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Istituto Comprensivo “A. M. Ricci” Anno Scolastico 2015/16 SCUOLA DELL’INFANZIA VIALE FASSINI SCUOLA DELL’INFANZIA VIALE DE JULIIS SCUOLA PRIMARIA “E. CIRESE” SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “A. M. RICCI” ANNO SCOLASTICO 2015/2016

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Istituto Comprensivo “A. M. Ricci” Anno Scolastico 2015/16

Pag. 1

SCUOLA DELL’INFANZIA VIALE FASSINI

SCUOLA DELL’INFANZIA VIALE DE JULIIS

SCUOLA PRIMARIA “E. CIRESE”

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “A. M. RICCI”

ANNO SCOLASTICO 2015/2016

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Pag. 2

Indice

Una scuola per noi Pagina 3

Accoglienza,Continuità,Orientamento Pagina 16

Rieti, città degli Angeli Pagina 21

Progetto Natale Pagina 24

Teatro a scuola Pagina 30

In Accordo Pagina 37

Integrazione Pagina 40

Dall’inserimento all’inclusione Pagina 47

Nel Mondo dei media Pagina 51

Noi e L’ambiente Pagina 54

Cittadinanza e Costituzione Pagina 65 Scuola in casa Pagina 72

Salute e prevenzione Pane e Olio Pagina 77

Comunicare in Europa Pagina 87

Legalmente insieme Pagina 92

Sport insieme Pagina 97

Educazione stradale Pagina 108

Progetto sicurezza Pagina 113

Progetto Scacchi Pagina 115

Giochi matematici Pagina 117

Progetto DSA Pagina 119

Progetto in rete DSA: verticalizzare i percorsi formativi

Pagina 120

la pubblicita’ e l’infanzia, il nag factor, le falsita’ e le credenze da sfatare per una cor-retta alimentazione

Pagina 122

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Pag. 3

“ LAUDATO Sì “ : dal Cantico di Frate Sole all’ Enciclica di Papa Francesco sulla cura della casa

Pagina 125

LABORATORIO ORTO BOTANICO Pagina 130 LABORATORIO DI ARTE CINEMATOGRAFICA LA BOTTEGA DEI SOGNI: “SULLE ALI DELLA FANTASIA”

Pagina 133

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Pag. 4

PREMESSA “… Il proprio ambiente di vita è un testo ricco di sorprese, se si impara a rileg-

gerlo con gli occhi attenti alle sue dimensioni storico, geografiche e sociali. Il Progetto nasce da una sentita esigenza di raccordo dei “saperi” formali ed informali e del loro organizzarsi e strutturarsi secondo livelli di apprendimento e di crescita personale. La continuità didattica -educativa -metodologica si fa garante di questa promo-zione individuale; lo studio dell’ambiente circostante, sia antropico che naturale, darà concretezza all’insegnamento. Lo scopo di questo Progetto è di costruire abiti logici e sensibilizzare gli alunni ai problemi che caratterizzano la società contemporanea e non a rilevare soltan-to informazioni o conoscenze. ORDINI DI SCUOLA: interesserà la scuola dell’Infanzia , Primaria e Secondaria di I grado.

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Pag. 5

TEMPI: si presume che il progetto abbia una durata triennale; poiché il percor-so è ricco di contenuti e, pertanto, i tempi previsti potranno subire delle varia-zioni. METODI E MEZZI : ci si avvarrà dell'osservazione guidata; conversazioni mi-rate; ricerca di fonti storiche (letterarie, musicali, ecc.); interviste; registra-zioni; letture di testi specifici; analisi dei documenti; tabulazione dei dati relati-vi; indagini sul campo; discussioni e verbalizzazioni di esperienze; produzione di testi specifici argomentativi, geografici, storici e scientifici). FINALITA': - acquisire la capacità di confrontare il passato con il presente attraverso la ri-scoperta delle proprie radici; - acquisire la consapevolezza della necessità di rispettare e salvaguardare l'am-biente; - sviluppare la capacità di cooperare nel gruppo per superare l'egocentrismo; - individuare le trasformazioni dell'ambiente naturale, sociale ed economico; - sensibilizzare gli alunni al problema della tutela del patrimonio artistico e cul-turale; - attivare processi di scambio fra scuola e territorio (enti locali, associazioni, ecc.); - promuovere una più ampia e reale interazione scuola-famiglia, mediante un coinvolgimento operativo dei genitori; - arricchimento culturale. OBIETTIVI TRASVERSALI: - acquisire/consolidare/sviluppare le capacità di comprendere e di ascoltare quanto letto o ascoltato; - acquisire/consolidare/sviluppare le capacità di osservazione e descrizione del-la realtà; - acquisire/potenziare/consolidare le capacità di consultare fonti, confrontarle, analizzarle, sintetizzarle; - acquisire le capacità di rilevare contenuti culturali e le problematiche della vi-ta sociale del passato e del presente; - acquisire la consapevolezza del rapporto uomo ambiente; - acquisire la capacità di produrre messaggi significativi sia scritti che orali, corretti ed adeguati al contesto comunicativo; -arricchimento lessicale. RISORSE: Personale docente e non; Alunni; Esperti esterni;

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STRUMENTI Macchina fotografica, Videocamera, Testi di vario genere, materiale di facile consumo VERIFICHE Essendogli obiettivi inseriti nella programmazione curricolare, le insegnanti di classe verificheranno le conoscenze acquisite dagli alunni mediante la sommini-strazione di questionari, domande aperte, domande a risposta multipla, vero o falso, completamento di schede.

SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA CL.I

I discorsi e le parole Lingua italiana

OBIETTIVI

-Verbalizzare oralmente e graficamente - Acquisire un lessico appropriato le esperienze vissute -Saper verbalizzare sia oralmente

-Descrivere una situazione che per iscritto esperienze - Analizzare immagini -Leggere e analizzare immagini -Prestare attenzione durante le fotografie e brevi testi conversazioni per comprendere il punto di -Saper formulare semplici vista dei compagni questionari - Abituare il bambino alla conoscenza ed -Saper intervenire nelle al valore delle fonti conversazioni, rispettando il proprio turno

CONTENUTI

-Osservazione degli spazi vissuti -Rilevazione dati -Descrizione orale/scritta dell’ambiente osservato utilizzando i dati spaziali -Descrizione degli ambienti finalizzati al vissuto (esempio: aula in ordine/disordine, confusione, palestra, intervallo…)

ATTIVITA’

- Osservazione guidata attraverso domande stimolo

- Individuazione ed analisi degli elementi dall’ambiente - Rappresentazioni grafico pittoriche - Lettura di immagini e testi - Individuazione delle informazioni -Produzione di brevi e semplici testi

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SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA CL. I

EDUCAZIONE AL SUONO E ALLA MUSICA

OBIETTIVI

- Conoscere la differenza tra suono , rumore e silenzio Individuare fonti sonore e non -Saper riprodurre semplici canti e filastrocche

CONTENUTI

- Suoni e rumori nell’ambiente interno ed esterno scuola ieri: trasformazioni nel – Suoni naturali ( fruscio delle foglie, soffio del vento, ticchettio della pioggia) -Suoni artificiali (squillo del campanello, vocio, scalpiccio, ecc.)

ATTIVITA’ - Ascolto dei suoni e dei rumori prodotti dall’ambiente circostante - Classificazione di suoni naturali e non d -Rappresentazioni grafiche dei suoni -Giochi di simulazione

SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA CL. I

Le cose, il tempo, la natura Storia, geografia, scienze

OBIETTIVI

- Osservare ed esplorare attraverso i -Osservare ed analizzare spazi vissuti sensi l’ambiente vissuto la scuola ed e scoprire gli elementi costitutivi i suoi spazi e le varie funzioni; -Saper descrivere l’esperienza vissuta verbalizzare l’esperienza fatta utilizzando successioni temporali/ -individuare alcune trasformazioni spaziai (prima, adesso, dopo, in alto operate dall’uomo nel tema preso in in basso considerazione - Saper utilizzare gli indicatori spaziali E temporali

CONTENUTI

- La scuola oggi e i suoi spazi: aule, palestra, mensa, laboratori, tea-tro,corridoi,giardino. - La scuola ieri: trasformazioni nel tempo

ATTIVITA’ - Osservazione guidata dell’ambiente -Lettura di immagini, ( foto, Scuola: domande mirate, rilevazione dati diapositive, questionari rivolti - Conversazioni guidate, domande stimolo ai nonni - Verbalizzazioni orali -Raccolta e tabulazione dei dati -Rappresentazioni grafico pittoriche e plastiche

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II - III PRIMARIA I SECONDARIA

Storia

OBIETTIVI

- Ricercare fonti storiche relative alla parrocchia del quartiere

- Riconoscere il valore artistico della parrocchia

CONTENUTI

- La storia della Chiesa di “Madonna del Cuore”

- Trasformazioni nel tempo: confronto tra ieri ed oggi - Analisi della struttura architettonica della chiesa

- Analisi delle opere d’arte presenti ATTIVITA’ - Visita guidata

- Conversazioni guidate

- Osservazione e collocazione della parrocchia

- Ricerca di fonti storiche

- Interviste ai nonni - Letture di documenti - Interviste nel quartiere e letture di mappe catastali

IV – V PRIMARIA I SECONDARIA

- Conoscere l’esistenza di fonti specifiche della ricerca storica

- Conoscere i bisogni fondamentali dell’uomo

- Individuare le motivazioni che hanno spinto l’uomo ad insediarsi in quel deter-minato luogo

- Conoscere un quadro di civiltà nel suo contesto temporale e spaziale (civiltà pre-romana e romana

CONTENUTI

- Analisi dell’ambiente del primo insediamento abitativo

- Struttura e forma viaria e del foro

- Analisi della vita sociale, politica, religiosa e culturale dei sabini e romani ATTIVITA’ - Osservazione diretta del centro storico attuale con riferimento agli elementi ancora individuabili - Ricerca di fonti storiche di vario genere (cartine, mappe, riproduzioni, docu-menti scritti e leggende)

- Tabulazione dei dati rilevati - Importanza del foro e la sua trasformazione nel tempo

- Riproduzione grafico/pittorico e schemi di sintesi

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ITALIANO

SCUOLA PRIMARIA CLASSI V

SCUOLA SECONDARIA CLASSI III

OBIETTIVI

- Ascoltare, leggere e comprendere vari tipi di testo

- Saper analizzare testi per ricavarne informazioni - Saper formulare un’indagine conoscitiva per rilevare dati - Saper produrre vari tipi di testo

CONTENUTI

- L’agricoltura ieri ed oggi - Il lavoro ieri ed oggi - La famiglia ieri ed oggi - Nascita delle industrie: Snia e Zuccherificio

- Sviluppo della periferia: storia del quartiere di Madonna del Cuore

- Inquinamento:aria, acqua, suolo

ATTIVITA’ - Produzione di schemi logici, questionari, griglie, interviste

- Produzione di testi di vario genere

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IV - V SCUOLA PRIMARIA I SECONDARIA

Geografia

OBIETTIVI

- Conoscere i punti cardinali - Conoscere gli strumenti cartografici fondamentali - Conoscere la simbologia delle carte geografiche

- Conoscere gli elementi che caratterizzano l’ambiente

- Conoscere alcuni modi di rappresentare lo spazio

- Acquisire il linguaggio specifico utilizzato dalla disciplina

CONTENUTI

- Collocazione del primo insediamento urbano a Rieti - Trasformazione del territorio nel tempo

- Fattori climatici ed elementi naturali che hanno influenzato il sorgere del pri mo insediamento

- La principale via di comunicazione: La Salaria

ATTIVITA’ - Ricerca di piantine e documenti scritti per l’individuazione del primo insedia-mento urbano

- Lettura della piantina originale

- Analisi degli elementi geografici (posizione, clima….)

- Rilevazione degli elementi che permangono dal passato ed elementi nuovi che hanno prodotto un cambiamento

IV – V PRIMARIA I SECONDARIA

Italiano

OBIETTIVI

- Analizzare e comprendere le varie strutture testuali - Utilizzare i linguaggi specifici - Formulare questionari ed interviste

- Produrre testi di vario genere

CONTENUTI

- Lettura ed analisi di testi storici e letterari - Rilevazioni d’informazioni relative al periodo pre-romano (sabino) e romano

- Analisi e confronto tra civiltà sabina e romana, tra passato e presente

- Lettura ed analisi di testi geografici riguardanti il percorso del fiume Velino

- Lettura ed analisi di testi scientifici inerenti l’ecosistema fiume

ATTIVITA’ - Ricerche relative alle usanze delle due civiltà

- Lettura ed analisi di testi scientifici e geografici - Raccolta delle informazioni rilevate

- Costruzione di schemi di sintesi - Produzione di testi informativi e descrittivi

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GEOGRAFIA SCIENZE

OBIETTIVI

- Conoscere i vari paesaggi geografici: la pianura, gli elementi che la caratte-rizzano

- Conoscere gli aspetti morfologici, idrografici, insediamenti e risorse

- Conoscere l’ecosistema della pianura

- Conoscere l’ecosistema della palude

CONTENUTI

- Il paesaggio: la pianura, elementi che la caratterizzano

- Aspetti morfologici, idrografici, insediamenti e risorse

- L’ecosistema pianura e palude

ATTIVITA’

- Visita alla Piana Reatina

- Osservazione guidata

- Individuazione degli elementi del terreno, tipi di piante coltivate (grano, mais barbabietola ecc), e piante spontanee (salice, pioppo, gelso ecc)

- Ricostruzione scientifica delle relazioni ecosistemiche della pianura

- registrazione dati - Classificazione e tabulazione

- Produzione di schemi di sintesi - Visita guidata alla riserva dei laghi Lungo e Ripasottile

- Individuazione degli elementi del terreno della zona palustre (acqua, piante spontanee, canna ecc)

- Registrazione, illustrazione e tabulazione dei dati raccolti - Ricostruzione scientifica delle relazioni ecostistemiche della palude

SCUOLA PRIMARIA CLASSI III – IV- V

SCUOLA SECONDARIA CLASSI II

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GEOGRAFIA SCIENZE SCUOLA PRIMARIA CLASSI III

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CLASSI I

OBIETTIVI Conoscere gli elementi che caratterizzano il fiume. Conoscere la flora e la fauna del fiume Velino. Conoscere l’ecosistema del fiume Velino. Conoscere gli aspetti morfologici, idrografici e le risorse del fiume. CONTENUTI Il fiume Velino elementi che lo caratterizzano. L’ ecosistema del fiume Velino. La flora e la fauna del fiume Velino. ATTIVITA’ Visita guidata alle sorgenti del fiume Velino, visita guidata al fiume in un trat-to della città. Individuazione della flora, della fauna e dell’ecosistema fluviale. Classificazione. Rappresentazione grafica, relazione. Lettura della carta topografica, lettura del plastico ed individuazione degli elementi che caratterizzano il fiume. Individuazione degli insediamenti umani lungo il corso del fiume. Riflessioni.

STORIA ITALIANO

SCUOLA PRIMARIA CLASSI III

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CLASSI I OBIETTIVI

- Saper ricercare fonti per ricostruire - Saper osservare e descrivere la storia del passato: il fiume ambienti, con l’utilizzo dei dati Velino - Conoscere le trasformazioni causate dall’acqua del fiume Velino e le conseguenze nel nostro territorio

ATTIVITA’ -Lettura, analisi ed interpretazione delle - Produzione di vari tipi di testo fonti descrittivo, narrativo ed informativo -Classificazioni e schemi di sintesi - Mappe concettuali

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- Conoscere la simbologia delle carte geografiche

- Lettura di mappe geografiche riferite all’epoca presa in esame

- Analizzare il periodo storico attraverso l’osservazione di mappe specifiche (idrografiche ed orografiche)

- Saper leggere le principali caratteristiche della Rieti medievale, mediante cartine dell’epoca e gli edifici religiosi esistenti in loco

CONTENUTI

- Collocazione della Rieti medievale

- Mutamenti e permanenze a livello geografico, storico e sociale tra l’epoca ro-mana e quella medievale

- Individuazione delle principali vie di comunicazione e di commercio

ATTIVITA’ - Analisi del territorio attraverso la lettura di mappe, carte e documenti rela-tivi al periodo presi in esame

- Lettura delle mappe e delle carte originali - Osservazione diretta delle principali vie di comunicazioni e di commercio

GEOGRAFIA

ED. ALL’IMMAGINE ED. MUSICALE

SCUOLA PRIMARIA CLASSI III

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CLASSI I OBIETTIVI -Saper osservare la realtà - Saper ricercare proverbi e coglierne gli elementi che filastrocche caratterizzano il territorio Saper intonare canti folcloristici esaminato ATTIVITA’ - Rappresentazioni grafico/pittoriche - Recitazione di proverbi filastrocche -Utilizzo delle varie tecniche - Intonazioni canti

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STORIA

OBIETTIVI

- Conoscere i caratteri del Medioevo: Feudale e Comunale

- Individuare le trasformazioni che hanno caratterizzato l’epoca presa in esa-me

- Conoscere un quadro di civiltà nel suo contesto temporale/spaziale (Medioevo Feudale e Comunale

- Individuare gli edifici religiosi presenti nel territorio

CONTENUTI

- Confronto tra quadri di civiltà diversi - Elementi di continuità e rottura (Medioevo Feudale e Comunale)

- Storia della religione nell’epoca medievale

- Nascita di conventi e chiese: il loro utilizzo

ATTIVITA’ - Visita guidata al centro storico

- Osservazione diretta di reperti storici medievali ancora presenti nella nostra città (mura, porta edifici ecc)

- Ricerca di varie fonti relative al periodo esaminato

- Analisi e tabulazioni delle informazioni ricavate

- produzioni di schemi di sintesi (mappe e testi informativi)

SCUOLA SECONDARIA CLASSI I - II

- Conoscere le trasformazioni prodotte dal fiume Velino (il Lacus Velinus)

- Saper ricostruire la storia del Lacus Velinus e gli interventi di bonifica (Cascate delle Marmore)

- Conoscere il territorio reatino dopo la bonifica: la nascita della Pianura

- Conoscere e confrontare gli strumenti agricoli e metodi utilizzati nel tempo

CONTENUTI

- Biografia di Manio Curio Dentato autore della bonifica

- Conseguenze della bonifica: aspetti sociali ed economici del taglio curiano

- Comparazione tra agricoltura tradizionale intensiva ed estensiva

- I mezzi agricoli:ieri ed oggi ATTIVITA’ - Visita guidata alla Pianura Reatina

- Osservazione e rilevazione delle caratteristiche del territorio

- Registrazione e tabulazione dati - Ricerca, lettura, analisi ed interpretazione delle fonti - Quadri di sintesi

OBIETTIVI

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SCIENZE

OBIETTIVI

- Conoscere cause e conseguenze dell’inquinamento ambientale

- Acquisire la consapevolezza della necessità di salvaguardare l’ambiente

CONTENUTI

- Inquinamento: aria, acqua, suolo

- Sistemi di depurazione e di riciclaggio

- Utilizzo di materiale di scarto per la formazione del compostaggio e sua ge-stione

- Coltivazioni biologiche

- Realizzazione dell’orto botanico

ATTIVITA’ - Visita guidata al depuratore presente sul territorio

- Conversazioni, domande stimolo, rilevazione dati, tabulazione

- Osservazioni di alcuni ambienti - Individuazione delle cause, conseguenze e possibili rimedi - Visione di cassette inerenti l’argomento

- Lettura di testi scientifici ed informativi - Raccolta differenziata a scuola

SCUOLA PRIMARIA CLASSI V

SCUOLA SECONDARIA CLASSI III

OBIETTIVI

- Individuare gli elementi fisici/antropici, che hanno permesso la nascita del centro urbano (Rieti)

- Conoscere i rapporti esistenti tra ambiente/uomo

- Individuare i fattori che hanno determinato la nascita delle prime industrie: campi di barbabietole, mais e cereali - Individuare cause e conseguenze del fenomeno urbanistico:aumento demogra-fico e nascita dei quartieri - Conoscere le cause che hanno favorito la trasformazione dell’ambiente natu-rale in quello urbano: abbandono delle campagne

CONTENUTI

- Confronto di carte e mappe relative ai cambiamenti subiti dalla città di Rieti nel corso dei secoli - Analisi delle risorse che hanno permesso il sorgere delle prime industrie

- Individuazione delle cause che hanno determinato l’abbandono della campagna in favore del centro urbano

- Nascita dei quartieri: bisogni ed esigenze

GEOGRAFIA

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ATTIVITA’

- Osservazioni del territorio sul quale si è sviluppato il centro urbano

- Lettura di carte specifiche per la rilevazione dei cambiamenti nel tempo

- Individuazione di permanenze e mutamenti - Lettura di grafici - Realizzazione di grafici relativi alla produzione agricolo del ‘900

- Rilevazione delle esigenze demografiche: nascita dei quartieri e loro colloca-zione (Madonna del Cuore) - Individuazione degli insediamenti industriali - Analisi delle condizioni favorevoli per il suo sviluppo:prodotti agricoli, pianura, fiume, rete stradale e ferroviaria

- Vari tipi di industria: alimentare, tessile …

- Schede di sintesi

- Osservazioni del territorio sul quale si è sviluppato il centro urbano

- Lettura di carte specifiche per la rilevazione dei cambiamenti nel tempo

- Individuazione di permanenze e mutamenti - Lettura di grafici - Realizzazione di grafici relativi alla produzione agricolo del ‘900

- Rilevazione delle esigenze demografiche: nascita dei quartieri e loro colloca-zione (Madonna del Cuore) - Individuazione degli insediamenti industriali - Analisi delle condizioni favorevoli per il suo sviluppo:prodotti agricoli, pianura, fiume, rete stradale e ferroviaria

- Vari tipi di industria: alimentare, tessile…

- Schede di sintesi

ITALIANO

OBIETTIVI

- Ascoltare testi di vario genere

- Leggere, analizzare e comprendere le varie strutture testuali - Produrre i testi descrittivi, argomentativi ed informativi CONTENUTI

- Paesaggio geografico: la Pianura

- Ecosistema palude: flora e fauna

ATTIVITA’ - Lettura, analisi e produzione di testi geografici e scientifici - Lettura ed analisi di testi letterari e storici riguardanti la vita dell’epoca medievale e dei monasteri - Produzione di testi di vario genere

SCUOLA PRIMARIA CLASSI III-IV-V

SCUOLA SECONDARIA CLASSI I -II

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PREMESSA L’accoglienza sottolinea l’assunzione di responsabilità da parte dell’istituzione scolastica nei confronti dei bisogni degli alunni, propone l’accettazione dell’individuo , proiettandolo in una dimensione relazionale positiva che gli per-mette di manifestare la sua soggettività. La dimensione ludica, conviviale e quindi socializzante, è un’ occasione di cono-scenza e scambio, tanto più significativa in quanto si propone di avviare la cono-scenza della personalità dell’alunno nelle sue componenti cognitive, affettive e relazionali. FINALITA’ Per le classi prime primaria e secondaria 1. Favorire la conoscenza reciproca 2. Agevolare l’inserimento e l’integrazione nel nuovo ambiente scuola. 3. Valorizzare le competenze comunicativo-relazionali. 4. Creare nella classe un clima sereno e disteso e promuovere un dialogo con-tinuo e costruttivo fra gli alunni e fra questi e gli insegnanti, finalizzato al rico-noscimento di sé e dell'altro. 5. Promuovere comportamenti altruistici e la solidarietà integrando capacità diverse. Per le classi seconde e terze quarte e quinte della primaria e seconde e terze della scuola secondaria di I grado l’attività di accoglienza si prospetterà come momento di riflessione e di dialogo sul cammino già percorso e sulla strada da fare, sul riconoscimento di quei valori-chiave che sostanziano una convivenza autentica: l’amicizia, la solidarietà, l’altruismo, la lealtà, la cooperazione.

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OBIETTIVI · Muoversi con sicurezza nell'ambiente scolastico · Riconoscersi come elemento di un gruppo in un'organizzazione. · Socializzare a livello interpersonale e di gruppo. · Prendere coscienza delle proprie emozioni. · Condividere con altri le proprie emozioni. Individuare ed esprimere aspettative, bisogni e proposte. · Discutere, confrontarsi e prendere decisioni insieme. · Saper condividere esperienze, dando prova di autocontrollo. · Riconoscere i comportamenti socialmente non adeguati

METODO Il programma di accoglienza può essere articolato in tre momenti: nel primo si cercherà di prendere contatto e confidenza con tutti gli alunni, at-traverso conversazioni spontanee e guidate: tutti saranno sollecitati ad interve-nire in maniera rispettosa e corretta. Si sceglieranno temi che possano consen-tire all’alunno di esprimere liberamente le sue aspirazioni e le sue motivazioni (che cosa si aspetta dalla nuova scuola, come vorrebbe la scuola, qual è il tipo ideale di insegnante, quali sono i suoi interessi, quale sport ama o pratica…). Si realizzeranno semplici attività, all’interno di ciascun gruppo-classe, volte a favo-rire l’inserimento e la reciproca conoscenza. L’insegnante attiverà tutte quelle strategie che gli permettano di creare un cli-ma armonioso e sereno all’interno della classe. Si provvederà ad informare gli alunni dei loro diritti, ma si farà anche presente che essi sono tenuti a rispetta-re norme ben precise - tra cui quelle che regolano l’Istituto – che costituiscono la base di una civile convivenza nella struttura scolastica. Nel secondo si illustrerà la struttura materiale dell’organizzazione scolastica, la dislocazione dei laboratori, degli uffici di segreteria, della presidenza; si parle-rà degli organi collegiali e delle loro funzioni. Nel terzo si illustreranno le principali tematiche del nuovo corso di studi e/o di-sciplinare, le proposte formative offerte dalla scuola, i progetti cui è possibile partecipare, le modalità procedurali di insegnamento-apprendimento che si in-tende seguire, i criteri di valutazione ….

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ATTIVITA’ Conversazioni libere e guidate. Somministrazione scheda di autopresentazione “Siamo simili” Somministrazione scheda “Le mie capacità ….” Il gioco delle presentazioni:

Ogni alunno ha a disposizione tre, quattro minuti per presentarsi al suo compagno/a di banco ( amici, hobby , interessi di studio, zona di residenza, scuola frequentata ….) Al termine di questa fase l’insegnante invita qualche coppia a presentare alla classe il compagno/a.

N 1 Visita dell’edificio scolastico. N 2 Lettura del regolamento d’Istituto. Il progetto riguarda altri due importanti aspetti: dal punto di vista educativo — didattico tra Scuola dell’infanzia e primaria, a) continuità - tra scuola primaria e secondaria di primo grado; - scuola secondaria di primo grado e secondo grado. b) l’orientamento scolastico - professionale Riguardo al primo aspetto la nostra istituzione scolastica promuove una serie di attività per favorire la conoscenza delle strutture scolastiche al fine di facilita-re l’integrazione degli alunni delle classi prime nel nuovo ambiente scolastico. 1)Nel primo periodo dell’attività didattica gli alunni delle classi prime hanno svol-to attività in comune con i bambini del terzo anno della scuola dell’infanzia, al fine di facilitare l’inserimento nei nuovi contesti classe e di confrontarsi a livel-lo operativo 2)Giornata dell’accoglienza da realizzarsi a dicembre, durante la quale la scuola secondaria di I grado dell’Istituto ospiterà gli alunni delle classi quinte del ter-ritorio. Nel corso di tale incontro i ragazzi potranno visitare la scuola, apprez-zarne la struttura ed assistere ad una breve manifestazione, importante mo-mento ludico, volto ad illustrare gran parte delle attività che sono previste nel POF 2014-2015. Inoltre sarà realizzata la giornata dell’OPEN DAY con la pre-sentazione pomeridiana delle varie attività della scuola ad alunni e genitori di tutte l e scuole primarie del comune di Rieti.

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3) Attività di laboratorio in continuità con i due ordini di scuola. In particolare le docenti di educazione artistica, tecnica e musicale svolgeranno attività di-dattica presso e la scuola primaria Eugenio Cirese dell’Istituto comprensivo A. M. Ricci. Per quanto concerne l’Orientamento scolastico, che vede impegnate le otto classi terze della scuola media , sono previste iniziative finalizzate a guidare gli alunni nella scelta della scuola superiore, senza perdere di vista il naturale sviluppo delle potenzialità di ciascun allievo.

Nell’ambito delle attività di orientamento con gli I.I.S. sono previsti sia incontri con le classi terze della scuola secondaria di primo grado, in ora-rio scolastico, per presentare il POF; che l’Open Day il giorno 15 gennaio 2016 dalle ore 16,00 alle ore 18,30, per esporre l’informativa di base relativa ai piani di studio, che si attiveranno nell’anno scolastico 2016/2017 a genitori ed alunni.

Contemporaneamente saranno supportati dalla consulenza di personale specia-lizzato che guideranno i ragazzi nella scelta del percorso formativo . Obiettivi generali trasversali : Far acquisire la consapevolezza delle capacità, interessi, attitudini; Avviare alla conoscenza del contesto socio-economico in generale e dell’ am-biente vicino in particolare; Guidare gli alunni a fare scelte consapevoli, rispondenti alle esigenze reali; In particolare gli alunni dovranno essere in grado di: Individuare gli elementi essenziali dell’organizzazione dei diversi settori pro-duttivi, dell’organizzazione del lavoro e delle leggi del mercato. ,

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In particolare gli alunni dovranno essere in grado di: Individuare gli elementi essenziali dell’organizzazione dei diversi settori

produttivi dell’organizzazione del lavoro e delle leggi del mercato; conoscere la realtà lavorativa del proprio ambiente per avviare un processo

di sviluppo delle competenze necessarie;

Riflettere sulle proprie esperienze scolastiche ed extrascolastiche e, alla

luce di esse, riuscire a capire le inclinazioni e il grado di competenze conse-

guito;

Confrontare le proprie esperienze con quelle degli altri;

Conoscere il sistema scolastico italiano e l’offerta formativa degli istituti

scolastici del territorio;

Comprendere l’importanza di suggerimenti, consigli, informazioni per una

scelta attenta, consapevole e ragionata della scuola secondaria di II grado;

Saper compiere scelte motivate, utilizzando le capacità e le conoscenze

acquisite.

ATTIVITA’

Attività curricolare con lettura di brani relativi all’orientamento scolasti-

co;

Dibattiti e discussioni nel contesto classe;

Produzione di elaborati svolti in classe e a casa;

Attività di laboratorio, che, in virtù della libera scelta, sono l’espressione

delle inclinazioni naturali degli alunni;

Analisi dei Piani dell’Offerta Formativa degli istituti superiori del territo-

rio;

Attività di continuità con alcuni istituti (Liceo Classico, Liceo Scientifico,

ITIS, ITG. IPSAA)

Colloqui con le famiglie, affinché la scelta sia pienamente consapevole e

condivisa

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PREMESSA

L’ISTITUTO COMPRENSIVO “A.M.RICCI” ha partecipato alla manifestazione "Rieti Città degli Angeli" che nel 2004 ( I edizione) che ha avuto un grande succes-so. La manifestazione è nata in collaborazione con la Regione Lazio, con l'Assessore al Commercio ed alle Attività Produttive del Comune di Rieti, con il Comando dei Vigili Urbani e con la Cassa di Risparmio di Rieti. Il progetto si ripropone ogni anno nel mese di dicembre e coinvolge molte scuole della Città.

FINALITA’

far conoscere le bellezze della città di Rieti

formare cittadini consapevoli della propria identità, capaci di leggere il territo-

rio dal punto di vista storico,

migliorare la qualità della vita nell’ambiente in cui vive,

valorizzare il centro storico e a far amare la città alle nuove generazioni,

Favorire la collaborazione e l’aiuto reciproco

Promuovere lavori di gruppo

OBIETTIVI Conoscere il patrimonio artistico della città di Rieti

Saper leggere le opere artistiche

Saper collocare le opere in un periodo storico

Saper ricercare materiale fotografico

Saper progettare sagome di angeli

Saper realizzare ingrandimenti

Saper utilizzare in modo espressivo il colore

Conoscere e sperimentare tecniche espressive.

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ATTIVITA’

Visita guidata della città

Rilevazione delle opere d’arte

Conversazioni guidate

Ricerca di materiale fotografico

Riproduzione in scala di sagome di angeli

Realizzazione degli angeli su via Roma.

CLASSI COINVOLTE

classi IV° sezioni A,B, C, D, E della scuola primaria Cirese Manifestazione Gli alunni delle classi coinvolte realizzeranno i disegni, con colori a tempera, sul selciato di via Roma. A ridosso o del Natale , l’iniziativa contribuisce a creare, lungo la via reatina, una atmosfera di magia e di incantata suggestione. A progetto ultimato, ogni alunno riceverà un libricino degli angeli conservati nelle chiese reatine, scoperti nell’itinerario degli angeli, e la gioia di aver con-tribuito a dare risalto alla manifestazione.

L’insegnante referente

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SCUOLA PRIMARIA “UN NATALE A PIU’ MANI”

IDENTIFICAZIONE DEL PROBLEMA Tenendo conto delle decisioni prese dal C.d.D., in armonia con il POF, con gli o-

biettivi formativi dell’ Istituto Comprensivo e in continuità con l’ esperienza

vissuta gli anni precedenti, si è elaborato un progetto Natale da svolgersi in o-

rario curricolare ed extracurricolare, esteso ad ogni ordine e grado di scuola.

Il Natale è una delle feste più significative e coinvolgenti dal punto di vista e-

motivo ed affettivo di tutto l’anno. E’ una ricorrenza importante ricca di mes-

saggi autentici e suggestivi, radicata nella storia, nella vita, nella cultura di tut-

ti e coinvolge tutta la società in particolare fanciulli e ragazzi che vivono inten-

samente gli avvenimenti e le circostanze della realtà.

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Nella scuola il modo migliore per far festa è quello di creare un’ atmosfera se-rena, accogliente, insolita e stimolante finalizzata alla comprensione del vero significato del Natale, dei valori dell’ amicizia, della solidarietà, dell’ amore per poter stare bene con e stessi e con gli altri, attenuando gli aspetti consumistici e commerciali che i mass-media hanno voluto attribuire a questa festa. Se i valori vengono riconosciuti e curati aiutano a vivere in armonia.

FINALITA’ Riflettere sull’ importanza del Natale. Saper lavorare attorno ad un progetto comune. Realizzare un progetto visibile come coronamento di un percorso di lavo-

ro. Sviluppare la creatività, la fantasia e l’ immaginazione.

OBIETTIVI FORMATIVI Comprendere il vero senso del Natale. Condividere con gli altri esperienze e sentimenti. Sperimentare ed apprendere diverse forme di espressione e di comunica-

zione. Favorire la ricerca personale. Riconoscere e comprendere i simboli del Natale. Imparare ad usare materiale riciclato.

CONTENUTI E ATTIVITA’ Recuperare materiale riciclato per allestire il Presepe e l’ Albero

(cartone, legno e fogli di giornale). Preparare addobbi alle vetrate e nell’ atrio della scuola con materiale po-

vero (fogli di carta bianca, rossa e rotoli di cartone). COMPITO DEI DOCENTI

Rafforzare la fiducia nelle proprie capacità. Guidare gli alunni nelle diverse fasi del progetto. Valorizzare le attitudini di ciascuno. Sistemare e organizzare il prodotto finale.

DESTINATARI Tutti i bambini che frequentano le classi 2^ - 3^ - 4^ - 5^ della scuola “E. Cire-se”.

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TEMPI Mese di Novembre e Dicembre, in orario scolastico e se necessario anche in o-rario extrascolastico. MATERIALI Cartelloni, carta da pacchi bianca, materiale di riciclo, colla, forbici, colori, legno e ferro. RISORSE UMANE Le insegnanti di religione e di laboratorio pittorico. Collaboratori: Orefice Donatella Sestili Gabriella e collaboratori scolastici.

L’ Insegnate referente

DANIELA NICOLO’

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PRESEPE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Anche quest’anno è già Natale. Potremmo essere più buoni, scegliere il bene e non il male, vivere insieme , sennò che Natale è. Anche quest’anno in occasione della ricorrenza natalizia è allestito il Presepe nell’atrio della scuola. Il presepe, simbolo della cristianità si presta a diverse interpretazioni: equilibrio tra passa-to e presente, tra attualità e tradizione. L’idea del presepe di quest’anno, nasce dall’intenzione di rileggere e mescolare contemporaneamente le opere di Henri Rousseau e di Gauguin . Per l'immagine della Madonna ci si è ispirati al quadro Ia orana Maria, 1891 che è stato realizzato durante il primo soggiorno di Gauguin a Tahiti. È un quadro di soggetto religioso, che riprende il tema dell'Annunciazio-ne ma lo ambienta nel contesto tahitiano. Dal dipinto che raffigura tre donne tahitiane immerse nella natura lussureggiante della Polinesia viene estrapolata la donna in primo piano, quella con il pareo rosso, rappresenta Maria, che porta sul-la spalla suo figlio, ovvero Gesù (la loro sacralità è indicata dalle due aureole). Per lo sfondo scenografico ci si è ispirati alle opere di Henri Rousseau che fan-no venire in mente il giardino dell’Eden. L’immagine di una giungla tropicale è presente nelle opere di Rousseau dove la passione per la natura si riversa nell'arte, dove le più svariate quantità di fiori e foglie ricoprono l’intera super-ficie del dipinto, quasi che fossero vere. L'idea per le capanne continua ad esse-re ripresa dalle attività tribali che smorzano i verdi della giungla con il giallo e marrone della struttura in paglia Un impalcato di legno è allestito nell’atrio della scuola e ricoperto con i lavori prodotti in cartonato, carta velina,tempera, carta oro, il tutto con varie tecniche. I ragazzi dei laboratori tecnico ed artistico so-no coloro che, insieme agli insegnanti, hanno contribuito alla esecuzione dei ma-nufatti insieme ad alunni che spontaneamente hanno prestato la loro collabora-zione nei pomeriggi sempre con gli insegnanti. Anche l’albero di Natale costituisce un forte simbolo di festa religiosa interna-zionale: sarà realizzato dai ragazzi guidati dagli insegnanti che costruiranno ma-nualmente gli elementi decorativi. DESTINATARI Gli alunni che hanno scelto il laboratorio artistico e tecnico sono alunni prove-nienti dalle classi aperte di tutte le sezioni della Scuola Media. FINALITA' Attraverso il lavoro che verrà svolto nei laboratori artistico e tecnico, oltre agli scopi inerenti alla tradizione propria del presepe, si svilupperà la sensibilità e il rispetto verso l’ambiente naturale e si svilupperà in modo autentico la creatività dei ragazzi.

OBIETTIVI EDUCATIVI Favorire la socializzazione ed integrazione in gruppi aperti degli alunni assumendo modalità di relazione con gli altri nel rispetto reciproco:

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assumendo modalità di relazione con gli altri nel rispetto reciproco: a) partecipazione; b) autocontrollo; c) disponibilità.

Attenzione e concentrazione nello svolgimento delle attività proposte. Acquisire un adeguato metodo di lavoro:

a) applicarsi con impegno nell' eseguire il lavoro assegnato rispettan-do i tempi programmati;

b) imparare ad organizzarsi fornendo il materiale adatto, seguendo con ordine le diverse fasi del lavoro Acquisire maggiore autonomia operativa e responsabilità

OBIETTIVI DIDATTICI Imparare ad osservare, relazionare, catalogare. Cogliere relazioni. Sviluppare e consolidare una maggiore coordinazione oculo-manuale nell' uso di strumenti specifici (forbici, taglierini, martello, ecc.) Imparare a riprodurre forme e dimensioni con metodi diversi (ingrandimenti in scala, esercitazioni con modelli tridimensionali) Acquisire precisione ed ordine nel ritaglio e nell' incollaggio dei vari materiali. Sviluppare la creatività attraverso gli stimoli offerti dalle diverse opere d'arte ed immagini reperite attraverso la libera interpretazione. Fornire un metodo di lavoro indirizzato allo sviluppo della capacità inventiva. Imparare a modellare con tecniche e materiali diversi.

ATTIVITA' E MATERIALI Progettazione dei personaggi e degli aspetti scenografici; Studio ed analisi delle opere di alcuni autori; Esercitazioni sul volume ottenuto dal cartone; Realizzazione bozzetto in scala ed ingrandimento del modello; Preparazione delle sagome; Ricalco e ritaglio delle sagome su cartone; Realizzazione della tridimensionalità attraverso lo spessore; Montaggio dei vari elementi; Decorazione dei pannelli per il fondale; Allestimento finale; Costruzione dell' impianto elettrico. Per l’albero: Progettazione del lavoro; Realizzazione della decorazione delle stelle di Natale; Realizzazione fondale decorato.

ORGANIZZAZIONE Le attività si svolgeranno durante i laboratori, a classi aperte, con la formazione di gruppi e sottogruppi, salvo ulteriori rientri extracurricolari. Sarà caratterizzato da una dinamica interdisciplinare (educazione artistica, educazione tecnica). METODO E MEZZI

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ORGANIZZAZIONE Le attività si svolgeranno durante i laboratori, a classi aperte, con la formazione di gruppi e sottogruppi, salvo ulteriori rientri extracurricolari. Sarà caratteriz-zato da una dinamica interdisciplinare (educazione artistica, educazione tecni-ca). METODO E MEZZI Il lavoro di laboratorio sarà affidato all' effettiva partecipazione degli alunni che, attraverso la guida degli insegnanti, impareranno a scegliere i materiali a-datti ed a costruire i diversi elementi. TEMPI Si ritiene necessario il periodo di tempo che va dal 05/10/2013 al 21/12/2013; la realizzazione delle diverse costruzioni e dei personaggi si realizzeranno in gruppi diversi durante i laboratori. VERIFICA E VALUTAZIONE Le osservazioni sistematiche riguarderanno soprattutto lo “ star bene a scuola “, l'interesse e la partecipazione degli alunni alle attività. In particolare sì valu-teranno i progressi negli apprendimenti e nelle abilità, la capacità di collaborare, l'acquisizione di conoscenze specifiche e il saperle trasmettere, la capacità di cogliere gli elementi essenziali propri dell'attività, l' utilizzo cosciente, rispet-toso e adeguato delle attrezzature, dei materiali e dello spazio. Tali osservazio-ni saranno effettuate durante le attività. DOCENTI INTERESSATI Scuola Media Responsabile: Antonietta Petrangeli Collaboratori in ora curriculare: Giovanna Tosti,Donatella Petroni, Paola Bar-gelllini, Sonia Gallo.

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LABORATORIO TEATRO E MUSICA

SCUOLA PRIMARIA OBIETTIVI

Partecipare in modo attivo alle attività del gruppo Collaborare per il raggiungimento di uno scopo comune Acquisire maggiore autonomia e consapevolezza delle proprie capacità. Saper osservare, leggere e comprendere la realtà da diversi punti di

vista. Approfondire le competenze comunicative ed espressive attraverso la

conoscenza e l’interpretazione dei diversi linguaggi. Sviluppare la ca-pacità di ascoltare e di immedesimarsi negli altri.

Comprendere e trasporre il concetto “spazio-tempo” Comprendere il linguaggio mimico gestuale per comunicare ed esprime-

re messaggi Eseguire canti con accompagnamento ritmico — strumentale; Comprendere brevi testi, interpretarli e rielaborarli per la messa in

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Analizzare i personaggi riuscendo ad individuare, rielaborare e riprodurre gli elementi che li caratterizzano;

Esprimere attraverso attività di improvvisazione teatrale stati d’animo e/o situazioni inerenti ai testi dati.

Saper rappresentare personaggi attraverso gesti movimenti atteggiamen-ti espressioni del viso

Conoscere l’ambiente teatrale in tutti i suoi aspetti: la sceneggiatura, la scenografia, il trucco, la regia ….

Elaborare semplici dialoghi attinenti ad un testo dato Costruire spontaneamente una semplice rappresentazione teatrale.

Ogni gruppo di laboratorio teatralee musicale realizzera due manifestazioni tea-

trali per : una in occasione del Natale, l’altra a fine anno scolastico

Referenti: Angelucci Sonia classi prime Bernardinetti Amerina classi seconde e terze Di Vittorio Nicoletta classi quarte e quinte Orefice Donatella

manifestazione Classi prime Classi seconde e terze

Classi quarte e quinte

Natale

Fine anno scola-stico

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LABORATORIO TEATRALE Scuola secondaria di I grado classi prime, seconde e terze

Riferimenti ai Documenti Nazionali Conoscenza di sé: “È fondamentale che il ragazzo si sappia interrogare sulla portata e sulle difficoltà di questo processo interiore che porta a trasformare le molte sollecita-zioni interne ed esterne in una personalità unitaria, ad armonizzare le diversità, ad af-frontare, dando loro un senso più ampio, gli eventi contingenti”. Relazione con gli altri: “Egli “afferma la capacità di dare e richiedere riconoscimento per i risultati concreti e socialmente apprezzabili del proprio lavoro; scopre la difficol-tà, ma anche la necessità, dell’ascolto delle ragioni altrui, del rispetto, della tolleranza, della cooperazione e della solidarietà, anche quando richiedono sforzo e disciplina inte-riore; si pone problemi esistenziali, morali, politici, sociali ai quali avverte la necessità di dare risposte personali” Strumenti culturali: “Adopera, per esprimersi e comunicare con gli altri, anche codici diversi dalla parola, come la fotografia, il cinema, Internet, il teatro, ecc. Ne compren-de quindi il valore, il senso e, in maniera almeno elementare, le tecniche.” Educazione all’affettività

Approfondire la conoscenza e l’accettazione di sé, rafforzando l’autostima, anche ap-prendendo dai propri errori.

FINALITA'

1 Potenziare nei ragazzi il grado di autostima e la conoscenza del loro corpo; 2 Sviluppare la capacità di socializzazione e la fiducia reciproca nel gruppo classe e in gruppi di classi diverse; 3 Acquisizione di regole comportamentali necessarie per operare all’interno dei vari gruppi; 4 Prendere coscienza di realtà diverse dalle proprie e acquisire la capacità di relazio-narsi con esse; 5 Maturare una sensibilità individuale e collettiva nei confronti dell’ambiente. Il progetto di animazione teatrale nasce dall'esigenza di offrire ai ragazzi: - la possibilità di dislocarsi dalla propria centralità, di misurarsi con l'altro; - l'opportunità di percepire la propria corporeità e il rapporto con lo spazio; - la frequentazione dell'immaginario (i personaggi che si desidera rappresentare, le storie che si vogliono raccontare); - ulteriori opportunità di sviluppare il potenziale espressivo e comunicativo; - uno strumento privilegiato per investigare la propria quotidianità e la realtà circo-stante; - la possibilità di migliorare l'immagine di sé sarà un’ulteriore opportunità per potenzia-re le diverse attitudini degli alunni e valorizzarne l'aspetto cognitivo e affettivo.

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OBIETTIVI FORMATIVI E STANDARD DI APPRENDIMENTO L’alunno sa: Prendere coscienza del proprio corpo; - controllare il proprio corpo, il sé, lo spazio, l'attenzione; - utilizzare i gesti ed i rituali della comunicazione; - migliorare l'immagine di sé e la fiducia in se stesso; - analizzare persone e situazioni; - comunicare esperienze, emozioni, stati d'animo in modo efficace e creativo; - porsi in uno stato di disponibilità nei confronti dell'altro; - scoprire le varie forme di comunicazione; - stabilire relazioni di comunicazione profonda; - scoprire i meccanismi relazionali che quotidianamente vengono messi in atto sia nei rapporti con i coetanei sia nei confronti degli adulti; - conoscere ed utilizzare un testo base per elaborare un canovaccio; - utilizzare varie tecniche e materiali per creare i personaggi e gli scenari; - analizzare i tempi del racconto e fissarli sulla linea del tempo, effettuare eventuali ricerche sul periodo dell’evento narrato; -inventare, scrivere, esprimere le situazioni che creeranno il racconto, i dialoghi e le scene; - rappresentare, utilizzando simboli e oggetti, una messa in scena.

ATTUAZIONE OPERATIVA

“I PROMESSI SPOSI”

STRUTTURA ORGANIZZATIVA Dirigente Scolastico: Professoressa Domenica Pedica Responsabile del progetto: Professoressa Raffaella Fabi Docenti: n. 10 insegnanti ( Lettere, Arte e Immagine, Ed. motoria, Musica, Tecnologia). Esperto esterno coinvolto e relativo curriculum da individuare

VERIFICA E VALUTAZIONE

Pubblicazione dei testi rielaborati; rappresentazione dello spettacolo; apprendimenti disciplinari (obiettivi specifici di ed. linguistica e dei LNV); apprendimenti in ambito educativo (obiettivi trasversali con riferimento alle abilità sociali e all’orientamento).

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SINTESI DELL’ INIZIATIVA “ Musica, arte e danza”

Il laboratorio “I Promessi Sposi” è rivolto a principianti e a chi ha già avuto esperienze nel cam-po del teatro, della danza e della musica. La base di questo lavoro è l’attenzione alle singole potenzialità dei partecipanti nel tentativo di capovolgere le eventuali difficoltà in un limite da superare, talvolta riuscire a ribaltare quei limi-ti in punti di forza, in abilità. Da un altro punto di vista utilizzare la capacità aggregativa del teatro e della musica, perché ogni partecipante si senta protetto e supportato dal gruppo, ac-cetti istanze comuni, elementari regole, percepite come libertà condivisa. Il tentativo è quello di valorizzare le identità, stimolare le sensibilità individuali, ma anche far convergere, inquadrare queste sensibilità in un obiettivo comune. FASI DIDATTICHE E ORGANIZZATIVE Tempi di realizzazione: intero anno scolastico Destinatari: Alunni delle classi prime, seconde e terze di tutte le sezioni della scuola seconda-ria di I grado. Numero complessivo di alunni: 30 in collaborazione con gli alunni dell’orchestra e del coro. Si prevedono: - Momenti comuni di confronto e di integrazione dei prodotti in via di realizzazione; - Analisi dei testi originali, rielaborazione ed adattamento, lettura espressiva, recitazione, scel-ta e/o produzione di testi musicali, progettazione scenografia costumi, luci / effetti speciali; Assemblaggio del prodotto. Gli alunni del corso musicale insieme ai loro docenti lavoreranno per l’intero anno scolastico alla preparazione di un repertorio di musica d’insieme, sia per piccoli gruppi sia per orchestra scolastica, che accompagnerà i vari momenti dell’azione scenica. Prima fase Lavoro pre-espressivo Alcune tecniche di teatro-danza: Voce. Dizione, modulazione Partiture di teatro-danza. Costruzione di una catena di azioni fisiche e vocali singole e di gruppo. Spazio teatrale. Azioni in un contesto concreto o immaginario Partner scenici. Studio su oggetti scenici e costumi In questo progetto il lavoro sul pre-espressivo può fornirci un supporto, indicarci una metodolo-gia, per stimolare nei partecipanti una conoscenza di elementi base rivolti verso l’interno del corpo (equilibrio, postura, conoscenza del proprio peso, etc) e nel contempo un’analisi di elementi base rivolti verso l’esterno (direzioni del corpo nello spazio, la voce come prolungamento del cor-po, etc).

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Elaborazione di scene fondamentali individuate dal testo Canti Coreografie e Musiche Montaggio teatrale dei materiali elaborati Progettazione scenografia: costumi, luci/effetti speciali; Rappresentazione teatrale finale La didattica strumentale proposta dalla nostra scuola tiene conto del fatto che si tratta in gran parte di alfabetizzazione musicale (di allievi senza precedenti nozioni e/o esperienze) e viene realizzata tenendo conto delle finalità precipue della scuola secondaria di primo grado, in altre parole avendo sempre presente che il corso di strumento si inserisce in un più ampio curriculum di studi il cui fine è la formazione dell'individuo attraverso lo sviluppo delle proprie capacità; per rispettare questo intento educativo si evitano i metodi propri delle istituzioni scolastiche professionali musicali (Conservatorio) improntati all'apprendimento veloce per via addestrativa, alla competizione e alla selezione e si privilegiano metodi basati sul lavoro in piccoli gruppi, sul problem-solving, sulla fascinazione sonora e l'entusiasmo per la realizzazione di brani di musica d'insieme, evitando la competitività e valorizzando le eccellenze, considerando la musica e lo strumento musicale non come fine a se stesso ma come mezzi per lo sviluppo di un più ampio qua-dro di conoscenze e abilità. In generale si tiene conto, nella formulazione degli standard forma-tivi e nella formulazione delle competenze da acquisire, del fatto che per alcuni alunni si pro-spetterà la possibilità di proseguire gli studi musicali in scuole professionali; perciò ogni inse-gnante di strumento personalizzerà il curricolo secondo le esigenze degli alunni stessi.

Apprendimento di alcune tecniche di teatro-danza - Isolare e guidare impulsi vocali e fisici; - Sincronizzare pensiero e azione; - Creare partiture fisiche e vocali artificiali ma organiche; - Collocare partiture fisiche e vocali in relazione ad un testo, alla musica e al contesto dell’azione; - Stimolare la creatività e acuire le capacità estetiche e sinestetiche dei partecipanti; - Percepire l’oggetto scenico come potenziale partner drammaturgico; - Conoscere i processi del montaggio teatrale; - Percepire il processo condiviso dal gruppo non come impedimento della libertà individuale ma come stimolo e potenziamento della propria identità; - Messa in scena di una rappresentazione.

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Materiali teatrali. Col supporto dell’assorbimento del lavoro pre - espressivo può emergere un tipo di attività che è più vicina all’aspetto della rappresentazione, cioè determinando quale colore, carattere si vuole esprimere, indirizzandolo a qualcun altro che osserva, spettatore dell’ azione. In questo senso, laddove nel pre - espressivo il lavoro può essere libero o improvvisato, le attività in questa fase vertono sulla riproduzione più o meno fedele e precisa di un’azione fisica e vocale stabilita, sin-gola e di gruppo. RISULTATI INTERMEDI E FINALI PREVISTI Il laboratorio, nella sua prima parte, darà particolare attenzione agli aspetti legati all'emissione vocale completa, corretta e comprensibile dei messaggi verbali, alla modulazione espressiva della voce, al suo uso teso a rafforzare il contenuto verbale del messaggio con l'espressione di sensa-zioni, sentimenti, emozioni. Successivamente, si porrà l'accento sui testi scritti e orali, teatrali e non, e sul modo di elaborarli, trasformarli, renderli drammatizzabili. Contemporaneamente si assegneranno anche le parti musicali e si curerà la tecnica esecutiva ed espressiva. L'attenzione si sposterà, quindi, sulla comunicazione non verbale ma gestuale, sonora e visiva, sull'analisi e la costruzione del personaggio e dell’'ambientazione scenica, per giungere alla messa in scena che avverrà entro maggio 2016 al teatro “Flavio Vespasiano” di Rieti.

Referente

Prof.ssa Raffaella Fabi

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PROGETTO: “In accordo”

DOCENTE RESPONSABILE DEL PROGETTO: Prof. Micheli Federico

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DESTINATARI DEL PROGETTO: alunni ed ex alunni delle classi ad indirizzo musicale

INSEGNANTI E MATERIE COINVOLTE: tutti gli insegnanti di strumento musicale e i docenti di educazione musicale DURATA DEL PROGETTO: annuale – da ottobre/novembre a giugno OBIETTIVI FORMATIVI DEL PROGETTO

Capacità di assumere con responsabilità il proprio ruolo all’interno del grup-

po Capacità di interagire e cooperare con coetanei e adulti, svolgendo,

all’interno del gruppo, il proprio ruolo a seconda delle capacità e delle atti-tudini di ciascuno

Capacità di organizzare le informazioni Sviluppo delle capacità espressive Sviluppo di un’attenzione attiva e critica verso un repertorio musicale ap-

partenente a culture musicali diverse OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Conoscere e praticare un repertorio di musica d’insieme Saper ascoltare gli altri e saper eseguire la propria parte in equilibrio con

quelle degli altri Capacità di leggere e comprendere un testo musicale Acquisizione della tecnica esecutiva ed espressiva

DESCRIZIONE DELLE FASI OPERATIVE DEL PROGETTO

Analisi della situazione di partenza e assegnazione delle parti Decodificazione del testo Studio ed esecuzione individuale Risoluzione di problemi relativi alle difficoltà incontrate Assemblaggio delle parti Esecuzione d’insieme

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COLLOCAZIONE ORARIA DEL LAVORO: Venerdì dalle ore 12,50 alle 13,50 per gli alunni delle classi prime e giovedì dalle ore 12,50 alle ore 13,50 per gli alunni delle classi seconde e terze. Qualora si renda necessario e soprattutto in prossimità delle varie esibizioni che saranno realizzate nel corso dell’anno saranno effettuati alcuni rientri po-meridiani che saranno concordati di volta in volta, in cui saranno coinvolti anche gli ex alunni. Prodotti da realizzare : esibizione dell’orchestra della scuola nello spettacolo dedicato all’accoglienza, nello spettacolo di Natale e nel saggio di fine anno; partecipazione a rassegne e concorsi musicali. DEFINIZIONE DI MATERIALI E STRUMENTI PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: Laboratorio musicale Pianoforte digitale (in possesso della scuola) 25 leggii (in possesso della scuola) Partiture per orchestre scolastiche (da acquistare) Strumenti a percussione (in possesso della scuola) VERIFICA Ogni due mesi verrà verificata la correttezza dell’esecuzione individuale e In gruppo COLLOCAZIONE NELLE UNITA’ DI APPRENDIMENTO Le attività del progetto fanno parte di specifica Unità di Apprendimento COLLOCAZIONE NEL CURRICOLO Le attività del progetto sono inserite nel curricolo CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE E’ prevista certificazione delle competenze acquisite dagli alunni

Il referente del progetto

Prof. Federico Micheli

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L’Istituto Comprensivo “A. M. Ricci” realizza da tempo, essendo la scuola se-condaria di I grado ad indirizzo musicale, un progetto mirato alla diffusione della pratica musicale nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria. Nel corso degli ultimi anni sono state impegnate risorse umane ed economiche per realizzare percorsi strutturati e di continuità, destinati agli alunni con il coin-volgimento degli insegnanti di strumento ed educazione musicale ed esperti esterni a scopo formativo per la didattica della musica. I ragazzi hanno potu-to beneficiare di plurime occasioni per avvicinarsi al mondo della musica, per impadronirsi del suo linguaggio universale e per sperimentare il piacere del far musica insieme. La Scuola Primaria “Eugenio Cirese” ha già da tempo mostrato una particolare attenzione per la musica considerandola come disciplina formativa a pieno ti-tolo e pertanto ha realizzato numerose attività: laboratori di propedeutica musicale svolti da esperti esterni nella scuola

dell’infanzia e nelle prime classi della scuola primaria; realizzazione di spettacoli teatrali e musicali che hanno coinvolto gruppi

misti di tutte le classi della scuola primaria; laboratori corali e di strumento, nelle classi terze, quarte e quinte che

hanno eseguito varie performance, curati dai docenti di musica e di stru-mento della scuola secondaria di primo grado.

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FINALITÀ’ L’idea base di avviare nel nostro Istituto un POLO MUSICALE nei vari ordini di scuola, ha come riferimento le recenti Indicazioni Nazionali, che sottolineano “il forte rapporto tra apprendimento pratico della musica e la sua fruizione”, gli aspetti normativi vigenti, a partire dal D. P. R. 8/3/1999, n. 275 fino ad arrivare al D. M. n. 8 del 31/1/2011 e all’ultimo CCNI sulle utilizzazioni e assegnazioni provvisorie del personale docente, e i paradigmi della pedagogia più avanzata che individuano la musica come uno degli ambiti educativi di maggior rilievo in-terculturale. La musica come disciplina scolastica si pone la finalità di sviluppare la capacità di partecipare all’esperienza musicale sia in dimensione espressiva che creativa. E’ un fondamentale linguaggio per una piena comprensione della realtà ed una e-quilibrata maturazione cognitiva ed affettiva. Attraverso lo sviluppo del linguag-gio musicale si acquisiscono competenze trasversali: corporee, motorie, percet-tive (conoscenza ed uso delle proprie modalità sensoriali), affettive e relazionali (sicurezza interiore, interazione con gli altri, padronanza dell’emotività), e-spressive, comunicative e creative (possesso dei codici di vari linguag-gi),cognitive (analisi, sintesi, argomentazione, valutazione), storico-culturali (fruizione del patrimonio storico dell’umanità)

OBIETTIVI FORMATIVI promuovere un percorso di ricerca-azione per validare buone prassi di

costruzione del curricolo verticale; sviluppare autocontrollo, capacità di concentrazione e spirito di colla-

borazione con il gruppo classe; sviluppare il gusto e l’interesse per il fenomeno musicale.

OBIETTIVI SPECIFICI ascoltare in modo consapevole; cantare/ suonare da soli e in gruppo; acquisire un codice musicale; elaborare semplici strutture ritmico melodiche; sviluppare comportamenti pro sociali negli alunni attraverso il dialogo

sonoro, l’improvvisazione libera e guidata, il canto corale , il movimento del corpo, giochi ed ascolti musicali;

Utilizzare la musica d’insieme per favorire la socializzazione e l’integrazione degli alunni in particolare quelli con bisogni educativi spe-ciali;

Certificare le competenze acquisite dal terzo al quinto anno della scuola primaria;

Valorizzare le competenze professionali dei docenti della scuola prima-ria e secondaria;

Fornire le competenze utili alla prosecuzione dello studio di uno stru-mento musicale.

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Gli aspetti metodologici delle attività proposte dovranno sollecitare curiosità ed emozioni, fornendo stimoli e occasioni di sperimentare ed esprimersi. Attra-verso il piacere del fare, si procederà dall’appagamento del gioco sonoro-musicale spontaneo di tipo esplorativo, per giungere al piacere della ripetizione e della memorizzazione, fino ad organizzare e produrre semplici idee musicali (saper fare che si trasforma anche in saper essere). Si privilegeranno metodi già consolidati e sperimentati nelle scuole che tradu-cono in concreto il bisogno dei bambini di vivere la musica fisicamente ed emoti-vamente quali: la ritmica di Dalcroze; la coralità di Kodaly; lo Schulwerk di Orff La metodologia sarà centrata sull’azione dell’alunno, tenendo conto delle sue e-sperienze musicali e dei suoi interessi, pertanto dovrà tener conto dei seguenti elementi: personalizzazione attività di gruppo gradualità degli interventi metodo operativo ricerca/azione tecniche di cooperative learning riflessione meta-cognitiva PRATICA CORALE: Uso della propria emissione vocale e controllo dell’intonazione Capacità di ascoltare la propria voce e adattarla alle necessità del gruppo Controllo degli aspetti ritmico-temporali Sviluppo della pratica del canto per lettura Sviluppo delle tecniche di improvvisazione Esecuzione di brani provenienti da epoche e stili diversi PRATICA STRUMENTALE Uso del linguaggio musicale Padronanza tecnica dello strumento Esecuzione di brani provenienti da epoche e stili diversi Sviluppo di tecniche di improvvisazione Controllo del proprio stato emotivo Partecipazione attraverso performance ad attività realizzate nella scuola o nel territorio Partecipazione a rassegne e concorsi MUSICA D’INSIEME Partecipazione ad esecuzioni in polifonia Comprensione del proprio ruolo e funzione nel gruppo

Interazione con i coetanei e/o anche con ragazzi di diversa età e competenza

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MODALITA’ DI VERIFICA Schede di osservazione dei comportamenti Esibizioni individuali e collettive Valutazione delle competenze acquisite Registrazioni audio e video Produzioni scritte anche in modalità digitale Documentazione di percorsi di Ricerca – Azione Monitoraggio di gradimento di alunni, docenti e famiglie. ATTIVITA’

Vocalità/ pratica corale

Strumento musicale: lezioni per piccoli gruppi di allievi di chitarra, cla-rinetto, fisarmonica, flauto, pianoforte e violino.

Musica d’insieme

Le tre attività suddette si svolgeranno in sinergia con altri ambiti disciplinari, soprattutto del settore artistico — espressivo (danza, teatro, arti visive), in una cornice di conoscenze più ampia, al fine di evitare “i rischi di un isolamento tecnicista” Destinatari

Classi prime, seconde, terze, quarte e quinte. Classi terze, quarte e quinte. Classi terze, quarte e quinte.

Strumenti e mezzi Pianoforte acustico, pianoforte elettrico e tastiere, strumenti a corda, stru-menti a fiato, batteria, leggii , lettore CD, PC, registratori digitali, strumentario Orff, software musicali specifici, LIM, impianto di diffusione e amplificazione, impianto luci, copioni e spartiti.

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1. Premessa

Da alcuni anni l’Istituto Comprensivo “A.M. Ricci” sta sperimentando strategie educative e metodologie didattiche atte a favorire il processo di integrazione di alunni con disabilità puntando sulla valorizzazione delle potenzialità del singolo, anche se in alcuni casi queste non possono essere che residuali. Ciò comporta una differenziazione continua delle proposte e delle attività per rispondere alle diverse esigenze, pur rimanendo all’interno di un quadro di valori e di finalità che caratterizzano l’operato della scuola e la visione degli operatori che cooperano per realizzare il successo formativo di ogni singolo iscritto. Il progetto “Integrazione”, realizzato in rete interistituzionale, nasce dal bi-sogno di creare un raccordo tra i diversi soggetti (Scuola, ASL, Servizi sociali, Enti Locali, famiglia, Associazioni private e di volontariato) che abbiamo coinvol-to nella realizzazione di percorsi individualizzati e, allo stesso tempo, per rea-lizzare un armonico inserimento di questi percorsi all’interno delle attività e dei progetti previsti nel POF: l’alunno con disabilità, seppur con tempi diversi, con tecniche specifiche, con sussidi o sostegni, partecipa secondo le sue possibilità alle varie iniziative ed attività per conseguire gli obiettivi stabiliti nel PEI. Il progetto viene annualmente aggiornato sulla base dei bisogni formativi e in relazione alla valutazione dei punti di forza e di criticità rilevati nell’anno prece-dente: vengono pertanto incrementate quelle iniziative che hanno fatto regi-strare esiti positivi così da affinare le migliori pratiche didattiche. 2.Finalità del progetto

Sviluppare nei bambini, nei ragazzi e negli adulti la consapevolezza della diversità come valore da vivere e da condividere.

Integrazione degli alunni/e con disabilità, intesa come percorso volto al mi-glioramento complessivo della qualità della vita e dell’autonomia.

Elaborazione dei sé possibili e realistici in funzione orientativa.

Creare un ambiente congeniale allo sviluppo e al rafforzamento delle poten-zialità.

3.Obiettivi 1. Dare supporto e occasione di coordinamento e collaborazione ai vari opera-tori delle istituzioni, agli enti locali, ai servizi, alle famiglie per una più effi-cace integrazione scolastica e sociale degli alunni con disabilità; 2. attivare un circuito di informazione e di scambio tra le varie componenti scolastiche e sociali per un utilizzo più efficiente ed efficace delle risorse umane ed economiche; 3. arricchire la preparazione degli insegnanti attraverso una corretta infor-mazione e formazione;

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4. ottimizzare le strategie di intervento sugli alunni con disabilità, integran-do i diversi contributi di enti, docenti, esperti, associazioni; 5. sperimentare nuovi materiali, strumenti, metodi, in relazione alle diverse disabilità e alle modalità di apprendimento di ognuno; 6. promuovere l’acquisizione di competenze sociali, comunicative e cognitive anche ai fini orientativi; 7. promuovere in tutti gli alunni il senso di solidarietà e di accoglienza verso la diversità; 8. promuovere la continuità tra i diversi ordini di scuola. 4. Modalità di raccordo con il P.E.I

Ogni attività e ogni azione di integrazione sarà ricondotta alle modalità di intervento previste nei P.E.I secondo le necessità e i bisogni individuati e do-cumentati per ogni alunno. Ciò determinerà una selezione, da parte del G.L.H.I. e del G.L.H.O., delle attività di progetto più adatte ai singoli casi. 5) Metodologia Attività laboratoriali, attività in piccoli gruppi a classi aperte nei vari am-bienti della scuola, attività fondate sull’utilizzo dei vari linguaggi alternativi, anche attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione, giochi, attività sportive, drammatizzazione, ascolto musicale, canto corale, attività di gruppo e di cooperative learning.

6) Organizzazione delle attivita’ Le azioni progettate sono in rete interistituzionale. Vedranno coinvolte la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado dell’istituto che metteran-no a disposizione docenti di sostegno e curricolari, operatori scolastici e perso-nale amministrativo in un continuo scambio informativo e di collaborazione con le famiglie. Saranno coinvolti:

Comune, servizi sociali e il Centro Giovanile Reatino che forniranno persona-le specializzato; ASL che darà la disponibilità di medici, psicologi e logopedisti per affronta-re le varie problematiche emerse in sede di analisi dei bisogni attraverso lo sportello psico-pedagogico, il GLHI e i G.L.H.O.; Associazioni operanti sul territorio che forniranno, qualora se ne presenti la necessità, personale specializzato a supporto dell’attività di integrazione secondo le specifiche competenze di ognuna; Esperti esterni per specifiche attività didattiche di laboratorio che contri-buiranno anche alla formazione sul campo dei docenti e operatori specializza-ti.

In orario scolastico, oltre alle normali attività di mediazione degli apprendimen-ti disciplinari, sono previste attività di laboratorio liberamente scelte dagli alun-ni e dalle loro famiglie, con la realizzazione di prodotti finali e l’avviamento ad attività sportive.

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Il nostro proposito è quello di inserire un limitato numero di alunni diversa-mente abili in piccoli gruppi che svolgono diverse attività, in modo da poter crescere confrontandosi con i coetanei e dare un personale apporto al grup-po. Nella Scuola dell’Infanzia, in orario scolastico, sono previste: -Attività trasversali che interessano i campi di esperienza quali: attività psico-motorie, musicali, grafico – pittoriche, manipolative,attività di drammatizzazio-ne.

Nella Scuola primaria, in orario scolastico, sono previste: - per gli alunni inseriti nel laboratorio grafico – pittorico, attività pratiche e manuali per la realizzazione di oggetti, utilizzando materiali diversi e semplici tecniche per manipolare e modellare; - per gli alunni inseriti nel laboratorio di informatica, attività di produzione e scrittura di testi; l’inserimento di immagini e la realizzazione di disegni creativi utilizzando semplici programmi informatici; - per gli alunni inseriti nel laboratorio motorio, esercizi di psicomotricità, ba-sket, rugby e altri giochi di squadra, con la presenza di un esperto; - per gli alunni inseriti nel laboratorio teatrale, canto corale e attività di dram-matizzazione. Nella Scuola secondaria di primo grado, in orario scolastico, sono previste, in particolare: - una lezione settimanale di nuoto. -Attività laboratoriali relative all’area artistica, in particolare attività crea-tive indirizzate alla scoperta di varie tecniche che prevedono la realizzazione di prodotti finali. -Laboratorio musicale che prevede attività di ascolto e di espressione musicale (musicoterapica) rivolta ad alunni che hanno manifestato particolare interesse o che presentano gravi difficoltà. -Attività di drammatizzazione con la realizzazione di uno spettacolo finale. -Laboratorio di lettura e scrittura creativa, che prevede la produzione di te-sti di vario genere, con illustrazioni realizzate dagli stessi alunni, e l’uso di di-versi programmi informatici. - Utilizzo di semplici software multimediali che aiutino a sviluppare negli alunni le competenze trasversali mediante la sperimentazione di nuovi strumenti e me-todi in relazione alle diverse disabilità e alle singole modalità di apprendimento. In orario extra-scolastico il progetto si integra con le attività del progetto “Scuole Aperte” e prevede in particolare: - Laboratorio Orto botanico finalizzato alla conoscenza delle piante aromati-che e officinali, delle tecniche di coltivazione e di conservazione e alla realizza-zione di uno schedario.

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- Attività di recupero e consolidamento degli apprendimenti, con la presenza di docenti ed educatori specializzati ed aperta al contributo di volontari. - Attività specifiche a scelta dell’alunno, a carattere operativo, anche ai fini orientativi: attività tecniche, giardinaggio, realizzazione di scenografie, prove per recite, concerti, esibizioni. - Viaggi di istruzione, visite guidate, “settimana bianca”. La formazione del personale verterà sul tema: “Progetto 440/’97: Innovazioni didattiche e Inclusione”. 7) Durata e tempi di realizzazione

Il progetto, pluriennale, prevede la realizzazione di attività già descritte nel corso dell’anno scolastico 2011-’12, con l’intento del Collegio dei docenti di valu-tare, per i successivi anni scolastici, sulla base degli elementi di forza e delle criticità, gli aggiustamenti e le correzioni secondo l’ottica del miglioramento continuo per la validazione del progetto. Monitoraggio

L’attività di controllo viene effettuata dal gruppo di progettazione ancora prima dell’attuazione del progetto alla luce di criteri di efficacia, efficienza e fattibi-lità. Durante l’attuazione, il monitoraggio di ogni singola fase si svolgerà secondo la procedura “ chi?, che cosa?, come?, quando?”. Confronto tra risultati attesi e quelli ottenuti attraverso strumenti quali:

1. questionari docenti, genitori, alunni, soggetti coinvolti 2.G.L.H.I. e G.L.H.O; 3. documenti di valutazione. 8. Valutazione

La valutazione si articolerà secondo diversi aspetti: valutazione dei prodotti e degli esiti: rapporto tra risorse impiegate e ri-sultati ottenuti; valutazione dell’organizzazione e della produttività del gruppo di lavoro (esperti, docenti, operatori interni ed esterni); valutazione della ricaduta sulla scuola: innalzamento della qualità dell’ inte-grazione degli alunni nel contesto scolastico; miglioramento della cooperazio-ne tra gli operatori e della collaborazione tra scuola e territorio; innalzamen-to del successo formativo.

9) Destinatari e soggetti coinvolti nel processo di integrazione Alunni: nel corrente anno scolastico nell’Istituto Comprensivo risultano iscritti 31 alunni disabili, 3 nella Scuola dell’infanzia, 15 nella Scuola primaria e 13 nella Scuola secondaria di primo grado; sono presenti 24 docenti di Sostegno, 3 nella Scuola dell’infanzia, 11 nella Scuola primaria e 10 nella Scuola secondaria di

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primo grado; 12 operatori EE.LL., 1 nella Scuola dell’Infanzia, 6 nella Scuola prima-ria e 5 nella Scuola secondaria di primo grado. Il progetto coinvolge gli alunni i-scritti nelle classi ove sono presenti alunni con disabilità (n. 83 nella Scuola dell’Infanzia, n. 169 nella Scuola primaria e n. 264 nella Scuola secondaria di primo grado), oltre ad altri alunni che lavorano nei gruppi di laboratorio a classi aperte.

Docenti: nel progetto sono coinvolti i docenti che fanno parte dei consigli di classe in cui sono inseriti gli alunni con disabilità e i docenti impegnati nei laboratori, 10 docenti della Scuola dell’Infanzia, 35 docenti della Scuola primaria e n. 62 docenti della scuola secondaria di primo grado.

Personale A.T.A.: nel progetto sono coinvolti 18 Collaboratori scolastici per la a-pertura e chiusura della scuola, la sorveglianza e l’assistenza durante lo svolgimen-to di attività da effettuarsi in orario extrascolastico e per l’assistenza materiale ed igienica nelle attività di nuoto, visite guidate e viaggi di istruzione.

Il D.S.G.A e n° 1 Assistente Amministrativo cureranno la gestione e la parte ammi-nistrativa e contabile del progetto.

Operatori specializzati per l’autonomia e l’integrazione: la loro operatività è strettamente legata al percorso di integrazione progettato e può esplicarsi, oltre che in supporto all’autonomia personale dell’alunno disabile, anche in compiti di sup-porto educativo all’interno della classe, nei laboratori funzionali, in collaborazione con gli insegnanti. Nel progetto sono coinvolti 12 operatori specializzati: 1 nella Scuola dell’Infanzia, 6 nella Scuola Primaria, 5 nella Scuola Secondaria di primo grado.

Genitori: La collaborazione fra scuola e famiglia è un fattore importante nel pro-cesso di integrazione dell’alunno con disabilità e si traduce non solo nella partecipa-zione agli incontri ufficiali, ma in un costante coinvolgimento nel percorso educativo - didattico, in un dialogo quasi quotidiano.

Esperti:

QUALIFICA ENTE

Istruttori nuoto Scuola/Società sportive

Istruttore di sci Scuola di sci

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Esperto teatro Associazione

Esperti musica Scuola

Logopedista ASL

Psicologo ASL

Esperto laboratorio artistico Scuola

Esperto informatica Scuola

Laboratorio motorio Scuola/Privato

Volontari Associazione Soggetti della rete:

-Comune di Rieti -Asl di Rieti -Associazione culturale “Vacuna”

-Associazione culturale “Platone”,” -Associazione di volontariato “Azione Sociale” -Centro Giovanile Reatino Sportello informativo sui DSA (rivolto ai genitori, agli alunni e ai docenti). Associazione Italiana Dislessia Sezione di Rieti. IL REFERENTE DEL PROGETTO

PROF.SSA FRANCESCA DINEVE

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ANALISI DEI BISOGNI Nelle classi di questo Istituto Comprensivo risultano iscritti vari alunni che, per differenti motivazioni, richiedono una differenziazione didattica, cioè un modello di insegnamento basato su strategie di diversificazione dell’attività che si rivolge a tutta la classe. Con il presente progetto si vuole pertanto rispondere alle particolari esigenze formative di alunni extracomunitari ed alunni con difficoltà di apprendimento (che non risultano portatori di un handicap certificato). Nel presente anno scolastico frequentano le classi dell’Istituto 46 alunni extracomunitari: nel corso del passato anno scolastico l’attività dei mediatori culturali della Provincia ha fornito un supporto significativo che ha permesso alla scuola di affrontare varie emergenze; nel corrente anno l’intervento è sta-to decisamente meno incisivo visto il numero di ore messe a disposizione che risulta esiguo rispetto alle reali esigenze degli alunni. Pertanto si rende necessario progettare una serie di attività rivolte a tali sog-getti, differenziate a seconda dei vari casi, volte ad assicurare una prima ac-quisizione della lingua o una buona padronanza della stessa ed una piena inte-grazione socio-culturale, promuovendo nel contempo una educazione intercul-turale in tutti i membri della comunità scolastica, ivi compresi i genitori. Nelle varie classi della scuola primaria e secondaria di primo grado sono pre-senti alunni che per varie problematiche afferenti all’ambiente d’origine, per disturbi specifici di apprendimento, per problemi comportamentali o fisici, di-mostrano evidenti difficoltà ad adeguarsi ai ritmi di lavoro del gruppo e, sep-pur supportati con attività dei LARSA e inseriti in altre tipologie di laboratori, stentano ad acquisire le strumentalità di base rischiando situazioni di marginalità. Si tratta di una trentina di soggetti per i quali sono state già av-viate alcune iniziative con le risorse interne della scuola e, in alcuni casi, con il supporto del volontariato, ma che richiedono interventi più sistematici e ulte-riori risorse. DESTINATARI I destinatari del progetto sono pertanto i soggetti sopra descritti: 46alunni extracomunitari 32 alunni con “Bisogni Educativi Speciali”

Per un totale di 78 alunni FINALITA’ Promuovere la formazione di atteggiamenti che inducono a stabilire rappor-ti dinamici tra le culture Creare un clima relazionale nella classe e nella scuola favorevole al dialogo, alla comprensione e alla collaborazione, intesi non solo come accettazione e ri-spetto delle idee e dei valori delle culture altre, ma come rafforzamento della propria identità culturale , nella prospettiva di un reciproco cambiamento e ar-ricchimento

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Promuovere, nel rispetto delle diversità individuali, lo sviluppo della persona-lità attraverso un’azione formativa che valorizzi le specificità di ogni soggetto Migliorare l’efficacia dei processi di apprendimento OBIETTIVI Per quanto concerne l’acquisizione della padronanza linguistica da parte di alunni stranieri si delinea qui di seguito una gerarchia di obiettivi da decli-nare in relazione alle differenti situazioni: Alunni di recente ingresso in Italia (iscritti nella scuola primaria o secondaria) Saper comprendere la lingua parlata nelle situazioni di vita più comuni Saper fare uso di un vocabolario di base come strumento per comunicare i bisogni fondamentali nella vita di relazione Riconoscere le lettere dell’alfabeto, i digrammi e le sillabe, saperli riprodurre foneticamente per riuscire a leggere e scrivere correttamente parole che li contengono Alunni che frequentano l’Istituto da almeno un anno( iscritti nella scuola prima-ria o secondaria) Saper comprendere la lingua scritta nelle situazioni di vita comuni Saper comunicare attraverso la lingua parlata e scritta nelle situazioni di vi-ta più comuni Saper fare uso della lingua come strumento per apprendere i contenuti delle di-scipline (uso veicolare delle lingua) Per quanto concerne gli obiettivi formativi di carattere generale, rivolti tanto agli alunni extracomunitari quanto al gruppo classe, si ipotizza la se-guente scansione in continuità tra i due ordini di scuola: Scuola primaria Costruzione dell’identità personale e senso di appartenenza al gruppo Conoscenza dei valori comuni tra i popoli e dei diversi modi di intendere la vita Attivazione di una relazione efficace tra i membri del gruppo classe Conoscenza e presa di coscienza delle problematiche relative al processo di glo-balizzazione Scuola secondaria Educazione ai rapporti interpersonali e sociali Educazione alla solidarietà Educazione allo sviluppo e alla mondialità Relativamente ai soggetti con “bisogni educativi speciali” si indicano i se-guenti obiettivi prioritari: Scuola primaria Far acquisire e sviluppare le conoscenze e le abilità di base come strumento per la maturazione di personali competenze Favorire un clima di cooperazione all’interno del gruppo classe

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Scuola secondaria Far acquisire e sviluppare le competenze disciplinari fondamentali Accrescere le autonome capacità di studio Rafforzamento delle attitudini all’interazione sociale Educare ai principi della convivenza civile Sviluppare consapevolezza di sé e capacità di orientarsi verso un personale progetto di vita Gli obiettivi specifici saranno stabiliti nella programmazione di classe (UDA) e nel piano di lavoro individualizzato per ciascun alunno. ATTIVITA’ Si prevedono differenti attività, che si integrano tra loro, per raggiungere gli obiettivi prefissati. Per l’integrazione degli alunni extracomunitari e per realizzare una educazione interculturale: Accoglienza intesa come attenzione ai rapporti con le famiglie, preparazione della classe, valorizzazione della lingua d’origine attraverso momenti che pre-vedano scambi di saluti o di auguri, e momenti musicali. Lezioni in piccoli gruppi per l’apprendimento dell’italiano come L2 (comprensione orale, produzione orale, comprensione scritta) Lezioni in piccoli gruppi per l’acquisizione della padronanza della lingua italiana (comprensione scritta, produzione scritta) e per migliorare le conoscenze di-sciplinari Laboratorio interculturale in orario scolastico ed extrascolastico, proponibile a tutti gli alunni, con l’intervento di un mediatore culturale per la socializzazio-ne di esperienze, giochi, tradizioni e per la realizzazione di dossier e piccoli lavori artigianali. Attività di studio e riflessione nel gruppo classe che valorizzino la dimensione interculturale delle discipline (riferimenti a temi quali i diritti dell’uomo, la co-operazione internazionale, la pace, lo sviluppo sostenibile, confronto di religio-ni…) Per sostenere i soggetti con particolari bisogni educativi: Supporto nel lavoro scolastico da realizzarsi per qualche caso specifico Attività di recupero in orario scolastico per piccoli gruppi di livello, con l’intervento di docenti interni. Attività di supporto nello svolgimento dei compiti, in orario pomeridiano. Inserimento nel laboratorio interculturale in orario pomeridiano.

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INDICAZIONI METODOLOGICHE La metodologia per l’insegnamento della lingua italiana seguirà l’approccio co-municativo. La prima fase di alfabetizzazione mirerà alla competenza fonologi-ca, aspetto essenziale per l’apprendimento dell’italiano come L2, sia nella com-prensione che nella produzione orale; in un secondo momento, quando l’alunno avrà familiarizzato con la lingua, si darà spazio alle esercitazioni morfo-sintattiche. Di rilievo, in un progetto educativo a carattere interculturale, gli approcci te-matici trasversali e le attività interdisciplinari a livello operativo Per essere integrale, l’attività educativa non deve riferirsi esclusivamente alla sfera cognitiva, ma deve riguardare anche la sfera degli atteggiamenti e dei comportamenti; occorre uscire dal modello tradizionale della comunicazione verbale, per calarsi nelle metodologie attive e nella esperienze, anche ludiche L’educazione interculturale può realizzarsi solamente attraverso pratiche di-dattiche che abituino gli studenti ad affinare un metodo di ricerca e di ragio-namento fondato sul concetto di complessità Per rispondere ai diversi bisogni formativi si adotteranno in classe strategie riconducibili ad un modello di Apprendimento Differenziato ( Raggruppamento flessibile, materiali differenziati, apprendimento basato sui problemi, vie d’accesso, preferenze di apprendimento …) RISORSE UMANE

Docenti interni all’Istituto Comprensivo Esperto esterno specializzato Operatori D.lgs. 286/98 Personale ATA

COLLABORAZIONI CON ENTI ESTERNI Per la realizzazione del progetto si prevedono forme di collaborazione con i seguenti Enti Istituzionali ed Associazioni di volontariato: Servizi Sociali Provincia di Rieti Servizio Materno Infantile ASL MODALITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE DEL PROGETTO Ai fini della valutazione della validità del progetto sono previste: Produzione di materiale (dossier, cartelloni) che illustrino l’attività svolta nelle classi e nel laboratorio Valutazione della ricaduta educativa del progetto tramite questionari per gli insegnanti, le famiglie, gli alunni.

Il Responsabile del progetto

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Premessa La scuola continua a mantenere un’indiscutibile funzione sociale, non solo nella preparazione dei bambini alla vita adulta ma, assume un ruolo importante nell’educazione dei media, pur avendo uno spazio minoritario rispetto alla vita extra scolastica dei bambini. La scuola, in virtù della sua obbligatorietà, può garantire il livello minimo di competenza multimediale grazie alla progettazione educativa di un piano orga-nico di formazione.

dei

Nel

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FINALITA’ Modificare comportamenti passivi e reagire ai tentativi di persuasione imposti dai media Avere coscienza dei principi e dei valori fondamentali della persona: libertà, giustizia e fratellanza ed adottarli come parametri di giudizio Maturare comportamenti tolleranti: saper ascoltare, saper dissentire, saper rifiutare le idee senza rifiutare le persone che ne sono portatrici OBIETTIVI FORMATIVI Arricchire l’intervento formativo della scuola, favorendo l’acquisizione e la pa-

dronanza dei fondamentali tipi di linguaggio attraverso l’uso dei "media". Favorire i processi di apprendimento affinché l’alunno possa affrontare ed in-

terpretare con metodi e modi adeguati la realtà in cui è immerso. Favorire l’organizzazione e l’espansione interdisciplinare delle conoscen-

ze,integrando i curricoli disciplinari con le nuove tecnologie. Favorire partecipazione, collaborazione ed integrazione.

OSA: Capacità di porre attenzione interesse alla realtà e volontà di partecipare motivazione verso i problemi soggettività del pensiero Capacità di assumere iniziative (agire in modo personale, autonomo, intenziona-le, finalizzato) Volontà di collaborare Capacita di riconoscere, interpretare, analizzare e organizzare i dati Capacità di verbalizzare concettualizzare e sintetizzare i dati Capacità di progettare Acquisire gli strumenti per leggere i messaggi in modo critico Modificare comportamenti passivi e reagire ai tentativi di persuasione Favorire il processo di socializzazione mediante il riconoscimento e la pluralità di opinioni. CONTENUTI 1. Le istituzione dei media (chi comunica e perché) chi è l’emittente e come or-ganizza il proprio lavoro; ruoli e professionalità nel processo di produzione e di-stribuzione) 2. Le categorie dei media ( generi: televisione, radio, fumetto, documentario ecc… codici utilizzati) 3. Il linguaggio dei media (caratteristiche linguistiche) 4. Il pubblico dei media (chi riceve il messaggio, con quali significati, reazioni previste e impreviste)

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ATTIVITÀ 1. Braistorming sul concetto di comunicazione 2. Costruzione della mappa cognitiva 3. Conversazioni guidate 4. Analisi dei dati 5. Individuazione degli elementi della comunicazione 6. Funzione dei vari elementi per l’attivazione della comunicazione 7. Lettura ed analisi di messaggi 8. Lo scopo il sovra scopo dei messaggi 9. Lettura ed interpretazione del fumetto: segni, simboli, onomatopee, nu-

volette 10. Caratteristiche dei personaggi e degli ambienti 11. Produzione di storie a fumetti 12. Produzione di storie a fumetti utilizzando il computer e aggiungendo suoni 13. Lettura di spot pubblicitari, analisi del codice iconico, sonoro e verbale, 14. Individuazione del significato esplicito ed implicito (linguaggio persuasi-vo) 15. Struttura,lettura critica e analisi del giornale (quotidiano).

DURATA PROGETTO: Ottobre / Maggio 2015/2016

ALUNNI COINVOLTI : sono alunni provenienti dalle classi, I - II e III della scuola secondaria di 1° grado MATERIALI da produrre Giornalino, annuario, racconti dal laboratorio scrittu-ra creativa delle classi I INSEGNANTI Petroni Bruna, Pilati Serenella, Nobili Nicoletta, Carone Angela, Belloni Carla, Galassetti Paola, Micheli. VERIFICA E VALUTAZIONE Indicatori della verifica:

Ha modificato comportamenti passivi. Ha preso coscienza degli elementi che compongono il messaggio mediale.

STRUMENTI DI VERIFICA Colloqui Questionari Lettura e decodificazione di messaggi ( fumetti e spot televisivi giornale)

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Premessa In una società complessa, quale quella di oggi, che rischia sempre più di perdere il senso dei valori, delle relazioni umane e del rispetto dell’ambiente, la scuola non può rimanere indifferente di fronte a tutto questo. Gli insegnanti, dopo un’attenta riflessione, condividono l’esigenza di far matura-re atteggiamenti positivi e responsabili nei confronti delle singole persone, della comunità, del mondo e della natura. Attraverso questo progetto si propongono di fornire agli alunni conoscenze e abilità specifiche relative alle diverse discipline anche attraverso l’uso di mezzi tecnologici, favorendo lo sviluppo di aspetti fon-damentali della personalità. Il progetto seguirà percorsi didattici a carattere interdisciplinare e coinvolgerà i docenti e gli alunni dei tre ordini di scuola. In occasione della festa dell’albero verrà allestita una mostra con i prodotti re-alizzati dalle scuole dell’Istituto Comprensivo “ A. M. Ricci” e un CD Rom con i percorsi attuati, in presenza dei rappresentanti del Corpo Forestale dello Stato. Il progetto si prefigge di: - fare acquisire e potenziare conoscenze, abilità e competenze nei vari ambiti disciplinari; - portare gli alunni ad interagire positivamente con gli altri; - educare al rispetto dell’ambiente; - rafforzare i valori che costituiscono il fondamento di ogni civile convivenza. - Prendere consapevolezza che la conoscenza e il rispetto dell’ambiente porta a

una migliore qualità della vita. - Fornire agli alunni l’opportunità di acquisire una maggiore conoscenza di sé. - Promuovere relazioni interpersonali. - Affinare abilità in vari ambiti disciplinari. - Sviluppare la capacità di muoversi nello spazio e nel tempo, e rafforzare la co-

ordinazione, e la dinamicità fisica; - Sperimentare attività tradizionali attraverso mezzi tecnologici per evidenzia-

re legami trasversali tra le conoscenze. - Riesaminare il proprio modo di pensare, di rielaborare il sapere e di progetta-

re attraverso l’uso di mezzi informatici. Il progetto si propone di far conoscere l’ambiente in cui gli alunni vivono dal punto di vista sociale, co-municativo -espressivo, scientifico-tecnologico, di far accrescere il repertorio motorio e il livello coordinativo di ciascun bambi-no; di favorire la socializzazione attraverso la pratica di sport di gruppo e median-te percorsi didattici interdisciplinari che affronteranno i seguenti argomenti:

· La realtà vicina . Il gioco sport ( Lo sci)

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· L’ambiente · L’acqua · Il riciclo · L’energia

Ricerche, testi, drammatizzazione, indagini, questionari, manipolazioni, uscite, corso di sci sul Terminillo, esperimenti laboratoriali sulla biodiversità, esperi-menti con il supporto di mezzi multimediali. Il progetto avrà durata triennale . Le attività si svolgeranno sia in classe, sia durante le ore di laboratorio, per piccoli gruppi in percorsi strutturati. Verifica riguardante gli alunni:

obiettivi raggiunti; abilità attivate; coinvolgimento/motivazione.

PROGETTO CLASSI I PREMESSA Le insegnanti, con il progetto NOI SCOPRIAMO LA NATURA , si propongono di avviare gli alunni a un’osservazione sistematica e attenta della realtà circostan-te. I bambini potranno svolgere attività concrete, maturare un atteggiamento responsabile e consapevole nei confronti di della natura. FINALITÀ Il progetto si prefigge di: fare osservare la realtà e far acquisire comportamenti corretti; portare gli alunni a interagire positivamente con gli altri; educare al rispetto dell’ambiente; OBIETTIVI 1. Individuare i principali elementi della natura indispensabili alla vita. 2. conoscere e rispettare le principali regole di comportamento. 3. Conoscere le caratteristiche degli esseri viventi e non viventi. 4. Comprendere l’importanza dell’acqua per lo sviluppo della vita. 5. Conoscere il ciclo dell’acqua 6. Acquisire le tecniche dell’uso degli acquerelli. 7. Stimolare le capacità uditive attraverso stimoli sonori provocati da acqua, calpestio del suolo, fruscio delle foglie, ululato del vento ecc… e l’ascolto di brani musicali.

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METODOLOGIA Conversazioni e osservazioni diretta della realtà. Rilevazione degli elementi osservati. Classificazione dei dati raccolti Rappresentazione Giochi di manipolazione con vari materiali. + Giochi sensoriali: colori, forme, posizione, suoni, rumori e voci.

PROGETTO CLASSI II

CLASSI II PREMESSA

FINALITÀ Il progetto si prefigge di: fare osservare la realtà con particolare attenzione agli uccelli e far acquisi-re comportamenti corretti; portare gli alunni a interagire positivamente con gli altri; educare al rispetto dell’ambiente; Comprendere e rafforzare i valori che costituiscono il fondamento di ogni civile convivenza. OBIETTIVI GENERALI Favorire l’esperienza autonoma del bambino. Attivare rapporti di scambio sociale. Favorire la condivisione delle esperienze. Fornire agli alunni l’opportunità di acquisire una maggiore conoscenza di sé. Sperimentare attività tradizionali attraverso mezzi tecnologici. OBIETTIVI SPECIFICI 1.Conoscere le principali caratteristiche fisico - antropiche degli ambienti natu-rali. 2. Individuare i principali elementi della natura indispensabili alla vita. 3. Conoscere le caratteristiche degli esseri viventi ( uccelli) e non viventi. 4. Saper sviluppare la capacità di osservazione con l’impiego di tutti i sensi. 5. Conoscere e rispettare le principali regole di comportamento. 6. Conoscere gli ecosistemi 7. Saper rilevare i dati, saperli analizzare e tabularli.

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METODOLOGIA Conversazioni e osservazioni diretta della realtà. Rilevazione degli elementi osservati. Classificazione dei dati raccolti Rappresentazione Giochi di manipolazione con vari materiali. + Giochi sensoriali: colori, forme, posizione, suoni, rumori e voci.

PROGETTO Classi III (primaria)

I classi (secondaria di primo grado) PREMESSA Le insegnanti, con il progetto NOI SCOPRIAMO , si propongono di avviare gli alunni a un’osservazione più curiosa e attenta degli elementi con cui hanno un contatto quotidiano e diversificato: l’ACQUA, l’ARIA e il SUOLO. I bambini, seguendo percorsi didattici interdisciplinari, potranno maturare un at-teggiamento più responsabile e consapevole nei confronti di questi elementi della natura. FINALITÀ Il progetto si prefigge di: fare acquisire e potenziare conoscenze, abilità e competenze nei vari ambiti disci-plinari; portare gli alunni a interagire positivamente con gli altri; educare al rispetto dell’ambiente; rafforzare i valori che costituiscono il fondamento di ogni civile convivenza. OBIETTIVI 1. Individuare l’acqua, l’aria e il suolo come elementi indispensabili alla vita. 2. Conoscere le caratteristiche e le proprietà fisiche e chimiche di acqua, aria e suolo. 3. Conoscere le principali caratteristiche fisico - antropiche degli ambienti naturali. 4. Acquisire le tecniche dell’uso degli acquerelli. 5. Stimolare le capacità uditive attraverso stimoli sonori provocati da acqua, calpe-stio del suolo, fruscio delle foglie, ululato del vento ecc… e l’ascolto di brani musica-li. 6. Produrre testi narrativi, descrittivi, regolativi, poetici relativi agli argomenti trattati.

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CONTENUTI Le proprietà fisiche. Le proprietà chimiche. Il ciclo dell’acqua. Il fiume. I profili del suolo I movimenti dell’aria Gli ecosistemi L’uso dell’acquerello in produzioni grafico - pittoriche. Ascolto di brani musicali. Produzione di testi di diverso genere. ATTIVITA’ Lezioni in aula da parte di personale esperto del Corpo Forestale dello Stato Visita guidata presso i laghi Lungo e Ripasottile Allestimento della mostra con i lavori realizzati Celebrazione della giornata dedicata alla FESTA DELL’ALBERO del 21 novem-bre. METODOLOGIA Ricerche, testi, drammatizzazione, indagini, questionari, manipolazioni, ascolto di brani musicali, produzioni grafico - pittoriche, uscite, esperimenti con il supporto di mezzi multimediali.

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CLASSI IV e V (primaria)

II e III classe (secondaria di primo grado) PREMESSA L’educazione ambientale costituisce per la scuola un impegno formativo di rile-vante portata attraverso il quale essa contribuisce a ricomporre un rapporto po-sitivo tra l’uomo e le risorse ambientali. FINALITÀ Sensibilizzare gli alunni al rispetto personale dell’ambiente. Rafforzare i valori della convivenza sociale anche rispettando l’ambiente. Pensare ai rifiuti come “risorse” e non come “scarti”. OBIETTIVI Acquisire consapevolezza dell’intervento dell’uomo sull’ambiente. Scoprire l’importanza delle piante nel ciclo della vita. Prendere coscienza che il rispetto dell’ambiente porta a una migliore qualità della vita. Acquisire consapevolezza della necessità di tutelare e salvaguardare il terri-torio. Sensibilizzare gli alunni alla raccolta differenziata e al riciclaggio dei rifiuti so-lidi urbani.

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OBIETTIVI SPECIFICI 1. Conoscere la natura e l’evoluzione del territorio reatino 2. Esaminare le problematiche relative al dissesto idrogeologico a livello locale 3. Riconoscere le rocce sedimentarie, metamorfiche ed ignee. 4. Conoscere le diverse tipologie dei rifiuti e la loro provenienza ( organica ed inorganica) 5. Creare l’idea della salvaguardia del bosco come fonte vitale della sopravviven-za delle forme animali e del genere umano in genere. 6. Conoscere le cause, le conseguenze e i possibili rimedi delle problematiche inerenti la cattiva gestione del patrimonio boschivo. 7. Conoscere le materie prime costituenti i rifiuti domestici e la loro provenien-za. 8. Conoscere le varie fonti energetiche: esauribili e inesauribili. 9. Comprendere che le materie prime non sono inesauribili e che i rifiuti possono diventare fonte energetica 10. Risparmio energetico 11. Sostenibilità delle energie alternative 12. Conoscere i dati relativi alla produzione di rifiuti a scuola, a casa, nel terri-torio 13. Conoscere la classificazione dei rifiuti e i diversi tipi di smaltimento 14. Individuare le strategie per la riduzione dei rifiuti: stili di vita e consumi, raccolta differenziata e riciclaggio METODOLOGIA Si partirà dall’esperienza quotidiana degli alunni a scuola, a casa, sul territorio. Si utilizzeranno conversazioni, questionari, ricerche sui materiali. Si effettueranno visite guidate e incontri con esperti. Si leggeranno testi, articoli di giornali Si utilizzeranno materiali multimediali: filmati, fotografie , computer.

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CLASSI III - IV- V (primaria)

I classi (secondaria di primo grado) Considerata l'importanza degli sport della natura che rappresentano una risorsa innovativa, per la promozione e lo sviluppo eco-turistico di aree montane e terri-toriali in cerca di rilancio, abbiamo riproposto il corso di sci che da diversi anni viene effettuato dagli alunni dell’ Istituto A. M. Ricci. FINALITÀ Premesso che lo sci è uno sport che sviluppa: - la capacità di muoversi nello spazio e nel tempo, - la coordinazione, la forza e la dinamicità fisica; Ci si propone di: accrescere il repertorio motorio e il livello coordinativo di ciascun bambino; fa-vorire la socializzazione attraverso la pratica di sport di gruppo. Considerato, altresì, che: sciare non è necessariamente fare curve perfette, ma può essere usato come mezzo di trasporto sulla neve, per passare da un paesaggio all'altro, Si darà agli alunni la possibilità di: conoscere gli splendidi paesaggi che offre la montagna con la sua flora e la sua fauna; considerare se stesso in rapporto all'ambiente; interiorizzare norme di comportamento per la tutela ambientale.

DESTINATARI Il progetto è rivolto agli alunni delle classi terze (sezioni A-B-C-D), delle classi quarte (sezioni A.-B-C-D– E) e delle classi quinte (sezioni A-B –C– D– E) della Scuola Primaria"E. Cirese", e agli alunni delle classi prime (sezioni A-B- C- D- E- F- G) della Scuola Secondaria dell’Istituto Comprensivo “A. M. Ricci” per un to-tale di alunni 320 + 170 Il corso avrà la durata complessiva di quattro settimane, per un totale di 20 giorni nel modo e nei tempi da concordare con gli organi preposti.

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Itinerario giornaliero approssimativo: partenza dalla scuola ore 8.30 arrivo in loco ore 9.30 rientro ore 13.30 Le lezioni si svolgeranno presso le piste omologate del Monte Terminillo e saran-no tenute da maestri di sci (regolarmente iscritti FISI) dell'ASSOCIAZIONE MAESTRI DI SCI SNOW POWDER: MODALITÀ E MEZZI I maestri seguiranno gruppi di 10/12 alunni. L'utilizzo delle due diverse specialità (fondo e discesa) permetterà il coinvolgi-mento dei bambini portatori di handicap per i quali è previsto il rapporto 1:1 e 1:2. Gli stessi saranno accompagnati anche dalle insegnanti di sostegno e dalle rispettive assistenti di base. È assicurata la presenza delle insegnanti durante il tragitto di andata e ritorno e nel corso dell'intera mattinata. VERIFICA E VALUTAZIONE Ciascun gruppo di alunni parteciperà, al termine del proprio ciclo di lezioni, coin-cidente con la giornata dei venerdì, ad una manifestazione di giochi sulla neve. Gli alunni saranno invitati ad esprimere il proprio giudizio sulle attività praticate e sull'intero corso. Progetto: DIAMOCI UNA MOSSA. RIDIAMOCI UNA MOSSA e UNO DUE

TRE MOSSA. In collaborazione con l’ UISP “Sport per tutti” finalizzato alla prevenzione

dell’obesità infantile attraverso un’alimentazione equilibrata e d uno stile di vita attivo..

Classi coinvolte III e IV A,B,C,D,E e V D. .

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SUSSIDI DIDATTICI: DVD di divulgazione scientifica, materiale facile consumo come : pennarelli, pastelli, cartelloni cm 100 x 70, tempera, pellicole, cartucce per stampanti. USCITE DIDATTICHE E VISITE GUIDATE Per la realizzazione del percorso didattico sono indispensabili alcune uscite sul territorio per l’osservazione diretta dell’ambiente naturale e la raccolta dei materiali da analizzare in classe. Poiché gli ambienti da studiare sono diversi, diverse saranno anche le possibili uscite sul territorio:

DESTINATARI DEL PROGETTO

Alunni Scuola Primaria Alunni Scuola Secondaria di I grado CLASSI I (A-B-C- D) CLASSI I (A-B-C-D-E-F-H) CLASSI II (A-B-C– D) CLASSI II (A-B-C-D-E-F-

G-H)

CLASSI III (A-B-C-D-) CLASSI III (A-B-C-D-E-F-G)

CLASSI IV (A-B-C-D-E) CLASSI V (A-B-C-D –E)

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Cittadinanza e Costituzione

ISTITUTO COMPRENSIVO “A. M. RICCI”

SCUOLA PRIMARIA “E. CIRESE”

Anno Scolastico  

2015‐2016  

 

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Progetto di Cittadinanza e Costituzione

Finalità Essere cittadini di un mondo in continuo cambiamento pone come premessa il co-noscere e il porre in atto comportamenti nel rispetto del proprio modo di esse-re, ma anche e soprattutto di quanto ci circonda. Se fino a ieri il concetto di rispetto era interpretato principalmente come il ri-spetto dell’altro da sé, oggi questo concetto si può dire superato da una visione più allargata: il rispetto dell’altro da sé significa considerare tutto il contesto che ospita l’individuo, ivi compreso l’ambiente naturale. Una sorta di visione ecologica del mondo che attraverso il rispetto delle regole, in tutte le occasioni del vivere civile, invita il genere umano e nella fattispecie proprio l’infanzia e la gioventù ad un nuovo orientamento, rispettoso di quanto ci circonda sia esso appartenente alla specie umana, animale, vegetale o al mondo della natura. Un’ attenzione particolare sarà posta sul significato delle parole “diritti e dove-ri”, sul concetto di libertà, ampiamente discusso oggi. Infine la conoscenza della nostra Carta Costituzionale, altro tema di stretta at-tualità, si pone come base essenziale per comprendere come essa regola la vita dello Stato Italiano. Per passare poi ai diritti garantiti all’infanzia compresi quello dello studio per continuare fino al diritto al lavoro e all’affermazione per-sonale secondo le proprie capacità. Scuola dell’infanzia Obiettivi d’ apprendimento - acquisire il concetto di famiglia, di scuola e di gruppo come comunità di vita - acquisire conoscenze e modi di agire rispettivamente con i genitori, con i compagni, con le maestre e con altri adulti. Competenze personali alla fine della scuola dell’infanzia - consapevolezza della propria storia personale e familiare - relazione con gli altri compagni e con gli adulti; - porre domande su temi esistenziali, sulle diversità culturali, sull’essere bambini e bambine, su ciò che è bene e ciò che è male; - autonomia personale; - gestione dei conflitti, negoziazione di compiti e impegni, lavoro di gruppo, defi-nizione di regole condivise.

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Scuola Primaria Obiettivi d’ apprendimento: Formare la persona umana in tutte le sue dimensioni e compiti della Re pubbli-ca a questo riguardo Comprendere: le prime «formazioni sociali», i loro compiti, i loro servizi, i loro scopi: la fami-glia, il quartiere e il vicinato, le chiese, i gruppi cooperativi e solidaristici, la scuola; la distinzione tra «comunità» e «società»gli enti locali (comune, provincia, cit-tà metropolitana, regione) e gli enti territoriali (asl, comunità montane ecc.) segni costituzionali dell’unità e dell’indivisibilità della Repubblica la distinzione tra Repubblica e Stato e alcune sue conseguenze la tutela del paesaggio e del patrimonio storico del proprio ambiente di vita e della nazione i segnali stradali e le strategie per la miglior circolazione di pedoni, ciclisti, automobilisti elementi di igiene e di profilassi delle malattie i principi fondamentali della Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo e della Con-venzione Internazionale dei Diritti dell'Infanzia; il superamento del concetto di razza e la comune appartenenza biologica ed etica all’umanità. ATTIVITÀ

Acquisizione del concetto delle parole Cittadino e Cittadinanza.

Diritto e dovere.

I luoghi e le sue regole.

le principali regole da osservare: in strada, a scuola, in piazza, in biblio-teca, nei parchi e negli ambienti naturali, nei luoghi di aggregazione so-ciale (luoghi pubblici) e a casa (luogo privato). Distinzione delle regole nei luoghi pubblici e privati. Confronto e Classificazione tra le regole. Riflessione con senso critico sul concetto di libertà, in forma semplice e adeguata all’età. Conoscenza della Carta Costituzionale.

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Ricostruzione delle tappe fondamentali della nascita della Costituzione. Lettura, analisi e commento degli articoli che riguardano l’infanzia e la fami-glia con attenzione ai diritti dei bambini. Lettura, analisi e commento dell’articolo 9 della Costituzione “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il pa-esaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Studio del territorio montano: flora, fauna e clima Conoscenza della storia della festa dell’albero Letture, analisi di testi inerenti la vegetazione arborea Riflessione sulle problematiche ambientali Manifestazione festa dell’albero. Sviluppo sostenibile. Metodologia: In forma di attività laboratoriale, argomentare sul significato delle parole, illu-strare testi, trovare analogie con esempi concreti ed elaborare concetti valoriz-zando i contributi personali; costruire un percorso condiviso di contenuti, anche tramite un quaderno personale, che illustri e racconti il percorso di approfondi-mento degli alunni. Competenze personali alla fine della scuola primaria

Adesione consapevole ai principi e ai valori che rendono possibile la convi-venza umana e testimoniarli nei comportamenti familiari e sociali; Individuazione di fatti e situazioni di cronaca nei quali si registri il man-cato rispetto dei principi della Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo e della Convenzione Internazionale dei Diritti dell'Infanzia che si sono studiati; consapevolezza di sé, delle proprie capacità, dei propri interessi e del proprio ruolo nelle «formazioni sociali» studiate; cura della propria persona (igiene, stili alimentari, cura dei denti ecc.) e gli ambienti di vita (illuminazione, aerazione, temperatura ecc.) per migliora-re lo «star bene» proprio e altrui; conoscenza di segni e i simboli della propria appartenenza al comune, alla provincia, alla città, alla regione, ad enti territoriali, all’Italia,

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riconoscere i ruoli e le funzioni diverse nella vita familiare e nella scuola, attuazione di comportamenti finalizzati alla cooperazione e la solidarietà,

accettazione e accoglienza delle diversità; distinzione tra i diritti e i doveri; comportamenti adeguati nei diversi ambienti di vita quotidiana (vita familia-

re, gioco, sport ecc.); comportamenti corretti per la tutela dell’ambiente (compatibilità, sosteni-

bilità ...); rispetto della segnaletica stradale, con particolare attenzione a quella rela-

tiva al pedone e al ciclista. Materiali:

- Il testo della Costituzione Italiana. - Riviste e giornali.

- La Costituzione a fumetti - Quaderni. - Facile consumo. Postazioni informatiche con accesso a Internet (opzionale).

Spazi scolastici: aula, laboratori, biblioteca, orto botanico, giardino; Spazi extra scolastici da poter visitare: centro visite Riserva laghi Lungo e Ri-pasottile, fiume Velino, boschi, monte Terminillo, discarica. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Obiettivi di apprendimento

Conoscere: Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo

l’ organizzazione politica ed economica della Ue (con la moneta unica, la Ban-

ca centrale)

la Carta dei diritti dell’Ue e la Costituzione europea

organismi internazionali (Onu, Unesco, Tribunale internazionale dell’Aia, Al-

leanza Atlantica, Unicef, Amnesty International, Croce Rossa)

distinzione tra autonomia (della persona umana, delle «formazioni sociali»,

degli enti locali e territoriali, delle istituzioni) e decentramento nei servizi

che dipendono dallo Stato

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connessione tra l’unità e l’indivisibilità della Repubblica, da una parte, e la

valorizzazione dell’autonomia e del decentramento dall’altra (art. 5 della Co-

stituzione)

il processo di revisione costituzionale e le leggi costituzionali secondo il Ti-

tolo V, sez. II del testo del 1948

la nuova disciplina degli Statuti delle Regioni

l’ordinamento della Repubblica

la Corte costituzionale

le «formazioni sociali» delle imprese, dei partiti, dei sindacati e degli enti

no profit, con la loro regolamentazione costituzionale e legislativa

la sussidiarietà orizzontale e verticale

i diritti e i doveri del cittadino (soprattutto in rapporto alla salute propria

e altrui, alla sicurezza stradale e alla libertà di manifestazione del pensiero)

i diritti e i doveri del lavoratore (i Rapporti economici secondo la

Costituzione, lo Statuto dei lavoratori, lo Statuto dei lavori). ATTIVITÀ E METODOLOGIA Le attività che concorrono al conseguimento degli obiettivi di apprendimento sa-ranno svolte in ciascuna classe durante le ore di approfondimento settimanali. Inoltre durante le ore curricolari ed extracurricolari saranno attuati i progetti correlati a “Cittadinanza e costituzione” previsti nel POF: Educazione stradale, Studenti patentati, Legalmente insieme, Salute e prevenzione, Montagna: un luogo da vivere, Integrazione e solidarietà, Noi e l'ambiente. Materiali:

Il testo della Costituzione Italiana Il testo di storia, l’antologia Articoli da riviste e giornali. Libro dei quiz e testo di preparazione per il conseguimento del patenti-

no Facile consumo. Postazioni informatiche con accesso a Internet

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Competenze personali alla fine della scuola secondaria di I grado Riconoscersi come persona e cittadino italiano ed europeo alla luce della Dichiarazio-

ne universale dei diritti dell'uomo, della Costituzione, delle leggi nazionali e della normativa europea

Individuare gli elementi che contribuiscono a definire la propria identità: figlio, stu-dente, cittadino, abitante della propria regione, della propria nazione, dell'Europa, del mondo

confrontare l'organizzazione politica del nostro paese con quella degli stati UE di cui si studia la lingua

conoscenza e rispetto di segni e simboli dell'identità nazionale ed europea servirsi dei principali media (giornali, televisione, internet) per individuare le azioni,

il ruolo e la storia delle organizzazioni mondiali e internazionali studiate poste al ser-vizio della valorizzazione della dignità umana

individuazione di situazioni e fatti storici e attuali nei quali si registri il mancato ri-spetto dei principi della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo

conoscenza e rispetto delle regole e delle norme e comprensione del valore giuridico dei divieti

attuazione di comportamenti finalizzati alla cooperazione e alla solidarietà, all’accettazione e all’accoglienza delle diversità;

gestire le dinamiche relazionali della preadolescenza tenendo conto non solo degli aspetti normativi ma anche di quelli etici

assolvere i propri doveri di scolaro e collaborare alla realizzazione dei diversi pro-getti (salute, ambiente, sicurezza..) promossi dalla scuola e dal territorio

prepararsi alla scelta del percorso formativo del secondo ciclo degli studi, consape-voli delle offerte presenti sul territorio e delle proprie inclinazioni.

comportamenti corretti per la tutela dell'ambiente (compatibilità, sostenibilità...) analizzare dati internazionali, nazionali, locali relativi ai più vistosi problemi

ambientali e comprendere l'importanza dei comportamenti individuali: il con-tributo di ciascuno è utile alla soluzione dei problemi di tutti

conoscere il codice della strada e individuare fatti o situazioni nei quali non rispettare pienamente i principi e le regole della sicurezza stradale e dell'e-quilibrio alimentare per chi guida, indichi la mancanza di rispetto di sé e degli altri.

VALUTAZIONE

La valutazione di Cittadinanza e Costituzione avrà per oggetto il processo di ap-prendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli a-lunni. Essa sarà espressione delle discipline delle aree storico- geografica e sto-rico- sociale di cui ne è parte integrante; inoltre influirà sul voto di comporta-mento. LE FUNZIONI DI SISTEMA

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Istruzione Domiciliare

A chi è diretto il progetto Tale progetto è rivolto agli alunni, iscritti nella classi della Scuola Secondaria di Primo Grado “A. M. Ricci” impossibilitati, per gravi motivi di salute (ospedalizzazioni, terapie domiciliari o altro) a frequentare regolarmente le lezioni. In tale situazione le attività didattiche vengono considerate, ferma re-stante la priorità dell’intervento medico sanitario, come parte integrante del processo curativo, al fine di contribuire al mantenimento e al recupero dell’equilibrio psicofisico dell’ alunno malato evitando l’isolamento ed il senso di frustrazione. Perché il progetto di istruzione domiciliare Con lo scopo di offrire ai discenti la possibilità di mantenere vivo il tessuto di relazioni con il mondo scolastico, sulla base della richiesta formalizzata dalla famiglia, si è pensato di “far arrivare la scuola a casa dei ragazzi”. Il progetto, quindi, consente agli insegnanti di raggiungere gli alunni presso il loro domicilio, permettendo loro di rimanere il più possibile nel proprio ambien-te abituale di vita inoltre prevede una serie di contatti attraverso le moderne tecnologie dell’informazione e della comunicazione per la farli sentire vicini al loro ambiente scolastico ed aggiornarli sulle esperienze di vita quotidiana, on-de evitare l’isolamento ed il senso di esclusione dal gruppo. Finalità (collegate al POF) Il servizio di istruzione domiciliare costituisce una reale possibilità di amplia-mento dell’offerta formativa, che riconosce ai minori malati, il diritto-dovere all’istruzione, anche a domicilio, al fine di facilitare il loro inserimento nella scuola di provenienza e prevenire la dispersione e l’abbandono scolastico.

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Nel POF del corrente a. s. 2013/14 viene inserito il presente progetto di I.D. approvato dai competenti Organi Collegiali, per conseguire le seguenti finalità: Favorire la continuità con l’esperienza scolastica precedente degli alunni; limitare il disagio dovuto al forzato distacco dall’ambiente scolastico con proposte educative tese a soddisfare il bisogno di apprendere, conoscere e co-municare. Accrescere abilità atte a costruire un metodo di studio e tecniche di analisi. Obiettivi Identificati i bisogni formativi, cognitivi e psico-sociali degli alunni, coerente-mente con le scelte culturali del POF, gli insegnanti definiscono i seguenti obiet-tivi: Area socio-affettiva - Riportare, all’interno del domicilio, un elemento normalizzante (attività, ritmi di vita, socializzazione, contenimento dell’ansia); - Mantenere rapporti affettivi con l’ambiente di vita scolastica; - Attenuare l’isolamento del domicilio; - Sostenere e confortare gli alunni in un percorso che restituisca loro un’immagine di sé positiva nonostante la patologia. Area cognitiva - Evitare l’interruzione del processo di apprendimento; - Favorire la continuità del rapporto insegnamento-apprendimento; - Sviluppare i saperi essenziali e consolidare le competenze disciplinari e tra-

sversali; - Costruire un metodo di studio personale e migliorare le tecniche di analisi e la rielaborazione. Gli obiettivi didattici disciplinari da conseguire, già fissati dalla normativa vi-gente, compatibilmente con lo stato di salute dei discenti, saranno i seguenti: Italiano: riconoscere le caratteristiche fondamentali dei testi presi in esame, riscri-vendoli e manipolandoli; produrre varie tipologie testuali aderenti alla richiesta, coerenti e corrette; scrivere testi di tipo diverso (relazione, curriculum vitae...) per spiegare e argomentare le scelte orientative compiute; arricchire il lessico; riconoscere gli elementi fondamentali del linguaggio poetico; cogliere l’importanza, la funzione e il linguaggio della poesia; comprendere e analizzare l’argomento centrale di un testo poetico; scrivere parafrasi, commenti, testi poetici; riconoscere un periodo semplice, composto e complesso; individuare la proposizione principale o reggente e le subordinate; individuare i vari tipi di subordinazione.

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Storia e Geografia: Tenendo conto delle scelte dell’alunna e del tempo a disposizione, verranno trattati soltanto alcuni tra gli argomenti in programma, che siano, per quanto possibile, in collegamento con i testi letterari esaminati ed analizzati, in modo da creare lavori interdisciplinari. Lingua inglese e Lingua francese:

comprendere un testo scritto, un messaggio, in modo sufficiente, indi-viduando più della metà delle informazioni richieste;

scrivere una lettera di presentazione su traccia parlando di sé, della famiglia, della città in cui si vive ecc... riutilizzando le funzioni note in modo semplice ma chiaro;

interagire in scambi dialogici chiedendo e dando informazioni in modo sostanzialmente comprensibile;

saper relazionare su eventi passati (esperienze, biografie ecc...) o for-mulare semplici frasi relative a intenzioni future;

Matematica: conoscere le fondamentali regole e proprietà algebriche; conoscere gli elementi di statistica e probabilità; conoscere alcune formule e teoremi geometrici relativi a figure piane e so-lide; conoscere il piano cartesiano; applicare operazioni in R e nel caso letterale; risolvere equazioni di I grado; applicare semplici elementi di geometria analitica; risolvere problemi geometrici su circonferenza, sul cerchio e sui solidi; risolvere semplici problemi di applicazione di leggi matematiche allo studio di fenomeni scientifici. Scienze: Compatibilmente con il tempo a disposizione, per quanto riguarda le Scienze sperimentali verranno affrontate le tematiche più idonee a collegamenti inter-disciplinari, in particolare con la Matematica, e quelle che maggiormente de-steranno la curiosità e l’interesse degli alunni. Contenuti I contenuti saranno scelti all’interno degli argomenti di studio legati alle singo-le programmazioni. Metodologia Nell’impossibilità di progettare un percorso educativo-didattico completo, le alternative metodologiche che si possono realmente utilizzare sono: didattica modulare: analisi di una significativa porzione di contenuto facente parte dei saperi individuati come essenziali prevedendo intorno ad essa un per-corso affinché gli alunni si impossessino di concetti, tecniche e metodo;

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didattica breve: che miri ad una drastica riduzione del tempo destinato al pro-cesso di insegnamento-apprendimento Gli insegnanti dunque dovranno aiutare l’alunna ad imparare ad apprendere piut-tosto che approfondire tante conoscenze: nella loro azione quotidiana si ispire-ranno alle seguenti condotte metodologiche: Percorsi didattici calibrati sull’alunna; comunicazione empatica; attenzione alla libera curiositas; minimizzazione dell’errore; individualizzazione, valorizzazione e sviluppo delle potenzialità cognitive; Attività L’intervento, oltre che sulle ore di lezione frontale da realizzare a domicilio, si basa sul coinvolgimento di tutti i docenti del Consiglio di Classe e dei compagni in una rete di scambio di e-mail (diario della giornata in lingua madre e in lingua straniera, esecuzione e correzione di elaborati di vario tipo, scambio di materia-li, aggiornamenti sullo sviluppo della programmazione) e sull’uso delle tecnologie informatiche per realizzare un collegamento in videoconferenza con la classe. Soggetti coinvolti Gli insegnanti appartenenti ai Consigli di Classe direttamente coinvolti nel ser-vizio di istruzione domiciliare si recheranno presso l’abitazione degli alunni per un numero complessivo di 6 ore settimanali, così ripartite: 2 ore per le materie letterarie, 2 per matematica e scienze, 1 per la lingua in-glese e 1 per la lingua francese. Strumenti Gli insegnanti, oltre ai tradizionali sussidi didattici, potranno utilizzare i moder-ni mezzi telematici privilegiando la produttività, il gioco, la creatività e la comu-nicazione con l’esterno. Tempi L’intervento avrà inizio a ottobre di ogni anno scolastico e si protrarrà fino a marzo dell’anno successivo. Il progetto subirà eventualmente aggiornamenti in relazione alle condizioni di salute degli alunni interessati.

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Monitoraggio, verifica, valutazione Il monitoraggio viene svolto in itinere dal team di progetto per verificare che le attività programmate vengano svolte secondo le modalità ed i tempi stabiliti, in un costante rapporto con la famiglia e tenendo conto delle condizioni fisiche de-gli allievi Per la verifica del progetto si terranno presenti: clima di cooperazione tra i docenti coinvolti; coinvolgimento del Consiglio di Classe; partecipazione dei compagni alle attività previste; clima di relazione con la famiglia; relazione umana e di collaborazione tra lra alunna e docenti e tra alunna e gruppo classe

raggiungimento degli obiettivi educativo-didattici Strumenti di verifica Il monitoraggio e la verifica vengono svolti in itinere ed a conclusione del per-corso con le seguenti modalità: verifica programmazione in seno al Consiglio di Classe; scheda di rilevazione delle presenze dei docenti impegnati nella ID

relazioni finali dei medesimi; elaborati e materiali prodotti dall’alunna; questionari di valutazione del POF (alunni, genitori, docenti) IL REFERENTE Prof.ssa Morena Pietraforte

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PREMESSA Il presente progetto ha lo scopo di coordinare e razionalizzare una serie di ini-ziative ed attività per evitare episodicità nell’intervento educativo-didattico, al fine di raggiungere con maggiore efficacia gli scopi di educare il bambino ed il ragazzo ad assumere atteggiamenti corretti e formare un futuro cittadino con-sapevole che il mantenimento della salute è un diritto dell’individuo e un suo dovere verso la società. Sono stati pertanto individuati obiettivi unificanti che permettano, in una logica di gradualità e continuità, di lavorare a partire dalla scuola dell’infanzia, con ritorni ed approfondimenti in linea con le tappe evoluti-ve del soggetto in crescita. Il progetto assume pertanto un carattere pluriennale nella considerazione che incidere sulla sfera affettiva e comportamentale richiede tempi lunghi ed inter-venti organici e ben coordinati. Il coinvolgimento delle famiglie e la loro colla-borazione è, soprattutto in questa sfera, determinante e solo una condivisione degli obiettivi può evitare dispersione e disorientamento nei ragazzi. Per la molteplicità degli aspetti del problema, a questo progetto fanno capo tut-ta una serie di attività, di seguito specificate, ed altri progetti del POF ad es-so si collegano, in quanto lo “star bene” ha diverse dimensioni: salute fisica, prevenzione dei rischi, adozione di atteggiamenti corretti in diverse situazioni, mantenimento di un costante esercizio fisico, equilibrio psicologico, serenità, accettazione, realizzazione di sé in relazione alle proprie oggettive condizioni… FINALITA’ Promuovere uno stile di vita sano Costruire e far proprio il concetto di salute come valore assoluto di riferimento continuo nelle proprie decisioni e nelle proprie scelte di vita OBIETTIVI FORMATIVI Acquisire consapevolezza di sé, del proprio corpo e delle fondamentali funzioni vitali Imparare a distinguere i bisogni dai desideri ed a controllare la propria volontà Imparare a distribuire correttamente le attività motorie e sportive nell’arco della giornata, evitando uno stile di vita sedentario o troppo frenetico Acquisire consapevolezza dei comportamenti idonei alla salvaguardia del benes-sere personale e collettivo Favorire l’acquisizione di comportamenti individuali corretti attraverso lo svilup-po della capacità critica e del senso di responsabilità Mettere in atto comportamenti corretti in situazioni di pericolo ambientale o personale

SCUOLA DELL’INFANZIA e SCUOLA PRIMARIA classi I OBIETTIVI SPECIFICI Avviare il bambino a comportamenti igienicamente corretti Educare all’uso dei sensi Acquisire i più semplici e basilari principi di una corretta alimentazione

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Controllare l’ansia o la paura nel rapporto con personale o ambienti sanitari in caso di visite mediche, vaccinazioni … Impostare comportamenti corretti nel rapporto con animali domestici ATTIVITA’ Attività ludiche e semplici esperienze pratiche Gioco dei sensi sul gusto e disgusto Il tempo dei pasti: dalla colazione alla cena. Conversazioni guidate sul loro vissu-to e rappresentazioni con disegni e brevi testi Il momento del pasto a scuola: come stare a tavola; scoprire e assaggiare anche i cibi meno graditi Quello che è giusto mangiare: dalla colazione alla cena. Realizzazione di una map-pa con brevi didascalie che sintetizzi una dieta corretta. L’igiene personale prima dei pasti e dopo i pasti I giochi di ruolo (far finta che…): il dottore e il bambino La favola, la fiaba: il mondo degli animali METODOLOGIA Ogni progetto che si programmi per la scuola dell’infanzia deve vedere il bambi-no come reale protagonista in ogni momento della vita scolastica: l’esperienza diretta costituirà, quindi, la modalità primaria con cui i bambini saranno invitati a “fare” per sviluppare gradualmente la capacità del “saper fare”. I bambini, se-guendo percorsi ludico creativi, potranno sviluppare intuizioni, riflessioni, sco-perte sull’importanza della salute. In una ottica di continuità e di gradualità que-sto approccio sarà utilizzato anche nell’anno di ingresso nella scuola elementare.

SCUOLA PRIMARIA OBIETTIVI SPECIFICI Acquisire i principi fondamentali per una corretta igiene personale, con particolare riferimento all’igiene orale Educare all’uso dei sensi anche attraverso una conoscenza delle funzioni e della struttura dei vari organi Acquisire principi basilari di una corretta alimentazione Conoscere gli apparati e sistemi del corpo umano ed alcune malattie ad essi ri-conducibili CONTENUTI ED ATTIVITA’ Gli insegnanti sapranno cogliere ogni occasione per sensibilizzare gli alunni ai problemi dell’igiene personale, della salute, della sicurezza e, in particolare, tratteranno in maniera sistematica alcune problematiche in stretta connessione con la programmazione curriculare. CLASSI SECONDE E TERZE La bocca; i denti. Igiene orale. Prevenzione delle malattie dei denti. CLASSI QUARTE L’apparato digerente; malattie dell’apparato digerente. L’ alimentazione equilibrata Apparato respiratorio; malattie dell’apparato respiratorio.

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CLASSI QUINTE Gli apparati e i sistemi del corpo umano e le relative malattie. METODOLOGIA Gli alunni del primo e secondo biennio avranno come punto di riferimento la real-tà: indagini sul proprio vissuto e sulle proprie sensazioni ed emozioni. Le loro e-sperienze saranno oggetto di riflessioni e di confronto con gli altri, il tutto per interiorizzare le informazioni ricevute, per modificare consapevolmente i com-portamenti scorretti e conservare quelli corretti. Tutte le attività operative condurranno gli alunni ad affrontare gli argomenti in modo fattivo, da protagonisti, per suscitare curiosità e motivazione ad appren-dere.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO OBIETTIVI SPECIFICI Acquisire conoscenze relative ad alcuni fenomeni fisici, chimici e biologici che hanno rilevanza in relazione alla salute dell’uomo Conoscere gli apparati e sistemi del corpo umano, le loro funzioni, le loro ma-lattie e disfunzioni Acquisire i principi basilari per una alimentazione equilibrata, in rapporto alle diverse fasi e condizioni di vita Acquisire consapevolezza del mantenimento della salute fisica e mentale co-me diritto dell’individuo e come suo dovere verso la società Partecipazione e corresponsabilità nell’utilizzo e nella gestione delle strutture e degli strumenti per la protezione della salute CONTENUTI E ATTIVITA’ L’insegnamento delle scienze contribuisce in maniera significativa a sviluppare negli alunni la consapevolezza di dover acquisire comportamenti ed abitudini ido-nei a mantenere una buona forma fisica e prevenire i vari rischi per la salute. I docenti sapranno cogliere ogni occasione di dialogo per sensibilizzare gli alunni e inseriranno specifici momenti di riflessione in relazione ad ogni tematica della programmazione che offra spunti in proposito. Naturalmente anche altre discipline promuovono l’educazione alla salute, ciascu-na secondo la propria specificità: è bene ricordare che l’insegnante di italiano con letture e discussioni farà riflettere il ragazzo sulle problematiche adole-scenziali (affettività, sessualità, dipendenze …); l’insegnante di educazione fisi-ca, oltre a presentare la struttura, le funzioni, le disfunzioni del corpo umano, illustrerà, anche con esercitazioni e simulazioni pratiche, le prime norme di pronto soccorso; infine il docente di educazione tecnica tratterà i problemi del-lo sviluppo tecnologico e dei rischi connessi, della prevenzione antinfortunistica e dell’educazione alla sicurezza. Nel corso del triennio, in collegamento con le diverse unità didattiche, si af-fronteranno le seguenti problematiche:

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CLASSI PRIME Il calore e la temperatura del corpo umano L’acqua potabile e i vari tipi di acque minerali La qualità dell’aria Batteri,protozoi, funghi patogeni. Le malattie virali. Come difendersi dai mi-crorganismi patogeni. Igiene personale e Igiene degli ambienti. Primi cenni su farmaci e vaccini. Le grandi epidemie Alcuni invertebrati parassiti dell’uomo (Tenia, ossiuri, ascaridi, pidocchi) Come difendersi in alcune situazioni particolari (Rischi da vipere, funghi veleno-si, fulmini…) CLASSI SECONDE + Veleni nella catena alimentare (Pesticidi, mercurio…) Sostanze chimiche pericolose I composti organici (Zuccheri, lipidi,proteine, acidi nucleici…) La termoregolazione Le malattie della pelle e la sua igiene (Infestazioni, infezioni, lesioni, ustioni e scottature) Le malattie delle ossa e delle articolazioni (Dimorfismi della colonna, frattu-re, lussazioni) Le malattie dei muscoli (Contratture, strappi, “degenerazioni” dei muscoli) Vaccinazioni e sieri. I gruppi sanguigni. Le malattie del cuore e dei vasi san-guigni Le vitamine: malattie da carenza e da ipervitaminosi I principi nutritivi e le loro funzioni. Una sana alimentazione Le malattie dell’apparato digerente Le malattie dell’apparato respiratorio, l’aria che respiriamo e i danni alla sa-lute. I danni del fumo attivo e passivo

Le malattie dell’apparato escretore

Le droghe

Le disfunzioni ormonali Le malattie degli organi di senso

CLASSI TERZE + I pericoli della corrente elettrica

Il sole e la nostra salute: i pericoli delle radiazioni La riproduzione nell’uomo: apparati riproduttori maschile e femminile. Dalla fecondazione al parto. L’allattamento. I metodi anticoncezionali. Igiene e malattie a trasmissione sessuale. Le mutazioni genetiche. Mappe geniche e progetto “Genoma”. Le biotecnolo-gie e l’ingegneria genetica. Le malattie ereditarie (anemia mediterranea, emofi-lia, daltonismo…). Gli OGM e la clonazione: prospettive e rischi. Norme di pronto soccorso

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METODOLOGIA Le linee essenziali del metodo sono quelle riconducibili al metodo sperimentale usato per le scienze: pertanto si cercherà sempre di partire dall’osservazione diretta, da un esperimento riproducibile in classe o dall’analisi di dati disponibili su un determinato fenomeno per trarre delle conclusioni. Alcune attività, come quelle di pronto soccorso si baseranno su esercitazioni pratiche, mentre per sensibilizzare i ragazzi su alcune problematiche e stimola-re le loro capacità di riflessione si proporranno letture adeguate. Infine per approfondire determinati argomenti si faranno ricerche bibliografi-che usando diverse fonti e ci si avvarrà di consulenti esterni. COLLABORAZIONI Al presente progetto sono riconducibili una serie di attività condotte attraver-so l’intervento di soggetti esterni, privati o istituzionali: Progetto “Educazione e comunicazione alimentare” promosso dalla Regione Lazio con un percorso dal titolo “ I cereali ”(Classi Quinte della scuola PRIMA-RIA e classi SECONDE della scuola SECONDARIA DI PRIMO GRADO e tutte le sezioni delle scuole dell’infanzia) Medicina scolastica: controllo sistematico della popolazione scolastica (iscritti in prima media) a cura del servizio materno infantile dalla ASL RI1 Screening per la rilevazione della microcitemia (alunni di III media) Intervento dell’equipe socio-sanitaria del servizio adolescenziale della ASL RI1 (per alunni di III media, per l’educazione all’affettività e problematiche ad essa connesse). Dal corrente anno scolastico è prevista una sperimentazione con l’equipe socio-sanitaria del servizio adolescenziale della ASL RI1 da iniziarsi con le classi prime fino al termine del ciclo scolastico. In collaborazione con il Ministero del Lavoro, della Salute, delle Politiche Sociali e con il Ministero della Pubblica Istruzione si andranno ad osservare gli stili di vita e la salute dei giovani italiani tra gli 11 e i 15 anni. Tale attività si svolgerà nell’ambito del progetto: “Sistema di Indagini sui ri-schi comportamentali in età 6– 17 anni”. Sportello psico-pedagogico: presenza a scuola di un consigliere psico-pedagogico (dott. Iraggi Carmelina del servizio materno infantile della ASL RI1) per un giorno alla settimana a disposizione di alunni, famiglie e docenti. VERIFICA E VALUTAZIONE La verifica degli apprendimenti delle conoscenze riferite agli argomenti trattati sarà eseguita secondo le modalità e i tempi previsti nelle programmazioni con prove oggettive e prove di tipo più tradizionale; la valutazione del raggiungimen-to degli obiettivi formativi non può che essere soggettiva e basata sull’osservazione dei comportamenti. Inoltre è bene precisare che essa non può neanche riferirsi a segmenti di tempo ben precisi in quanto il percorso è plurien-nale ed i comportamenti hanno bisogno di tempi lunghi per modificarsi e consoli-darsi realmente.

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Inglese Francese Spagnolo

INSEGNAMENTO DELLE LINGUE COMUNITARIE CURRICULARI

Attività didattiche e progetti previsti nell’anno scolastico 2014/2015 -scuola elementare -scuola media

SCUOLA ELEMENTARE: lingua inglese a partire dal primo ciclo. SCUOLA MEDIA:

a) lingua inglese in tutti i corsi b) lingua spagnola nei corsi A, C, D, E, F, H.

c) lingua francese nei corsi B, H 1 - POTENZIAMENTO/SVILUPPO DELLA LINGUA STRANIERA CURRICOLARE e preparazione agli esami TRINITY con intervento del

lettore di madre lingua inglese nella scuola elementare 2 - POTENZIAMENTO/SVILUPPO DELLA LINGUA STRANIERA CURRICOLARE e preparazione agli esami TRINITY/DELF/ DELE con inter-

vento del lettore madre lingua Inglese/Francese/Spagnolo nella scuola me-dia.

3 - obiettivi, metodi, contenuti, strumenti e verifiche

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SCUOLA PRIMARIA” CIRESE” 1- POTENZIAMENTO / SVILUPPO DELLA LINGUA STRANIERA CURRICOLARE e preparazione agli esami TRINITY con intervento del lettore di madre lingua inglese.

Classi interessate : classi 5°. Ore di intervento: 1h di lezione settimanale per gruppo (per 4 gruppi), da Feb-braio a Maggio, con l’insegnante di classe. Più 40 h totali con il lettore madre lingua (10 per gruppo) da effettuare in orario curricolare e/o extracurricolare e da programmare in base al calendario scolastico ed alle esigenze di docenti ed alunni. Docenti coinvolti: prof.ssa Laura Bruno, Maria Lucia Persichilli. Figura professionale: lettore madre lingua

FINALITÁ Sostenere la motivazione allo studio della lingua straniera attraverso

l’intervento di un interlocutore “parlante nativo”; Rapportarsi in maniera positiva con persone di cultura diversa; Avviare all’acquisizione di una coscienza europea. Preparare alla certificazione europea “Trinity (livello 2 o 3 )

OBIETTIVI L’obiettivo principale è quello di potenziare la capacità di ascolto e comprensio-ne e di produzione orale di quegli alunni che mostrano buona predisposizione verso la lingua2 e sono già in possesso di solide conoscenze ed abilità soprattut-to orali Attraverso il contatto con persone di madre lingua, inoltre, gli alunni avranno la possibilità di utilizzare le funzioni comunicative basilari apprese a scuola, in una situazione reale e pertanto più stimolante e di familiarizzare con suoni, pronun-cia ed intonazione autentici e di ampliare il loro bagaglio lessicale.

METODOLOGIA L’approccio metodologico sarà quello comunicativo, di tipo integrato attivo ed interattivo. Attraverso semplici conversazioni legate alla conoscenza interper-sonale, alle abitudini quotidiane, agli hobbies e agli aspetti culturali, gli alunni avranno la possibilità di integrare e interiorizzare ulteriormente le funzioni e il vocabolario proposti durante il ciclo delle elementari. L’esperto di madrelingua si esprimerà in modo lento e chiaro avvalendosi di mi-mica, gestualità e materiale strutturato per permettere a tutti di comprendere e rispondere in modo appropriato.

MATERIALE DIDATTICO Gli strumenti utilizzati saranno: poster, marionette e teatrino, filastrocche, canzoni, materiale didattico e giochi strutturati.

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SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO:

2- POTENZIAMENTO/SVILUPPO DELLA LINGUA STRANIERA CURRICO-LARE e preparazione agli esami TRINITY/ DELE / DELF con intervento del lettore madre lingua inglese / francese / spagnolo nella scuola media.

LINGUA INGLESE Classi interessate: classi 3°. Ore di intervento totali : 30 ore totali con lettore madre lingua + 51 ore frontali con l’insegnante della scuola da effettuarsi in orario extra curricolare, con rientri pomeridiani , per circa tre gruppi di alunni.. Docenti coinvolti: prof.sse Passarani, Tarquini, Antonetti Figura professionale : lettore di madre lingua assunto con contratto d’opera.

LINGUA FRANCESE Classi interessate: classe 3° B e H Ore di intervento totali: 20 ore con la lettrice madre lingua per un gruppo di a-lunni.. Docenti coinvolti: prof.ssa Iacoboni Figura professionale : lettore di madre lingua assunto con contratto d’opera.

LINGUA SPAGNOLA Classi interessate: classi 3° Ore di intervento totali: 20 ore totali con lettore madre lingua + 10 frontali con l’insegnante della scuola da effettuarsi in orario extracurricolare, con rientri pomeridiani per circa 1 gruppo di alunni. Docenti coinvolti: prof.sse Pezzotti Alessia Figura professionale : lettore di madre lingua assunto con contratto d’opera. Premessa Da quando la scuola è diventata centro TRINITY, le docenti di Lingua Straniera hanno deciso di destinare le ore di potenziamento linguistico alla preparazione agli esami del Trinity e del Delf,ossia alle certificazioni europee, che tanto han-no entusiasmato gli alunni di questo Istituto e che ci hanno regalato grandi sod-disfazioni per i risultati conseguiti. Tale iniziativa, approvata a livello collegiale, trova sostegno anche a livello ministeriale: il Miur ha da qualche tempo ormai stabilito un protocollo di intesa con gli enti certificatori accreditati proprio per far sì che si diffonda e si supporti la pratica di sostenere esami sia orali che scritti per la valutazione del livello di proficiency raggiunto rispetto a criteri e “gradi” uniformi in ambito europeo. Un numero sempre crescente di alunni chiede di poter partecipare al corso di sviluppo, mostrando interesse per l’iniziativa , peraltro assolutamente facoltati-va e gratuita da parte della scuola. I vari corsi verteranno sulla pratica intensiva e preminente delle abilità orali

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(speaking and listening), per il Trinity ed anche di quelle scritte per il Dele e il Delf. Tutti si avvarranno di della presenza di lettrici madre lingua assunte con contratto d’opera. l corsi vedranno la partecipazione degli alunni delle sole classi 3° opportunamente consigliati dai propri insegnanti divisi per gruppi di circa 15 unità, al fine di curarne meglio la preparazione e garantire a tutti l'opportunità di una pratica estensiva della lingua 2. Essi si svolgeranno in orario extracurricolare. Trattandosi di attività di sviluppo e potenziamento, la partecipazione ai corsi di preparazione per la certificazione europea sarà limitata agli alunni che mostrino chiara attitudine per la materia, impegno nell’applicazione oltre che forte motiva-zione personale e che siano in possesso di solide conoscenze e più che buone capa-cità comunicative, soprattutto orali, quantificabili in una valutazione non inferiore agli 8/10 per la scuola secondaria di primo grado e 9/10 per la primaria. OBIETTIVI EDUCATIVI - Sviluppare la consapevolezza di sé e delle proprie attitudini - Sviluppare il senso di responsabilità e di cooperazione nell’esecuzione di lavori di gruppo - Saper accettare indicazioni e consigli - Saper modificare i propri comportamenti per migliorarli - Sostenere/potenziare la motivazione all’apprendimento in L2 - Aprirsi ad una dimensione sempre più europea e interculturale

OBIETTIVI DIDATTICI

- Utilizzare il materiale linguistico appreso in modo creativo - Ampliare la conoscenza del lessico e delle funzioni comunicative - Sviluppare le abilità di ascolto, parlato e di interazione orale - Sviluppare gli aspetti pragmatici della lingua (intonazione, pronuncia, registro) - Comunicare con fluidità ed accuratezza sia nello scritto che nel parlato in un’ampia gamma di situazioni

METODOLOGIA L’approfondimento delle lingue straniere sarà offerto per moduli, ossia in seg-menti di insegnamento - apprendimento unitari, correlati tra loro. Si prevede l’attivazione di quattro/cinque moduli con l’indicazione di precisi contenuti e o-biettivi da verificare con descrittori in uscita per le diverse lingue, relativamente ai rispettivi programmi d’esame. Si utilizzerà un approccio metodologico-didattico comunicativo funzionale , miran-te a far acquisire la capacità di reimpiegare la seconda lingua in modo sempre più personale, autonomo, creativo . Si proporranno varie attività didattiche in contesti (topics) precisi , definiti , ri-spondenti agli interessi e all’età degli alunni e motivanti ,così da stimolare l’uso autonomo della seconda lingua al fine di soddisfare i bisogni comunicativi del vive-re quotidiano. Si darà ampio spazio alle attività di gruppo e a coppie per sviluppare anche la di-mensione cooperativa ed interpersonale e per facilitare l’apprendimento comuni-cativo , sfruttando anche gradi di competenze diverse . Oltre alla continua e pre-

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uso del dizionario per la ricerca attiva di nuovo lessico. E la preparazione dei to-pics Si promuoveranno esperienze di autoapprendimento guidato e di autovaluta-zione.

CONTENUTI

I contenuti linguistici saranno scelti in base alle abilità e competenze linguisti-che da sviluppare per gli specifici programmi d’esame. Saranno perciò, quelli re-lativi al GRADE 4 del Trinity examination board, chiaramente definiti rispetto a “lessico”, “grammatica”, “funzioni ed argomenti di conversazione”, (copie di tale programma saranno fornite ai partecipanti ad inizio corso)

STRUMENTI Oltre ai materiali di uso comune nella didattica della seconda lingua (libro di te-sto , registratore , cassette e così via) si farà ricorso a materiale autentico sia di tipo cartaceo che multimediale .

VERIFICA E VALUTAZIONE Superamento dell’esame finale; questionari, valutazione continua del livello di competenza linguistica raggiunta nelle varie abilità sia da parte dell’insegnante di classe che del lettore madre lingua. Referente : Prof.ssa Daniela Antonetti

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“LEGALMENTE INSIEME”

PROGETTO DI EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’

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PREMESSA La scuola è il luogo in cui ci si confronta con gli altri, dove rispettare alcune norme ed avere un comportamento corretto sono elementi indispensabili per una buona convivenza. Per questo l’Istituzione Scolastica diventa protagonista nella diffusione della cultura della legalità e della democrazia ed ha il compito di fornire supporti adeguati, affinché ogni persona sviluppare un’identità con-sapevole ed aperta. Per garantire la libertà e l’uguaglianza (art.2 e 3 della Costituzione) non solo è indispensabile l’impegno dei docenti e di tutti gli operatori della scuola, ma si rende necessaria la collaborazione tra le varie istituzioni. In ogni caso insegna-re le regole del vivere civile e del convivere è per la scuola un compito ancora più importante che nel passato, data la difficoltà crescente che oggi incontra-no le famiglie nello svolgere il loro ruolo educativo; pertanto si rende necessa-rio costruire un’alleanza di natura pedagogica con i genitori in un clima di sere-na apertura, per portare gli individui ad una piena condivisione di quei valori, che fanno sentire i membri della società come parte integrante del tutto, nel rispetto e nella valorizzazione dell’unicità culturale di ogni studente. L’educazione alla legalità concorre al raggiungimento di obiettivi di più ampio respiro, implicanti la consapevolezza che i grandi problemi di oggi (degrado ambientale, crisi energetiche, incontro tra realtà e culture diverse, contrasti sociali, crisi delle istituzioni, lotta alle mafie ecc.) possono essere affrontati in stretta collaborazione non solo tra le nazioni, ma soprattutto attraverso lo studio dei contesti storici, sociali, culturali, in cui si sono sviluppate le cono-scenze e le problematiche. ESPERIENZE PREGRESSE La nostra istituzione scolastica ha accolto numerose proposte relative all’educazione alla legalità e alla convivenza civile, che sono state sviluppate in collaborazione con le Istituzioni, le associazioni culturali e di volontariato (Libera e Associazione Don Milani, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Lazio, Arma dei Carabinieri, Corpo Forestale dello Stato, Prefettura, Polizia Municipale e ASL). In particolare ha portato avanti il discorso relativo: all’Educazione Ambientale, avvalendosi del supporto teorico e pratico di personale specializzato del Corpo Forestale dello Stato; all’Educazione Stradale, in collaborazione con la Polizia Municipale; all’educazione alla legalità con il patrocinio della Prefettura di Rieti all’Educazione alla Salute, con l’intervento del personale specializzato dell’Azienda Sanitaria Locale.

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INFORMATI PER INFORMARE

Progetto di Cittadinanza e Costituzione

Nel corso dell'a. s. 2013/2014 la classe III C partecipa al progetto "Informati per informare" promosso da Libera e finanziato dal Comune di Rieti. L'iniziativa nasce dall’esigenza di far comprendere ai ragazzi l’importanza che oggi hanno i mezzi di informazione e la necessità di far chiarezza sul ruolo dei grandi mass media nella nostra società. Il giorna-lismo, ma tutti i mezzi di informazione, dovrebbero essere in grado di garantire ai cittadini un’informazione obiettiva, plurale e priva di ogni censura oltre ad essere un supporto a tutta una serie di battaglie civili di impegno e di lotta quotidiana nei nostri territori. Al giorno d’oggi ap-pare evidente che il diritto ad essere informati sente il bisogno di a-prirsi anche al mondo del web e delle nuove tecnologie. Perciò è neces-sario dotarsi di strumenti critici che possano far maturare una buona capacità di lettura e analisi e quindi non fermarsi ad “un’informazione di seconda mano”, ma scavare in profondità andando sempre a ricercare le cause degli eventi. Questo percorso sull’informazione si propone inoltre di far capire ai ragazzi che non basta essere a conoscenza dei fatti, ma è necessario diventare “portatori sani di informazione”, denunciare le situazioni di illegalità, di diritti negati, a cominciare dal nostro territo-rio. In questo modo si diventa agenti e protagonisti del cambiamento. Obiettivi -Approfondire la definizione di informazione riconducendo la discussione alla situazione attuale -Fornire una panoramica sulla situazione italiana dei mezzi di informazione in relazione all’importanza del ruolo che hanno nella vita dei cittadini -Saper analizzare il territorio circostante, individuarne i punti critici e le pe-culiarità -comprendere come, attraverso delle azioni concrete e significative, si possa-no portare dei cambiamenti sociali nei territori di appartenenza -Sviluppare la capacità di realizzare un lavoro di gruppo, di coordinarsi con il resto della classe e di responsabilizzarsi nei confronti dell’esterno. Metodologia e strumenti Il percorso si svolge in quattro incontri laboratoriali, adottando metodologie di brain storming e lavoro di gruppo. Gli incontri previsti sono di due ore cia-scuno.

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Incontro 1 Focus tematico di apertura. Attività di brain storming: cosa è l’informazione? Attraverso le parole, le frasi, e le riflessioni che emergeranno, si cercherà di delineare qual è l’idea dei ragazzi sul ruolo che oggi hanno i mezzi di informa-zione. Secondo focus tematico sarà su quali sono gli strumenti che i ragazzi utilizzano di più per informarsi e quali quelli esistenti. Incontro 2 L’etica del giornalismo Si propone l’approfondimento di alcune figure illustri del giornalismo italiano attraverso articoli, video e testimonianze che aiutino a far comprendere ai ra-gazzi cosa significhi essere un buon giornalista e quanto sia importante oggi avere un’informazione più libera che fornisca gli strumenti per acquisire mag-giore coscienza civile. Inoltre si farà riferimento a temi riguardanti l’attualità e al modo in cui vengono trattati dai mass media nazionali. Nella seconda parte dell’incontro i ragazzi saranno sollecitati a riflettere sull’importanza di posse-dere informazioni sui contesti quotidiani più vicini a loro, su quali responsabili-tà abbia ciascuno per costruire giustizia sociale nei luoghi di appartenenza, e infine, in vista dell’incontro successivo, gli studenti avranno il compito di ri-flettere sulla proposta di azioni concrete da intraprendere nel loro territorio. Incontro 3 Incontrare il territorio Sulla base degli stimoli suggeriti nell’incontro precedente il gruppo classe, lad-dove fosse possibile, accompagnato dall’insegnante e dall’educatore, effettue-rà un’uscita sul territorio per scattare foto, fare delle riprese e fare intervi-ste alle persone che quotidianamente vivono nel quartiere, raccogliendo quante più informazioni possibile sulla problematica territoriale presa in considerazio-ne. Dopo aver raccolto il materiale, i ragazzi rientreranno in classe. Incontro 4 Realizzare un’inchiesta I gruppi di lavoro concluderanno il lavoro d’inchiesta, sceglieranno il titolo e ultimeranno l’elaborato. A conclusione dell’elaborato, tutti i ragazzi saranno invitati a riflettere sull’utilità del percorso.

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Incontro 5 Attività delle classi seconde e prime della scuola secondaria di primo grado in accordo con l’Associazione LIBERA su tre temi riguardanti il comune di Rieti: ZUCCHERIFICIO- VISCOSA- SPORT e le buone regole in generale, di o-gni argomento le classi hanno scelto di esaminare un aspetto tra i seguenti: storico, geografico, di attualità, narrazione di vita vissuta, hanno prodotto: cartelloni e testi di vario genere…. l’incontro tra le classi e gli esponenti di “Libera” si avrà lunedì 25 maggio c.m. dalle ore 9,00 alle 11,00 circa, verranno presentati i lavori dei ragazzi e a se-guire ci saranno gli interventi a cura del gruppo sportivo del Corpo Forestale dello Stato e di Libera, mercoledì 27 maggio si svolgerà la manifestazione presso il parco di via Libe-rato Di Benedetto dove tutti gli alunni parteciperanno alla staffetta organiz-zata per l’evento dal gruppo sportivo del C. F. S. DURATA DEL PROGETTO Il progetto è di durata annuale e le attività previste andranno a completare ed integrare la normale attività curricolare. Gli incontri con gli esperti si svol-geranno in orario antimeridiano e le visite guidate nel territorio potranno oc-cupare anche l’intera giornata. BENI E SERVIZI Per lo svolgimento del progetto verranno utilizzati i seguenti supporti: aula didattica , laboratorio informatico per l’accesso ad internet, laboratorio artistico, laboratorio tecnico, sala video, biblioteca, testi in adozione, fotoco-pie, carta e cartucce per stampante, mezzi di trasporto per le uscite e le visi-te guidate nel territorio, VERIFICA E VALUTAZIONE La valutazione della valenza del progetto avverrà tramite monitoraggio da sot-toporsi agli alunni coinvolti, i. Per tale verifica verranno tenuti presenti i se-guenti indicatori: coinvolgimento degli alunni ; partecipazione attiva alle attività proposte: coinvolgimento e collaborazione tra i docenti del Consiglio di classe e gli opera-tori esterni; acquisizioni delle competenze relative al vivere civile da parte degli alunni; arricchimento culturale ed umano degli stessi.

Docente referente prof.ssa Antonella Giraldi

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EDUCAZIONE MOTORIA

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Prerequisiti CORRERE, SALTARE, LANCIARE, per la scuola primaria,sono i prerequisiti sui quali inserire tutte le altre attività di Gioco sport che potranno essere proposte in ambito curriculare ed extra curriculare quali il Gioco sport atletica, Gioco sport calcio, Gioco sport basket, Gioco sport sci, avviamento al nuoto e quant’altro si riterrà opportuno, in base alle richieste e alle esigenze dell’utenza territoriale. Per la Scuola Secondaria di primo grado, lo scopo principale è di impostare nell’arco del triennio la pratica pre-sportiva per potenziare i valori formativi dell’educazione fisica e le possibilità di raccordare e coniugare le abilità cogniti-ve e motorie attraverso attività interdisciplinari. L’attività di Gioco sport e l’avviamento alla pratica pre-sportiva di base e poli-valente sono già inserite sia nel P.O.F che nel piano educativo-didattico dell’Istituto Comprensivo “A. M..RICCI”. TEMPI Le attività programmate verranno svolte al mattino in ambito curriculare dalle insegnanti di educazione motoria e di educazione fisica. Al pomeriggio, se ci saranno istanze in tal senso da parte dei genitori degli a-lunni, si richiederà la collaborazione o di un docente disponibile della scuola o di un docente designato dall’ufficio preposto. FINALITÀ Coinvolgimento nella attività motoria e di gioco sport della totalità degli alunni, anche degli ipodotati e dei disabili, tenendo presente i bisogni formativi e moti-vazionali degli stessi; Raggiungimento del benessere psicofisico di tutti gli alunni; Avviamento degli alunni alla pratica dell’attività motoria, pre-sportiva e sportiva attraverso momenti ludici finalizzati. OBIETTIVI D’APPRENDIMENTO Prendere coscienza della propria potenzialità e allo stesso tempo dei propri limi-ti, al fine di accettarsi, ma anche di aspirare a migliorarsi; Avere corrette indicazioni al fine di acquisire sane abitudini igienico-alimentari; Esprimersi al meglio delle proprie abilità, per i più capaci, senza che ciò sfoci in atteggiamenti di autoesaltazione e scarso rispetto per i compagni e gli“avversari”; Acquisire un atteggiamento “positivo” verso l’attività motoria anche da parte di quegli alunni che presentano carenze di varia natura in ambito motorio; Migliorare il proprio autocontrollo e acquisire un atteggiamento collaborativo nei confronti dei compagni, anche dei meno abili; Conoscere le regole, imparare a rispettarle, acquisire un corretto atteggiamen-to di lealtà e fair play; Acquisire una sana e corretta consuetudine all’attività motoria.

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OBIETTIVO FORMATIVO Diffusione di una corretta cultura sportiva, ricca di valori etici e sociali: OBIETTIVI D’APPRENDIMENTO 1. autocontrollo, 2. rispetto consapevole delle regole, 3. rispetto dei compagni e degli avversari. 4. acquisizione del concetto di cooperazione, 5. superamento delle tendenze egocentriche, 6. capacità di autovalutazione. Partecipazione della totalità degli alunni di entrambi i sessi, anche dei meno a-bili, considerato che tutte le attività sono piacevoli, stimolanti, adattate ed a-dattabili alle capacità motorie di ciascuno. Miglioramento delle abilità motorie generali e specifiche: capacità di orientamento nello spazio e nel tempo, coordinazione visivo-motoria, mantenimento dell’equilibrio in situazioni dinamiche. valutazioni delle distanze, della velocità, delle traiettorie, dei rimbalzi della palla, capacità di valutazione della forza da imprimere all’oggetto palla, ritmo nell’esecuzione dei movimenti, percezione nello spazio del corpo nella sua globalità e dei singoli segmenti cor-porei. METODOLOGIA Il gioco sport calcio possiede già di per sé le caratteristiche richieste per l’insegnamento delle attività motorie, così come prevedono i programmi del MIUR per la scuola PRIMARIA che devono essere praticate in forma ludica, va-riata, polivalente, partecipata. Quindi dopo un’attenta analisi dei prerequisiti partiremo dall’acquisizione o dal rafforzamento degli schemi motori di base e la conoscenza della propria corpo-reità, per passare poi a trattare gli schemi motori dinamici e le qualità coordina-tive prima generali e poi specifiche, per giungere infine a quella che è l’attività di giocosport in generale e di giocosport calcio in particolare.Verranno utilizzati vari metodi, scelti in itinere, da adattare a tutti, a seconda delle esigenze della classe, dei livelli di partenza, dei prerequisiti motori, ecc.. Si useranno pertanto i metodi: induttivo, deduttivo, imitativo, intuitivo,verbale e misto a seconda delle circostanze, della classe con la quale si sta lavorando e del suo livello motorio e di ciò che ci proponiamo raggiungere nel corso di una singola lezione.

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CLASSI COINVOLTE PRIME sezioni A – B – C-D- SECONDE sezioni A – B – C – D UN’ ORA A SETTIMANA

PREMESSA L’avvio alla pratica dello sci è un’attività introdotta in questo Istituto Com-prensivo da più di un quinquennio ed accolta con molto favore dalle famiglie ma, fin dal primo anno in cui è stata proposta, piuttosto che scegliere la formula classica della “settimana bianca” con residenza, si è preferito optare per la so-luzione “andata e ritorno” poiché più economica. Infatti si è rilevato costantemente il desiderio dei genitori di far vivere ai figli questa esperienza, ma si è registrata comunque una diffusa difficoltà da parte delle famiglie ad affrontare spese considerevoli, soprattutto nel caso di più fra-telli in età scolare. La soluzione adottata è la più economica, tuttavia per i motivi sopra esposti la scuola si deve attivare per reperire dei fondi in modo da coprire, almeno in parte, le spese di adesione che, come specificato di seguito, fanno capo a di-verse voci: si avrà così la possibilità di chiedere alle famiglie un minimo contri-buto, assicurando la piena partecipazione degli alunni. Anche per il corrente anno scolastico 2014/15 le scuole dell’Istituto Comprensi-vo “A. M. Ricci”, in collaborazione con il Comune di Rieti - Assessorato Sport e Turismo, e con la Provincia - Assessorato Ambiente ripropongono il progetto “gioco sport sci” nella convinzione che, oltre ad avvicinare i bambini ed i ragazzi ad un nuovo sport, esso contribuisca a far conoscere ai giovani l’ambiente in cui vivono perché raggiungano maggiore consapevolezza delle risorse del proprio territorio e della necessità di tutelarle per il futuro e valorizzarle. La scelta del Monte Terminillo pertanto non è mai stata messa in discussione e verrà riproposta per il corrente anno scolastico nella convinzione che anche ini-ziative di questo genere contribuiscano al rilancio turistico della località mon-tana nonché alla formazione di una cultura ecologista di salvaguardia del patrimonio ambientale. La possibilità di svolgere le specialità di discesa e fondo permette di coinvolge-re tutti i soggetti diversamente abili iscritti nelle classi dell’Istituto alle quali è rivolta l’attività.

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OBIETTIVI

favorire la socializzazione attraverso la pratica di sport di gruppo; accrescere il repertorio motorio e il livello coordinativo di ciascun bam-

bino; Considerato, altresì, che sciare non è necessariamente fare curve perfette, ma è sostanzialmente muoversi sulla neve per passare da un paesaggio all'altro, si darà agli alunni la possibilità di:

conoscere gli splendidi paesaggi che offre la montagna con la sua flora e la sua fauna;

considerare se stesso in rapporto all'ambiente; interiorizzare norme di comportamento per la tutela ambientale.

DESTINATARI Il progetto è rivolto agli alunni delle classi III sezioni A-B-C-D- delle classi IV sezioni A-B-C-D –E e delle classi V sezioni A-B-C-D-E della Scuola Primaria "E. Cirese" e agli alunni delle otto classi prime della Scuola Secondaria di I grado“A. M. Ricci” per un totale di circa 320 bambini (scuola primaria) e circa 100 ragaz-zi ( scuola secondaria). Il corso avrà la durata complessiva di tre settimane per la scuola primaria e due scuola secondaria di primo grado, per un totale di 25 giorni nel modo e nei tempi da concordare con gli organi preposti. TEMPI I corsi saranno organizzati nel periodo gennaio-marzo, compatibilmente con la disponibilità delle strutture. Ogni corso ha inizio il lunedì e termina il venerdì con il seguente orario: partenza dalla scuola ore 8.20 arrivo in loco ore 9.20 rientro ore 13.30 Le lezioni si svolgeranno presso le piste omologate del Monte Terminillo e saran-no tenute da maestri di sci (regolarmente iscritti FISI) dell’associazione che si aggiudicherà la gara. MODALITÀ MEZZI I maestri seguiranno gruppi di 10 alunni. Nel caso di alunni diversamente abili è previsto il rapporto istruttore/alunni 1:2. Gli stessi saranno accompagnati anche dalle insegnanti di sostegno. È assicurata la presenza delle insegnanti durante il tragitto di andata e ritorno e nel corso dell'intera giornata.

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VERIFICA E VALUTAZIONE Ciascun gruppo di alunni parteciperà, al termine del proprio ciclo di lezioni, coincidente con la giornata dei venerdì, ad una manifestazione di giochi sulla neve che ha la funzione di “saggio” di fine corso. Gli alunni saranno invitati ad esprimere il proprio giudizio sulle attività pratica-te e sull'intero corso. Le famiglie esprimeranno il proprio parere in sede di valutazione delle attività del POF effettuata attraverso questionari.

Referente Rencricca Ornella Orlando Susanna

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PREMESSA Il quartiere”Madonna del Cuore” in cui è ubicato l’Istituto Comprensivo “A. M. Ricci”, una volta prevalentemente rurale, oggi è eterogeneo, con una popolazio-ne impegnata nel terziario: impiegati, artigiani, operai e liberi professionisti. La fascia del disagio socio-economico e dei disturbi relazionali risulta circo-scritta; pertanto gli alunni che frequentano l’Istituto provengono da famiglie di varie categorie sociali con una forte aspettativa di innovazione nei confronti della scuola. La presenza di nuclei familiari giovani, motivati, in grado di effettuare scelte consapevoli rende possibile il loro coinvolgimento nel processo formativo nel quale svolgono un ruolo fondamentale l’attività motoria e la pratica sportiva. Si è riscontrata nelle famiglie una forte richiesta per attività sportive, anche di carattere extra-curricolare, ed in particolare per il nuoto che oltre a svol-gere un indubbio ruolo nel mantenere e recuperare il benessere fisico, forni-sce anche una occasione di integrazione sociale, in un quartiere nel quale sono poche le strutture atte ad accogliere i giovani al di fuori del contesto scolasti-co. In relazione al contesto socio-economico, la scuola si pone l’obiettivo di fornire un servizio gratuito all’utenza per fare in modo che anche le fasce più deboli possano giovarsi dell’iniziativa, pertanto ricerca i finanziamenti degli Enti Lo-cali. Dall’ anno scolastico 2006/07 si svolgono corsi gratuiti per gli alunni della scuola secondaria di I grado (ivi compresi soggetti con disabilità fisica), gra-zie al sostegno degli Enti Locali; dall’anno scolastico 2008/2009 il progetto è stato esteso agli alunni della scuola primaria visti i risultati positivi dell’iniziativa e la richiesta delle famiglie. L’istituto comprensivo “A.M:Ricci” potendo avvalersi :

delle strutture adiacenti alla scuola media (piscina Comunale); del riscontro favorevole della componente genitori; della positiva valenza educativa della attività natatoria;

intende attivare per l’anno scolastico 2014/15 corsi di nuoto in cui sono inseri-ti anche gli alunni diversamente abili ed extracomunitari dell’istituto Com-prensivo. Fini di tale proposta formativa sono quelli di : favorire, attraverso l’elemento acqua , l’educazione motoria; promuovere lo sviluppo delle attitudini degli alunni anche a fini orientativi; instaurare nel tessuto scolastico un nuovo concetto di “ cultura dell’acqua”; aiutare e contribuire a formare la personalità anche attraverso la conoscenza

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di sport non normalmente praticati in ambiente scolastico; soddisfare le attese e i bisogni dell’utenza. Tale proposta sarà inoltre un momento interessante per una più proficua socia-lizzazione ed integrazione con i coetanei. L’attività con gli alunni consisterà in esercitazioni in acqua, per gruppi omogenei e con l’assistenza costante dell’istruttore e del bagnino. Vi potranno partecipare tutti gli alunni delle classi concordate e preventivamen-te autorizzate che daranno la loro adesione attraverso la compilazione e la fir-ma da parte di un genitore di un modulo predisposto a tal fine . Tale iniziativa, corredata delle necessarie delibere e autorizzazioni, avrà la du-rata di circa sei mesi e si articolerà secondo le modalità indicate in tabella. OBIETTIVI, ARTICOLAZIONE E CONTENUTI DEL PROGETTO Il progetto intende raggiungere i seguenti obiettivi: adattamento fisico sensoriale (superamento del fastidio dell’acqua ambientamento psicologico (controllo dell’ansia e diminuzione del livello di atti-vazione ) ristrutturazione dei “sistemi di riferimento“ (formazione di schemi motori e senso-percettivi acquatici) valutazione delle differenze di equilibrio tra ambiente acquatico e terra ferma (posizione del corpo orizzontale , sguardo verticale , appoggi cedevoli , testa orizzontale) valutazione delle differenze nella propulsione (diversità propulsiva in acqua ri-spetto alla terra ferma ) valutazione della differenza nella respirazione ( diversità della respirazione in acqua rispetto alla terra ferma ). Al termine del corso gli allievi acquisiranno le seguenti attività :

modo di ingresso in acqua immersione del volto e dell’intero corpo in acqua permanenza sott’acqua con gli occhi aperti uso nella respirazione sia del naso che della bocca educazione respiratoria e apnea galleggiamento prono e supino vincolato e svincolato scivolamento prono e supino con arti inferiori a crawl e dorso nuotate brevi nei vari stili semplici entrate in acqua e tuffi di partenza

DESTINATARI I gruppi di nuoto sono costituiti, fino ad un massimo di 20 allievi, da alunni rac-colti, sia trasversalmente che verticalmente, dalle classi della Scuola Seconda-ria di I grado e da alunni frequentanti il laboratorio motorio delle classi seconde-terze della Scuola Primaria per un totale di 44 alunni.

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Tali gruppi frequenteranno la piscina nei giorni di lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì secondo gli orari specificati nel prospetto di seguito riportato.

METODO Stabilito dall’istruttore del corso

VERIFICA Prove pratiche di nuoto VALUTAZIONE Verrà effettuata tenendo presente la situazione di partenza e il grado di mi-glioramento raggiunto

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MOTIVAZIONE Esso ha lo scopo di coinvolgere tutti gli alunni in attività di: integrazione, socializzazione, animazione e rispetto delle regole attraverso la pratica sportiva Inoltre tale progetto si propone come mediatore tra gli apprendimenti intesi come abilità strumentali e la creatività che favorisce il sentimento e la moti-vazione ad apprendere, attraverso la partecipazione attiva e il coinvolgimento diretto degli alunni anche in alcuni aspetti decisionali delle attività proposte. FINALITA' GENERALI: Il progetto ha la finalità di sperimentare e favorire forme di integrazione. socia-

lizzazione ed apprendimento coinvolgendo tutti gli alunni delle classi prime e se-

conde della scuola primaria

CONTENUTI: Schemi motori di base Immagini e produzioni di messaggi ad esse attinenti; Coordinazione ritmica, equilibrio, orientamento; Propedeutica allo sport con particolare riferimento alle discipline maggiormente praticate: calcio - basket - volley; Realizzazione di giochi, tornei, gare; Organizzazione di giornate dedicate alla conoscenza degli sport minori, con even-tuale partecipazione di sportivi, proposti dagli stessi bambini. OBIETTIVI: Favorire processi di socializzazione, integrazione e di supporto all’apprendimento attraverso attività che consentano ad ognuno di realizzarsi secondo le proprie capacità. individuando strumenti e metodologie appropriate alle attitudini ed alle competenze del singolo; incoraggiare la creatività e le capacità decisionali attra-verso la partecipazione e la promozione delle attività stesse..

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MOVIMENTO: Giochi ritmici,saltelli, percorsi guidati e esecuzione di movimen-ti inerenti le varie discipline sportive. GIOCO: Organizzati, di gruppo a squadre SPORT: Mini tornei di calcio, basket, pallavolo, pallamano; Giornate dedicate agli sport minori. AREA DI INTERVENTO: Gli interventi saranno di supporto e integrazione a quanto già si realizza nella realtà scolastica, sostenendo il lavoro educativo e in modo particolare ricercan-do spazi di intervento specifico. MANIFESTAZIONE FINALE: AI termine dell’anno scolastico verrà organizzata una manifestazione che coin-volgerà. tutte le classi partecipanti al progetto e verranno premiati con un atte-stato di partecipazione tutti i bambini coinvolti. REALIZZAZIONE: Il progetto avrà inizio con l'apertura della scuola e terminerà con la fine

dell’anno scolastico, per un totale di 3 h settimanali da distribuire secondo la

necessità. nelle classi interessate.

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PROGETTO

EDUCAZIONE STRADALE

“ SULLA STRADA CON SICUREZZA E CONSAPEVOLEZZA”

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PREMESSA L’educazione stradale va vista non solo e non tanto come conoscenza tecnica o addestramento, quanto come attività educativa rivolta al raggiungimento di li-velli di formazione generale, sulla base delle modalità e del rapporto con se stessi e con gli altri nell’ambito di un sistema di vita organizzata. Infatti la si-curezza stradale chiama in causa l’intera dimensione della convivenza civile e democratica ed appunto per questo rientra nel più vasto compito formativo cui la scuola è chiamata a rispondere. Tenuto conto dei bisogni formativi degli a-lunni e delle indicazioni nazionali, l’educazione stradale rientra nell’accezione più generale del compito di educare, pertanto il presente progetto coinvolge tutti gli alunni della scuola dell’infanzia, scuola primaria e secondaria di primo grado dell’ Istituto Comprensivo e si articola in moduli organizzati in orario: Curricolare, facoltativo (laboratori) ed extra curricolare con una serie di per-corsi educativi traversali che si inseriscono in diversi ambiti disciplinari e di-scipline specifiche. Ci si pone come obiettivo trasversale prioritario quello di far acquisire agli a-lunni comportamenti corretti e rispettosi verso gli altri, consapevolezza delle regole e dei divieti: a scuola, per strada, negli spazi pubblici, sui mezzi di tra-sporti ecc. In particolare si cerca di fornire conoscenze e la necessaria prepa-razione ed esperienza per affrontare coscientemente e consapevolmente, al termine del primo ciclo di istruzione, gli esami di idoneità per il conseguimento del patentino. Per l’attuazione delle attività contenute nel progetto si intendono seguire i se-guenti criteri guida: Esperienza diretta della realtà Rilevazione delle conoscenze possedute e richieste di formulazioni di ipo-

tesi Conversazione e discussione Attività ludica Attività ricerca-azione Rappresentazione e verbalizzazione dei contenuti. Personale coinvolto: Scuola infanzia: sez. n°7 Scuola Primaria: classe prime n°5; seconde n°4; terze n°4; quarte n°3; quinte n° 3. Scuola Secondaria di primo grado: Classe prime n°8; seconde n°7; terze n°8. Docenti n°90. Ata n°14.

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Competenze complesse Conoscere se stessi, le caratteristiche del proprio carattere in relazione

agli adulti, ai coetanei e ai ruoli sociali; Essere disponibili alla collaborazione con gli altri, per assumersi compiti

ed obiettivi comuni e per contribuire con il proprio apporto personale alla realizzazione di un progetto condiviso;

Sapersi orientare in modo autonomo e adeguato nei diversi contesti che caratterizzano il proprio ambiente di vita;

Essere capaci di interagire e relazionarsi con gli altri in modo positivo; Essere capaci di riconoscere diritti e doveri; Sapersi esprimere a livello verbale e non in diverse situazioni e contesti,

raggiungendo i propri obiettivi ; Sviluppare la capacità di “imparare ad imparare”, ossia comprendere le

modalità ed il processo che sottostà ad ogni apprendimento; Saper valutare idee, azioni, fatti e comportamenti, individuali, umani e

sociali, propri ed altrui che ispirino l’integrazione e la convivenza civile.

Competenze metodologiche ed organizzative Ridefinire il sapere e il saper fare ed individuare nuove relazioni educati-

ve tra il sapere, il saper fare e il saper essere; Apprendere per apprendere: ripensare la funzione dei contenuti,

dell’errore e della relazione cognitiva per giungere ad analizzare in modo compatto i modi di pensare che producono certezze e false certezze uti-lizzando un atteggiamento sperimentale;

Raccogliere, documentare e diffondere le esperienze realizzate da ogni singolo alunno;

Avviare e pianificare la cultura dell’autovalutazione formativa; Documentare l’iniziativa per raccogliere materiale da diffondere e da

promuovere. Siti scelti come supporto didattico,metodologico e culturale Ministero della Istruzione, Università e Ricerca http:/www.istruzione.it/ Ministero dei trasporti e delle infrastrutture http:/www.infrastrutture.it/ Argomenti e ambiti interdisciplinari coinvolti

Storia e studi sociali: evoluzione dei mezzi di trasporto a motore.

Scienze motorie: conseguenze traumatiche da incidenti in ciclomotori, a piedi e in bicicletta.

Tecnologia : il funzionamento del ciclomotore; smaltimento dell’olio.

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promuovere l’educazione scientifico-tecnologica mediante un confronto co-stante con l’attualità e un contatto più diretto con il territorio;

promuovere le vocazioni scientifiche; approfondire il linguaggio della comunicazione scientifica; integrare supporti e stimoli forniti dai centri e musei della scienza con i

programmi curricolari e gli argomenti inseriti nei percorsi didattici disci-plinari (Italiano, Storia, Inglese, Spagnolo, Francese, Fisica, Astronomia, Chimica, Biologia, Informatica, Tecnologia, ecc.);

sviluppare l’ uso del francese come lingua veicolare; sviluppare l’ uso dell’inglese come lingua veicolare; sviluppare l’ uso del spagnolo come lingua veicolare; partecipare alle attività della Redazione Web per la progettazione e il

mantenimento del sito realizzare un viaggio d’istruzione che contempli la visita a centri e musei

della scienza; promuovere tra scuole scambi culturali fondati su progetti condivisi con-

nessi con tematiche scientifiche e tecnologiche; Attività: visita virtuale complessiva di centri e musei della scienza (livello 1); nell’ambito della visita virtuale, approfondimento di una o più gallerie del museo; partecipazione all’attività redazionale per la pubblicazione on-line sia di no-

tizie su eventi della cultura scientifica e tecnologica sia di traduzioni e percorsi (livello 2);

traduzione di testi presenti nei siti di centri e musei della scienza stranie-ri;

collaborazione in rete con altre scuole per la produzione di testi da pubbli-care on-line;

sviluppo di percorsi tematici pluridisciplinari; preparazione in classe sull’itinerario del viaggio d’istruzione; realizzazione del viaggio d’istruzione;

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Scienze: inquinamento acustico ed atmosferico educazione alla disciplina sulla strada ed al rischio dell’assunzione di farmaci, droghe ed alcol durante la gui-da… Italiano: costruzione di un questionario da proporre a gruppi di coetanei sul rispetto delle norme e della segnaletica nell’uso della strada da parte del pe-done, del ciclista e del motociclista. Arte ed educazione all’immagine: la rappresentazione del mezzo a motore nel manifesto pubblicitario e della segnaletica stradale. Arte e italiano: prospetto per uno spot pubblicitario sull’uso del casco. Fruizione e produzioni di messaggi: giochi e simulazioni basati sull’imitazione corporea e gestuale della segnaletica stradale e della gestualità codificata dei vigili urbani. Obiettivi specifici Conoscere il nuovo Codice della strada e le norme per la conduzione del

ciclomotore; Acquisire strumenti per la comprensione del sistema di circolazione stra-

dale; Acquisire comportamenti corretti e responsabili quali utenti della strada

sia come pedoni, sia come utilizzatori di mezzi meccanici: bicicletta, ci-clomotore;

Saper individuare ed applicare le norme principali del codice della strada; Saper riconoscere i valori della segnaletica stradale “in situazione”; Saper riconoscere le situazioni negative, psicologiche e fisiche, che inte-

ragiscono con la circolazione stradale; Riconoscere ed assumere le proprie responsabilità nelle situazioni di peri-

colo. Discipline coinvolte Sono coinvolte tutte le discipline. Sono previste forme di certificazioni delle competenze acquisite. La partecipazione alle attività prevede il riconoscimento di crediti formativi Risultati attesi Acquisizione di conoscenze, competenze, capacità adeguate per convivere re-sponsabilmente nel territorio. Acquisizione di comportamenti corretti, rispettando gli altri e comprendendo l’importanza di riconoscere codici e norme stabilite facendo proprie le ragioni dei diritti, dei doveri e della autorizzazioni che essi contengono. Acquisizioni delle capacità di essere disponibile a collaborare con gli altri nella realizzazione del progetto. Conseguire il certificato di idoneità per la guida del ciclomotore. Potenziare il successo formativo degli alunni. Documentazione/Pubblicazione Cartelloni, foto, raccolta materiale svolto,depliant illustrativo

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“ PROGETTO SICUREZZA”

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PERIODO DI REALIZZAZIONE : tutto l'anno scolastico 2014-'15 CLASSI : tutte le classi della scuola dell’infanzia, delle scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado DESTINATARI : tutti gli alunni e tutti gli operatori scolastici OBIETTIVI : garantire sicurezza nei luoghi di lavoro; conoscere le norme di comportamento in caso di terremoto, incendio ed al-

tre emergenze; stimolare la cultura della sicurezza. FASI DEL PROGETTO: Fase 1. incontro tra i referenti sicurezza delle scuole, il Dirigente Scolastico, tecnico esterno per rivedere e stabilire le procedure sulla sicurezza. Fase 2. lettura dei piani d'emergenza e valutazione dei rischi nelle singole scuole Fase 3. incontri di formazione/informazione rivolti agli alunni e a tutto il perso-nale della scuola OBIETTIVI E CONTENUTI: conoscere le norme di comportamento in caso di evacuazione; conoscere i rischi presenti nell'istituto per evitarli e dove possibile eliminarli; conoscere ed applicare la normativa 81/2008 PERSONALE COINVOLTO: tutto il personale della scuola, gli alunni, i referen-ti sicurezza, il Dirigente Scolastico , tecnico esterno,medico competente. STRATEGIE DIDATTICHE : lezioni frontali, prove pratiche. ORGANIZZAZIONE DIDATTICA: PERSONALE: un incontro di informazione d.lgs.81/2008 rivolto a tutto il perso- nale due incontri di formazione rivolti al personale di segreteria due incontri di formazione rivolti ai collaboratori scolastici due prove di evacuazione all'anno. ALUNNI : due lezioni di informazione sui rischi presenti a scuola e sulle norme di comportamento da tenere in caso di evacuazione due prove di evacuazione MODALITA' DI VERIFICA : osservazione diretta durante le prove stesse.

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PROGETTO SCACCHI

Insegnanti coinvolti:

Umberto Bellino / Pileri Laura

PREMESSA Gli scacchi, gioco da tavolo di strategia che vede opposti due giocatori, non ha solamente carattere ludico ma, si presenta come mezzo di co-struzione e di consolidamento delle strutture cognitive. E’ particolar-mente adatto a ragazzi di età compresa tra 9 e 14 anni che sono in gra-do di seguire una metodologia di carattere deduttivo poiché possiedono un tipo di intelligenza che può operare per ipotesi astratte e deduzioni. Gli scacchi favoriscono, inoltre, l’interrelazione con gli altri e, soprat-tutto, pongono l’alunno di fronte alla necessità di tener conto del punto di vista altrui, facendo sì che attenuino e superino il proprio naturale egocentrismo

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DESTINATARI Gli alunni che hanno scelto il laboratorio di scacchi provengono dalle classi QUARTE E QUINTE della Scuola Primaria e da tutte le sezioni della Scuola Secondaria di I grado. OBIETTIVI SPECIFICI Sviluppare concretamente i concetti teorico-pratici del gioco per portare gli allievi ad una conoscenza abbastanza completa dei fondamenti non solo teorici degli scacchi Offrire uno strumento piacevole e impegnativo, che favorisca lo sviluppo del pensiero formale, la fiducia nei propri mezzi, il rispetto delle opinioni degli in-terlocutori, l'accettazione del confronto. OBIETTIVI EDUCATIVI controllare l'impulsività, l'emotività, l'approssimazione, la superficialità e

la presunzione sviluppare l'esercizio della pazienza; aiutare la formazione di una coscienza autocritica; stimolare la fiducia in se stessi, l'autocontrollo, le capacità decisionali, il

senso di responsabilità e la maturazione generale. rispettare le regole e accrescere la correttezza; rispettare l'avversario; trasferire nel gioco la propria aggressività; accettare la sconfitta ed adattarsi alla realtà. OBIETTIVI DIDATTICI affrontare e risolvere situazioni problematiche; sviluppare le capacità logiche, la consequenzialità, le capacità di ragiona-

mento in generale; sviluppare capacità di analisi, sintesi, approfondimento; rafforzare la memoria in generale, la memoria visiva in particolare, la luci-

dità, la capacità di astrazione; sviluppare la creatività, la fantasia, lo spirito d'iniziativa. Favorire, con lo sviluppo del linguaggio scacchistico, l'abilità d'argomenta-

zione. METODO Ogni lezione sarà articolata in tre momenti: Esposizione teorica su scacchiera magnetica; esercizi ; partite simultanee; Le partite tra gli alunni avverranno sotto la supervisione degli insegnanti per la correttezza delle mosse e del comportamento. Partecipazione ai tornei La partecipazione ai tornei tra scuole è finalizzata a una più approfondita ac-quisizione delle tecniche, ma soprattutto al rafforzamento del carattere, alla capacità di affrontare situazioni problematiche senza perdere la testa, e anzi facendo ricorso a tutte le risorse fisiche e mentali.

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FINALITA’ Trasmettere il messaggio che la matematica non è solo calcolo ma è anche

logica, fantasia, creatività. Offrire ai ragazzi un valido strumento che contribuisca ad aprire le loro

menti, orientarli, aiutarli a ragionare correttamente, interessarli alle disci-pline scientifiche

Promozione e individuazione dell’eccellenza DESTINATARI Le classi 4° e 5° della scuola primaria Tutte le classi della scuola secondaria di primo grado OBIETTIVI Coinvolgere studenti in difficoltà o scarsamente motivati Stimolare e promuovere un sano clima di competizione agonistica Fare emergere i più bravi attraverso l’educazione alla modellizzazione e

l’individuazione di strategie alternative ai procedimenti più standard TEMPI DI REALIZZAZIONE Novembre: Giochi d’autunno Marzo - Maggio: Campionati Internazionali di Giochi Matematici MODALITA’ DI REALIZZAZIONE Informazione delle classi sulla possibilità che la nostra scuola offre di par-

tecipare ai Giochi Matematici organizzati dal Centro Pristem dell’Università Bocconi di Milano

Comunicazione ai ragazzi e ai genitori della prossima competizione prevista dei Giochi Matematici.

Lo svolgimento dei giochi segue modalità diverse a seconda del tipo di competi-zione: Giochi Matematici d’Autunno Raccolta delle adesioni e della relativa quota di partecipazione di 4 euro (il

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50% delle quote viene spedita al centro Pristem che ne destinerà una parte ad un progetto di solidarietà che sostiene l’educazione dei ragazzi in alcune scuole elementari dell’Africa), l’altra metà viene utilizzata dalla scuola per premiare i migliori classificati della competizione. Svolgimento della gara in orario scolastico il giorno stabilito per tutte le

scuole d’Italia Le prove vengono spedite dal Centro Pristem che provvederà a correggerle

e a comunicare le classifiche dei concorrenti entro il mese di gennaio. La scuola premierà i primi tre classificati

Le categorie in cui sono divisi i concorrenti sono: CE (quarta e quinta elementa-re), C1 (prima e seconda media), C2 (terza media e prima superiore), L1 (seconda, terza equarta superiore), L2 (quinta superiore). Campionati Internazionali di Giochi Matematici Raccolta delle adesioni e della quota di partecipazione di 8 euro La gara è articolata in tre fasi che si svolgeranno a metà Marzo (semifinali

locali), a metà Maggio (finale nazionale a Milano) e a fine Agosto con la fi-nalissima internazionale di Parigi. I migliori classificati di ogni semifinale saranno ammessi alla finale nazionale nella quale verrà selezionata la squa-dra che rappresenterà l’Italia a Parigi.

Le categorie in cui sono divisi i concorrenti sono: C1 (prima e seconda media), C2 ( terza media e prima superiore), L1 (seconda, terza e quarta superiore), L2 (quinta superiore e primo biennio universitario), GP (adulti e universitari dal ter-zo anno). MEZZI E STRUMENTI Comunicazioni con il centro Pristemdell’Università Bocconi di Milano Raccolta delle quote di partecipazione e gestione del 50% delle quote dei

giochi d’autunno Eventuale viaggio di tre gg. a Milano per la finale nazionale ESPERTI ESTERNI Pristem: Centro di Ricerca dell’Università Bocconi di Milano diretto dal

Prof. Angelo Guerreggio Colleghi della scuola che si occupa della semifinale dei Campionati Interna-

zionali Referenti Prof.ssa Maria Grazia Valentini

Anna Laura Buccioni

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L’Istituto Comprensivo “A. M. Ricci” riserva agli allievi diversamente abili e con bisogni educativi speciali (BES), particolare attenzione. Seguendo le indicazioni nazionali della legge n.104 e della Legge 170/2010, per garantire il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con diagnosi di Di-sturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA) e seguendo le indicazioni contenu-te nelle Linee guida che provvedono ad attuare i necessari interventi pedagogi-co-didattici per il successo formativo degli stessi, l’Istituto mette a disposi-zione dei suddetti allievi, dei docenti e delle famiglie, a partire dall’anno scola-stico 2013-2014, uno “Sportello informativo” su tutto ciò che riguarda la te-matica dei DSA. Tale sportello è stato avviato in accordo con l’Associazione Italiana Dislessia (AID) di Rieti. Esso, attraverso l’intervento di figure esperte e volontari, si rende disponibile ad affrontare, dare suggerimenti ed informazioni volti alla soluzione di proble-matiche che possono nascere nelle classi dove sono inseriti alunni DSA. Tutto ciò al fine di un maggiore arricchimento dal punto di vista umano e un’importante occasione per attivare processi di innovazione della scuola dal punto di vista didattico, educativo ed organizzativo previsti dal POF e volti al raggiungimento di una vera inclusione. Finalità del progetto “Sportello DSA Il progetto si propone di: Sviluppare la consapevolezza della diversità come valore da vivere e da

condividere. Ridurre e contenere i comportamenti problematici di alunni che presenta-

no tali difficoltà e consentire l’acquisizione di competenze sociali, comu-nicative e cognitive per una reale integrazione.

Sperimentare nuove metodologie, strumenti, in relazione ai diversi tipi di difficoltà.

Realizzare una sinergia d’interventi a favore di tali alunni integrando i contributi dei genitori, delle figure professionali e delle strutture ope-ranti nel territorio.

Il referente Prof.ssa Angela Carone

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PROGETTO IN RETE DSA: VERTICALIZZARE I PERCORSI FORMATIVI L’Istituto Comprensivo “A.M.Ricci” ha nelle linee guida del proprio POF una par-

ticolare e sensibile attenzione verso quelli che sono tutti gli interventi idonei

affinché si realizzi una reale e concreta Inclusione di tutti gli alunni che, o per

motivi permanenti o per situazioni momentanee, incontrano difficoltà negli ap-

prendimenti. A tale fine intende intervenire nel progetto in rete incrementando

l’attenzione che già pone sulle problematiche DSA che sono presenti o che si ri-

tiene siano sospette nel proprio Istituto .

- Rilevazione dei bisogni:

screening di rilevazione già a partire dall’ ultimo anno della materna, con

scelta là dove necessario di specifiche attività educative didattiche e/o

percorsi formativi progettuali in continuità con l’ordine successivo.

Screening nelle classi seconde della primaria (inizio anno scolastico), con

primo filtraggio dei docenti e attività di potenziamento; secondo

screening con filtraggio delle AUSL ; segnalazione, previo accordo con le

famiglie, al Distretto AUSL di pertinenza. Stesura PDP con scelta di spe-

cifiche attività educative/didattiche e soprattutto raccordo e trasmis-

sione del percorso avviato con l’ordine successivo (scuola media).

screening nelle classi prime della secondaria di primo grado, con filtraggio

delle AUSL ; segnalazione, previo accordo con le famiglie, al Distretto

AUSL di pertinenza. Stesura dei PDP e , scelta di specifiche attività

educative/didattiche e/o percorsi formativi progettuali in continuità con

la scuola primaria e funzionali all’alunno nel nuovo ordine di scuola. Attivi-

tà di raccordo orientamento e trasmissione del percorso già avviato, ade-

guandolo al nuovo ordine scolastico superiore.

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Le attività di screening saranno svolte coinvolgendo tutte le classi dell’anno

menzionato, il monitoraggio sarà invece svolto su tre classi, una per ogni ordine

di scuola e quindi su tre alunni segnalati e certificati. I docenti coinvolti saran-

no i docenti curricolari delle tre classi coinvolte.

- Attivazione, nel portale della scuola di una sezione specifica sulle attività del-

la rete e diffusione delle Buone Pratiche

- Partecipazione alla formazione organizzata dalla scuola capofila di Progetto

- raccolta e documentazione di quanto realizzato nel corso del triennio.

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LA PUBBLICITA’ E L’INFANZIA, IL NAG FACTOR, LE

FALSITA’ E LE CREDENZE DA SFATARE PER UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE

Questo progetto, svolto in collaborazione con la Sabina Universitas e con la collaborazione del-la Dott.ssa Battistini Valeria e della Dott.ssa Beccarini Maria Antonietta in qualità di esperti esterni, si pone come obiettivo la riflessione sull’invadenza della pubblicità, soprattutto quella riguardante gli alcolici. La creatività e la libertà di giudizio vanno alimentate nel tempo e non ridimensionate da una più semplice omologazione rispetto a ciò che ci circonda. La pubblicità di bevande alcoliche cattura l’attenzione dei teenager e dei preadolescenti anche attraverso gli spot popolati da persone bellissime e sempre leggermente più grandi, che promettono una vita di perenne divertimento, colma di sesso, animata da chiassose feste e che ruota intorno all’alcol, soprattutto la birra. Se è innegabile infatti che alcuni spot sono di pregevole qualità e intelligen-ti, ciò non toglie che il loro obiettivo sia la seduzione di soggetti in tenera età, la cui mente è sicuramente molto plastica e recettiva, ma anche estremamente ingenua e come tale priva di difese. Le ragioni per le quali gli adolescenti sono così attratti dall’alcol sono legate alla ricerca della novità, al desiderio di seguire una moda e di aderire a comportamenti alternativi, quali l’ubriacarsi in compagnia, per facilitare la socializzazione e il successo nel gruppo dei pari.

FINALITA’

Attraverso la visione di spot dedicati a prodotti alimentari, si cercherà di inse-gnare a guardare la pubblicità’ con un occhio diverso e a proporre alternative alimentari più sane;

Educarli a scegliere non seguendo le mode del momento ispirate dal marketing;

S’insegnerà a leggere le etichette perché attraverso l'analisi nutrizionale dell'ali-mento potremo capire in che quantità sono contenute le proteine, i carboidra-ti, i grassi, le vitamine e i minerali, permettendoci anche di definire per quale momento della giornata è' indicato quell'alimento, che sia prima colazione, pranzo, merenda o cena;

S’insegnerà a conoscere i principi nutritivi e il fabbisogno energetico del corpo umano in base alle attività svolte;

Si favorirà l'acquisizione di corrette abitudini alimentari;

Si favorirà la comunicazione nelle classi e nelle famiglie.

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RISULTATI ATTESI

Educare gli alunni a conoscere, apprezzare e valorizzare quanto prodotto dalla propria terra per la tutela delle tradizioni locali;

Comprendere che pubblicità e alcool sono un binomio pericoloso; Contenere il potere della peste (il nagfactor); Rendere i ragazzi più consapevoli e critici rispetto ai prodotti pubblicizzati; Allargare gli orizzonti per la conoscenza di abitudini alimentari che vadano al di là

di quelle propagandate dalla pubblicità; Creare momenti di aggregazione intorno alla “tavola”

ALUNNI COINVOLTI Parteciperanno a questo progetto, nei mesi di Ottobre e Novembre, le classi terze della Scuola Media A.M.Ricci. Per ogni classe sono previsti quattro incontri di un’ora ciascuno. Saranno esaminati video e foto e, a conclusione del progetto, gli alunni produrranno cartelloni, pubblicazioni multimediali, disegni e proveranno a ideare una serie di “pubblicità progresso”. Tutto il materiale prodotto sarà esposto, alla fine dell’anno scolastico, nella mostra della scuola.

Referente del progetto prof.ssa Morena Pietraforte

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Scuola Secondaria di I grado dell’Istituto Com-prensivo

“ A . M . RICCI “ ( RIETI )

Progetto Annuale Classe III C

“ LAUDATO Sì “ : dal Cantico di Frate Sole all’ Enciclica di Papa Francesco sulla cura della casa comune .

Anno scolastico 2015/16

Insegnante Referente

Nicolò ANNA

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MOTIVAZIONE

Il Progetto: “ Laudato Si “ vuole promuovere negli alunni il ri-spetto per l’ambiente, l’amore e la speranza in un cambiamento rivoluzionario e la fiducia in una “ NUOVA UMANITA”. Il valo-re di questo progetto è altamente educativo , considerando la si-tuazione in cui si trova il mondo : l’inquinamento il cambiamento climatico , la questione dell’ acqua , la perdita di biodiversità con la conseguenza del deterioramento della qualità della vita umana e il “ DEGRADO SOCIALE”. Lo studente è richiamato a “ coltivare e a costudire’’, cosi com’è scritto sulla Genesi (2, 15), e vivere con “ equilibrio” la sua natu-ra più profonda di essere umano .

OBIETTIVI GENERALI

Formare l’ uomo ed il cittadino del mondo moderno nel

saper aver cura della cosa comune . Far prendere coscienza di ciò che accade nel mondo , e

cosi riconoscere che cos’è il contributo che ciascuno può portare .

Educare al rispetto con la sfida urgente di proteggere la nostra casa comune.

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OBIETTIVI SPECIFICI

Scoprire il legame profondo tra il cantico di frate sole e l’enciclica di Papa Francesco “LAUDATO SI”. Incentivare ad aprire un dialogo per prenderci cura della na-tura e del prossimo più fragile; educare le giovani generazioni attraverso un laboratorio didattico a scuola, in rete e nel ter-ritorio allo spirito della condivisione , al rispetto e alla salva-guardia del creato; Imparando ad utilizzare i linguaggi speci-fici delle discipline coinvolte nel progetto. Ricercare i passi biblici più significativi , in quanto il testo sa-cro che ogni essere umano è creato per amare, ad immagine e somiglianza di Dio (cfi. Gn 1,26).

“ Laudato Si” nell’ambito della scuola secondaria di | grado dell’istituto comprensivo A.M.RICCI.

Realizzazione di opere grafico – pittoriche Canti corali Composizioni musicali con diversi strumenti. Piccole rappresentazioni teatrali del cantico di Frate Sole.

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MATERIALE DIDATTICO Per le attività grafico – pittoriche sono stati utilizzati :

– fogli bristol bianchi e colorati – pennarelli – tempere – pastelli – carta copia – colla vinilica – carta lucida – pennini n° 02 – 04 – 06 – pennelli di varie dimensioni materiali vari DESTINATARIO Tutti gli alunni delle classi III della Scuola Secondaria di I grado.

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DISCIPLINE COINVOLTE

Tutti gli insegnanti guidano gli alunni nella realizzazione di tale progetto durante le ore di: Religione, italiano, storia, arte e imma-gine, educazione musicale . Il tempo che si ritiene necessario è compreso tra settembre 2015 e maggio 2016.

RISORSE L’insegnante referente : Nicolò Anna l’ insegnante di religione e Collaboratori : tutti gli insegnanti delle materie coinvolte.

MODALITA E VERIFICA DEI RISULTATI Le verifiche e le valutazioni relative al Progetto “ Laudato Si “ sa-ranno diverse e diluite nel corso dell’ anno e organizzate autono-mamente. L’ insegnante referente

Nicolò Anna

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LABORATORIO ORTO BOTANICO a.s.2015/2016

Il progetto laboratoriale-didattico-naturalistico vede coinvolti gli alunni dell’Istituto

Comprensivo “A. M. Ricci”, provenienti da più classi e intende trasmettere loro un

atteggiamento più responsabile nei confronti del patrimonio naturale comune. Inol-

tre si configura a pieno con tutte le attività e i progetti che il nostro Istituto mette in

atto ai fini di una piena e reale inclusione. Si articola su più interventi educativi,

che si effettueranno all’interno della scuola e propone lo studio e l’osservazione

del parco scolastico con specifico riferimento alle specie arboree e arbustive della

macchia Mediterranea, mettendone in evidenza l’ utilizzo in campo scientifico-

naturalistico, la valorizzazione ed il rispetto. Durante le fasi di realizzazione sono

previste lezioni teoriche- pratiche, stesura di schede informative didattiche, uso

degli attrezzi fondamentali, pulizia, cura e mantenimento delle aiuole e dei viottoli

del parco scolastico.. Il progetto prevede una collaborazione con un esperto e-

sterno, il Prof. Orlandi Antonio che, insieme ai docenti del laboratorio, seguirà gli

alunni durante le lezioni pratiche all’aperto nel giardino della Scuola. Si prevedono

inoltre una serie di incontri con i Prof. Pezzotti Gianluca e Leonardi Orlando, do-

centi . dell’Istituto Superiore di Agraria di Cittaducale. Tali lezioni teoriche offriran-

no agli alunni la possibilità di approfondire quanto studiato in classe. Sono previ-

ste infine una serie di visite didattiche alle serre e al parco Forestale dell’Istituto .

Al termine dell’anno scolastico sarà allestita una mostra con cartelloni che illustre-

ranno il percorso didattico effettuato con esposizione delle schede di classificazio-

ne delle piante realizzate dai ragazzi.

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OBIETTIVI E FINALITA’

Favorire la socializzazione e il lavoro di gruppo.

Stimolare la partecipazione e la collaborazione.

Assumere dei comportamenti educati e rispettosi verso l’ambiente.

Conoscere più da vicino e in modo analitico e concreto i vari tipi di piante.

Avvicinare i ragazzi al mondo delle piante attraverso un contatto diretto e un approccio

di tipo operativo.

Far apprendere conoscenze in campo botanico e agrario.

Partecipare al mantenimento e al miglioramento estetico e ambientale del giardino

Scolastico

Educare alla cura e al rispetto di un bene pubblico.

Impostare percorsi didattici finalizzati alla realizzazione concreta di quanto appreso.

Il laboratorio prevede più fasi:

ORTO BOTANICO

Catalogazione dei vari tipi di piante presenti nel parco scuola

Schedatura scientifico-identificativa delle stesse

Mantenimento ed incremento delle piante in aiuola

Arbolario delle piante.

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Mezzi e strumenti

Utilizzo di schede tecniche, mappe, libri, visione di filmati inerenti agli ar-

gomenti trattati.

Laboratorio informatico.

Motore di ricerca Internet Explorer

Materiale utilizzato

Innaffiatoi

Raffia- legacci

Tubo irriguo

Guanti (diverse misure )

Rastrelli, zappe, carriole

Tempo di realizzazione: ottobre-maggio

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ISTITUTO COMPRENSIVO “ A. M. RICCI” DI RIETI

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ANNO SCOL. 2015– 2016

LABORATORIO DI ARTE CINEMATOGRAFICA LA BOTTEGA DEI SOGNI: “SULLE ALI DELLA

FANTASIA”

STRUTTURA ORGANIZZATIVA Dirigente Scolastico: Professoressa Domenica Pedica Responsabile del laboratorio: Professoressa Maria Gabriella Giordano Insegnanti coinvolti: Pilati Serenella - Francesca Dineve- Maria Gabriella Giordano – Angela Carone – Menga Renzo Esperto esterno: prof. Filippo Orlandi Tempi di realizzazione: intero anno scolastico Destinatari: Alunni delle classi prime e seconde della scuola secondaria di I grado. Numero complessivo di alunni: 53

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FINALITA’ Il laboratorio avrà come finalità generale quella di approfondire la cono-scenza e l’accettazione di sé; in particolare ci si prefiggono i seguenti obiettivi:

1 Potenziare nei ragazzi il grado di autostima e la conoscenza

del loro corpo;

2 Sviluppare la capacità do socializzazione e la fiducia reciproca

in gruppi di classi diverse;

3 Acquisire regole comportamentali necessarie per operare

all’interno dei vari gruppi;

4 Prendere coscienza di realtà diverse dalle proprie e capacità di

relazionarsi con esse.

5 Maturare una sensibilità individuale e collettiva nei confronti

dell’ ambiente.

6 Favorire il processo d'integrazione degli alunni più in difficol-

tà.

7 Avvicinare in modo concreto i ragazzi al linguaggio cinemato-

grafico, dando loro gli strumenti necessari per comprendere

ed apprezzare la visione di un film.

8 Favorire l’estro artistico e il protagonismo positivo dei ragazzi

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Il cinema tra i vari linguaggi dell'informazione

OBIETTIVI FORMATIVI . Conoscere la storia e l'evoluzione del cinema attraverso alcune tappe fonda-

mentali. Conoscere i motivi che ne hanno determinato il successo immediato presso

un vasto pubblico di diversa estrazione sociale. Conoscere quale rapporto intercorre tra cinema e letteratura. Saper riconoscere e distinguere i vari generi cinematografici. Conoscere alcuni elementi specifici (grammatica) del linguaggio cinemato-

grafico. Conoscere le fasi della lavorazione di un film e alcune figure professionali

indispensabili alla buona riuscita dell'opera filmica.

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Il Laboratorio “Sulle ali della fantasia” è indirizzato ad alunni di prima e seconda media e sarà strutturato in due parti ben distinte:

La prima di carattere generale, fondamentale per conoscere, ma soprat-tutto per entrare concretamente nell'ottica cinematografica e tratterà aspetti di carattere storico relativi alla nascita del cinema, le prime sale cinematografiche, l'avvento del sonoro, i diversi generi, gli ele-menti necessari alla realizzazione di un film, la relazione tra romanzo e film, la grammatica e la sintassi del film.

La seconda più tecnica, più vicina alle esigenze dei ragazzi, sarà legata prima alla visione poi alla lettura di un testo, film, cartone animato. In tal caso il linguaggio cinematografico verrà usato come "sussidio didattico" (abbinato ovviamente ad alcune tematiche del programma scolastico sia letterario che storico).

La seconda parte di questo lavoro comprenderà la lettura di un testo lettera-rio” Il piccolo principe di Antoine de Saint –Exupery.

Obiettivi specifici

Saper individuare principali dati relativi al testo. Saper identificare i personaggi, l'ambiente, il periodo ed il tempo in cui si

svolgono i fatti narrati. Saper individuare le principali sequenze, cioè le parti del testo da sceneggia-

re che corrispondono alle principali unità narrative e i fatti centrali che compongono la trama.

Saper individuare le caratteristiche dei personaggi (caratteristiche psicologi-che e morali, valori in cui credono, azioni e comportamenti, carattere, sentimenti, idee, cambiamenti nel corso della storia).

Saper individuare i rapporti tra personaggi e i luoghi. Saper individuare le relazioni tra tempo della storia e tempo del racconto

(cioè tra la durata dei fatti nella realtà e il tempo ad essi dedicato nel film).

Saper riconoscere i temi principali attraverso l'individuazione di gruppi di azioni, di descrizioni, di stati d'animo, di riflessioni.

Saper eseguire una corretta sintesi del testo da rappresentare ini film. Saper cogliere il messaggio del testo da rappresentare e gli ingredienti di

magia, mistero, amore, amicizia, crescita interiore. Sperimentare e scoprire il rapporto esistente tra fiaba e musica, narrazione e

ricerca, arte ed espressività. Saper dare un giudizio personale, costruendo una piccola recensione.

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STRATEGIE DIDATTICHE E METODOLOGIA Il laboratorio sarà finalizzato a promuovere negli studenti una maggiore

competenza come spettatori, permettendo loro una fruizione più profonda e

consapevole degli audiovisivi; stimolare la creatività e l’approccio alla scrittu-

ra; rimarcare l’utilità di “progettare” attraverso fasi successive in modo da

permettere di familiarizzare con il lessico specifico del mondo audiovisivo.

Gli incontri saranno strutturati con lezioni frontali, con ampia possibilità di

intervento e partecipazione da parte degli allievi; a supporto della teoria ver-

ranno proiettate presentazioni circa gli argomenti affrontati, cortometraggi e

brani di film particolarmente interessanti rispetto ai temi trattati.

Al versante teorico si accompagnerà anche un’esercitazione pratica:

l’ideazione, la discussione e la stesura della sceneggiatura di un breve filmato.

La sceneggiatura partirà da un’idea: un’ispirazione, uno spunto creativo, una

parola, una sensazione, un’immagine. L’idea poi sarà sviluppata in una riela-

borazione del “piccolo principe” in modo dettagliato nel quale saranno indica-

ti i movimenti della macchina da ripresa, come devono essere truccati i perso-

naggi, il tono della loro voce nelle battute, i movimenti che devono fare, le

descrizioni delle location e così via.

Si prevedono:

-momenti comuni di confronto e di integrazione dei prodotti in via di realizza-

zione;

-analisi dei testi originali, rielaborazione ed adattamento, lettura espressiva, -

recitazione, scelta di testi musicali, progettazione scenografia costumi, luci /

effetti speciali;

-assemblaggio del prodotto

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Obiettivi del progetto

Offrire ai ragazzi la possibilità di riflettere su valori etici fondanti la per-sona e la comunità.

Fornire ai ragazzi una capacità critica nei confronti dei valori proposti dalla società, dai mass media, dall’ambiente.

Lanciare attraverso la voce dei ragazzi messaggi positivi e culturalmente rilevanti alla comunità locale.

Aiutare i ragazzi a sistematizzare in forma creativa i contenuti appresi nelle diverse discipline.

STANDARD DI APPRENDIMENTO L’alunno potrà: - prendere coscienza del proprio corpo; - controllare il proprio corpo, il sé, lo spazio, l'attenzione; - utilizzare i gesti ed i rituali della comunicazione; - migliorare l'immagine di sé e la fiducia in se stesso; - analizzare persone e situazioni; - comunicare esperienze, emozioni, stati d'animo in modo efficace e creativo; - porsi in uno stato di disponibilità nei confronti dell'altro; - scoprire le varie forme di comunicazione; - stabilire relazioni di comunicazione profonda; - scoprire i meccanismi relazionali che quotidianamente vengono messi in atto sia nei rapporti con i coetanei sia nei confronti degli adulti; - conoscere ed utilizzare un testo base per elaborare un canovaccio; -utilizzare varie tecniche e materiali per creare i personaggi e gli scenari; -inventare, scrivere, esprimere le situazioni che creeranno il racconto, i dialo-ghi e le scene - rappresentare utilizzando simboli e oggetti una messa in scena. Al termine del percorso laboratoriale sarà rappresentato il prodotto finale dei ragazzi, ovvero un film di breve durata che sarà proiettato in ambito scolasti-co con il coinvolgimento delle famiglie.

Rieti 23/ 10/ 15 L’insegnante referente