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SCHEDA DI PRE-VISITA Il pre-visita nasce come strumento di guida e supporto per le insegnanti per preparare gli alunni all’osservazione, che è il primo passo verso la costruzione di un apprendimento solido e duraturo. L’osservazione pertanto non può avvenire in modo del tutto spontaneo, perché avremmo una dispersione dell’attenzione che renderebbe in gran parte vana l’esperienza. Nel tempo ristretto di un’uscita, i bambini saranno in grado di riconoscere solo i fenomeni e gli elementi a cui sono stati preparati. E’ indispensabile la mediazione dell’insegnante sia nella fase preparatoria sia nella fase successiva all’uscita. Non sarà tuttavia necessario mostrare tutto ciò che si potrà osservare, ma sarà bene lasciare che il più possibile sia trovato dagli alunni. Le informazioni che forniremo ai bambini riguarderanno ciò che stiamo cercando e non ciò che troveremo. Per questo sarà indispensabile che i bambini siano in possesso dei prerequisiti necessari all’osservazione. EVOLUZIONE, ADATTAMENTO E CONSERVAZIONE DELLA SPECIE secondaria OBIETTIVI ATTIVITA’ SAPERE - Concetto di evoluzione delle specie - Teoria dell’evoluzione di Darwin - Scoprire i principali comportamenti di difesa / offesa negli animali - Strategie di adattamento al clima: Letargo , migrazione, riserve di grasso - Meccanismi di cooperazione e simbiosi tra esseri viventi - Comprendere la relazione degli habitat agli adattamenti evolutivi degli esseri viventi che ci vivono

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Page 1: SCHEDA DI PRE-VISITA · - Strategie di adattamento al clima: Letargo , migrazione, riserve di grasso - Meccanismi di cooperazione e simbiosi tra esseri viventi - Comprendere la relazione

SCHEDA DI PRE-VISITA

Il pre-visita nasce come strumento di guida e supporto per le insegnanti per preparare gli alunni all’osservazione, che è il primo passo verso la costruzione di un apprendimento solido e duraturo. L’osservazione pertanto non può avvenire in modo del tutto spontaneo, perché avremmo una dispersione dell’attenzione che renderebbe in gran parte vana l’esperienza. Nel tempo ristretto di un’uscita, i bambini saranno in grado di riconoscere solo i fenomeni e gli elementi a cui sono stati preparati. E’ indispensabile la mediazione dell’insegnante sia nella fase preparatoria sia nella fase successiva all’uscita. Non sarà tuttavia necessario mostrare tutto ciò che si potrà osservare, ma sarà bene lasciare che il più possibile sia trovato dagli alunni. Le informazioni che forniremo ai bambini riguarderanno ciò che stiamo cercando e non ciò che troveremo. Per questo sarà indispensabile che i bambini siano in possesso dei prerequisiti necessari all’osservazione.

EVOLUZIONE, ADATTAMENTO E

CONSERVAZIONE DELLA SPECIE

secondaria

OBIETTIVI ATTIVITA’

SAPERE - Concetto di evoluzione delle specie

- Teoria dell’evoluzione di Darwin

- Scoprire i principali comportamenti di difesa / offesa negli animali

- Strategie di adattamento al clima: Letargo , migrazione, riserve di grasso

- Meccanismi di cooperazione e simbiosi tra esseri viventi

- Comprendere la relazione degli habitat agli adattamenti evolutivi degli

esseri viventi che ci vivono

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SAPER FARE - Formulare ipotesi sull’adattamento degli esseri viventi

- Comparare caratteristiche degli animali in relazione ai cambiamenti

dell’ambiente di vita

- Classificare ambienti di vita e rilevare le caratteristiche comuni

- Riconoscere comportamenti di difesa da quelli di offesa

- Saper spiegare il cambiamento e come influisce sulla vita degli esseri

viventi

- Associare spontaneamente ad ogni animale il giusto habitat

osservandone le caratteristiche fisiche..

SAPER ESSERE - Sviluppare senso critico

- Sentirsi parte del mondo comprendendone l’evoluzione e i cambiamenti

- Mettere in discussione il proprio stile di vita se questo influisce sugli

ambienti

- Saper apprezzare ambienti naturali diversi e riconoscerne la complessità

- Saper essere propositivo e attivo durante l’attività

- Ascoltare quello che gli altri esprimono

- Saper analizzare una situazione o un fenomeno, capendone l’equilibrio o

le cause di un disequilibrio

COLLEGAMENTI INTERDISCIPLINARI - ITALIANO: produrre un resoconto facendo valere le proprie opinioni , interagire nella

conversazione in modo adeguato alla situazione, rispettando le regole stabilite

- GEOGRAFIA: conoscere le caratteristiche di ambienti diversi e saperli distinguere

- ARTE E IMMAGINE: rappresentare in immagini ciò che si osserva o si vuole esprimere

- STORIA: ricostruzione degli eventi storici che hanno influito sugli habitat

- MATEMATICA: individuare, descrivere e costruire relazioni significative

- CITTADINANAZA E COSTITUZIONE: esplorare gli ambienti tipici di un ambiente inteso come sistema ecologico

- EDUCAZIONE AMBIENTALE: riconoscere flora e fauna e i loro equilibri ecologici all’interno dell’ambiente naturale

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METODOLOGIA DELL’ATTIVITA’

E’ POSSIBILE APPROFONDIRE ULTERIORMENTE I CONTENUTI DELL’ATTIVITÀ, SCARICANDO IL QUADERNO DIDATTICO DI ZOOM.

CHE CALDO CHE FREDDO La temperatura è uno dei fattori che condiziona la vita di animali e piante. Essi tuttavia riescono a sopportare il freddo e il caldo eccessivo grazie ai diversi accorgimenti. Sapete ad esempio cosa si trova nelle gobbe dei cammelli? Se avete risposto: “Acqua” purtroppo è falso. Non sono, infatti, dei serbatoi d’acqua ma delle riserve di grasso. Molti animali accumulano il grasso intorno agli organi vitali per proteggersi dal freddo (come foche, balene e pinguini). I cammelli sono invece riusciti a localizzare le loro risorse in un’unica zona del corpo: le gobbe. Altri animali usano strategie diverse: secondo le stagioni alcuni, come molti uccelli, migrano e raggiungono le zone più calde, come ad esempio i fenicotteri rosa. Altri invece cadono in letargo per affrontare il freddo utilizzando le scorte di grasso accumulate.

L’attività è suddivisa in TRE parti: 1. la prima parte affronta le tematiche chiave dell’attività

2. la seconda fase prevede esercizi per analizzare le

conoscenze e stimolare l’apprendimento di nuovi

contenuti

3. la terza fase approfondisce e verifica i diversi contenuti appresi, mediante lo svolgimento di giochi, grazie ai quali i ragazzi potranno consolidare i contenuti appresi durante gli esercizi ed elaborare soluzioni attive, che potranno sperimentare a casa con la famiglia o anche da soli per sentirsi partecipi di un pianeta che cambia.

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DIFESA / OFFESA Oltre ad adattarsi alla maggiore o minore presenza di luce, acqua, calore, i viventi escogitano strategie per difendersi dagli altri viventi oppure per attaccare le loro prede. IL COLORE Le tigri ad esempio possiedono un pelo striato che si confondono con la vegetazione. In questo modo le loro prede non riescono ad accorgersi della loro presenza. Allo stesso modo le zebre hanno un manto striato ma in questo caso per confondere il predatore. Infatti, in caso di attacco il branco si muove in modo circolare in modo che il predatore non riesca a puntare una singola preda. I pinguini invece, hanno un colore scuro sul dorso in modo da non essere identificati dall’altro mentre nuotano e la pancia bianca per confondere eventuali predatori al di sotto di loro. STRUMENTI DI DIFESA Gli istrici sono un esempio eclatante di come il loro corpo si sia evoluto per proteggersi dai predatori. Infatti, se uno di questi ultimi si avvicina, l’istrice solleva i suoi aculei e li sfrega producendo un rumore caratteristico. Le tartarughe di Aldabra invece hanno a disposizione un vero e proprio scudo che utilizzano per difendersi dai predatori. STRUMENTI DI OFFESA Gli animali carnivori sono predatori che si nutrono di altri animali, in genere erbivori e sono dotati di armi di offesa (dentature con canini sviluppati, artigli..) che possono servire loro come armi di difesa nel caso di un incontro con un superpredatore, cioè un animale che si nutre di altri predatori

COOPERAZIONE E SIMBIOSI La simbiosi è una speciale alleanza tra due animali oppure tra due pianti differenti o ancora tra un animale e una pianta in cui uno aiuta l’altro. La bufaga è un uccellino caratteristico che vive sulla pelle dei grandi mammiferi della savana, come il rinoceronte e la giraffa, nutrendosi degli insetti che infestano il grosso animale. Inoltre lo avverte dei pericoli lanciando un verso acuto. Le zebre invece spesso formano gruppi misti con altri erbivori tra cui gli gnu. Lo gnu infatti riesce per istinto a fiutare l’acqua e in questo modo guida le zebre e gli altri erbivori durante il periodo di migrazione. Pur condividendo lo stesso habitat, questi animali riescono a sfruttare le risorse alimentari senza entrare in competizione. Le antilopi e le giraffe mangiano solo le foglie; gli gnu si cibano delle erbe più alte, le zebre brucano l'erba bassa e le gazzelle mangiano piante e erbe che crescono rasenti il suolo.

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SELEZIONE NATURALE Come mai non tutti gli individui sopravvivono? Hai mai osservato quanti giovani alberi nascono ogni anno nel bosco? Di essi solo una minima parte riuscirà a trovare lo spazio sufficiente per vincere la “gara della luce” e crescere fino alla maturità. Gli organismi viventi hanno bisogno di cibo e di spazio: ma le risorse non sono sufficienti per tutti e quindi entrano in competizione tra di loro per conquistare ciò di cui hanno bisogno. Solo alcuni individui riescono a sopravvivere e ad avere una discendenza, altri no. Nell’ambiente non c’è posto per tutti: le risorse sono limitate e per questo gli organismi viventi devono lottare per sopravvivere e riprodursi. Chi riesce a sopravvivere in natura? In Inghilterra vivono delle farfalle notturne, le geometre delle betulle, che passano il giorno immobili posato sul tronco degli alberi. In questo modo cercano di mimetizzarsi e sfuggire agli uccelli predatori. Gli individui di questa specie si presentano con due colorazioni diverse: alcune sono chiare, altre scure. Quali esemplari hanno maggiore probabilità di sopravvivenza? Fino al 1850 la maggior parte delle farfalle era di colore chiaro, ma cinquant’anni dopo la situazione era capovolta: quasi tutti gli esemplari erano scuri. Che cosa era cambiato? I fumi prodotti dalle industrie e dagli impianti di riscaldamento delle città avevano annerito le cortecce degli alberi favorendo la sopravvivenza degli esemplari scuri. Che cosa succederà se, con le leggi contro l’inquinamento, gli alberi tornassero ad avere la corteccia più chiara? In natura sopravvivono più facilmente gli individui meglio adattati alle condizioni dell’ambiente: questo fenomeno viene chiamato selezione naturale Il meccanismo della selezione naturale, secondo Darwin può spiegare come mai le specie esistenti sono diverse da quelle del passato. Le specie attuali avrebbero tratto la loro origine da lontani progenitori attraverso un’evoluzione necessaria per adattarsi all’ambiente.

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esercizi ESERCIZIO 1

Osserva attentamente la struttura dell’uccello raffigurato qui sotto e segna con una crocetta le tue ipotesi di risposta.

Gambe così lunghe gli consentono

- Di correre più veloce

- Di camminare sul fondo degli stagni

- Di superare gli ostacoli

Un collo lungo a forma di esse - È utile per arrivare più in alto

- E’ comodo per guardare lontano

- E’ come una molla carica pronta a scattare

per colpire la preda

Il becco così lungo e appuntito serve - Per infilzare i pesci

- Per difendersi dai nemici

- Cercare il cibo nella cavità degli alberi

Ora controlla se le tue ipotesi di risposta erano esatte leggendo le informazioni contenute in questa scheda

L’airone è un uccello che vive nelle zone umide, lungo le rive degli stagni e dei fiumi nutrendosi soprattutto di pesci e di anfibi che cattura trafiggendoli con il lungo becco. Il collo funziona come una potente molla che fa scattare in avanti il becco come se fosse un arpione. Le lunghe zampe gli permettono di cercare prede in acque profonde fino a 50 centimetri.

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ESERCIZIO 2

Unisci con una freccia l’animale e la sua strategia di difesa dal caldo/freddo

MIGRA VERSO

ZONE PIÙ CALDE

HA RISERVE DI

GRASSO

LOCALIZZATE

LE RISERVE DI GRASSO

PROTEGGONO GLI

ORGANI VITALI

FOLTA PELLICCIA

PASSA DIVERSE

ORE IN ACQUA

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ESERCIZIO 3 Osserva gli animali e assegna ad ognuno il numero corrispondente al comportamento di difesa / offesa

1 si ritira nel carapace 2 rivolge gli aculei verso il nemico 3 confonde il predatore sparpagliandosi 4 Usa il becco e gli artigli 5 Usa i denti e gli artigli

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gioco ANIMALI INVENTATI

SVOLGIMENTO DEL GIOCO

Dividere la classe in squadre. Ogni squadra dovrà scegliere un animale tra i seguenti tre:

Il primo animale dovrà essere capace di:

- Mangiare animaletti che si trovano nei buchi piccoli degli alberi

- Arrampicarsi sui tronchi

- Difendersi dal falco

Il secondo animale dovrà essere capace di:

- Mangiare cibi che si trovano dentro gusci duri

- Difendersi dal freddo

- Sfuggire al gatto o alla volpe

Il terzo animale dovrà essere capace di:

- Muoversi nel fango

- Mangiare gli animaletti che vivono dentro il fango

- Difendersi dal falco e dal serpente

Si consiglia di lasciare piena libertà di inventiva ai bambini, sia per quanto riguarda la scelta dei materiali, sia per quanto riguarda per la forma. L’insegnate avrà ruolo di super visore a di supporto per le fasi di montaggio

ATTIVITA’: Proporre alla classe un gioco nuovo: quello di dare forma ad animali immaginari. Per costruirli occorrono materiali di vario tipo: fogli di carta spessa, tubi di gomma e di cartone, bicchieri di plastica, tappi, piccole scatole, bacchettine di legno, fili di lana e di cotone, pezzi di stoffa, riccioli da imballaggio, colla, carta igienica..…