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Scotch Whisky

IntroduzioneIl termine whisky deriva dal termine Gaelico Scozzese Uisge Beatha ovvero Aqua Vitae, ‘Acqua della vita’. Il whisky di malto, prodotto e distillato solitamente in luoghi selvaggi, in aperta campagna, nelle valli, sulle sponde dei laghi o ruscelli della Scozia acquista differenti caratteristiche in funzione della regione di produzione.

Esistono in Scozia 92 distillerie di malt whisky produttive (a cui vanno aggiunti i distillati in commer-cio di distillerie non più produttive) ma non un pari numero di single malt, in quanto molte distilleriepreferiscono destinare la loro produzione al vatting e blending. Il posizionamento geografico, le materie prime utilizzate e soprattutto l’affinamento caratterizzano in maniera determinante il gusto dei Single Malt.

È quindi importante comprendere le caratteristiche principali delle zone di produzione e le scelte fatte relativamente all’affinamento. Per i Vatted, ottenuti dalla miscelazione di differenti single malt che pos-sono essere prodotti e invecchiati in zone eterogenee, questa caratterizzazione territoriale può venire a mancare. Il termine Blended è infine relativo alle miscele che oltre a single di orzo contengono anche whisky di grano (grain).

Le zone di produzione, Vatting e Blending

La produzione dello Scotch Whisky suddivide legalmente la Scozia in 6 aree:

I Single Malt Whisky provenienti da queste zone possono riportare in etichetta la denominazione di origine.

La produzione di scotch whisky annovera altre due tipologie di prodotto: Vatted e Blended; essi rap-presentano senza dubbio parte fondamentale della tradizione scozzese forse meglio di tanti prodotti commerciali.

Lowland

Highland

Speyside

Campbeltown

Islay

Island

Campbeltown

Islay

Lowland

Island

Highland

Speyside

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Lowland

Al di sotto di quella linea immaginaria che va da Dumbarton a Perth si identifica generalmente quella zona chiamata Lowlands; la zona più industrializzata e più densamente popolata della Scozia. Le Low-lands (“terre basse”) rappresentano la parte meridionale della Scozia e sono caratterizzate da un pae-saggio verde e dolce che alterna pianure e colline.

Poiché la forma e l’immagine del whisky è quella che gli viene dalla terra e dal carattere degli uomini che vi abitano, ecco che in queste zone si producono whisky con la morbida dolcezza del malto e il fruttato del lievito, con note decisamente secche e una qualità discretamente volatile ed alcolica. I malti delle Lowlands sono indicati come whisky da aperitivo ed infatti sono molto morbidi e rotondi, considerati tra i più leggeri spiriti Scozzesi. In questa area (e solo in questa area) la distillazione del Whisky è storica-mente sempre stata a 3 fasi.

La tripla distillazione, lo scarso o completamente assente utilizzo della torba e al clima mite, contribuiscono al carattere dolce dello Scotch Whisky Lowland. Questa zona è stata la culla dello Scotch Whisky. La produzione di massa è si sviluppa in questa area, per poi spostarsi in zone più remote per sfuggire agli Esattori delle tasse e per trovare acqua sempre disponibile a fronte di un consumo in costante crescita.

I principali produttori della zona sono sette:

l’Auchentoshan dall’aroma fresco e leggermente dolce, dal buon finale; il delicato Bladnoch dal sentore di limone nel fruttato finale; il Glenkinchie, il più famoso delle Lowlands, secco e affumicato, di corpo più sostanzioso; l’Inverleven, un malto morbido, con un ottimo equilibrio tra sapori secchi e dolci; il Littlemill morbido, maltato e gustoso; il Rosebank delicato e fruttato con secchi sentori di sherry il St Magdalene, di poco corpo, morbido e generalmente secco.

Durante il XVIII e XIX secolo è stata la zona con maggiore produzione di Whisky; oggi sono rimaste at-tive poche distillerie (4 di malto e 2 di grano).

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Highland

Golfo, le lunghe giornate estive e la sempre presente coltre di nubi, determina un clima con una bassa escursione tra le temperature invernali e quelle estive e tra quelle del giorno e quelle della notte; questo aspetto è molto importante per la produzione di Whisky perchè non sottopone il legno dei ad una continua dilatazione.

I barili durano quindi molti anni (non si rompono provocando la fuoriuscita di liquido) e la stessa interazione tra il contenuto e l’ambiente esterno è rallentata. Solo così si possono ottenere invecchiamenti di decine di anni; il Whisky potrà così arricchirsi di tutti quegli aromi che solo il tempo può conferire. La distillazione in questa zona era legata alla clandestinità e ad una piccola produzione famigliare. Oggi le distillerie sono principal-mente distribuite sulla costa e l’area molto ampia delle Highlands porta a diverse espressioni organolettiche.

Questa zona così vasta produce whisky con caratteristiche e sapori assolutamente differenti, perciò è necessaria una divisione in tre gruppi: Highland in genere, Isole (del Nord) e regione dello Speyside. Elencare tutti i single malt che appartengono a questa regione sarebbe molto lungo e praticamente im-possibile, è possibile invece individuare dei tratti comuni che contraddistinguono il carattere e il sapore dei whisky prodotti in questa zona.

Quelli della zona settentrionale, dalla zona di Inverness alla contea di Wick, sono generalmente morbidi e non eccessivamente torbosi, con sapori dal secco al fruttato, non hanno in genere quel retrogusto salmastro proprio dei Single prodotti in zone spazzate dai venti oceanici della costa occidentale. Nelle highland meridionali, invece, attorno alla contea di Perth e a ovest di essa, hanno un carattere ancora più morbido e generalmente più leggero: sono infatti simili ai tipici Single “facili” della zona dei Lowlands. La zona occidentale, la più piccola, che va da Oban (sede di un ottimo single: l’Oban appunto) a Fort William, produce whisky assai pastosi e leggermente affumicati. La notorietà del nome Highland è molto importante e molte distillerie dello Speyside (sottoarea delle Highlands) anziché portare in etichetta la dicitura “Single Speyside Scotch Whisky” preferiscono la ben più nota “Single Highland Scotch Whisky”.

Viceversa, la denominazione Island - che talvolta si trova in alcune mappe di distillerie, riferita a Skye, Orcadi e altre isole - non è riconosciuta dalla SWA (Scotch Whisky Association).Oggi sono attive 21 distillerie di malto e 3 di grano.

Quando parliamo di Highlands Scozzesi intendiamo general-mente quelle terre a nord di una linea immaginaria che va dalla costa orientale nei pressi di Perth alla costa occidentale appena a Nord di Dumbarton. Infatti, per chi arrivasse da Sud, a Nord di Glasgow ed Edimburgo il paesaggio ha un cambiamento repentino; le col-line lasciano il posto alle prime aspre montagne, le spaggie di-ventano frastagliate scogliere.

E’ la zona paesaggisticamente più rappresentativa della Scozia.

Il carattere forte e deciso dello Scotch Whisky è nato tra queste montagne; la combinazione tra un clima rigido interno, l’influsso della Corrente del

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Island

La Scotch Malt Whisky Society, pur non concedendo l’autorizzazione alla specifica denominazione, identifica la zona delle Island includendovi:

Orkney (Isole Orcadi) con i suoi Highland Park e Scapa il primo dalla caratteristica torba mescolata all’erica ed il secondo perfetto per un fine cena,

l’isola di Mull, con il torboso Ledaig e con il leggero Tobermory,

l’isola di Skye con la sua unica distilleria produttrice del Talisker dal particolare aroma marino,

l’isola di Jura (Isle of Jura) col suo omonimo amabile e piccante.

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Speyside

All’interno delle Highland si distingue lo Speyside, un’ampia vallata ricca di acqua. Non a caso la metà delle distillerie di Whisky si trovano in questa piccola area a ragione considerata il cuore della produzione di whisky scozzese.

Qui si producono malti puri la cui nomea è immediatamente riconoscibile anche dai meno esperti e da coloro che non bevono whisky: Macallan, Glenlivet, Glengrant. Nessuna distilleria preleva l’acqua direttamente dal fiume Spey, quasi in forma di rispetto per il “motore” di questo grande ecosistema, ma solo da uno dei suoi numerosi affluenti.

Le città di Elgin, Keith, Dufftown, Grantown sono tutte vicine ai tre affluenti principali dello Spey: l’Avon, il Livet e il Fiddich che forniscono l’ottima acqua necessaria alla produzione del whisky.Alcuni esempi sono il pieno e raffinato Glenlivet, il leggero ma affumicato Tomatin; ed ancora, dal serenamente ricco Glen Mohr al fragrante e delicato Glenmorangie, dall’amabile e gustoso Clynelish al secco e tuttavia vigoroso Glenfiddich.

Avremo così che lungo il tragitto di ognuno dei piccoli corsi d’acqua è un susseguirsi di distillerie a volte distanti poche centinaia di metri l’una dall’altra.

Dufftown, un paesino di 2.000 anime considerato il centro dello Speyside, in circa 4 km2 ospita ben 7 distillerie tra cui Glenfiddich che con i suoi 10.000.000 di litri di spirito prodotti ogni anno è la più grande distilleria Scozzese di Malt Whisky.

Quest’area rappresenta all’interno delle aspre e dure Highland un angolo relativamente tranquillo e morbido.

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Campbeltown

Mull of Kintyre, penisola protesa verso l’Atlantico, ottimo trampolino di lancio verso le Americhe, conta un passato glorioso con decine di distillerie.

Qui è presente la città di Cambeltown un tempo famosa per le sue 32 distillerie e dunque agli inizi del XX secolo indiscussa dominatrice dello Scotch Whisky.

Gli whisky di Cambeltown, vicina all’isola di Islay, ne riprendevano la corposità, il carattere forte, deciso, le loro influenze marine; dal tipico sapore agro-dolce, venivano tradizionalmente considerati whisky “virili”.

Penisola protesa verso le Americhe, Cambeltown come suddetto era un ottima base di partenza per tutte le esportazioni verso il nuovo continente. Una errata gestione delle strategie di marketing ed un eccesso di produzione, hanno portato alla pro-gressiva chiusura della gran parte delle distillerie; conseguentemente i suoi whisky sono divenuti sem-pre più rari.

Oggi sono rimaste attive pochissime distillerie: Glen Scotia, Springbank, Longrow.

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Islay

L’isola di Islay (si pronuncia ‘ailah) si trova nell’arcipelago delle Ebridi (Ebridi Interne), ed ospita ben otto distillerie attive (nessuna di grano) e c’è il progetto di costruirne una nuova a Port Charlotte. Il terreno di quest’isola è costituito quasi interamente da torba che, utilizzata durante la fase di maltaggio, dà un sapore inconfondibile di fumo e di alghe.

I whisky di Islay sono considerati intensi all’olfatto ed al palato, hanno corpo pieno, con forti sentori di torba. Sono descritti come “alito di mare”, con punte di fumo e iodio, sono fenolici e medicinali.

Essendo un’isola remota e quindi difficilmente raggiungibile dagli Esattori delle Tasse, ha visto una presenza costante di decine di distillerie già dagli inizi del 1800.

Gli otto single si possono raggruppare in due famiglie:

1. Bowmore, Caol Ila, Bruichladdich, Port Ellen (non più in attività) e Bunnahäbhain(si pronuncia Bunnahaven): freschi, floreali, con leggero sentore di torba.

2. Lagavulin, Ardbeg e Laphroaig: robusti, potenti, molto torbati e con tracce di alga marina esalsedine (la marea dell’Atlantico arriva a volte fino all’interno dei magazzini d’invecchiamento).

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Vatted e Blended

A questa categoria appartengono gli whisky che sono il risultato del miscelamento di single malt whisky prodotti da diverse distillerie non necessariamente appartenenti alla stessa zona di produzione.

Non vi sono scale qualitative predefinite, ma il risultato è funzione della capacità ed esperienza di colui che ha la responsabilità di individuare il giusto equilibrio di ingredienti.

Nel caso in cui gli whisky miscelati siano tutti provenienti dalla stessa zona di produzione, il risultato finale è autorizzato a riportare la denominazione “Nome Zona – Vatted”. Il Vatted è da non confondere con il Blded, come già accennato risultato dal miscelamento di malt whisky e “grain” whisky.

Il grain whisky è di norma molto più alcolico e meno ricco di aromi olfattivi rispetto ai malt whisky; pertanto esso è solitamente utilizzato per irrobustire malt whisky di scarso corpo.

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Rum

IntroduzioneSi ritiene che le prime bevande fermentate prodotte dal succo di canna da zucchero siano state prodotte nell’antica India o in Cina; già nel XIV secolo Marco Polo scrive di un “ottimo vino di zucchero” offertogli nell’attuale Iran.

Nel XV secolo viene documentata a Londra la prima distillazione di canne da zucchero di provenienza indiana successivamente sostituite da materia prima di origine americana; nel XVII secolo si deve agli schiavi delle piantagioni caraibiche l’avvio della produzione in loco.

La produzione del rum è attualmente diffusa in molte zone continentali dell’America centrale e meridionale.

Una miscela di diversi barili con differenti anni d’invecchiamento prende il nome di blended; millesimato può essere un rum risultato della miscela di più barili ma tutti di una singola annata.

I Rum Samaroli sono il prodotto di singoli barili selezionati uno per uno; quindi ogni nostro imbottiglia-mento è necessariamente millesimato.

Ulteriore specificità Samaroli è l’affinamento effettuato in Scozia dove il clima meno caldo rispetto ai carabi consente invecchiamenti più lunghi e conseguentemente rum più puliti, netti, eleganti.

Molti nel settore, tra cui noi, sono dell’idea che le regole relative all’indicazione degli anni d’invecchiamento

andrebbero chiarite, comunicate e standardizzate a tutela dei consumatori.

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Stili dei Rum

I Caraibi sono la culla più importante e conosciuta per produzione di Rum; la geografia e la storia di ogni paese dei Caraibi si riflette nella sua produzione di Rum. Nell’area caraibica di produzione del Rum, scartando il Messico, tutti i restanti paesi hanno terreno vulcanico perfetto per la coltivazione della canna.

Come noto, l’area è stata colonizzata da diverse nazioni europee che hanno “esportato” metodi e tra-dizioni determinando grandi differenze di stili anche fra isole lontane tra loro solo poche miglia marine.

Gli stili si differenziano per tecnica di produzione e di invecchiamento:

Spagnolo

Francese

Inglese

Demerara e Trinidad

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Spagnolo

Suoi “affiliati” Guatemala, Nicaragua, Panama, Venezuela e con tradizione più definita ed evoluta Cuba, PortoRico e Repubblica Dominicana.

NicaraguaLa canna da zucchero viene coltivata in Nicaragua da molti anni. Il territorio totalmente vulcanico del permette la crescita di eccellente canna da zucchero, caffè e cioccolato. Questi frutti della terra si rispec-chiano nei Rum che hanno di norma aromi molto caratteristici.

VenenzuelaIl Venezuela è il maggior produttore di Rum del SudAmerica che invecchiano col metodo solera, eredità della tradizione spagnola.

PuertoricoBeneficia di una posizione che lo favorisce verso l’enorme mercato USA. Influenzato da Cuba, ora pro-duce con colonna doppia, tripla, fino ad avere grande produzione di distillati leggerissimi e puri, adatti alla miscelazione o alle aromatizzazioni.

Rep.DominicanaStile simile a quello cubano, il Rum Dominicano è ora molto gettonato in Europa e Spagna.

CubaSino alla seconda metà del XIX secolo tutti i rum erano liquori forti o scuri considerati adatti ai lavoratori con disponibilità economiche.

Per dare impulso al mercato, la Commissione Reale di Sviluppo spagnola offrì un premio per miglio-rarne la qualità.

Figura cardine fu Don Facundo Bacardi Masso, i cui esperimenti portarono alla produzione di una bevanda più dolce e gradevole tipica dei rum leggeri moderni.

Oggi Cuba è noto come uno dei tanti Paesi produttori il cui Rum si distingue per lo spiccato stile, cara-mellato e legnoso, di forte carattere e tradizione.

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Francese

Ad Haiti incontriamo lo stile francese, che caratterizza anche Martinica e Guadalupa.

La Guadalupa è un protettorato Francese, ed a causa dello scarso turismo di massa ha mantenuto pres-soché intatte la cultura e la tradizione creola.

La forma dell’isola ben rappresenta il dualismo geografico si stili di Rum che ritroviamo nei Caraibi.La Guadalupa sorge a cavallo tra i due archi di Antille dette Sottovento (LeeWard) e Antille Sopravento (WindWard), la cui morfologia rispettivamente corallina e vulcanica, influenza le coltivazioni e le specie di canna da zucchero.

Grande produttore di zucchero ha sempre prodotto più Rhum Traditionelle, vale a dire di melassa, e meno Agricòle; oggi la tendenza sta privilegiando gli Agricòle.

Volendo categorizzare i Rhum della Guadalupa si può dire che sono in media più dolci e forse meno raffinati rispetto a quella della cugina Martinica ma in alcuni casi eccezionali.

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Inglese

JamaicaPaese che ha tra le migliori melasse del mondo, spesso vendute a molti altri paesi produttori. Molte distillerie chiudono e solo la ricerca di vecchi barili potrà garantire la sopravivenza della tradizione. Lo stile Giamaicano è il più caratteristico, vede i Rum più forti, intensi e pungenti fino all’essere indimenti-cabili. Gli alambicchi pot discontinui danno loro un’aromaticità unica al mondo e nei blend con altri rum in alambicchi a colonna, danno degli equilibri vigorosi, perfetti.

BarbadosLa tradizione narra che il rum ebbe origine sull’Isola di Barbados; un documento del 1651 da Barbados affermava che “…il maggiore intossicante prodotto sull’isola è il Rumbullion, detto anche Kill-Divil (am-mazza-diavolo), ottenuto da canne da zucchero distillate, un bollente, infernale, e terribile liquore…”. Qui nel 1702 venne installata la più antica distilleria di Rum del mondo: Mount Gay. Barbados ha la cultura del Rum che rispecchia molto il carattere della popolazione; rispetto a tutti gli altri paesi caraibici, dove la gente ha con il Rum un rapporto “istintivo”, qui il Rum ha estimatori molto esperti ed è quindi ben conosciuto e valutato. Ha stile unico, da molti è considerato l’archetipo da prendere a riferimento.

FijiLa vicinanza dall’Australia, grande consumatore di rum, ha reso inaccessibile il consumo dei distillati prodotti nell’area del Pacifico ed in particolare in Polinesia.

Assaggiando i campioni prova, abbiamo deciso di sostenere qualsiasi sforzo per portare in Scozia questo “insolito” spirito proveniente da così lontano per farlo maturare al meglio.Incredibile la sua velocità di adattamento al più rigido clima che gli ha consen-tito di “ampliare” le proprie peculiarità ed esprimere un carattere inaspettato. Le tecniche utilizzate ed il nostro gusto ce lo fanno inserire nel filone Inglese.

Le tradizioni British nel corso dei secoli hanno lasciato il segno più di altre.

Isole Vergini Britanniche, Anguilla e la doppia Antigua e Bar-buda incarnano il più tradizionale stile Inglese rimasto an-cora legato ai sistemi di produzione ed invecchiamento dello scotch.

Barbados e Jamaica rimangono nel solco inglese ma in ma-niera molto differente;

in questa famiglia secondo noi è da inserire anche il rum delle isole Fiji.

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Demerara e Trinidad

Trasversali sia Trinidad, che unisce stile e tradizioni spagnola e inglese, sia la Guyana Britannica a SudEst del Venezuela che incarna il cosiddetto stile Demerara.

DemeraraIl più cosmopolita paese del Sudamerica eredità dall’età coloniale praticamente tutti i metodi di distillazione e di invecchiamento che combinati tra loro hanno determinato dando ad una grande varietà di stili.

Sulle rive del Rio Demerara sono attivi vari impianti che producono gli omonimi rum Demerara conside-rati da tutti gli appassionati del mondo una categoria a parte.

La Demerara Distillers, fondata nel 1770, è oggi l’unica produttrice di rum Demerara.

Possiede 30 Sugar Mill e 11 distillerie che utilizzanondo tutti i tipi di alambicco permettono assemblaggi di rum tra loro completamente diversi.

TrinidadGrande isola staccata dal Continente Sudamericano, non è vulcanica ma produce ugualmente delle ottime melasse, utilizzate per l’esportazione e per grandi Rum da blend.

Il rum è per tradizione leggero, elegante, di medio corpo e senza troppe addizioni.

All’inizio del Novecento l’industria dello zucchero in Trinidad ha un forte declino; nel 1950 restavano attive solo otto delle originarie 50 distillerie; tra esse la Caroni, che pur lavorando zucchero da 100 anni aveva riservato al rum un’importanza secondaria.

Tramite una serie di fusioni societarie, Caroni detiene oggi più del 90% della lavorazione di zucchero e melasse del Paese.

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Catalogo Samaroli 2010

A loro complemento, abbiamo inserito in Catalogo anche il bicchiere disegnato specificamente per il corretto dosaggio e la migliore degustazione di distillati di Alta Qualità.

Selezione Glen Cawdor (50cl)Highland (North)

Isle of Jura

Speyside

Islay

Vatted

Selezione Yehmon (50cl)Fiji

Barbados

Jamaica

Guadeloupe

Selezione Coilltean (70cl)Highland (Central)

Island

Speyside

Islay

Campbeltown

Vatted

Rum Samaroli (70cl)Demerara

Jamaica

(marchi Coilltean®, NoAge®, Glen Cawdor® e Yehmon® sono registrati)

Il Catalogo Samaroli 2010 si sviluppa su 2 linee:

La Selezione Coilltean e Rum Samaroli 70cl; realizzata nel classico formato 70cl, utilizza la caratteristica forma del flasch utilizzata nel XV secolo per bottiglie di whisky e rum.

La Selezione Glen Cawdor e Yehmon; la linea “Samaroli 50cl” ha l’obiettivo di consentire un maggior numero di assaggi evitando un proporzionale incremento di costi.

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Selezione Coilltean (70cl)

Blair Athol

Blair Athol è una delle distillerie più antiche in Scozia, fondata nel1798 da John Stewart e Robert Robertson nei pressi della pittoresca piccola città di Pitlochry. Fu rinnovata a metà del decennio 1820/30 e nel 1880 furono aggiunti ulteriori 2 granai e piani di maltazione. L’acqua utilizzata è quella dell’Allt Dour “il ruscello della lontra” che fluisce sopra la linea di innevamento.

Samaroli Selezione Coilltean:Blair Athol 1989

Bottled: Nov 2007

Note Tecniche degustazione:Di frutta con torba delicata; maltato, asciutto e zuccherato con un pizzico di fondente.Ragionevolmente dolce e molto pulito.

I malti di questa zona sono generalmente meno corposi e più dolci degli altri Highland; hanno aromi di fioritura ed un finale asciutto tipico di tutte le Highland. E’ una delle poche distillerie di tutta la Scozia ad essere ancora in funzione pur essendo stata fondata prima del 1840.

Highland

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Highland

IslandHighland Park

Highland Park esiste da oltre 200 anni ed è stato prodotto durante i regni di sei sovrani; oggi è riconosciuto come uno dei più buoni Highland Malt Whisky. Non ci sono programmi di matura-zione accelerata ed i processi di oggi seguono gli stessi rigorosi standard di sempre. Questo non vuol dire la distilleria non sia aperta all’innovazione ma solo quando ciò non pregiudichi la qualità del whisky.

Samaroli Selezione Coilltean:Highland Park 1989

Bottled: Aug 2008

Note Tecniche degustazione:Di grande carattere, mostra morbidezza e profonda intensità.Invitante e stimolante come il gioco e l’amicizia.

“La tradizione dei processi produttivi che risale al 1798 fanno di Highland Park uno dei single più rispettati al mondo. Orkney è uni-ca. La storia della Scozia, non è la storia delle Orcadi.

Gli “Orcadians” sono orgogliosi del whisky Highland Park in quanto costituisce una parte del loro patrimonio.”Liberamente tratto da: F. Paul Pacult, Top 110 Spirits, Spirit Journal Giugno 2005.

Island

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SpeysideCragganmore

Fondata nel 1869 da John Smith, ex dirigente presso le distillerie Macallan, Glenlivet e Wishaw-che era ritenuto il distillatore con maggiore esperienza della sua epoca. Dalla sua morte av-venuta nel 1923 la distilleria è passata più volte di proprietà sino alla United Distillers.Possiede alambicchi con capitello a T in alternativa al tradizionale “collo di cigno”. Apprezzato dai blenders è da sempre considerato anche un ottimo single malt di reperibilità molto rara fino alla fine degli anni ’80.

Le tappe fondamentali sono state: 1869 John Smith fonda la distilleria Cragganmore 1917 Distilleria chiusa per riaprire nel 1918 con illuminazione elettrica 1923 Muore John Smith e la White Horse Dist. Ltd acquisita la Cragganmore. 1964 Raddoppio degli alambicchi da 2 a 4

Samaroli Selezione Coilltean:

Cragganmore 1993 Plain Wood

Bottled: May 2007

Note Tecniche degustazione:Profumo intenso e suadente con sentore leggermente torbato. Tonalità dolci e vegetali articolate con ottima armonia. Caldo, rotondo, pieno ed espressivo in bocca.

Speyside

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Speyside

Mortlach

Mortlach è stata la prima distilleria ad essere costruita nel 1823 a Dufftown e può essere con-siderata l’antitesi della sua famosa vicina Glenfiddich di cui condivide le grandissime dimensio-ni. Possiede la più antica collezione di alambicchi di rame dell’industria del whisky (si possono ammirare da un “belvedere” sopraelevato).Forme e dimensioni differenti conferiscono sfumature tra loro distinte che contribuiscono a determinare la piacevole complessità ed il carattere deciso al whisky qui prodotto. Nel 1877 gli impianti furono ampliati passando da 3 a 6 alambicchi che sono il cuore della “tripla distillazione parziale” più unica che rara.

Note Tecniche degustazione:Un aroma dolce e arrotondatocon un ottimo equilibrio tra frutta, fiori e note minerali.Elegante e molto buono.

Il Mortlach è quindi molto richiesto per irrobustire i blend con la sua complessità e pertanto non è quasi mai disponibile come single che vale decisamente la pena di provare.

Samaroli Selezione Coilltean:

Mortlach 1988 Sherry Wood

Bottled: Oct 2006

Speyside

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Linkwood

Costruita nel 1821 da Peter Brown quando il whisky era ancora quasi illegale, ha iniziato la produzione vera e propria nel 1825. Gli archivi riportano che Peter Brown abbia guidato la produzione sino alla sua morte nel 1868. La distilleria viene interamente ricostruita nel 1873 e poi nel 1963 l’ulteriore ristrutturazione preserva parte dei macchinari alimentati ad energia idraulica. Oggi è proprietà della Diageo ed opera su due impianti vicini tra loro. Da sempre in possesso di alambicchi insolitamente grandi. I suoi grandiosi spirits still producono uno dei più fragranti single dello Speyside.

Speyside

Note Tecniche degustazione:Elegante ma con carattere. Bouquet armonicamente complesso con i tipici elementi propri dello Speyside come miele, etere, pera e vaniglia alla fine. Ben bilanciato.

Un whisky d’altri tempi.

Samaroli Selezione Coilltean:

Linkwood 1984

Bottled: Jun 2009

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Speyside

Note Tecniche degustazione:Corpo pieno e rotondo, leggermente affumicato, dolce ed aroma pulito confermato dal palato. Ottimo retrogusto. Eccellente.

Samaroli Selezione Coilltean:

Linkwood 1990 Sherry Wood

Bottled: Oct 2006

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Glenburgie

William Paul fonda nel 1810 la distilleria con il nome di “Kilnflat”; nel 1871 viene data in con-cessione a Charles Hay e cambia denominazione in Glenburgie. Come per molte distillerie, la proprietà è passata di mano in mano; nel 1936 la Ballantines la compra per utilizzare il pregiato prodotto nei suoi blended.Negli anni ’60 utilizza un capitello per l’alambicco modificato in cui al collo lungo si sostituiva una colonna di rettificazione a forma di tamburo al fine di produrre diversi stili di whisky a seconda del numero dei piatti di rettificazione.

Samaroli Selezione Coilltean:

Glenburgie 1989 Plain Wood

Bottled: Sept 2008

Note Tecniche degustazione:Un aroma fragrante di erba e vaniglia, un po’ astringente ma delicato ed aromatico. Dolciastro con un tocco di retrogusto salato con un finale piacevolmente lungo.

Tale alambicco prende il nome di “Lomond” dal vicino Loch Lo-mond presso cui sorgeva la distilleria Inverleven prima utilizza-trice di tale tecnologia. La Glenburgie adottò tali strumenti pro-ducendo due diversi malti (Glenburgie e Glencraig) ma nel 1981 è tornata ad utilizzare alambicchi di tipo tradizionale. Molto raro come single ben rappresenta la finezza dello Spey. Glenburgie è ora sotto il controllo di Pernod Ricard (Pernod’s Chivas Bros group).

Speyside

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Speyside

Benrinnes

Benrinnes è una delle 6 distillerie nelle immediate vicinanze del Ben ed usa questa preziosa ac-qua chiara per produrre il suo whisky di malto. Fondata nel 1826, nel 1835 causa inondazione ha subito una vera e propria ricostruzione. Acquistata dalla famiglia Edward nel 1864 ha avuto il suo salto di qualità con l’avvento del giovane Alexander Edward che a cavallo di fine del XIX secolo ha dato inizio ad una produzioNuovamente danneggiata da un incendio nel 1896, nella nuova ricostruzione ha mantenuto intatta la struttura di fattoria/distilleria ed introdotto l’uso di energia elettrica.

Note Tecniche degustazione:Frutto piacevole ed aroma floreale con tracce di vaniglia e liquirizia.Affumicato e ricco al palato.Un eccellente whisky a tutto tondo.

Benrinnes adotta la tripla distillazione - rara ma non unica in Scozia - che porta a produrre spirits di circa il 76% vol. superiore a quelli abitualmente realizzati con doppia distillazione. A Benrinnes si possono osservare le vasche di produzione del worm, le tradizionali pipe immerse in acqua fredda per conden-sare i vapori prodotti dalla alambicchi.

Samaroli Selezione Coilltean:

Benrinnes 1996

Bottled: Aug 2008

Speyside

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Glendullan

Glendullan era il whisky preferito di King Edward VII, recentemente è stato scelto dal Presiden-te della Camera dei Comuni, come suo whisky speciale. La distilleria è posta sulla riva del fiume Fiddich ed è stata tra le ultime costruite intorno Dufftown e, nonostante il crollo del consumo av-venuto contestualmente all’avvio della produzione a Glendullan, i proprietari sono riusciti a non interrompere mai l’attività se non durante la seconda guerra mondiale. Nel 1972 una seconda distilleria è stata costruita a fianco della ‘vecchia’ con tre nuove paia di alambicchi. Entrambe le unità utilizzano la stessa acqua, ‘ricetta’ e tecniche produttive.

Note Tecniche degustazione:Morbido e fruttato bouquet biscottato, sentori di erba umida. Molto dolce, morbido e pulito con alcune caratteristiche degne di nota.

Corpo da medium a full. Setoso sviluppa note di frutta; rotondo e delizioso sul finale con un ottimo retrogusto delicato.

Samaroli Selezione Coilltean:

Glendullan 1996

Bottled: Nov 2007

Speyside

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Speyside

Macduff

La distilleria Macduff prende lo stesso nome del piccolo paese insediato sulla foce del Deveron un tempo città termale posta di fronte alla più famosa città di Banf.I single malt Macduff sono molto rari e la distilleria non utilizza il suo proprio nome per l’imbottigliamento bensì il più “riconoscibile” nome di Glen Deveron. La distilleria è moderna, essendo stata completata nel 1960. In posizione strategica tra fiume e la costa è molto impor-tante e visivamente accattivante.

Note Tecniche degustazione:Grande carattere deciso e leggiadro al tempo stesso. Bouquet ricco con sentore di alghe, selvatico, torba, mentolo e note di affumicato nel finale.Persuasivo ed elegante.

Macduff ha iniziato con una singola coppia di alambicchi nel 1960. Due anni dopo una terza coppia è stata aggiunta; poi, nel 1968 una quarta, raggiungendo l’attuale configurazione odierna di “due coppie”. Caratteristica interessante di Macduff è l’utilizzo di botti prodotte in proprio.

Samaroli Selezione Coilltean:

Macduff 1990 Sherry Fino Cask

Bottled: Jun 2009

Speyside

34

IslayCaol Ila

Caol Ila (gaelico per “Sound of Islay” è pronunciato Col EELA) è stata fondata nel 1846 da Hector Henderson. La distilleria non ha successo e nel 1854 passa di mano quando Norman Buchanan, proprietario della Isle of Jura Distillery, la rileva.Nel 1863 l’azienda è stata acquisita da Bulloch Lade & Co, di Glasgow e dal 1880 oltre 147.000 litri di whisky sono stati prodotte ogni anno. Dopo vari passaggi nel 1930 Scottish Malt Distillers Ltd ha acquisito il 100% della proprietà.

Note Tecniche degustazione:Sentore medicinale e iodico predominante ma tuttavia ben inserito nell’insieme di una struttura aromatica che lo sorregge e lo accompagna.Erbe medicinali, vaniglia cuoio in sotto fondo liquirizia fanno da corollario.

Notevole persistenza in bocca dove la salinità tipica di Islay predomina.

Chiusa durante la Seconda Guerra Mondiale, la produzione ha ripreso fino al 1972, quando l’intera struttura della distilleria è stata demolita. Una distilleria più grande è stata costruita nello stile architettonico originale e la produzione è ripresa nel 1974.

Samaroli Selezione Coilltean:

Caol Ila 1984

Bottled: May 2007

Islay

35

Islay

CampbeltownGlen Scotia

E’ stata costruita nel 1832 da Guild Stewart e John Galbraith, anche se la data di fondazione ufficiale è il 1835 ed ancora sulle etichette viene riportato il 1837 ossia la data di inizio della commercializzazione.

Dal 1895 è Duncan MacCallum a guidare l’azienda fino al 1928 quando a causa del proibizionismo si suicida annegando il 1930 nel Campbeltown Loch.

Note Tecniche degustazione:Naso morbido e fruttato, aroma di vaniglia e torba;vegetale e liquirizia nel finale.Gusto ampio, rotondo ed intrigante in cui spicca ancora intensa la liquirizia.Molto gradevole dal gusto molto leggiadro.

Eccellente.

Samaroli Selezione Coilltean:

Glen Scotia 1992 Fresh Fill Sherry

Bottled: Jun 2009

Campbeltown

36

Vatted

Note Tecniche degustazione:Questo potente ma elegante Vatted con bouquet armonioso ed elegante, rivela le sue qualità in lenta successione.

Perfetto equilibrio, molto aromatico, persistenza infinita e gius-to bilanciamento tra dolce ed amaro, fiori. Rotondo e vellutato corpo liscio e di carattere complesso.

Eccellente.

Note Tecniche degustazione:É un armonioso vatting di whisky, maturati da 10 ad oltre 40 anni in speciali barili di sherry e rovere, prodotti esclusiva-mente dalle ultime distillerie artigianali di Scozia, che ancora usano gli stessi processi utilizzati cento anni fa. No-Age è l’unico whisky che effettua la riduzione alcolica originale in ben dodici mesi, così come si usava abitualmente nel XIX secolo. Ogni due-tre mesi tutte le partite vengono riassemblate. Vi si aggiunge una piccola percentuale di acqua in modo che essa venga assorbita tranquillamente dalle diverse componenti or-ganolettiche del whisky. Questa pratica è stata abitualmente da tutti abbandonata perchè troppo costosa.No-Age non subisce colorazioni artificiali, nè viene sottoposto a filtrazioni a freddo che potrebbero asportare le sue compo-nenti originali ed i suoi aromi naturali.

Samaroli Selezione Coilltean:

Pure Malt 1993

Bottled: Nov 2007

Samaroli:NoAge Edition 2008

Bottled: Sept 2008

37

Rum SamaroliDemerara 70cl

Note Tecniche degustazione:Caldi aromi speziati e minerali all’inizio.Si articola lentamente con tonalità calde ed evolute.

Fruttato in sottofondo.Aromi persistenti alla bocca con retro gusto di menta selvatica e liquirizia.

Selezione Samaroli:Demerara Rum Versailles 1990

Bottled: Nov 2007Maturato in Scozia

38

Jamaica 70cl

Note Tecniche degustazione:Profumo minerale speziato e vaniglia evoluta. Sentori vegetali e fruttati in sottofondo.Tutte le associazioni primarie alla bocca con frutta secca sul finale.Lunga persistenza aromatica.

Note Tecniche degustazione:Speziato, fruttato e minerale.

Molto ampio, pulito e dolce alla bocca.Complesso e diretto al tempo stesso.

Gode di un buon equilibrio e di una ottima persistenza Gusto-Olfattiva.

Selezione Samaroli:Jamaica 1992

Bottled: Apr 2007

Maturato in Scozia

Selezione Samaroli: Jamaica 1998

Bottled: Apr 2009

maturato in Scozia

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Selezione Glen Cawdor (50cl) - Highland (North)Clynelish

In base al “Report of Select Commitee on the Distillery in the Different Part of Scotland (1798-99)” la distillazione in questa zona ebbe una grande espansione intorno alla fine del 1800 ma oggi solo Clynelish é ancora attiva. Nel 1967 venne costruita una seconda distilleria (Brora) cer-cando di copiare quanto più possibile gli alambicchi ad immagine e somiglianza di quelli della vecchia distilleria. Hanno così raggiunto una somiglianza molto prossima al vecchio stile casa Clynelish – iodio leggero, ma uno stile molto più tenue rispetto allo ‘stile di Islay’. Le opinioni come sempre sono molteplici: Clynelish è per coloro che cercano maggiore finezza anche se talvolta a scapito di forza e durezza. Questa è la bellezza del mondo del whisky di malto.

Note Tecniche degustazione:Intrigante, ampio e di grande bouquet. Complesso con largo ed intenso minerale, fruttato e con note vegetali.Dolce, “hardly woody”, finale di liquirizia. Grande carattere dal gusto lungo e leggiadro.

Samaroli Selezione Glen Cawdor 50 cl:

Clynelish 1995

Bottled: Oct 2009

Highland

40

Isle of Jura

Jura è vicina alla terraferma ma il suo paesaggio è completamente diverso da essa. L’isola ha una sola strada, una sola città ed una sola distilleria. Si hanno notizie di una distilleria presente nel XVII secolo ma l’attuale impianto è stato riaperto a metà del 1900 ristrutturando con criteri moderni gli impianti ormai malandati. L’acqua molto dolce di Jura scorrendo sulla roccia quarzitica conferisce ai single leggerezza ed aroma pungente. La distilleria può essere considerata “di confine” tra Islay ed Higland ed infatti i suoi prodotti rappresentano una degna sintesi delle due importanti zone.

Note Tecniche degustazione:Chiaro, nitido, come il suo colore. Gentilezza e vivacità, trasparenza e riservatezza il suo paradigma. Un salmastro d’acque di mare, limpide, terse e innocenti, alghe e salsedine con una dolcezza di fiore sono l’elenco delle associazioni che il naso elabora. La bocca è curiosa di sapere come si farà conoscere questo enigmatico olfatto. La sorpresa è di una delicata appagante pienezza, una dolcezza d’acacia, una fre-schezza fine, una diafana presenza dissetante che continu-amente invita a riprendere il bicchiere.La poesia si addice par-ticolarmente a certe inafferrabili e mai finite emozioni: “Chiare fresche e dolci acque ove le belle membra pose colei che sola a me par donna….” - F. Petrarca

Samaroli Selezione Glen Cawdor 50 cl:

Isle of Jura 1997

Bottled: Oct 2009

Highland

41

Highland

SpeysideGlenlossie

Fondata nel 1876 da John Duff ed altri 2 soci, Glenlossie rappresentava più una “scelta di vita” più che la messa in produzione di un’impresa. Infatti John Duff, era responsabile della distilleria Glendronach situata vicino a Huntly ed era noto quale grande esperto della realizzazione di whisky di malto. Le tappe fondamentali sono state:• 1876 Nascita della Glenlossie• 1895 Creazione della Glenlossie-Glenlivet Distillery Co Ltd• 1896 Ricostruzione della distilleria• 1919 Acquisizione da parte dellla Scottish Malt Distillers Ltd. (SMD)• 1962 Viene ampliata la produzione portando gli alambicchi da 4 a 6Glenlossie è situata, non lontano da Elgin, annidata sotto una collinaabeti e raccoglie in una cisterna a sud della distilleria le acque dei torrentidelle colline Mannoch utilizzate pe la sua produzione.

Note Tecniche degustazione:Spezia e frutto è la sua sintesi. Noce moscata, cannella, legno di cedro: è la nota balsamica-speziata che lo definisce con maggiore chiarezza e durata, la polpa che lo riempie è di pera caramellata, mela cotogna, arancia candita e caramella alla resina di pino. La complessità dell’olfatto si fonde al gusto in grande armonia, la bocca si riempie di equilibrio in una suc-cessione di prelibatezze dolci mantenute vivaci e fresche da una vena acida di bella forza, il balsamico è una nuance deli-cata ma fondamentale per reggere la sua rotondità. Al caldo del fuoco acceso, assistiamo allo scolorare rapido del giorno in un pomeriggio d’inverno, confortati da canditi, caramelle e gelatine, mentre, fuori, il vento strapazza il bosco.

Samaroli Selezione Glen Cawdor 50 cl:

Glenlossie 1996

Bottled: Oct 2009

Speyside

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Glen Moray

La distilleria Glen Moray è adagiata sulle rive del fiume Lossie vicino alla storica città di Elgin “capitale” della regione della Speyside ed ha iniziato la sua attività nel 1897 ed ha dovuto inter-rompere la propria attività negli anni ’20; dal 1958 è stata ristrutturata ed ampliata.

Glen Moray è situata sotto il livello del Lossie, fiume turbolento che spesso esonda come ben sanno in distilleria che ha dovuto subire nel tempo svariati allagamenti.

I suoi prodotti maturano di norma in barili che hanno precedentemente contenuto vino bianco caratteristica che conferisce ai suoi single una leggera ed incantevole nota erborinata poco considerata dai più.

Note Tecniche degustazione:Classico, fresco, pulito, schietto, fragrante, minerale. Cerea-li, lieviti, salsedine, grafite, miele, uva sotto spirito. In bocca esplode intenso, persistente, scattante, muscoloso, giovane, carezzevole, sapido. Il gusto sorprende poiché al naso il suo carattere appariva meno irruente, meno sfaccettato, più silen-zioso, più riservato, più difficile da espugnare e invece, ora, si regala inaspettato e generoso.L’exploit è la sua cifra, l’asso nella manica è il suo stile, il giro di carte giuste il suo gioco, il tesoro nascosto il suo archetipo. Solo alla fine riusciamo a conoscere completamente il suo carattere: equilibrato, morbido, vivace, lungo.

Samaroli Selezione Glen Cawdor 50 cl:

Glen Moray 1992

Bottled: Oct 2009

Speyside

43

Speyside

Glen Grant

Ha cominciato nel 1823, quando la distillazione del whisky era illegale. Nel 1840, i fratelli John e James Grant hanno deciso di acquisire una licenza. Dal 1872 quando i fondatori di Glen Grant Distillery erano scomparsi il giovane James ‘The Grant Major’, nato nel 1847, aveva sempre avuto un forte interesse per la distilleria e avendo ereditato l’azienda e il titolo di ‘Glengrant’ da suo zio John Grant, doveva dimost rare di esserne il degno successore. Leggende su ‘The Major’ sono innumerevoli. Innovatore ha sicuramente contribuito alla crescita della qualità ed alla determinazione di nuovi e più elevati standard di prodotto. Fu il primo uomo delle High-lands a possedere una autovettura così come Glen Grant è stata la prima distilleria ad utilizzare l’energia elettrica. Ha introdotto nuovi tipi di “tall slender still” e depuratori che hanno creato il gusto fresco ed il colore di malto chiaro che ancora oggi caratterizza la produzione Glen Grant.

Note Tecniche degustazione:Domato, tranquillo, misurato, educato, raccolto, asciutto, elastico, autentico. Mai pretenzioso. Mai deludente. Mai ca-priccioso. Oro antico, come il suo colore. Un bouquet fitto, ampio, fuso in un carattere più che in singoli riconoscimenti. Se vogliamo dei descrittori è il frutto maturo la sua dimen-sione, mela caramellata, uva sotto spirito, miele.In bocca è equilibrato e lungo, caldo e familiare, certo e dolce, maturo e fluido, fresco e instancabile.E’ la visita di un carissimo amico, uno dei pochi che possono arrivare anche non attesi, con lui non abbiamo bisogno d’essere animali sociali. Un riconoscersi, un confrontarsi dialettico e continuo. Qual-cosa che speriamo non ci manchi mai.

Samaroli Selezione Glen Cawdor 50 cl:

Glen Grant 1985

Bottled: Oct 2009

Speyside

44

Glenburgie

William Paul fonda nel 1810 la distilleria con il nome di “Kilnflat”; nel 1871 viene data in con-cessione a Charles Hay e cambia denominazione in Glenburgie. Come per molte distillerie, la proprietà è passata di mano in mano; nel 1936 la Ballantines la compra per utilizzare il pregiato prodotto nei suoi blended. Negli anni ’60 utilizza un capitello per l’alambicco modificato in cui al collo lungo si sostituiva una colonna di rettificazione a forma di tamburo al fine di produrre diversi stili di whisky a seconda del numero dei piatti di rettificazione; tale alambicco prende il nome di “Lomond” dal vicino Loch Lomond presso cui sorgeva la distilleria Inverleven prima utilizzatrice di tale tecnologia. La Glenburgie adottò tali strumenti producendo due diversi malti (Glenburgie e Glencraig) ma nel 1981 è tornata ad utilizzare alambicchi di tipo tradizionale. Molto raro come single ben rappresenta la finezza dello Spey. Glenburgie è ora sotto il controllo di Pernod Ricard (Pernod’s Chivas Bros group).

Note Tecniche degustazione:Impianto etereo, giovane, avvolgente, elegante, floreale, frut-tato, speziato.Una stoffa fine setosa: fresco chiffon di fiori gialli.Trasparenza d’effetto. In bocca esce raffinato e deciso, mi-surato e persistente, armonioso e di carattere, caldo e vivo, preciso e affascinante, stimolante e morbido. Il gioco tra i suoi due caratteri non è mai di divisione ma di perfetto equilibrio e fusione. Un dualismo che convive felice. Si riconoscono la mimosa e la mandorla, l’acacia e lo zenzero candito, il coriandolo e il miele. Una Pashmina autentica, morbida e an-tica, esotica e senza tempo, preziosa ed essenziale.

Samaroli Selezione Glen Cawdor 50 cl:

Glenburgie 1980

Bottled: Oct 2009

Speyside

45

Speyside

Islay Laphroaig

Sicuramente tra le più famose distillerie di Islay è operativa ufficialmente dal 1815 anche se alcuni datano la sua costruzione al 1810.

Il fondatore Donald Johnston era figlio d’arte in quanto suo padre aveva fondato Lagavullin. Parte degli edifici originari tra cui il maltatoio sono ancora oggi utilizzati nel ciclo produttivo. La maturazione in loco le strozzature degli alambicchi, la selezione delle teste e code (che avviene più tardi che per altre distillerie) e l’invecchiamento effettuato esclusivamente in barili di quercia americana, sono l’insieme di elementi che determinano la “salinità ed il marino” suoi marchi di fabbrica.

Note Tecniche degustazione:Il bouquet apre muschiato e terroso, nel coro delle sen-sazioni sale, subito dopo, la voce della morbidezza con la vaniglia e con un richiamo fruttato, complesso, che si apre completamente al riconoscimento in bocca. Esplode allora il mirto, la bacca di ginepro e una dolcezza bur-rosa di polline scioglie il carattere austero iniziale. Le note dolci arrotondano e ingentiliscono la forma, le note affumicate reggono la struttura: è una fortunata sintesi di fumo e crema. E’ profumo d’erica sferzata da un vento salmastro.Un fuoco spento, sotto un tiglio, a maggio.

Samaroli Selezione Glen Cawdor 50 cl:

Laphroaig 1996

Bottled: Oct 2009

Islay

46

Vatted

Note Tecniche degustazione:Carattere incisivo, intenso, morbido.Il naso legge nell’indice della ricchezza e della potenza della sua indole le verdi foglie di tè Lapsang Souchong, i datteri, il biscotto. In bocca si apre rotondo avvolgente e impegna a lungo i recet-tori con sensazioni dolci, carezzevoli, la chiusura è di una per-sistenza fresca, decisa di fieno, che completa e definisce, in un lungo commiato, la caramella di rabarbaro. In un’immagine sarebbe una rotonda collina in un tardo pomeriggio assolato, l’erba tagliata si asciuga in fieno, all’ombra di un pergolato ci viene servito un tè con pane to-stato e sciroppo d’acero.

Samaroli Selezione Glen Cawdor 50 cl:

Islay Vatted 1993

Bottled: Oct 2007

47

Selezione Yehmon(50 cl)

Fiji

Barbados 50cl

Note Tecniche degustazione:Un temperamento potente, austero, serio; e pure morbido, ardente e dolce. Per l’olfatto è una festa e una sfida: bal-samo e caramello, salsedine e frutti maturi, fiori carnosi e spezie dolci.

Azzurro e verde, sabbia calda della spiaggia e rocce fre-sche della montagna, sole dolce e vento liquido. Un gusto luminoso e terso come la luce dei luoghi dai quali prende origine; è impossibile mancare il parallelo con il paesaggio delle isole Fiji, veri paradisi dove gli opposti coabitano e il tropico del Cancro è mitigato dall’altura delle formazioni vulcaniche. Una persistenza gustativa straordinaria pari al ricordo delle immagini che suscita. Fine ed elegante il suo lungo commiato, misurata e raffinatissima la sua rotonda morbidezza. Raro e impedibile come il viaggio che sug-gerisce.

Samaroli Selezione Yehmon 50 cl:

Fiji 2001 Maturato in Scozia

Bottled: Oct 2007

Note Tecniche degustazione:Suadente, armonioso, dolce, irresistibile, ricco, pieno, ampio, rigoglioso. Il naso è una fusione di frutta secca, nocciola, noce, fiori di robinia, mandorla amara, cardamo-mo. E’ pasta di mandorla, dolci del sud, biscotti mediterra-nei, marzapane… “ ‘nu babbà!” La bocca è di persistente equilibrio, dolce sapidità, levigata armonia, potente no-biltà. La nota elegantemente amara e speziata stabilisce l’equilibrio mirabile di questa personalità: affascina, argina e arricchisce.

Sembra di cogliere, bevendolo, l’essenza della stessa ra-dice che genera gli opposti: il dolce definito e rafforzato in modo così nitido proprio da quella nuance di mandorla amara e dalla sua grande struttura acida.

Samaroli Selezione Yehmon 50 cl:Barbados 2000 Maturato in Scozia

Bottled: Oct 2007

48

Jamaica

Guadeloupe

Note Tecniche degustazione:Etereo, intenso, sfaccettato, complesso, armonioso, espansivo, persistente, loquace, seducente.

“…il catalogo è questo…”:fichi secchi, datteri, miele di tiglio, frutta sotto spirito, frutti convinti dal sole e dal caramello, canditi di albicocca, spezie dolci, zaf-ferano … un lungo elenco di zuccherose associazioni.

In bocca è ugualmente ricco, equilibrato, affascinante, virile, generoso, espressivo, instancabile.

Possiede una malìa sorprendente: conquista, convince, attira a sé e si allontana per poi tornare a riprenderci dove ci aveva lasciati, più volte, senza nessun cedimento, nessuna stanchezza anzi, con croccante vivacità.

Certo e virile, dolce e irresistibile, ampio e generoso.

Samaroli Selezione Yehmon 50 cl:Guadeloupe 1998 Maturato in Scozia

Bottled: Oct 2007

Note Tecniche degustazione:Chiaro, severo, inconsueto, potente, singolare, etereo, rac-colto. In bocca ci regala uno scatto in avanti, veloce e lungo, verso un ventaglio ampio e persistente di sensazioni che, pren-dendo origine da una sapida e intensa mineralità, esplorano tutte le categorie descrittive. Fruttato: banana, ananas; Speziato: anice stellato, cannella. Floreale: tiglio, miele. Minerale: salsedine.Misterioso, enigmatico, indecifrabile, magnetico, serio e potente. Un atleta che si concentra prima della performance decisiva. Un cuore amabile e vigoroso den-tro un involucro di mirabile surplace, pronto a scattare in vol-ata. La medaglia è il suo obiettivo, una conquista cerebrale, scientifica del podio e del pubblico.

Samaroli Selezione Yehmon 50 cl:Jamaica 2000 Maturato in Scozia

Bottled: Oct 2009