mostra il foglio] Oh, sono nel posto giusto, guardate qui «laboratorio di Miryam». Ma

ma, eccola li. Sht bambini che adesso mi avvicino e le faccio prendere paura.

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[Denerys si avvicina da dietro e le fa paura, Miryam si finge spaventata]

MIRYAM: Ehilà, ma ciao Dene! Cosa fai qui?

DENERYS: Sono in missione. È una settimana che giro nello spazio alla ricerca di aiuto e come non

potevo venire anche qui da te, dalla mia scienziata preferita? Sono sicura che potrai aiutarmi anche

tu!

MIRYAM: Certamente cara la mia 007! La scienziata Miryam è qui per aiutarti.

DENERYS: Ma vedo che hai ancora problemi di vista [ride] Addirittura tre paia di occhiali? Guarda,

se vuoi io conosco un bravissimo oculista, ha operato anche mia nonna alle cataratte e adesso ci

vede che è una meraviglia. Un giorno vieni da me sulla Terra e ti ci porto io.

MIRYAM: Ma no, che dici? [ride] Questi mi servono in laboratorio, io ci vedo benissimo anche senza

[toglie gli occhiali].

DENERYS: Oh così va meglio. Ma… i tuoi esperimenti come procedono?

MIRYAM: Benissimo Dene, BENISSIMO! Ho appena fatto una grandiosa scoperta! Ho scoperto un

metodo molto veloce per produrre un schiuma profumatissima e morbidissima, utile per lavarsi e la

cura del corpo

DENERYS: Uuuuh, e ti rende la pelle tutta bella morbida e idratata?

MIRYAM: Ma certamente! E pensa che non serve neanche l’acqua… qui da noi è una rivoluzione,

perché di acqua non ne abbiamo!

DENERYS: [stupita] Come non ne avete? L’a2a non ve la fornisce?

MIRYAM: Ma che a2a [ride] Noi qui beviamo solo estratto del suolo di Marte che le sonde della

NASA ci spediscono una volta alla settimana. E dobbiamo farcelo bastare per bere, quindi per lavarci

ce ne resta ben poco…

DENERYS: [ai bambini] Mah, che cosa strana. Ma voi capite cosa sta dicendo?

MIRYAM: Quindi, grazie ai miei studi e agli strumenti che mi ha portato Babbo Lunare l’anno scorso

ho messo a punto questa nuova invenzione! Dene, se vado avanti così mi daranno il Premio Nobel

[con aria sognante]

DENERYS: Sì, certo, se sei convinta tu. [le afferra il braccio] E questo bracciale? Sai che è stra bello?

MIRYAM: Eheh, lo so lo so, è un cimelio di famiglia… Questo bracciale è a forma di falce e

rappresenta il mio pianeta, Saturno… [musica SUPER QUARK a sottofondo] devi sapere che Saturno

è il sesto pianeta del Sistema solare in ordine di distanza dal Sole ed il secondo pianeta più massiccio

dopo Giove. Saturno, con Giove, Urano e Nettuno, è classificato come gigante gassoso, con un raggio

medio 9,5 volte quello della Terra e una massa 95 volte superiore a quella terrestre. Il nome deriva

dall'omonimo dio della mitologia romana, omologo del titano greco Crono. Il suo simbolo

astronomico è proprio una rappresentazione stilizzata della falce del dio dell'agricoltura e dello

scorrere del tempo (in greco, Kronos). Saturno è composto per il 95% da idrogeno e per il 3% da elio

a cui seguono gli altri elementi. Il nucleo, consistente in silicati e ghiacci, è circondato da uno spesso

strato di idrogeno metallico e quindi di uno strato esterno gassoso. Saturno ha un esteso e vistoso

sistema di anelli che consiste principalmente in particelle di ghiacci e polveri di silicati. Della

sessantina di lune conosciute che orbitano intorno al pianeta, Titano è la maggiore e l'unica luna del

sistema solare ad avere un'atmosfera significativa.

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DENERYS: Ah ora ho capito. Grazie infinite per la lezione di astronomia [ride un po’ imbarazzata].

Comunque Miry ascolta, io sarei venuta da te per chiederti una cosa…

MIRYAM: Si Dene, dimmi tutto. È sempre un piacere aiutarti.

DENERYS: Ecco, sto facendo questa indagine per capire un po’ il senso di alcune cose… e a te vorrei

chiedere chi è per te l’uomo, l’essere umano.

MIRYAM: Ma guarda… [musica SUPER QUARK a sottofondo] Secondo me l’uomo è colui che sa

cogliere la bellezza del creato perché ci vede l’impronta di Dio e così anche lui riesce a riconoscersi

come essere di Dio, come qualcosa che Dio ha voluto, progettato, pensato e creato! Però devi anche

ricordarti che l’essenziale è invisibile agli occhi e tutto ciò che vedi, ogni cosa che ti circonda,

nasconde un seme di infinito e anche in me, in te e in tutti loro [indicando i bambini] c’è l’impronta

di chi ci ha creato, il volto di Dio è visibile in ognuno di noi, ma non all’esterno, all’interno!

DENERYS: Quindi mi stai dicendo che l’uomo è l’immagine di Dio?

MIRYAM: Si Dene, proprio così. Ognuno di noi somiglia a Dio e ha qualcosa di lui.

DENERYS: Woow… che risposta fantastica Miryam. [la abbraccia] Grazie mille. Ti prometto che verrò

ancora a trovarti anche perché dovrai aiutarmi un modo per farmi venire la voglia di studiare e di

fare i compiti.

MIRYAM: [ridendo] Certamente Denerys! Guarda, ti lascio un campioncino del mio nuovo prodotto,

prima di andare … e ti saluto, speriamo di rivederci presto [la bacia ed esce, Denerys risponde al

saluto e rimane da sola in scena]

DENERYS: [prende telefono e cartina] Bene ragazzi, mi sa che è ora di tornare a casa… èh… e chi la

conosce la strada però? Ovviamente sono senza giga quindi dovrò usare la cartina… a pensarci bene,

la Miry avrà una rete Wi-Fi. Fammi vedere … Ah sì, eccola qui ed è pure senza password. Ah, è

proprio vero, i veri amici si vedono nel momento del bisogno. [al telefono] Come faccio a tornare a

casa? [smanetta con il telefono] Oh ecco qua il percorso, sarà meglio andare che ci sarà la mami che

mi aspetta con ansia.

[sigla RITORNO AL FUTURO, Denerys esce, si toglie il tavolo CAMBIO AMBIENTAZIONE: Terra ed

entra la mamma che avrà il telefono in mano, mentre si fa delle foto]

MAMMA: Questa alla Sonia gliela devo proprio mandare. Ada se sono uscita bene. Foto profilo

Whatsapp, Facebook, Twitter e Instagram.

[mentre la mamma si fa le foto entra Denerys vestita normalmente]

DENERYS: Ciao ma!

MAMMA: Ciao Dene, ma dove sei stata in tutti questi giorni?

DENERYS: Pota mamma ho avuto un po’ da fare e poi la zia Ines non mi lasciava più tornare a casa,

poi sono andata dalla nonna Esmeralda che non smetteva più di parlare e di cucinare e di parlare e

di cucinare. Mamma sono stata molto impegnata.

MAMMA: Dene, guarda che so benissimo dove sei stata. Non serve che ti inventi tutte queste bugie.

E poi la zia Ines è alle Maldive, pff.

DENERYS: Come? Cosa? Perché? Cosa vuol dire che tu sai dove sono stata?

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MAMMA: Arda che snapchat l’ho messo anche io neh, ce l’hanno tutte le mia amiche e io non

potevo non metterlo se no poi mi perdo tutti i gossip. Così anche io ho visto tutte le tue foto e i tuoi

video. E Jonas? E Frisco? [ammiccando] C’è qualcosa che devo sapere?

DENERYS: Come hai messo snapchat? Marona me. No mamma, guarda Jonas non è proprio il mio

tipo: simpatico neh, ma un po’ pesantino. E Frisco non fa proprio per me: vive troppo in mezzo alla

natura, troppi animali e poi mamma, la sai una cosa? Da lui non prende nemmeno il telefono!

MAMMA: Come non prende il telefono? Mah che posto strano… Ma come mai hai fatto tutto questo

viaggio? Me lo spieghi?

DENERYS: Ma certo che te lo spiego, mamy, allora, tutto è cominciato, quando ho trovato questo

salmo [le fa vedere il foglietto che avrà estratto dallo zaino] nel libro di Hunger Games. Non so come

ci sia finito lì neh… ce l’hai per caso messo dentro te?

MAMMA: Ioo? Nooo, ma sei matta…

DENERYS: Comunque, è il Salmo8, te che sei catechista e anche un po’ perpetua lo conoscerai

sicuramente, quindi non sto a rileggertelo… ecco, questa preghiera mi ha portato a cercare delle

risposte… e quale posto migliore dove cercarle, se non dai miei amici nello spazio?

MAMMA: [ai bambini] Ardì he he pöl… cinque giorni nello spazio e la ma dìt negot. Certo che l’è

prope disgrasiada, töta ho pader

DENERYS: … e loro, mamma, non ti immagini neanche quanto mi sono stati utili! Guarda, mi hanno

anche lasciato dei regalini… [estrae la scatola che le ha lasciato Frisco ed estrae uno ad uno gli

oggetti]

Ecco, vedi questa polvere me l’ha regalata Frisco, sulla Luna… da lui ho imparato come per la nostra

vita è importante sognare e avere dei desideri per il nostro futuro, questo cuoricino e questo

laccetto [mostra il polso] me li ha regalati la Lena su Venere, lì ho scoperto come quando si ha un

amico o un fidanzato, la nostra vita ha un qualcosa in più e noi ci sentiamo bene quando facciamo

qualcosa di bello per quest’altra persona. Poi sono stata da Frisco su Mercurio che mi ha regalato

questo adesivo a forma di pesce, lì ho potuto ammirare la bellezza e l’armonia della natura… ed

infine la Miryam su Saturno, mi ha insegnato come tutto quello che vediamo, tocchiamo, e anche

noi stessi, sia un’immagine e il progetto di qualcuno di più grande di noi.

MAMMA: Mamma mia tesoro, ma quante cose che hai imparato, sono orgogliosa di te! Speriamo

che non siano solo aria e che ti rimanga qualcosa… vedi che allora ho fatto bene a metterti il Salmo8

nel libro di Hunger Ga--? [si interrompe coprendosi la bocca]

DENERYS: Ahh lo sapevo che eri stata tu! Comunque… certo che mi rimarranno tutte queste cose!

Esperienze del genere mica si dimenticano!

Maa… ascolta una cosa, non è che c’è qualcosa da mangiare di là? Perché io avrei un certo

languorino…

MAMMA: Sì, adesso andiamo in cucina e ti preparo qualcosina, però prima, facciamoci un selfo…

ehm un selfie che devo aggiornare la storia di snapchat [prende il telefono] Guarda che ho anche

imparato come si tiene eh [scattano la foto] Guarda, siamo uscite anche bene.

DENERYS: Sì mamma andiamo però dai, che ho una fame da lupi! [escono su musica di STAR WARS]

[ritornello canzone IL CONIGLIETTO TIPPY, da un’altra porta entra il coniglietto Fluffy, che a ritmo di

musica si porta al centro della scena, a questo punto entrerà Denerys]

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DENERYS: Eh, ma cosa succede ancora, qui…? [vede Fluffy e un po’ stupita e seccata esclama] Oh,

ma che cosa ci fai qui tu? Mi hai seguita? [Fluffy non dà cenni di risposta. Denerys fa un’espressione

come da “idea!” e rivolta fuori esclama] Mammmaaaaaaaaa! Prepara il forno e le patate che ho qui

un bel coniglietto per la cena! [si frega le mani e si lecca le labbra]

[Fluffy sobbalza e scuote la testa, parte la canzone SUFIN’ BIRD e Denerys lo rincorre dicendo]

DENERYS: Vieni, vieni qui che ti prendo! Vieni, ti acchiappo! [fanno qualche giro tra i bambini e poi

lasciano la stanza dalla porta da cui Fluffy ha fatto il suo ingresso]

Fine