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SCUOLA POST-UNIVERSITARIA DI IPNOSI CLINICA SPERIMENTALE CENTRO ITALIANO DI IPNOSI CLINICO-SPERIMENTALE C.I.I.C.S. ISTITUTO FRANCO GRANONE CORSO BASE DI IPNOSI CLINICA E COMUNICAZIONE IPNOTICA Anno 2014 Qual è la tecnica di rilassamento più efficace? Confronto tra cinque metodiche al primo utilizzo. Candidato Relatore Dott. Alessandro Calderoni Ch.mo Prof. Dott. Giuseppe Regaldo

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SCUOLA POST-UNIVERSITARIA DI IPNOSI CLINICA SPERIMENTALE

CENTRO ITALIANO DI IPNOSI CLINICO-SPERIMENTALE

C.I.I.C.S.

ISTITUTO FRANCO GRANONE

CORSO BASE DI IPNOSI CLINICA E COMUNICAZIONE IPNOTICA

Anno 2014

Qual è la tecnica di rilassamento più efficace?

Confronto tra cinque metodiche al primo utilizzo.

Candidato Relatore

Dott. Alessandro Calderoni Ch.mo Prof. Dott. Giuseppe Regaldo

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Sommario

CAPITOLO 1 – IL PROGETTO .................................................................................................................... 6

INTRODUZIONE .......................................................................................................................................... 6

OBIETTIVI ................................................................................................................................................. 7

MATERIALI E METODI .................................................................................................................................. 7

SOGGETTI ............................................................................................................................................................ 7

STRUMENTI ......................................................................................................................................................... 7

METODO ............................................................................................................................................................. 8

CAPITOLO 2 – LE TECNICHE ................................................................................................................... 11

IPNOSI ................................................................................................................................................... 11

MINDFULNESS ......................................................................................................................................... 14

RILASSAMENTO MUSCOLARE PROGRESSIVO DI JACOBSON ................................................................................... 15

HRV BIOFEEDBACK ................................................................................................................................... 17

BRAINWAVE ENTRAINMENT ........................................................................................................................ 19

CAPITOLO 3 – L’ANALISI ....................................................................................................................... 21

LE VARIABILI............................................................................................................................................ 21

IL TRATTAMENTO DEI DATI .......................................................................................................................... 23

LE CORRELAZIONI ..................................................................................................................................... 24

IL CONFRONTO TRA MEDIE WITHIN SUBJECTS ................................................................................................... 24

IL CONFRONTO TRA MEDIE BETWEEN SUBJECTS ................................................................................................ 31

CONSIDERAZIONI QUALITATIVE .................................................................................................................... 36

CONSIDERAZIONI SPECIFICHE SULL’IPNOSI ....................................................................................................... 37

CAPITOLO 4 - CONCLUSIONI ................................................................................................................. 38

BIBLIOGRAFIA ...................................................................................................................................... 42

PER GLI STRUMENTI USATI .......................................................................................................................... 42

PER LE TECNICHE VALUTATE ........................................................................................................................ 42

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Capitolo 1 Il progetto

Introduzione

“Si rilassi”. E’ l’imperativo utopistico che medici e psicologi desidererebbero

utilizzare con efficacia immediata nei confronti di pazienti in condizione di

discontrollo emotivo patente o di dolore acuto, magari già al primo incontro o in

situazioni di crisi e di emergenza. Potrebbe teoricamente funzionare se il

soggetto fosse già allenato e motivato a rilassarsi e se avesse l’abilità di farlo su

richiesta: in questo caso la prescrizione del clinico fungerebbe da cue di richiamo

per una capacità acquisita. Potrebbe teoricamente funzionare anche se il

professionista fosse addestrato a forme di comunicazione empatica rapida e

riuscisse a ottenere in pochi secondi o al massimo in pochi minuti una profonda

fiducia e la totale compliance dell’assistito, che si troverebbe così ad accettare

di farsi guidare verso uno stato emotivo (ed eventualmente di coscienza)

modificato. Prescindendo da queste due situazioni ottimali, l’imperativo “si

rilassi” sortisce in genere un effetto paradosso (più ci provo meno ci riesco),

deprimente (non ce la faccio, non ci riesco) irritante (facile a dirsi, lo faccia lei)

o dubitativo (come faccio?). Esiste allora la possibilità di utilizzare in condizioni-

limite (primo o unico incontro, assenza di relazione o alleanza pregresse,

assenza di competenza specifica del soggetto), una tecnica per ottenere uno

stato di rilassamento immediatamente constatabile? E quale tecnica è la più

indicata? In altri termini: sapendo che l’applicazione regolare di una tecnica di

rilassamento ha effetti benefici in diversi campi applicativi (disturbi d’ansia,

disturbi dell’umore, insonnia, emicrania, contratture muscolari, sofferenze

viscerali ed enteriche, cardiopatie, corollari psicofisici di neoplasie, dipendenze,

dolore acuto e cronico), ha senso un utilizzo puntiforme? Se si hanno pochi

minuti di tempo una tantum e non un intero percorso, e si desidera usare questo

tempo per far rilassare un soggetto che non conosco, quale tecnica è più

probabile che abbia effetto?

Ipnosi, mindfulness, rilassamento muscolare progressivo, hrv biofeedback,

brainwaveentrainment: sono cinque tecniche utilizzabili in modo elettivo o

secondario come forme di rilassamento psicofisico guidato. Questo progetto

pilota intende valutare e confrontare l’efficacia misurata (dagli strumenti) e

percepita (dai soggetti) di queste tecniche alla prima somministrazione in

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ambiente controllato, nell’ipotesi di poter identificare e suggerire la metodica più

consigliabile.

Obiettivi

1. Misurare l’effetto fisiologico di cinque diverse tecniche di rilassamento

somministrate per un tempo di 15 minuti

2. Misurare l’effetto percepito delle medesime tecniche

3. Confrontare gli effetti dei trattamenti

4. Individuare eventuali correlazioni con lo stato dell’umore, la tendenza

ansiosa, la suggestionabilità

Materiali e metodi

Soggetti Alla ricerca hanno partecipato 50 soggetti di ambo i sessi, suddivisi

randomicamentein cinque gruppi omogenei per sesso ed età. A ciascun gruppo

è stata assegnata una tecnica di rilassamento.

Criteri di inclusione: accesso volontario, 20-60 anni di età

Criteri di esclusione: diagnosi psichiatriche gravi, assunzione di psicofarmaci

e/o di sostanze stupefacenti o alteranti, condizioni infiammatorie o febbrili in

atto.

Ai soggetti è stato inoltre chiesto di non assumere alcolici, caffeina né cibo per

le due ore precedenti il test.

Strumenti Per le misurazioni fisiologiche e le rilevazioni psicologiche sono stati utilizzati:

- Procomp Infiniti - Thought Technology (Biograph 6.0, 2013)

o Ampiezza e frequenza respiro addominale

o Ampiezza e frequenza respiro toracico

o Frequenza cardiaca

o Temperatura periferica

o Conduttanza epidermica

- Heart Rhythm Scanner PE - Biocom Technology (2014)

o Variabilitàcardiaca

o Rapporto funzionale tra SNS e SNP

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- State-trait Anxiety Inventory (STAI, Spielberger et al., 1970) –

questionario per la valutazione dell’ansia di stato (al momento della

compilazione) e di tratto (di consueto). Il punteggio soglia è 40.

- Profile of mood states (POMS, McNair et al., 1971) – inventario di 58

aggettivi e locuzioni attributive per l’identificazione di stati affettivi e la

misurazione dello stato dell’umore. Vengono definiti sei diversi fattori:

tensione, depressione, aggressività, vigore, stanchezza, confusione. Il

punteggio medio (espresso in punti T) è 50.

- Dissociative Experiences Scale (DES-II, Bernstein et al., 1986) – test per

la valutazione della dissociativitàatttraverso l’attribuzione di una

percentuale di frequenza a 28 affermazioni. Valore soglia: 30

- Tellegenabsorption scale (ModTAS, Jamieson, 2005) – test per la

valutazione della suggestionabilità e della focalizzazione (o ipnotizzabilità),

consistente in 44 item da valutare in base all’esperienza percettiva

perosnale. Punteggio medio: 65

Metodo

Si tratta di uno studio pilota controllato del tipo within subjects design con tre

misurazioni ripetute (pre, training, post) della batteria di misurazioni per ciascun

soggetto di ogni gruppo

Questo disegno sperimentale prevede la comparazione between subjects tra le

differenze post-pre di ogni gruppo per evidenziare quale tecnica di rilassamento

produce il gap maggiore tra stato post-rilassamento e baseline precedente.

Ciascuna sessione di test è individuale e realizzata nel medesimo ambiente e con

gli stessi strumenti per la durata complessiva di 60 minuti per soggetto.

Di seguito le tecniche di rilassamento adottate:

Ipnosi: stato-relazione di monoideismo plastico che si realizza grazie alla

capacità del soggetto di focalizzare la propria attenzione su uno o più

stimoli (tipicamente immagini o sensazioni fisiche) fino a risultarne così

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assorbito da superare la barriera del giudizio critico e arrivare a modificare

il proprio stato di coscienza. Per questa ricerca i soggetti vengono

preindotti con un metodo rapido, condizionati al rientro in ipnosi e poi

indotti tramite audio preregistrato e poi guidati lungo un percorso di

rilassamento ottenuto tramite suggestioni di calore e volo nello spazio.

Meditazione del respiro: nell’ambito delle pratiche legate alla mindfulness,

o consapevolezza non giudicante del momento presente, questo esercizio

basico consiste nella focalizzazione dell’attenzione sul respiro e sulle

sensazioni fisiche che esso comporta, allenando la capacità di notare

pensieri e distrazioni nel momento in cui si presentano, senza respingerli,

per poi tornare ogni volta con l’attenzione all’addome che respira.

Rilassamento muscolare progressivo di Jacobson: tecnica di tensione-

distensione sequenziale di gruppi muscolari, che sfrutta l’effetto fisico della

decontrazione muscolare, il suo impatto neurologico e la sua percezione

soggettiva per attuare una progressiva generalizzazione della sensazione

di rilassamento a tutto il corpo e, per estensione, alla mente. Fu ideata

negli anni trenta dal medico e psicofisiologo statunitense Edmund

Jacobson e illustrata nel 1959 in “How to relax and Haveyour baby”.

HRV biofeedback o biofeedback della variabilità cardiaca: metodologia

attraverso la quale è possibile apprendere l’autocontrollo volontario di

alcuni processi psicofisiologici che abitualmente sono involontari, mediante

un’informazione di tipo acustico o visivo ottenuta in tempo reale grazie a

un segnale restituito da un apposito strumento che rileva il processo

selezionato. In questo caso il focus operativo è sull’ampiezza e sulla

frequenza del respiro, che al ritmo di circa 6 bpm genera la cadenza

ottimale per massimizzare la variabilità e la coerenza cardiaca. Il training

avviene attraverso un videogame in cui una mongolfiera deve essere fatta

volare attraverso diversi scenari: la performance cardiorespiratoria viene

registrata attraverso un fotopletismografo apposto al lobo dell’orecchio o

al polpastrello dell’indice per tracciare l’attività cardiaca elaborata in tempo

reale dal software che educa il soggetto con un feedback di successo (la

mongolfiera vola) o di fallimento (la mongolfiera si ferma).

Brainwave entrainment: si tratta di sottoporre il soggetto a pattern

specifici di frequenze audio (talvolta in abbinamento a stimoli luminosi

sincronizzati, forniti da appositi hardware come occhiali e maschere

collegati al pc), che costituiscono uno stimolo dominante sul quale le onde

cerebrali andrebbero a effettuare una forma di ricalco, variando così la

frequenza elettrica del funzionamento del cervello, e acuendo lo stato di

allerta o di rilassamento, a seconda dello scopo desiderato. La teoria su

cui si basa l’impiego di audio binaurali (onde sonore di frequenza differenti

sovrapposte e somministrate contemporaneamente alle orecchie) e/o

isocronici (suoni proposti a intervalli regolari) per la modificazione degli

stati di attivazione cerebrale è controversa ma attualmente molto diffusa.

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A ogni soggetto facente parte del campione sono stati dedicati sessanta minuti

di attività, suddivisi in tre fasi sequenziali, di seguito illustrate nel dettaglio.

I fase, o Pre-test:

1) somministrazione STAI stato + tratto, POMS, DES II, MODTAS

2) collegamento sensori

3) 3 minuti di attesa per normalizzazione parametri

4) 5 minuti di registrazione della baseline (conduttanza epidermica,

temperatura periferica, frequenza respiratoria toracica e addominale,

frequenza cardiaca, variabilità cardiaca)

II fase, o Test.

1) somministrazione per 15 minuti di una tra le seguenti tecniche:

o Ipnosi (preindotta, poi richiamata) --> audio dopo il richiamo

dell’induzione

o Meditazione del respiro, dal protocollo MBSR di Kabat Zinn--> audio

o Rilassamento Muscolare Progressivo di Jacobson applicato a braccio

dx e gamba dx --> audio

o HRV biofeedback con software HeartMath --> feedback video con

fotopletismografo all’indice destro

o Brainwave entrainment acustico + fotico su onde low alpha e theta

con hardware e software Mindfield Mindlights (pattern originale da

14 Hz a 6 Hz e ritorno, da rosso a blu e ritorno)

2) 5 minuti di registrazione parametri (come in pretest) negli ultimi 5 minuti

di tecnica

III fase, o Post-test

1) compilazione STAI di stato all’uscita dalla tecnica

2) 3 minuti di attesa a occhi aperti dopo l’uscita dalla tecnica

3) 5 minuti di registrazione parametri (come in pretest e test).

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Capitolo 2 Le tecniche

In questo capitolo si riporta il dettaglio delle tecniche impiegate a scopo di

rilassamento per il disegno di ricerca. Sono state tutte uniformate a una durata

pari a 15 minuti per essere confrontabili. Quelle che richiedevano uno speech

sono state preregistrate su file dalla medesima voce. Tutte sono state

somministrate nello stesso ambiente insonorizzato e con il medesimo contesto

luminoso. Tutti i soggetti sono stati testati nella medesima fascia oraria (9-13)

e con la stessa temperatura ambientale (24-25 °C) tra i mesi di maggio e agosto

2014.

Ipnosi

Per uniformare la durata dello stato ipnotico ai quindici minuti di script

preregistrati, i dieci soggetti attribuiti al gruppo di questa tecnica sono stati

preindotti con metodica rapida e condizionati al rientro immediato in ipnosi. In

questo modo la variabilità individuale della rapidità di approccio allo stato

ipnotico è stata minimizzata o annullata. Dopo la preinduzione e il ritorno allo

stato cosciente ai soggetti è stato chiesto di rientrare nello stato appena

sperimentato, e di farsi guidare dalla voce registrata, secondo lo script riportato

qui di seguito.

Adesso puoi iniziare a rilassare il tuo corpo, chiudere gli occhi e portare il

benessere nei tuoi muscoli e nella tua mente che ti chiedo di mantenere

focalizzata e concentrata sulle mie parole. Adesso vorrei che alzassi lentamente

il tuo braccio destro fin sopra la tua testa lasciandolo in aria senza sforzo, proprio

come quando eri a scuola e volevi rispondere alla domanda.

Mentre il tuo braccio è alzato l’insegnante continua a parlare e ti puoi dimenticare

di quel braccio. Hai la tranquillità di sapere cosa dire e non hai nemmeno bisogno

di pensarci. Il tuo corpo e la tua mente sanno di sapere e non hanno bisogno di

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pensare e possono rilassarsi profondamente. Non hai bisogno di pensare e puoi

lasciare che la tua mente si distragga dolcemente, rincorrendo pensieri piacevoli.

E man mano che questo accade, puoi lasciare che il tuo braccio scenda

lentamente e mentre lasci che questo accada puoi andare ancora più in

profondità, in questo sono profondo e piacevole in cui puoi fluttuare con

leggerezza. E più si abbassa il tuo braccio, più approfondisci questo tuo stato di

rilassamento, e per ogni centimetro che il tuo braccio percorre verso il basso

senti aumentare il rilassamento dei tuoi muscoli e della tua mente, che non ha

più bisogno di trattenere i pensieri ma può abbandonarsi totalmente a queste

parole. Il tuo braccio scende ancora, fino a sfiorare il tuo corpo, e quando lo farà

sprofonderai ancora di più in questo sonno straordinariamente piacevole e

rilassante. Quando il tuo braccio sfiora il tuo corpo, la tua mente sarà prona per

accogliere le idee stimolanti che si manifesteranno da desso in un rilassamento

profondo e riposante.

Adesso vorrei che immaginassi di trovarti nella natura, nel luogo che preferisci.

Può essere una tranquilla spiaggia tropicale, un bel giardino, o forse immagini di

trovarti su una barca che scende lungo un fiume bellissimo. Non importa dove ti

trovi, l’importante è che ti faccia stare bene. E quando hai trovato questo luogo

speciale, vorrei ti ci fermassi per un istante a riposare. Bene.

E’ una giornata bellissima, il cielo ha quella tonalità di blu particolare, è sereno

e fa caldo. E’ una calda giornata estiva. Il sole splende nel cielo. E’ così forte che

vuoi solo tenere gli occhi chiusi e sentire il suo calore sulla pelle. Bene. Adesso

immaginalo con la forza della tua mente, sorprendentemente ti accorgi che riesci

a guidare il calore del sole su varie aree del tuo corpo e una volta che lo capisci

dirigi subito il sole sul tuo volto. Riesci a sentire il calore del sole sul volto. Rilassa

semplicemente i muscoli degli occhi, del naso, e della bocca. Mentre lo fai, noti

che i muscoli del volto iniziano a distendersi man mano che ti rilassi, che ti lasci

andare. Ed è una giornata bellissima. Adesso dirigi la luce del sole sull’area della

gola. Seti il calore della luce solare sulla gola. Rilassa tutti i muscoli. Lasciati

andare. E il sole adesso si sposta sulle tue spalle rilassandole e rendendole molli

e rilassate. La tua persona è così rilassata, così a suo ago con il mondo. E adeso

guidi la luce del sole giù, sul braccio destro, dalla spalla fino alla punta delle dita.

Il braccio destro comincia a rilassarsi. A rilassarsi e lasciarsi andare. Ed è una

sensazione così piacevole. Il calore del sole penetra i nervi e le ossa e i muscoli

de braccio destro. E’ una giornata così bella. Adesso dirigi il sole verso il braccio

sinistro e guidi la luce del sole su e giù lungo il braccio sinistro. Dalla spalla alla

punta delle dita riesci a sentire il braccio che si rilassa, che diventa pesante,

rilassato e completamente addormentato. Adesso sposta la luce verso il petto e

rilassa tutti i muscoli del petto. Bene. Adesso il torace. Rilassa la pancia giù fino

a fianchi e le cosce. Poi giù lungo la gamba destra. Rilassa la gamba destra.

Lascia che si rilassi completamente. Adesso sposta la luce del sole lungo la

gamba destra, su e giù lungo la gamba destra, dal fianco su e giù fino alla punta

del piede, e la gamba destra si lascia andare. Ed è una giornata bellissima.

Adesso dirigi la luce sulla gamba sinistra, su e giù lungo la gamba sinistra, dal

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fianco fino alla punta de piede sinistro. Lascia andare tutte le tensioni. Sì, lascia

andare. Tutto il tuo corpo adesso è interamente e completamente rilassato, dalla

cima della testa alla punta delle dita dei piedi. E mentre il corpo si rilassa così,

la tua mente fa altrettanto. E mentre la mente si rilassa, nota che il sole adesso

sta calando.

Va sempre più giù, sempre più in profondità. E il cielo si accende di mille colori.

Rosso, porpora, blu e giallo. Ed è una serata bellissima. La tua mente si lascia

andare. Sei libero da tutto lo stress del giorno, Lasciati andare. E il sole scende

sempre più giù sull’orizzonte. Il cielo ora sembra fatto di morbido velluto nero.

E là, nell’oscurità del cielo, brilla una singola stella. Concentra la tua mente su

quell’unica stella. Nient’altro ha importanza adesso tranne questa bellissima

stella solitaria che brilla nel cielo. Ed è una notte bellissima. Tutto è buio intorno

a te tranne quella stella che illuminai tuoi pensieri. Ti senti al sicuro, la tua mente

è rilassata e in pace con l’universo. Adesso, mentre osservi quella stella

immagina di avvicinarti ad essa. Sali e vai sempre più su. Il tuo corpo non ha

più peso mentre sali su verso la stella, ancora più in alto. Ancora più in alto. E

man mano che la stella diventa più grande capisci che ti stai avvicinando sempre

di più. Diventa sempre più grande e accogliente. Sempre più luminosa.

All’improvviso ti accorgi di essere tu quella stella nel cielo notturno. Quella

bellissima stella brillante. Quella bellissima stella argentea e solitaria nel cielo

notturno. Diventi quella stella che diventa te. Sei un tutt’uno con l’universo.

Proprio come all’origine. Ed è una stella bellissima. E ora accedi a uno stato di

rilassamento ancora più profondo. Lascia andare la mente. Lasciala vagare dove

vuole. E per qualche istante non sentirai la mia voce.

Ora conterò da 1 a 5 e al 5 avrai gli occhi aperti, sarai fuori da questa ipnosi e ti

sentirai benissimo, profondamente rilassato e in pace col mondo, come dopo una

dormita fantastica, come durante una vacanza meravigliosa, come quando tutto

va bene e sei davvero felice e tranquillo. Da 1 a 5 risveglierai il tuo corpo e la

tua mente con una forza tranquilla che percepirai in ogni tuo gesto e in ogni tuo

pensiero. Avrai una chiarezza mentale che ti sorprenderà, aprirai gli occhi e

saprai esattamente cosa fare, con estrema pace interiore. Da 1 a 5 per essere

al meglio delle tue straordinarie capacità. Da 1 a 5 per essere te stesso per far

risplendere questa luce.

1… e senti ogni singolo muscolo dalla punta dei piedi alla punta dei capelli tonico,

eppure tranquillo

2… e tutta la tua pelle, ogni singolo poro della tua pelle respira aria ed energia

da questo luogo da cui non ti sei mai mosso

3… cominci a riagganciare i dettagli dell’ambiente e la postura del tuo corpo

4… il respiro più profondo del giorno e quel sorriso che si disegna sul volto

5… apri gli occhi e stai davvero bene, profondamente tranquillo e rilassato

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Mindfulness

La tecnica prescelta per i quindici minuti dei dieci soggetti attribuiti a questo

gruppo è la meditazione del respiro, detta anche meditazione seduta. Si tratta

della tecnica basilare del protocollo di mindfulness MBSR ideato e codificato da

Kabat-Zinn. Lo scopo diretto di questa pratica non è il rilassamento, né la

concentrazione, ma la consapevolezza della propria esperienza. Infatti

mindfulness è traducibile con “consapevolezza non giudicante del momento

presente”. Si medita sul respiro quando ci si ancora al proprio ritmo naturale

notando le eventuali distrazioni (pensieri, immagini, suoni, sensazioni fisiche

terze) e ritornando ogni volta con l’attenzione al respiro. L’esercizio non è

dunque una forzatura del “rimanere” a tutti i costi su un oggetto con forza di

volontà, ma più un dolce training del “ritornare” all’oggetto con gentile tenacia.

Per restare con l’attenzione sul respiro viene suggerito di rimanere attaccati alle

sensazioni fisiche che il respiro stesso induce in zone del corpo in cui è facile

localizzarlo, come le narici, il torace, la pancia. Tutto questo non implica una

modificazione volontaria della frequenza o della profondità respiratoria: il respiro

è come è, lo si nota semplicemente, esattamente come si nota tutto quello che

passa per la mente e distrae dal respiro, momento dopo momento. L’effetto della

consapevolezza sul presente è in ogni caso collateralmente rilassante perché

permette la riemersione dei sensi e l’abbattimento della rimuginazione. Di

seguito lo script preregistrato.

Assumi una posizione seduta, sedendoti su una sedia, con la schiena ben eretta

e il torace aperto. Chiudendo gli occhi porta l’attenzione alle sensazioni del corpo,

momento dopo momento. Le sensazioni di contatto dei piedi con il pavimento,

le sensazioni di contatto con la sedia, le sensazioni della schiena eretta, la

sensazione del torace aperto. Non c’è alcuno stato da raggiungere, nessun

obiettivo da perseguire, semplicemente puoi concederti di accogliere qualsiasi

esperienza si presenti alla tua consapevolezza momento dopo momento con un

senso di accettazione, di compassione e di gentile curiosità. Dopo che hai preso

consapevolezza della tua postura, decidi di portare tutta la tua attenzione verso

il respiro. Con semplicità puoi accorgerti di respirare, puoi notare il passaggio di

aria nelle narici, la lieve espansione del torace, il suo ritmico abbassamento, le

sensazioni nella pancia, senza forzare il respiro, senza condurlo volontariamente,

puoi osservare le sensazioni del respiro nella pancia, forse le sensazioni di

contatto con gli indumenti, di espansione, di abbassamento, le sensazioni

interne. Momento dopo momento. Questo respiro. Momento dopo momento.

Rimanendo in contatto con il respiro nella pancia, momento dopo momento. Allo

stesso modo in cui una barca rimane in contatto col mare anche se il mare si

muove regolarmente. Non ci vuole molto per accorgersi che la mente divaga, e

l’attenzione si allontana respiro, viene catturato da pensieri sensazioni suoni,

preoccupazioni, anticipazioni del futuro, giudizi, valutazioni, commenti. L’attività

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della mente può catturare l’attenzione. Quando questo accade, senza

recriminare, perché è normale, semplicemente nota dove va la mente e con

gentilezza e fermezza riporta l’attenzione sul respiro nella pancia. Quando la

mente divaga, nota dove va la mente e riporta l’attenzione al respiro nella

pancia. Quando la mente divaga, nota dove sta la mente e riporta l’attenzione

al respiro nella pancia. Una, 10,100 volte. Quando la mente divaga, nota dove

va la mente e riporta l’attenzione al respiro nella pancia, in modo che il respiro

diventi il tuo centro, il tuo riferimento principale, la tua ancora. Non devi

respirare in un modo particolare, puoi limitarti ad ascoltare il tuo respiro, non

importa se è lento o se è veloce. E se compaiono pensieri che tendono ad

allontanarti dalla tua consapevolezza del respiro, semplicemente nota che sta

accadendo, che stanno passando dei pensieri: osservali passare, accoglili e ogni

volta cerca di riportare il prima possibile la tua attenzione al respiro. Non importa

quante volte la tua mente vagherà altrove, ogni volta ritorna nel qui e ora con il

respiro.

Può esserti utile, per portare maggiore consapevolezza al respiro notare con

attenzione le sensazioni che il flusso d’aria e il periodico espandersi e contrarsi

del corpo genera a livello dell’addome, notando come cambiano continuamente

a seconda che inspiri o che espiri. Durante l’inspirazione il ventre si espande

delicatamente e durante l’espirazione si sgonfia e si distende delicatamente.

Forse puoi anche notare le brevi pause presenti tra l’inspirazione e la successiva

espiazione e tra ogni espirazione e la successiva inspirazione. Ascolta

profondamente questo flusso di vita continua, interminabile, inarrestabile.

E’la tua ancora concreta e presente, momento dopo momento. E quando la

mente divaga, nota dove va la mente e poi torna con rapidità e gentilezza al

respiro nella pancia.

Tra poco, quando ti sentirai pronto, potrai aprire gli occhi lasciando che oggetti,

forme e colori entrino nel tuo campo visivo come se non li avessi mai visti prima.

Rilassamento muscolare progressivo di Jacobson

Per seguire la tecnica originale, distribuire il rilassamento nelle regioni alte e in

quelle basse del corpo, e allo stesso tempo condensare l’esercizio in un audio

di 15 minuti, è stata effettuata una manipolazione della tecnica in termini di

selezione delle sezioni corporee interessate e del numero di ripetizioni. In

particolare è stato inserito il protocollo di Jacobson per le braccia, sul solo

braccio destro (libero dai sensori), con tre ripetizioni per area, seguito dal

protocollo per le gambe, sulla sola gamba destra, con due ripetizioni per area.

Tra poco le farò provare alcuni semplici movimenti in sequenza, allo scopo di

provocare leggere contrazioni muscolari, seguite da altrettante distensioni. Le

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chiederò di notare nella sua mente e nel suo corpo la differenza che avverte tra

la prima fase, quella di tensione, e la seconda, quella di distensione.

(segue esemplificazione dei movimenti)

Ora le chiedo di chiudere gli occhi per concentrarsi maggiormente sulle

sensazioni fisiche di contrazione muscolare e rilassamento.

Cominciamo con il braccio destro

Porti le dita della mano destra verso il cielo, piegando il polso. Noti la tensione

nell’avambraccio superiore e la trattenga per qualche istante. Rilasci. Ora studi

la differenza tra la precedente fase di tensione e l’attuale rilassamento

muscolare.

(3 rip)

Ora pieghi la mano destra ad uncino verso l’interno in modo da generare una

tensione nell’avambraccio inferiore. Noti la contrazione e la trattenga per

qualche istante. Lasci andare. Ora esplori la differenza tra la precedente fase di

tensione e l’attuale rilassamento muscolare.

(3 rip)

Ora porti la mano verso la spalla, piegando il gomito e osservando la

contrazione del bicipite. Trattenga la tensione per alcuni istanti. Rilasci. Studi

la differenza tra la precedente fase di contrazione muscolare e l’attuale fase di

rilassamento.

(3 rip)

Ora spinga all’indietro il gomito sul bracciolo della poltrona in modo da

generare una tensione nel tricipite destro. Noti questa tensione e la trattenga

per qualche istante. Lasci andare. Studi la differenza tra la precedente fase di

tensione muscolare e l’attuale fase di rilassamento.

(3 rip)

Ora passiamo alla gamba destra. Lasciando il piedi destro con il tallone

appoggiato a terra, alzi la punta del piede verso il cielo. Noti la tensione del

muscolo tibiale e la trattenga per alcuni istanti. Rilasci. Osservi la differenza

tra la precedente fase di tensione muscolare e l’attuale fase di rilassamento.

(2 rip)

Ora lasci la punta del piede appoggiata a terra e alzi il tallone, notando la

contrazione del polpaccio destro. La trattenga per qualche istante. Studi la

differenza tra la precedente fase di tensione muscolare e l’attuale fase di

rilassamento.

(2 rip)

Ora stacchi la coscia dalla poltrona per qualche centimetro, sollevando il piede

da terra, in modo da avvertire tensione sul quadricipite femorale. Trattenga la

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tensione. Lasci andare. Studi la differenza tra la precedente fase di tensione

muscolare e l’attuale fase di rilassamento.

(2 rip)

Ora spinga il tallone indietro, inmodo da avvertire tensione nei muscoli posti

sul retro della coscia. Trattenga la tensione per qualche istante. Rilassi. Studi

la differenza tra la precedente fase di tensione muscolare e l’attuale fase di

rilassamento.

(2 rip)

Ora alzi la coscia staccando il piede da terra, per qualche cenimetro in più di

prima, fino a sentire tensione all’inguine. Trattenga la tensione per qualche

istante. Lasci andare. Studi la differenza tra la precedente fase di tensione

muscolare e l’attuale fase di rilassamento.

(2 rip)

Ora contragga il gluteo destro. Trattenga la tensione per alcuni istanti. Lasci

andare. Osservi la differenza tra la precedente fase di tensione e l‘attuale fase

di rilassamento.

Ora conterò da 5 a 1 e poi rimarrò in silenzio per alcuni minuti in modo da

consentirle di approfondire la sensazione di rilassamento. In seguito conterò da

1 a 5 e al 5 potrà riaprire gli occhi.

5…4…3…2…1…

1…e può iniziare a muovere la mano…2…e può accorgersi del piede…3…tutto il

braccio può muoversi…4…la gamba…5…occhi aperti, un respiro profondo

HRV biofeedback

La variabilità cardiaca (HRV) è il fenomeno fisiologico della variazione

dell’intervallo di tempo che intercorre tra i battiti cardiaci. In campo

psicofisiologico questo parametro suscita da alcuni decenni notevole interesse,

perché è correlato a fattori prettamente fisici così come puramente psicologici, quali il ritmo del respiro, gli stati emozionali, il livello di stress, i pensieri. Il nodo

senoatriale – responsabile della gestione del ritmo cardiaco - riceve infatti

numerosi input (baroriflesso, stati umorali, termoregolazione, attività fisica,

alimentazione, ormoni, ciclo veglia-sonno) e in base a questi modifica la

frequenza in tempo reale.

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Accade dunque che un’incremento del funzionamento del sistema nervoso

parasimpatico esiti in un rapido rallentamento del battito, mentre un’incremento

del sistema simpatico ottiene l’effetto opposto. Nell’ambito delle

macrooscillazioni respiratorie, il SNS si attiva a ogni inspirazione e il SNP si attiva

a ogni espirazione, generando una fluttuazione cardiaca nota come aritmia

sinusale respiratoria. Quando inspiriamo aumenta la pressione intratoracica e

quindi diminuisce la gittata cardiaca e, di conseguenza,la pressione sanguigna.

I barocettori segnalano la diminuzione ai centri cerebrali e da essi parte un

segnale di inibizione del tono vagale. Di conseguenza aumenta la frequenza

cardiaca e quindi un aumento della gittata e della pressione. Viceversa nell’espirazione la pressione intratoracica diminuisce, il battito rallenta, la gittata

viene regolata verso il basso. La frequenza cardiaca mostra così fluttuazioni ad

una frequenza uguale alla frequenza respiratoria. Nell’ambito delle

microoscillazioni cardiache, si segnala anche la fluttuazione sincrona della

pressione sanguigna attraverso i barocettori, e un’analisi complessa di 300 battiti

in sequenza (tacogramma, resampling, trasformata di Fourier, calcolo dello

spettro di potenza) permette di osservare la potenza delle frequenze comprese

fra 0.01 e 0.4 Hz, espressa in millisecondi al quadrato. Sono state evidenziate

tre sotto-bande di frequenze, chiamate rispettivamente:

1. VLF (VeryLowFrequency) frequenze comprese fra 0.01 e 0.04 Hz : è una

banda correlata in parte all’attivita’ del Sistema Nervoso Simpatico, ai

cambiamenti nella termoregolazione, e al rimuginio ossessivo 2. LF (LowFrequency) frequenze comprese fra 0.04 e 0.15 Hz: è considerata

principalmente connessa all’attivita’ del Sistema Nervoso Simpatico, e

all’attivita’ di regolazione dei barocettori. In caso di PTSD questa banda

risulta particolarmente elevata.

3. HF (High Frequency) frequenze comprese fra 0.15 e 0.4 Hz: viene

considerata espressione dell’attività del Sistema Nervoso Parasimpatico e

del Vagale. Questa zona di frequenze subisce un’elevata influenza da parte

del ritmo e della profondità della respirazione.

In sintesi, un cuore sano si adatta meglio agli stimoli esterni con una flessibilità

(cioè una variabilità maggiore). Questo avviene in prossimità della frequenza di

0,1 Hz, e a sua volta questo succede quando il ritmo respiratorio si aggira intorno

ai 5-6 cicli al minuto e il fenomeno è aiutato da pensieri e visualizzazioni che

agganciano stati emotivi piacevoli e positivi.

Negli ultimi quindici anni si sono moltiplicate le ricerche che si occupano di capire

come gli effetti collaterali dell’ampliamento della variabilità cardiaca siano

positivi per le condizioni psicofisiche del soggetto, dal rilassamento, alla

prevenzione delle cardiopatie, al contrasto dell’ansia e degli stati depressivi. Su

questa medesima linea si muove anche la complessa Teoria Polivagale di

Stephen Porges, basata sugli effetti delle innervature del Vago, in termini di

comportamenti immobilizzanti, autoaccudimento e comunicazione sociale.

L’allenamento della variabilità e della coerenza cardiaca avviene imparando a

respirare al ritmo di 5-6 cicli al minuto, focalizzando l’attenzione sul torace e

portando contemporaneamente alla mente pensieri e immagini favorevoli. E’

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possibile regolare l’efficacia del proprio training attraverso il feedback fornito da

un software (per esempio HeartMath) che attraverso l’analisi pletismografica del

flusso sanguigno segnala l’effettiva forma delle frequenze cardiache in tempo

reale: quando l’onda del cuore e quella del respiro tendono a essere

sovrapponibili, un semaforo segnala luce azzurra o verde, si guadagnano punti

e il videogame procede (una colonnina di punti si innalza, una mongolfiera vola).

Viceversa il semaforo resta rosso e il soggetto può correggere il proprio ritmo

respiratorio e il proprio atteggiamento mentale.

Brainwave entrainment

In termini di onde cerebrali, lo stato di rilassamento si colloca a cavallo tra le

frequenze low-alpha (8-10 Hz) e le theta (5-7 Hz), con prevalenza

elettroencefalografica nel quadrante posteriore destro, e in ogni caso con

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prevalenza posteriore e a occhi chiusi. Attraverso il brainwave entrainment una

somministrazione – con cuffia e maschera - di stimoli acustici e luminosi ripetuta

e digradante dalla frequenza di veglia (beta, 15-19 Hz) a quelle di rilassamento,

indurrebbe un adeguamento dei ritmi cerebrali a quelli presentati dall’esterno,

secondo uno schema di ricalco-guida.

Il software Mindfield Mindlights permette di personalizzare le sessioni di

entrainment. Per il presente disegno di ricerca è stata utilizzata una sessione di

15 minuti (vedi immagine sotto) in cui occorrono tre minuti per passare da 15 a

5 Hz con dominante fotica rossa, per poi rimanere tra i 5 e i 10 Hz per i successivi

10,5 minuti con dominante blu e concludere in risalita fino a 15 Hz in 2,5 minuti

con dominante rosa. La parte acustica prevede toni binaurali, cioè sfasati per

canale acustico, un sottofondo naturale e nessuna melodia o white noise di

contorno.

Il soggetto viene fatto accomodare sulla poltrona, gli viene apposta una maschera a led

sul volto e inserisce un paio di cuffie acustiche insonorizzanti del tipo in-ear nelle

orecchie. L’istruzione è di concedersi di rilassarsi mentre, con gli occhi chiusi, riceverà

un piacevole “bombardamento” sonoro e fotico per i successivi quindici minuti.

L’immersione audiovisiva ha una progressione iniziale di venti secondi per permettere

alla persona di acclimatarsi all’intensità e al volume dell’esposizione, e un’uguale

sfumatura in uscita, per tornare al contatto col mondo esterno senza strappi.

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Capitolo 3 L’analisi

Le variabili

Di seguito si elencano le variabili prese in considerazione per analizzare i risultati

raccolti attraverso la somministrazione di questionari e la misurazione dei

parametri fisiologici dei 50 soggetti testati.

ETA’: l’età dei soggetti alla data del test

SESSO: il genere sessuale dei soggetti testati

STAI STATO (pre, post, differenza): il valore dell’ansia di stato del soggetto

prima della tecnica di rilassamento e immediatamente dopo; si presume che, se

il rilassamento è efficace o se almeno non intervengono fattori ansiogeni, il

secondo punteggio sia inferiore al primo

STAI TRATTO (pre): il valore dell’ansia di tratto, cioè quella stabile, dichiarata

prima della tecnica di rilassamento

POMS tensione (pre): scala della tensione/ansia in punti T

POMS depressione (pre): scala della tristezza/depressione in punti T

POMS aggressività (pre): scala della rabbia/aggressività in punti T

POMS vigore (pre): scala della forza/vigore in punti T

POMS stanchezza (pre): scala della stanchezza in punti T

POMS confusione (pre): scala della confusione in punti T

DES II (pre): percentuale di dissociatività; il valore-soglia di sensibilità è 30.

Si ipotizza che a maggiore capacità dissociativa corrisponda anche una maggiore

ipnotizzabilità.

MODTAS (pre): scala di assorbimento, con valore medio 65. Gli autori del test

considerano che a maggiore punteggio corrisponda una maggiore ipnotizzabilità

del soggetto

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SC (pre, durante, post, differenza postpre): conduttanza della pelle in mV,

valori ottimali in condizioni di relax entro 2; indicando l’arousal, in presenza di

un rilassamento il valore tende a scendere

TEMP (pre, durante, post, differenza postpre): temperatura periferica in

°C; in presenza di rilassamento il valore tende a salire

RESP (pre, durante, post, differenza postpre): numero di cicli respiratori al

minuto; in condizioni normali si osservano in media 11-15 cicli, in condizioni di

rilassamento profondo questo valore può scendere fino a 4, o comunque si

abbassa rispetto al numero di respiri iniziali.

HR (pre, durante, post, differenza postpre): frequenza cardiaca, nel range

60-100 battiti è nella norma, al di sotto è considerato bradicardico, al di sopra è

tachicardico. Tende a rallentare durante e dopo una tecnica di rilassamento

SDNN (pre, durante, post, differenza postpre) si misura in millisecondi ed

è la deviazione standard di intervalli RR normali, cioè i periodi di tempo che

intercorrono tra i picchi R dei complessi QRS con cui si identifica la forma d’onda

di ogni battito cardiaco. Rappresenta l’effetto netto della regolazione del sistema

nervoso autonomo sul funzionamento cardiocircolatorio. Maggiore è il valore,

maggiore la variabilità cardiaca e un incremento indica uno stato di relax e/o di

allenamento cardiaco corretto.

RMS-SD (pre, durante, post, differenza postpre) è, in millisecondi, la radice

quadrata del valore quadratico medio della differenza di intervalli RR successivi.

Costituisce una misura dell’attività di regolazione del sistema nervoso

parasimpatico. Rispetto a SDNN è una misura di breve termine. Anche in questo

caso, più elevato è il valore, maggiore è la variabilità cardiaca.

pNN50 (pre, durante, post, differenza postpre) è la percentuale degli

intervalli tra i battiti cardiaci che differiscono per più di 50 millisecondi dagli

intervalli precedenti. E’ un indice della prevalenza del sistema nervoso

parasimpatico su quello simpatico. Di nuovo, maggiore è il valore, maggiore è la

variabilità cardiaca.

Bilanciamento SNA (pre, durante, post, differenza postpre): è un

punteggio compreso nel range -10 +10 e deriva dal rapporto tra il livello di

funzionamento del sistema nervoso simpatico e quello del parasimpatico. In

condizioni ottimali il SNPS ha un livello di funzionamento leggermente superiore

a quello del SNS, perciò un valore negativo è un buon indicatore di relax e una

tecnica di rilassamento efficace potrebbe aumentare il valore con segno

negativo.

Tono SNA (pre, durante, post, differenza postpre): è un punteggio

compreso tra 0 e 20 e indica il livello netto di attività del Sistema Nervoso

Autonomo nel suo complesso. Il punteggio è calcolato dal software sulla base

della considerazione dell’80% dei valori meno discostanti dal database

normativo dei parametri di HRV per la popolazione di pari sesso ed età. Da 7 a

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23

13 il tono è normale, tanto in caso di prevalenza del SNS che in caso di

prevalenza del SNPS.

Il trattamento dei dati

I dati ottenuti dai questionari e dalle misurazioni fisiologiche sono stati raccolti

sinotticamente per soggetto e per gruppo in Excel 2013, poi trasformati in

variabili in SPSS 22. La successiva analisi è stata effettuata a tre diversi livelli.

Primo livello: correlazioni esplorative tra tutte le variabili, senza considerare la

suddivisione in gruppi, per trovare eventuali parallelismi significativi.

Secondo livello: confronto tra medie entro i gruppi, per verificare se prima e

dopo la somministrazione delle tecniche di rilassamento i valori delle variabili

sono cambiati in maniera imputabile alla tecnica o al caso.

Terzo livello: confronto tra medie tra i gruppi, per verificare la significatività

statistica e la confrontabilità delle differenze tra i risultati delle varie tecniche

per le diverse tecniche di rilassamento.

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24

Le correlazioni

Tra le numerose correlazioni significative (Pearson e Spearman) evidenziate

dall’affollata matrice di quaranta variabili disponibili, in questo lavoro

segnaliamo solamente quelle più interessanti ai fini della ricerca e quelle che

meriterebbero approfondimenti in altro contesto.

Età: correla leggermente e in senso inverso con la dissociatività (r=-,282

p<,05) , e in maniera inversa e più robusta con il bilanciamento del SNA (r= -

,503 p<,01).

Ansia di tratto: correla leggermente con la dissociatività (r=,289 p<,05)

La differenza tra l’ansia di stato post relax e quella pre relax correla

inversamente con SDNN (r=-345 p<,05)

Dissociatività: correla anche con il livello di assorbimento/suggestionabilità

derivante dal ModTAS (r=,582 p<,01), con le scale POMS della stanchezza

(r=,426 p<,01) e della confusione (r=,400 p<,01), e in senso inverso correla

con la variabilità cardiaca misurata in SDNN (r=-,397 p<,01) e PNN50 (r=-

,388 p<,01), e con il bilanciamento del SNA (r=-,313 p<,01).

Assorbimento: correla a sua volta con le scale di stanchezza (r=-,312 p<,05)

e di confusione (r=,335 p<,05) e in senso inverso con SDNN (r=-,341 p<,01)

SDNN: correla in senso inverso con la scala di stanchezza (r=-,402 p<,01)

Il confronto tra medie within subjects

Sottoponendo a test-T di Student tutte le coppie di misurazioni pre-post tecnica

di rilassamento con distribuzione normale (asimmetria nel range +-1, curtosi nel

range +-2) si evince quali differenze tra medie siano effettivamente significative,

cioè quali testimonino l’effettiva influenza della tecnica di rilassamento relativa

al gruppo preso in considerazione.

Per quel che concerne l’ansia percepita dai soggetti, e misurata attraverso la

compilazione ripetuta del questionario STAI, il confronto è significativo per tutte e cinque le tecniche di rilassamento.

Test campioni accoppiati STAI

Differenze accoppiate

t gl

Sign. (a

due code) Media

Deviazione

std.

Media

errore

standard

Intervallo di confidenza

della differenza 95%

Inferiore Superiore

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25

Coppia

1

hrvpre -

hrvpost 7,50000 8,97616 3,17355 -,00426 15,00426 2,363 7 ,050

Coppia

2

ipnopre -

ipnopost 10,62500 4,37321 1,54616 6,96890 14,28110 6,872 7 ,000

Coppia

3

mindpre -

mindpost 4,77778 4,84195 1,61398 1,05593 8,49963 2,960 8 ,018

Coppia

4

jacpre - jacpost 5,00000 6,42262 2,14087 ,06314 9,93686 2,335 8 ,048

Coppia

5

brainpre -

brainpost 5,85714 6,28301 2,37475 ,04633 11,66796 2,466 6 ,049

DIFFERENZA STAI POST-PRE

ipnosi mindfulness jacobson hrv brainwave

-10,63 -4,78 -5,11 -7,50 -5,86

I dati mostrano che il livello di ansia percepita cala con tutte le tecniche di

rilassamento in modo significativo.

Osservando le variabili fisiologiche tecnica per tecnica, è possibile notare che

quelle significative per tutte le strategie di rilassamento sono la conduttanza

epidermica, la temperatura, la frequenza respiratoria, la misurazione della

variabilità cardiaca in SDNN, il tono e il bilanciamento del SNA.

Seguono nel dettaglio le significatività, i valori e i grafici per ogni singola

tecnica.

Test campioni accoppiati IPNOSI

Differenze accoppiate

t gl

Sign. (a

due code) Media

Deviazione

std.

Media

errore

standard

Intervallo di confidenza

della differenza 95%

Inferiore Superiore

Coppia

1

skinpre - skinpost -,14286 ,15217 ,05752 -,28360 -,00212 -2,484 6 ,048

Coppia

2

tempre - tempost -,17100 ,18381 ,05813 -,30249 -,03951 -2,942 9 ,016

Coppia

3

respre - respost -,08222 ,09418 ,03139 -,15461 -,00983 -2,619 8 ,031

Coppia

4

sdnnpre -

sdnnpost

-

9,18025 10,06924 3,56002

-

17,59835 -,76215

-

2,579 7 ,037

Coppia

5

anstonpre -

anstonpost -,53469 ,75338 ,23824 -1,07363 ,00425 -2,244 9 ,050

Coppia

6

ansbilpre -

ansbilpost -1,42780 1,26168 ,39898 -2,33035 -,52525 -3,579 9 ,006

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Per quel che concerne l’ipnosi i dati indicano un esito secondo le aspettative pre-

post solamente per quel che concerne la temperatura e la variabilità cardiaca,

mentre tutte le altre variabili rilevano un’arousal che decresce durante il periodo

ipnotico ma risale nel post fino a superare il periodo preipnotico anche se la

percezione soggettiva di relax riferita dal soggetto è molto ampia e unanime

(come testimoniano l’elevata differenza tra STAI post e pre e l’osservazione

qualitativa in vivo). IPNOSI

SC TEMP RESP SDNN BIL SNA TONO SNA

pretest 1.97 30.29 15.42 46.62 1 9.7

durante 1.95 30.4 14.56 52.42 2.1 9.51

post test 2.1 30.46 15.5 55.8 2.43 10.29

Qui i dati relativi alla mindfulness.

Test campioni accoppiati MINDFULNESS

Differenze accoppiate

t gl

Sign. (a

due code) Media

Deviazione

std.

Media

errore

standard

Intervallo di confidenza

della differenza 95%

Inferiore Superiore

Coppia

1

skinpre - skinpost -,05250 ,05497 ,01943 -,09845 -,00655 -2,701 7 ,031

Coppia

2

tempre - tempost -,41222 ,20480 ,06827 -,56965 -,25480 -6,038 8 ,000

Coppia

3

respre - respost ,15444 ,18682 ,06227 ,01084 ,29805 2,480 8 ,038

Coppia

4

sdnnpre -

sdnnpost 5,95757 3,31656 1,17258 3,18486 8,73029 5,081 7 ,001

Coppia

5

anstonpre -

anstonpost 1,89967 2,37120 ,74984 ,20341 3,59592 2,533 9 ,032

-15

-10

-5

0

5

10

15

pretest durante post test

IPNOSI SC

IPNOSI TEMP

IPNOSI RESP

IPNOSI SDNN

IPNOSI BIL SNA

IPNOSI TONO SNA

IPNOSI STAI

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Coppia

6

ansbilpre -

ansbilpost

-

1,04141 1,32730 ,44243 -2,06167 -,02116 -2,354 8 ,046

Con quindici minuti di mindfulness in media la temperatura aumenta, il respiro

rallenta quasi impercettibilmente e il tono del sistema nervoso autonomo si

centra maggiormente, ma il sistema simpatico tende ad attivarsi, come

testimoniano la conduttanza epidermica e il bilanciamento del SNA, e la

variabilità cardiaca, che aumenta nel corso della tecnica, crolla nei minuti

successivi.

MINDFULNESS

SC TEMP RESP SDNN BIL SNA TONO SNA

pretest 1.42 31.01 13.78 55.83 -0.96 12.03

durante 1.34 31.26 13.54 62.32 0.68 11.19

post test 1.48 31.42 13.63 49.87 0.08 10.13

Di seguito i dati relativi al rilassamento muscolare progressivo di Jacobson.

Test campioni accoppiati JACOBSON

Differenze accoppiate

t gl

Sign. (a

due code) Media

Deviazione

std.

Media

errore

standard

Intervallo di confidenza

della differenza 95%

Inferiore Superiore

-8.00

-6.00

-4.00

-2.00

0.00

2.00

4.00

6.00

8.00

pretest durante post test

MINDFULNESS SC

MINDFULNESS TEMP

MINDFULNESS RESP

MINDFULNESS SDNN

MINDFULNESS BIL SNA

MINDFULNESS TONOSNA

MINDFULNESS STAI

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Coppia

1

skinpre - skinpost -,14300 ,17140 ,05420 -,26561 -,02039 -2,638 9 ,027

Coppia

2

tempre - tempost -,14600 ,07720 ,02441 -,20123 -,09077 -5,980 9 ,000

Coppia

3

respre - respost -,26600 ,21454 ,06784 -,41947 -,11253 -3,921 9 ,004

Coppia

4

sdnnpre -

sdnnpost 5,65914 5,76056 2,03666 ,84319 10,47509 2,779 7 ,027

Coppia

5

anstonpre -

anstonpost ,74113 ,86997 ,30758 ,01382 1,46845 2,410 7 ,047

Coppia

6

ansbilpre -

ansbilpost

-

1,27991 1,26890 ,44862 -2,34073 -,21908 -2,853 7 ,025

JACOBSON

SC TEMP RESP SDNN BIL SNA TONO SNA

pretest 3.07 31.40 14.44 66.29 -0.88 12.02

durante 3.15 31.51 14.75 53.77 0.03 11.28

post test 3.21 31.54 14.71 60.63 0.40 11.28

In questo caso la tecnica fa alzare la temperatura e centra leggermente il tono

del SNA, ma l’arousal aumenta, il respiro si velocizza impercettibilmente, la

variabilità cardiaca crolla durante l’esercizio e risale parzialmente alla fine.

Di seguito i dati relativi al biofeedback della variabilità cardiaca.

-14.00

-12.00

-10.00

-8.00

-6.00

-4.00

-2.00

0.00

2.00

pretest durante post test

JACOBSON SC

JACOBSON TEMP

JACOBSON RESP

JACOBSON SDNN

JACOBSON BIL SNA

JACOBSON TONO SNA

JACOBSON STAI

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29

Test campioni accoppiati HRV

Differenze accoppiate

t Gl

Sign.

(a

due

code) Media

Deviazione

std.

Media

errore

standard

Intervallo di

confidenza della

differenza 95%

Inferiore Superiore

Coppia 1 skinpre -

skinpost -,28800 ,37046 ,11715 -,55301 -,02299

-

2,458 9 ,036

Coppia 2 tempre -

tempost -,13600 ,16648 ,05265 -,25509 -,01691

-

2,583 9 ,030

Coppia 3 respre -

respost ,43200 ,47693 ,15082 ,09082 ,77318 2,864 9 ,019

Coppia 4 sdnnpre -

sdnnpost

-

13,05986 14,02907 4,43638

-

23,09565 -3,02407

-

2,944 9 ,016

Coppia 5 ansbilpre -

ansbilpost -2,55747 2,49086 ,78768 -4,33933 -,77562

-

3,247 9 ,010

Coppia 6 anstonpre -

anstonpost -1,26025 1,06765 ,33762 -2,02400 -,49650

-

3,733 9 ,005

HRV

SC TEMP RESP SDNN BIL SNA TONO SNA

pretest 3.84 31.74 11.56 53.34 -1.02 11.4

durante 3.89 31.8 11.14 83.94 3.08 14.09

post test 4.13 31.88 11.13 66.4 1.53 12.66

Questa tecnica favorisce l’aumento della temperatura, rallenta leggermente la

frequenza respiratoria, incrementa notevolmente la variabilità cardiaca,

bilancia il tono del SNA, eppure aumenta l’arousal.

-10

-5

0

5

10

15

20

25

30

35

pretest durante post test

HRV SC

HRV TEMP

HRV RESP

HRV SDNN

HRV TONO SNA

HRV BIL SNA

HRV STAI

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30

Di seguito i dati riferiti al brainwave entrainment

Test campioni accoppiati BRAINWAVE ENTRAINMENT

Differenze accoppiate

t gl

Sign. (a

due code) Media

Deviazione

std.

Media

errore

standard

Intervallo di confidenza

della differenza 95%

Inferiore Superiore

Coppia

1

skinpre - skinpost -,22600 ,31284 ,09893 -,44979 -,00221 -2,284 9 ,048

Coppia

2

tempre - tempost -,29400 ,21686 ,06858 -,44913 -,13887 -4,287 9 ,002

Coppia

3

respre - respost -,12625 ,12409 ,04387 -,22999 -,02251 -2,878 7 ,024

Coppia

4

sdnnpre -

sdnnpost

-

12,81038 15,31959 5,41629 -25,61788 -,00288 -2,365 7 ,050

Coppia

5

anstonpre -

anstonpost -1,66855 1,73487 ,61337 -3,11894 -,21816 -2,720 7 ,030

Coppia

6

ansbilpre -

ansbilpost -1,11511 1,21112 ,40371 -2,04606 -,18416 -2,762 8 ,025

BRAINWAVE

SC TEMP RESP SDNN BIL SNA TONO SNA

pretest 3.23 30.76 15.31 40.60 0.45 9.06

durante 3.22 30.89 15.55 48.67 1.53 9.84

post test 3.45 31.06 15.43 53.41 1.56 10.73

Qui la frequenza respiratoria tende ad aumentare, così come l’arousal. La

temperatura cresce, come la variabilità cardiaca. Il tono del SNA si centra.

-10.00

-5.00

0.00

5.00

10.00

15.00

pretest durante post test

BRAINWAVE SC

BRAINWAVE TEMP

BRAINWAVE RESP

BRAINWAVE SDNN

BRAINWAVE BIL SNA

BRAINWAVE TONOSNA

BRAINWAVE STAI

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31

Il confronto tra medie between subjects

Scorrendo i dati fin qui esposti, il confronto entro i gruppi ci dice che molte

differenze sono significative, che tutte le tecniche vengono percepite come

rilassanti dai soggetti e che nessuna tecnica, al suo primo utilizzo in quindici

minuti in condizione sperimentale, fa osservare parametri fisiologici di reale,

univoco e profondo rilassamento. Qual è però la tecnica più efficace? E’ possibile

rispondere a questa domanda? Occorre effettuare un confronto a misure ripetute

tra i gruppi, per capire se i parametri sono davvero paragonabili tra loro in modo

statisticamente significativo.

L’analisi della varianza risulta significativa per temperatura, respirazione,

variabilità cardiaca in sdnn e tono del SNA.

Test di effetti tra soggetti

Origine

Variabile

dipendente

Somma dei

quadrati di

tipo III Gl

Media

quadratica F Sign.

Eta quadrato

parziale

tecnica sc ,313 4 ,078 ,902 ,479 ,131

temp ,275 4 ,069 2,734 ,050 ,313

resp 1,987 4 ,497 5,153 ,004 ,462

sdnn 2542,979 4 635,745 6,555 ,001 ,522

snatono 72,693 4 18,173 9,408 ,000 ,611

snabil 16,318 4 4,079 1,154 ,355 ,161

I successivi test post-hoc (HSD di Tukey) mostrano differenze significative

solamente in alcuni specifici confronti.

Comparazioni multiple

Variabile dipendente (I) tecnica (J) tecnica

Differenza

media (I-J)

Errore

std Sign.

Intervallo di confidenza

95%

Limite

inferiore

Limite

superiore

temp HSD di

Tukey

brainwave hrv ,1740 ,10448 ,473 -,1338 ,4818

ipnosi ,1017 ,11223 ,892 -,2290 ,4323

jacobson ,1360 ,11591 ,766 -,2055 ,4775

mindfulnes

s -,0940 ,11591 ,925 -,4355 ,2475

hrv brainwave -,1740 ,10448 ,473 -,4818 ,1338

ipnosi -,0723 ,08196 ,901 -,3138 ,1691

jacobson -,0380 ,08693 ,992 -,2941 ,2181

mindfulnes

s -,2680* ,08693 ,037 -,5241 -,0119

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32

ipnosi brainwave -,1017 ,11223 ,892 -,4323 ,2290

hrv ,0723 ,08196 ,901 -,1691 ,3138

jacobson ,0343 ,09611 ,996 -,2488 ,3175

mindfulnes

s -,1957 ,09611 ,280 -,4788 ,0875

jacobson brainwave -,1360 ,11591 ,766 -,4775 ,2055

hrv ,0380 ,08693 ,992 -,2181 ,2941

ipnosi -,0343 ,09611 ,996 -,3175 ,2488

mindfulnes

s -,2300 ,10038 ,182 -,5257 ,0657

mindfulness brainwave ,0940 ,11591 ,925 -,2475 ,4355

hrv ,2680* ,08693 ,037 ,0119 ,5241

ipnosi ,1957 ,09611 ,280 -,0875 ,4788

jacobson ,2300 ,10038 ,182 -,0657 ,5257

resp HSD di

Tukey

brainwave hrv ,6020 ,20436 ,050 -,0001 1,2041

ipnosi ,1100 ,21952 ,986 -,5367 ,7567

jacobson -,0480 ,22672 1,000 -,7159 ,6199

mindfulnes

s ,3080 ,22672 ,659 -,3599 ,9759

hrv brainwave -,6020 ,20436 ,050 -1,2041 ,0001

ipnosi -,4920* ,16032 ,038 -,9643 -,0197

jacobson -,6500* ,17004 ,007 -1,1509 -,1491

mindfulnes

s -,2940 ,17004 ,436 -,7949 ,2069

ipnosi brainwave -,1100 ,21952 ,986 -,7567 ,5367

hrv ,4920* ,16032 ,038 ,0197 ,9643

jacobson -,1580 ,18799 ,915 -,7118 ,3958

mindfulnes

s ,1980 ,18799 ,828 -,3558 ,7518

jacobson brainwave ,0480 ,22672 1,000 -,6199 ,7159

hrv ,6500* ,17004 ,007 ,1491 1,1509

ipnosi ,1580 ,18799 ,915 -,3958 ,7118

mindfulnes

s ,3560 ,19635 ,390 -,2224 ,9344

mindfulness brainwave -,3080 ,22672 ,659 -,9759 ,3599

hrv ,2940 ,17004 ,436 -,2069 ,7949

ipnosi -,1980 ,18799 ,828 -,7518 ,3558

jacobson -,3560 ,19635 ,390 -,9344 ,2224

sdnn HSD di

Tukey

brainwave hrv 4,3750 6,48297 ,960 -14,7240 23,4741

ipnosi 8,2856 6,96383 ,757 -12,2300 28,8012

jacobson 23,2783* 7,19221 ,026 2,0899 44,4668

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33

mindfulnes

s 24,7887* 7,19221 ,016 3,6002 45,9771

hrv brainwave -4,3750 6,48297 ,960 -23,4741 14,7240

ipnosi 3,9106 5,08566 ,937 -11,0719 18,8931

jacobson 18,9033* 5,39416 ,014 3,0119 34,7946

mindfulnes

s 20,4136* 5,39416 ,007 4,5223 36,3050

ipnosi brainwave -8,2856 6,96383 ,757 -28,8012 12,2300

hrv -3,9106 5,08566 ,937 -18,8931 11,0719

jacobson 14,9927 5,96347 ,121 -2,5758 32,5613

mindfulnes

s 16,5031 5,96347 ,073 -1,0655 34,0716

jacobson brainwave -23,2783* 7,19221 ,026 -44,4668 -2,0899

hrv -18,9033* 5,39416 ,014 -34,7946 -3,0119

ipnosi -14,9927 5,96347 ,121 -32,5613 2,5758

mindfulnes

s 1,5103 6,22864 ,999 -16,8394 19,8601

mindfulness brainwave -24,7887* 7,19221 ,016 -45,9771 -3,6002

hrv -20,4136* 5,39416 ,007 -36,3050 -4,5223

ipnosi -16,5031 5,96347 ,073 -34,0716 1,0655

jacobson -1,5103 6,22864 ,999 -19,8601 16,8394

snatono HSD di

Tukey

brainwave hrv 1,0950 ,91491 ,753 -1,6004 3,7903

ipnosi 1,4951 ,98277 ,559 -1,4002 4,3904

jacobson 3,2769* 1,01500 ,027 ,2867 6,2671

mindfulnes

s 4,9370* 1,01500 ,001 1,9467 7,9272

hrv brainwave -1,0950 ,91491 ,753 -3,7903 1,6004

ipnosi ,4002 ,71772 ,980 -1,7142 2,5146

jacobson 2,1820 ,76125 ,059 -,0607 4,4246

mindfulnes

s 3,8420* ,76125 ,000 1,5993 6,0847

ipnosi brainwave -1,4951 ,98277 ,559 -4,3904 1,4002

hrv -,4002 ,71772 ,980 -2,5146 1,7142

jacobson 1,7818 ,84160 ,246 -,6976 4,2612

mindfulnes

s 3,4418* ,84160 ,004 ,9625 5,9212

jacobson brainwave -3,2769* 1,01500 ,027 -6,2671 -,2867

hrv -2,1820 ,76125 ,059 -4,4246 ,0607

ipnosi -1,7818 ,84160 ,246 -4,2612 ,6976

mindfulnes

s 1,6600 ,87902 ,350 -,9296 4,2497

mindfulness brainwave -4,9370* 1,01500 ,001 -7,9272 -1,9467

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34

hrv -3,8420* ,76125 ,000 -6,0847 -1,5993

ipnosi -3,4418* ,84160 ,004 -5,9212 -,9625

jacobson -1,6600 ,87902 ,350 -4,2497 ,9296

Per la temperatura risulta significativa la differenza tra mindfulness e HRV.

Per la frequenza respiratoria sono significativi i confronti tra brainwave e

hrv, tra hrv, brainwave, ipnosi, Jacobson, tra ipnosi e hrv, tra jacobson e

hrv.

Per SDNN sono significative alcune differenze per brainwave (con Jacobson

e mindfulness), per HRV (con Jacobson e mindfulness), per Jacobson (con

HRV), per brainwave (con mindfulness e HRV).

Per il tono del SNA sono significative alcune differenze per brainwave e

HRV (con Jacobson e Mindfulness), per l’ipnosi (con mindfulness), per

Jacobson (con brainwave), per mindfulness (con brainwave, hrv e ipnosi).

Di seguito i grafici per il confronto diretto delle differenze tra le tecniche per

ciascuna variabie significativa, tenendo conto che nella semplificazione visiva le

tecniche in rosso sono quelle per cui il confronto è significativo, anche se la

direzione del confronto va meglio desunta dalle tabelle riportate sopra per

evitare generalizzazioni.

TEMP (°C)

IPNOSI MINDFULNESS JACOBSON HRV BRAINWAVE

pretest 30.29 31.01 31.40 31.74 30.76

durante 30.4 31.26 31.51 31.8 30.89

post test 30.46 31.42 31.54 31.88 31.06

0,00

0,05

0,10

0,15

0,20

0,25

0,30

0,35

0,40

0,45

pretest durante post test

TEMPERATURA

TEMP IPNOSI TEMP JACOBSON

TEMP BRAINWAVE

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35

RESP(bpm)

IPNOSI MINDFULNESS JACOBSON HRV BRAINWAVE

pretest 15,42 13,78 14,44 11,56 15,31

durante 14,56 13,54 14,75 11,14 15,55

post test 15,5 13,63 14,71 11,13 15,43

SDNN

IPNOSI MINDFULNESS JACOBSON HRV BRAINWAVE

pretest 46,62 55,83 66,29 53,34 40,60

durante 52,42 62,32 53,77 83,94 48,67

post test 55,8 49,87 60,63 66,4 53,41

-1,00

-0,80

-0,60

-0,40

-0,20

0,00

0,20

0,40

pretest durante post test

FREQUENZA RESPIRATORIA

RESP MINDFULNESS

-20,00

-10,00

0,00

10,00

20,00

30,00

40,00

pretest durante post test

SDNN

SDNN IPNOSI

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36

TONO SNA

IPNOSI MINDFULNESS JACOBSON HRV BRAINWAVE

pretest 9,7 12,03 12,02 11,4 9,06

durante 9,51 11,19 11,28 14,09 9,84

post test 10,29 10,13 11,28 12,66 10,73

Considerazioni qualitative

Al di là delle risultanze statistiche, esiste tutto un mondo di sensazioni e

osservazioni cliniche personali che appartengono e pertengono a chi somministra

le tecniche di rilassamento e alla precipua relazione che si instaura con la

persona che ne fruisce. Per dovere di completezza sembra utile allegare queste

impressioni squisitamente soggettive e qualitative, eppure formate in anni di

clinica, anche al di là della ricerca in oggetto.

In ordine sparso.

L’ipnosi crea una relazione profonda con il soggetto, in tempi brevissimi e ne

elicita lo stupore e la gratitudine, nonché il dispiacere per l’uscita dallo stato

ipnotico. Sortisce in media effetti più visibili, rapidi e profondi su soggetti

femminili tra i vent’anni e i quaranta.

La mindfulness viene vissuta come impegnativa, difficile da mettere in atto senza

allenamento, rilassante soprattutto per quel che concerne la possibilità di

“staccare” il cervello, a volte frustrante per l’immobilità fisica.

Il rilassamento muscolare progressivo di Jacobson è teoricamente ottimale per

chi tende a esercitare un forte controllo ed è spaventato o poco abile nel lasciarsi

andare. Peraltro risulta una tecnica fredda e distaccata, poco coinvolgente.

-3,00

-2,00

-1,00

0,00

1,00

2,00

3,00

pretest durante post test

TONO SNA

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37

Il biofeedback della variabilità cardiaca ha un buon appeal su soggetti giovani,

ad alto livello cognitivo, abituati ad interfacce informatiche, oppure su soggetti

che si affidano senza fare troppe domande. Richiede una spiegazione

impegnativa. In soggetti con ansia da prestazione o fortemente controllanti

questa tecnica può essere ansiogena; in soggetti estremamente razionali è

complesso coniugare la parte respiratoria alla parte ludica e immaginativa.

Il brainwave entrainment ha il vantaggio di rendere il soggetto completamente

passivo. Gli stimoli luminosi e acustici ripetuti e monotoni possono innervosire

le persone impazienti e che non riescono ad affidarsi all’esterno.

Considerazioni specifiche sull’ipnosi

E’ possibile effettuare una rapida osservazione a margine in merito ai dieci

soggetti per i quali è stata utilizzata l’ipnosi.

Considerando i seguenti fenomeni ipnotici, in ordine di profondità crescente:

levitazione braccio, catalessi arto, amnesia, analgesia, allucinazioni positive,

allucinazioni negative, è interessante notare che:

i fenomeni allucinatori sono stati verificati solamente in due soggetti su dieci, e

segnatamente nei due che hanno valori molto elevati di DES (36,1 e 32,8) e di

ModTAS (96 e 91). Tra i due, quello che aveva puntegi maggiori sulle scale POMS

di stanchezza e confusione ha manifestato anche fenomeni allucinatori negativi.

Nell’unico soggetto con punteggio DES elevato (32) ma punteggio ModTAS

medio (58) si è verificata analgesia.

Nei due soggetti con punteggi ModTAS elevati (84 e 76) e punteggio DES basso

(22,4 e 4,28) si è verificata amnesia, forte compliance, efficacia del

condizionamento postipnotico anche in autoipnosi a distanza di giorni.

Questo suggerisce la possibilità di approfondire ulteriormente il rapporto tra

dissociatività e capacità di assorbimento, e le correlazioni evidenziate tra queste

due dimensioni e le scale di stanchezza e confusione, eventualmente

aggiungendo un confronto con la variabilità cardiaca in SDNN, inversamente

correlata con entrambe.

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38

Capitolo 4 Conclusioni

Questo studio si proponeva di verificare se fosse possibile somministrare una

tecnica di rilassamento in prima seduta o in caso di incontro clinico

estemporaneo, per una durata minima di quindici minuti, ottenendo un effetto

misurabile e avvertibile dal soggetto in termini di relax e benessere.

Le cinque tecniche utilizzate come strumenti di rilassamento hanno ottenuto

tutte l’effetto di una percezione soggettiva di riduzione della tensione e

dell’ansia. In altre parole i soggetti hanno in media testimoniato un aumento del

loro rilassamento attraverso i questionari compilati prima della somministrazione

e dopo la medesima. Considerati singolarmente i punteggi ai test, si nota che

l’ipnosi genera il gap post-pre maggiore, seguita dal biofeedback della variabilità

cardiaca, mentre le altre tecniche sono quasi sovrapponibili. Tale confronto non

risulta significativo se osservato attraverso un’analisi della varianza, ma è

comunque almeno parzialmente credibile per chi ha monitorato in vivo gli effetti

reali dei trattamenti.

In particolare l’osservazione clinica e l’annessa valutazione qualitativa possono

attestare che gli effetti visibili di un buon livello di rilassamento (postura

morbida, rilassamento muscolare evidente, espressione dominante del volto

soddisfatta e positiva in assenza di forzature mimiche e tensioni muscolari,

sonnolenza, sguardo leggermente assente, velocità dei movimenti ridotta) si

hanno uniformemente nei casi di ipnosi e frequentemente con brainwave

entrainment e mindfulness. Meno frequentemente o meno intensamente con il

rilassamento muscolare di Jacobson e HRV biofeedback.

I dati fisiologici confermano che tutte le tecniche hanno un potenziale rilassante

effettivo anche se somministrate per breve tempo. In particolare:

IPNOSI: produce un innalzamento della temperatura, rallenta il ritmo

respiratorio durante la parte più profonda del rilassamento, aumenta la

variabilità cardiaca.

MINDFULNESS: durante la somministrazione abbassa l’arousal e aumenta la

variabilità cardiaca, mentre dopo la fine dell’esercizio consente di mantenere una

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frequenza respiratoria leggermente mitigata e un tono dl SNA centrato, anche

se l’attivazione risale e la variabilità cardiaca si abbatte

JACOBSON: produce un lieve incremento termico e una leggera centratura del

tono del SNA aumentando peraltro l’attivazione, con tendenze univoche durante

e dopo la tecnica.

HRV BIOFEEDBACK: innalza la temperatura, rallenta il respiro, massimizza la

variabilità cardiaca, sposta l’attività del SNA verso il funzionamento simpatico.

BRAINWAVE ENTRAINMENT: produce un leggero aumento della temperatura,

aumenta notevolmente la variabilità cardiaca, innalza contemporaneamente

l’arousal, centra il tono del SNA.

Osservando i confronti significativi tra gruppi è possibile desumere che:

la mindfulness produce il maggiore incremento termico tra quelli

confrontabili

l’ipnosi produce il maggiore rallentamento respiratorio durante la tecnica

ma il biofeedback della variabilità cardiaca ottiene il maggior rallentamento

a tecnica conclusa, tra quelli confrontabili

brainwave entrainment e biofeedback della variabilità cardiaca sono

sovrapponibili per intensità dell’aumento della variabilità cardiaca indotta

a fine tecnica, ma la seconda ne induce molta di più durante i quindici

minuti di somministrazione

brainwave entrainment è la tecnica che tende più ad aumentare il tono del

SNA, mentre la mindfulness è quella che tende maggiormente ad

abbassarlo (informazione di cui tenere conto per esempio a seconda che il

soggetto in partenza ricavi più utilità da una direzione o dall’altra).

Qual è dunque la tecnica di rilassamento più efficace?

La complessità e la significatività altalenante dei dati non permettono di dare

una risposta univoca. E’ però possibile effettuare una valutazione empirica

attribuendo un punteggio di merito alle risultanze di ciascuna tecnica su ciascuna

variabile sensibile: prendiamo in considerazione solamente temperatura,

frequenza respiratoria, variabilità cardiaca perché il tono del SNA, in direzione

ascendente o discendente, andrebbe considerato strettamente in relazione alla

baseline del singolo soggetto. Dalla somma dei punteggi guadagnati è possibile

stilare dunque una prima ok relax parade basata su dati parziali ma significativi,

e una seconda pay attention relax parade in cui sono inclusi anche i punteggi

meritati dalle tecniche a un’osservazione qualitativa e quelli che non hanno

raggiunto una significatività statistica con p<.05 ma che sembrano tutto

sommato sensati.

Classifica per incremento della temperatura. In corsivo le tecniche il cui

confronto non risulta statisticamente significativo.

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1. Mindfulness

2. Brainwave

3. Ipnosi

4. Hrv

5. Jacobson

Classifica per rallentamento del respiro. In corsivo le tecniche il cui confronto

non risulta statisticamente significativo.

1. HRV

2. Mindfulness

3. Ipnosi

4. Brainwave

5. Jacobson

Classifica per incremento della variabilità cardiaca misurata in SDNN. In

corsivo le tecniche il cui confronto non risulta statisticamente significativo.

1. HRV

2. Brainwave

3. Ipnosi

4. Mindfulness

5. Jacobson

Classifica per diminuzione dell’ansia di stato misurata con lo STAI. In corsivo

le tecniche il cui confronto non risulta statisticamente significativo.

1. Ipnosi

2. Hrv

3. Brainwave

4. Jacobson

5. Mindfulness

Classifica per osservazione clinica (dati non statisticamente significativi ed

espressamente qualitativi)

1. Ipnosi

2. Brainwave

3. Mindfulness

4. Hrv

5. Jacobson

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Attribuendo un punteggio pari a 5 per ogni primo posto e via via digradante

fino a un solo punto per il quinto posto in classifica e sommando i relativi

punteggi si ottengono i seguenti totali (in carattere normale lo score della ok

parade, in corsivo quello della pay attention parade)

Ipnosi: 3 (19)

Mindfulness: 7 (15)

Jacobson: 2 (7)

Hrv: 14 (20)

Brainwave: 6 (17)

OK RELAX PARADE (solo dati significativi)

1. HRV biofeedback

2. Mindfulness

3. Brainwave entrainment

4. Ipnosi

5. Rilassamento muscolare progressivo di Jacobson

PAY ATTENTION RELAX PARADE (dati complessivi e qualitativi)

1. HRV biofeedback

2. Ipnosi

3. Brainwave entrainment

4. Mindfulness

5. Rilassamento muscolare progressivo di Jacobson

Osservando i risultati finali, dovendo suggerire a un professionista un

investimento complessivo, sembra sensato indirizzarlo verso l’acquisto di un

sistema di brainwave entrainment e di un software basico di HRV biofeedback,

nonchè verso una formazione personale approfondita in ipnosi o mindfulness,

propendendo per la prima in termini di sfruttamento parallelo della tecnica per

l’alleanza con il cliente/paziente, per la seconda in termini di utilizzo della

metacognizione.

Infine i dati suggeriscono una breve riflessione sul concetto stesso di

rilassamento. Le tecniche più efficaci – in assenza di dati muscolari –alzano la

temperatura, rallentano il respiro, migliorano la variabilità cardiaca, e

contemporaneamente alimentano l’attivazione del SNA. E’ possibile ipotizzare –

e sarebbe interessante approfondire – che nel brevissimo termine di una sola

minisessione di trattamento il rilassamento corrisponda più a un concetto di

benessere centrato che di piacevole disattivazione. In quest’ottica rilassarsi si

può tradurre con “essere pronto”, “avere risorse a disposizione”.

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