scuola dell’infanzia “arcobaleno” di...
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Istituto Comprensivo “ G.F. Malipiero” di Marcon (VE)
SCUOLA DELL’INFANZIA “ARCOBALENO”
di GAGGIO
Programmazione educativo-didattica
anno scolastico 2016 - 2017
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La programmazione di plesso si articola in:
Analisi della situazione di partenza:
L’organizzazione del tempo scuola;
la strutturazione dello spazio scolastico;
il personale della scuola.
Traguardi di sviluppo delle competenze attesi
Metodologia e contenuti:
progetto “Io vado alla scuola dell’infanzia”: - progetto accoglienza - “i centri d’interesse” - attività di vita quotidiana;
progetto “Io mi racconto”;
progetto accoglienza-continuità scuola dell’infanzia e scuola primaria;
progetto “Feste a scuola”;
progetto “Storie in arte”: - laboratori - intersezioni per età omogenee;
- “La nostra Biblioteca”, con prestito del libro;
progetto “Il nostro orto”;
Attività di ampliamento dell’offerta formativa:
progetto “Psicomotricità relazionale”;
progetto “Un mondo diverso”.
Strumenti e materiali.
Modalità di verifica e documentazione.
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L’ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO SCUOLA
Il tempo scuola è così strutturato:
> ore 7.45 - 9.00 Entrata
accoglienza (gioco libero, disegno, ecc….).
> ore 9.00 - 10.00 Verifica delle presenze;
calendario del tempo: giorno, mese…;
filastrocca della settimana;
incarichi: capofila, chiudi fila, camerieri…;
racconti e conversazioni;
igiene personale;
merenda.
> ore 10.00 - 10.30 Giochi in sezione o in salone con le altre sezioni.
> ore 10.30 - 11.45 Attività di sezione o d’intersezione.
> ore 11.45 - 12.00 Prima uscita dei bambini.
> ore 11.45 - 13.00 Igiene personale;
pranzo.
> ore 13.00 - 13.15 Seconda uscita dei bambini.
> ore 13.15 - 14.00 Gioco libero in salone o in sezione o in giardino.
> ore 14.00 - 15.00 Attività di sezione.
> ore 15.10 - 15.15 Uscita dei bambini che usufruiscono del trasporto
scolastico.
> ore 15.15 - 15.30 Merenda pomeridiana in due sezioni.
> ore 15.30 - 16.00 Ultima uscita dei bambini.
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LA STRUTTURAZIONE DELLO SPAZIO SCOLASTICO
La nostra scuola dispone complessivamente di:
• quattro aule adibite a sezione, dotate ciascuna di bagno o con bagno adiacente e di sgabuzzino per tre sezioni;
• un’aula utilizzata come sala biblioteca e per attività per piccoli gruppi d’età; • un refettorio con cucina; • un salone ed un saloncino adiacente alla sezione D; • due bagni per adulti, di cui uno per diversamente abili, e cinque locali ad uso del personale A.T.A;
• ampio giardino attrezzato con giochi. Tenendo conto di questa disposizione della scuola abbiamo sistemato gli
spazi, gli arredi e gli oggetti, in essa presenti, in modo da farli diventare
contesto motivante alla crescita, ambiente educatore, all’interno del quale
ogni elemento assolve ad una sua funzione.
Un’attenzione particolare è data all’organizzazione, il più possibile ottimale,
del salone comune e soprattutto delle nostre sezioni.
Sezioni dove gli spazi e gli oggetti sono preparati con cura, perché tutto sia
accogliente e facilmente accessibile ai bambini e proprio per questo le
abbiamo organizzate per angoli specifici di attività-laboratori a cui si
affiancano agli spazi di routine e di vita comunitaria per i bambini.
IL PERSONALE DELLA SCUOLA
Il personale docente della scuola è formato da otto insegnanti di sezione, da
una docente di sostegno e da una insegnante di religione cattolica;
Sez. A: Ins. Manuela P.
Ins. Francesca B.
Sez. B: Ins. Maura B.
Ins. Chiara C.
Sez. C: Ins. Maria Cristina B.
Ins. Sindhu M.
Sez. D: Ins. Anna Maria B.
Ins. Giulia U.
La docente di sostegno Lorella B. presta servizio nel plesso per un totale di
venticinque ore settimanali.
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L’insegnante di religione cattolica Roberta S. è presente il martedì dalle ore
9.00 alle ore 12.00 e dalle 12.45 alle 15.45.
A scuola operano tre collaboratori scolastici: Valentino G., Barbara V. e
Daniela Z. e un operatore socialmente utile Sabrina R.
Inoltre è presente nel plesso l’addetta all’assistenza Francesca N. per due
ore al giorno.
TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE ATTESI
Il sé e l’altro
• Maturare l’autonomia personale (“sono in grado di fare da solo”);
• prendere coscienza di sé e della propria persona;
• vivere con serenità il distacco dai genitori, costruendo un rapporto di
fiducia con altri adulti;
• riconoscere e dare valore alle proprie possibilità e abilità, rafforzando e
modificando la percezione del mondo e di sé;
• riconoscere le proprie emozioni;
• distinguere le proprie emozioni da quelle degli altri;
• superare gradualmente la posizione egocentrica;
• rielaborare situazioni di disagio attraverso l’uso della storia e di altri
linguaggi;
• essere sensibile al rispetto della natura;
• conquistare sempre maggiore autonomia nei confronti dell’ambiente
scolastico;
• riconoscersi come elemento di un gruppo;
• scoprire e condividere regole e modi per stare bene insieme;
• assimilare valori universalmente riconosciuti;
▪ collaborare e condividere esperienze con gli adulti e i compagni sia nel
gioco e sia nelle attività;
• trovare risposte a situazioni di conflitto, rispettando gli altri;
• riflettere, confrontarsi, discutere con gli adulti e i bambini;
• sviluppare il senso del cambiamento rispetto a cose e a persone;
• accogliere la diversità come valore positivo;
• assumere un atteggiamento di rispetto e cura per il libro;
• favorire la conoscenza della propria realtà territoriale (luoghi, storie,
tradizioni) e rafforzare il senso di appartenenza ad una comunità;
• lavorare in gruppo, discutendo per darsi regole di azione; • partecipare a giochi individuali e di gruppo rispettando le regole del gioco.
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Il corpo e il movimento
• Acquisire le norme igienico-sanitarie di base;
• sapersi vestire e svestire da soli;
• coordinare i movimenti nel gioco collettivo;
• maturare competenze di motricità fine e globale;
• acquisire la lateralizzazione;
• sviluppare il linguaggio corporeo;
• mettersi in relazione con gli altri e con l’ambiente usando il proprio corpo;
• attuare percorsi motori;
• muoversi correttamente nello spazio;
• interiorizzare e rappresentare il proprio corpo fermo e in movimento;
• conoscere se stesso attraverso esperienze ludiche;
• leggere correttamente le espressioni del volto;
• controllare il proprio corpo nelle situazioni di gioco;
• riconoscere le proprie emozioni e quelle degli altri, imparando ad
esprimerle attraverso gesti e movimenti;
Immagini, suoni e colori
• Manipolare ed utilizzare materiali naturali per realizzare costruzioni a
tema inerenti la programmazione;
• realizzare decorazioni ed addobbi con varie tecniche grafico-pittoriche;
• avvicinare il bambino al mondo dei libri in una situazione emotivamente
stimolante e piacevole;
• seguire un ritmo con mani e piedi;
• ricostruire le fasi più significative per comunicare quanto realizzato;
• comunicare le proprie emozioni, idee e pensieri attraverso i diversi mezzi
espressivi: verbale, grafico-pittorico e motorio;
• comprendere codici non verbali;
• cogliere la comunicazione trasmessa dai gesti e dalle immagini;
• esprimere la propria creatività;
• Riconoscere e distinguere i colori primari e secondari.
I discorsi e le parole
• Descrivere persone, oggetti ed eventi;
• conversare in modo libero e guidato;
• comprendere semplici testi poetici;
• utilizzare una terminologia appropriata e sempre più specifica;
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• ascoltare gli altri e dare spiegazioni del proprio comportamento e del
proprio punto di vista;
• parlare, descrivere, raccontare, dialogare con gli adulti e con i coetanei,
lasciando trasparire fiducia nelle proprie capacità di espressione e
comunicazione;
• ascoltare comprendere e rielaborare narrazioni lette o improvvisate di
fiabe, favole, storie, racconti e resoconti;
• ascoltare i discorsi rispettando i turni della conversazione;
• formulare domande utilizzando uno schema investigativo del "chi, che
cosa, quando, come, perché?";
• descrivere ciò che si osserva con un linguaggio adeguato all’età ed
appropriato al contesto;
• accrescere la fantasia, la creatività e sviluppare competenze logiche e
linguistiche;
• rielaborare verbalmente le esperienze vissute con il proprio corpo.
La conoscenza del mondo
• Osservare e rappresentare fenomeni naturali;
• collocare e organizzare eventi nel tempo;
• acquisire i concetti spaziali verticale/orizzontale, destra/sinistra;
• riconoscere andamenti circolari/ciclici;
• riprodurre sequenze;
• avvicinarsi al concetto di appartenenza;
• operare corrispondenze;
• rilevare differenze;
• utilizzare diversi tipi di linguaggio per descrivere le osservazioni o le
esperienze;
• osservare con attenzione i cambiamenti della natura;
• seguire un’esperienza scientifica che si prolunga nel tempo;
• seriare, classificare, ordinare e mettere in sequenza logica le esperienze
vissute;
• favorire la percezione e la comprensione dello scorrere del tempo e dei
suoi effetti sulle cose;
• osservare e cogliere le trasformazioni naturali di una pianta;
• esplorare i materiali usando diversi canali sensoriali.
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PROGETTO “IO VADO ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA”
La scuola Arcobaleno, per permettere ai bambini di raggiungere gli obiettivi
educativi e didattici previsti nel progetto collegiale “Io vado alla scuola
dell’infanzia”, ha organizzato gli spazi ed ha programmato attività specifiche
nel seguente modo:
PROGETTO ACCOGLIENZA
L’ingresso alla scuola dell’infanzia costituisce l’inizio di un nuovo cammino,
che vede il bambino il più delle volte alla sua prima esperienza nel sociale, in
un nuovo ambiente e in relazione con persone che non appartengono al suo
contesto familiare. In questo periodo così delicato ed importante si attiva nel
bambino una nuova percezione dell’Io.
La necessità dei bambini di trovare anche all’interno dell’ambiente scuola una
base sicura simile a quella dell’ambiente familiare, porta necessariamente le
insegnanti a riflettere su come attuare una personalizzazione
dell’accoglienza, prevedendo riti, tempi e spazi di attenzione individuali.
Questa esperienza non riguarda solo i bambini nuovi inseriti, ma anche chi ha
già frequentato il primo e il secondo anno di scuola, in quanto si trova a dover
ristabilire relazioni, comportamenti e azioni diverse da quelle vissute durante
la lunga pausa estiva. L’inizio di un nuovo anno scolastico è una sfida sempre
diversa: riparte una nuova stagione di incontri e di scoperte, ricca di
aspettative, ma anche di un certo timore.
Inoltre l’accoglienza non è da intendersi limitata solo al primo periodo di
scuola durante l’inserimento, ma è la quotidianità dei rapporti che devono
contraddistinguere il clima scolastico e che sono il presupposto per la
conquista da parte di ciascun bambino di sicurezza e d’autonomia.
Quotidianamente infatti si promuove un clima positivo, di ascolto, attenzione
e valorizzazione all’interno della sezione al fine di costruire relazioni positive
tra bambini e tra bambini e adulti e favorire l’inserimento e gli apprendimenti.
Attività e metodologia
In risposta alle esigenze e ai bisogni dei bambini, le insegnanti promuovono
una scuola dell’infanzia come un ambiente:
facilitante la crescita e la valorizzazione delle relazioni;
contenente e integrato nel senso che offre al bambino sicurezza e continuità;
stimolante e proponente nel senso che favorisce l’emergere e l’evolvere delle competenze e delle possibilità di crescita di ciascuno.
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Per questo viene predisposto un ambiente gradevole dal punto di vista
estetico, funzionale nella disposizione dei giochi e del materiale didattico e
che incuriosisca e invogli ognuno alla scoperta e alla conoscenza dei diversi
angoli presenti.
Nel primo periodo di scuola l’attività sarà incentrata sull’esplorazione ludica
dell’ambiente scolastico interno ed esterno, sul riconoscimento degli spazi ad
uso personale (es. armadietto - spogliatoio) e sulla conoscenza reciproca
(mediante giochi per imparare i nomi dei compagni e delle insegnanti e per
presentarsi). Inoltre saranno attuati diversi giochi basati sulla collaborazione
tra i bambini, che permetteranno l’inserimento di bambini di altre etnie, e
attività ludiche per l’adeguamento ai ritmi e ai tempi della scuola e per
l’acquisizione di abitudini e di autonomie non solo fisiche, ma anche
psicologiche.
Infatti il gioco per i bambini è importantissimo perché diventa fonte di
divertimento e gratificazione e sviluppa le loro abilità di interagire e di trovare
più soluzioni per giungere a compromessi nei quotidiani conflitti che nascono
con i coetanei. Il volere tutto e subito, tipico di questa fascia di età, è
determinato spesso dalla mancanza di strumenti che permettano loro di
gestire e risolvere le situazioni conflittuali, come il linguaggio verbale. Il
bambino che utilizza questo canale di comunicazione riesce meglio a
contenere l’impulsività e più facilmente riesce a mettersi nei panni dell’altro.
Non meno importante è l’elemento emozionale, inteso come piacere di far
parte di un gruppo, di partecipare al gioco, di sentirsi protagonista, di mettersi
alla prova e di riuscire a superare le difficoltà.
Anche attraverso l’ascolto di racconti, canzoni, filastrocche, piccole
drammatizzazioni, elaborazioni di disegni e di rappresentazioni grafico-
pittoriche i bambini potranno esprimere sentimenti, emozioni e stati d’animo.
Durante questo periodo ruolo delle insegnanti sarà quello di osservare i
bambini nei vari momenti di gioco libero e guidato, durante le attività e i
momenti di routine quotidiana.
Particolare attenzione sarà dedicata all’osservazione delle relazioni che i
bambini instaurano con l’adulto (bambino/genitore, bambino/insegnante), con
gli altri bambini (coetanei e non) e l’utilizzo degli spazi, dei materiali e degli
oggetti allo scopo di cogliere abilità, potenzialità, attitudini, interessi e bisogni
di ciascuno.
“I CENTRI DI INTERESSE”
In ogni stanza delle quattro sezioni sono stati predisposti degli angoli, centri
d’interesse dove, con la regia delle insegnanti, sono attuate le attività-
laboratori. Il bambino, avendo a disposizione i diversi materiali, è libero di
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scegliere in quale angolo cimentarsi sviluppando così abilità, conoscenze,
atteggiamenti e relazioni del tutto corrispondenti ai traguardi richiesti dalle
Indicazioni ministeriali.
Questi sono i “centri d’interesse” principali (l’insegnante, a seconda dei
bisogni e degli obiettivi che si vogliono far apprendere, decide quali angoli
lasciare a disposizione dei bambini):
1) L’angolo dei travestimenti Permette di promuovere esperienze di identificazione. Un attaccapanni, due
sedie, uno specchio e stoffe, vestiti, cappelli, borsette ecc. permettono ai
bambini, individualmente o a piccoli gruppi, di assumere ruoli diversi.
2) L'angolo della manipolazione e del colore Questo luogo appositamente attrezzato per attività legate all'uso di strumenti
grafici, plastici, pittorici dà al bambino la possibilità di compiere esperienze
senza eccessiva direttività, essendo un angolo ben attrezzato,
sufficientemente tranquillo, con arredi che gli permettano di prendere gli
oggetti desiderati. Difatti è composto da dei tavolini con piano lavabile per
manipolare, delle superfici foderate, da scaffali e/o carrelli a cui i bambini
possano accedere facilmente
Negli scaffali e nel carrello sono presenti i seguenti materiali, che il bambino
usa da solo: fogli colorati e di diverse dimensioni, colori di diverso tipo, creta
o plastilina, farina, sale, colle; piccoli attrezzi per operare: mestoli, formine,
forbici, mattarelli, pennelli, spugnette, rulli...
In questo tipo di attività, un elemento importante è la scoperta della manualità
che offre sensazioni nuove e, per i più piccoli, affascinanti e nello stesso
tempo preoccupanti: tenere in mano un pennello intriso di colore senza farlo
sgocciolare, affondare le dita nella creta, pasticciare con acqua e farina...
Qui il bambino ha il gusto di fare, di diventare più sicuro, di trovare le proprie
modalità.
3) L'angolo delle attività a terra Questo angolo viene così chiamato perché le proposte di gioco, sollecitate
dai materiali che abbiamo disposto, prediligono l'uso del pavimento, anziché
quello del tavolino. Il bambino su un tappeto ha meno limiti per il gioco, può
assumere posizioni varie, le può cambiare a suo piacimento, non è costretto
a stare seduto su una sedia.
Per questo angolo occorre abbiamo predisposto un grande tappeto lavabile e
contenitori con diversi tipi di materiali. In ogni contenitore è sistemato un solo
tipo di materiale: grandi incastri o lego, o mattoncini di legno... Per i giochi di
situazioni: l'aeroporto, il garage, il paese, la campagna, la ferrovia...
In questo angolo i bambini possono agire liberamente, con limitato intervento
dell'adulto e possono passare da momenti di gioco individuale a momenti di
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piccolo gruppo, possono sperimentare le proprie capacità di concentrazione e
di ideazione, ognuno con i propri tempi di applicazione.
4) L'angolo del libro e del racconto L'interesse del bambino per l'immagine è così precoce e costante che
abbiamo ritenuto importante predisporre un luogo particolarmente curato per
consentirgli di usare i libri a suo piacere. Non si tratta solo di guardare le
immagini, ma di coglierne lo stimolo per raccontare una situazione o per
chiedere che venga raccontata da un adulto; in tutti e due i casi
l'elaborazione di questi contenuti mettono in gioco la fantasia del bambino e
le sue capacità creative.
Questo angolo è dotato di una libreria o scaffale che permette di vedere
l'immagine al completo, cioè per copertina e non per costola del libro; la
dimensione e l'altezza della libreria facilita il bambino nel prendere e nel
riporre il libro. Il libro è l'occasione per guardare immagini insieme ad un
amico, seduto o disteso per terra, o per sfogliarlo accoccolato vicino
all'adulto.
5) L’angolo dei giochi da tavolo In questo angolo il bambino può usare i giochi logici strutturati come il puzzle,
il domino, il memory, le carte d’associazione logica o delle sequenze
temporali, ecc. L’uso a livello individuale o di piccolo gruppo di questo spazio
permette al bambino di: elaborare regole di gioco, esprimere la propria
opinione e quella degli altri, collaborare con i compagni per uno scopo
comune, comparare, associare, utilizzare correttamente relazioni topologiche,
ecc.
6) L’angolo della cucina Questo angolo è indicato come il luogo che promuove il gioco del "far finta
che" (detto anche gioco simbolico o dei ruoli); questo è generalmente un
angolo molto vissuto dai bambini ed è certamente un aiuto per l'elaborazione
dei loro sentimenti e delle loro emozioni. Tra finzione e realtà, i bambini
imitano e rielaborano modi di fare dei loro genitori o degli adulti della scuola.
Nel gioco imitativo i bambini imparano a gestire i loro sentimenti, anche quelli
più profondi. La cucina è composta da arredi per cucinare, dall’acquaio per
rigovernare, dal tavolino e dalle sedie per mangiare, dal mobile e dallo
scaffale per le stoviglie e per le pentoline e contenitori per il cibo. Tutti gli
accorgimenti in essa presenti invitano i bambini ad operare e gli permettono
di scoprire l’uso dei materiali, soddisfacendo la sua curiosità e arricchendo il
suo bagaglio cognitivo.
7) L’angolo del disegno libero Nei tavolini dedicati a quest’attività il bambino ha utilizza fogli di diverse
dimensioni, pennarelli, matite colorate e colori a cera. Con il disegno il
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bambino dialoga con il mondo degli adulti e racconta i suoi desideri, le sue
emozioni, le sue paure e i suoi ritmi biologici e psicologici ecc.
Inoltre disegnando il bambino sollecita un’equilibrata coordinazione dei propri
movimenti e si abitua ad organizzare, in uno spazio prestabilito, idee e
impulsi.
LE ATTIVITÀ DI VITA QUOTIDIANA
Per facilitare l’inserimento degli alunni nella scuola dell’infanzia, vengono
svolte specifiche attività finalizzate chiamate attività di routine o attività di vita
quotidiana.
Tali attività, che si ripetono ogni giorno, offrono un indispensabile supporto di
tipo organizzativo e favoriscono l’integrazione, la conoscenza e lo “star bene
insieme” a scuola. Queste azioni di routine costituiscono anche un importante
contesto di apprendimento a livello psicologico e cognitivo: la ripetizione
quotidiana di sequenze di azioni rassicura i bambini, fornisce punti di
riferimento, consente l’anticipazione degli eventi che accadranno, favorisce il
consolidamento di concetti logici e spazio temporali. Inoltre attraverso il
coinvolgimento sistematico in attività di tipo pratico i bambini diventano
maggiormente autonomi, capaci di assumersi compiti e piccole
responsabilità.
Ciò avviene mediante:
l’uso giornaliero di modalità di rappresentazione simbolica come i
calendari delle presenze, del tempo meteorologico, della settimana e
degli incarichi;
l’utilizzo adeguato e autonomo, in determinati momenti della giornata, dei
servizi igienici da parte dei bambini;
l’accoglienza alla mattina nel salone e poi nelle rispettive sezioni e il
momento del saluto a fine giornata, ciò facilita il processo di separazione
dall’adulto e permette relazioni informali tra le insegnanti e i genitori per
scambiarsi utili informazioni (vedi il progetto Accoglienza);
il momento del pranzo in mensa (dove due bambini per sezione a turno,
hanno l’incarico del cameriere, aiutando a sparecchiare i tavoli) è un
momento curato e strutturato prezioso e rilevante ai fini della
socializzazione e dell’autonomia, oltre che straordinaria occasione di
educazione alimentare spontanea ed intenzionale.
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PROGETTO “IO MI RACCONTO”
Questo progetto, concordato tra le scuole dell’infanzia dell’Istituto
Comprensivo di Marcon, ha i seguenti obiettivi:
Rappresentare il percorso scolastico che ogni bambino fa nella scuola
dell’infanzia;
Evidenziare l’identità e le peculiarità di ogni bambino;
Accompagnare ed aiutare il bambino nella delicata fase di passaggio al
nuovo ordine di scuola.
Prevede la raccolta, in un quaderno ad anelli, di foto, di opinioni, di
esperienze e di produzioni di ciascun bambino. Rilevando così la
progressione e il cambiamento che l’alunno ha avuto nel triennio di scuola
dell’infanzia.
Gli argomenti svolti sono:
1. Io sono;
2. La mia famiglia
3. Io cresco … io cambio;
4. Io a scuola.
Terminata la scuola dell’infanzia ogni bambino porterà il proprio raccoglitore a
casa e con i genitori potrà ripercorrere alcune tappe significative della propria
crescita nel triennio della scuola dell’infanzia.
PROGETTO ACCOGLIENZA-CONTINUITA' scuola dell'infanzia–
scuola primaria
Il progetto d'istituto CONTINUITA' scuola dell'infanzia–scuola primaria, che coinvolge i bambini/e dell'ultimo anno di frequenza alla scuola
dell'infanzia e i bambini/e delle classi prime e quinte della scuola primaria, ha
tra le finalità prioritarie la collaborazione tra i due ordini di scuola e consentire
ai bambini della scuola dell'infanzia di conoscere in modo graduale l'ambiente
della scuola primaria.
Per facilitare il passaggio al nuovo ordine di scuola, le insegnanti hanno
programmato delle specifiche attività didattiche di raccordo che i bambini,
coinvolti nel progetto, svolgeranno negli ambienti della scuola primaria. I tre
incontri si terranno nella seconda parte dell’anno scolastico, tra febbraio e
maggio 2017, e saranno così articolati:
- primo incontro a febbraio con la classe prima;
- secondo incontro a marzo con la classe prima;
- terzo incontro a maggio con la classe quinta.
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Durante i primi due incontri i bambini ascolteranno la storia di “ORSO LEO
DIVENTA GRANDE” raccontata dagli amici della scuola primaria e avranno la
possibilità di effettuare giochi inerenti alla storia raccontata, mentre nel terzo
incontro i bambini rivolgeranno ai compagni di quinta alcune domande
precedentemente preparate, riguardanti la scuola primaria, la sua
organizzazione e alcune curiosità sull’esperienza scolastica da loro vissuta.
PROGETTO “FESTE A SCUOLA” Le festività e le ricorrenze che si susseguono durante l’anno scolastico,
rappresentano un momento per fare stimolanti scoperte e sperimentare
nuove conoscenze, attraverso le quali i bambini affrontano più
consapevolmente alcuni avvenimenti della loro vita come quelli legati alla
nostra tradizione e al nostro sapere.
Con questo progetto intendiamo accompagnare i bambini alla scoperta del
mondo che li circonda, ma anche aprire l’ambiente scolastico alle famiglie e
al territorio condividendone i momenti di socializzazione e aggregazione.
NATALE
Il Natale è una ricorrenza importante ricca di messaggi autentici e suggestivi,
radicata nella cultura di tutti e coinvolge tutta la società, la famiglia e la
scuola. Nella scuola il modo migliore per far festa è quello di creare
un’atmosfera serena, e far vivere il Natale in modo più vero e autentico,
andando oltre l’esteriorità, finalizzato alla comprensione dei valori
dell’amicizia, della solidarietà, dell’amore per gli altri, attenuando gli aspetti
consumistici e commerciali.
CARNEVALE
Il Carnevale è una festa che per tutti, particolarmente per i bambini, è
sinonimo di allegria e divertimento.
Le esperienze a cui parteciperanno tutti i bambini durante questo periodo,
permetteranno loro di sviluppare ancor di più la creatività, l’espressività e la
fantasia.
I giochi del “far finta” si adattano in modo straordinario ai bisogni dei bambini
perché consentono loro di comunicare attraverso molteplici linguaggi.
FESTA DI SALUTO
La Festa di fine anno è un viaggio lungo tutto il percorso, le attività e le
esperienze realizzate durante il corso dell’anno scolastico.
Rappresenta inoltre, un momento d’aggregazione e di collaborazione tra la
scuola e le famiglie e un momento di saluto per la fine dell’anno scolastico e
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l’inizio delle vacanze estive.
La festa finale prevede anche il congedo dei bambini dell’ultimo anno con la
consegna da parte delle insegnanti del diploma di frequenza.
CAMPI DI ESPERIENZA:
Il progetto coinvolge tutti i campi di esperienza.
OBIETTIVI:
Conoscere i segni e i simboli della tradizione.
Riconoscere emozioni e sentimenti, e imparare ad esprimerli con parole,
con azioni, con doni, ecc...
Collaborare con gli altri per un fine comune
Condividere momenti di festa a scuola
Acquisire padronanza di alcune tecniche espressive-grafico-pittorico-
manipolativo.
Ascoltare e comprendere un testo narrato·
Memorizzare canti/poesie/filastrocche a tema
Accompagnare dei canti con movimenti ritmici
Muoversi in sincronia con i compagni
Travestirsi ed assumere ruoli
Partecipazione attiva dei bambini e dei genitori
ATTIVITA’
Durante l’anno in preparazione delle feste verranno proposti attività ed
iniziative volte a favorire lo sviluppo della stima di sé, del senso di
appartenenza e saranno un valido strumento di verifica.
I bambini saranno coinvolti in attività musicali, grafico-pittoriche, nella
memorizzazione di poesie e canti, in giochi di travestimento, nell’addobbo
dell’albero di Natale, nella realizzazione di maschere, nelle decorazioni dei
locali della scuola, e nei progetti di solidarietà.
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PROGETTO “STORIE IN ARTE”
LABORATORI - INTERSEZIONI PER ETÀ OMOGENEE
Questo progetto, collegato al progetto “La nostra biblioteca”, nasce dalla
convinzione che il libro sia uno strumento molto prezioso per avvicinare il
bambino al mondo simbolico e per stimolare le potenzialità linguistiche,
creative, logiche e affettive presenti in ogni individuo.
Il bambino scopre che aprire un libro vuol dire aprire una finestra su altri
mondi: quello della realtà e della fantasia, quello dei sogni e quello delle cose
quotidiane.
La narrativa per l’infanzia, oltre ad offrirgli la possibilità di contattare un ricco
patrimonio linguistico, ha un effetto liberatorio sul piano emotivo/affettivo,
aiutandolo ad affrontare paure e difficoltà proprie del suo breve, ma intenso
periodo di vita.
La sua attenzione viene catturata con grande facilità dalla matrice fantastica
dei racconti facendogli vivere innumerevoli avventure.
Secondo le indicazioni nazionali, il bambino è competente e artista. È un
bambino che si “cimenta nelle diverse pratiche di pittura, di manipolazione, di
costruzione plastica” non solo attraverso l’osservazione e l’imitazione, ma
anche attraverso il racconto/narrazione, l’invenzione, l’interpretazione e la
trasformazione.
L’arte è il racconto delle conoscenze e dei sogni dell’infanzia e, il colore e la
materia sono l’anima del bambino-artista che interpreta la realtà osservata e
immaginata.
Nel mese di maggio, collegata al progetto, ci sarà l’uscita didattica al Teatro
“Sant’Anna” di Treviso dove tutti i bambini potranno assistere allo spettacolo
teatrale “Rosso come Cappuccetto rosso”: una divertente versione della
famosa fiaba dei fratelli Grimm.
CAMPI DI ESPERIENZA maggiormente interessati: i discorsi e le parole,
immagini suoni e colori, il sé e l’altro.
Gruppo dei bambini di tre anni: i Pesciolini
OBIETTIVI:
- Capire di far parte di un gruppo;
- partecipare alle attività di gruppo;
- comprendere la necessità di norme che regolano la vita di gruppo;
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- accettare la condivisione di giochi e materiali;
- interagire con adulti e coetanei;
- dipingere e colorare entro spazi delimitati;
- percepire e denominare i colori fondamentali;
- sperimentare materiali, tecniche e strumenti diversi;
- esprimere verbalmente i propri bisogni;
- ascoltare e comprendere semplici racconti;
- effettuare scelte sulla base delle proprie preferenze;
- esprimere curiosità attraverso domande.
ATTIVITÀ
In quest’ottica all’interno del laboratorio, il bambino di 3 anni potrà
sperimentare, in maniera libera o guidata, l’utilizzo di diverse tecniche
espressive, manipolative, grafiche, pittoriche…
Nel primo periodo risulterà fondamentale proporre ai bambini attività
finalizzate alla conoscenza reciproca attraverso giochi, canzoni, esperienze
che permettano loro di identificarsi nel gruppo di laboratorio, formato da
bambini di età omogenea.
Gruppo dei bambini di quattro anni: i Leprotti
OBIETTIVI
- Sviluppare lo spirito associativo e collaborativo del gruppo;
- sviluppare l'interesse per la lettura e narrazione di libri;
- ascoltare e comprendere una storia letta o narrata;
- accrescere le proprie esperienze linguistiche e comunicative;
- individuare le fasi narrative: inizio, successione, fine;
- partecipare attivamente e in modo pertinente alla conversazione;
- esprimere la propria opinione all'interno di una conversazione;
- sviluppare la fantasia, attraverso la costruzione personale di semplici storie;
- sperimentare varie tecniche espressive, attraverso la manipolazione di diversi materiali.
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ATTIVITÀ
Ai bambini di 4 anni si vuole proporre un percorso didattico che, avvalendosi
della lettura di semplici storie e racconti, aiuti e stimoli i bambini a fare
esperienze rivolte alla conoscenza di sé e degli altri. In laboratorio, i bambini
saranno coinvolti in attività di: drammatizzazione, giochi guidati,
rappresentazioni grafiche delle storie lette, costruzione di una storia inventata
dai bambini con l’utilizzo di diverse tecniche grafico-creative.
Gruppo dei bambini di cinque anni: gli Aquilotti
OBIETTIVI
- Manipolare diversi materiali e conoscere differenti tecniche artistiche;
- contribuire alla realizzazione di un elaborato artistico comune;
- conoscere e lavorare i segni in maniera creativa;
- ascoltare e comprendere una narrazione;
- esprimere sentimenti ed emozioni legati ad un racconto;
- acquisire conoscenze riguardo la strutturazione di una storia;
- accogliere e accettare le opinioni e le proposte dei compagni;
- lavorare in gruppo e interagire socialmente.
ATTIVITÀ
Il laboratorio ha inizio con attività legate al Progetto “Illustrazione e arte”. Il
progetto riguarda tutte le scuole dell’infanzia del comune di Marcon in
collaborazione con l’Amministrazione comunale e la Biblioteca di Marcon. I
bambini, dopo aver ascoltato la lettura del libro “Orsoleo in cerca di un grande
amico” (da parte dell’insegnante), esprimeranno le loro impressioni, emozioni
riguardo il testo narrato e infine illustreranno il racconto con diverse tecniche
(pittoriche, collage, …). Domenica 27 novembre ci sarà la mostra degli
elaborati, presso la biblioteca comunale di Marcon. I genitori saranno invitati
dall’Amministrazione Comunale a visionare l’esposizione insieme al loro
figlio. Una lettura animata aiuterà alla comprensione delle opere esposte.
A partire dal suddetto progetto “Illustrazione e arte”, durante il laboratorio
verranno lette altre storie e i bambini saranno invitati a riflettere sulla
costruzione delle stesse (inizio, situazione-problema, soluzione, conclusione);
le attività proposte verteranno sulla comprensione della narrazione ma anche
sull’identificazione delle fasi della storia. A conclusione del percorso si
prevede la costruzione, tramite varie tecniche artistiche, delle fasi di una delle
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storie precedentemente raccontate, lavoro che richiederà la collaborazione
tra pari per realizzare un elaborato comune.
L’aspetto artistico coinvolgerà anche le attività di pregrafismo in quanto, a
partire da alcune opere di artisti famosi, i bambini saranno invitati a
riprodurre/inventare/sperimentare i segni in maniera creativa.
“LA NOSTRA BIBLIOTECA”: prestito del libro
Realizzare una biblioteca a scuola significa dare la possibilità al bambino di
stabilire un contatto diretto con il libro, che diventa un "amico" con cui
condividere momenti di gioia o di tristezza, di solitudine o di bisogno dell'altro.
La biblioteca diventa così un luogo:
- che i bambini sentono proprio;
- da rispettare ed apprezzare;
- che assume una grande valenza sociale;
- che facilita la cooperazione, l'amicizia e lo scambio linguistico.
Il progetto sviluppa nei bambini il piacere di osservare, sfogliare e “leggere” il
libro assieme ai compagni e, a casa, in compagnia dei famigliari.
Una volta alla settimana a scuola si effettua il prestito del libro. I bambini,
divisi nei gruppi d’età omogenea, accedono alla biblioteca dove osservano,
sfogliano i libri e ascoltano alcuni racconti animati dalle insegnanti.
Successivamente scelgono un libro da portare a casa e trattenere per alcuni
giorni.
Durata del progetto: Il prestito del libro sarà attuato da febbraio a maggio
2017.
PROGETTO “IL NOSTRO ORTO”
Il progetto, negli ultimi anni, è diventato via via parte integrante del curricolo
della nostra scuola, un progetto consolidato nel tempo al fine di trasformare
parte del giardino della scuola in un’aula a cielo aperto.
Obiettivi:
Utilizzare una modalità di apprendimento attivo: imparare facendo
Partecipare con senso di responsabilita' ad un progetto comune
Sviluppare la curiosita' e l'abitudine all'osservazione dei fenomeni
naturali
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Attività:
I bambini saranno coinvolti nella piantumazione di alcune piante aromatiche,
nel mantenimento e nella cura di quelle gia' in essere. Al tempo stesso
saranno impegnati nella costruzione di una recinzione fatta con materiali di
recupero, che meglio identifichera' lo spazio dell'orto e lo rendera' ancora piu'
bello.
Anche quest'anno per alcune attività ci avvaleremo dell'aiuto dei nonni che ci
supporteranno nella custodia di questo bene prezioso.
Durata del progetto: Questo progetto sarà attuato da marzo a maggio 2017
PROGETTO “PSICOMOTRICITÀ RELAZIONALE”
Nel periodo che va dai 3 ai 6 anni il gioco riveste una fondamentale
importanza nella vita del bambino.
Attraverso l’attività ludica il bambino esprime le proprie emozioni, sperimenta
la sua creatività, affina le modalità comunicative, migliora le relazioni con i
coetanei e gli adulti.
La psicomotricità relazionale privilegiando il gioco psicomotorio e la
relazione corporea, è un’attività pedagogica che favorisce lo sviluppo
armonico e globale della personalità infantile; consente di individuare e
prevenire eventuali situazioni di disagio che possono nascere durante il
processo di maturazione del bambino.
Il progetto di psicomotricità relazionale prevede lo sviluppo del gioco
psicomotorio nei suoi tre aspetti principali: gioco senso-motorio, gioco
simbolico e gioco di socializzazione.
In ogni incontro, con l’utilizzo di materiali semplici e poco strutturati (palle,
cerchi, stoffe, ecc.), si parte sempre da ciò che il bambino propone
spontaneamente e il conduttore (il/la psicomotricista), evidenziando gli
aspetti positivi del suo modo di giocare, crea un clima di fiducia e di
comunicazione affettiva per migliorare le capacità relazionali, comunicative e
sociali del bambino.
Le insegnanti di sezione vengono coinvolte nella realizzazione del progetto in
qualità di osservatori, per favorire inizialmente l’inserimento dei bambini e per
seguire poi l’evoluzione del gruppo. L’osservazione, il confronto e lo scambio
tra insegnanti e psicomotricista facilitano la comprensione dell’evoluzione di
ogni singolo bambino.
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Organizzazione gruppi:
i bambini sono divisi in sei gruppi di età omogenea:
due gruppi di bambini di tre anni;
due gruppi di quattro e due di cinque anni.
In ogni gruppo sono presenti bambini di due sezioni, tranne un gruppo che è
formato da bambini della stessa sezione.
Durata del progetto: il progetto prevede tredici incontri dalla durata di un’ora.
I bambini di tre anni svolgono l'attività psicomotoria il venerdì dalle 9.30 alle
10.30 e dalle 10.40 alle 11.40 (periodo: novembre 2016 – febbraio 2017);
i bambini di quattro anni svolgono l'attività il giovedì dalle 9.30 alle 10.30 e
dalle 10.40 alle 11.40 (periodo: ottobre 2016 - febbraio 2017);
i bambini di cinque anni sono impegnati il giovedì e il venerdì pomeriggio
dalle 13.20 alle 14.20 (periodo: ottobre 2016 - febbraio 2017).
PROGETTO “UN MONDO DIVERSO”
“Io, l'altro, il mondo che mi circonda” nei primi anni di vita i bambini
percorrono passo passo le esperienze che li aiutano ad:
identificarsi, a riconoscere gli altri e ad osservare il mondo. La
costruzione della propria identità è un percorso cognitivo e
psicologico lungo una vita ed è base fondante per confrontarsi con
gli altri, come due volti della stessa medaglia.
Il percorso “Crescere tra le storie. Giocando si impara” anno 2016-
2017 intende affrontare queste tematiche attraverso la narrazione di
storie, coinvolgendo successivamente il bambino in prima persona
in giochi e laboratori, che gli permettano di fare esperienze dirette
sulle tematiche trattare perché “giocando s'impara” (M. Montessori).
Il progetto è rivolto ai bambini di quattro anni e prevede due
incontri, di un’ora ciascuno a novembre/dicembre, con la presenza
di due animatori facenti parte del gruppo “Animazioni in Corso”.
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STRUMENTI E MATERIALI
Utilizzo di libri illustrati;
giochi strutturati;
teli-stoffe, nastri;
teatrino, burattini;
cd musicali;
piccoli attrezzi per l’attività motoria;
forbici;
giornali, carta di vario tipo, cartoncino;
colla;
colori;
materiale di recupero;
terra, semi di diverse piante, utensili da giardinaggio.
MODALITÀ DI VERIFICA E DOCUMENTAZIONE
Osservazione occasionale e sistematica, conversazioni a piccolo e grande
gruppo, raccolta delle osservazioni e degli elaborati dei bambini.
Le attività educativo-didattiche saranno documentate attraverso la
realizzazione di fotografie, fascicoli personali e cartelloni murali.